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Riunione del Consiglio regionale del 24 e 25 gennaio 2024

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Comunicato n° 30 del 17 gennaio 2024
L'ordine del giorno del Consiglio di mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 59 oggetti.

L'Aula provvederà al rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) e alla designazione di due componenti supplenti in seno al Comitato misto paritetico per le servitù militari.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state depositate ventuno interrogazioni di cui tre del gruppo Forza Italia: bando per il sostegno alle locazioni scaduto il 29 dicembre 2023; modifiche alla legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica (n. 3/2013); recupero dell'ex hotel Source di Saint-Vincent con destinazione sanitaria.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato cinque interrogazioni: fruizione della seconda corsia nella galleria Côte de Sorreley nel raccordo A5/strada statale 27 del Gran San Bernardo; interventi di ripristino della Casa Gagliardi di Aosta; cause della chiusura al pubblico dei castelli regionali nel periodo invernale; segnalazioni di disservizi del trasporto pubblico locale; problemi di funzionamento dell'impianto di riscaldamento all'Isiltep di Verrès.

Tre le interrogazioni del gruppo Misto: disegno di legge sulla fruibilità delle strade poderali e dei sentieri con biciclette; esistenza della figura dell'infermiere di famiglia; partecipazione della Regione alla Fiera del cicloturismo di Bologna.

Sono invece cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: progetto della stazione di arrivo dell'impianto di punta Indren nel comprensorio del Monterosa; ripercussioni della crisi del gruppo Stellantis sullo stabilimento Mcv di Verrès e su altri fornitori dell'indotto; normativa regionale sulla pratica degli abbruciamenti dei residui vegetali; mancata attivazione della sorveglianza Respivirnet e della trasmissione dei dati all'Istituto superiore di sanità; informazioni sui medici di medicina generale e di continuità assistenziale.

Cinque anche le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: organizzazione della Festa della Valle d'Aosta Lard d'Arnad dop ad agosto 2024; danneggiamento o sabotaggio di impianti e cantieri della Cervino Spa; procedura di concordato preventivo della società Fornovallée; attività promosse per una diversa riqualificazione delle aree Chalamy e Pompiod; solutions pour la qualité de l'air près de la gare d'Aoste.

Delle ventisette interpellanze presentate, cinque sono del gruppo Forza Italia: installazione delle nuove emettitrici di biglietti a bordo degli autobus per il trasporto pubblico locale; individuazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati agli interventi di ristrutturazione interna; estensione dell'indennità sanitaria temporanea agli operatori socio-sanitari e al comparto amministrativo e tecnico; interventi per garantire un efficiente servizio al Pronto soccorso ortopedico; problematiche di natura urbanistica emerse dall'introduzione del codice identificativo regionale per le locazioni brevi.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà nove interpellanze: criticità della pubblica amministrazione regionale nel reperire professionalità adeguate; modifica dei criteri adottati per la selezione dei progetti per la soluzione ai problemi che impattano sulle nuove generazioni; nouveaux projets de collaboration entre le Département de la Haute-Savoie et la Région; lavoro delle squadre di prevenzione per la tutela della specie lupo; conferma delle scelte per l'utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon; quantificazione dei potenziali danni economici al sistema produttivo valdostano a seguito dell'interruzione del servizio ferroviario; misure di prevenzione negli impianti di risalita dei comprensori sciistici; incongruenze nelle informazioni fornite sul ricovero di un paziente al Pronto soccorso dell'ospedale Parini; estensione dell'applicazione dell'Isee socio-sanitario per il calcolo delle rette delle strutture socio-sanitarie e semi-residenziali per anziani.

Con due interpellanze il gruppo Misto chiede di informazioni sul mercato del turismo ciclabile in Valle e sulle problematiche per la concessione di contributi per l'organizzazione del Giro ciclistico della Valle d'Aosta/Mont-Blanc.

Sono cinque le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: azioni per affrontare il problema dei lavoratori transfrontalieri; disciplina della pesatura, dei criteri e delle modalità di attribuzione degli incarichi di particolare responsabilità; dichiarazioni di un docente valdostano pubblicate sui social; azioni nei confronti di Rete ferroviaria italiana per l'allargamento del sottopasso ferroviario di Aosta; soluzioni alle criticità inerenti la struttura che ospita le attività di fisioterapia riabilitativa.

Sei le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: regime Imu applicato dai Comuni ai fabbricati dei cittadini non residenti e iscritti all'Aire; modifiche statali sui limiti d'inquinamento elettromagnetico; praticabilité véhiculaire de la "Route des Salasses" dans le hameau de Arpuilles; accordi tra Azienda Usl e strutture ospedaliere e sanitarie al di fuori della regione; ampliamento e ristrutturazione dell'ospedale Parini di Aosta; programmazione di eventi, attività e campagne promozionali per la prossima stagione estiva e invernale.

Il Consiglio discuterà anche tre mozioni, di cui due del gruppo Lega Vallée d'Aoste: la prima sull'estensione della convenzione per la riduzione del pedaggio autostradale alle categorie di veicoli di classe B; la seconda sull'installazione dei metal detector presso gli uffici della Motorizzazione.

Con l'ultima mozione, il gruppo Progetto Civico Progressista chiede la redazione in tempi rapidi della legge regionale sulle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche a seguito dell'adozione della relativa norma di attuazione.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

 

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Comunicato n° 34 del 22 gennaio 2024
Consiglio del 24 e 25 gennaio: iscritti otto punti all'ordine del giorno suppletivo

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio 2024, è stato integrato da otto punti.

Tra i nuovi oggetti figurano l'accettazione delle dimissioni dalla carica di Consigliere regionale rassegnate oggi, lunedì 22 gennaio, da Augusto Rollandin e la convalida dell'elezione del nuovo Consigliere della lista Pour l'Autonomie. Il Consiglio provvederà anche alla sostituzione del Consigliere in seno alle Commissioni consiliari prima e quarta.

In merito all'attività legislativa, l'Assemblea discuterà due disegni di legge. Il primo, su cui relaziona il Consigliere Corrado Jordan (Av-VdAU), reca disposizioni in materia di agricoltura e sviluppo rurale; il secondo, di cui è relatore il Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), contiene disposizioni organizzative urgenti in materia di centralizzazione delle funzioni di committenza e altre disposizioni in materia di contratti pubblici. I due progetti di legge, per i quali è stato predisposto un nuovo testo, hanno ricevuto il parere favorevole, a maggioranza, della terza Commissione, riunitasi nella mattina di oggi.

Dei quattro question time depositati, due riguardano il rogo di Aymavilles dello scorso mese di luglio e sono stati presentati dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia; uno, presentato dal gruppo Rassemblement Valdôtain, interroga il Governo sulle interlocuzioni avviate in merito all'interruzione del collegamento autostradale, mentre l'ultimo, del gruppo Progetto Civico Progressista, chiede informazioni sulle verifiche in corso nella struttura residenziale di Variney.

Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 67 oggetti.

 

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Comunicato n° 35 del 24 gennaio 2024
Il Consiglio si è aperto con la commemorazione della Giornata della Memoria

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio convocato oggi, mercoledì 24, e domani, giovedì 25 gennaio 2024, ricordando che il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, data dell’anniversario della Liberazione di Auschwitz nel 1945 e celebrazione internazionale della Memoria della Shoah.

«Una giornata che si colloca in un contesto geopolitico internazionale molto complicato - ha detto il Presidente Bertin -, segnato dalla guerra in Medio-Oriente e da un crescente antisemitismo e islamofobia, e nel nostro Paese tra saluti romani alle commemorazioni di nostalgici fascisti. In questo momento è bene quindi avere memoria di questa data che ci riporta indietro a quello che è stato il regime fascista, alle leggi razziali, alla persecuzione dei cittadini ebrei, alle persone che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. Ma che ci ricorda anche coloro che, su diversi fronti, si sono opposti al progetto di sterminio anche a rischio della propria vita per salvarne altre.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato «l'importanza del Giorno della Memoria in questo periodo in cui ci sono voci negazioniste che fanno paralleli azzardati sulla tragedia della Shoah: è quindi importante che le istituzioni prevedevano dei momenti per ricordare il dramma compiuto in quel momento storico.» Il Consigliere ha anche ricordato che «l'anno è iniziato con una morte sul lavoro: un tema che è all'attenzione del governo e delle istituzioni, ma su cui dobbiamo ulteriormente impegnarci. Una morte che mi ha particolarmente colpito perché Mohamed Oueslati era un ragazzo di origine tunisina, arrivato in Valle nel 1990, che ha lavorato tanto, che ha fondato una famiglia: comunico che è stata aperta una sottoscrizione a favore di questa famiglia, per aiutarla nel dramma in cui è stata catapultata.»

Il Presidente Bertin ha poi segnalato che i gruppi di opposizione hanno chiesto, con nota pervenuta ieri, di sollecitare il Presidente della quinta Commissione a convocare con urgenza una riunione di programmazione dei lavori.

Il Presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani, ha riferito che «nella giornata di ieri è partita la convocazione della Commissione, che si riunirà lunedì 29 gennaio, alle 11, per la programmazione dei lavori.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha ringraziato i Presidenti della quarta e quinta Commissione «per aver finalmente convocato le rispettive Commissioni, casualmente nel momento in cui, per l'ennesima volta, l'opposizione sottoscriveva una lettera per chiedere l'intervento del Presidente del Consiglio Valle sul punto. L'attività nelle Commissioni è importante e la quinta tratta questioni di centrale importanza per tutta la comunità che non posso essere procrastinate ulteriormente.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ricordato che «l'ultima riunione risale al 18 dicembre: una Commissione che non era coinvolta da assenze e non era quindi giustificabile la mancata convocazione di questa Commissione che si occupa di sanità, di politiche sociali, di istruzione. Temi di cui dibattiamo molto in quest'Aula proprio perché mancano le audizioni e il confronto in Commissione, chiesto con forza in molte sedute consigliari. Bene quindi la convocazione, anche se a seguito delle nostre continue sollecitazioni.»

Sul Giorno della Memoria, il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha evidenziato l'importanza di «conoscere e ricordare nei dettagli la nostra storia recente per non ricadere negli stessi errori, raccontando alle giovani generazioni i drammi di un passato tremendo e oscuro. Per quanto riguarda i lavori della quinta Commissione voglio ricordare che, nel 2023, ha portato avanti un enorme lavoro affrontando questioni importanti che hanno portato alla realizzazione del Piano per la salute e il benessere sociale e dell'Atto aziendale dell'Ausl. Un lavoro di impegno che proseguirà ancora di più nel 2024.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha preso atto della convocazione della Commissione e «ci auguriamo che da qui in avanti la Commissione lavori a spron battuto per esaminare tutti i temi alla sua attenzione, a partire dalla proposta di legge presentata dalle forze di opposizione. La tragica morte sul lavoro potrà essere anche un tema da discutere in Commissione.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 36 del 24 gennaio 2024
Accettate le dimissioni di Augusto Rollandin. La convalida del nuovo Consigliere è rinviata a domani

 

Nella seduta mattutina del 24 gennaio 2024, il Consiglio regionale ha accettato le dimissioni di Augusto Rollandin dalla carica di Consigliere regionale.

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha quindi riferito che il primo dei candidati non eletti della lista Pour l'Autonomie, Gian Carlo Stevenin, ha comunicato nel pomeriggio di ieri la rinuncia ad assumere la carica di Consigliere. Per consentire agli uffici di concludere gli adempimenti relativi all'esame delle condizioni di eleggibilità, ai sensi della legge regionale 7 agosto 2007, n. 20, del successivo candidato, Aldo Di Marco, il Presidente ha aggiornato la seduta a domani, giovedì 25 gennaio, alle ore 9, per la convalida dell'elezione del neo-Consigliere e il suo giuramento. Dopo la ricostituzione del plenum dell'Assemblea, proseguirà la trattazione dei punti iscritti all'ordine del giorno.

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha parlato di Augusto Rollandin come uomo con «un lungo curriculum politico che è incominciato come amministratore del Comune di Brusson ed è arrivato fino al Senato della Repubblica. Si è dimesso con grande senso del dovere e di responsabilità e gli auguriamo una pronta e rapida guarigione.»

«La parte politica da cui provengo ha sempre dato un giudizio politico negativo, chiaro e netto, sul politico Rollandin, non ha mai fatto accordi con lui, non ha apprezzato il suo modo di operare - ha detto la Consigliera Chiara Minelli (PCP) -. Sul piano umano è altra cosa: ci è spiaciuto vedere il peggioramento delle condizioni di salute di Rollandin a cui personalmente ho sempre portato rispetto, quel rispetto che recentemente ho visto mancare talvolta in quest'aula. Auguriamo a lui e ai suoi famigliari che ci sia un miglioramento della situazione. Oggi occorre anche ricordare che non bisogna soltanto provvedere alla sua sostituzione in quanto Consigliere, ma anche come componente di parte regionale della Commissione Paritetica: ci sono sul tavolo questioni importanti, a partire dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Cosa succede ora, ci si fermerà di nuovo? Noi crediamo che sia opportuno procedere rapidamente a questa sostituzione: ricordo che non abbiamo ancora la norma di attuazione né la legge. Spero che ci sia presto una risposta.»

Il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha evidenziato: «Augusto Rollandin mi ha insegnato due cose, che il silenzio in quest'Aula talvolta è meglio di troppe parole e che se si sceglie di parlare bisogna essere coerenti con ciò che si dice. L'atto che oggi ha compiuto è una preziosa lezione che ci ricorda ancora una volta il rispetto che lui ha per l'Istituzione e per i valdostani ribadendo che lui ha sempre lavorato "per" e non "contro". La continuità della sua visione e del suo pensiero, non si interrompe con questa scelta ma resta patrimonio del nostro movimento e di quest'Aula per consentirci di proseguire nel percorso finalizzato a raggiungere il benessere per la nostra comunità.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato: «A volte i percorsi si dividono e, ultimamente, su alcuni passaggi politici abbiamo avuto visioni diverse. Tuttavia, se gli ultimi anni sono quelli più facilmente memorizzabili, la storia non si cancella: Augusto è stato nell'UV dal 1975 fino al 2020. Oggi è questo che dobbiamo ricordare: il percorso, le battaglie, i successi ottenuti insieme. Come gruppo dell'UV, auguriamo ad Augusto di poter risolvere i suoi problemi di salute e auguriamo alla sua famiglia di dargli il giusto sostegno.»

Parlando a nome del gruppo di AV-VdAU, il Capogruppo Albert Chatrian ha ricordato le «diverse visioni politiche e di metodo che hanno contraddistinto, in anni passati, il dibattito interno all'Union Valdôtaine e che hanno sollecitato tutti a ricercare le migliori soluzioni possibili. Nel momento in cui le nostre visioni si sono allontanate tanto da non consentirci più di trovare una sintesi comune, il nostro gruppo ha deciso di intraprendere un cammino diverso. È indubbio che Augusto Rollandin abbia rivestito un ruolo centrale nella vita politica della nostra Regione, negli ultimi decenni, condizionandola nel bene e nel meno bene. Da suo vicino di banco in questa sua ultima avventura, mi sono reso conto che i suoi problemi di salute non gli consentivano più di adempiere compiutamente al suo ruolo istituzionale e quindi comprendo l'importanza della decisione. Sul piano umano, non posso che augurargli un pieno recupero.»

«Un uomo del fare che mi ha dato la fermezza e la volontà di continuare a fare politica - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega (FI) -. La politica porta inevitabilmente a compiere scelte diverse, a volte anche divisive che nulla tolgono alla stima e alla considerazione nei confronti di una persona dal così grande spessore. Non dimenticherò mai i momenti politici più significativi passati a suo fianco in Consiglio regionale.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha augurato una pronta ripresa e un miglioramento delle condizioni di salute di Augusto Rollandin.

 

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Comunicato n° 37 del 25 gennaio 2024
Convalidata l'elezione del Consigliere Aldo Di Marco

 

I lavori del Consiglio Valle sono ripresi nella mattina di oggi, giovedì 25 gennaio 2024, con la convalida all'unanimità dell'elezione del neo Consigliere Aldo Di Marco, a seguito delle dimissioni di Augusto Rollandin accettate dall'Assemblea nella giornata di ieri e dopo la rinuncia di Gian Carlo Stevenin, primo non eletto nella lista di Pour l'Autonomie. Il Consigliere ha quindi prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale per la Valle d’Aosta.

Il neo Consigliere, che alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 ha ottenuto 159 voti di preferenza, è Presidente del movimento Pour l'Autonomie. Nato il 4 gennaio 1962, residente ad Aosta, diploma di ragioniere, è security manager e quality auditor di Avda spa, la società partecipata che gestisce l'aeroporto Corrado Gex di Aosta. È stato Consigliere comunale di Aosta dal 2010 al 2015 e Presidente del Consorzio depurazione acque del Sub-Ato Monte Emilius - Piana di Aosta dal 2012 al 2015.

Il Consigliere Aldo Di Marco, nel suo discorso di insediamento, ha espresso il suo «particolare dispiacere per le dimissioni di Augusto Rollandin. Senza timore di smentita posso affermare che ricoprire questa carica con almeno un decimo della competenza e delle abilità dimostrate dal mio predecessore nel corso di tutta la sua lunga e prestigiosa carriera politica, richiederà tutte le mie capacità e la mia dedizione. Mi conforta però, sapere che nel difficilissimo compito che mi aspetta, potrò contare sui molti insegnamenti appresi durante questi anni di vicinanza con l'amico Augusto, con cui ho condiviso valori, ideali, e un approccio alla politica sempre propositivo e concreto. Il mio primo grazie va quindi a lui che con la guida ispirata e i suoi preziosi consigli resta un punto fermo per me e per Pour l'Autonomie.» Il Consigliere ha poi ricordato Giovanni Aloisi, la cui «morte prematura è stata per me e per il Movimento una grande perdita che ci ha privato del suo sostegno prezioso e della sua partecipazione costante» e ringraziato Gian Carlo Stevenin «le cui qualità di attento conoscitore della politica locale e delle nostre piccole realtà comunali, sarebbero state certamente utili a questo Consiglio. La sua scelta di non accettare l'incarico mi ha colto francamente di sorpresa ma non posso che rispettare le ragioni personali che lo hanno indotto ad una rinuncia certamente ponderata.»

«Voglio ribadire la mia volontà di portare in quest'Aula il mio impegno e la mia determinazione ad agire per nome e conto della comunità valdostana perseguendo tenacemente l'obiettivo di difenderne le tradizioni, migliorarne il benessere, favorirne lo sviluppo - ha concluso -. Come più volte riaffermato da Pour l'Autonomie, resto convinto che il dialogo e la collaborazione tra tutte le forze consiliari - di maggioranza come di opposizione - siano gli strumenti più idonei per conseguire le alte finalità di questa Assemblea di cui oggi entro a far parte, e ad essi mi predispongo, certo di poter trovare in ciascuno di voi un interlocutore corretto, attento e disponibile.»

Il Consigliere è stato nominato nelle Commissioni prima "Istituzioni e autonomia" e quarta "Sviluppo economico".

 

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Comunicato n° 38 del 25 gennaio 2024
Eletti i nuovi componenti del Corecom VdA

 

Nella seduta pomeridiana del 25 gennaio 2024, il Consiglio regionale ha concluso le votazioni per il rinnovo della composizione del Comitato regionale per le comunicazioni della Valle d'Aosta.

Nella mattinata, con 18 voti a favore, è stata eletta, alla quarta votazione, l'avvocata Elena Boschini, quale nuovo Presidente. Sedici voti sono andati a Valeria Fadda, una scheda bianca. Elena Boschini succede a Pier Paolo Civelli, alla guida del Corecom dal 15 febbraio 2019.

Nel pomeriggio, componenti del Comitato sono stati eletti Cristiano Pivato, avvocato (23 voti), Laura Mangosio, avvocata (18 voti), Simonetta Padalino, giornalista pubblicista (18 voti), Alberto Jorioz, avvocato (14 voti).

Il Comitato regionale per le comunicazioni è stato istituito presso il Consiglio regionale della Valle d'Aosta con la legge regionale n. 26 del 4 settembre 2001, al fine di assicurare a livello regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni. Il Comitato - che resta in carica cinque anni - esercita inoltre funzioni delegate per conto dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).

Il dibattito in Aula

Nella mattinata, il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, aveva voluto precisare che «la proposta della maggioranza non è un'investitura: i candidati che si sono resi disponibili non hanno un endorsement politico e sono stati scelti a seguito di attenta valutazione dei curricula e non dell'appartenenza politica.» Aveva quindi proposto al ruolo di Presidente l'avvocata Valeria Fadda e come componenti Sabina Fazari, Emanuele Burzio e Cesarino Cerise.

Il Consigliere di RV Diego Lucianaz ha auspicato che «siano nominate persone con particolare sensibilità nei confronti delle minoranze linguistiche e con competenze specifiche in questa materia, visto che il Corecom, nella sua funzione di tutela delle minoranze linguistiche, lavora da tempo su questa tematica in sinergia con tutti gli altri Corecom ed è capofila del gruppo di lavoro, oltre ad essere stato recentemente nominato componente effettivo e permanente dell'organizzazione francofona internazionale delle Autorità di regolazione e garanzia nella comunicazione.»

Il Consigliere di FI Mauro Baccega ha osservato che «il Corecom ha funzioni di garanzia e consulenza sulla comunicazione e sul monitoraggio del pluralismo politico su Rai3. Il sito riporta dati riferiti a una sola settimana all'anno e solo per il 2023, venendo meno il 2022. Da questi dati risulta, per altro, uno sbilanciamento verso alcuni partiti. Riteniamo che l'analisi di una sola settimana non sia sufficientemente rappresentativa per definire l'universo politico valdostano e ci auguriamo che il nuovo Corecom dimostri maggiore incisività sul monitoraggio del pluralismo politico.»

Nella seduta pomeridiana il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha proposto a componente del Corecom l'avvocato Alberto Jorioz.

Dopo la votazione, il Consigliere Claudio Restano (GM) ha chiesto una sospensione per una riunione di minoranza. Al rientro ha chiesto «una spiegazione politica sul voto di oggi: questa mattina la maggioranza ha proposto un Presidente del Corecom, che non ha ottenuto i voti per la sua elezione, e dei nomi per i componenti che poi non sono stati eletti. Ci chiediamo: è in atto una crisi politica della maggioranza, una crisi della réunification oppure si sta solo celebrando il Carnevale? Non capiamo il messaggio politico che si vuole mandare alla comunità con questa votazione e quindi riteniamo doverosa una spiegazione da parte di questa maggioranza di governo.»

Non essendo previsto un punto all'ordine del giorno per questa discussione, è stata convocata una Conferenza dei Capigruppo: al rientro il Presidente del Consiglio ha riferito che la Conferenza ha deciso, a maggioranza, di non aggiungere un punto ma di proseguire con l'ordine del giorno come previsto.

 

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Comunicato n° 39 del 25 gennaio 2024
Approvate le disposizioni in materia di agricoltura e sviluppo rurale

 

Nella seduta pomeridiana del 25 gennaio 2024, il Consiglio regionale ha approvato, con 25 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA) e 9 astensioni (RV, PCP, FI, GM), un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di agricoltura e sviluppo rurale, modificando le leggi regionali n. 17/2016 (nuova disciplina degli aiuti regionali) e n. 19/2022 (consorterie e altre forme di dominio collettivo).

L'atto è stato presentato dalla Giunta il 2 gennaio ed è stato riformulato durante l'esame in terza Commissione. Si compone di 35 articoli che prevedono nuove tipologie di aiuti regionali e reintroducono, accanto ai mutui a tasso agevolato, gli aiuti a fondo perduto per il sostegno agli investimenti, in un’ottica di complementarietà tra gli aiuti a esclusivo finanziamento regionale e gli aiuti cofinanziati dall’Unione europea nell’ambito del nuovo Complemento di sviluppo rurale 2023-2027. È inoltre previsto, in favore delle consorterie, un aiuto una tantum a fondo perduto pari a 1.000 euro per le spese propedeutiche alla registrazione nell’apposito registro.

Contestualmente, è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno depositato dal gruppo Lega VdA così come modificato in accordo con l'Assessore all'agricoltura. Il testo impegna il Governo ad aggiornare, entro dodici mesi, uno studio analitico dell'evoluzione del settore zootecnico in Valle d'Aosta con particolare focus sulle razze, sui prodotti, sulle peculiarità dell'allevamento in montagna, sulla produttività e sulla redditività delle aziende di concerto con l'Institut agricole régional, le associazioni e gli enti rappresentanti la categoria, col fine di evidenziare criticità e punti di forza delineando una prospettiva per il settore.

«Ce projet de loi prévoit une révision générale de la loi n° 17/2016, qui avait réuni dans un seul texte toutes les interventions régionales au soutien du secteur agricole et qui était considérée comme le principal moyen de financement des investissements; toutefois, à partir de 2016, en raison de la réduction du budget régional, sa valeur financière a été réduite - a dit le Conseiller Corrado Jordan (AV-VdAU) en illustrant l'acte -. Conscients de la valeur que l'activité agricole a sur les autres secteurs économiques de notre région, ainsi que de son rôle de protection de notre territoire, il faut donc, de manière cohérente, garantir un soutien financier qui puisse permettre de compenser les coûts associés au travail sur un territoire qui présente des difficultés structurelles importantes par rapport à d'autres réalités agricoles.»

«La politique doit faire des choix stratégiques à long termes - a-t-il ajouté -. En particulier, il est capital d'assurer des perspectives au secteur de l'élevage qui connait structurellement des difficultés toujours plus grandes, en termes de nombre d'entreprises et d'animaux élevés. Enfin, sont envisagées des actions qui n'ont pas trouvé de place dans la programmation du Complément de développement rural et qui visent à apporter des réponses concrètes aux petites et très petites entreprises: des aides qui sont importantes dans la gestion d'un territoire qui parfois ne tient pas seulement compte de la composante agricole productive mais qui se caractérise davantage par une connotation environnementale.»

Entrando nel merito dei contenuti, il Consigliere Jordan ha evidenziato: «Il tema delle avversità atmosferiche è trattato con una migliore definizione dei periodi di riferimento aiutando così la quantificazione della perdita di produzione. Nel caso di calamità naturale formalmente riconosciuta con decreto, gli aiuti a fondo perduto previsti possono essere concessi fino al 100 per cento dei costi dei danni subiti. Per gli investimenti aziendali, oltre alla reintroduzione dell'aiuto a fondo perduto, troviamo nella definizione dei beneficiari, per i soli alpeggi e mayen, anche i proprietari non conduttori di azienda, così come viene assicurata una maggiore flessibilità sulla rateizzazione dei mutui e sulla quantificazione dell'aiuto in considerazione dell'attuale andamento dei tassi di mercato. È poi prevista la concessione di aiuti per incentivare la creazione di imprese di acquacoltura sostenibile. Viene inoltre incrementato, in considerazione dell'aumento generale dei costi sofferto anche dal settore apistico negli ultimi tre anni, l’aiuto massimo previsto ad alveare. Per i consorzi di miglioramento fondiario, oltre al finanziamento di interventi puntuali, vengono sostenute iniziative per l'efficientamento nell’utilizzo della risorsa idrica e alla partecipazione a bandi nazionali.»

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, ha sostenuto che «negli ultimi anni ci sono stati diversi cambiamenti nel settore dell'agricoltura, sia in ragione delle nuove regole dell'Ue ma anche perché il contesto valdostano è in profonda mutazione. Questa legge si deve adattare alle nuove sfide dell'agricoltura valdostana, che in alcuni settori conosce delle fasi di crescita - come nella viticoltura - mentre l'ambito della zootecnica è in difficoltà e patisce una mancanza di ricambio generazionale. Per fare un buon lavoro sarebbe opportuno fare un'analisi dei vari sotto-settori per capire chi potrebbe usufruire maggiormente dei finanziamenti previsti. Se si analizza la produttività totale del lavoro delle aziende, spiccano quelle del settore vitivinicolo, con 60mila euro di retribuzione totale annua, contro i 38mila di quelle di bovini; la produttività netta della terra dà un valore aggiunto di 28mila euro per le vigne, 9mila per la frutta, 677 euro per i bovini. Dati che fanno capire che saranno le aziende zootecniche ad avere maggiore bisogno degli aiuti definiti da questa legge. Altro fattore importante di questo atto sono gli aiuti per le calamità naturali, tema collegato ai cambiamenti climatici. Questa legge puntella un settore senza dargli una vera prospettiva, ma dà degli aiuti ad un sistema in un momento molto delicato, soprattutto per la zootecnia: una legge quindi che non si può non sostenere, sapendo però che è necessario sviluppare altri strumenti normativi come una legge sulla multifunzionalità delle aziende agricole.»

Il Consigliere Dino Planaz (RV) ha definito il disegno di legge «importantissimo per gli effetti che produrrà su tutto il nostro territorio. La precedente legge sull'agricoltura è stata il pilastro fondamentale dello sviluppo agricolo dell'inizio degli anni Novanta perché prevedeva sostegni quando, né in campo nazionale, né a livello europeo, erano stati istituiti. La programmazione dell'Ue, poi, ha inciso profondamente sulle scelte di allevatori e agricoltori valdostani ma i cambiamenti climatici, la crisi post pandemica hanno reso difficile invertire la rotta della crisi che attanaglia il settore. Abbiamo perso il 10% nell'allevamento dei bovini, il numero di alpeggi è drasticamente diminuito e "l'azienda Valle d'Aosta" ha bisogno di essere sostenuta con iniziative radicali. Questa legge prevede forme di sostegno che avrebbero dovuto essere mirate, valorizzando ad esempio le imprese giovani. Anche le associazioni di categoria, soprattutto del comparto zootecnico, lamentano la mancanza di una politica concreta di incentivi. È importante l'attenzione riservata al settore apistico perché bisogna puntare alla biodiversità e si dovrebbe investire anche sulle attività che non producono reddito ma il cui lavoro ha una ricaduta importante sul nostro territorio. Non voteremo questo disegno di legge perché manca di quelle risposte radicali necessarie per invertire la rotta.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha parlato di un «disegno di legge molto atteso dal comparto agricolo, un mondo che non può essere valutato semplicemente attraverso numeri e percentuali. Il settore è composto spesso da intere famiglie che producono reddito, creano indotto e contribuiscono al mantenimento del territorio. Ai conduttori delle aziende e in particolare degli alpeggi non possiamo chiedere di più oltre ai molti sacrifici che già stanno compiendo. Era quindi necessario agire garantendo loro un sostegno continuo e con compensazioni ricorrenti. Ma questa legge interviene anche sulle ristrutturazioni degli alpeggi, aprendo ai proprietari non conduttori; sulla questione del "Bio"; sui consorzi di miglioramento fondiario e su tanti aspetti della vita della nostra agricoltura e dei suoi operatori, cercando di semplificare le procedure e di snellire i tempi di risposta della pubblica amministrazione. Si tratta di un primo passo concreto nel settore agricolo. Dopo l’approvazione sono necessarie due azioni: una divulgativa, immediata, sui contenuti della legge e la seconda, in prospettiva, di implementazione finanziaria dei fondi. Dispiace constatare che altri Consiglieri, che pure appartengono al mondo dell'agricoltura e bene ne conoscono le problematiche, abbiano deciso di non votare il disegno di legge.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha sottolineato: «Una delle principali novità di questo disegno di legge è che prevede di re-introdurre, accanto ai mutui a tasso agevolato, gli aiuti a fondo perduto, finanziati con fondi regionali. Questo consentirà di avere dei bandi più snelli e veloci, calati sulle diverse realtà del nostro territorio. È importante, soprattutto in questo particolare periodo storico, poter dare risposte dirette e puntuali a questo settore strategico per la Valle d'Aosta e un'altra novità rilevante riguarda la strutturazione delle procedure in un'ottica di semplificazione.»

La Consigliera Chiara Minelli, annunciando il voto di astensione del gruppo PCP, ha sottolineato che «in fase di stesura del testo, sarebbe stato opportuno fare un lavoro più approfondito di concerto con tutte le associazioni di categoria che, invece, sono state sentite solo in parte e nella fase finale. L'erogazione dei contributi a fondo perduto dovrà essere fatta con attenzione e auspichiamo che i contenuti dell'ordine del giorno approvato trovino una rapida applicazione.»

«Questo disegno di legge - ha replicato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel - dà seguito alla legge di bilancio e immette 3 milioni di euro di risorse per cercare di dare le risposte al settore agricolo attraverso dei fondi regionali. Un testo che ha anche l'obiettivo di semplificare l'iter amministrativo per le piccole e piccolissime aziende agricole valdostane, che soffrono maggiormente e che non possono attingere alle risorse del Complemento di sviluppo rurale. Un testo importante perché raggruppa tutto il settore agricolo valdostano, cercando di tutelare tutte le imprese che lavorano sul nostro territorio. Le risorse sono limitate, ma il nostro ragionamento non è stato solo economico: abbiamo cercato di trovare gli sviluppi dell'agricoltura del domani, integrando le informazioni a disposizione degli uffici con quelle delle associazioni di categoria, che sono state coinvolte nel percorso di elaborazione del testo. Una legge quindi che è il frutto di una mediazione con il mondo agricolo ed esprime la volontà politica di questo governo di dare risposte concrete ad un settore in difficoltà.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha concluso: «Questa legge si inserisce a pieno titolo nella filosofia del bilancio di previsione 2024-2026 che vede nella sostenibilità e nell'attenzione al territorio le priorità che il Governo ha voluto proporre nei documenti di programmazione. Una sostenibilità che deriva dalla necessità di curare il territorio e sostenere tutte le aziende che arricchiscono la nostra regione con delle iniziative che sono complementari e destinate a sopperire a situazioni dove il Complemento di sviluppo rurale non è in grado di arrivare. La salvaguardia del territorio passa infatti sovente tramite quei piccoli interventi di manutenzione e di attenzione, forse non troppo redditizi ma da sempre eseguiti e curati dalle nostre piccole aziende ed è anche lì che vogliamo arrivare.»

 

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Comunicato n° 40 del 25 gennaio 2024
Approvato il disegno di legge in materia di contratti pubblici

 

Nella seduta del 25 gennaio 2024, il Consiglio regionale ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), le disposizioni organizzative urgenti in materia di centralizzazione delle funzioni di committenza e di contratti pubblici.

Il disegno di legge, presentato dalla Giunta il 19 dicembre 2023 e riformulato durante l'esame in terza Commissione, si compone di dieci articoli che riorganizzano la normativa regionale di settore alla luce dell'entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 36/2023).

Il Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), nell'illustrare l'atto all'Aula, ne ha declinato gli obiettivi: «Il primo è di carattere legislativo e riguarda la necessità di adeguare le normative regionali con il nuovo Codice che modifica sostanzialmente le norme per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il secondo obiettivo è quello di rendere il processo omogeneo e trasparente, unificare la disciplina, i dati e la stessa pubblicità; il terzo è volto a modificare la composizione della Consulta regionale per i contratti pubblici, integrando le richieste avanzate dagli auditi in Commissione, che dovrà stabilire un prezziario unico di riferimento, aggiornato e fruibile.»

Entrando nel merito dei contenuti, il Consigliere ha evidenziato: «Si definiscono gli obblighi di centralizzazione per acquisizione di forniture e servizi tramite Inva come Centrale unica di committenza (Cuc) e affidamento di contratti di lavoro nella qualità di Stazione unica appaltante (Sua) per l’acquisizione di servizi di architettura e ingegneria. Viene inoltre rafforzata la centralità dell’elenco regionale degli operatori economici costituito presso la Sua. Gli obblighi informativi e di pubblicità digitale avvengono attraverso la piattaforma regionale di approvvigionamento digitale quale nodo regionale interconnesso con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici presso l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Per quanto riguarda la Consulta regionale per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, sono definiti la composizione e i delegati, le modalità di funzionamento e i compiti attribuiti.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha osservato: «Gli approfondimenti in Commissione hanno evidenziato degli aspetti migliorabili al disegno di legge, in particolare quelli suggeriti dalla Chambre e dalla Consulta delle professioni, che corrispondono integralmente alla nostra visione del settore: visione che tiene conto del ruolo dell'imprenditoria nel rapporto con la pubblica amministrazione e l'ambito degli appalti è proprio il luogo di incontro tra Pa e gli operatori economici. La loro acquisizione integrale avrebbe potuto rispondere alle esigenze reali del mondo imprenditoriale e, nello specifico, professionale: invece, qui mancano il richiamo all'equo compenso e gli strumenti di aggiornamento dell'elenco prezzi, strutturando il contributo di analisi svolto dai professionisti, che avrebbe potuto essere valorizzato con un corretto iter tra portale dedicato e strutture regionali - come da loro proposto -, perché i dati dovrebbero diventare patrimonio comune di tutti. Questi aspetti rappresentano il grande vulnus di questo testo di legge e pur riconoscendo un certo sforzo da parte del Governo, il testo rimane debole e incompleto, che invoca ulteriori misure: è un'occasione perduta per dare una risposta complessiva alle esigenze del settore professionale e imprenditoriale. Non bocciamo il testo di legge, ma non lo riconosciamo come rappresentazione della nostra visione.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha evidenziato una serie di criticità contenute nel testo «sulle quali anche le associazioni di categoria hanno rappresentato le loro perplessità in fase di audizione in Commissione. Sui prezzi, ad esempio, ben venga l'analisi dei dati relativi agli affidamenti e alla gestione dei contratti per individuare elementi di miglioramento, ma bisogna considerare un tratto tipicamente presente in Valle. Infatti, per la particolare conformazione del nostro territorio, il prezzo standard può avere un peso economico differente in fondovalle rispetto a quello in una in una vallata laterale. È stata chiesta anche una maggiore omogeneità dei comportamenti delle stazioni uniche appaltanti, non solo in riferimento agli enti locali ma anche alle società partecipate. Altra necessità evidenziata dagli auditi è la maggiore semplificazione delle procedure. Non c'è solo la necessità di adeguarsi alla normativa nazionale ma bisogna anche cercare delle vie proprie che possano facilitare il percorso di imprese e professionisti.»

«Ci sono degli obblighi di recepimento della norma nazionale dove non si può intervenire - ha evidenziato il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-VdAU) -: dove invece si è potuto integrare e modificare, c'è stata la volontà di apportare delle modifiche all'impianto della legge. Le audizioni della Chambre e della Conferenza delle professioni hanno messo in evidenza degli elementi, che in parte sono stati recepiti, mentre non è stato possibile recepire la questione dell'elenco prezzi. Con questa legge, abbiamo caricato la Consulta regionale per i contratti pubblici di molte incombenze: l'auspicio è che l'Assessorato con i suoi uffici possa accompagnare il suo lavoro fornendo gli elementi utili per farvi fronte. Sono soddisfatto del lavoro svolto in Commissione: c'è stato un percorso di confronto produttivo, che ha portato a modifiche che hanno sicuramente migliorato il testo.»

«Sul tema degli appalti e dei contratti, lo spazio di manovra della Regione è un equilibrio tra competenze statali e direttive europee - ha specificato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Ci siamo concentrati per assicurare uniformità e omogeneità nella gestione delle procedure delle stazioni appaltanti a beneficio degli operatori economici, puntando alla valorizzazione degli imprenditori locali anche attraverso la gestione trasparente e oggettiva dell’elenco delle imprese per la selezione dei soggetti da invitare alle procedure negoziate. Particolare rilevanza assume la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici attraverso appositi sistemi informatici che devono garantirne anche gli obblighi informativi e di pubblicità: uno strumento fondamentale per garantire la semplificazione e la trasparenza delle procedure di affidamento. Siamo intervenuti anche sull'elenco prezzi regionali, definendone l'ambito di applicazione, le modalità di gestione, di utilizzo e specificando la possibilità, sentita la Consulta, di un aggiornamento. La questione dell'equo compenso necessita di una di una riflessione in più tavoli tecnici: è un tema controverso oggetto da tempo di confronto sia a livello nazionale che con i professionisti.»

 

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Comunicato n° 41 del 25 gennaio 2024
Question time sull'incendio di Aymavilles

 

L'incendio di Aymavilles dello scorso mese di luglio è stato oggetto di due interrogazioni a risposta immediata, trattate nella seduta consiliare del 25 gennaio 2024 e presentate dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia.

«Se l'incendio, che ha lasciato senza casa diverse famiglie e distrutto ettari di bosco e proprietà ci ha lasciato attoniti, prendere atto di quello che ha gravitato attorno a quell'evento catastrofico è quantomeno vergognoso e imbarazzante! - ha dichiarato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. Da informazioni stampa emerge che il traliccio gestito dalla Deval risulterebbe essere la causa dell'incendio e sono state rese note ipotesi di truffa sulle modalità di spegnimento dell'evento calamitoso e di ritardi nel riconoscimento dei risarcimenti promessi. Chiediamo di conoscere quali siano state le azioni messe in campo dalla Regione per concludere l'iter dei risarcimenti e determinare le responsabilità a seguito dell'incendio.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha sottolineato che «verosimilmente il Governo, nell'ambito delle sue prerogative, ha effettuato delle valutazioni su quanto accaduto, in particolare sulle possibili fonti di innesco del rogo e chiediamo di sapere che esito hanno avuto.»

Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «per quanto concerne la richiesta relativa ai risarcimenti dei danni causati dall’incendio, premetto che è stato decretato lo stato di calamità il 21 luglio 2023; la cessazione della calamità, a spegnimento certo di tutti i focolai che sono rimasti a lungo presenti in loco, così come accertato dal Corpo forestale della Valle d’Aosta, è stata determinata con successivo decreto del 10 agosto. Faccio presente che la data di emanazione del decreto di cessazione riveste una particolare rilevanza per quanto concerne l’aspetto risarcitorio, in quanto dalla data stessa decorrono i 90 giorni di tempo per la richiesta dei contributi da parte di chi ha subito danni. Tale tempistica ha permesso ai vari proprietari di beni e di fondi interessati dall’incendio di presentare la loro domanda, completa di perizia, fino all’8 novembre 2023. Complessivamente sono pervenute alla Protezione civile 9 domande, alcune di queste molto articolate, poiché riguardano fabbricati, alcuni peraltro abitati al momento dell’incendio. Gli uffici stanno ora provvedendo ad effettuare l’istruttoria delle richieste: valutazioni che - salvo integrazioni che potranno essere richieste - saranno concluse entro 180 giorni dal termine di scadenza di presentazione delle domande, ossia entro il 6 maggio 2024. A tal proposito, preciso - anche per dipanare le paure sollevate da alcuni proprietari attraverso i mezzi stampa a seguito della notizia sulle indagini in corso - come nulla muti in relazione all’attività di analisi delle domande presentate per ottenere i contributi e come l’indagine in corso assolutamente non distoglie la dovuta attenzione che sin da subito si è voluto dare a quanto accaduto, proprio decretando in pochissimi giorni lo stato di calamità e, una volta verificati i presupposti, provvedere alla celere decretazione della conseguente cessazione.»

«Per quanto, invece, attiene alle cause ed alle ragioni che hanno scatenato l’incendio al momento non si è in grado di dare alcuna risposta, le indagini sono in corso e solo gli sviluppi ci potranno fornire delle risposte in merito - ha detto il Presidente -. In merito alle eventuali responsabilità nell’accaduto, non è attualmente nelle nostre possibilità poterle determinare e anche su tale aspetto vi è un’indagine in corso che potrà darci le risposte dovute. Non si possono su questioni come questa dare delle interpretazioni politiche, ma bisogna stare ai fatti, i chiarimenti arriveranno dalle indagini in corso.»

«Viste le competenze prefettizie del Presidente - ha replicato il Capogruppo Manfrin - avremmo voluto avere maggiori informazioni rispetto a quanto emerso sui giornali, perché le accuse lanciate sono gravissime. Il Presidente dà un orizzonte che termina a maggio per dare risposte alle richieste di risarcimento, ossia dieci mesi dopo l'incendio. Le chiedo di mettersi nei panni di chi ha perso la casa e di cercare di velocizzare le procedure.»

Il Capogruppo Marquis ha aggiunto: «Non ci aspettavamo che fosse fatta completa chiarezza sul caso, ma ci aspettavamo di più. Pensavamo che la dinamica ricostruita dalle strutture competenti potesse essere messa a disposizione dell'Aula.»

 

SC

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Comunicato n° 42 del 25 gennaio 2024
Question time sul collegamento autostradale Torino - Aosta

 

Nella seduta consiliare del 25 gennaio 2024 il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interrogazione a risposta immediata sulle prospettate interruzioni del collegamento autostradale Torino/Aosta.

«Nei giorni scorsi abbiamo appreso di una chiusura dell'autostrada A5, prevista per il 19 gennaio, che, poi, non è stata realizzata - ha commentato il Capogruppo Stefano Aggravi -.  Si ripropone di nuovo il pericolo di isolamento della nostra regione e chiediamo quali siano state le iniziative prese dal Governo sul punto

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «il 19 gennaio scorso, abbiamo avuto conoscenza della comunicazione di Ativa al Ministero delle infrastrutture con la quale si prospettava la chiusura dell’A5 nel tratto Scarmagno/Ivrea. Abbiamo immediatamente richiesto ad Ativa e al Ministero che operassero fattivamente per scongiurare una tale ipotesi che per la Valle d’Aosta avrebbe comportato ulteriori difficoltà nei collegamenti, in aggiunta alle note problematiche derivanti dalla chiusura della ferrovia Aosta/Ivrea e dall’impossibilità dei mezzi pesanti di percorrere la bretella Ivrea/Santhià. Abbiamo anche rappresentato come la chiusura della A5 avrebbe, altresì, isolato economicamente il Nord Ovest italiano per l’impossibilità di pullman e mezzi pesanti di attraversare i trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco, specificando, al riguardo, come fosse anche prevista questa settimana una chiusura temporanea del traforo del Fréjus. Contestualmente all’invio della missiva sono stati contattati per le vie brevi gli altri portatori di interesse coinvolti dalla chiusura, per sollecitare la loro presa di posizione. Nelle giornate di sabato e di domenica sono, poi, state svariate le interlocuzioni telefoniche con il Ministero competente per ribadire la necessità di trovare una soluzione di non chiusura, nel confronto che si ipotizzava potesse essere convocato per lunedì 22, così come è stato, dalla Prefettura di Torino che ha, in seguito, portato ad una situazione positiva, seppur ancora non totalmente definitiva. Il dossier è presidiato e le interlocuzioni con il Ministero, in primis, ma anche con gli enti gestori e le Amministrazioni interessate, sono costanti

Il Capogruppo Aggravi ha osservato che la Regione «è dipendente da scelte e da bracci di ferro altrui. Ben venga il rapporto con i Parlamentari valdostani, ma serve essere più presenti nei Palazzi romani con un'azione forte, corale e incisiva, altrimenti rischiamo altre brutte sorprese

 

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Comunicato n° 43 del 25 gennaio 2024
Question time sulla struttura residenziale di Variney

 

La struttura residenziale di Variney è stata al centro di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 25 gennaio 2024.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha citato una lettera dell'associazione Cittadinanzattiva insieme al responsabile valdostano del Tribunale per i diritti del malato «in cui sono riportate segnalazioni gravi su ritardi ospedalieri, decessi e presunte condotte del personale nella struttura e viene richiesta una verifica urgente e dettagliata per garantire la sicurezza e l'efficacia del servizio erogato dall'Ausl. Vorremmo sapere quali accertamenti sono in corso per poter rispondere compiutamente a queste segnalazioni.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «abbiamo da subito voluto dare particolare attenzione alla gestione del rischio sanitario inerente il trasferimento delle persone malate dalla struttura del JB Festaz alla nuova struttura di Variney, prevedendo un periodo di affiancamento del personale delle due strutture voluto e coordinato dalla direzione sanitaria e dall'area territoriale dell'Azienda Usl. Sulla struttura, oltre il direttore sanitario che ha la responsabilità della gestione clinica assistenziale, vigilano tre figure professionali apicali sempre in capo all'azienda Usl. Questa attività di vigilanza intensiva ha permesso sinora di effettuare tutti i correttivi necessari, solitamente fisiologici durante la prima fase di attività, dimostrando un buon funzionamento delle procedure di controllo. L'Azienda ha avviato la valutazione dei dati di mortalità da quando è operativa la struttura di Variney con l'attuale modello di gestione, confrontandola con strutture della medesima tipologia e rispetto alla precedente annualità: i dati ci dicono che l'attuale gestione di Variney ha un dato più basso rispetto a quello medio riportato dalla letteratura scientifica e che tale dato è inoltre migliore di quello registrato presso la struttura che nell'analogo periodo dell'anno precedente assisteva la stessa tipologia di pazienti. Per rassicurare le famiglie dei degenti ospitati nella struttura, è bene specificare che la lettera aperta ad oggi non circostanzia casi specifici, come ha giustamente rilevato l'Usl. Poiché l'Azienda ha scelto di mantenere in capo a sé la direzione sanitaria della struttura di Variney con l’obiettivo di mantenere la medesima a gestione pubblica, abbiamo condiviso sia opportuno comunque istituire una commissione per effettuare valutazioni ad hoc su ogni singolo caso di decesso occorso dall'inizio dell'attuale modello di gestione, a garanzia di questa ulteriore reazione di tutele e trasparenza dell'operato agito nella struttura stessa. A garanzia di questa ulteriore azione di tutela e trasparenza dell’operato agito nella struttura, i professionisti membri sono dipendenti qualificati della nostra Usl e soggetti terzi rispetto alla struttura di Variney.»

«La toppa è peggio del buco - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -: non si risponde alle segnalazioni puntuali poste, ma addirittura si sposta l'attenzione sul tasso di mortalità, mai citato nella lettera. Non è un problema di numeri. Chi si rivolge a queste associazioni non cerca risarcimenti, ma lo fa per senso civico affinché altre persone non si ritrovino a vivere situazioni analoghe. Eravamo contrarissime al trasferimento della Rsa dal JB Festaz a Variney e alla sua privatizzazione. Tutto questo non fa che confermare i nostri dubbi.»

 

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Comunicato n° 44 del 25 gennaio 2024
Interrogazione sulla galleria Côte de Sorreley

 

In chiusura dell'adunanza del 24 e 25 gennaio 2024, il Consiglio ha trattato un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, che ha portato l'attenzione sulla galleria Côte de Sorreley, in raccordo tra la A5 e la strada statale n. 27. 

«Da parecchio tempo la seconda corsia di salita è chiusa al traffico con evidente limitazione della funzionalità del flusso veicolare - ha rilevato il Consigliere Luca Distort -. Non risultano poi visibili lavori in atto che diano motivazione dell'istituzione di una corsia unica: vorremmo quindi conoscere le cause che hanno determinato questa chiusura e quando sia prevista la riapertura della seconda corsia

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «è in corso il processo di adeguamento infrastrutturale e impiantistico ai requisiti minimi di sicurezza e il progetto delle due gallerie è stato trasmesso a giugno 2023 al concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’approvazione. Ottenuta l’approvazione, si potranno avviare i lavori di adeguamento delle gallerie Cȏte de Sorreley e Signayes entro la primavera del 2024 con ultimazione dei lavori prevista entro il 2025. Per queste due infrastrutture sono state implementate le misure di sicurezza temporanee minime per garantire, sino al raggiungimento del definitivo adeguamento infrastrutturale e impiantistico, l’innalzamento del livello di sicurezza nei confronti degli utenti e dell’infrastruttura garantendone il mantenimento in esercizio bidirezionale. L’informativa nei confronti dell’utenza è stata caricata sul sito Sav, nella sezione “Lavori in corso”. Le misure di sicurezza temporanee minime stabilite dalla norma prevedono, tra laltro, linterdizione al transito dei mezzi in regime Adr (trasporto merci pericolose) e la chiusura, in direzione Quart/Variney, della seconda corsia di marcia, con la conseguente imposizione del divieto di sorpasso a tutti i veicoli. È un disagio temporaneo che non ha causato significative perturbazioni alla fluidità della circolazione ma ha introdotto un oggettivo incremento della sicurezza secondo le previsioni della vigente normativa tecnica di settore

«Il mistero non è ancora totalmente dipanato - ha replicato il Consigliere Distort -. Continuo a rimanere interdetto nel prendere atto che l'infrastruttura, costata diversi milioni di euro di soldi pubblici, funziona a metà perché si deve operare una revisione strutturale e impiantistica. Da mesi è interdetto l'utilizzo della corsia di sorpasso e faccio fatica a capire come queste norme di sicurezza trovino una spiegazione logica. Come può un sorpasso in auto compromettere la sicurezza strutturale? Ricordiamo che questa via di raccordo ha funzioni importanti di decongestionamento del traffico, a beneficio di ambiente, qualità dell'aria, consumi energetici

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 febbraio 2024.

 

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