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Riunione del Consiglio regionale del 20 e 21 marzo 2024

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Comunicato n° 150 del 13 marzo 2024
Il Consiglio si riunisce il 20 e 21 marzo

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 20 e giovedì 21 marzo 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 55 oggetti di cui otto rinviati dalla precedente adunanza.

L'Aula procederà alla sostituzione di un componente di parte regionale della Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto speciale che è composta da sei rappresentanti, di cui tre nominati dal Governo italiano e tre dal Consiglio regionale.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state iscritte tredici interrogazioni di cui una del gruppo Forza Italia sulla futura destinazione dell'edificio "Arcate del Plot" ad Aosta.

Due le interrogazioni presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: la prima sulla valorizzazione dell'iscrizione che ricorda il luogo dove sorgeva la "Porta Chaffa" di Aosta e la seconda sui contributi a favore delle persone con disabilità gravissima o affette da sclerosi alterale amiotrofica (Sla).

Con una interrogazione, il gruppo Misto chiede informazioni sulla fase progettuale e autorizzativa del Centro polivalente Brocherel di Aosta.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha depositato cinque interrogazioni: accordo tra la società Cva e la società cinese Jinko Solar per l'installazione di pannelli fotovoltaici; servizi di facilitazione digitale offerti dal Comune di Aosta e dalla Regione; taglio degli alberi del parco di palazzo Roncas; innevamento programmato nel comprensorio sciistico di Weissmatten; notizie sulla palestra comunale di Gaby.

Quattro sono le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: informazioni sul personale e gli organi di rappresentanza politica della società Inva; studi di fattibilità e progettazione per il prolungamento di via Paravera e per la realizzazione di un'uscita e un'entrata autostradale ad Aosta; soluzione delle criticità del tratto stradale tra Pré-Saint-Didier e La Thuile e interlocuzioni con Anas per le rotatorie sulla strada statale n. 26; rilievi fonometrici delle centrali tecnologiche G3 nell'area sud-ovest dell'ospedale Parini.

Sono venticinque le interpellanze iscritte, di cui due rinviate dalla precedente adunanza.  

Due sono del gruppo Forza Italia: intendimenti del Governo per un intervento infrastrutturale sul tratto autostradale tra Pont-Saint-Martin e Verrès; alienazione da parte del Comune di Aosta degli edifici denominati "Villette degli impiegati" nel quartiere Cogne.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà dieci interpellanze: motivi della preclusione all'accesso ai mutui agevolati per interventi di recupero edilizio privato delle domande presentate prima del 2 aprile 2024; stato dell'arte dei lavori della sede della nuova Università della Valle d'Aosta; censimento dei lupi con l'utilizzo di visori termici notturni; salvaguardia del settore della pesca mediante il controllo della specie Cormorano; soluzione delle criticità regionali rilevate dall'Osservatorio demenze dell'Istituto superiore di sanità; cura dei disturbi del sonno; estensione delle terapie farmacologiche ormonali anche a quelle non incluse nei codici di esenzione; presa visione e intenzione di dare corso alle richieste dell'Associazione genitori separati; approfondimento sui centri commerciali naturali come strumento per il contrasto alla desertificazione commerciale; motivi della preclusione allo svolgimento di attività extralberghiera in interventi di nuova costruzione.

Sette le interpellanze che discuterà il gruppo Progetto Civico Progressista: aggiornamenti sulla politica tariffaria di Cva; cronoprogramma dei lavori di ammodernamento della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea; tempi di realizzazione della palestra di via Dalla Chiesa ad Aosta; risoluzione delle criticità relative alla gestione della struttura residenziale di Variney; revisione dei criteri per l'erogazione di contributi a favore di soggetti non autosufficienti; eventuale disparità di trattamento tra le strutture del territorio e quelle ospedaliere rispetto all'erogazione dell'indennità di rischio di lavoratori inquadrati nelle medesime mansioni; posizione espressa dalla Regione nella Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in merito all'introduzione di tre diverse fasce di popolazione anziana.

Sono cinque le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: integrazioni alla proposta di riforma dello Statuto speciale con riferimento alle compartecipazioni del gettito fiscale destinate alla Regione; mesures pour combattre le dépeuplement dans le communes de l'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin; problematiche legate all'altezza massima dei dossi stradali; soluzioni per garantire l'utilizzo degli ascensori nel Consultorio di Verrès anche in orario pomeridiano; iter e tempistica per la realizzazione del "marchio ombrello regionale".

Sarà anche discussa una interpellanza a firma congiunta dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain sulla realizzazione di un passaggio pedonale e veicolare a raso della ferrovia nel centro di Aosta.

Il Consiglio esaminerà anche dieci mozioni, di cui sei rinviate dalla precedente adunanza.

Il gruppo Forza Italia con due mozioni chiede di consentire l'utilizzo gratuito dei mezzi pubblici ai militari operanti in Valle attraverso la semplice esibizione del tesserino e sollecita il Governo affinché dia indirizzi all'Ausl sul prolungamento del servizio oltre il 65° anno di età dei dirigenti medici.

Tre le mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: sensibilisation sur l'assassinat d'Émile Chanoux et organisation de rencontres avec les jeunes afin de faire connaître sa figure; impegno del Governo a ottemperare alla richiesta di finanziamento dell'Istituto tecnico professionale Corrado Gex di Aosta; messa a disposizione della quarta Commissione del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici sull'elettrificazione della ferrovia Ivrea/Aosta.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato una mozione con cui chiede al Presidente della Regione di sollecitare il ripristino della riduzione dell'Iva sul pellet.

Une motion aussi pour le groupe Rassemblement Valdôtain qui veut engager le Gouvernement à organiser les États généraux de la langue francoprovençale de la Vallée d'Aoste.

Saranno poi trattate tre mozioni a firma congiunta. Con la prima, i gruppi Rassemblement Valdôtain e Progetto Civico Progressista chiedono di audire in quinta Commissione i vertici della Casa di riposto J.B. Festaz, il Rup e il project manager sui lavori di costruzione dell'ospedale di comunità; la seconda, depositata dai gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain, impegna il Governo a promuovere uno studio sulla presenza di metalli pesanti nelle rocce, acque superficiali e sorgenti per una valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute; la terza, dei gruppi Misto, Rassemblement Valdôtain e Lega Vallée d'Aoste si occupa del piano di controllo regionale pluriennale sulla sicurezza alimentare.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.


LT

 

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Comunicato n° 157 del 18 marzo 2024
Consiglio del 20 e 21 marzo: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo


L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 20 e giovedì 21 marzo 2024, è stato integrato da quattro punti.

L'Aula sarà chiamata ad approvare un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e Corpo forestale della Valle d’Aosta, nell'ambito di un autonomo comparto di negoziazione denominato "Sicurezza e Soccorso Valle d'Aosta". Sul testo, di cui è relatore il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella mattina di oggi.

Sono poi state iscritte tre interrogazioni a risposta immediata. La prima, presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain, è volta a conoscere la veridicità dei contenuti richiamati in un articolo di giornale sullo studio per il futuro della Casa da gioco di Saint-Vincent. La seconda, depositata dal gruppo Forza Italia, chiede condizioni e tempi della nuova offerta da parte di Cva Energie di fornitura di energia elettrica a prezzo variabile. Infine, la terza, del gruppo Progetto Civico Progressista, riguarda i dati dei primi due mesi del 2024 relativi a segnalazioni per maltrattamenti in famiglia.

Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi cinquantanove oggetti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).

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SC

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Comunicato n° 159 del 20 marzo 2024
Le Conseil ouvre ses travaux en célébrant la Journée de la francophonie et la Giornata in ricordo delle vittime delle mafie

Le Président Alberto Bertin a ouvert les travaux du Conseil de la Vallée, convoqué mercredi 20 et jeudi 21 mars 2024, pour discuter un ordre du jour composé de 59 points.

Le Président de l'Assemblée, dans ses communications, a rappelé qu'aujourd'hui on célèbre la Journée internationale de la francophonie, date qui évoque la création en 1970 de l’Agence de coopération culturelle et technique, qui allait devenir ensuite l’Organisation internationale de la francophonie.

«Ce mois de mars en Vallée d'Aoste nous fêtons la langue française et cet espace pluriel qu'est la francophonie: un espace au service de la paix, des droits humains, de la diversité culturelle, du plurilinguisme, du développement durable - a dit le Président Bertin -. Et comme Conseil nous avons choisi de valoriser le binôme jeunesse/francophonie, car les jeunes sont les interprètes d'une Vallée d'Aoste projetée vers l'avenir qui n'oublie pas ses racines.»

Il Presidente ha anche comunicato che domani ricorre la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, istituita con legge nel 2017. «Non è un caso - ha evidenziato - che questa ricorrenza sia stata fissata nel primo giorno di primavera, momento di rinascita che deve necessariamente passare attraverso il ricordo delle persone che sono cadute per mano delle mafie: alcune famose, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, altre meno note. Ma tutte da ricordare, non solo in questa giornata. Il problema dell'insediamento mafioso nei territori e di quanto ne consegue è una questione che deve sempre essere una priorità. L'Osservatorio regionale antimafia è nato con la finalità di sensibilizzare su questo fenomeno. Le mafie si combattono anche con la conoscenza e l'informazione.»

Le Président de la Région, Renzo Testolin, a rappelé le riche programme d'initiatives organisé autour de la Journée de la francophonie: «Cette journée est une occasion précieuse de célébrer la langue française, d'une part, comme patrimoine essentiel de notre culture et identité et, d'autre part, pour valoriser son rôle d'ouverture au monde.»

Per il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), «è nostro dovere come istituzione e come comunità adoperarci senza sosta per contrastare il potere criminale delle mafie, proteggendo i nostri cittadini e preservando i valori di legalità, giustizia e solidarietà. Dobbiamo lavorare insieme per promuovere una cultura della legalità e dell'impegno civico, coinvolgendo tutte le componenti della società: istituzioni, scuole, associazioni, e cittadini. È nostro dovere onorare la loro memoria attraverso un impegno concreto nella lotta contro le mafie, garantendo giustizia per le vittime e offrendo sostegno alle persone e alle famiglie colpite da questo fenomeno.»

«La celebrazione di questa giornata è importante e non è puro esercizio di memoria, ma è un modo per mantenere vivo l'interesse di quanto succede a tutti i livelli - ha osservato la Consigliera di PCP Chiara Minelli -: oggi, i fatti delittuosi sono in diminuzione, ma non significa che l'attività pervasiva delle mafie sia venuta meno. Voglio ricordare l'impegno degli studenti che quotidianamente a scuola lavorano su queste tematiche, non solo in questo giorno, perché c'è un forte impegno verso l'educazione alla legalità per evitare cedimenti in ogni campo.»

Le Conseiller Diego Lucianaz (RV) a parlé des Journées de la Francophonie en Vallée d'Aoste «qui ont engendré un débat très intéressant avec des positions différentes qui nous portent à réfléchir sur plein de questions liées à l'utilisation du français à partir de l'école. Dobbiamo poi celebrare la Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie anche se l'ipocrisia di questa maggioranza non ha limiti. Da più di un anno ormai chiedo che nella Commissione consiliare competente venga affrontata la questione delle infiltrazioni mafiose sul nostro territorio e che venga ascoltato l'Osservatorio regionale antimafia. Fino ad oggi sono state istanze cadute nel nulla.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 160 del 20 marzo 2024
Approvato un disegno di legge per la creazione del comparto autonomo "Sicurezza e Soccorso Valle d'Aosta"

Nella seduta del 20 marzo 2024, il Consiglio ha approvato, con 26 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, FI, GM) e 9 astensioni (Lega VdA, PCP), un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e Corpo forestale della Valle d'Aosta.

Il testo di legge, che si compone di sei articoli, modifica la norma regionale n. 22/2010 in materia di organizzazione dell'Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta, con l'obiettivo di creare un nuovo comparto autonomo denominato "Sicurezza e Soccorso Valle d'Aosta" che comprenda due distinte aree di negoziazione, separate dal comparto unico regionale, per il Corpo valdostano dei vigili del fuoco e per il Corpo forestale valdostano.

L'Assemblea ha anche respinto tre ordini del giorno depositati in Aula, di cui uno del gruppo PCP che chiedeva di relazionare in prima Commissione sulle tempistiche per l'equiparazione previdenziale dei due Corpi agli omologhi nazionali; uno congiunto dei gruppi RV e Misto che sollecitavano, con successivi provvedimenti legislativi, la parificazione della Polizia locale al Corpo forestale regionale, e uno del gruppo Lega VdA che chiedeva l'inserimento del Corpo della Polizia locale all'interno del comparto autonomo nell'ambito del disegno di legge in discussione. 

La relazione d'Aula

Il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) ne ha illustrato i contenuti all'Aula: «Le disposizioni di questo disegno di legge si basano sulle peculiarità e sull'importanza delle funzioni svolte dai due Corpi valdostani. Si prevede il passaggio del personale da un regime di natura privatistica ad una autonoma disciplina di diritto pubblico, attuando un modello del tutto innovativo. È pertanto essenziale adeguare l'ordinamento del personale alle tradizionali missioni istituzionali di soccorso pubblico, prevenzione degli incendi e protezione civile e nello stesso tempo rafforzare la funzione di sicurezza civile che entrambe le forze svolgono nel sistema di sicurezza della Regione con lo scopo di garantire l'incolumità delle persone e la tutela dei beni e dell'ambiente. Il nuovo assetto proposto per il personale dei due Corpi valorizza le competenze statutarie della Regione in materia di organizzazione degli uffici, stato giuridico e trattamento economico del personale e dei servizi antincendi.  Il proposito è quello di superare il divario esistente tra il personale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e il personale corrispondente del Corpo nazionale, garantendo una disciplina del rapporto di lavoro in regime di diritto pubblico. Inoltre, si prevede un'armonizzazione con la normativa statale per gli aspetti assistenziali, assicurativi, ordinamentali e retributivi, compatibilmente con le disposizioni normative regionali e l'assetto organizzativo della Regione.»

«Il disegno di legge regola il procedimento di negoziazione in coerenza con la nuova natura pubblicistica del rapporto di lavoro - ha aggiunto -. Il potere di indirizzo negoziale è riservato agli organi di direzione politica, mediante direttive specifiche emanate dalla Giunta regionale nei confronti di una delegazione trattante pubblica, nominata dalla stessa Giunta regionale. Tale delegazione condurrà le trattative con le organizzazioni sindacali rappresentative a livello del nuovo comparto istituito. Al termine delle trattative, l'accordo sarà stipulato dal Presidente della Regione e dalle organizzazioni sindacali, e successivamente recepito dalla Giunta regionale con un proprio atto. Per quanto riguarda l'organizzazione, l'assetto ordinamentale del personale sarà disciplinato mediante specifiche leggi regionali. Le normative e gli accordi di negoziazione in vigore a livello statale costituiranno una fonte e un punto di riferimento, compatibili con l'organizzazione regionale dei servizi antincendi, senza tuttavia essere vincolanti.»

Il dibattito in Aula

La Capogruppo Erika Guichardaz, anticipando il voto di astensione del gruppo Progetto Civico Progressista, ha ricordato che «il disegno di legge in discussione oggi in Aula ha una serie di incognite che non sono state mai chiarite in sede di Commissione, nonostante le nostre sollecitazioni. La contrattazione di tipo pubblicistico, definita necessaria dal Presidente Testolin - si dice - per arrivare all'equiparazione dei Corpi regionali a quelli nazionali, parrebbe essere originata da una nota del Ministero del lavoro. Il documento però non risulta essere in possesso della Presidenza e non è neanche a conoscenza delle organizzazioni sindacali. Fare leggi su un sentito dire ci sembra un modo approssimativo di procedere e ci chiediamo cosa succederà quando la norma dovrà trovare applicazione pratica. Stesso atteggiamento di chiusura sulla rappresentatività sindacale per cui avevamo chiesto l'approfondimento normativo delle strutture e non ci è stato fornito. Il nostro voto avrebbe potuto essere diverso se avessimo avuto le risposte che chiedevamo e che non abbiamo ottenuto.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha lamentato «la mancata risposta alla richiesta di approfondimenti in seconda Commissione, sia riguardo ad una misteriosa nota del Ministero del lavoro che sembra aver dettato il metodo di costruzione del testo normativo, sia per quanto concerne i quesiti sul trattamento salariale dei Corpi valdostani e nazionali. Queste richieste dovrebbero essere evase con maggiore attenzione: la Commissione non è un orpello, è un organismo istituzionale. Rileviamo inoltre che sulle rappresentanze sindacali c'è stato un problema di coinvolgimento, così come abbiamo sollevato la questione della mancata considerazione all'interno del nuovo comparto degli operatori della Protezione civile - su cui prendiamo atto della posizione espressa dal referente locale - e della Polizia locale - i cui referenti hanno inviato una nota che rappresenta una problematica meritevole di attenzione. Ecco perché abbiamo presentato un ordine del giorno collaborativo per cercare di trovare una soluzione. Ci auguriamo anche che la riattivazione della Commissione paritetica possa portare finalmente a dei risultati in una materia complessa e sospesa da troppo tempo. Questa non è la migliore delle soluzioni, ma è comunque un primo passo: daremo quindi il sostegno a questo disegno di legge.»

«Siamo di fronte a un atto normativo che presenta una serie di criticità importanti rilevate anche dalle organizzazioni sindacali audite in Commissione - ha sottolineato la Consigliera Raffaella Foudraz (Lega VdA) -. Il passaggio da un regime privatistico a un regime pubblicistico creerà una disparità di trattamento tra lavoratori e la nota del Ministero del lavoro, da cui discende questa decisione, non ci è mai stata fornita. La contrattazione sindacale viene riservata solo alle organizzazioni maggiormente rappresentative, limitando così la rappresentanza dei lavoratori: una scelta, questa, che non discende da una legge statale ma è originata solo da non meglio definiti approfondimenti normativi. I requisiti previsti per gli appartenenti ai Corpi regionali sono diversi da quelli nazionali e, infine, il disegno di legge non prevede di ricomprendere all'interno del comparto sicurezza gli appartenenti alla Polizia locale e alla Protezione civile. Una grave mancanza che è stata sottolineata anche da una nota pervenuta da numerosi appartenenti alla Polizia locale.»

Per il Consigliere Mauro Baccega (FI), «si arriva finalmente a votare un provvedimento che Forza Italia aveva sollecitato a novembre 2022, con la presentazione di un ordine del giorno sulla tematica dell'armonizzazione alla normativa statale dei due Corpi, e dopo lo scongiurato sciopero alla vigilia della Fiera di Sant'Orso 2023. Avevamo sottolineato la necessità di compiere il primo passo: istituire il comparto Sicurezza e Soccorso, per poi trovare altre soluzioni attraverso successivi interventi legislativi. Anche se nutriamo delle perplessità, tra le quali l'esclusione di alcune rappresentanze sindacali e il mancato coinvolgimento della Polizia locale - è sicuramente un'ingiustizia e ci impegneremo a lavorare in questo senso -, ci consideriamo soddisfatti per questo primo risultato importante e pertanto voteremo a favore di questo disegno di legge che dà soddisfazione ai lavoratori e alle lavoratrici del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale valdostano.»

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, ha definito il disegno di legge come «l'ennesima occasione perduta per dare il giusto riconoscimento a tutti gli operatori che operano nel settore del soccorso e sicurezza. Fin dall'inizio del dibattito sulla realizzazione di questo "comparto" abbiamo sempre dato per scontato che avrebbe ricompreso anche la Polizia locale e, nessuno, negli incontri pubblici avvenuti, ha manifestato la sua contrarietà sul punto. Ci chiediamo che cosa abbia portato oggi alla loro esclusione, un risultato che fa molto riflettere soprattutto per la mancanza di attenzione e, forse, di conoscenza, di tutte le attività svolte dalla Polizia locale proprio nel campo dell'emergenza e, soprattutto, della sicurezza. Il gruppo Lega ha presentato un ordine del giorno che chiede che la Polizia locale venga ricompresa in questo progetto di legge, in caso contrario si concluderà l’ennesimo sgarbo ad un Corpo che ogni giorno si impegna sul nostro territorio.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha annunciato il voto favorevole al disegno di legge «per una questione di giustizia. Una norma che stiamo aspettando da tempo e che è un primo passo per dare risposta all'equiparazione dei Corpi dei Vigili del fuoco e forestale con gli omologhi nazionali. Ricordo però che siamo solo all'inizio di un percorso: la partita la giocheremo successivamente attraverso la contrattazione con i sindacati e, soprattutto, nello sviluppo e nella modifica delle norme di settore (leggi regionali 37/2009 e 12/2002). Occorrerà anche capire quale significato daremo al comparto "Sicurezza e Soccorso": sarà importante coinvolgere anche la Polizia locale, ma anche l'Arpa, l'Ausl, la Protezione civile. Non vorremmo creare figli né figliastri: c'è ancora molto da lavorare e, soprattutto, tenere conto di altre professionalità che quotidianamente operano a favore della collettività e si occupano di sicurezza e di soccorso.»

«Questa è una legge che introduce una nuova visione del comparto soccorso e sicurezza ispirata da un confronto aperto con tutte le associazioni sindacali - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Concludiamo oggi un iter partito nel 2023 che è il frutto di decisioni collegiali derivanti da interlocuzione costanti e continue con i soggetti interessati. Queste ci hanno portati a intraprendere un percorso ispirato alla situazione del Trentino con un comparto pubblicistico per i Vigili del fuoco che, da noi, è stato esteso anche al Corpo forestale: un passaggio necessario per equiparare il trattamento pensionistico a quello dei soggetti nazionali che origina da una nota dell'Inps, divulgata dal Ministero del lavoro. Questo disegno di legge dà un riconoscimento importante al lavoro svolto dai Vigili e dai Forestali che rappresentano un unicum per la nostra Regione. Siamo orgogliosi, forti e sicuri del percorso che stiamo intraprendendo. Polizia locale e Protezione civile presentano una situazione diversa dal momento che, a livello nazionale, sono allocate rispettivamente nelle funzioni locali e nazionali comprese nel comparto unico privatistico. Nessuno vuole penalizzare il lavoro svolto da questi operatori che meritano tutta la nostra attenzione e tutto il nostro apprezzamento. Ci facciamo carico comunque di quanto rappresentato oggi in Aula e ci occuperemo di creare una sezione o un'area di contrattazione separata all'interno del comparto unico anche se del caso, attraverso la modifica della legge regionale 22/2010. È un impegno che ci prendiamo fin da ora e che porteremo avanti con la massima determinazione.»

«Il Consiglio regionale ha raccolto la protesta dei Vigili del fuoco che ha portato alla realizzazione di un lavoro importante di confronto con tutti i soggetti interessati, comprese le organizzazioni sindacali e le strutture regionali, che oggi è ben sintetizzato in questo progetto di legge - ha sostenuto l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy -. Abbiamo superato il momento difficile della Fiera di Sant'Orso con lo sciopero annunciato dei Vigili del fuoco che avrebbe mortificato la Valle d'Aosta. Questa situazione è stata gestita al meglio, con un grande senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, nell'interesse di tutta la nostra comunità. Siamo di fronte a un punto di svolta e, nel contempo, di partenza per raggiungere tutti i risultati necessari, utilizzando la possibilità che ci è data dallo Statuto regionale di organizzare direttamente i nostri servizi a presidio e a tutela della nostra comunità. Ci auguriamo che questo momento possa trovare il favore di tutte quelle forze politiche che, più volte, hanno sottolineato l'importanza di raggiungere questo risultato.»

SC-LT

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Comunicato n° 161 del 20 marzo 2024
Il Consigliere Aurelio Marguerettaz nominato componente di parte regionale nella Commissione paritetica

 

Nella seduta del 20 marzo 2024, a seguito della votazione per schede effettuata in cabina, il Consiglio Valle ha nominato, con 19 voti a favore, il Consigliere Aurelio Marguerettaz quale rappresentante della Regione nella Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, in sostituzione di Augusto Rollandin dimessosi il 22 gennaio.

L'avvenuta sostituzione sarà ora comunicata al Ministero per gli affari regionali e le autonomie, che provvederà con decreto a integrare il Consigliere nella Commissione paritetica, che è composta da Francesco Saverio Marini (Presidente) e Barbara Randazzo in rappresentanza della Regione e da Emily Rini, Andrea Mascetti e Paolo Fabris de Fabris in rappresentanza del Governo italiano.

Contestualmente, l'Assemblea ha respinto, con 19 voti contrari della maggioranza e 16 a favore delle opposizioni, la richiesta di invertire l'ordine del giorno al fine di discutere congiuntamente alla nomina nella Commissione paritetica una risoluzione sulla norma di attuazione per le concessioni idroelettriche, depositata in Aula dal gruppo PCP.

Il dibattito in Aula

Le Chef du groupe AV-VdAU, Albert Chatrian, a proposé de nommer le Conseiller Aurelio Marguerettaz: «Nous sommes certains que le Conseiller saura apporter au sein de la Commission paritaire l'engagement, l'expérience administrative, le sens des responsabilités et même la fierté du monde autonomiste. Il saura représenter ce monde qui tient à cœur l'avenir de la Vallée d'Aoste et de sa jeunesse ainsi que le bien-être de ses habitants.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha ricordato che «la Commissione paritetica non è espressione della maggioranza ma di tutta l'Assemblea. Dalle dichiarazioni di questi ultimi giorni del candidato Marguerettaz sulla questione delle concessioni per le derivazioni d'acqua e della norma di attuazione, leggiamo un atteggiamento rinunciatario di una rivendicazione che è soprattutto autonomista. Il Consigliere Marguerettaz sottovaluta e sminuisce il ruolo della norma di attuazione che deve correggere lo Statuto e dare potere legislativo alla Regione in materia di concessioni. Una situazione preoccupante: il potere legislativo di una Regione autonoma deve essere ampio. Non possiamo legarci le mani e limitarci. Accettare di essere assimilati alle Regioni ordinarie significa rinunciare in partenza ad attribuirci un potere effettivo sulle acque di cui la Regione è proprietaria. E dal punto di vista autonomista è una aberrazione. In questo momento non abbiamo bisogno di rappresentanti che siano rinunciatari in seno alla Commissione paritetica.»

«Abbiamo appreso che, accanto al collega Marguerettaz, c'erano altri candidati - ha evidenziato il Consigliere Claudio Restano (GM) -: addirittura il Presidente Testolin aveva chiesto all'ex deputato Ivo Collé la disponibilità, proposta che ho accolto favorevolmente perché ritengo che Collé abbia le caratteristiche per ricoprire questo importante incarico. Mi chiedo quale sia l'origine di questo cambio di rotta: è una questione politica? È una scelta di tipo personale? Presidente Testolin, inevitabilmente, viste le proposte in campo, dopo il voto, in quest'Aula ci saranno un vinto e un vincitore. Io vorrei che l'esito ci portasse un solo vincitore, la Valle d'Aosta. Io voglio che ci sia una scelta consapevole e mi auguro che tutta la maggioranza sia convinta di questa nomina. Sono convinto delle qualità del collega Marguerettaz e gli auguro un buon lavoro.»

«La proposta del Consigliere Marguerettaz è già stata fatta nella Conferenza dei Capigruppo di ieri che non ha lasciato spazio alla discussione su altre candidature - ha ricordato il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Quale mondo autonomista rappresenterà il collega? Non esiste un unico mondo autonomista che, invece, è fatto di tante sfumature e declinazioni. Forse qualcuno vede in questo passaggio politico un nuovo passo verso la tanto declamata "réunion". Al tavolo nazionale, il nuovo componente della Paritetica dovrà difendere gli interessi della Valle d'Aosta e non essere il campione di qualcuno o di qualcosa. Mi auguro che la rappresentanza di chi verrà nominato sia avulsa da appartenenze politiche e ideologiche. Noi non sosterremo questa candidatura.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha espresso «rammarico: quando si affrontano questioni che toccano tutta la nostra Regione, il confronto dovrebbe essere imprescindibile. Invece, a fronte dell'annuncio della candidatura del collega Marguerettaz in Conferenza dei Capigruppo, ci è stato detto che era una semplice comunicazione e non l'inizio di un tavolo di confronto. Si tratta di una mossa d'imperio che noi non possiamo sostenere.»

«Non daremo il voto a un candidato presentato in maniera impositiva dalla maggioranza durante la Conferenza dei Capigruppo di ieri che non ha lasciato spazio a nessun confronto - ha commentato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Dal candidato ci distanziano anche posizioni cruciali come quella sulle acque. Émile Chanoux diceva che "la Vallée d'Aoste est fille de ses eaux" e l'atteggiamento rinunciatario del "rappresentante del mondo autonomista" sulla questione delle acque ci obbliga a interrogarci sulla sua asserita attenzione al particolarismo che è un tratto fondante della nostra regione. Per noi la Commissione paritetica deve lavorare nell'interesse di tutta la comunità valdostana e quindi le logiche di lottizzazione non ci appartengono. Continua l'occupazione dei posti di potere da parte dei "cosiddetti" colonnelli, nel totale silenzio dei partiti satelliti, che con questa ennesima nomina dimostrano di non incidere per nulla?»

Il Consigliere Diego Lucianaz (RV) si è soffermato sul curriculum del Consigliere Maguerettaz: «Laureato in economia e commercio, con numerosi incarichi in enti e società di primaria importanza nella Regione. È uomo di sistema: è in Consiglio dal 2003, ha ricoperto l'incarico di Assessore durante numerose Legislature. È stato Presidente dell'UV. L'esperienza non gli manca. Tuttavia, ci dovrebbe essere un'etica in questo tipo di votazioni: chiedo quindi a Marguerettaz di astenersi dal voto su questa sua nomina. Per quanto mi riguarda, sarei anche disposto a votarlo, ad una condizione: manca poco più di un anno alla fine della Legislatura, quindi gli chiedo di dimettersi da Consigliere regionale per dedicarsi a tempo pieno nella Commissione paritetica. Altrimenti, mi atterrò alle decisioni del mio gruppo.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ringraziato a nome di tutta la maggioranza il Consigliere Marguerettaz «per essersi messo a disposizione per ricoprire un delicato incarico all'interno di un organismo indipendente che sarà svolto sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio e dal Governo regionale. Non ci appartiene l'idea di designare rappresentanti chiamati a servire gli interessi solo di una parte della comunità. Questo è appannaggio di altre forze politiche, diverse e distanti dalla nostra. La nostra azione si concentra sulla presa in carico dei bisogni della comunità valdostana al di là delle appartenenze politiche: chi, invece, opera in questi termini ha una scarsa predisposizione alla vita amministrativa pubblica. La profonda esperienza nel campo politico e amministrativo del Consigliere Marguerettaz gli consentirà di farsi carico di un lavoro importante fatto di mediazioni sostenute dalla capacità di trovare percorsi giusti per raggiungere gli obiettivi.»

Il Consigliere Aurelio Marguerettaz (UV) ha ringraziato il Consiglio, sottolineando che «quando si assume una carica si rappresenta tutti. Spero di essere all'altezza del compito che mi è stato affidato. Nella Commissione paritetica, non si esprimono i desideri ma si costruiscono delle norme di attuazione che poi devono essere approvate dal nostro Consiglio e quindi essere oggetto di decreti legislativi. Il mio ruolo sarà di collegamento tra le indicazioni della Regione in modo da tradurle in schemi di norme di attuazione. A tutti noi piacerebbe avere la potestà totale sulle acque e avere mano libera nel poter prorogare o affidare le grandi concessioni, e le istanze vanno in quel senso. Noi continueremo ad avanzare delle istanze, ma dobbiamo essere realisti. Dire che si hanno delle perplessità, non significa che non si voglia procedere con l'impegno, che assicuro a tutto questo Consiglio.»

La seduta è sospesa e i lavori riprendono alle ore 15.

SC-LT

 

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Comunicato n° 162 del 20 marzo 2024
Question time sullo studio per il rilancio della Casa da gioco di Saint-Vincent

 

Nella seduta del 20 marzo 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata con cui ha chiesto conto dello studio commissionato da Finaosta sul futuro della Casa da gioco di Saint-Vincent.

«Ad oggi, la quarta Commissione consiliare non ha ancora calendarizzato le audizioni in merito alla presentazione di questo studio - ha evidenziato il Capogruppo Stefano Aggravi -, mentre qualche giornalista ne sarebbe già in possesso. Vorremmo quindi sapere se i contenuti dell'articolo apparso sulla Stampa del 15 marzo scorso, che parlava di "privatizzazione" come strada da seguire, siano corrispondenti al vero.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «Finaosta ha trasmesso alla Regione lo studio effettuato in attuazione del mandato ricevuto dalla Giunta regionale il 3 luglio 2023 per l’elaborazione di linee guida per il rilancio della Casinò de la Vallée Spa successivamente alla chiusura della procedura di concordato. Per l’importanza dell’argomento, il documento ha necessariamente bisogno di essere esaminato e condiviso dalla Giunta regionale per poi essere oggetto di confronto in maggioranza: ciò prima di approdare, per le decisioni del caso, al percorso di discussione in sede di quarta Commissione consiliare e poi in quest’Aula per delineare il futuro della Casa da gioco. In questo momento, pertanto, non è tanto importante sapere se gli articoli di stampa corrispondano o meno a quanto evidenziato nello studio fornito da Finaosta, ma, piuttosto, è interessante sapere che il percorso di analisi sta avanzando e che avremo certamente modo di discuterne in modo approfondito nel prossimo futuro nelle sedi e nei modi appropriati, anche perché l'argomento è di grande interesse oltre che di estrema delicatezza.»

«Mi aspettavo una risposta che non ho ricevuto - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. L'unica certezza è che tempistiche certe non ce ne sono: mi auguro che lo studio arrivi presto nelle sedi deputate.»

 

SC

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Comunicato n° 163 del 20 marzo 2024
Question time sulle politiche tariffarie di Cva per la fornitura di energia

 

Con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 20 marzo 2024 si è parlato delle nuove politiche tariffarie per la fornitura di energia elettrica di Cva.

«Negli ultimi sei mesi le quotazioni dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso sono scese per tornare ai livelli pre-crisi ma, nel contempo, le tariffe al cittadino rispetto al 2021 sono mediamente più alte - ha detto il Capogruppo Pierluigi Marquis riportando una nota stampa del 17 marzo scorso -. Cva aveva deciso di eliminare lo sconto del 40% sulla voce "materia energia" presente in bolletta delle utenze domestiche valdostane e, a fine 2023, è subentrata allo sconto l'offerta "Cva prezzo fisso pari a 0,1193 euro/kwh". Risulterebbe che Cva intenda predisporre un'offerta di fornitura di energia elettrica a prezzo variabile. Chiediamo quindi di conoscere le condizioni e i tempi per il varo di questa nuova offerta.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «pur senza indicarci le caratteristiche tecniche, Cva ha confermato di avere allo studio, nell’ottica di garantire la massima flessibilità di scelta per i clienti valdostani, un’offerta a prezzo variabile da affiancare a quella a prezzo fisso che sarà resa disponibile entro la fine del mese di aprile. Non appena sarà definita e approvata verrà portata a conoscenza, in primis degli utenti

Il Capogruppo Marquis ha replicato: «Confidiamo che venga attivata una nuova offerta nel più breve tempo possibile perché nel frattempo i contatori dei valdostani continuano a girare e oggi con il prezzo fisso pagano la materia prima circa il 127% in più rispetto a quanto spenderebbero con lo sconto 40% sul Prezzo unico nazionale (Pun)

 

LT

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Comunicato n° 164 del 20 marzo 2024
Question time sulle segnalazioni di maltrattamenti in famiglia

 

I dati dei maltrattamenti in famiglia nei primi due mesi del 2024 sono stati al centro di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Progetto Civico Progressista trattata nella seduta consiliare del 20 marzo.

«Da notizie stampa risulta che nei primi due mesi dell'anno i maltrattamenti siano 26 a fronte dei 93 del 2023 e che la proiezione per il 2024 porterebbe a 150 le denunce totali - ha sostenuto la Consigliera Chiara Minelli -. Si tratta di una realtà preoccupante che deve essere contrastata con ogni mezzo; vorremmo conoscere le risultanze delle analisi dei dati di gennaio e febbraio 2024 e, in particolare, il numero di segnalazioni effettuate da donne e da uomini e la tipologia (maltrattamenti, percosse, violenze sessuali, ecc).»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «i dati di violenza domestica comunicati dall'Azienda Usl e rilevati in base agli accessi al Pronto soccorso dal 1° gennaio al 29 febbraio, sono 13: 9 donne vittime di maltrattamento in famiglia; 1 uomo vittima di maltrattamento domestico; 1 donna vittima di aggressione in strada; 2 minori vittime di maltrattamento domestico. Tutti i casi in esame sono stati trattati dal Nucleo psicologico dell'emergenza e sono stati refertati all’Autorità giudiziaria. Per completezza, ricordo che non è possibile quantificare il numero di denunce formalizzate alle forze dell’ordine partendo dal numero delle segnalazioni emerse in Pronto soccorso. I delicati dati, infatti, non sono raffrontabili, in quanto coperti da privacy o segreto istruttorio, e pertanto non possono essere resi noti al di fuori dell’ambito in cui gli stessi vengono trattati. A questo si aggiunge il fatto che la violenza non è solo fisica ma anche emotiva e psicologica, soprattutto nei casi più prolungati. Quindi, non sempre, una denuncia si traduce in un accesso al Pronto soccorso, così come non tutti gli accessi al Pronto soccorso si tramutano in denunce.»

«I dati benché parziali confermano che si tratta di un fenomeno che coinvolge soprattutto le donne, anche se a volte si tende a minimizzare la realtà o forse a manipolarla - ha replicato la Consigliera Minelli -. In Commissione è stato detto che si sta lavorando ad una revisione della legge regionale sul tema pensando ad un testo unico che metta insieme anche le discriminazioni sessuali in senso lato. Secondo noi non ha senso mescolare le due tematiche. Su questo argomento vigileremo e ci aspettiamo un confronto in Commissione al più presto.»

 

SC

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Comunicato n° 165 del 20 marzo 2024
Interrogazione sulla realizzazione di svincoli autostradali ad Aosta

 

Gli sviluppi della viabilità del territorio di Aosta sono stati oggetto di un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain discussa nella seduta consiliare del 20 marzo 2024.

In particolare, il Capogruppo Stefano Aggravi ha chiesto se siano stati commissionati studi di fattibilità o progettazione per il prolungamento di via Paravera sino, ad esempio, a via Valli Valdostane e per la realizzazione di uscite/entrate in corrispondenza del tratto autostradale che interessa la città di Aosta.

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha risposto che «il collegamento tra via Paravera e via Valli Valdostane rientra nei piani di programmazione dell'Amministrazione comunale ed è prevista dagli strumenti di pianificazione comunali: alla Regione spetta il compito di integrare questi piani nel Piano regionale dei trasporti così da renderli coerenti e complementari con i progetti futuri. Sentito il Comune di Aosta per le vie brevi, vi è uno studio che risale ai primi anni 2000 ed è sua intenzione, se in futuro reperirà le risorse, avviare un progetto preliminare per dare continuità a questo obiettivo.»

«La bozza del 2019 del Piano regionale dei trasporti prevedeva un casello autostradale denominato Aosta Centro, in corrispondenza della cosiddetta area F8bis di Aosta, dove si trovano il parcheggio pluripiano e il piazzale della torre piezometrica - ha proseguito Bertschy -. Tale soluzione prevedeva un modello chiuso, vale a dire che le auto in uscita dal casello potevano solo entrare nel parcheggio e reimmettersi in autostrada, senza andare ad incrementare il traffico veicolare della città. L'aggiornamento della bozza del Piano, che è in fase conclusiva, riprenderà questa ipotesi con l'intenzione di dare corso, se il Piano regionale trasporti, una volta approvato dal Consiglio, darà questi indirizzi, di realizzare gli studi necessari e trovare un accordo con le società autostradali su questo tipo di pianificazione.»

«Occorre tenere alta l'attenzione su questi due dossier che riguardano un'area che potrebbe avere notevoli sviluppi - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. Avevamo già presentato vari ordini del giorno riguardo al prolungamento di via Paravera, che potrebbe portare ad una semplificazione dell'attraversamento della linea ferroviaria. Riguardo alle entrate/uscite autostradali di Aosta, al di là di un miglioramento del traffico in quell'area, si potrebbe anche raggiungere l'obiettivo di facilitare l'accesso alla città. Aspettiamo il Piano regionale dei trasporti per fare ulteriori valutazioni: ci auguriamo che con il nuovo Piano si possa migliorare questa desolante situazione.»

 

SC

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Comunicato n° 166 del 20 marzo 2024
Interrogazione sui rilievi fonometrici dei lavori di scavo all'ospedale Parini

 

Gli effetti dei lavori di scavo all'ospedale Parini sono stati nuovamente oggetto di dibattito con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain trattata nella seduta consiliare del 20 marzo 2024.

«Nel mese di ottobre 2023 è stata redatta una valutazione di impatto acustico per il cantiere previsto per l'allargamento a est dell'ospedale e, nella presentazione pubblica delle attività, Siv ha affermato che i rilievi fonometrici compiuti sui palazzi che si affacciano sulla conca del cantiere dell'ampliamento portavano a concludere che "l'attuale strada fa più rumore del cantiere" e che "rischieremo di udire le auto sulla statale non gli scavatori sotto" - ha ricordato il Consigliere Diego Lucianaz -. Chiediamo di sapere se: anche per i lavori delle centrali tecnologiche G3 sono stati effettuati gli stessi rilievi fonometrici; quali soggetti pubblici sono stati coinvolti; gli estremi della delibera dell'Ausl  (responsabile dei reparti di Rianimazione, Chirurgia, Cardiologia, delle sale operatorie e del Laboratorio di analisi dell'ospedale) che ha concesso il proseguimento dell'iter dei lavori di demolizione, di scavo e di realizzazione della struttura in quella delicatissima zona; quali soggetti sono stati coinvolti per realizzare l'analisi complessiva previsionale dell'impatto vibrazionale, con particolare riferimento al laboratorio analisi - considerata la complessità e la particolarità dei dispositivi di diagnostica in vitro; se è stato studiato un piano alternativo per l'esecuzione degli esami soprattutto in urgenza, nell'ipotesi che dovesse interrompersi il funzionamento a causa delle vibrazioni prodotte, come già avvenuto in passato

«Per i lavori di realizzazione del corpo G3 relativo alle centrali tecnologiche non è stato necessario procedere con ulteriori approfondimenti fonometrici rispetto a quelli già svolti per il corpo K (nuovo ospedale), il corpo P (parcheggio a est) e la Hospital street che corrisponde all'attuale viale Ginevra e che corrisponderà alla nuova area di ingresso a collegamento con il nuovo ospedale - ha affermato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -.  I lavori per il corpo G3 sono assimilabili a quelli previsti per l'area di ingresso a collegamento con il nuovo ospedale, sia in termini di scavi, sia in relazione alle pareti di sostegno provvisorie da realizzare, sia in relazione alle distanze dagli edifici vicini e la società Siv ha sottolineato che gli approfondimenti fonometrici già svolti valgono anche per il corpo G3 che vedrà lavori meno impattanti anche sotto il profilo acustico con interventi di demolizione del tutto residuali. La consegna dei lavori del corpo G3 relativo alle centrali tecnologiche è avvenuta il 19 dicembre 2023 nel rispetto della scadenza dettata dal Pnrr che richiedeva l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023

«Il progetto dell’intervento è stato sottoposto ed esaminato da tutte le strutture competenti in un'apposita conferenza dei servizi, dove l’Ausl ha espresso il proprio parere favorevole di competenza - ha proseguito Marzi -.  La relazione preliminare di impatto vibrazionale del corpo G3 - che le è stata trasmessa lo scorso mese di febbraio - è stata redatta dal Coordinatore per la sicurezza e contiene la valutazione degli impatti vibrazionali degli interventi previsti nell’ambito del cantiere.  Tutte le valutazioni sono state svolte in sede di conferenza di servizi che ha rilasciato parere favorevole sull’intervento

«La relazione per la valutazione di impatto acustico che accompagna il progetto esecutivo per le centrali tecnologiche - più volte citata dall'Assessore nella sua risposta - parla di un cantiere posizionato in un'area particolarmente protetta: osservazione scontata dal momento che è a pochi metri dalle finestre delle sale operatorie - ha replicato il Consigliere Diego Lucianaz -. Non esiste un cantiere silenzioso e la stessa relazione dice che il rumore causato è spesso elevato, impulsivo e incontrollato: tutti elementi che lo rendono difficilmente tollerabile. Il committente, a seguito delle richieste fatte dall'Arpa vista la durata dei lavori, ha deciso a titolo volontario di fare dei rilievi di impatto acustico per tutelare la salute e contenere le proteste e le lamentele della popolazione che risiede, studia e lavora. E cosa dirà chi è sul letto operatorio o ricoverato in rianimazione? Verificheremo se la ditta appaltatrice metterà in atto gli accorgimenti per limitare al minimo gli effetti dirompenti dei lavori. Le linee guida dell'Oms pubblicate nel 2018 evidenziano che un livello di decibel superiore a 45 è associato ad effetti disturbanti del sonno e i valori superiori a 53 decibel producono, a medio lungo termine, effetti negativi sulla salute, tra cui disturbi cardiovascolari e ipertensione. Considerati i 25 decibel individuati con le finestre chiuse, sono convinto che in estate, con le finestre aperte, i rumori supereranno abbondantemente le soglie massime previste. La conoscenza dei dati acustici è un fatto centrale e rilevante soprattutto quando parliamo di zone sensibili come gli ospedali. Trovo incredibile che siano stati fatti rilievi fonometrici per i condomini di viale Ginevra, via Guédoz, via Roma, viale Gran San Bernardo e viale della Pace tralasciando completamente via Saint-Martin-de-Corléans e via Chaligne. Come si può parlare di monitoraggio efficace? Continueremo a vigilare sulla situazione presentando altre iniziative già per il prossimo Consiglio

LT

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Comunicato n° 167 del 20 marzo 2024
Interpellanza sulla politica tariffaria di Cva

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 20 marzo 2024 il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto aggiornamenti sulla politica tariffaria della Compagnia valdostana delle acque per il 2024.

«Avevamo già più volte evidenziato che la nuova tariffazione di Cva, che prevedeva l'eliminazione dello sconto del 40% sul prezzo della materia energia per le utenze domestiche valdostane, avrebbe comportato un aggravio dei costi della bolletta - ha affermato la Consigliera Chiara Minelli -. Con una nota del 28 febbraio scorso l'Associazione valdostana dei consumatori e il Savt sia pur tardivamente esprimevano disappunto per la nuova tariffa di Cva che penalizza i consumatori. Ora si sono aggiunte alla protesta Adoc, Adiconsum e Federconsumatori. La Cva è una società per azioni controllata direttamente dalla Regione che ha il diritto e il dovere di interloquire con la società sulle politiche tariffarie applicate. Vorremmo quindi sapere se il Presidente della Regione abbia incontrato le associazioni per esaminare il problema che hanno evidenziato; se, alla luce delle bollette di gennaio 2024, la Regione abbia provveduto a fare un confronto con quelle degli ultimi mesi del 2023 e se l'aggravio dei costi della materia energia applicato in bolletta sia stato verificato; che cosa intende fare la Regione affinché Cva ottemperi ai principi della legge regionale che l'ha istituita e che richiedeva una attenzione particolare per le famiglie e le imprese valdostane; se ci sono ipotesi di revisione delle politiche tariffarie decise a fine 2023 da Cva.»

«A quanto mi risulta - ha risposto il Presidente della Regione, Renzo Testolin -, l’Associazione valdostana dei consumatori ha chiesto un incontro con i vertici di Cva e non con la Presidenza della Regione: credo che l’incontro non ci sia ancora stato ma sono certo che quando avverrà ne sarà data notizia. Per quanto riguarda il confronto tra le bollette, Cva evidenzia che il costo mensile stimato per l’utenza media domestica a dicembre 2024 con l’offerta sconto 40% era di 22,44 euro; a gennaio 2024, con la nuova offerta Cva7, il costo stimato è di 22,80 euro. Il maggior costo stimato è quindi nell’ordine di 0,36 euro, ma Cva fa presente che la comparazione fatta su un solo mese risulta poco significativa, soprattutto a fronte di un’offerta a prezzo fisso, finalizzata alla stabilizzazione dei prezzi in un contesto particolarmente volatile, quindi con una forte valenza protettiva per i clienti valdostani. Le dinamiche dei prezzi non possono essere gestite a livello locale dalle singole aziende: Cva è un’azienda che opera sul mercato ed è sottoposta a regole civilistiche e, pertanto, deve rispettare ed attenersi alla normativa in materia di concorrenza. Quello che possono fare le società del gruppo Cva è porre massima attenzione per il territorio che è da sempre il caposaldo delle sue strategie economiche e di sviluppo ed è consapevole di essere un patrimonio ed una risorsa per la Regione, garantendole proventi che possono permetterle politiche per aiutare imprese e famiglie in difficoltà. Cva evidenzia che, nel 2022, ha distribuito alla comunità valdostana oltre 261 milioni di euro, tra imposte, dividendi, costo del personale, canoni di derivazione e fornitori locali.»

«Altro punto importante - ha proseguito il Presidente - è l’indispensabile mantenimento dell’autonomia e della terzietà della società nei rapporti con il socio diretto e indiretto, poiché tale condizione è il requisito imprescindibile per la legittima partecipazione alle eventuali procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento delle concessioni di grande derivazione idroelettrica. Infine, Cva Energie monitora costantemente il mercato della commodity energia e tutte le offerte sul mercato domestico provenienti da altri concorrenti. Ad oggi, come riscontrabile dal portale Arera, non esistono offerte a prezzo fisso di durata comparabile, mentre le uniche due offerte a prezzo variabile dalla spesa annua di poco inferiore a Cva7 lo sono solo per effetto di sconti di ingresso “una tantum” non ripetibili e con durata di adesione limitata. Cva Energie ha allo studio una proposta commerciale su base variabile che, con il contenimento massimo possibile dei costi di commercializzazione, possa costituire una alternativa all’offerta a prezzo fisso - legata alla libera scelta di ogni utente valdostano - in coerenza con le norme sulla concorrenza e sul mercato, che sarà resa disponibile entro il mese di aprile.»

La Consigliera Minelli ha ribadito che «la legge regionale che ha deciso l'acquisizione delle centrali Enel e definito le finalità di Cva indicava chiaramente un'attenzione al territorio, alle famiglie e alle imprese della Valle d'Aosta: un concetto che non può essere ignorato dalla Regione e la Società non può decidere unilateralmente senza un'interlocuzione con la Regione. Il Presidente ha risposto per bocca di Cva, mentre io chiedevo le azioni e le intenzioni della Regione. Cva sta ora pensando di rivedere un sistema appena definito, di cui aveva celebrato la bontà e dicendo che sarebbe stato fisso per sette anni: è un modo di procedere sconcertante, che denota improvvisazione e scarsa responsabilità. Non concordiamo sulla proposta di due sistemi di tariffazione: è un modo per far tribolare gli utenti, creando una situazione di perenne incertezza! La soluzione per noi è semplice: bisogna tornare allo sconto sul prezzo della materia energia fissato da Arera, mantenendo lo sconto del 40%, anzi incrementandolo al 50%, offrendo un servizio vantaggioso per i valdostani; si acquisirebbero anche nuovi clienti ora nel mercato tutelato. La politica tariffaria comporterebbe sì una riduzione dell'utile di Cva, ma di un'entità minima - un corrispondente di circa 6 milioni di euro all'anno - a fronte di utili netti di 50/100 milioni all'anno.»

 

SC

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Comunicato n° 168 del 20 marzo 2024
Interpellanza sull'esclusione di domande per i mutui agevolati

 

Nella seduta consiliare del 20 marzo 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza per chiedere conto dell'esclusione dalla concessione dei mutui agevolati per il recupero edilizio privato delle istanze pervenute prima del 2 aprile 2024.

«La realizzazione di interventi di recupero edilizio privato sugli immobili destinati ad abitazione dovrebbe essere una priorità a prescindere dalla data di presentazione della domanda di mutuo - ha commentato il Consigliere Luca Distort -.  Vorremmo quindi sapere per quali motivi si è scelto di precludere l'accesso ai benefici di mutuo per gli interventi avviati prima del 2 aprile 2024, considerato che l'obiettivo principale della legge regionale 13/2015 è la riqualificazione energetica degli immobili, a beneficio degli aspetti ambientali generati dal patrimonio edilizio esistente; se sussiste l'intenzione politica di riconoscere l'ammissibilità a finanziamento anche per gli interventi in corso, avviati p168rima della data del 2 aprile 2024

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha chiarito che «l’obiettivo delle iniziative regionali è quello di incentivare i comportamenti dei cittadini e che, a fronte della disponibilità di risorse finanziarie limitate, si è ritenuto opportuno dare la priorità agli interventi non ancora avviati. Si può ritenere che coloro che hanno già effettuato gli investimenti con risorse proprie o attingendo a forme di indebitamento a condizioni di mercato, abbiano valutato autonomamente la convenienza dell’intervento di riqualificazione energetica, a prescindere dall’aiuto pubblico. Sono stati destinati all’iniziativa 10 milioni di euro del fondo di rotazione, anche al fine di non comprimere eccessivamente i fondi a disposizione per i mutui prima casa. Sono molto elevate le aspettative che l’iniziativa adottata con la delibera 142/2024, bloccata dal 2020, riscuota successo e che ci siano molte domande per nuovi interventi. Già in passato si erano ammessi a mutuo interventi conclusi e antecedenti alla deliberazione della Giunta regionale istitutiva, il che ha comportato un esaurimento prematuro delle risorse stanziate, annullando in maniera importante l’effetto dello stimolo incentivo per situazioni che, invece, avrebbero trovato equilibrio solo con il mutuo messo a disposizione dalla Regione. Memori anche di quella situazione abbiamo scelto di finanziare i nuovi interventi, considerando quelli già iniziati frutto di una valutazione di sostenibilità già analizzata e ritenuta perseguibile da chi l’ha avviata. Quindi, anche sulla scorta di queste considerazioni, non si ritiene al momento di modificare tale impostazione. L'incentivo rappresenta la possibilità di innescare un meccanismo proattivo e verificheremo gli impatti delle risorse messe in campo che, pur esigue, rappresentano un'iniziativa importante nel settore del recupero edilizio

«Fare delle scelte significa operare delle rinunce e quando queste riguardano settori di una comunità che si amministra, le cesure sono sempre delicate - ha osservato il Consigliere Distort -. Con questa iniziativa del Governo viene meno quel senso di equità che, di sicuro, scontenterà tutti coloro che non hanno potuto usufruire della finestra temporale fissata arbitrariamente dal Governo. Eppure, anche gli esclusi operano nella direzione virtuosa del recupero edilizio che l'Amministrazione ha voluto incentivare con la concessione di questi mutui agevolati. Il buon senso dovrebbe suggerire di pensare a una riformulazione della disposizione regionale senza boicottarne le finalità e i principi generali e consentendo di mettere a disposizione dell'intera comunità questa opportunità. Questo fa parte di una visione politica che, però, non emerge da questa delibera

LT

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Comunicato n° 169 del 20 marzo 2024
Interpellanza sulla sede della nuova Università della Valle d'Aosta

 

Lo stato di avanzamento dei lavori per la nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta è stato al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare del 20 marzo 2024.

In particolare, il Vicecapogruppo Erik Lavy, ricordando che «in base a quanto annunciato, la nuova sede dovrebbe essere usufruibile a partire dall'anno accademico 2024-2025», ha chiesto «a che punto siano i lavori e quali le intenzioni riguardo alla effettiva apertura della nuova sede; se siano state riscontrate infiltrazioni d'acqua in parti dell'edificio, quali gli eventuali danni e chi il responsabile, visto che abbiamo rilevato delle grandi macchie scure sulle pareti esterne dell'edificio; se tutti gli ascensori della struttura abbiano superato i collaudi.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «il 13 dicembre scorso la Regione ha assegnato in comodato d’uso gratuito il nuovo Polo universitario all’Università della Valle d’Aosta. Il 29 gennaio 2024, è stato firmato il contratto con il raggruppamento di imprese Adicom srl - Iset srl (che si è aggiudicata la fornitura “chiavi in mano” delle dotazioni tecnologico/informatiche necessarie all’entrata in funzione) e sono stati avviati i lavori di fornitura e posa in opera. Il cronoprogamma prevede la piena operatività delle dotazioni entro il mese di luglio 2024 al fine di rendere fruibili gli spazi per l’avvio del nuovo anno accademico. Attualmente non si rilevano particolari criticità o ritardi nell’esecuzione, ad eccezione del potenziale ritardo ai piani -1 e -2 nell’ipotesi di mancata tempestiva risoluzione dei problemi di infiltrazione di acqua.»

«Il 7 marzo scorso - ha proseguito l'Assessore - l'UniVdA ha prontamente segnalato a Siv alcune infiltrazioni d'acqua. In particolare, si tratta di infiltrazioni d’acqua al piano -1, lato est dell’edificio, che non si erano mai verificate prima: a seguito di un sopralluogo dei tecnici Siv con l'impresa realizzatrice, è stato evidenziato che si tratta di perdite provenienti da alcune tubazioni, non dipendenti dalle condizioni metereologiche, e che l’impresa interverrà prontamente per la risoluzione di tali problematiche. Vi è poi il trafilamento saltuario di un paio di cavidotti, su circa 9 presenti, che interessa un cavedio esterno al perimetro della cabina elettrica situata al piano -1 dell’edificio, per la cui risoluzione è stato deciso di interpellare Deval per definire la soluzione più efficace per eliminarlo. È stato altresì rilevato un accumulo d’acqua sul cono di luce nord, la cui eliminazione è da trattare nella fase di esercizio dell’immobile. Infine, sono state riscontrate delle infiltrazioni lungo la tromba dell’ascensore n. 1: saranno verificate le griglie di aerazione dalle quali potrebbe potenzialmente prodursi l’infiltrazione dell’acqua piovana.»

Riguardo ai collaudi, l'Assessore ha ricordato che «nella struttura vi sono quattro ascensori e un montacarichi: la stazione appaltante ha assolto i punti relativi all'installazione, al collaudo interno e alla certificazione Ue dell'installatore, mentre per quanto riguarda la dichiarazione Ue unita al contratto di manutenzione, il gestore ha già provveduto ad ottenere l’immatricolazione di 3 dei 4 ascensori presenti, che quindi sono già in esercizio. In merito all’ascensore esterno si è in attesa della messa in esercizio, conseguente alla pratica di immatricolazione, in quanto su tale impianto è necessario provvedere alla posa di una pensilina a copertura dello stesso.»

Il Vicecapogruppo Lavy si è detto «stupito in negativo perché il quadro rappresentato è preoccupante: se, effettivamente, ci sono delle infiltrazioni nella struttura, c'è un problema non di poco conto. Abbiamo già subìto un calvario per la costruzione della nuova sede, dovremo subirne altri per la sua manutenzione? Se l'intento era quello di rendere questa struttura simile ad un ghiacciaio, credo che, con queste infiltrazioni d'acqua, sia stato pienamente raggiunto. Ma il ghiacciaio a cui sembra assomigliare è quello del Planpincieux, che sta cadendo.»

 

SC

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Comunicato n° 170 del 20 marzo 2024
Interpellanza sul censimento dei lupi con visori notturni

 

L'Aula ha nuovamente affrontato la questione della presenza della specie Canis lupus sul territorio regionale, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 20 marzo 2024.

«I dati dell'Ufficio regionale flora e fauna ci dicono che il numero dei lupi sul nostro territorio è aumentato e gli esemplari sono in grande espansione: è aumentato il numero di branchi che è salito a dieci e il numero minimo si attesta a 70 esemplari - ha affermato il Consigliere Christian Ganis -. I dati a nostra disposizione ci consentono di conoscere il numero minimo ma non il numero dei capi presenti realmente nel nostro territorio. In questi ultimi giorni giungono sempre più frequenti segnalazioni come ad esempio quelle dei due esemplari che si aggirano nelle frazioni e nei giardini a Gignod, costringendo gli abitanti a una sorta di coprifuoco. Il censimento di questa specie avviene con vari sistemi, tra cui il campionamento a distanza (distance sampling) con visori termici notturni che si è rivelato molto accurato e preciso. Chiediamo di sapere se è intenzione dell'Amministrazione predisporre un censimento per la specie Canis lupus utilizzando questa modalità di rilievo in modo da avere dati precisi, necessari per programmare le iniziative del caso.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha precisato che «a Gignod sono stati segnalati due lupi nel villaggio di Buthier e il Corpo forestale ha provveduto ad intensificare i controlli, ad installare delle fototrappole e a informare la popolazione per tenere il giusto comportamento verso la fauna selvatica. A partire dal 2017 il monitoraggio del lupo nella nostra regione è effettuato annualmente proprio per conoscere la consistenza numerica e il posizionamento della specie sul territorio. In occasione della raccolta nazionale di Ispra, ogni Regione ha inviato i propri dati di rilevamento e nel 2023 l’Istituto ha comunicato la necessità di effettuare un nuovo monitoraggio nella stagione invernale 2023-2024 che è attualmente in corso. Il “distance sampling” è una tecnica comunemente usata per indicare un insieme di metodologie di campionamento affini tra loro per tipologia di raccolta dati (distanza degli oggetti da un punto noto) e modalità di analisi dei risultati, ampiamente utilizzate per stimare la densità e/o la consistenza di popolazioni biologiche appartenenti alle più svariate specie. Per un rilevamento affidabile, questa tecnica da sola, non garantisce il riconoscimento della specie, oltre una certa distanza. Il Corpo forestale regionale utilizza i visori termici notturni prevalentemente per l’attività di controllo della specie cinghiale mentre il monitoraggio del lupo avviene attraverso l’utilizzo di fototrappole, la raccolta di campioni biologici per l’effettuazione delle analisi genetiche e, più in generale, di segni di presenza della specie. L'Assessorato è cosciente delle criticità legate alla presenza del lupo e sta lavorando a una nuova legge sui danni da fauna selvatica e sulle misure di prevenzione per dare maggior sostegno agli agricoltori, restando in attesa dell’iter proposto anche dalla Commissione europea per il declassamento dello status del lupo da specie “strettamente protetta” a “protetta”.»

«Non sono gli indennizzi agli agricoltori a risolvere il problema del lupo - ha replicato il Consigliere Ganis -. Non riusciamo a capire il perché l'Assessorato non voglia informare i cittadini sui numeri dei lupi effettivamente presenti sul nostro territorio. L'utilizzo dei visori notturni avrebbe sicuramente dato un contributo importante al monitoraggio della specie. La bozza del Piano faunistico riporta che nel quinquennio 2018-2022 sono stati identificati 179 esemplari di Canis lupus e sapere che la loro presenza incombe sempre di più sui villaggi e i centri abitati è un serio problema, non solo per il settore faunistico ma per tutto il mondo antropizzato

I lavori riprendono domani, giovedì 21 marzo, alle ore 9.

LT

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Comunicato n° 171 del 21 marzo 2024
Interpellanza sugli interventi infrastrutturali dell'autostrada in bassa Valle

 

Gli interventi infrastrutturali del tratto autostradale Pont-Saint-Martin/Verrès sono stati al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Forza Italia nella seduta pomeridiana del Consiglio del 20 marzo 2024.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato «l'iniziativa consiliare del nostro gruppo dello scorso mese di dicembre in risposta alla quale il Governo si era impegnato a presentare le prospettive di ammodernamento dell'autostrada A5 entro la metà di febbraio 2024. Il traffico su questa arteria ha registrato nel 2023 una decina di circostanze con situazioni oltre i limiti cui siamo abituati - ossia 26mila passaggi al giorno - soprattutto la domenica nella corsia a scendere. Il massimo flusso conta una presenza di 2.500 veicoli all'ora, mentre in altre autostrade ve ne sono dai 4.000 ai 4.500. Probabilmente le code che si verificano non derivano dall'incapacità di deflusso, ma dal restringimento delle carreggiate dovute a lavori. Chiediamo dunque di conoscere le ragioni che stanno ritardando la presentazione del Piano dei trasporti nonché l’esito delle interlocuzioni con la società autostradale Sav e gli intendimenti del Governo in merito ad un significativo intervento infrastrutturale sull’arteria autostradale tra Pont-Saint-Martin e Verrès.»

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha ricordato che «siamo in fase di ultimazione del Piano regionale dei trasporti, pur in una situazione di carenza di organico e a fronte della complessità del suo iter: gli indirizzi politici sono dati, i tecnici sono al lavoro per completare il documento che a breve sottoporrò alla Giunta per la sua approvazione. Riguardo alla situazione dell'autostrada, il problema va guardato in prospettiva perché l'infrastruttura è datata e pensata per un traffico veicolare completamente diverso da quello odierno: occorre quindi guardare alla fluidità complessiva della viabilità stradale e autostradale, non solo del fine settimana ma anche di quella settimanale sulla strada statale. Nel 2032 la concessione autostradale scadrà: occorre pertanto fare una giusta pianificazione degli interventi infrastrutturali nel tratto della bassa Valle, aprire il confronto con il Ministero per farci trovare pronti con progetti concreti. Il lavoro che porteremo all'attenzione del Consiglio è un lavoro che guarda al futuro e sul quale avremo l'opportunità di confrontarci.»

Il Capogruppo Marquis si è detto «molto preoccupato, perché conosco le dinamiche di funzionamento delle concessioni autostradali. La nostra è l'autostrada più cara d'Italia perché ci sono pochi passaggi. Se andiamo ad interloquire con le società autostradali, queste si renderanno disponibili ad investire grosse risorse, che poi ribalteranno in tariffa sull’utenza rendendola ancora più insostenibile perché mancano i passaggi. È quindi importante che la politica assuma le scelte giuste sugli interventi da prevedere al fine di non gravare esageratamente poi sulle tasche dei cittadini.»

 

SC

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Comunicato n° 172 del 21 marzo 2024
Interpellanza sulla realizzazione di un passaggio a raso della ferrovia ad Aosta

 

L'interpellanza a firma congiunta dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain, illustrata nella seduta consiliare del 21 marzo 2024, ha portato l'attenzione sulla realizzazione di un passaggio a raso della ferrovia nel centro di Aosta.

«Nel corso di una precedente interrogazione del mese di febbraio scorso, è stato dichiarato che Rfi si sarebbe impegnata ad avviare uno studio per la realizzazione di un sovrappasso o un passaggio a raso in stazione per "ricucire la città" di Aosta - ha osservato il Consigliere Claudio Restano -. Il Comune del capoluogo si è ripetutamente dichiarato favorevole al passaggio a raso della ferrovia che, per altro, è compatibile con la proposta di legge recentemente presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain sulla valorizzazione in chiave storico-turistica della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier. Un collegamento pedonale e veicolare a raso tra il centro della città e la zona F8/Sud sarebbe auspicabile per gli indubbi vantaggi che porterebbe a livello commerciale, turistico, logistico e promozione del nostro territorio, nonché di complessiva valorizzazione dell'area. La realizzazione di questo passaggio a raso potrebbe portare anche alla valorizzazione del castello di Bramafam, che costituirebbe un'ulteriore porta di accesso alla città di Aosta dal lato sud. Interpelliamo quindi il Governo per conoscere gli intendimenti politici rispetto alla realizzazione di un passaggio a raso della ferrovia nonché per sapere se siano previsti interventi di valorizzazione o di recupero del "castello" di Bramafam e, di conseguenza, quali ne siano gli intendimenti circa la sua futura funzione.»

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha ribadito che «le scelte definitive saranno contenute nel Piano regionale dei trasporti, ma oggi posso dire che l'obiettivo di collegare la zona sud di Aosta con il centro storico riveste per noi una grande importanza sia sotto il profilo economico e turistico sia per la viabilità. Il tema vogliamo affrontarlo in maniera organica e non attraverso singoli interventi: l'obiettivo di ricucire la città si interseca con la scelta definitiva sulla valorizzazione dell'infrastruttura ferroviaria tra Aosta e Pré-Saint-Didier. Le proposte messe in campo, non da ultimo la proposta di legge di RV per la sua valorizzazione in chiave turistica, sono molte e vi presenteremo a breve un'idea complessiva su questa infrastruttura. La risoluzione del problema dell'attraversamento ferroviario di Aosta sarà fondamentale: Rfi, in risposta all'idea di allargare il sottopasso, ha proposto di ragionare su di una passerella aerea a monte della stazione ferroviaria. La volontà politica è quella di superare questo sbarramento e realizzare l'attraversamento, con delle scelte che saranno contenute nel Piano regionale dei trasporti, che comprenderà anche il futuro dell'infrastruttura ferroviaria.»

L'Assessore ha quindi riferito che «al momento non sono previste attività di valorizzazione del castello di Bramafam. La Soprintendenza per i beni e le attività culturali, per quanto concerne la città di Aosta, in vista del suo 2050esimo compleanno, è impegnata in interventi di valorizzazione di monumenti e siti archeologici, tra i quali: la realizzazione di una nuova piazza spettacoli e di nuove passerelle nell’area del Teatro romano, il restauro della Tour Fromage, il restauro e la rifunzionalizzazione di Palazzo Roncas, le attività di restauro dell'Arco d'Augusto e di alcuni tratti della cinta muraria di Aosta. Inoltre, è in fase di concezione il riallestimento del Museo archeologico regionale e sono in atto alcuni primi interventi conservativi dell'edificio della Villa romana della Consolata, propedeutici alla conservazione del sito archeologico. Non appena possibile, è sicuramente intenzione della Soprintendenza effettuare un’attività di restauro e conservazione di alcune torri cittadine, valorizzandone le caratteristiche architettoniche, artistiche e storiche, al fine di promuovere, tra l’altro, il circuito delle mura romane e delle torri medievali.»

Il Capogruppo Aggravi, nella replica, ha osservato: «È l'ennesimo carico di aspettativa sul Piano regionale dei trasporti: ci rendiamo conto che parliamo di problemi che vanno trattati in maniera organica e complessiva, ma il nostro compito è anche quello di dare suggestioni. L'obiettivo della nostra proposta di legge è quello di riaprire e stimolare il dibattito sul recupero dell'infrastruttura Aosta/Pré-Saint-Didier, che oggi è in totale stato di abbandono e che potrebbe avere una nuova vita. Siamo coscienti che la proprietà dell'infrastruttura non è regionale, ma è una proposta che si collega anche al recupero dell'intera area.»

Il Consigliere Claudio Restano ha aggiunto: «Mi aspettavo un po' più di coraggio nel manifestare la volontà politica. Il Piano regionale dei trasporti è l'atto principale e quindi aspettiamo pazientemente la sua presentazione. I termini "passerella" e "sottopasso" sono davvero fuori dai tempi: occorre osare di più, avere più coraggio per valorizzare una città che sta diventando sempre più centro turistico. Dobbiamo riappropriarci dei nostri doveri politici, creando sinergie tra Assessorati e dando i giusti indirizzi alla parte tecnica e amministrativa.»

 

SC

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Comunicato n° 173 del 21 marzo 2024
Interpellanza sulle "Villette degli impiegati" del quartiere Cogne

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 21 marzo 2024 il gruppo Forza Italia ha portato all'attenzione dell'Aula la questione delle "Villette degli impiegati" del quartiere Cogne di Aosta.

«Da informazioni stampa, risulta che 15 unità abitative saranno messe in vendita per volontà del Comune di Aosta con una base d'asta di 2 milioni 280mila euro, con un abbattimento del 40% del valore complessivo degli immobili voluto dalla Giunta Nuti del Comune di Aosta - ha affermato il Consigliere Mauro Baccega -. Risulta che l'Amministrazione del Capoluogo, per procedere, stia aspettando la delibera della Regione che deve portare in approvazione l'atto autorizzativo del percorso individuato dal Comune. Chiediamo di sapere: se le villette, occupate regolarmente da assegnatari di Edilizia residenziale pubblica, a suo tempo inserite nel piano di vendita, potranno essere acquistate dagli assegnatari, così come le Giunte comunali precedenti avevano garantito; se agli assegnatari di Erp è garantito il diritto di permanenza negli alloggi anche a coloro che non potranno acquistarli; quando l'Amministrazione regionale intende predisporre e portare all'approvazione la delibera del Comune; se si ritiene che la valutazione economica e il ribasso previsto possano favorire il processo di alienazione degli alloggi

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha riferito che «le villette sono attualmente 37: 11 alloggi sono stati venduti a ex inquilini, nell’ambito del Piano di alienazione, concluso nel 2019; 10 alloggi (corrispondenti a 8 unità abitative per effetto delle divisioni operate dal Comune di Aosta) sono ancora nel patrimonio di Edilizia residenziale pubblica; 17 alloggi vuoti e rimasti invenduti sono nella disponibilità del Comune di Aosta. Di questi ultimi, uno deve rimanere nel patrimonio indisponibile (nell’ambito del Demanio culturale) e 2 sono stati riaccorpati in un’unica unità abitativa originaria. I 15 alloggi vuoti sono compresi nel piano di alienazione deciso dal Comune di Aosta con atto di Giunta del 4 marzo scorso che prevede la vendita dei soli alloggi attualmente vuoti e in piena disponibilità dell'Amministrazione del capoluogo. I 10 alloggi ancora facenti parte del patrimonio Erp, occupati regolarmente dagli assegnatari e amministrati da Arer, non fanno parte del lotto in vendita. Il Comune e Arer hanno comunicato che, ad oggi, non è possibile per gli assegnatari, acquistare nessun alloggio destinato a edilizia residenziale pubblica poiché l'ultimo piano vendita è scaduto nel 2019 e, comunque, prima dell'adozione del piano di mobilità, è stata formalmente verificata l'assenza di interesse all'acquisto degli assegnatari. Per questi 10 alloggi, infatti, è previsto uno spostamento verso altri appartamenti Erp di nuova costruzione che si trovano nelle immediate vicinanze e che sono adeguati per quanto attiene l’assenza di barriere architettoniche, data l’età avanzata della maggior parte degli assegnatari. Il passaggio è previsto entro il 31 dicembre 2026, a ultimazione degli alloggi del quinto lotto, i cui lavori stanno per iniziare.»

«L'Amministrazione regionale ha già provveduto a escludere dall'applicazione della legge regionale in materia di politiche abitative (n. 3/2013) le 15 unità immobiliari per le quali il Comune di Aosta ha avviato la procedura di alienazione - ha specificato Sapinet -. I restanti 8 alloggi, ancora nel patrimonio Erp e attualmente occupati da assegnatari, saranno oggetto della stessa procedura di esclusione solo quando sarà concluso il piano di mobilità verso i nuovi alloggi. Gli uffici del Comune di Aosta segnalano che la valutazione economica e il ribasso previsto nella deliberazione di Giunta comunale n. 32/2024 deriva da una serie di considerazioni contenute nella stessa. In sintesi, l’Amministrazione comunale ha previsto, nelle varie deliberazioni di estrapolazione degli alloggi dal patrimonio Erp, di procedere alla determinazione del più probabile prezzo base di vendita degli immobili, tramite revisione e/o aggiornamento della perizia di stima predisposta nel 2004. A seguito di ulteriori analisi sullo stato di conservazione delle singole unità abitative, il Comune ha deciso di procedere secondo due diversi criteri di stima ovvero valutazione comparativa tra i dati disponibili dal mercato immobiliare, opportunamente adattati ai beni in argomento, e metodo del valore di trasformazione. Come previsto dal Regolamento comunale di alienazione dei beni appartenenti al patrimonio disponibile, sono stati individuati il grado di appetibilità degli immobili e la tipologia di mercato potenzialmente interessata all’acquisto. Il Servizio patrimonio del Comune di Aosta ha redatto una perizia estimativa del più probabile prezzo di mercato delle unità immobiliari in vendita, che determina un valore finale complessivo pari a circa 3,8 milioni di euro: da questo conteggio, al fine di aumentare il grado di appetibilità sul mercato delle villette, la Giunta comunale ha stabilito di adottare, sul valore da porre a base d’asta, una percentuale di abbattimento pari al 40% del prezzo stimato nella perizia. L’auspicio è che tale indirizzo possa essere funzionale all’obiettivo di alienazione delle unità abitative attualmente vuote per favorire ulteriormente, in caso di vendita e successiva ristrutturazione delle unità abitative comprese nel Piano, il percorso in essere di riqualificazione e rinnovo del Quartiere Cogne.»

«Caro Assessore, mi aspettavo una risposta politica, seria, in linea con quanto si era definito dal 2005 in avanti», ha dichiarato il Consigliere Baccega dicendosi «insoddisfatto della risposta che riporta delle inesattezze. Ci sono almeno tre assegnatari che hanno manifestato la loro volontà di acquistare gli alloggi che occupano a cui, nel mese di febbraio 2020, il Comune di Aosta ha risposto che il piano vendite era scaduto nel 2019 e che si stava aggiornando quello futuro e non sappiamo perché questo non sia ancora stato fatto. Trovo poi che il piano mobilità sia un'aberrazione totale: si ritiene davvero possibile spostare delle persone anziane in altri edifici come fossero dei pacchetti? Queste otto famiglie che hanno vissuto la loro intera esistenza in quegli alloggi, saranno spostate senza nessuna remora: non sono numeri, si tratta di persone! Qualcuno ha valutato le conseguenze sociali di questa scelta scellerata fatta da una Giunta comunale traballante? E quali nuovi edifici saranno pronti nel 2026? I lavori di riqualificazione parlano da soli: i cappotti delle case sono fatti a metà, in vari edifici mancano gli ascensori, i lavori di edilizia sono cominciati e mai finiti, per non parlare delle ristrutturazioni parziali che si stanno facendo in alloggi che risalgono alla prima metà del secolo scorso. Vi invito a valutare con attenzione quello che sta succedendo e mi auguro che non vorrete partecipare a questa follia

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Comunicato n° 174 del 21 marzo 2024
Interpellanza sulla struttura socio assistenziale di Variney

 

Nella seduta consiliare del 21 marzo 2024, la gestione della struttura socio assistenziale di Variney è stata nuovamente al centro del dibattito con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.

«Nonostante le nostre numerose iniziative consiliari su questa struttura, le risposte che ci sono state fornite in Aula risultano sommarie e parziali, quando addirittura in contrasto con quanto da noi acquisito con l'accesso agli atti - ha dichiarato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Per questo motivo chiediamo di conoscere: il procedimento amministrativo seguito dall'Ausl e dalla Regione che ha portato al rilascio del riconoscimento dei titoli o certificazioni conseguiti all'estero degli infermieri che hanno prestato o prestano servizio presso la struttura di Variney beneficiando della deroga della legge dello Stato 14/2023, con l'indicazione della data degli otto provvedimenti adottati; come sia stato aumentato il minutaggio riferito alla presenza del personale infermieristico sui pazienti dell'Unità di assistenza prolungata pari a 72 minuti di assistenza al giorno/ospite e il relativo costo; se vi sia stato un successivo incontro con la cooperativa che gestisce la struttura e il direttore di struttura - che non erano presenti nella riunione richiesta dai sindacati del 26 gennaio scorso - per dare seguito alle segnalazioni di criticità espresse dai sindacati rispetto alla sua gestione (cinque Coordinatori cambiati in dieci mesi, contratti di lavoro, minutaggi…) e quali siano le intenzioni della Giunta per risolverle; se, visto il cumulo di incarichi del direttore della struttura e lo svolgimento dell'incarico a Variney in regime di Lpa, vi sia l'intenzione di sollecitare l'Ausl per valutare possibili incompatibilità o inopportunità e soluzioni atte a trovare una professionista con un carico di lavoro minore per poter risolvere al più presto le problematiche segnalate da più parti.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha informato che «il direttore dell’esecuzione del contratto ha verificato la sussistenza dei requisiti previsti dal capitolato sui titoli necessari per gli operatori Oss, infermieri e riabilitatori. Il minutaggio assistenziale per gli utenti dell’Unità di assistenza prolungata (Uap) è stato adeguato sin dal momento del trasferimento degli utenti dalla struttura J.B. Festaz, con specifico ampliamento del rapporto contrattuale con la cooperativa aggiudicataria. I minutaggi garantiti per utente non sono 72 minuti ma 144 al giorno a paziente. Per il nucleo dei 10 utenti di Uap è presente un infermiere per ognuno dei tre turni da otto ore. I minuti giornalieri garantiti sono 1.440: 144 per paziente, che superano i 107 previsti dalla delibera n. 2825 del 2007.»

«A seguito della riunione con le organizzazioni sindacali, la cooperativa si è impegnata a cercare di risolvere le criticità segnalate, in particolare nel garantire una maggiore continuità per quanto riguarda il coordinamento - ha segnalato Marzi -. Vista la situazione di fragilità degli ospiti, l’Ausl ha scelto di mantenere la direzione sanitaria in capo alla medesima. La soluzione è provvisoria, in attesa della piena attuazione dell’Atto aziendale che apporterà importanti novità nell’organizzazione dell’Area territoriale con l’attivazione di due nuove Strutture complesse, tra cui quella per la residenzialità anziani. Non risultano al momento incompatibilità in chi oggi riveste provvisoriamente queste funzioni e il direttore sanitario di Variney è stato scelto in quanto figura dirigenziale di elevata esperienza. Il direttore sanitario non opera in autonomia, ma è supportato dalla collaborazione di figure mediche assegnate dall'Area territoriale dell'Ausl.»

La Capogruppo Guichardaz ha quindi replicato: «Sui titoli, la normativa che ho verificato con gli esperti dice una cosa diversa da quanto riferito dall'Assessore: la Regione deve presidiare e comunicare all'Ordine professionale il riconoscimento del titolo. Rispetto ai minutaggi, chiederò i quadri turno: non si capisce come sia stato possibile passare dai 72 minuti dichiarati nell'integrazione dell'appalto agli attuali 144 minuti, forse si sono messe insieme tutte le attività, di Rsa e Uap? Delle risposte sulle domande poste dai sindacati non ci ha dato risposta e che la cooperativa si impegni a non cambiare un coordinatore ogni due mesi mi sembra veramente poco. Sul direttore sanitario, se è in libera professione, non possiamo dire che la struttura sia in capo al pubblico; invitiamo inoltre a verificare le dichiarazioni di incompatibilità pubblicate sul sito che devono essere aggiornate nel caso di variazioni e vogliamo acquisire la rinuncia della dirigente del distretto 1-2 per la direzione di struttura di Variney, visto che su Perloz è stato dichiarato che "la direzione della Rsa rientra nelle attività ordinarie della direzione del distretto". Ci sono molte cose che non tornano e che continuano a non tornare.»

SC

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Comunicato n° 175 del 21 marzo 2024
Interpellanza sulla cura dei disturbi del sonno

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 21 marzo 2024 è stata affrontata la questione della cura dei disturbi del sonno.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha parlato in particolare della «sindrome delle apnee notturne (Osas) che spesso è associata a malattie riconosciute come le principali cause di morte: è frequentemente associata anche a una ridotta aspettativa di vita ed è causa di circa il 7% di tutti gli incidenti stradali. Può essere presente già in età pediatrica e tra i 40 e gli 85 anni. Nel 2014, il Ministero della salute ha prodotto delle linee guida che sono state recepite dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2016 e adottate da molte Regioni che si sono dotate di piani terapeutici specifici. Oltre all'Osas vi sono poi altre malattie del sonno tra cui l'insonnia e la sindrome delle gambe senza riposo (Rls). Vorremmo sapere: quanti sono i pazienti in terapia domiciliare per Osas; se è stato individuato - o si intende avviare - un percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare per i pazienti sospetti di soffrire di questa sindrome, in linea con le indicazioni dell'intesa Stato-Regioni del 2016, e se esiste un modello regionale assistenziale e organizzativo per la presa in carico, sia delle persone adulte, sia dei pazienti in età pediatrica; quali sono le azioni poste in essere dall'Ausl nell'ambito dell'ambulatorio per la cura dei disturbi del sonno aperto nel gennaio 2018, con riferimento all'insonnia e alla sindrome delle gambe senza riposo

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi ha riferito che «sono 700 i pazienti attualmente in terapia per la sindrome delle apnee ostruttive del sonno. L'Ausl ha individuato un percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare che garantisce una presa in carico efficace dei disturbi del sonno, attivata a partire dalla diagnosi ed è operativo un ambulatorio del sonno in capo alla Struttura di pneumologia che, a partire dal suo responsabile, ringraziamo per il lavoro che da sempre svolge per la nostra comunità. Anche in considerazione dell’attenzione data alle attività correlate a tali disturbi, il nuovo atto Aziendale ha valorizzato la struttura semplice della pneumologia, qualificandola in struttura complessa. Tale attenzione è stata riconosciuta anche dall’associazione Alice, che sin dal 1997 opera nella nostra regione per supportare i malati e i familiari e rapportarsi con le istituzioni per migliorare e uniformare i livelli di assistenza e di cura. Alice si dedica anche ad una importante attività di screening per la prevenzione dell’ictus, fortemente correlato alle patologie del sonno, che in Italia, con circa 200.000 casi all’anno, è la prima causa d’invalidità, la seconda di demenza e la terza di morte. L’insonnia, invece, viene normalmente diagnosticata e trattata all’interno degli ambulatori di neurologia generale, in quanto sintomo diffuso e traversale a tutte le patologie neurologiche, soprattutto quando a questa è associata una relazione emotiva ansiosa e/o depressiva. La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo specifico del movimento potenzialmente associato a malattia di Parkinson, viene quindi affrontata nell’ambito dell’ambulatorio dedicato alle malattie neurodegenerative. Le patologie neurologiche primitive del sonno hanno una bassa prevalenza, pertanto i pochi pazienti con tale sospetto di disturbo vengono messi in contatto con i centri di regioni limitrofe più popolate che trattano una maggiore casistica di tale rilievo

«In occasione della Giornata mondiale del sonno, lo scorso 16 marzo, si è svolto ad Aosta il convegno, patrocinato dall’Amministrazione regionale, sul tema dei disturbi del sonno che ha approfondito le patologie Osas, la sindrome Rls e il legame tra ictus e sonno - ha proseguito Marzi -. Sia da parte di tutti i relatori, che delle associazioni dei pazienti e volontari è stato ribadito come le problematiche legate a queste patologie devono essere affrontate e risolte a livello nazionale: attraverso il riconoscimento dell’apnea ostruttiva nel sonno come malattia cronica e invalidante; al suo inserimento nei Livelli essenziali di assistenza; all’istituzione di un Registro nazionale; attraverso l’introduzione dei disturbi del sonno nei corsi di laurea in medicina, ad oggi non previsti in Italia, se non molto marginalmente e nella sola facoltà di neurologia. Sin dal 2019 in ambito nazionale il tema è stato trattato più volte dagli organi parlamentari, con risoluzioni e proposte di legge presentate da diverse forze politiche: dalla Lega al Partito democratico.»

Il Consigliere Sammaritani ha sottolineato «l'importanza di individuare in maniera chiara e tempestiva l'Osas che spesso, invece, viene banalizzata anche da coloro che ne soffrono e che non sanno riconoscere i sintomi. Si tratta di una patologia che ha ricadute molto gravi sullo stato di salute delle persone e porta a pagare costi personali, sociali e sanitari molto ingenti. Nel 2016 si stimava che, a livello nazionale, i costi sanitari diretti (ricoveri ospedalieri, visite specialistiche e ambulatoriali, diagnostica strumentale, farmaci, cure e riabilitazioni) fossero di circa 9,2 miliardi di euro e quelli indiretti (danni da mancata produzione, danni alle persone, danni materiali, ecc) di quasi 17 miliardi. Per questo tipo di cure è molto importante l'approccio multidisciplinare e ci vorrebbe una preparazione maggiore da parte delle università che formano i medici che, ad oggi, dedicano poco spazio e attenzione a questa patologia. Concordo sul fatto che si debba intervenire in via primaria a livello nazionale ma credo anche che la nostra Azienda sanitaria potrebbe incidere positivamente con un'attività di sensibilizzazione per far conoscere meglio questa patologia, in modo che le persone affette dai sintomi dell'Osas si rivolgano prima possibile ai medici curanti. Sarebbe meglio avviare una grande attività di prevenzione piuttosto che di cura

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Comunicato n° 176 del 21 marzo 2024
Interpellanza sul "marchio ombrello" regionale

Il "marchio ombrello" regionale è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 21 marzo 2024.

«Mentre i giornali ci informano che a febbraio è nato il marchio "Made in Courmayeur", la gestazione del "marchio ombrello" regionale sembra ancora lunga - ha affermato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Pur essendo una necessità riconosciuta dal Defr 2024-2026, che ne dettaglia usi, potenzialità e ricadute sul territorio, il marchio regionale non è ancora arrivato alla fine del suo iter di registrazione. Chiediamo quindi di sapere a che punto sia la sua realizzazione e quando si intenda ultimare questo percorso in modo tale da poter veicolare, promuovere e valorizzare in maniera ancor più efficace ed efficiente l'immagine della nostra Valle e le nostre numerose eccellenze.»

«A dicembre 2023 - ha specificato l'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques -, la Giunta regionale ha aggiornato il regolamento d'uso del marchio regionale di promozione turistica, ossia del "cuore" associato al logotipo "Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste" adottato nel 2008, ai fini della registrazione del marchio di promozione territoriale come "marchio collettivo" (che contraddistingue prodotti o servizi di più operatori economici per la loro specifica provenienza, natura o qualità, con una funzione di garanzia del prodotto o del servizio). Il nuovo regolamento d'uso è stato quindi inviato al Ministero delle imprese e del Made in Italy per il perfezionamento della procedura di registrazione e il 7 marzo 2024 la domanda di registrazione è stata pubblicata nel bollettino delle domande registrabili. Decorso il periodo di opponibilità (tre mesi), quindi presumibilmente dall'8 giugno, il marchio collettivo regionale di promozione turistica potrà essere registrato. Secondo quanto previsto dal regolamento, il marchio è utilizzato di diritto dalla Regione e dai relativi enti funzionali nonché da enti turistici, enti locali, enti pubblici diversi e associazioni in tutte le occasioni istituzionali e in tutte le attività di promozione e comunicazione di interesse turistico. Il marchio può, inoltre, essere concesso in uso a imprese e organizzazioni private che svolgono attività di interesse turistico.»

«In attesa del perfezionamento dell'iter di registrazione - ha proseguito l'Assessore - sarà avviato un processo di concertazione tra gli Assessorati sviluppo economico, turismo, agricoltura, beni culturali e gli altri enti regionali portatori di interesse (Chambre valdôtaine e Office du tourisme) per verificare le azioni amministrative, ed eventualmente normative, da avviare al fine di utilizzare il marchio di promozione turistica anche con funzioni di marchio "ombrello". Eventuali sviluppi - nel senso del possibile utilizzo del marchio ombrello anche come marchio regionale di qualità con indicazione di origine - necessiteranno di ulteriori approfondimenti, in relazione alla complessità che la certificazione di qualità delle produzioni agroalimentari comporta. Nel panorama delle produzioni regionali, infatti, il marchio regionale di qualità si aggiungerebbe alle indicazioni geografiche dell'Unione europea, per cui la sua adozione richiederà uno specifico disegno di legge, che dovrà essere oggetto di confronto anche con il Ministero dell'agricoltura e con gli uffici della Commissione europea. Considerata la complessità delle attività da svolgere, non è possibile, al momento, stabilire un termine per la conclusione del processo, ma ritengo importante averlo finalmente avviato: già nelle prossime settimane è programmato un incontro con gli Assessorati coinvolti per dare gambe ad un progetto che è negli obiettivi di questa maggioranza.»

Il Vicecapogruppo Brunod si è detto «soddisfatto perché dopo tanti anni di esistenza del marchio "cuore", che è diventato un elemento di prestigio per la Valle d'Aosta, si sta concretizzando la registrazione: è importante non solo per il discorso turistico ma anche come marchio di qualità e di localizzazione. Per riuscire a incrementare l'immagine e la qualità della Valle a livello nazionale e internazionale è più che mai opportuno chiudere questo cerchio: turismo vuol dire collaborazione a 360°, quindi ben vengano le sinergie non solo tra Assessorati ma anche con la Chambre e gli enti che svolgono attività di interesse turistico.»

 

SC

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Comunicato n° 177 del 21 marzo 2024
Interpellanza sul supporto ai genitori separati

Con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 21 marzo 2024, è stata nuovamente affrontata la questione della bigenitorialità e del supporto ai genitori separati.

«Nel Piano regionale per la salute e il benessere sociale non si affronta la questione della bigenitorialità e neppure la condizione di marginalità ed esclusione di molti genitori separati - ha dichiarato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Sono noti i casi di genitori che per contribuire al mantenimento dei figli sono spesso costretti a indebitarsi fino ad arrivare a forme estreme di impoverimento e l'associazione Genitori separati ha avanzato una serie di richieste specifiche per migliorare la vita di queste persone. È stato chiesto un sostegno non solo economico, attraverso l'erogazione di contributi, elargizioni e benefici pubblici ma anche un sostegno di tipo psicologico con corsi informativi ad hoc, oltre che un nuovo regolamento di accesso all'edilizia pubblica che riservi delle percentuali di alloggi ai genitori separati in difficoltà economica. Vorremmo sapere se l'Assessore abbia preso visione delle richieste dell'associazione Genitori separati e se abbia l'intenzione di dare corso a quanto chiesto

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha assicurato di «aver preso visione delle comunicazioni pervenute da parte dell’associazione Genitori separati pervenute sotto forma di pubblicazioni di un quotidiano regionale on line. Al netto dei giudizi, la Regione ha rilevato l’esigenza di creare una piattaforma di condivisione dei dati per il monitoraggio dei contributi erogati ai beneficiari e abbiamo chiesto di inserire questo fabbisogno nel piano pluriennale per l’innovazione tecnologica che è in fase di elaborazione

«L’attività di prevenzione dell’allontanamento familiare è prevista nel Piano salute e benessere sociale, in particolare tra gli interventi del Programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione, individuato come Livello delle prestazioni e dei servizi, sperimentato dal 2019 su tutto il territorio regionale - ha chiarito Marzi -. Il programma prevede un percorso di accompagnamento per garantire a ogni bambino una valutazione appropriata e di qualità della sua situazione famigliare, attraverso l’équipe multidisciplinare che insieme alla famiglia definisce le azioni da porre in essere secondo un piano unitario, partecipato e sostenibile. Nei confronti dei genitori, l’équipe ha un approccio di equidistanza, senza giudizi sulla funzione genitoriale paterna e materna, valorizzando entrambe le figure e promuovendo il legame con i figli. Gli strumenti messi in campo sono molteplici e sono articolati in base al progetto individuale sul minore e sul nucleo familiare. In un’ottica di rafforzamento delle attività di mediazione familiare, come indicato nelle Politiche per la famiglia e natalità del Psbs, vengono proposti “gruppi di parola” per i figli di genitori separati che abbiano seguito il percorso di mediazione familiare, aperti anche ad altri minori, e si sta approfondendo la possibilità di attivare anche “gruppi di parola” per genitori separati. Inoltre, il Centro per le famiglie propone attività di laboratori e incontri rivolte ai genitori come i recenti momenti di incontro per i papà con un laboratorio padre e figli e una riflessione sull'essere padre

Sull'edilizia residenziale pubblica, l'Assessore ha precisato: «Siamo in fase di revisione della legge regionale sulle politiche abitative (n. 3/2013) e lo studio propedeutico, volto alla valutazione complessiva e multidimensionale del disagio sociale, comprenderà tutte le forme di disagio che investono i nuclei familiari. Per il patrocinio, tutti gli utenti fanno riferimento alla normativa nazionale di settore e al testo unico sugli interventi economici di sostegno e promozione sociale (l.r. 23/2010) che cura l’accesso ai sostegni a favore delle persone e alle famiglie valdostane in situazioni in difficoltà. Molte delle necessità rappresentate trovano quindi risposta nelle attività che sono in essere e che stiamo portando avanti su vari fronti

«Ritengo che la competenza in materia sia prima di tutto regionale e non nazionale - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. La realizzazione del registro regionale unico dei contributi elargiti, il protocollo unico regionale per la concessione dei contributi, elargizioni e benefici pubblici, il regolamento protocollo sull'attività dei servizi sociali, i corsi per genitori separati sulla gestione del conflitto genitoriale, i corsi informativo-formativi sulle conseguenze psicologiche sui figli, il nuovo regolamento per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica sono tutte attività poste in capo alla Regione. Certo sono state attivate varie iniziative ma con riscontri pratici del tutto deludenti se non preoccupanti. Abbiamo già segnalato in quest'Aula dei casi concreti di persone disperate che hanno ricevuto poco aiuto, pur avendolo chiesto e sollecitato il supporto della Regione tante volte. Oggi, una delle categorie che soffre maggiormente è quella dei genitori separati in cui la parte più debole si trova in situazioni di estrema criticità su cui bisogna intervenire. Le azioni messe in campo non mi paiono risolutive e bisogna accelerare per non trovarci in situazioni ancora più gravi

LT

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Comunicato n° 178 del 21 marzo 2024
Les travaux du Conseil sont terminés. Une motion a été rejetée.

En clôture de la réunion du Conseil des 20 et 21 mars 2024, deux motions ont été examinées, dont une rejetée et une retirée.

L'Assemblée a rejeté, avec 21 voix d'abstention (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) et 14 en faveur (Lega VdA, RV, FI, GM), une motion du groupe Lega Vallée d'Aoste qui sollicitait, à l'occasion du 80e anniversaire de la mort d'Émile Chanoux, un travail de sensibilisation sur son assassinat et à organiser avec les sociétés savantes et l'Université de la Vallée d'Aoste des rencontres pour rappeler sa figure, en sensibilisant aussi les étudiants des écoles de tous les niveaux pour en illustrer la vie, la mort, l'œuvre et la pensée.

«Le 18 mai est une journée émouvante pour notre histoire, parce qu'il rappelle la mort en 1944 du martyr de la Résistance valdôtaine. Les circonstances de sa mort et sa réelle signification pour les Valdôtains méritent un approfondissement sérieux - a dit le Vice-Chef du groupe, Erik Lavy -, tout comme il est nécessaire de promouvoir l'actualité de sa pensée et de son action face aussi à de maladroites tentatives d'en réduire la portée. Pendant des décennies on s'est efforcé, de tous côtés, de faire croire à la version du suicide, une interprétation aujourd'hui complètement falsifiée par de sérieuses recherches récentes. Il faut expliquer surtout aux jeunes l'œuvre d'Émile Chanoux, flambeau du peuple Valdôtain, car ils ne la connaissent pas: c'est une obligation morale et par cette motion nous voulons donner un signal fort pour rendre justice à ce vrai Valdôtain qui a travaillé pour une Vallée d'Aoste libre, une Italie fédérale, une Europe des peuples. Par ce vote d'abstention, nous comprenons beaucoup de choses et je le dis par les mots de Chanoux: "et bien jeunes hommes valdôtains, concluez. Concluez qu'il nous faut agir pour ne pas laisser devenir les Valdôtains sans caractère, sans âme".»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha osservato: «Il tempo contribuisce ad affievolire la memoria e quindi il dibattito di oggi, affrontato con pragmaticità, è stato utile perché la memoria serve a creare gli anticorpi, a rigenerare la democrazia. Io credo che non sia importante arrivare a capire come è morto Chanoux, perché a prescindere dalle cause di morte, il suo fu un omicidio di regime, così come non credo che le istituzioni debbano lavorare per riabilitare la figura di Chanoux, altrimenti daremmo ragione a chi ha cercato, in maniera pénible, maldestra e ignorante, di semplificare e di riscrivere la storia a proprio uso e consumo. Chanoux non ha bisogno di nessuna riabilitazione, ma sicuramente si dovranno trovare delle nuove occasioni per raccontare Chanoux, il suo impegno, la sua azione, il suo pensiero, il suo percorso di vita, anche nell'ambito delle celebrazioni per l'80° anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia. Nel 1994 è stata costituita la fondazione dedicata ad Émile Chanoux, che opera per la conoscenza della sua figura, per la pubblicazione dei suoi scritti, che porta avanti progetti anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche. E la scuola si sta impegnando molto in questo senso. Vi chiediamo quindi di ritirare la mozione visto il dibattito di oggi.»

Une motion du groupe Progetto Civico Progressista sur le rétablissement de la Tva sur le pellet à 10% a été retirée.

L'Assemblée se réunira à nouveau le mercredi 3 et le jeudi 4 avril.

SC-LT

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