Storia di un anno

Il secondo anno e mezzo della 14a Legislatura del Consiglio Valle è stato caratterizzato da un’attività istituzionale che, pur in una dialettica accesa tra le forze di maggioranza e di minoranza, si è svolta con maggiore regolarità ed efficacia rispetto all’anno precedente. La produzione normativa ha segnato un aumento, passando dalle 16 leggi approvate nel 2014 alle 22 del 2015, così come è cresciuto il numero delle interrogazioni, interpellanze e mozioni trattate. Anche il lavoro nelle Commissioni consiliari ha registrato un incremento, con un totale di 145 riunioni, 279 oggetti trattati e 410 soggetti auditi.

Dal punto di vista politico, l’inizio del 2015 ha visto le dimissioni dell’intero Ufficio di Presidenza del Consiglio, composto dal Presidente Marco Viérin (SA), dai Vicepresidenti David Follien (UV) e Andrea Rosset (UVP), dai Consiglieri segretari André Lanièce (SA) e Fabrizio Roscio (ALPE), al fine di trovare una soluzione alla crisi politica apertasi con l’invito a dimettersi formulato al Presidente del Consiglio a fine luglio 2014 e favorire il prosieguo del dialogo tra forze politiche in vista di un equilibrio politico definitivo all’interno dell’Assemblea legislativa.

A luglio 2015, il Consiglio Valle ha confermato Marco Viérin a Presidente dell’Assemblea e David Follien e Andrea Rosset alla Vicepresidenza, mentre sono stati eletti in qualità di Consiglieri segretari Stefano Borrello (SA) e Chantal Certan (ALPE).

Contestualmente, è stato illustrato l’accordo politico tra le nuove forze di Governo, che dall’Union Valdôtaine e da Stella Alpina è stato allargato al gruppo consiliare Partito Democratico-Sinistra VdA, con l’elezione del Consigliere del PD-SVdA Raimondo Donzel ad Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, in sostituzione del dimissionario Pierluigi Marquis (SA).

Riguardo ai temi trattati, la revisione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Valle d’Aosta ha acceso il dibattito consiliare nel corso del 2015: a fronte di una progressiva riduzione delle risorse di bilancio, che limita fortemente l’autonomia della Valle e impone scelte che penalizzano i servizi resi alla comunità, l’Assemblea regionale ha fatto fronte comune, approvando all’unanimità una risoluzione che sollecita il Governo nazionale, attraverso l’impegno della Giunta e dei Parlamentari valdostani, su alcuni punti critici: l’integrazione del finanziamento previsto a compensazione del mancato introito delle accise, l’autorizzazione a partire dal 2016 del regime di armonizzazione o pareggio di bilancio, la sostituzione nel metodo di riparto tra le Regioni a Statuto speciale del criterio SIOPE con il criterio PIL. Inoltre, nella seduta dedicata alle leggi di bilancio per il triennio 2016-2018, con un ordine del giorno adottato all’unanimità è stata rilanciata l’idea della zona franca, prevista dall’articolo 14 dello Statuto speciale della Valle d’Aosta, con il fine di sviluppare politiche di fiscalità differenziate e di vantaggio che rendano attrattiva e competitiva la Regione e che vedano riconosciute le prerogative della Valle d’Aosta in tale materia.

Sul versante delle riforme costituzionali, nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, il Consiglio Valle ha ospitato la riunione del Coordinamento delle Speciali ad agosto, al quale ha partecipato il Sottosegretario di Stato agli affari regionali, Gianclaudio Bressa. È stato un momento di confronto molto proficuo, durante il quale l’onorevole Bressa ha ribadito che le Regioni a Statuto speciale sono parte attiva e fondamentale nella riforma costituzionale, così come è importante il ruolo delle assemblee legislative in questo processo di riforma, in quanto organo rappresentativo dei territori. Inoltre, in più occasioni, il Consiglio regionale ha rappresentato le preoccupazioni delle Istituzioni valdostane di fronte ai costanti attacchi all’Autonomia valdostana, alle Autonomie speciali e al sistema delle Regioni, invitando anche l’Amministrazione di Aosta a fare fronte comune nella difesa dell’Autonomia.

Anche il dossier trasporti in Valle d’Aosta è stato più volte al centro dell’attenzione del Consiglio. In particolare, ad aprile, con una seduta monotematica convocata a seguito dell’approfondimento condotto dalla quarta Commissione consiliare “Sviluppo economico”, l’Assemblea regionale ha approvato quattro documenti con una serie di indicazioni politiche che riguardano i vari settori: autostrade e trafori, trasporto pubblico locale su gomma, trasporto ferroviario, aeroporto regionale.

Un altro tema ampiamente dibattuto, sia in Aula sia in Commissione, ha riguardato il comparto dell’agricoltura valdostana e in particolare la questione degli aiuti europei. L’argomento è poi stato oggetto di un incontro con il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, che, in visita ad Aosta in occasione della Scuola per la Democrazia, ha incontrato la Giunta regionale e la terza Commissione “Assetto del territorio”, annunciando la costituzione di un tavolo di lavoro tra Ministero, Regione e Agenzia per le erogazioni in agricoltura-AGEA, per risolvere le questioni tecniche relative alla programmazione europea 2007-2014.

Anche la riforma degli Enti locali ha tenuto banco nel 2015, anno in cui si sono tenute le elezioni amministrative in 68 comuni valdostani: 122 le liste presentate e 1689 le candidature. Le elezioni si sono svolte secondo le nuove disposizioni approvate a gennaio 2015 dal Consiglio regionale, che hanno modificato il sistema elettorale nei Comuni con popolazione inferiore a mille abitanti, dove si è proceduto ad eleggere a suffragio universale e diretto, con sistema maggioritario, esclusivamente i consiglieri comunali. In tutti i Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, le cariche di Sindaco e di Vicesindaco sono, invece, rimaste di origine elettiva diretta. A questa legge regionale, nel 2015 si sono aggiunte altre tre norme, che hanno così completato il processo di riforma degli Enti locali valdostani avviato nel 2014 con l’approvazione della disciplina per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali e l’istituzione delle Unités des communes valdôtaines: l’Assemblea legislativa ha rideterminato le indennità degli amministratori locali, ed è intervenuta sul servizio di segreteria nell’ambito delle nuove forme associative tra enti e sul Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM).

In tema di norme di attuazione dello Statuto speciale, a marzo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che ha abrogato formalmente il Presidente e la Commissione di coordinamento, mentre il Consiglio regionale si è espresso su due schemi di norma di attuazione: il primo, per il trasferimento dallo Stato alla Regione delle funzioni e delle risorse finanziarie in materia di incentivi alle imprese, al fine di valorizzare il ruolo della Regione nel sostegno all’imprenditoria; il secondo, in materia di ordinamento scolastico, sancisce il protocollo d’intesa firmato a luglio 2015 tra il Ministro dell’istruzione e l’Assessore regionale all’istruzione, prevedendo l’adattamento della riforma nazionale sulla “Buona scuola” alle peculiarità dell’ordinamento scolastico valdostano.

Sul versante del contenimento della spesa pubblica, l’Assemblea legislativa ha approvato il suo bilancio prevedendo per il 2016 una riduzione del 3% sulle spese fisse, che pesano per quasi il 90% sul bilancio consiliare, e del 21% sulle spese variabili, che rappresentano il 10% del bilancio, per un totale di 502 mila euro in meno rispetto allo scorso anno. Sul fronte dei costi della politica, su proposta dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, nelle leggi di bilancio della Regione approvate a inizio dicembre 2015, è stata definita una riduzione del sistema previdenziale contributivo degli ex Consiglieri regionali per il prossimo triennio 2016-2018, con un risparmio di circa 900 mila euro. Sempre in questo ambito è stata introdotta la previsione della rinuncia volontaria dell’assegno vitalizio ed è stato stabilito che i risparmi derivanti dalla riduzione volontaria delle indennità dei Consiglieri siano destinati all’incremento del fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale, anche in considerazione del fatto che gran parte dei gruppi consiliari ha ridotto del 10% le proprie indennità di carica e di funzione. Proprio durante l’esame della finanziaria regionale c’è stato un proficuo e approfondito dibattito, che si è concluso, tra l’altro, con l’approvazione di 14 ordini del giorno sui 32 depositati in Aula dalle varie forze politiche, a testimonianza della volontà dei gruppi consiliari di essere propositivi, concreti e volti all’ascolto del tessuto socio-economico valdostano.