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Riunione del Consiglio regionale del 22 e 23 novembre 2023

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Comunicato n° 571 del 16 novembre 2023
Il Consiglio è convocato mercoledì 22 e giovedì 23 novembre

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 22 e giovedì 23 novembre 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 93 oggetti, di cui 56 rinviati da precedenti adunanze.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare l'atto di razionalizzazione periodica al 31 dicembre 2022 delle partecipazioni regionali, sui quali la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza il 23 ottobre.

All'esame dell'Aula figura anche un disegno di legge che modifica le norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea (legge regionale n. 29/1997) di cui è relatore il Consigliere Corrado Jordan e che ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza della quarta Commissione nella seduta del 27 ottobre.

In merito all'attività ispettiva, saranno trattate tre interrogazioni a risposta immediata rinviate dalla precedente adunanza. La prima, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista chiede notizie su un'eventuale risposta da parte del Governo regionale al Comitato glaciologico italiano in merito alla Coppa del mondo Zermatt/Cervinia; la seconda, del gruppo Forza Italia, riguarda il finanziamento della legge "Aosta Capitale" nel progetto di bilancio di previsione 2024-2026; con la terza iniziativa, il gruppo Rassemblement Valdôtain interroga il Governo sugli indirizzi dati all'Azienda Usl per risolvere le criticità connesse agli esiti del report dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

Sono state inoltre depositate 31 interrogazioni, di cui due del gruppo Forza Italia: realizzazione del collegamento Pila/Platta de Grevon e sicurezza di alcuni attraversamenti delle piste da sci; valutazione sugli interventi appaltati dal Bim attraverso la società Services des eaux valdôtaines.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato nove interrogazioni: tempistiche per l'indizione del concorso per il personale giornalistico da assegnare agli Uffici stampa del comparto unico regionale; aggiornamento del piano antincendio delle strutture dell'Autoporto e delle gallerie commerciali di Pollein; analisi delle potenziali ricadute della cessione del gruppo "Arriva" sul servizio di trasporto pubblico locale e sul personale dedicato; prestazioni fornite nel'ambito dei progetti di inclusione attiva del personale qualificato come "bracciante agricolo"; messa in sicurezza del manto stradale della strada regionale n. 26 tra Avise e Saint-Nicolas; mancanza di illuminazione di un tratto della strada regionale n. 6 a Champdepraz; esiti della verifica delle cause di incendio di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di Aosta; stato dell'arte sulla creazione di un organismo per il miglioramento del clima organizzativo e del benessere degli operatori sanitari; conferma della scelta di esternalizzare il magazzino dell'ospedale Parini.

Il gruppo Misto con una interrogazione chiede informazioni sullo stato di attuazione del contributo per la realizzazione della Maison de la Montagne.

Sono undici le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: direttive del Corecop in merito al trattamento giuridico ed economico delle posizioni di particolare responsabilità; interlocuzioni con i sindaci e il ministro competente per l'elezione del nuovo Presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso; tempistiche di consegna del rapporto contenente i dati e le valutazioni sulla qualità dell'aria nei due versanti del tunnel del Monte Bianco; rinvio della presentazione del libro "Assalto alle Alpi" di Marco Albino Ferrari al Forte di Bard; possibili conseguenze sul servizio di trasporto pubblico locale e sul personale impiegato derivanti dalla cessione del gruppo "Arriva"; interlocuzioni con Cva per la definizione della politica tariffaria di Cva Energie per i prossimi anni; organizzazione di corsi di tessitura a carico della Regione a Champorcher e Donnas; attività dell'Osservatorio regionale dei rifiuti; progetti di studio della Fondazione montagna sicura sul ghiacciaio di Valtournenche; progetto di ampliamento dell'ospedale Parini ed esito della riunione del tavolo di confronto con il Comune di Aosta; eventuali licenziamenti da parte della Fondazione Ollignan.

Otto le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: interventi di recupero e valorizzazione sulle stazioni della linea ferroviaria valdostana e relativi immobili annessi; politiche adottate dall'Azienda Usl in materia di attività intramoenia e di pagamento degli straordinari a medici e infermieri; previsione di spazi di promozione di prodotti locali valdostani nell'ambito dell'evento "Cervino Speed Openig 2023"; attivazione del "Billia Club" da parte della Casinò de la Vallée Spa; stato dei confronti tra Casinò de la Vallée Spa e organizzazioni sindacali sugli accordi contrattuali successivi al periodo concordatario; coinvolgimento degli enti locali nel progetto "Sviluppo del sistema integrato 0-6"; innalzamento delle soglie minime per nuovi impianti vitivinicoli; riapertura all'utenza della piscina di Pré-Saint-Didier.

Delle 31 interpellanze, sei sono del gruppo Forza Italia: utilizzo della Sala Evolution della Casa da gioco di Saint-Vincent; approvazione dello studio tecnico-economico di approfondimento sull'ipotesi di realizzazione di un sistema tram-treno Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur; interventi di ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; iniziative per trovare un equilibrio per la somministrazione dei pasti nelle scuole di Aosta e delle Unités des Communes; estensione, anche agli aventi diritto sul libero mercato, dei fondi inerenti la morosità incolpevole; modifiche dell'atto aziendale dell'Usl Valle d'Aosta.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto nove interpellanze: progetti di educazione affettiva e alla sessualità rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo grado; motivi dell'aumento del costo degli affitti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; iniziative per l'avvicinamento dei giovani alla componente volontaria del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco; motivi dell'inserimento dell'identità di genere tra i servizi forniti dallo sportello di ascolto dell'Istituzione scolastica Lexert di Aosta; valutazioni sull'alto tasso di bocciatura nelle scuole valdostane; iniziative per gli studenti sulla Giornata del ricordo dei martiri delle foibe; bonifica dell'amianto e messa in sicurezza del sito di Emarèse; disapplicazione dell'Isee nei casi di accesso a trattamenti socio-riabilitativi di persone con disabilità; potenziamento dell'offerta turistica e promozionale lungo la via Francigena.

Il gruppo Misto ha depositato una interpellanza per conoscere gli interventi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della dispersione scolastica in Valle d'Aosta.

Saranno trattate otto interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: nuova designazione del Presidente di una società; situazione degli edifici delle istituzioni scolastiche; presentazione di progetti a valere sul Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020; lettera aperta sul futuro del vallone di Cime Bianche; riconoscimento delle posizioni di particolare responsabilità al personale delle istituzioni scolastiche e degli enti locali; rimozione del conflitto di interessi sul patrocinio legale conferito dalla Regione nei giudizi promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; stato dell'arte della ristrutturazione dell'Hôtel Stendhal di Bard; problematiche dell'apparecchio di risonanza magnetica e ritardi nell'erogazione delle prestazioni sanitarie.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà sette interpellanze: modifica delle politiche in materia di affidamento di servizi alla società in house Inva alla luce della deliberazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del giugno 2021; épreuves de langue française 2023-2024; motivo della manca comunicazione all'Ispra di una parte dei dati sulle compensazioni economiche dei danni da predazione; interventi di ripopolamento ittico per la stagione di pesca 2024 con particolare riferimento alla Dora Baltea; lavori di ristrutturazione degli alloggi dell'Arer in frazione Les Garines ad Issogne; delocalizzazione del Consultorio posto nella zona ovest dell'ex-maternità in altra sede decentrata; problematiche connesse all'erogazione di alcuni servizi presso il consultorio di Verrès.

All'ordine del giorno figurano anche 15 mozioni, di cui 14 rinviate dalle precedenti adunanze.

Sono tre le mozioni del gruppo Forza Italia: audizione in quinta Commissione in merito alla criticità del coordinamento regionale dell'Anpas; predisposizione di un piano di controllo e monitoraggio degli intonaci e controsoffitti delle strutture pubbliche aperte al pubblico; gratuità dell'esame sulle analisi del Dna per le residenti in Valle d'Aosta in stato di gravidanza.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato tre mozioni: avvio di un percorso culturale e amministrativo che conduca alla dedicazione di Aosta quale "Capitale dell'Alpinità"; sensibilizzazione degli enti locali valdostani all'adesione al registro pubblico del Contrassegno unificato disabili europeo; creazione di un protocollo specifico e obbligatorio per la diagnosi di "disforia di genere" per il rilascio della "carriera alias" nelle istituzioni scolastiche.

Il gruppo Misto ha depositato una mozione per chiedere l'impegno a presentare una proposta di modifica della legge regionale 3/2004 in materia di interventi a favore dello sport.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà otto mozioni: impegno a promuovere, tra le proposte di modifica dello Statuto speciale, il riconoscimento e la tutela del francoprovenzale; organisation d'une séance  de la Commission compétente sur les questions de la ville d'Aoste et le Plan régional des transports; istanza per lo smantellamento dell'elettrodotto Creys-Malville/Rondissone e ripristino ambientale dei siti da esso attraversati; audizione in quinta Commissione dell'Assessore alla sanità su di una serie di temi collegati al Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025; valorizzazione del progetto "Camminiamo insieme"; individuazione nel prossimo bilancio di risorse per le sponsorizzazioni sportive di atleti appartenenti alle categorie giovanili; mantenimento del sito www.valledaostasport.it oltre il 2023 per promuovere l'offerta turistico-sportiva regionale; realizzazione di un sentiero ufficiale per la salita al Mont Avic.

Infine, vi sono tre risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una congiunta dei gruppi Lega VdA, RV, FI, Misto e PCP, e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

 

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Comunicato n° 578 del 20 novembre 2023
Consiglio del 22 e 23 novembre: iscritti 4 punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 22 e giovedì 23 novembre 2023, è stato integrato da quattro punti.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026 con il Piano degli indicatori e dei risultati attesi che, il 20 novembre, ha ottenuto il parere favorevole dalla seconda Commissione.

Saranno poi trattate tre interrogazioni a risposta immediata, di cui due sul dossier del traforo del Gran San Bernardo presentate dal gruppo Misto e dal gruppo Progetto Civico Progressista, mentre un terzo question time, del gruppo Rassemblement Valdôtain, chiede notizie in merito ad eventuali contatti con il Presidente della Commissione paritetica in caso di elezione a giudice della Corte Costituzionale.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 97 oggetti.

 

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Comunicato n° 581 del 22 novembre 2023
Il Consiglio ricorda la Giornata contro la violenza sulle donne

 

Il Consiglio Valle, convocato oggi, mercoledì 22, e domani, giovedì 23 novembre 2023, si è aperto nel segno della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre.

«I tanti eventi organizzati in questa settimana da istituzioni e associazioni sono raccolti nel titolo "Quando ami un fiore, non lo strappi, lo curi ogni giorno" - ha detto il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin -. Purtroppo, proprio in questi giorni, è stata strappata alla vita la giovane Giulia Cecchettin, ennesima vittima della violenza sulle donne. Oggi, Giulia è diventata il simbolo di quella violenza: una giovane donna cui è stato negato il futuro e che riporta tutti noi alla dura realtà delle statistiche dei femminicidi. Una realtà ancora troppo presente a cui va data una risposta, non soltanto nelle regole ma innanzitutto nell'educazione. A nome dell'Assemblea, esprimo la nostra vicinanza alla famiglia e raccogliendo l'invito della sorella Elena, rompiamo il silenzio e muoviamoci contro l'apatia. Bisogna parlare di questi temi, perché è anche così che si combatte la violenza.»

«L'ultimo femminicidio in ordine di tempo è l'uccisione di Giulia Cecchettin che arriva a ridosso di questa celebrazione ma vorrei anche che non si dimenticasse che ci sono altre 104 vittime registrate in meno di un anno - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli (PCP) -: una strage, indegna in un paese civile. È importante arrivare in tempi brevissimi ad una revisione della normativa, il più possibile condivisa, che dobbiamo sostenere in tutti i modi anche attraverso l'espressione del nostro Consiglio regionale.»

Il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) ha parlato di «tema che dovrebbe essere affrontato ogni giorno e non soltanto il 25 novembre, a partire dall'educazione familiare dei maschi e inserendo nelle scuole l'educazione sessuale e all'affettività. È un problema che riguarda noi tutti e che è il frutto di una società patriarcale e maschilista che pensa alla donna come ad un oggetto da possedere. Il compito della politica è crescere uomini che sappiano che non possono violare la libertà di una donna: questa è la responsabilità che abbiamo come amministratori pubblici. Il Piano contro la violenza di genere che abbiamo adottato come Consiglio e cui dobbiamo dare gambe è un ottimo supporto per intervenire.»

«Respingo l'idea che gli uomini siano tutti dei potenziali criminali, degli stupratori, degli assassini come avanzato da una certa idea tornata alla ribalta in questi ultimi giorni, a seguito dell'omicidio di Giulia Cecchettin - ha voluto sottolineare il Capogruppo Andrea Manfrin -. Solo una mente malata pensa che il male si estirpi condannando tutto il genere maschile o facendo crociate contro il patriarcato, soprattutto se si tace di fronte alle aggressioni fondamentaliste islamiche. Siamo di fronte a un problema più complesso che deve essere preso in carico dalle famiglie per fare in modo che questi eventi tragici non si verifichino mai più.»

Per il Consigliere Luca Distort (Lega VdA), «il peccato originale sta nel fatto che il maschio violento è un maschio principalmente viziato, che non è stato educato e formato a gestire i "no". Il maschio viziato è arrogante perché è debole e reagisce, quindi, con violenza: non è figlio di una società patriarcale che ha dato, invece, intere generazioni di uomini forti e stabili. Sarebbe il caso di ripercorrere il ruolo autentico del maschio alfa e dei suoi modelli virtuosi. Questa visione presuppone un sostegno solidale alle famiglie nell'educazione dei propri figli.»

«La violenza di genere è segnale che non possiamo e non dobbiamo più ignorare - ha detto il Vicecapogruppo di AV-VdAU, Corrado Jordan -. Sta a noi concretizzare le azioni e per contrastare un fenomeno in costante crescita: è un problema sociale e culturale che non deve essere sottovalutato. In nessun caso la forza può sostituire il dialogo: è un principio che deve nascere all'interno delle famiglie e deve crescere nella sociale a partire dalla scuola. Serve una cultura delle pari opportunità basata sul rispetto e sul rigetto della discriminazione e della violenza.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha aggiunto: «Giulia è l'emblema di questo momento che deve vedere tutte le forze in campo - famiglia, scuola, politica, giustizia - lavorare insieme. Le leggi ci sono e vanno applicate: occorre inasprire le pene. Ci sono persone malate che vanno curate e gestite. Ringraziamo per la sospensione dei lavori di questo pomeriggio che ci consentirà di partecipare insieme alle donne al presidio organizzato in piazza Arco d'Augusto: dobbiamo essere uniti per fronteggiare una situazione che sta diventando drammatica.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato del «dolore per un gesto così grave che impone una risposta coordinata di tutta la società civile. Le istituzioni hanno il dovere di trasmettere i giusti valori da affidare alla comunità affinché li possa elaborare in maniera positiva. Non servono grandi gesti, si può partire da piccole iniziative che hanno una loro ricaduta concreta sul territorio, come ad esempio quella del "bullizzometro" un progetto per le scuole, realizzato dalla Regione in collaborazione con le forze dell'ordine: un percorso di condivisione di valori basati sul rispetto e l'aiuto nei confronti di chi è più debole.»

Casinò de la Vallée

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, a nome dei gruppi di minoranza, a fronte dell'articolo pubblicato oggi su La Stampa "Casinò, servono 40 milioni di euro", ha chiesto «al Presidente della quarta Commissione la convocazione urgente dell'amministratore unico della Casinò de la Vallée Spa e dei vertici di Finaosta, società che ha dato un incarico ad una delle quattro più grandi società di revisione di rivedere il modello di gestione: questo Consiglio non può disinteressarsi del futuro della Casa da gioco.»

Il Presidente della quarta Commissione, Roberto Rosaire (UV), nel prendere atto di quanto richiesto, ha condiviso la preoccupazione e si è impegnato a programmare un'apposita seduta della Commissione durante la quale saranno auditi i vertici della Casinò de la Vallée e di Finaosta.

 

SC-LT

 

 

 

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Comunicato n° 582 del 22 novembre 2023
Approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026

 

Nella seduta consiliare del 22 novembre 2023, è stato approvato all'unanimità il bilancio di previsione del Consiglio Valle per il triennio 2024-2026 con il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio.

Il bilancio, approvato dall'Ufficio di Presidenza il 31 ottobre e illustrato in Aula dal Presidente Alberto Bertin, si attesta per il 2024 sul valore di 10 milioni 990mila euro, di cui 8 milioni 645mila per entrate e spese effettive, 1 milione 795mila per partite di giro e 550mila quale parte dell'avanzo di amministrazione presunto da restituire alla Regione. Per gli anni 2025 e 2026 il bilancio si attesta rispettivamente su 10 milioni 515mila e 10 milioni 440mila euro comprese le partite di giro.

Le entrate e le spese effettive per il 2024 sono in linea con le previsioni dell'anno precedente: in particolare, le spese per gli organi istituzionali (trattamento economico dei Consiglieri, Difensore civico, Corecom, Consulta pari opportunità, iniziative istituzionali e culturali, comunicazione istituzionale, compartecipazioni economiche, acquisto pubblicazioni) rappresentano il 73%, mentre le spese per i sistemi informativi incidono per il 16% e le spese per la gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare del Consiglio e degli organismi incardinati per il 10%.

 

SC

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Comunicato n° 583 del 22 novembre 2023
Approvato l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche

 

Nella seduta del 22 novembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), l'atto di razionalizzazione periodica al 31 dicembre 2022 delle partecipazioni pubbliche.

Illustrato dal Presidente della Regione, Renzo Testolin, il provvedimento prevede il mantenimento senza interventi di razionalizzazione delle seguenti partecipazioni dirette: Finaosta Spa (100%), Società di Servizi Valle d'Aosta Spa (100%), Casinò de la Vallée (99,96%), Inva Spa (75,35%), Sitrasb Spa - Società italiana per il traforo del Gran San Bernardo (63,5%), Avda Spa - Aeroporto Valle d'Aosta (49%), Rav Spa - Raccordo autostradale Valle d'Aosta (42%), Sav Spa - Società autostrade valdostane Spa (28,72%), Valeco Srl (20%), Sitmb Spa - Società italiana per azioni per il traforo del Monte Bianco (10,63%), Corsorzio Topix - Torino e Piemonte exchange point (0,31%)

È inoltre previsto il mantenimento senza interventi di razionalizzazione per le seguenti partecipazioni indirette. Di primo livello: Aosta factor Spa (79,31% tramite Finaosta Spa), Autoporto Valle d'Aosta Spa (100% tramite Finaosta Spa), Cervino Spa (86,33% tramite Finaosta Spa), Cva Spa - Compagnia valdostana delle acque (100% tramite Finaosta Spa), Courmayeur Mont Blanc funivie Spa (92,47% tramite Finaosta Spa), Funivie Monte Bianco Spa (50,001% tramite Finaosta Spa), Funivie Piccolo San Bernardo Spa (68,72% tramite Finaosta Spa), Iseco Spa (20% tramite Finaosta Spa), Monterosa Spa (94,57% tramite Finaosta Spa, 0,015% da Cervino Spa, 0,012 da Courmayeur Mont Blanc funivie Spa), Pila Spa (84,69% tramite Finaosta Spa, 1,7% da Courmayeur Mont Blanc funivie Spa, 2,87% da Monterosa Spa, 4% da Cervino Spa, 2% da Funivie Piccolo San Bernardo Spa, 0,17% da Funivie Monte Bianco Spa), Progetto formazione Scrl (91,77% tramite Finaosta Spa), Société infrastructures valdôtaines Srl (100% tramite Finaosta Spa), Sima Spa (49% tramite Finaosta Spa), Vallée d'Aoste Structure Srl (100% tramite Finaosta Spa), Sisex Sa (50% tramite Sitrasb Spa). Di secondo livello: Cva Energie Srl (100% tramite Cva Spa), Cva Eos Srl (100% tramite Cva Spa), Deval Spa (100% tramite Cva Spa), Le Brasier Srl (13,7% tramite Cva Spa), Telcha Srl (10,98% tramite Cva Spa), Valdigne énergie Srl (75% tramite Cva Spa), Società per la bonifica dei terreni ferraresi e per imprese agricole Spa (3% tramite Cva Spa), Consorzio Topix - Torino e Piemonte exchange (0,31% tramite Inva Spa). Di terzo livello: Alpifidi Sc (0,5% tramite Aosta factor Spa), Air Zermatt ag Sa (0,4% tramite Cervino Spa), Cooperativa forza e luce di Aosta Sc (0,014% tramite Cva energie Srl), Società cooperativa elettrica Gignod Sc (0,0089% tramite Cva energie Srl).

Infine, sono stati individuati, nei confronti di tutte le società controllate, con esclusione delle società Casinò de la Vallée Spa e Cva Spa e sue controllate, per il triennio 2024-2026, i seguenti obiettivi: mantenimento di un livello di spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società che garantisca in ogni caso il rispetto dell’equilibrio economico di bilancio; rispetto degli indirizzi delineati dalla Giunta, con delibera n. 1591 del 14 dicembre 2022, per garantire la concreta attuazione dei principi di pubblicità, imparzialità e economicità nelle procedure di reclutamento del personale.

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, nell'annunciare il voto di astensione, ha detto: «Oggi stiamo facendo un esercizio di rendiconto che è già vecchio. Ci sono alcuni aspetti che andranno approfonditi: le acquisizioni del gruppo Cva nel 2023 e il futuro della partecipazione di Aosta Factor.»

 

SC

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Comunicato n° 584 del 22 novembre 2023
Approvato un disegno di legge in materia di trasporto pubblico di linea

 

Nella seduta del 22 novembre 2023, il Consiglio ha approvato all'unanimità un disegno di legge che modifica le norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea (legge regionale 29/1997).

Il testo, presentato dalla Giunta regionale il 16 ottobre, si compone di tre articoli volti ad ampliare il campo delle agevolazioni tariffarie introducendo titoli di viaggio forfetari anche per il trasporto su gomma locale, in concomitanza con l’interruzione del servizio ferroviario tra Aosta e Ivrea per la realizzazione dei lavori di elettrificazione della tratta. L’onere complessivo è determinato in 197mila euro per il 2023, 916mila euro per il 2024 e 788mila euro a decorrere dal 2025.

Contestualmente, l'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 16 a favore (Lega VdA, RV, FI, GM), un ordine del giorno di Rassemblement Valdôtain, illustrato dal Capogruppo Stefano Aggravi, che voleva impegnare a promuovere l'applicazione della gratuità del servizio di trasporto pubblico a favore degli studenti residenti in Valle d'Aosta che frequentino università, percorsi di istruzione e di formazione tecnica superiore o corsi di tipo universitario e post-universitario (con riferimento agli spostamenti finalizzati al raggiungimento delle sedi di studio o al ritorno).

 Il Consigliere Corrado Jordan (AV-VdAU), nell'illustrare l'iniziativa legislativa, ha spiegato che «l’inquadramento della misura come agevolazione tariffaria la rende operativa anche con l’attivazione del nuovo sistema di bigliettazione previsto sul territorio regionale, in modo da promuovere l’utilizzo e sfruttarne le potenzialità e funzionalità. La finalità è quella di incentivare l’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico di linea, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia della mobilità pubblica, ridurre il traffico veicolare privato e promuovere obiettivi di sviluppo sostenibile: per questo motivo, non si pongono a priori limitazioni riferite al tipo di mezzo pubblico utilizzati (bus o treni), alla residenza o alla situazione reddituale e patrimoniale degli utenti. Viene poi prevista la possibilità di rimodulare in modo più ampio, ed eventualmente anche di incrementare, le agevolazioni a favore degli studenti residenti in Valle d’Aosta che frequentino università, percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Anche la scelta di non limitare le agevolazioni ai biglietti di corsa semplice, per fare invece riferimento, più in generale, ai titoli di viaggio, è volta a consentire, in particolare per gli studenti universitari che viaggiano molto frequentemente, un’eventuale facilitazione sugli abbonamenti. Attraverso i successivi atti deliberativi vi sarà una migliore modulazione degli aiuti previsti da questo disegno di legge, a integrazione di quanto già attualmente in essere.»

«L'iniziativa - ha concluso Jordan - andrà pertanto nell'ottica di una migliore ed equa distribuzione delle risorse, che avrà come obiettivo un maggiore sostegno economico per l'acquisto dei titoli di viaggio e una diversificazione del sostegno in modo da tener conto, aumentandone l'intensità, delle situazioni di maggior necessità (dal 70 al 90 % di sconto) ma che vada anche a incidere, seppur in modo decrescente (dal 40 al 60 % di sconto), su una platea più ampia di soggetti. Questa norma, di applicazione pressoché immediata, è considerata un primo passo verso una ridefinizione complessiva delle politiche sui trasporti pubblici.»

Il dibattito in Aula

La Consigliera Chiara Minelli (PCP), anticipando il voto favorevole, ha definito il disegno di legge «l'inizio di una riflessione più profonda per sviluppare e favorire il trasporto pubblico locale, limitando il ricorso ai mezzi di trasporto privati, con conseguenti ricadute positive anche sull'ambiente. In quest'ottica sono importanti le agevolazioni per tutti gli studenti universitari a prescindere dalle fasce di reddito e il sostegno alle fasce ISEE più basse.»

«Condividiamo questo disegno di legge che consentirà anche di usufruire del bonus previsto a livello nazionale, così come avevamo suggerito in una nostra interpellanza - ha dichiarato il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. È importante introdurre agevolazioni non solo per i giovani e gli over 65 ma anche per chi vuole beneficiare di questi abbonamenti, andando quindi a incentivare l'uso dei trasporti pubblici. Sarà utile fare una riflessione su ulteriori forme di agevolazioni per gli studenti: il diritto allo studio è un diritto universale e deve essere sostenuto con le adeguate misure, a prescindere dal reddito delle famiglie alle quali non bisogna chiedere troppi sacrifici.»

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha sottolineato come il disegno di legge consenta di «raggiungere degli obiettivi importanti, in attesa di una revisione completa della legge 29/1997. Abbiamo eliminato una serie di limitazioni che ci permetteranno di istituire un titolo di viaggio per l'utilizzo libero su tutto il trasporto pubblico di linea valdostano su gomma. Nel 2024 ci proponiamo di individuare con le aziende di servizi di trasporto su ferro e gomma le modalità di istituzione del biglietto unico per tutto il trasporto valdostano. Abbiamo poi anche intensificato il contributo per la riduzione dei costi per gli studenti universitari per tutte le fasce Isee e con l’approvazione della legge elimineremo il limite del 75%  di contributo così da poter aumentare ancora l’aiuto per le fasce Isee fino a 22mila euro. L’attuale modello è basato su un aiuto proporzionato al reddito, siamo disponibili a valutare un modello di aiuto diverso per il futuro, ovviamente ponendo la giusta attenzione a renderlo sostenibile a livello finanziario nell'ottica di realizzare formule incentivanti per il trasporto pubblico locale sempre maggiori con l’obiettivo di tendere ad arrivare anche alla gratuità.»

Il Consigliere di FP-PD, Andrea Padovani, ha declinato i «diversi aspetti positivi di questo disegno di legge: l'incentivazione all'utilizzo dei mezzi pubblici che ha effetti positivi sull'ambiente e le incentivazioni economiche per gli studenti universitari, che sono modulate in base al reddito. È poi positivo che si arriverà a un abbonamento unico per gomma e rotaia, sburocratizzando così le pratiche dei titoli di trasporto, così come è positivo l'impegno preso dall'Assessore di arrivare a incentivi maggiori. Il trasporto pubblico dovrebbe essere gratuito per tutti perché sarebbe davvero un incentivo a non utilizzare il mezzo privato: ritengo quindi che si debbano trovare tutte le risorse necessarie per arrivare a incentivi maggiori se non addirittura alla gratuità.»

Il Consigliere Simone Perron, annunciando il voto favorevole del gruppo Lega VdA, ha evidenziato tuttavia che «i confronti con le Regioni più virtuose sul tema trasporti ci restituiscono una realtà decisamente impietosa della Valle d'Aosta. Dalle audizioni fatte in Commissione, risulta che in Lombardia c'è un abbonamento mensile da 22 euro, il Trentino ha un abbonamento da 50 euro all'anno per tutti gli utenti, il Piemonte ha un solo abbonamento urbano extraurbano. Questa legge è un primo passo ma riteniamo che sul punto ci sia ancora molto da lavorare.»

Per il Capogruppo di AV-VdA, Albert Chatrian, «dal punto di vista politico è positivo che tutti i gruppi accolgano favorevolmente questo disegno di legge. Concordiamo sul fatto che dovremo riflettere sul sostegno agli studenti, attraverso la revisione dell'assegno di studio e del contributo alloggio, per accompagnare i nostri giovani nella loro crescita personale. C'è spazio per migliorare e per dare loro delle opportunità di studio: i loro sogni sono i sogni della nostra comunità.»

«Voteremo questa legge - ha detto il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Il tema dei trasporti è di importanza centrale e apprezziamo lo sforzo fatto che si rileva anche dall'aumento degli stanziamenti previsti. Sarà importante fare bene i calcoli anche in accordo con gli altri Assessorati coinvolti in questa operazione. Speriamo, poi, che le idee inserite in norma trovino un'applicazione concreta con i successivi atti di Giunta per non far cadere nel nulla la questione del trasporto pubblico locale.»

 

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Comunicato n° 585 del 22 novembre 2023
Approvate tre mozioni su francoprovenzale, trasporti e piano salute e benessere sociale

 

Nella seduta mattutina del 22 novembre 2023, il Consiglio Valle ha discusso quattro mozioni, di cui tre approvate e una respinta.

Mozioni approvate

Il Consiglio ha approvato all'unanimità, una mozione sottoscritta dai gruppi UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA, RV, FI, GM - riformulando un testo inizialmente presentato da Rassemblement Valdôtain - che impegna la Commissione competente e il Governo regionale a lavorare per l'uso e la valorizzazione del francoprovenzale attraverso un esame accurato degli strumenti giuridici a disposizione per ottenere in tempi ragionevoli il riconoscimento della lingua con norma di attuazione in vista di una auspicata riforma costituzionale.

«La lingua francoprovenzale, storicamente, è stata utilizzata ufficialmente in registri cittadini addirittura prima di quella francese e nella nostra regione è ancora parlata correntemente - ha commentato il Consigliere Diego Lucianaz -. I nostri Comuni nei loro Statuti hanno previsto la possibilità di parlare il francoprovenzale, così come risulta che la Sardegna abbia inserito nella bozza del documento in materia di riforma delle autonomie. Alla Valle d'Aosta spetta il compito di promuovere in tempo breve il percorso che porti alla stesura di una norma di attuazione delle prerogative statutarie in tema di valorizzazione e promozione della millenaria lingua valdostana.»

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha osservato che «la possibilità per i Comuni di inserire il francoprovenzale nei loro Statuti deriva dalla legge 142/1990, la quale consentì alla Valle d'Aosta di fare un passo in avanti valorizzando sia l'autonomia statutaria dei nostri comuni sia la nostra particolarità linguistica. L'articolo 6 della Costituzione che tutela le minoranze linguistiche è stato inserito in ultimo nella discussione della Carta costituzionale e per molti anni è rimasto inadempiente, fino all'approvazione della legge 482 del 1999 sulle minoranze linguistiche storiche: in Valle d'Aosta, questa norma è stata ampiamente e concretamente applicata, cito ad esempio l'attivazione dei guichets linguistiques. Vi sono poi altre norme nazionali sulle minoranze linguistiche, ma sono difficilmente applicabili senza una norma di attuazione del nostro Statuto speciale. La mozione affronta in maniera seria l'argomento e ci obbliga ad immaginare delle norme di attuazione, che sono già state sottoposte alla Commissione paritetica: il percorso tracciato è lungo, a fronte anche di una totale insensibilità da parte dello Stato rispetto a questa tematica. Oggi, ci sono tutti gli elementi per votare questa mozione, a tutela del particolarismo linguistico della Valle d'Aosta.»

L'Assemblée a approuvé, avec l'abstention du Conseiller Rollandin, une motion proposée par le groupe Rassemblement Valdôtain qui invite les Présidents de la troisième e de la quatrième Commissions du Conseil à aborder, dans le plus bref délai, toutes les questions d'intérêt concernant la ville d'Aoste et le "Plan régional des transports" en cours de révision.

«Pendant l'audition en troisième et quatrième Commissions du Syndic d'Aoste, Gianni Nuti, avec les Assesseurs Cometto et Sartore, nous avons pris connaissance d'une série de projets concernant les œuvres publiques stratégiques du chef-lieu qui n'ont pas encore été partagées avec la Région - a rappelé le Conseiller Diego Lucianaz -. La situation du trafic routier, par exemple, est devenue de plus en plus chaotique et le Plan régional des transports est en phase de mise à jour. Il est donc nécessaire que les deux Commissions du Conseil examinent au plus tôt la question avec la participation aussi de l'Assesseur aux transports.»

L'Assesseur aux transports et à la mobilité durable, Luigi Bertschy, a donné «sa pleine disponibilité à une confrontation avec l'Administration communale d'Aoste et les Commissions compétentes sur ces thèmes.»  Le Président de la troisième Commission, Albert Chatrian, au nom aussi du Président de la quatrième, a assuré «qu'après l'examen du budget de la Région, à partir du mois de janvier, on pourra programmer les auditions pour examiner le dossier en Commission.»

Impegnare il Presidente della quinta Commissione a organizzare le audizioni sugli argomenti degli ordini del giorno trattati durante la discussione del Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025. Questo, quanto richiesto dal gruppo Rassemblement Valdôtain con una mozione, emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che è stata approvata all'unanimità.

«Sul Piano sono stati presentati numerosi ordini del giorno - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi - che sono stati tutti respinti. Il Governo si era, però, impegnato ad approfondire le tematiche sollevate, in particolare riguardo alle prospettive per la casa di riposto J.B. Festaz, ai risultati attribuiti alla Valle d'Aosta nell'ambito dell'attività di monitoraggio dei Lea attraverso il nuovo sistema di garanzia, al recruitment del personale dell'Usl, alla rete regionale della diagnostica di laboratorio. Ad oggi, però, siamo ancora in attesa di poter audire l'Assessore alla sanità.»

«Era un impegno puntuale a confrontarci che ci eravamo presi durante il dibattito sul Piano per la salute e il benessere sociale che abbiamo intenzione di mantenere - ha commentato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Per ciò che concerne il bilancio definitivo del nuovo ospedale Parini (non oggetto di questa mozione), sul quale ci siamo confrontati in Commissione in occasione del finanziamento complessivo dell'opera con l'avanzo di amministrazione, esso sarà oggetto di confronto in un Consiglio comunale di Aosta dedicato. Ho già avuto modo di anticipare in Commissione, durante la recente discussione sul bilancio, che è nostra intenzione presentare la progettazione finale dell'opera appena questa sarà definita. Contiamo che la presentazione potrà accadere nei primi mesi del 2024.»

Mozione respinta

Respinta con 29 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, GM) e 9 voti a favore (Lega VdA, FI), la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste con cui si chiedeva al Governo regionale di fare della città di Aosta la "Capitale dell'Alpinità".

«La storia degli Alpini, nell'identità culturale e sociale valdostana, non riguarda solo il mondo militare degli Alpini in armi e in congedo, ma è un tratto intrinseco al tessuto sociale della nostra regione - ha dichiarato il Consigliere Luca Distort -. In un'epoca caratterizzata da un globalismo finalizzato a generare una società liquida e confusa che porta all'annullamento delle identità e dei particolarismi, è più che mai importante valorizzare l'alpinità intesa come punto di riferimento della nostra coscienza collettiva. Non si tratta di dare ulteriori meriti agli Alpini ma di cogliere l'opportunità di declinare una straordinaria peculiarità della nostra regione per promuoverne ulteriormente il territorio: questa è visione amministrativa.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «vanno innanzitutto ringraziati gli Alpini per l'ottima organizzazione del 100° anniversario della sezione valdostana così come per il 25° Raduno del 1° raggruppamento alpino e per tutte le iniziative che li vedono sempre al servizio della nostra collettività. In merito alla mozione va sottolineato come la Valle d'Aosta rappresenta già di fatto il punto di riferimento per l'Alpinità: il nostro territorio, al 100% montano, ha delle peculiarità morfologiche e culturali uniche non spendibili in altre realtà. Non spetta però alla politica fare delle classifiche e arrogarsi titoli che devono essere eventualmente competenza di percorsi da sviluppare in altri contesti. È, invece, nostro compito quello di valorizzare ed essere vicini alle innumerevoli iniziative solidali e di valorizzazione dei valori alpini portate avanti dagli Alpini stessi, nel solco della filosofia di aiuto, mutuo soccorso e solidarietà propria del Corpo così come di tutta la comunità valdostana. Iniziative che hanno ricadute positive, sovente, non solo sul nostro territorio e che meritano tutto il nostro sostegno.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT

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Comunicato n° 586 del 22 novembre 2023
Approvata una mozione sull'Anpas

 

Nella seduta pomeridiana del 22 novembre 2023, il Consiglio Valle ha trattato sei mozioni, di cui una approvata, due respinte e tre ritirate.

Mozione approvata

L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Presidente della quinta Commissione a programmare un’audizione con l’Assessore competente e con la Presidenza dell’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) per prendere coscienza della situazione di criticità in essere nel settore.

«Dopo le dimissioni dei vertici del Comitato Anpas, non è stato preso nessun contatto con l'associazione da parte del Governo regionale - ha evidenziato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Successivamente alla presentazione della nostra mozione il Direttivo dell'organizzazione è stato ricostituito. Visto il ruolo centrale nel sistema del volontariato che ha ricadute significative sul nostro territorio, riteniamo importante comprendere la situazione dell'associazione.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito di aver «appreso con soddisfazione per la comunità valdostana e del volontariato tutto, che, in occasione dell'assemblea Anpas dello scorso 11 novembre sono stati ricostituiti gli organi sociali dell'organizzazione, a rappresentanza delle varie realtà territoriali e la Presidenza dell'organizzazione.»

Mozioni respinte

Con una mozione respinta con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 astensioni (GM, Lega VdA, RV, PCP, FI), il gruppo Misto chiedeva al Governo di presentare entro 90 giorni una proposta di modifica della legge regionale n. 3/2004 "Nuova disciplina degli interventi a favore dello sport" oltre che di inserire nelle proposte di modifica dello Statuto speciale un apposito articolo che valorizzi l'interesse della Regione verso la pratica dello sport in tutte le sue componenti.

«Il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme è stato inserito ufficialmente nella Costituzione italiana con una recente modifica - ha evidenziato il Consigliere Claudio Restano -. Anche gli Statuti speciali del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia ne riconoscono l'importanza e sarebbe giusto che la Valle d'Aosta valorizzasse opportunamente lo sport nello Statuto speciale. In risposta ad una nostra interpellanza sulla revisione della legge regionale, l'Assessore aveva dettagliato una serie di proposte di modifica: tuttavia, da luglio ad oggi, nulla è stato fatto. Lo sport deve essere riconosciuto come un diritto, non possiamo solo parlarne in termini di contributi: chiediamo quindi al Governo di intervenire in tal senso entro la fine dell'anno, onorando così la nostra nomina a Regione europea dello sport 2023. Su queste tematiche non possiamo essere rinunciatari, dobbiamo rilanciare le nostre prerogative.»

L'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques, ha confermato che «il testo di modifica della legge 3/2004 è in fase avanzata e molte delle modifiche suggerite dal Consigliere vi troveranno dignità: la nostra volontà è sia di valorizzare i contributi dei colleghi che hanno presentato iniziative e di indirizzo in quest'Aula, sia di coinvolgere le realtà sportive che operano nel settore. Proprio per non mortificare il lavoro di confronto che ci aspetta, non possiamo impegnarci a presentare entro la fine dell'anno le proposte di modifica. La Costituzione ha riconosciuto lo sport quale strumento formativo e di crescita individuale: con la legge regionale 3, la Valle d'Aosta ha già riconosciuto fin dal 2004 l'attività sportiva nei termini della revisione costituzionale. Non c'è la necessità di rivedere lo Statuto.»

Mantenere attivo il sito www.valledaostasport.it anche oltre il 2023 come strumento di promozione della regione e di supporto agli organizzatori di manifestazioni sportive, avvalendosi non solo del canale Instagram "Valledaostasport" ma anche di altri moderni canali social network. Era quanto richiesto dal gruppo Rassemblement Valdôtain con una mozione respinta con 20 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 13 voti a favore (RV, Lega VdA, FI, GM).

Il Vicecapogruppo Dennis Brunod ha evidenziato che «nell'anno in cui la Valle d'Aosta è nominata Regione europea dello sport, riconoscimento che sottolinea la grande vocazione sportiva della nostra regione, ci troviamo a constatare che in riferimento al sito www.valledaostasport.it è stato aperto solo il canale Instagram Valledaostasport e che non vi è un collegamento diretto dal sito a questo canale. Le azioni vantate dal Governo per valorizzare adeguatamente la nomina della nostra regione prevedevano invece una serie importante di iniziative pubblicitarie e promozionali tra cui il lancio, nel 2023, di una piattaforma web collegata a profili social riferiti allo sport.»

«Per la sua natura di vetrina web temporanea, lo sviluppo del sito era stato affidato ad un fornitore che ha registrato come proprio il nome il dominio "valledaostasport.it" e che fornirà il servizio di hosting di manutenzione del sito fino al 31 dicembre 2023 - ha riferito l'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques -. Oltre questa data occorrerebbe pagare un canone annuale per l'uso del dominio, per la manutenzione e l'assistenza ordinarie e per eventuali interventi straordinari o trasferire il mantenimento del sito ad INVA, il che richiederebbe tempi più lunghi e ulteriori verifiche tecniche. Gran parte delle informazioni pubblicate dal sito "Valledaostasport" sono esattamente le stesse già presenti sul sito "love.vda.it" da cui sono prelevate con un sistema automatico di ripubblicazione. Inoltre, il questo portale turistico è in corso di rifacimento per renderlo anche più fruibile ai dispositivi mobili e, con la fine del 2023 in cui terminerà il titolo di regione Europea dello Sport, il sito "valledaostasport.it" e i profili social collegati avranno esaurito la loro funzione. Mantenerli costituirebbe un inutile aggravio di costi e una proliferazione di pubblicazioni online.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain riguardante l'elettrodotto Creys-Malville/Rondissone a seguito dell'impegno dell'Assessore al territorio a riferire in Commissione consiliare sugli sviluppi del dossier.

È stata ritirata una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain riguardante il progetto "Camminiamo insieme", a fronte della valorizzazione dell'iniziativa sul sito istituzionale del turismo www.lovevda.it e sui canali social dell'Amministrazione.

Ritirata anche la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva di individuare le risorse necessarie nel prossimo bilancio di previsione per rivedere gli importi e i criteri per le sponsorizzazioni sportive di atleti appartenenti alle categorie giovanili.

 

SC-LT

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Comunicato n° 587 del 22 novembre 2023
Question time sulla Commissione Paritetica

 

Con un'interrogazione a risposta immediata trattata nella seduta consiliare del 22 novembre 2023, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto se vi sono stati contatti con il Presidente della Commissione Paritetica in merito al suo permanere in seno alla Commissione stessa, in caso di elezione alla Consulta.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha confermato che «vi sono stati incontri con il professore ma non è stata affrontata la questione della sua eventuale nomina a giudice della Corte Costituzionale che, ovviamente, non gli consentirebbe di rimanere nella Commissione Paritetica

In replica, il Capogruppo Stefano Aggravi ha ironizzato: «Attendiamo una comunicazione ufficiale in merito, indirizzata soprattutto ai colleghi dei gruppi progressisti presenti in Aula che, all'epoca, hanno contribuito all'elezione di questo Presidente. Figura che oggi risulta essere il consulente e il campione del diritto della Presidente del Consiglio dei Ministri.»

 

LT

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Comunicato n° 588 del 22 novembre 2023
Interrogazione sugli interventi del Bim e della Sev per il servizio idrico integrato

 

Con un'interrogazione del gruppo Forza Italia, discussa nella seduta consiliare del 22 novembre 2023, si è parlato degli interventi appaltati dal Bacino imbrifero montano della Dora Baltea - in quanto ente di governo del sistema idrico integrato - attraverso la Services des eaux valdôtaines (Sev), società per la gestione del servizio.

«Il Piano 2023-2025 di Sev evidenzia investimenti per il Piano d'ambito nel prossimo trentennio pari a circa 450 milioni di euro - ha riferito il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Si tratta di una robusta dotazione finanziaria nelle disponibilità del Bim/Sev e vorremmo sapere a quanto ammonti la loro disponibilità di cassa e com'è investita; quanti, quali interventi e per che ammontare sono stati appaltati nel 2023, quali saranno appaltati nei primi mesi del 2024; quale valutazione esprime il Governo sulla situazione.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha evidenziato che «il Bim, in quanto ente di governo d'ambito, ha proceduto all’approvazione di atti complessi quali il Piano d’ambito, l’affidamento del servizio idrico integrato al gestore unico e l’approvazione dei piani degli investimenti, in meno di un anno. La Sev - che svolge le funzioni operative necessarie per attuare gli interventi - come previsto dal Piano industriale, è subentrata dall’inizio del mese scorso nella gestione degli impianti di depurazione, e subentrerà nella gestione dell’intero servizio idrico integrato entro i prossimi due anni. La stessa Sev, su richiesta di alcune Unités, si è anche resa disponibile ad anticipare alcuni oneri nell’ambito dello stesso servizio, nonostante la società sia ancora in fase di completamento della pianta organica.»

«L'attuale fondo cassa - ha proseguito l'Assessore - risulta per il Bim pari a 1,5 milioni di euro vincolati al servizio idrico integrato, 1 milione vincolato ai fondi correlati alle componenti aggiuntive della tariffa sui fondi costituiti presso il Bim, 2,8 milioni vincolati per impegni legati al piano degli interventi urgenti; 16,3 milioni di somme già impegnate per il funzionamento del Bim e per interventi per emergenze e criticità. Per la Sev, essendo in via di subentro e non potendo quindi ancora fatturare, al momento la disponibilità di cassa ammonta a circa 400mila euro ed è destinata ad assicurare il funzionamento della società.»

Riguardo agli interventi già appaltati nel 2023, l'Assessore ha specificato che «la Sev, sulla base del Piano industriale approvato, subentrerà ai Comuni e alle Unités des Communes progressivamente nei prossimi tre anni. Gli interventi finanziati nel corso del 2023 sono quindi al momento appaltati dai Comuni che provvedono alla loro realizzazione ricevendo un finanziamento dal Bim nell'ambito del fondo comune consorziale costituito dai sovracanoni idroelettrici oppure mediante i fondi messi a disposizione dalla Regione o attraverso la contrazione di mutui. Nel corso del 2023 le risorse messe in campo hanno riguardato: 43 interventi a favore dei Comuni attraverso il Bim per 5,5 milioni di euro per realizzare un nuovo programma di interventi nel settore idrico; 32 interventi per 20 milioni di euro coperti da Cassa depositi e prestiti per finanziamenti a favore dei Comuni finalizzati alla realizzazione degli interventi individuati dal Primo piano operativo e 267 mila euro coperti dai fondi Bim; 14 situazioni di emergenza segnalate dai Comuni, per un importo complessivo pari a circa 1 milione di euro.»

Sugli appalti per i primi sei mesi del 2024, l'Assessore ha spiegato che «in considerazione del subentro di Sev nella gestione degli impianti di depurazione, e progressivamente nelle reti dell’acquedotto e fognatura, entro giugno 2024, gli enti locali, sulla base dei propri atti programmatori, potranno provvedere ad appaltare gli interventi che hanno il progetto esecutivo validato o approvato, e, nello specifico: 1 intervento di circa 186mila euro sull’acquedotto nell’Unité Evançon; 4 interventi per un importo di 1,8 milioni di euro sugli acquedotti presso le Unité Valdigne Mont Blanc, Mont Rose Walser ed Evançon; 9 interventi per la risoluzione di emergenze, per un importo di 10 milioni di euro. Si ritiene dunque che, a seguito della riorganizzazione avviata con la legge regionale 37/2021 siano stati effettuati concreti passi avanti nella riorganizzazione del servizio idrico integrato e che questo assetto possa consentire, in breve tempo, ad assicurare la programmazione degli investimenti, e l’esecuzione dei relativi interventi, necessari a rinnovare le infrastrutture e adeguarle alle esigenze imposte dagli effetti dei cambiamenti climatici.»

Il Capogruppo Marquis ha osservato che «l'iniziativa voleva fare il punto sulla situazione del Bim e della Sev, società in house che avrà grandi impegni nei prossimi anni. È un ambito molto sfidante che potrà dare un grosso contributo al rinnovamento della rete valdostana. Da quanto appreso, ci sono difficoltà a spendere le risorse a disposizione per la difficoltà dei Comuni a progettare. Avremo modo di valutare con attenzione i dati.»

 

SC

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Comunicato n° 589 del 22 novembre 2023
Question time sul traforo del Gran San Bernardo

 

Nella seduta consiliare del 22 novembre 2023 è stata affrontata la questione dei lavori e del rinnovo della concessione per la gestione del traforo del Gran San Bernardo con due interrogazioni a risposta immediata depositate dal gruppo Misto e dal gruppo Progetto Civico Progressista.

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha citato «un articolo della stampa svizzera sul pasticcio internazionale del tunnel che segnalava la mancanza di 26 milioni di euro di contributi italiani per i lavori di manutenzione straordinaria. Il gestore svizzero ha dichiarato che, se la situazione non si sblocca, non ci saranno le condizioni per garantire la sicurezza portando all'inevitabile chiusura del traforo. Il Presidente della Società italiana traforo Gran San Bernardo (Sitrasb), società di cui è azionista la Regione per il 63,50%, ha reso dichiarazioni rassicuranti sul punto, ma rimangono alte le preoccupazioni dei fruitori del tunnel e dei sindaci della Vallata del Grande nonché dubbi sull'operato sia della parte politica sia della dirigenza della proprietà

«Abbiamo l'urgenza di far avanzare il dossier delle riparazioni necessarie al traforo - ha aggiunto la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz - e, soprattutto, a far luce sulle motivazioni per cui l'Italia, che si era impegnata a partecipare al costo dei lavori, oggi non ha ancora erogato i fondi necessari e onorato l'impegno. Il Presidente della Confederazione elvetica ha ricordato alla Premier Meloni l'importanza di risolvere la questione celermente, questione di cui abbiamo avuto conto in maniera più completa dai cugini svizzeri mentre le dichiarazioni del Governo italiano si sono rivelate generiche e inconsistenti

I Consiglieri hanno quindi voluto conoscere i rapporti tra Stato, Regione, Sitrasb e Sisex rispetto al rinnovo della concessione, all'esecuzione e al finanziamento dell'opera al fine di scongiurare la chiusura del tunnel e quale sia stato il ruolo politico della Regione.

«La situazione del traforo del Gran San Bernardo nasce dal cedimento di una trave della soffittatura che il 21 settembre 2017 ha determinato la chiusura per circa tre mesi del traforo, poi riaperto a dicembre a seguito degli interventi di messa in sicurezza che, sin da allora, avevano evidenziato l’esigenza di un più generale intervento di rifacimento della soletta di ventilazione, ora in via di realizzazione - ha ricordato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Il finanziamento di questo intervento straordinario, per circa 26 milioni di euro, non è contemplato dalla convenzione di concessione a Sitrasb perché non previsto né prevedibile e la società italiana ha chiesto allo Stato concedente alcune garanzie per poter ammortizzare i nuovi costi, in termini di proroga della concessione, di un finanziamento statale dedicato o di un formale riconoscimento del valore di subentro. La questione è stata affrontata anche in sede di Commissione mista del traforo del Gran San Bernardo (organismo intergovernativo italo-svizzero che cura l'applicazione della Convenzione di Berna del 1958). In questa sede è emerso il sostegno della Commissione mista, e della delegazione italiana in primis, affinché la realizzazione dei lavori da parte della concessionaria svizzera Tunnel du Grand-Saint-Bernard Sa, per la quale Sitrasb dovrà contribuire al 50% dei costi, sia accompagnata da una adeguata proroga della concessione per l’esercizio del traforo, oggi in scadenza al 2034. La possibilità della proroga ha già trovato risposta favorevole da parte della Confederazione svizzera. Per parte italiana, invece, è stata avviata l’interlocuzione con l’Unione europea, attualmente in corso, al fine della preventiva valutazione di compatibilità con le norme eurounitarie. In assenza di determinazioni, la Società e il Governo svizzeri hanno sollecitato la parte italiana, e in primo luogo Sitrasb ancora in attesa delle decisioni governative

«Come Presidenza della Regione - al di là degli aspetti societari che rientrano nelle competenze e responsabilità del Consiglio di Amministrazione di Sitrasb - abbiamo rappresentato, in molteplici occasioni, al Ministro delle Infrastrutture la nostra piena disponibilità a collaborare, per quanto è nelle nostre possibilità, per fornire concreta e urgente soluzione alle situazioni che si sono manifestate - ha precisato Testolin -. La crescente apprensione che segna i rapporti tra le due Società concessionarie del traforo italo-svizzero, ma anche tra i due Paesi, va quanto prima stemperata. Lavoriamo per stimolare un continuo impegno del Governo italiano, sollecitando anche iniziative ministeriali che possano accompagnare le azioni di Sitrasb nell’accollo della propria parte di lavori, nell’attesa di una rapida conclusione positiva della domanda posta alla Commissione europea per attivare al più presto il percorso di proroga della concessione, agevolando anche le operazioni di manutenzione in itinere.»

Il Capogruppo Restano ha commentato: «La risposta ci tranquillizza in parte ma non emerge nessuna azione dei parlamentari valdostani e sarebbe opportuno coinvolgerli in un'audizione in Commissione anche con il Presidente di Sitrasb

«In Parlamento a Roma domani sarà discusso un question time in Commissione trasporti, che viene però da un parlamentare piemontese - ha aggiunto la Capogruppo Guichardaz -. Chissà che questo non serva da stimolo all'azione dei nostri parlamentari che ancora una volta non sono pervenuti. Rimaniamo inoltre molto perplessi sul fatto che in sede di audizione, il Presidente di Sistrab ha tenuto nascosto quanto oggi comunicato dal Governo

 

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Comunicato n° 590 del 23 novembre 2023
Interrogazione sull'attività intramoenia dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 22 novembre 2023, il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha voluto conoscere le politiche adottate dall'Ausl regionale in materia di attività intramoenia e di svolgimento e pagamento degli straordinari a medici e infermieri oltre che il rapporto medio tra attività ordinaria e intramoenia svolta dal personale medico autorizzato.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha premesso che «l'attività in regime di libera professione intramuraria è svolta dal personale dirigenziale al di fuori dell'orario e non si configura come lavoro straordinario. A marzo 2022, l'Azienda ha approvato il regolamento per la disciplina di questa attività; inoltre l'Usl, nei casi di impossibilità ad erogare alcune prestazioni sanitarie nei termini previsti dal Piano regionale di governo delle liste di attesa, propone percorsi di tutela alternativi che vengono assolti regimi di libera professione intramoenia con a carico degli assistiti il solo pagamento del ticket sanitario. Il rapporto medio tra i volumi di attività in regime di libera professione intramoenia e i volumi di attività in istituzionale evidenziano un valore medio positivo pari al 14%.»

Riguardo alle politiche di svolgimento e pagamento degli straordinari a medici e infermieri, l'Assessore ha evidenziato che vi sono due diverse aree di contrattazione: il comparto sanità per il personale sanitario infermieristico e l'area sanità per il personale dirigente medico. «Per il personale infermieristico, la banca ore consente il pagamento in automatico delle maggiorazioni orarie delle ore di straordinario che sono pari al 15% per il diurno, al 30% per giorni festivi e orario notturno, al 30% per orario notturno festivo; si procede a pagamento solo se espressamente richiesto dal dipendente e autorizzato dal direttore di struttura. Per ciascun dipendente possono essere autorizzate al pagamento un massimo di 180 ore individuali annue, che possono essere elevate per particolari esigenze fino ad un limite massimo di 250 ore. Per il personale dirigente medico, le prestazioni di lavoro straordinario possono essere svolte per i servizi di guardia, di pronta disponibilità e per fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali. Le ore effettuate possono essere compensate con risposi da fruire entro i nove mesi successivi.»

L'Assessore ha poi precisato che nel disegno di legge approvato lunedì in Giunta e inviato oggi al Consiglio, riguardante le "disposizioni organizzative straordinarie, urgenti e temporanee e per assicurare la regolare erogazione e la qualità dei livelli essenziali di assistenza", «si parlava di libera professione pagata dall'Azienda anticipando il legislatore statale che ha ora previsto, nella formulazione della legge di bilancio, misure simili con l'obiettivo di far fronte alla carenza di personale, di ridurre le liste di attesa e il ricorso alle esternalizzazioni. Le misure inserite nella legge di bilancio dello Stato assorbono le norme inizialmente elaborate per il disegno di legge, prevedendo specifiche risorse finanziarie. Abbiamo quindi deciso, con gli uffici sanitari e legislativi regionali, di togliere le disposizioni sulla Lpa perché si rischiava di essere superati dalla normativa nazionale specifica.»

«L’interrogazione ha raggiunto il suo obiettivo e la risposta è completa - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. Sul tema mi riservo di approfondire la questione alla luce dei dati forniti.»

 

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Comunicato n° 591 del 23 novembre 2023
Interpellanza sulla dispersione scolastica in Valle d'Aosta

 

La dispersione scolastica in Valle d'Aosta è stata nuovamente al centro di un'interpellanza del gruppo Misto illustrata nella seduta consiliare del 22 novembre 2023.

Il Consigliere Claudio Restano ha richiamato «i tanti articoli stampa apparsi recentemente che evidenziano il doppio dei bocciati in Valle d'Aosta rispetto alla media nazionale e una dispersione scolastica del 13,3% su cui crediamo abbia inciso anche il numero delle bocciature. Interpelliamo il Governo per sapere cosa abbia fatto negli anni passati e cosa stia facendo per limitare la dispersione scolastica; come si spiega un numero dei bocciati così alto e cosa intenda fare per porvi rimedio

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «la dispersione è un fenomeno complesso causato da diversi fattori di tipo soggettivo interni al mondo scolastico ma anche legati al mercato del lavoro e ai cambiamenti delle strutture sociali culturali e all’andamento demografico. Per contrastare questo fenomeno bisogna quindi lavorare su più fronti (orientamento, consapevolezza degli studenti, responsabilità dei genitori, decisioni sulle strategie didattiche dei consigli di classe, iniziative proposte dall'Amministrazione regionale), tenendo conto del contesto culturale di riferimento. Nel 2022 è stato ultimato il progetto quadriennale "Primo" finanziato con fondi Ue che ha coinvolto sette istituzioni scolastiche e ha realizzato un sistema di azione per la prevenzione dell'abbandono degli studi, a partire dalle esperienze consolidate nei territori. L'iniziativa ha coinvolto 500 studenti con le loro famiglie e ha formato 150 tra insegnanti e professionisti producendo linee guida, kit didattici e buone pratiche che consentiranno ai docenti, già nel breve periodo, di trasferire questi risultati nel loro contesto, promuovendo il miglioramento delle politiche e la loro sostenibilità nel tempo sul medio e lungo termine. Stiamo anche lavorando alla formazione dei docenti in un'ottica di prevenzione e contrasto alla dispersione. Sono stati previsti specifici laboratori per la personalizzazione dei percorsi formativi, la promozione del benessere e la motivazione degli studenti attraverso l'utilizzo di nuovi orientamenti metodologici. Ci sono poi una serie di azioni, messe in atto prevalentemente dalle scuole secondarie, legate ai finanziamenti del Pnrr per la realizzazione di un sistema educativo innovativo inclusivo che, oltre a garantire il diritto allo studio, mirano a potenziare le competenze linguistiche digitali, le soft skill indispensabili per cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando la dispersione scolastica

Sul numero doppio di alunni bocciati rispetto alla media nazionale, l'Assessore ha evidenziato che «i risultati degli scrutini e quelli delle prove Invalsi appaiono almeno in parte contrastanti al dato riportato, visto che nelle rilevazioni nazionali gli studenti valdostani ottengono risultati ben al di sopra di quelle nazionali e superiori, in linea, con il Nord Ovest. Il fatto che vi siano tassi di abbandono scolastico così elevati, soprattutto nel biennio, delle superiori può essere attribuito sia a scelte fatte in modo poco consapevole, spesso non rispondenti alle attitudini e alle competenze dei ragazzi, sia a un sistema di valutazione che si concentra sulla valutazione sommativa, dedicando probabilmente poco spazio alla valutazione diagnostica formativa

«Nella nostra regione è presente la rete dell'orientamento che comprende quasi tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado che ha come obiettivo principale quello di favorire le attività di organizzazione di stand, di "porte aperte", di workshop di orientamento per gli studenti - ha concluso Guichardaz -. Oltre a iniziative di tipo informativo rivolte a studenti e famiglie si cerca di potenziare anche quelle formative e laboratoriali in modo da garantire una transizione più possibile consapevole dal primo al secondo grado di istruzione: tutte queste iniziative sono programmate in una logica di sistema che trova riconoscimento nel protocollo siglato con il Dipartimento politiche del lavoro della formazione in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta in modo da favorire una sinergia efficace di intervento

Il Consigliere Restano ha replicato: «Sicuramente, i fattori che incidono sulla dispersione scolastica sono numerosi, ma vorrei sapere se le scuole paritarie hanno lo stesso numero di bocciati e lamentano lo stesso tasso di dispersione di a quelle pubbliche. Mi riservo di leggere la risposta dell'Assessore e di approfondire la questione.»

 

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Comunicato n° 592 del 23 novembre 2023
Interpellation sur les épreuves de connaissance du français pour l'année 2023-2024

 

Au cours de la séance du Conseil du 23 novembre 2023 le groupe Rassemblement Valdôtain a proposé une interpellation sur les épreuves linguistiques de connaissance de la langue française.

«Au mois d'avril, dans les classes de seconde et de cinquième du cycle primaire des écoles publiques ont lieu ces épreuves, pour lesquelles, depuis au moins cinq ans, le matériel est rédigé par la Haute école pédagogique du Valais - a rappelé le Conseiller Diego Lucianaz -. Nous savons aussi que l'Alliance française prépare les fiches pour le monde entier et que ce matériel était déjà utilisé dans le passé par le système scolaire valdôtain avec la pleine satisfaction des instituteurs. Nous interpellons donc le Gouvernement pour savoir qui s'occupera de rédiger les épreuves pour l'année 2023-2024 et pour les années suivantes et si la convention est de caractère annuel. Y a-t-il la volonté de la part de l'Administration régionale d'utiliser le matériel mis à disposition par l'Alliance française, profitant de la présence de ses excellents professeurs présents à Aoste, pour aider l'ensemble de notre communauté à affiner ses compétences linguistiques du français?»

L'Assesseur au système éducatif, Jean-Pierre Guichardaz, a répondu que «suite à une réflexion concertée avec les chefs d’établissement, la Surintendance des écoles, pour l'année scolaire 2023-2024, a convenu d'élaborer les épreuves de langue française en faisant appel à des ressources internes, avec la collaboration de l’Alliance française, pour les classes terminales du collège et du lycée. Le personnel de l'Alliance française de la Vallée d'Aoste collaborera donc pour ce qui est de la production orale et de la correction de la production écrite. Le matériel d'accès gratuit et mis à disposition par l'Alliance française pourra être pris en compte pour l'élaboration de ces épreuves, ainsi que celui produit par d'autres organismes de référence pour l'enseignement et l'apprentissage de la langue française. Je vous informe aussi que nous avons approuvé une convention avec l’Alliance française de la Vallée d’Aoste, France Éducation international et l’Institut français d’Italie (Centre pilote pour les certifications Delf-Dalf en Italie), pour certifier les quatre compétences en langue française de tous les élèves de cinquième année de lycée à travers les épreuves de l’examen Delf scolaire B2. Je précise, enfin, que diverses initiatives de formation, destinées aux enseignants de notre région, ont été mises en place en collaboration avec l’Alliance française par le passé: en particulier, ont été proposées des activités visant l'amélioration des compétences orales des enseignants des écoles primaires et secondaires et d'autres activités ont été promues à l'occasion des Journées de la francophonie.»

Le Conseiller Lucianaz s'est déclaré «satisfait de la réponse en appréciant l'effort réalisé pour valoriser l'excellence des professeurs de l'Alliance française de la Vallée d'Aoste. Toutefois, on ne comprend pas s'il y a la volonté de poursuivre cette collaboration dans le futur. Il faudra aussi s'engager pour améliorer le dégré de connaissance de la langue française dans tous les bureaux publics valdôtains, si nous voulons défendre et promouvoir notre particularisme linguistique.»

 

SC

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Comunicato n° 593 del 23 novembre 2023
Interpellanza sul ripopolamento ittico della Dora Baltea

 

L'Aula ha affrontato la questione del ripopolamento ittico, con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 23 novembre 2023.

«Secondo la normativa vigente, le immissioni ittiche possono essere effettuate solo con specie autoctone, salvo autorizzazioni in deroga da parte del Ministero della transizione ecologica, previo parere dell'Ispra a seguito di presentazione da parte della Regione di uno studio del rischio - ha ricordato il Consigliere Dennis Brunod -. Da notizie stampa, risulta che, da alcuni anni, ormai, i torrenti sono vuoti e la pratica della pesca ha subìto una riduzione. In vista della riapertura della pesca, nel mese di marzo 2024, chiediamo se ci siano delle novità sulla questione e come si intenda procedere con i ripopolamenti, particolarmente per quanto riguarda la Dora Baltea

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha specificato che «nel 2021, la Regione, in collaborazione con il Consorzio pesca regionale, ha presentato una richiesta al Ministero ed è stata autorizzata per gli anni 2022 e 2023. Lo scorso mese di ottobre, l'Amministrazione regionale ha affidato uno studio a una società operante nel campo dell'acquacoltura, dell'ittologia e dell'ecologia acquatica finalizzato a richiedere il rinnovo dell'autorizzazione all'immissione di specie ittiche che, però, non riguarda la Dora Baltea per la quale non è prevista la possibilità di avere delle deroghe

Il Consigliere Brunod ha replicato: «Capiamo che per il 2024 non si avranno sostanziali cambiamenti rispetto alla stagione di pesca appena conclusa, in modo particolare per quanto riguarda le acque della Dora Baltea. Ci dispiace infatti che questa sarà esclusa dall'immissione di specie ittiche, perdendo tanti appassionati, in modo particolare quelli più anziani, affezionati frequentatori di quel terreno di pesca. Questo comporta una limitazione significativa allo sviluppo del settore. Ci auguriamo che l'Assessorato prenda a cuore la questione del ripopolamento ittico e faccia il possibile per accelerare il percorso autorizzativo: la pesca ha un indotto sul territorio non indifferente che non deve essere sottovalutato

 

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Comunicato n° 594 del 23 novembre 2023
Interpellanza sulle mense scolastiche del Comune di Aosta e delle Unités des Communes

 

La questione della somministrazione dei pasti nelle scuole di Aosta e delle Unités des Communes è tornata all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta del 23 novembre 2023.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato «la mancata somministrazione dei pasti alla scuola Einaudi, il ritrovamento di topi e odore di fogna alla Saint-Roch e l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura. Nelle Unités, invece, i menù sono molto diversi, sia in termini qualitativi che di proposta e sono anche validati da un nutrizionista. Noi riteniamo che le mense dovrebbero tornare all'interno delle istituzioni scolastiche, così come fa l'Istituto San Giuseppe che ha ricevuto i complimenti dei Nas. L'Amministrazione del Capoluogo attribuisce all'Ausl le responsabilità del diniego alla richiesta di modificare i menu programmati a suo tempo: chiediamo quindi quali siano i motivi addotti dall'Azienda sanitaria. Ma vogliamo anche sapere quali iniziative si intendono intraprendere per porre fine alla questione, trovando un equilibrio tra i pasti del Comune di Aosta e quelli delle Unités. Secondo noi è opportuno che la Regione prenda in mano la questione, perché il messaggio che diamo è davvero negativo per tutti.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha parlato di «tema delicato che desta grandi preoccupazioni: abbiamo chiesto all'Usl un potenziamento dei controlli, come da impegno assunto durante la discussione dell'ordine del giorno collegato al Defr 2024-2026. Controlli che dovranno avvenire con tipologia audit, diretti sia alle buone prassi igieniche che alle procedure basate sui protocolli Haccp, nelle mense scolastiche e nei centri cottura della ristorazione collettiva per utenza sensibile. Inoltre, si è richiesto di associare alla tradizionale valutazione d’idoneità igienica dei processi di produzione anche la valutazione nutrizionale. Per le opportune verifiche sulle attività svolte, abbiamo richiesto all’Azienda di trasmettere, entro la fine del 2023 ed entro giugno 2024, una relazione di sintesi, da cui emergano i risultati dei controlli, le eventuali non conformità e le eventuali proposte di azioni correttive. Anche il Comune di Aosta ha avviato iniziative e misure di controllo per migliorare il servizio della mensa scolastica e l'Usl ha dato piena disponibilità a collaborare. La scelta dell’Amministrazione del Capoluogo, che ha scelto di puntare su menù diversi, si distingue - in piena autonomia - da quella seguita dalle Unités, che prediligono menù rientranti nel progetto "C’est typique". Vista la particolarità del menù, l’Azienda Usl ha sottolineato la necessità di promuovere contestualmente iniziative per favorire il gradimento degli alunni rispetto all’assunzione, in particolare, di frutta e verdura, aspetto questo sul quale il Comune di Aosta sta accentuando l’attenzione.»

«Data la rilevanza dell’argomento - ha concluso l'Assessore -, ci impegniamo a proseguire il confronto che abbiamo avviato proficuamente con il Comune di Aosta e l’Azienda sanitaria.»

«Se siamo ancora qui a parlarne, significa che il problema è grave e va affrontato - ha replicato il Consigliere Baccega -. C'è il menù di Aosta, che è fortemente ideologico, e c'è il menù di buon nutrimento adottato dalle Unités e approvato dall'Usl. Su questo tema bisogna porre maggiore attenzione: cercate di entrare in sintonia con il Comune di Aosta e di capire come procedere perché i nostri bambini e le loro famiglie hanno bisogno di essere rassicurati. Saremo molto attenti su questo tema.»

 

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Comunicato n° 596 del 23 novembre 2023
Interpellanza sulle politiche tariffarie di Cva Energie

 

La politica tariffaria di Cva Energie, la società del gruppo Cva che rifornisce gli utenti del mercato libero, è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista trattata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023.

In particolare la Consigliera Chiara Minelli ha voluto conoscere le interlocuzioni tra Giunta e Cva nella definizione dell'offerta tariffaria per i prossimi anni; quali saranno i costi ipotizzati delle bollette delle utenze domestiche nel primo bimestre 2024 rispetto a quelli del 2023; se il Governo regionale sia a conoscenza delle iniziative che Cva intende assumere per evitare che i circa 30mila attuali clienti locali di Enerbaltea, al momento della cessazione del mercato tutelato, vadano ad irrobustire la clientela di grandi aziende elettriche nazionali.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «ad oggi non ci sono state interlocuzioni fra la Giunta regionale e Cva Spa nella definizione della politica tariffaria di Cva Energie, così come non è possibile affermare con assoluta certezza se le bollette del primo bimestre del 2024 dei clienti valdostani saranno più o meno care di quelle dell’ultimo bimestre del 2023 in quanto l’attuale offerta CvaSconto40 applicata fino a fine anno prevede l’applicazione di un corrispettivo per la materia energia variabile, il cui valore per il primo bimestre 2024 non è ancora stato definito. Al fine di incrementare il proprio numero di clienti valdostani, ivi compresi gli attuali clienti di Enerbaltea, nel mese di settembre 2023 Cva Energie ha elaborato un’offerta caratterizzata da un corrispettivo per la materia energia, fisso per sette anni (fino al 31 dicembre 2030) che, dalla comparazione effettuata attraverso il portale delle offerte di Arera, risulta non solo più vantaggiosa rispetto alla precedente offerta CvaSconto40 (già economicamente più vantaggiosa rispetto alle tariffe applicate da Arera ai clienti serviti in maggior tutela), ma anche particolarmente competitiva rispetto alle altre offerte sul mercato libero. Tale offerta, oltre a stabilizzare il costo della bolletta per evitare che eventuali future pericolose oscillazioni dei prezzi dell’energia (che hanno caratterizzato il recente triennio) gravino sui clienti domestici, ha come atout la riduzione dei costi fissi mensili attraverso l’importante sconto applicato sul costo di commercializzazione.»

«Nell’ambito del percorso di superamento del mercato tutelato dell’energia elettrica - ha proseguito il Presidente -, Arera ha istituito il servizio "Tutele graduali", nel quale, a partire dal 1° aprile 2024, saranno trasferiti automaticamente i clienti domestici non vulnerabili che non avranno stipulato un contratto di fornitura sul libero mercato e che saranno serviti da un esercente le tutele graduali individuato attraverso procedure concorsuali da concludersi entro il 10 gennaio 2024. Per individuare questi esercenti, Arera ha previsto una suddivisione dei punti di prelievo italiani in 26 aree territoriali - la Valle d'Aosta è inserita nell'Area Nord 1 - quanto più simili tra loro in termini di numerosità di punti di prelievo, chiamati "Pod", e di livello di morosità medi. A livello valdostano, la platea di Pod che, alla data del 1° settembre 2023, si ritiene sarà coinvolta dal procedimento di assegnazione al servizio a Tutele graduali è pari a circa 21 mila. Cva Energie, dopo aver condotto delle analisi per valutare l’idoneità della propria struttura di vendita a gestire adeguatamente un numero rilevante di nuovi Pod, ha ritenuto opportuno non partecipare alla procedura concorsuale: infatti, è emerso che attualmente Cva Energie gestisce circa 70 mila Pod e che l’assegnazione dell'are territoriale Nord 1 avrebbe determinato l’assegnazione di Pod aggiuntivi pari a 3 volte tanto l’attuale livello. A tale considerazione, si aggiungono le valutazioni effettuate in merito alla ridotta convenienza economica correlata agli elevati rischi di insolvenza caratteristici delle aree geografiche abbinate a quella valdostana, privi delle tutele stabilite dall’Arera in relazione al mercato tutelato. In ogni caso, Cva Energie continuerà a porre in atto tutte le possibili iniziative di marketing per far sì che i circa 21 mila Pod, attualmente serviti da Enerbaltea, stipulino un contratto di fornitura sul mercato libero con Cva Energie, nell’assoluto rispetto di quanto previsto dall’attuale normativa.»

«È grave che non ci siano state interlocuzioni tra Regione e Cva sulle politiche tariffarie - ha replicato la Consigliera Minelli -. Anche il recente parere del professor Caruso da noi richiesto conferma che la Regione può e deve interloquire con Cva anche in merito alle tariffe. Stiamo parlando di una questione che interessa decine di migliaia di utenze: chi deve occuparsi della questione se non la Regione? Secondo noi, la Regione, attraverso il Dipartimento energia, dovrebbe fare dei calcoli e delle simulazioni sull'offerta proposta: è su questi dati che noi dovremmo confrontarci, se vogliamo realmente indirizzare le politiche. Ho provato a fare dei calcoli con le mie bollette: non sono un'esperta, ma secondo me c'è un peggioramento nel costo della futura bolletta per la parte materia energia, con una maggiorazione del 30%. Sarebbe interessante far elaborare a Cva una simulazione di bolletta reale. E ancora: come viene calcolato il costo fisso per sette anni? Quali sono le voci che genereranno un risparmio? Non è dato di sapere. Evidenzio, infine, che dovrà esserci una campagna puntuale, costante e massiccia per non perdere migliaia di clienti del mercato tutelato, oggi Enerbaltea, altrimenti ci perderà il sistema Valle d'Aosta.»

 

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Comunicato n° 597 del 23 novembre 2023
Interrogazione sulle soglie minime per i nuovi impianti vitivinicoli

 

Con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain trattata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023, il Consigliere Dino Planaz ha voluto conoscere quale sia stato l'innalzamento delle quote minime per la realizzazione di nuovi impianti vitivinicoli proposto per la Valle d'Aosta dal Ministero dell'agricoltura.

«La notizia che il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida ha formalizzato il suo impegno ad innalzare la soglia minima a 30 ettari per la Valle d'Aosta oltre ad essere vera è frutto di vari accordi politici - ha sottolineato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Attualmente la normativa prevede che alle Regioni sia garantita una superficie minima di assegnazione pari a 10 ettari a fronte delle richieste che, nella nostra regione, oscillano tra i 15 e i 25 ettari per il re-impianto annuale. Visti i costanti contatti con il mondo vitivinicolo, in occasione della Commissione politiche agricole dell’11 settembre che si è tenuta a Napoli alla presenza del Ministro Lollobrigida, prendendo parola ho evidenziato la necessità di aumentare la quota delle nuove autorizzazioni. In seguito a questa mia dichiarazione ho avuto modo di avere contatti diretti con l'Assessore alla Regione Liguria, con il quale abbiamo inoltrato a fine settembre scorso, una nota di richiesta di incremento della soglia minima a 30 ettari. La Cpa il 10 ottobre ha condiviso i contenuti della nostra richiesta che è stata poi inoltrata al Ministero. Il 30 ottobre scorso il Ministro, ritenendo condivisibili le nostre motivazioni, ha dato disposizione ai propri uffici di apportare le modifiche richieste al decreto. Al momento, l'iter non è concluso ma una lettera e un impegno politico di tutte le Regioni e del Ministero ci possono permettere di dire che siamo sulla giusta direzione

Il Consigliere Planaz si è detto soddisfatto «dell'innalzamento delle quote, ma restano altre valutazioni da fare che incidono in maniera significativa sul nostro territorio e, in particolare, sul settore vitivinicolo. Crediamo che si dovrebbe arrivare a un aumento delle deroghe per le nostre zone montane se non alla loro esclusione dal regime autorizzatorio. La nostra regione ha bisogno di più terreno per poter soddisfare le richieste del settore. Inoltre, l'aumento delle temperature potrebbe consentirci di sfruttare nuovi terreni, intervenendo anche in zone che, magari, rischiano di essere abbandonate

 

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Comunicato n° 598 del 23 novembre 2023
Interrogazione sull'incendio di un appartamento Erp ad Aosta

 

Con un'interrogazione, trattata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sull'incendio di un appartamento di Edilizia residenziale pubblica di Aosta in gestione dell'Arer.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha chiesto quali siano stati gli esiti della verifica sulle cause dell'incendio; quali le azioni messe in campo per fornire ricovero a chi è rimasto senza alloggio e per evitare il ripetersi di questi avvenimenti.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «la persona rimasta senza alloggio è stata immediatamente presa in carico dai servizi sociali ed è stata vagliata con l’Arer ogni possibilità di assegnazione temporanea, in attesa del completamento dei lavori di ripristino dell’alloggio. Non essendoci alloggi disponibili, il Dipartimento politiche sociali ha immediatamente contattato la persona proponendole una sistemazione temporanea tra le strutture appositamente destinate alle situazioni di emergenza che, tuttavia non consentono la presenza del grosso cane al quale l'interessato è fortemente legato e dal quale non accetta di separarsi, nemmeno temporaneamente. La persona ha quindi declinato l’offerta proposta. Risultava poi che un suo amico sarebbe stato disposto ad accoglierlo, per un periodo, ma anche questa ipotesi non è andata a buon fine. Gli uffici hanno valutato ogni opzione disponibile per supportare la persona nella ricerca di una sistemazione abitativa, ma la presenza inseparabile del cane ha precluso - ad oggi - ogni strada percorribile. Comprendendo la complessità e particolarità della situazione, il servizio sociale è quotidianamente in contatto con la persona per verificare eventuali auspicati sviluppi in merito alle soluzioni proposte

Sulle verifiche sull'accaduto, l'Assessore ha comunicato che «il Comandante dei Vigili del fuoco non ha evidenziato al momento alcuna possibile causa e gli esiti della verifica sono tuttora in corso. Su richiesta dell’interessato, che non disponeva dei mezzi e dei luoghi necessari, Arer ha già disposto - a proprio carico - lo sgombero dell’alloggio dai beni e dalle suppellettili e al loro temporaneo ricovero in un magazzino di sua proprietà. Arer ha poi eseguito un sopralluogo finalizzato a contrattualizzare le opere necessarie per il ripristino dell’alloggio nel minor tempo possibile e i lavori quantificabili in circa 45mila euro. L’Azienda ha comunicato che non procederà, in ogni caso, con la rivalsa dei danni, nemmeno parziale, nei confronti dell’inquilino, a prescindere dalle risultanze peritali.»

«Gli alloggi di Erp vengono sempre consegnati in buono stato di manutenzione e corredati delle necessarie certificazioni - ha proseguito Marzi -. In particolare, è utile verificare l’utilizzo di attrezzature idonee o comunque certificate per il riscaldamento, la cottura, il corretto utilizzo degli impianti che rappresentano possibili cause di principi di incendio. Il Consiglio di Amministrazione di Arer ha approvato un Accordo intersettoriale del Piano regionale della prevenzione 2021-2025 per la sicurezza negli ambienti domestici, con l’Assessorato e l’Azienda Usl che prevede lo svolgimento di sopralluoghi mirati al fine di rafforzare l’azione di prevenzione e controllo. La finalità è quella di promuovere la salute, il benessere e la sicurezza negli ambienti di vita, attraverso l’adozione di misure di prevenzione degli incidenti domestici

«In un alloggio Arer si è sviluppato un incendio notturno in cui sarebbe morto, non solo l'occupante, ma anche tutto il palazzo a causa della presenza di bombole che potevano esplodere - ha segnalato il Capogruppo Manfrin -. Questa tragedia è stata scongiurata solo grazie al cane presente nell'alloggio che, con il suo abbaiare, ha svegliato il proprietario il quale, a sua volta, è riuscito ad allertare e sgombrare tutto il palazzo. Sarebbe giusto che quest'uomo che è anche disabile, potesse stare con il suo cane e invece gli vengono proposte soluzioni in cui i due vengono divisi. La persona in questione, è stata poi anche convocata da Arer che gli ha chiaramente detto che le responsabilità dell'incendio non potevano essergli imputate. L'aspetto più paradossale è legato al fatto che l'Azienda ha preso in carico oggetti e suppellettili presenti all'interno dell'appartamento incendiato per custodirli, ma non ha fatto lo stesso con la persona e il suo cane. Non credo che manchino alloggi da assegnare e io stesso ho constatato la disponibilità di un appartamento che è stato liberato il mese di settembre scorso. Ho provveduto a segnalare ad Arer il fatto, ma mi è stato risposto che, al momento, non è possibile assegnarlo. Il triste epilogo di questa vicenda è che abbiamo una persona che questa notte ha dormito in un parco, in un sacco a pelo, che è per strada non per sua responsabilità ma perché l'appartamento in cui viveva non garantiva le situazioni minime di sicurezza e non siamo in grado di garantirgli una sistemazione decorosa che comprenda anche il suo cane. Se non riusciamo a farci carico di una situazione come questa, non possiamo definirci una regione civile!»

 

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Comunicato n° 599 del 23 novembre 2023
Interrogazione sull'ampliamento dell'ospedale Parini

 

L'ampliamento dell'ospedale Parini è stato al centro di un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista trattata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha voluto conoscere il cronoprogramma dei lavori per la realizzazione delle nuove centrali tecnologiche (il cosiddetto nuovo corpo G) e i tempi per la ricollocazione temporanea del servizio di morgue presso il cimitero comunale; l'esito della riunione del tavolo di confronto con il Comune di Aosta in cui si è parlato della verifica sullo studio del traffico proposto dalla società Siv;  quando vi sarà la possibilità di analizzare in Commissione il progetto di ampliamento dell'ospedale Parini a seguito delle varianti, lo studio del traffico consegnato da Siv e la destinazione della struttura di via Brocherel.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha risposto che «i lavori delle nuove centrali tecnologiche sono già stati contrattualizzati e il cronoprogramma prevede una durata di 567 giorni consecutivi: il progetto esecutivo è definito e tra dicembre e gennaio disporremo del progetto esecutivo. Abbiamo quindi tenuto fede agli impegni assunti in Commissione e in Consiglio, al quale abbiamo chiesto di stanziare i 60 milioni necessari ad assicurare la totale copertura dell’opera. Il progetto delle centrali tecnologiche G3 non interessa la morgue, la cui demolizione era inizialmente inserita nel progetto: ulteriori approfondimenti di dettaglio, posti in essere per non creare questo tipo di disagio alla nostra comunità, hanno infatti consentito, in fase di completamento del progetto esecutivo, di dislocare alcune unità impiantistiche e il mantenimento della morgue esistente.»

L'Assessore ha poi riferito in merito alla riunione del tavolo di confronto fra Regione e Comune che si è tenuta il 3 novembre: «Nell’incontro si è analizzata la relazione di impatto acustico, finalizzata a consentire quanto prima l’avvio dei lavori nel rispetto delle norme e nella tutela dell’abitato circostante, con l'impegno di attuare ogni possibile mitigazione di rumore. La relazione tecnica presentata da Siv sullo studio del traffico, trasmessa dalla Regione al Comune, ha delineato possibili configurazioni finali: per questo, durante la riunione, sono state presentate alcune ipotesi di accesso ai parcheggi interrati, considerando in particolare la svolta a mano destra provenendo sulla statale da Ovest. In particolare, è stato definitivamente chiarito il fatto che il parcheggio esistente dell’ospedale Parini e il parcheggio previsto a Est comunicheranno su tutti e tre i livelli interrati comuni. È un dato rilevante, che offre maggiore flessibilità degli accessi anche in vista delle sperimentazioni gestionali della struttura. Si è quindi convenuto sull’opportunità che la società Siv corredi, al più presto, lo studio del traffico con tavole e schemi esplicativi delle idee e delle ipotesi emerse nel corso della riunione, come base di partenza su cui sviluppare gli eventuali approfondimenti e le eventuali verifiche future. L’integrazione dello studio sarà trasmessa al Comune appena disponibile ed è prevista la sua illustrazione al Consiglio comunale, così come è nostra intenzione presentare la progettazione finale dell'opera alla quinta Commissione non appena questa sarà definita, presumibilmente entro i primi mesi del 2024.»

«Nulla di nuovo sotto il sole - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -. Per lo studio sul traffico bisogna aspettare ulteriori approfondimenti visto che la relazione di Siv non fa altro che evidenziare quello che diciamo da anni. Lo studio parla di venti minuti per raggiungere l'ospedale dalla stazione, ma basterebbe andare in certi orari per verificare di persona che questo non è assolutamente vero. Chi deve poi andare a lavorare o chi sta male e deve andare in ospedale, cosa fa? Continuiamo a spendere soldi per una struttura, ma non consideriamo né gli aspetti del traffico né quelli dei parcheggi, come fossero aspetti secondari. Le conclusioni dello studio poi evidenziano che "per migliorare la viabilità intorno all'ospedale più che parlare di accessi e soste occorrerebbe studiare il modo di spostare il traffico Est-Ovest da via Roma a via Parigi alla zona sud". Abbiamo scoperto l'acqua calda! Per fortuna si è deciso di non spostare la morgue al cimitero di Aosta, come aveva invece riferito l'Assessore in Consiglio: questo è l'unico dato positivo in tutta questa vicenda.»

 

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Comunicato n° 600 del 23 novembre 2023
Interpellanza sulle attività dei Vigili del fuoco volontari

 

Le attività della componente volontaria del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco sono state oggetto di discussione nella seduta consiliare del 23 novembre 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste. 

Il Vicecapogruppo Erik Lavy ha chiesto di conoscere «gli sviluppi sulla questione dell'allertamento dei Vigili volontari in caso di emergenza e sulla loro formazione e specializzazione di concerto con i colleghi professionisti; quali siano le intenzioni per avvicinare i giovani alle attività dei volontari

«L'allertamento dei distaccamenti volontari è stato attivato il 9 gennaio scorso a seguito dell'integrazione delle procedure della Centrale unica del soccorso necessarie a prevedere l'informativa immediata in caso di richiesta di intervento per soccorso tecnico urgente - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Il maggior coinvolgimento della componente volontaria dei Vigili del fuoco è una questione che ci sta molto a cuore, considerato che i volontari sono i primi soggetti idonei ad intervenire sui luoghi in caso di emergenza. Per arrivare alla piena attivazione dei distaccamenti, bisogna individuare dei percorsi amministrativi per tutelare chi interviene nell’immediatezza dell’emergenza, fornendo agli operatori un’adeguata formazione in materia di sicurezza. La legge regionale 37/2009 prevede l’istituzione della Scuola regionale antincendi nell’ambito del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco (composto da professionisti e volontari) a cui compete, tra l’altro, l’organizzazione di corsi di specializzazione o di aggiornamento riservati a entrambe le componenti, equiparate per quanto riguarda gli interventi di soccorso tecnico urgente nel rispetto delle prescrizioni contenute dalla normativa vigente in materia di obblighi formativi, specializzazioni e dotazioni. Il tema della formazione e della specializzazione riveste un ruolo fondamentale nella programmazione annuale di questa scuola che sconta una carenza di istruttori, scelti tra il personale dell’area operativa-tecnica del Comando. Bisogna fare delle valutazioni sul potenziamento dei soggetti che possono tenere i corsi di formazione e proseguire nel coinvolgimento della componente volontaria, anche mediante le professionalità acquisite dai volontari nei diversi ambiti. Parallelamente si dovrà verificare la fattibilità della fruizione di corsi esterni, validati e attivati secondo le specifiche necessità

Sulla questione dell'avvicinamento dei giovani alla componente volontaria dei Vigili del fuoco, Testolin ha ricordato che «sulla base della normativa regionale, ogni distaccamento può istituire, singolarmente o in forma associata attraverso le Unités des Communes, un gruppo rivolto ai giovani tra i 12 e i 18 anni. A oggi, sono stati formati 11 gruppi giovanili per un totale di 98 allievi. Dopo il compimento del diciottesimo anno di età, gli allievi possono presentare domanda per diventare Vigile volontario aspirante e, una volta concluso il percorso formativo, ottengono la qualifica di Vigile volontario operativo. Queste domande hanno la priorità rispetto a quelle di chi non ha fatto parte dei gruppi giovanili. La componente volontaria sta valutando con il Consiglio permanente degli enti locali altre modalità per stimolare l’interesse dei ragazzi delle scuole superiori di primo grado, come già fatto nelle sedi scolastiche della Comunità montana Mont-Emilius. Quest’anno, poi, è anche stato riattivato il campeggio regionale dei gruppi giovanili dei Vigili del fuoco volontari che si è tenuto a Pollein dal 1° al 3 settembre a cui hanno partecipato un centinaio di ragazzi, dai 12 ai 17 anni

«Apprezziamo che sia stato avviato l'iter sull'allertamento dei distaccamenti volontari ma resta ancora del lavoro da fare e, in questo senso, è molto importante investire sulla formazione che, in ambito di emergenza e soccorso tecnico urgente, è assolutamente necessaria anche alla luce delle novità sugli interventi, basti pensare a quelli sulle auto elettriche - ha commentato il Vicecapogruppo Lavy -. Bisogna poi investire sulle giovani generazioni e avvicinarle al mondo dei Vigili del fuoco, in maniera da garantire un ricambio adeguato per scongiurare il pericolo di accorpamenti tra distaccamenti a causa della mancanza di volontari. In questo senso, sarebbe interessante, coinvolgere tutti i distaccamenti nella realizzazione di un progetto comune con ricadute sull'intero territorio regionale da portare nelle scuole valdostane

 

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Comunicato n° 601 del 23 novembre 2023
Interpellanza sull'elevato tasso di bocciature nelle scuole valdostane

 

Nella seduta consiliare del 23 novembre 2023 è stata affrontata la questione delle bocciature nelle scuole valdostane, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Abbiamo appreso da fonti giornalistiche che, secondo le statistiche, le scuole valdostane sono quelle con una maggiore percentuale di bocciati - ha commentato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Il Governo, come riportato sempre dai giornali, avrebbe auspicato un allineamento della situazione valdostana alle medie nazionali. Chiediamo quindi se la Regione valuti il tasso di bocciature come una criticità e per quali ragioni; quali siano le azioni messe in atto per affrontare la questione

«La bocciatura accentua il giudizio tra chi difende rigore e sanzioni e chi, invece, considera questa scelta ormai “superata”, ingiusta e discriminante, in quanto tende a colpire le fasce più deboli dal punto di vista sociale, economico e culturale della popolazione scolastica - ha rilevato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -.  Proprio oggi si sta svolgendo alla Cittadella il convegno “Gli ultimi in educazione: Don Milani in prospettiva”, che evidenzia come non vi sia nulla di più ingiusto che “fare parti uguali tra disuguali”. Tanti esperti ribadiscono l’importanza di un insegnamento non “standardizzato” con una valutazione degli apprendimenti riconducibile non solo al parametro sommativo, a fine percorso, ma che tenga conto della personalizzazione e della valutazione formativa, così come previsto anche dalla normativa. Non viene messo in discussione il rigore nel momento dell’accertamento al termine di un’attività (come, ad esempio, assegnare la sufficienza a tutti), ma la dimensione formativa della valutazione che prevede soprattutto sostegno, accompagnamento, riconoscimento dei progressi, incoraggiamento. Occorre quindi riflettere sull’equità e sull’utilità educativa della ripetenza. Fermo restando che non bocciare non significa produrre in modo automatico un abbassamento generale degli standard di apprendimento, in molti casi la bocciatura non favorisce l’apprendimento, anzi, recenti studi hanno evidenziato come la non ammissione alla classe successiva contribuisca all’abbandono prematuro del percorso scolastico

«Sulla situazione del numero dei bocciati, intendiamo agire su più fronti, sia potenziando le azioni di personalizzazione (tutoring, mentoring) e di orientamento, sia investendo sulla formazione dei docenti, in particolare nell’ambito della didattica e valutazione per competenze, che non si limiti a una valutazione sommativa, ma che prenda in considerazione anche l’aspetto diagnostico, formativo e autovalutativo degli studenti - ha aggiunto Guichardaz -. La valutazione è uno dei compiti più importanti e più complessi affidati alla scuola e occorre investire nella formazione iniziale e in servizio dei docenti, affinché tutti gli insegnanti abbiano un quadro completo dei vari paradigmi valutativi e possano garantire, in ogni contesto educativo, un percorso formativo efficace a tutti gli alunni, compresi quelli più fragili. Nella nostra regione, poi, è anche attiva la Rete dell'orientamento, che comprende quali tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado e che ha come obiettivo principale quello di favorire le attività di organizzazione di stand, di porte aperte, di percorsi e di workshop di orientamento per gli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo e di secondo grado. Oltre alle iniziative di tipo informativo rivolte a studenti e famiglie, si cercherà di potenziare anche quelle formative/laboratoriali, in modo da garantire una transizione il più possibile consapevole dal primo e dal secondo ciclo di istruzione. Tutte queste iniziative sono programmate in una logica di sistema, che trova riconoscimento nel Protocollo siglato con il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, in modo da favorire una sinergia efficace di interventi

«Stiamo parlando di un tema che coinvolge questioni di rilevanza sociale complessa - ha affermato il Consigliere Sammaritani -. Noi non pensiamo che le bocciature siano causa dell'abbandono scolastico: molti mali derivano, invece, dalla volontà di dare un taglio alla scuola di tipo parificatore. Anche nel Defr appena approvato si propone un modello di scuola progressista ma non si legge da nessuna parte che la scuola deve innanzitutto insegnare, cioè dare le nozioni e gli strumenti culturali necessari per affrontare la vita. Non serve schermare i giovani dalla realtà, fatta anche di sconfitte e di insuccessi che occorre saper gestire. Trattare allo stesso modo chi studia e si impegna e chi non lo fa è un grande inganno. La scuola non può garantire il successo formativo perché questo dipende dagli studenti, ma può, invece, fornire le chance per mettere tutti in condizione di raggiungerlo. Il trionfo e il disastro aiutano in egual misura a diventare persone complete

 

LT

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Comunicato n° 602 del 23 novembre 2023
Interpellanza sulla bonifica dell'amianto del sito di Emarèse

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023, ha chiesto notizie sulla messa in sicurezza del sito di Emarèse.

«La bonifica dell'amianto e la messa in sicurezza del sito di Emarèse è considerata di interesse nazionale ed è finanziata dal Ministero dell'ambiente - ha rilevato il Consigliere Christian Ganis -. Nonostante questo, i lavori non sono ancora conclusi sollevando le preoccupazioni dei cittadini e dei visitatori di questo comune. Vorremmo sapere quale sia lo stato attuale della bonifica del sito e quali le intenzioni del Governo per arrivare a una rapida conclusione dei lavori.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che «il sito di interesse nazionale di Emarèse è stato istituito con decreto ministeriale del 2001 nell'ambito dell'approvazione del Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati.  Il sito ha un'estensione di circa 23 ettari e include quattro aree costituite da cave per l'estrazione di amianto e dalle relative discariche. Il progetto di bonifica e di messa in sicurezza comprende tre stralci per un finanziamento totale di 20,3 milioni di euro. I lavori del primo stralcio, iniziati nel 2014, si sono conclusi nel 2016 e, dopo una fase di monitoraggio ambientale, nel 2019 è stato approvato il certificato di avvenuta bonifica e messa in sicurezza permanente; i lavori del secondo stralcio, iniziati nel marzo 2021 (con ritardi dovuti a ricorsi presentati nell'ambito della gara di affidamento), sono attualmente in corso con una percentuale di realizzazione dell'80% e una previsione di ultimazione per ottobre 2024; i lavori del terzo stralcio sono iniziati l'8 maggio 2023 e la loro ultimazione è contrattualmente prevista per il 5 luglio 2024.»

«Benché non ancora conclusi del tutto - ha aggiunto l'Assessore -, i lavori procedono entro i termini contrattuali e sia la Regione sia il Comune di Emarèse stanno ponendo in essere ogni azione per garantire il loro corretto prosieguo, in piena collaborazione con tutti gli enti a vario titolo coinvolti nella gestione e nel controllo dei lavori (Arpa Valle d’Aosta, Corpo forestale, Azienda Usl).»

«Fa piacere che i lavori procedano, anche se i tempi di bonifica si sono dilatati - ha replicato il Consigliere Ganis -. Come gruppo siamo molto attenti a questa tematica, che è delicata e riguarda la salute, un bene prezioso che va tutelato. La pericolosità dell'amianto è infatti legata al suo stato di conservazione: con l'usura diventa friabile e le polveri si possono disperdere nell'ambiente ed essere assorbite dall'organismo umano causando gravi rischi per la salute. Ci auguriamo che l'intervento si concluda nei tempi stabiliti.»

 

SC

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Comunicato n° 603 del 23 novembre 2023
Conclusi i lavori del Consiglio. Approvate una mozione e una risoluzione

 

In chiusura dell'adunanza del 22 e 23 novembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato una mozione e una risoluzione. Una mozione è stata respinta e una ritirata.

Iniziative approvate

Approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA, così come emendata in accordo con il Presidente della Regione, che impegna il Governo a sensibilizzare gli enti locali nel voler valutare l'eventuale opportunità di adesione al Registro pubblico del Contrassegno unificato disabili europeo (Cude), alla luce dei possibili benefici operativi per le attività di gestione e di controllo dei Comuni e dei Comandi di Polizia locale e per le facilitazioni che tale adesione potrebbe portare alle persone con disabilità. 

«Questo registro è una banca dati nazionale online che permetterà alle persone con il contrassegno disabili di circolare liberamente nelle zone a traffico limitato di tutti i Comuni italiani ed europei senza temere di incorrere in sanzioni - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. I dati possono essere letti sul microchip del contrassegno e controllati in tempo reale tramite un dispositivo collegato al registro, consentendo il contrasto alle contraffazioni, agevolando la gestione dei rinnovi e le cessazioni dei contrassegni e dando maggiore libertà di spostamento ai titolari. Il tutto avviene tramite l'abbonamento al Registro Cude, che potrà migliorare la viabilità e la vita, delle persone con disabilità.»

«L'intervento di sensibilizzazione della Regione deve ovviamente tenere conto dell'autonomia valutativa e decisionale degli enti locali per i quali l'iscrizione al Registro ha un costo - ha dichiarato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. L'iniziativa è comunque meritevole di essere accolta.»

Il Consiglio ha approvato, con 19 voti a favore (maggioranza e PCP), 8 voti contrari (Lega VdA, FI) e 4 astensioni (RV), una risoluzione, proposta dei gruppi FP-PD, AV-VdAU, SA, UV e PlA, che impegna la Giunta regionale ad agire in sede di Conferenza Stato-Regioni e che invita i parlamentari valdostani a sollecitare il Governo e il Parlamento affinché vengano ripristinate e aumentate adeguatamente le dotazioni finanziarie del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole.

Il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) ha sottolineato che «il bilancio di previsione 2023 dello Stato risulta privo di stanziamenti per il fondo affitti e per il fondo inquilini morosi incolpevoli: fondi che negli ultimi anni costituito uno strumento utile per alleviare il disagio abitativo, impedendo o ritardando gli sfratti. Inoltre questi contributi hanno concorso a calmierare i canoni, agevolando la contrattazione tra inquilini con basso reddito e proprietari. La scelta del Governo italiano di non finanziare il fondo affitti incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del Paese, alle prese con costi delle locazioni insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti. Considerato il momento favorevole credo che tutti potremo sostenere questa iniziativa.» 

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, nell'annunciare il voto contrario, ha osservato: «Le premesse della risoluzione sono ridicole, indirizzate solo ad una critica politica al Governo italiano. Il fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni è stato creato nel 1998 e ogni anno viene rifinanziato: in base ai dati pubblicati, il fondo è stato cancellato per cinque volte, sempre da Governi di sinistra. Dal 2018 è tornato a funzionare con il Governo Conte e poi Draghi, ma senza previsioni per il 2022 e il 2023, avallate dal PD. La Regione, malgrado il milione di euro che ha stanziato, non è riuscita a spenderne nemmeno 20 mila, a causa delle sue stesse regole assurde. Chiedere soldi che non è in grado di spendere è semplicemente fuffa politica e noi non vi partecipiamo.»

Mozione respinta

Respinta con 20 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (RV, Lega VdA, FI, GM), una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva di portare avanti, in collaborazione con il Comune di Champdepraz e l'ente Parco naturale Mont Avic, tutte le necessarie azioni affinché fossero individuati e programmati nel corso del 2024 i lavori per rendere la salita al Mont Avic (da entrambi i versanti consentiti) un sentiero ufficiale.

Il Vicecapogruppo Dennis Brunod, ricordando che il Mont Avic è la montagna simbolo del Parco, ha sottolineato come «la creazione di un percorso ufficiale avrebbe delle ricadute positive sull'offerta turistica creando anche una maggiore sinergia tra le attività ricettive situate nell'area protetta e nei suoi dintorni. Inoltre, un percorso ben segnalato offrirebbe maggiori condizioni di sicurezza ai visitatori, diminuendo anche il disturbo alla fauna selvatica ed evitando il danneggiamento della vegetazione.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha ritenuto «condivisibile la proposta che è volta a valorizzare la vetta per eccellenza, il Mont Avic, ma non accoglibile. Innanzitutto, per la necessaria convivenza con l'ambiente Parco, poi perché è una salita alpinistica che deve rimanere tale per non creare aspettative per le persone che non hanno le competenze tecniche per affrontarla. Non tutte le vette sono raggiungibili con un sentiero anche se nella nostra regione abbiamo i professionisti a cui possiamo sempre affidarci per raggiungere le nostre vette; inoltre, in questo momento non siamo in grado di garantire le risorse necessarie per la realizzazione di tale iniziativa che richiederebbe degli approfondimenti anche geologici: per questo chiediamo il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»

Ritirata la mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva la creazione di un protocollo specifico per la diagnosi di "disforia di genere" (sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso), comprendente la valutazione da parte di esperti della salute mentale come elemento imprescindibile per il rilascio della "carriera alias" nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente l'11, 12, 13 e 14 dicembre 2023 per l'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2024-2026.

 

SC-LT

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