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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 luglio 2021

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Comunicato n° 405 del 30 giugno 2021
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 luglio 2021, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 37 oggetti, di cui un disegno di legge, 10 interrogazioni, 18 interpellanze e 2 mozioni.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, i Consiglieri tratteranno il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale che modifica le disposizioni al funzionamento di Finaosta Spa (di cui alla legge regionale 7/2006): in Aula relazionerà il Consigliere Antonino Malacrinò (PCP), Presidente della seconda Commissione "Affari generali", che sul provvedimento ha espresso parere favorevole all'unanimità lo scorso 28 giugno.

Delle 10 interrogazioni, 8 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: costi sostenuti per interventi di soccorso; progetto di ricostruzione del ponte sul torrente Urtier nella valle di Cogne; fabbisogno di aule, palestre e locali tecnici delle sedi scolastiche di Aosta; superamento dei limiti dettati dalla legge regionale 57/1983 in materia di scuole nella parte che riguarda il distacco dei docenti nella nostra regione; azioni concordate con il Comune di Courmayeur per fronteggiare le situazioni di rischio legate al ghiacciaio di Planpincieux; sostegno della Casa Famiglia Saint-Léger a Aymavilles; stato di attuazione della struttura di epidemiologia presso l'Azienda USL prevista dalla legge regionale 8/2020; valorizzazione della casa domotica di Saint-Marcel destinata alle persone con disabilità fisica o sensoriale.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato 2 interrogazioni: con una chiede notizie della partecipazione agli eventi "Musicastelle outdoor"; con l'altra della riapertura del "Ristorante Vecchia Aosta" ubicato in un immobile di proprietà regionale in via Porta Praetoria.

Sono invece 18 le interpellanze iscritte all'ordine del giorno, di cui 14 a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: azioni in favore del Consorzio regionale pesca a seguito delle mancate aperture delle riserve; disciplina dell'albo delle imprese forestali e degli elenchi degli operatori e istruttori forestali della regione; riduzione dei termini procedurali per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per interventi di modesta entità; motivazioni del particolare rilievo turistico promozionale a sostegno della concessione in deroga di contributi a favore di associazioni sportive di cui alla legge regionale 3/2004; centralizzazione delle attività di promozione turistica della nostra regione; inserimento dei comuni di Pontey e Champdepraz nel progetto "Bassa Via della Valle d'Aosta" attraverso l'attuazione del Programma di cooperazione Alcotra; partecipazione della Valle d'Aosta al progetto "Expo 2020 Dubai" e coinvolgimento delle realtà imprenditoriali locali; utilizzo nelle scuole della regione del manuale "Il primo Syllabus per l'insegnamento della bioetica ai giovani"; iter di revisione della legge regionale n. 31/2007 in materia di rifiuti; scelte operate nel disciplinare di gara per l'affidamento del servizio di trasporto disabili per il periodo 2021-2026; sviluppo futuro dell'impianto di Weissmatten a Gressoney-Saint-Jean; riapertura della strada dismessa in prossimità della galleria Pierre Taillée a Avise; attivazione di ambulatori di assistenza post Covid sul territorio; utilizzo da parte di terzi di strutture di proprietà regionale per lo svolgimento di selezioni di personale.

Le altre 4 interpellanze sono state depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: convocazione della neo eletta Commissione Paritetica ai sensi dell'articolo 48bis dello Statuto speciale; predisposizione dei piani attuativi delle linee guida per la riapertura degli impianti a fune; utilizzo futuro del Palaindoor di Aosta; operatività del centro polifunzionale a valenza socio-sanitaria e socio-assistenziale a Morgex.

Il Consiglio discuterà infine 2 mozioni: la prima, depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, è volta alla realizzazione di azioni per l'inserimento dei sentieri non ufficiali negli itinerari ufficiali della rete sentieristica regionale; la seconda, a firma di tutti i gruppi consiliari, riguarda la ricollocazione del personale OSS (operatore socio-sanitario) con capacità ridotte presso l'Azienda USL o gli Enti del comparto unico.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

 

 

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Comunicato n° 412 del 5 luglio 2021
Iscritti due punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio del 7 e 8 luglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocata in via ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 luglio 2021, è stato integrato da due punti.

I Consiglieri tratteranno infatti la proposta di legge del Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016). Relatori del testo di legge, su cui la quarta Commissione "Sviluppo economico" il 1° luglio ha espresso parere favorevole a maggioranza, saranno il Consigliere Restano per la maggioranza e il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) per la minoranza.

In discussione anche un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Pour l'Autonomie in merito alla riconferma del personale ausiliario delle scuole precedentemente assunto con chiamata pubblica.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 39 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

 

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Comunicato n° 415 del 7 luglio 2021
Comunicazioni dei Presidenti del Consiglio Valle e della Regione

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 7, e domani, giovedì 8 luglio 2021, riferendo che, nella riunione della Conferenza dei Capigruppo di ieri, è stata valutata la richiesta di iscrivere in via d'urgenza a questa adunanza due provvedimenti: il disegno di legge n. 31 a sostegno delle imprese titolari di mutui agevolati previsti in relazione all'emergenza da Covid-19 e la petizione popolare contro l'apertura di una cava di ghiaia a Quart. I due atti sono stati quindi iscritti: salgono a 41 i punti all'ordine del giorno di questa riunione.

Il Presidente Bertin ha poi comunicato che il 25 giugno scorso, in qualità di Coordinatore del progetto CAPIRe della Conferenza dei Presidenti, ha presieduto, in via telematica, il secondo seminario dedicato a esperienze di valutazione in specifici settori delle politiche pubbliche.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito del suo colloquio con il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Generale Figliuolo, avuti nei giorni scorsi. «Con lui - ha detto Lavevaz - ho fatto il punto sul quadro della pandemia in Valle d’Aosta e sulla campagna vaccinale, sulla quale è ancora indispensabile dispensare grande attenzione. Proprio per questo, nei prossimi giorni prenderà il via una seconda fase della campagna di comunicazione che promuove la vaccinazione: è nostro compito intercettare e convincere chi non è ancora stato vaccinato, ormai in ogni fascia d’età.»

«I mesi estivi ci concedono una pausa dal punto di vista del contagio, ma sono fondamentali per la campagna vaccinale: non dobbiamo rallentare i ritmi, per permetterci di arrivare all’autunno con una larghissima parte della popolazione che deve essere immunizzata - ha proseguito il Presidente della Regione -. L’appello quindi è a tutti i valdostani, perché solo l’impegno collettivo può portarci a raggiungere il risultato.»

 

SC

 

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Comunicato n° 416 del 7 luglio 2021
Il Consiglio ha preso atto della petizione contro l'apertura di una cava di ghiaia a Quart

 

Il Consiglio regionale, nella seduta del 7 luglio 2021, ha preso atto della petizione popolare, sottoscritta da 99 cittadini, contro l'apertura di una cava di ghiaia in frazione Chetoz a Quart, depositata il 3 maggio scorso e iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno di questa adunanza.

L'iniziativa era stata assegnata alle Commissioni consiliari terza e quarta, che, nella giornata di ieri, hanno approvato una relazione all'unanimità dopo aver condotto congiuntamente una serie di approfondimenti e audito i firmatari, il Sindaco di Quart e il Coordinatore del Dipartimento ambiente della Regione.

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, ha illustrato all'Aula la relazione: «Considerato quanto emerso dalle varie audizioni, abbiamo preso atto dell'iter autorizzativo che ha portato la Conferenza dei Servizi all'espressione di un parere favorevole allo sfruttamento della cava in questione, così come ribadito dal Coordinatore dell'Assessorato competente

«Va detto - ha specificato il Consigliere Chatrian - che il progetto è una versione ridotta rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. È stato utile per le Commissioni acquisire tutta la documentazione, per quanto l'iter delle strutture regionali si fosse già concluso nel mese di maggio con tutti i pareri positivi delle numerose strutture coinvolte, che non avevano ravvisato incongruenze. Chiediamo al Presidente della Regione, nelle sue attuali funzioni di Assessore all'ambiente, di monitorare l'andamento dei lavori, in modo che le famiglie che abitano nelle adiacenze della cava possano convivere con l'attività estrattiva di questa piccola cava

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha aggiunto: «Sono contento che le Commissioni abbiano svolto un lavoro approfondito verificando in primis che fosse stato rispettato l'iter autorizzativo e che fosse stata data ampia pubblicità a questa iniziativa. Alla luce della documentazione che ci è stata fornita, la nostra non ha potuto che essere una presa d'atto rispetto a questa estrazione di materiali inerti. Non è una speculazione perché la quantità di materiale sarà limitata e questa cava non andrà a creare grandi sconvolgimenti in quell'area; inoltre, sarà previsto un recupero ambientale al suo termine

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 417 del 7 luglio 2021
Approvato il disegno di legge di modifica al funzionamento di Finaosta Spa

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 7 luglio 2021, ha approvato, con 21 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA, Pour l'Autonomie) il disegno di legge in materia di funzionamento e limiti ai compensi degli organi di Finaosta Spa nonché di operazioni societarie (modifiche alla legge regionale n. 7/2006).

Sul testo sono stati depositati tre emendamenti, approvati, dell'Assessore alle partecipate che modificano il titolo e autorizzano Finaosta a porre in essere le operazioni societarie per la cessione, anche solo parziale, di azioni di Aosta Factor Spa e all'acquisizione delle azioni dei Comuni di Brissogne e Pollein nella società Autoporto Valle d'Aosta al fine di semplificare le eventuali azioni di fusione e incorporazione di Autoporto VdA con Vallée d'Aoste Structure Srl.

Composto di nove articoli che recepiscono alcune modifiche legislative dettate dal decreto del Ministro dell'economia n. 169/2020, e presentato dalla Giunta regionale il 9 giugno scorso, il provvedimento è stato illustrato in Aula dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP). «Come per altre leggi già approvate in questa Legislatura - ha detto Malacrinò - si tratta di un necessario adeguamento normativo. Il decreto ministeriale inserisce criteri più stringenti in materia di requisiti, idoneità, competenze e professionalità per lo svolgimento di incarichi affidati a esponenti di banche e intermediari finanziari. Criteri che sono dunque applicabili anche al Consiglio di amministrazione della nostra partecipata regionale.»

L'iniziativa legislativa estende l'oggetto sociale di Finaosta Spa «affinché - come specificato dal Presidente Malacrinò - possa svolgere legittimamente la propria attività anche a favore di liberi professionisti, lavoratori autonomi e persone fisiche, al fine di favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali della nostra regione. Tenuto conto di questo ampliamento e dei nuovi requisiti e criteri di idoneità, sono altresì adeguati i compensi che spettano agli organi sociali.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha parlato di un testo di legge «che rappresenta un primo passo per una mise à jour dell'organizzazione di Finaosta, in un percorso di rinnovo dei componenti degli organi aziendali, sia amministrativi sia di controllo. Ma bisogna considerare alcuni aspetti, in primis la tendenza alla riduzione del margine di intermediazione della finanziaria: è un elemento molto importante, per cui è opportuno ripensare alla mission di Finaosta, per permettere a una realtà che si sta riorganizzando di essere sostenibile ed efficiente nel tempo per la nostra economia. L'auspicio è che l'attenzione si focalizzi sui costi e sul commissionale. Da potenziare anche la questione della governance sulle partecipate indirette: ci vuole un controllo maggiore e un'adeguata attività di reportistica. Da evitare la sclerotizzazione delle attività sul corrente e va approfondito il complesso sistema dei mutui regionali. Una buona struttura di controllo dà certezza dell'azione, e garanzia nei confronti dell'utenza e dell'autorità di vigilanza che attenzionerà la nostra finanziaria. Mi auguro che in Commissione ci sia un dibattito approfondito sulla riorganizzazione di Finaosta

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha osservato che «questo è un primo tassello per modificare le regole del gioco obbligandoci, nei prossimi mesi, ad accompagnare la ristrutturazione della nostra principale società partecipata per renderla più dinamica. Ma ci obbliga anche a ripensare a come far funzionare meglio la macchina pubblica per dare supporto al nostro tessuto economico, avendo il coraggio di decidere chi fa che cosa all'interno dell'amministrazione pubblica, accompagnando la valorizzazione della nostra finanziaria regionale. I nostri imprenditori in questo momento di difficoltà si aspettano risposte, tempi certi per uscire dalla crisi.»

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha specificato: «L'universo delle partecipate è delicato: il nascente Dipartimento regionale è volto a instaurare un dialogo fruttuoso con le società stesse e con la sezione di controllo della Corte dei conti. La legge Madia, cui occorre rifarsi per quanto attiene al controllo sulle società partecipate, è tutt'altro che semplice ed è foriera di interpretazioni: l'auspicio è che il Governo Draghi si possa occupare della materia. In tema di nomine, la previsione normativa responsabilizza ulteriormente le forze politiche nella scelta dei componenti il Consiglio di amministrazione. Finaosta ha bisogno di efficientamento e ammodernamento; è stata esempio per altre finanziarie regionali, ma la situazione è peggiorata negli anni. È quindi bene discutere in prospettiva sulla mission della Finaosta, che resta uno strumento molto importante per la nostra economia. Riguardo al previsto rafforzamento degli emolumenti, bisogna avere il coraggio di affermare che personalità di rilievo e capaci, per assumere ruoli di responsabilità pesanti, devono avere un equivalente dal punto di vista economico. Le tempistiche per l'approvazione del disegno di legge sono stretti e gli emendamenti vanno in tempi utili a rispondere a esigenze reali.»

I Consiglieri Stefano Aggravi (Lega VdA) e Marco Carrel (Pour l'Autonomie) hanno annunciato il voto di astensione, rispetto al voto favorevole espresso in Commissione, in ragione degli emendamenti depositati in Aula dall'Assessore alle partecipate che «hanno modificato significativamente il testo.»

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 418 del 7 luglio 2021
Approvato un disegno di legge di sostegno alle imprese titolari di mutui agevolati

 

Nella seduta del 7 luglio 2021, il Consiglio ha approvato con 21 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astenuti (Lega VdA e Pour l'Autonomie), un disegno di legge a sostegno delle imprese titolari di mutui agevolati previsti da leggi regionali, in relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19, iscritto in via d'urgenza in Aula.

Composto di quattro articoli e presentato dalla Giunta regionale il 30 giugno scorso, il testo è stato illustrato dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP). «Il provvedimento - ha sottolineato Malacrinò - prosegue nel solco di quanto già fatto con le leggi in materia di sospensione dei mutui a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Si tratta di una misura ad hoc per definire un percorso personalizzato volto a salvare le nostre imprese che manifestano segnali di difficoltà per effetto della crisi pandemica. Un intervento eccezionale atteso, chiesto a più riprese anche durante le audizioni sul bilancio della Regione, che garantisce alle imprese classificate come "credito deteriorato" da Finaosta la liquidità necessaria per affrontare e superare questa difficile fase dell'economia valdostana.»

Entrando nel merito della misura, il Presidente Malacrinò ha specificato: «Si propone un pre-ammortamento per un massimo di due anni nel quale sostanzialmente saranno pagate solo le quote di interessi: il che significa che le rate da pagare saranno ridotte di cifre considerevoli. Successivamente a questo periodo, si tornerà a pagare il debito sia per la quota di capitale sia per la quota di interesse ma allungando il piano di ammortamento di sette anni al massimo: anche in questo caso, il beneficio consisterà in un notevole abbassamento della rata e di conseguenza maggiori liquidità per le aziende. È infine previsto che Finaosta Spa presenti entro fine anno una relazione sull'efficacia del provvedimento, al fine di fare una valutazione sulla possibilità di estendere questo provvedimento anche a ulteriori imprese che allo stato attuale non presentano situazioni di difficoltà.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha annunciato l'astensione del suo gruppo: «Da parte nostra, non c'è contrarietà nella sostanza, perché si tratta di un provvedimento che darà fiato alle posizioni che sono maggiormente in difficoltà, ma evidenziamo la necessità di valutare l'efficacia di questa norma nel tempo, dopo che la Giunta avrà definito le modalità di attuazione e quando avremo contezza della sua applicazione.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Questa legge era molto attesa e non possiamo che essere soddisfatti del fatto che sia approdata in Aula oggi, con anticipo, nonostante il percorso non facile. È uno strumento per riprogrammare il debito e dare corso agli investimenti fatti negli ultimi anni per decine di imprese che hanno manifestato difficoltà in un contesto socio-economico difficile come quello attuale. Due gli aspetti principali che vogliamo sottolineare: il pre-ammortamento e l'allungamento del piano di ammortamento fino a un massimo di sette anni

Per il Consigliere dell'UV Renzo Testolin, «si tratta di un provvedimento opportuno e atteso e siamo lieti che sia stata accelerata la sua discussione in Aula. Un atto che ha avuto bisogno di un momento di elaborazione molto importante perché tratta di una questione particolarmente delicata e complessa. Ci auguriamo che le 51 aziende che potranno essere coinvolte da questo provvedimento possano beneficiarne in pieno e trovarlo efficace per mantenere la propria attività e quindi per preservare posti di lavoro. Quello del monitoraggio sarà un momento fondamentale e valuteremo se sarà il caso di estenderlo anche alle altre aziende, prendendo in considerazione tutti gli elementi utili alla scelta più opportuna.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha osservato: «Oggi chiudiamo un ciclo: siamo partiti ad aprile con un disegno di legge che, con criteri assolutamente diversi rispetto al passato, ha proposto una moratoria dei mutui presso Finaosta, possibile solo se rivolta a chi molto in difficoltà per la pandemia. La scelta di questo Consiglio è stata di emergenza e forza, e i riscontri positivi stanno arrivando: il 22% delle pratiche di mutuo di imprese è stato oggetto di richiesta di moratoria. Rispetto alle posizioni di mutui per i privati, le risposte sono ancora più positive: solo il 4% è stato oggetto di richiesta di moratoria e questo permette anche di poter continuare a finanziare mutui con i fondi derivanti dal pagamento delle rate. Da subito, però, l'Aula ha manifestato l'opportunità di intervenire per quelle 76 pratiche escluse dalla moratoria, inserite a credito deteriorato. Siamo intervenuti per 25 di queste e ci siamo impegnati per le 51 pratiche a imprese che si trovavano invece in situazioni di rate non pagate. Oggi arriviamo alla conclusione, perché questo disegno di legge rappresenta il massimo che il Consiglio può fare dando un mandato a Finaosta. Pensando all'emergere di nuovi soggetti in difficoltà a partire dal 2022, la valutazione da fare non è solo legata al credito deteriorato, ma va ipotizzato il fatto di dare mandato a Finaosta per rendere continuativo il rapporto con i soggetti in difficoltà, facendo in modo che la Finanziaria regionale diventi ancora più proattiva per il prossimo futuro. Solo collaborando tutti e facendo azioni finanziarie equilibrate possiamo portare avanti azioni di sostegno mirate. Non ci possiamo più permettere infatti azioni massive e rivolte a tutti senza distinzioni.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 419 del 7 luglio 2021
Iniziato l'esame di una proposta di legge sull'utilizzo della trazione a idrogeno

 

Nella seduta mattutina del 7 luglio 2021, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame di una proposta di legge che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016), con le relazioni dei Consiglieri Claudio Restano (VdA Unie), firmatario del testo e relatore per la maggioranza, e Simone Perron (Lega VdA), relatore per la minoranza.

«La legge regionale n. 22/2016 ha dato un nuovo impulso alla mobilità pubblica sostenibile - ha detto il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) -. La tecnologia, però, corre veloce ed è quindi indispensabile verificare se la legge sia ancora al passo con i tempi. È ormai evidente che l'idrogeno è destinato a cambiare l'intero mondo dei trasporti: i progetti ci sono e, non da ultimo, quello tra SNAM e CVA che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per dare vita a iniziative congiunte nell'idrogeno verde e per favorire la transizione energetica in Valle. In Europa, abbiamo casi come la Germania, dove nel 2017, Alstom ha firmato il suo primo contratto per 14 treni a idrogeno con l'autorità per il trasporto nella Bassa Sassonia, di cui due sono già regolarmente in servizio. Anche l'Italia inizia a muoversi in tal senso: a ottobre 2020, SNAM e gruppo FS hanno stretto un accordo per promuovere lo studio dell'idrogeno nel trasporto ferroviario. Ma ci sono anche le Regioni, come la Lombardia, dove si sta lavorando alla prima "Hydrogen Valley", e l'Emilia, dove a gennaio 2021 è nata un'alleanza di imprese italiane che punta a promuovere l'utilizzo dell'idrogeno per la trazione di veicoli nel trasporto pubblico.»

Il Consigliere si è quindi domandato: «Quale Valle d'Aosta vogliamo e sogniamo per il futuro? Una regione innovativa o una Valle ancorata al passato, o ancora che si focalizza solamente sul presente? Noi vogliamo una regione che guarda al futuro con ottimismo, con scelte coraggiose, razionali e al passo con i tempi. Con questa proposta di legge non si intende proporre il vettore idrogeno quale alternativa all'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta: la decisione di elettrificare è già stata assunta. L'importante scelta politica che vi proponiamo oggi è quella di considerare l'idrogeno come un'opportunità da valutare insieme alle altre fonti di energia, attraverso uno studio che ne valuti le potenzialità confrontandole tra loro in termini economici e di sostenibilità ambientale. In modo da fare scelte ponderate sul futuro del trasporto pubblico valdostano, scelte scevre da preconcetti ideologici o posizioni pregresse di partito, nell'ottica di dare il migliore futuro possibile alla nostra regione.»

«Questa proposta attualizza un indirizzo politico, peraltro già assunto dal Consiglio con due impegni approvati nel 2019 e nel 2021 in materia di idrogeno - ha sostenuto il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) -. Questo testo dispone quindi una valutazione tecnica sul tema, declinata nella contingente situazione valdostana e in una sorta di naturale prosecuzione della legge del 2016. Se cinque anni fa l'elettrificazione rappresentava effettivamente l'unica opzione possibile, il rapido salto tecnologico di questi anni e una nuova congiuntura mondiale ed europea verso il settore "green", ci porta alla necessità di valutazioni che non riguardino solo il 2021. L'applicazione della legge 22 si è sbilanciata verso la costosa parte dell'elettrificazione (84 + 26 milioni di euro), la quale consentirà soltanto risibili vantaggi ambientali, ma ha lasciato in secondo ordine i raddoppi selettivi e altre varianti di tracciato atti a velocizzare i tempi di percorrenza, che rendono attrattivo il servizio per l'utenza, compresa la puntualità del servizio. Le novità tecnologiche (treni Hitaci forniti di batteria con autonomia di 20km e la possibilità di utilizzo anche nei bimodali regionali Stadler) dimostrano che entro la fine del decennio la tecnologia permetterà di coprire la nostra tratta in maniera quasi totalmente priva di emissioni senza procedere a invasivi e costosi interventi sulla linea.»

Riguardo alla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, il Consigliere Perron ha osservato che «la sua riattivazione e l'opzione tram-treno presentano criticità notevoli nel calcolo costo/benefici (oltre ai 54 milioni di euro per lavori di manutenzione e riclassificazione sarebbero necessari altri 128 milioni per l'elettrificazione), a fronte, nuovamente, di risibili vantaggi ambientali. Gli stessi vantaggi riguardo alle emissioni di C02 possono essere raggiunti grazie a un sistema di autobus a idrogeno, già in uso con successo a Bolzano. Allo stesso tempo, l'opzione della pista ciclabile potrebbe essere valutato come una seria alternativa. Questa è una proposta di legge che produrrà quindi studi e valutazioni puntuali e aggiornate sul tema energetico e dei trasporti, con una visione e un pragmatismo scevri da inutili ideologismi.»

 

SC

 

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Comunicato n° 420 del 7 luglio 2021
Proposta di legge sulla trazione a idrogeno: iniziata la discussione generale

Nella seduta mattutina del 7 luglio 2021, il Consiglio Valle ha iniziato la discussione su di una proposta di legge che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016).

Sul testo sono stati depositati in Aula due emendamenti a firma dei Consiglieri Jordan (VdA Unie), Padovani e Cretier (PCP), Grosjacques e Testolin (UV), Marquis e Chatrian (AV-SA).

Il dibattito in Aula

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ravvisato «un iter rapidissimo in Commissione per questa proposta: nessuna audizione, nessun approfondimento, nessun coinvolgimento dei Dirigenti, dei Sindacati, di tecnici esperti e delle persone che avevano promosso l'iniziativa popolare che nel 2016 aveva portato il Consiglio a ben interpretare le richieste del popolo valdostano. Ma oggi il Consiglio mi pare ben lontano dalla volontà e dalle priorità della comunità. Questa legge è equiparabile a una semplice mozione dell'Aula (impegna la Giunta all'effettuazione di uno studio) ed è paradossale perché arriva dopo l'annuncio dell'iscrizione dell'elettrificazione nei finanziamenti del PNRR. Peraltro, nella discussione del DEFR, un ordine del giorno ha impegnato la Giunta a prevedere una linea di azione dedicata al vettore idrogeno, a cui l'Assessore Bertschy sta già dando corso, non limitando lo studio alla tratta ferroviaria, ma inserendone l'uso in un contesto complessivo, in un sistema Valle d'Aosta e non solo perché, quando si pensa di cambiare la fonte primaria di produzione dell’energia, bisogna anche pensare a un accordo coordinato col Piemonte, con la Svizzera, con la Francia. Nessuno di noi è contrario all'uso dell'idrogeno. Anche supportata dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni esperti, ritengo che gli approfondimenti andassero fatti e questa proposta di legge, seppur migliorata da un emendamento che cerca di sgombrare il campo da fraintendimenti sul già avviato progetto di elettrificazione, resta paradossale. Nella relazione al testo si parla di scelte scevre da preconcetti ideologici o posizioni pregresse di partito: siamo qui perché rappresentiamo idee e valori, come da sempre nelle democrazie. Non siamo stati catapultati dalla luna: rispedisco al mittente il messaggio.»

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha ricordato che «la Commissione non ha ritenuto di effettuare audizioni perché ha considerato questa legge come una legge di indirizzo, che si pone dei punti fermi. Qui ringrazio il Consigliere Padovani per la sua onestà intellettuale, perché subito dopo il voto di astensione in Commissione si è messo a lavorare con i colleghi del PCP per presentare un emendamento che ci auguriamo possa sortire una valutazione positiva da parte di tutti. Sicuramente, questa proposta di legge non è una presa in giro solo perché non ha impegni di carattere finanziario: nemmeno la legge 22 del 2016 ne aveva. Questo Consiglio intende portare la Valle d'Aosta con le carte in regola al 2040: il nostro obiettivo è la strategia "Fossil Fuel Free" e la vogliamo utilizzando, tra le altre energie, anche l'idrogeno. Perché non si può pensare di risolvere il problema dell'inquinamento riportando la Valle alle metà dell'800.» Il Consigliere ha quindi sostenuto: «In questi giorni ci sono stati dei comunicati stampa che hanno preso di mira il sottoscritto e il collega Restano: vorrei ricordare alla Deputata Tripodi e all'ex Assessore Minelli che non accettiamo critiche sul metodo di lavoro delle Commissioni, soprattutto se pensiamo che ad aprile scorso è stato vietato l'accesso dei Consiglieri alla conferenza stampa di presentazione del finanziamento per l'elettrificazione. Vorrei anche rasserenare gli animi in merito alla maggioranza: al momento Restano e io godiamo di buona salute, non abbiamo mal di pancia e qui stiamo benissimo. La semi-maggioranza di cui parla qualcuno è quella che alcuni colleghi vogliono creare: non lasciano la maggioranza, ma votano contro le iniziative della maggioranza stessa.»

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA) ha parlato «della grande importanza del testo di legge, che contribuisce alla discussione politica sulla decarbonizzazione. Questo è un argomento mistificato e trattato in maniera non corretta da alcune forze politiche, a mio avviso la sostenibilità riguarda due aspetti: la qualità del servizio e l'ambiente. È fondamentale dare un'opportunità alla Valle d'Aosta per essere concorrenziale e far crescere il benessere sul territorio. È stata accordata priorità all'elettrificazione, senza pensare a interventi mirati per ridurre l'attuale elevata tempistica di percorrenza della tratta, ad esempio realizzando, dove possibile, il raddoppio dei binari. Il rischio però è di non risolvere i problemi della nostra regione, ma solo vedere viaggiare treni elettrificati che di fatto non attrarranno nuovi utenti a causa dell'estrema lentezza del servizio. Per parlare di sostenibilità bisogna avvalersi di comparazioni di costi-benefici, non solo puntare a fare leva in modo demagogico sulla sensibilità delle persone sui temi quali l'inquinamento. Bisogna invece fare attente valutazioni evolutive: attraverso lo sfruttamento della nostra acqua e dell'idroelettrico, creando una filiera dell'idrogeno, possiamo trovare spazio e non arrivare ultimi. Certo, siamo di fronte a una sfida epocale. La proposta di legge si limita al settore dei trasporti, ma è già iniziato un ragionamento complessivo per cogliere tutte le opportunità possibili anche in altri settori. Questa è la strada giusta: perché non fare delle valutazioni? Stiamo parliamo di investimenti considerevoli per il nostro futuro.»

Per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «questa proposta attualizza la legge 22 del 2016: un buon legislatore deve infatti avere la capacità di modificare le norme per creare le opportunità, se l'innovazione, in questi anni, ha fatto dei passi avanti. Ed è questo il cardine della proposta di legge che esaminiamo. Cinque anni fa quando votammo la legge 22, c'era solo la strada dell'elettrificazione: oggi ci sono delle nuove opportunità e la propulsione all'idrogeno è una di queste. Non precludiamo quindi questa strada: l'obiettivo principale è quello di inquinare di meno la nostra terra e le evoluzioni ci possono aiutare a ridurre l'inquinamento, così come a diminuire i tempi di percorrenza. Non vogliamo giocare sui finanziamenti che arriveranno per l'elettrificazione: abbiamo quindi lavorato a un emendamento con i colleghi, perché nessuno vuole sprecare dei soldi pubblici, ma vogliamo dire che se ci sono degli strumenti più performanti non vorremmo essere sempre considerati gli ultimi.»

«Questa non è una modifica provocatoria o contro qualcuno - ha affermato il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan -; non penalizzerà i trasporti, ma rappresenta un tassello che si aggiunge al complicato tema dei trasporti: sarà un'integrazione in un quadro mutevole, con un'apertura prospettica, non certo a breve termine. E la politica questo deve fare: guardare avanti, non solo inseguire i tempi. L'idrogeno è sempre più presente nei dibattiti, non solo politici; di certo non pensiamo che risolverà tutti i problemi della ferrovia, ma vogliamo approfondire la questione con serietà, guardando all'idrogeno verde, dando corso alle sperimentazioni che coinvolgono CVA, per far crescere la Valle d'Aosta. La legge ha indubbia valenza politica, ma non deve essere strumento per dividere, deve essere punto di partenza, un'opportunità. Facciamo chiarezza per evitare strumentalizzazioni: non fermeremo il processo di elettrificazione, ma ne affronteremo le criticità. Vigileremo perché i soldi del PNRR migliorino la rete, risolvendo quei guasti e rallentamenti che purtroppo ben conosciamo. Solo risolti questi aspetti, avremo vantaggi concreti; altrimenti, cambiare eventualmente il vettore non servirà a nulla. L'emendamento che abbiamo presentato vuole precisare alcuni aspetti della bozza di legge ma soprattutto permette di trovare una corretta sintesi tra le diverse forze della maggioranza, valorizzando le diverse idee.»

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha evidenziato: «Il nostro lavoro è quello di avere una visione, non di limitarci a leggere il presente. La visione si costruisce attraverso due processi fondamentali: il primo è l'approfondimento delle conoscenze, per capire dove sta andando la materia che stiamo analizzando; il secondo è l'atteggiamento critico, sapendo mettere in discussione le posizioni raggiunte. Questo ci è chiesto in quanto legislatori. Dieci anni fa nessuno avrebbe messo in discussione l'elettrificazione, ma il tempo porta innovazione e noi abbiamo il dovere di guardare oltre il presente. Oppure c'è una posizione talmente dogmatica rispetto a questa tematica che non possiamo permetterci di sollevare dei dubbi? Oggi, la scelta dell'elettrificazione, con tralicci-cavo, è una soluzione obsoleta: ha senso in Piemonte perché la linea deve soltanto essere completata, ma noi, in Valle d'Aosta, dobbiamo crearla ex novo. È una soluzione vecchia non soltanto perché riduce di poco l'inquinamento ma perché è impattante come interferenze di cantiere sul territorio, così come dal punto di vista paesaggistico, dove tralicci e cavi posti lungo il percorso rimangono a perenne memoria di questa assenza di sensibilità. Nel 2021 possiamo ancora usare un approccio di questo tipo? Chi continua ad avere questa visione, o è disinformato o ha interessi particolari.»

I lavori sono sospesi: riprendono alle ore 15.00.

 

SC-MM

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Comunicato n° 421 del 7 luglio 2021
Approvata una proposta di legge sull'utilizzo della trazione a idrogeno

Nella seduta pomeridiana del 7 luglio 2021, dopo un lungo dibattito, il Consiglio Valle ha approvato, con voto segreto (27 a favore, 7 contrari e 1 astensione), una proposta di legge che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016). Sul testo sono stati depositati in Aula due emendamenti dai gruppi VdA Unie, PCP, UV, AV-SA, entrambi approvati.

Il testo, che riconosce l'idrogeno come sistema di accumulo, vettore energetico e combustibile alternativo alle fonti fossili, dispone che la Giunta regionale, previa consultazione con gli operatori di sistema per quanto concerne gli investimenti infrastrutturali relativi al trasporto pubblico, presenti, entro 180 giorni, al Consiglio Valle uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno finalizzato alle verifiche economiche, ambientali e di integrazione tra i diversi vettori energetici, fermi restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea in corso di progettazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana e indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Riguardo alla riapertura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, lo studio dovrà contenere la valutazione costi e benefici dell'utilizzo del vettore energetico idrogeno come opzione ulteriore rispetto a quelle oggetto di valutazione.

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha dichiarato: «Ho sentito parlare di unità di intenti ritrovata in maggioranza; però tutti hanno capito l'escamotage dei due emendamenti per rimandare il problema a data da destinarsi. Ma il problema politico è gigantesco. Abbiamo già assistito alla guerra in maggioranza a colpi di comunicati stampa, in un confronto che ovviamente non avviene in Aula. Il risultato? La Valle d'Aosta è paralizzata. In maggioranza, su tutti i temi fondamentali emergono visioni agli antipodi.»

Per il Consigliere di PCP Paolo Cretier, «l'obiettivo "Fossil Fuel Free" 2040 e la decarbonizzazione sono importanti: anche la ferrovia, seppur nel suo piccolo, sarà un tassello strategico per ridurre l'impatto delle emissioni. Si è fatta volontariamente molta confusione mediatica e politica su questo tema in questi ultimi giorni: la politica non deve rigettare le scelte politiche del passato, bisogna dare continuità programmatica a quanto già deciso, tenendo conto dei finanziamenti già stanziati, ma intervenendo laddove necessario. A volte la politica necessita di condivisione e non di chiusura: è quello che alcuni di noi hanno cercato di fare attraverso un confronto e mediando politicamente gli emendamenti condivisi poi da quasi tutti i colleghi. Non abbiamo barattato nulla, continuiamo ad avere la nostra idea progressista. Le due tematiche -  elettrificazione e idrogeno - sono complementari e non concorrenti. Ora sta a noi fare le riflessioni politiche.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Non trovo nulla di stravolgente in questo testo, che è un'integrazione ad una legge e vuole dare degli indirizzi; a meno che non si voglia dare un significato che in realtà non c'è. La ferrovia è di destra o di sinistra? Me lo chiedo perché qualcuno, di questo argomento, sta facendo una battaglia ideologica. Invece la ferrovia è una struttura di cui la Valle d'Aosta ha bisogno, e non è né di destra né di sinistra. Basta travisare, nessuno ha certezze, vogliamo solo migliorare il servizio dei trasporti; è da vent'anni che si parla di sperimentazioni con l'idrogeno. Ad oggi, non sappiamo il costo finale complessivo dell'elettrificazione, non abbiamo nemmeno dati certi sugli effettivi vantaggi. Ciò non significa che con questa proposta di legge si voglia bloccare il progetto da cui, comunque, ricaveremo pochi benefici. In effetti, il problema vero della nostra tratta ferroviaria non è la trazione, ma è il fatto di avere un binario unico. Bisogna poi tenere conto della portata massima della ferrovia: se avremo treni più performanti, ma più pesanti rispetto alle 18 tonnellate per asse, dovremo viaggiare a velocità ridotta.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, si è soffermato su alcuni aspetti emersi durante il dibattito: «Il primo dato politico è il primo comma dell'articolo 1 dove si definisce un obiettivo: la Regione riconosce l'idrogeno quale sistema alternativo alle fonti fossili. Questo è un elemento fondamentale, perché questo impegno è riconosciuto con una legge e non con una mozione di indirizzo. Ci sono stati dei tentativi di creare uno scontro elettrificazione-idrogeno, che non esiste: non è una questione ideologica, è una questione pratica e di prospettiva. Ci sono molte realtà che stanno investendo pesantemente su questo tipo di vettore, non solo per il trasporto. Per una volta riusciremo a non arrivare ultimi? Riguardo al PNRR, vorrei sfatare un sogno: non sono stati allegati gli interventi in corso di progettazione ma gli interventi stimati essere coerenti con la linea del Piano in termini di cambiamento climatico. Il progetto per l'elettrificazione attualmente non lo abbiamo e questo genera un problema: i limiti per il termine dei lavori è fissato dal PNRR per il 2026. Ce la faremo? Perché un conto è avere uno stanziamento di fondi, un altro è avere un progetto tecnico con una sua sostenibilità. In merito alla quasi maggioranza, ci sarebbe anche da definire il quasi PCP: c'è una spaccatura nella spaccatura. Mi piacerebbe sapere quali siano i ruoli in questo Consiglio: c'è un'opposizione chiara, c'è una maggioranza con una quasi maggioranza che ha un gruppo che è quasi un gruppo. Questa maggioranza più che di un tagliando, ha bisogno di una forte revisione.»

Pour le Conseiller Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie), «le débat a été très intéressant, j'ai apprécié en particulier le rapport compétent du collègue Perron et la reconstruction du dossier de la part de Marguerettaz. Toutefois, déjà au début de la discussion, je m'attendais l'intervention de la Conseillère Minelli. Nous avons un choix définitif à prendre, il nous faut avoir au préalable toutes les données: afin de prendre la décision qui conduira au meilleur résultat possible pour notre communauté, il est indispensable de disposer d'une confrontation entre l'utilisation de l'hydrogène et le projet de l'électrification. Sinon, ce sont des mots au vent.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha affermato: «Questa proposta di legge ha già ottenuto un risultato storico: farci dibattere su dati concreti e chiarire aspetti controversi. Oggi è stato distillato un concentrato di informazioni utili per assumere poi delle scelte, ma l'analisi che è emersa è impietosa, e penso all'impatto ambientale dell'anidride carbonica, alle tempistiche di percorrenza e all'inserimento nel PNRR. Il percorso in Commissione non è stato "rapidissimo" e nessuno ha richiesto audizioni, se non a ridosso della scadenza dei 60 giorni, quando la proposta di legge rischiava di tornare in Aula per decorrenza termini. Siamo pronti a sentire annunciare da qualche forza politica che, grazie ai due emendamenti presentati, il testo è stato stravolto e che si è ottenuta una vittoria. Peccato che questi emendamenti non apportino affatto novità ma si limitino a ribadire l'esistente. Mi metto nei panni di un osservatore esterno che legge la proposta per la prima volta: oggettivamente, come si può essere contrari ai contenuti? Si tratta di una scelta amministrativa e di una valutazione che va compiuta. Non ci trovo nulla di tanto eclatante, se non un problema all'interno della maggioranza.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha fatto una serie di puntualizzazioni: «Il primo punto è la disinvoltura con la quale si è esaminata questa proposta, che è stata presentata il 3 maggio e ha visto la Commissione impegnata in sole due riunioni. È stata privilegiata la rapidità a scapito di qualsiasi approfondimento, malgrado l'idrogeno sia ancora una tecnologia molto nuova e che comincia solo ora ad essere studiato con attenzione riguardo alle sue applicazioni. La finalità originaria di questa proposta era quella di stravolgere la legge 22/2016, che, invece, è una legge che ha segnato una svolta politica importante in questa regione, una legge frutto dell'iniziativa popolare e che è stata approvata da un Consiglio che su questa tematica non aveva una sua visione. L'intento della Commissione era quello di riportare indietro le lancette dell'orologio di sei anni quando si era esclusa l'elettrificazione della Ivrea/Aosta e si era deciso di chiudere il servizio sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier. Una mancanza di rispetto totale nei confronti dei cittadini e delle loro organizzazioni che hanno indicato una strada. PCP non è certo contrario all'utilizzo dell'idrogeno in certi ambiti e settori, in particolare laddove non ci sono alternative alla elettrificazione, e in questo senso è favorevole ad azioni di ricerca e sperimentazione locale. Ma è anche una proposta di legge provocatoria: è stata presentata pochi giorni dopo l'annuncio dell'inserimento del progetto di elettrificazione nel PNRR. Il lavoro che come Assessora ho compiuto perché l'elettrificazione della Ivrea/Aosta venisse inserita nel PNRR si è svolto e concluso fra l'ostilità di alcuni Consiglieri, lo scetticismo di altri e il silenzio delle forze autonomiste. Ho contattato entrambi i parlamentari ma ho avuto il solo sostegno della Deputata. Evidentemente a qualcuno dava fastidio l'aver raggiunto il risultato che smentisce le politiche opposte portate avanti per decenni. In questa proposta di legge c'è stata una volontà di provocazione di un Consigliere con l’appoggio di altri: una operazione tutta politica di qualcuno che vuole mettere in discussione la composizione della maggioranza e un punto fondamentale del suo programma, che sa di poter contare sul voto della minoranza, la quale non guarda al merito ma si frega le mani nel vedere la spaccatura della maggioranza.» La Consigliera ha quindi sostenuto che «oggi, con gli emendamenti presentati ci troviamo di fronte a due testi di legge: a parte il titolo e la previsione di uno studio, i due testi sono completamente diversi. Con la stessa disinvoltura con cui la quarta Commissione ha approvato la proposta, si sono costruiti due emendamenti che dicono: “abbiamo sbagliato tutto”. Io voterò a favore dell'emendamento Jordan perché stravolge completamente la proposta Restano, ribadisce la necessità della elettrificazione della Aosta/Ivrea per la quale mi sono battuta e derubrica lo studio sulla Aosta/Pré-Saint-Didier a mera analisi di una delle opzioni. Ciò non impedisce che mantenga un giudizio negativo sull'intera legge che, anche emendata, è inaccettabile e non ha alcuna consistenza. Che senso ha? Oltretutto non si indica come si affronterà il costo di tale studio e quanto si intenda spendere. Si tratta di una brutta pagina della produzione legislativa regionale. Un intervento pesante e poco rispettoso dei cittadini su una legge nata da una iniziativa popolare; una legge inadeguata perché se si vuole studiare l'uso dell'idrogeno in Valle bisogna prevedere altre cose, un campo di indagine molto più vasto di quello della ferrovia, che è il settore meno interessato all'idrogeno; una legge confusa che non produrrà nessun risultato se non quello di rimandare per almeno altri sei mesi le decisioni sulla Aosta/Pré-Saint-Didier.»

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha illustrato gli emendamenti, «frutto di un dialogo costruito tra Consiglieri di tutti i gruppi di maggioranza; chiariscono il perimetro di intervento e i tempi di attuazione della legge. Fugano inoltre alcuni dubbi sorti a seguito della presentazione della prima bozza.»

Il Consigliere Renzo Testolin (UV) ha evidenziato: «Le due riunioni di Commissione che hanno portato la proposta di legge oggi in Aula hanno fatto tesoro dell'approfondimento avvenuto in altre occasioni, tracciando il percorso per agevolare decisioni che condizioneranno il sistema dei trasporti in futuro. Più che di disinvoltura pertanto parlerei di attenzione e di una visione evoluta nel proporre una strada migliorativa rispetto a quanto già iniziato con la legge 22, di cui si vanno ad ammodernare e completare i contenuti. Non è quindi un'iniziativa avulsa dal contesto e non è nemmeno una mancanza di rispetto verso i cittadini, anzi, è un contributo migliorativo, con tutti i presupposti per comporre una visione più coerente ed attuale oltre che essere un percorso intellettualmente onesto. In merito al rispetto credo che vada invocato in tutte le situazioni, non solo in quelle più convenienti. Nella dialettica politica, bisogna cercare di trovare sintesi tra i desiderata personali e gli obiettivi che, pur non facendo parte del proprio DNA, vanno perseguiti nell'interesse della comunità. Il significato degli emendamenti non è di stravolgimento della proposta di legge iniziale, ma vuol essere una sottolineatura di ciò che era già nelle corde del legislatore, nel rispetto di quanto fatto fino a oggi e nell'interesse di in un futuro percorso di crescita. Non c'è affatto nell'emendamento presentato l'intenzione di stravolgere la filosofia del testo di legge e per la sua stesura c'è stato massimo confronto. La necessità è avere un rapporto costi-benefici attendibile utile per fare adeguate valutazioni di sostenibilità economica e ambientale, per consentire di assumere una scelta con la massima responsabilità istituzionale. Vogliamo dare impulso a nuove opportunità per la nostra regione.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha spiegato: «L'idrogeno è l'elemento chimico più presente, ma non si trova sotto forma di gas in maniera naturale: la questione centrale è la produzione su larga scala. Ragioniamo sulla produzione da elettrolisi, dalla scissione della molecola dell'acqua; un processo chimico fortemente energivoro. Va chiarito, rispetto alla discussione interessante di oggi, che l'idrogeno è uno strumento di accumulo, in questo caso non è una forma di energia primaria. Semplificando, potremmo paragonarlo a una batteria delle macchine elettriche. Il rapporto tra l’energia utilizzata per l’elettrolisi e l’energia restituita dalla cella di idrogeno definisce l'efficienza del sistema: la vera sfida tecnologica di tutti i percorsi scientifici che si stanno affrontando è nel suo miglioramento. Sono convinto che il percorso di questa proposta di legge sia utile per la Valle d'Aosta. Sull'utilizzo nell'ambito ferroviario, va chiarito che l'idrogeno non è una forma di propulsione alternativa all'elettrificazione, è l'accumulatore che permette di trasportare l'energia. La contropartita che possiamo eventualmente mettere sul tavolo è quella dell'impatto ambientale che le infrastrutture dell'elettrificazione possono avere. L'aspetto tecnico della forza motrice del convoglio non è sufficiente a motivare un cambiamento del vettore. Le strategie di sviluppo della produzione a larga scala dell'idrogeno sono ai primi posti in tutte le potenze mondiali: questa proposta di legge rientra perfettamente in questo solco, richiedendo ovviamente approfondimenti calati sulla nostra realtà, anche industriale, rispetto alla particolarità tutta valdostana di avere una produzione sovrabbondante da fonti rinnovabili. Grandi spazi di sviluppo e sperimentazione, dunque, in cui bisogna lasciar parlare la scienza e la tecnica; solo dopo aver avuto un quadro chiaro, con dati certi, si potranno assumere scelte a livello politico. Non ci devono essere né posizioni né controposizioni ideologiche

Il Capogruppo della Lega VdA ha chiesto il voto segreto.

 

 SC-MM

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Comunicato n° 422 del 7 luglio 2021
Interrogazione a risposta immediata sul personale ausiliario nelle scuole

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Pour l'Autonomie, a conclusione della seduta consiliare del 7 luglio 2021, ha chiesto notizie della riconferma del personale ausiliario delle scuole precedentemente assunto con chiamata pubblica.

Il Consigliere Mauro Baccega ha chiesto «se sia stata valutata l'ipotesi di riconfermare il personale già operativo nelle varie sedi scolastiche e assunto con la chiamata pubblica indetta dalla Regione per l’assunzione a tempo determinato di 170 unità di personale ausiliario con il profilo di bidello/accudiente per il periodo dal 13 settembre al 31 dicembre 2021, eventualmente prorogabile

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «L’ipotesi di proroga dei contratti - e non di riconferma - è stata anche considerata, ma non ve ne è la possibilità giuridica, dato che l’esigenza alla base di queste assunzioni è legata ovviamente alla presenza degli alunni. In effetti ci troviamo nella pausa estiva: i contratti di lavoro sono scaduti il 30 giugno scorso, con la chiusura dell’anno scolastico, e le nuove assunzioni decorreranno dal 13 settembre, data di inizio del nuovo, fino al 31 dicembre 2021, in relazione agli stanziamenti ad oggi disponibili. Va anche considerato che questo personale aggiuntivo era stato assunto in ragione dell'andamento pandemico e, da questo punto di vista, speriamo che si rientri in una situazione di normalità.»

Il Consigliere Baccega ha preso atto della risposta: «La scelta di riconfermare questo personale sarebbe stata questione di buon senso, peraltro auspicata dai dirigenti scolastici. Purtroppo le procedure andranno ad appesantire il lavoro degli uffici. Auspichiamo almeno che il personale, se riconfermato, venga assegnato ancora una volta nelle precedenti sedi.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 8 luglio, alle ore 9.00.

 

MM

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Comunicato n° 423 dell'8 luglio 2021
Interrogazione sul fabbisogno di aule, palestre e locali tecnici delle scuole di Aosta

 

Nella seduta consiliare del 7 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo regionale per dettagliare il fabbisogno di aule, palestre e locali tecnici delle scuole con sede nella città di Aosta.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha evidenziato: «È una questione che riguarda le scuole secondarie di secondo grado. Per il Liceo Bérard, le aule della nuova sede di viale Chabod, con due palestre assegnate, sono sufficienti alle necessità dell'istituzione: non si evidenziano, quindi fabbisogni ulteriori, anche se c'è da segnalare che i lavori nella sede dell'ex Liceo scientifico procedono a rilento, l'attività dell'impresa è minima e sarà inviata una diffida per la recessione del contratto ma non si possono fare previsione sull'ultimazione dei lavori. La situazione del Liceo classico, artistico e musicale presenta delle criticità che si sono acuite con l'emergenza sanitaria e le conseguenti necessità di distanziamento: le due sedi principali non sono sufficienti a ospitare tutte le classi e non dispongono di palestre; per l'anno scolastico 2020-2021 sono state attivate delle succursali per le aule (corso Padre Lorenzo, piazza San Francesco, via Festaz e Università della Valle d'Aosta) e sono state utilizzate le palestre del San Giuseppe, dell'Einaudi e in via Garibaldi; inoltre, il Comune di Aosta non ha più rinnovato la convenzione per l'uso dei locali in piazza San Francesco che ospitava delle aule e rispondeva alle necessità di distanziamento sociale. Per il prossimo anno scolastico, è prevista una struttura prefabbricata per otto classi che sarà collocata nel cortile di fronte alla sede di strada dei Cappuccini e sono state assegnate due succursali in corso Padre Lorenzo per sei classi e in via Festaz per tre. Riguardo alle palestre, segnalo che nella prossima manovra finanziaria è previsto uno stanziamento di 1,4 milione di euro, altri a 4 milioni che saranno stanziati appena possibile: si tratta di mettere a posto le palestre, ma oggi abbiamo criticità a reggere i cantieri per problemi di organico all'Assessorato ai lavori pubblici. L'istituzione tecnica Manzetti ha due sedi in via Festaz e in via Chambéry, sufficienti al fabbisogno sia in aule che in palestre. A partire dal prossimo anno, il Manzetti gestirà anche il CRIA, il centro regionale per l'istruzione degli adulti, che attiverà sia corsi serali sia corsi diurni: per questi ultimi sarà necessario disporre di un numero maggiore di aule in quanto le lezioni si svolgono in contemporanea ai corsi delle scuole superiori. Riguardo all'Istituto tecnico Corrado Gex, non ci sono criticità: le aule della sede di viale Federico Chabod sono sufficienti così come i laboratori e le palestre. Anche la sede del Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide, con la sede in via Chavanne, può ospitare tutte le classi che saranno attivate nel prossimo anno; purtroppo non c'è la palestra, quindi saranno utilizzati locali di altri istituti ed enti. Bisognerà trovare le modalità per dare una risposta definitiva. Infine preciso che per il momento non si dispone dell'organico di fatto e non conosciamo il numero effettivo di classi che saranno attivate nel prossimo anno scolatisco: la pianificazione sarà confermata in queste ore per garantire l'apertura regolare dell'anno scolastico.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nella replica, ha osservato: «Le criticità illustrate sono notevoli e la carenza di aule e palestre nella città di Aosta è ormai atavica: la situazione presentata sembra un grande puzzle. L'importante è che si possa definire un fabbisogno una volta per tutte, evitando di trasformare la scuola secondaria in una serie di prefabbricati, visto che le condizioni di precarietà nella scuola già abbondano: evitiamo almeno di crearle nella logistica.»

 

SC

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Comunicato n° 424 dell'8 luglio 2021
Interrogazione sullo stato di attuazione della struttura di epidemiologia

 

Lo stato di attuazione della Struttura di epidemiologia presso l'Azienda USL è stato nuovamente affrontato dall'Aula nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021: il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha infatti interrogato il Governo regionale per conoscere l'avanzamento delle attività propedeutiche all'istituzione della struttura prevista dalla legge regionale 8/2020.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «tutte le attività elencate dalla legge 8 del 2020 (quali sorveglianza epidemiologica, contact tracing, registri regionali di patologia e cause di morte, sistemi di sorveglianza, studi di immunoprofilassi, registro dei tumori) sono già svolte dal Dipartimento della prevenzione: la Struttura di epidemiologia, che dovrà essere definita con modifica dell'Atto aziendale dell'USL, dovrà svolgerle in maniera coordinata. La Giunta regionale, con delibera del 21 giugno, approvando gli indirizzi di salute e di funzionamento dei servizi dell'Azienda USL, ha ribadito l'urgenza dell'istituzione di questa nuova Struttura; l'USL dovrà procedere a dare applicazione a quanto previsto non appena ricostituita la Direzione strategica e comunque entro l'autunno prossimo. Nel frattempo è stato dato come obiettivo trasversale a tutte le Strutture complesse del Dipartimento di prevenzione, la redazione di uno studio di fattibilità che descriva le caratteristiche e le dotazioni della Struttura di epidemiologia. È infatti necessario costruire una struttura solida e autorevole, con personale assegnato in via esclusiva e con competenze specifiche, con una logistica definita e risorse certe dal punto di vista economico e degli investimenti tecnologici. L'esperienza della pandemia ha dimostrato quanto sia indispensabile avere una dotazione tecnologica avanzata: l'Azienda USL ha quindi già iniziato la ricerca sul mercato di un sistema gestionale informatizzato dedicato alla prevenzione, capace di condividere informazioni e dati, effettuare elaborazioni statistiche, in grado di interagire con altri sistemi gestionali

Nella replica, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha osservato: «Rispetto all'aggiornamento del 15 giugno, oggi disponiamo di due nuovi elementi: uno favorevole, ovvero lo studio di fattibilità, l'altro critico, rappresentato dalla mancanza di una leadership stabile dell'Azienda USL. Continueremo a seguire la questione e, purtroppo, anche in base alla risposta a questa interrogazione, penso che dovremo riaggiornarci a fine anno

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 425 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sulla convocazione della Commissione Paritetica

 

Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha interpellato il Governo regionale in merito alla convocazione dei membri della neo eletta Commissione Paritetica per aprire un confronto sui temi principali da affrontare.

Il Consigliere Augusto Rollandin ha evidenziato che «tra i temi prioritari c'è la questione della scadenza delle concessioni sulle acque: è urgente fare una riunione con i neo eletti della Commissione per capire come agire, tenendo conto che siamo già in estremo ritardo.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, concordando «sull'urgenza di avviare la Commissione Paritetica», ha riferito di aver «scritto al Ministro Gelmini a fine giugno, subito dopo la chiusura dell'iter di nomina dei componenti di parte regionale, per chiedere un confronto preventivo al suo avvio, evidenziando l'agenda delle priorità: tra queste, in primis, le norme in materia di derivazioni d’acqua, ma anche altri aspetti quali l'equiparazione del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale. Ho anche rappresentato l’auspicio di poter mantenere in capo alla parte regionale la Presidenza della Commissione. Aspetto di potermi confrontare nei prossimi giorni con il Ministro. La Commissione attende ora di essere formalmente ricostituita nella sua interezza con decreto ministeriale. Le interlocuzioni tra Consiglio - e in particolare la prima Commissione consiliare - e Commissione Paritetica sono sempre avvenute e proseguiranno, nello stesso spirito di condivisione e corretta partecipazione di tutte le componenti della Regione su temi così importanti.»

Il Consigliere Rollandin, nella replica, ha segnalato: «Le incombenze della Commissione Paritetica saranno molte: ci siamo concentrati sulle derivazioni d'acqua, perché sono più urgenti, ma non sono le sole. Siamo in grave ritardo: bisogna sollecitare la nomina definitiva perché se non avviene a breve la mancata norma sulle acque sarà un danno per l'Amministrazione. Stupisce che non ci sia ancora stata la nomina: se la Commissione non viene attivata non si può fare nulla. Ci vuole maggiore sensibilità e invitiamo il Presidente a sollecitare il Ministro.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 426 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sulle figure professionali di operatore e istruttore forestali

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, ha voluto fare il punto sull'albo delle imprese forestali e sugli elenchi degli operatori e istruttori forestali della Regione.

Il Consigliere Dino Planaz ha spiegato: «La Giunta regionale, lo scorso 21 giugno, ha approvato una delibera con cui si è stabilita la disciplina dell'albo in cui sono inseriti i profili professionali regionali di operatore forestale e di istruttore forestale in abbattimento, allestimento ed esbosco e i relativi standard formativi. Sono anche state aggiornate le tabelle di equivalenza tra i corsi professionali in campo forestale realizzati nei territori del Nord Italia. Vorremmo sapere il numero di figure con questo profilo professionale attualmente in Valle e quante ulteriori sarebbero necessarie per soddisfare il fabbisogno regionale. In merito poi ai corsi, con quali modalità e tempistiche saranno organizzati? Dove si pensa di tenerli e quali saranno i costi? Stiamo parlando di figure apicali per attivare in regione una filiera del legno

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto: «Sono iscritte d'ufficio all'albo 7 imprese forestali e, nei rispettivi elenchi, 8 operatori e 5 istruttori forestali. I 5 istruttori, di cui 2 dipendenti regionali, sono in possesso di qualificazioni equivalenti a quella di "istruttore forestale in abbattimento, allestimento ed esbosco". Per quanto noto, al momento in Valle d'Aosta ci sono 4 o 5 persone che posseggono requisiti analoghi e a loro discrezione potranno iscriversi all'elenco. Relativamente agli 8 operatori forestali, 3 sono istruttori con qualifica professionale superiore a quella di operatore forestale; gli altri 5 hanno competenze professionali diversificate rispetto allo standard formativo modulare per il conseguimento della qualifica di operatore forestale. Anche in questo caso, ci risultano 4 o 5 persone in Valle d'Aosta in possesso di requisiti analoghi alla qualifica professionale di operatore forestale. Questi numeri rappresentano la fotografia della situazione attuale, l'obiettivo è ovviamente quello di incrementarli per incentivare il mercato e creare nuove opportunità per i nostri giovani nell'ambito del rilancio della filiera legno.»

Passando poi a parlare dei corsi di formazione, «che per gli operatori forestali possono essere sin da ora proposti su iniziativa delle agenzie formative o delle imprese, da svolgersi in boschi della regione», l'Assessore Sapinet ha annunciato l'emissione «a breve di un avviso rivolto a chi, indipendentemente dalla condizione occupazionale, intendesse conseguire la qualificazione di operatore forestale. Figura che rientra tra quelle per cui è prevista l’erogazione di voucher per la formazione e l'aggiornamento. I corsi saranno curati da un soggetto accreditato in regime “privatistico”, con un sostegno economico dell’Amministrazione regionale per le spese di iscrizione e frequenza. I corsi potranno iniziare nelle prossime settimane. I costi per la formazione degli operatori forestali sono determinati dal soggetto che presenta la domanda, così come le spese per le iniziative svolte in regime privatistico sono determinate dal soggetto che eroga la formazione. Il contributo che la Regione eroga tramite voucher sarà definito dal Dipartimento politiche del lavoro e della formazione. Minore urgenza riveste la formazione per istruttore forestale in abbattimento, allestimento ed esbosco. Al riguardo, segnalo che, nell'ambito della collaborazione tra Regioni, un addetto del settore residente in Valle d’Aosta sta svolgendo corso analogo in Lombardia

Il Consigliere Planaz ha evidenziato: «È sconfortante sapere che in regione ci sono solo 5 istruttori forestali, di cui peraltro solo uno sta seguendo una formazione. Il voucher erogato per i corsi è sufficiente? Di certo così non stiamo incentivando la qualificazione del personale. Si tratta di figure professionali essenziali e dispiace che la Valle d'Aosta, tanto per cambiare, arrivi per ultima

 

MM

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Comunicato n° 427 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sull'autorizzazione paesaggistica per interventi su fabbricati, beni tutelati e vincolati

 

Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Lega VdA ha chiesto chiarimenti in merito alle attuali tempistiche necessarie al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per interventi relativi a fabbricati o beni tutelati e vincolati.

«Stiamo parlando di un procedimento autorizzativo le cui tempistiche sono sempre più spesso vicine a 180 giorni - ha evidenziato il Consigliere Luca Distort -; quando si tratta di attività edilizie di modesta entità, anche quelle che rientrano nei casi per cui è consentita la detrazione fiscale, queste tempistiche incidono in modo particolarmente penalizzante sui tempi imposti per legge. Visto che i professionisti segnalano che, per queste fattispecie, sono previste delle semplificazioni, vorremmo sapere se sia confermata la durata dei tempi per il rilascio dell'autorizzazione, in particolare per interventi di modesta entità e, soprattutto, quali sono gli intendimenti della Giunta per contrarre questi termini?»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «Le autorizzazioni paesaggistiche e i pareri devono essere rilasciati di norma entro 60 giorni: le pratiche ordinarie sono evase normalmente entro questo termine e, in numerosissimi casi, sono definite in tempo reale. Segnalo anche che gran parte delle attività edilizie di modesta entità sono delegate direttamente ai Comuni oppure non necessitano di autorizzazione alcuna. La tempistica di 180 giorni è, invece, da riferirsi a casi di abusi edilizi: in alcuni di questi casi (circa il 5-8 % del totale di richieste di “sanatoria”), soprattutto negli ultimi mesi, si sono raggiunte le tempistiche massime, il che è principalmente dovuto, a cascata, alle norme nazionali relative ai vari “bonus” per l’edilizia che concentrano in tempi ristrettissimi tutte le incombenze, per tutti i soggetti interessati (proprietari, professionisti, imprese, uffici pubblici), al fine di ottenere i benefici fiscali previsti, che ovviamente non si possono ottenere in caso di irregolarità edilizie. Gli uffici della Struttura patrimonio paesaggistico - dall’inizio della pandemia a oggi - nonostante le problematiche che presenta lo “smart working” in un settore tecnico, hanno dato esito a tutte le richieste. Dal 2019 al 2021, le pratiche edilizie trasmesse sono state: nel 2019, 3237 (+5.65 % rispetto al 2018); nel 2020, 3173 (-1.98 % rispetto al 2019); nel 2021, 1439 (26% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2020).»

Per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni per i beni culturali, l'Assessore ha spiegato: «L'autorizzazione deve essere resa entro 120 giorni dalla ricezione dell’istanza: tale termine risulta ampiamente rispettato per la quasi totalità delle pratiche progettuali trasmesse. Sempre più spesso, peraltro, tale termine viene addirittura ridotto a circa 60 o addirittura 30 giorni, soprattutto per interventi di modesta entità. Talvolta, a causa di domande correlate da documentazione insufficiente o inadeguata oppure qualora le proposte presentate siano del tutto incompatibili con le esigenze di tutela, accade che si superino i 60 giorni. In questi rari casi, comunque, i tempi di istruttoria si interrompono finché le pratiche non sono regolarizzate dai professionisti, i quali possono sempre confrontarsi con gli uffici direttamente oppure tramite mezzo telefonico o con comunicazione scritta.»

Il Consigliere Distort, nella replica, ha riconosciuto che «l'Assessore concorda sulle problematiche illustrate, ma non si riscontra un orizzonte di soluzione. Preciso che la mia iniziativa non vuole essere un'osservazione all'attività del personale della Soprintendenza, per il quale nutro profondo rispetto. Tuttavia l'obiettivo è questo: i problemi devono generare occasioni per fare dei passi in avanti e devono essere colti come una ricchezza, altrimenti non potremo che mettere delle toppe senza risolvere nulla. Segnalo che le problematiche mi sono state segnalate da professionisti che operano da anni e che, quindi, possono fare un confronto tra il prima e l'ora: le criticità generate dal Covid nell'organizzazione del lavoro hanno sicuramente acuito le problematiche. Si dovrebbe ripensare a una riorganizzazione delle Strutture affinché il lavoro dello smart working sia più funzionale oppure prendere in considerazione un incremento di personale. Anche l'assetto normativo va rivisto, attraverso la nostra competenza primaria in urbanistica, che come è noto è un grande contenitore di diverse discipline, con ampi confini di ambito: in questa linea dobbiamo saper rivedere la disciplina, anche nel settore dei beni culturali e paesaggistici, per gestire al meglio le procedure.»

 

SC

 

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Comunicato n° 428 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sulla centralizzazione della promozione turistica della regione

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, l'attenzione dell'Aula nella seduta dell'8 luglio 2021 si è focalizzata sulle attività di promozione turistica della Valle d'Aosta.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha evidenziato: «Ritorniamo a parlare dell'esigenza di una centralizzazione della promozione turistica della Valle d'Aosta. Recentemente è stato presentato il sito aostainfo.it: come si integra con il sito lovevda.it? Segnalo che, inserendo nel campo cerca del sito lovevda.it, la parola “aosta” o “aostainfo” o ancora “aostainfo.it” non appare nessuna pagina che indirizzi al nuovo sito. Quanti Comuni, Unités, società partecipate hanno un sito a indirizzo turistico e quanto spendono annualmente? Si continua ad annunciare la creazione di un Ente unico del turismo e a lamentare la scarsità di risorse a disposizione per la promozione: è intenzione della Giunta centralizzare tutte le attività in questo ambito?»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato: «La ricerca interna al sito lovevda utilizza un principio di funzionamento mutuato da Google che, in base agli algoritmi e alla chiave di ricerca inserita, mostra le pagine del sito più coerenti rispetto alla chiave stessa. Inserendo “AostaInfo”, i risultati mostrano le pagine meglio indicizzate che soddisfano la richiesta di “informazioni su Aosta o la Valle d’Aosta”: la home page di lovevda, la scheda dell’ufficio del turismo di Aosta, la pagina con i contatti di tutti gli uffici informazioni turistiche. Al momento, il sito AostaInfo rimanda a bookingvalledaosta.it e a lovevda.it con vari link puntuali per gli eventi, gli elenchi delle guide turistiche e altri. In prospettiva, dovrebbe integrarsi con lovevda sviluppando appositi sistemi di interfacciamento per estrarre direttamente dal data base regionale, costantemente aggiornato in collaborazione con gli operatori degli uffici del turismo, le informazioni sugli eventi e attività organizzate che interessano la città, ma anche su ristoranti e altri punti di interesse

«Non abbiamo accesso alle informazioni relative alle spese sostenute da Comuni e Unités, e non ci risulta che gestiscano siti a specifico indirizzo turistico - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -; analogo discorso per siti a indirizzo turistico gestiti da società partecipate. Il tema dell'ente unico del turismo è presente nel DEFR e nel programma di Legislatura, senza una definizione temporale, proprio per la sua complessità. E ricordo che dell'ente unico si parla da almeno dieci anni e non può essere immaginato senza un ragionamento complessivo su mission, risorse e modalità di finanziamento, organigrammi. Va considerato che la promozione non solo è ormai distribuita su vari Assessorati, ma esige un raccordo con associazioni, consorzi turistici, fondazioni. Tutti soggetti collaterali, anche privati, che non possono essere esclusi dall'iter della centralizzazione. Non solo: non possiamo più immaginare una modalità di promozione del territorio senza che il privato sia coinvolto nelle scelte strategiche e nella compartecipazione finanziaria. Questa è una riforma di un tale spessore che deve coinvolgere tutte le Istituzioni

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, ha preso atto della risposta: «Se si vogliono fare le cose, bisogna partire e non mi sembra che in questi mesi di Legislatura vi siate mossi. Siamo al punto zero anche per l'aspetto informatico: il web è ormai il canale più importante per la promozione e anche una pubblica amministrazione efficiente deve essere fruibile interamente su internet. Per raggiungere questi obiettivi bisogna rilanciare il sistema informatico della Regione: peccato che, nonostante il Covid abbia dimostrato quanto il web sia ormai indispensabile, al Dipartimento regionale innovazione e agenda digitale manchi il Coordinatore e non siano assegnate le necessarie forze. La situazione è persino peggiorata: basta lamentarsi, ci vogliono davvero atti concreti

 

MM

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Comunicato n° 429 dell'8 luglio 2021
Interpellanza su "Expo 2020 Dubai"

 

Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula la partecipazione della Valle d'Aosta al progetto "Expo 2020 Dubai".

«Della questione ci eravamo già occupati nei mesi scorsi -  ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis - e l'Assessore Guichardaz aveva spiegato che l'eventuale partecipazione della nostra Regione non era stata ancora deliberata perché si aspettava l'evoluzione della pandemia e la convocazione del tavolo di lavoro regionale. Ora è stato deciso lo slittamento dell'Expo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 e altre Regioni, tra cui Piemonte e Lombardia, stanno già predisponendo tutte le attività necessarie alla promozione del loro territorio in quella sede. Cosa intende fare la Valle d'Aosta? Si è riunito il tavolo di lavoro? Esiste un programma e con quali modalità si intendono coinvolgere enti, imprese e realtà valdostane?»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha comunicato che «il tavolo di lavoro regionale, che si è riunito due volte e maggio e giugno, tenuto conto del nuovo contesto, ha rivalutato le possibili ricadute della partecipazione all’evento, ovviamente non soltanto in chiave promozionale turistica, ma nei termini più ampi di opportunità di promozione del territorio e delle sue produzioni e di possibile creazione di relazioni commerciali internazionali. Nel tavolo trova rappresentanza, tra l’altro, anche il sistema imprenditoriale regionale, tramite il Presidente della Chambre, che ha interpellato gli associati per sondare l’interesse dell’imprenditoria valdostana in merito alla partecipazione all’evento. Tenuto conto dell’entità dell’investimento richiesto - un pacchetto base minimale dal costo di 300.000 euro, che prevede la ripetizione di un piccolo video per 12 volte al giorno e poche altre opportunità di comunicazione e promozione -, il tavolo si è espresso negativamente in merito all’opportunità di stipulare un nuovo contratto per la partecipazione a Expo 2020 Dubai, in sostituzione di quello scaduto a causa del rinvio dell’evento. Ricordo che altre Regioni e Province autonome hanno ritenuto di non partecipare, risparmiando le risorse per altre iniziative, anche a carattere promozionale.»

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Anche questa volta perderemo un treno carico di opportunità: la non partecipazione della Regione ci rattrista, perché Expo Dubai sarà una vetrina sul mondo, un evento simbolo della ripartenza dopo la pandemia, con un afflusso stimato di circa 25 milioni di visitatori. Un'occasione di rilancio per il futuro, per far decollare le nostre imprese, per valorizzare il nostro territorio: purtroppo, però, la Valle d'Aosta non ci sarà, perdendo tutti quei temi che possono creare futuro, come sostenibilità, mobilità, promozione.»

I lavori sono sospesi: riprendono alle ore 15.00 di oggi.

 

SC

 

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Comunicato n° 430 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sull'utilizzo di un manuale didattico di bioetica nelle scuole

 

Nel corso della seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato la Giunta regionale sull'utilizzo nelle scuole della regione di un manuale per l'insegnamento della bioetica ai giovani.

«Una circolare dell'Assessorato regionale ha suggerito di seguire un percorso in classe sviluppando le unità didattiche della seconda edizione de “Il primo Syllabus per l’insegnamento della bioetica ai giovani” - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Sfogliando le schede didattiche si legge che, tra gli obiettivi perseguiti, ci sono “denunciare le pratiche inumane e le violazioni dei diritti fondamentali ai danni dei migranti all’interno dei centri di accoglienza degli immigrati” o l’introduzione e la spiegazione della “differenza fra sesso genetico, differenziazione sessuale, assegnazione di genere e identità di genere”. Non sottovalutiamo il pericolo di emulazione: i ragazzi rischiano di prendere a cuor leggero decisioni che segneranno tutta la loro vita. L’Assessorato è d’accordo con le affermazioni contenute nelle unità didattiche? Si ritiene opportuno l’utilizzo di questo manuale all’interno delle scuole della nostra regione?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto: «La circolare emanata in occasione della Giornata mondiale della bioetica dell'ottobre scorso, peraltro rivolta ai ragazzi delle superiori, segnalava soltanto una specifica scheda didattica: quella relativa, appunto, alla bioetica. Ribadisco che il Syllabus non è un manuale scolastico, ma uno strumento didattico liberamente fruibile dagli insegnanti come spunto per stimolare riflessioni. Stiamo preparando la prossima Giornata mondiale della bioetica e ritengo che qualche riflessione sul Syllabus vada fatta. Bisogna approcciare certi temi con la massima neutralità: non si può pensare solo all'alfabetizzazione, vanno prospettate tutte le problematiche, soprattutto agli studenti delle superiori. Bisogna discutere di bioetica non solo riguardo al contesto medico: mi impegno a fare ulteriori riflessioni, perché ritengo giusto che i ragazzi possano trattare in classe argomenti legati ai diritti civili, sempre con grande attenzione e garbo, in modo da poter sviluppare spirito critico anche su temi delicati

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «I ragazzi devono essere posti nelle condizioni di discernere tra propaganda e insegnamento. Resto perplesso sulla scheda didattica di bioetica, visto che riguarda canti e balli con vestiti tradizionali. Su temi delicati come l'immigrazione, un insegnante può stimolare riflessioni e suscitare un dibattito; se però utilizza questo manuale, inculca informazioni distorte. Così come ci sono dati biologici incontrovertibili, e gli insegnanti devono fornire ai loro alunni gli strumenti per formarsi un'idea. E non certo imporre ideologie

 

MM

 

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Comunicato n° 431 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sull'attuazione delle linee guida per la riapertura degli impianti a fune

 

Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto aggiornamenti sulla predisposizione dei piani attuativi delle linee guida per la riapertura degli impianti a fune.

«Tenuto conto del fatto che ogni comprensorio deve avere uno specifico atto attuativo», il Capogruppo Marco Carrel ha chiesto «riscontro del piano attuativo per lo sci estivo e se siano già stati concordati e stilati i vari documenti per i diversi comprensori. In caso contrario, è nell'intenzione dell'Amministrazione procedere nel più breve lasso di tempo possibile? La stagione estiva è partita in sordina e le preoccupazioni per l'autunno e l'inverno sono già forti, per tutti i valdostani. Rappresento alcune delle criticità emerse nei mesi scorsi, in particolare il tetto massimo degli accessi sulla portata del comprensorio o per ogni impianto e il sistema di prenotazioni online che ha comportato problemi per i maestri di sci

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, condividendo i contenuti dell'iniziativa, ha specificato: «Occorre continuare a tenere alta l'attenzione su settori come lo sci e l'economia della montagna, che sono fondamentali per la Valle d'Aosta. Bisogna avere chiaro quanto fare nell'immediato futuro, tenuto conto del fatto che l'organizzazione attuale va migliorata: la situazione evolve in continuazione e coglieremo tutte le occasioni per rappresentare al Governo nazionale, in particolare al Ministro Garavaglia, la situazione della nostra Regione, portando avanti nel contempo un confronto con tutte le Regioni di montagna. I piani di attuazione sono stati elaborati e già testati. L'impegno si sta concentrando nell'elaborare delle regole che siano contestualizzate alla realtà locale e ben attinenti al contesto degli impianti a fune: ad esempio, riguardo alla capienza in base al contagio, non possiamo permetterci di farci nuovamente uniformare al trasporto pubblico locale

«Lavoriamo su due livelli - ha proseguito l'Assessore Bertschy -: il primo è quello politico, e in questo senso occorre agire con le altre Regioni per avere un protocollo differente, non legato ai colori ma concretamente mirato ad una gestione ottimale della prossima stagione invernale. Il secondo livello è quello tecnico, per modificare ulteriormente le regole, che attualmente si basano sul sistema della valutazione della possibilità massima di accoglienza degli sciatori nei comprensori con due punti fermi, arroccamento e riciclo, che danno il numero massimo consentito. Ma bisogna contestualizzare questi principi alla stagione invernale. Pensiamo ad esempio ai numeri di Cervinia: stanno crescendo rispetto all'inizio della stagione estiva, ma sono comunque ben diversi da quelli dell'inverno. Va certamente stimolata e perfezionata la bigliettazione online, che ha comportato criticità per le prenotazioni dei maestri di sci. Bisogna lavorarci, riunendo intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti. La volontà è quella di creare le condizioni nei prossimi due mesi per far emergere tutte le criticità, per poterle affrontare e superare tutti insieme

Il Capogruppo Carrel ha replicato: «Concordo sul fatto di cercare di lavorare con il Ministro per trovare soluzioni, e su questo possiamo chiedere anche l'aiuto dei colleghi del gruppo della Lega: è necessario dare una mano alla montagna, senza aspettare. Se dobbiamo procedere con investimenti, formazione, nuove assunzioni, non possiamo agire a ridosso dell'inizio dell'inverno. In questo periodo, bisogna capire i problemi dello sci estivo per non ripeterli in inverno. Ribadisco: non possiamo permetterci di arrivare a settembre senza sapere cosa succederà a ottobre. Dobbiamo tutelare gli interessi della comunità nel turismo invernale: come politica, ci stiamo giocando la fiducia dei valdostani

 

MM

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Comunicato n° 432 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sullo sviluppo dell'impianto di Weissmatten a Gressoney-Saint-Jean

 

Il futuro dell'impianto a fune di Weissmatten, a Gressoney-Saint-Jean, è tornato in discussione in Aula nella seduta dell'8 luglio 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Erik Lavy, rappresentando una «situazione di totale abbandono della pista, con reti e pali lasciati sui prati», ha richiamato «le dichiarazioni del Presidente della Monterosa Ski, che su Weissmatten ha detto che "se la situazione continua così saremo sempre in disavanzo": dichiarazioni paradossali se si pensa che dovrebbe essere proprio lui a portare avanti le azioni per valorizzarla in quanto gestore. Su Weissmatten, il Consiglio regionale ha assunto un preciso impegno, quindi secondo noi alcuni amministratori dovrebbero essere ogni tanto richiamati. Vorremmo capire quali siano le prospettive di sviluppo di questa pista e quanti incontri ci siano stati tra Monterosa Ski e Comuni. Secondo noi, zero.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, si è augurato che «tutti lavorino per valorizzare questo patrimonio, sul quale il Consiglio regionale ha dedicato attenzione, decidendo anche di procedere con la revisione dell'impianto con una risoluzione approvata all'unanimità. Risoluzione che non trattava solo di questa pista ma di tutti i piccoli comprensori. Proprio l'altro giorno abbiamo presentato alla quarta Commissione un documento tecnico sui piccoli comprensori sciistici della Valle d'Aosta, sul quale avvieremo un confronto perché per le ripartenze ci vuole il lavoro e l'impegno di tutti. Nei prossimi giorni convocheremo il tavolo previsto dalla risoluzione, che comprende Finaosta, Comune di Gressoney-Saint-Jean e Monterosa Spa, per capire come dare nuova vita all'intera infrastruttura, sapendo che vi sono una serie di difficoltà che vanno affrontate su di un piano molto concreto. Abbiamo anche interpellato l'ASIVA per capire quali siano le potenzialità di quella infrastruttura per il mondo dello sci agonistico. Aver fatto la revisione generale deve essere visto come l'aver raggiunto un primo obiettivo, al quale dovranno seguirne altri. La grande sfida è quella di mettere nelle condizioni la località di recuperare l'interesse della clientela migliorando i servizi considerati nel loro insieme. Ma è anche quella di rilanciare tutti i piccoli comprensori sciistici valdostani nell'interesse dello sci e delle località turistiche.»

Il Consigliere Lavy nella replica, ha invitato l'Assessore «a interpellare chi di dovere per mettere a posto la pista, perché è un biglietto da visita di Gressoney. È vero che è stato presentato un documento in Commissione, ma per ora non abbiamo ancora visto niente di concreto in merito alla pista di Weissmatten. E questo preoccupa: se non ci sono linee chiare, è ovvio che qualcuno occupi degli spazi creando delle tensioni. Non vogliamo creare divisioni, ma è un dato di fatto che ci sono certe società partecipate che non portano avanti le decisioni assunte anche da questo Consiglio.»

 

SC

 

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Comunicato n° 433 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sulla sicurezza dei ciclisti nella galleria Pierre Taillée a Avise

 

Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha sottoposto all'Aula una problematica di sicurezza della viabilità sulla Strada statale 26 ad Avise, interpellando la Giunta regionale sulla riapertura della strada dismessa in prossimità della galleria Pierre Taillée.

Evidenziato come «ad oggi la viabilità si svolga all'interno della galleria, estremamente pericolosa per coloro che la percorrono in bicicletta», il Consigliere Dennis Brunod ha osservato: «Gli amministratori locali e l'ANAS hanno posizionato una segnaletica di avviso della possibile presenza di ciclisti in galleria, ma non è un intervento sufficiente. Occorre provvedere alla realizzazione di un passaggio sulla Pierre Taillée che, oltre a risolvere il problema di sicurezza dei ciclisti, andrebbe a riqualificare e valorizzare tutto il vicino complesso archeologico, con importanti strutture di epoca romana. In che modo e con quali tempistiche la Regione pensa di risolvere la problematica? Si valuta la riapertura della strada dismessa in prossimità della galleria?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Quello di Runaz è un passaggio delicato, ma sono diversi i comuni che presentano sul loro territorio criticità di vario tipo legate alla circolazione dei ciclisti. La Regione viene quindi spesso chiamata in causa dai Comuni per intervenire sul loro territorio e risolvere la situazione, il più delle volte a causa della complessità e dei costi che questi problemi comportano. Nel caso specifico di Runaz, la Struttura edilizia, patrimonio immobiliare e infrastrutture sportive, su input della Struttura regionale competente per la mobilità sostenibile, ha affidato un incarico per uno studio di fattibilità tecnico-economica per valutare sul tratto Sarre-Avise la sicurezza di percorrenza della Strada statale 26. Dall’esito di questo studio avremo le necessarie indicazioni tecniche e finanziarie per poter programmare le attività necessarie alla riapertura in sicurezza anche eventualmente del tratto di strada dismessa vicino alla galleria Pierre Taillée. Questo intervento appare semplice, ma permane il rischio di caduta massi, che andrà mitigato qualora lo studio riterrà realizzabile questa variante

Nella replica, il Consigliere Brunod ha espresso soddisfazione «per l'attenzione che viene riservata a questo tipo di criticità. La messa in sicurezza delle strade è il punto di partenza per rilanciare il settore ciclo-turistico, soprattutto in questo periodo in cui la mobilità elettrica prende sempre più piede. Sappiamo che occorre ancora del tempo, ma l'auspicio è che si possa procedere al più presto alla concretizzazione degli interventi.»

 

MM

 

 

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Comunicato n° 434 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sull'utilizzo futuro del Palaindoor

 

Il Palaindoor di Aosta è tornato in discussione nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021, trattando illustrata dal gruppo Pour l'Autonomie.

«La chiusura della struttura alle attività sportive era già prevista per consentire gli interventi da effettuare per ottenere il certificato di prevenzione incendi - ha ricordato il Consigliere Mauro Baccega -: ora ci risulta che siano state avviate da parte del Comune di Aosta le procedure per l’affidamento della progettazione degli interventi: il Palaindoor fungerà da centro vaccinale anche durante l’esecuzione dei lavori oppure è stato individuato un altro spazio per le vaccinazioni per Aosta e la Plaine? Esiste un cronoprogramma per il ritorno in sicurezza e normalità delle società sportive? Ci chiediamo infine se sia praticabile, portando al tavolo di confronto il tema, l’utilizzo degli spazi non interessati da interventi di ristrutturazione, elaborando appositi percorsi per non interferire con gli ingressi al centro vaccinale e la realizzazione dei lavori. La decisione di chiudere il Palaindoor è stata negativa per molte società sportive, per gli utenti e per le famiglie: le preoccupazioni che avevamo evidenziato si sono rivelate in tutta la loro gravità.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «L'utilizzo delle tre aree sanitarie temporanee - attivate con delibera della Giunta a febbraio 2021 nel Palaindoor di Aosta e nei saloni polifunzionali di Donnas e Châtillon per la somministrazione dei vaccini anti-Covid - è strettamente collegato alla durata dello stato di emergenza la cui proroga è auspicabile per il tempo necessario al completamento delle seconde dosi vaccinali. Per l'autunno, come suggerito dalla Struttura commissariale, l'Azienda USL si sta attivando per programmare una gestione più capillare delle vaccinazioni sul territorio attraverso gli operatori e le strutture competenti.»

In merito al cronoprogramma dei lavori del Palaindoor, l'Assessore ha riferito che «l'appalto relativo al primo lotto (adeguamento pista atletica indoor e palestra di arrampicata) dovrebbe essere aggiudicato entro il 2021 e i lavori completati nella primavera 2022. La pista di atletica, non essendo attualmente interessata da lavori, può essere utilizzata, mentre i due campi da tennis coperti, non avendo il Certificato prevenzione incendi, non possono al momento essere utilizzati

Nella replica, il Consigliere Baccega ha commentato: «L'Assessore non ha risposta alla mia domanda. Fino a quando rimarrà il centro vaccinale al Palaindoor? Esiste un piano organico per un ritorno alla normalità? Stiamo penalizzando diverse attività sportive: per il Palaindoor si era parlato di sei/sette mesi per l'utilizzo come centro vaccinale, siamo già oltre. Con rammarico abbiamo appreso che, secondo l'indagine del Sole 24ore sulla qualità della vita, la Valle d'Aosta non è un paese per giovani. L'attività sportiva rende attivi e felici i nostri giovani: facciamo in modo che possano tornare a praticarla.»


SC



 

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Comunicato n° 435 dell'8 luglio 2021
Interpellanza sugli ambulatori di assistenza post Covid


L'attivazione di ambulatori di assistenza post-Covid sul territorio regionale è stata affrontata dall'Aula nella seduta consiliare dell'8 luglio 2021 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha riferito di «numerosi studi scientifici, che hanno dimostrato la presenza della cosiddetta "sindrome post-Covid": un'espressione che indica un’intera famiglia di disturbi che permangono nel tempo e di cui è necessario occuparsi a fini riabilitativi. In alcune regioni italiane sono stati attivati appositi ambulatori: qual è la situazione in Valle d'Aosta? In che modo l'Amministrazione regionale pensa di fronteggiare questa problematica?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Sul territorio regionale sono in corso di attivazione, da parte dell'Azienda USL, ambulatori specifici dedicati a pazienti con pregressa o recente infezione da Covid-19, che saranno organizzati e gestiti dai medici dei reparti di malattie infettive e pneumologia. Nel dettaglio, è previsto che siano contattati tramite screening telefonico e che, sulla base di un questionario specifico, siano selezionati coloro che presentano ancora sintomi sub acuti o cronici nell'ambito della cosiddetta "post Covid o long Covid syndrome" (sono circa il 20% dei pazienti). I pazienti selezionati eseguiranno esami ematochimici e test cardio-pneumologici, cui seguiranno eventualmente visite specialistiche ulteriori. È inoltre previsto un adeguato follow-up clinico, psicologico e riabilitativo. Sarà anche l'occasione per riprendere le attività del centro regionale di medicina di montagna, al fine di fornire ulteriori consigli a coloro che svolgono attività fisica soprattutto in ambiente montano. Infine, l'Assessorato sta monitorando l'evolversi della normativa nazionale ai fini della sua applicazione in ambito regionale: norma che ha introdotto la gratuità, per un periodo di due anni, di alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei Livelli essenziali di assistenza a favore degli assistiti guariti dal Covid e dimessi a seguito di ricovero ospedaliero

La Consigliera Foudraz si è detta «lieta dell'attivazione di ambulatori specifici per questa sindrome. Questa pandemia ha influito negativamente sulla società: è importante che le Istituzioni non sottovalutino il grande senso di solitudine, angoscia e rassegnazione

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 436 dell'8 luglio 2021
Approvate una risoluzione sul gruppo interistituzionale sulla disabilità e una mozione sul personale OSS

In conclusione dell'adunanza del 7 e 8 luglio 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula congiuntamente da tutti i gruppi consiliari in merito alla composizione del Gruppo interistituzionale sulla disabilità.

Il testo impegna la Giunta regionale a predisporre una delibera in modo da prevedere la presenza di due o più membri del Consiglio regionale, garantendo una rappresentanza sia alla maggioranza sia all'opposizione all'interno

Il Capogruppo della Lega Vda, Andrea Manfrin ha osservato: «In questo tavolo di lavoro importante per affrontare il mondo della disabilità al momento sono presenti gli Assessori alla sanità e alle politiche del lavoro, ma ci sembra opportuno inserire anche dei rappresentanti del Consiglio Valle

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha espresso soddisfazione per questa mozione: «Il mondo della disabilità necessita di programmazione, partendo dalle esigenze e dai fabbisogni e avendo una visione sul futuro. È un mondo difficile e complesso che merita l'attenzione della politica. Mi auguro che questo tavolo possa dare soluzioni condivise per aumentare la possibilità di dare risposte

L'Assemblea ha anche approvato, con 32 voti a favore e 1 astensione (Consigliera Minelli), una mozione riguardante gli Operatori socio sanitari (OSS), sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. Il testo impegna la Giunta a ricollocare, presso l'Azienda USL della Valle d'Aosta o gli enti del comparto unico, il personale OSS con capacità lavorative ridotte, debitamente riconosciute, anche in considerazione dei corsi di formazione attualmente in atto che abiliteranno un numero di addetti sufficiente a coprire i posti resisi vacanti da tali ricollocamenti. L'iniziativa sollecita anche ad attivare, con le organizzazioni sindacali e gli enti interessati, un apposito tavolo di confronto.

«Questa iniziativa - ha spiegato nell'illustrazione il Vicecapogruppo di VdA Unie, Claudio Restano - riguarda una problematica che si protrae nel tempo, senza aver trovato una valida soluzione. Il personale in questione è interessato da prescrizioni sanitarie che ne limitano l'operatività, dopo aver dedicato gran parte della propria vita lavorativa alla professione con gravi ripercussioni sulle condizioni di salute. La carenza di OSS presso le microcomunità è cronica, ma sono in atto dei corsi di formazione che abiliteranno un numero di addetti sufficiente a coprire i posti che si renderanno vacanti dai ricollocamenti. La nostra iniziativa risponde a una precisa sollecitazione sindacale

Per il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, «l'impegnativa va nella direzione segnata dalla norma e dai contratti di riferimento: condivido la volontà di valorizzare un lavoro così complesso come quello delle OSS; un lavoro che richiede una vocazione e un'abnegazione personale, mentale e fisica

 

È stata invece respinta una mozione presentata dal gruppo Lega VdA sull'inserimento nella rete sentieristica regionale dei vari sentieri all'interno dell'Ente Parco naturale Mont Avic, attualmente non autorizzati al transito dei visitatori, per essere, come ha evidenziato nell'illustrazione il Consigliere Dennis Brunod, «un valore aggiunto come offerta turistica e come integrazione per migliorare la promozione e valorizzazione delle numerose peculiarità del Parco. Stiamo parlando di sei sentieri che metterebbero in rilievo il torrente Chalamy e le attività legate al settore della pesca, nonché gli alpeggi. Sono itinerari molto suggestivi che rappresenterebbero anche una valida alternativa per ridurre il percorso in caso, ad esempio, di condizioni meteo avverse

«Questa richiesta è contraddittoria rispetto alle finalità dell'Ente Parco naturale Mont Avic, che persegue la strategia del mantenimento dell'equilibrio tra attività antropica e attività naturale - ha evidenziato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -. La rete sentieristica del Mont Avic interessa già più di 100 chilometri, tra passeggiate e percorsi per escursionisti esperti; i tracciati sono stati individuati per garantire la conservazione di tutti gli habitat e le biodiversità, così come anche le attività insediatesi. L'ampliamento della rete sarebbe inopportuna e a dirlo è lo stesso Ente Parco, di concerto con le strutture regionali. Il Parco si sta comunque impegnando a incentivare la fruizione dei sentieri, che risultano frequentati al di sotto delle loro potenzialità. La revisione della rete sentieristica comporterebbe peraltro il riavvio dell'iter di valutazione ambientale: un procedimento gravoso, non impossibile ma nemmeno opportuno

I lavori sono conclusi. Il Consiglio regionale torna a riunirsi mercoledì 21 e giovedì 22 luglio 2021.

 

SC-MM

 

 

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