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Riunione del Consiglio regionale del 21 e 22 luglio 2021

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Comunicato n° 441 del 13 luglio 2021
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in seduta ordinaria mercoledì 21 e giovedì 22 luglio 2021, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 37 oggetti, tra cui 2 iniziative legislative, un provvedimento amministrativo, 8 interrogazioni, 20 interpellanze e una mozione.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, l'Assemblea è chiamata ad approvare due progetti di legge: un disegno di legge della Giunta per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione, su cui relaziona il Consigliere del PCP Antonino Malacrinò e su cui la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione del 12 luglio; una proposta di legge del gruppo Lega VdA che contiene disposizioni in materia di tutela delle libere professioni e di equo compenso (modifiche alla legge regionale n. 19/2007), su cui relaziona il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani e su cui la terza Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità il 12 luglio.

All'esame vi è anche la proroga, per il triennio 2022-2024, della validità degli indirizzi contenuti nel Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) 2021-2023, su cui la seconda Commissione ha dato parere favorevole a maggioranza nella seduta del 12 luglio.

Tutte e 8 le interrogazioni sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: risorse a disposizione della Regione per il finanziamento degli interventi dei Programmi di sviluppo rurale 2021-2022; misure a favore degli enti culturali regionali a seguito dei minori incassi derivanti dalla gratuità degli ingressi per i minori di 25 anni; revisione del regolamento regionale 2/2007 in materia di requisiti igienico-sanitari per l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande; rispetto dei requisiti per l'assegnazione degli alloggi ERP di cui alla legge regionale 3/2013 in materia di politiche abitative; invio da parte dell'Azienda USL di avvisi sulla disponibilità vaccinale anti-Covid anche a coloro che hanno completato il ciclo; benefici ottenuti dalla Regione nell'ambito del progetto "Modello integrato di salute per una montagna inclusiva"; fabbisogno di medici di base per il presidio dell'intero territorio valdostano; mappatura dei bisogni emersi nel corso della pandemia e ambiti prioritari di intervento.

Sono invece 20 le interpellanze iscritte all'ordine del giorno, di cui 15 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: ruolo del parere formulato dall'Associazione Stampa Valdostana in sede di assegnazione dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia stampa in favore della Giunta regionale; studio scientifico sullo stato quantitativo e qualitativo della pernice bianca e della lepre variabile; applicazione delle misure di rilancio del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità; individuazione di una tappa in Valle del prossimo Giro d'Italia; criticità rappresentate dalle proloco valdostane in merito all'utilizzo del "Green Pass" per l'accesso alle sagre estive; modalità per le assunzioni a tempo indeterminato nella società in house INVA Spa; economie sui trasferimenti regionali in favore della Cittadella dei Giovani per la mancata o limitata erogazione del servizio negli anni 2020 e 2021; analisi di contesto su costi e qualità dei servizi offerti dalla società INVA Spa; misure per calmierare l'effetto degli aumenti in Valle d'Aosta della tassa sui rifiuti; protocollo congiunto con altre regioni alpine per la riapertura in sicurezza degli impianti sciistici per la stagione invernale 2021-2022; percorso di approfondimento sui temi della rigenerazione urbana e della percezione estetica dei luoghi; progetto di variante dei lavori per la realizzazione del nuovo Polo universitario della Valle d'Aosta; analisi costi-benefici derivanti dall'adesione dell'Azienda USL alla convenzione Consip MIES 2 per l'affidamento di un multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso alle pubbliche amministrazioni; stanziamenti a favore di interventi per opere pubbliche destinate all'assistenza delle persone anziane e inabili (legge regionale n. 80/1990); ritardo nella predisposizione del Piano triennale 2021-2023 degli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere.

Tre interpellanze sono state depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: tutela della monticazione delle mandrie valdostane; interventi strutturali necessari per l'organizzazione delle gare di Coppa del Mondo di sci a partire dal 2023 a Breuil-Cervinia; risorse finanziarie per garantire alla Federazione valdostana sport popolari la realizzazione di corsi nelle scuole valdostane.

Altre due interpellanze sono state invece presentate dalle Consigliere del gruppo PCP: fattibilità del collegamento intervallivo di Cime Bianche e programma dei lavori del tavolo di confronto con il Comune di Aosta per la realizzazione del nuovo Ospedale regionale.

Il Consiglio discuterà anche 1 mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste per l'inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) aggiuntivi regionali dell'esenzione per le terapie farmacologiche delle pazienti affette da endometriosi negli stadi clinici di primo e secondo grado.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC

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Comunicato n° 452 del 19 luglio 2021
Iscritte due interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio del 21 e 22 luglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocata mercoledì 21 e giovedì 22 luglio 2021, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata.

La prima, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, riguarda le motivazioni della nomina del nuovo amministratore unico della Casinò de la Vallée spa; la seconda, posta dal gruppo Pour l'Autonomie, chiede la tempistica per la nomina del nuovo Direttore generale dell'Azienda USL.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 39 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

 

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Comunicato n° 455 del 21 luglio 2021
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'adunanza consiliare, convocata oggi, mercoledì 21, e domani, giovedì 22 luglio 2021, ricordando l'alluvione che ha colpito Germania e Belgio.

«Je tiens - ha detto il Presidente Bertin - à exprimer toute notre solidarité aux Pays troublés par les terribles inondations et, notamment, à la Wallonie, à laquelle nous unit une entente de collaboration. En ces jours, j'ai exprimé au Président de la Fédération Wallonie-Bruxelles le soutien du Conseil de la Vallée aux familles touchées par cet événement dramatique ainsi qu'au Institutions qui sont en train de gérer cette situation.»

Il Presidente del Consiglio ha poi riferito che «nella riunione della Conferenza dei Capigruppo di ieri, è stata valutata la richiesta di iscrivere in via d'urgenza a questa adunanza due provvedimenti: il disegno di legge n. 32 di modifica alle misure a sostegno dell'economia regionale (depositato il 19 luglio) e il provvedimento di modifica di alcuni articoli del disciplinare per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent.»

I due atti sono stati iscritti ai punti 3.01 e 3.02 dell'ordine del giorno.

Il Presidente è anche intervenuto sulle sentenze della Corte d'Appello di Torino in merito al processo Geenna: «Le sentenze confermano dal punto di vista giudiziario una presenza strutturata e radicata nel tempo della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Inoltre si è rilevata l'assoluzione dell'ex Consigliere regionale Marco Sorbara. Questi nuovi pronunciamenti servano a rendere più consapevole la comunità tutta della gravità di questi fenomeni.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha criticato «la scelta dei temi del Conseil des Jeunes Valdôtains: la concessione della cittadinanza facile e la prostituzione. Discutere di questi temi, in un momento come questo, è una caduta di stile per questa Assemblea che ospita i giovani in questa Sala. Non poter convocare il Consiglio straordinario per discutere un provvedimento da 72 milioni di euro perché siamo condizionati dalla presenza del Conseil des Jeunes, che per di più discute di questi argomenti, mi sembra fuori luogo.»

Il Presidente Bertin ha replicato che «la scelta dei temi è fatta in autonomia dal Conseil des Jeunes Valdôtains e non credo che il Consiglio Valle possa censurare una discussione: noi ne abbiamo preso atto e comunicheremo agli interessati le sue valutazioni. La convocazione del Consiglio straordinario non sarà condizionata dal CJV, il quale dovrà adattarsi alle esigenze dei lavori della nostra Assemblea.»

 

SC

 

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Comunicato n° 456 del 21 luglio 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio del 21 luglio 2021, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha annunciato di doversi assentare «per partecipare alla Conferenza delle Regioni convocata in seduta straordinaria per questa mattina: sul tavolo della discussione ci sono le nuove regolamentazioni sull’emergenza Covid su tutto il territorio italiano. Nei giorni scorsi abbiamo sostenuto l’assoluta necessità di eliminare quelle storture statistiche che rischiano di essere problematiche per piccoli numeri di una realtà come la nostra: la direzione condivisa è quella di valutare i tassi di occupazione di area medica e terapie intensive, non limitandosi a parametri di incidenza

«Credo sia importante poi condividere anche in questa sede la centralità che tutti siamo chiamati a dare al prosieguo della campagna vaccinale, che in Valle d’Aosta sta raggiungendo buoni risultati ma che vive un nuovo momento cruciale - ha aggiunto il Presidente Lavevaz -. Stiamo superando la soglia dei 75.000 vaccinati con la prima dose e nei prossimi giorni saranno 60.000 i valdostani che avranno concluso il ciclo vaccinale. Grazie alla collaborazione tra la Regione e l’Azienda USL, sta prendendo il via una nuova fase della comunicazione a sostegno della vaccinazione sul nostro territorio: è fondamentale che la risposta della nostra comunità sia compatta, per scongiurare nuove restrizioni nelle prossime stagioni. Rinnovo quindi il mio invito alla responsabilità di ciascuno di noi, perché possiamo sfruttare a pieno l’opportunità che ci è concessa dal vaccino. Non solo è possibile anticipare la somministrazione della seconda dose, ma dalla scorsa settimana sono aperte le prenotazioni anche per i ragazzi a partire da 12 anni: si tratta di un passaggio fondamentale in vista del nuovo anno scolastico, che dobbiamo vedersi svolgere in presenza e con una didattica completa di tutte le sue componenti.»

«Comunico infine che ieri ho incontrato, insieme col Presidente Bertin, per una prima riunione di coordinamento, i componenti nominati dal Consiglio all’interno della Commissione paritetica. I temi sul tavolo sono molti e complessi, e presto la Commissione inizierà i propri lavori: prioritarie sono le norme in materia di derivazioni d’acqua, ma anche argomenti come l'equiparazione del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale. Mi auguro che l’operato della Commissione possa essere efficace e fruttuoso, grazie a una rinnovata collaborazione tra il livello regionale e quello centrale

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha invitato il Presidente della Regione «a tenere alta la guardia sulle concessioni idroelettriche: è un argomento che il Consiglio dovrà prendere fortemente in considerazione, dato che avrà conseguenze non di poco conto. È necessario chiedere alla Paritetica e al ministro Gelmini di dare una risposta a questa problematica

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha invece chiesto «se la Presidenza abbia ricevuto una lettera relativa ai referendum sulla giustizia da parte della Regione Lombardia, che ha approvato una deliberazione di condivisione dei contenuti. È noto che sia sufficiente che sei Regioni esprimano il proprio appoggio perché si possa tenere il referendum costituzionale

Ribadita la massima attenzione sulla questione delle concessioni idroelettriche, «già sottoposte alla Commissione Paritetica», il Presidente Lavevaz ha confermato di aver ricevuto la comunicazione da parte della Regione Lombardia: «Ne approfondiremo i contenuti nei prossimi giorni in Giunta e in maggioranza

 

MM

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Comunicato n° 457 del 21 luglio 2021
Approvato un disegno di legge di modifica alle misure di sostegno all'economia regionale

 

Il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un disegno di legge che contiene modificazioni urgenti alla legge regionale 16 giugno 2021, n. 15 (Assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2021, misure di sostegno all’economia regionale conseguenti al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021-2023). L'atto è stato iscritto in via d'urgenza in Aula.

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), ha relazionato sul provvedimento, evidenziando che «l'intervento si è reso necessario per risolvere alcune criticità applicative e dirimere possibile dubbi interpretativi emersi in fase di attuazione. In particolare, viene meglio specificato l'importo massimo concedibile e il metodo di calcolo degli addetti per l'erogazione dei contributi a favore delle società cooperative, così come è stabilito il divieto di cumulo per spese di investimento e per alcuni contributi a sostegno delle famiglie.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha osservato che «queste modifiche permetteranno di completare l'avvio delle misure a sostegno dell'economia nelle prossime settimane. Lunedì scorso è stata avviata la misura prevista all’art. 9 “Bonus imprese” e sono state presentate in 24 ore richieste per più di 16 milioni di euro. Nel frattempo continuiamo a lavorare con il Governo e con le altre Regioni per dare avvio ad altre misure, in particolare per i maestri di sci. Sono in corso di elaborazione ulteriori modifiche alla legge 15 per migliorare ulteriormente la sua applicazione: queste saranno discusse contestualmente al secondo provvedimento di assestamento e sono il frutto della collaborazione di tutti, gruppi consiliari e uffici.»

Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha dichiarato: «Altre difficoltà applicative e imperfezioni della legge 15 stanno già uscendo e ci auguriamo che, anche in questo caso, si possa agire nel più breve tempo possibile per rendere performanti queste misure che sono essenziali per tutti i valdostani.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «La legge 15 è una norma complessa che in alcune situazioni necessita di una mise à jour in corso d'opera, perché vi sono problematiche applicative che per volontà di tutti i gruppi abbiamo voluto risolvere. Il tavolo di confronto al quale partecipano tutte le componenti politiche è più che positivo perché permette di portare un contributo utile non solo al Governo ma anche agli uffici, in modo da rispondere a tutti i soggetti interessati dalla legge.»

 

SC

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Comunicato n° 458 del 21 luglio 2021
Approvato un disegno di legge sui debiti fuori bilancio

 

Nella seduta del 21 luglio 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA, Pour l'Autonomie), un disegno di legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione.

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 29 giugno, si compone di due articoli che sono illustrati in Aula dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP): «Si tratta di un atto dovuto che riconosce, come previsto dalle norme, la legittimità per i debiti derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per un totale complessivo di 343 mila 549 euro. Tali somme aggiuntive trovano copertura mediante l'utilizzo di stanziamenti già iscritti a bilancio negli appositi capitoli. Gli importi più significativi riguardano l'Assessorato della sanità e politiche sociali e di questi la cifra più importante è legata alla gestione della pandemia da Covid-19

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA) ha rilevato: «In questo testo ci sono importi significativi e mi riferisco ai 182 mila euro di una fattura presentata dalla Società di Servizi VdA a novembre 2020 e non pagata. Capisco che siano dei termini definiti, ma una fattura di tale importo pagata un anno dopo può mettere in difficoltà una struttura, anche se si tratta della Società di Servizi. L'attenzione che va data agli uffici è quella di superare certi percorsi ed essere più concreti, usando il buon senso

Il Consiglio Valle ha quindi approvato all'unanimità l'atto di modifica di alcuni articoli del disciplinare per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, iscritto in via d'urgenza in Aula. Le modifiche riguardano le modalità di acquisto dei mezzi di gioco, le tempistiche di versamento delle decadi e gli ingressi al Casinò.

È stata invece approvata con 19 voti a favore (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA, Pour l'Autonomie), la proroga per il triennio 2022-2024 della validità degli indirizzi contenuti nel Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) 2021-2023.

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 459 del 21 luglio 2021
Approvata una proposta di legge su libere professioni ed equo compenso

 

Nella seduta del 21 luglio 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una proposta di legge in materia di tutela delle libere professioni e di equo compenso (modificazione alla legge regionale n. 19/2007).

L'iniziativa legislativa, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste il 2 marzo scorso, si compone di sei articoli volti a tutelare, con il riconoscimento del diritto all'equo compenso, le prestazioni dei liberi professionisti rese alla pubblica amministrazione.

Il Consigliere relatore Paolo Sammaritani (Lega VdA), nell'illustrare il provvedimento all'Aula, ha ricordato che «il Decreto Bersani del 2006 e il Decreto-legge n. 1/2012 - che ha abrogato definitivamente le tariffe delle professioni regolamentate - hanno prodotto una totale deregolamentazione del settore portando a una situazione iniqua, per cui i professionisti forti e strutturati (molto pochi), che godevano di posizione di privilegio sul mercato, hanno potuto aumentare i prezzi ben oltre il limite dettato dalle precedenti tariffe massime, mentre la stragrande maggioranza, e in particolare i giovani, è stata costretta a ridurre sempre più le richieste di compensi. È chiaro che compensi al di sotto degli ex tariffari minimi portano all'assoluta mancanza di qualità delle prestazioni e, di conseguenza, alla mancata tutela del consumatore e dei cittadini in generale, oltre che a una violazione del principio costituzionale (art. 36) che afferma che il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Dopo un percorso complesso e tormentato, dal 2017 una serie di interventi normativi hanno disciplinato l'equo compenso, ma a livello nazionale il tema è più che mai all'ordine del giorno con tre proposte di legge che hanno iniziato il loro iter in Parlamento. L'unico ambito in cui il legislatore regionale può intervenire è quello che riguarda il diritto dei professionisti all'equo compenso nei confronti della pubblica amministrazione: era quindi tempo che anche la Valle d'Aosta si dotasse di questo strumento normativo, che rappresenta un primo passo importante di una regione che vuole tutelare il lavoro e i lavoratori in tutte le sue espressioni, pubbliche e private, nel rispetto dei principi dettati dalla Costituzione e senza irrazionali pruriti ideologici.»

Per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «questa norma si basa su tre pilastri principali: tutelare le attività professionali, riconoscere il diritto all'equo compenso, contrastare ogni forma di evasione fiscale. Inoltre, il giusto rapporto tra professionisti e pubblica amministrazione è garanzia di trasparenza ed efficacia dell'amministrazione stessa. Tra un anno, come Commissione faremo il punto della situazione: la Giunta riferirà sugli effetti della norma, che potrà quindi poi essere perfezionata per renderla sempre più attinente alle esigenze.»

Il Consigliere di PlA Augusto Rollandin ha aggiunto: «C'è ancora un punto da chiarire: l'equo compenso nell'ambito dei rapporti tra privati, dove i controlli sono più difficili. Sarà quindi importante tra un anno avere una valutazione delle situazioni emerse perché potremo capire se ci sono degli aspetti da codificare meglio.»

Per il Consigliere Mauro Baccega (PlA), «la proposta ha una sua forza e una sua importanza: questo è l'inizio di un approfondimento che riteniamo opportuno fare, anche con gli Ordini professionali al fine di garantire la tutela dei cittadini a ogni livello.»

Soddisfazione è stata espressa dal Consigliere Luca Distort (Lega VdA): «Ci sono buone notizie: relative al contenuto di questa legge, ma anche lo spirito che gli sta dietro. E quando ci sono buone notizie sono da diffondere, perché la gente ha bisogno di positività. Ricordo che già nel 2019 a none del gruppo Lega avevo annunciato questo provvedimento: dalle parole siamo passati ai fatti. Questa legge è proposta dall'opposizione: lo sottolineo non per mettere una bandierina, ma perché sta a significare che c'è qualcuno che crede veramente nel proprio operare; in effetti, in opposizione le risorse operative sono scarse, eppure, con l'ausilio dei soli uffici del Consiglio, siamo riusciti, dando fondo alle nostre capacità, a elaborare un testo che peraltro è stato solo minimamente emendato. Abbiamo riportato gli equilibri per i liberi professionisti, che in questo caso rappresentavano una categoria debole. E questo è lo spirito che anima la nostra forza politica e con cui si deve lavorare in questo Consiglio: usare i talenti di cui disponiamo per apportare i cambiamenti che la società richiede.»

L'Assessore allo sviluppo economico e lavoro, Luigi Bertschy, ha osservato che «il dinamismo dei Consiglieri nel proporre leggi è utile innanzitutto ai cittadini ed è una nota di merito di questo Consiglio. Questa è una prima tappa di un percorso molto lungo: il mondo delle professioni va preso in carico da parte sia della politica sia dell'amministrazione. Le leggi sono datate e c'è la necessità di elaborare una legge che dia una risposta definitiva al mondo delle professioni: stiamo facendo le prime riflessioni perché oltre all'aspetto legislativo c'è la necessità di creare una struttura dedicata - che oggi non esiste in Regione - che tuteli e dia risposte al settore dei professionisti, anche per aiutare i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro.»

 

SC

 

 

 

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Comunicato n° 460 del 21 luglio 2021
Interrogazione a risposta immediata sulla nomina del nuovo amministratore unico della Casinò de la Vallée spa

 

La nomina del nuovo amministratore unico della Casinò de la Vallée spa è stata l'argomento dell'interrogazione a risposta immediata posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 21 luglio 2021.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha chiesto «i motivi che hanno portato i rappresentanti dei soci della Casinò de la Vallée alla nomina in questione, avvenuta lo scorso 15 luglio

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «C'era una scadenza temporale in occasione dell'assemblea dei soci e il ragionamento seguito non ha messo in discussione la professionalità del dottor Filippo Rolando, che ricopriva questa carica e ha seguito con grande attenzione, unitamente allo staff, la questione capitale del concordato. Il mandato ora affidato al dottor Rodolfo Buat è quello di attenersi alle volontà del concordato. Buat è una garanzia, grazie alla sua pregressa esperienza come capo del personale alla Casa da gioco, non è un salto nel vuoto e sarà presente a tempo pieno a Saint-Vincent. Dovrà assicurare grande attenzione ai costi, al personale, all'evoluzione tecnologica, all'offerta di nuovi giochi. Ripeto: non volevamo punire nessuno, ma rientrare in un alveo di normalità perseguendo il risanamento

Il Vicecapogruppo Aggravi ha replicato: «Non sono affezionato ai nomi, ma al vero e unico Vangelo della vicenda: il decreto di omologa. Ed è questo che bisogna rispettare. Mi auguro che lo si dimostri nell'attenzione ai costi e soprattutto al personale, insieme con la previsione del percorso di risanamento

 

MM

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Comunicato n° 461 del 21 luglio 2021
Interrogazione a risposta immediata sulla nomina del nuovo Direttore generale dell'USL

 

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto notizie della nomina del nuovo Direttore generale dell'Azienda USL.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ripercorso l'iter della proposta di legge che «Pour l'Autonomie ha presentato proprio in merito alle modalità di nomina di questa figura che risulta vacante dallo scorso mese di giugno», chiedendo di conoscere «la tempistica con cui il Presidente della Regione firmerà l'apposito decreto, dopo che la Giunta avrà individuato un nominativo nell'elenco, tuttora valido, degli idonei a ricoprire la carica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «È mio intendimento ripristinare l'assetto di governo della direzione strategica dell'USL nel più breve tempo possibile, soprattutto in considerazione della situazione emergenziale che ancora stiamo vivendo e delle complesse risposte che il servizio sanitario deve fornire quotidianamente. Sono in corso le verifiche per individuare un candidato idoneo nell'ambito della rosa di cui al provvedimento dirigenziale del dicembre 2020, anche se molti di questi hanno già assunto funzioni apicali in altre Aziende e a fronte della possibilità per la Giunta di non considerare tale rosa di nomi qualora vi fossero particolari impedimenti.»

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha osservato: «A questo punto bisogna capire cosa intenda l'Assessore per tempi brevi: sono due mesi che la Direzione strategica è carente del Direttore generale. Siamo preoccupati, anche a fronte della situazione emergenziale che stiamo vivendo, e torneremo su questo argomento.»

 

SC

 

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Comunicato n° 462 del 21 luglio 2021
Interrogazione sul finanziamento dei Programmi di Sviluppo rurale 2021-2022

 

Nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo regionale per conoscere l'ammontare complessivo delle risorse a disposizione della Regione per il finanziamento degli interventi dei Programmi di Sviluppo rurale 2021-2022

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha voluto specificare l'iter dell'estensione dell'attuale quadro della Politica agricola comune (PAC) per le annualità 2021-22, «così come stabilita il 23 dicembre 2020 da un regolamento europeo, che ha previsto le medesime condizioni (fondi nuovi e vecchie regole), facendo diventare l’attuale Programma in “PSR 2014-2022”. Lo stesso regolamento definisce per il biennio il sostegno finanziario dell’Unione europea, suddiviso in due tipologie: risorse ordinarie, provenienti dal quadro finanziario pluriennale 2021-2027, e risorse aggiuntive, provenienti dal Next Generation. Ha quindi preso avvio una lunga fase tecnica e politica di confronto fra le Regioni per concordare una proposta di riparto dei fondi; da subito si sono create due posizioni contrapposte: una a sostegno del “criterio storico” applicato a inizio programmazione; l'altra, sostenuta anche dalla Valle d'Aosta, intendeva introdurre nuovi criteri di riparto, volti maggiormente a un’ottica produttivistica e competitiva del settore primario

«Quando ha iniziato a profilarsi la mancanza di intesa - ha aggiunto l'Assessore Sapinet -, lo scenario più prudente e accreditato prevedeva, per il PSR valdostano, lo 0,63% dell’intera quota destinata ai PSR italiani: il risultato si traduceva in una quota di fondi ordinari pari a 39.577.397 euro e una quota aggiuntiva pari a 5.182.528 euro, per un totale in termini di spesa pubblica di 44.759.925 euro. Dopo sette mesi di trattative, la decisione è passata in capo al Consiglio dei Ministri, che ha stabilito una ponderazione mista: per il 2021, applicazione del 90% con i criteri storici e il 10% con i nuovi criteri; per il 2022, applicazione del 70% con i criteri storici e il 30% con i nuovi criteri.»

«In conclusione - ha dichiarato l'Assessore all'agricoltura -, al Programma di sviluppo rurale regionale è stata assegnata una quota di fondi ordinari pari a 39.901.097 euro e una quota di risorse aggiuntive, provenienti dal Next Generation, pari a 5.421.410 euro, per un totale in termini di spesa pubblica di 45.322.507 euro: da un raffronto elaborato dagli uffici regionali rispetto allo scenario precedente, emerge la differenza positiva di 562.582 euro a favore del PSR valdostano

Il Consigliere Dino Planaz (Lega VdA), nella replica, ha osservato: «Volevamo fare chiarezza sugli importi destinati alla nostra regione. Ci fa piacere che, per una volta, abbiamo ottenuto qualche somma in più. Sicuramente non è facile lavorare ad un piano nazionale: le realtà regionali sono troppo differenti tra loro per poter convergere. Pensiamo ad esempio al fatto che, quando si parla di innovazione e transizione digitale, bisogna ricordare prima di tutto che ci sono alpeggi operativi che non sono nemmeno serviti da una strada poderale

 

MM

 

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Comunicato n° 463 del 21 luglio 2021
Interrogazione sull'invio di comunicazioni sulla disponibilità vaccinale anti-Covid

 

Nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2021 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo regionale in merito all'invio di comunicazioni, da parte dell'Azienda USL, tramite il servizio di posta elettronica dal portale Info Vaccini, anche a coloro che hanno già completato il ciclo vaccinale, per ricordare la disponibilità di posti per anticipare sia la prima che la seconda dose del vaccino anti-Covid.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Considerato l'alto numero di persone che non si vaccinano e che non confermano l'adesione alla campagna vaccinale, rilevato che i comunicati stampa non hanno garantito una copertura informativa capillare della popolazione, l'Azienda USL ha deciso di inviare a tutti una mail per ricordare la disponibilità di posti, utilizzando anche le mail di chi ha aderito nella speranza che ci fosse un passaparola per sensibilizzare i cittadini a vaccinarsi. La mail invita comunque a ignorare il messaggio se si è già provveduto: nella maggior parte dei casi viene interpretato correttamente.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha replicato: «Bisogna riflettere sul fatto che le mail arrivino a persone che hanno già completato il ciclo e, addirittura, a persone decedute: questo significa che il sistema informatico dell'Azienda ha qualche problema nella gestione delle mailing list. È grave che nel 2021 non si riesca a differenziare le banche dati: questo modo di lavorare genera un inutile dispendio di energie, perché chi ha già completato il ciclo non è più interessato a ricevere mail del genere. Inoltre, segnalo che le certificazioni rilasciate dall'USL riportano in calce la dicitura Val d'Aosta, entità che non esiste: vi invito a scrivere correttamente il nome della nostra regione, Valle d'Aosta, nei documenti ufficiali.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00 di oggi.

 

SC

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Comunicato n° 464 del 21 luglio 2021
Interrogazione su una coprogettazione della Regione a proposito del disagio abitativo

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2021, ha interrogato il Governo regionale per approfondire una procedura di coprogettazione avviata dalla Giunta per la gestione di iniziative il cui ambito prioritario di intervento è stato individuato, come dice la deliberazione, «nel disagio connesso alla crescente difficoltà di reperire/mantenere una collocazione abitativa da parte dei nuclei famigliari in condizione di povertà e marginalità.» In particolare, i Consiglieri hanno voluto conoscere la mappatura dei bisogni emersi durante la pandemia, le modalità di individuazione delle fasce di popolazione da coinvolgere, le necessità che hanno portato alla scelta della coprogettazione quale modalità di affidamento. Hanno infine chiesto se l'Amministrazione abbia previsto, oltre al già previsto studio demografico, la possibilità di condurre uno studio specifico sulla povertà in Valle d'Aosta per intercettare necessità e bisogni preesistenti e/o sorti a seguito della pandemia.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «La mappatura è stata effettuata tramite i dati raccolti dal Servizio di sportello sociale, dal Servizio sociale territoriale e dalle associazioni di volontariato. Da questa attività, tuttora in corso e in aggiornamento, sono emersi l'aumento dei nuclei familiari che si rivolgono per la prima volta per un sostegno per far fronte ai bisogni primari legati a problematiche economiche, abitative e lavorative; l'aumento di situazioni che richiedono interventi contro la povertà e interventi sociali urgenti; nuove richieste di aiuto da famiglie sconosciute prima della pandemia, in particolare relative al soddisfacimento dei bisogni primari. Altra fonte di rilevazione dati è rappresentata dalla rete di collaborazione tra servizi sociali, enti locali, il terzo settore e singoli cittadini per la raccolta e distribuzione di generi alimentari: rispetto al 2020, è emerso un aumento di almeno un terzo dei nuclei beneficiari di pacchi, per un totale di circa mille fruitori, di cui il 63% appartenenti a famiglie con tre o più componenti; più della metà dei fruitori minorenni

«Per individuare il target di popolazione beneficiaria della sperimentazione - ha spiegato l'Assessore Barmasse -, è stata avviata una mappatura quantitativa e qualitativa dei nuclei in carico che presentano bisogni nell'ambito abitativo: l'analisi è ancora in corso, sarà approfondita e completata nel tavolo di coprogettazione, in collaborazione con gli enti del terzo settore. Al momento sono già state individuate alcune fasce (famiglie con minori, nuclei in condizione di marginalità estrema, migranti, nuclei a rischio di marginalità per condizioni lavorative precarie) per cui l'attuale sistema di aiuti regionali non offre adeguate risposte

L'Assessore Barmasse ha poi concluso: «Le motivazioni che hanno determinato l'avvio di una coprogettazione sono coerenti con il codice del Terzo settore e con le altre norme vigenti, che esplicitano il concetto della solidarietà orizzontale. La coprogettazione connessa all'housing sociale mira a costruire una rete territoriale per coordinare in maniera integrata e condivisa le risorse e i servizi istituzionali e privati. In tale logica, è ritenuta strumento amministrativo adeguato per raggiungere tale obiettivo. Infine, l'Amministrazione ritiene necessario promuovere un'analisi dettagliata del processo di impoverimento regionale per pianificare atti e strategie di contrasto

Nella replica, il Capogruppo Andrea Manfrin si è detto insoddisfatto della risposta: «L'housing sociale corrisponde all'edilizia residenziale pubblica: c'era bisogno di una sperimentazione su un qualcosa che in regione esiste già? Per di più quello che è grave è che nella delibera si afferma che i migranti saranno tra i soggetti oggetto di questi interventi. Per quale motivo si dispone l'affidamento di alloggi popolari a migranti in Valle d'Aosta irregolarmente? Ci sono 500 famiglie valdostane che aspettano da una vita, con tutti i diritti, l'assegnazione di una casa. Rimango dell'idea che la coprogettazione sia inopportuna: anziché dissipare migliaia di euro affidandole alle cooperative, le stesse risorse potrebbero direttamente a chi si occupa, nell'ambito delle politiche sociali, di aiutare chi è in difficoltà

 

MM

 

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Comunicato n° 466 del 21 luglio 2021
Interpellanza sulla tutela della monticazione

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie è tornato a parlare della monticazione negli alpeggi.

«Per la monticazione - ha ricordato il Consigliere Augusto Rollandin - ci sono precise regole riferite alla presenza di personale per la gestione delle mandrie che prevedono un'assistenza continuativa degli animali in alpeggio. Negli anni passati, si è invece verificato il caso di animali abbandonati negli alpeggi, con il rischio di frodi a livello regionale ed europeo. Ci sono denunce da parte di titolari degli alpeggi alle stazioni forestali e all'Assessorato all'agricoltura? Gli agenti forestali hanno svolto delle verifiche e ci sono state accertate infrazioni? Quante sono le mandrie provenienti da fuori Valle? Infine, vorremmo conoscere le politiche che l'Assessorato intende porre in essere per evitare questo genere di comportamenti.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «alla data del 16 luglio, le dichiarazioni di monticazione di bovini produttivi e improduttivi, ovicaprini ed equidi verso mayen o alpeggi presentate e registrate agli sportelli dell’Assessorato agricoltura sono 545 monticazioni. Un dato che, presumibilmente, al termine della stagione, si assesterà attorno a 670/680 unità. Nel 2020, le dichiarazioni sono state 676, di cui 12.532 i capi provenienti da fuori Valle, suddivisi fra bovini (3.298), ovicaprini (9.092) ed equidi (142). Sempre al 16 luglio, risulta che gli alpeggi/mayen condotti da aziende i cui titolari non sono residenti in Valle d’Aosta ammontano a 20. Sono invece 61 i codici di pascolo nei quali sono presenti animali provenienti da fuori Valle (45 esclusivamente con bovini, 2 esclusivamente con ovicaprini, 1 esclusivamente con equidi, 18 con specie diverse). Delle 61 aziende, sono 26 quelle che monticano esclusivamente capi provenienti da fuori Valle e, di queste, 9 sono gestite da conduttori residenti in Valle d’Aosta. E ciò dimostra che molte mandrie provenienti da fuori Valle, composte per buona parte da capi improduttivi, sono monticate in alpeggi condotti da allevatori valdostani.»

«Il Corpo forestale svolge, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, un’azione continua di monitoraggio della frequentazione degli alpeggi e dei pascoli - ha proseguito l'Assessore -. È stata anche rafforzata la collaborazione con gli uffici del Dipartimento agricoltura, in modo da far emergere, puntualmente e in tempo reale, situazioni particolari che meritano approfondimenti e, se del caso, avviare autonome azioni di polizia amministrativa e giudiziaria per reprimere comportamenti illegittimi. Per quanto l'estate 2021, sono in corso alcune verifiche puntuali, anche avvalendosi del nucleo droni, per verificare eventuali profili di responsabilità rispetto a condotte non corrette; solo al termine degli accertamenti sarà possibile determinare la sussistenza di infrazioni o violazioni.»

«Non esiste una stretta correlazione fra la provenienza extra-regionale degli animali monticati e gli episodi di mancato rispetto delle normative sulla corretta gestione degli animali al pascolo e il loro benessere - ha specificato l'Assessore Sapinet -, tuttavia alcune situazioni di potenziale malgoverno del bestiame sono ormai note agli organi di controllo territoriali. A partire dai primi mesi del 2020 è attivo un accordo di collaborazione fra Celva, Dipartimento agricoltura e Area VdA, che permette di determinare la consistenza animale il più possibile adeguata all’effettiva capacità produttiva dei pascoli e che, grazie allo sviluppo di modelli territoriali che utilizzano dati satellitari, consentirà anche di dare importanti indicazioni sulla modalità di pascolamento, destinando le superfici più produttive al bestiame da latte e quelle meno produttive e con maggiori pendenze al bestiame improduttivo, col doppio vantaggio di migliorare la qualità e il benessere degli animali da produzione e di sfruttare appieno le superfici pascolive in base alla loro reale produttività. Inoltre, in vista della nuova programmazione 2023-2027 della Politica agricola comune, sono stati promossi diversi tavoli tecnici che studiano il nuovo sistema premiale, che si pone come obiettivo primario proprio quello di contenere e possibilmente eliminare i fenomeni speculativi, garantendo al tempo stesso congruità dei premi e il giusto riconoscimento delle tradizionali pratiche estensive dell’allevamento tipico alpino.»

Il Consigliere Rollandin, nel prendere atto che «c'è la disponibilità a migliorare dopo quanto avvenuto negli anni precedenti», ha sottolineato: «La monticazione è un momento delicato: in Valle arrivano camion di bovini e ovicaprini di cui non si conosce la destinazione e che dopo qualche giorno sono abbandonati a loro stessi dai loro gestori. Secondo noi bisogna prevenire l'abbandono delle mandrie nei pascoli valdostani: i controlli devono essere attivati subito, proprio per evitare l'insorgere di situazioni di difficoltà, che poi ricadono sulla nostra regione e sulla sua immagine. La invito a intensificare i controlli.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 467 del 21 luglio 2021
Interpellanza sull'organizzazione di una tappa del Giro d'Italia in Valle

 

Nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula l'opportunità di organizzare una tappa del prossimo Giro d'Italia in Valle d'Aosta.

Rilevata «la grande importanza a livello internazionale che riveste la presenza di un tale evento sul territorio, comportando ricadute quanto mai positive per l'attrattività e l'offerta turistica», il Consigliere Dennis Brunod ha rappresentato: «Iniziano ad apparire anticipazioni e indiscrezioni circa il possibile percorso del Giro d'Italia 2022, ma da queste notizie, seppur non ufficiali non compaiono al momento tappe in Valle d'Aosta. Ci sono stati incontri con gli organizzatori del Giro d'Italia per riportare la competizione nella nostra regione? Con quali riscontri? Vorrei sapere quali percorsi si intendano proporre per le prossime edizioni del Giro, quali modalità e accordi si intendano sottoscrivere per valorizzare e promuovere al meglio le numerose particolarità del nostro territorio. Chiedo anche se si stia lavorando anche per portare in Valle il Tour de France: siamo convinti che eventi di tale portata e interesse meritino una programmazione su più anni per dare continuità ed il giusto risalto a livello mondiale delle bellezze della nostra Regione

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «Come ho già avuto modo di comunicare, ci sono già stati numerosi incontri con gli organizzatori dell’evento, la RCS Sport, sia di persona che a distanza. Il prossimo è previsto ad Aosta la prossima settimana con l’obiettivo di concretizzare la possibilità di riportare la competizione nella nostra regione nel 2022. Possibilità che è ancora del tutto aperta: infatti, come assicurato dagli stessi organizzatori, a oggi non ci sono ancora conferme sul prossimo Giro ed è stato manifestato interesse per coinvolgere anche la nostra regione. Ma ogni anticipazione sarebbe inopportuna, perché, oltre a violare i vincoli di riservatezza, rischierebbe di mettere in discussione i rapporti con gli organizzatori, col rischio di compromettere il raggiungimento degli obiettivi di riportare la gara in Valle d’Aosta. Teniamo conto del fatto che i calendari delle tappe del Giro sono annunciati ufficialmente alla stampa con un evento pubblico organizzato nel mese di novembre dell’anno precedente l’evento

«I percorsi e le tappe, seppur valutati con i territori ospitanti, sono alla fine decisi da RCS Sport, anche sulla base di questioni di natura tecnico-sportiva, quali i percorsi delle giornate precedenti e successive - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -. Gli accordi con gli organizzatori per lo sfruttamento del passaggio del Giro a fini di promozione del territorio sottostanno a stringenti condizioni contrattuali, comuni a tutte le tappe. Va anche detto che le scelte relative alla copertura televisiva non dipendono da RCS Sport, ma dalla RAI, che decide sul momento se e in che misura accogliere le proposte e i suggerimenti di punti di interesse e scorci panoramici da includere nelle riprese. In ogni caso, attiveremo iniziative ed eventi collaterali per massimizzare le possibili ricadute promozionali, anche in collaborazione con le Amministrazioni comunali interessate dal percorso e con altri soggetti, pubblici e privati. Riguardo al Tour de France, stiamo intraprendendo delle relazioni

Nella replica, il Consigliere Brunod si è detto perplesso: «Non pretendevo dettagli, ma contavo di avere certezza sull'assegnazione di una tappa nel 2022, perché abbiamo saputo che gli accordi vanno chiusi a stretto giro. Mi rallegro dell'attenzione che si sta riservando al Giro e anche al Tour de France, ma sollecito a voler lavorare ancora di più: la Regione potrebbe avere voce in capitolo anche per quanto riguarda la valorizzazione del territorio. Nel 2022 il Parco nazionale del Gran Paradiso compie 100 anni: sarebbe bello fargli un regalo così importante

 

MM

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Comunicato n° 468 del 21 luglio 2021
Interpellanza sull'organizzazione di gare di Coppa del Mondo a Breuil-Cervinia

 

Nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto aggiornamenti sull'organizzazione della Coppa del Mondo a Breuil-Cervinia a partire dal 2023.

«Nei mesi scorsi è stata data ufficialmente comunicazione dell’avvio delle procedure necessarie a procedere con l’organizzazione della Coppa del Mondo di discesa femminile e maschile sul Plateau Rosa nel 2023 e per questo ringraziamo chi ha ottenuto questa candidatura e il rappresentante valdostano della FISI- ha spiegato il Capogruppo Marco Carrel -: è già stato fatto un planning dei lavori necessari da effettuare al Breuil per poter ospitare queste importanti gare? Con un comunicato stampa, il Comune di Valtournenche chiede all'Amministrazione regionale la predisposizione di un Palazzetto dello sport al Breuil, proprio in vista di questi eventi, oltre che un contributo per la realizzazione del parcheggio Châteaux, in modo da aumentare il numero di posti auto. La Regione concorda con tale richiesta, oppure quali sono gli interventi strutturali da effettuare? Ci chiediamo infine quale sia l'importo da destinare per l'organizzazione di questo importante evento e se sia già stato stilato un cronoprogramma dei lavori. Ci auguriamo che sia costituito al più presto un Comitato che gestisca un evento di questa portata.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «la Cervino Spa, di concerto con la società svizzera ZBAG, ha avviato un’analisi di dettaglio delle attività necessarie e degli investimenti direttamente collegati alla realizzazione del progetto Coppa del Mondo. Ci siamo trovati varie volte perché il tema presuppone confronti molto importanti attraverso un tavolo di lavoro congiunto, al quale partecipano tutti gli enti coinvolti, che funge da organo di coordinamento sull’avanzamento dell’iter e garantisce un costante monitoraggio dell’iniziativa. Un planning dei lavori è stato quindi realizzato ed è in corso di attuazione. Ancora lunedì scorso la Giunta regionale ha incontrato il Sindaco di Valtournenche che ha rappresentato alcune necessità di carattere logistico e strutturale e la Giunta si è impegnata a fare le opportune valutazioni nell’ambito di un quadro di insieme, tenendo conto anche delle specificità che verranno indicate dall’amministrazione stessa. C'è bisogno di una progettazione d'insieme. In ogni caso qualunque tipo di intervento necessario sarà oggetto di un apposito accordo di programma tra la Regione ed il Comune.»

«Al momento - ha proseguito Guichardaz - siamo ancora nella fase di definizione dei reciproci impegni di spesa, che saranno ripartiti nelle intenzioni in modo paritario tra Italia e Svizzera; indicativamente il costo massimo dell’evento dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 mila franchi svizzeri ogni anno, a carico della Regione e del Canton du Valais, e 200 mila a carico dei due comuni di Valtournenche e Zermatt. Abbiamo poi aperto un tavolo di confronto con tutti i soggetti ed è già stata costruita una “road map” molto dettagliata e alcuni interventi sono già in fase di esecuzione: sono in corso i lavori di sistemazione della pista di gara nel tratto di competenza della Cervino Spa. Ci tengo a sottolineare che c'è una bella collaborazione tra le Istituzioni, le società che gestiscono gli impianti di risalita e gli operatori turistici, consci come siamo tutti dell'importanza di questa gara: una gara epica per le sue difficoltà e le sue condizioni, per il suo essere transfrontaliera e per essere una delle più lunghe al mondo. FIS, FISI e Swiss-Ski stanno già interagendo in modo molto produttivo per definire gli impegni reciproci e avere tutte le garanzie e i tempi certi per addivenire alla conclusione del progetto, che comporta una complessità enorme e che deve coinvolgere tutti.»

Il Capogruppo Carrel ha concordato sulla «complessità di organizzare una gara di Coppa del Mondo, soprattutto se transfrontaliera: ci sarà bisogno di un lavoro diplomatico e politico importante, attraverso un Comitato che ponga sul tavolo da subito tutte le questioni. Abbiamo già una certa esperienza vista l'organizzazione della Coppa del Mondo di La Thuile: facciamone tesoro. L'Assessore non ha risposto alla mia domanda sul Palazzetto e sui parcheggi: si tratta di problematiche che sono endemiche del Breuil e non solo contingenti alla gara, che potrebbero essere risolte attraverso una riorganizzazione dell'intera località turistica, cogliendo l'occasione di ospitare la Coppa del Mondo. Proprio perché è una gara epica che entrerà nella storia, dobbiamo fare attenzione e non possiamo permetterci di sbagliare.»

 

SC

 

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Comunicato n° 469 del 21 luglio 2021
Interpellanza sulle assunzioni a tempo indeterminato nella società in house INVA spa

 

Nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale in merito alle modalità utilizzate dalla società in house INVA spa per le assunzioni a tempo intedeterminato di personale dipendente.

«Prendendo spunto dai contenuti di una delibera della Corte dei Conti di Aosta riguardante la stabilizzazione del personale di INVA -  ha evidenziato il Consigliere Nicoletta Spelgatti -, vorremmo fare il punto sulla situazione, che pare essere inquietante: quante persone sono state assunte a tempo indeterminato con la procedura della stabilizzazione dopo 36 mesi di assunzione a tempo determinato? È prassi consolidata che le società partecipate assumano personale a tempo indeterminato senza le corrette procedure concorsuali? Vorremmo anche sapere se la Giunta, per il tramite dell'Assessore competente, voglia prendere i provvedimenti del caso nei confronti dei responsabili del procedimento che hanno approvato tali assunzioni

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «Abbiamo letto con grande attenzione, come consuetudine, questa relazione della Corte dei Conti. Nel periodo considerato, tra il 2011 e il 2018, sono state assunte 9 persone e INVA ci ha precisato che la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato è avvenuta in tutti i casi previo espletamento di un processo valutativo di idoneità. Se fossi in possesso di dati comprovanti assunzioni non corrette, dovrei presentare denuncia: non si può pensare che una società in house operi in spregio al dettato normativo. Ma non credo proprio che le società partecipate effettuino assunzioni commettendo un reato. Non abbiamo la possibilità di assumere provvedimenti nei confronti di responsabili di procedimenti eventualmente viziati ab origine: si tratta di un rapporto di lavoro instaurato da soggetto giudico autonomo, che si assume tutte le responsabilità. Già nel 2019, l'allora struttura regionale competente aveva ribadito alle società partecipate la normativa di riferimento, anche e soprattutto per quanto attiene il personale. Nel caso in esame, a fronte di quanto scritto dalla sezione di controllo, continueremo a ribadire che non si possono compiere reati e che la procedura concorsuale resta lo strumento per entrare nel sistema delle partecipate

Il Consigliere Spelgatti ha replicato: «Partendo dallo specifico della fotografia fatta dalla Corte dei Conti sulle assunzioni in Inva, il discorso va ampliato ad un problema generale, e cioè il sistema delle assunzioni in Valle d'Aosta: è stato messo il dito in uno dei cancri della nostra regione. I valdostani conoscono perfettamente la situazione del dover andare dal politico con il cappello in mano per ottenere un posto di lavoro nel pubblico, perché devi essere "amico di" per poterci arrivare. Se vogliamo cambiare davvero marcia, non possiamo che eliminare tutti questi cancri, portando legalità anche nel sistema delle assunzioni. Laddove non c'è meritocrazia non ci sarà mai giustizia sociale, non ci saranno mai lavori fatti bene, ma solo persone non libere e piegate ai politici. Questo sistema deve finire definitivamente: ci devono essere una presa di coscienza e un forte impegno comune. Altrimenti non potremo guardare al futuro e non avremo una Valle d'Aosta che riparte, in cui far crescere i nostri figli in una maniera degna di una società civile

 

MM

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Comunicato n° 470 del 21 luglio 2021
Interpellanza sugli aumenti della tassa sui rifiuti

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2021, ha sottoposto all'Aula la problematica dei previsti aumenti in Valle d'Aosta della tassa sui rifiuti, la TARI.

«Fonti di stampa hanno prospettato incrementi tra il 25% ed il 30% dovuti alle nuove direttive dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), che riguarderanno principalmente le utenze domestiche - ha riferito il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Quali sono le cause specifiche di questi aumenti? Ci sono state interlocuzioni sul tema, con i rappresentanti degli Enti locali e i gestori del servizio di smaltimento dei rifiuti? Ci chiediamo poi se sia intenzione dell'Amministrazione regionale definire misure di intervento volte a calmierare l'effetto degli aumenti nei confronti degli utenti finali, proprio in un momento delicato per la nostra economia.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «a partire dal 2020, per stabilire le somme che ogni cittadino deve versare per la TARI, è stato individuato da parte ARERA un nuovo “metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti” (MTR). Le nuove regole, da applicarsi sull’intero territorio italiano, definiscono i corrispettivi TARI da applicare agli utenti. Il Metodo MTR impone la redazione del piano economico finanziario (PEF) inserendo, al posto dei corrispettivi dovuti ai gestori affidatari, i costi operativi e di capitale desunti dai rispettivi bilanci, ai quali vengono poi applicati dei correttivi in base al perseguimento di obiettivi qualitativi. Quindi il metodo di calcolo è completamente nuovo rispetto a quelli ante 2020, visto che è necessario attingere a fonti contabili obbligatorie che, in alcuni casi, potrebbero far emergere scostamenti non indifferenti se i PEF precedenti presuntivi non rispecchiavano effettive dinamiche di costi efficienti. Si sottolinea, inoltre, che sempre il metodo MTR ha modificato l’allocazione di alcuni costi che dovrebbero comportare un incremento della quota variabile e quindi con un possibile maggior impatto potenziale sulle utenze domestiche. Tutte queste modifiche vanno a ricadere sul 2021. Vi sono anche altre cause che concorrono all’aumento della tariffa, come l’incremento dei costi sia di smaltimento che di raccolta, ad esempio per il verde e per la plastica, gli aumenti importanti di raccolta e gestione per il cartone visto il grande aumento degli ordini on-line. Per quanto riguarda l’aumento dei costi di smaltimento finale, lato Regione, è stato effettivamente riscontrato un aumento a preventivo dovuto principalmente all’aumento dei costi di trasporto e di conferimento delle frazioni differenziate, la cui valorizzazione dipende non solo dalla quantità prodotta, ma principalmente dalla qualità del rifiuto. L’incidenza sulla TARI dell’aumento dovuto alla gestione regionale è stimabile in circa un 5 %.»

«Dal 1° gennaio 2020 - ha proseguito il Presidente - è subentrata nella gestione del Centro di trattamento regionale dei rifiuti di Brissogne una nuova Società, con la quale la Regione, i tecnici dei sub-ATO e il Celva hanno avviato una serie di confronti per definire le attività propedeutiche per permettere al nuovo gestore e alla Regione di fornire indicazioni per migliorare la qualità della raccolta differenziata. La Regione non può mettere in atto azioni di tipo economico, proprio per il principio alla base della TARI: quello che invece può fare è cercare di mettere in atto azioni volte a migliorare la percentuale di raccolta differenziata e, soprattutto, la qualità dei rifiuti, al fine di contenere, per quanto di competenza, gli aumenti del costo del servizio in generale.»

Nella replica, il Consigliere Aggravi si è detto «preoccupato soprattutto riguardo al costo di trasporto e all'incidenza che avrà: il costo della transizione ecologica dovrà essere sostenuto, altrimenti rischiamo che la "old economy" vinca sui nuovi sistemi. Riguardo al differenziato, si parla sempre di quantità del differenziato, mentre dobbiamo riflettere sulla qualità per poterlo valorizzare, altrimenti ci esponiamo al contrappasso: era meglio il pirogassificatore. Per quanto concerne il piano dei rifiuti, è vero che non si possono disporre misure dirette, ma misure indirette possono essere fatte sulla qualità del differenziato. Proseguiremo l'attività di valutazione e monitoraggio, anche per capire meglio gli impatti.»

 

SC

 

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Comunicato n° 471 del 21 luglio 2021
Interpellanza su un protocollo congiunto per la riapertura degli impianti sciistici

 

La riapertura degli impianti sciistici per la stagione invernale 2021-2022 è tornata in discussione in Aula nella seduta del 21 luglio 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, che si è focalizzato sull'elaborazione, congiuntamente alle altre regioni alpine, di un protocollo per la sicurezza.

«Il Ministro al turismo Garavaglia, in visita ad Aosta, ha chiaramente detto che la stagione invernale si farà, seppur ovviamente con protocolli di sicurezza - ha spiegato il Consigliere Erik Lavy -. Oggi sulle spiagge ci sono sovraffollamenti incommentabili, per cui, a maggior ragione, il Governo regionale deve dialogare con quello nazionale e lavorare attivamente in vista dell'inverno. Ci sono già state delle interlocuzioni per elaborare un protocollo che possa garantire la riapertura in sicurezza degli impianti sciistici per la prossima stagione invernale? C'è già almeno una bozza? Vorremmo conoscerne i contenuti. Ci chiediamo poi se ci siano stati incontri col Governo nazionale riguardo alle riaperture degli impianti

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha rilevato: «L'attenzione della politica nei confronti della stagione invernale è sempre alta: noi siamo qui per dare certezze e far svolgere la stagione invernale. In questo senso, occorre avvalersi di una visione politica differente rispetto allo scorso inverno: è necessario avere un approccio in sicurezza in termini di utilizzo delle infrastrutture e dei servizi, così come resta importante imparare a convivere con le regole anti contagio. È comunque punto fermo il fatto che le attività economiche non possono cedere il passo. E allora bisogna completare la vaccinazione: è così che possiamo costruire delle certezze

Entrando nel merito dell'interpellanza, l'Assessore Bertschy ha riferito: «Ad oggi non esiste alcun protocollo, per nessuna regione alpina. Ciò non toglie che proprio oggi eravamo in riunione con la Lombardia, col Trentino, col Veneto e col Friuli per parlare di questa tematica, ma anche dei ristori. L'incontro di oggi è stato utile, ci siamo confrontati su valutazioni che però andranno aggiornate nei prossimi giorni, quando si conosceranno gli esiti del dibattito sulle nuove misure, tra cui l'utilizzo del Green Pass. Non solo c'è il contatto con le altre Regioni alpine, a livello locale ci sono continue interlocuzioni con le associazioni di impianti a fune, coi maestri di sci, la FISI, le guide alpine, l'ASIVA. La prossima settimana è in programma una nuova riunione di coordinamento per far convergere le informazioni di ogni settore con il Governo. Ci stiamo confrontando sulla gestione della stagione, e siamo certamente più avanti rispetto ad altre Regioni. Ci siamo impegnati con le associazioni di categoria locali a mantenere la regia e il coordinamento anche per quanto riguardo i ristori, che ancora mancano a livello nazionale per le associazioni di impianti a fune. Ad agosto ci sarà un'attività continua di lavoro per garantire già a settembre le condizioni per organizzare i servizi di apertura dei comprensori

Il Consigliere Lavy nella replica, ha invitato l'Assessore ad «accelerare, anche con le altre Regioni: non ci sono certezze, nonostante i vari tavoli di coordinamento. Sembra quasi che ci troviamo per la prima volta di fronte a questo problema: ma come è possibile, dopo più di un anno di pandemia? Quando ci sono troppi verbi coniugati al futuro c'è da aver paura. Mi chiedo perché la Valle d'Aosta, per una volta, non possa essere capofila e lavorare in maniera più spedita: il materiale c'è già ed è questo il momento per dialogare con Roma.»

 

MM

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Comunicato n° 472 del 21 luglio 2021
Interpellanza sulla fattibilità del collegamento intervallivo di Cime Bianche

 

La valutazione della fattibilità del collegamento intervallivo di Cime Bianche è tornata in discussione in Aula nella seduta del 21 luglio 2021, con un'interpellanza presentata dalle Consigliere Minelli e Guichardaz del gruppo Progetto Civico Progressista.

La Consigliera Chiara Minelli, ripercorsa la vicenda del progetto di collegamento intervallivo nell'ultimo decennio, si e poi soffermata sulla situazione «a partire dall'ottobre 2020, quando la società Monterosa spa ha pubblicato un bando di gara per un importo di 742.000 euro più Iva per acquisire uno studio preliminare per valutare la fattibilità del progetto in questione»; ha quindi voluto sapere «a che punto sia l'affidamento dello studio.»

La Consigliera Minelli ha poi rappresentato: «Il 25 maggio scorso, in qualità di Assessora all'ambiente, avevo richiesto alla Società Monterosa chiarimenti in merito a valutazioni e atti compiuti, tenuto conto del provvedimento del Ministero della transizione ecologica che ha ritenuto il progetto di ampliamento degli impianti di risalita sul Monte Terminillo, approvato dalla Regione Lazio, non conforme alla normativa di tutela ambientale di una zona di protezione speciale, in cui è vietata la costruzione di impianti di risalita e piste di sci. Considerate le analogie tra le due zone, quale risposta è stata fornita dalla Monterosa e in che data? Oggi, questa scelta appare inopportuna. Vorrei inoltre sapere se e quali pareri legali sono stati richiesti, o si intendono richiedere, dalla Regione a seguito di questo provvedimento ministeriale. Mi chiedo infine se sia stato posto dalla Regione o si intenda porre uno specifico quesito allo stesso Ministero in merito alla possibilità di realizzare impianti a fune e piste di sci in zona di protezione speciale della Rete Natura 2000, come quella del Vallone Cime Bianche.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «il 13 luglio scorso, Monterosa Spa ha comunicato, in risposta alla nota da lei inviata come Assessore, che la procedura è stata regolarmente affidata e che i servizi previsti sono in corso di esecuzione. La Società ha inoltre informato di aver adempiuto sostanzialmente al mandato ricevuto come individuato dal DEFR 2020-2022. Ancora la Società precisa che il capitolato speciale di appalto è molto chiaro nell’indicare che il fine della procedura non è la progettazione definitiva bensì quello di comparare le soluzioni possibili (compresa la soluzione “zero” che non prevede la realizzazione del collegamento) e in particolare quelle individuate dal Masterplan, prodotto dallo studio urbanistico ambientale, nell’ambito del progetto europeo Alplinks. Secondo la società Monterosa, inoltre, non sussiste il paragone con la situazione che ha portato alla nota del Ministero della transizione ecologica in merito all’ampliamento degli impianti sciistici nel comprensorio del Monte Terminillo, in quanto sia il grado di avanzamento della procedura sia le normative regionali risultano essere differenti. Considerazione questa che è già stata fatta anche dall’Avvocatura regionale, che lei ha interessato in merito alla diffida presentata da alcune associazioni, e che nel riscontrare la sua comunicazione, dopo aver ricapitolato il quadro normativo regionale, italiano e europeo, ha rappresentato come il bando in questione non abbia la finalità di aggiudicare attività riconducibili alla progettazione definitiva in nessun modo e che il livello di progettazione è in una fase di solo studio e che i documenti di gara contengono correttamente ogni riferimento normativo utile, descrivendo nello specifico i vincoli delle diverse aree protette.»

«Come osservato anche dall’Avvocatura regionale - ha aggiunto il Presidente -, la Direttiva europea 92/43, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, prevede sicuramente dei divieti, ma anche, in determinati specifici casi, delle deroghe. Come noto, la Direttiva e le norme di recepimento statali e regionali prevedono che qualsiasi programma, piano, attività o intervento che interessi un sito Natura 2000 debba essere sottoposto alla procedura di valutazione di incidenza e in Valle d’Aosta l’applicazione della procedura è disciplinata dalla legge regionale 8/2007 e da successive deliberazioni applicative, che riprendono esattamente quanto previsto dalla Direttiva europea. Sarà lo studio stesso, che è stato affidato per un costo di 403 mila euro (con ribasso del 45%), a definire come si procederà: nessuno ha la verità in tasca.»

La Consigliera Minelli ha replicato: «Finalmente grazie a questa interpellanza abbiamo delle risposte. Emerge che è stato affidato un incarico: io ravviso una mancanza di trasparenza, perché nulla è stato pubblicato sul sito internet della Monterosa. Perché nascondere queste cose? Riguardo ai pareri legali, il Presidente fa riferimento a una lettera di aprile, mentre io ho chiesto se si intendono avere dei pareri legali esterni alla luce della questione del Terminillo. Io ritengo che si continui a trattare il tema con superficialità: la Rete Natura ha una valenza europea e non credo che ci si possa limitare ad un parere legale interno. Pochi giorni fa il TAR dell'Abruzzo ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste contro la realizzazione di piste di sci all'interno di zone protette. Non possiamo proseguire con fasi progettuali che comportano uno spreco risorse pubbliche, alimentazione di false aspettative da parte degli operatori delle zone interessate, alimentazione di attese, anche speculative, legate alla rendita immobiliare. Rispetto all'accordo di Legislatura e al DEFR, ci sono elementi nuovi che inducono a mettere in discussione anche questa opportunità di spendere soldi per uno studio preliminare di fattibilità. Molto meglio un serio approfondimento legale.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha poi precisato che «la Consigliera Minelli si è ben guardata dal dire ai colleghi della Giunta di aver ricevuto una risposta dall'Avvocatura che lei aveva interpellato a dicembre.»

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 22 luglio, alle ore 9.00.

 

SC

 

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Comunicato n° 473 del 22 luglio 2021
Interpellanza sul Piano degli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere

 

La tematica della prevenzione e del contrasto della violenza di genere è stata affrontata dall'Aula nella seduta consiliare del 22 luglio 2021 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha fatto riferimento «alla presa d'atto da parte della Giunta della relazione di attività del forum permanente contro le molestie e la violenza di genere per il periodo giugno 2020-giugno 2021, nella quale si comunica che il Piano triennale 2021-2023 degli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere è ancora in elaborazione: siamo a luglio 2021, quali sono i motivi del ritardo della stesura e della definizione della tematica oggetto del bando di finanziamento dei progetti antiviolenza? Sempre in questa relazione si parla dell’iniziativa formativa “Il conflitto e la violenza nelle relazioni famigliari”: verrà organizzata in futuro? Potranno parteciparvi figure maschili? Vorremmo anche sapere che cosa contenesse il progetto, non realizzato, “Big Bang Gender” e ci chiediamo quali attinenze potessero avere con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne le iniziative realizzate nel novembre 2020 alla Cittadella dei Giovani

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha motivato i ritardi del Piano specificando che «per la sua stesura si è scelta la modalità della revisione "partecipata" per renderlo maggiormente coerente con le esigenze del territorio e rispettoso delle sensibilità di chi opera a vario titolo nel settore; inoltre, vi è stata la necessità di revisionare nuovamente la bozza alla luce dei cambiamenti nella composizione del Forum permanente contro la violenza di genere e alla luce della ricadute dell'emergenza sanitaria sul sistema dei servizi, in particolare sulla Casa rifugio e il Centro donne antiviolenza, senza contare l'impatto che questa ha avuto in termini di carico di lavoro sulla struttura regionale competente. Il bando 2020-2021 per il finanziamento dei progetti è stato approvato senza alcun ritardo dalla Giunta a settembre 2020, mentre il bando 2021-2022 sarà presumibilmente adottato nell'autunno 2021 a seguito della convocazione del Forum permanente

Riguardo all'iniziativa formativa "Il conflitto e la violenza nelle relazioni familiari", l'Assessore ha riferito che «questa è stata rinviata a causa dell'emergenza sanitaria e sarà organizzata dall'USL nel secondo semestre del 2021: all'iniziativa, rivolta a mediatori interculturali, operatrici del servizio "Arcolaio", operatori sanitari, assistenti sociali, educatori e psicologi, potranno partecipare anche figure maschili afferenti a tali figure professionali. Il progetto "Big Bang Gender" è stato presentato dall'Istituto regionale Gervasone nell'ambito di un bando dedicato alla prevenzione contro la violenza di genere 2019-2020: si voleva promuovere una riflessione con le giovani generazioni sul tema delle manifestazioni d'odio nei confronti delle donne, attuate attraverso i social networks. Il progetto, che era il frutto del raccordo di più enti e associazioni presenti sul territorio, sebbene approvato e ammesso a finanziamento, non è stato avviato perché l'Istituto Gervasone ha comunicato l'impossibilità alla sua realizzazione e ha rinunciato al contributo economico riconosciuto. Infine, l'evento "Il Festival delle ragazze", svoltosi a novembre 2020 nell'ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulla donne, è stato organizzato dall'Associazione Dora Donne in Valle d'Aosta, in collaborazione con la Cittadella dei Giovani, il CSV e patrocinato dalla Regione e dal Ministero del lavoro: prevedeva tre incontri su tematiche specifiche con esperti del settore con il fine di sensibilizzare e informare in merito ad argomenti diversi, tra i quali lettura di storia trans, perché il femminismo serve alle donne e anche agli uomini e rivoluzione Z (diventare adulti migliori con il femminismo). Stimolare la riflessione e diffondere informazioni in merito alla diversità di identità di genere o all'evoluzione del movimento femminista si configurano come iniziative di informazione e sensibilizzazione che mirano a promuovere la cultura del rispetto della parità di genere, oltre che di ogni singolo individuo, così come prevede la legge 4 del 2013 che intende per violenza di genere qualsiasi forma, diretta o indiretta, di violenza e di persecuzione rivolta contro le persone in ragione della loro identità di genere

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Ritengo che il fischio rivolto a una ragazza per strada sia un comportamento maleducato, ma paragonarlo a una violenza sia esagerato. Ci confrontiamo tutti i giorni con atteggiamenti che non ci fanno piacere: ad esempio, scriviamo sui social, riceviamo delle critiche, ma sarebbe assurdo classificarle tra le forme di violenza. La teoria del "politicamente corretto" che sta sempre più prendendo piede può esporre una persona a reazioni anche per un'affermazione magari inopportuna, ma pur sempre innocua. Invito a una riflessione, perché la violenza psicologica o la violenza fisica sono davvero tutt'altra cosa

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 474 del 22 luglio 2021
Interpellanza sul tavolo di confronto per il nuovo ospedale regionale

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 luglio 2021, le Consigliere Guichardaz e Minelli del gruppo Progetto Civico Progressista hanno chiesto di fare il punto sul programma dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale regionale.

«In occasione della discussione in Consiglio sulla petizione popolare per un nuovo ospedale regionale, è stato evidenziato da tutte le parti politiche e da tutte le proposte di risoluzione la necessità di avviare un serrato confronto con il Comune di Aosta per approfondire il tema e le problematiche derivanti dalla sua trasformazione - ha evidenziato la Consigliera Erika Guichardaz -. Lo scorso 11 giugno si è svolta la prima riunione del tavolo di confronto con il Comune di Aosta, il cui avvio era stato sollecitato proprio da quest'Aula con una risoluzione approvata il 13 maggio scorso. Chiediamo di dettagliare la composizione del tavolo, oltre che gli intendimenti rispetto al metodo e al programma dei lavori in merito alla corposa questione dell'ospedale, che in ogni caso, qualsiasi sarà la soluzione adottata, avrà un enorme impatto sulla città. Parlare dei problemi non significa fare polemica: per fortuna viviamo in una democrazia e tutti possono esprimersi. Porre l'accento su una questione così delicata è serio, per evitare di continuare a trascinarla.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «il tavolo di lavoro convocato l'11 giugno includeva i seguenti componenti: Assessore regionale alla sanità, Presidente della quinta Commissione consiliare, Vice Sindaca del Comune di Aosta, Coordinatore del Dipartimento regionale sanità e salute, Dirigente della struttura regionale finanziamento del servizio sanitario, Coordinatore del Dipartimento regionale programmazione, risorse idriche e territorio, Coordinatore del Dipartimento regionale bilancio, finanze e patrimonio, Direttore dell'USL, Direttore della struttura tecnico e Direttore sanitario dell'USL, Amministratore unico di Société Infrastructures Valdôtaines Srl. I professionisti incaricati della progettazione e della direzione lavori saranno convocati dopo la formalizzazione dell'incarico a SIV Srl per la revisione della progettazione. Il tavolo di lavoro potrà essere allargato ad altri soggetti indicati dal Comune di Aosta.»

«Il metodo adottato è la condivisione di punti programmatici tra Regione, Comune e USL, concordati di volta in volta - ha aggiunto l'Assessore -. La prima riunione dell'11 giugno ha avuto carattere interlocutorio: abbiamo iniziato ad affrontare le tematiche riguardanti l'incidenza della realizzazione dell'ampliamento dell'ospedale Parini sul contesto urbano. In particolare, il Comune di Aosta si è impegnato ad approfondire alcuni temi per portarli alla discussione dell'incontro successivo. È stato deciso che le riunioni, fatto salvo il mese di agosto, abbiano cadenza mensile: il prossimo incontro è programmato per il 27 luglio.»

La Consigliera Guichardaz ha replicato: «Riteniamo importante che vengano coinvolti anche i tecnici del Comune di Aosta perché le problematiche messe in campo ora sono soprattutto di natura tecnica. Rimango dell'idea che questo percorso dovesse essere avviato anche in Commissione consiliare per coinvolgere tutto il Consiglio Valle: stiamo parlando dell'opera più importante di questa Legislatura. Nel prossimo assestamento sono previsti altri 17 milioni di euro per quest'opera, proprio per il cambio di costi rispetto alla nuova progettazione. Nutro la speranza di poter assistere alla presentazione di un ospedale eco-sostenibile e flessibile, come fatto in Emilia-Romagna: un ospedale che rafforzi la sanità pubblica, la qualità dei servizi, la capillarità territoriale e l'attrattività dei medici. Rimarremo vigili monitorando l'evolversi della situazione.»

 

SC

 

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Comunicato n° 475 del 22 luglio 2021
Approvata una mozione sull'esenzione per le terapie farmacologiche per casi di endometriosi

 

La Giunta regionale valuterà l’inserimento nei livelli essenziali di assistenza (LEA) aggiuntivi regionali dell’esenzione dal pagamento delle terapie farmacologiche necessarie alle pazienti affette da endometriosi negli stadi clinici di I e II grado: è quanto prevede la mozione, presentata dal gruppo Lega VdA, approvata all'unanimità dal Consiglio Valle nella seduta del 22 luglio 2021.

«L’endometriosi è una malattia altamente invalidante che colpisce in Italia il 10-15% delle donne in età riproduttiva - ha spiegato nell'illustrazione il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -.  La diagnosi spesso arriva dopo un lungo e oneroso percorso, che può anche causare l'infertilità e condizionare la vita. Al momento, per migliorare il quadro sintomatico, le pazienti devono assumere continuativamente dei farmaci, senza interruzioni, che hanno costi molto elevati e sono a totale loro carico

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha annunciato il voto favorevole della maggioranza: «Si condivide l'importanza della patologia, sia per l'elevata incidenza, sia per le pesanti conseguenze, tra cui l'infertilità e il dolore pelvico cronico. Nel contesto valdostano, si oscilla tra 300 e 600 episodi, ma bisogna tenere conto delle difficoltà clinica della diagnosi, per cui c'è una rilevante sottostima. L'approccio chirurgico è il migliore, ma è invasivo: le linee guida nazionali e internazionali raccomandano fortemente l'uso della terapia medica, soprattutto nello stadio iniziale per controllare la sintomatologia algica, ma anche dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidiva. L'erogazione nell'ambito dei LEA aggiuntivi regionali delle terapie farmacologiche può essere un'azione con elevata ricaduta positiva sulla popolazione femminile valdostana

 

MM

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Comunicato n° 476 del 22 luglio 2021
Approvata una risoluzione su liste di attesa e riapertura ambulatori

 

In chiusura dell'adunanza del 21 e 22 luglio 2021, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione, depositata in Aula dal gruppo Lega Vallée d'Aoste ed emendata su proposta dell'Assessore alla sanità, che impegna a riferire periodicamente alla quinta Commissione in merito allo sviluppo del piano di abbattimento delle liste di attesa e di riapertura degli ambulatori attualmente sospesi.

«Le visite specialistiche per alcune tipologie di prestazione - ha detto il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, presentando il testo all'Aula - risultano gravate da un'attesa eccessiva, superiore ai cento giorni, che interessano sia gli ospedali Beauregard e Parini, sia gli ambulatori sul territorio. Inoltre, vi sono alcuni ambulatori che risultano ancora chiusi. Non si comprende se questi ritardi siano dovuti alla mancanza di personale dedicato così come non si capiscono le motivazioni per le quali alcuni ambulatori siano chiusi da più di un anno senza poter erogare dei servizi basilari per la tutela della salute pubblica

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse ha riferito: «L'Assessorato, la Giunta e la maggioranza sono perfettamente coscienti del problema delle liste di attesa e delle tempistiche davvero lunghe. Stiamo vivendo un problema legato alla pandemia che ha acuito una criticità già presente. Stiamo cercando soluzioni razionali, organiche, per ridurre le liste a tutto vantaggio dei cittadini. Il 21 giugno la Giunta ha dato specifiche indicazioni per un Piano regionale di recupero delle liste di attesa, da consegnare entro oggi all'Assessorato. Quello che è stato possibile fare, anche dal punto di vista finanziario, è stato dare strumenti di cui l'USL necessitava, ad esempio la libera professione aziendale. Stiamo valutando anche convenzioni esterne. Abbiamo sollecitato più volte l'USL a riaprire gli ambulatori ancora chiusi, ma bisogna fare i conti con la disponibilità di personale. L'Azienda ha manifestato grande sensibilità e si sta adoperando tantissimo, tanto che ci sono già le prime risposte. L'impegno che posso assumermi è di riferire periodicamente in quinta Commissione l'andamento e lo stato delle liste di attesa. Non prendiamo altri impegni per ragioni di correttezza: bisogna capire le misure messe in campo

L'Assemblea ha anche discusso un'altra risoluzione, presentata in Aula dal gruppo Pour l'Autonomie e ritirata dai proponenti, che intendeva impegnare la Giunta regionale a nominare il nuovo Direttore generale dell'Azienda sanitaria entro 15 giorni, individuato dall'elenco di cui alla delibera n. 699 del 30 luglio 2020 e al provvedimento dirigenziale n. 7580 del 18 dicembre 2020. 

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA), illustrando l'iniziativa, ha richiamato «il lungo commissariamento che l'Azienda USL ha vissuto a partire dal 26 febbraio 2018 al 31 gennaio 2021, la nomina del dottor Pescarmona a febbraio 2021 e le sue successive dimissioni dal 1° giugno scorso: considerati l'emergenza sanitaria e gli importanti dossier di programmazione avviati e in itinere, noi riteniamo non più rinviabile la nomina del Direttore generale, nell'ambito della rosa di nomi definita a dicembre 2020, che può ancora essere utilizzata. Ricordo inoltre la nostra proposta di legge volta ad adeguare la normativa regionale alle norme statali in materia di nomina del Direttore generale, ferma in Commissione perché sono stati rinviati a settembre ulteriori confronti con l'Assessore alla sanità

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha confermato che «la nomina del Direttore generale è una priorità, soprattutto per l'emergenza in cui ci troviamo. Ribadisco che sono in corso le verifiche per individuare un candidato idoneo nell'ambito della rosa di cui al provvedimento dirigenziale del dicembre 2020, anche se non vi è un obbligo. La responsabilità di un Assessore e della Giunta è quella di fare delle scelte più corrette possibili: cerchiamo di scegliere la persona più idonea anche alla luce della programmazione sanitaria. La scelta sarà ponderata e nell'interesse della nostra popolazione. Creare dei limiti non è opportuno: non ritengo di poter accettare questa risoluzione e propongo l'astensione

Il Consigliere Baccega ha quindi annunciato il ritiro della risoluzione, «perché saremmo solo in tre a votarlo, anche se secondo noi aveva senso che fosse nominato in tempi brevissimi: le nostre preoccupazioni sono ancora più significative, a fronte dei tanti abbandoni di medici che stanno avvenendo sia in ospedale sia sul territorio

Il Consiglio regionale, così come convenuto in Conferenza dei Capigruppo riunita al termine dell'adunanza, ha deciso di convocare l'Assemblea in via straordinaria per venerdì 30 luglio 2021 alle ore 9.00 per esaminare il secondo provvedimento di assestamento al bilancio regionale 2021 e sue disposizioni collegate, oltre che il disegno di legge in materia di collegi e convitti.

 

SC-MM

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