Il bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’anno 2016, approvato nella seduta consiliare del 18 novembre 2015, si attesta per l’anno 2016 sul valore di 12.681.100 euro, di cui 8.673.600 per entrate e spese effettive, 1.977.500 per partite di giro e 2.030.000 quale avanzo di amministrazione presunto. Per gli anni 2017 e 2018 si attesta rispettivamente su 10.691.100 euro e su 12.091.100 euro.
Una delle più importanti novità è rappresentata dall’applicazione, anche per le Regioni a Statuto speciale (le Ordinarie hanno introdotto la procedura già dal 2015) dei nuovi principi di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi (decreto legislativo 118/2011), al fine di disporre di un sistema di regole uniformi che renda i dati di bilancio omogenei e confrontabili fra loro.
Al fine di assicurare la transizione al nuovo sistema contabile, le Regioni a Statuto speciale per il 2016 predispongono il bilancio di previsione ancora secondo la disciplina vigente nel 2015, affiancando allo stesso, a soli fini conoscitivi, gli ulteriori schemi di bilancio di previsione triennale 2016/2018 elaborati in applicazione delle nuove norme. Ai fini autorizzatori resta comunque valido il tradizionale schema di bilancio.
A partire dal 2016 le somme dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente che, sinora erano sempre state indicate tra le entrate e che, sommate al trasferimento delle risorse da parte della Regione, andavano a finanziare il complesso delle spese, dovranno essere restituite alla Regione, salvo quanto disposto dall’art. 42 del d.lgs. 118/2011, utilizzando il corrispondente capitolo in uscita istituito appositamente del bilancio di previsione del Consiglio.
A partire dal 2016, al fine di una più corretta contabilizzazione di alcune voci di spesa, evitando l’utilizzo improprio delle partite di giro, al fine di evitare il meccanismo del rimborso di fondi tra il Consiglio regionale e la Regione e per un migliore processo di armonizzazione contabile, l’Ufficio di Presidenza ha ritenuto opportuno, in accordo con l’Assessorato bilancio, finanze e patrimonio e il Dipartimento del personale e organizzazione della Regione che:
- I fondi relativi all’erogazione dell’indennità di funzione spettante ai membri della Giunta, ammontanti a 500.000 euro circa vengono trasferiti dal bilancio della Regione al bilancio del Consiglio regionale sui capitoli di spesa relativi alla gestione delle indennità di carica, di funzione, diaria per i componenti del Consiglio regionale e all’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
- I fondi relativi alla gestione del personale del Consiglio regionale vengano trasferiti dal bilancio del Consiglio regionale al bilancio della regione. In proposito si ribadisce che spetta all’Ufficio di Presidenza la gestione dell’organico del Consiglio regionale, che a tal fine si avvale del Dipartimento del personale della Giunta, come sancito dalla l.r. 3/2011, per ragioni contabili e organizzative finalizzate ad evitare duplicazioni di procedure. Non avendo il Consiglio regionale un suo dipartimento del personale ed essendo antieconomico costituirne uno, l’Ufficio di Presidenza ha ritenuto di trasferire tali risorse in capo al Dipartimento del personale e organizzazione della Regione. Si è ribadito, inoltre, la necessità che sulla legge finanziaria rimanga la distinzione tra i due organici, sia in termini di numero di dipendenti che di risorse finanziarie, e che in allegato ai documenti contabili del Consiglio vi siano prospetti riepilogativi (in previsione e a consuntivo) delle spese per l’organico del Consiglio al fine di garantire la massima trasparenza. Tali fondi, ammontanti inizialmente a 4.082.790 euro sono stati ulteriormente ridotti dall’Ufficio di Presidenza a 3.947.790 euro in seguito alla rinuncia del finanziamento del capitolo relativo al collaboratore del Presidente, ammontante a 55.000 euro e alla rinuncia alla copertura di alcuni posti vacanti ammontante a 80.000 euro per un risparmio totale di 135.000 euro.
Tra le entrate si segnala l’incidenza dell’assegnazione a carico del bilancio regionale, ammontante a 8.500.000 euro, che rappresenta il 98% presenta una serie di novità rispetto agli esercizi precedenti.
Sul versante del contenimento della spesa pubblica, il Consiglio regionale, di concerto con l’Amministrazione regionale, ha provveduto ad attuare le seguenti misure: la riduzione del 3,07% dell’ammontare dei costi fissi (corrispondenti all’88,04% della spesa generale), diminuiti nel biennio 2015/2016 del 4,65%, e la riduzione di oltre il 20% dell’ammontare dei costi variabili (corrispondenti all’11,96% della spesa generale e di cui circa il 30% è a carattere vincolato), ridotti nel biennio 2015/2016 di quasi il 50%. Il risparmio complessivo è di 502.896,67 euro, oltre ai 135.000 euro inerenti al personale riscontrabili sulla finanziaria regionale.