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Communiqué n° 536 de 22 septembre 2021

Approvata la rivisitazione del piano di risanamento di Vallée d'Aoste Structure srl

Adottato anche il bilancio della gestione straordinaria in liquidazione della Casa da gioco

 

Nella seduta del 22 settembre 2021, con 20 voti a favore, 2 contrari e 13 astenuti, espressi con votazione segreta, il Consiglio Valle ha approvato la rivisitazione del piano di risanamento della Società Vallée d'Aoste Structure srl adottato a marzo 2018. Con l'atto viene inoltre dato mandato a Finaosta e VdA Structure di rivedere le condizioni contrattuali del prestito concesso in gestione straordinaria nel 1995 e 1997 compatibilmente con le necessità della Società e con la normativa di settore oltre che di rinviare le eventuali operazioni di fusione delle società Autoporto VdA e VdA Structure.

«Questo atto, che non comporta alcuna spesa per la Regione - ha specificato l'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri -, oltre a nascere sulla base delle previsioni della legge Madia in ordine alla vigilanza e all'eventuale conseguente chiusura delle società partecipate, risponde a un richiamo della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, relativamente a una revisione complessiva del piano esistente, affinché avesse maggiore attendibilità e più efficace esecuzione. Il piano che esaminiamo oggi è stato elaborato tenendo conto delle risultanze di un approfondimento tecnico economico e finanziario effettuato da una società di consulenza e concerne il periodo 2020-2022. Il piano prevede l’incremento dei ricavi derivanti da nuove locazioni e da alienazioni di beni strumentali e contempla la riduzione dei costi, raggiungibile con una rimodulazione degli ammortamenti, l’outsourcing delle Pépinières d’Entreprises e l’ottimizzazione di alcuni costi generali. Il presupposto è che la società continui a beneficiare dei finanziamenti e contributi regionali

«Finaosta, da parte sua, ha analizzato la tenuta in prospettiva del piano e la sua eventuale necessità di rivalutazione - ha aggiunto l'Assessore Luciano Caveri -. La logica seguita è stata quella di individuare la soluzione più opportuna tra diverse scelte: la razionalizzazione, la retrocessione del patrimonio immobiliare alla Regione con trasformazione in società in house o anche la liquidazione. Tenuto conto dei risultati buoni degli ultimi anni, delle prospettive positive, così come alcuni punti di debolezza, tra cui l'emergere della pandemia e le conseguenze economiche, al momento, la scelta più efficiente è quella di mantenimento in autonomia della società

«Questa rivisitazione è utile - ha concluso l'Assessore Caveri -; spetta a noi, per evitare di incorrere in azioni di responsabilità amministrativa o contabile, a fronte di puntuali segnalazioni, intervenire o, come nel caso del mantenimento della società, spiegarne a fondo le ragioni

Il Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega, nel richiamare il percorso intrapreso da Giunta, Consiglio, Finaosta e la stessa Società per il risanamento di Vallée d'Aoste Structure, ha osservato che «questo importante atto sul quale siamo chiamati oggi a esprimerci presenta una straordinaria similitudine con le delibere di Consiglio che riguardavano la Casinò Spa, con una eccezione: mai la Sezione di controllo della Corte dei conti aveva espresso una posizione negativa su tali delibere, mentre ha fatto delle osservazioni sul Piano di risanamento di VdA Structure, e oggi si cerca di porvi rimedio. Con questo voglio dire che quando una importante istituzione come la Sezione di controllo ha segnalato disfunzioni abbiamo sempre cercato di correggere eventuali anomalie nel rispetto dei ruoli. Ci siamo adeguati. Ora non abbiamo evidenza sulla futura efficacia, efficienza ed economicità di questo piano: l'epilogo di oggi non ci convince quindi nella sua rivisitazione. Fino a che non sapremo con certezza che i Consiglieri regionali non saranno chiamati a rispondere delle loro scelte, abbiamo grosse perplessità ad approvare tali atti amministrativi. Noi esigiamo rispetto nelle nostre scelte politiche: auspico che l'articolo 122 della Costituzione italiana oltre che lo Statuto speciale possano essere rispettati e soprattutto mi auguro che, nel futuro, si possa avere un deputato che difenda le prerogative della nostra regione. Questa delibera è quindi sorella di una delibera del passato, non possiamo essere condizionati da altri Palazzi quando compiamo scelte a favore dei valdostani

«Meritevole di interesse e attenzione è innanzitutto l'eredità che VdA Structure si porta dietro, ovvero il patrimonio di archeologia industriale - ha evidenziato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Poi va considerato il valore degli immobili: ben diverso è il valore storico da quello economico; è meglio ristrutturare o partire dal nuovo? La sfida da portare avanti riguarda la revisione della legge 10/2004 sul patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali: capire che cosa vogliamo e che tipo di sviluppo industriale vogliamo nelle nostre valli è fondamentale, permettendo di meglio circoscrivere gli obiettivi e i destinatari di politica di promozione industriale. La gestione del patrimonio anche dal punto di vista contabile è fondamentale.» Il Consigliere Aggravi ha quindi comunicato di aver inviato una lettera al Presidente del Consiglio Valle, «chiedendo di verificare se le procedure e i percorsi della formazione e valutazione degli atti siano conformi al dettato normativo. Io credo che ogni evento debba generare una sorta di autocritica e una rivalutazione dell'attuale, altrimenti non si farebbe mai tesoro di nulla. L'Amministrazione deve essere neutra e capire se potrà continuare a operare come ha sempre fatto, altrimenti il rischio non riguarderà solo chi siede in quest'Aula, ma cadrà sull'intera Amministrazione e, a catena, sulla collettività

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha chiesto «a nome dei gruppi autonomisti il voto segreto, in virtù delle considerazioni emerse sulla configurazione dell'atto da votare - atto amministrativo, atto di alta amministrazione, atto politico - e nell'attesa della definizione del quadro complessivo, anche richiamando la discussione fatta nel Consiglio straordinario del 15 settembre

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ritenute «condivisibili le osservazioni espresse dai Consiglieri», ha sottolineato: «Questa è una fase non definitiva ma che ci porta a guardare con maggiore serenità al futuro: il futuro passa anche dalla riorganizzazione della Società e dalla rivisitazione della legge 10 del 2004, anche in virtù dei tanti cambiamenti avvenuti e, non da ultimo, in ragione degli effetti della pandemia. L'atto ci mette quindi nelle condizioni di guardare avanti, di assegnare con responsabilità gli obiettivi del breve e medio periodo e ci impegna a completare un percorso legislativo per il futuro. A VdA Structure abbiamo affidato in passato un patrimonio che oggi deve essere valorizzato anche secondo le nuove disposizioni in materia di sicurezza ed energetiche. La scelta politica è quella di andare avanti, ma lavorando già a una nuova legge, a completare gli investimenti previsti nell’attuale convenzione e a preparare per i futuri investimenti una nuova convenzione con la Società. Quando avremo una prima bozza dei documenti mi impegno a relazione in Commissione, insieme al collega Caveri, per rendere nel medio periodo ancora più concreta l'azione del nuovo management della Società. Da parte nostra riteniamo che questo atto indichi la strada giusta per produrre i primi risultati anche se il percorso è ancora lungo e da sostenere con la collaborazione e la concertazione di tutti

Il Consiglio ha inoltre approvato, con 21 voti a favore (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 13 astenuti (Lega VdA e Pour l'Autonomie) il bilancio al 31 dicembre 2020 della gestione straordinaria in liquidazione della Casa da gioco di Saint-Vincent, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 88/1993.

 

SC-MM