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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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14 juin 2019

Né gambe di legno né burattini

«La mozione di sfiducia di Mouv' e Lega di Salvini nei confronti dell’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali Mauro Baccega era veramente irricevibile. Strumentale e pessima, fatta da chi a Roma, con l’avallo dei Cinque Stelle, sta tagliando 3 miliardi e mezzo sulla sanità alle Regioni e porta avanti la riforma per un'autonomia differenziata che, proprio per sanità, istruzione e servizi sociali, sarebbe una iattura.» La Consigliera del gruppo ADU-VdA Daria Pulz non ci sta a passare per la gamba di legno che sostiene il Governo regionale dopo il suo voto di astensione sulla mozione di sfiducia nella seduta consiliare del 13 giugno 2019.

E aggiunge: «Se vogliono far cadere questa Giunta si dimettano e noi saremo lì a firmare. Ma non utilizzino mezzucci di bassa lega dietro i quali si nasconde il solo disegno di sostituirsi alla maggioranza attuale, con chissà quali retroscena condotti sulla scacchiera occulta della politica. Si illudono poi di essere stati migliori quando hanno avuto in mano le redini del potere e hanno piazzato in gran fretta chi volevano nei posti che contano, secondo la migliore corrotta tradizione autonomista.»

«Parlare di sanità valdostana e dei suoi gravi problemi di salute era l’ultimo degli interessi in questo Consiglio regionale - prosegue Daria Pulz -. Non è certo prestandosi a quegli stratagemmi che si può capire come salvaguardare il bene più prezioso di ciascuno di noi, la salute. Baccega non è certo stato votato da noi e mai lo avremmo scelto come Assessore. Ma gli altri sono tutti migliori? E il Presidente con funzioni prefettizie è il Presidente dei valdostani o della Valle d’Aosta?»

«Abbiamo dichiarato fino alla nausea che questo Consiglio è delegittimato, falciato dalle inchieste e dalle sentenze in sospeso - puntualizza la Consigliera di ADU-VdA -. Ma siamo persone serie ed è per questo che ci siamo astenuti. Non prendiamo lezioni dai fascio-leghisti e dai loro compari, che a colpi di fake news (peraltro presenti anche nella mozione, come modalità ormai consolidata) pretendono di governare la politica e il consenso.»

«Finché resteremo in Consiglio regionale - conclude -, vogliamo utilizzare tutto il nostro tempo, pagato dai cittadini, per lavorare a pieno ritmo come stiamo facendo per un’opposizione propositiva, ma non siamo disposti ad essere né gambe di legno né burattini.»