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Riunione del Consiglio regionale del 9 marzo 2022

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Comunicato n° 131 del 2 marzo 2022
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 9 e giovedì 10 marzo 2022, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 44 oggetti, di cui 14 interrogazioni, 21 interpellanze e una mozione.

L'Assemblea sarà inoltre chiamata a nominare i revisori dei conti per il controllo del rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2021: sarà questa l'ultima volta, in quanto dall'esercizio 2022 il compito di verifica spetterà al Collegio dei revisori dei conti istituito con legge regionale n. 14/2021 ai sensi della norma di attuazione dello Statuto speciale n. 179/2010 e insediatosi a febbraio scorso.

Delle 14 interrogazioni, sei sono state presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: rispetto della normativa sulla privacy nelle modalità di raccolta dei dati sanitari del personale della Regione; candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport 2023; tipologie contrattuali per le assunzioni di personale stagionale ed "extra" del regolamento interno della Casa da gioco di Saint-Vincent; problematiche dell'accesso ai corsi di nuoto per gli alunni del Liceo tecnico e professionale di Verrès; stato di attuazione dell'art. 78 della legge regionale 8/2020 sulle modalità semplificate per la realizzazione di interventi edilizi; tempi di attesa per gli interventi chirurgici negli ospedali valdostani.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha depositato tre interrogazioni: programma delle attività e degli eventi collegati allo svolgimento delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino a Breuil-Cervinia; destinazione temporanea di posti auto del parcheggio dell'Università per gli utenti dell'ospedale Parini; sospensione dei ricoveri programmati a causa della mancanza di posti letto all'ospedale Parini.

Tre sono le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: pareri per l'approvazione, da parte della Commissione Paritetica, della norma di attuazione dello Statuto in materia di concessione di derivazione d'acqua; aspetti di competenza regionale relativi all'allineamento con la normativa nazionale dei contratti del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale della Regione; inclusione del Coordinatore regionale all'ambiente nel Tavolo tecnico giuridico per la rete sentieristica, poderale e per la viabilità minore della Regione.

Il Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) ha presentato due interrogazioni: con la prima chiede conto delle risorse investite dall'Amministrazione regionale per l'organizzazione dei corsi a indirizzo musicale, mentre la seconda riguarda la mancata assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica per interventi di manutenzione e ristrutturazione.

Delle 21 interpellanze depositate, 14 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: rispetto da parte degli enti locali dell'applicazione delle norme che impongono l'invio ai Ministeri competenti della documentazione delle sanzioni amministrative pecuniarie del Codice della Strada; risoluzione delle problematiche relative al viadotto che collega Quincinetto alla Statale 26; iniziative per il rilancio della "Maison du Val d'Aoste" a Parigi; interlocuzioni con il Governo centrale per la parificazione stipendiale e previdenziale tra i Corpi regionali e nazionali dei Vigili del fuoco e dei Forestali; azioni di comunicazione sulle immissioni ittiche a sostegno della stagione della pesca in collaborazione con il Consorzio della pesca della Valle d'Aosta; piena fruizione della rete escursionistica regionale nella stagione primaverile ed estiva; proposte di modifica alla bozza di disegno di legge nazionale a favore delle aree montane con riferimento alla "fiscalità montana"; individuazione di un programma di riconoscimento, valorizzazione e inclusività per gli studenti ad alta dotazione cognitiva; realizzazione di un collegamento tra il comprensorio sciistico di Pila e il comune di Cogne; salvaguardia dell'approvvigionamento idropotabile e per uso agricolo; trasferimento del contratto di gestione e manutenzione del cogeneratore della centrale tecnologica dell'ospedale Parini; valutazioni in merito alla posizione assunta da ARER in sede di deliberazioni assembleari sulla realizzazione di opere di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico; modifica delle condizioni e dei criteri di priorità per l'assegnazione di alloggi di emergenza abitativa; modifiche del contratto in fase di rinnovo per il servizio offerto dalla struttura "Myosotis" per i trattamenti socio-riabilitativi di recupero  per persone con disabilità.

Due interpellanze sono del gruppo Pour l'Autonomie: con la prima si chiedono notizie sull'indizione di un nuovo concorso per l'assunzione di Vigili del fuoco mentre la seconda riguarda la possibilità di avviare un progetto di elibike.

Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà tre interpellanze: invito agli enti locali a prevedere un indirizzo di posta elettronica istituzionale per gli amministratori comunali; interventi per evitare il sovradimensionamento degli impianti di autodemolizione rispetto alle necessità della Valle d'Aosta; ritardi nei procedimenti di accertamento dello stato di invalidità civile, cecità civile e sordomutismo.

Due sono le interpellanze proposte dal Consigliere Baccega (gruppo Misto): con la prima si vogliono conoscere le azioni per ottenere l'autorizzazione di immissioni di specie ittiche non autoctone a sostegno della stagione di pesca; con la seconda si chiede conto degli interventi previsti dal Piano di riqualificazione del Quartiere Cogne.

Il Consiglio discuterà infine una mozione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista con la quale si vuole impegnare il Governo regionale a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica dell'acquisizione del castello di Introd e a individuare le risorse finanziarie per l'esercizio del diritto di prelazione da parte della Regione.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). È richiesto il possesso del green pass base e, per gli over 50, del green pass rafforzato. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare, in modo scaglionato, nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.


LT

 

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Comunicato n° 141 del 9 marzo 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio, Alberto Bertin

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'adunanza consiliare convocata oggi, mercoledì 9, e domani, giovedì 10 marzo 2022, per discutere un ordine del giorno composto di 44 oggetti.

Nelle sue comunicazioni, il Presidente ha informato l'Aula che da questa sera la facciata sud di Palazzo regionale, in corrispondenza del Consiglio, s'illuminerà con i colori della bandiera dell'Ucraina.

«Un gesto simbolico in segno di vicinanza con il popolo ucraino, di fronte alla tragedia umanitaria dopo l’aggressione militare che sta subendo - ha detto il Presidente Alberto Bertin -. È simbolico illuminare la frase di Emile Chanoux "Voir clair, vouloir vivre", scritta in tempi di guerra pensando ad un futuro di pace.»

Il Presidente ha poi ricordato che la Conferenza dei Capigruppo e l'Ufficio di Presidenza nella riunione di ieri hanno concordato che i gruppi consiliari rinunceranno ai contributi del mese di marzo, mentre i Consiglieri procederanno ad autoridursi le indennità al fine di sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra, andando a finanziare il fondo intestato a Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta. A questi risparmi si aggiunge quanto già accantonato dal mese di gennaio dalle autoriduzioni volontarie dei Consiglieri, come previsto dalla normativa regionale per finanziare misure straordinarie di solidarietà.

Infine, il Presidente Bertin ha espresso le condoglianze dell'Assemblea alla famiglia di Michel Munier, morto sabato scorso a seguito di un incidente sulle piste da sci. «La notizia ha toccato profondamente le comunità di Etroubles - suo comune di origine - e di Gressan - dove risiedeva. Michel era impegnato nella vita sociale del paese, era Vigile del fuoco e ottimo giocatore di fiolet. Di lui rimarrà il ricordo di un giovane uomo in gamba, sempre disponibile e sorridente.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, si è unito, a nome del Governo regionale, al «dolore e alla tristezza per la scomparsa di Michel Munier, un Vigile del fuoco esperto, molto competente, da sempre impegnato a fondo nella sua attività: a lui dobbiamo lo sviluppo dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. Era poi attivo nel mondo degli sport popolari, ma soprattutto era un marito e un padre amorevole.»

 

SC

 

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Comunicato n° 142 del 9 marzo 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

L'attacco russo all'Ucraina è stato al centro delle comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz, al Consiglio del 9 marzo 2022.

«Alla solidarietà espressa due settimane fa dal Consiglio regionale - ha detto il Presidente Lavevaz - abbiamo voluto affiancare una serie di interventi operativi pensati per accogliere gli ucraini che abbandonano la loro terra a causa del conflitto: credo che sia opportuno sottolineare la forza della solidarietà dimostrata da tutta la popolazione valdostana, tanto nelle istituzioni quanto nelle associazioni della società civile e nel desiderio dei singoli di dimostrare vicinanza

«Negli scorsi giorni abbiamo attivato un tavolo di coordinamento che, oltre alle strutture regionali, coinvolge gli enti locali e i tanti soggetti che possono essere attivati nella prima accoglienza dei profughi. Ci muoviamo parallelamente alle iniziative organizzate a livello centrale, per essere pronti per accogliere chi già in questi giorni raggiunge il territorio valdostano. La Protezione civile regionale è stata individuata come punto di raccordo a livello valdostano, anche con l’attivazione di un numero verde capace di fare da collettore per tutte le informazioni.»

«Da una parte abbiamo istituito un percorso pensato per chi arriva in Valle d’Aosta: una serie di tappe permettono alle persone che arrivano di essere prese in carico dal punto di vista sanitario e dell’ospitalità. In questo senso, la Protezione civile ha iniziato a creare un elenco di tutte le disponibilità a ospitare gratuitamente dei profughi, attraverso un modulo che può essere reperito anche sul sito della Regione. Abbiamo anche deciso di lavorare insieme al Terzo settore per creare un’unica iniziativa di raccolta fondi, destinata anzitutto alle iniziative di accoglienza sul territorio regionale. Il progetto ha coinvolto da una parte la Regione e il Celva, e dall’altra la Fondazione Comunitaria e il CSV: è stato quindi attivato un fondo ospitato dalla Fondazione Comunitaria, verso il quale stiamo indirizzando le iniziative di raccolta fondi. Ringrazio quindi il Consiglio tutto, che ha voluto partecipare attraverso i fondi dei Gruppi e le donazioni dei singoli Consiglieri ad alimentare questa iniziativa di solidarietà.»

Il Consiglio ha quindi nominato i Consiglieri Giulio Grosjacques e Andrea Padovani (per la maggioranza) e la Consigliera Raffaella Foudraz (per l'opposizione) quali revisori dei conti per il controllo del rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2021. Dall'esercizio 2022 il compito di verifica spetterà, invece, al Collegio dei revisori dei conti istituito con legge regionale n. 14/2021 ai sensi della norma di attuazione dello Statuto speciale n. 179/2010 e insediatosi a febbraio scorso.

 

SC

 

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Comunicato n° 143 del 9 marzo 2022
Interrogazione sulle tempistiche di approvazione della norma di attuazione per le concessioni di derivazione d'acqua

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sulle tempistiche di approvazione della norma di attuazione necessaria per la stesura della legge regionale in materia di concessioni di derivazione acqua, considerato che la Commissione paritetica Stato-Regione ne ha predisposto una bozza già nel 2019 ma che l'iter di definizione non è ancora concluso a causa della mancanza di alcuni pareri. Il gruppo ha quindi voluto conoscere quali siano i pareri pervenuti alla Commissione paritetica e quali quelli ancora mancanti; la data e il contenuto della corrispondenza indirizzata dal Presidente della Regione al Presidente della Commissione paritetica e ai Ministri competenti per sollecitare la conclusione dell'iter.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato che «la Commissione paritetica è un organo tecnico-politico con una sua autonomia operativa: elabora gli schemi di norma in collaborazione con le strutture regionali, licenzia lo schema che viene approvato, prima, dal Consiglio regionale e, poi, dal Governo italiano. Nel tempo abbiamo avuto una casistica molto varia nell'iter di approvazione delle norme, ma non si è mai riusciti a codificare questi passaggi in maniera chiara: avere una regolamentazione di questo genere sarebbe auspicabile per avere certezza del percorso e dei tempi, ma al momento non è così. È quindi evidente che il Presidente della Regione non possa sollecitare un Ministro o il Presidente della Commissione - e non è successo neanche quando questo era di espressione regionale - in merito alla conclusione dell’istruttoria: è una questione di rispetto istituzionale.»

Nel merito della norma, il Presidente ha evidenziato che «è complessa e i Ministeri interessati hanno la necessità di fare un esame approfondito, anche per i riflessi con la normativa comunitaria. La Consigliera è già in possesso della risposta che ha fornito il Presidente della Commissione Paritetica in merito ai quesiti posti con la Deputata Tripodi: il Presidente Occhiena ha comunicato che l'istruttoria della norma sta seguendo l'iter naturale, senza particolari ritardi. Ho sentito i Commissari di parte regionale che si sono incontrati la settimana scorsa per esaminare i pareri arrivati: io credo che sia vicina la conclusione dell'iter.»

La Consigliera Chiara Minelli ha considerato «del tutto insoddisfacente la risposta del Presidente: non c'è nulla di definito, si sa solo che c'è un testo, che mancano due pareri ma non sappiamo quali. Il Presidente dice che ha sentito recentemente i componenti di parte regionale della Paritetica: non bastano le interlocuzioni verbali, qui ci vogliono delle sollecitazioni formali, degli atti, che non sono una mancanza di rispetto istituzionale e non vanno certo a ledere l'autonomia di un organismo che è indipendente. Questo è un tema estremamente rilevante per la Valle d'Aosta, sia per le sue implicazioni economiche sia perché riguarda l'esercizio dell'autonomia. Se la norma non sarà approvata entro quest'anno, dovremo aspettare le nuove elezioni politiche, il nuovo Governo, la nuova Commissione paritetica: quindi l'urgenza c'è ed è conclamata, anche perché rappresenta solo l'inizio del percorso per arrivare alla legge regionale di disciplina delle procedure e le concessioni a scopo idroelettrico (che oggi hanno invece persino le Regioni a Statuto ordinario). Il Presidente non risponde oggi, come non ha risposto alla lettera mia e della deputata Tripodi del 14 febbraio, che conteneva domande rivolte anche a lui e non solo al Presidente della Paritetica. È pur vero che è sua abitudine non rispondere alle mie richieste, non lo ha fatto per mesi. Il tema della norma sulle concessioni dovrebbe essere particolarmente caro alle forze autonomiste, che dovrebbero impegnarsi pancia a terra, ma così non sembra.»

 

SC

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Comunicato n° 144 del 9 marzo 2022
Interrogazione sull'accesso ai corsi di nuoto degli alunni del Liceo tecnico e professionale di Verrès

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula le problematiche per l'accesso ai corsi di nuoto degli alunni del Liceo tecnico e professionale di Verrès dovute alle limitazioni imposte dal gestore della piscina regionale, chiedendo al Governo come sia intervenuto per la risoluzione del problema.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha riferito che «prima della pandemia, il gestore aveva consentito alle scuole superiori di utilizzare parte degli orari del mattino, garantendo l'accesso agli studenti in deroga a quanto previsto dal capitolato del 2017 per venire in contro alle esigenze delle scuole. A partire da giugno 2020, a seguito delle prescrizioni imposte dall'emergenza da Covid-19, le attività scolastiche presso la piscina si sono interrotte completamente; dall'altra, ricordo che le prescrizioni hanno determinato comportamenti molto più stringenti rispetto a quanto previsto dal capitolato stesso. A partire da aprile 2022 si prevede il riavvio dei normali corsi scolastici nella piscina di Verrès: circostanza che sarà oggetto di confronto con il gestore nell'ambito di una verifica del contatto in essere, che è stata avviata in ragione delle oggettive difficoltà che la pandemia prima e la crisi energetica poi hanno generato su tutti gli operatori economici. Sarà quindi possibile capire quali margini ci saranno per soddisfare le richieste formulate dalle scuole superiori e con quali modalità attuarle.»

Il Consigliere Simone Perron si è detto soddisfatto della risposta: «Ora il quadro è più chiaro e abbiamo capito che queste limitazioni erano legate alla pandemia. Ci siamo fatti interpreti delle sollecitazioni pervenute dalle scuole: fa piacere che le attività possano riprendere a partire da aprile 2022.»

 

SC

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Comunicato n° 145 del 9 marzo 2022
Interrogazione sulle attività collegate alla Coppa del Mondo di sci alpino a Breuil-Cervinia

 

La Coppa del Mondo di sci alpino che sarà ospitata a Breuil-Cervina nelle prossime stagioni è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Pour l'Autonomie nella seduta consiliare del 9 marzo 2022. In particolare, i Consiglieri hanno chiesto se vi siano stati incontri con il Comune di Valtournenche e con gli operatori turistici per organizzare spazi ed eventi necessari ad ospitare la manifestazione e quale sia il cronoprogramma dei lavori.

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «le gare di Coppa del Mondo assegnate a Cervinia e Zermatt erano state previste per la stagione 2023-2024. Nel mese di gennaio la FIS ha deciso di anticipare lo svolgimento dalle competizioni già a decorrere dalla prossima stagione agonistica. Questo ha imposto una fortissima accelerazione dell'organizzazione delle gare: due maschili e due femminili su tracciati nuovi e mai destinati a competizioni di questo livello. Dopo la comunicazione della FIS di fine gennaio scorso, il Comitato organizzatore della Coppa del Mondo ha organizzato, a febbraio e marzo, le prime riunioni con il Comune di Valtournenche e il Consorzio Cervino turismo. A partire dai prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri per definire i vari aspetti specifici di competenza che riguardano il settore sportivo, logistico, organizzativo, media e il settore eventi collaterali e cerimonie. Il calendario prevede incontri con il Comune, il Consorzio turistico e i responsabili di settori, enti e associazioni di particolare importanza e interesse per il successo della partecipazione. Il Comitato organizzatore segue un programma dettagliato elaborato con la collaborazione di Swiss Ski e FISI nel rispetto dei regolamenti internazionali della FIS che dovrà portare alla completa implementazione di tutte le infrastrutture necessarie alla manifestazione entro il 23 ottobre 2022. Oltre agli interventi diretti per l'allestimento della pista di gara, si dovrà anche provvedere a installazioni temporanee nella zona di Cime Bianche-Laghi per l'accoglienza di pubblico, team, media, servizi di cronometraggio. In relazione a questo sarà dettagliato un progetto, che dovrà essere approvato da FIS, Swiss Ski e FISI entro il mese di maggio 2022. Infine dovranno essere predisposte l’organizzazione e le installazioni temporanee necessarie allo svolgimento della manifestazione. Tutto questo da sviluppare in piena e completa sinergia con le comunità di Valtournenche e Zermatt con la predisposizione di un ulteriore programma che dovrà essere preventivamente approvato entro il mese di maggio 2022.»

Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha replicato: «La notizia di gennaio 2022 ci ha sorpresi solo in parte perché la possibilità di anticipare gli eventi di un anno era già stata ventilata. Ci aspettavamo una risposta diversa. Lei è Assessore allo sport ma anche al commercio. Le ricordo che Cime Bianche-Laghi non è Breuil-Cervinia, né Valtournenche. Se concentriamo le iniziative in questa località, perdiamo la possibilità di fare attività al Breuil. Questo evento, che si svolge tra due nazioni, avrà un'attenzione mediatica superiore e deve essere trasformato in un volano per tutta la vallata. Dovremmo valorizzare non solo i paesi coinvolti direttamente dalle gare ma tutta la Valtournenche, perché solamente così potremo attrarre sponsor. La invito ad essere parte più attiva non solo come Assessore al turismo ma anche e soprattutto come Assessore al commercio e a trovare delle soluzioni che coinvolgano direttamente commercianti e albergatori e non solo per Cime Bianche-Laghi. È necessario inoltre muoversi in fretta e in sinergia con gli operatori locali per trovare le giuste soluzioni perché al netto dei periodi di alta stagione il tempo che rimane è veramente poco.»

 

LT

 

 

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Comunicato n° 146 del 9 marzo 2022
Interrogazione sulla destinazione di posti auto della nuova Università per gli utenti dell'ospedale Parini

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha interrogato il Governo per sapere se intenda destinare temporaneamente parte dei posti auto della nuova Università della Valle d'Aosta agli utenti dell'ospedale Parini.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha spiegato che «il tasso di occupazione medio annuo del parcheggio dell'ospedale Parini ha un picco tra le 9 e le 13, pari all'80%, mentre nel mese di gennaio 2022 il trend è sceso intorno al 50%. Se ne deduce che, alle condizioni attuali, non vi è necessità di utilizzo temporaneo del nuovo parcheggio dell'università, anche in considerazione della distanza tra questo e l'accesso pedonale all'ospedale che è di oltre 600 metri. A rafforzamento di quanto sopra, l'Azienda USL non ha avuto segnalazioni di criticità nell'uso del parcheggio dell'ospedale Parini.»

Il Consigliere Augusto Rollandin ha replicato: «Abbiamo ricevuto varie segnalazioni sul parziale inutilizzo del parcheggio dell'università. È una struttura importante per la città di Aosta e in Consiglio abbiamo deciso di velocizzarne i lavori. Certo, il parcheggio dell'ospedale è più vicino ma è a pagamento. La nostra idea, era quella di concedere l'utilizzo gratuito del parcheggio tra via Monte Pasubio e via Monte Solarolo a chi deve recarsi in ospedale, almeno in questo periodo in cui l'università non è ancora operativa. Prendiamo atto di quanto detto dall'Assessore e ci dispiace che non si voglia fare quanto da noi proposto

 

LT

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Comunicato n° 147 del 9 marzo 2022
Interrogazione sui tempi di attesa per gli interventi chirurgici in ospedale

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interrogazione sui tempi di attesa per gli interventi chirurgici in ospedale chiedendo al Governo se risponde al vero la notizia che, a causa dello spostamento del personale nei reparti Covid per questioni economiche vantaggiose, gli interventi non sono garantiti in tempi brevi anche per patologie che, invece, richiederebbero un intervento celere.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato che «l'ulteriore ondata di Sars-Cov2 ha nuovamente rallentato le prestazioni non urgenti. È del tutto incomprensibile, perché destituito di ogni fondamento, il riferimento allo spostamento del personale ai reparti Covid per questioni economiche vantaggiose. Preciso che il Governo ha approvato il Piano operativo regionale che prevede anche il recupero, sia in termini di quantità che di tempistica, delle liste di attesa chirurgiche e delle altre prestazioni sospese.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha replicato: «A fronte di una segnalazione molto grave, pubblicata su di una testata online, abbiamo ritenuto opportuno portare all'attenzione dell'Aula questa tematica. Siamo invasi da segnalazioni di ritardi, anche per interventi urgenti. In quinta Commissione, discutendo del Piano operativo regionale, ci era stata consegnata una tabella sui tempi di attesa e sul rispetto di questi: in quella sede avevamo preso atto che ci fosse stato un grosso passo avanti. Tuttavia, nei fatti, dal 2019 a oggi, i tempi non si sono ridotti, anzi sono notevolmente aumentati. Se non garantiamo in tempi utili e brevi una risposta dalla nostra sanità, costringiamo i nostri concittadini ad andare fuori regione, con costi che si riversano su tutta la comunità.»

 

SC

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Comunicato n° 148 del 9 marzo 2022
Interpellanza sull'invio delle rendicontazioni delle sanzioni del Codice della Strada da parte degli enti locali

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti in merito all'invio, da parte degli enti locali, ai Ministeri competenti, delle rendicontazioni delle sanzioni amministrative pecuniarie elevate ai sensi del Codice della Strada.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha sottolineato che «per quanto riguarda gli invii della documentazione ai Ministeri competenti, risulterebbe che la Valle d'Aosta sia la peggiore Regione italiana visto che ben 48 Amministrazioni su 74 (64,8%) non avrebbero presentato la documentazione entro i termini. Sulla base della normativa vigente, gli enti locali dovrebbero trasmettere entro il 31 maggio di ogni anno una relazione relativa all'anno precedente indicando i dati relativi ai proventi derivanti dalle sanzioni elevate ai sensi del Codice della Strada di propria spettanza e quelli derivanti da attività di accertamento eseguito su strade non di proprietà dell'ente da cui dipende l'organo accertatore. Questi ultimi devono essere ripartiti al 50% tra ente proprietario delle strade e ente da cui dipende l'organo accertatore: se l'ente non trasmette la relazione, la percentuale dei proventi che spetta loro è ridotta del 90% annuo e si configurano anche responsabilità di tipo disciplinare e per danno erariale con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti. Chiediamo al Governo quali sono i Comuni inadempienti; se l'eventuale riduzione del 90% ha influito sul bilancio regionale e in quale misura in termini di importi riferiti al 50% spettante alla Regione per i casi di accertamento eseguito su strade di sua proprietà; quali strategie si intendono adottare per il rispetto dell'applicazione delle norme sull'invio della documentazione

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, premettendo che le scadenze per gli adempimenti sui proventi introitati dal 2012 al 2019 sono state prorogate al 31 dicembre 2021, ha precisato che «i Comuni inoltrano le comunicazioni direttamente sul portale dedicato ed è impossibile per la Regione sapere quali sono gli enti locali inadempienti se non su specifica segnalazione ministeriale. Cosa che è avvenuta nel 2021 per i proventi del 2019 quando la Presidenza della Regione, nelle sue funzioni prefettizie, su richiesta del Ministero dell'interno, ha sollecitato gli enti che non avevano ancora inviato le relazioni. In quell'occasione risultavano inadempienti 26 Comuni e tutte le Unités des Communes. Nel mese di settembre 2021, la Presidenza ha inviato una nota al Ministero dell'interno evidenziando che tutti gli enti avevano inviato le relazioni e che, almeno cinque Comuni, pur risultando inadempienti avevano, in realtà, già inviato per tempo i dati richiesti.»

«Per quanto riguarda i motivi della mancata trasmissione della documentazione - ha proseguito il Presidente -, segnaliamo che molti Comuni hanno avuto difficoltà ad accedere alla piattaforma ministeriale, alcuni enti locali hanno sottovalutato l'adempimento formale visto che non hanno introitato nessun provento. Le Unités des Communes, invece, non hanno trasmesso i dati richiesti in quanto non sono proprietarie di strade e non hanno personale di Polizia locale che possa elevare sanzioni. I proventi da ripartire in misura pari al 50% tra ente proprietario della strada ed "ente accertatore", riguardano solo le violazioni dei limiti di velocità rilevati con l'autovelox. Ad oggi, non è dato conoscere se saranno adottate delle riduzioni dei proventi nei confronti dei Comuni. Sottolineo, inoltre, che queste inadempienze danno luogo anche a responsabilità disciplinari ed erariali nei confronti degli amministratori e funzionari e devono essere segnalate alla Corte dei Conti.»

«Sul rispetto dell'applicazione della norma - ha concluso Lavevaz -, ribadisco che la Regione è esclusa dal processo di trasmissione dei dati: la Presidenza, nell'esercizio delle funzioni prefettizie, può intervenire solo a seguito di richiesta esplicita del Ministero. Segnalo però che a partire dal 2022, è previsto l'obbligo di pubblicazione delle relazioni e sarà quindi possibile verificare direttamente l'adempimento degli obblighi previsti.»

La Consigliera Foudraz ha replicato: «La sua risposta non mi soddisfa per niente. Mi pare alquanto strano che non si riesca a risalire a quali siano i Comuni inadempienti. Sul punto mi riservo di fare ulteriori accertamenti

 

LT

 

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Comunicato n° 149 del 9 marzo 2022
Interpellanza sulla riqualificazione del ponte di Quincinetto

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula la questione della riqualificazione del viadotto che collega il comune di Quincinetto alla Statale 26.  

«La riqualificazione del ponte sulla Dora Baltea è uno dei nodi critici, tenuto conto anche della "frana di Quincinetto" che incombe su quella parte dell'autostrada A5 - ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis -. L'infrastruttura presenta segni di degrado e i lavori di adeguamento sismico effettuati nel 2019 non sono stati risolutivi: in fase di collaudo, infatti, sono stati prescritti controlli trimestrali sulla staticità del manufatto e la portata massima è stata fissata a 26 tonnellate, inibendo il traffico pesante. Con una sua ordinanza, il Sindaco di Quincinetto ha fissato a 44 tonnellate la portata massima ma solo in casi estremi. Questo viadotto è di grande importanza per la nostra regione, essendo l'unica alternativa percorribile in caso di chiusura dell'Autostrada Torino-Aosta. Chiediamo se l'Amministrazione regionale sia a conoscenza delle condizioni del viadotto e se siano state avviate delle interlocuzioni con la Regione Piemonte per risolvere le problematiche; se è intenzione di porre il tema all'attenzione delle istituzioni competenti: Ministero delle infrastrutture, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Comune di Quincinetto e gestori del servizio, anche nell'ambito della gestione complessiva della frana di Quincinetto.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «la situazione del ponte che collega Quincinetto alla Statale 26 è ben nota all'Amministrazione regionale e soprattutto alla Regione Piemonte, ed è stata presa nella dovuta considerazione nell’ambito della pianificazione di gestione del traffico in caso di interruzione del traffico autostradale, anche se, al momento, la situazione della frana è abbastanza sotto controllo e vi è in progetto la costruzione di un vallo.»

Riguardo al ponte, il Presidente ha ricordato che «la vicenda va avanti da diversi anni, anche con cause legali tra il Comune e la concessionaria autostradale Ativa in merito alla manutenzione del ponte. Ad un certo punto, la vetustà dell’infrastruttura ha comportato delle limitazioni alla sua fruibilità e la situazione è diventata rilevante nel contesto più generale della frana. Nel 2019, sono stati fatti dei lavori per la manutenzione ordinaria del ponte, che non hanno certo risolto i problemi di prospettiva. L’Assessore alle infrastrutture, Marco Gabusi, ha confermato l’impegno della Regione Piemonte a farsi carico delle richieste del territorio per la realizzazione di un nuovo ponte - che è l'unica soluzione - e a sollecitare il Ministero delle infrastrutture per quanto riguarda il finanziamento, trattandosi di un’opera complementare all’autostrada, nel contesto del rinnovo della concessione autostradale, attualmente scaduta. Le interlocuzioni, quindi, sono continue e anche noi, come Amministrazione regionale, provvederemo a sollecitare il Ministero in tal senso.»

Il Consigliere Ganis ha concordato sul fatto che «l'unica soluzione possibile per risolvere il problema della viabilità è la costruzione di un nuovo ponte: su quel tratto autostradale incombe una frana ed è dovere dell'Amministrazione regionale fare la sua parte, a tutela dell'economia regionale e dei comuni limitrofi del Piemonte. Tuttavia, siamo ancora qui a parlare di interlocuzioni e solleciti, ma il problema resta.»

 

SC

 

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Comunicato n° 150 del 9 marzo 2022
Interpellation sur la Maison du Val d'Aoste

 

La Maison du Val d'Aoste à Paris a fait l'objet d'une interpellation présentée par le groupe Lega Vallée d'Aoste pendant la séance du 9 mars 2022.

«J'ai déjà présenté des initiatives sur la Maison du Val d'Aoste qui ont été rejetées par le Conseil - a rappelé le Conseiller Erik Lavy -, même si le Président de la Région, en ces occasions, a réaffirmé l'importance de relancer cette structure qui aujourd'hui est encore fermée. Je demande combien a coûté l'entretien de l'immeuble en 2021, quelle est sa valeur actuelle et si la Région a eu des entretiens avec des sujets privés ou avec des associations pour réactiver cette structure

«L’entretien de l’immeuble a coûté 30.309 euros en 2021 et, sur la base d’une expertise effectuée fin novembre 2021, sa valeur actuelle s’élève à 1 million 210 mille euros - a précisé le Président de la Région, Erik Lavevaz -. Quelques sujets privés ont pris des contacts, courant 2021, pour vérifier la possibilité d’assumer la gestion de la Maison du Val d’Aoste, mais les entretiens développés n’ont pas abouti à des propositions concrètes. La raison est certainement liée au climat d’incertitude, qui est source de difficultés pour la programmation d’engagements et d’investissements, liée à la pandémie, difficultés qui relevaient à la fois du respect des règles destinées à la limiter et de la durée de celle-ci. Je voudrais rappeler, par exemple, que l’Assessorat de l’agriculture avait prévu d’être présent au Salon de l’agriculture de Paris, qui vient juste de fermer ses portes dimanche 6 mars, mais que les incertitudes liées à la vague de Covid de cet hiver l’ont amené à annuler sa participation. Actuellement, nous explorons donc d'autres hypothèses pour la gestion de la Maison du Val d’Aoste, pour laquelle les bureaux sont en train de vérifier la compatibilité avec la législation en vigueur et la durabilité économique et financière du projet. Il faut trouver des synergies qui nous permettront aussi de faire connaître davantage notre francophonie valdôtaine dans le monde français tout en relançant l'image touristique de notre région.»

Le Conseiller Lavy, en réplique, a affirmé: «On est encore en attente de comprendre quel sera le futur de la Maison du Val d'Aoste. Les temps pour relancer son activité sont vraiment trop longs et il n'y a pas de projets concrets. Je crains qu'on n'ira nulle part.»

Les travaux du Conseil reprennent à 15h30.

 

LT

 

 

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Comunicato n° 151 del 9 marzo 2022
Interrogazione e interpellanza sulla parificazione tra le categorie regionali e nazionali dei Vigili del fuoco e dei Forestali

 

La parificazione tra le categorie regionali e nazionali dei Vigili del fuoco e dei Forestali è stata nuovamente posta all'attenzione dell'Aula con un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista e un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 9 marzo 2022.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti, sottolineando «l'importanza di riconoscere pari dignità al lavoro di queste categorie di dipendenti, dando loro risposte celeri», ha ricordato: «Il Presidente della Regione nello scorso Consiglio ha illustrato il percorso da seguire per arrivare alla parificazione tra il contratto nazionale e quello regionale. La questione della parificazione previdenziale e stipendiale era stata presa in mano quando ero Presidente della Regione nel 2018, avviando un tavolo di confronto e da lì si sta trascinando per anni: io mi auguro che si possano vedere presto dei risultati concreti. La questione dei Vigili del fuoco è un esempio di una mala gestione della Valle d'Aosta rispetto alle proprie peculiarità: quella che doveva essere un'eccellenza è stata completamente dimenticata, causando problematiche grandissime. Penso alla gestione dei concorsi, al mancato recepimento delle circolari ministeriali, all'intervento del Corpo in missioni internazionali, alla questione del tesserino che dovrebbe valere come carta d'identità, alla formazione cui è correlata la questione del mancato pagamento delle trasferte. Ci stiamo occupando di queste problematiche? Fare politica significa intrattenere interlocuzioni con le istituzioni. Gli chiediamo quindi se abbia dato corso agli incontri sollecitati sia dal Corpo dei Vigili del fuoco che dal Corpo forestale; quali interlocuzioni abbia intrattenuto con il Governo centrale, su quali temi e con quali risultati; che cosa intenda fare in futuro.»

L'interrogazione del gruppo PCP era volta a conoscere gli aspetti di competenza regionale che si stanno affrontando.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha osservato che «ci sono iniziative su questo tema da un Consiglio all'altro senza soluzione di continuità, ma è chiaro che in dieci giorni non può essere cambiato il mondo. Che la Valle d'Aosta abbia avuto una mala gestione per quanto riguarda l'autonomia del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, quando qui parliamo di questioni previdenziali, mi risulta difficile capirlo. Ci sono invece situazioni puntuali come quelle delle trasferte per i corsi, che mi sono state poste e che stiamo cercando di risolvere.»

Per quanto riguarda la parte previdenziale, il Presidente ha parlato di «situazione è chiara: c'è la necessità di una norma di attuazione per consentire l’avvio del processo di equiparazione; l'ufficio legislativo sta lavorando per predisporla. Si tratta di una questione tecnica e dal momento che ci sarà la bozza, sarà la Commissione Paritetica a portarla avanti: non capisco quindi quali interlocuzioni io debba avere. Riguardo agli aspetti relativi allo status giuridico - situazione stipendiale, organizzazione dei due Corpi e loro collocazione all'interno dell'Amministrazione -, il personale sta preparando tutte le tabelle di equiparazione per avere lo status di ogni singolo componente del Corpo in modo poi da fare il passaggio, avendo anche un confronto con le organizzazioni sindacali. È quindi di tutta evidenza che le cose stanno andando avanti in modo parallelo.»

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, si è domandata: «Quali risultati sta portando a casa il Presidente? Abbiamo l'impressione che non abbia la più pallida idea dei problemi che sono sul tavolo: ha ripetuto la stessa risposta della volta scorsa, senza rispondere nel merito dei problemi che ho elencato a voce e per cui i Corpi valdostani vogliono transitare nel Corpo nazionale. Bisognerebbe quindi interloquire con Roma per cercare di equiparare i Corpi affinché vengano inseriti in tutta una serie di circuiti da cui ora sono esclusi. Il Presidente sminuisce la portata del problema.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha aggiunto: «Per quanto riguarda i Vigili del fuoco e il Corpo Forestale valdostano, il Presidente della Commissione Paritetica ha evidenziato che non vi sono ancora degli schemi di attuazione, perché è in corso l’interlocuzione con gli uffici della Regione Valle d’Aosta per comprendere l’entità e soprattutto quale sarà il bilancio che dovrà farsi carico del riallineamento previdenziale e pensionistico, ma ci sono temi prettamente regionali che possono essere affrontati con velocità: per i Vigili del Fuoco i mezzi vetusti in dotazione, la creazione di una postazione in bassa Valle, le problematiche dei pensionamenti previsti all'art. 53 della legge regionale 37/2009, la questione dei concorsi, per i Forestali la modifica della legge 12/2002, la carenza di formazione specifica (selvicoltura, fauna selvatica, legislazione ambientale). Anche oggi a tutto questo non ha risposto e non abbiamo nemmeno idea se si stia pensando di creare un comparto sicurezza o come sia possibile metterci anni per dei conteggi. Dovrò quindi tornare in un altro Consiglio con le stesse domande.»

 

SC

 

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Comunicato n° 152 del 9 marzo 2022
Interpellanza sulle iniziative per la promozione della rete escursionistica regionale

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, l'Aula ha affrontato nuovamente la questione della promozione della rete escursionistica regionale.  

«Il settore del cicloturismo nelle sue varie specialità è cresciuto molto negli ultimi anni, sia in campo nazionale che internazionale e la nostra regione ha delle grandi potenzialità che devono essere valorizzate per rendere la nostra offerta turistica più attrattiva - ha sottolineato il Consigliere Dennis Brunod -. Nel pieno della stagione estiva 2021, però, alcune località della Valle hanno riscontrato varie criticità nella regolamentazione e nella gestione dei sentieri. I risultati del lavoro svolto dal Tavolo tecnico (istituito nel mese di febbraio 2022) per lo studio di queste problematiche difficilmente potranno essere attuati a partire dall'imminente stagione primaverile-estiva. Chiediamo quindi quali siano i programmi e le tempistiche previste per la risoluzione delle problematiche; quali azioni si intendano intraprendere in vista della stagione primaverile e estiva 2022 per evitare le criticità riscontrate durante l'estate scorsa.»

L'Assesseur aux ressources naturelles, Davide Sapinet a expliqué que «au cours de ces dernières années, nous avons enregistré une croissance considérable du nombre de randonneurs, des catégories d’usagers des sentiers et les activités pratiquées sur le réseau des chemins ruraux se sont diversifiées: les parcours de promenades traditionnelles sont désormais empruntés par les itinéraires de trail, les vélos électriques et les vélos tout terrain. Il s'avère donc nécessaire un entretien accru des sentiers, afin d'éviter l’accroissement potentiel des accidents. Le thème revêt un intérêt considérable du point de vue touristique, économique, social et environnemental et concerne différents sujets publics et privés: ce sont les propriétaires des sentiers ou chemins ruraux qui suivent les parcours de randonnée ou qui ont, à divers titres, des compétences et des responsabilités de gestion, d’entretien ou de promotion, sans oublier les différents professionnels œuvrant dans ce secteur.»

«Compte tenu de la nécessité d’analyser les problèmes relatifs à la praticabilité de tous ces chemins, en fonction de leur utilisation par les randonneurs, le Gouvernement régional a constitué une cellule technique et juridique sous la direction du coordinateur du Département des ressources naturelles et du Corps forestier qui commencera ses travaux, officiellement, dans ces jours. Tout de même, les rencontres et les confrontations ont démarré déjà en 2021. La cellule fixera elle-même le programme de ses activités et ses travaux pourront prendre pour base l’étude sur les aspects juridiques, législatifs et économiques des sentiers et des chemins ruraux de la Vallée d’Aoste, qui a été confiée au Centre transfrontalier sur le tourisme et l’économie de montagne de l’Université de la Vallée d’Aoste et qui est presque terminée.»

«Abbiamo degli obiettivi ben definiti e un programma che dovrà affrontare, singolarmente nel metodo di lavoro ma congiuntamente nei tempi, sia l’aspetto legato alla sentieristica che quello legato alle strade poderali - ha concluso l'Assessore Sapinet -. Abbiamo una classificazione di massima dei sentieri che deve essere dettagliata. Il Tavolo lavorerà coinvolgendo gli enti e i soggetti portatori di interessi. L’obiettivo è quello di disporre, in tempi ragionevolmente utili, di proposte operative che consentano di adottare linee di indirizzo unitarie su tutto il territorio regionale per potere assicurare la piena fruizione della nostra rete escursionistica.»

Il Consigliere Brunod ha replicato: «L'Assessore ci ha rispiegato l'iter di costituzione e gli obiettivi fissati dal Tavolo tecnico. Sicuramente il tema è complesso ma non abbiamo avuto risposte sulle azioni concrete da realizzare in vista dell'imminente stagione. Il settore dell'e-bike è in continua crescita e si stima che entro il 2025 le biciclette a pedalata assistita saranno le più diffuse. Bisogna guardare al futuro intervenendo ora per evitare le criticità dell'anno scorso con soluzioni, anche temporanee, che non creino confusione sull'interpretazione delle norme di settore.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha aggiunto: «Non bisogna avere solo un occhio di riguardo per la sentieristica e le strade poderali ragionate in chiave turistica ma è importante trovare soluzioni efficaci anche per tutti coloro che svolgono il lavoro in montagna. La nostra agricoltura "eroica" non deve essere penalizzata ma valorizzata.»

 

LT

 

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Comunicato n° 153 del 9 marzo 2022
Interpellanza sull'individuazione di un programma per gli studenti ad alta dotazione cognitiva

 

Il tema della plus-dotazione cognitiva è stato affrontato nella seduta consiliare del 9 marzo 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Luca Distort ha evidenziato che «la plus-dotazione e le alte potenzialità cognitive sono una risorsa intellettuale imprescindibile per il bene di una società. Queste eccellenze devono essere messe in condizioni di trasformare il proprio talento in patrimonio collettivo ed è compito di chi amministra la comunità, in sinergia con le famiglie, fornire gli strumenti adeguati alle esigenze di questi bambini di apprendere costantemente nuove conoscenze e di approfondire quelle già acquisite, rispettando i loro tempi di apprendimento e le loro caratteristiche individuali in un'ottica di piena inclusività. Chi è maggiormente dotato di intelligenza dovrebbe essere naturalmente agevolato ma i bambini plus-dotati apprendono e agiscono in modo diverso e per questo necessitano di percorsi scolastici specifici perché, se mal gestita, la plus-dotazione si trasforma in un grande problema. Chiediamo quali siano le misure, in ambito scolastico, per consentire il riconoscimento, l'inclusività e la valorizzazione di questi studenti e quali siano le intenzioni attuali e future del Governo per la costruzione di un opportuno programma in merito.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha evidenziato che «nel definire e riconoscere il bisogno educativo degli alunni e degli studenti plus-dotati, la scuola della Valle d'Aosta ha sempre messo al centro dell'attenzione il dibattito sulla pedagogia inclusiva. Dal 1977 in poi, attraverso una serie di leggi, si è concretizzato il passaggio verso la "didattica inclusiva" che dovrebbe consentire il pieno sviluppo formativo di tutti gli alunni, allargando in maniera progressiva, l'orizzonte delle possibili difficoltà scolastiche: dalla condizione di disabilità, ai disturbi specifici dell'apprendimento, fino ad includere tutti coloro che possono presentare bisogni educativi speciali, compresi i soggetti plus-dotati. Una nota del MIUR chiarisce che è corretta la prassi di individuare queste categorie di alunni nell'ambito dei BES (Bisogni educativi speciali) e definisce l'importanza di fare un'analisi di contesto che consenta di individuare i bisogni dei singoli studenti nella logica che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali, consentendo alla scuola di fornire una risposta personalizzata

A livello regionale, l'Assessore ha specificato: «Stiamo aggiornando il protocollo BES nel quale è già stato inserito un richiamo specifico sulla condizione della plus-dotazione. Presso l'USAS è operativo l'Ufficio inclusione che supporta le scuole e le famiglie nell'individuazione delle strategie inclusive migliori. Nel 2020 è stata creata la "Class room DAD inclusione e disabilità" che prevede una parte dedicata proprio ai BES per aiutare i docenti a riconoscere questa tipologia di soggetti. Inoltre, la Sovrintendenza agli studi si occupa di realizzare momenti formativi e informativi per capire i bisogni educativi speciali, compresi quelli degli alunni plus-dotati Nell'ambito dei tavoli di lavoro sull'inclusione si è condiviso che la formazione sui BES potesse comprendere tipologie diverse di alunni tra cui anche i plus-dotati che possono vivere un profondo disagio. Si rischia, infatti, di rendere invisibili bambini ad alto potenziale che, per varie ragioni, presentano un rendimento molto inferiore alle loro possibilità. Nelle scuole valdostane è poi anche diffusa la pratica della valorizzazione del metodo attraverso la selezione di studenti per partecipare a concorsi, competizioni nazionali e internazionali. Infine, a partire dal prossimo anno scolastico, si ipotizza di effettuare una ricognizione puntuale della plus-dotazione nelle scuole di ogni ordine e grado, comprese le paritarie, con una raccolta di interventi e azioni adottati dai docenti per implementare le buone prassi da mettere a sistema.»

Il Consigliere Distort ha replicato: «Il nostro gruppo è sempre impegnato a portare all'attenzione dell'Aula esempi di buona amministrazione e sono contento di aver suscitato la sua attenzione e comprensione del problema. A lei rimane il fardello importante di dare seguito alla questione. La plus-dotazione si manifesta già quando il bambino frequenta le scuole primarie ed è estremamente importante che l'individuazione non sia affidata solo a personale docente che deve, invece, essere affiancato da specifiche figure professionali, in sinergia con le famiglie. Come dice bene Ken Robinson: "Le risorse umane sono come le risorse naturali, giacciono in profondità, ecco perché bisogna andarle a cercare e soprattutto bisogna creare le condizioni affinché queste risorse si manifestino".»

 

LT

 

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Comunicato n° 154 del 9 marzo 2022
Interpellanza sul collegamento tra Pila e Cogne

 

Il collegamento tra il comprensorio sciistico di Pila e il comune di Cogne è tornato di attualità con un'interpellanza della Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 9 marzo 2022.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, nel richiamare il progetto della nuova telecabina Pila-Couis presentato dalla società Pila Spa a dicembre scorso «che collegherà direttamente la zona di arrivo della telecabina Aosta-Pila con la Platta de Grevon, a 2.723 metri di quota, sullo spartiacque tra la conca di Pila e la valle di Cogne», ha chiesto se sia stata anche verificata (o si intenda verificare) la fattibilità di un futuro collegamento con Cogne. «È un tema importante da valutare se si crede nello sviluppo di un unico grande comprensorio, che coniugherebbe l'offerta invernale di Pila con quella prevalentemente estiva di Cogne. Vorremmo quindi capire se lo si ritenga strategico per il futuro dell'area e, più in generale, per l'offerta turistica della Valle d'Aosta. Ovviamente è da valutare la fattibilità tecnica ed economica, anche a fronte della scelta di posizionare la stazione di arrivo nell'area della Platta de Grivon. Sono considerazioni da fare prima di fare investimenti importanti come questo.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha premesso che «i lavori che stiamo portando avanti sono fatti in piena collaborazione con i rappresentanti dei territori interessati. Questo è un progetto che ha rilevanza non solo sui piani regolatori ma anche in un'ottica di sviluppo turistico. Uno degli elementi alla base del progetto di sviluppo della Pila Spa è quello di non precludere la possibilità di uno collegamento verso Cogne: sotto il profilo tecnico, la scelta di posizionare l'arrivo della telecabina alla Platta de Grevon non pregiudica un futuro collegamento. Peraltro, la Pila Spa ha commissionato in passato uno studio per valutare gli aspetti geologici: studio che non ha riscontrato problematiche ostative alla realizzazione di un collegamento funiviario tra Pila e Cogne. Dal punto di vista politico, noi vediamo un futuro strategico, ma siamo cauti nel definire questo progetto fattibile, sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello della sostenibilità economica. Voglio procedere con serietà senza creare esagerate aspettative; è quindi necessario condurre degli studi di fattibilità e di sostenibilità, sia ambientale, sia tecnica, sia economica. Ad oggi ci sono dei nuovi elementi che vanno tenuti dalla società nella massima considerazione, come ad esempio l'esplosione dei costi di questo ultimo periodo che può pregiudicare anche la sostenibilità degli investimenti. Le valutazioni fatte qualche mese fa, oggi vanno riverificate. In questa prospettiva, bisogna capire come andare avanti, cercando anche di valutare se questo collegamento funiviario possa essere non soltanto commerciale ma anche di trasporto pubblico.»

Il Vicecapogruppo Aggravi ha parlato di «visione più prudente rispetto agli slanci del passato. E questo è positivo: sono d'accordo con la necessità di avere contezza dei progetti e di tenere conto delle volontà e delle aspettative delle comunità locali. Tuttavia, è bene che anche quest'Aula sia coinvolta, perché altrimenti si rischia di trovarci con le stesse problematiche che si stanno avendo oggi con il progetto di Cime Bianche. Sollecito il Presidente della quarta Commissione a condurre un approfondimento in Commissione su questa tematica. I grandi progetti devono maturare attraverso una coscienza maggiore sugli investimenti futuri della nostra regione: solo così possiamo fare delle scelte che siano sostenibili e che abbiano un senso per la nostra comunità.»

 

SC

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Comunicato n° 155 del 9 marzo 2022
Interpellanza sugli impianti di autodemolizione

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato all'attenzione dell'Aula la questione dei rifiuti speciali e degli impianti di trattamento dei veicoli fuori uso.

La Capogruppo Erika Guichardaz, ricordando che «secondo il Piano regionale dei rifiuti, la Valle d'Aosta nel 2018 ha prodotto 329.190 tonnellate di rifiuti speciali (309.190 tonnellate non pericolosi e 19.264 tonnellate pericolosi)», ha evidenziato: «come nel Piano, per ora molto carente rispetto alla tematica dei rifiuti speciali, i dati sulla quantità dei rifiuti e l'attuazione dei principi di auto-sufficienza e di prossimità dovrebbero assicurare un sistema impiantistico ido-neo a rispondere alle esigenze del territorio, evitare una eccessiva discrezionalità e un sovradimensionamento degli impianti. Attualmente è alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) il progetto di modifica di un'attività di autodemolizione sita a Saint-Marcel che prevede un aumento notevole dei quantitativi massimi lavorabili da 8.000 a 48.000 tonnellate l'anno. Chiediamo di conoscere i dati generali della produzione di rifiuti speciali pericolosi e non al 2021 e la potenzialità complessiva degli impianti autorizzati; i dati aggiornati sugli impianti per il trattamento dei veicoli fuori uso; le problematiche di gestione dell'impianto di Saint-Marcel emerse a seguito dei sopralluoghi del Corpo forestale e quali siano gli intendimenti per evitare un eventuale sovradimensionamento dei veicoli fuori uso rispetto all'effettiva produzione in Valle d'Aosta.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore all'ambiente, ha premesso che «il Piano regionale di gestione dei rifiuti 2022-2026 riporta la serie storica fino al 2018 dei quantitativi prodotti di rifiuti speciali pericolosi e non, riconducibili alla gestione dei veicoli fuori uso. La pianificazione è stata definita sul dato del 2018 anche perché i dati relativi al 2020-2021 non sono significativi a causa dell'emergenza pandemica che ha rallentato i consumi e di conseguenza il volume dei rifiuti speciali. Nel 2018 il quantitativo totale sul recupero di veicoli fuori uso è di 3.560 tonnellate (e il dato 2019 è pressoché uguale), che equivalgono a circa 2.700 veicoli rottamati, a fronte di un parco circolante di circa 250 mila veicoli. Lo scorso anno sono stati immatricolati circa 45mila nuovi automezzi di cui circa 400 vetture a bassa emissione che hanno usufruito del contributo regionale.»

«È importante segnalare - ha aggiunto il Presidente - che la Regione non rilascia concessioni per impianti di trattamento di rifiuti speciali ma autorizzazioni e che il Piano rifiuti contiene un'approfondita analisi di settore da cui si evince, tra l'altro, che questo settore è uno dei pochi in cui la Regione raggiunge l'autosufficienza. Inoltre, si ricorda che la legge 16/2019 sulla mobilità sostenibile e gli incentivi statali hanno generato una richiesta aggiuntiva di cittadini disposti a rottamare il proprio veicolo - spesso ancora in ottimo stato - a favore di uno elettrico o ibrido plug-in per poter accedere agli incentivi regionali e statali. Il sovradimensionamento dai lei ventilato è dovuto per l’appunto alla necessità di gestire un numero più elevato di veicoli da rottamare collegata alla legge domanda-offerta generata dagli incentivi regionali e statali. Infine, preciso che l’istanza richiamata non è ancora assentita ed è per l’appunto in fase di VIA proprio per analizzare nel dettaglio gli impatti di tale modifica all’autorizzazione, conseguente agli effetti di un mercato "dopato" da incentivi che genera rispetto alle medie storiche un aumento del numero di autoveicoli portati alla rottamazione.»

Per quanto riguarda i dati sui rifiuti speciali del 2021, il Presidente Lavevaz ha chiarito che non sono immediatamente disponibili perché «sono il risultato di una serie di elaborazioni complesse che vedono coinvolti più enti. Le banche dati del Modello unico di dichiarazione ambientale saranno disponibili in formato definitivo solo nei primi mesi del 2023. Ad oggi risulta disponibile e validato solo il dato 2019 che attesta una produzione di rifiuti speciali non pericolosi di 135mila tonnellate e pericolosi di 14mila tonnellate.»

«Gli impianti di trattamento dei veicoli fuori uso attualmente autorizzati sono cinque - ha proseguito Lavevaz -. I dati validati attestano per il 2018: rifiuti speciali non pericolosi 3.035 tonnellate, pericolosi 525 tonnellate; per il 2019: rifiuti speciali non pericolosi 3.420 tonnellate, pericolosi 655 tonnellate. I dati per il 2020, non ancora validati, stimano un leggero aumento a 3.522 tonnellate per i rifiuti speciali non pericolosi e 722 tonnellate per quelli pericolosi. Le problematiche di gestione dell'impianto di Saint-Marcel riguardano, nel complesso, il superamento dei limiti quantitativi annui imposti per la lavorazione e lo stoccaggio temporaneo degli automezzi da trattare. Dai dati citati, si ritiene che i numeri in gioco per il settore in questione siano limitati e commisurati alle dinamiche locali, tanto da non comportare dei sovradimensionamenti.»

La Consigliera Guichardaz, nella replica, ha osservato: «Sugli impianti di trattamento di veicoli fuori uso è interessante rilevare che dalle linee guida redatte dall'Apac nel 2005 ad oggi i cinque impianti presenti in Valle hanno potenziato notevolmente i quantitativi lavorabili arrivando a circa 29mila tonnellate. Se Saint-Marcel passasse a 48mila tonnellate arriveremmo a quasi 70mila tonnellate: l'area, già oggi, è completamente invasa dalle auto in demolizione e quindi ci si chiede come si possa quintuplicare quel quantitativo. È oltretutto preoccupante che si passi da 16 veicoli pesanti al giorno che transitano a Saint-Marcel a 90 veicoli pesanti al giorno. I numeri da lei forniti fanno capire che non sono solo le auto in Valle d'Aosta che andrebbero a demolizione, ma ci sarebbe un'importante importazione. Anche il PNRR individua due grandi riforme rispetto alla strategia dei rifiuti e una di queste riguarda l'economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti: in questo secondo documento vi è la specifica rispetto alla questione dell'indicazione dei criteri per individuare le aree non idonee ad accogliere impianti di smaltimento e una stima del fabbisogno impiantistico per soddisfare le esigenze regionali. Auspichiamo che anche questo documento sia recepito in fase di pianificazione regionale e si pensi ad una modifica in tal senso.»

 

SC

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Comunicato n° 156 del 9 marzo 2022
Interpellanza sulle iniziative dell'ARER in materia di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, la Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto delle iniziative dell'ARER in materia di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha sottolineato che «una parte importante del patrimonio dell'ARER è costituita da immobili di proprietà non esclusiva, ove vi sono anche proprietari privati. Le norme prevedono maggioranze assembleari ridotte per deliberare opere anche imponenti ed economicamente impegnative, quali ad esempio, quelle per la riqualificazione energetica che, oltre ad avere un impatto positivo sull'ambiente, contribuiscono a ridurre le spese di gestione ordinaria degli inquilini e generano un aumento di valore del patrimonio detenuto dalla pubblica amministrazione. Siamo venuti a conoscenza che, in alcuni condomìni di proprietà mista, in sede di votazione per deliberare l'esecuzione o meno di queste opere, l'ARER si sarebbe astenuta; in altri casi, invece, ha richiesto della documentazione aggiuntiva e in altre assemblee, avendo la maggioranza, ha deliberato il ricorso a procedure ad evidenza pubblica. Chiediamo quindi se la linea tenuta dall'ARER sia stata condivisa con la Giunta regionale; se si approvi questa politica e, in caso negativo, se sia intenzione intervenire in merito chiedendo all'Azienda di rivedere la sua condotta in sede di deliberazioni assembleari.»

«Il Consiglio di amministrazione dell'ARER, con propria delibera del 2021, ha tracciato le linee guida che i rappresentanti dell'Azienda devono seguire per la votazione nelle assemblee condominiali rispetto al Superbonus 110% - ha precisato l'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse -. L'investimento di somme pubbliche è vincolato all'adozione di procedure a evidenza pubblica che devono garantire la trasparenza, la parità di trattamento e il contenimento della spesa. Inoltre le quote a carico dell'Azienda devono comunque essere reperite e vincolate nel rispetto delle previsioni di bilancio armonizzato. Secondo la normativa di settore, nei casi in cui le somme pubbliche impiegate risultino maggioritarie, (cioè per millesimi dell'area superiori a 500), il voto favorevole dell'azienda è subordinato all'adozione di procedure simili a quelle a evidenza pubblica previste dal Codice degli appalti. Nel caso in cui i millesimi siano inferiori a 500, l'ARER, per poter esprimere il proprio voto, richiede la trasmissione anticipata di tutta la documentazione necessaria per valutare l'opportunità di intervento e la congruità delle offerte rispetto ai lavori da eseguire. Quindi, l'astensione alla votazione è legata solo alla mancata trasmissione della documentazione e può essere sicuramente oggetto di rivalutazione. Rileviamo, infine, che la posizione di ARER nelle assemblee condominiali è marginale, tenuto conto che, per l'approvazione dei lavori collegati al Superbonus, è richiesta la maggioranza semplice degli intervenuti e, almeno, un terzo del valore dell'edificio (poco più del 33%). La politica di ARER è dettata dalla correttezza dell'azione pubblica e, di conseguenza, non può che incontrare il favore dell'Amministrazione.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «L'azione di ARER ha dei risvolti particolari: sostenere la propria astensione in un'assemblea condominiale può avere un'efficacia deterrente in certe condizioni, anche se non si ha la maggioranza dei millesimi. Stabilire che la procedura deve essere analoga a quella a evidenza pubblica, con la richiesta di tre preventivi per i tecnici che fanno i progetti o di tre potenziali ditte che eseguono i lavori, è impensabile di questi tempi. Anche la valutazione della congruità dell'offerta economica, con il superbonus che prevede la restituzione del 110% della spesa sostenuta, è sicuramente un paradosso. Tutte queste criticità nascono da precedenti decisioni: la scelta, più politica che tecnica, di vendere gli appartamenti di proprietà dell'ARER è stata scellerata e le problematiche legate alla formazione della volontà del condominio a proprietà mista oggi emergono in maniera evidente creando dei "mostri giuridici" difficili da gestire. Bisogna cercare di porre rimedio a quello che è stato fatto, a volte, in modo sconclusionato, per rivalutare il patrimonio immobiliare dell'Azienda.»

 

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Comunicato n° 157 del 9 marzo 2022
Interpellanza sugli interventi di riqualificazione del quartiere Cogne

 

Nella seduta consiliare del 9 marzo 2022, il Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) ha interpellato il Governo sulle modalità di riqualificazione del quartiere Cogne.

Il Consigliere Baccega ricordando che, su richiesta della terza e della quinta Commissione consigliare, l'ARER ha presentato una relazione sulla riqualificazione del quartiere Cogne, ha chiesto se «per il Superbonus 110% sarà utilizzata la procedura dello sconto in fattura sia per i condomìni interamente di proprietà dell'ARER che per quelli misti in cui ARER detiene delle quote di millesimi e se sarà utilizzata la gestione del credito di ARER per tutta la capienza fiscale, anticipando quindi il pagamento dei lavori con liquidità propria. Per quanto riguarda i condomìni misti vorrei sapere se si è provveduto o si provvederà ad affidare gli interventi e i lavori edilizi alle imprese o ditte attraverso gli amministratori di condominio senza predisporre gare pubbliche. Ho appreso che esistono 133 alloggi vuoti che richiedono interventi e che si aspettano risorse economiche dallo Stato: percorso che non condivido in quanto dovrebbe essere la Regione a finanziare gli interventi per dare risposte immediate.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato che «i lavori finanziati con il Superbonus 110% sono di tre tipi: quelli che fanno riferimento al progetto presentato nell'ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare (PINQuA) sul quartiere Cogne; quelli che fanno riferimento a tutti gli altri fabbricati gestiti dall'ARER; quelli per i fabbricati costituti in condominio con Amministratore, in cui l'ARER detiene delle quote.»

«Per quanto riguarda il PINQuA, i fabbricati sono di totale proprietà dell'ARER o sono gestiti dall'ARER ma non sono costituiti in condominio (con un numero di proprietari inferiore a otto). In questo caso, per i lavori, l'ARER non utilizza lo sconto in fattura ma opera la cessione del credito alla Cassa Depositi e Prestiti aderendo ad un prodotto ad hoc per gli ex Istituti autonomi Case Popolari, con un finanziamento che sarà garantito dalla Regione.»

«Per i fabbricati gestiti dall'ARER, non in condominio, il Consiglio di amministrazione dell'Azienda ha optato per intervenire con lavori finanziati con il Superbonus 110% prioritariamente sui fabbricati di totale proprietà che hanno maggiore necessità. Per questi lavori, l'ARER non utilizza lo sconto in fattura ma opera la cessione del credito, con la contestuale messa a disposizione di un fido a valere sull'intero importo, a un istituto bancario individuato mediante procedura di gara di appalto.»

Per quanto riguarda i fabbricati costituiti in condominio, con Amministratore, l'Assessore Barmasse ha specificato che «le espressioni del voto in assemblea di ARER sono state definite dal CdA con propria deliberazione perché solo il CdA può operare scelte che impegnano economicamente l'Azienda. Nel caso di lavori proposti dall'amministratore condominiale, per poter votare favorevolmente, occorre che l'ARER acquisisca tutta la documentazione. Inoltre, l'investimento di somme pubbliche è vincolato all'adozione di procedure ad evidenza pubblica che garantiscano la trasparenza, la parità di trattamento e il contenimento della spesa.»

Il Consigliere Mauro Baccega si è detto soddisfatto della risposta e ha ringraziato l'Assessore per aver fornito il cronoprogramma degli interventi nella serata di ieri.

 

SC

 

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Comunicato n° 158 del 9 marzo 2022
Conclusi i lavori dell'Adunanza consiliare

 

In chiusura dell'adunanza del 9 marzo 2022, il Consiglio Valle ha discusso una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista sul castello di Introd. Il testo, ritirato dalle proponenti per approfondire le modalità a seguito della discussione in Aula, intendeva impegnare la Giunta a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica dell'acquisizione del maniero e a compiere gli atti necessari, compresa l'individuazione delle risorse finanziarie, per esercitare il diritto di prelazione da parte della Regione.

«Qualora gli attuali proprietari, come pare quasi certo arrivino al primo passaggio per la vendita del maniero - ha ricordato la Consigliera di PCP Chiara Minelli -, la Regione avrà 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione. Nel tempo, la Regione ha acquisito, restaurato e gestisce oggi quasi tutti i principali castelli in Valle, che rappresentano un tassello importantissimo dell'offerta turistica valdostana che occorre valorizzare, diversificare e ampliare anche nella stagione invernale. Tenuto conto che la bozza di "Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici" raccomanda di sviluppare una nuova e più diversificata offerta basata su di una nuova strategia turistica e che il programma di governo 2020-2025 rappresenta la volontà di impostare un progetto efficace per la fruizione integrata di tutto il patrimonio storico nell'ambito dei vari circuiti turistici, noi crediamo che l'acquisizione del castello di Introd, dall'importante valore storico, possa inserirsi in questo percorso di valorizzazione e di diversificazione del prodotto Valle d'Aosta

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha ribadito: «Abbiamo già manifestato l'interesse per l'importanza storica, artistica e culturale del castello di Introd. Stiamo facendo le opportune valutazioni dal punto di vista della sostenibilità e della copertura dell'investimento. Tuttavia la mozione, presentata in questo momento, prima dei necessari passaggi formali, è assolutamente inopportuna.» 

Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 23 e giovedì 24 marzo.

 

SC-LT

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