Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 842 del 22 settembre 2021 - Resoconto

OBJET N° 842/XVI - Communications du Président du Conseil.

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 35 consiglieri, possiamo dare inizio ai lavori del Consiglio. Punto n. 1 all'ordine del giorno.

Vi comunico che la Giunta regionale ha depositato quattro disegni di legge. Due sono stati presentati l'8 settembre: il primo, assegnato alla IV Commissione, contiene disposizioni in materia di operazioni societarie della Compagnia Valdostana delle Acque, CVA; il secondo, assegnato alla III Commissione, riguarda la disciplina per la realizzazione sul territorio regionale di reti di comunicazioni in fibra ottica. Il terzo provvedimento, depositato il 10 settembre e assegnato alla III Commissione, riguarda il Programma di sviluppo rurale e proroga i termini in agricoltura. Il quarto, presentato il 21 settembre, è volto allo studio di interventi per la mobilità a idrogeno.

La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi ieri, ha deciso di accorpare alcune iniziative ispettive. Saranno discussi congiuntamente i punti 15, 16 e 41, quindi 21 e 45 e infine 36 e 37.

Venerdì 20 settembre scorso ho incontrato, nella sede del Parlamento della Catalogna, la Presidente Laura Borràs. L'incontro è stato l'occasione per ribadire la solidarietà e la vicinanza del nostro Consiglio al popolo e alle situazioni catalane e per prospettare possibili collaborazioni istituzionali.

Infine, desidero ricordare tre valdostani la cui scomparsa ha colpito la comunità valdostana nel mese di agosto: l'ex Sindaco di Jovençan, Sandro Pepellin e l'operaio Velio Dal Dosso, morti in un tragico incidente sul lavoro e l'ex consigliere regionale Benito Mostacchi. Rinnoviamo le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie.

Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Ci eravamo lasciati prima della pausa estiva con una questione aperta sul Conseil des Jeunes; mi auguro che lei non pensasse che me ne fossi dimenticato, ovviamente. Siccome ho partecipato all'apertura dei lavori e ho avuto modo anche di sentire quello che è stato il suo discorso introduttivo, mi permetto di ritornare sul tema.

Quando le sollevai il fatto che all'interno di quest'aula trovavo assolutamente disdicevole che si permettesse di discutere per una settimana, da parte di giovani, di prostituzione e concessione di cittadinanza facile, ricordo che lei mi disse, e sono andato a vedere i verbali, che quella era una scelta discutibile, ma sulla quale lei non poteva operare nessuna censura; me lo disse lei, quindi lei considerava quella una scelta discutibile. Nel suo intervento di apertura lei, invece, ha sostenuto davanti ai giovani che i temi che erano stati scelti per quella edizione rientravano a pieno titolo nelle grandi sfide della nostra epoca e sostanzialmente lei ha espresso una condivisione rispetto a quelle che erano le tematiche presentate e discusse.

Peraltro, io avevo preconizzato, con incredibile capacità divinatoria, che quelle discussioni, che peraltro vedevano l'intervento da una parte della responsabile italiana e dei Refugees Welcome sulla discussione della cittadinanza, e immagino che legge potevano elaborare, dall'altra parte sulla presidentessa del sindacato delle prostitute francesi, immaginavo da che parte sarebbe stato condotto il dibattito. Ho argomentato sui social, chiaramente non qui in aula, il fatto che secondo lo stesso statuto dell'associazione, che poi ha condotto questi lavori, quei temi non andavano trattati, perché quell'associazione concentra i propri lavori su questioni che devono essere locali, quindi che concernono la Valle d'Aosta, e come lei sa benissimo la Valle d'Aosta non concede cittadinanze e soprattutto non può sicuramente legalizzare la prostituzione. Quindi già in partenza questi lavori erano minati, ma il fatto che io appunto con grandi doti divinatorie avessi preconizzato che quelle leggi sarebbero andate in quella direzione, visti anche gli ospiti che erano stati invitati, è stata confermata. Ringrazio lei e gli uffici che ci hanno trasmesso poi le proposte di legge che sono state elaborate da quella settimana di lavori, le quali sostanzialmente si riassumono in: autorizzazione di poter esercitare la prostituzione nello stato della Valcéjinie, protezione per la discriminazione morale e sociale di chi svolge questa professione, e concessione della cittadinanza con ius soli e addirittura ius culturae rafforzato.

Sostanzialmente abbiamo occupato quest'aula per una settimana, a spese del Consiglio, lo ricordiamo, e a spese dei cittadini evidentemente, per discutere di cose che chiaramente alla Valle d'Aosta interessano poco, che sono al di fuori di quelle che sono le ragioni d'essere dell'associazione che hanno promosso questo dibattito e che sono assolutamente, secondo me, in contrasto con quello che dovrebbe essere un po' il tono e il livello del dibattito che si sviluppa in quest'aula.

Io mi auguro, Presidente, che lei nelle prossime edizioni, visto questo monito o qualsiasi incarico lei dovesse ricoprire, da una parte in aula non ci dica che questo dibattito è discutibile ma non può operare censure e poi dopo davanti ai giovani dica che invece queste idee presentate sono meravigliose. Mi piacerebbe che effettivamente questo dibattito fosse utile per i giovani per prendere cognizione delle istituzioni e, d'altra parte, si discutesse di questioni effettivamente locali che possono interessare la cittadinanza e non che non abbiano alcun rilievo per la Valle d'Aosta.

Presidente - Lei, consigliere Manfrin, ha fatto parte del Conseil des Jeunes e, come può immagino ricordarsi, è una discussione libera e non condizionata da parte di nessuno. I temi scelti in questa occasione, ripeto, erano discutibili nel senso lei ha sollevato la questione in modo anche polemico, ma credo che quei temi rappresentino comunque un dibattito aperto in Europa e in tutte le democrazie occidentali. Affrontarli da parte dei giovani del Conseil des Jeunes, che le ricordo vede la presenza di giovani valdostani, ma anche di giovani provenienti da altre parti d'Europa e del mondo, sia una occasione di discussione che può far crescere la consapevolezza dei giovani e creare dei cittadini migliori. Peraltro, la discussione è stata piuttosto animata e con un confronto di tesi decisamente diverse le une dalle altre nello spirito di un confronto democratico e, da questo punto di vista, non può che essere un fatto positivo.