Eventi e ricorrenze

Dal 15 maggio 2019 al 15 maggio 2019

Premio Donna dell’Anno 2019: proiezione del docu-film "Sulle sue spalle" dedicato a Nadia Murad

Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, ore 20.15

Stanno per entrare nel vivo le iniziative legate alla 21a edizione del Premio Internazionale "La Donna dell'Anno" 2019, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d'Aosta e con il brand Donna Moderna in qualità di media partner.

In attesa della cerimonia finale, prevista per il 31 maggio 2019, ad Aosta, al teatro Splendor, il primo appuntamento è in programma sempre ad Aosta, nella Sala Maria Ida Viglino, mercoledì 15 maggio, alle ore 20.15, con la proiezione del docu-film di Alexandria Bombach "Sulle sue spalle", il racconto di Nadia Murad e della violenza dei miliziani dell'Isis nei confronti della comunità yazida.

La serata, organizzata in collaborazione con Frame Division, si propone di lanciare un ponte sulle precedenti edizioni del Premio, continuando a seguire le storie delle finaliste che, negli anni, in Valle d'Aosta hanno raccontato i loro progetti e le loro speranze, proprio come Nadia Murad, "Donna dell'Anno" edizione 2016, prima di ricevere nel 2018 il Premio Nobel per la Pace.

La proiezione sarà preceduta dagli interventi del Presidente del Consiglio Valle e di una rappresentante del Soroptimist International Club Valle d'Aosta, oltre che da una presentazione del docu-film da parte di Frame Division.

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti; si consiglia di prenotare contattando Frame Division via posta elettronica all'indirizzo info@framedivision.com, oppure telefonicamente al numero 333 674 5461. La visione è consigliata a ragazzi con più di 15 anni.

Nadia Murad Basee Taha, irachena di etnia yazida, sognava di fare il medico quando il Daesh ha attaccato il suo villaggio e massacrato la sua famiglia. Portata a Mosul, picchiata e violentata, è stata venduta e comprata come schiava del sesso fino a quando è riuscita a fuggire. Nonostante le spaventose violenze, la brutalità e i traumi psicologici subiti, ha deciso di impegnarsi in una campagna per indurre il mondo musulmano a respingere il Daesh e condannare i crimini perpetrati in nome dell’Islam. La sua missione umanitaria è convincere la comunità internazionale a riconoscere come genocidio i crimini efferati commessi contro gli yazidi e le altre minoranze religiose.

Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.