Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1118 del 15 dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1118/XVI - Trattazione congiunta delle relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, del DEFR per il triennio 2022-2024, del D.L. n. 46 (Legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024), del D.L. n. 47 (Bilancio di previsione per il triennio 2022/2024) e del D.L. n. 48 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024). (Reiezione di sette ordini del giorno. Approvazione di un ordine del giorno)

Bertin (Presidente) - Con questo si concludono le repliche e possiamo passare all'analisi degli ordini del giorno. Ricordo in questa occasione che la seduta di oggi e di domani verrà anticipata alle ore 14:30 per quanto riguarda l'apertura del pomeriggio e posticipata alle ore 20:45 per quanto concerne la chiusura serale per una questione ovviamente di utilizzo migliore della tempistica come convenuto nella Conferenza dei Capigruppo.

Inoltre, per quanto riguarda gli ordini del giorno, la tempistica sarà di cinque minuti per il proponente, cinque di replica per il Governo e un minuto di risposta per il Governo, diciamo così, e un minuto di replica per i proponenti. Sono pervenuti 1 ordine del giorno di PCP, 33 ordini del giorno della Lega, 15 del Gruppo Pour l'Autonomie e 1 dei Capigruppo di maggioranza.

Iniziamo con l'ordine del giorno di PCP. Per mozione d'ordine, la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo perché eravamo rimasti d'accordo che avremo comunicato l'accettazione delle modalità di riduzione dei tempi, non le abbiamo comunicate, non siamo ancora arrivati a una definizione anche perché alcuni colleghi avevano chiesto la possibilità di replica, quindi le chiederei un minuto di sospensione per poter un attimo condividere queste modalità di discussione in maniera che poi si arrivi a una definizione.

Presidente - Concedo una pausa.

La seduta è sospesa dalle ore 11:46 alle ore 11:55.

Bertin (Presidente) - Iniziamo con l'analisi degli ordini del giorno. Ordine del giorno n. 1 presentato da PCP. Si è prenotata per l'illustrazione la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Quest'ordine del giorno è semplicemente per riuscire ad aiutare, perché negli emendamenti al DEFR lo porteremo, quella carenza che c'è nella sanità, che non è una carenza solo di medici ma, come abbiamo detto, di infermieri, di OSS e di tutto il personale anche socio-sanitario e tecnico-riabilitativo. La valutazione che chiediamo di fare all'Assessore competente quindi è quella, com'è già stato pensato per i medici e come abbiamo appena poco tempo fa deciso anche per la Dirigenza, valutare la possibilità di dare l'accertamento della lingua francese in seguito al passaggio della prova concorsuale.

Sappiamo bene che soprattutto rispetto alla legge n. 8 c'è un'impugnativa dello Stato, naturalmente su questo speriamo che ci sia chiarezza perché, come ci è stato spiegato in Commissione, l'impugnativa è più legata al problema di non conoscenza della lingua italiana che naturalmente non è prevista da parte dello Stato e che oltretutto non è prevista nemmeno dalla legge n. 8 perché essere all'interno di un albo vuol dire conoscere comunque la lingua italiana, quindi sperando che anche in questo senso si vada a risolvere quella situazione, quello che chiediamo con quest'ordine del giorno è di valutare questa possibilità anche per il restante personale che opera nella sanità e, come sa bene l'Assessore, è in carenza e in sofferenza anch'esso, quindi questo è quello che propone il nostro ordine del giorno.

Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Effettivamente questa è una tematica importante che è già stata affrontata sulle norme per la nomina della Direzione strategica e sicuramente sarà oggetto di ulteriori valutazioni. Non ritengo comunque in questo momento, visto che non abbiamo ancora l'esito dell'impugnativa, poter svolgere queste valutazioni per quanto riguarda l'accertamento della lingua francese, che, secondo me, andrà fatto dopo l'esito dell'impugnazione e il ricorso alla Corte costituzionale. Non ritengo, pertanto, in questo momento che sia accoglibile quest'ordine del giorno e chiedo alla collega eventualmente di ritirarlo, sennò propongo l'astensione da parte della maggioranza.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Come detto in premessa, sappiamo bene di questa sentenza e chiedevamo di portarci avanti proprio in questo senso, sembra che la sentenza arriverà a breve, l'Assessore ha detto che lo valuterà, quello che noi chiediamo è che venga valutato a breve, quindi non intendiamo ritirare l'ordine del giorno.

Presidente - Mettiamo in votazione l'ordine del giorno, la votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 1 della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz a cui passo la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - Con questo ordine del giorno si chiede un'impegnativa al Governo per quanto riguarda un aiuto alle famiglie per il pagamento delle rette degli asili-nido. Il nostro è un Paese sempre più vecchio in cui la pandemia da Covid-19 ha accentuato la tendenza alla recessione demografica che è già in atto. Questo è il quadro che emerge nel nuovo censimento della popolazione dinamica demografica 2020 dell'Istat, che segna un nuovo record minimo delle nascite: 405 mila, aggravato, se così possiamo dire, dall'elevato numero di decessi: 740 mila. Così il saldo naturale tra nati e morti nel 2020 raggiunge meno 335 mila unità, un valore inferiore dall'Unità d'Italia solo a quello record del 1918 dove erano meno 648 mila quando ci fu l'epidemia di spagnola che contribuì quindi a determinare quasi la metà degli 1,3 milioni di decessi registrati in quell'anno.

La popolazione italiana, che attualmente si attesta su 59 milioni di residenti, diventa così sempre più anziana, l'età media si innalza, da 45 a 45,4 anni, pur con una certa variabilità nella geografia dell'invecchiamento ma lo squilibrio della piramide per età della popolazione è ben evidenziato dal confronto tra la numerosità degli anziani, persone con più di 65 anni, e quella dei bambini sotto i 6 anni di età. Nel 2020 per ogni bambino si contano 5,1 anziani a livello nazionale. Questo è quanto emerge da un articolo del "Corriere della Sera" del 9 dicembre scorso. A partire dall'anno 2014 i nuovi nati in Italia sono stati in continuo calo raggiungendo un trend maggiormente negativo nel 2020 e, stando alle ultime proiezioni Istat, quest'anno in Italia per la prima volta scenderanno sotto la soglia dei 400 mila. Se si continua di questo passo, non sarà solo un problema di invecchiamento della popolazione, allo stato attuale dal momento della nascita la prospettiva di vita è di circa 80 anni, ma sarà anche un rischio per la nostra economia. Perché si può affermare questo? Perché con un'aspettativa di vita pari a 80 anni per ogni individuo e nascite pari a circa 400 mila l'anno la popolazione italiana nel lungo periodo si ridurrebbe della metà passando dagli attuali 60 milioni di persone circa a circa 30 milioni di persone.

Traducendo questi dati in termini economici, vorrebbe dire quindi che a lungo termine il PIL della nostra Nazione che viene misurato con equazioni matematiche mettendo in relazione produttività, occupazione, partecipazione al mercato del lavoro, struttura demografica e popolazione scenderebbe drasticamente. Occorre quindi mettere in campo al più presto delle politiche pubbliche efficaci. Questa situazione di calo demografico mette, tra l'altro, anche a rischio la sopravvivenza di tante scuole, cosiddette "di montagna", così come avete evidenziato nel DEFR al punto 1.4 Istruzione e Università.

Considerato che questo Consiglio regionale ha svolto un importantissimo lavoro nel corso di quest'anno con l'elaborazione e l'approvazione della legge n. 15/2021, che ha consentito di definire una serie di interventi a sostegno della nostra economia e delle categorie sociali maggiormente colpite dalla crisi, un lavoro che era già iniziato nella legislatura precedente con l'approvazione della legge n. 8/2020. Con la sensibilità di tutti si può quindi giungere a dei risultati positivi che impattano favorevolmente sul tessuto sociale ed economico della nostra Regione. È proprio per queste motivazioni che si ritiene opportuno, al fine dell'incremento demografico, valutare la possibilità di istituzione di questa misura. È per questo che con questo ordine del giorno si chiede al Governo regionale di valutare la possibilità, nella definizione di una prossima variazione di bilancio, di prevedere un assegno in aiuto al pagamento delle rette degli asili-nido a favore dei nuclei familiari all'interno dei quali entrambi i genitori svolgono attività lavorativa al fine di incrementare le nascite nella nostra Regione.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con specifico riferimento a quanto richiesto nell'ordine del giorno, preciso che i regolamenti relativi agli inserimenti negli asili nido pubblici prevedono l'attribuzione di un maggior punteggio a favore delle famiglie in cui entrambi i genitori svolgono attività lavorativa, mentre ai fini del calcolo della retta, rileva l'ISEE che prevede un sistema di calcolo proporzionale in funzione del reddito percepito. Pertanto, la proposta non sembrerebbe coerente anche in termini di equità rispetto a tale meccanismo. Per quanto sopra esposto, le chiedo Consigliera o di ritirare l'ordine del giorno sennò propongo l'astensione per la maggioranza.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Mi stupisce un po' che un ordine del giorno a sostegno delle famiglie valdostane non trovi il consenso di quest'Aula, soprattutto del Governo regionale, perché mi stupisco: mi stupisco perché nella relazione al DEFR presentata dall'Assessore alle finanze si fa esplicito riferimento alla cura e all'attenzione di questa finanziaria ai fini della tutela delle persone e delle famiglie per andare incontro alle esigenze di una comunità. Quello che viene richiesto nell'impegnativa è la possibilità di valutare, in una prossima variazione di bilancio, un aiuto alle famiglie. Io credo che dovremmo imparare anche da altre Regioni, ad esempio, nella Regione Lombardia è stato adottato un provvedimento: asili nido praticamente gratis per quei nuclei aventi certo un certo tipo di importo ISEE, questo al fine di facilitare l'accesso ai servizi della prima infanzia rispondendo così ai bisogni di conciliazione vita-lavoro. Ritengo che a volte guardarsi attorno e copiare anche i provvedimenti messi in campo da altre Regioni non sia sinonimo di incapacità ma il non vedere o il non voler vedere lo è.

Presidente - Metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 15

Favorevoli: 15

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 2 della Lega. Ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Letto il Documento di Economia e Finanza Regionale per il triennio 2022-2024; preso atto che nel paragrafo 1.12 della Sezione 3 del DEFR vengono trattati i temi relativi a trasporti e mobilità sostenibile; rilevato che nel summenzionato paragrafo si apprende che tra le linee di fondo della politica del settore, al di là del momento emergenziale, si possono individuare i seguenti punti: mobilità più sostenibile da collegare all'obiettivo 11 dell'Agenda 2030, attuare il piano della mobilità ciclistica da collegare all'obiettivo 13 dell'Agenda 2030, promuovere azioni a tutti i livelli per combattere il cambiamento climatico proseguendo nella realizzazione della ciclovia Baltea di Fondovalle da Courmayeur a Pont-Saint-Martin;

evidenziato che attraverso il piano si introdurranno tutti gli indirizzi per lo sviluppo della rete di piste ciclabili e delle connesse infrastrutture di supporto, oltre a promuovere una mobilità ciclistica attraverso il graduale completamento della dorsale di Fondovalle, la definizione di un chiaro quadro dei rapporti Regione-Enti locali sulla realizzazione e gestione delle infrastrutture, la necessità di adeguare le risorse per la realizzazione e la gestione della rete, azioni di incentivazione all'uso della bicicletta come, ad esempio, la diffusione dell'iniziativa Boudzate, azioni di promozione turistica per una migliore conoscenza della rete già esistente di percorsi ciclabili; preso atto che dal programma regionale dei lavori pubblici per il triennio 2022/2024 l'inizio dei lavori per la realizzazione della segnaletica verticale da apporre sugli itinerari ciclabili classificati di interesse regionale è prevista per il quarto trimestre 2022 e che tale intervento è individuato con una priorità di livello medio; considerato che nel mese di maggio 2022 vi sarà nuovamente la presenza in Valle d'Aosta del Giro d'Italia con arrivo di una tappa a Cogne e visto che sono già presenti sul nostro territorio tutta una serie di percorsi e attrazioni relative al cicloturismo, che costituiscono già oggi un buon livello di offerta che possono essere oggetto di una maggiore promozione e sponsorizzazione al fine di recuperare il terreno perso nei confronti della concorrenza di altre realtà turistiche più avanzate, il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a modificare il livello di priorità di tale intervento affinché la realizzazione della segnaletica verticale da apporre sugli itinerari ciclabili già esistenti venga ultimata nel periodo precedente all'arrivo della tappa del Giro d'Italia a Cogne in modo tale da sfruttare strategicamente tale evento di interesse mondiale come grande vetrina di promozione e valorizzazione del settore cicloturistico della Regione Valle d'Aosta.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Collega Brunod, ho trovato assolutamente positivo il quadro logico e l'analisi fatta con il presente ordine del giorno di mettere assieme l'importantissima occasione che la Regione autonoma Valle d'Aosta avrà nel mese di maggio 2022 di ospitare una tappa del Giro d'Italia. Quello che però è assolutamente fondamentale cogliere è che l'opportunità di avere, in termini di manifestazioni sportive, il Giro d'Italia nel mese di maggio, nulla ha a che vedere con quanto da lei richiamato nelle parti del DEFR che cita: quello che lei ha giustamente richiamato nelle parti del DEFR è la scelta in merito alla pista ciclabile di arrivare a prevedere - e non a caso la programmazione di riferimento la vede come priorità media in quanto è prevista per l'ultimo trimestre del 2022 perché in realtà, in termini di programmazione e progettazione, le due cose nulla hanno a che fare tra di loro - di dotare il tratto di pista ciclabile stessa della segnaletica verticale. Per tale attività è prevista tutta una serie di adempimenti tecnici che devono essere eseguiti, non ultimo il fatto che deve essere ancora terminata la fase di programmazione e progettazione che può coincidere con la fine del 2022. Inoltre il fatto che all'interno di un impianto sportivo, chiamiamolo così perché richiamato dalla 16/2007, di interesse regionale a tutti gli effetti si abbia in previsione la segnaletica verticale e che questa debba essere apposta è una parte assolutamente tecnica della pista ciclabile stessa. Visto che soltanto nel mese di dicembre 2021 è stata prevista la parte di progettazione iniziale, questo farà sì che tutti quanti gli adempimenti di matrice tecnica per arrivare ad avere fisicamente i cartelli verticali siano possibili soltanto per l'ultima parte del 2022 stesso. La richiesta di anticipare la posa della segnaletica verticale sugli itinerari ciclabili già esistenti secondo quanto previsto dalla programmazione dei lavori pubblici 2022-2024 in modo che la medesima venga ultimata nel periodo precedente la tappa del Giro d'Italia quindi non può di fatto essere accolta. Per questo motivo le chiedo di ritirare l'ordine del giorno oppure ci asterremo.

Presidente - Consigliere Brunod a lei la parola.

Brunod (LEGA VDA) - Assessore, sono molto dispiaciuto di questa sua risposta anche perché il nostro gruppo ha presentato diverse iniziative in merito all'importanza che ha il settore cicloturistico, ma soprattutto non stiamo parlando di nuovi percorsi ma di percorsi esistenti da anni in questa regione che hanno delle grandi potenzialità, quindi, secondo noi, vi perdete l'ennesima grande occasione di metterle in risalto con questa grande vetrina. Poi che lei adesso ha specificato che questa segnaletica riguarda la pista ciclabile, forse credo che sia ancora più grave perché vuol dire che ancora una volta è stata tralasciata la promozione a livello nazionale e internazionale di tutti i sentieri già esistenti. Noi avevamo preso spunto dalle indicazioni del DEFR e della scheda perché citava proprio i percorsi già esistenti. Se per voi esistenti sono solo quelli della pista ciclabile, noi crediamo che sia molto grave e quindi votiamo lo stesso quest'ordine del giorno.

Presidente - Consigliera Minelli un minuto.

Minelli (PCP) - Brevemente per giustificare il motivo dell'astensione su questo ordine del giorno che presenta un tema interessante ma che riteniamo predisponga un'azione che è secondaria rispetto alle priorità. Perché qui si chiede di ribaltare l'ordine delle priorità, che sono, a nostro avviso: individuare le modalità normative per consentire e promuovere la ciclabilità sulle piste forestali e poderali, definire l'itinerario completo della ciclovia connessa con il Piemonte, la ciclovia Baltea, affrontando le problematiche relative alla gestione; poi valorizzare e promuovere la rete integrata attraverso la mappatura, digitalizzare i percorsi ciclabili, inserire le informazioni, eccetera. Questo che si propone è importante ma rispetto alle priorità, a nostro avviso, è secondario.

Presidente - Possiamo mettere in votazione l'ordine del giorno? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 22 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Erika Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 3 della Lega. Ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Considerato quanto annunciato dall'attuale Governo regionale nel programma di legislatura 2020 in merito alla innovazione e trasformazione digitale, amministrazione 4.0, infrastrutture digitali, gestione dati, piattaforme digitali, nonché quanto indicato nel DEFR; atteso che l'obiettivo strategico della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, indicato come prioritario a tutti i livelli a partire dall'Europa per arrivare agli indirizzi dati dal nostro Paese ai fini della modernizzazione e dell'efficientamento del sistema Italia; considerate le grandi somme che è presumibile arrivino dall'Europa tramite il Recovery Fund, che andranno a finanziare i progetti di riforma strutturale contenuti nei piani nazionali di riforme di ogni paese, il Recovery Plan, con quello italiano focalizzato in primis sulla digitalizzazione; considerata altresì la conseguente enorme mole di lavoro che ne deriverà in relazione alla predisposizione dei progetti per accedere ai relativi fondi, nonché per la conseguente realizzazione dei piani predisposti; atteso che il Dipartimento Innovazione Agenda Digitale riveste un ruolo cruciale all'interno di questo programma; per questo chiediamo di impegnare il Governo regionale a nominare in tempi brevi un coordinatore con ampia e comprovata competenza ed esperienza nelle materie e negli ambiti di cui il Dipartimento Innovazione Agenda Digitale deve occuparsi. È sostanzialmente più di un anno che siete insediati e non è stato nominato ancora il Coordinatore a questo Dipartimento, Dipartimento che è cruciale.

Ricordo che, quando noi ci siamo insediati al Governo, quando eravamo noi al Governo, la prima cosa che abbiamo fatto in tempi non sospetti è stata quella proprio di cercare un coordinatore di questo Dipartimento che fosse ai massimi vertici nel settore privato preso su scala nazionale perché avevamo bisogno di un manager con comprovate competenze in questo ambito sulla base di quale visione? Una visione, e non era ancora arrivata la pandemia e tutti i problemi che poi ne sono derivati, che era questa: se vogliamo avere un'Amministrazione digitale, un'Amministrazione efficiente, un'Amministrazione vicina al cittadino, noi dobbiamo implementare assolutamente questo Dipartimento, lo dobbiamo far crescere, dobbiamo cercare qualcuno che sia ai massimi vertici a livello nazionale per poter far crescere anche le persone che lavorano all'interno del Dipartimento e a quel punto, avendo implementato questo Dipartimento, potremo poi far sì anche che ci sia poi quel ruolo giusto di governance da parte del Dipartimento rispetto al discorso anche di INVA, che è il braccio armato comunque della Regione ma che comunque deve avere delle direttive e dei controlli che arrivano dall'interno, dalle Regioni e quindi di questo Dipartimento. Ovviamente che fine ha fatto questo Coordinatore? Cambio di Governo, voi avete deciso che non fosse più necessario, ma attenzione, non solo non era necessario lui come figura, ma non ne avete nominato un altro. Ora capiamo benissimo e abbiamo visto che sappiamo sono otto mesi quasi ormai che il Presidente della Regione riesce a essere contemporaneamente Presidente della Regione e Assessore ai trasporti e all'ambiente, evidentemente vuol dire svolgere tutto questo o uno rasenta dei poteri sovrannaturali oppure semplicemente significa firmare quello che porta avanti l'Amministrazione. Con questa mentalità state lavorando anche sul discorso della macchina amministrativa perché pensare che una persona contemporaneamente possa svolgere due ruoli così fondamentali come questo Dipartimento, che è cruciale per il rilancio della Valle d'Aosta, soprattutto con tutti i soldi che arriveranno dall'Europa e tenendo presente che veramente è lo snodo di tutti i soldi che arrivano dall'Europa, e possa essere anche Coordinatore alle opere pubbliche e quant'altro significa non aver capito che è bello che scriviate tante cose, sul DEFR abbiamo visto tante cose bellissime: l'innovazione, bla bla bla, l'Agenda Digitale, tutto quello che è la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, una Valle d'Aosta futura disegnata in una certa maniera ma sono tutte parole perché poi dovete tradurre tutto questo in fatti e, per tradurre in fatti, ci vogliono gli uomini e ci vogliono gli uomini al posto giusto che lavorino con le giuste competenze per, ripeto, senza nulla togliere alla figura che viene individuata, ma nessuno può svolgere due ruoli così contemporaneamente. Attenzione, soprattutto ci vogliono delle competenze specifiche perché è un settore particolarmente specifico ed è particolarmente complesso poter andare avanti su questo discorso e su competenze così tecniche senza averlo fatto per tutta la vita.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà

Marzi (SA) - Comincio subito con l'individuare il fatto che lei propone un'iniziativa che cita: "nominare il Coordinatore al DIAD". La Regione autonoma Valle d'Aosta ha un Coordinatore al DIAD, che, tra l'altro, sta svolgendo in maniera egregia il lavoro che gli è stato chiesto di fare. Da un punto di vista pratico - questo glielo dico sapendo benissimo buona parte della replica che lei andrà a creare - lei sa perfettamente che la persona da voi insediata nel momento in cui avete scelto l'allora Coordinatore non è stata sostituita, ma semplicemente è andata in pensione e, tra l'altro, nel periodo in cui ha lavorato sotto il suo iniziale Governo pro-tempore per pochi mesi e invece poi per molto più tempo sotto altri Governi non presieduti da lei, ha svolto un ottimo lavoro. Ci tengo però a far presente una cosa in termini numerici: nel momento in cui il Governo attuale si è insediato, quindi, di conseguenza, con l'attuale Coordinatore, per restare ad esempio alla risposta di una delle iniziative che lei ha già posto su questo tema nel corso del tempo, erano una decina i Comuni in un biennio che erano stati raggiunti dalla fibra, mentre attualmente, nel giro soltanto di un anno, si è passati a ventiquattro.

Nel corso di questo anno sono state portate avanti tutta una serie di iniziative sul mondo, ad esempio, della scuola dove siamo i primi in Italia; sono state stanziate tutta una serie di risorse per quanto riguarda il Data Center nel corso dell'assestamento e sono stati già spesati, sono previsti nel corso dei prossimi mesi, una serie di interventi e, non ultimo, in questo mese si è fatta anche tutta una serie di interventi sulla tariffazione, ad esempio, delle antenne poste sul territorio valdostano specificandole e andandole a prezzare in maniera diversa in base alle necessità soprattutto legate al fatto che il nostro è un territorio molto complesso dove spesso le volontà di natura economica e degli operatori del settore non coincidono invece con la volontà della Pubblica Amministrazione regionale di raggiungere tutte quante le postazioni. Lo stesso è stato fatto, ad esempio, con il disegno di legge che abbiamo approvato rispetto alla posa della fibra. Insomma, nel corso di questo anno il Coordinatore che attualmente ha accettato di svolgere un incarico multiplo compreso questo tema, senza entrare nel merito di questioni personali, non soltanto ha garantito lo stesso livello di servizio del precedente ma, se possibile, siamo riusciti, e non certo per demerito di chi c'era prima, a svolgere e a tirare le fila di tutta quanta una serie di attività che ottimamente erano già state messe in campo ma che abbiamo sviluppato con assoluta solerzia. Per questo motivo le chiedo di ritirare l'ordine del giorno, chiedo all'Aula di astenersi. Io per i motivi appena espressi a titolo personale voterò contro qualora lei decida di mettere l'ordine del giorno in votazione.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Indovini un po', ovviamente non lo ritiro e sono anche contenta del fatto che lei voti contro perché questo dimostra sempre il suo animo, abbiamo visto infatti oggi che ha fatto una replica tutta basata sull'intervento che ho fatto, quindi touché di nuovo. Le ricordo che un Coordinatore c'è, un Coordinatore reggente e che vengano portati avanti tutti i lavori che sono stati portati a compimento e tutta l'impostazione che è stata data prima ben venga, ma le ripeto un ragionamento banalissimo: nel momento stesso in cui una persona svolge contemporaneamente il ruolo di Coordinatore di due Dipartimenti fondamentali della Pubblica Amministrazione significa che o senza guardare la persona perché la persona sicuramente ha delle capacità enormi, il discorso è generale, o una persona non lavora su un Dipartimento normalmente, oppure non si può sdoppiare e fare bene il lavoro di due Coordinatori di due Dipartimenti fondamentali. È pura logica, non si fa nessun riferimento alle singole persone e al lavoro delle singole persone, che sicuramente sono eccezionali ma è un dato di fatto: o uno si sdoppia o uno lavora per forza di cose la metà del tempo da una parte e dall'altra e soprattutto uno non può inventare delle competenze se per tutta la vita ha fatto tutt'altro. Sarà eccezionale laddove lavora ma nessuno è un tuttologo, non ci si può inventare contemporaneamente specialisti su competenze completamente differenti. Portiamolo quindi al voto e sono contenta del suo voto contrario perché vedo sempre che risponde ottimamente alle mie sollecitazioni.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (GM) - Semplicemente per dichiarazione di voto. Poco fa nella riunione di opposizione ho comunicato ai miei colleghi che il mio atteggiamento rispetto agli ordini del giorno sarebbe stato a seconda se... e a seconda di... quindi troverete delle mie astensioni rispetto a voti a favore...

Su questo argomento e in coerenza con quello che ho detto ieri nel mio intervento in discussione generale sul DEFR, quindi, parlando proprio di riorganizzazione generale, ritengo che quest'ordine del giorno possa essere votato e quindi lo voterò con convinzione, semplicemente perché, al di là delle cose che correttamente ha detto l'assessore Marzi, c'è la volontà e l'esigenza che questa struttura - e l'ho detto anche ieri nel mio intervento - vada rinforzata alla quale bisogna dare, secondo me, una priorità.

Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Contrari: 10

Astenuti: 9 (Bertin, Chatrian, Grosjacques, Jordan, Lavevaz, Marquis, Restano, Rosaire, Sapinet)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 4 della Lega. Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - L'ordine del giorno tratta di impianti termoelettrici alimentati a biomassa proveniente da selvicoltura e agricoltura. Premesso che il PNRR tra fondi europei e fondo nazionale attribuisce 70 miliardi alla transizione energetica per investimenti importanti in grado di creare lavoro e sviluppo e nello stesso tempo di salvaguardare l'ambiente; tenuto conto che la Commissione europea stima che, per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, l'Unione europea dovrà incrementare di 500 giga watt la produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e chiede agli Stati membri di realizzare il 40 percento di questo obiettivo entro il 2025 nell'ambito dei PNRR; considerato che l'attuale tecnologia basata sulla realizzazione di impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica o cogenerata, elettrica e termica, consente a determinate condizioni una serie di vantaggi significativi quali a titolo descrittivo e non esaustivo lo sfruttamento delle risorse forestali facilmente reperibili nel territorio, quindi economia di territorio a chilometro zero, la possibilità di stoccaggio e regolazione di erogazione in funzione delle esigenze energetiche, lo sfruttamento di risorse di scarto in particolare dal settore dell'agricoltura per quello che diversamente diventerebbe rifiuto, la possibilità di dislocare impianti di dimensioni variabili secondo necessità anche su micro scala in parti del territorio di scarso valore produttivo in corrispondenza di attività produttive e insediative che richiedono energia o che producono biomasse o risorse di scarto - parlo sempre di risorse di scarto bio, non risorse di scarto di basso livello -, ottimizzazione delle prestazioni del ciclo produttivo se si concepisce la generazione contemporanea o cogenerazione di energia elettrica e calore con possibilità di impiego simultaneo per teleriscaldamento - ovviamente parlando di piccoli impianti, anche di piccole realtà, anche comunità ecosostenibili -, possibilità di usufruire degli incentivi dedicati dalle attuali disposizioni nazionali europee; evidenziato oltretutto che l'ampia estensione delle aree boscate sul territorio della nostra Regione con indice di boscosità pari al 30 percento presuppone ingenti misure di manutenzione dell'intera superficie forestale che, in funzione delle scelte di gestione della filiera, possono rivelarsi oneri economici oppure opportunità in grado di produrre ricchezza e posti di impiego e che l'avvio quindi di politiche di utilizzo della biomassa proveniente dalla silvicoltura e dal settore agricolo appare una soluzione virtuosa di sfruttamento di risorse ampiamente disponibili sul nostro territorio con rispettivo beneficio di cura dei boschi, di occupazione, di produzione di energia da fonti rinnovabili e quindi di sostenibilità economica e ambientale dell'intera filiera, fatte queste premesse, si impegna il Governo della Regione ad avviare, attraverso gli uffici regionali, un approfondimento tecnico e normativo relativo alla realizzazione di impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica diretta o in cogenerazione e basati sull'utilizzo del materiale proveniente dalla filiera delle risorse forestali e dai residui provenienti dalla filiera del settore agricolo.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Lo studio commissionato all'IPLA relativo alla valutazione delle potenzialità per le filiere forestali dai boschi della Valle d'Aosta stima in circa 93 mila metri cubi il volume della legna da ardere per la triturazione ritraibile dalle superfici forestali servite da viabilità nella nostra regione, a fronte di un prelievo attuale che si aggira annualmente intorno ai 16 mila metri cubi complessivi. È stata quindi già analizzata, come abbiamo visto nell'ultimo Consiglio e in III Commissione, la possibilità di disporre di materiale legnoso prelevabile dai nostri boschi da destinare alla produzione di energia. La valorizzazione della filiera bosco legna è, tra l'altro, uno degli obiettivi evidenziati nel DEFR ed in tale contesto analizzare la possibilità di un utilizzo a fini energetici del legname è sicuramente uno dei punti che si è previsto di sviluppare. Nel corso dell'anno, e come avevamo già ricordato, sono state incontrate più volte le imprese forestali per intraprendere un percorso in tal senso, anche con la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato all'analisi delle criticità del settore e allo sviluppo della filiera. Rimane da approfondire l'aspetto ambientale anche se ovviamente non usare combustibili fossili è sicuramente interessante, è il discorso di sostenibilità da un punto di vista economico ed energetico... Tenuto quindi conto dei vari approfondimenti che sono avviati su questo tema e sugli altri paralleli, propongo il ritiro della iniziativa o il voto di astensione da parte della maggioranza.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort per la replica.

Distort (LEGA VDA) - Assessore, i casi sono due: o voi state tenendo segreta una soluzione da tirar fuori dal cappello oppure non avete idea di dove andare a parare nell'ambito della gestione delle risorse. Lo studio che è stato fatto è un'analisi ma dall'analisi poi si prosegue con un progetto, con una visione. Questa visione non esiste. Allora o voi ce l'avete e ce l'avete in serbo e ve la tenete giustamente, quindi siete in linea con l'impegnativa, oppure se non siete in linea con l'impegnativa, vuol dire che la visione non l'avete e questo è grave.

Presidente - La parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Un'osservazione generale: produrre dell'energia elettrica da biomassa è una questione, secondo noi, da discutere - e anche discutibile - con il rischio di dare fuoco a una parte del patrimonio boschivo facile da raggiungere. Un altro discorso invece è la pulizia dei boschi, l'utilizzo degli scarti e delle potature, per cui è bene individuare delle soluzioni che privilegino l'uso per il riscaldamento e la produzione di acqua dei processi combinati. Però, così come è formulata, l'impegnativa ci sembra non essere chiara su questo punto ma proporre un discorso più generale, per cui su questo ci asteniamo e pensiamo che ci sarà la possibilità in Commissione di approfondire la questione.

Presidente - Metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 22 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Erika Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 5 della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Quest'ordine del giorno riguarda iniziative in ambito scolastico volte a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo cibernetico. Stando a recenti dati dell'Europol la pandemia da Covid-19 ha contribuito all'aumento del già alto numero di casi riguardanti abusi on-line nei confronti dei minori. Infatti le misure di confinamento, che a partire dallo scorso mese di marzo ci hanno visti tutti costretti a modificare comportamenti e abitudini hanno portato a un aumento del tempo trascorso su Internet da parte dei minori, spesso senza la supervisione degli adulti e questo li ha resi più esposti alle pratiche di sfruttamento. Gli autori di abusi in generale hanno quindi approfittato della situazione pandemica per adescare le potenziali vittime tra i minori. Le tecnologie digitali hanno facilitato il compito di quei soggetti propensi a compiere atti di abuso permettendogli di raggiungere con facilità i minori tramite l'uso di webcam, dispositivi connessi e chat room sui social media e nei videogiochi. L'anonimato di questi aguzzini è stato garantito grazie all'uso di tecnologie come il Cloud Computing e il Dark Web. Gli abusi on-line sono molteplici, nello specifico quello che viene trattato oggi in quest'Aula consiliare riguarda il cyberbullismo o il bullismo cibernetico ma vediamo nello specifico di cosa si tratta. Il cyberbullismo è quella manifestazione in rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo o un gruppo di bulli su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni generalmente attuate in ambiente scolastico.

Come dicevo prima, oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita perseguitandoli con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite Smartphone o pubblicati su siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Stando a dati raccolti da Terre Des Hommes insieme a ScuolaZoo, dati che sono stati pubblicati a febbraio 2021, si è vista proprio un'enorme crescita di questo fenomeno, fenomeno che ha riguardato oltre il 70 percento di un campione di adolescenti, circa 6 mila adolescenti. Spesso le vittime di questa tipologia di abuso sono comunque persone fragili e indifese. Considerato che nel DEFR 2022/2024 al punto 1.3 Politiche sociali si evidenzia la problematica degli abusi on-line a seguito appunto dell'intensivo utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei minori, però si parla in maniera generica del pericolo digitale e sempre in maniera generica di azioni di sostegno volte a un utilizzo consapevole da parte dei minori degli strumenti informatici, per queste motivazioni si chiede con quest'ordine del giorno di impegnare il Governo regionale a valutare la possibilità di definire, in collaborazione con le istituzioni scolastiche della Regione, l'organizzazione di percorsi di sensibilizzazione rivolti alle classi della scuola superiore di primo e secondo grado che consentano l'avvio di attività scolastiche per prevenire e contrastare il fenomeno del cyberbullismo.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Le chiedo di ritirare l'ordine del giorno perché sono attività che già ordinariamente si svolgono nelle scuole con grande successo e con la presenza delle Forze dell'ordine e degli esperti dell'USL.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie assessore Caveri per la risposta che mi ha dato. In realtà queste azioni volte a prevenire e contrastare questo fenomeno dovrebbero svolgersi in tutte le scuole. In realtà, da quello che mi risulta, non è così, probabilmente vengono svolte a campione. Siccome il fenomeno è diffuso non in maniera campione ma è largamente diffuso, quello che io chiedevo con questa impegnativa era coinvolgere tutte le istituzioni, per cui non ritiro l'ordine del giorno.

Presidente - Metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 22 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Erika Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 6 sempre della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Letto il Documento di Economia e Finanza Regionale per il triennio 2022/2024 e preso atto che nel paragrafo 1.10 della sezione 3 del DEFR vengono trattati i temi relativi allo sport; rilevato che nel summenzionato paragrafo non vi è alcun passaggio in riferimento alla valorizzazione e promozione dell'attività sportiva rivolta alle persone diversamente abili e appreso che nel paragrafo 1.3 della sezione sempre del DEFR vengono trattati i temi delle politiche sociali e nella bozza del piano della salute e del benessere sociale della Valle d'Aosta di prossima approvazione da parte del Consiglio regionale viene indicato che occorrerà un sempre più oculato utilizzo di tutte le risorse economiche a disposizione, sia regionali, nazionali o di derivazione europea, alle quali si aggiungeranno significative risorse provenienti dal PNRR con particolare riferimento al sostegno delle persone con disabilità; evidenziato che l'obiettivo 3 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile prevede di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; rilevato che le finalità della legge regionale 1° aprile 2004 n. 3 sono le seguenti: la Regione promuove e sostiene lo sviluppo dello sport dilettantistico caratterizzato da un importante contenuto motorio riconoscendo la fondamentale funzione sociale dell'attività sportiva e il ruolo dello sport a salvaguardia della salute fisica e dell'integrità morale e il suo contributo alla lotta contro la tossicodipendenza, le devianze e le emarginazioni, leggo l'ultimo punto per non leggerli tutti tanto li avete a disposizione, il valore delle attività sportive dei diversamente abili, risorse di qualità per il movimento sportivo regionale per l'intera comunità; tenuto conto che nel paragrafo 1.18 sempre del DEFR vengono trattati i temi dell'agricoltura e risorse naturali, per quanto riguarda queste ultime, si apprende che uno degli obiettivi è promuovere e mantenere la rete escursionistica regionale al fine di garantirne la sua piena fruizione; preso atto che sul programma di legislatura 2020/2025 dell'attuale maggioranza all'interno del paragrafo relativo alla sanità e politiche sociali, dove si parla di welfare, si apprende che occorre promuovere i corretti stili di vita anche attraverso lo sport, fonte di attrazione turistica per la Valle d'Aosta con collaborazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, sportivi, dietologi, dietisti attraverso la collaborazione degli istituti scolastici volta principalmente alla diffusione di un'adeguata alimentazione in età prescolare e scolare, è necessaria una valutazione reale del problema disabilità in Valle d'Aosta per dare delle risposte concrete al problema, bisogna recepire i problemi e le aspettative che esprimono i disabili e le loro famiglie; evidenziato che ormai da tempo in diverse Regioni italiane, ma anche a livello europeo, si sta portando avanti la pratica della montagna-terapia, un tema sul quale anche il collega Manfrin aveva già portato delle iniziative in questa sede, montagna-terapia si occupa di tutte quelle attività terapeutiche, riabilitative e socio-educative che si attuano prevalentemente nella dimensione di piccoli gruppi, da tre a dodici persone circa, che mirano a favorire l'incremento della salute e del benessere in generale attraverso delle attività svolte nell'ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna; constatato che nel sito www.lovevda vi è una sezione che promuove gli itinerari a piedi, in bici, con racchette, in moto, culturali, del gusto, dello spirito ma non vi è nessuna sezione espressamente dedicata alla valorizzazione e promozione dei percorsi e itinerari outdoor adatti alle persone diversamente abili; preso atto che in Valle d'Aosta sono presenti diversi di questi percorsi e sentieri che ben si prestano alla promozione dell'attività per le persone diversamente abili, il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a verificare e individuare, in collaborazione con tutte le Amministrazioni comunali della Valle d'Aosta, la presenza di percorsi e itinerari outdoor che ben si prestano all'attività sportiva delle persone diversamente abili, valorizzare e promuovere tali percorsi e sentieri attraverso un'apposita sezione dedicata sul sito istituzionale www.lovevda.it e sui relativi canali social della Regione in vista della prossima stagione primaverile estiva 2022.

Presidente - Per il Governo ha chiesto la parola l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Nella nostra regione la quasi totalità degli itinerari... non sono tantissimi ma quelli che abbiamo sono di competenza dei Comuni, ad esclusione, ad esempio, del percorso per non vedenti del Bois de la Tour di Saint-Nicolas, che è di competenza regionale ma questa comunque è la modesta entità del nostro territorio. Per quanto riguarda le aree picnic, che sappiamo bene non essere legate all'attività sportiva ma è comunque un segnale importante e significativo, alcune di queste sono già state adeguate con servizi igienici e tavoli adatti alle persone diversamente abili e così viene fatto man mano che la programmazione della manutenzione di tali aree prosegue, solitamente una manutenzione biennale.

La Struttura Foreste-sentieristica collabora, ove possibile, con gli Enti locali in attuazione del piano di lavoro anche in tal senso e alcune sollecitazioni sono state fatte proprio ai Comuni al fine di sviluppare iniziative in quella direzione, magari sfruttando le varie opportunità di finanziamento. Direi che si raccoglie positivamente la proposta del collega relativamente al primo punto e in collaborazione con il collega Guichardaz cercheremo di perseguire quanto espresso anche nel secondo. Esprimo quindi il voto favorevole da parte della maggioranza.

Presidente - Consigliere Brunod a lei la parola.

Brunod (LEGA VDA) - Mi fa molto piacere che sia stato percepito quest'ordine del giorno, infatti non c'era intenzione di dire che non ci sono queste strutture, questi percorsi, perché ci sono, si tratta solo di raccoglierli tutti insieme e promuoverli sul sito della Regione VdA in quanto mettiamoci sempre al posto di chi viene da fuori Valle che non conosce per niente la nostra regione e attualmente sul sito non si riesce ad andare a trovare questi percorsi. Noi quindi siamo molto contenti che è stato recepito e vi ringrazio per l'attenzione.

Presidente - Metto in votazione l'ordine del giorno... la parola al consigliere Cretier.

Cretier (FP-PD) - Semplicemente per sostenere questa iniziativa in quanto fatta anche, per esempio, dal Parco Mont Avic assolutamente per altre tipologie ma per dare una possibilità, uno sfogo e un'occasione a queste persone. Com'è fatto anche da una nota società bocciofila della Bassa Valle che si è attivata per dare la possibilità a questi ragazzi, comunque nel rispetto delle condizioni di pandemia, di poter svolgere un minimo di attività sportiva.

Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Ordine del giorno n. 7 sempre della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'ordine del giorno abbiamo deciso - lo avevo già detto in sede di discussione generale rispetto al bilancio - di mettere un punto fermo sulla questione definiamola "Migrazione", perché? Perché nel DEFR viene inserita una definizione su cui tante persone potrebbero mettere la firma, ovvero garantire un buon livello di inclusione sociale nel contesto regionale scuola, formazione, lavoro, sociale, salute e casa e lo si fa però per le persone definite migranti. Il problema è uno e lo abbiamo evidenziato, l'ho evidenziato in realtà in parte in questo ordine del giorno, l'ho preso abbastanza alla larga ma solo per farvi un esempio. Dire che si vuole garantire il diritto alla casa alle persone migranti significa dire qualcosa che è assolutamente errato, è errato perché? Perché le persone migranti, considerato che vogliamo considerare quelle legittime, però in realtà la definizione "Migranti" le comprende tutte, e questo sarebbe abbastanza grave, ma garantire il diritto alla casa, per esempio, delle persone migranti significa che in realtà abbiamo due esempi, cioè le persone migranti che sono accolte dal sistema di accoglienza regionale che una casa già ce l'hanno ed è pagata con i soldi pubblici, oppure abbiamo delle persone migranti che hanno ottenuto, per esempio, lo status di rifugiato che si vedono riconoscere il diritto alla casa dalla legge n. 3/2013, che prevede una riserva di alloggi per i profughi così come previsto appunto dalla norma nazionale come abbiamo inserito all'interno di questo testo. Evidentemente troviamo un qualcosa che è assolutamente ultroneo rispetto a quanto già le normative regionali prevedono, allora ho provato a cercare di girare il tutto, girare la frase che è stata così formulata, cioè a tutti i cittadini, soprattutto ai cittadini valdostani, piacerebbe in un momento di difficoltà vedersi riconoscere quei diritti che in questo DEFR vengono appunto garantiti per le persone migranti e sono numerosi i casi delle famiglie delle persone in difficoltà che, quando si trovano in uno stato di assoluta necessità, ci dicono: "ma le istituzioni dove sono?". Facciamo sempre l'esempio della casa: voi vi siete mai chiesti che cosa fa una persona quando ha dei problemi con l'alloggio, cioè quando ha uno sfratto esecutivo in mano, quando non ha un posto in cui stare? Si rivolge all'Amministrazione, Comune, la Regione, chicchessia, e la risposta è sempre: "devi chiamare l'assistente sociale, devi farti fare il progetto, devi andare all'ufficio, devi andare allo sportello, devi andare su, devi andare giù" e poi forse tra qualche mese, forse perché non viene garantito, forse vedrai riconoscerti il diritto. Che cosa accade invece con le persone che arrivano domani sulle nostre coste? Vengono presi, caricati su un pullman, gli viene fatta un'ispezione sanitaria dopodiché vengono suddivisi fra le strutture di accoglienza e questo avviene in quel momento perché in quel momento si trovano in uno stato di necessità. Allora perché non garantire questo stesso diritto alle persone che sono residenti in questo Paese e in questa Regione in quello stesso momento? E perché questo diritto ad avere la casa, per esempio, non viene garantito e non viene esteso, come scritto nel DEFR, al diritto alla scuola, al diritto alla formazione, al diritto al lavoro, al diritto al sociale, che obiettivamente non so cosa significhi perché questo è un DEFR che è stato preso, copiato e incollato da un anno all'altro e c'è una serie di parole scritte a caso buttate lì tra le parentesi "Scuola, formazione lavoro, sociale, salute e casa". Purtroppo ci troviamo ad avere a che fare con persone che questi diritti non se li vedono garantire e i cui diritti non sono garantiti: ecco perché con questo ordine del giorno chiediamo di impegnare, proprio in forza del fatto che un articolo della Costituzione, ovvero l'articolo 3, dispone che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e condizioni personali sociali, quindi chiaramente l'essere cittadini italiani e valdostani non dovrebbe essere un qualcosa che provoca una criticità ma in realtà dovrebbe essere qualcosa che garantisce invece l'accesso ad un diritto, ma in questo caso l'accesso a questo diritto non si vede garantito... con questo ordine giorno chiediamo di estendere questo impegno, quindi di garantire un buon livello di inclusione sociale nel contesto regionale scuola, formazione, lavoro, sociale, salute e casa anche a tutti i cittadini valdostani.

Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Ovviamente questo è un ordine del giorno che era già preannunciato, quindi me lo aspettavo. La richiesta contenuta nell'ordine del giorno a garantire un buon livello di inclusione sociale nel contesto regionale, scuola, formazione, lavoro, sociale, salute e casa anche a tutti i cittadini valdostani si ritiene non accoglibile in quanto questi ultimi, in virtù della residenza sul territorio regionale, possono accedere a tutti i servizi presenti. Quanto enunciato dal Documento di Economia e Finanza Regionale 2022/224, con riferimento alle azioni finalizzate al raggiungimento di un buon livello di inclusione sociale delle persone migranti nel contesto regionale non va certo a detrimento, quindi, dei cittadini valdostani come sopra esplicitato, ma è funzionale a declinare soprattutto attraverso la risposta bandi a valere sul fondo asilo, migrazione e integrazione, azioni specifiche di integrazione delle persone migranti nel tessuto valdostano, ad esempio, attraverso la formazione linguistica, il supporto delle pratiche amministrative e azioni volte a giovani di seconda generazione in ottica anche di miglioramento del dialogo interculturale. Per quanto sopra esposto, quindi, si ritiene che l'ordine del giorno non debba essere accolto, le chiedo eventualmente di ritirarlo, sennò propongo l'astensione da parte della maggioranza.

Presidente - Consigliere Manfrin a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - La sorprenderò dicendole che non ritiriamo l'ordine del giorno. Ovviamente, come può immaginare, quello che lei dice da una parte mi fa piacere, nel senso che segna un solco e questo voto segnerà un solco fra coloro che vogliono garantire questi diritti ai cittadini valdostani e quelli che non vogliono garantirli perché lei lo ha detto anche nella sua risposta estendendola oltre al diritto alla casa. Il diritto alla casa, per esempio, delle persone migranti è già riconosciuto, per i Valdostani no, e purtroppo ai Valdostani non è riconosciuto nemmeno, e lo ha detto lei... lei dice che vuole offrire un supporto alle pratiche amministrative ma quale valdostano non vorrebbe avere un supporto alle pratiche amministrative? Ma tutti vorremmo avere un supporto alle pratiche amministrative, ci mancherebbe altro. Lo garantite soltanto alle persone migranti, ce ne dispiace, vorremmo venisse garantito a tutti e quindi voteremo convintamente quest'ordine del giorno.

Presidente - La parola al consigliere Baccega.

Baccega (GM) - Brevissimamente certo, l'ordine del giorno ha un certo che di provocazione, ma è certamente funzionale a quello che è stato più volte detto in quest'aula, ovvero andare a fare un approfondimento sulla legge 3/2013, modificarla in molti suoi aspetti ed ecco che per questo motivo io voterò a favore di quest'ordine del giorno, proprio perché è anche funzionale all'emendamento che io ho presentato nel DEFR che andremo a valutare nelle prossime ore.

Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 15

Favorevoli: 14

Contrari: 1

Astenuti: 18 ((Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Riprendiamo i lavori nel pomeriggio alle ore 14:30.

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La seduta termina alle ore 12:59.