XIV Legislatura

Composizione

La quattordicesima Legislatura del Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha preso avvio il 1° luglio 2013, a seguito delle elezioni che si sono svolte il 26 maggio.

Nove le liste che hanno partecipato alla tornata elettorale: la maggioranza regionale uscente, formata da Fédération Autonomiste, Stella Alpina e Union Valdôtaine, ha riproposto un programma comune; Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Partito Democratico-Sinistra VdA, già presenti in Consiglio come forze di minoranza, si sono coalizzate in un programma autonomista e progressista comune; il Popolo della Libertà si è presentato da solo; in lizza vi erano, infine, il Movimento 5 Stelle, per la prima volta alle regionali, e una nuova formazione di centro destra denominata LeAli.

Le consultazioni hanno confermato la vittoria della coalizione autonomista uscente, decurtata però della Fédération Autonomiste, che non è riuscita a superare lo sbarramento previsto dalla legge: Stella Alpina e Union Valdôtaine, con 32.945 voti, ottengono 18 seggi; Union Valdôtaine Progressiste, PD-SinistraVdA e Alpe, con 29.187 voti, conquistano 15 seggi; al Movimento 5 Stelle, con 4.773 voti, vengono attribuiti 2 seggi. Le due liste di centro-destra, il PdL e LeAli, sono anch'esse, come la Fédération Autonomiste, escluse dal Consiglio regionale.

Il Consiglio risulta così formato: due gruppi di maggioranza, Union Valdôtaine con 13 eletti e Stella Alpina con 5; quattro forze di opposizione, Union Valdôtaine Progressiste con 7 Consiglieri, Alpe con 5, PD-SVdA con 3 e M5S con 2. I Consiglieri eletti sono i seguenti: Union Valdôtaine, Augusto Rollandin (10.872 voti), Antonio Fosson (4.635), Emily Rini (3.220), Aurelio Marguerettaz (2.543), Luca Bianchi (1.924), Joël Farcoz (1.813), Ego Perron (1.754), Giuseppe Isabellon (1.710), David Follien (1.605), Claudio Restano (1.597), Renzo Testolin (1.590), Marilena Péaquin Bertolin (1.574), Leonardo La Torre (1.422); Stella Alpina, Marco Viérin (3.179 voti), Mauro Baccega (1.849), Stefano Borrello (1.571), Pierluigi Marquis (1.495), André Lanièce (1.424); Union Valdôtaine Progressiste, Laurent Viérin (7.748 voti), Luigi Bertschy (1.954), Elso Gerandin (1.296), Alessandro Nogara (1.042), Andrea Rosset (996), Vincenzo Grosjean (959), Nello Fabbri (916); Alpe, Patrizia Morelli (2.295), Fabrizio Roscio (1.956), Alberto Bertin (1.629), Albert Chatrian (1.499), Chantal Certan (1.308); Partito Democratico-SinistraVdA, Raimondo Donzel (1.397), Jean-Pierre Guichardaz (833), Carmela Fontana (784); Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero (1.170), Roberto Cognetta (670).

L'inizio della Legislatura è controverso. Il 1° luglio, dopo la convalida degli eletti, il Consiglio regionale non riesce a proseguire i propri lavori: al momento del voto per l'elezione del Presidente del Consiglio, la minoranza, compatta, abbandona l'Aula, facendo mancare la presenza dei 24 Consiglieri, su 35, necessari per procedere alla prima votazione del Presidente dell'Assemblea. Il Consiglio viene quindi riconvocato il 5 luglio: data in cui la Consigliera Emily Rini è eletta Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta alla seconda votazione. Nella stessa seduta, sono designati i componenti dell’Ufficio di Presidenza: i Vicepresidenti André Lanièce e Andrea Rosset; i Consiglieri Segretari David Follien e Fabrizio Roscio. Ci vorrà un'altra data, quella dell'8 luglio, per nominare il Governo regionale: dopo un ampio dibattito sul programma di maggioranza, Augusto Rollandin è confermato Presidente della Regione. La 27a Giunta regionale è composta da Renzo Testolin, Assessore all’agricoltura e risorse naturali, Pierluigi Marquis, Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Mauro Baccega, Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Joël Farcoz, Assessore all’istruzione e cultura, Marco Viérin, Assessore alle opere pubbliche, protezione del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Antonio Fosson, Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Luca Bianchi, Assessore al territorio e ambiente; Aurelio Marguerettaz, Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti. Vicepresidente della Regione è nominato Aurelio Marguerettaz.

A luglio, si apre una diatriba legata alle dimissioni di tre componenti del Comitato regionale per le comunicazioni. Il Presidente del Corecom, Manuela Ghillino, presenta un ricorso al TAR della Valle d'Aosta per l'annullamento della dichiarazione di decadenza del Comitato. Dopo una serie di rinvii, a fine novembre, il Consiglio nominerà, quale nuovo Presidente, la giornalista Enrica Ferri e, quali componenti, Barbara Grange, Guido Dosio e Bruno Baschiera. La minoranza decide di non partecipare al voto, rinunciando ad esprimere un proprio candidato.

A fine luglio, l'Assemblea approva una mozione volta a istituire presso il Consiglio Valle un Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Valle d'Aosta.

Già dai primi Consigli, approdano in Aula e nelle Commissioni una serie di tematiche ritenute sensibili: la gestione delle società partecipate e controllate dalla Regione, la riforma degli enti locali valdostani, il trasporto ferroviario, la gestione dei rifiuti in Valle, i costi della politica, la situazione finanziaria della Regione.

A fine ottobre, l'Aula mette mano al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale: tra le modifiche, l'introduzione del principio di pubblicità delle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza e la riduzione ad un mese del periodo delle ferie estive del Consiglio (dall'8 agosto all'8 settembre, anziché dal 1° agosto al 15 settembre).

A novembre, il Difensore civico regionale, Enrico Formento Dojot, è eletto in seno al Consiglio direttivo dell'Istituto italiano dell'Ombudsman, organismo fondato nel giugno 2010 per promuovere studi e iniziative sulla Difesa civica e i diritti umani. A fine anno, sono 70 i Comuni valdostani convenzionati con l'ufficio del Difensore civico, di cui 2 stanno ultimando la procedura di convenzionamento. Prosegue, inoltre, l'attività del Difensore civico nella sua funzione di garante dei diritti dei detenuti: particolarmente significativo l'incontro con l'Associazione valdostana volontariato carcerario durante il quale emergono i problemi principali che affliggono il carcere di Brissogne: il sovraffollamento, il taglio dei fondi, la situazione sanitaria.

Infine, a inizio dicembre, il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2014-2016 è approvato dopo un dibattito durato cinque giorni, anche con sedute notturne. Una discussione in cui non sono mancate le polemiche, ma soprattutto in cui sono state espresse le preoccupazioni per la riduzione delle risorse a disposizione della Regione, in assenza di un principio di intesa con lo Stato e a fronte del perdurare della crisi economica e finanziaria.

Il 2014, primo anno pieno della 14a Legislatura, conferma l’andamento molto vivace dei lavori del Consiglio, durante il quale non sono mancati i momenti di tensione ma anche quelli di sintesi, con l’obiettivo di dare risposte alla comunità valdostana.

Una serie di temi sono stati considerati prioritari: in particolare, la gestione delle società partecipate della Regione e la riforma del Titolo V della Costituzione sono state oggetto di due Consigli straordinari.

Il primo, tenutosi a febbraio, si è concluso con l’approvazione, all’unanimità, di una risoluzione che ha incaricato la seconda Commissione consiliare di elaborare delle normative di indirizzo per la razionalizzazione e la trasparenza delle società direttamente e indirettamente partecipate dalla Regione. La Commissione ha quindi avviato un confronto e sta lavorando per addivenire ad una proposta di legge da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea.

Il secondo Consiglio, svoltosi a fine ottobre alla presenza dei Parlamentari valdostani, è stato incentrato sulla riforma costituzionale in corso di esame al Parlamento italiano. Durante la seduta sono state espresse le preoccupazioni di tutti i gruppi politici in merito ad un centralismo di ritorno che riduce i margini dell’autonomia regionale. Il Consiglio ha approvato, all’unanimità, una risoluzione che invita i Parlamentari valdostani e i Presidenti della Regione e del Consiglio a farsi parte attiva per contrastare questo processo.

Anche la tematica della riforma degli Enti locali ha impegnato i Consiglieri nel 2014: il percorso, avviato dalla prima Commissione a gennaio, ha portato all’approvazione di una legge, nell’ultima seduta consiliare di luglio, che disciplina l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali e l’istituzione delle Unités des communes valdôtaines.

Particolare attenzione è poi stata posta al Casinò de la Vallée: nella riunione consiliare del 23 ottobre, approvando il rafforzamento finanziario del Resort & Casinò di Saint-Vincent, è stato recepito un ordine del giorno per la costituzione di una task force politica che affianchi la Giunta nell’azione di rilancio della Casa da gioco.

Il 2014 è stato anche l’anno della crisi politica, innescata da una risoluzione approvata a marzo in sede di votazione segreta, che invitava il Presidente della Regione e la Giunta a dimettersi. Il Presidente della Regione dichiarava la propria disponibilità a dimettersi a fronte di un’alternativa reale di governo, mentre i gruppi di opposizione presentavano un documento politico (“Renaissance”) che conteneva una serie di linee programmatiche per riformare il modello Valle d’Aosta, invitando i Consiglieri a sottoscriverle. Ad aprile, a fronte di 8 mozioni di sfiducia nei loro confronti, gli Assessori regionali hanno rassegnato le proprie dimissioni in blocco: il Consiglio ha quindi dato atto che la Giunta continuasse in prorogatio ad assicurare l’ordinaria amministrazione fino al subentro del nuovo Esecutivo. L’attività dell’Assemblea e delle Commissioni si è quindi interrotta, salvo per la convocazione di una seduta straordinaria all’inizio di giugno per esaminare due provvedimenti particolarmente urgenti e indifferibili: la proroga dell’efficacia delle graduatorie di procedure selettive pubbliche e il finanziamento di un piano straordinario per i cantieri forestali.

Nel frattempo, la maggioranza regionale UV e SA si è ricompattata e nella seduta consiliare del 10 giugno, il Presidente della Regione ha illustrato all’Aula un’integrazione del programma di governo approvato all’inizio della Legislatura. Contestualmente, sono stati eletti gli Assessori regionali: confermati Renzo Testolin (UV) all’agricoltura e risorse naturali, Pierluigi Marquis (SA) alle attività produttive e politiche del lavoro, Antonio Fosson (UV) alla sanità e politiche sociali, Luca Bianchi (UV) al territorio e ambiente, Aurelio Marguerettaz (UV) al turismo, sport, commercio e trasporti, con funzioni di Vicepresidente della Regione; Mauro Baccega, già Assessore alle finanze, è stato designato alle opere pubbliche ed edilizia residenziale, mentre sono entrati in Giunta Ego Perron (UV) al bilancio, finanze e patrimonio ed Emily Rini (UV), già Presidente del Consiglio dall’inizio della Legislatura, all’istruzione e cultura.

Il Consiglio ha quindi proceduto all’elezione del nuovo Presidente dell’Assemblea regionale, designando il Consigliere Marco Viérin (SA), già Assessore alle opere pubbliche.

Nell’ultima adunanza di luglio, i Consiglieri Marilena Péaquin Bertolin (UV) e André Lanièce (SA) sono stati eletti rispettivamente Vicepresidente e Consigliere segretario del Consiglio. Inoltre, con un ordine del giorno approvato in sede di votazione segreta, nel corso della discussione sull’insindacabilità del Consigliere Ferrero (M5S), il Presidente del Consiglio è stato invitato a dimettersi; invito che i Consiglieri di maggioranza gli hanno chiesto di non accettare.

Al rientro dalla pausa estiva, nell’adunanza del 9 ottobre, l’Assemblea ha nominato alla Vicepresidenza il Consigliere David Follien (UV) in sostituzione della Consigliera Péaquin Bertolin, dimissionaria. Nella stessa riunione, in Consiglio si è aperto un dibattito politico: il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha ribadito la necessità di attivare una fase di dialogo tra le forze politiche partendo proprio dalle questioni più delicate per trovare nuove possibilità di lavoro. Gli hanno fatto eco i Consiglieri di opposizione sull’utilità di aprire una pagina diversa di questa Legislatura e aprire un confronto politico basato sui dossier concreti.

Nella riunione di dicembre, l’Assemblea ha approvato il bilancio della Regione per il triennio 2015-2017, dopo un proficuo e ampio dibattito tra le forze politiche rappresentate in Consiglio Valle.

Il 2015 del Consiglio Valle è stato caratterizzato da un'attività istituzionale che, pur in una dialettica accesa tra le forze di maggioranza e di minoranza, si è svolta con maggiore regolarità ed efficacia rispetto all'anno precedente. La produzione normativa ha segnato un aumento, passando dalle 16 leggi approvate nel 2014 alle 22 del 2015, così come è cresciuto il numero delle interrogazioni, interpellanze e mozioni trattate. Anche il lavoro nelle Commissioni consiliari ha registrato un incremento, con un totale di 145 riunioni, 279 oggetti trattati e 410 soggetti auditi.

Dal punto di vista politico, l'inizio del 2015 ha visto le dimissioni dell'intero Ufficio di Presidenza del Consiglio, composto dal Presidente Marco Viérin (SA), dai Vicepresidenti David Follien (UV) e Andrea Rosset (UVP), dai Consiglieri segretari André Lanièce (SA) e Fabrizio Roscio (ALPE), al fine di trovare una soluzione alla crisi politica apertasi con l'invito a dimettersi formulato al Presidente del Consiglio a fine luglio 2014 e favorire il prosieguo del dialogo tra forze politiche in vista di un equilibrio politico definitivo all'interno dell'Assemblea legislativa.

A luglio 2015, il Consiglio Valle ha confermato Marco Viérin a Presidente dell'Assemblea e David Follien e Andrea Rosset alla Vicepresidenza, mentre sono stati eletti in qualità di Consiglieri segretari Stefano Borrello (SA) e Chantal Certan (ALPE).

Contestualmente, è stato illustrato l'accordo politico tra le nuove forze di Governo, che dall'Union Valdôtaine e da Stella Alpina è stato allargato al gruppo consiliare Partito Democratico-Sinistra VdA, con l'elezione del Consigliere del PD-SVdA Raimondo Donzel ad Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, in sostituzione del dimissionario Pierluigi Marquis (SA).

Riguardo ai temi trattati, la revisione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta ha acceso il dibattito consiliare nel corso del 2015: a fronte di una progressiva riduzione delle risorse di bilancio, che limita fortemente l'autonomia della Valle e impone scelte che penalizzano i servizi resi alla comunità, l'Assemblea regionale ha fatto fronte comune, approvando all'unanimità una risoluzione che sollecita il Governo nazionale, attraverso l'impegno della Giunta e dei Parlamentari valdostani, su alcuni punti critici: l'integrazione del finanziamento previsto a compensazione del mancato introito delle accise, l'autorizzazione a partire dal 2016 del regime di armonizzazione o pareggio di bilancio, la sostituzione nel metodo di riparto tra le Regioni a Statuto speciale del criterio SIOPE con il criterio PIL. Inoltre, nella seduta dedicata alle leggi di bilancio per il triennio 2016-2018, con un ordine del giorno adottato all'unanimità è stata rilanciata l'idea della zona franca, prevista dall'articolo 14 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, con il fine di sviluppare politiche di fiscalità differenziate e di vantaggio che rendano attrattiva e competitiva la Regione e che vedano riconosciute le prerogative della Valle d'Aosta in tale materia.

Sul versante delle riforme costituzionali, nell'ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, il Consiglio Valle ha ospitato la riunione del Coordinamento delle Speciali ad agosto, al quale ha partecipato il Sottosegretario di Stato agli affari regionali, Gianclaudio Bressa. È stato un momento di confronto molto proficuo, durante il quale l'onorevole Bressa ha ribadito che le Regioni a Statuto speciale sono parte attiva e fondamentale nella riforma costituzionale, così come è importante il ruolo delle assemblee legislative in questo processo di riforma, in quanto organo rappresentativo dei territori. Inoltre, in più occasioni, il Consiglio regionale ha rappresentato le preoccupazioni delle Istituzioni valdostane di fronte ai costanti attacchi all'Autonomia valdostana, alle Autonomie speciali e al sistema delle Regioni, invitando anche l'Amministrazione di Aosta a fare fronte comune nella difesa dell'Autonomia.

Anche il dossier trasporti in Valle d'Aosta è stato più volte al centro dell'attenzione del Consiglio. In particolare, ad aprile, con una seduta monotematica convocata a seguito dell'approfondimento condotto dalla quarta Commissione consiliare "Sviluppo economico", l'Assemblea regionale ha approvato quattro documenti con una serie di indicazioni politiche che riguardano i vari settori: autostrade e trafori, trasporto pubblico locale su gomma, trasporto ferroviario, aeroporto regionale.

Un altro tema ampiamente dibattuto, sia in Aula sia in Commissione, ha riguardato il comparto dell'agricoltura valdostana e in particolare la questione degli aiuti europei. L'argomento è poi stato oggetto di un incontro con il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, che, in visita ad Aosta in occasione della Scuola per la Democrazia, ha incontrato la Giunta regionale e la terza Commissione "Assetto del territorio", annunciando la costituzione di un tavolo di lavoro tra Ministero, Regione e Agenzia per le erogazioni in agricoltura-AGEA, per risolvere le questioni tecniche relative alla programmazione europea 2007-2014.

Anche la riforma degli Enti locali ha tenuto banco nel 2015, anno in cui si sono tenute le elezioni amministrative in 68 comuni valdostani: 122 le liste presentate e 1689 le candidature. Le elezioni si sono svolte secondo le nuove disposizioni approvate a gennaio 2015 dal Consiglio regionale, che hanno modificato il sistema elettorale nei Comuni con popolazione inferiore a mille abitanti, dove si è proceduto ad eleggere a suffragio universale e diretto, con sistema maggioritario, esclusivamente i consiglieri comunali. In tutti i Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, le cariche di Sindaco e di Vicesindaco sono, invece, rimaste di origine elettiva diretta. A questa legge regionale, nel 2015 si sono aggiunte altre tre norme, che hanno così completato il processo di riforma degli Enti locali valdostani avviato nel 2014 con l'approvazione della disciplina per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali e l’istituzione delle Unités des communes valdôtaines: l'Assemblea legislativa ha rideterminato le indennità degli amministratori locali, ed è intervenuta sul servizio di segreteria nell'ambito delle nuove forme associative tra enti e sul Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM).

In tema di norme di attuazione dello Statuto speciale, a marzo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che ha abrogato formalmente il Presidente e la Commissione di coordinamento, mentre il Consiglio regionale si è espresso su due schemi di norma di attuazione: il primo, per il trasferimento dallo Stato alla Regione delle funzioni e delle risorse finanziarie in materia di incentivi alle imprese, al fine di valorizzare il ruolo della Regione nel sostegno all'imprenditoria; il secondo, in materia di ordinamento scolastico, sancisce il protocollo d'intesa firmato a luglio 2015 tra il Ministro dell'istruzione e l'Assessore regionale all'istruzione, prevedendo l'adattamento della riforma nazionale sulla "Buona scuola" alle peculiarità dell'ordinamento scolastico valdostano.

Sul versante del contenimento della spesa pubblica, l'Assemblea legislativa ha approvato il suo bilancio prevedendo per il 2016 una riduzione del 3% sulle spese fisse, che pesano per quasi il 90% sul bilancio consiliare, e del 21% sulle spese variabili, che rappresentano il 10% del bilancio, per un totale di 502 mila euro in meno rispetto allo scorso anno. Sul fronte dei costi della politica, su proposta dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio, nelle leggi di bilancio della Regione approvate a inizio dicembre 2015, è stata definita una riduzione del sistema previdenziale contributivo degli ex Consiglieri regionali per il prossimo triennio 2016-2018, con un risparmio di circa 900 mila euro Sempre in questo ambito è stata introdotta la previsione della rinuncia volontaria dell'assegno vitalizio ed è stato stabilito che i risparmi derivanti dalla riduzione volontaria delle indennità dei Consiglieri siano destinati all'incremento del fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all'economia locale, anche in considerazione del fatto che gran parte dei gruppi consiliari ha ridotto del 10% le proprie indennità di carica e di funzione. Proprio durante l'esame della finanziaria regionale c'è stato un proficuo e approfondito dibattito, che si è concluso, tra l'altro, con l'approvazione di 14 ordini del giorno sui 32 depositati in Aula dalle varie forze politiche, a testimonianza della volontà dei gruppi consiliari di essere propositivi, concreti e volti all'ascolto del tessuto socio-economico valdostano.

Il 2016 ha confermato l'effervescenza politico-istituzionale, ma ha anche segnato una ripresa del sistema Valle d'Aosta a fronte di maggiori risorse messe in disponibilità dal bilancio regionale approvato dall'Assemblea a metà dicembre.

Sul fronte interno del Consiglio, anche quest'anno sono avvenuti dei cambiamenti, che hanno portato ad un cambio di maggioranza e alla nascita di nuovi gruppi consiliari.

In particolare, a inizio giugno, si è dimesso l'intero Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle, composto dal Presidente Marco Viérin (SA), dai Vicepresidenti David Follien (UV) e Andrea Rosset (UVP), dai Consiglieri segretari Stefano Borrello (SA) e Chantal Certan (ALPE), così come sono arrivate le dimissioni del Consigliere Antonio Fosson (UV) dalla carica di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali. Il Consiglio del 7 giugno, dopo un ampio dibattito, ha preso atto della nascita di una nuova maggioranza regionale allargata all'Union Valdôtaine Progressiste con l'entrata in Giunta del Consigliere dell'UVP Laurent Viérin, eletto alla carica di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali in sostituzione del dimissionario Fosson.

Presidente del Consiglio è stato eletto Andrea Rosset mentre alla Vicepresidenza sono stati nominati i Consiglieri Marco Viérin e Roberto Cognetta (M5S) rispettivamente con 14 e 12 schede a favore (nove voti sono andati al Consigliere Alberto Bertin di ALPE, che era stato proposto dal suo gruppo consiliare) e in qualità di Segretari i Consiglieri David Follien (UV) e Carmela Fontana (PD-SVdA), con rispettivamente 13 e 10 voti a favore (dieci voti sono andati anche alla Consigliera di ALPE Chantal Certan, ma sulla base dell'articolo 7 del Regolamento del Consiglio Valle, a parità di voti è stata eletta la Consigliera più anziana di età).

Il 7 luglio, il Consigliere del M5S Cognetta si è dimesso dalla carica di Vicepresidente del Consiglio (la sua elezione era stata contesta dal suo Movimento, quindi ha lasciato per «il bene del M5S, per unire e non dividere»). Dopo il rifiuto delle forze di opposizione di candidare un loro Consigliere, in quanto per il gruppo ALPE non sarebbe stata rispettata «la prassi istituzionale sempre seguita, data dal voto limitato, che voleva che fossero assegnati un posto di Vicepresidente e uno di Segretario alle forze di minoranza», la maggioranza dell'Assemblea, al fine di «uscire dallo stallo e consentire all'Ufficio di Presidenza di poter operare», ha eletto, nell'ultima adunanza di luglio prima della pausa estiva, il Consigliere dell'UV Joël Farcoz a Vicepresidente.

Contestualmente, il 26 luglio, il Consigliere Elso Gerandin ha annunciato di lasciare il gruppo dell'UVP non avendo «condiviso la scelta di entrare in maggioranza e per rispetto del mandato ricevuto dagli elettori» ed è confluito nel gruppo Misto.

A fine ottobre, nasce un nuovo gruppo consiliare, Pour Notre Vallée, formato dai Consiglieri fuoriusciti dall'Union Valdôtaine Claudio Restano e Antonio Fosson, i quali hanno dichiarato di voler continuare a far parte della maggioranza «ma con una possibilità di proposta, di dialogo e di incisività ben maggiore rispetto a prima».

A fine anno, quindi, i gruppi politici presenti in Consiglio sono otto, di cui cinque di maggioranza (Union Valdôtaine con 11 Consiglieri, Union Valdôtaine Progressiste con 6 Consiglieri, Stella Alpina con 5 Consiglieri, PD-SinistraVdA con 3 Consiglieri, Pour Notre Vallée con 2 Consiglieri) e tre di minoranza (ALPE con 5 Consiglieri, Movimento 5 Stelle con 2 Consiglieri e Gruppo Misto con uno).

Anche la composizione delle Commissioni consiliari ha subìto delle variazioni, in particolare con l'elezione del Consigliere Luigi Bertschy (UVP) alla Presidenza della quinta Commissione "Servizi sociali", succedendo quindi al Consigliere Claudio Restano (UV), e del Consigliere Stefano Borrello (SA) alla Presidenza della prima Commissione "Istituzioni e autonomia" al posto del Consigliere dell'UV Farcoz.

L'attività in Consiglio ha visto aumentare il numero degli oggetti trattati: contraddistinta in modo preponderante dall'esercizio della funzione ispettiva e di indirizzo - con 546 tra interrogazioni e interpellanze; 132 tra mozioni, risoluzioni e ordini del giorno discussi di cui 67 approvati -, l'attività ha anche registrato l'incremento del numero degli atti normativi e di quelli deliberativi. Gli atti normativi sono stati 27, contro le 22 leggi del 2015; gli atti amministrativi adottati 26, mentre nel 2015 erano 13.

Tra i provvedimenti legislativi di maggiore rilievo sono da annoverare la riforma del sistema scolastico valdostano e la disciplina dell'intero settore delle partecipazioni pubbliche regionali in un unico testo normativo il cui obiettivo è quello di rafforzare i principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate. Da segnalare anche l'approvazione di entrambe le proposte di legge di iniziativa popolare presentate a luglio 2016 e riguardanti l'istituto del referendum e la ferrovia.

Nell'ambito dei rapporti internazionali, la Valle d'Aosta ha ospitato due eventi importanti. Il primo, la 16a sessione del Comitato di cooperazione interparlamentare tra il Consiglio Valle e i Parlamenti della Federazione Wallonie-Bruxelles e della Repubblica e Cantone del Jura, si è svolto ad Aosta a fine gennaio e ha visto l'approvazione di una risoluzione sulla formazione degli insegnanti, l'educazione alla cittadinanza e le nuove tecnologie messe a disposizione dei formatori. Il secondo, la 29a Assemblea regionale Europa dell'Assemblea parlamentare della francofonia, era incentrato sulla francofonia economica: i 60 parlamentari dell'APF riuniti a Saint-Vincent hanno approvato una risoluzione proprio su questo tema al fine di rafforzare i legami con le organizzazioni internazionali a vocazione economica.

Da segnalare, infine, che la Presidente del Corecom Valle d'Aosta, Enrica Ferri, è stata eletta, per la seconda volta, in rappresentanza dell'area Nord-Ovest, nell'esecutivo del Coordinamento nazionale dei Corecom.

L'attività del Consiglio Valle, anche nel 2017, è stata segnata da una rovente dialettica politica, che ha portato a due cambi di governo e a nuove coalizioni di maggioranza.

Già sul finire del 2016, la discussione della Finanziaria regionale per il triennio 2017-2019 aveva fatto registrare un clima politico ad elevata tensione, in particolare sul finanziamento al Casinò di Saint-Vincent, e che ha portato, nei primi mesi del 2017 ad una vera e propria crisi della maggioranza UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV, sfociata poi, il primo marzo, nelle dimissioni di tutti gli Assessori regionali. Dimissioni cui è seguita - il 4 marzo - la presentazione di una mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, sottoscritta da una parte dei gruppi di maggioranza (Stella Alpina, UVP e PNV) e da quelli di minoranza (ALPE, M5S e gruppo Misto).

La mozione di sfiducia ha avuto come effetto immediato quello di una scissione all'interno della Stella Alpina, con i Consiglieri Mauro Baccega e André Lanièce che hanno formato un nuovo gruppo che ha assunto la denominazione di Edelweiss Popolare Autonomista Valdostano (EPAV).

Contestualmente alla vicenda politica, si è innestata la sospensione di quattro Consiglieri a seguito della sentenza sull'utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari e si è reso necessario ricostituire il plenum dell'organo consiliare attraverso la convalida dei nuovi Consiglieri regionali.

Il Presidente Andrea Rosset ha quindi convocato l'Assemblea per il 10 marzo. Alla riunione erano presenti 17 Consiglieri, mentre erano assenti i Consiglieri di UV, PD-SVdA e EPAV: il Presidente Rosset ha comunque aperto la seduta, in quanto ha considerato che il quorum per la validità della seduta fosse da considerare su 31 Consiglieri, visti i 4 sospesi, e non su 35. Su questa vicenda, il Consigliere dell'UV, Ego Perron, ha poi presentato un ricorso al TAR, chiedendo una sospensiva dell'attività della Giunta eletta in quella riunione: sospensiva non concessa e ricorso poi ritirato dallo stesso Consigliere.

Il 10 marzo, il Consiglio ha quindi preso atto delle sospensioni di diritto dalla carica dei Consiglieri regionali eletti nella lista del Partito Democratico, Raimondo Donzel e Carmela Fontana, dell'Union Valdôtaine, Leonardo La Torre, e della Stella Alpina, Marco Viérin, per la condanna in via non definitiva dei reati indicati nella legge Severino, provvedendo alla loro temporanea sostituzione con i Consiglieri Andrea Padovani, Carlo Norbiato, Paolo Contoz e Orfeo Cout. Il Consigliere Cout morirà due giorni dopo, stroncato da un infarto. Gli subentra Paolo Cretier. L'entrata dei nuovi Consiglieri modifica nuovamente l'assetto dei gruppi consiliari: Padovani, eletto nella lista del PD-SVdA, si iscrive al gruppo Misto e così fa Norbiato, eletto nella lista dell'UV; Contoz, eletto nella lista della SA, si iscrive al gruppo dell'UV. Orfeo Cout, prima, e Paolo Cretier, dopo, rimangono nel PD-SVdA.

Sempre il 10 marzo, il Consiglio, con i voti di UVP, ALPE, SA, PNV, M5S e GM, approva la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente Rollandin ed elegge il Consigliere di Stella Alpina Pierluigi Marquis nuovo Presidente della Regione. Il voto della mozione determina inoltre la decadenza della Giunta Rollandin e il contestuale subentro del nuovo Esecutivo con Laurent Viérin (UVP) all'Assessorato all'agricoltura, Claudio Restano (PNV) al turismo, Fabrizio Roscio (ALPE) alle attività produttive, Albert Chatrian (ALPE) al bilancio, Chantal Certan (ALPE) all'istruzione e cultura, Luigi Bertschy (UVP) alla sanità, Stefano Borrello (SA) alle opere pubbliche. Union Valdôtaine, PD-SVdA e EPAV si siedono sui banchi della minoranza.

A fine giugno, il gruppo consiliare Pour Notre Vallée assume la nuova denominazione Area Civica-Pour Notre Vallée (AC-PNV), di cui fanno parte i Consiglieri Antonio Fosson, Carlo Norbiato e Claudio Restano. A settembre, AC-PNV e Stella Alpina si fondono in un unico gruppo chiamato Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, con i Consiglieri Marquis, Borrello, Fosson, Restano e Norbiato.

La nuova maggioranza, retta dai gruppi UVP, ALPE, AC-SA-PNV e GM, resta in carica per sette mesi, fino a ottobre, quando si apre una nuova crisi politica: l'UVP toglie la fiducia al Presidente Marquis «perché in maggioranza non c'è coesione sui temi importanti e manca un progetto politico che indichi le linee per approvare il bilancio». Dopo un ampio dibattito consiliare, una mozione di sfiducia seguita dalle dimissioni del Presidente Marquis, il 13 ottobre si forma una nuova maggioranza regionale tra i gruppi UV, UVP, PD-SVdA e EPAV che elegge alla Presidenza della Regione il Consigliere Laurent Viérin (UVP), con Assessori Aurelio Marguerettaz (UV) al turismo, Alessandro Nogara (UVP) all'agricoltura, Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) alle attività produttive, Ego Perron (UV) al bilancio, Emily Rini (UV) all'istruzione e cultura, Luigi Bertschy (UVP) alla sanità e Mauro Baccega (EPAV) alle opere pubbliche. Un mese dopo, il Consigliere Perron si dimette da Assessore a seguito della condanna in primo grado nel processo riguardante la BCC Valdostana. L'Assemblea, nella seduta del 19 dicembre, prende atto della sua sospensione di diritto ai sensi della legge Severino e provvede alla sua temporanea sostituzione con Davide Perrin, secondo escluso della lista dell'UV alle elezioni del 25 maggio 2013.

Infine, a fine dicembre, il Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, ha annunciato le sue dimissioni da Presidente, a seguito della richiesta di una disponibilità a candidarsi alle elezioni politiche e per onorare gli accordi politici tra le forze autonomiste di maggioranza.

Le dinamiche politiche si sono riverberate inevitabilmente anche sulla composizione dell'Ufficio di Presidenza e sulle Commissioni, al cui interno vi sono stati alcuni avvicendamenti.

La prima Commissione "Istituzioni e Autonomia", nel corso del 2017, è stata presieduta da tre Presidenti: da gennaio a marzo dal Consigliere Stefano Borrello, quindi da marzo a ottobre dal Consigliere Alberto Bertin e infine da ottobre dal Consigliere David Follien. Anche la seconda Commissione "Affari generali" ha visto avvicendarsi tre Presidenti: da gennaio a marzo il Consigliere Leonardo La Torre, da marzo a ottobre il Consigliere Nello Fabbri, da ottobre a fine dicembre il Consigliere Renzo Testolin.

La terza Commissione "Assetto del territorio" è stata presieduta fino a marzo dal Consigliere Pierluigi Marquis, quindi dal Consigliere Alessandro Nogara (fino a ottobre) e infine dal Consigliere Luca Bianchi. La quarta Commissione "Sviluppo economico" ha avuto come Presidente fino a marzo 2017 il Consigliere Giuseppe Isabellon, quindi è subentrata la Consigliera Patrizia Morelli e infine, a ottobre, è stato nominato il Consigliere Paolo Contoz. Anche la quinta Commissione "Servizi sociali" ha avuto tre Presidenti nel 2017: fino a marzo il Consigliere Luigi Bertschy; da marzo a ottobre il Consigliere Antonio Fosson; da ottobre il Consigliere Nello Fabbri.

Nel corso del 2017, è stata inoltre istituita una Commissione speciale d'inchiesta sull'acquisto di turbine cinesi da parte della Compagnia Valdostana delle Acque, che ha operato dal 17 febbraio al 30 marzo con l'incarico di verificare e approfondire le modalità con le quali CVA spa ha proceduto all'acquisto di turbine e altro materiale proveniente dalla Cina al fine di verificare la qualità delle forniture aggiudicate.

Sul fronte dell'attività consiliare, la turbolenza politico-istituzionale ha influito sul numero delle sedute, 10 straordinarie a fronte delle 55 ordinarie, ma non ha turbato la produzione normativa, che ha registrato un numero di leggi approvate di poco inferiore a quello del 2016 (22 contro le 26 dello scorso anno). Il 2017 si è poi caratterizzato, anche in vista del passaggio di Legislatura, per l'approvazione di tre leggi statutarie, due delle quali hanno modificato la norma in materia di elezione del Consiglio regionale e introdotto, in via sperimentale, la procedura di scrutinio centralizzato dei voti, con la finalità, da una parte, di garantire maggiore stabilità ai governi regionali e, dall'altra, di assicurare una migliore segretezza del voto. Infine, il 2017 è stato segnato dall'approvazione della norma di attuazione in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale volta a rafforzare l'autonomia finanziaria della Regione attraverso la definizione di un quadro più chiaro e certo dei rapporti con lo Stato.

Il 2018 si è aperto con l'elezione del nuovo Presidente del Consiglio e del nuovo Assessore al bilancio: i Consiglieri dell'UV Joël Farcoz e Renzo Testolin sono subentrati rispettivamente ad Andrea Rosset alla Presidenza dell'Assemblea e a Ego Perron all'Assessorato delle finanze.

A inizio febbraio, facendo seguito ad un ordine del giorno approvato a novembre 2017, il Consiglio Valle licenzia la legge che introduce nuove disposizioni in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali, sopprimendo, per i Consiglieri regionali eletti a decorrere dalla XV Legislatura, il sistema previdenziale previsto dalla legge regionale 28/1999 e introducendo la contribuzione facoltativa a favore della previdenza complementare; inoltre, disciplina la pubblicazione, sul sito istituzionale del Consiglio regionale, dei nominativi e degli importi percepiti dai Consiglieri a titolo di prestazioni previdenziali o di assegno vitalizio.

I risultati delle elezioni politiche del 4 marzo vedono confermato il Senatore uscente Albert Lanièce, mentre alla Camera dei deputati è eletta la candidata del M5S Elisa Tripodi, prima donna a rappresentare la Valle d'Aosta al Parlamento italiano.

La fine della Legislatura del Consiglio fa registrare ancora modifiche al quadro politico.  A fine gennaio, i Consiglieri Alberto Bertin, Elso Gerandin e Andrea Padovani del gruppo Misto annunciano la costituzione del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, mentre a marzo, subito dopo le elezioni politiche, il Consigliere dell'UVP Andrea Rosset e i due Consiglieri del M5S Roberto Cognetta e Stefano Ferrero lasciano i rispettivi gruppi per confluire nel gruppo Misto. I Consiglieri Bertin e Padovani costituiranno quindi il gruppo Impegno Civico e i Consiglieri Gerandin e Ferrero il gruppo Mouv, permettendo così alle liste con i simboli IC e Mouv di potersi presentare alle elezioni regionali senza dover passare per la raccolta di firme.

Il 29 marzo, la Corte di Cassazione conferma la condanna dei Consiglieri del PD-SVdA Donzel e Fontana nell'ambito della vicenda sull'utilizzo dei fondi dei gruppi consialiari, determinando la loro decadenza per reati ai sensi della legge Severino. Malgrado il Consiglio abbia sospeso la propria attività in vista delle elezioni regionali del 20 maggio, una riunione straordinaria è convocata il 3 maggio: i Consiglieri Andrea Padovani e Paolo Cretier (subentrati temporaneamente a marzo 2017 a Donzel e Fontana) diventano così Consiglieri regionali a tutti gli effetti. Marco Viérin, le cui dimissioni sono state accettate dall'Assemblea due giorni prima della sentenza, viene, invece, assolto dalla Cassazione, mentre è confermata la condanna di La Torre, che si era già dimesso un anno prima dal Consiglio.

Infine, nel 2018, è stato celebrato il 70° anniversario dello Statuto speciale: tra le varie iniziative organizzate dal Consiglio e dalla Regione, il convegno internazionale "Autonomie(s) en mouvement, l'evoluzione delle autonomie regionali" - occasione per riannodare i legami con i rappresentanti dei "peuples frères" e di riflettere sulle rivendicazioni dei territori europei - e l'intitolazione dei giardini pubblici di Aosta di via Conseil des Commis a Emilio Lussu, difensore e relatore dello Statuto speciale della Valle d'Aosta all'Assemblea costituente nel 1948.