Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2396 del 17 novembre 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2396/VIII - IMPEGNO DI NON ATTUARE IL TRASFERIMENTO DEGLI UFFICI DELL'ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE IN REGIONE AMÉRIQUE. - (Reiezione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Torrione, Mafrica, Pascale, Cout e Viberti:

MOZIONE

RILEVATO che, in risposta ad una recente interpellanza, il Presidente della Giunta regionale ha confermato il prossimo trasferimento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione in regione Amérique del Comune di Quart;

CONSIDERATO che anche le Organizzazioni sindacali, confederali e autonome, hanno contestato duramente una scelta del genere sia per quanto riguarda le difficoltà derivanti ai cittadini e agli o Aeratori scolastici da una simile localizzazione sia per ciò che si riferisce all'intensità dei rapporti esistenti, sotto il profilo dello scambio di documenti e lettere, fra gli uffici dell'Assessorato e le varie scuole cittadine;

ACCERTATO inoltre che tale trasferimento ha carattere di provvisorietà in quanto la sede definitiva del predetto Assessorato è stata comunque individuata nel Palazzo di proprietà regionale sito in via Promis e già adibito a sede di alloggi per i dipendenti della Regione;

CONSTATATO quindi che nel giro di pochi anni l'Assessorato alla Pubblica Istruzione si troverebbe a sopportare il disagio di un duplice, incomprensibile trasferimento con notevoli difficoltà specie per le operazioni di trasloco dei servizi di archivio che contengono, allo stato attuale, centinaia di pratiche riguardanti tra l'altro il personale docente della scuola;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

DELIBERA

di dare mandato alla Giunta regionale di soprassedere al trasferimento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione in regione Amérique di Quart, incaricando l'apposita Commissione Consiliare, in accordo con la Giunta stessa, di studiare idonee soluzioni per fare fronte temporaneamente alle esigenze attuali dell'Assessorato in questione, in attesa del suo definitivo spostamento nel Palazzo di proprietà regionale sito ad Aosta in via Promis.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): La presentazione di questa mozione fa seguito ad una interpellanza sullo stesso oggetto: il trasferimento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione in regione Amérique del Comune di Quart.

Durante la discussione dell'interpellanza il Presidente della Giunta aveva precisato che la destinazione definitiva dell'Assessorato in questione sarebbe rimasta quella di via Promis, nell'ex stabile degli impiegati regionali. Noi abbiamo riproposto all'attenzione del Consiglio il problema perché ci sembra inopportuno che, rimanendo ferma la sede definitiva dell'Assessorato in questione in via Promis, dietro le Poste, si attui un doppio trasferimento, prima in regione Amérique e poi di nuovo ad Aosta.

Dopo la nostra iniziativa consiliare, anche gli organismi sindacali di categoria hanno preso posizione contro lo spostamento dell'Assessorato, pur con motivazioni diverse e cioè sostenendo che lo spostamento di detto Assessorato non andrebbe incontro alle esigenze della categoria degli insegnanti, molto numerosa, e della stessa utenza che si dovrebbe spostare in una zona così decentrata come quella di Quart.

Io stesso, anche se a titolo personale, avevo già espresso delle grosse difficoltà su questa operazione, proprio per ché non è da sottovalutare che lo spostamento dell'Assessorato comporta anche lo spostamento del suo archivio che ha dimensioni piuttosto consistenti, visto che raggruppa tutte le pratiche del personale insegnante degli ultimi 40 anni. Il doppio spostamento potrebbe recare qualche difficoltà al suo funzionamento.

Noi riteniamo che la scelta effettuata per l'Assessorato alla Pubblica Istruzione non sia la più giusta. Come avevo già anticipato in sede di discussione generale, crediamo che un altro Assessorato, frequentato però da un pubblico meno numeroso e con altre caratteristiche, potrebbe forse essere distaccato nella zona di Quart, senza creare gli inconvenienti ai quali andrebbero incontro sia gli utenti che i dipendenti dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione.

Il Presidente della Giunta aveva detto che era in corso una modifica alle normative del Piano Regolatore per quella zona, non espressamente destinata ad uffici e ad attività terziarie.

Tutte queste considerazioni, insieme alla presa di posizione delle Associazioni sindacali di categoria, mi hanno fatto assumere questa iniziativa, sulla quale noi riteniamo che la Giunta debba fare una riflessione, anche perché il disagio, al quale andrebbero incontro, il pubblico, gli utenti interessati, nonché la stessa organizzazione del sistema scolastico valdostano, sarebbe notevole.

Queste sono le ragioni per le quali, unitamente ad altri Consiglieri Capigruppo, noi socialisti ci siamo fatti promotori di questa iniziativa che speriamo trovi il consenso della Giunta regionale. Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Comme l'a rappelle le Conseiller Torrione, j'avais répondu qu'en effet la Junte régionale avait examiné le problème des employés régionaux et surtout l'exigence de donner des bureaux qui soient vraiment des bureaux au personnel. D'après la loi approuvée par le Conseil régional, qui a augmenté le nombre du personnel, nous sommes à même petit a petit d'embrancher, suite aux exigences de l'Administration régionale et par conséquent, après examen des possibilités de déplacement d'un assessorat nous avons malheureusement conclu que le seul assessorat pouvant être déplacé était celui de l'Instruction Publique. Je dis "malheureusement" car nous partageons ce qu'a dit le Conseiller Torrione, nous aurions préféré déplacer une fois seulement l'assessorat, lorsque nous aurions réaménagé l'ancienne bâtisse qui, à l'origine, était le choix définitif de l'assessorat, nous aurions évité bien des difficultés.

A ce propos, je dois dire que nous réexaminons cette proposition actuellement et ce, avec la Commune d'Aoste, pour essayer de donner une solution définitive à la zone concernée: la zone de l'ex Narbonne, le bâtiment qui devrait être utilisé par l'instruction publique et la zone de l'ex Alpine. Suite à cette nécessité de réexaminer la solution définitive, les délais pré vus pour le réaménagement seront encore repoussés; nous prévoyons de commencer les travaux en '87, mais avec cette étude, cela sera impossible.

En revanche nous ressentons l'urgence d'avoir de nouveaux bureaux pour l'Administration publique. Si nous utilisons des logements on se fait accuser d'éliminer des logements donc nous suggérions, pour une certaine période et le plus tard possible ce déplacement dans la zone Amérique. C'est le seul choix possible.

Nous avions même pensé aménagé les bâtisses que l'Administration régionale a achetées mais nous ne pouvons pas le faire car elles sont encore occupées.

Quant à l'inquiétude au sujet des archives, je dois dire que la plupart des archives des différents assessorats sont déjà en train d'être déplacés dans la zone Amérique où nous avons acheté (le Conseiller Torrione avait d'ailleurs critiqué cet achat) des locaux pour les archives. Nous ne pouvons plus les garder ne serait-ce que pour des raisons de sécurité, de solidité du palais. Par conséquent, même si nous partageons l'avis du Conseiller Torrione, nous avons pensé déplacer l'assessorat de l'Instruction Publique car il n'a pas, comme les autres services, l'exigence de rester près des autres services.

Nous maintenons donc ce choix mais, si par hasard d'autres solutions se pré sentent, nous verrons. Nous nous abstiendrons donc sur la proposition de cette motion.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Non sono intervenuto prima perché era sembrato che il Consigliere Torrione avesse spiegato in modo più che esauriente le ragioni della mozione. Però nelle risposte fornite dal Presidente della Giunta riscontro alcune contraddizioni.

È vero che ci sono effettivi problemi nello spostamento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione ed a quelli ai quali aveva già fatto cenno il Consigliere Torrione io aggiungerei anche che comunque bisognerà prevedere un col legamento con il Centro per l'elaborazione dei dati e che presso gli uffici dell'Assessorato, oltre ai genitori, che di solito possono disporre di un mezzo di trasporto autonomo, si recano anche gli studenti che frequentano le scuole ad Aosta.

Ne consegue che effettivamente è proprio l'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione quello che, forse più di altri, potrebbe risentire dei maggiori disagi per il suo spostamento, anche se provvisorio, in località Amérique di Quart. Senza parlare poi dei vari problemi connessi alla presenza di una grande quantità di documenti nei suoi archivi.

Io mi porrei anche un altro problema. Sarebbe più giusto che l'Assessorato alla Pubblica Istruzione rimanesse dov'è in attesa che vengano predisposti i nuovi locali in via Promis. Però, se si dovesse spostare comunque, visto che delle precise disposizioni impongono che il Provveditorato agli Studi rimanga in città, perché non si è pensato a spostarne eventualmente solo una piccola ma sufficiente parte per dar modo a tutti gli altri uffici dell'Assessorato di rimanere dove sono ora?

Una volta che vengano garantiti gli spazi sufficienti alle persone che vi devono lavorare, ed in attesa di andare in via Promis, io credo che gli uffici potrebbero rimanere lì dove sono ora e non vedo perché dovrebbe essere trasferito tutto l'Assessorato. Invece la soluzione proposta dalla Giunta mi sembra molto avventata, così come lo sono anche altre soluzioni che vengono assunte con una certa frequenza.

Credo che a questo punto occorra prendere il toro per le corna per cercare una soluzione plausibile, perché io sono convinto che la scelta della maggioranza non è stata valutata attentamente e alla luce di dati precisi e di considerazioni che tengano effettivamente conto delle conseguenze di questo spostamento.

La mozione chiede di soprassedere al trasferimento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione in regione Amérique di Quart, per studiare un'altra soluzione più idonea. Vogliamo cercare questa altra soluzione oppure il Presidente è convinto che non ve ne siano altre? Io penso che se c'è la volontà politica si possono sicuramente trovare altre soluzioni che implichino meno problemi dello spostamento, per 2 o 3 anni, dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione. Non appena sarà trasferito, non appena saranno sistemati i suoi archivi ed i vari uffici, non appena i dipendenti potranno finalmente cominciare a lavorare, subito si dovrà pensare ad organizzare il successivo spostamento per il ritorno ad Aosta in via Promis. Mi sembra proprio che questa sia l'ultima tra le soluzioni plausibili.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Quando il Presidente della Giunta nello scorso Consiglio rispose ad una mia interpellanza dicendomi che l'Assessorato alla Pubblica Istruzione sarebbe stato localizzato definitivamente in via Promis, ribadii la mia incomprensione per il doppio trasferimento dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione.

Altri Assessorati potrebbero essere spostati con minori problemi e conseguenze. Potrei proporre ad esempio che venisse trasferito in regione Amérique di Quart l'Assessorato alle Finanze.

(...INTERRUZIONE...)

Si tratta di una mia proposta che è surrogata da una mia opinione, signor Presidente, alla quale lei ne contrappone un'altra! Allora perché non l'Assessorato alla Sanità? Perché non l'Assessorato all'Industria e Commercio che, tra l'altro, deve andare in Piazza della Repubblica?

(...INTERRUZIONE...)

Allora, visto che non serve a niente, gradirei che anche l'Assessore competente, che da un paio di Consigli è piuttosto silenzioso anche su problemi di sua specifica competenza, mi spiegasse perché non può essere affrontato anche questo aspetto del problema.

Non voglio mettere in imbarazzo l'Assessore alla Pubblica Istruzione, ma dico solo che, se di solito il silenzio viene interpretato come assenso, può però, a volte, essere anche interpretato come dissenso.

A prescindere da queste battute, io credo che la Giunta possa rimeditare l'argomento anche perché non c'è niente di più sciocco del doppio trasferimento di un Assessorato. Infatti se l'Assessorato alla Pubblica Istruzione dovrà essere trasferito definitivamente in via Promis, non vedo perché si debba procedere a questo primo trasferimento, con l'andata a Quart, per fargliene poi fare un altro con il suo ritorno ad Aosta; mentre altri Assessorati potrebbero "fare una sola andata" a Quart, senza il ritorno ad Aosta.

Questa è la mia opinione personale. Il Presidente non mi ha spiegato il piano generale di localizzazione degli Assessorati; ma se questo piano generale esiste veramente, allora lo si riesamini!

Faccio ancora un esempio. Sembrava che il Liceo Scientifico si sarebbe dovuto trasferire definitivamente in zona Amérique ed invece, dopo una attenta rimeditazione del problema, ha potuto trovare una sistemazione più idonea.

Non pretendo che si approvi la nostra mozione; ci basterebbe che il Presidente ci promettesse di rivedere l'intera materia per riportarla all'attenzione del Consiglio, "a titolo di notizia", tra le sue comunicazioni, in una delle prossime sedute, senza che ci si sbarazzi della mozione con un voto molto inopportuno. Si darebbe così ai vari Assessori, che forse hanno anche l'intenzione di andare in località Amérique, la possibilità di esporre in Giunta questo loro intento e di evitare all'Assessorato alla Pubblica Istruzione questo doppio "déplacement" che mi sembra molto poco opportuno.

Io invito la Giunta a rimeditare il problema e, anche a nome dei Colleghi, dico che noi siamo disposti a ritirare la mozione a condizione che il Presidente, dopo aver riesaminato il problema in sede d Giunta, ci dica se si tratta di una soluzione definitiva o meno. Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Je pensais que ce qui avait été dit par le Président de la Junte était suffisant. Tout en partageant certaines remarques faites par les Conseillers qui ont illustré la motion, je dois dire que, en effet, objectivement, l'Assessorat de l'instruction est celui qui, maintenant, occupe le plus grand nombre de bureaux. Si vous réfléchissez, au même étage, du côté de la Santé, il y a un nombre inférieur de locaux occupés.

L'Assessorat de l'agriculture n'a qu'un étage, le nôtre en a deux; celui des finances que nous avions examiné en Junte, a un problème: celui des nouveaux locaux et des nouvelles installations d'ordinateurs. Ce choix n'a pas été fait comme ça, en l'air. C'est seulement par le déplacement de cet Assessorat que nous pourrons créer de la place au sein du palais afin que les bureaux soient finalement de vrais bureaux; vous voyez bien que maintenant il y a 2 ou 3 employés, dans un espace réduit, sans compter le papier qui doit trouver sa place.

C'est dans ce cadre donc que le choix est tombé sur l'Assessorat de l'instruction publique.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je croyais avoir déjà répondu à l'interpellation en précisant qu'il y avait un plan pour le déplacement des différents assessorats. Il me semblait donc inutile de reprendre le discours dans son ensemble. Si M. Torrione le désire, je peux reprendre le cadre qui est élaboré actuellement avec la commune d'Aoste.

Il ne faut pas avoir dans notre choix une imposition aux uns plutôt qu'aux autres; j'ai toujours dit "malheureusement nous devons déplacer ce bureaux". Certains assessorats, comme celui de l'industrie et commerce seront d'ici quelque temps réduits à zéro. Chaque jour m'arrivent des requêtes de bureaux de la part des assessorats. Ce choix a été raisonné et raisonnable pour répondre à des exigences de locaux.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola pongo in votazione la mozione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 27

Votanti: 10

Favorevoli: 10

Astenuti: 17 (Beneforti, Bondaz, Borbey, Chabod, De Grandis, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Maquignaz, Marcoz, Martin, Pedrini, Perrin, Ricco, Rollandin e Voyat)

Il Consiglio non approva.