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Riunione del Consiglio regionale del 7, 8 e 9 febbraio 2024

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Comunicato n° 50 del 1° febbraio 2024
Il Consiglio si riunisce dal 7 al 9 febbraio 2024

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 febbraio 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 95 oggetti, di cui 47 rinviati dalla scorsa adunanza.

L'Aula procederà alla designazione di due componenti supplenti in seno al Comitato misto paritetico per le servitù militari e alla sostituzione di un rappresentante della Regione nel Comitato scientifico della Fondazione centro internazionale su diritto, società ed economia.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state iscritte trentatré interrogazioni di cui 16 rinviate dal Consiglio del 24 e 25 gennaio.

Cinque interrogazioni sono del gruppo Forza Italia: bando per il sostegno alle locazioni scaduto il 29 dicembre 2023; modifiche alla legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica (n. 3/2013); recupero dell'ex hotel Source di Saint-Vincent con destinazione sanitaria; realizzazione della comunità residenziale per soggetti adulti con autismo "La cascina del Castello"; impossibilità di effettuare gratuitamente l'analisi del Dna fetale su sangue materno.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato sette interrogazioni: cause della chiusura al pubblico dei castelli regionali nel periodo invernale; segnalazioni di disservizi del trasporto pubblico locale; problemi di funzionamento dell'impianto di riscaldamento all'Isiltep di Verrès; valutazioni delle modifiche alla legge regionale n. 22/2010 riguardanti lele modalità di assunzione delle figure professionali di categoria B1; segnalazioni di problematiche e malfunzionamenti in alcuni fabbricati di edilizia residenziale pubblica; verifiche sulle criticità di gestione della Residenza sanitaria assistenziale di Variney segnalate dall'associazione Cittadinanzattiva; motivi dell'impossibilità di prenotazione di visite neurologiche all'Ausl.

Quattro sono invece le interrogazioni del gruppo Misto: esistenza della figura dell'infermiere di famiglia; partecipazione della Regione alla Fiera del cicloturismo di Bologna; avvio della contrattazione integrativa aziendale per il personale sanitario; partecipazione della Regione all'organizzazione del Marché Vert Noël 2023.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha proposto dieci interrogazioni: progetto della stazione di arrivo dell'impianto di punta Indren nel comprensorio del Monterosa; ripercussioni della crisi del gruppo Stellantis sullo stabilimento Mcv di Verrès e su altri fornitori dell'indotto; normativa regionale sulla pratica degli abbruciamenti dei residui vegetali; mancata attivazione della sorveglianza Respivirnet e della trasmissione dei dati all'Istituto superiore di sanità; informazioni sui medici di medicina generale e di continuità assistenziale; notizie sulla nota della società Ativa sull'interruzione del collegamento autostradale da Torino; sostituzione di un componente dimissionario di parte regionale nella Commissione paritetica; considerazioni sul comunicato stampa dell'associazione Augusta di Isssime sul progetto Dahu; presenza di un medico anestesista rianimatore nella struttura sanitaria di Donnas; realizzazione del progetto "Lo sci per tutte le abilità" e delle attività di promozione, informazione e formazione.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha depositato sette interrogazioni: procedura di concordato preventivo della società Fornovallée; attività promosse per una diversa riqualificazione delle aree Chalamy e Pompiod; solutions pour la qualité de l'air près de la gare d'Aoste; modalità di gestione dei dealer da parte della Casa da gioco di Saint-Vincent; aggiornamento della sezione "Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici" del sito istituzionale di Cva; initiatives des trois institutions valdôtaines participant au projet Dahu sur le changement climatique dans l'histoire; cause della riduzione del numero di stambecchi.

Delle quarantacinque interpellanze iscritte, ventisette sono rinviate dalla scorsa adunanza.

Sette interpellanze sono del gruppo Forza Italia: installazione delle nuove emettitrici di biglietti a bordo degli autobus per il trasporto pubblico locale; individuazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati agli interventi di ristrutturazione interna; estensione dell'indennità sanitaria temporanea agli operatori socio-sanitari e al comparto amministrativo e tecnico; interventi per garantire un efficiente servizio al Pronto soccorso ortopedico; problematiche di natura urbanistica emerse dall'introduzione del Codice identificativo regionale per le locazioni brevi; verifica dell'effettiva indisponibilità di Fontina dop sul mercato; interlocuzioni con il Comune di Aosta per la rimozione del vincolo sull'immobile "Vecchia Centrale del latte".

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà tredici interpellanze: criticità della pubblica amministrazione regionale nel reperire professionalità adeguate; modifica dei criteri adottati per la selezione dei progetti per la soluzione ai problemi che impattano sulle nuove generazioni; nouveaux projets de collaboration entre le Département de la Haute-Savoie et la Région; lavoro delle squadre di prevenzione per la tutela della specie lupo; conferma delle scelte per l'utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon; quantificazione dei potenziali danni economici al sistema produttivo valdostano a seguito dell'interruzione del servizio ferroviario; misure di prevenzione negli impianti di risalita dei comprensori sciistici; incongruenze nelle informazioni fornite sul ricovero di un paziente al Pronto soccorso dell'ospedale Parini; estensione dell'applicazione dell'Isee socio-sanitario per il calcolo delle rette delle strutture socio-sanitarie e semi-residenziali per anziani; verifica sull'interpretazione dell'Università della Valle d'Aosta in merito alla normativa dei contratti per l'attività di insegnamento ex legge Gelmini; migliore gestione del comprensorio del Weissmatten di concerto con la società Monterosa; verifica dell'attendibilità dei dati forniti dall'Ausl sulle violenze sulle donne; modifica delle fasce Isee per l'accesso ai voucher per la frequentazione di collegi, convitti e servizi doposcuola.

Con due interpellanze il gruppo Misto chiede di informazioni sul mercato del turismo ciclabile in Valle e sulle problematiche per la concessione di contributi per l'organizzazione del Giro ciclistico della Valle d'Aosta/Mont-Blanc.

Il gruppo Progetto Civico Progressista discuterà undici interpellanze: azioni per affrontare il problema dei lavoratori transfrontalieri; disciplina della pesatura, dei criteri e delle modalità di attribuzione degli incarichi di particolare responsabilità; dichiarazioni di un docente valdostano pubblicate sui social; azioni nei confronti di Rete ferroviaria italiana per l'allargamento del sottopasso ferroviario di Aosta; soluzioni alle criticità inerenti la struttura che ospita le attività di fisioterapia riabilitativa; interlocuzioni con il Comune di Pont-Saint-Martin e l'Unité Mont-Rose sulla collocazione della scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin; provvedimenti per la messa al bando totale dell'utilizzo del piombo nell'attività venatoria; revisione degli indirizzi per l'utilizzo dell'idrogeno nel settore industriale piuttosto che nel trasporto pubblico locale; rinnovo dell'autorizzazione alla gestione della discarica di Pompiod; informazioni sul personale della struttura residenziale di Variney e sull'istituzione di una commissione per la valutazione dei casi di decesso; intenzione di riferire in Commissione sull'ultima revisione progettuale, fase 3, dell'ospedale Parini.

Sono dodici le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: regime Imu applicato dai Comuni ai fabbricati dei cittadini non residenti e iscritti all'Aire; modifiche statali sui limiti d'inquinamento elettromagnetico; praticabilité véhiculaire de la "Route des Salasses" dans le hameau de Arpuilles; accordi tra Azienda Usl e strutture ospedaliere e sanitarie al di fuori della regione; ampliamento e ristrutturazione dell'ospedale Parini di Aosta; programmazione di eventi, attività e campagne promozionali per la prossima stagione estiva e invernale; motivi del ricorso alla Corte costituzionale sulla disposizione sul riparto del concorso alla finanza pubblica da parte dei Comuni; completa digitalizzazione degli atti della pubblica amministrazione regionale; coerenza della nuova telecabina Pila-Couis con i principi di eco-sostenibilità e con gli impegni dell'Agenda 2030; affidamento della gestione di alcune Case di comunità a imprese cooperative o soggetti privati; riduzione delle tempistiche di attesa delle visite geriatriche; contrasto dell'abusivismo nelle discipline outdoor e tutela dei professionisti della montagna.

Il Consiglio discuterà anche nove mozioni, di cui tre rinviate dallo scorso Consiglio.

Una mozione è a firma congiunta dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia e chiede la messa a disposizione del Consiglio Valle dei progetti relativi all'ampliamento e ristrutturazione dell'ospedale Parini.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato tre mozioni: estensione della convenzione per la riduzione del pedaggio autostradale alle categorie di veicoli di classe B; installazione dei metal detector presso gli uffici della Motorizzazione; organizzazione di iniziative in occasione della Giornata per il Ricordo dei Martiri delle Foibe.

Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà due mozioni. La prima chiede la redazione in tempi rapidi della legge regionale sulle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche a seguito dell'adozione della relativa norma di attuazione, mentre la seconda riguarda la progettazione delle Comunità di energia rinnovabile.

Tre sono invece le mozioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: impegno del Governo a non sostenere iniziative per la promozione della non coltivazione dei terreni agricoli; costituzione di un tavolo permanente con i Ministeri competenti per dirimere ogni questione che possa comportare l'isolamento della Valle d'Aosta; allestimento di uno stand dell'Ente parco naturale del Mont Avic alle prossime edizioni della Fiera di Sant'Orso di Donnas.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

 

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Comunicato n° 54 del 5 febbraio 2024
Consiglio dal 7 al 9 febbraio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo


L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato da mercoledì 7 a venerdì 9 febbraio 2024, è stato integrato da quattro interrogazioni a risposta immediata.

Il gruppo Progetto Civico Progressista vuole fare il punto sulle interlocuzioni con il Presidente del Consiglio dei Ministri in riferimento all'iter di varie norme di attuazione dello Statuto speciale e, in particolare, quella per l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche; il gruppo Forza Italia interroga il Governo sulle tempistiche per consentire il regolare flusso del traffico nella tratta autostradale tra Quincinetto e Ivrea; il gruppo Lega Vallée d'Aoste vuole conoscere la posizione della Giunta regionale sulle proteste degli agricoltori e allevatori in diversi Stati dell'Unione europea; il gruppo Rassemblement Valdôtain chiede conto delle conseguenze dei danneggiamenti alla Casa di riposo JB Festaz e delle azioni che saranno intraprese.

Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi novantanove oggetti.

 

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Comunicato n° 57 del 7 febbraio 2024
Il Consiglio si apre nel Giorno del Ricordo

 

Il Consiglio Valle, convocato da oggi, mercoledì 7 a venerdì 9 febbraio 2024, si è aperto con la commemorazione del Giorno del Ricordo che ricorre il 10 febbraio. La Giornata fu istituita venti anni fa, con legge del Parlamento n. 92/2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale

Per il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, «è il momento che i ragionamenti prendano il posto dei risentimenti, avendo sempre a mente che i principi di dignità della persona, di rispetto dei diritti fondamentali dell'essere umano e dei diritti delle minoranze sono il fondamento dell'Unione europea.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha parlato di una «Giornata importante per ricordare le 10mila persone che sono state infoibate, spesso legate con il fil di ferro e gettate in queste grotte, fatti morire di inedia se non finiti con le bombe a mano. Una tragedia italiana che va celebrata e che ha portato gli esuli di Istria e Dalmazia in tante parti del territorio, obbligati dai titini a lasciare le loro terre. Queste persone venivano spesso trattate come irriconoscenti per aver abbandonato la rivoluzione comunista nonostante questa avesse cancellato la loro storia personale. Siamo riconoscenti a tutto il Consiglio per aver votato a favore dell'intitolazione di uno spazio della nostra città a Salvatore Radizza che sarà inaugurato questa settimana. Un gesto importante, un monito affinché queste tragedie non debbano mai più ripetersi.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 58 del 7 febbraio 2024
Question time sulla visita del Presidente del Consiglio dei Ministri

 

La recente visita in Valle d'Aosta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, è stata oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024.

In particolare, la Consigliera Chiara Minelli ha voluto sapere quali interlocuzioni sono intercorse tra il Presidente Meloni e il Governo regionale sul completamento dell'iter di varie norme di attuazione dello Statuto, con particolare riferimento a quella sulle competenze della Regione per l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. «Un tema rilevante e urgente - ha sottolineato - a cui non è stato fatto nessun accenno nell'intervento del Presidente Testolin: rilevato che la Commissione paritetica è presieduta proprio dal consulente giuridico del Presidente Meloni, un suo interessamento sulla questione sarebbe quanto mai efficace

Le Président de la Région, Renzo Testolin, a souligné: «J'ai saisi l'occasion de la rencontre avec le Président Meloni pour présenter quelques questions prioritaires pour la Vallée d'Aoste, pour lesquelles l'intervention gouvernementale peut avoir un impact décisif. En ce qui concerne l'application du Statut spécial, quel que soit le Président de la Commission paritaire, il est important de suivre le processus complexe et articulé à la lumière des observations des Ministères compétents, afin de produire un texte cohérent avec le système constitutionnel européen. Lors de la visite du Président Meloni j'ai pu aborder tout brièvement la question des concessions hydroélectriques avec le Ministre Fitto qui était présent pour la signature de l'Accord sur l'utilisation des fonds de développement et de cohésion, et qui suit la question plus largement au niveau communautaire

La Conseillère Minelli a estimé qu'«il s'agit d'une question très importante qui concerne l'autonomie de la Vallée d'Aoste. Je trouve donc singulier que le Président n'ait pas mis au courant le Conseil de cette discussion avec le Président Meloni et le Ministre Fitto dans les communications en ouverture de cette séance du Conseil

 

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Comunicato n° 59 del 7 febbraio 2024
Question time sulla situazione dell'autostrada A5

 

Le code verificatesi nella serata del 4 febbraio scorso nella tratta autostradale tra Quincinetto e Ivrea sono state portate all'attenzione dell'Aula con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha parlato di una situazione «particolarmente critica a causa dei restringimenti di carreggiata nella "bretella" tra Ivrea e Santhià che viene ulteriormente aggravata nei rientri serali dei giorni festivi. La congestione del traffico disincentiva pesantemente le presenze turistiche nella nostra regione e chiediamo quando saranno superate queste strozzature del traffico, garantendo il flusso regolare dei mezzi da e per la Valle d'Aosta.»

«Ieri - ha risposto il Presidente della Regione, Renzo Testolin - abbiamo partecipato al Comitato operativo viabilità convocato dalla Prefettura di Torino in merito alla situazione dello svincolo per la bretella Ivrea/Santhià. Abbiamo preso atto con soddisfazione delle dichiarazioni dei dirigenti del Ministero delle infrastrutture e trasporti che, anche a seguito delle rimostranze esternate dal Governo regionale e dalle preoccupazioni espresse dagli operatori economici valdostani, hanno manifestato attenzione nei confronti delle esigenze emerse dai territori. Dal confronto che si è sviluppato nel corso del Cov sono scaturite alcune positive soluzioni tecniche riguardanti la viabilità: la riapertura da parte di Ativa della seconda corsia del viadotto Chiusella e lo spostamento del filtraggio dei mezzi pesanti dallo svincolo di Pavone allo svincolo di Albiano d’Ivrea, agevolando così, oltre l’ingresso dello svincolo che avverrà in direzione Milano su due corsie, anche la viabilità sulla A5 verso Torino, che vedrà così a disposizione un’ulteriore corsia di marcia.»

«Benché non totalmente risolutiva - ha concluso - la soluzione assunta dovrebbe consentire minori problematiche anche per la viabilità non autostradale, evitando ingorghi sulla viabilità statale e delle strade comunali a causa delle uscite di mezzi dall’autostrada, costituendo un passo in avanti nel rendere più fluido il traffico in uscita dalla Valle d’Aosta durante i fine settimana e in concomitanza con i prossimi festeggiamenti del Carnevale, giornata per la quale è stata chiesta la stessa attenzione. Si tratta di un sostanziale miglioramento di una situazione che per noi poteva diventare non solo preoccupante, ma catastrofica.»

Il Capogruppo Marquis ha preso atto «con favore che sia stata data una soluzione ad una problematica molto pesante per la Valle d'Aosta. Ci auguriamo che la questione così come gestita sia risolutiva, anche se bisogna tenere alta la guardia perché per la nostra regione e per il nostro turismo, è fondamentale che l'autostrada sia transitabile agevolmente.»

 

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Comunicato n° 60 del 7 febbraio 2024
Question time sulle proteste degli agricoltori contro la Pac

 

Nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024, un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la protesta degli agricoltori e degli allevatori nei confronti della Politica agricola comunitaria.

«Sta dilagando una protesta molto forte in diversi Stati membri, con la richiesta di rivedere una serie di misure adottate dall'Ue e la Pac che, ad esempio, assegna l'80% dei sussidi al 20% delle imprese, tutte di grandi dimensioni - ha sottolineato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Il Green deal europeo mette sullo stesso piano gli allevamenti e le industrie inquinanti per quanto riguarda le emissioni quando, invece, prima di tagliare sugli allevamenti, si potrebbe tagliare sulle navi mercantili e sulle navi da crociera. Il Piano RepowerEu prevede la razionalizzazione e poi l'abolizione dei sussidi per il gasolio agricolo a partire dal 2026. È anche prevista l'importazione senza dazi del grano proveniente dall'Ucraina con la conseguente penalizzazione dei produttori comunitari. Ci chiediamo quale sia la posizione del Governo regionale, di cui fanno parte gruppi politici che, invece sostengono a livello nazionale questa insensata politica europea e se condivida la protesta degli agricoltori valdostani

«La maggioranza regionale ha già risposto con i fatti a questa domanda - ha sottolineato l'Assessore all'agricoltura e alle risorse naturali, Marco Carrel -. Proprio nell'ultimo Consiglio abbiamo presentato e approvato la legge di modifica sull'agricoltura con l'obiettivo di dare incentivi e risposte concrete ai nostri agricoltori. Ho già incontrato le associazioni di categoria e stiamo lavorando ad un piano su come utilizzare queste risorse. Il Governo regionale ha preso le sue posizioni sulle criticità che sono evidenziate oggi dagli agricoltori e continueremo sul solco già tracciato, cercando di dare le risposte necessarie alle esigenze del settore e di mantenere il nostro territorio il più produttivo possibile. C'è da parte nostra tutto l'impegno e lo abbiamo dimostrato con i fatti. Proprio un anno fa abbiamo approvato in quest'Aula una mozione contro il cibo sintetico, siamo ancora oggi tutti pienamente d'accordo e continueremo a operare in questo senso

Il Vicecapogruppo Lavy ha replicato: «Chi protesta ama la terra, ama la nostra terra. Sono contento di sapere che tutto ciò che si poteva fare a livello regionale sia stato fatto anche se mi pare che alcuni membri del suo Governo, sentendo la sua risposta, non fossero poi così convinti e contenti.»

 

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Comunicato n° 61 del 7 febbraio 2024
Question time sulla Casa di riposo J.B. Festaz

 

Nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024, con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto conto delle conseguenze e delle azioni prese dal management della Casa di riposo J.B. Festaz a seguito dell'effrazione e dei danneggiamenti avvenuti nella notte tra il 1° e il 2 febbraio.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha riportato che «alle ore 1,38 dello scorso 2 febbraio, un soggetto si è calato dalla balconata sud, introducendosi nella parte di edificio destinata a cantiere dell’Ospedale di comunità penetrando all’interno della struttura e rompendo, tra l'altro, un vaso in terracotta di un certo valore storico. Il personale del Festaz, preso contezza dell’intrusione dell’estraneo, che pareva alterato, e compreso il potenziale pericolo della violazione, ha immediatamente allertato il numero di emergenza, anche ponendosi in modalità protetta all’interno dei reparti. Successivamente, all’esterno della struttura, il soggetto è stato intercettato e fermato dalle forze dell’ordine intervenute sul posto. Trattandosi di cittadino britannico (quindi uno Stato esterno all’Unione europea, giuridicamente fuori dallo spazio Schengen), in visita turistica, è di fatto già a piede libero.»

L'Assessore ha quindi rimarcato «come il personale abbia mostrato un comportamento adeguato. Nella mattinata dello stesso giorno, il Direttore si è recato al Comando dei Carabinieri di Aosta a sporgere querela e l'Azienda sta fornendo ogni collaborazione agli organi di polizia, anche consegnando le registrazioni video delle telecamere di sicurezza. Aggiungo che il Direttore prima e il Presidente poi si sono adoperati per rincuorare e rassicurare il personale rispetto ad un evento quanto mai inatteso. Infine comunico che sono state fatte le dovute segnalazioni alla compagnia di assicurazione.»

Il Capogruppo Aggravi ha ringraziato «il personale del J.B. Festaz che si è comportato in maniera ineccepibile. Ci auguriamo che situazioni di questo genere non avvengano, anche se il rischio è sempre presente: è quindi utile fare le adeguate valutazioni dei rischi per prevenire e per arginare eventi di questo tipo.»

 

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Comunicato n° 62 del 7 febbraio 2024
Interrogazione sul bando per il sostegno alle locazioni

 

Con un'interrogazione del gruppo Forza Italia posta nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024 si è parlato del bando per il sostegno alle locazioni, scaduto il 29 dicembre scorso.

In particolare, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha voluto conoscere il numero delle domande classificate nella fascia A (reddito Isee fino a 7.500 euro) e nella fascia B (fino a 12.500 euro), le tempistiche per l'accreditamento delle spettanze agli interessati e se le risorse disponibili sono sufficienti a soddisfare la domanda.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha informato che «entro questo mese di febbraio saranno impegnate tutte le domande di contributo istruite positivamente, in quanto le risorse disponibili soddisfano interamente la domanda. Le istanze pervenute mediante la piattaforma online sono state 3.066 e i nuclei richiedenti l'accesso alla misura sono di fatto 2.944. Il numero di domande presentate è superiore a quello dei nuclei perché comprende più contratti di affitto stipulati da medesimi richiedenti nell’anno 2023. Di questi 2.944 nuclei, sono 2.893 quelli con domande validate a seguito delle verifiche effettuate sul requisito dell’Isee. In fascia A figurano 1.731 nuclei e 1.162 in fascia B. Sono 51 i nuclei non ammessi per non aver soddisfatto il requisito Isee, a causa del superamento del tetto fissato a 12.500 euro o per la mancata elaborazione dell’Isee

«Siamo di fronte a un problema molto delicato: ci sono 3.066 richieste in attesa del contributo e speriamo che possa essere erogato entro questo mese. - ha replicato il Capogruppo Marquis -. È allarmante anche il numero dei nuclei con un Isee sotto i 7.500 euro. Nell'insieme, i dati evidenziano un trend socioeconomico preoccupante con aree in cui la povertà è più marcata rispetto ad altre zone del nostro territorio. Una situazione che porteremo all'attenzione del prossimo Consiglio con ulteriori iniziative

 

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Comunicato n° 63 del 7 febbraio 2024
Interpellanza sul futuro reclutamento di professionalità nella Pa

 

Con un'interpellanza trattata il 7 febbraio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula consiliare la questione del reclutamento di nuove professionalità all'interno della pubblica amministrazione.

«Da una stima di Unioncamere, risulta che nel 2027 imprese private e pubblica amministrazione necessiteranno di circa 3 milioni e 800mila nuovi lavoratori e il 28% dovrà occupare una nuova posizione lavorativa generata dall'espansione economica - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Sono previsioni che portano a maturare una forte preoccupazione sulla futura capacità della pubblica amministrazione di reperire le professionalità necessarie. Vorremmo sapere se il Governo abbia preso in esame questa tematica, se abbia iniziato a monitorare il fenomeno e se ritenga che le criticità ipotizzate possano colpire la nostra Regione, anche in considerazione del numero delle future uscite dal mercato del lavoro dei dipendenti in forza nell'Amministrazione regionale di cui chiediamo i numeri assoluti e le percentuali dei prossimi cinque anni. Quali sono le azioni già messe in atto e quali saranno realizzate nel futuro?»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dettagliato una serie di dati: «Le cessazioni programmate nel triennio 2024-2026 ammontano a complessive 238 unità di personale (72 nel 2024, 83 nel 2025 e 83 nel 2026). Fare una previsione delle cessazioni a più lunga scadenza non è così semplice, vista la costante evoluzione della normativa in materia pensionistica; anche le previsioni effettuate per il 2025 e il 2026 potrebbero essere disattese tenuto conto che un numero sempre maggiore di lavoratori si sta orientando al raggiungimento del limite di età (oggi 67 anni) per l'esodo al fine di non subire penalizzazioni sul trattamento pensionistico.»

«Il reclutamento di nuove risorse è un problema già attuale - ha specificato -, atteso che si fa sempre più fatica a reperire il personale, con particolare riguardo per alcuni specifici profili professionali. Inoltre, il calo demografico certamente non aiuta e la perdita di attrattività del pubblico impiego neppure. Occorrerà quindi implementare nuovi modelli organizzativi del lavoro, che ci consentano di produrre con meno risorse umane, efficientando i processi e la distribuzione, sfruttando la tecnologia e facendo un'analisi delle attività rinunciabili e delle professionalità, anche elevate, che serviranno. Una cosa è certa: il futuro della pubblica amministrazione avrà organici molto più ridotti di quelli degli scorsi 20 anni. Le competenze e le professionalità necessarie andranno attentamente messe a fuoco per orientare i giovani nella scelta del proprio futuro lavorativo riavvicinandoli al pubblico impiego non nella logica del posto fisso, ma in quella del valore pubblico generato dal lavorare al servizio di cittadini e imprese. Bisogna anche affrontare la questione da un punto di vista culturale per recuperare lo spirito di appartenenza all’Amministrazione regionale, ripartendo da una necessaria formazione alla consapevolezza che la Valle d’Aosta è diversa, con il suo Statuto speciale, il suo patrimonio linguistico e che la nostra sopravvivenza sta nel coltivare la differenza non l’omologazione. Inoltre, dobbiamo saper dare applicazione al più presto e in maniera coerente con le nostre esigenze - eventualmente ricorrendo a specifiche normative - alle nuove forme di ingresso nella pubblica amministrazione quali l’apprendistato e modelli di formazione/lavoro anche di concerto con l’Università della Valle d’Aosta e con gli altri soggetti interessati.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «I tanti cambiamenti in atto nella Pa devono essere ripensati in modo organico e strategico, passando dalle dichiarazioni di principio alle azioni concrete. Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi, prevedendo cosa dovrà succedere, organizzandosi per trovare delle soluzioni, sensibilizzando i giovani, informando sulle opportunità che offre lavorare nella pubblica amministrazione. Non dobbiamo aspettare che l'onda ci arrivi addosso, affrontando le tematiche in estrema urgenza, quando invece potremmo progettare meglio e risolvere i problemi prima che si presentino.»

 

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Comunicato n° 64 del 7 febbraio 2024
Interpellanza sulla presenza del lupo in Valle d'Aosta

 

La presenza del lupo in Valle d'Aosta è stata nuovamente oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il "Rapporto lupo" del 2022 indicava la presenza sul nostro territorio di 9 branchi per una popolazione complessiva di circa 60 esemplari di Canis lupus - ha affermato il Consigliere Christian Ganis -. La coesistenza tra uomo e lupo non è affatto semplice e impatta in maniera rilevante, non solo sul mondo agricolo, ma anche su quello faunistico-venatorio. La diffusione incontrollata di questa specie è un problema da risolvere: in Francia il numero di esemplari è tenuto sotto controllo anche attraverso delle operazioni mirate di abbattimento. In ambito europeo abbiamo poi il progetto europeo Life Wolfalps che ha stanziato fondi per il monitoraggio della popolazione e per la gestione della specie nell'Arco alpino. Interpelliamo il Governo per conoscere: il numero di branchi presenti sul territorio; se il lupo di Arvier, curato e rimesso in libertà con un collare Gps, è ancora presente in Valle; il numero di attacchi da parte dei lupi al mondo agricolo; qual è stato il lavoro svolto da parte delle squadre di prevenzione, per la tutela della specie lupo e come si intenda procedere per il futuro.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha ricordato che «prima del mio insediamento, la Regione ha aderito al progetto Wolfalps che contiene una nutrita serie di obiettivi compositi e ambiziosi. Per poter ottenere un risultato significativo rispetto a tutte le progettualità previste, si sarebbe reso necessario poter contare su una forza lavoro dedicata esclusivamente a questo progetto, cosa che di fatto non è stata possibile a causa di una serie di attività concomitanti e continue riguardanti altre emergenze. Per quanto attiene alla continuità del progetto Wolfalps, a oggi non si conoscono ancora i termini di finanziamento erogabili in futuro e si rende indispensabile avviare una prossima valutazione delle risorse tecniche e degli enti operanti in Valle d’Aosta, oltre agli strumenti innovativi applicabili sul nostro territorio, che possano favorire, incrementare e divulgare la conoscenza relativa al fenomeno lupo

Relativamente al numero di esemplari presenti sul territorio, Carrel ha riferito che «in seguito all’ultimo monitoraggio, risulterebbero 10 branchi presenti nel territorio regionale, un numero comunque significativo. Il lupo ferito, avvistato nella zona di Arvier, è stato catturato dagli agenti del Corpo forestale e dai veterinari convenzionati con il Centro recupero animali selvatici nel mese di marzo 2022. Trasportato al Cras, è stato curato e dotato di un collare con sensore Gps e il 25 marzo è stato liberato nella stessa area. L'utilizzo del collare ha permesso di rilevare che, da marzo a luglio 2022, il lupo si è spostato lungo l’asse della Valgrisenche, salendo poi in quota. L'invio dei dati si è interrotto nel mese di settembre dello stesso anno e si è provveduto a ricercare il segnale del dispositivo attraverso un sistema radio di emergenza, purtroppo senza esito. Per quanto riguarda gli attacchi al mondo agricolo, le predazioni nel 2023 sono state 38, la maggior parte avvenute in allevamenti totalmente privi di misure di prevenzione, per un totale di 66 capi tra cui 32 ovini, 4 caprini e 30 bovini

«Si tratta di una situazione che dipende in gran parte dalla normativa europea - ha commentato il Consigliere Ganis -. Tuttavia, un progetto importante come Wolfalps non ha risolto il problema e la presenza del lupo sul nostro territorio è aumentata. Le regioni dell'Arco alpino non possono stare a guardare ma devono rispondere concretamente. Rileviamo che sul nostro territorio, in alcuni casi, i capi predati sono in diminuzione a dimostrazione della bontà degli interventi realizzati che però non sono stati risolutivi. Occorre agire sulla gestione del lupo con un piano d'azione specifico prendendo spunto anche da quanto è già praticato in Francia per tutelare il mondo agricolo e quello faunistico venatorio

 

LT

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Comunicato n° 65 del 7 febbraio 2024
Interpellanza sull'utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon

 

Nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024 si è parlato delle prospettive di riutilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La presenza dell'industria in media e bassa Valle, nel tempo, è stata motore di sviluppo del territorio e ne ha favorito il popolamento - ha evidenziato il Consigliere Simone Perron -. In occasione di una nostra precedente iniziativa consiliare, il Governo aveva affermato che ci fosse un interesse per l'area dell'ex Tecdis da parte di Cva e che era in studio un piano di valorizzazione. Chiediamo di sapere se questo piano sia stato concluso; quali tipi di tecnologie vengono prese in considerazione e se includono lo sviluppo del vettore idrogeno oppure sono legate all'uso/produzione di pannelli fotovoltaici, o entrambi (nel caso di produzione di idrogeno con l'utilizzo dell'energia solare); se siano confermati gli intendimenti, espressi dal Governo, per l'auspicato utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon nel settore industriale.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha convenuto «sull'importanza del sito per lo sviluppo della media Valle: la Tecdis, da lungo, è inattiva e rappresenta una ferita sul territorio, anche per l'ampiezza dell'area. L'impegno è quindi quello di far sì che questi siti tornino ad essere produttivi: oltre ad aver formulato un progetto a valere sul Pnrr, aggiudicato a Cva, è in corso anche una valutazione per più obiettivi di valorizzazione.»

«Il progetto Pnrr - ha aggiunto - prevede la riqualificazione dell’area industriale dismessa ex Tecdis, immobile di proprietà di Vallée d'Aoste Structure, con la quale è stato perfezionato a settembre 2023 un contratto di locazione ultranovennale. All’interno dell'area si prevede la realizzazione di un impianto di elettrolisi per la produzione di idrogeno rinnovabile, da utilizzare anche per il trasporto pubblico locale, che sarà alimentato dall’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, che sarà connesso a un impianto di accumulo elettrochimico, entrambi installati nell’area dismessa, oltre che da un impianto eolico installato sulle alture di Saint-Denis. Cva ha l'intenzione di realizzare un sistema di monitoraggio di tutte le tecnologie innovative installate da rendere fruibile all’interno dell’area industriale al fine di attivare azioni formative e di attrazione di competenze specialistiche di alto livello. Per il progetto, che dovrà partire entro dicembre 2024 e concludersi entro giugno 2026, è stata concessa un'agevolazione di 6,1 milioni di euro.»

«La finalità di Cva - ha concluso - è quella di un recupero e valorizzazione del sito che sia strumentale agli importanti obiettivi di piano strategico attualmente in fase di implementazione. La logica di potenziale valorizzazione del sito sarà integrata con il progetto oggetto di finanziamento Pnrr con la finalità di creare un polo industriale energetico dalla rilevante ricaduta territoriale.»

Il Consigliere Perron ha accolto «con favore la risposta dell'Assessore. Come gruppo abbiamo sempre sostenuto le potenzialità dell'idrogeno, anche se sappiamo che si tratta di un settore che non ha la maturazione per renderlo così competitivo e che servono ingenti fondi pubblici per promuoverlo. Il fatto che la Valle vada in questa direzione per ottenere sviluppo sui suoi territori è un fatto decisamente importante e che potenzia una produzione che abbiamo a livello idroelettrico e che i nostri padri costituenti hanno saputo valorizzare nel miglior modo anche a livello politico. Vigileremo sulla sua attuazione e sui tempi di realizzazione.»

 

SC

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Comunicato n° 66 del 7 febbraio 2024
Interpellanza sul turismo ciclabile

 

Quali intendimenti rispetto al mercato del turismo ciclabile in Valle d'Aosta? È quanto ha chiesto il gruppo Misto con un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024.

«Au cours de l'année 2022 - a dit le Conseiller Claudio Restano -, en Italie nous avons assisté à l'essor des vacances à vélo, avec une présence de 33 millions de vacanciers utilisant ce véhicule et générant chiffre d'affaires de plus de 4 milliards d'euros. Les régions du Veneto, du Trentin et de la Toscane représentent à elles seules près de la moitié du marché. La véritable nouveauté de ces dernières années est le développement du cyclotourisme électrique: selon les dernières données de l'Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, 337.000 vélos électriques ont été vendus en 2022, enregistrant une augmentation de 14% par rapport à 2021 et de 72% par rapport à 2019. Le cyclotourisme est ainsi devenu une nouvelle forme de tourisme, attentif à l'environnement, ainsi qu'une opportunité de business pour les principaux acteurs du monde du tourisme. Nous souhaitons connaître l'importance du marché du cyclotourisme dans notre région, ce qui a été fait et les intentions et les projets futurs concernant ce secteur.»

L'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques, ha sottolineato che «l'importanza del turismo legato alla bicicletta e delle sue prospettive di crescita sono ben note e già contenute nel primo Piano di marketing strategico della Valle d'Aosta, poi aggiornato, che colloca la bicicletta di montagna tra i prodotti "star" dell'offerta turistica regionale, con servizi dedicati, come quello per il trasporto bici. La risposta degli operatori turistici e del settore ricettivo regionale è stata rilevante: nel 2022 lo studio di Banca Ifis "Ecosistema della bicicletta" posizionava la Valle al secondo posto, dopo il Trentino-Alto Adige, nella classifica delle regioni migliori per l'accoglienza dei cicloturisti.»

«È in corso un censimento dell'intera offerta regionale e una verifica delle implicazioni legali sulla pratica della mountain bike sia sui sentieri che sulle piste forestali, sulle strade consortili e su quelle che costeggiano i ru - ha aggiunto l'Assessore -. Questa ricognizione, della quale è capofila l'Assessorato agricoltura, ha dato origine ad un tavolo tecnico e si tradurrà, nel 2024, in un disegno di legge che consenta la pratica della mountain bike su percorsi mappati e segnalati con diversi gradi di difficoltà, inseriti nella Rete escursionistica della Valle d'Aosta di prossima istituzione e dei quali sarà dichiarato il pubblico interesse. La bozza del disegno di legge è attualmente in fase di esame da parte dei vari portatori di interesse.»

In merito all'offerta turistica legata alla bicicletta, l'Assessore ha sostenuto che «è regolarmente promossa, in Italia e all'estero, tramite tutti gli strumenti di comunicazione attivati dall'Assessorato: eventi fieristici, workshop, comunicazione on line, campagne pubblicitarie su testate di settore e generaliste, attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni, organizzazione di viaggi conoscitivi specifici in Valle d'Aosta. Nel 2023, abbiamo aderito a una collaborazione con l'Enit per la promozione del cicloturismo in Germania: grazie a questa collaborazione sono stati inserti sulla piattaforma online Komoot.de nove dei nostri itinerari in mountain bike e sono in corso colloqui con l'operatore Komoot per creare una sezione dedicata alla Valle d'Aosta.»

Il Consigliere Restano si è detto «compiaciuto dell'iniziativa su Komoot, che avevo personalmente sollecitato. Tuttavia, riguardo ai dati, lo studio Isnart, commissionato dalle Camere di Commercio nel 2023, ci pone tra gli ultimi della classifica. Questa forma di turismo ha delle potenzialità enormi, ma non avendo dati non è possibile indirizzare la nostra offerta. Convengo con l'Assessore che sia l'ora di modificare la nostra offerta e il nostro piano marketing perché sono nati molti nuovi servizi, ma noi siamo ancora fermi al palo. Spero che con l'attività futura si riesca a riempire questo vuoto.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 8 febbraio, alle ore 9.

 

SC

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Comunicato n° 67 dell'8 febbraio 2024
Interpellanza sul calcolo delle rette per le strutture per anziani

 

Il calcolo delle rette per le strutture socio-sanitarie residenziali e semi-residenziali per anziani è stato oggetto di dibattito nella seduta pomeridiana del Consiglio del 7 febbraio 2024 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «per il calcolo delle rette per le persone con disabilità dovrà essere utilizzato l'Isee socio-sanitario, un indicatore che tiene conto di particolari situazioni di bisogno, prevedendo dei trattamenti più favorevoli, mentre per le rette per le strutture per anziani si utilizza ancora l'Isee standard. Una pratica che solleva molti dubbi dal punto di vista giuridico tanto che, in passato, la Regione aveva annunciato che avrebbe utilizzato l'Isee socio-sanitario e vorremmo sapere se il Governo abbia l'intenzione di procedere in tal senso.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato che «fin dal 2017 la nostra Regione, partendo proprio dai servizi a favore delle persone anziane, ha avviato il percorso di esclusione di altre indennità o pensioni di invalidità nel calcolo delle rette, recependo quanto previsto nelle pronunce giurisprudenziali, applicando quindi l'Isee socio-sanitario. Si è trattato di un impatto significativo sulle finanze pubbliche regionali e degli enti locali, gestori di tali servizi: lo dimostra il fatto che, ad oggi, enti di altre Regioni non hanno ancora recepito tale calcolo. Siamo a conclusione di questo percorso: a fine dicembre 2023, la Giunta ha previsto l'Isee socio-sanitario quale strumento per la valutazione degli utenti, ai fini della concessione dei contributi per il pagamento delle rette nelle strutture a favore di persone non autosufficienti. A partire dal 1° aprile 2024, la disciplina prevederà l’utilizzo dell’Isee socio-sanitario quale strumento di calcolo delle rette per i servizi residenziali gestiti dalla Regione a favore delle persone con disabilità.»

Il Capogruppo Manfrin si è detto soddisfatto di questa novità che riguarda le persone con disabilità ma chiede modifiche sugli anziani: «Una battaglia che portiamo avanti da tempo e che, pur comportando un esborso importante per le casse dell'Amministrazione, migliorerà la situazione economica di molte famiglie e, soprattutto, permetterà a molte più persone di usufruire di servizi che sono essenziali. Rimaniamo in attesa del 1° aprile 2024, ma continueremo a insistere sulla parte anziani.»

 

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Comunicato n° 68 dell'8 febbraio 2024
Interpellanza sull'ampliamento dell'ospedale Parini

 

L'ampliamento dell'ospedale Parini è stato nuovamente oggetto di dibattito con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain presentata nella seduta consiliare pomeridiana del 7 febbraio 2024.

«Apprendiamo della prossima realizzazione del nuovo corpo G3 delle centrali tecnologiche - terzo lotto della fase 3 di ampliamento dell'ospedale che interessa da vicino tutti i valdostani - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz -. Chiediamo al Governo se sia sua intenzione fornire informazioni su questa opera che rappresenterà il più grande impegno finanziario della Regione per gli anni a venire, facendo pervenire finalmente anche ai Consiglieri regionali il progetto esecutivo dell'opera. Le parziali informazioni in nostro possesso delineano un quadro agghiacciante della futura situazione con la realizzazione, sotto le finestre della rianimazione e delle sale operatorie, non del parcheggio pluripiano di 200 posti auto, bensì di un'opera vuota e non funzionante, dal momento che la centrale termica non ospiterà nessuna apparecchiatura. La società Siv, infatti, ha appaltato lavori per circa 4 milioni di euro solo per le opere edili e per tanti anni avremo ancora in funzione le vecchie centrali tecnologiche in attesa che quella nuova diventi operativa, con le evidenti problematiche di un impianto vetusto e continue spese da affrontare per tutti gli acquisti tecnologici necessari all'efficientamento ospedaliero. Chiedo di sapere se la costruzione dell'opera comporterà modificazioni o spostamenti, anche parziali, dell'attuale centrale tecnica posta nell'angolo sud-ovest del Parini, del silos di deposito dell'ossigeno, del serbatoio esterno del metano, delle vasche del depuratore e dell'area "isola ecologica"; in quale data avverrà l'inizio materiale dei lavori di scavo per la realizzazione della struttura e se ciò comporterà il taglio di alberi, l'occupazione del marciapiede e delle sedi stradali di via Chaligne e via Saint-Martin-de-Corléans e quindi quale data sia prevista per la consegna della struttura totalmente operativa. Siamo particolarmente preoccupati sulla nuova collocazione delle cisterne dell'acqua, delle vasche di raccolta del fango e delle acque luride che saranno sistemate sotto le finestre della sala urgenze della rianimazione. Assessore, abbia pietà di pensare ai ricoverati in ospedale che, sofferenti, si ritroveranno per mesi e mesi un cantiere a pochi metri dalle loro finestre con scavatrici, decespugliatori, motoseghe, betoniere, seghe circolari, trivelle ed escavatori. Non parliamo poi delle vibrazioni prodotte dal cantiere che non consentiranno l'utilizzo di tante apparecchiature ultrasensibili, impiegate quotidianamente nei laboratori e nelle sale operatorie

«Il progetto esecutivo del corpo G3 di ampliamento delle centrali tecnologiche le è stato consegnato lo scorso 22 gennaio, come da lei chiesto - ha voluto specificare l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi - ed è nostra intenzione portare in quinta Commissione tutto il progetto esecutivo del nuovo ospedale, appena sarà validato. Il nuovo corpo G3 è finanziato con 3,7 milioni di fondi regionali e 2,7 milioni di fondi Pnrr, di fatto, ha dato avvio alla realizzazione della fase 3 del nuovo Ospedale. A fine marzo, la società Siv ha pubblicato il bando di gara d’appalto del corpo G3 e ha sottoscritto il contratto lavori il 28 settembre 2023, rispettando le prescrizioni del Piano nazionale complementare al Pnrr. La Milestone europea prevede anche l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023 e la conclusione degli stessi entro il 30 giugno 2026. Anche questo adempimento è stato rispettato con la consegna dei lavori tra Siv e l'impresa appaltatrice avvenuta il 19 dicembre 2023. Per quanto riguarda il percorso delle condutture in uscita dalla centrale e gli attraversamenti sotto viale Ginevra, la Siv ha informato che questi elementi non rientrano nell’intervento ma che si collocano nel progetto esecutivo di costruzione del nuovo ospedale, la cui predisposizione, comprensiva delle verifiche correlate, è oramai prossima alla conclusione, attraverso la validazione del progetto esecutivo a cui seguirà l'illustrazione in sede di Commissione. Il progetto esecutivo di realizzazione delle centrali tecnologiche non prevede modifiche dell’attuale centrale tecnica posta all’angolo sud-ovest del Parini e non si prospettano spostamenti che coinvolgono gli stoccaggi dei gas medicali e delle vasche del depuratore. Per quanto riguarda il serbatoio esterno del metano, sono previsti lo spostamento del punto di allacciamento esistente e, contestualmente, la realizzazione di un nuovo punto di allacciamento che offrirà una performance migliore in termini di capacità di erogazione del metano. L'isola ecologica sarà spostata verso ovest con modesti lavori. La nuova configurazione del servizio sarà realizzata in stretta collaborazione con l’Azienda Usl, che ne curerà la gestione.»

«Entro il mese di febbraio avranno inizio i lavori di allestimento del cantiere, gli interventi propedeutici allo spostamento verso ovest dell’isola ecologica e alla realizzazione del nuovo punto di allacciamento del metano - ha proseguito Marzi -. Successivamente saranno avviati i lavori di scavo veri e propri. È previsto il taglio di 2 piante sul lato via Saint-Martin-de-Corléans e la realizzazione di due nuove piantumazioni in una diversa collocazione, non interferente con le delimitazioni del cantiere. Il tempo di realizzazione previsto per i lavori del corpo G3 è di 567 giorni, naturali e consecutivi. Chi amministra deve essere guidato dal principio del rispetto delle altre persone. Questa maggioranza ha raccolto un testimone e sta operando in maniera solerte per rispettare gli impegni presi. Le responsabilità non hanno colore e presuppongono un impegno costante e rispettoso nei confronti del Comune di Aosta del Consiglio regionale e di tutti i valdostani. È possibile esprimere opinioni divergenti in Consiglio, ma noi cerchiamo di non urlare perché siamo consapevoli che, per portare alla conclusione opere di questa importanza, bisogna essere chiari e seri, non solo sulla rilevanza di opere come il nuovo ospedale, ma anche sui sacrifici ai quali la comunità, la città e i lavoratori del Parini saranno chiamati

«È da quando lei è diventato Assessore che le chiediamo insistentemente di presentarsi in Commissione per illustrare questa opera - ha replicato il Consigliere Lucianaz -.  È bene avere rispetto nei confronti delle istituzioni, ma vengono prima i malati e tutte le persone che saranno costrette a vivere e a lavorare in condizioni estreme. Un contesto critico con i depositi delle acque putride piazzati davanti alle finestre del laboratorio al piano meno 3, mentre le vasche di raccolta dell'acqua potabile saranno collocate sotto la rianimazione, dove ci sarà anche uno scavatore che dovrà livellare tutto il terreno. Sotto una delle ultime zone verdi dell'ospedale passeranno i cavi della media tensione e sulla questione del taglio degli alberi ci sono dati diversi e contrastanti tra loro. Il traffico veicolare non sarà modificato? Mi pare poco probabile vista l'ampiezza del cantiere e le necessità di manovra dei mezzi d'opera. Assessore, realizzi tutti i progetti che vuole, concluda tutte le opere incompiute. Sono le sue priorità, non le mie. Dov'è il rispetto nei confronti dei malati? Chiaramente la sua priorità è quella del rispetto dei cronoprogrammi e degli impegni di Governo. Io, invece, mi occupo e mi preoccupo di altre cose: dei cittadini che soffrono e degli operatori sanitari che, per vari anni, avranno un cantiere sotto le loro finestre.»

 

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Comunicato n° 69 dell'8 febbraio 2024
Interpellanza sulle ristrutturazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica

 

Nella seduta mattutina del Consiglio dell'8 febbraio 2024, il gruppo Forza Italia ha interpellato il Governo sulle ristrutturazioni interne di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «la graduatoria definitiva delle famiglie che aspettano una casa popolare è fortemente in crescita, con 638 nuclei familiari in attesa, a fronte però di contenziosi con le imprese appaltatrici che bloccano i lavori. La Giunta parla per comunicati stampa, parlando di 510 alloggi disponibili, indicando dati che sono tra di loro contraddittori e illudendo la gente: ecco perché vogliamo conoscere quanti e quali alloggi sono stati individuati per gli interventi di ristrutturazione interna, quando sono stati avviati i lavori, quando potranno essere assegnati gli alloggi.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha riferito che «il Piano delle opere pubbliche dell’Arer prevede, nell’ambito dei due Accordi quadro finanziati dalla Regione, l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria su circa 60 alloggi di Erp, attualmente sfitti. I lavori dei due appalti sono stati aggiudicati provvisoriamente per 1 milione 80mila euro ciascuno: a conclusione delle verifiche prescritte, saranno sottoscritti i relativi contratti. Al momento sono stati individuati i primi 36 alloggi per i quali sono già pronti i contratti esecutivi, indicativamente, inizialmente, 18 per ciascun Accordo quadro. Man mano che i lavori procederanno, saranno individuati e progettati i contratti esecutivi di altri alloggi, fino alla concorrenza degli importi contrattuali. I 36 alloggi sono ubicati in 6 differenti comuni della regione: 22 ad Aosta, 1 a Morgex, 3 a Châtillon, 2 a Issogne, 3 a Pont-Saint-Martin e 5 a Verrès. Una volta conclusi gli interventi di ristrutturazione saranno riassegnati agli aventi diritto: si prevede che i primi interventi su questi 36 alloggi saranno terminati già a partire dal mese di giugno 2024. Nel contempo, Arer provvederà a individuare gli ulteriori alloggi destinatari degli interventi di ristrutturazione ad una cadenza presunta di 7 ulteriori immobili ogni mese, fino a completamento degli interventi previsti.»

«L'Assessore non ha risposto rispetto al comunicato dove si parla di circa 510 unità abitative disponibili, che non si trovano neanche nelle pratiche dell'Arer - ha replicato il Consigliere Baccega -.  Noi possiamo dirci soddisfatti quando si parla di alloggi pronti per l'assegnazione, non disponibili, altrimenti si fa solo propaganda: quello è il momento chiave per dare conto di un'attività politica condotta con serietà, altrimenti si creano solo illusioni. L'invito è a non illudere la gente, con annunci che saranno inevitabilmente disattesi. La realtà è che ci sono 638 famiglie che sono in graduatoria e che non potranno vedere l'assegnazione di un alloggio. L'anno prossimo si farà un altro bando e il numero di famiglie in graduatoria aumenterà inevitabilmente, anche perché c'è un fatto politico inequivocabile, in Valle come nel resto d'Italia: ormai gli alloggi destinati alle residenze turistiche fanno sì che non ci sia più mercato della locazione ad uso residenziale permanente, nonostante il contributo affitti. Il tema dovrà quindi essere affrontato.»

 

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Comunicato n° 70 dell'8 febbraio 2024
Respinte tre mozioni

 

Nella seduta mattutina dell'8 febbraio 2024, l'Assemblea regionale ha respinto tre mozioni rinviate dall'adunanza del 24 e 25 gennaio.

Respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di estendere ai veicoli di classe B immatricolati autovettura e/o uso privato la convenzione che permette una riduzione del pedaggio autostradale a persone fisiche residenti in Valle d'Aosta, possessori dell'apparato di telepass a uso privato, in modo da favorire le famiglie valdostane e il decongestionamento del traffico.

«La convenzione esistente riguarda solo i veicoli di classe A (autovetture e motocicli) - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Molte famiglie si sono dotate di pulmini a 8-9 posti che sono auto a tutti gli effetti, ma sono immatricolate in classe B e quindi non possono usufruire della riduzione del 50% delle corse effettuate sulla nostra autostrada. Con la chiusura della ferrovia, la percorrenza sulle strade urbane ed extraurbane è destinata ad aumentare e la nostra iniziativa inciderebbe positivamente anche sul decongestionamento del traffico.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che «l'argomento è attenzionato da tempo da parte del Governo che ha già sottoposto l'istanza alle società gestrici. Fino ad oggi, le interlocuzioni sul discorso delle agevolazioni tariffarie per le persone fisiche residenti si sono rivelate nel complesso proficue, portando a un graduale aumento dei benefici per gli utenti. Raccogliamo la sollecitazione di questa mozione sottolineando però che il raggiungimento dell'obiettivo richiede un iter complesso al quale lavoreremo come abbiamo fatto fino a questo momento e questa mozione non aggiunge nulla al lavoro che già stiamo portando avanti.»

Respinta, con 28 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, FI, GM) e 7 voti a favore (Lega VdA), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva l'installazione di metal detector presso gli uffici della Motorizzazione regionale al fine di prevenire comportamenti illeciti e pericoli.

«La motorizzazione regionale ha registrato ripetuti episodi di soggetti provenienti da altre regioni che si sono presentati agli esami teorici della patente di guida muniti di telecamere e microfoni non visibili per superare le prove preliminari alla prova pratica - ha riferito la Consigliera Raffaella Foudraz -. Si tratta di persone originarie di paesi stranieri che non conoscono bene la lingua italiana e non sono in grado di comprendere e di rispondere compiutamente ai quiz. Un comportamento che, oltre ad essere illecito, può generare anche gravi problemi di incolumità pubblica per gli utenti della strada. Già altri uffici italiani della Motorizzazione hanno installato dei metal detector e sarebbe utile che anche noi procedessimo in tal senso.»

«La problematica sollevata è nota da tempo e periodicamente si ripresenta presso le Motorizzazioni civili italiane - ha specificato l'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. La Motorizzazione civile regionale è assolutamente attenta a evitare questo genere di truffe grazie ai controlli preventivi che vengono messi in atto e all'ottima collaborazione con le forze dell'ordine che intervengono a supporto per gli opportuni approfondimenti. La nostra Motorizzazione ha un'utenza costituita prevalentemente da cittadini residenti in Valle, con un’incidenza minima di candidati provenienti da altre regioni e questo va tenuto nella giusta considerazione nell’affrontare la proposta presentata con la mozione. Al momento non ci sono indicazioni del Ministero dei trasporti per l'utilizzo di questo strumento e dalle informazioni assunte da chi lo ha acquistato presso altre Motorizzazioni, abbiamo appreso che la sperimentazione non si è rivelata particolarmente proficua. Continueremo a lavorare per migliorare l’efficienza dei controlli e la collaborazione con le forze dell’ordine e ad approfondire la possibilità di investire in progetti che migliorino la qualità dei servizi di controllo.»

Il Consiglio ha respinto, con 26 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA) e 9 a favore (PCP, RV, FI, GM),  una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che invitava il Presidente della Commissione competente ad operare per la predisposizione, entro 30 giorni, di un dossier contenente i testi e un'analisi delle leggi regionali approvate in materia di concessioni per grandi derivazioni idroelettriche da fornire al Consiglio Valle; avviare in Commissione i lavori preparatori utili per giungere a una rapida redazione della legge regionale sulle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche, non appena sarà varata la norma di attuazione.

La Consigliera Chiara Minelli ha parlato di «situazione anomala se non paradossale: varie Regioni a Statuto ordinario hanno già approvato le leggi regionali per disciplinare le modalità di assegnazione delle concessioni, mentre la nostra Regione, per poterlo fare, è ancora in attesa di una norma di attuazione dello Statuto speciale che preveda la competenza regionale sulle procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche. In itinere da cinque anni, il testo della norma di attuazione è arrivato alla fase conclusiva, anche se forse ci sarà un rallentamento, viste le dimissioni di Rollandin da componente di parte regionale della Commissione paritetica. È importante avviare fin d'ora gli studi e gli approfondimenti, che saranno la base del testo normativo regionale, in modo da fare un lavoro collettivo ed essere pronti nel momento in cui saranno trasferite le competenze attraverso la norma di attuazione. L'analisi delle altre leggi è un punto di partenza e di confronto, non sarà un semplice copia-incolla di altre norme. Quelle che ho ascoltato sono osservazioni pretestuose, ma ciò che è grave è l'atteggiamento debole e rinunciatario della maggioranza sui principi che devono essere contenuti nella norma di attuazione. Pare che si rinunci alla potestà della Regione di prevedere con propria legge anche le riassegnazioni. Bisogna invece fare una battaglia autonomista, per la Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, nel chiedere il ritiro della mozione, ha detto: «Si tratta di un ambito complesso dove la Valle d'Aosta ha fatto esercizio di autonomia in maniera innovativa, con specificità che sono uniche e che ci caratterizzano sul panorama europeo. L'apertura al mercato e la concorrenza sono pilastri dell'Ue e sono terreno di scontro con le specificità nazionali e locali: noi, invece, abbiamo sempre considerato l'assetto idroelettrico a beneficio del nostro territorio e delle nostre comunità, attraverso uno sfruttamento subordinato alla tutela ambientale. Un dossier sulle norme di altre Regioni avrebbe un valore puramente conoscitivo, poco utile da applicare nella nostra regione, portando anche confusione perché non compatibile con la nostra realtà. Gli uffici dell'Assessorato stanno lavorando alla norma regionale: bisognerà disciplinare le assegnazioni delle concessioni di grande derivazione, secondo le procedure diversificate per valorizzare l'assetto precedente. La norma regionale dovrà quindi muoversi nelle opzioni legislative esistenti di gestione di una gara, individuando delle proposte coerenti con le esigenze del territorio, sotto il profilo economico e ambientale. La Commissione sarà coinvolta nei modi e nei tempi dovuti.»

I lavori riprendono alle ore 15.

 

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Comunicato n° 71 dell'8 febbraio 2024
Interrogazione sulla riduzione degli stambecchi

 

Nella seduta consiliare dell'8 febbraio 2024, con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain è stato affrontato il tema della riduzione del numero di stambecchi Capra ibex.

Citando uno studio dell'Università di Ferrara sul cambiamento delle abitudini degli ungulati dovuto al riscaldamento globale, il Consigliere Dino Planaz ha chiesto se siano state effettuate le valutazioni necessarie a capire le vere cause della riduzione del numero di stambecchi e se questa sia dovuta al cambiamento climatico o sia invece da attribuire ad altri fattori; se ci sono altre specie che, a causa del cambiamento climatico o della presenza dei predatori, si stanno riducendo drasticamente tanto da essere a rischio di estinzione; quali siano le strategie messe in atto per difendere questi animali e se esista un piano di salvaguardia delle specie in via di estinzione.

Premettendo che «ogni anno il Corpo forestale regionale, in collaborazione con il mondo venatorio, effettua il censimento dello stambecco sul territorio regionale ad eccezione del Parco nazionale del Gran Paradiso e del Parco regionale del Mont Avic», l'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha riferito: «Dai dati emersi degli ultimi 26 anni si rileva che la popolazione di questo ungulato è in lenta ma costante crescita sull’intero territorio. Nel 1997, erano stati censiti 1.934 capi, mentre lo scorso anno è stato rilevato il dato più alto, pari a 4.052 stambecchi. Lo studio dell’Università di Ferrara è stato svolto in due aree protette: il Parco nazionale Gran Paradiso e il Parco nazionale svizzero in cui le densità di ungulati sono molto elevate e la pressione turistica è maggiore rispetto ai territori non protetti. Le valutazioni contenute nel documento non trovano quindi riscontro sull'intero territorio regionale, in quanto il campione preso in considerazione è ridotto rispetto al numero reale degli stambecchi e i dati non sono rappresentativi della realtà valdostana. Lo studio evidenzia come i cambiamenti climatici attualmente in corso (aumento delle temperature, alterazione dei regimi idrici, inaridimento del suolo e ritiro quasi totale dei ghiacciai) stiano lentamente modificando le abitudini di tutta la fauna. Sul territorio valdostano, considerati i numeri emersi dai censimenti, non sono stati rilevati particolari elementi che facciano presupporre una diminuzione della popolazione dello stambecco legata ai cambiamenti climatici, in quanto, molto probabilmente, le densità di animali all’esterno dell’area protetta sono molto più basse e quindi gli stambecchi (e gli altri ungulati), hanno a disposizione molto più foraggio.»

«Nella nostra regione, attualmente, non sono presenti specie animali a rischio di estinzione ma occorre prestare attenzione ad alcune specie: i galliformi alpini (fagiano di monte e pernice bianca) e la lepre variabile, che vivono in ambienti molto particolari, ad alte quote, dove i cambiamenti climatici sono molto più evidenti e la riduzione del loro habitat li obbliga a spostarsi sempre più in quota - ha specificato Carrel -. Per tutelare le popolazioni di queste specie sono state messe in campo numerose azioni nel corso degli anni come l'installazione di pannelli informativi all’inizio dei più frequentati itinerari di scialpinismo presenti sul territorio regionale, per cercare di limitare il disturbo apportato dagli escursionisti e un'attenta pianificazione dell’attività dell’heliski, con rotte di volo e itinerari di discesa

«Lo studio dell'Università di Ferrara evidenziava una relazione tra la riduzione della specie dello stambecco con i cambiamenti climatici e con la modifica delle abitudini della Capra ibex che, uscendo in ore notturne per procurarsi il cibo, era più esposta agli attacchi dei predatori - ha osservato il Consigliere Planaz -. I dati riportati dall'Assessore sono soddisfacenti: in passato questa specie ha rischiato l'estinzione, mentre oggi i numeri sono rassicuranti. Terremo comunque alta l'attenzione nei confronti di tutte le specie presenti sul nostro territorio al fine di scongiurarne il pericolo di estinzione

 

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Comunicato n° 72 dell'8 febbraio 2024
Interrogazione sulle visite neurologiche per il rinnovo della patente di guida

 

Nella seduta consiliare dell'8 febbraio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo sull'impossibilità di prenotare le visite neurologiche presso il Cup dell'Usl necessarie all'ottenimento della revisione o del rinnovo della patente di guida per le persone affette da particolari problematiche sanitarie che necessitano di accertamento dei requisiti da parte della Commissione medica legale.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi ha precisato che «risultano sempre soddisfatte le necessità degli utenti rispetto alle visite neurologiche richieste dalla Commissione medica locale per la revisione o il rinnovo della patente che sono eseguite presso l'ambulatorio di neurologia dell'ospedale Parini e presso i centri regionali convenzionati. Nel caso in cui gli utenti non riescano a prenotare presso il Cup una visita in tempi compatibili con la data della visita, possono rivolgersi alla segreteria dell'ambulatorio di neurologia che valuta la richiesta di inserimento in base alla patologia, al codice di priorità e alla data di convocazione della Commissione. Agli attuali due neurologi, dal 18 gennaio scorso, è stata aggiunta un'ulteriore risorsa alla struttura: il dottor Giardini, che ringraziamo, ha lasciato l’incarico di Direttore sanitario per tornare a dirigere il reparto, contribuendo così a sopperire alla oramai strutturale carenza di neurologi che attanaglia la nostra Comunità. L’impegno rimane comunque diretto ad implementare la dotazione organica dei dirigenti medici neurologi, condizione base per poter strutturare un ambulatorio dedicato. Anche la vicina Regione Piemonte è in sofferenza per la grave carenza di neurologi: nella provincia di Alessandria, che conta 420mila abitanti, i numerosi concorsi attivati negli ultimi due anni sono andati deserti, creando il potenziale rischio di non poter più garantire alcuni importanti servizi. È una problematica che purtroppo attraversa diverse regioni italiane, accentuata dal fatto che proprio questa specializzazione vede una particolare propensione della ricerca di carriera all’estero

«Dissento da quanto riferito: a noi non risulta assolutamente che queste istanze siano sempre state soddisfatte, dal momento che gli utenti si sentono rispondere dal Cup che le agende sono bloccate e quindi non è possibile effettuare nessuna prenotazione - ha replicato la Consigliera Raffaella Foudraz -. È compito preciso del Governo e dell'Ausl fornire informazioni corrette ed esaustive ai cittadini ma non ci pare che il Cup indichi la possibilità di rivolgersi direttamente all'ambulatorio di neurologia per effettuare le prenotazioni. Ne consegue che le persone che hanno la necessità di rinnovare la patente sono obbligate a ricorrere alle prestazioni di professionisti privati a pagamento. Non mi sembra un modo corretto di procedere

 

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Comunicato n° 73 dell'8 febbraio 2024
Interpellanza sulla scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin

 

Nella seduta consiliare dell'8 febbraio 2024 il gruppo Progetto Civico Progressista ha voluto conoscere le interlocuzioni tra Governo e Comune di Pont-Saint-Martin sulla collocazione definitiva della scuola secondaria di primo grado di quella zona.

«Dall'edificio di via Carlo Viola, che secondo le perizie dei tecnici nel 2018 non era a norma, la scuola è stata trasferita in un edificio modulare a gennaio 2021 - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. L'utilizzo di questo immobile doveva rispondere a una situazione emergenziale, in attesa di una collocazione definitiva e il Comune di Pont-Saint-Martin ha intenzione di procedere in questo senso chiedendo anche il coinvolgimento della Regione. Chiediamo di conoscere le attuali condizioni dell'edificio di via Carlo Viola di proprietà comunale e quelle dell'adiacente Palazzo Europa di proprietà regionale, nonché le intenzioni della Regione riguardo a quest'ultimo. Vogliamo anche sapere se sia intenzione della Giunta di dar corso a tutti gli impegni della risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio Valle nel 2018, firmata anche da attuali membri del Governo, con il fine di reperire le risorse per affrontare la futura pianificazione degli investimenti per la scuola media di Pont-Saint-Martin, addivenendo a una soluzione definitiva per l'edificio che dovrà ospitare in futuro la scuola.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto che «sul tema della scuola secondaria di primo grado, al momento, non vi sono stati incontri con il Comune di Pont-Saint-Martin, in quanto non richiesti. Con l'Amministrazione comunale invece, dal momento del mio insediamento, abbiamo avuto alcune interlocuzioni relative alla realizzazione della nuova mensa, attraverso il Piano degli interventi di edilizia scolastica (approvato a fine dicembre 2023) che prevede l’assegnazione al Comune di un finanziamento di 438mila euro per la collocazione del servizio mensa della scuola secondaria di primo grado mediante la chiusura del piano pilotis del costruendo edificio scolastico che ospiterà la Sfom e l'Istituto musicale pareggiato. Riguardo alle intenzioni di Palazzo Europa, nel 2022 la Regione ha chiesto al Comune di comunicare l’eventuale interesse all’acquisto: interesse che non è stato manifestato. L’immobile si presenta in condizioni mediocri, con intonaci e finiture danneggiate, e necessita di una completa ristrutturazione.»

«Nel corso del 2023 - ha proseguito l'Assessore - sono stati ammessi a finanziamento 4 milioni di euro per l’edilizia scolastica degli enti locali. Apriremo a breve la piattaforma Ares per i fabbisogni dell’edilizia scolastica relativi alle scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado in capo ai Comuni e alle Unités. Questo è l'unico strumento attraverso il quale possono essere caricate le esigenze degli enti locali. La compilazione del fabbisogno è indispensabile per quantificare e definire la programmazione degli interventi sul territorio. Posso dunque confermare che seguiamo da vicino le esigenze che Comuni e Unités ci manifestano, a dimostrazione che per noi l’edilizia scolastica risulta di prioritaria importanza.»

«Lo scopo di questa iniziativa era quello di riportare all'attenzione di tutti una problematica dibattuta ormai 5 anni fa - ha replicato la Consigliera Minelli -: in quel momento era ben chiaro a tutti che si doveva affrontare una situazione emergenziale, ma che non si doveva perdere di vista la collocazione definitiva della scuola. Al di là di quelle che possono essere le richieste del Comune, non bisogna dimenticare che ci sono le famiglie, gli utenti, gli insegnanti che sul tema della scuola sono molto preoccupati. Riguardo alle condizioni di Palazzo Europa, che ospita attualmente l'archivio della scuola, occorre quindi fare delle valutazioni sul suo utilizzo, con una esplicitazione forte da parte della Regione, del Comune e dell'Unité. Conforta che l'edilizia scolastica sia all'attenzione del Governo, ma noi ribadiamo che la scuola modulare comincia a mostrare i suoi anni e l'argomento dovrà essere affrontato al più presto. La comunità di Pont-Saint-Martin e il territorio circostante non possono permettersi di rischiare di perdere in futuro anche la scuola media dopo aver dovuto rinunciare anche alle secondarie di secondo grado.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, venerdì 9 febbraio, alle ore 9.

 

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Comunicato n° 74 del 9 febbraio 2024
Interpellanza sul comprensorio del Weissmatten

 

Nella seduta pomeridiana del Consiglio dell'8 febbraio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sul comprensorio del Weissmatten.

«Questo domaine skiable è praticabile solo tramite la pista blu fino all'intermedia della seggiovia e tramite la pista dello skilift Ronken - ha precisato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Sappiamo che si è fatto ricorso all'innevamento artificiale nella parte alta già all'inizio della stagione invernale senza però procedere alla spianatura dei mucchi di neve. Chiediamo quindi quanti litri d'acqua siano stati utilizzati per la neve artificiale da inizio stagione fino ad oggi e in quali giorni abbia funzionato l'innevamento artificiale. Anche la situazione dello snowpark, che risulta chiuso su settimana, non sembra essere migliore. È stato acquistato un nuovo tapis roulant ma è stato posizionato storto: quanto è costato e perché non funziona? Quali sono le intenzioni, di concerto con la società Monterosa, per garantire una migliore gestione del comprensorio del Weissmatten? E soprattutto quali le intenzioni per il futuro, considerando che l'Amministratore delegato Munari ha espresso pubblicamente che tra 10 anni vedrà il Weissmatten concentrato sul parco giochi e sull'area bambini, quando saranno spesi dei milioni di euro per il rifacimento dell'impianto di innevamento?»

L'Assessore allo sviluppo sostenibile, Luigi Bertschy, ha risposto che «ogniqualvolta le condizioni di temperatura, umidità e vento lo hanno consentito, l'impianto di innevamento è stato messo in funzione. Ad oggi sono stati utilizzati 19.925.000 litri d'acqua per sparare neve artificiale: l'innevamento è iniziato e si è concentrato nella parte bassa del comprensorio per permettere l'apertura dello ski-lift Ronken, del parco principianti e scivolamento di Sonne - che ha registrato in questi mesi 10.500 primi ingressi - e solo successivamente sulla pista Larici, dalla stazione intermedia a scendere. Il nuovo tappeto dello snowpark è costato 251mila euro e al momento non è in funzione perché la copertura nevosa sulla sua pista non è sufficiente per l'apertura. L'area sarà dotata di innevamento programmato nell'ambito degli investimenti previsti per lo snowpark, che non è ancora totalmente aperto perché si stanno perfezionando le autorizzazioni: ci si augura che possa essere funzionante per la prossima stagione invernale.»

«Dal punto di vista politico abbiamo sostenuto i piccoli comprensori in tutti i modi possibili, anche attraverso due leggi regionali, perché per noi era importante rilanciare tutti i piccoli comprensori sciistici valdostani nell'interesse dello sci e delle località turistiche - ha concluso Bertschy -. Anche nel programma strategico della Monterosa sono stati inseriti gli investimenti necessari per tutto il comprensorio (Weissmatten, Antagnod, Brusson, Champoluc, Champorcher, Gressoney-La-Trinité). Vogliamo il miglior governo per tutti i piccoli comprensori e per farlo dobbiamo cercare di favorire un dialogo costruttivo tra tutti gli attori delle piccole comunità.»

Il Vicecapogruppo Lavy si è detto parzialmente soddisfatto della risposta: «Mi chiedo perché non si sia sparato su tutta la pista, così come mi piacerebbe un confronto con i tecnici sulla questione mucchi di neve. La volontà politica della Regione era chiara ed è stata espressa attraverso una legge regionale: mantenere i piccoli comprensori, garantendo loro dei finanziamenti. Secondo noi non è un caso che in Consiglio arrivino sempre iniziative su alcune società di gestione: ci pare che alcuni comprensori non patiscano solo il clima, ma anche gli amministratori. Lo spirito della nostra iniziativa è costruttivo perché di mezzo ci sono delle comunità che stanno patendo: occorre quindi dare loro delle risposte, garantendo una gestione attenta oltre che efficiente. E la Regione ha il dovere di indirizzare le società di gestione nel solco di quanto approvato da questo Consiglio sui piccoli impianti, perché non si possono gestire certi piccoli impianti come il proprio giardino di casa.»

 

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Comunicato n° 75 del 9 febbraio 2024
Interpellanza sulle Case della comunità

 

La realizzazione delle Case della comunità è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 9 febbraio 2024.

«Il Governo prevede la realizzazione, presso i rispettivi poliambulatori, di quattro Case di comunità, di cui due ad alta intensità assistenziale nei comuni di Aosta e Donnas e due a media intensità a Morgex e Châtillon, per un importo totale di circa 3,5 milioni di euro su fondi Pnrr - ha evidenziato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Inoltre, il Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025 definisce anche, nella nuova riorganizzazione dell'area di assistenza territoriale distrettuale, nove Case di comunità a bassa intensità. Vorremmo quindi conoscere lo stato attuale dei lavori per la realizzazione delle quattro Case ad alta e media complessità nonché in quali locali saranno collocate le Case a bassa complessità di Courmayeur, Saint-Pierre, Charvensod, Variney, Nus, Verrès, Valtournenche, Brusson e Gaby. Chiediamo poi se, nell'ambito delle valutazioni di programmazione dell'Azienda Usl e dell'Assessorato, siano stati quantificati i fabbisogni finanziari e di dotazione del personale (su base annua) necessari alla gestione delle Case di comunità e delle relative attività annesse e a quanto ammontino per ogni struttura (sia essa di alta, media o bassa complessità); se sia intenzione dell'Assessorato affidare la gestione di alcune delle Case di comunità (o di parte dell'attività in queste svolta) a imprese, cooperative o soggetti privati.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, nel premettere che «la Casa della comunità è un presidio del Distretto che va a valorizzare gli attuali poliambulatori distrettuali, dove troverà integrazione l'attività sanitaria con l'attività sociale», ha riferito: «Si è conclusa la prima fase dei lavori della Casa di comunità di Aosta, in via Guido Rey, con la realizzazione del nuovo front office, mentre lo scorso 5 febbraio si è avviata la seconda fase di lavori, concernente l’adeguamento degli ambulatori al piano seminterrato. Sempre il 5 febbraio sono state avviate le realizzazioni delle Case di comunità di Donnas (adeguamento ambulatori al primo piano della struttura) e di Châtillon (riqualificazione del livello 3 della struttura). Il prossimo mese di marzo prenderanno il via i lavori di ampliamento e riqualificazione degli ambulatori della Casa di comunità di Morgex. Il target Pnrr per la messa a punto deve essere raggiunto entro il mese di marzo 2026. Le Case di comunità a bassa complessità saranno realizzate nei locali in cui sono attualmente esercitate le attività ambulatoriali.»

«La dotazione di personale per le Case - ha proseguito l'Assessore - è definita dagli standard dettati dalle disposizioni nazionali e da una delibera di Giunta del 2022 sulla riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale. Nel contempo, l’Azienda Usl sta approfondendo il tema per un congruo aggiornamento del Piano dei fabbisogni del personale contenuto nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao). Le spese per il personale saranno quantificate nell’ambito del relativo tetto di spesa che annualmente viene fissato nella delibera di Giunta degli indirizzi dati all’Usl, da predisporre entro ottobre: al momento siamo l'unica Regione ad aver rispettato i tempi sia per la definizione degli obiettivi all'Azienda Usl che per la predisposizione del bilancio di previsione 2024. Rilevo peraltro che non è automatico che si verifichi un importante aumento della spesa, poiché l’obiettivo della riorganizzazione dell’assistenza territoriale è anche di razionalizzare le risorse già operanti, tentando di renderle più efficaci ed efficienti.»

«L’integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari con quelli sociali - ha concluso - comporta l’interazione fra le diverse figure di professionisti che svolgono la loro attività a livello territoriale, in un’ottica multidisciplinare e collaborativa: medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di famiglia o comunità, assistenti sociali, altri professionisti della salute che lavorano per l'Usl, operatori in ambito sociale. Data la natura di questa organizzazione, la gestione delle Case di comunità non potrà tecnicamente essere oggetto di esternalizzazione.»

Il Capogruppo Aggravi si è detto «soddisfatto delle risposte ricevute, tuttavia ho più di un dubbio sulla collocazione delle Case della comunità a bassa intensità per cui non ho ricevuto risposta: a Courmayeur, per esempio, non si capisce dove venga realizzata perché c'è un centro traumatologico - che oggi ha una gestione privata -, mentre non sono presenti ambulatori sul territorio comunale. L'Assessore non ha quindi fugato le mie perplessità.»

 

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Comunicato n° 76 del 9 febbraio 2024
Interpellanza sull'abusivismo nelle professioni di montagna

 

Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato l'attenzione dell'Aula sull'abusivismo nelle professioni di montagna.

«È un problema che riguarda anche il nostro territorio - ha denunciato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. L'abusivismo è sinonimo di mancata preparazione e può arrecare un serio pregiudizio alla sicurezza delle persone che si rivolgono ai finti professionisti della montagna. Il Governo è a conoscenza della presenza di questa problematica? Cosa è stato fatto per risolvere questa criticità? E ancora, vi è l'intenzione di portare avanti delle possibili iniziative, con che modalità e tempistiche, che permettano una maggior tutela di tutti i professionisti regolari?»

«Siamo a conoscenza del fatto che ci sono professioni e realtà commerciali, soprattutto estere, che in virtù di una scarsa conoscenza delle norme o forse di un'interpretazione molto flessibile delle stesse, svolgono attività varie in Valle d'Aosta - ha risposto l'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques -. Come Assessorato non abbiamo alcuna competenza di tipo sanzionatorio: in caso di esercizio abusivo della professione devono infatti intervenire le forze dell'ordine (alle quali l'Assessorato fornisce supporto in caso di richiesta di informazioni e documentazione) per l'identificazione del presunto trasgressore, le contestazioni del caso e la trasmissione della documentazione all'autorità giudiziaria. Non è in ogni caso immaginabile che le forze dell'ordine possano presidiare l'intero territorio: è quindi fondamentale il ruolo dell'Unione valdostana guide di alta montagna nel sensibilizzare il territorio rispetto alla lotta all'abusivismo e nel creare una rete con i diversi attori (forze dell'ordine, enti locali, gestori dei rifugi, albergatori, Office régional du tourisme…) per la segnalazione tempestiva di situazioni dubbie. Di certo l'utilizzo delle divise da parte degli accompagnatori di media montagna valdostani e delle guide alpine, così come previsto dalle leggi regionali di riferimento, consentirà una loro pressoché immediata riconoscibilità e agevolerà l'azione di monitoraggio. Sarà altresì funzionale un'attività di informazione con la collaborazione del settore dell'accoglienza nei confronti degli ospiti rispetto all'importanza, in un'ottica di sicurezza, di rivolgersi a professionisti abilitati, in possesso di idonea formazione allo svolgimento dell'attività sul territorio.»

Il Vicecapogruppo Brunod ha accolto con favore la risposta dell'Assessore: «Le azioni da mettere in campo vanno nella direzione giusta per fare maggiore rete tra gli operatori del settore oltre che per fornire la giusta informazione ai nostri ospiti. Sono iniziative che potranno contrastare l'abusivismo, che non fa bene all'immagine qualitativa della Valle d'Aosta e che porta a condizioni di rischio maggiori per chi frequenta la montagna. Attraverso queste azioni sinergiche riusciremo a valorizzare sempre più le professioni della montagna.»

 

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Comunicato n° 77 del 9 febbraio 2024
Interpellanza sulla struttura sanitaria di Variney

 

La gestione della struttura sanitaria di Variney è stata nuovamente trattata nella seduta consiliare del 9 febbraio 2023 con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha richiamato «l'appalto che ha esternalizzato la gestione dell'assistenza della struttura di Variney, le tante iniziative portate avanti dal nostro gruppo e le gravi segnalazioni di Cittadinanzattiva, insieme al responsabile valdostano del Tribunale per i diritti del malato, riguardanti decessi e presunte condotte del personale della struttura, per cui veniva chiesta una verifica urgente per garantire la sicurezza e l'efficacia del servizio.» Ha quindi chiesto una serie di informazioni a seguito di quanto riportato dall'Usl e dall'Assessore: «In particolare, vogliamo conoscere il periodo, le modalità e gli esiti dell'affiancamento del personale delle strutture J.B. Festaz e Variney con particolare riferimento alla valutazione redatta dal coordinatore infermieristico del J.B. Festaz sulla formazione del personale della cooperativa Quadrifoglio, cui è stata affidata l'assistenza infermieristica e di supporto della struttura di Variney; se i minutaggi riferiti alla presenza del personale infermieristico sui pazienti di Unità assistenziale prolungata (Uap) sono stati riportati ai minutaggi applicati durante la gestione J.B. Festaz; i nominativi e il ruolo delle tre figure professionali apicali sempre in capo all'Azienda Usl che hanno svolto attività di vigilanza intensiva sulla struttura; se sia già stata istituita la commissione per effettuare valutazioni ad hoc su ogni singolo caso di decesso occorso dall'inizio dell'attuale modello di gestione della struttura di Variney e quali ne sono i componenti.»

Premettendo che «in previsione dell’accoglienza presso la struttura di Variney di pazienti provenienti dalla struttura J.B. Festaz, è stato proposto dall’Ausl un percorso di formazione specifica dedicato agli infermieri della Cooperativa che gestisce la struttura consistente in un affiancamento osservativo presso il J.B. Festaz per un totale di 60 ore», l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «la formazione era finalizzata al miglioramento delle competenze necessarie all’assistenza dei pazienti ricoverati e gli infermieri hanno pienamente perseguito gli obiettivi formativi previsti. Il personale viene comunque sempre valutato semestralmente dal coordinatore della Cooperativa con una valutazione condivisa con il coordinatore aziendale. Il minutaggio sulla presenza del personale di Variney per i pazienti Uap corrisponde a quanto già avveniva per il nucleo assistenziale quando era ubicato presso la struttura del Festaz.»

L'Assessore ha proseguito specificando che «le figure aziendali presenti nella struttura di Variney sono: il Direttore sanitario Franco Brinato; il Responsabile clinico Maria Giovanna Malatesta, che si occupa della valutazione degli utenti ai fini dell’inserimento in struttura, interfacciandosi con il gruppo di lavoro che si occupa di facilitare le dimissioni ospedaliere complesse: è presente settimanalmente in struttura per la predisposizione dei Piani assistenziali individualizzati, insieme al personale della Cooperativa; il Rup Umberto Cout che, insieme al Direttore dell’esecuzione del contratto (Dec), mantiene l’interfaccia diretta con la Cooperativa che cura la gestione; il Dec, la Coordinatrice infermieristica Monica Cognari, che, insieme al Rup, mantiene l’interfaccia diretta con la Cooperativa che cura la gestione; il Direttore operativo responsabile professionale, Federica Duo’ che effettua i sopralluoghi per il rispetto del capitolato, relazionando al Dec; il Referente residenzialità R2 Variney - Perloz e Hospice che è il coordinatore infermieristico aziendale: ha un ruolo di supervisione del processo ed è presente nelle strutture circa 3 giorni alla settimana. Si interfaccia direttamente con il Coordinatore infermieristico della Cooperativa e segnala al Dec eventuali inadempienze. Queste figure, che rivestono un ruolo di grande responsabilità all'interno dell'Ausl, svolgono un ruolo a garanzia della qualità del servizio assistenziale erogato e confermano che l’assistenza erogata presso la struttura di Variney adempie alle normative del settore. I soggetti citati hanno partecipato insieme al sottoscritto all'incontro con i sindacati che si è tenuto nelle scorse settimane con esito positivo. Il 18 gennaio 2024, l'Ausl ha istituito anche una commissione per effettuare valutazioni ad hoc sui casi di decesso avvenuti a partire dall'attuale modello di gestione della struttura di Variney. Il gruppo si pone come soggetto terzo rispetto alla struttura ed è composto dal Direttore del Dipartimento di prevenzione Maurizio Castelli, dal Direttore medico del presidio ospedaliero Chiara Galotto e dal Dirigente del Servizio infermieristico, tecnico, riabilitativo, della prevenzione e della professione ostetrica aziendale Laura Plati. L’Ausl ha incaricato e impegnato i massimi vertici aziendali delle aree di intervento del Servizio sanitario regionale, per fornire le valutazioni sulla struttura residenziale di Variney: è una scelta che non può che rassicurarci in merito alla qualità del lavoro che viene svolto e alla grande attenzione che viene dedicata alla questione.»

«Apprendiamo che l'Ausl ha deciso la formazione e, quindi, avrà deciso anche le modalità di erogazione - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -. A oggi non siamo riuscite a comprendere chi ha formato chi, perché si è reso necessario che colleghi con lo stesso profilo professionale dovessero formare altri colleghi di un'azienda privata e gli esiti della formazione. Rispetto al minutaggio a noi risulta che sono previsti 72 minuti di assistenza infermieristica per i pazienti di Uap di Variney contro i 107 del J.B. Festaz, quindi chiederemo copia del verbale dell'incontro con i sindacati. Le figure che si occupano della struttura sono meritevoli di nota: persone che da anni lavorano nell'Ausl e immaginiamo ben consce della responsabilità che hanno sulle spalle, anche a seguito di quanto evidenziato dalle associazioni. È positivo che sia già stata messa in piedi la commissione per verificare i casi di decesso sul cui lavoro chiederemo aggiornamenti puntuali, ma evidenziamo che, a differenza di quanto detto ieri, non è né il tasso di mortalità indicatore di qualità, né il fatto che l’ufficiale sanitario non abbia chiesto le autopsie. Dovrebbe essere in primis il medico della struttura a evidenziare criticità. Bene che l'Ordine dei medici abbia scelto di fare chiarezza, immaginiamo sui medici coinvolti e non sui cittadini che hanno segnalato fatti gravi.»

 

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Comunicato n° 79 del 9 febbraio 2024
Conclusi i lavori del Consiglio. Respinte quattro mozioni e una risoluzione

 

In chiusura dell'adunanza svoltasi dal 7 al 9 febbraio 2024, il Consiglio Valle ha trattato sei mozioni e una risoluzione, di cui quattro respinte e due ritirate.

Mozioni

Con 20 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 voti a favore (Lega VdA, RV, FI, GM), è stata respinta una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di mettere in campo ogni azione utile per l'organizzazione di un'iniziativa dedicata ai giovani delle scuole e un evento teatrale o di proiezione sulla Giornata per il Ricordo dei Martiri delle Foibe.

«In questi ultimi vent'anni sono stati fatti molti passi avanti che ci hanno portati a diffondere il ricordo della tragedia delle Foibe - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Rilevo tuttavia che si parla ancora poco di questo evento. La testimonianza plastica è che per la Giornata della Memoria di quest'anno sono stati programmati sei eventi con il coinvolgimento delle scuole valdostane, mentre per il Giorno del Ricordo solo due, con una ridotta pubblicizzazione e senza la partecipazione degli istituti scolastici. La storia degli esuli e degli infoibati merita la giusta attenzione.»

«Il tema sta uscendo da alcuni steccati ideologici che lo vedevano motivo di contrapposizione tra schieramenti pro e contro e, finalmente, le due ricorrenze, non sono più in competizione tra loro, tanto che le associazioni di riferimento partecipano insieme a seminari e convegni e riflettono sul tema della memoria con un approccio comune: ricordare i fatti più efferati della storia affinché non si ripetano - ha osservato l'Assessore alle relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz -. Il Presidente dall’Anvgd (l’associazione rappresentativa degli esuli, riconosciuta dalla legge) nel corso di una serata sulle Foibe, a cui ho partecipato, ha riferito che la questione polarizza sempre meno fazioni di destra o di sinistra, in quanto le associazioni rappresentative degli esuli hanno apertamente rifiutato di essere "tirate per la giacchetta", così come rifiutano ogni sorta di etichetta e di generalizzazione: molti degli infoibati non erano fascisti o colonizzatori ma dissidenti, persone radicate in quei territori da ben prima dell’avvento del fascismo. La collettività, comprese le scuole, è stata interessata dallo svolgimento degli eventi dedicati al Giorno del Ricordo che sono ad adesione assolutamente libera. L’autonomia scolastica è un elemento imprescindibile e svincola le istituzioni da qualunque tipo di costrizione o imposizione ideologica, politica, partitica. Come consuetudine, la Sovraintendenza ha portato a conoscenza delle scuole le iniziative in programma anche a livello nazionale. Il Governo regionale non ritiene di sentirsi vincolato all’obbligo di organizzare eventi, perché allo stesso modo dovrebbe esserlo anche per il Giorno della Memoria. Credendo nell’importanza del tema, sono state sensibilizzate le strutture regionali (Biblioteca e attività culturali), gli enti e gli istituti direttamente finanziati dalla Regione, affinché, nell’ambito delle loro attività, continuino a organizzare iniziative sul tema ed estendano maggiormente la possibilità di partecipazione delle scuole in orari consoni.»

Respinta con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 (Lega VdA, RV, FI, GM) anche la mozione depositata dal gruppo Rassemblement Valdׅôtain che chiedeva al Governo di non sostenere decisioni o misure funzionali a premiare la non coltivazione di terreni o a diminuire la produzione e la produttività delle aziende agricole valdostane. 

Il Consigliere Dino Planaz, sottolineando la valenza politica dell'iniziativa, volta a definire le posizioni dei gruppi di maggioranza rispetto alla politica europea comunitaria, ha parlato di un «"Made in Italy" che rischia di essere fortemente compromesso dalle disposizioni europee che favoriscono la carne coltivata in laboratorio e le farine di insetti, prevedendo anche misure di sostegno per chi promuove la pratica di non coltivazione del terreno. I vincoli imposti dall'Ue favoriscono anche la politica commerciale sleale favorendo l'importazione di prodotti alimentari di provenienza extra Ue. Tutte queste misure, per altro, vanno anche contro le richieste delle associazioni di categoria locali per la realizzazione di politiche premiali nei confronti della produttività e qualità dei prodotti valdostani. Sono numerose le azioni di protesta organizzate dagli agricoltori europei contro le politiche agricole dell'Ue e la diminuzione progressiva degli stanziamenti: occorre che anche la Valle d'Aosta si attivi in ogni contesto e in ogni sede istituzionale e politica nonché nella definizione di misure di sostegno e programmazione al settore agricolo affinché non passi questo principio, che non fa che aggravare la situazione di un comparto in grande difficoltà.» 

«La mozione impegna il Governo a tenere un comportamento che ha sempre osservato: ci tengo a dire chiaramente che a oggi, la Regione non aderisce a misure che disincentivano l'incolto e, non solo - ha commentato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Il Consiglio si è già espresso più volte sui temi evidenziati, manifestando la sua contrarietà al cibo sintetico, sostenendo la valorizzazione dei prodotti locali, approvando la legge di revisione del comparto agricolo che ha l'obiettivo di affiancare alla politica europea misure mirate e calate sulla realtà valdostana. La tutela delle nostre peculiarità non è in discussione: disincentivare l'incolto è importante non solo per il comparto agricolo ma per tutti gli altri settori generando ricadute positive in campo economico e di tutela del territorio. Ci siamo fatti portatori delle nostre esigenze in campo nazionale, ottenendo talvolta anche il sostegno del Ministro dell'agricoltura, e ci siamo avvalsi delle misure europee che meglio si adattavano alle nostre esigenze, utilizzando, ad esempio, quella rivolta ai giovani agricoltori. Lo stanziamento di fondi europei di circa 2,5 milioni di euro, ha consentito l'avvio di 91 giovani imprese e 35 aziende hanno poi fatto investimenti per un ammontare di 3 milioni di euro.»

Con una mozione, il gruppo Progetto Civico Progressista chiedeva di costituire rapidamente un gruppo ristretto, indicativamente di non più di cinque soggetti con adeguate competenze, per la regia della progettazione delle Comunità di energia rinnovabile in Valle d'Aosta affidandogli il compito di  individuare l'obiettivo che si vuole raggiungere di potenza installata tramite le Cer, l'architettura e la forma giuridica più congeniale di queste comunità, e di produrre un rapporto entro il mese di marzo 2024. Il testo è stato respinto con 33 astensioni e 2 a favore (PCP).

«Il 24 gennaio è finalmente entrato in vigore, dopo tre anni dalla direttiva europea Red II, il decreto governativo applicativo della legge per la costituzione e il funzionamento delle Comunità di energia rinnovabile, per la cui promozione sono previsti importanti fondi europei, sia tramite Pnnr, si attraverso il Fesr - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. Già nel mese di aprile 2023 il Consiglio aveva votato all'unanimità una nostra mozione per l'avvio di un gruppo di lavoro sulle Cer: gruppo che si è riunito quattro volte e che ha avviato tra l'altro, tramite il supporto di Cva, un monitoraggio dei consumi energetici dei comuni. Ora è urgente andare oltre e definire cosa si vuol fare riguardo alle Cer in Valle d'Aosta: quale incremento e di produzione di energia pulita e rinnovabile, con quale tipologia di Cer. La Regione deve avere un ruolo di coordinamento, mettendo a punto un progetto Cer per la Valle d'Aosta. Non si tratta di fare un Tavolo ma un gruppo ristretto che curi la regia del Progetto delle Cer valdostane. Obiettivo che prescinde dalla formulazione della legge regionale, ma che riveste carattere di urgenza.»

«Ci sono due tipi di attività che stiamo portando avanti - ha replicato l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy -. Da una parte, c'è il lavoro di tipo politico attraverso il gruppo che è stato costituito dopo l'approvazione della mozione: abbiamo deciso la strada da intraprendere che ci ha visti impegnare Cva in una serie di studi per avere dei dati a disposizione. Dall'altra, a livello tecnico, l'Assessorato è al lavoro sui tavoli nazionali, perché il decreto non è stato risolutivo, ci sono ancora molti dubbi, peraltro condivisi da tante Regioni. C'è pertanto un'osservazione tecnica attiva e un governo politico: non siamo quindi d'accordo a creare un ulteriore tavolo che, da una parte, non avrebbe nessun valore di tipo normativo e giuridico e, dall'altra, distoglierebbe ancora i tecnici dal lavoro che stanno già portando avanti con grande attenzione per ottenere al più presto tutte le informazioni necessarie. Ci prendiamo l'impegno di andare a correggere il disegno di legge già depositato a seguito dei chiarimenti che arriveranno sul decreto.»

"Mettere a disposizione del Consiglio regionale, entro 20 giorni, il progetto preliminare delle fasi 4 e 5, corredato dai pareri della fase istruttoria e il progetto esecutivo validato della fase 3, con indicazione dei costi complessivi e dei tempi di realizzazione previsti per l'ampliamento/ristrutturazione dell'ospedale Parini, in modo da avere piena contezza dell'intera opera, preliminarmente all'attivazione dell'appalto per l'attuazione della fase 3." Questo quanto richiedeva una mozione a firma congiunta dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia respinta con 19 astensioni, 1 voto contrario e 13 a favore, espressi in votazione segreta.

«Non vogliamo discutere della localizzazione dell'ospedale ma del procedimento amministrativo per la sua ristrutturazione/costruzione - ha premesso il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) -. La legge regionale 7/2023 ha stanziato 60 milioni di euro, che si sono aggiunti ai 123 milioni già previsti, portando così a 186 milioni di euro l'importo di spesa per la realizzazione delle fasi 1, 2 e 3, senza dare però indicazione dei costi relativi alle fasi 4 e 5 che a oggi risultano un'incognita. Dopo i ritrovamenti archeologici nell'area di cantiere, si è resa necessaria una rivisitazione dell'intera opera che ha portato il Governo alla decisione di rivedere la progettazione definitiva ed esecutiva della fase 3 e quella preliminare delle fasi 4 e 5. È necessario che il Consiglio abbia contezza di questi passaggi cruciali e che venga chiarito se è stato dato avvio alla costruzione della nuova parte dell'ospedale senza conoscere tempi e costi complessivi dell'opera, perché, in caso positivo, ci sarebbe violazione delle norme vigenti e dei principi elementari di buona amministrazione.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha aggiunto che «la mozione votata in Consiglio a maggio 2021 sull'iter di realizzazione dell'ospedale, dava mandato al Governo di procedere con il progetto esecutivo dell'ala est e proseguire, contestualmente, alle fasi progettuali di ristrutturazione previste dalle fasi 4 e 5. La simultaneità delle operazioni avrebbe permesso di avere contezza del costo complessivo dell'opera, prima di procedere all'appalto dei lavori e della relativa contrattualizzazione di importanti impegni finanziari. Constatiamo, invece, che le disposizioni politiche date da questa Assemblea al Governo sono state disattese. Ne consegue che, oggi, non abbiamo idea né dei costi, né dei tempi e delle modalità di attuazione delle fasi 4 e 5. Un amministratore pubblico non può avviare un progetto parziale pensando di realizzare il resto, costi quello che costi!»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha precisato che «per evidenti ragioni di complementarità, coerenza e congruenza, il progetto preliminare delle fasi 4 e 5 non può essere preso in considerazione senza la preventiva verifica, validazione e approvazione dei diversi progetti che compongono la precedente fase 3. Il progetto preliminare delle fasi 4 e 5 non è ancora stato sottoposto ai pareri previsti nella fase istruttoria e non è ancora stato validato, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico. La delibera di Giunta 1180/2021 dava mandato alla società Siv per l'attuazione della risoluzione del Consiglio regionale del maggio 2021 e la successiva dgr 707/2022 approvava la convenzione tra Regione e Siv. Entrambi i documenti hanno dato mandato alla società di rivedere il progetto preliminare delle fasi 4 e 5 che Siv ha già programmato e questa progettazione è quindi attualmente in corso.  Non appena approvato, il progetto esecutivo della precedente fase 3, ad oggi completamente finanziata, Siv procederà alla puntuale valutazione del preliminare delle fasi 4 e 5, di concerto con l'Azienda Usl. Il progetto esecutivo della fase 3 è prossimo alla conclusione, con imminente validazione da parte della società esterna incaricata. All'esito della valutazione s si disporrà della stima dei relativi costi complessivi e dei tempi di realizzazione previsti.»

È stata ritirata l'iniziativa del gruppo RV che chiedeva l'istituzione di un tavolo permanente per dirimere le questioni dei collegamenti viari da e per la Valle d'Aosta e con la Francia e la Svizzera.

Ritirata anche la mozione, sempre del gruppo RV che chiedeva l'avvio di interlocuzioni con gli organizzatori della Fiera di Sant'Orso di Donnas e con l'Ente parco naturale Mont Avic per valutare l'individuazione di uno spazio per l'allestimento di uno stand durante la "Petite foire".

Risoluzione

In chiusura, il Consiglio ha respinto, con 8 voti contrari, 10 astensioni e 17 a favore espressi in modalità segreta, una risoluzione depositata in Aula, i gruppi Misto, FI, Lega VdA e RV che voleva invitare il Presidente della Regione a chiarire l'azione posta in essere in occasione dell'incontro con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, qualificata come "triste" agli organi di stampa dalla Presidente dell'Union Valdôtaine e come ritenesse superabile la differenza di visione tra il Movimento di cui è espressione e la carica che ricopre.

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha richiamato la visita del Presidente Giorgia Meloni per la firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione nella giornata del 31 gennaio, specificando: «Ci riferiamo ai selfie scattati durante la Fiera di Sant'Orso con il Presidente Testolin, il Vicepresidente Bertschy e la Presidente Meloni che hanno sollevato perplessità da parte della Presidente dell'Union Valdôtaine di cui fa parte Renzo Testolin. Il Presidente della Regione rappresenta tutti, non un partito: quindi, in una visita istituzionale, è normale che abbia accompagnato la Presidente Meloni e si sia prestato alle foto di rito a Palazzo regionale e a ulteriori scatti fotografici alla Fiera. Abbiamo quindi letto con stupore le dichiarazioni della Presidente dell'UV, riportate da La Stampa, che ha parlato di "tristezza pensare ad autonomisti che si lasciano trainare dalla ricerca dell'immagine" e che "c'è da riflettere con serietà sul senso di grande ammirazione. Ho visto un senso di prostrazione". Oggi non potevamo passare sotto silenzio questo: noi Presidente Testolin in questa partita siamo con lei e riteniamo che nessuno debba interferire nella sua azione istituzionale. È stato un passo falso da parte della Presidente dell'UV che non rende merito all'ospitalità che i valdostani hanno reso ad un Primo Ministro, in visita istituzionale. Ci chiediamo che fine abbia fatto l'Union che sapeva dialogare con tutti, quell'UV del "ni droite, ni gauche", che ora si è appiattita verso la sinistra. Noi siamo per creare un'area autonomista, di centro, che sappia dialogare con tutti e confrontarsi alla pari con tutti. Inoltre, visto che lei e il Vicepresidente Bertschy appartenete a movimenti protagonisti della "réunion" di alcune forze autonomiste e non di tutte, ci chiediamo quale sia la solidità dei programmi dell'attuale Governo e della loro corrispondenza rispetto alle forze politiche di cui siete espressione.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha replicato: «Io sono abituato ad assumermi la responsabilità delle mie parole e delle mie azioni. Insieme ai colleghi di Governo, abbiamo accolto in modo istituzionale, garbato ma fermo, la Presidente Meloni: è stato un momento di confronto interessante che ha sancito un percorso amministrativo con la firma di un Accordo che assegna fondi alla Valle d'Aosta. Abbiamo quindi accompagnato il Primo Ministro, insieme all'Assessore Bertschy - che ha la delega all'organizzazione della Fiera - e agli altri componenti del Governo, nel percorso della Foire de Saint Ours, per spiegare le nostre tradizioni e per renderla partecipe di un momento che per noi valdostani è importante. La Presidente dell'UV ha espresso tramite i giornali il suo pensiero, ma a me interessa che il successivo confronto all'interno del Movimento non sia stato né di imbarazzo né di contrasto. Abbiamo parlato di altri problemi che sono più importanti. Noi siamo sicuri di aver operato nell'interesse dell'Amministrazione regionale, che era il compito che ci spettava, e siamo sereni con noi stessi.»

I lavori sono conclusi.

 

SC-LT

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