CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione del Consiglio regionale del 22 e 23 settembre 2021

Indice



Comunicato n° 526 del 16 settembre 2021
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato mercoledì 22 e giovedì 23 settembre 2021, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 50 oggetti.

L'Assemblea inizierà i propri lavori nominando il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali, previsto dall'articolo 33 bis del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, e trattando la rivisitazione del piano di risanamento della Società Struttura VdA srl, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 3342/XIV del 27 marzo 2018.

Delle 15 interrogazioni, 13 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: tempistiche per la nomina del nuovo Assessore all'ambiente, trasporti e mobilità sostenibile; utilizzo del lavoro agile da parte dell'Amministrazione regionale con particolare riferimento ai dipendenti che fruiscono dei permessi di cui alla legge 104/1992 relativa all'assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate; mancata partecipazione delle massime cariche regionali alla celebrazione eucaristica di San Grato; studio demografico sull'evoluzione della popolazione della Valle d'Aosta nei prossimi 10 anni; ritardo della pubblicazione delle graduatorie dei docenti supplenti e della loro conseguente nomina; situazione dell'assegnazione delle cattedre al personale docente delle scuole valdostane; stato dell'arte degli allacciamenti all'impianto di depurazione dell'Unité des Communes Valdigne-Mont-Blanc; tempistica e operazioni tecnico-amministrative necessarie per l'effettiva fruibilità del parcheggio situato a nord dell'ex Caserma Testafochi; ultimazione dei lavori riguardanti la Strada Statale 26 e il tratto autostradale tra Aosta e Courmayeur; messa a disposizione di test salivari per le scuole valdostane e per le categorie di lavoratori sprovvisti di green pass; ricostituzione delle Commissioni medico-collegiali per l'accertamento delle condizioni di sordomuto e di cieco civile; interventi per garantire la libera scelta del pediatra; reazioni avverse al vaccino anti Covid-19 rilevate in Valle d'Aosta.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato due interrogazioni per chiedere notizie delle misure per l'utilizzo del green pass negli impianti di risalita da parte dei turisti stranieri e dell'intervento della Regione per il rimborso ai fruitori di teleskipass dei diritti di segreteria per le stagioni 2019-2020 e 2020-2021.

Sono invece 23 le interpellanze iscritte all'ordine del giorno, di cui 21 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: priorità dell'azione di governo e tempistiche per l'attuazione dei punti programmatici; valutazione complessiva dell'accoglienza in favore di cittadini stranieri in Valle d'Aosta; interlocuzioni con il Comune di Aosta per la soluzione del problema del degrado della zona dell'autostazione; eventuali criticità emerse dalle ispezioni effettuate nei Centri di accoglienza temporanea sul territorio; azioni per fronteggiare l'emergenza recata da ungulati e predatori; previsione nella disciplina delle aree verdi pubbliche di aree delimitate in cui è consentito l'accesso ai cani accompagnati dal relativo proprietario; posizionamento di apposita segnaletica lungo il percorso della via Francigena; azioni per attrarre squadre di calcio di alto livello in Valle d'Aosta per effettuare il ritiro sportivo estivo; strategia di promozione dell'attività culturale regionale nella imminente edizione del "Salone internazionale del libro" di Torino; rispondenza alle finalità della Cittadella dei Giovani di alcune iniziative previste nel programma della manifestazione "Pride no prejudice"; accertamento della rispondenza alle finalità della Cittadella dei Giovani delle iniziative in programmazione; progettualità e relative modalità di spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)  per la Regione Valle d'Aosta; attuazione di una completa autonomia della scuola valdostana; risoluzione delle criticità connesse all'utilizzo della piattaforma informatica per insegnanti e studenti; avvio di un tavolo di confronto con il Comune di Aosta per la soluzione delle criticità del Piano generale del traffico urbano della città; risultanze dell'incontro tra Regione e Comune di Chamois sul tema dell'esternalizzazione della gestione della funivia Buisson-Chamois; interventi a favore delle imprese locali anche attraverso la sburocratizzazione dell'Amministrazione regionale; interventi per limitare nei prossimi mesi le criticità di percorrenza del tratto di Strada Statale 26 che collega il capoluogo regionale con l'alta Valle; interlocuzioni con l'Agenzia delle entrate per estendere la detrazione fiscale a tutte le opere rientranti nella definizione regionale di ristrutturazione edilizia; obiettivi per la riforma del modello organizzativo di medicina di base della Valle d'Aosta; accesso al polo vaccinale del Palaindoor di Aosta per l'esenzione alla vaccinazione anti Covid-19.

Due interpellanze sono state depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: la prima riguarda i risarcimenti per gli allevatori i cui capi sono caduti in un dirupo; la seconda tratta delle problematiche inerenti l'aggiornamento della graduatoria degli educatori del Convitto di Aosta.

Il Consiglio discuterà anche 2 mozioni, entrambe a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste, volte a: prevedere una riduzione della tassa per l'abilitazione all'esercizio venatorio per la stagione 2022-2023 in proporzione alla sospensione dovuta alle misure anti Covid-19; attuare interventi annuali di manutenzione e integrazione della segnaletica del tratto di Alta Via n. 2 tra Champorcher e Donnas.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 530 del 20 settembre 2021
Iscritti due punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio del 22 e 23 settembre

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocata in via ordinaria mercoledì 22 e giovedì 23 settembre 2021, è stato integrato da due punti.

I Consiglieri tratteranno infatti il bilancio al 31 dicembre 2020 della gestione straordinaria in liquidazione della Casa da gioco di Saint-Vincent, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 88/1993, sul quale la quarta Commissione "Sviluppo economico" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione di giovedì 16 settembre scorso.

In discussione anche un'interrogazione a risposta immediata delle Consigliere del gruppo PCP Chiara Minelli ed Erika Guichardaz per chiedere notizie sulla realizzazione di tracce a forma di croce nel vallone delle Cime Bianche.  

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 52 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 534 del 22 settembre 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'adunanza consiliare, convocata oggi, mercoledì 22, e domani, giovedì 23 settembre 2021, riferendo che la Conferenza dei Capigruppo, riunita ieri, ha deciso di accorpare alcune iniziative ispettive: saranno discussi congiuntamente il punto 15, 16 e 41, quindi il 21 e il 45, e infine il 36 e il 37.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni, ha parlato di «estate densa di attività e di interlocuzioni con lo Stato, non sempre con risultati proficui per le Regioni. Sul piano dei rapporti finalizzati ad un parere sui vari decreti “green pass”, ad esempio, che si sono susseguiti nelle ultime settimane, il livello dell’interlocuzione si è spesso ridotta a una comunicazione di scelte già prese. Sul piano della pandemia, l’estate ha dimostrato come il piano vaccinale abbia funzionato secondo le previsioni fatte. Il virus continua a circolare, a tratti anche in maniera importante, ma la ricaduta sul piano sanitario è stata molto meno impattante rispetto alle prime ondate e risulta attualmente gestibile. I nostri numeri sono attualmente di 87.826 persone che hanno ricevuto almeno una dose, 80.470 mila che hanno completato il ciclo; nella fascia 12-19 anni, il 57% ha ricevuto la prima dose mentre il 48% ha completato il ciclo; nella fascia debole, ossia gli over 80, il 92% ha completato il ciclo vaccinale; attualmente 4 classi sono in quarantena, i positivi al 21 settembre sono 61, i ricoverati 3 e nessuno in terapia intensiva.»

«È evidente - ha aggiunto Lavevaz - che su alcune fasce di età, la fascia dei ragazzi da 12 a 18 anni in particolare, c’è ancora del lavoro da fare per raggiungere una percentuale di popolazione vaccinata accettabile. Inutile dire che questo è un passaggio fondamentale, stante anche l’evidenza scientifica che la variante delta è particolarmente aggressiva per i ragazzi. Un invito caloroso ai genitori a fare vaccinare i figli è quindi doveroso e necessario. Questo trend ci permette di fare delle considerazioni importanti soprattutto in riferimento alla prossima stagione invernale, e alla prospettiva di poter ipotizzare una stagione normale. Una stagione in cui, come stiamo facendo oggi, si possa vivere - o meglio convivere con il virus - con una ricaduta sanitaria gestibile, ma soprattutto con le attività che possono lavorare a pieno ritmo (o quasi).  La responsabilità ed il senso civico dei singoli permetterà la ripartenza di tutti.»

Il Presidente ha anche riferito che nella giornata di ieri ha incontrato, insieme all’Assessore Marzi e al Senatore Lanièce, la sottosegretaria Sartore del Ministero dell’economia e delle finanze. «Un incontro che abbiamo chiesto a seguito degli incontri avuti con la stessa prima dell’estate - ha detto Lavevaz -. L’obiettivo di allora, come quello di ieri era quello di ottenere una riduzione sul contributo alla finanza pubblica per il prossimo anno in ragione della situazione pandemica e della conseguente crisi economica che comporterà delle minori entrate oltre naturalmente alle maggiori spese, in particolare per quanto riguarda la spesa sanitaria. Un incontro proficuo che ha portato il Ministero a proporre una riduzione non solo per il 2022 ma per i prossimi anni del contributo alla finanza pubblica. Si è ottenuto anche l’impegno da parte del Governo a chiudere un accordo formale entro le prossime settimane, in modo da poter utilizzare queste maggiori risorse disponibili nel bilancio di previsione in fase di elaborazione. L’entità della riduzione sarà definita nei prossimi incontri nelle prossime settimane.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha chiesto al Presidente Lavevaz se «sui referendum in materia di giustizia promossi dalla Lega c'è una posizione, o meglio un'adesione, della Regione autonoma Valle d'Aosta, visto che il Presidente della Regione aveva detto che il tema era oggetto di riflessione.»

Il Presidente Lavevaz ha risposto che «ad oggi una posizione della maggioranza non c'è: confesso che non ne abbiamo parlato in maniera compiuta all'interno della maggioranza, anche se qualche riflessione su questo tema è stata fatta. Decideremo nelle prossime settimane se sottoporre un documento in Consiglio.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 535 del 22 settembre 2021
Nominato il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali

 

Nella seduta del 22 settembre 2021, il Consiglio Valle ha nominato il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali, introdotto con legge regionale n. 6/2021 modificativa delle disposizioni in materia di autonomia funzionale dell'Assemblea legislativa (n. 3/2011). Compito del Comitato, composto da sei Consiglieri in modo da garantire la presenza paritaria di maggioranza e opposizione, è quello di valutare gli effetti delle politiche allo scopo di migliorare la qualità della normazione e i processi decisionali.

Sono stati eletti in seno al Comitato i Consiglieri Alberto Bertin (PCP), Pierluigi Marquis (AV-SA), Roberto Rosaire (UV) per la maggioranza, Marco Carrel (PlA), Simone Perron (Lega VdA) e Paolo Sammaritani (Lega VdA) in rappresentanza delle opposizioni.

«La nomina del Comitato paritetico rappresenta il primo passo concreto per l'attuazione della funzione valutativa degli effetti dei provvedimenti legislativi adottati e della loro capacità di rispondere a problemi collettivi - ha detto il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin -. Una funzione che il nostro Consiglio ha introdotto a partire dall'inizio di questa legislatura con le modifiche alla legge regionale 3 del 2011 e che si affianca alle tradizionali funzioni di controllo che spettano agli organi assembleari. Infatti, la filosofia del Comitato è bipartisan e gli strumenti tipici della propria azione sono le clausole valutative, ossia degli specifici articoli che danno mandato ai soggetti attuatori, in primis agli apparati dell'Esecutivo, di informare i Consiglieri sull'attuazione e i risultati ottenuti dalle leggi approvate. La volontà di svolgere un ruolo più incisivo nell'indirizzare le politiche regionali non può prescindere dal dotare l'Assemblea legislativa di quegli strumenti conoscitivi necessari a capire cosa sia accaduto dopo l'approvazione di una legge regionale, in modo da poter valutare se le scelte compiute si siano dimostrate utili a tutelare l'interesse collettivo e, se del caso, fornire gli strumenti per reindirizzare l'azione legislativa. L'idea di fondo è che il cittadino possa avere piena contezza di uno scambio costante di informazioni tra Consiglio e Giunta in un'ottica di miglioramento continuo degli effetti delle politiche regionali adottate. Il Consiglio Valle si aggiunge così all'insieme degli altri Consigli regionali che compongono e sostengono il progetto CAPIRe, nato per promuovere la cultura della valutazione all'interno delle Assemblee legislative e di sostenerne le attività, e di cui ho assunto il Coordinamento nell'ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome a partire dal mese di marzo.»

«Questo - ha concluso Bertin - è un elemento che rappresenta innovazione e modernità per questo Consiglio e che, nel medio periodo, potrà portare a un miglioramento della qualità della produzione legislativa e soprattutto rendere le leggi più efficaci per il cittadino.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 536 del 22 settembre 2021
Approvata la rivisitazione del piano di risanamento di Vallée d'Aoste Structure srl

 

Nella seduta del 22 settembre 2021, con 20 voti a favore, 2 contrari e 13 astenuti, espressi con votazione segreta, il Consiglio Valle ha approvato la rivisitazione del piano di risanamento della Società Vallée d'Aoste Structure srl adottato a marzo 2018. Con l'atto viene inoltre dato mandato a Finaosta e VdA Structure di rivedere le condizioni contrattuali del prestito concesso in gestione straordinaria nel 1995 e 1997 compatibilmente con le necessità della Società e con la normativa di settore oltre che di rinviare le eventuali operazioni di fusione delle società Autoporto VdA e VdA Structure.

«Questo atto, che non comporta alcuna spesa per la Regione - ha specificato l'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri -, oltre a nascere sulla base delle previsioni della legge Madia in ordine alla vigilanza e all'eventuale conseguente chiusura delle società partecipate, risponde a un richiamo della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, relativamente a una revisione complessiva del piano esistente, affinché avesse maggiore attendibilità e più efficace esecuzione. Il piano che esaminiamo oggi è stato elaborato tenendo conto delle risultanze di un approfondimento tecnico economico e finanziario effettuato da una società di consulenza e concerne il periodo 2020-2022. Il piano prevede l’incremento dei ricavi derivanti da nuove locazioni e da alienazioni di beni strumentali e contempla la riduzione dei costi, raggiungibile con una rimodulazione degli ammortamenti, l’outsourcing delle Pépinières d’Entreprises e l’ottimizzazione di alcuni costi generali. Il presupposto è che la società continui a beneficiare dei finanziamenti e contributi regionali

«Finaosta, da parte sua, ha analizzato la tenuta in prospettiva del piano e la sua eventuale necessità di rivalutazione - ha aggiunto l'Assessore Luciano Caveri -. La logica seguita è stata quella di individuare la soluzione più opportuna tra diverse scelte: la razionalizzazione, la retrocessione del patrimonio immobiliare alla Regione con trasformazione in società in house o anche la liquidazione. Tenuto conto dei risultati buoni degli ultimi anni, delle prospettive positive, così come alcuni punti di debolezza, tra cui l'emergere della pandemia e le conseguenze economiche, al momento, la scelta più efficiente è quella di mantenimento in autonomia della società

«Questa rivisitazione è utile - ha concluso l'Assessore Caveri -; spetta a noi, per evitare di incorrere in azioni di responsabilità amministrativa o contabile, a fronte di puntuali segnalazioni, intervenire o, come nel caso del mantenimento della società, spiegarne a fondo le ragioni

Il Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega, nel richiamare il percorso intrapreso da Giunta, Consiglio, Finaosta e la stessa Società per il risanamento di Vallée d'Aoste Structure, ha osservato che «questo importante atto sul quale siamo chiamati oggi a esprimerci presenta una straordinaria similitudine con le delibere di Consiglio che riguardavano la Casinò Spa, con una eccezione: mai la Sezione di controllo della Corte dei conti aveva espresso una posizione negativa su tali delibere, mentre ha fatto delle osservazioni sul Piano di risanamento di VdA Structure, e oggi si cerca di porvi rimedio. Con questo voglio dire che quando una importante istituzione come la Sezione di controllo ha segnalato disfunzioni abbiamo sempre cercato di correggere eventuali anomalie nel rispetto dei ruoli. Ci siamo adeguati. Ora non abbiamo evidenza sulla futura efficacia, efficienza ed economicità di questo piano: l'epilogo di oggi non ci convince quindi nella sua rivisitazione. Fino a che non sapremo con certezza che i Consiglieri regionali non saranno chiamati a rispondere delle loro scelte, abbiamo grosse perplessità ad approvare tali atti amministrativi. Noi esigiamo rispetto nelle nostre scelte politiche: auspico che l'articolo 122 della Costituzione italiana oltre che lo Statuto speciale possano essere rispettati e soprattutto mi auguro che, nel futuro, si possa avere un deputato che difenda le prerogative della nostra regione. Questa delibera è quindi sorella di una delibera del passato, non possiamo essere condizionati da altri Palazzi quando compiamo scelte a favore dei valdostani

«Meritevole di interesse e attenzione è innanzitutto l'eredità che VdA Structure si porta dietro, ovvero il patrimonio di archeologia industriale - ha evidenziato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Poi va considerato il valore degli immobili: ben diverso è il valore storico da quello economico; è meglio ristrutturare o partire dal nuovo? La sfida da portare avanti riguarda la revisione della legge 10/2004 sul patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali: capire che cosa vogliamo e che tipo di sviluppo industriale vogliamo nelle nostre valli è fondamentale, permettendo di meglio circoscrivere gli obiettivi e i destinatari di politica di promozione industriale. La gestione del patrimonio anche dal punto di vista contabile è fondamentale.» Il Consigliere Aggravi ha quindi comunicato di aver inviato una lettera al Presidente del Consiglio Valle, «chiedendo di verificare se le procedure e i percorsi della formazione e valutazione degli atti siano conformi al dettato normativo. Io credo che ogni evento debba generare una sorta di autocritica e una rivalutazione dell'attuale, altrimenti non si farebbe mai tesoro di nulla. L'Amministrazione deve essere neutra e capire se potrà continuare a operare come ha sempre fatto, altrimenti il rischio non riguarderà solo chi siede in quest'Aula, ma cadrà sull'intera Amministrazione e, a catena, sulla collettività

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha chiesto «a nome dei gruppi autonomisti il voto segreto, in virtù delle considerazioni emerse sulla configurazione dell'atto da votare - atto amministrativo, atto di alta amministrazione, atto politico - e nell'attesa della definizione del quadro complessivo, anche richiamando la discussione fatta nel Consiglio straordinario del 15 settembre

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ritenute «condivisibili le osservazioni espresse dai Consiglieri», ha sottolineato: «Questa è una fase non definitiva ma che ci porta a guardare con maggiore serenità al futuro: il futuro passa anche dalla riorganizzazione della Società e dalla rivisitazione della legge 10 del 2004, anche in virtù dei tanti cambiamenti avvenuti e, non da ultimo, in ragione degli effetti della pandemia. L'atto ci mette quindi nelle condizioni di guardare avanti, di assegnare con responsabilità gli obiettivi del breve e medio periodo e ci impegna a completare un percorso legislativo per il futuro. A VdA Structure abbiamo affidato in passato un patrimonio che oggi deve essere valorizzato anche secondo le nuove disposizioni in materia di sicurezza ed energetiche. La scelta politica è quella di andare avanti, ma lavorando già a una nuova legge, a completare gli investimenti previsti nell’attuale convenzione e a preparare per i futuri investimenti una nuova convenzione con la Società. Quando avremo una prima bozza dei documenti mi impegno a relazione in Commissione, insieme al collega Caveri, per rendere nel medio periodo ancora più concreta l'azione del nuovo management della Società. Da parte nostra riteniamo che questo atto indichi la strada giusta per produrre i primi risultati anche se il percorso è ancora lungo e da sostenere con la collaborazione e la concertazione di tutti

Il Consiglio ha inoltre approvato, con 21 voti a favore (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 13 astenuti (Lega VdA e Pour l'Autonomie) il bilancio al 31 dicembre 2020 della gestione straordinaria in liquidazione della Casa da gioco di Saint-Vincent, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 88/1993.

 

SC-MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 537 del 22 settembre 2021
Interrogazione a risposta immediata sul vallone di Cime Bianche

 

Il vallone di Cime Bianche è tornato in discussione in Aula nella seduta del 22 settembre 2021, con un'interrogazione a risposta immediata posta dalle Consigliere Minelli e Guichardaz del gruppo Progetto Civico Progressista.

La Consigliera Chiara Minelli, richiamato l'affidamento dello studio di fattibilità sul collegamento intervallivo, ha segnalato «la recente individuazione di varie e vistose croci tracciate con l'uso di vernice nel vallone delle Cime Bianche, dentro e fuori l’area protetta, che paiono seguire un itinerario ben preciso.» Ha quindi chiesto «se tali "croci" siano state realizzate nell’ambito dello studio di fattibilità, da parte della società aggiudicataria, con vernici ecocompatibili e previa specifica autorizzazione della Struttura biodiversità e aree protette o del Corpo forestale. Oppure è in corso un'indagine per appurare l’origine e la motivazione di questi segni?»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha comunicato: «Le croci rinvenute sono oggetto del lavoro di rilievo topografico in fase di realizzazione da parte della società affidataria dello studio. La stessa società, a inizio settembre, ha chiesto informazioni, che le sono state fornite dal professionista incaricato. Informazioni che sono ora giustamente oggetto di valutazione da parte delle autorità competenti. Si apre una valutazione ancora più ampia: la vernice in montagna viene abitualmente utilizzata per segnalazioni; in questo caso le croci servivano per un rilievo di tipo aereo e non hanno significato in termini di tracciati e non hanno altre interpretazioni. Questo problema andrà approfondito. Colgo l'occasione per fare gli auguri al Sindaco e all'Amministrazione comunale di Ayas: nel loro programma elettorale si esprimono a favore del progetto intervallivo. Con una buona partecipazione al voto, la comunità di Ayas ha dimostrato di credere in questo progetto.»

La Consigliera Minelli ha replicato: «Resta difficile capire a cosa queste croci si riferiscano, a cosa siano propedeutiche. Ravviso una modalità irrispettosa dell'ambiente e della zona protetta fin dalla fase di studio. Mi associo agli auguri alla neoeletta Amministrazione di Ayas, evidenziando che, nel programma della stessa lista che ha vinto le elezioni, per il collegamento intervallivo c'è solo una frasetta: segno, forse, che anche lì qualche mediazione sia necessaria

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 538 del 22 settembre 2021
Interrogazione sul green pass per i turisti stranieri

Il gruppo Pour l'Autonomie, con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, preso atto della scelta di chiedere il green pass ai clienti degli impianti di risalita durante la stagione invernale, ha voluto conoscere le misure condivise con gli operatori turistici e la sanità per permettere ai turisti stranieri di ottenere la certificazione verde e quali le strategie di comunicazione.

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito che «ad agosto è stato istituito un gruppo di lavoro che coinvolge tutti gli attori interessati, istituzionali ed economici, e che sarà allargato agli enti locali. Il gruppo sta analizzando - sul piano locale, regionale e nazionale, per le parti di propria competenza - le attività necessarie da mettere in campo per garantire una buona organizzazione della prossima stagione invernale. È stato definito, anche di concerto con le altre Regioni, che si scierà con il green pass: questa scelta aumenterà la capienza, anche nei trasporti. Settimana prossima il gruppo si riunirà nuovamente, anche per analizzare i decreti che stanno arrivando in Parlamento: aspettiamo risposte dal Governo perché non sono aspetti che possiamo disciplinare come Regione, tenendo conto che il movimento delle persone ha ricadute non solo per lo sci, ma per tutti. Stiamo anche facendo valutazioni per capire come dare una risposta supplementare a livello territoriale ai decreti che stanno disciplinando la materia. Dopo giovedì prossimo saremo in grado di fornire maggiori informazioni.»

Il Capogruppo Marco Carrel ha replicato che «il tema dell'organizzazione della prossima stagione invernale è importante ed è da tempo che lo solleviamo. Le posizioni sui vaccini e sul green pass dei vari Paesi sono molto diversificate, soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti, per i quali in altri Paesi non è consigliato. Siamo preoccupati perché il green pass potrebbe essere un elemento che guiderà la scelta nella destinazione delle vacanze. Dobbiamo quindi avere le idee chiare. Apprendiamo con favore che nel gruppo di lavoro ci saranno anche le amministrazioni comunali perché è fondamentale avere una rete che coinvolga tutti gli attori, così come sarà importante adattare a livello territoriale i decreti nazionali. Dobbiamo dare sicurezze sull'avere una vacanza normale, cosa di cui tutti abbiamo bisogno.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 539 del 22 settembre 2021
Interrogazione sulla gestione delle presenze nei comprensori sciistici durante la stagione invernale

La gestione del contingentamento delle presenze nei comprensori sciistici in vista dell'inverno e il rimborso dei diritti di segreteria ai fruitori di teleskipass nelle stagioni in cui non si è sciato sono stati al centro di un'interrogazione posta dal gruppo Pour l'Autonomie nella seduta consiliare del 22 settembre 2021.

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha innanzitutto evidenziato che la priorità politica «è rappresentata dalla gestione dei conti delle società di impianti a fune, che da mesi attendono importanti ristori. È una questione che stiamo seguendo con la massima attenzione, sollecitando l'esecuzione del provvedimento di erogazione da parte del Governo nazionale. Le società devono poter avviare la stagione con tutta la tranquillità possibile, anche per quanto attiene l'ambito della sicurezza

Entrando nel merito dei quesiti, l'Assessore Bertschy ha riferito: «Allo stato attuale, la previsione del contingentamento delle presenze pare essere superata dall'utilizzo del green pass. Stiamo continuando a seguire l'evoluzione, di concerto con le altre Regioni. La società gestrice del servizio di teleskipass, quando ancora si prevedeva il contingentamento, aveva comunicato in tempi utili agli utenti la situazione, proponendo una modifica unilaterale del servizio; qualora non accettata, c'era la possibilità di recedere il contratto. Sulle tariffe degli impianti a fune la Regione, a norma di legge, non può intervenire

Il Consigliere Mauro Baccega, nella replica, si è detto soddisfatto «per aver preso atto della sollecitudine con cui si sta seguendo la questione dei ristori da parte dello Stato per queste società che si trovano in difficoltà. Il tema dei diritti di segreteria riguarda soltanto gli utenti che hanno chiesto la rescissione del contratto: si tratta di cifre non alte, ma possono incidere sul bilancio familiare e probabilmente, non essendo stato possibile sciare, è stato inopportuno addebitarle

I lavori sono sospesi; riprendono nel pomeriggio di oggi, alle ore 15.00.

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 540 del 22 settembre 2021
Interpellanza sulle ispezioni nei Centri di Accoglienza Temporanea

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, ha portato all'attenzione dell'Aula la tematica dei Centri di Accoglienza Temporanea previsti dall'articolo 11 del decreto legislativo 142/2015 in materia di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

«Le attuali strutture di accoglienza - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin - sono state prorogate dal 2019 e usufruiscono ancora delle cifre stabilite prima dei decreti sicurezza (30/35 euro a persona). Visto che le gare successive al 2019 sono andate deserte a causa della riduzione di tali cifre (riduzione che avrebbe, a detta dei soggetti ospitanti, trasformato i progetti di accoglienza in mero servizio alberghiero), ci chiediamo se vi siano state delle ispezioni nelle strutture convenzionate dal 2019 a oggi, se vi siano stati effetti benefici sui soggetti ospitati o se siano emerse criticità che inducono l'Amministrazione regionale a intervenire o a contestare ai soggetti gestori eventuali servizi non erogati. Le informazioni di Prefettura non ci possono essere fornite, quindi abbiamo una mancata conoscenza sulle reali condizioni in cui vivono le persone in questi Centri.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «dal 2019 a oggi sono state effettuate 21 ispezioni nei Centri di Accoglienza Straordinaria. In alcuni casi sono stati effettuati dei rilievi nei confronti degli enti gestori: il nucleo di monitoraggio ha poi effettuato successivi controlli per verificare l’avvenuto adeguamento alle raccomandazioni loro formulate. Nei casi di criticità non risolte sono state effettuate formali contestazioni agli enti gestori ai fini dell’applicazione delle eventuali penali così come previsto dalle relative convenzioni. Preciso anche che le ispezioni effettuate hanno messo in luce la presenza di buone pratiche adottate nell’ambito dei centri di accoglienza. Senza entrare nel merito dei casi puntuali, questa è la situazione.»

Il Consigliere Manfrin, nella replica, ha sostenuto: «È confortante che ci siano state 21 ispezioni, avrei però voluto capire quali fossero le buone pratiche e quali le criticità emerse. Il problema è uno: se nel 2019, è stata fatta un'ispezione e si è rilevato che in un Centro c'erano le blatte e le cimici, che venivano dati 4 euro al giorno a persona per mangiare tre volte al giorno, e ho intimato al gestore di porvi rimedio, quali sono le responsabilità di chi non ha erogato un servizio, se nel 2021 scopro che non è stato fatto? Io mi auguro che il Presidente abbia la curiosità e si prenda il tempo per approfondire questa questione e, soprattutto, lo invito a fare i passi necessari affinché i fondi pubblici, che sono erogati in maniera copiosa per questo servizio, siano spesi nella maniera corretta. Io mi auguro che il Presidente se ne faccia carico, altrimenti chiederemo noi i dovuti approfondimenti.»

 

SC

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 541 del 22 settembre 2021
Interpellanza sui danni causati da ungulati e predatori

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la problematica dei danni causati da ungulati e predatori.

«Sono numerose le segnalazioni che evidenziano una sempre più difficile convivenza tra uomo e animali selvatici - ha affermato il Consigliere Dino Planaz -: penso, in particolare, alle continue invasioni di proprietà da parte dei cinghiali e agli attacchi al bestiame da parte di canidi e lupi. Vorremmo conoscere le iniziative messe in campo per risarcire i danni causati dalla fauna selvatica e gli intendimenti politici per contrastare l'emergenza da predazione di mandrie e da distruzione di colture agricole. La situazione è grave, bisogna trovare soluzioni efficaci e dare risposte all'intera cittadinanza

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha sottolineato: «Non c'è stata settimana in cui le strutture dell'Assessorato non abbiano lavorato e non si siano confrontate su questa tematica così delicata. È già da anni che l'Amministrazione regionale attua dei piani di controllo numerico delle specie responsabili dei danni. Ad oggi, sono in vigore il piano di controllo numerico dei corvidi e il programma regionale di controllo della specie cinghiale; entrambi sono attuati dal personale del Corpo forestale, coadiuvato dai proprietari dei terreni interessati dai danni e da cacciatori specificatamente formati. Si tratta di una modalità di controllo che permette un contenimento importante dei danni: i danni dovuti al cinghiale sono diminuiti del 50 % nel 2020 rispetto al 2016

«Gli indennizzi - ha aggiunto l'Assessore Sapinet - coprono il 100% dei danni, con alcune eccezioni e specifiche differenti a seconda dei vari contesti. Al fine di ricomprendere tutte le possibili situazioni, si sta procedendo a una revisione dei criteri di concessione. Oltre a questo aspetto, l’Amministrazione regionale incentiva l’adozione, laddove possibile, di misure di prevenzione, erogando contributi economici

«Per quanto attiene la specie lupo - ha specificato l'Assessore Sapinet -, la legge regionale approvata nei mesi scorsi vuole essere un primo passo di una sfida impegnativa. Probabilmente era meglio prima, quando il lupo non c'era, ma non si può tornare indietro: bisogna affrontare la problematica. In questo senso, è attivo un tavolo di lavoro con le Regioni del nord, e avvengono contatti quasi giornalieri con la Regione Piemonte, che è incaricata del coordinamento; con Bolzano si sta lavorando alla predisposizione di protocolli di intervento da sottoporre alla valutazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). È stata poi avviata la sperimentazione in diverse aziende valdostane, di durata biennale, per capire quanto la tecnologia possa aiutare la convivenza con il lupo. Non appena avremo disponibili dati e elementi da valutare, aggiorneremo la Commissione competente

Il Consigliere Planaz ha replicato: «Nella risposta l'Assessore ha elencato una serie di iniziative vecchie di 40 anni, quando queste problematiche non c'erano. Ho l'impressione che oggi si voglia ignorare queste criticità: se volessimo davvero risolverle non ci si continuerebbe a basare su una legislazione vecchia, quando il lupo in Valle d'Aosta non c'era. La Commissione agricoltura del Senato il 2 luglio ha approvato un documento con 21 impegni, a dimostrazione che l'argomento interessa tutta l'Italia. Dobbiamo trovare una soluzione: lo dobbiamo per chi lavora duramente, senza poter andare in vacanza. Invece, qualcun altro, le ferie le ha fatte

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 542 del 22 settembre 2021
Interpellanza su 40 bovini caduti in un dirupo

 

Nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha portato all'attenzione dell'Aula la vicenda di 40 bovini caduti in un dirupo e sfracellati sulle rocce accaduta nei mesi estivi.

Evidenziando come «la perdita delle manze va considerata sia sotto l'aspetto economico sia sotto l'aspetto selettivo delle reines», il Consigliere Augusto Rollandin ha chiesto se siano note le cause «che hanno creato lo spavento e la conseguente caduta degli animali e come si intenda intervenire per risarcire i danni agli allevatori. È indispensabile per chi lavora in agricoltura avere tempi certi sugli indennizzi così come sarebbe importante fare i censimenti dei lupi, che non mi risulta siano stati fatti.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha risposto: «Nei giorni seguenti al fatto avvenuto il 28 agosto, il personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta ha svolto un’intensa attività di indagine per risalire alle circostanze che hanno creato lo spavento iniziale. Le notizie e gli elementi raccolti non consentono di attribuire con certezza la responsabilità del fatto a una causa piuttosto che ad un’altra e, pertanto, diverse ipotesi sono possibili. Sono state escluse alcune cause (elicottero, mine) e non se ne escludono altre (canidi, lupi). Per quanto attiene ad un possibile attacco da canidi, si ha notizia della sporadica presenza di cani vaganti in zona e della presenza documentata di lupi (in branco e individui solitari) che frequentano abitualmente la Val d’Ayas.»

«Gli indennizzi per i danni provocati dal lupo o dai cani randagi - ha spiegato l'Assessore - che hanno assunto comportamenti selvatici sono pari al 100% del valore commerciale del capo predato; sono rimborsati anche i costi di smaltimento degli animali abbattuti. Nel caso di animali feriti, l’indennizzo è pari al 100% delle spese veterinarie e farmaceutiche sostenute. Abbiamo avviato immediatamente la procedura istituendo una Commissione di valutazione per dare risposte in tempi rapidi agli allevatori.»

«Consentitemi un ringraziamento al personale del Corpo forestale valdostano - in particolare della stazione Brusson -, ai Vigili del fuoco, al personale del Soccorso alpino e al Comune di Ayas oltre che al collega Grosjacques che è stato un importante supporto sul territorio - ha concluso Sapinet -. Il pensiero va comunque a questi allevatori per il danno subìto che, oltre naturalmente alla parte economica, è rappresentato da un lavoro fatto da generazioni su genetica e selezione e ben evidenzia la passione che i nostri allevatori hanno per i propri animali e per il proprio lavoro.»

Il Consigliere Rollandin ha replicato che «un evento di questa natura e di queste dimensioni non c'è mai stato. Anche se la causa non è totalmente conosciuta nei dettagli, bisogna dare un segnale agli allevatori che è intenzione della Regione intervenire in fretta con gli indennizzi. Gli allevatori, che sono già pochi, si meritano le giuste risposte, perché svolgono un lavoro importante per il territorio. Non lasciamoli soli. Mi auguro che l'intervento sia il più efficace possibile e, soprattutto, realizzato il più in fretta possibile.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 543 del 22 settembre 2021
Interpellanza sulla segnaletica lungo la Via Francigena

 

Nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula il percorso della Via Francigena, chiedendo notizie del posizionamento della segnaletica.

«Per la nostra regione -  ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis -, la Via Francigena rappresenta una vera e propria opportunità di crescita, anche dal punto di vista della promozione e del ritorno a favore dell'indotto regionale. Una delle criticità che la riguardano, purtroppo, riguarda l'assenza di specifica segnaletica: ci chiediamo se l'Assessore sia a conoscenza di questa problematica che interessa tutto il percorso valdostano e quali siano le possibili soluzioni. Con quale tempistica si intende intervenire?»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, concordato «sulla grande potenzialità della Via Francigena e di percorsi analoghi», ha comunicato: «Le condizioni di segnaletica e sicurezza dell’intero tracciato sono verificate dall’Associazione europea delle Vie Francigene (AEVF), sia raccogliendo le segnalazioni di coloro che percorrono il cammino sia con iniziative specifiche. L’Associazione invia poi eventuali osservazioni sulla segnaletica alle amministrazioni territoriali competenti. Al momento, relativamente al tratto valdostano, non sono pervenute nuove segnalazioni da parte dei fruitori del cammino. Nello scorso mese di agosto, inoltre, il tratto italiano della Via Francigena è stato percorso dalla staffetta “Via Francigena - Road to Rome”: in questa occasione, il referente dell’AEVF ha constatato, come da lui stesso dichiarato, che il percorso valdostano è ben segnalato

«Nel caso di segnalazioni riguardanti le tappe valdostane - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -, è l’Assessorato regionale del turismo a inoltrarle alla struttura Foreste e sentieristica che contatta, se del caso, l’amministrazione comunale territorialmente competente. La responsabilità del tracciato della Via Francigena è, infatti, in capo ai Comuni: negli anni, sono state apportate migliorie e, quando necessario, integrazioni alla segnaletica verticale e orizzontale del tratto valdostano. Al momento, ribadisco, non risulta che siano necessari nuovi interventi, ma ciò non esclude l'opportunità di rivedere la segnaletica. Per quanto di competenza del mio Assessorato, ci siamo occupati di operazioni di promozione diretta, sia attraverso servizi sui media, sia attraverso compartecipazioni e sostegni a eventi o alla pubblicazione di libri. A dimostrazione che alla Via Francigena e, più in generale, al tema del turismo religioso, stiamo accordando attenzione

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, in merito alla parte sentieristica, ha aggiunto: «Nel triennio 2021-2023 sono in previsione 13 interventi in 7 Comuni diversi, per un totale di circa 60 giornate di lavoro. Riguardo al tratto specifico compreso tra Issogne, Verrès e Champdepraz, siamo in contatto con i Comuni per far fronte alle criticità sollevate anche per il tramite di un'iniziativa presentata in Aula

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Strano constatare che il colore che indica il percorso della Via Francigena è rosso bianco, ad eccezione della Valle d'Aosta: chissà perché nella nostra regione la segnaletica diventa giallo bianca. Sarebbe non solo opportuno, ma direi anche doveroso, riuscire a definire un programma pragmatico di interventi da attuare in tempi brevi o che almeno sia completato prima della prossima stagione estiva. Bisogna garantire ai pellegrini, ai viandanti e ai camminatori la percorrenza del tratto valdostano in tranquillità.»

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 544 del 22 settembre 2021
Interpellanza sui ritiri estivi di calcio e grandi eventi

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, l'Aula, nella seduta del 22 settembre 2021, ha parlato dell'opportunità di far svolgere in Valle d'Aosta i ritiri estivi di squadre di calcio di alto livello.

«Nei mesi scorsi, la nostra regione ha ospitato la preparazione dell'Inter femminile, del Milan Primavera e del Foggia, mentre sei squadre di Serie A e cinque di Serie B hanno optato per il Trentino-Alto Adige - ha evidenziato il Consigliere Dennis Brunod -. Questi eventi sono estremamente importanti sia dal punto di vista della promozione dell'immagine della nostra regione a livello internazionale sia per quanto riguarda le ricadute economiche positive per le varie attività. Quali azioni sono state portate avanti per riavere la presenza di importanti team calcistici nel 2021? Si vuole cercare di concludere accordi con vari team calcistici di alto livello per la presenza di ritiri sportivi nella nostra regione a partire dalla stagione estiva 2022? Con quali modalità e tempistiche?»

«Come già annunciato a febbraio scorso - ha risposto l'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz - per l’estate 2021 non abbiamo previsto di ospitare ritiri estivi di grandi squadre calcistiche, mentre, compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, abbiamo annunciato che si sarebbero svolte altre importanti manifestazioni sportive, quali i campionati della Federazione Italiana Biliardo Sportivo a Saint-Vincent, il torneo di tennis del circuito WTA (Women's Tennis Association) a Courmayeur, di cui oggi c'è stata la conferenza stampa, e altri ritiri di squadre come il Basket Varese.»

«Ospitare la preparazione estiva di squadre calcistiche di alto livello, con un sostegno diretto della Regione, è un’operazione che giustamente può generare sia ricadute economiche immediate, in termini di presenze turistiche, sia un rafforzamento della notorietà del territorio ospitante - ha specificato l'Assessore -. Tuttavia, anche quando la popolarità della squadra ospitata permette di raggiungere un pubblico ampio, i ritiri, da soli, non consentono di raggiungere tutti i target individuati dalla strategia turistica regionale. Quello dei ritiri calcistici, quindi, è uno strumento utile, ma che richiede di essere affiancato da altri strumenti promo-pubblicitari. Nel selezionare gli strumenti di comunicazione, occorre pertanto fare i conti con le disponibilità che il bilancio regionale assegna alla promozione turistica e valutare i costi e l’efficienza relativa dei diversi strumenti. Ricordo che per un accordo con una squadra calcistica importante, l’ordine di spesa, per il territorio ospitante, si attesta facilmente sul milione di euro all’anno.»

«Allo stato attuale - ha aggiunto Guichardaz - non abbiamo una struttura regionale dedicata all'organizzazione di grandi eventi sportivi: sarebbe quindi opportuno che la Valle d'Aosta se ne doti, per esempio attraverso la costituzione di una Sport Commission regionale, che operi con continuità proprio per sostenere l’organizzazione di manifestazioni sportive di levatura nazionale e internazionale. È un argomento che ho dibattuto direttamente con il Ministro Garavaglia e con la Consigliera Di Centa: ho evidenziato la necessità che vi sia una regolamentazione oltre che una sorta di rete di queste entità che stanno nascendo in varie regioni in maniera indipendente ma che richiedono un ragionamento di carattere strutturale e nazionale. Mi hanno confermato che si tratta di un tema di interesse che è bene definire e sul quale lavorare, perché la vocazione della Regione non è quella di organizzare grandi eventi ma quella di utilizzare lo sport come attività di promozione del benessere, della salute e del territorio. Ci stiamo lavorando e stiamo cominciando a scrivere un testo per capire come organizzare una struttura di questo genere.»

Il Consigliere Brunod, nella replica, ha detto: «Fa piacere che l'Assessore abbia avuto contatti con il Ministro Garavaglia e mi auguro che si arrivi al più presto all'istituzione di queste Sport Commission: territori come la Valle d'Aosta, per le loro peculiarità turistiche e sportive, meritano di ospitare grandi eventi in tutte le discipline, che vengano spalmati su tutto l'anno per promuovere un turismo che non sia solo stagionale ma annuale. Spiace che la Valle d'Aosta non abbia potuto ospitare grandi squadre: bisogna prendere spunto da Regioni come il Trentino che stanno facendo cose importanti per valorizzare dal punto di vista turistico la loro realtà. Ospitare grandi eventi sarebbe un bel segnale per tutta l'economia valdostana che ha bisogno di un concreto rilancio.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 545 del 23 settembre 2021
Interrogazioni sui ritardi nella nomina dei docenti supplenti

 

Con due interrogazioni e un'interpellanza poste in Aula nella mattinata di giovedì 23 settembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto, da una parte, dei ritardi nella pubblicazione delle graduatorie dei docenti supplenti e delle loro nomine, che sono arrivate fuori tempo limite per l'inizio dell'anno scolastico, avvenuto il 13 settembre scorso; dall'altra, della situazione relativa all'assegnazione delle cattedre e delle criticità connesse alla piattaforma informatica per insegnanti e studenti e come si intenda fare per risolverle.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti, illustrando l'interpellanza, ha rappresentato «alcune criticità emerse sulla piattaforma informatica, come nel caso della formazione delle graduatorie: cosa si intende fare per risolvere queste problematiche? La gestione dell'inizio dell'anno scolastico è stata disastrosa: cattedre vuote a causa dei ritardi nelle nomine, orari ridotti e disagi

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto: «Effettivamente, il 13 settembre non c'è stata regolarità nelle lezioni nelle scuole secondarie di primo e secondo grado: un fatto che ben conosciamo e di cui mi assumo la responsabilità. Potrei parlare di procedure più cartacee che informatiche, o delle determinazioni indispensabili per la formazione delle graduatorie giunte da parte del Ministero in maniera tardiva, o ancora della procedura informatica arrivata in ritardo rispetto alle aspettative. Ma la realtà resta: purtroppo, nella prima settimana, sono mancati gli insegnanti. E di questo mi faccio carico.»

Passando a trattare specificatamente della piattaforma regionale informatica, l'Assessore Caveri ha spiegato: «La sua realizzazione è stata affidata alla società INVA, l'attività di analisi propedeutica è stata svolta dagli uffici insieme ai referenti informatici di ogni scuola. È stata una procedura lunga e complessa, protrattasi per l'intero anno scolastico 2020-2021, riguardando dieci tipologie di graduatorie, con requisiti funzionali diversi gli uni dagli altri; l'implementazione è avvenuta per step e suddivisa in tre lotti. L'essere arrivati a questo lavoro nel corso dell'estate ha reso necessarie ulteriori modifiche della piattaforma, con conseguenti problemi. Gli uffici hanno proceduto: oltre alle procedure ordinarie, hanno dovuto occuparsi di quella straordinaria di reclutamento che deve tenere conto del particolare ordinamento scolastico regionale. Ricordo che, per agevolare il rispetto delle misure anti Covid, si è reso necessario potenziare l'organico: un ulteriore appesantimento

«L'accavallarsi delle procedure e le tempistiche già ristrette non hanno permesso di concludere le operazioni di assegnazione degli insegnanti per l'inizio della scuola, nonostante il gran lavoro svolto, e si sono concluse venerdì 17 settembre - ha proseguito l'Assessore all'istruzione -. Non vogliamo che si crei nuovamente una situazione del genere: il procedimento sicuramente va semplificato

«Ripeto: sono dispiaciuto, mi era stato assicurato che la situazione fosse sotto controllo e la consapevolezza dei ritardi si è acclarata solo negli ultimi giorni - ha concluso l'Assessore Caveri -. È comunque indubbia l'eccezionalità degli eventi, che deriva da una serie negativa di situazioni. Inutile, ora, piangere sul latte versato.»

Il Consigliere Spelgatti nella replica ha ricostruito le tempistiche della questione della formazione delle graduatorie: «I problemi riguardanti la piattaforma informatica sono noti da tempo: come comunicato da diversi soggetti, da novembre 2020 si sapeva che si sarebbero dovute aggiornare le graduatorie; l'INVA è stata contattata solo in primavera, i sindacati convocati solo a fine maggio. Era chiaro che nei mesi estivi ci sarebbe stata una concentrazione di lavoro, proprio quando la Sovrintendenza agli studi è oberata da tutte le operazioni legate all'inizio delle lezioni. Insomma, limitazioni temporali, criticità, disorganizzazioni e ritardi conosciuti da mesi

Il Consigliere Simone Perron ha aggiunto: «Prendiamo atto dell'assunzione di responsabilità da parte dell'Assessore. Si è partiti male e le conseguenze negative si sono riverberate su molti ambiti, come le problematiche emerse nei trasporti nei primi giorni di scuola e i ritardi nelle assunzioni che penalizzano i docenti precari. Dobbiamo tutti pensare a come evitare queste criticità in futuro, prendendo provvedimenti sin da ora

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 546 del 23 settembre 2021
Interpellanza sul Piano generale del traffico urbano di Aosta

 

Il Piano generale del traffico urbano della città di Aosta è stato al centro dell'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 23 settembre 2021 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«L'aggiornamento di questo Piano, presentato nelle scorse settimane, ha suscitato criticità da parte di alcune associazioni di categoria dei commercianti - ha spiegato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Tenuto conto del fatto che le scelte effettuate sul capoluogo regionale ricadono su tutta la comunità valdostana, vorremmo sapere se la Giunta regionale abbia preso parte a confronti con l'Amministrazione comunale di Aosta. È intenzione della Regione avviare un tavolo di confronto con il Comune per ovviare alle problematiche sollevate?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto in qualità di Assessore ad interim all'ambiente: «Stiamo parlando di un Piano di traffico urbano che riguarda la città di Aosta, pertanto l’Amministrazione regionale non è stata coinvolta nella stesura della proposta di aggiornamento. Sicuramente, il Governo regionale aprirà con il Comune di Aosta un tavolo di confronto sulle scelte ipotizzate nel documento, nel rispetto delle prerogative di ogni soggetto coinvolto, ma ciò non in merito alle criticità sollevate da singole associazioni di categoria, che hanno i loro canali e le loro modalità di dialogo e di confronto con il Comune, quanto per esaminare congiuntamente gli scenari proposti e le relative ricadute che possono avere sui servizi di interesse regionale presenti nel capoluogo regionale, come ad esempio gli istituti scolastici superiori e l’Ospedale regionale. Bisogna capire come il traffico locale si collocherà all'interno del Piano regionale dei trasporti, che è di competenza della Regione e che è già stato sottoposto a un primo esame della Commissione e che dovrà essere definito entro quest'anno: il confronto sarà soprattutto su questa tematica per evitare punti di criticità.»

La Consigliera Foudraz, nella replica, ha evidenziato: «È vero che il piano riguarda Aosta, ma ho portato in Aula questa iniziativa proprio perché è il capoluogo della regione. Uno dei temi trattati nel piano è l'aumento dell'attrattività del centro storico di Aosta. Sarebbe opportuno un confronto non solo dal punto di vista del traffico e della viabilità, perché la riqualificazione della città diventa difficile se non parte dal centro storico: limitare il traffico senza pensare a interventi strutturali non è la soluzione ottimale. Non vorremmo assistere alla moria di attività commerciali del centro storico: ciò comporterebbe un impoverimento per la città oltre che la perdita di posti di lavoro.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 547 del 23 settembre 2021
Interpellanza sulla riforma del modello organizzativo di medicina di base

 

La riforma del modello organizzativo di medicina di base è stata affrontata dall'Aula nella seduta consiliare del 23 settembre 2021 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Fonti di stampa riferiscono che le Regioni stanno lavorando ad una riforma del modello di medicina di base, con l'obiettivo di suggerire al Ministro della salute di rivedere, in tempi brevi, il contratto nazionale e creare tra l'altro un rapporto di dipendenza tra dottori di famiglia e sistema sanitario nazionale -  ha detto il Consigliere Stefano Aggravi -. Attualmente l'attività è condotta dalla Commissione sanità della Conferenza delle Regioni: la nostra Regione è stata coinvolta? Quali contributi e richieste sono state presentati dalla Valle d'Aosta? Vorrei anche sapere se siano state prese in esame le problematicità inerenti le realtà turistiche o dei comuni di montagna e quali siano gli intendimenti del Governo regionale per riformare il modello organizzativo della medicina di base valdostana

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato che «le strutture dell'Assessorato alla sanità seguono regolarmente i lavori dei tavoli tecnici interregionali ai quali intervengono anche rappresentanti ministeriali. Inoltre, l'Assessorato partecipa - con le Regioni Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Umbria e Sardegna - al gruppo di lavoro Agenas per la cabina di regia costituita presso il Ministero della salute in relazione al Patto per la salute 2019-2021. Iniziati nella primavera scorsa, i lavori di questo gruppo hanno portato all'elaborazione di un documento tecnico volto alla definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel sistema sanitario nazionale: i suoi contenuti costituiranno il riferimento per la redazione di un decreto ministeriale che detterà le linee guida per la riforma dell'assistenza territoriale,  cui le programmazioni regionali dovranno conformarsi, anche tenuto conto delle risorse messe a disposizione dal PNRR. L'Assessorato sta ultimando la definizione del Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025, che rappresenterà il documento di programmazione regionale e che già tiene conto della nuova impostazione dei servizi territoriali. Come Assessorato abbiamo già avuto un primo confronto con il Direttore generale dell'Agenas, mentre un secondo è programmato per lunedì prossimo: sarà questa l'occasione per definire in modo concreto alcuni presupposti che daranno formalmente avvio alla riforma dell'assistenza territoriale

«In merito alla riforma del modello di medicina generale - ha proseguito Barmasse -, ad oggi, sono al vaglio tre diverse ipotesi: passaggio alla dipendenza con il sistema sanitario nazionale per tutti i medici oggi convenzionati, possibilità di mantenere la convenzione per i professionisti in attività e rapporto di dipendenza per i nuovi entrati, fine della convenzione con i singoli professionisti in favore di forme di accreditamento dei servizi di medicina primaria. Su queste ipotesi, le Regioni si sono confrontando per elaborare una proposta unitaria da sottoporre proprio nella giornata di oggi al Ministero della salute e successivamente ai sindacati. Lo specifico contributo che la Valle d'Aosta intende portare sul tavolo delle Regioni è quello di una sfida volta a ridisegnare il modello di assistenza territoriale regionale che, da una parte, sia adempiente ai requisiti richiesti ai livelli nazionale e correlati ai finanziamenti del PNRR e che, dall'altra, possa dare quelle risposte urgenti e concrete alle peculiarità del nostro territorio di montagna, particolarmente complesso dal punto di vista morfologico e demografico. La riorganizzazione dovrà pertanto attuare politiche di razionalizzazione e di efficientamento, ma al contempo dovrà continuare a garantire l'assistenza in modo capillare sull'intero territorio regionale, pur nella consapevolezza che il sistema sanitario regionale, fatto essenzialmente di medicina di montagna, sconterà costi più elevati rispetto alle altre regioni. Il documento presentato al Ministero è legato essenzialmente ai nuovi tipi di contratti e obblighi, tra cui quello di associazioni o gruppi di medici per garantire un servizio anche nelle zone più periferiche, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Permane la carenza di medici di medicina generale: un problema che pare di più difficile risoluzione rispetto a quello ospedaliero e su cui l'Azienda USL sta lavorando, anche con l'elaborazione di un progetto di attrattività che riguarda non solo l'ospedale, ma anche il territorio. L'Assessorato mantiene stretti contatti a livello nazionale, riportando l'attenzione sulle zone di montagna

Il Consigliere Aggravi si è detto soddisfatto della risposta «che ha fatto un quadro completo. In Valle d'Aosta bisogna lavorare su due fronti: l'assistenza ai turisti, in modo da non perdere flussi turistici, soprattutto esteri, e l'assistenza ai residenti; per quest'ultimo aspetto, ben venga la telemedicina. Spesso ce ne dimentichiamo, ma l'attrattività dei medici è il primo baluardo per evitare un sovraccarico di attività ospedaliera. Sono contento che, almeno nel settore sanitario, forse riusciremo a prendere il treno dei fondi del PNRR. Importante che ci sia costante attenzione sui territori di montagna, nonostante i piccoli numeri

 

SC-MM

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 548 del 23 settembre 2021
Interpellanza sui lavori sulle strade statali e sull'autostrada Aosta-Courmayeur

 

Le criticità di percorrenza sulle strade statali e sull'autostrada Aosta-Courmayeur sono state l'argomento di un'interpellanza e di un'interrogazione presentate nella seduta consiliare del 23 settembre 2021 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Illustrando l'interpellanza, il Consigliere Erik Lavy ha spiegato: «Già nel mese di giugno scorso avevamo evidenziato i disagi causati dalla presenza di numerosi cantieri nel tratto della statale 26 da Aosta all'alta Valle, e oggi vogliamo fare il punto sulla situazione generale della viabilità sulle strade statali. E ora, pensando ai prossimi mesi, come si intende procedere per limitare i disagi?» 

L'interrogazione si è invece focalizzata sui lavori lungo il tratto autostradale Aosta-Courmayeur, chiedendo se la programmazione sia stata concordata con l'Amministrazione regionale e, a fronte dei disagi prodotti, vi siano state interlocuzioni con gli enti competenti.

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha sottolineato: «Come già riferito a giugno, la programmazione riguardante la strada statale 26 illustrata da ANAS è stata dettata da una straordinarietà, non gestibile, per recuperare la parte di lavorazioni che nel 2020 non sono state eseguite a causa della pandemia. Straordinarietà che ha evidentemente influito sulla concomitanza dei cantieri aperti, non derogabile per motivi contrattuali e di sicurezza

L'Assessore ha quindi dettagliato gli interventi in capo ad ANAS sulla statale 26: lavori di sistemazione dei muri di sostegno e di controripa tra Villeneuve e Avise (ultimazione contrattuale prevista entro il 22 ottobre 2021); lavori di risanamento conservativo del viadotto Leverogne (entro settembre 2022); lavori di sistemazione e adeguamento delle barriere di sicurezza in tratti saltuari tra Runaz e Chez Borgne (entro il 5 ottobre 2021); lavori di risanamento conservativo del viadotto Montbardon (entro il 25 ottobre 2021); interventi di manutenzione straordinaria per la difesa del corpo stradale dalla caduta massi in tratti saltuari tra Pré-Saint-Didier e La Balme (entro ottobre 2021); interventi di manutenzione straordinaria per l'adeguamento dei livelli di luminanza mediante il rifacimento degli impianti di illuminazione e di segnalazione della galleria Pré-Saint-Didier (entro il 7 ottobre 2021); imminente avvio dell’intervento di manutenzione straordinaria per l’adeguamento alla prevenzione incendi della galleria Pontaillod a La Thuile (che sarà ultimato nel corso del 2022). «Tutti gli interventi con ultimazione prevista durante il 2022 - ha detto l'Assessore - saranno inevitabilmente sospesi, qualora le condizioni climatiche non consentano più l’esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte

«Gli investimenti complessivi che ANAS ha programmato per la manutenzione della rete viaria valdostana ammontano a un totale di circa 64,38 milioni di euro - ha specificato Marzi -. ANAS negli ultimi anni ha dovuto porre al centro della propria programmazione la manutenzione e il potenziamento della rete stradale per il miglioramento della sicurezza delle strade e la capacità di trasporto oltre che per aumentare la durabilità delle infrastrutture, nell’ottica di contenere il consumo del territorio e l’impatto ambientale

In merito ai sopralluoghi, l'Assessore Marzi ha evidenziato che questi «sono stati quotidiani da parte del personale ANAS ed è stata richiesta la reperibilità da parte del personale delle imprese. Abbiamo già avuto due incontri in merito. Posso assicurare che vi è massima attenzione nell'evidenziare ad ANAS le problematiche, ma le interlocuzioni scontano il fatto, rispetto al passato, della mancanza della presenza in Valle di una struttura con autonomia decisionale, fattore non certo secondario (la nostra regione è ricompresa in un coordinamento interregionale e la struttura territoriale è unificata con la Regione Piemonte). Ci tengo comunque a dire che nel territorio valdostano restano di competenza ANAS solo le due direttrici verso i valichi e i tunnel transnazionali, mentre la Regione ha scelto di mantenere a sé tutte le altre strade di interesse regionale (circa 500 km): questo anche in controtendenza rispetto alla maggior parte delle altre regioni italiane che, negli ultimi anni, hanno fatto rientrare sotto la competenza dell’ANAS numerose strade precedentemente classificate come strade provinciali. »

L'Assessore ha poi riferito in merito all'autostrada: «Il tratto Aosta-Courmayeur, di competenza RAV, è interessato da cantieri inerenti opere prescritte dal Ministero competente, con interventi a carattere di urgenza e indifferibilità, sui quali l’Amministrazione regionale è costantemente informata, e necessari per la realizzazione della rete idrica antincendio all’interno delle gallerie autostradali. L’ultimazione dei lavori è prevista per la fine del 2021. La complessità di intervento è determinata da un’alta densità di lunghe gallerie, alternate da ponti e viadotti, oltre a carreggiate sprovviste di corsie di emergenza, che obbligano all’installazione di cantieri per ogni minima attività. Inoltre, le particolari condizioni climatiche dell’alta Valle costringono la compressione delle lavorazioni in un periodo ridotto a soli 6-7 mesi all’anno

Il Consigliere Lavy, nella replica, ha osservato: «C'è una situazione paradossale: ad oggi in alcuni cantieri verso l'alta Valle ci sono semafori dove nessuno lavora. C'è poi la questione della sicurezza stradale: in alcune zone, i delineatori del traffico erano caduti, creando confusione oltre che pericolo per gli automobilisti. Ecco perché era importante sapere se vi fossero stati sopralluoghi da parte di ANAS: chiedo all'Assessore, se del caso, di intervenire. Analizzerò i dati, ma concordo con l'Assessore sul fatto che la mancanza di una struttura operativa dell'ANAS in Valle causi criticità supplementari.»

Il Consigliere Luca Distort ha aggiunto: «Concordo sul fatto che i cantieri debbano esistere per la manutenzione delle opere: il problema è che un cantiere crea sempre e comunque un'interferenza e, nel caso stradale, causa problemi agli automobilisti. Non poter gestire accordi sui periodi e sui modi di condotta è frustrante per qualunque utente, così come, immagino, per il governo di una regione. Ognuno di noi si è chiesto perché tali cantieri dovessero essere condotti ad agosto, in piena stagione turistica. Oltretutto sorge una riflessione: il tratto autostradale è finalizzato al transito veloce: se è limitato a 60 km all'ora, ha senso pagare una tariffa intera? Com'è possibile che non si possano concordare tempi e modi? Sono domande di buon senso e invito l'Assessore a mettere in atto tutte le interlocuzioni possibili, anche se so che l'interlocutore è difficile, ma bisogna fare di necessità virtù.»

 

SC

 

 

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 549 del 23 settembre 2021
Approvata una mozione sull'Alta Via n. 2 tra Champorcher e Donnas

 

Al termine della seduta del 23 settembre 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità, così come emendata in Aula su proposta dell'Assessore Sapinet, la mozione presentata dal gruppo Lega VdA, riguardante la manutenzione e integrazione della segnaletica del tratto di Alta Via n. 2 tra Champorcher e Donnas

L'iniziativa impegna il Governo regionale, in collaborazione con le Amministrazioni comunali, a continuare l'attività di pulizia e manutenzione, oltre a integrare la segnaletica mancante, in modo tale che il percorso permanga in ottime condizioni per tutta la stagione turistica estiva, con l'obiettivo di incentivare maggiormente lo sviluppo e la frequentazione anche di quelle zone meno conosciute, ma molto suggestive, del territorio regionale.

«Mantenere le bellezze dei diversi itinerari, a partire da quelli di fondo Valle fino ad arrivare a quelli più impegnativi come l'Alta Via n.1 e 2 - ha osservato il Consigliere Dennis Brunod nell'illustrare la mozione - sono settori molto importanti e strategici per quanto attiene la promozione e la valorizzazione turistica delle località valdostane, da quelle più conosciute a quelle meno rinomate, con conseguenti ricadute economiche positive per tutti gli operatori coinvolti

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha riferito: «Interventi di manutenzione sono attuati in maniera sistematica dalla competente struttura dell'Assessorato. Non risultano gravi problemi di percorribilità del tratto tra Champorcher e Donnas, e, in quest'ambito, resta fondamentale il confronto con le Amministrazioni locali.  Nel corso del 2022 sarà realizzato un intervento finanziato nell'ambito progetto transfrontaliero Italia-Francia 2014-2022.»

È stata invece respinta la mozione, depositata dal gruppo Lega VdA, volta alla definizione della riduzione della tassa di concessione regionale per l'attività venatoria per la stagione 2022/2023, tenuto conto dell'interruzione a causa dell'emergenza pandemica.

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Christian Ganis, che ha evidenziato come «alcune Regioni, ad esempio la Sicilia, siano già intervenute sul tema, prevedendo un ristoro per i cacciatori che hanno pagato le tasse previste senza poter esercitare la propria attività, con la riduzione al 50%. è doveroso che il Governo regionale venga incontro a questa categoria», mentre il Capogruppo Andrea Manfrin ha sottolineato: «Il settore venatorio rappresenta una realtà economica importante per la nostra regione. Ricordiamoci che la caccia rappresenta uno strumento non soltanto utile ad arginare i danni provocati dalla fauna selvatica a colture e allevamenti, ma anche a difendere l'agricoltura e a tutelare il territorio

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, chiedendo il ritiro della mozione, ha spiegato: «Nella scorsa stagione, il periodo previsto era di 135 giorni, la sospensione è stata pari a 31 giorni: l'attività svolta è stata quindi pari al 77%. In base ai dati sugli abbattimenti, la stagione è stata comunque penalizzata, ma non compromessa. La tassa regionale verrebbe ridotta del 23% (38 euro per ogni cacciatore). La proposta è condivisibile, ma va ancora valutata: abbiamo in programma incontri con i cacciatori che comunque, al momento, non hanno sollevato la questione

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 6 e giovedì 7 ottobre 2021.

 

MM

 

TORNA ALL'INDICE