Oggetto del Consiglio n. 44 del 11 giugno 1968 - Verbale

OGGETTO N. 44/68 - (Varia) - Dichiarazione del Presidente del Consiglio neo-eletto.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara quanto segue:

"Signori Consiglieri,

chiamato dal vostro voto a presiedere ancora l'Assemblea Regionale della Valle d'Aosta, è per me doveroso rivolgere in primo luogo il mio cordiale saluto a tutti.

Lo rivolgo ai Consiglieri che già nelle passate legislature hanno fatto parte di questa Assemblea portandovi il loro contributo dai settori politici che essi rappresentano, lo rivolgo agli altri che per la prima volta siedono in questa aula, dove si accingono a svolgere il responsabile lavoro loro affidato dal popolo valdostano.

Un saluto deferente io esprimo anche verso il pubblico che segue i lavori e i dibattiti che qui si svolgono, dimostrando compostezza esemplare, ammirevole interesse alla cosa pubblica e portando a noi il conforto della loro presenza come espressione dell'elettorato valdostano tutto intero.

A tale saluto accomuno i rappresentanti della RAI e della stampa, a qualunque settore politico essi appartengano, per l'apporto di cronaca e di critica che essi danno ai nostri dibattiti e nel quale emerge la funzione divulgativa e, alle volte propulsiva, per il nostro lavoro.

Permettete, infine, egregi Colleghi, che rivolga a nome del Consiglio un saluto cordiale ai funzionari, agli impiegati e al personale tutto della Presidenza del Consiglio e della Segreteria Generale per la collaborazione fattiva che anche in questa legislatura si accingono a dare alla nostra opera comune.

Nel contempo mi sia consentito, prima di fare qualche breve considerazione sui doveri della mia carica, di esprimere il mio sentito e profondo ringraziamento a tutti i colleghi che hanno voluto far convergere sulla mia persona il loro voto per la elezione alla Presidenza. Sono lusingato del loro giudizio perché esso viene oggi ad esprimersi anche in riferimento alla modesta, se non facile, opera da me svolta da questo stesso posto nello scorcio della passata legislatura.

In analoga occasione io allora ebbi a dire - così come certamente molti ricordano - che il Presidente del Consiglio, nel momento stesso dell'assunzione della sua carica, finisce di essere l'uomo che scaturisce da un Partito del quale riflette l'impostazione ideologica e politica, per assumere con piena responsabilità e permanente volontà una posizione imparziale per ogni gruppo politico e per ogni schieramento di maggioranza e di minoranza.

Tale posizione è connaturata ai doveri del Presidente, dai quali, in qualsivoglia occasione, essa non può essere né avulsa, né estraniata, né dimenticata perché rappresenta garanzia insostituibile della scrupolosa salvaguardia dei diritti dei Consiglieri e della ferma osservanza dei loro doveri nell'ambito dell'istituzione e del regolamento.

Ogni Assemblea parlamentare all'inizio o nel corso della sua vita esprime - di regola - una maggioranza e una minoranza, le cui funzioni, pur essendo diverse o contrastanti per destino, assumono rilevante importanza e prezioso interesse nel contesto dell'opera legislativa e amministrativa.

L'opera di governo della cosa pubblica affidata alla maggioranza e portata al vaglio dell'Assemblea, quale massimo Organo di controllo, è presentata, sì, ad essa per la sua approvazione, ma vi è presentata anche per essere sottoposta al vaglio di una discussione critica, la cui massima parte promana dalla minoranza, la cui funzione di controllo, di freno o di stimolo, è senza dubbio altamente meritoria, se tesa - nell'interesse pubblico - al perfezionamento dei provvedimenti proposti.

Il Presidente, avvalendosi anche dell'Ufficio di Presidenza, la cui composizione rispetta i diritti della minoranza, si ritrova a dirigere e a coordinare nell'impostazione e nel dibattito, con l'ausilio del Regolamento, l'opera delle due componenti del Consiglio, il cui contemperamento deve derivare - oltre che naturalmente dalla responsabilità di ogni singolo Consigliere - anche e soprattutto dalla sua specifica opera equilibratrice.

Tale opera mi sono sforzato di compiere nella passata legislatura col pieno rispetto di ogni opinione, tale opera ho il proposito di continuare nella legislatura che va ad iniziarsi oggi, nell'intento da parte mia di perfezionarla al fine dell'interesse comune.

Certo è che non è possibile raggiungere tale fine soltanto sulla base dei miei propositi ed impegni personali, ma è necessaria ed indispensabile, anzi determinante a tale scopo, la insostituibile collaborazione di tutti voi, egregi Colleghi, ai quali va il mio apprezzamento fiducioso unitamente ad un anticipato ringraziamento.

Rafforzerà ancora la mia opera di coordinamento e di equilibrio, ne sono sicuro, il sagace apporto dei Signori Vice Presidenti e del Consigliere Segretario, ai quali nel momento del loro insediamento va il mio più caloroso saluto e l'esplicita richiesta della loro collaborazione.

Il lavoro che iniziamo oggi è quindi lavoro responsabile nel quadro del mandato che ci è stato conferito dagli elettori. Esso va dal Presidente al più giovane dei Consiglieri, dalla Giunta di governo a tutte le componenti dell'opposizione.

Affrontiamolo quindi insieme questo lavoro, diamo ad esso il nostro contributo di cittadini, mettiamo in opera, a tal fine, conoscenza di problemi ed esperienza politica ed amministrativa ed avvaliamoci soprattutto del lievito che ci è offerto dal ricordo di tutti quelli che hanno voluto l'Autonomia della Valle d'Aosta ed hanno perseguito il suo potenziamento ed il suo progresso.

Viva la Valle d'Aosta!"

Il Consiglio prende atto.