Oggetto del Consiglio n. 188 del 26 novembre 1963 - Verbale

OGGETTO N. 188/63 - DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NEO-ELETTO, AVV. ORESTE MARCOZ. INVIO DI TELEGRAMMI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.

Il Presidente del Consiglio, MARCOZ, fa le seguenti dichiarazioni:

"Messieurs les Conseillers,

Mon premier salut va au Conseil nouveau élu, avec mes meilleurs v?ux pour Vous tous et pour chacun de Vous.

Je salue aussi les Parlementaires du Val d'Aoste et les remercie puisqu'ils ont bien voulu rehausser la première séance du Conseil par leur présence.

Je remercie l'Hon.ble Conseil Régional de la confiance dont il a bien voulu m'honorer et qui, sans doute, est supérieure à mes mérites, très modestes.

Cette confiance m'engage une fois de plus à me consacrer au service du Pays avec tout le dévouement possible.

Si la charge qui m'a été confiée en 1959, de présider la Junte, était lourde et délicate, celle que Votre bienveillance m'a confiée en ce moment, de présider l'Hon.ble Conseil, est peut-être moins lourde, mais, certes, elle n' est pas moins délicate.

J'ai conscience, en effet, qu'une activité nouvelle s'ouvre devant moi, que les rapports subsistants entre le Président de la Junte et Mrs les Assesseurs se déplacent et se transfèrent, aujourd'hui, pour le Président du Conseil, sur un autre plan, sur un plan bien plus vaste et plus délicat, c'est-à-dire qu'il s'agit de rapports à entretenir avec tous les membres du Conseil, avec ceux de la majorité come avec ceux de tous les autres groupes.

Eh bien, permettez-moi de Vous dire que, comme je me suis toujours efforcé, dans le passé, de servir de trait d'union, de entretenir des rapports de cordialité et de respect vis-à-vis de tout le monde, de tous les Administrateurs, aujourd'hui plus que jamais je sens l'importante de cette fonction, je sens que mon rôle doit être celui de créer une atmosphère dans laquelle chacun de Vous puisse être à son aise, puisse se sentir membre d'une grande famille, puisse travailler dans le but commun qui est, en définitive, le bien, le développement et le rayonnement toujours plus intense de notre chère Vallée d'Aoste, dans tous les domaines.

Mais pour poursuivre ce but une condition me paraît indispensable et c'est que nous sachions tous oublier, pour un instant, les querelles stériles, nous rappeler quel est le sens de la confiance que le corps électoral a posé dans nos personnes, quelle est l'attente de la population valdôtaine toute entière, abstraction faite des idéologies professées et du credo politique ou religieux.

Ce qu'on attend de nous c'est que nous soyons des Administrateurs corrects, honnêtes, capables, dévoués, prévoyants.

Et puisque tous Vous avez ces qualités et ces dons, il nous reste seulement à trouver un minimum d'entente et de concorde et nous aurons tous les atouts pour bien administrer notre Peuple et notre petite et chère Région Autonome."

Ed ora consentitemi di aggiungere qualcosa ancora a questo mio indirizzo di saluto, servendomi della lingua italiana.

Ho notato con vivo compiacimento, come Voi stessi non avrete mancato di rilevare, che il nuovo Consesso regionale testé uscito dalle urne è, diciamo così, ringiovanito; vi si nota un afflusso cospicuo di giovani, di energie nuove e questa constatazione ci conforta sotto molti aspetti. Il primo aspetto è che vediamo per tale guisa assicurata la continuità della Amministrazione per gli anni futuri, ed il secondo aspetto, più interessante ancora, è la certezza che i giovani porteranno in questi dibattiti una atmosfera nuova, concezioni, iniziative nuove e forse più coraggiose delle nostre, il modo di vedere le cose sotto nuove visuali, il senso delle innovazioni o della modernità; ed infine un ultimo aspetto è quello di pensare che i giovani cominciano ad interessarsi seriamente alla vita pubblica e si preparano seriamente ad affrontare gli ardui problemi della amministrazione della cosa pubblica.

Rilevo che la schiera del gentil sesso si sta notevolmente irrobustendo, e questo mi sembra un altro fatto positivo, non soltanto per il motivo che le gentili Signore che sono state elette alla carica di Consigliere regionale porteranno in questa aula il sorriso della grazia femminile, allietando il peso e talvolta la monotonia delle lunghe estenuanti discussioni, ma altresì per una altra ragione: io sono sicuro che, allorquando i nostri dibattiti verteranno su problemi che spiegano riflessi notevoli nell'ambito della vita familiare, le Signore saranno certamente in grado di confortarci del loro autorevole parere per trovare le soluzioni più adatte e, del resto, anche per tutti gli altri problemi dei vari settori amministrativi l'intuito femminile non potrà che esserci di grande aiuto.

Abbiamo votato per la prima volta col sistema proporzionale e già qualche piccolo inconveniente connesso con questo sistema vien rilevato qua e là: penso di poter affermare però, malgrado tutto, che con questo sistema ha trovato applicazione il dettato dell'articolo 48 della Costituzione, sotto il titolo "Rapporti politici", che recita: "Il voto è personale ed uguale..." (con quel che segue)

E questo è il fatto più importante e positivo.

Non è compito mio tracciare quelle che saranno le linee dell'azione di governo, poiché Voi ben sapete che, a tenore dello Statuto speciale, l'On.le Consiglio è sovrano, e vengono poi la Giunta ed il suo Presidente.

Mi limiterò, tuttavia, a ricordare che in Valle di Aosta, come del resto in quasi tutti i paesi, si sta assistendo ad una specie di crisi profonda che potremmo chiamare la crisi della società moderna, la crisi di trasformazione della nostra società; è indubbio che la novità del fenomeno e la rapida evoluzione del medesimo pone le pubbliche Amministrazioni di fronte a problemi nuovi e talvolta gravi ed assillanti.

La Valle d'Aosta è per di più nell'attesa di un nuovo grande evento: l'apertura cioè di due trafori alpini internazionali. È prevedibile che questo evento porterà con sé una trasformazione profonda della nostra economia e perfino, col rapido incalzare degli anni, della nostra stessa società.

Dobbiamo non lasciarci cogliere di sorpresa da questi eventi, ma dobbiamo prepararci ed essere pronti noi ad affrontarli, a dominarli, a disciplinarli e controllarli.

Ed ecco che già mi appaiono sufficienti questi brevi cenni perché tutti si possano rendere conto che gli anni futuri trascinano con sé un impegno amministrativo non comune, una azione di governo e soluzioni di grande respiro, per tutti gli innumerevoli problemi amministrativi che si presenteranno al nostro esame.

È appena il caso di accennare che ancora rimangono sul tappeto i problemi statutari che costituiscono un po' l'essenza della nostra autonomia e per la soluzione dei quali tutte le forze politiche della Valle, in occasione della recente consultazione elettorale, hanno riconfermato il pieno accordo.

È quindi indispensabile la collaborazione di tutti, quella collaborazione che può essere data anche dalla opposizione se la sua critica si mantiene in limiti giusti ed ha finalità veramente costruttive.

Ed io oso confidare che, almeno per la soluzione dei più importanti problemi, la Vostra collaborazione, Signori Consiglieri dei Gruppi di minoranza, non ci sarà negata.

In questo momento, prima di chiudere questa mia breve esposizione, sento il dovere di rivolgere un pensiero devoto alla memoria del nostro martire Emilio CHANOUX, alla memoria di Emilio LEXERT e di quanti hanno lottato e combattuto, talvolta fino al sacrificio supremo, per creare le basi e le condizioni prime per il riconoscimento della nostra autonomia, della nostra potestà di autogoverno.

Un pensiero memore va altresì a tutti gli Amministratori che ci hanno preceduto, Presidenti, Assessori, Consiglieri Regionali. Molti già sono scomparsi: DEFFEYES - il Prof. CHABOD - la Signora RONC DESAYMONET - il Geom. ARBANEY, ma mi pare di sentire che il loro spirito oggi aleggia in mezzo a noi.

È nel ricordo e nell'esempio di questi Valdostani degni, fieri e forti figli delle nostre montagne, che oggi si insedia il nuovo Consiglio Regionale per dare inizio al mandato amministrativo.

E non posso concludere senza ringraziare ancora i Signori rappresentanti della stampa ed il pubblico accorso insolitamente numeroso oggi in questa sala.

Fieri del nostro glorioso passato, con lo sguardo volto all'avvenire che già batte alle porte, pieno di rosee promesse, ma carico di responsabilità per noi, accingiamoci al lavoro, Signori Consiglieri, per la Valle d'Aosta, per il potenziamento della sua autonomia, per il progresso della sua civiltà, per il benessere dei suoi figli".

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Si dà atto che il Consiglio applaude, unanime, alle dichiarazioni del Presidente, Avv. Marcoz.

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Il Presidente, MARCOZ, informa il Consiglio di aver predisposto due telegrammi da inviare, in analogia anche a quanto fatto nella passata legislatura, al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dà lettura dei predetti due telegrammi, che sono del tenore seguente:

"Presidente della Repubblica - ROMA ?

Nel momento del suo insediamento il Consiglio Regionale della Regione Autonoma Valle d'Aosta invia un deferente saluto al Presidente della Repubblica virgola auspicando fecondo progresso per la Valle d'Aosta e per l'Italia".

"Presidente del Consiglio dei Ministri - ROMA -

Nella prima adunanza dopo le elezioni del 27/28 ottobre il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta rivolge un deferente saluto al Governo della Repubblica ed al suo Presidente virgola auspicando attuazione completa et non più dilazionabile Statuto Speciale valdostano interesse fiere et laboriose popolazioni valdostane".

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Si dà atto che il Consiglio approva unanime, per acclamazione e plaudendo, l'invio al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei telegrammi sopra riportati.

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Il Consigliere DUJANY fa la seguente dichiarazione:

"Indipendentemente da quello che è stato il nostro comportamento durante queste votazioni-elezioni, in cui abbiamo tenuto un comportamento di astensione per delle ragioni di principio e non per delle ragioni che si riferiscono alla persona dell'Avvocato Marcoz riteniamo opportuno porgerGli un deferente saluto, saluto non di prammatica ma di vera simpatia, e riteniamo che Egli sia guida intelligente, che cercherà di guidare il Consiglio con saggezza, con giustizia e con tatto, malgrado gli urti delle idee e delle discussioni."

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Si dà atto che il Consiglio plaude alle dichiarazioni del Consigliere Dujany.

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Il Presidente, MARCOZ, ringrazia il Consigliere Dujany delle gentili parole rivoltegli e dichiara che si sforzerà una volta di più di fare il meglio che potrà.

Il Consigliere MONTESANO dichiara di associarsi a quanto detto dal Consigliere Dujany e, con l'occasione, ripete la sua dichiarazione di astensione dalla prossima votazione per la elezione del Presidente della Giunta o degli Assessori regionali.

Il Consiglio prende atto.

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