Eventi e ricorrenze

Dal 12 gennaio 2017 al 1° aprile 2017

Ti dico un libro – il teatro va a scuola

L’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta e la Presidenza del Consiglio regionale informano che da giovedì 12 gennaio 2017 prende avvio, nelle scuole valdostane, la seconda parte della settima edizione del progetto "Ti dico un libro – il teatro va a scuola" a cura di Barbara Caviglia e Andrea Damarco, direttori artistici di Replicante Teatro.

L’iniziativa, che si sviluppa sui prossimi cinque mesi, è un vero e proprio omaggio al piacere della lettura attraverso il Gioco d’attore, e si realizza oggi grazie a una sinergia tra l'Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali e la Presidenza del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, in collaborazione con l'Assessorato Istruzione e Cultura, le Istituzioni scolastiche valdostane i sindacati CIGL, SAVT e SNALS, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta e il Lions Club Aosta Mont Blanc e Zonta Club of Aosta Valley Area.

Il progetto -  cui hanno aderito 40 classi e oltre 800 studenti - mira a coinvolgere il pubblico scolastico in modo attivo, nel tentativo di condividere la gioia della lettura come gesto concreto, ricercando una vera relazione biunivoca tra il proponente e il destinatario, affinché essa possa concludersi con un momento dialettico e di scambio, rendendo così il libro corpo vivo all’interno della programmazione scolastica.

I titoli e i temi proposti all’interno del progetto sono Cuore o del tagliente uso della Retorica (E. De Amicis), La fattoria degli animali o del Sogno e 1984 o del Potere (G. Orwell), Il cavaliere inesistente o dell’Essere e dell’Esistere (I. Calvino), Il segreto del Bosco Vecchio o del Tutto Mondo (D. Buzzati), Il libro di Giobbe o del Dolore (Antico Testamento), Il grande Inquisitore o dell’Abisso (F.Dostoevskij) e la Trilogia dantesca.

Ogni titolo scelto ha lo scopo di stimolare dunque una riflessione sui contenuti propri dei volumi proposti al fine di creare uno scambio aperto alle intelligenze e alle sensibilità dei ragazzi e per far decollare tra di loro momenti di confronto e di dibattito.

In particolare, l’attività lavora al consolidamento di un'immagine positiva di sé attraverso processi costruttivi di identificazione con i coetanei e con gli adulti in un clima relazionale di accoglienza. Infine, punta a migliorare la qualità delle relazioni sociali, a stimolare la scoperta dell’altro, a promuove l'autostima e la cultura del “dono”.