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Communiqué n° 306 de 22 mai 2019

Richiamo del Presidente del Consiglio sulla gestione della comunicazione sui social da parte dei Consiglieri

Seduta consiliare del 22 maggio 2019

 

Nella seduta consiliare del 22 maggio 2019, in coda alle sue comunicazioni, il Presidente del Consiglio ha poi richiamato l'Aula sulla questione legata alla gestione della comunicazione sui social network.

Ritorno su questo argomento per la terza volta in pochi mesi, ha detto la Presidente Emily Rini, in quanto garante del rispetto dell'Istituzione che rappresentiamo e che tutti e 35 siamo tenuti a garantire, adottando comportamenti e atteggiamenti consoni al ruolo che siamo stati chiamati a ricoprire dalle valdostane e dai valdostani, tanto all'interno quanto all'eterno dell'Aula.

Per la Presidente, forse gli inviti rivolti in precedenza non sono stati colti da tutti. Rivolgendosi al Consigliere Manfrin, si è detta profondamente indignata come donna, perché nei commenti a un suo post sulla sua pagina facebook - in cui campeggia la scritta "Consigliere regionale" - sono rimaste in bella vista per diverse ore parole irripetibili per la loro estrema gravità: questo non è ammissibile, ha detto la Presidente, per il rispetto che dobbiamo sia all'Istituzione sia ai cittadini. Per Emily Rini, si è responsabili non soltanto di quello che si scrive, ma anche del controllo di quanto viene pubblicato sulle proprie pagine social.

La Presidente ha altresì espresso solidarietà al Capogruppo della Lega VdA per alcuni commenti non certo piacevoli che gli sono stati rivolti, anche sulle pagine delle Consigliere Pulz e Nasso: ha quindi auspicato che torni a regnare il buon senso, consci del ruolo che i Consiglieri ricoprono e dell'esempio che devono fornire soprattutto agli occhi dell'opinione pubblica.

Si è quindi aperta una discussione.

La Consigliera di ADU-VDA, Daria Pulz, ha affermato di essersi sempre attivata per sorvegliare i commenti e che non intende rinunciare al proprio profilo, secondo l'art. 21 della Costituzione, in quanto i post pubblicati cercano di suscitare riflessioni critiche e non sono mai pubblicati per istigare prese di posizione violenta. Daria Pulz ha ricordato che l'uomo è un animale politico, il che significa aver capacità di dialogo, sapersi disporre nella comunicazione intersoggettiva senza prevaricazioni autoritarie, superare il pregiudizio razziale e classista, al fine di saperci disporre verso una democrazia concreta, che non lasci irrisolte le esigenze di giustizia e uguaglianza. La Consigliera ha voluto dedicare al Consigliere Manfrin e all'Aula la poesia "Figli dell'epoca" di Wislawa Szymborska.

La Consigliera Manuela Nasso (M5S) ha ribadito l'esigenza di sorvegliare i commenti pubblicati sui propri social network e ha concordato sul fatto che non si può invocare la mancanza di tempo; piuttosto, ha detto Manuela Nasso, occorre incaricare qualcuno o addirittura chiudere profili e pagine se non si è in grado di moderare, personalmente, piuttosto che lasciare pubblicate frasi di odio o insulti personali. Riportando anche le indicazioni della Polizia postale, la Consigliera Nasso ha esortato a gestire correttamente i social, onorando l'Istituzione che si rappresenta e il ruolo che si ricopre.

La Capogruppo di AV ha evidenziato che il richiamo da parte della Presidente del Consiglio al senso della misura è doveroso: qualche volta i social si trasformano in collettori di frustrazioni e di nefandezze che fino a pochi anni fa non si potevano immaginare. Per Patrizia Morelli, il richiamo vale in via generale, per i toni pesanti utilizzati non solo sui social ma anche in Aula: il confronto e anche lo scontro vanno mantenuti su un piano politico, mentre l'offesa personale è personale e non ha obiettivi politici, ma mira solo a screditare la persona. Secondo Morelli, se questi attacchi da una parte infiammano le tifoserie, dall'altra intaccano la credibilità della politica e allontanano ulteriormente i cittadini.

Il Vicecapogruppo dell'UV ha chiesto di fare un passo avanti: per Giovanni Barocco, se è compito dell'Assemblea analizzare le derive che hanno i social, bisognerebbe però inquadrare questo argomento in un ragionamento più complessivo sull'influenza che i social hanno sullo sviluppo della democrazia anche in Valle d'Aosta. Ha quindi invitato ad una riflessione sul fenomeno in tutte le sue sfaccettature.

 SC-MM