XV Legislatura

Composizione

2018

La XV Legislatura del Consiglio regionale della Valle d'Aosta prende il via il 26 giugno 2018, a seguito delle elezioni del 20 maggio: per la prima volta il voto è gestito con lo spoglio centralizzato dei voti nei poli di Saint-Pierre, Fénis, Verrès e Aosta.

Delle 10 liste in corsa, 8 ottengono eletti; le altre due, Partito Democratico e Centro Destra Valle d'Aosta, non superano lo sbarramento previsto dalla legge. Le consultazioni vedono la conferma della presenza in Consiglio dell'Union Valdôtaine (che con 12.265 voti ottiene 7 Consiglieri), dell'Union Valdôtaine Progressiste (6.750 voti, 4 seggi), di Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée (6.792 voti, 4 Consiglieri), del Movimento 5 Stelle (6.652 voti, 4 eletti) e di ALPE (5.734 voti, 3 Consiglieri). Dopo 20 anni entra nuovamente in Consiglio la Lega, che con 10.875 voti conquista 7 Consiglieri. Sono rappresentate anche le due formazioni che si sono presentate per la prima volta alle elezioni regionali: Mouv' (4.545 voti, 3 eletti) e Impegno Civico (4.806 voti, 3 Consiglieri).

Il quadro politico scaturito dalle elezioni risulta quindi molto frastagliato: nessuna forza politica si è presentata con un programma politico comune e nessuna ha conseguito almeno il 42%, quota di voti necessaria per ottenere il premio di maggioranza.

Il Consiglio è composto da 15 Consiglieri (ossia il 43% del totale) che sono alla loro prima elezione: sette eletti nella lista Lega Salvini Vallée d'Aoste (Stefano Aggravi con 589 preferenze, Luca Distort con 850, Roberto Luboz con 463, Diego Lucianaz con 589, Andrea Manfrin con 1.426, Paolo Sammaritani con 1.628 e Nicoletta Spelgatti con 2.745); un eletto nella lista Union Valdôtaine Progressiste (Jean-Claude Daudry con 857 preferenze); due eletti nella lista Impegno Civico (Chiara Minelli con 587 preferenze e Daria Pulz con 731); quattro eletti nella lista Movimento 5 Stelle (Luciano Mossa con 902 preferenze, Manuela Nasso con 417, Maria Luisa Russo con 451 e Luigi Vesan con 738); un eletto nella lista Union Valdôtaine (Marco Sorbara con 1.071).

Sono 20 (il 57%) i Consiglieri confermati della XIV Legislatura: sei eletti nella lista Union Valdôtaine (Mauro Baccega con 1.123 preferenze, Luca Bianchi con 1.051, Joël Farcoz con 1.819, Emily Rini con 1.169, Augusto Rollandin con 3.417 e Renzo Testolin con 2.291); un eletto nella lista Impegno Civico (Alberto Bertin con 1.482 preferenze); tre eletti nella lista Union Valdôtaine Progressiste (Luigi Bertschy con 1.207 preferenze, Alessandro Nogara con 659 e Laurent Viérin con 2.223); i quattro eletti nella lista Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée (Stefano Borrello con 1.425 preferenze, Antonio Fosson con 1.437, Pierluigi Marquis con 1.333 e Claudio Restano con 1.014); tre eletti nella lista ALPE (Chantal Certan con 906 preferenze, Albert Chatrian con 1.338 e Patrizia Morelli con 1.041); tre eletti nella lista MOUV' (Roberto Cognetta con 906 preferenze, Stefano Ferrero con 745 e Elso Gerandin con 1.522).

Il neo Consiglio vede la presenza di 8 donne, ossia il 23% dell’Assemblea (nel 2013, all'inizio della XIV Legislatura, le donne erano 5, ossia il 14%). L’età media è di 49 anni, come all’inizio della scorsa Legislatura.

I gruppi consiliari che si formano a inizio della XV Legislatura sono nove, in quanto la Consigliera Emily Rini, eletta nell'Union Valdôtaine, si iscrive al gruppo Misto.

La maggioranza che si presenta all'Assemblea è composta da 18 Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, ALPE, Mouv' e Misto. Il Consigliere Antonio Fosson (AC-SA-PNV) viene eletto Presidente del Consiglio; lo affiancano nell'Ufficio di Presidenza i Consiglieri Emily Rini e Luca Bianchi in qualità di Vicepresidenti e i Consiglieri Patrizia Morelli e Laurent Viérin come Segretari del Consiglio.

Dopo un giorno di dibattito molto intenso, il 27 giugno, l'Assemblea elegge la Consigliera della Lega Vallée d'Aoste Nicoletta Spelgatti a Presidente della Regione: è la prima donna nella storia del Consiglio a ricoprire questa carica. Il nuovo Governo valdostano, che ottiene 18 voti favorevoli, 15 contrari e 2 schede bianche, è così composto: Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste), Assessore alle finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro; Chantal Certan (ALPE), Assessore alla sanità, salute, politiche sociali e della formazione; Elso Gerandin (MOUV'), Assessore all'agricoltura e ambiente; Stefano Borrello (Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée), Assessore alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica; Paolo Sammaritani (Lega Vallée d'Aoste), Assessore all'istruzione e cultura; Claudio Restano (Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée), Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti.

Tra i temi che vedono l'emanazione di leggi ci sono il gioco d'azzardo patologico, con una modifica alla legge regionale che regola le autorizzazioni del settore, e lo svolgimento delle prove di francese all'esame di Stato, con una nuova certificazione che fa riferimento al quadro internazionale di conoscenze linguistiche.

Ad accompagnare il confronto tra le forze politiche è anche la discussione sul futuro della Compagnia Valdostana delle Acque, la società partecipata al 100 per cento dalla Regione per la produzione di energia da fonti rinnovabili: a dicembre è costituita una Commissione consiliare speciale per l'analisi a supporto delle decisioni in merito alla prosecuzione o all'interruzione del processo di quotazione in borsa.

Chiamato a discutere sul tema delle autonomie, il Consiglio esprime parere favorevole all'unanimità su due disegni di legge costituzionale che modificano gli Statuti delle Regioni autonome. Il confronto tocca anche il tema del contenzioso con lo Stato in materia di finanza pubblica, che si conclude con l'accordo del 16 novembre.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ospite del Consiglio regionale in occasione dei lavori della Scuola per la Democrazia, che prende vita tra il 9 e l'11 novembre.

Il Consiglio regionale si confronta più volte sulla realtà della Casinò de la Vallée Spa, società partecipata in grande difficoltà: al tema è anche dedicato un Consiglio straordinario, che si conclude con una risoluzione votata ad ampia maggioranza che detta tempi e modi per dare continuità alla società.

A novembre i Consiglieri Antonio Fosson e Claudio Restano fuoriescono dal gruppo consiliare AC-SA-PNV e aderiscono al gruppo Misto, mentre i Consiglieri Pierluigi Marquis e Stefano Borrello comunicano il cambio di denominazione del gruppo AC-SA-PNV in gruppo consiliare Stella Alpina.

Sempre a novembre si dimettono gli Assessori Chantal Certan e Stefano Borrello: è l'inizio di una crisi che si traduce in una mozione di sfiducia costruttiva. La mozione viene discussa e approvata il 10 dicembre: si conclude quindi l'esperienza della Giunta Spelgatti. Nuovo Presidente viene nominato Antonio Fosson (GM): della sua Giunta fanno parte i Consiglieri Mauro Baccega (UV) all'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali; Stefano Borrello (SA) alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica; Chantal Certan (ALPE) all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili; Luigi Bertschy (UVP) agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti; Renzo Testolin (UV) alle finanze, attività produttive e artigianato e Vicepresidente della Regione; Albert Chatrian (ALPE) all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale; Laurent Viérin (UVP) al turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali.

A essere eletta Presidente del Consiglio è Emily Rini (GM); l'elezione dei Vicepresidenti porta ad assumere la carica Luca Disort (Lega VdA) e Augusto Rollandin (UV), mentre Jean-Claude Daudry (UVP) e Luigi Vesan (M5S) sono eletti Consiglieri segretari.

2019

Il primo anno pieno della XV Legislatura si apre nel segno del Governo Fosson, nato a fine 2018 dopo una mozione di sfiducia costruttiva. La maggioranza (sostenuta da Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste, ALPE, Stella Alpina e gruppo Misto) è composta da 18 Consiglieri su 35: la vita del Consiglio è dunque segnata da un forte confronto tra le parti, sospinto da un'instabilità che porta anche a riallineamenti di forze all'interno dell'Aula.

L'atto legislativo che inaugura l'anno ha il Consiglio stesso come destinatario: a febbraio viene infatti approvata la legge che riforma lo svolgimento delle elezioni regionali. Viene introdotta la preferenza unica, è reso definitivo lo scrutinio centralizzato in otto poli, si innalza la percentuale obbligatoria di rappresentanti di ciascun genere in ogni lista al 35% del totale; a questo si aggiunge l'abbassamento delle firme necessarie alla presentazione di una lista da 1.000 a 900, mentre il numero di mandati consecutivi è fissato a tre. A maggio, poi, viene approvata una norma che ridetermina i vitalizi dei Consiglieri regionali.

Il tema del Casinò de la Vallée viene spesso affrontato in Aula: a luglio viene emanata una legge per la conversione del credito vantato dalla Regione in strumento finanziario partecipativo, in un percorso che trova poi conclusione alla fine dell'anno. Si interviene nuovamente per legge anche sulle norme contro il gioco d'azzardo patologico, specificando l'elenco di luoghi sensibili intorno ai quali non possono essere avviate attività e limitando gli orari di apertura delle sale gioco.

Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, una legge affronta il tema del concorso per Segretari degli Enti locali valdostani per la copertura dei posti in vista delle elezioni comunali del 2020; una seconda norma dispone interventi urgenti per il finanziamento di una nuova scuola primaria al Villair del comune di Quart. In Consiglio arrivano anche la legge sulla mobilità sostenibile, approvata dopo un lungo confronto tra le forze politiche, e una modifica alla legge regionale sui fondi per la ricerca. A fine anno, inoltre, il Consiglio rimette mano alle norme sulle elezioni comunali: viene reintrodotta l'elezione diretta di Sindaco e Vicesindaco anche nei piccoli comuni, aumentando la rappresentanza di genere nelle liste e ripensando le indennità di funzione degli amministratori.

Nel 2019 si concludono i lavori della Commissione speciale su CVA, la Compagnia valdostana delle acque: la relazione, approvata a maggioranza, si traduce in una lunga discussione all'interno di un'adunanza straordinaria del Consiglio e in una risoluzione che impegna il Governo a presentare una norma di attuazione che rafforzi la potestà legislativa regionale in materia di affidamento delle concessioni delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico in scadenza nei prossimi anni e a predisporre uno specifico disegno di legge per consentire la ripresa dell’iter di quotazione di CVA Spa in coerenza con gli indirizzi "Fossil fuel free" della Regione, da sottoporre a referendum consultivo.

Il lavoro dell'Aula consiliare si confronta con un regolamento che spesso viene definito non al passo con i tempi. Nonostante questo, i segnali di una ritrovata capacità legislativa si affiancano a una maggiore volontà di partecipazione popolare: questa si traduce anche nelle cinque petizioni depositate in Consiglio sui temi degli impianti sciistici di Antagnod-Ayas, della discarica di Pompiod ad Aymavilles, del parcheggio nella nuova sede universitaria aostana e del consultorio e della microcomunità di Variney a Gignod.

Nella prima parte dell'anno, il Consiglio completa il percorso legislativo per l'istituzione del Garante per l'infanzia e l'adolescenza anche in Valle d'Aosta: questo ruolo viene assegnato al Difensore civico della Valle d'Aosta, Enrico Formento Dojot.

La fluidità del posizionamento politico si traduce in diversi movimenti tra i gruppi consiliari: a gennaio Impegno Civico si divide in ADU-VdA e Rete Civica-Alliance Citoyenne, mentre a marzo ALPE e Union Valdôtaine Progressiste si fondono nel gruppo Alliance Valdôtaine. A giugno, la Presidente del Consiglio Emily Rini e il Presidente della Regione Antonio Fosson escono dal gruppo Misto e formano il gruppo Pour Notre Vallée-Area Civica-Front Valdôtain. A giugno il Consigliere Claudio Restano abbandona la maggioranza ed entra nel gruppo Misto. A sostenere la maggioranza entrano i due Consiglieri del gruppo RC-AC. A fine anno il Consigliere Giovanni Barocco lascia il gruppo dell'Union Valdôtaine per entrare nel gruppo Misto, mentre nasce il gruppo Vdalibra, formato dai Consiglieri Roberto Cognetta e Stefano Ferrero, entrambi fuoriusciti dal gruppo Mouv'.

Nel 2019 sono ben sei le sostituzioni di Consiglieri in carica. Nella prima metà dell'anno, due Consiglieri vengono sospesi dalla carica per vicende giudiziarie: il primo è Marco Sorbara (UV), sostituito a marzo da Giovanni Barocco. Il secondo è l'ex Presidente della Regione Augusto Rollandin (UV), cui subentra Flavio Peinetti. A fine anno, invece, la notifica di indagini della Magistratura portano quattro Consiglieri a rassegnare le proprie dimissioni: a lasciare il proprio posto sono il Presidente della Regione Antonio Fosson (PNV-AC-FV), gli Assessori Stefano Borrello (SA) e Laurent Viérin (AV) e il Consigliere Luca Bianchi (UV). A sostituirli sono rispettivamente Carlo Marzi (SA), Luisa Trione (SA), Alessia Favre (AV) ed Erik Lavevaz (UV). Dopo le dimissioni, le funzioni di Presidente vengono assunte dal Vicepresidente Renzo Testolin (UV) - che assume anche le funzioni ad interim da Assessore alle opere pubbliche, territorio e edilizia residenziale pubblica oltre che da Assessore al turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali -, ma la maggioranza viene meno: le leggi di bilancio non hanno i numeri per essere approvate e la discussione si protrae fino all'inizio del 2020, portando all'esercizio provvisorio.

2020

Il 2020 si apre nel segno dell'instabilità che a fine 2019 ha portato alla mancata approvazione delle leggi di bilancio e all'esercizio provvisorio: il bilancio triennale è votato alle fine di gennaio, dopo un lungo confronto tra le forze presenti in Consiglio.

Il fallimento dei tentativi di ricomposizione di una nuova maggioranza porta a sciogliere il Consiglio a metà febbraio e a fissare le elezioni anticipate per il mese di aprile: l'epidemia da Covid-19 però blocca tutte le scadenze elettorali, con la Giunta che affronta l'emergenza in regime di prorogatio fino al ritorno alle urne, fissato definitivamente al 20 e al 21 settembre.

Il quadro di crisi che si sviluppa intorno all'emergenza sanitaria porta a riattivare i lavori dell'Aula e delle Commissioni: tra marzo e luglio vengono discusse e approvate sei leggi che intervengono sul tessuto economico e sociale valdostano, utilizzando anche le ampie disponibilità dell'assestamento del bilancio regionale. Tre distinti pacchetti affrontano fasi diverse dell'emergenza, prima sospendendo pagamenti di mutui e imposte e quindi prevedendo la possibilità di finanziamenti e indennizzi. Il confronto è lungo e articolato, tanto in Aula quanto in seconda e quinta Commissione. Risorse vengono quindi destinate al finanziamento dei Comuni, al rilancio del tessuto economico regionale, al sostegno dei servizi a supporto delle famiglie e a interventi in materia di istruzione, di agricoltura, di cultura e sport, di lavori pubblici.

A fine Legislatura si dimette il Consigliere dell'UV Joël Farcoz: il Consiglio, dovendo essere riconvocato per esprimere il parere sullo scioglimento del Comune di Courmayeur, deve essere reintegrato nel suo plenum e convalida pertanto l'elezione di Osvaldo Chabod.

Le elezioni del 20 e del 21 settembre vedono approdare in Consiglio 6 delle 12 liste che si sono presentate agli elettori (la tredicesima, quella di ADU-VdA, viene esclusa per irregolarità nella presentazione). Sono 11 i Consiglieri eletti per la Lega Vallée d'Aoste, 7 per l'Union Valdôtaine, 7 per il Progetto Civico Progressista, 4 per AV-SA-IV, 3 per Vallée d'Aoste Unie, 3 per Pour l'Autonomie. Restano escluse le liste di Centro Destra Valle d'Aosta, Rinascimento Valle d'Aosta, Movimento 5 Stelle, Valle d'Aosta Futura, Pays d'Aoste Souverain e Vdalibra.