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Riunione del Consiglio regionale dell'8 e 9 novembre 2023

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Comunicato n° 541 del 31 ottobre 2023
Il Consiglio è convocato mercoledì 8 e giovedì 9 novembre

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 8 e giovedì 9 novembre 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 60 oggetti, di cui 13 rinviati da precedenti adunanze.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2024-2026, oltre che l'atto di razionalizzazione periodica al 31 dicembre 2022 delle partecipazioni regionali, sui quali la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza il 23 ottobre.

All'esame dell'Aula figurano anche tre disegni di legge. Il primo detta nuove disposizioni per il reclutamento dei segretari degli enti locali della Valle d'Aosta, di cui sono relatori i Consiglieri Corrado Jordan (AV-VdAU) e Antonino Malacrinò (FP-PD) e sul quale le Commissioni prima e seconda hanno espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione del 30 ottobre. Il secondo contiene il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione e modificazioni al secondo provvedimento di assestamento al bilancio di previsione 2023, su cui relaziona il Consigliere Antonino Malacrinò e su cui la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza il 30 ottobre. Il terzo disegno di legge, di cui è relatore il Consigliere Corrado Jordan, modifica le norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea (legge regionale n. 29/1997) e ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza della quarta Commissione nella seduta del 27 ottobre.

In merito all'attività ispettiva, sono state presentate 14 interrogazioni, di cui due del gruppo Forza Italia: realizzazione del collegamento Pila/Platta de Grevon e sicurezza di alcuni attraversamenti delle piste da sci; valutazione sugli interventi appaltati dal Bim attraverso la società Services des eaux valdôtaines.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato tre interrogazioni: tempistiche per l'indizione del concorso per il personale giornalistico da assegnare agli Uffici stampa del comparto unico regionale; aggiornamento del piano antincendio delle strutture dell'autoporto e delle gallerie commerciali di Pollein; analisi delle potenziali ricadute della cessione del gruppo "Arriva" sul servizio di trasporto pubblico locale e sul personale dedicato.

Il gruppo Misto con una interrogazione chiede informazioni sullo stato di attuazione del contributo per la realizzazione della Maison de la Montagne.

Sono cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: direttive del Corecop in merito al trattamento giuridico ed economico delle posizioni di particolare responsabilità; interlocuzioni con i sindaci e il ministro competente per l'elezione del nuovo Presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso; tempistiche della consegna del rapporto contenente i dati e le valutazioni sulla qualità dell'aria nei due versanti del tunnel del Monte Bianco; rinvio della presentazione del libro "Assalto alle Alpi" di Marco Albino Ferrari al Forte di Bard; possibili conseguenze sul servizio di trasporto pubblico locale e sul personale impiegato derivanti dalla cessione del gruppo "Arriva".

Tre le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: interventi di recupero e valorizzazione sulle stazioni di linea ferroviaria valdostana e relativi immobili annessi; politiche adottate dall'Azienda Usl in materia di attività intramoenia e di pagamento degli straordinari a medici e infermieri; previsione di spazi di promozione di prodotti locali valdostani nell'ambito dell'evento "Cervino Speed Openig 2023"

Delle 18 interpellanze, sei sono del gruppo Forza Italia: utilizzo della Sala Evolution della Casa da gioco di Saint-Vincent; approvazione dello studio tecnico-economico di approfondimento sull'ipotesi di realizzazione di un sistema tram-treno Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur; interventi di ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; iniziative per trovare un equilibrio per la somministrazione dei pasti nelle scuole di Aosta e delle Unités des Communes; estensione, anche agli aventi diritto sul libero mercato, dei fondi inerenti la morosità incolpevole; modifiche dell'atto aziendale dell'Usl Valle d'Aosta.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto due interpellanze, di cui una relativa ai progetti di educazione affettiva e alla sessualità rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e, l'altra, ai motivi dell'aumento del costo degli affitti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Il gruppo Misto ha depositato una interpellanza per conoscere gli interventi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della dispersione scolastica in Valle d'Aosta.

Saranno trattate tre interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: designazione del Presidente di una società; situazione degli edifici delle istituzioni scolastiche; presentazione di progetti a valere sul Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà sei interpellanze: modifica delle politiche in materia di affidamento di servizi alla società in house Inva alla luce della deliberazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del giugno 2021; épreuves de langue française 2023-2024; motivo della manca comunicazione all'Ispra di una parte dei dati sulle compensazioni economiche dei danni da predazione; interventi di ripopolamento ittico per la stagione di pesca 2024 con particolare riferimento alla Dora Baltea; lavori di ristrutturazione degli alloggi dell'Arer in frazione Les Garines ad Issogne; delocalizzazione del Consultorio posto nella zona ovest dell'ex-maternità in altra sede decentrata.

All'ordine del giorno figurano anche 14 mozioni, di cui 10 rinviate dalle precedenti adunanze.

Sono tre le mozioni del gruppo Forza Italia: predisposizione di un piano di controllo e monitoraggio degli intonaci e controsoffitti delle strutture pubbliche aperte al pubblico; audizione in quinta Commissione in merito alla criticità del coordinamento regionale dell'Anpas; gratuità dell'esame sulle analisi del Dna per le residenti in Valle d'Aosta in stato di gravidanza.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato tre mozioni: avvio di un percorso culturale e amministrativo che conduca alla dedicazione di Aosta quale "Capitale dell'Alpinità"; sensibilizzazione degli enti locali valdostani all'adesione al registro pubblico del Contrassegno unificato disabili europeo; creazione di un protocollo specifico e obbligatorio per la diagnosi di "disforia di genere" per il rilascio della "carriera alias" nelle istituzioni scolastiche.

Il gruppo Misto ha depositato una mozione per chiedere l'impegno a presentare una proposta di modifica della legge regionale 3/2004 in materia di interventi a favore dello sport.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà sette mozioni: organisation d'une séance  de la Commission compétente sur les questions de la ville d'Aoste et le Plan régional des transorts; istanza per lo smantellamento dell'elettrodotto Creys-Malville/Rondissone e ripristino ambientale dei siti da esso attraversati; valorizzazione del progetto "Camminiamo insieme"; individuazione nel prossimo bilancio di risorse per le sponsorizzazioni sportive di atleti appartenenti alle categorie giovanili; impegno a promuovere, tra le proposte di modifica dello Statuto speciale, il riconoscimento e la tutela del francoprovenzale; audizione in quinta Commissione dell'Assessore alla sanità su di una serie di temi collegati al Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025; mantenimento del sito www.valledaostasport.it oltre il 2023 per promuovere l'offerta turistico-sportiva regionale.

Infine, vi sono tre risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una congiunta dei gruppi Lega VdA, RV, FI, Misto e PCP, e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

SC

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Comunicato n° 547 del 6 novembre 2023
Consiglio dell'8 e 9 novembre: iscritti tre question time all'ordine del giorno suppletivo

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 8 e giovedì 9 novembre 2023, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista chiede notizie su un'eventuale risposta da parte del Governo regionale al Comitato glaciologico italiano in merito alla Coppa del mondo Zermatt/Cervinia; la seconda, del gruppo Forza Italia, riguarda il finanziamento della legge "Aosta Capitale" nel progetto di bilancio di previsione 2024-2026; con la terza iniziativa, il gruppo Rassemblement Valdôtain interroga il Governo sugli indirizzi dati all'Azienda Usl per risolvere le criticità connesse agli esiti del report dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 63 oggetti.

 

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Comunicato n° 551 dell'8 novembre 2023
Iniziati i lavori dell'adunanza convocata l'8 e il 9 novembre

 

I lavori del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 8, e domani, giovedì 9 novembre 2023, si sono aperti nel ricordo di persone del mondo dello sport e della montagna, molto conosciute e apprezzate dalle loro comunità, che la Valle d'Aosta ha perso in queste ultime settimane: il campione di sci alpinismo Jean Pellissier, il maestro di sci e guida alpina Luciano Mareliati, l'ultimo degli ex internati e grande appassionato di sci, Piero Tassone, e uno degli ultimi dei partigiani Mario Venturella. Il Presidente Alberto Bertin ha anche espresso la vicinanza dell'Assemblea alle regioni che la scorsa settimana sono state interessate dall'ondata di maltempo, con gravi danni al territorio e perdite di vite umane. Mario Venturella, ultimo partigiano in vita.

Régionale Europe de l'Apf

Le Président Alberto Bertin a communiqué la participation du Vice-Président Aurelio Marguerettaz, du Conseiller Secrétaire Corrado Jordan et du Conseiller Pierluigi Marquis, membres de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, aux travaux de la Régionale Europe de l'Apf, réunie à Athènes les 6 et 7 novembre autour du thème "La guerre au cœur de l’Europe: vers la création d’un nouvel ordre mondial?".

«La session annuelle de l'Assemblée régionale Europe - a dit le Vice-Président Marguerettaz (UV) - a été l'occasion pour débattre des  conséquences de la guerre en Ukraine sur l'Europe, des enjeux et des faiblesses de la démocratie - comme dans le Haut-Karabagh et la République de Chypre - ainsi que des perspectives d’avenir face à un monde fragmenté. A la fin de nos travaux, l'Assemblée a adopté la Déclaration d'Athènes, pour contribuer à trouver des solutions de paix en ce moment très difficile: nous l'avons fait à Athènes, berceau de la démocratie.»

Le Conseiller Diego Lucianaz (RV) a apprécié le rapport du Conseiller Marguerettaz sur les travaux de l'Apf en soulignant «qu'il est devoir des pays démocratiques d'assurer le respect des garanties et des droits internationaux: ceux qui ne les respectent pas, sont à condamner. Tous ceux qui font de la politique doivent prendre position et condamner les violations au droit international et aux droits des êtres humains. La politique est souvent la responsable de ces terribles conflits.»

 

SC

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Comunicato n° 552 dell'8 novembre 2023
Approvato un disegno di legge sui debiti fuori bilancio della Regione

 

Nella seduta mattutina dell'8 novembre 2023, l'Assemblea ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione e modifiche al secondo assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2023 (legge regionale n. 12/2023).

Presentato dalla Giunta il 24 ottobre, il testo è composto di tre articoli che riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione derivanti da sentenze esecutive, per un importo di 2.645 euro, e da acquisizioni di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per 3.286 euro.

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (FP-PD), ha illustrato il provvedimento in Aula, specificando che «si tratta di un atto necessario, che trova copertura mediante l'utilizzo di stanziamenti già iscritti nel bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2023-2025.»

 

SC

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Comunicato n° 553 dell'8 novembre 2023
Approvato un disegno di legge per il reclutamento dei segretari degli enti locali

 

Nella seduta mattutina dell'8 novembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge che contiene nuove disposizioni per il reclutamento dei segretari degli enti locali della Valle d’Aosta.

L'iniziativa legislativa, presentata il 26 settembre dalla Giunta, si compone di dieci articoli che innovano le modalità di reclutamento e di conferimento degli incarichi dei segretari degli enti locali, la cui disciplina è già dettata dalla legge regionale 14/2019. Sul testo sono stati approvati dall'Aula cinque emendamenti presentati dai gruppi di maggioranza. La norma prevede che, per accedere all'albo dei segretari, sarà necessario un concorso-corso che comprenderà una prova per esami, un corso di formazione e un periodo di tirocinio. Al corso possono partecipare i soggetti in possesso di laurea magistrale in giurisprudenza, scienze politiche, economia e lauree equiparate e coloro che hanno maturato esperienza da segretario per un ente locale valdostano per 5 anni negli ultimi 10 anni. Al Consiglio di amministrazione dell'Agenzia dei segretari è attribuita la competenza a individuare periodicamente i posti da mettere a concorso fino ad un numero massimo di posti pari a quello attualmente in essere.

Contestualmente, il Consiglio ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), un ordine del giorno depositato in Aula dal gruppo Rassemblement Valdôtain e illustrato dal Capogruppo Stefano Aggravi, che voleva impegnare il Governo regionale a presentare entro sei mesi un intervento normativo per la modifica delle discipline in materia di dirigenza regionale e di segretari comunali al fine di valorizzare entrambe le figure professionali e regolare al meglio le modalità di interscambio dei due ruoli nell'interesse di tutto il comparto unico regionale.

Il Consigliere Corrado Jordan (AV-VdAU), anche a nome del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), ha illustrato il provvedimento in Aula. «La norma è assolutamente opportuna in quanto occorre porre rimedio ad una situazione che ha visto il susseguirsi di numerose modifiche e correzioni senza riuscire però ad affrontare la questione in modo più strutturale - ha detto Jordan -. Le azioni fatte, in assenza di un completo coordinamento, hanno permesso di risolvere situazioni contingenti ma non hanno consentito di programmare il nuovo reclutamento di figure che risultano essere fondamentali per il sistema degli enti locali. La sempre maggiore complessità in termini amministrativi della gestione degli enti locali presuppone la presenza di figure dirigenziali che, per il loro profilo accademico e formativo, possano assicurare efficacia ed efficienza garantendo e assicurando la legittimità degli atti ma anche favorendo, in raccordo con la parte politica, lo sviluppo degli enti locali. In tal senso anche a seguito del percorso di selezione della futura classe dirigente degli enti locali attraverso e con le attività formative ad esso connesse, non si potrà che generare valore al sistema stesso e favorire il coordinamento dell'attività politico-amministrativa anche attraverso il rapporto fiduciale che si deve instaurare tra il sindaco e il segretario comunale.»

Il dibattito in Aula

«Si discute oggi un disegno di legge sui segretari degli enti locali quando il Defr, in discussione successiva, si pone come obiettivo quello di armonizzare il quadro normativo proprio in questa materia - ha commentato il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Si vuole intervenire con l'ennesima norma per aumentare il numero dei segretari ma la beffa è che, nonostante questa carenza acclarata, la Regione ha in servizio proprio dei Segretari. Il quadro normativo attuale e vigente, che questa legge non modifica, crea una sorta di “conflittualità” tra due realtà che spesso hanno le medesime responsabilità e incombenze: quella dei segretari degli enti locali a cui non è richiesta la conoscenza della lingua inglese e quella dei dirigenti regionali che, invece, devono superare anche un esame di inglese; il ruolo di “manager” differente per via delle differenti organizzazioni (quella del Comune e quella di una struttura regionale); lo svolgimento di prove di concorso differenti. Sono cose non banali e confliggenti che devono essere prese nella dovuta considerazione. Infine, sarebbe più opportuno far gestire l'Agenzia dei segretari a una struttura regionale per "depoliticizzarla" e sgravare il sistema degli enti locali dalla gestione di un ulteriore ente che, per altro, necessita di un segretario al suo vertice.»

Per la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, si tratta di «un disegno di legge atteso, di cui c'è assoluto bisogno vista l'emergenza della situazione dei segretari comunali. Ne riconosciamo quindi il valore di urgenza e la volontà di superare i vari interventi "tampone" di questi anni, ma c'è un problema di metodo: è stato istituito un gruppo di lavoro formato dal Consiglio Valle e dal Cpel, che si sta confrontando su queste tematiche ma che si è visto scaricare questo provvedimento senza averlo potuto esaminare preventivamente, proprio nel momento in cui si stava ragionando anche sulla creazione di un albo unico della dirigenza e da cui ci si allontana ulteriormente con questo disegno di legge. Aver poi ridotto le lauree al solo settore giuridico complicherà la situazione in un panorama di candidati che non è quello che si aspettavano i sindaci: allargarlo alle discipline tecniche e specialistiche, come da loro richiesto, avrebbe ampliato la platea dei potenziali candidati che abbiamo paura non saranno moltissimi vista la complessità e responsabilità di questa figura. Con uno degli emendamenti della maggioranza, si va a sanare in parte la situazione dei segretari di parte seconda che in questi anni hanno operato negli enti locali, ma al contempo si crea una nuova disparità di trattamento. Mancano poi le risposte poste in Commissione a seguito dell'audizione della rappresentanza dei segretari di parte prima che evidenziavano profili di illegittimità e dei rappresentanti dei segretari di parte seconda che rilevavano la difficoltà nella preparazione di concorsi o partecipazioni a corsi. Se volevamo rispondere ad una situazione di emergenza, alcune suggestioni che ci sono arrivate dall'esterno potevano essere colte.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha evidenziato che «questo disegno di legge interviene per sopperire alle criticità urgenti rappresentate dagli enti locali in sede di audizione in Commissione. È importante determinare il numero dei posti da assegnare utilizzando una procedura ben definita. La copertura dei posti passerà attraverso concorso, corso e un successivo tirocinio che è fondamentale per consentire a queste figure manageriali di avvicinarsi alla realtà degli enti locali. Tra le altre novità della norma, riteniamo importante anche la possibilità di conferire un incarico di supplenza in caso di assenza prolungata del segretario. Stiamo parlando di una figura centrale, vertice e guida dell'azione amministrativa. Le previsioni di legge entreranno in vigore a partire dalle prossime elezioni regionali comunali.»

Il Presidente della prima Commissione, Erik Lavevaz (UV), ha evidenziato che «le riforme piccole o grandi incidono sia sulla contingenza del momento sia sulla prospettiva a lungo termine: non è quindi semplice trovare il giusto equilibrio. Questo disegno di legge si colloca in un solco già tracciato e che riguarda una riforma più complessiva degli enti locali e per la quale è stato costituito un gruppo di lavoro all'interno del quale stiamo affrontando queste tematiche: il ragionamento con il Cpel è articolato e complesso perché, da un lato, bisogna fare scelte che richiedono coraggio da parte di tutti per ottenere risultati importanti in prospettiva futura e, dall'altro, bisogna risolvere le emergenze del momento. Questo disegno di legge è quindi oggi necessario perché il reperimento dei segretari è diventato un'emergenza, pur sapendo che approviamo una legge che non sarà definitiva. Il lavoro all'interno del tavolo proseguirà in questa direzione.» Ha quindi illustrato gli emendamenti depositati dalla maggioranza, che riprendono i suggerimenti pervenuti dal Cpel.

In replica, il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha evidenziato che «il disegno di legge interviene su una materia che necessitava di una revisione urgente ed è stato riequilibrato in itinere per adeguarlo ad alcune delle richieste rappresentate dai sindaci. La determinazione del numero di assunzioni viene posta in capo al Consiglio di amministrazione dell'Agenzia dei segretari che conosce in maniera approfondita le esigenze degli enti locali e può anche definire il numero di segretari necessari alle singole realtà locali, evidentemente tenendo sempre in considerazione le corrette disponibilità di spesa. I requisiti fissati per l'accesso al concorso-corso rispecchiano di principio l'orientamento generale ma tengono conto della volontà di valorizzare anche le esperienze pregresse acquisite negli anni dai potenziali candidati che, pur con lauree diverse, hanno già svolto attività di segretari negli enti locati negli ultimi dieci anni. Ampliare, poi, la platea dei partecipanti ai neolaureati dando la possibilità, con il corso e il successivo tirocinio, di approfondire le attività da svolgere, è un'iniziativa interessante per avvicinare le nuove generazioni a questo mestiere. Il disegno di legge darà da subito risposte importanti intervenendo, tra le altre cose, sulla possibilità di sostituzione del segretario in caso di assenze di lunga durata e consentendo di intervenire per coprire i posti vacanti, anche se l'iter per la conclusione del concorso-corso non sarà breve.»

Annunciando l'astensione del gruppo Forza Italia, il Consigliere Mauro Baccega ha osservato che «sarebbe stato importante realizzare l'Albo unico della dirigenza. Questo disegno di legge, invece, non affronta il problema e ci troviamo, ancora una volta, a rincorrere una situazione di emergenza che non è stata risolta con gli interventi normativi precedenti. La materia va approfondita seriamente, valutando con attenzione anche il ruolo manageriale dei Segretari. Ci ha poi stupiti il parere del Consiglio permanente degli enti locali: positivo ma con ben dieci problematiche che fanno comprendere come il disegno di legge originario presentasse una serie importante di problematiche.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, annunciando il voto di astensione, ha ricordato che «l'audizione in Commissione di tre sindaci sulla questione del servizio associato dei servizi comunali ha portato alla luce una serie di problematiche che si intersecano con il problema dei segretari. Se non si ha il coraggio di affrontare la tematica con una visione complessiva, si va avanti per "rattoppi". Cosa ci assicura che questo testo, rispetto a quelli precedenti, riduca al minimo le modifiche future? I segretari di parte seconda reggono 24 comuni - un terzo dei comuni vda -, ma su questo tema c'è grandissima confusione e il parere del Cpel, favorevole pur con una sfilza di suggerimenti, lo dimostra. C'è stata concertazione con il Cpel? Secondo noi, proprio non c'è stata. E lo dimostrano gli emendamenti della maggioranza depositati all'ultimo. Qui manca una scelta politica: si vuole arrivare all'albo unico della dirigenza? Non è dato di sapere.»

 

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

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Comunicato n° 554 dell'8 novembre 2023
Il Presidente della Regione ha illustrato il Documento di economia e finanza regionale 2024-2026

 

Nella seduta di oggi, mercoledì 8 novembre 2023, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2024-2026.

A illustrare l'atto all'Aula è stato il Presidente della Regione, Renzo Testolin. «Il documento di programmazione finanziaria - ha detto -, per la prima volta, monitora l’attuazione degli obiettivi iscritti nel precedente Defr, risultando, peraltro, maggiormente rispondente all’assetto organizzativo suddiviso per Assessorati e Dipartimenti. Tale approccio è coerente con i più moderni modelli organizzativi, oltre a costituire una possibile riposta a un’esigenza sentita sia dalla struttura amministrativa sia da cittadini e imprese.»

«Il tema cardine è rappresentato dalla sostenibilità a medio e lungo termine, intesa in tutte le sue possibili declinazioni, e concretizzata negli obiettivi specifici di settore: la sicurezza e il presidio del territorio; lo sviluppo economico ed energetico; la dignità del lavoro; l’attenzione al sociale e al volontariato, i servizi alla persona. Temi che sono delineati in puntuali obiettivi individuati in 47 schede. Il ruolo chiave per la sostenibilità è rappresentato dalle strutture di presidio del territorio, sia pubbliche (Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e Soccorso alpino valdostano), sia private, quali agricoltori e professioni della montagna, alle quali deve essere fornito adeguato sostegno. Allo stesso modo anche interventi sugli impianti di risalita devono essere ricondotti ad un’ottica virtuosa di sviluppo e di presidio del territorio, così come le azioni finalizzate alla manutenzione dovranno essere attivate anche attraverso un adeguato sostegno al mondo agricolo e ai consorzi di miglioramento fondiario. La promozione delle eccellenze territoriali, dei prodotti enogastronomici, del territorio rurale e del savoir-faire dei suoi operatori, oltre alla valorizzazione in senso ampio delle risorse naturali, costituiscono poi obiettivi strategici che ritroviamo in campo agricolo e forestale.»

«Una profonda riflessione - ha aggiunto - dovrà essere svolta per delineare una politica relativa alle vie di comunicazione transfrontaliere, caratterizzata dall’obiettivo primario della garanzia della sicurezza della circolazione, ma anche alla definizione di condizioni che consentano una programmabilità di interventi e prospettive future di sviluppo. Altri punti qualificanti sono rappresentati dall’avvio della riforma dell’Amministrazione regionale delineata dallo studio condotto dalla SDA Bocconi e dall’accelerazione dei processi di digitalizzazione, dalla razionalizzazione della logistica delle sedi per riportare l’Amministrazione regionale all’altezza delle aspettative della comunità valdostana.»

«Si effettueranno, altresì, le opportune valutazioni in merito all’evoluzione della Società di Servizi Valle d’Aosta, al fine di ripensarne la struttura giuridica con particolare riferimento alle nuove esigenze di erogazione dei servizi sociali, socio assistenziali e socio educativi, anche attraverso la costituzione di un ente strumentale, con la possibilità di estendere agli enti locali l’ambito di azione del nuovo soggetto gestionale. In ambito sociale, un ulteriore sostegno al mondo del volontariato si potrà concretizzare attraverso l’individuazione di spazi da mettere a disposizione delle associazioni, anche mediante la valorizzazione del patrimonio edilizio regionale.»

Il Presidente ha confermato «l’attenzione alla formazione continua per le imprese, ai percorsi di orientamento e di istruzione e formazione professionale per i giovani, l’attenzione alle persone in cerca di occupazione e alle persone con fragilità e svantaggiate, mediante rafforzamento della rete dei servizi, oltre che lo sviluppo di progetti per l’inclusione lavorativa. Lo sviluppo della mobilità sostenibile ed una particolare attenzione alla rete dei trasporti pubblici mediante la definizione di adeguate ed efficaci strategie sono poi oggetto di particolari attenzioni. Nell’ambito della mobilità sostenibile, si intende proseguire nella realizzazione della ciclovia Baltea di fondovalle da Courmayeur a Pont-Saint-Martin, collegata con la rete ciclabile nazionale, dando applicazione pratica ai lavori di completamento di un asse ciclabile che percorra l’intero fondo valle regionale.»

Per quanto concerne le politiche sanitarie, Testolin ha evidenziato che «l'avvio delle opere di realizzazione del nuovo ospedale regionale, rappresenta condizione necessaria per la riorganizzazione complessiva della sanità valdostana sotto i profili della qualità dei servizi resi alla popolazione, delle risorse, delle strutture, della valorizzazione del personale e degli ambienti di lavoro. Il riordino dell’assistenza sanitaria territoriale rappresenta un’altra priorità.»

Riguardo all'Università, per il Presidente «sono, poi, anni decisivi, legati al completamento del nuovo polo universitario Testafochi (ex caserme Zerboglio e Giordana), ma anche al tema di sviluppo delle attività di didattica e ricerca per un maggior riconoscimento dell’Ateneo a livello nazionale ed internazionale, oltre che di coerenza rispetto alle aspettative del territorio che lo ospita.»

Per quanto concerne il turismo, «fra gli altri obiettivi, troviamo la puntuale attenzione alle politiche di sviluppo turistico, la realizzazione di un nuovo piano di marketing strategico regionale e la prosecuzione nelle azioni volte alla costituzione di un marchio ombrello regionale, anche in un'ottica di destagionalizzazione.»

Il Presidente ha infine sottolineato alcuni aspetti di carattere istituzionale: «Il rilancio del sistema valdostano delle autonomie disegnato dall’attuale normativa, riportando in primo piano la concertazione politica tra Regione ed enti locali; l’esercizio della pienezza delle competenze statutarie anche attraverso i lavori della Commissione paritetica.»

 

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Comunicato n° 555 dell'8 novembre 2023
Il dibattito sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026

 

La discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026 ha occupato l'intera seduta pomeridiana del Consiglio di mercoledì 8 novembre 2023.

Sul documento sono stati depositati 64 ordini del giorno, di cui 24 di Lega Vallée d'Aoste, 6 di Forza Italia, 15 di Rassemblement Valdôtain, 14 di Progetto Civico Progressista, 5 del gruppo Misto. Inoltre sono stati presentati 12 emendamenti, di cui 10 di PCP, 1 di GM, 1 di RV.

Gli interventi in Aula

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha definito il Defr «un documento di ordinaria amministrazione, fragile contradditorio e superficiale che propone poche scelte chiare, ma molto discutibili. Siamo in presenza di un problema istituzionale: il Consiglio dovrebbe indirizzare le scelte per il bilancio e la Giunta dovrebbe agire come esecutivo, ma qui avviene il contrario, tant'è vero che il bilancio è già stato illustrato pubblicamente.  Il DEFR contiene un'opzione favorevole alla seconda canna del Traforo del Monte Bianco quando, negli ultimi tredici anni, il Consiglio ha più volte affermato la sua contrarietà sul punto. La Valle d'Aosta Fossil Fuel Free entro il 2024 è un obiettivo approvato all'unanimità da quest'Aula nel 2019, ma il documento finanziario attuale non sembra voler accelerarne il raggiungimento, anzi. Sul progetto funiviario di Cime Bianche viene indicato come obiettivo strategico quello di avviare l'iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica, che è il primo livello di progettazione a cui segue il progetto esecutivo. Questo tipo di operazione però può essere avviata solo se è esaurita, con parere positivo, la fase preliminare degli studi di sostenibilità ambientale che non è invece stata oggetto di valutazione, né nelle Commissioni, né in Consiglio. La previsione di significativi investimenti per produrre idrogeno da usare nel trasporto pubblico locale non tiene conto dei passi avanti fatti con le batterie che oggi possono soddisfare le esigenze del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Preoccupa poi che non vi siano indirizzi di controllo per la CVA, unica tra le 12 società controllate dalla Regione, i cui obiettivi non sono indicati nel DEFR, ma si rimanda a quelli del documento precedente: alcuni da aggiornare, altri da cancellare in quanto già raggiunti. Infine, riteniamo fondamentale arrivare alla definizione della norma di attuazione dello Statuto sulle concessioni idroelettriche. Siamo rimasti l'unica Regione in Italia che non può legiferare in materia. È paradossale! Se ne parla da quasi un decennio, avevamo visto una bozza elaborata dalla Commissione paritetica nel 2019, con un elemento fondamentale per il superamento delle gare se la società manteneva certe caratteristiche, ma è rimasta impantanata nelle crisi politiche nazionali e regionali. Una bozza della cui evoluzione oggi sappiamo poco. Sul punto questo DEFR non ha una posizione sufficientemente netta e determinata.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha lamentato il fatto che la discussione in Aula del Defr avvenga dopo la presentazione da parte della Giunta del bilancio di previsione: «Se si tratta di un documento programmatorio allora deve esserlo a tutti gli effetti, per rispetto della dignità dei Consiglieri e degli atti stessi. Riguardo al quadro tendenziale della finanza pubblica regionale, che è poi quella che permette la programmazione di spesa nel medio e lungo termine, si riscontra un pesante aumento di risorse provenienti dall'Ue e dal Pnrr: c'è quindi una significativa dipendenza da una fonte esterna, con risorse che non sono pienamente e autonomamente governabili dal Governo. Si pensi anche all’effetto dell’inflazione sul gettito Iva, sicuramente positivo ma contemperato dal relativo aumento delle spese anche per l’Amministrazione regionale.  Sulla chiusura del traforo del Monte Bianco, chiedo attenzione: il problema è capitale e sarà importante ribadire agli interlocutori istituzionali, nazionali ed europei, il concetto che i territori devono essere ascoltati e valorizzati in questi percorsi. Sul futuro della Società dei Servizi - la cui situazione è complessa - stiamo attenti a non dare false promesse, né ai lavoratori, né agli enti locali. In merito agli impianti a fune, ci auguriamo che lo studio della Deloitte arrivi finalmente all'attenzione della Commissione perché ci sono due elementi fondamentali che occorre approfondire: l'evoluzione del mercato e il target di clientela e la conformazione societaria, per permettere a queste strutture di lavorare in maniera più efficiente, con una programmazione dei finanziamenti e delle opere. Su Cime Bianche bisogna riportare la centralità delle decisioni al Consiglio: abbiamo quindi depositato un emendamento che va in questa direzione. Sul tema dell'idrogeno, non capiamo gli steccati ideologici della sinistra: per noi in materia di energia vale sempre il principio del giusto mix energetico. Le rinnovabili sono una risorsa su cui lavorare per limitare la dipendenza di oggi dalle terre rare e da regimi e corporazioni di interesse che ci guadagnano. Con gli ordini del giorno abbiamo preferito concentrarci su temi di emergenza: quello dei trasporti, legato anche al futuro della città di Aosta e allo sviluppo di politiche turistiche, è l'argomento più pesante e non si può recuperare in tempi brevi perché ci sono investimenti e scelte che hanno la necessità di avere il loro tempo e, soprattutto, i giusti interlocutori.»

«Abbiamo di fronte un Defr che riflette tutti i limiti di questa maggioranza: dice tutto e il suo contrario - ha commentato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. La sezione che riguarda la programmazione per l'attuazione del programma di Governo è assolutamente generica e risponde tiepidamente a problemi centrali e importanti. Non mancano alcuni autogol come quello sulla realizzazione della seconda canna del traforo del Monte Bianco. Sicuramente un passo avanti rispetto al passato, sostenuto curiosamente anche da chi oggi siede tra i banchi della maggioranza e, in altri tempi, quando militava tra le file di Alpe, era assolutamente contrario al progetto. Lo stesso vale per la questione del vallone di Cime Bianche, in cui la mancanza di coerenza della sinistra è sottolineata anche dai Giovani democratici che si sono espressi pubblicamente contro questa iniziativa, contraria alla linea politica sostenuta dalla Segretaria Elly Schlein. La parte sulla sanità non presenta nessuna innovazione: nessuna proposta concreta solo una serie di obiettivi ricalcati dal Piano per la salute e il benessere sociale, la cui attuazione è ben lungi dall'essere stata completata. Torna in auge la Cabina di regia sui servizi erogati al pubblico in ambito sociale e con lei anche i servizi affidati alle cooperative rosse. Si fanno grandi discorsi utilizzando verbi al futuro, ma il presente non viene mai utilizzato per dare soluzioni concrete. Non una parola sulle persone sfrattate o su quelle che hanno perso la casa. Nessun riferimento alle persone indigenti che si trovano nella condizione di non poter pagare affitti, bollette, spese mediche, nessun intervento a sostegno delle nascite. Un Defr vecchio, ricalcato in buona parte da quello dell'anno precedente e poco performante.»

Per il Vicecapogruppo della Lega Vda, Erik Lavy, «questo Defr appare come un puzzle dove le tessere sono inserite a casaccio. La Valle d'Aosta oggi sta vivendo un quadro economico in miglioramento anche se fanno preoccupare la crisi internazionale, l'inflazione e i trasporti. Sui primi due temi non abbiamo competenza, sui trasporti, invece, abbiamo delle responsabilità riguardo a posizioni prese in passato e rischiamo una chiusura della nostra regione. Per aprirsi nuovamente, occorre puntare anche su altri aspetti, come quello del digitale, ma anche qui siamo in ritardo: abbiamo una sola azienda sul territorio valdostano che posa la fibra ottica e ci sono alcuni comuni che sono totalmente privi di copertura internet. La nostra regione deve aprirsi anche grazie all'UniVdA ed è positivo che nel Defr si parli di collaborazioni con altre università: dobbiamo però stare attenti a non perdere la nostra connotazione montana per salvaguardare la nostra identità e la nostra attrattività. Ad oggi, la regione conta l'80% degli abitanti che vivono nella striscia del fondo Valle, con un'eliminazione dei servizi nelle terre alte: bisogna invertire la rotta considerando maggiormente i territori oggi marginali, ad esempio attraverso i collegamenti intervallivi. Riguardo alla valorizzazione dei piccoli impianti a fune, per i quali abbiamo approvato una legge sperimentale in scadenza, non troviamo traccia nel Defr. Così come non troviamo un focus specifico sulle piccole aziende agricole che mantengono il territorio. La discarica di Brissogne sarà satura nel 2031: bisogna individuare nuovi sistemi e con un ordine del giorno proporremo la nostra soluzione, attraverso la produzione, in loco, di energia verde dai rifiuti. Troviamo invece un'attenzione sulla necessità di favorire il ricambio generazionale solamente nel settore artigianale, ma si deve estendere la riflessione a tutti i tipi di imprese perché rischiamo di perdere un know how che si è sviluppato nel tempo. Questo doveva essere il Defr più importante della Legislatura, ma così non è e il cambio di governo non ha certamente aiutato: quello dello scorso anno era più concreto, questo molto meno. Un'altra occasione persa.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha posto l'attenzione sulla «riforma della pubblica amministrazione contenuta nello studio dell'università Bocconi che ha dato suggestioni interessanti, di cui, però, non si ha traccia all'interno del Defr. Sarebbe stato importante porsi degli obiettivi concreti creando, ad esempio, una stretta collaborazione ed empatia tra la macchina amministrativa e il suo apparato che è sempre più demotivato. Invece qui come in Usl si crea una governance sempre più complessa, moltiplicando le cabine di regia, le task force, i tavoli tecnici, interistituzionali e si pensa di dare le soluzioni e di gestire progetti ambiziosi e importanti, come anche quelli del Pnrr, utilizzando molti soldi pubblici, creando tanti colonnelli ma poche truppe. Su questo si innesta anche l'attività di confronto e di condivisione con i 74 Comuni, il Cpel, il Celva e le 8 Unités des Communes. Non sarebbe opportuno eliminare queste ultime, in un'ottica di economia di scala e di snellimento dell'azione amministrativa? Il documento non dà risposte concrete ai valdostani e contribuisce ad abbassare il percepito del pubblico. Lo stesso si può dire per la sanità. Avremmo gradito leggere un maggior coinvolgimento tra soggetti pubblici e privati perché è importante creare sinergie funzionali per garantire i servizi, ridurre i tempi delle liste di attesa, senza pesare sugli utenti. In campo sociale i dati della Ciga di Mestre certificano proprio in questi giorni che Aosta è la città del nord Italia con gli stipendi più bassi nel settore privato. D'altronde il settore pubblico continua ad affidare alle cooperative gare d'appalto capestro, ad esempio, nel settore delle pulizie, delle mense e dei servizi vari ed è quindi fisiologico che queste propongano contratti da fame. Ecco come si genera la povertà.  Si parla poi di nuova governance del sistema di welfare regionale ma si ripropone la creazione di un ente strumentale per la gestione dei servizi e degli interventi socio assistenziali e socio educativi che era stata completamente abbandonata alcuni mesi fa. Sull'edilizia residenziale pubblica, stiamo ancora aspettando la revisione della legge 3/2013, fatto che denota l'interesse sul tema da parte di questo Governo. Insomma, un documento poco attento e rispettoso delle esigenze della nostra comunità.»

«È piuttosto evidente che anche quest'anno il Defr è stato concepito come un mero adempimento formale - ha commentato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz - dove permane l'arroganza di una maggioranza chiusa in una torre d'avorio, che nonostante i numeri risicati non vuole confrontarsi. Un documento che non dà risposte ai valdostani e che in molte parti si contraddice: si parla di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e poi cementificheremmo anche la Dora. Non ritroviamo nessuna programmazione ed emergono una visione miope e il poco lavoro. Ancora una volta il Defr arriva in ritardo, con un bilancio già approvato che la stampa ha potuto vedere e noi no. Un documento che non affronta i gravi problemi dell'aumento dell'inflazione, dei costi delle materie prime, dell'energia e delle famiglie. Non prende in considerazione emergenze come l'aumento della povertà, le liste d'attesa in sanità che stanno creando gravi disparità all'interno della società. Questo Defr è il peggiore che io abbia analizzato dall'inizio della Legislatura. Al di là dei soliti investimenti sulle funivie, manca una programmazione per rispondere alle crisi economiche, sociali e demografiche. Il totale abbandono della strada progressista è ormai lampante così come si rileva una distanza anche dalla visione autonomista: si rinviano le scelte aspettando Roma. Siamo lontanissimi da quello che il nostro programma elettorale diceva e che alcuni componenti la maggioranza avevano sottoscritto. Sul sistema degli enti locali, il Defr delinea gli stessi obiettivi dello scorso anno e dubitiamo che vedremo la revisione della finanza locale entro la fine della Legislatura nonostante questo sistema sia datato e fortemente snaturato da una visione fortemente regionecentrica. Con questo Defr si apre un nuovo capitolo molto delicato: la creazione di un nuovo ente strumentale dedicato al personale della Società dei Servizi e del personale che si occupa dei servizi alla persona. Non si può affrontare questo percorso senza coinvolgere il personale. Rispetto all'istruzione, sono scomparsi il problema del precariato nella scuola e delle segreterie scolastiche così come c'è un passo indietro sull'edilizia scolastica a fronte di edifici che cadono a pezzi. L'Università resta una scatola in via di completamento, con una visione vaga e si rimanda ancora la questione dello studentato che invece dovrebbe essere una priorità, in questo momento di crisi dei trasporti a livello regionale. Il declino della sanità è sotto gli occhi di tutti, ma non si capisce quale sia la programmazione degli interventi: sembra un nuovo libro dei sogni più che un obiettivo concreto da portare avanti.»

«Dal 2007 ad oggi la nostra regione ha perso terreno rispetto a tutte le realtà del Nord - ha dichiarato il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. L'indice dei prezzi al consumo delle famiglie indica che negli ultimi tre anni è cresciuto a dismisura il costo per abitazione, acqua, elettricità e trasporti e i nostri concittadini non possono più garantirsi i livelli di vita pre-Covid. Sulla carta sono state aumentate le risorse per dare una maggiore sostenibilità alla spesa dei valdostani, ma il problema è che non riusciamo a crescere a causa della mancata capacità di spesa, come dimostrano gli avanzi di amministrazione che aumentano negli anni in modo sempre più significativo. Non si dà soluzione ai problemi che ci connotano in maniera strutturale: servono una visione complessiva e un approccio più strutturato che mancano completamente. L'offerta di impiego è cresciuta ma solo quella a tempo determinato e il lavoro è sottopagato rispetto al resto del nord Italia. La richiesta si concentra sempre più sulla stagionalità che porta i lavoratori a vivere nell'incertezza per il loro futuro. La sanità assume un ruolo sempre più importante anche in termini di spesa ma non sa rispondere in maniera proporzionale ai problemi dell'utenza. I trasporti dovrebbero assicurare la capacità di muoversi sul territorio e questo settore non può essere considerato come un problema da risolvere caso per caso ma deve essere affrontato in termini di sistema soprattutto per una regione montana come la nostra: i soli due tunnel alpini che non hanno una seconda canna sono quelli del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. Questo ci porta a pensare che il Governo sia tenuto sotto scacco da certe filosofie ambientalistiche dove prevale la politica del no. Anche il sistema ferroviario presenta grandi criticità: vale la pena rimanere chiusi tre anni solo per cambiare l'alimentazione del treno? Sulla gestione delle acque e sul turismo, settori centrali e sfidanti per il nostro territorio, manca una vera e propria programmazione forse perché questa implica un rispetto puntuale degli impegni.»

Per il Consigliere Diego Lucianaz (RV) «in questo Defr c'è poca attenzione per una grande categoria: i Valdostani, che sono in difficoltà, anche quelli che lavorano e che si scontrano quotidianamente con un sistema burocratico macchinoso. Il malcontento è generalizzato: ai Valdostani non serve un surrogato di reddito di cittadinanza, non è nella nostra cultura: noi vogliamo lavorare ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di lavorare. Questo Governo ha istituito task force, cabine di regia, tavoli di lavoro, ma i risultati sono scarsi e le risposte ai valdostani non arrivano. Una montagna di soldi viene spesa per sentieri, per l'Area megalitica, per la Villa romana, per il Castello de La Tour, per parcheggi. Nei 18 milioni di euro per pavimentazioni stradali, c'è anche la rimozione o la sistemazione dei dossi? Ben 35 milioni per il secondo lotto dell'Università e 37 milioni per l'ex Maria Adelaide. Tutto questo a fronte di un peggioramento della situazione delle famiglie, con circa un terzo di queste che l'anno scorso sosteneva di avere situazione economica peggiore, e con gli aumenti dei prezzi e delle tasse immagino che la situazione non sia migliorata. Forse 123mila abitanti cominciano ad avere troppe strutture e troppi enti: una gestione più dinamica di questa piccola comunità sarebbe un vantaggio non solo per i costi pubblici e per la macchina burocratica, ma per la vita quotidiana di ogni cittadino. "Federalismo e autonomie" di Chanoux è stata la nostra stella polare, ma oggi i tempi sono cambiati e dopo 75 anni occorrerà fare una considerazione a tutto tondo sulla sussidiarietà.» Le Conseiller a ajouté: «L'engagement à l'égard du francoprovençal n'est pas formidable - 25mille euros - pour poursuivre la coopération avec les autres Régions à Statut spécial dans le but de sauvegarder cette langue, si on les rapporte aux 5 millions utilisés pour réaliser un dépôt dans la Maison Caravex. J'ajoute qu'encore aujourd'hui je ne peux pas m'exprimer dans cette Salle en francoprovençal et, malgré les bonnes intentions, et malgré une loi de l'Etat qui le prévoit, rien n'a été fait, bien au contraire on me l'interdit.»

«Nulla di nuovo sul fronte valdostano - ha esordito il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Innanzitutto evidenzio come sarebbe necessario programmare un'apposita seduta per la discussione del Defr.  Mi aspettavo qualcosa di più sia nei contenuti che nella forma ma questo documento è la fotografia dei componenti e del programma di Governo. Il Defr è declinato in maniera verticale, per Assessorati, quando invece una serie di temi, come ad esempio quello dell'acqua o della scuola, dovrebbero essere trattati trasversalmente perché interessano almeno tre Assessorati. Il ragionamento per obiettivi strategici ha rivelato poi che solo il 33% riguarda progetti nuovi, mentre gli altri sono quelli che ci trasciniamo dall'anno passato ed è per questo che sostengo che mancano idee, progetti che non siano il solo allocare risorse nelle poste di bilancio senza magari proiettarsi oltre l'anno finanziario. La nostra regione è caratterizzata da un calo demografico e da un aumento della popolazione anziana (il 25% supera i 65 anni); da un saldo negativo di nascite e da un'importante presenza di stranieri. Tra 15 anni chi sarà la forza lavoro nella nostra regione? Dovremo ricorrere a manodopera di fuori valle appoggiandoci a ditte non valdostane che non porteranno risorse sul territorio. Questo è un "dossier" che andrebbe approfondito proponendo soluzioni politiche. La soluzione deve partire dall'incentivo alle nascite ma poco è stato scritto sul punto. Il DEFR ricalca poi perfettamente, anche nelle sue lacune già segnalate a suo tempo, il Piano salute e benessere sociale con molte tematiche che attendono di essere discusse nelle Commissioni. La scuola presenta una serie di criticità irrisolte con gli insegnanti sempre più impegnati nel disbrigo delle pratiche amministrative distratti dal proprio ruolo. Non sono state analizzate le cause alla base dell'elevato numero di abbandoni scolastici e/o di bocciature e non sono state proposte soluzioni che ritengo significative. Anche nel settore del turismo/sport si sarebbe potuto intervenire in maniera più significativa, ad esempio, cercando di capire quanti ragazzi svolgono attività sportiva e di che tipo, in modo da attivare investimenti strutturali corretti cuciti sulle necessità delle singole realtà territoriali. Insomma, da un Governo che basa sull'esperienza e sulla praticità il proprio modo di agire, ci si sarebbe aspettati uno sforzo maggiore.»

Per il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA), «il Defr dovrebbe delineare un percorso di ripresa e sviluppo per i prossimi tre anni e porre le basi per la Valle d'Aosta del futuro: per fare questo occorre individuare le priorità su cui investire facendo tesoro dell'esperienza maturata nei momenti di difficoltà (come la pandemia, il caro energia, le guerre in corso) ma anche prendendo spunto dalle istanze portate in Aula dalle forze di opposizione con il fine di usare tutte le forze disponibili volte a raggiungere degli obiettivi condivisibili a favore della comunità. Oggi registriamo grosse difficoltà nel settore dei trasporti, così come occorre una maggiore attenzione al tema dell'innovazione e della transizione digitale, con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile non soltanto sotto il profilo ambientale ma anche dal punto di vista economico e sociale. È necessario individuare i bisogni emergenti dal territorio e individuare quelli primari dei cittadini: il diritto al lavoro, il diritto allo studio il diritto alla casa, all'accesso ai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali. Per il rilancio del sistema economico produttivo commerciale, ci vogliono interventi mirati a sostegno delle attività economiche non soltanto attraverso contributi a fondo perduto ma cercando di mettere in campo vere e proprie strategie commerciali, come quella da noi proposta con la creazione dei distretti del commercio. C'è ancora tanto lavoro da fare e per questo motivo come gruppo abbiamo portato in Consiglio un numero importante di ordini del giorno con la finalità di migliorare la vita della nostra comunità.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha parlato di «un documento politico-strategico che parte dall'analisi della situazione socio-economica valdostana. In linea generale, gli indicatori nazionali mettono in evidenza i risultati positivi raggiunti dalla nostra regione: il registro delle imprese è aumentato tra la fine 2021 e i primi mesi del 2022 con iscrizioni che superano gli abbandoni; è proseguita la crescita positiva del trend occupazionale nel mercato del lavoro che si sta ulteriormente rafforzando con 55mila occupati, 3mila unità in cerca di lavoro e un tasso di occupazione superiore alla media nazionale di circa 9 punti. Stiamo poi lavorando anche sul calo demografico, che sta colpendo tutto il continente europeo, cercando di calmierare la situazione, così come in ambito universitario vogliamo sostenere i più fragili che hanno voglia di continuare il loro percorso di studi e di crescita. La Regione, per altro, continua a non manifestare la necessità di ricorrere all'indebitamento grazie al margine positivo di parte corrente. Nel settore agricolo abbiamo previsto misure complementari a quelle del programma di sviluppo rurale per dare delle risposte veloci e mirate al settore. Per quanto riguarda la sanità e i servizi sociali abbiamo approvato il Piano per la salute e benessere sociale e l'Atto aziendale: il Consiglio ha ultimato il suo compito e toccherà all'Azienda sanitaria dare corso a quanto previsto. Siamo di fronte a un documento serio e ponderato, sicuramente perfettibile, ma che contiene tutti gli elementi necessari per dare le risposte giuste ai valdostani.»

Per il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, il Defr è «un documento che ha obiettivi importanti, che parla di sostenibilità nel tempo e in modo trasversale, legato alla montagna di cui la nostra Valle geograficamente è esempio unico nel panorama italiano. Un atto in continuità con le scelte di inizio Legislatura che si espandono in prospettiva futura. Il Defr tiene conto della situazione economica e delle tante incertezze dell'andamento mondiale dei mercati: la politica deve fare le considerazioni e mettere in campo azioni di prospettiva per creare lavoro, occupazione, reddito e servizi adeguati che migliorano il benessere. Nel Defr sono elencati interventi per una visione ad ampio raggio, prospettica e ragionata, forse non così decisa in questo momento difficile, ma onesta e che poggia su solide basi.» Su Cime Bianche, il Consigliere ha detto: «Nessuna marcia indietro: in sintonia con il programma del Governo Lavevaz, iniziato nel 2020, e con il Defr votato dal Consiglio nel 2018 (quando il PD valdostano non era presente in Consiglio) si prosegue nell'iter tecnico-giuridico-amministrativo finalizzato alla verifica di fattibilità per la realizzazione del collegamento intervallivo. Il PD segue questa impostazione logica adottata nel corso degli anni, senza aver cambiato idea nel merito e senza immaginare scorciatoie. I Giovani Democratici sono autonomi e si possono esprimere, a volte fuori dal coro.»

«I dati economici e statistici parlano di un'economia regionale in ripresa rispetto al passato soprattutto per quanto riguarda l'occupazione femminile - ha sottolineato il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) -. Il documento ha affrontato in maniera corale i molteplici aspetti e le complessità del mondo del lavoro per come si presenta oggi, concentrandosi su formazione e misure per la conciliazione vita-lavoro; inclusione lavorativa; sicurezza nel mondo del lavoro; pari opportunità occupazionali e retributive. Non possiamo però dimenticare che ci sono molte persone a rischio di povertà alimentare e l'obiettivo delle politiche sociali deve essere quello di non lasciare indietro nessuno e grande attenzione dovrà essere data alle associazioni che si occupano di sociale e di volontariato. Per gli studenti universitari abbiamo previsto un nuovo sistema di agevolazioni per il trasporto pubblico e monitoreremo la questione del caro affitti. Sui trasporti ci siamo preoccupati di ridurre l'impatto ambientale, mettendo in piedi e strategie che invogliano le persone a scegliere sistemi più sostenibili rispetto all'utilizzo del mezzo privato. La chiusura della tratta ferroviaria per i lavori di elettrificazione avrà certamente un impatto importante sulla vita soprattutto dei pendolari ed è per questo che sono stati previsti i servizi sostitutivi su gomma che dovranno essere monitorati per rispondere al meglio le esigenze delle persone. La chiusura programmata del tunnel del Monte Bianco ha aperto un dibattito nell'opinione pubblica sulle direttrici internazionali. Una questione che interessa più Stati e Regioni e che deve trovare una soluzione sostenibile ambientalmente ed economicamente.»

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 9 novembre, alle ore 9.

 

SC-LT

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Comunicato n° 556 del 9 novembre 2023
Concluso il dibattito e repliche della Giunta sul Defr 2024-2026

 

Nella seduta mattutina del Consiglio del 9 novembre 2023 si è chiusa la discussione generale, con le repliche della Giunta, sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026.

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, aprendo il dibattito, ha considerato che «ognuno parla del proprio piccolo grande mondo, ma il Defr è un documento che deve dare una lettura d'insieme. Se il bilancio ha più risorse, è merito di tutti: chiedo quindi all'opposizione di non "rosicare" perché tutti insieme lavoriamo per il bene della Valle d'Aosta. Con il Defr diamo delle indicazioni per dare risposte alla nostra comunità: si può certamente fare di più, ma lo sforzo è quello di migliorare. Io mi auguro che il Defr sia approvato oggi: con le bandierine da piantare non si va da nessuna parte e la comunità non fa distinzioni se le cose non vanno avanti.» Si è quindi soffermato sulla Matterhorn Cervino Speed Opening: «Siamo alla vigilia di uno degli eventi più importanti che la Valle d'Aosta ha avuto modo di organizzare: le gare di Coppa del mondo sono una vetrina straordinaria per lanciare la stagione invernale e ci presentiamo con il vestito migliore, grazie anche alle condizioni della neve che sono ottimali.»

Per il Consigliere Dino Planaz (RV) «il Defr presenta una serie di problematiche che devono essere affrontate e potrebbero essere migliorate incidendo positivamente sulla qualità della vita dei valdostani. Le abbiamo già evidenziate in fase di approvazione del Piano della salute e benessere sociale e dell'assestamento di bilancio ma le nostre iniziative non sono state recepite dalla maggioranza. Per i trasporti saranno impegnate molte risorse, anche non regionali, ma per arrivare a quali risultati? Anche il problema dei transiti al tunnel del Monte Bianco è tornato alla ribalta dopo la chiusura del Fréjus ma non vediamo soluzioni incisive. L'agricoltura ha bisogno di una profonda riforma di cui non c'è traccia nel Defr. La filiera del legno è scritta sulla carta ma che ricadute concrete avrà dal punto di vista della cura del territorio e dell'occupazione? Non ci sono azioni premiali dedicate a chi opera per la tutela del territorio e leggiamo di misure gentili per il contenimento della specie del lupo e delle predazioni. Sarebbe utile che il Governo ascoltasse i suggerimenti dell'opposizione che non vengono per partito preso ma dare un futuro migliore al nostro territorio e ai nostri cittadini.»

Le repliche della Giunta

L'Assessore agli affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, si è concentrato su tre argomenti. «Il primo riguarda il Pnrr: i 450 milioni di euro a disposizione sono soggetti a delle riflessioni a livello nazionale per una loro parte, ma abbiamo l'assicurazione del Ministro Fitto per interventi sulla città di Aosta che erano stati messi in dubbio. Non si può nascondere che il Pnrr risulti un pasticcio che quotidianamente si deve dipanare: la responsabilità è di aver impostato il sistema con una logica fortemente centralistica, con una piattaforma che non è sempre funzionante. Mancano delle risposte, come nella vicenda del borgo di Arvier: ci sforziamo di lavorare intensamente e presenteremo in Commissione tutte le problematiche. La deuxième question concerne les minorités linguistiques: ce n'est pas toujours l'argent qui fait la guerre et il y aura de notre part un grand engagement. Il y aura un grand moment de débat avec le Parlement italien et le Gouverment sur les minorités linguistiques et on pourra s'interroger sur le rôle du francoprovençal, qui est capital pour notre région avec bien sûr le français. Infine, il tema della montagna che per noi è importantissimo: siamo ancora in attesa della revisione della legge quadro, che potrebbe portare risorse ulteriori oltre che sviluppi sulla zona franca. Trovo tuttavia insopportabile la furia ideologica sulla montagna, che crea conflitti che distorcono la realtà.»

L'Assessore all'agricoltura e alle risorse naturali, Marco Carrel, ha parlato del nuovo Programma forestale che «sarà affidato entro i primi giorni di dicembre prossimo ed entro 18 mesi avremo lo studio che dettaglierà, tra le altre cose, anche lo sviluppo della filiera legno. Il Complemento di sviluppo rurale, invece, non dipende dal Governo regionale ma abbiamo deciso di affiancare a questa misura altre azioni per incentivare la tutela e lo sviluppo economico del territorio. La legge n. 17/2016 (Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) non è un ritorno al passato ma uno strumento di grande utilità che supporta le piccole imprese che non possono o avrebbero molte difficoltà ad accedere al Complemento di sviluppo rurale. Conosciamo le necessità degli agricoltori valdostani e stiamo intervenendo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per dare le risposte migliori.»

L'Assessore al turismo, sport e commercio, Giulio Grosjacques, ha osservato che «si continuerà a lavorare sul tema dell'organizzazione turistica anche se non compare negli obiettivi del Defr. La legge sugli accompagnatori della media montagna, non avendo avuto rilievi da parte del Governo italiano, dispiega tutti i suoi effetti e i corsi per la formazione di questa nuova figura saranno organizzati sotto la regia delle Guide di alta montagna. L'area per la costruzione della Maison de la montagne è stata individuata proposta dalle guide e dai maestri di sci perché giudicato da loro come la zona più rispondente alle loro esigenze: stiamo seguendo tutte le procedure per proseguire l'accordo con VdA Structure per l'utilizzo di questa zona. Riguardo all'obiettivo riguardante la predisposizione di un disegno di legge in materia di incentivi urbanistici per l’ampliamento e la riqualificazione di esercizi turistico-ricettivi, l'Assessorato presenterà a breve un testo sul quale le Commissioni potranno portare il loro contributo. Il lavoro svolto in questi anni per portare clientela straniera ha dato i suoi frutti: le ultime due stagioni sono state le migliori di sempre e abbiamo recuperato il differenziale che si è verificato durante il periodo pandemico, con un 50% di turisti italiani e 50% stranieri. Riguardo all'Ecole hôtelière, l'attività condotta sta dando i suoi risultati, e in controtendenza con altre realtà italiane, quest'anno l'Ecole ha avviato una classe in più che potrà dare risposte alla cronica mancanza di personale nelle nostre strutture ricettive.»

L'Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato: «Intendiamo potenziare il supporto psicologico e di ascolto agli studenti, già inserito peraltro nelle scuole che ha dimostrato di avere buone ricadute e una grande utilità per i nostri ragazzi ma anche per gli insegnanti. La manutenzione e le opere ordinarie delle scuole, ad esclusione di quelle superiori, sono di competenza dei Comuni e il nostro Governo stanzia ogni anno risorse importanti ai Comuni che sono impiegate anche per la costruzione e la manutenzione degli edifici di loro pertinenza. L’Assessorato che rappresento inoltre ha quadruplicato in assestamento di bilancio un fondo che, su richiesta degli enti locali, può essere utilizzato per gli interventi necessari sulle scuole di loro pertinenza. In materia di contributi agli studenti per affitti e alloggi fuori Valle, la nostra regione investe importanti risorse che credo non abbiano in proporzione grandi rivali a livello nazionale.»

L'Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha osservato che «la nuova organizzazione dell'Assessorato - che ha unito opere pubbliche e ambiente - è una scelta strategica e ci permette di affrontare con concretezza e velocità il dialogo con gli enti locali e con le imprese. In queste settimane abbiamo posto le richieste al Piano nazionale degli interventi per la sicurezza del settore idrico, così come stanno decollando i progetti del servizio idrico regionale. La crisi idrica è solo una faccia dei cambiamenti climatici: occorre operare per ridurre i livelli di rischio, facendo sinergia con le varie strutture che si occupano della tematica, Fondazione Montagna sicura e Arpa che sono i nostri bracci operativi e che sono fondamentali per il monitoraggio. La revisione del Piano territoriale paesistico e il Piano delle acque saranno le sfide importanti per il 2024. Evidenzio l'attenzione data agli enti locali per le opere minori di pubblica utilità: un cambio in meglio che dà dignità ai comuni e che dà certezze anche al mondo delle imprese. Questo nuovo metodo di lavorare è più concreto e operativo. Segnalo poi gli interventi sulle strutture scolastiche, come quello alle ex magistrali di Aosta, con ricadute positive sul capoluogo. L'ambiente è al centro di un'attività complessa e malgrado la grave carenza di personale, stiamo lavorando per la gestione dei rifiuti e a presto l'Osservatorio sarà ricostituito. Va inoltre ricordato il grande lavoro portato avanti dal gruppo di lavoro per l'individuazione di soluzioni operative idonee ad avviare le azioni stabilite nel Piano di gestione dei rifiuti 2022-2026: un gruppo di lavoro con una funzione operativa e strategica.»

«Un atto programmatorio come il Defr tiene conto di quanto approvato con il Piano per salute e il benessere sociale - ha sottolineato l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi -. Gli obiettivi evidenziati nel Defr devono essere la sintesi tra gli obiettivi del recente passato, visto che il Defr dall'anno scorso ha cambiato la sua impostazione diventando più sintetico e puntuale. In questa logica di integrazione, partendo dal Dipartimento per le politiche sociali, siamo impegnati su una serie di azioni di riforma per ciò che concerne alcune leggi essenziali sul piano sociale: la riforma del Terzo settore, la riforma della legge sull'invalidità, la riforma sulla legge per la disabilità si incrociano con l'applicazione e la messa a terra dei livelli essenziali delle prestazioni e servizi sociali i quali, finalmente dopo oltre un ventennio, stanno ricevendo applicazione amministrativa con i finanziamenti dedicati. Tutto ciò richiede un passaggio da un approccio di gestione a uno di programmazione. Sempre restando su un piano di integrazione, che è tipico di un'azione programmatoria come il Defr richiama, in piena coerenza col Piano della salute e del benessere sociale, da un punto di vista sanitario, siamo impegnati nell'integrazione tra l'area ospedaliera e quella territoriale. La recente approvazione dell'atto aziendale dà gambe a questo genere di approccio andando anche a prevedere una serie di azioni che di fatto mettono la nostra sanità regionale sia al centro di una rete interregionale ma allo stesso tempo cercano di essere attrattivi per gli ambiti ospedalieri e sanitari sui quali ad oggi siamo in difficoltà. Restando però su un piano politico è opportuno scegliere. È corretto proporre soluzioni non praticabili in linea con le frustrazioni legittime che tutti percepiamo? Oppure per il ruolo che abbiamo, dobbiamo sforzarci di migliorare tutti i giorni per quanto possibile, assumendoci la responsabilità di spiegare e condividere con la nostra comunità una situazione complessa?»

«Il Defr è un piano con una visione complessiva che si sviluppa per settori e va inserito nei piani strategici che stiamo sviluppando - ha sottolineato l'Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. Il Defr guarda al nuovo Piano politiche del lavoro che arriverà in Consiglio entro l'estate, così come al Piano energetico che è già stato presentato e assegnato alle Commissioni. Stiamo cercando di accelerare la definizione del Piano regionale dei trasporti, malgrado le emergenze che le strutture stanno affrontando con la prossima chiusura della tratta ferroviaria. Tra gli obiettivi nuovi di questo Defr vi sono la riforma dell'artigianato di tradizione, la prosecuzione delle azioni di orientamento dei giovani - con una sperimentazione concreta in bassa Valle per portare i centri per l'impiego vicino alle scuole e far dialogare scuola e imprese -, il piano di comunicazione per essere più vicini ai cittadini che utilizzano il trasporto pubblico ed essere più attenti a raccogliere le loro esigenze. Altro obiettivo qualificante è la creazione del centro unificato per la ricerca scientifica: questa è un'azione forte che inseriamo in un documento di programmazione per rendere più robusta la ricerca - oggi frammentata - e per rendere più competitive le aziende grazie a nuove competenze. Vi sarà poi un'attenzione ai grandi comprensori sciistici ma anche a quelli più piccoli: la legge sulle piccole stazioni sta iniziando a dare i suoi frutti, grazie alla collaborazione di tutti. In questo Defr c'è coerenza tra scelte politiche e risorse messe a disposizione, in una logica propositiva, attraverso un disegno organico, strategico e, soprattutto, di aiuto all'occupazione e allo sviluppo economico della nostra regione.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «un documento che tratta una serie di tematiche trasversali improntante alla sostenibilità: da quella del lavoro a quella ambientale fino a quella del territorio, a cui si affiancano una serie di iniziative puntuali. Sono azioni con una visione strategica di medio lungo termine che devono essere sostenute e portate a conclusione nel rispetto del percorso fatto fino ad oggi e adeguate alle nuove esigenze. Azioni che si intersecano con la necessità di attenzionare dei temi più puntuali che sono di stretta competenza dei singoli Assessorati. Il Defr dunque contempla questioni ampie e diversificate, alcune risolvibili direttamente, altre che necessitano invece del confronto con altri enti quali lo Stato, l'Europa o la Commissione paritetica e sulle quali per la natura e la complessità dei temi, non possiamo dettare i tempi ma dobbiamo essere parte proattiva per la soluzione delle situazioni trattate. Rispetto ai Comuni abbiamo cercato di potenziare la loro capacità di gestione nella consapevolezza della necessità di un confronto costante con il territorio per valutare anche il futuro del loro assetto. Il Defr ha una sua fisionomia molto ben delineata e vuole portare a compimento una serie di iniziative e di attività che vedranno l'attuazione e il sostegno finanziario nel prossimo bilancio. Stiamo lavorando per dare risposte importanti e concrete alla nostra comunità.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT

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Comunicato n° 557 del 9 novembre 2023
Defr 2024-2026: approvati cinque ordini del giorno del gruppo Lega VdA

 

Aprendo la seduta pomeridiana del Consiglio del 9 novembre 2023, il Presidente Alberto Bertin, a seguito di una Conferenza dei Capigruppo, ha riferito che l'Assemblea è convocata anche domani, venerdì 10 novembre, per consentire la conclusione dell'esame del Documento di economia e finanza regionale 2024-2026.

Dei 24 ordini del giorno collegati al Defr depositati dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, il Consiglio ne ha approvati cinque, respinti quindici, mentre quattro sono stati ritirati.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno illustrato dal Consigliere Simone Perron, così come emendato in accordo con gli Assessori all'ambiente, Davide Sapinet, e allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, che impegna il Governo regionale a riferire entro 70 giorni alle Commissioni consiliari competenti sull'attuale stato di riduzione delle emissioni di gas climalteranti in Valle d'Aosta negli ultimi 5 anni, oltre che a relazionare sulla mancanza di organico con profilo tecnico al Dipartimento ambiente.

Adottato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno presentato in Aula dalla Consigliera Raffaella Foudraz, così come emendato su proposta dell'Assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, che chiede al Governo di valutare, in accordo con le Istituzioni scolastiche interessate, la possibilità di strutturare e rendere stabili percorsi integrativi al curricolo dei percorsi di istruzione professionale ad indirizzo socio sanitario assistenziale, con l'obiettivo di promuovere attività di orientamento alle professioni del settore e azioni formative finalizzate al conseguimento di qualificazioni professionali spendibili nel mondo del lavoro o alla prosecuzione degli studi.

Approvato all'unanimità, con riformulazione delle premesse e dell'impegnativa in accordo con l'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, l'ordine del giorno illustrato dal Consigliere Christian Ganis, finalizzato ad attuare ogni iniziativa utile a migliorare l'itinerario pedonale lungo il tratto della Via Francigena che transita nel territorio regionale attraverso lavori di manutenzione e di rifacimento della segnaletica, attraverso i lavori di manutenzione.

Adottata, sempre all'unanimità, l'iniziativa illustrata dal Consigliere Erik Lavy, così come emendata in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, che impegna gli Assessori competenti a relazionarsi con Anas Spa in merito alle criticità che caratterizzano alcune fermate per bus sulla strada statale 26.

Emendato in accordo con l'Assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, l'ordine del giorno illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin è stato approvato all'unanimità. Il documento impegna il Governo a promuovere nell'ambito del Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026, interventi specifici che pongano in essere ogni azione utile per mettere a disposizione di giovani e adulti, oltre all'offerta degli istituti di istruzione e formazione professionale, una formazione professionalizzante collegata ai fabbisogni delle imprese del territorio potenziando le misure già esistenti e rendendo la formazione maggiormente attrattiva per i giovani.

Ordini del giorno respinti

Il primo ordine del giorno respinto (22 voti di astensione, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, FI, GM, e 12 a favore, Lega VdA, RV e PCP) chiedeva di incaricare un soggetto professionale per valutare se l'attuale piano progettuale che prevede l'ampliamento dell'ospedale Parini sia ancora la soluzione migliore per i cittadini, rispetto alla costruzione di un nuovo ospedale in un'area appositamente dedicata.

Il secondo (19 voti di astensione della maggioranza e 15 a favore delle opposizioni) chiedeva la riattivazione del Bon Chauffage.

Il terzo (19 astensioni e 15 a favore) sollecitava un monitoraggio straordinario dei corsi d'acqua potenzialmente pericolosi in caso di piena.

Il quarto ordine del giorno (2 contrari, PCP, 19 astensioni, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA; 13 a favore, Lega VdA, RV, FI, GM) voleva impegnare il Governo a prevedere, nell'iter di approfondimento del Piano energetico ambientale regionale, strumenti tecnici e amministrativi per intraprendere scelte indirizzate alla produzione, in loco, di energia verde dai rifiuti.

Il quinto (2 contrari, PCP; 19 astensioni della maggioranza; 13 a favore) chiedeva uno studio per implementare i collegamenti intervallivi valutando il loro ipotetico impatto sul territorio valdostano, insieme anche ad uno studio legato all'evoluzione storica della viabilità in Valle d'Aosta.

Il sesto ordine del giorno respinto (21 voti di astensione, maggioranza e PCP; 13 a favore) sollecitava l'istituzione di un contributo una tantum per ogni nuovo nato al fine di sostenere le famiglie valdostane e incrementare le nascite in Valle d'Aosta.

La settima iniziativa respinta (19 astensioni della maggioranza e 15 a favore delle opposizioni), riguardava le deroghe per l'accertamento linguistico degli operatori socio sanitari assunti attraverso avviamento a selezione dei Centri per l'impiego e attraverso le procedure concorsuali attivate dagli enti pubblici gestori dei servizi socio assistenziali.

L'ottava iniziativa (21 astensioni, maggioranza e PCP; 13 a favore) era volta alla predisposizione di specifiche iniziative di prevenzione e contrasto della violenza e della devianza con iniziative di educazione alla legalità, anche in collaborazione con le forze dell'ordine, campagne di sensibilizzazione e programmi di intervento per aiutare i giovani.

Respinto con 13 voti a favore (Lega VdA, RV, FI, GM) e 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) il nono ordine del giorno che chiedeva l'adeguamento delle disposizioni del calendario venatorio per ricomprendere anche i cacciatori portatori di protesi interne ortopediche nelle autorizzazioni relative alla circolazione.

Il decimo ordine del giorno (19 astensioni e 15 a favore) riguardava la possibilità di istituire anche in Valle d'Aosta dei percorsi formativi per la figura di operatore socio sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria.

L'undicesimo (2 voti contrari, PCP; 26 astensioni, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, FI, GM; 6 a favore, Lega VdA) chiedeva di considerare, all'interno del tavolo di lavoro tecnico-giuridico per la percorribilità della rete sentieristica e poderale, l'ipotesi della prosecuzione del progetto della Strada del Nivolet e del tracciato del tunnel minerario da Cogne ad Acque Fredde secondo un uso ciclo-turistico ed escursionistico.

Con 19 astensioni della maggioranza e 14 a favore delle opposizioni è stato respinto il dodicesimo ordine del giorno sul rinnovo delle concessioni su aree pubbliche in scadenza al 31 dicembre prossimo.

La tredicesima iniziativa (19 astensioni e 15 a favore) chiedeva interventi specifici per la prevenzione degli sfratti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, al di fuori da quelli definiti sulla morosità incolpevole, e per ampliare la platea che oggi può usufruire della morosità incolpevole, supportando chi si trova in una condizione di morosità per motivazioni indipendenti dalla propria volontà.

Il quattordicesimo ordine del giorno (25 astensioni, maggioranza, RV e PCP; 9 a favore, Lega VdA, FI, GM) sollecitava ogni azione utile a predisporre una convenzione con il centro "Università della Montagna" di Edolo.

Il quindicesimo ordine del giorno (21 astensioni della maggioranza e PCP; 13 a favore, Lega VdA, RV, FI, GM) prevedeva l'introduzione di nuove e mirate misure di conciliazione vita­lavoro anche per le patologie non riconosciute a livello nazionale quali la fibromialgia.

Ordini del giorno ritirati

Ritirati quattro ordini del giorno: acquisizione di dati statistici sulle ripetizioni private e il grado di soddisfazione percepita da studenti e famiglie sulle ripetizioni e i recuperi effettuati con risorse interne alle scuole; percorso di approfondimento per la revisione della disciplina regionale in materia di urbanistica ed edilizia; installazione ed esercizio di stazioni radioelettriche e delle strutture di telecomunicazioni; promozione di attività di sensibilizzazione per il miglioramento delle strutture turistiche e l'offerta per il turismo accessibile.

 

SC-LT

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Comunicato n° 558 del 9 novembre 2023
Defr 2024-2026: approvati due ordini del giorno del gruppo Forza Italia

 

Nella seduta pomeridiana del 9 novembre 2023, l'Assemblea ha esaminato cinque dei sei ordini del giorno del gruppo Forza Italia collegati al Documento di economia e finanza regionale 2024-2026. Due sono stati approvati mentre tre sono stati respinti.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno illustrato dal Consigliere Mauro Baccega, emendato nelle premesse in accordo con l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, che impegna il Governo regionale a rendere gratuito, quindi interamente a carico dell'Azienda Usl, l'esame dell'analisi del Dna attraverso il prelievo del sangue materno, per tutte le residenti in Valle d'Aosta in stato di gravidanza, indipendentemente dall'età e dalla presenza di fattori di rischio della madre, affiancandolo al test combinato mediante un unico prelievo di sangue, eventualmente inserendolo nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) aggiuntivi a partire dal 2024.

Approvato con 32 voti a favore (FI, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA, RV, GM) e 2 astensioni (PCP) l'ordine del giorno, riformulato nell'impegnativa in accordo con l'Assessore ai trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy e illustrato dal Capogruppo Pierluigi Marquis, che invita il Governo ad esprimersi al più presto sul potenziale intervento contenuto nello studio di prefattibilità per la realizzazione di un tram-treno Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur.

Ordini del giorno respinti

L'ordine del giorno con cui si sollecitava la predisposizione di un piano di controllo e monitoraggio degli intonaci e contro-soffitti delle strutture pubbliche e aperte al pubblico è stato respinto con 15 voti a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP, GM) e 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA).

Un secondo ordine del giorno respinto (19 astensioni della maggioranza, 15 a favore delle opposizioni) chiedeva di stanziare nel prossimo bilancio un ulteriore importo di 2 milioni 160mila euro per proseguire l'azione di risanamento e ristrutturazione degli alloggi popolari sfitti o destinati alla mobilità nella regione.

Una terza iniziativa (20 astensioni, maggioranza e PCP; 13 a favore, FI, Lega VdA, RV, GM) riguardava l'organizzazione di un tavolo di confronto tra tutte le parti in causa, Regione, Cpel, Usl e Comune di Aosta, per trovare univocità nella somministrazione dei pasti ai bambini delle scuole della Valle d'Aosta.

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, venerdì 10 novembre 2023, alle ore 9, per proseguire l'esame del Defr.

 

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Comunicato n° 559 del 10 novembre 2023
Defr 2024-2026: approvati cinque ordini del giorno del gruppo Rassemblement Valdôtain

 

In apertura della seduta mattutina del 10 novembre 2023, il Consiglio ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP, GM), l'ultimo degli ordini del giorno del gruppo Forza Italia collegati al Documento di economia e finanza regionale 2024-2026, che invitava a rendicontare entro 120 giorni le azioni e i risultati messi in atto nel 2023 e da realizzare nel 2024 in merito alla semplificazione della pubblica amministrazione a favore di cittadini e imprese.

L'Assemblea ha poi proseguito i lavori con l'esame dei quindici ordini del giorno depositati dal gruppo Rassemblement Valdôtain. Ne sono stati approvati cinque e respinti sette, mentre ne sono stati ritirati tre.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità, l'ordine del giorno illustrato dal Capogruppo Stefano Aggravi  con riformulazione dell'impegnativa in accordo con il Presidente della Regione, Renzo Testolin, che invita il Governo a continuare, anche in collaborazione e con il sostegno dei Parlamentari valdostani, l'interlocuzione con i competenti Ministeri e le società concessionarie coinvolte per valutare possibili ulteriori forme di scontistica e/o riduzione dei pedaggi del tratto autostradale valdostano a seguito dei disagi che la cittadinanza subirà le chiusure del tunnel du Mont Blanc e l'interruzione della linea ferroviaria Aosta/Ivrea.

Approvato, sempre all'unanimità, con riformulazione dell'impegnativa, in accordo con l'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, l'ordine del giorno presentato dal Vicecapogruppo Dennis Brunod. Il testo impegna gli Assessori competenti a fare sinergia tra di loro affinché il completamento dell'intero tracciato della Ciclovia Baltea di fondovalle sia una delle priorità del Governo regionale e a relazionare, entro sei mesi, alle Commissioni consiliari in merito ai tratti ad oggi non ancora definiti, in modo da avere un quadro preciso della situazione generale per poter procedere con le successive fasi per il completamento del tracciato.

Approvato all'unanimità un terzo ordine del giorno illustrato dal Vicecapogruppo Dennis Brunod, con un emendamento in accordo con l'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques, che chiede un approfondimento nella Commissione consiliare competente sul progetto finalizzato alla costituzione di un organismo dedicato alla gestione delle attività di attrazione e coordinamento dei grandi eventi sportivi.

Con un ordine del giorno illustrato dal Capogruppo Stefano Aggravi, approvato all'unanimità, il Presidente della Commissione competente è stato impegnato a organizzare una serie di audizioni per approfondire quanto riportato nel Defr sulla gestione dei rifiuti per comprendere l'attività che sta conducendo l'Assessorato in collaborazione con gli enti locali, il Celva e il gestore dell'impianto di Brissogne, oltre che le prospettive tariffarie applicate all'utenza per la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti solidi urbani in Valle d'Aosta.

Approvato, sempre all'unanimità, anche l'ordine del giorno presentato dal Vicecapogruppo Dennis Brunod, che impegna gli Assessori competenti a definire, in collaborazione con il Consorzio pesca, in vista dell'avvio della stagione ittica 2024, delle azioni e strategie di promozione e valorizzazione per rilanciare il settore della pesca su tutto il territorio regionale, considerando tale attività come una potenzialità e un valore aggiunto dell'offerta turistica della Valle d'Aosta.

Ordini del giorno respinti

Il Consiglio ha respinto (21 astensioni, maggioranza e PCP) e 13 a favore (RV, Lega VdA, FI, GM) l'ordine del giorno riguardante il rilancio della città di Aosta capitale dell'autonomia e polo della civiltà alpina, concordando un'intesa con l'Amministrazione comunale per migliorare la mobilità sostenibile e la viabilità e per valorizzare tutti gli atout del capoluogo regionale.

Respinto con 11 voti a favore (RV, Lega VdA, GM) e 23 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP, FI,) un secondo ordine del giorno sul potenziamento della tangenziale di Aosta.

Con 2 voti contrari (PCP), 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 13 voti a favore (RV, Lega VdA, FI, GM), è stato respinto un terzo ordine del giorno sull'individuazione di possibili alternative di valorizzazione del comprensorio del Nivolet.

Un quarto ordine del giorno riguardante la revisione delle tempistiche di elaborazione del Piano di marketing per il turismo è stato respinto con 21 voti di astensione (maggioranza e PCP) e 13 a favore (RV, Lega VdA, FI, GM).

L'ordine del giorno sulla previsione di trasferimenti finanziari a favore di enti locali che intendono intraprendere percorsi di fusione ai sensi della normativa regionale (l.r. 54/1998) è stato respinto con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 voti a favore (RV, Lega VdA, PCP, FI, GM).

Un sesto ordine del giorno che chiedeva di includere gli effetti del cambiamento climatico e delle calamità naturali all'interno del Tavolo di lavoro sulla siccità e a riferire la sua attività in Commissione consiliare con cadenza trimestrale è stato respinto con 21 voti di astensione (maggioranza e PCP) e 13 a favore (RV, Lega VdA, FI, GM).

Una settima iniziativa, che chiedeva di individuare una procedura per prevedere fondi globali a copertura delle proposte di legge di iniziativa consiliare, è stata respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 voti a favore (RV, Lega VdA, PCP, FI, GM).

Ordini del giorno ritirati

Sono stati ritirati tre ordini del giorno: fruibilità dello svincolo autostradale di Morgex in direzione Entrèves; valorizzazione e promozione delle eccellenze territoriali negli eventi sportivi; mobilità ferroviaria e su gomma basata sul vettore idrogeno quale soluzione alternativa al potenziale ritardo nell'ultimazione dei lavori di elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea.

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

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Comunicato n° 563 del 10 novembre 2023
Defr 2024-2026: Respinti dodici ordini del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista

 

Nella seduta pomeridiana del 10 novembre 2023, il Consiglio ha respinto dodici dei quattordici ordini del giorno depositati dal gruppo Progetto Civico Progressista sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026. Due sono stati ritirati.

Ordini del giorno respinti

L'Assemblea ha respinto (con 18 astensioni, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA; 14 voti a favore, PCP, Lega VdA, RV, FI, GM) l'ordine del giorno che chiedeva la predisposizione di un nuovo Piano assunzionale per il personale del Comparto unico.

L'avvio di uno studio e di un monitoraggio del ghiacciaio di Valtournenche (lato italiano del Plateau Rosà), proposto con un ordine del giorno, è stato respinto con 31 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA, RV, FI, GM) e 2 voti a favore (PCP).

La richiesta di adottare uno schema di norma di attuazione per le concessioni idroelettriche che confermi la formulazione trasmessa alla Regione nel 2019, è stata respinta con 2 voti a favore, 21 astensioni e 11 voti contrari.

L'impegno ad organizzare un incontro con gli amministratori dei Comuni limitrofi al Parco del Mont Avic per approfondire il tema dell'ampliamento è stato respinto con 23 astensioni e 9 voti a favore.

Con 15 voti a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM) e 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) è stato respinto l'ordine del giorno che chiedeva di riferire in Commissione sulla situazione degli impianti a fune e della definizione delle priorità di realizzazione dei principali interventi strategici.

L'ordine del giorno con cui si sollecitava una relazione dettagliata sui problemi in tema di edilizia scolastica e il relativo piano degli interventi previsti è stato respinto con 19 astensioni della maggioranza e 15 voti a favore delle opposizioni.

Predisporre apposita normativa per inserire gli interventi di orientamento, mobilità e autonomia personale nei Livelli essenziali di assistenza regionali per le persone ipo e non vedenti: questo quanto chiesto al Governo con l'ordine del giorno che è stato respinto con 18 astensioni della maggioranza e 14 voti a favore delle opposizioni.

Con 19 astensioni della maggioranza e 13 voti a favore delle opposizioni, è stato respinto l'ordine del giorno con cui si chiedeva al Governo l'adozione di misure straordinarie per la riduzione delle liste di attesa.

Accrescere le opportunità di partecipazione alla vita sociale e culturale delle persone con disabilità, anche attraverso servizi di trasporto adeguati, allocando specifiche risorse finanziarie nel prossimo bilancio di previsione: era quanto proposto da un ordine del giorno respinto con 18 astensioni della maggioranza e 14 voti a favore delle opposizioni.

Respinto (con 3 voti contrari, 27 astensioni e 2 voti a favore) l'ordine del giorno che invitava a presentare in Commissione una relazione sui salari applicati ai dipendenti assunti a seguito di appalti legati a servizi regionali e a promuovere in tutte le sedi istituzionali le iniziative per assicurare una retribuzione minima dignitosa e adeguata per tutti i lavoratori.

L'ordine del giorno che impegnava il Governo a predisporre un progetto finalizzato alla piena inclusione delle persone con disabilità in attività sportive, turistiche, ricreative e culturali non centrate solo sugli sport invernali è stato respinto con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 14 voti a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM).

Respinto anche l'ultimo ordine del giorno di PCP (19 a stensioni della maggioranza e 14 a favore delle opposizioni) che chiedeva di predisporre, acquisendo il parere delle organizzazioni sindacali, misure urgenti di contrasto alla povertà e di individuare maggiori risorse nel prossimo bilancio finanziario.

Ordini del giorno ritirati

Sono stati ritirati due ordini del giorno: corso di specializzazione per il sostegno didattico presso l'Università della Valle d'Aosta; pagamento delle funzioni per le attività aggiuntive di insegnamento.

 

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Comunicato n° 564 del 10 novembre 2023
Defr 2024-2026: Approvati tre ordini del giorno del gruppo Misto

 

Con l'esame di cinque iniziative del gruppo Misto nella seduta pomeridiana del 10 novembre 2023, il Consiglio ha concluso la trattazione degli ordini del giorno collegati al Documento di economia e finanza regionale 2024-2026. Ne sono stati approvati tre, respinti uno, mentre uno è stato ritirato.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità, così come emendato in accordo con il Presidente della Regione, Renzo Testolin, l'ordine del giorno del Consigliere Claudio Restano che chiede di attivare, con le organizzazioni sindacali e gli enti interessati, un apposito tavolo di confronto finalizzato al raggiungimento delle soluzioni possibili per il ricollocamento degli operatori socio sanitari con capacità lavorative ridotte, debitamente riconosciute.

La richiesta di programmare un'audizione della Direzione strategica e della Direzione dell'area prevenzione dell'Ausl Valle d'Aosta in quinta Commissione per illustrare il progetto di riorganizzazione indicato nel Piano salute e benessere sociale e nel Defr, contenuta nell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Claudio Restano, è stata approvata all'unanimità così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi.

Approvato all'unanimità l'ordine del giorno del Consigliere Claudio Restano che impegna a valutare, in fase di progettazione, l'allargamento della Ciclovia Baltea del fondo Valle.

Ordini del giorno respinti

Respinto, con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 14 voti a favore (GM, Lega VdA, RV, PCP, FI), un ordine del giorno che invitava a condividere la proposta di legge per la promozione e la valorizzazione dell'invecchiamento attivo depositata dal gruppo Misto, nel più breve tempo possibile, avviando un approfondito confronto in Commissione.

È stato anche ritirato un ordine del giorno riguardante le mense scolastiche.

 

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Comunicato n° 565 del 10 novembre 2023
Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2024-2026

 

Nella seduta del 10 novembre ottobre 2023, dopo tre giorni di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA), 2 contrari (PCP) e 13 astensioni (Lega VdA, RV, FI, GM), il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2024-2026.

Depositato dalla Giunta regionale il 26 settembre 2023, il Defr definisce il contesto nel quale si svolge l'attività della Regione, con l'analisi della situazione economica e finanziaria internazionale, nazionale e regionale; delinea il quadro, anche sotto il profilo finanziario, del bilancio di previsione e illustra gli obiettivi strategici per ogni singolo Assessorato con la presentazione delle attività per il prossimo triennio, l’aggiornamento degli obiettivi dei Defr degli anni precedenti e indicando quelli nuovi. Inoltre, contiene gli indirizzi alle società a partecipazione regionale e agli enti strumentali e presenta le opere pubbliche che la Regione intende realizzare dal 2024 al 2026.

Contestualmente, l'Aula ha approvato 15 ordini del giorno dei 64 collegati al Defr, di cui 5 di Lega Vallée d'Aoste, 2 di Forza Italia, 5 di Rassemblement Valdôtain e 3 di gruppo Misto. I dodici emendamenti depositati sul Defr sono stati tutti respinti e uno ritirato.

I lavori sono conclusi. I punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma mercoledì 22 e giovedì 23 novembre 2023.

 

SC

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