Oggetto del Consiglio n. 468 del 29 dicembre 1977 - Verbale

OGGETTO N. 468/77 - ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON dichiara aperta la discussione sull'oggetto iscritto al n. 2 ter dell'ordine del giorno dell'adunanza consiliare del 21 e 22 dicembre 1977 concernente: "Elezione del Presidente del Consiglio regionale".

Il Vice Presidente anziano Maria Celeste PERRUCHON dà lettura dell'articolo 7 del Regolamento interno del Consiglio, concernente: "Elezione del Presidente del Consiglio e dei componenti l'Ufficio di Presidenza".

Invita le forze politiche a proporre eventuali candidature.

Il Consigliere DOLCHI fa presente che il problema della Presidenza del Consiglio non riguarda soltanto la maggioranza consiliare ma il Consiglio nel suo complesso, essendo il Presidente del Consiglio il rappresentante del Consiglio regionale.

Ritiene pertanto opportuno, superando anacronistici steccati tra maggioranza e minoranza, attribuire tale carica ad un esponente della minoranza.

L'Assessore all'Industria e Commercio DI STASI fa presente che il Partito Socialista Italiano ritiene opportuno, data la gravità del momento che il nostro paese attraversa, la collaborazione fra tutte le forze politiche dell'arco Costituzionale.

Ritiene che l'elezione di un esponente del P.C.I. alla carica di Presidente del Consiglio significherebbe di fatto una stabilizzazione del quadro politico e un miglioramento dei rapporti tra tutti i Partiti all'interno del Consiglio regionale.

Il Consigliere MANGANONI, dopo aver lamentato il ritardo con cui sono iniziati i lavori del Consiglio, auspica il raggiungimento di un accordo sul nominativo del Presidente del Consiglio, al fine di consentire al Consiglio di proseguire nell'esame dei numerosi punti iscritti all'ordine del giorno e non ancora discussi.

Il Consigliere LANIVI critica il fatto che, dopo otto giorni di incontri tra i partiti dell'intesa, non si sia trovato l'accordo sul candidato alla Presidenza del Consiglio.

Auspica, pertanto, una rapida soluzione del problema, al fine di consentire al Consiglio di procedere nei suoi lavori.

Il Consigliere TAMONE, dopo aver ringraziato il Vice Presidente Chabod per il lavoro svolto nell'interesse della Regione nei due anni di malattia dell'Avv. Severino Caveri, manifesta la disponibilità dell'U.V. a concedere la Presidenza dell'Assemblea ad un esponente della minoranza consiliare, facendo presente che già nel 1974, all'atto della nascita della Giunta presieduta dal Presidente Andrione, l'U.V. aveva invitato il Presidente del Consiglio Dolchi a rimanere al suo posto, in ossequio al principio della opportunità dell'assunzione della Direzione dei lavori dell'Assemblea da parte di un rappresentante della minoranza consiliare.

Il Consigliere BORDON annuncia l'astensione del Gruppo D.C., nel caso che a ricoprire tale importante incarico sia proposto un esponente del P.C.I., nutrendo la D.C. ancora delle perplessità sul processo di revisione ideologica in atto nel Partito Comunista.

Il Consigliere MONAMI ribadisce alcuni concetti già espressi dal Consigliere Dolchi sull'opportunità della politica delle larghe intese tra le forze politiche costituzionali. sia a livello governativo che di Enti locali.

Lamenta il fatto che la D.C. abbia voluto assumere un atteggiamento di astensione nei riguardi di una candidatura comunista. proprio in un momento in cui bisogna ricercare il massimo consenso di forze, per far uscire il paese dalla grave crisi in cui versa.

Propone come candidato alla Presidenza del Consiglio il Consigliere Dolchi e ritiene che su questa candidatura si possano coagulare i consensi delle forze politiche presenti in Consiglio.

Il Consigliere CHANU annuncia l'astensione del Gruppo D.P. dalla votazione per l'elezione del Presidente del Consiglio, in quanto la presentazione della candidatura comunista dimostra che l'adesione del P.C.I. all'intesa programmatica raggiunta tra i cinque partiti è stata data dietro corrispettivo prezzo di potere, il che smentisce le affermazioni comuniste di presa di distanza dalla maggioranza.

Ribadisce il giudizio negativo del suo Gruppo sulla maggioranza che si è formata nel 1974 e che, in seguito alle note vicende, ha dovuto, per sopravvivere, fare ricorso all'appoggio del P.C.I..

Fa presente che i motivi che hanno determinato i D.P. ad astenersi dalla votazione non riguardano la persona fisica del candidato, al quale va tutta la stima dei Democratici Popolari.

Il Consigliere PEDRINI annuncia l'astensione del P.L.I. con le stesse motivazioni illustrate dal Consigliere Bordon.

Il Consigliere TAMONE annuncia il voto favorevole dell'U.V. alla candidatura proposta dal Gruppo comunista.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola in merito, invita il Consiglio a procedere alla votazione, a schede segrete, fatta per appello nominale, per l'elezione del Presidente del Consiglio regionale.

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Borbey, Crétier e Fournier, il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti: trentadue;

- Consiglieri votanti: diciassette;

- Astenutisi dalla votazione i Consiglieri: Benzo, Bondaz, Borbey, Bordon, Chabod, Chanu, Fournier, Lanivi, Lustrissy, Mappelli, Maquignaz, Pedrini, Pollicini, Quey e Ramera;

- Schede nulle: una:

- Consigliere Dolchi Giulio, voti riportati: quindici;

- Consigliere Chabod Guido, voti riportati: uno.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON, in base all'esito della votazione, accerta e comunica che nessun candidato ha ottenuto, in sede di prima votazione, la maggioranza assoluta in rapporto al numero dei Consiglieri in carica, come previsto dall'articolo 7 del Regolamento interno del Consiglio.

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Si dà atto che, su richiesta del Consigliere Monami, la seduta viene sospesa alle ore 13,08 e riaperta alle ore 13,35.

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Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON invita quindi il Consiglio a procedere ad una seconda votazione, a schede segrete, fatta per appello nominale, per la elezione del Presidente del Consiglio regionale.

Procedutosi alla seconda votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Borbey, Crétier e Fournier, il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON accerta e comunica i seguenti risultati dalla votazione:

- Consiglieri presenti: trentuno;

- Consiglieri votanti: diciassette;

- Astenutisi dalla votazione i Consiglieri: Bondaz, Borbey, Bordon, Chabod, Chanu, Fournier, Lanivi, Lustrissy, Mappelli, Maquignaz, Pedrini, Pollicini, Quey e Ramera;

- Schede bianche: due;

- Consigliere Dolchi Giulio, voti riportati: quattordici;

- Consigliere Monami Luigi, voti riportati: uno.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON, in base all'esito della votazione, accerta e comunica che, anche in sede di seconda votazione, nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta in rapporto al numero dei Consiglieri in carica, come previsto dal precitato articolo 7 del Regolamento interno del Consiglio.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON, a' sensi del quarto comma del sopramenzionato articolo del Regolamento interno del Consiglio, invita quindi il Consiglio stesso a procedere ad una votazione di ballottaggio fra i candidati che, nella seconda votazione, hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Procedutosi alla votazione di ballottaggio, a schede segrete, fatta per appello nominale, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Borbey, Crétier e Fournier, il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti: trentuno;

- Consiglieri votanti: diciassette;

- Astenutisi dalla votazione i Consiglieri: Bondaz, Borbey, Bordon, Chabod, Chanu, Fournier, Lanivi, Lustrissy, Mappelli, Maquignaz, Pedrini, Pollicini, Quey e Ramera;

- Schede nulle: una:

- Consigliere Dolchi Giulio, voti riportati: quindici;

- Consigliere Monami Luigi, voti riportati: uno.

Il Vice Presidente Maria Celeste PERRUCHON, in base all'esito della votazione di ballottaggio, proclama eletto Presidente del Consiglio, in sostituzione del defunto Presidente Caveri Severino, il Consigliere Dolchi Giulio.

Il Consiglio prende atto.

Si dà atto che la seduta ha termine alle ore tredici e cinquantasei minuti e che i lavori del Consiglio sono aggiornati alle ore sedici e minuti trenta.

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