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Riunione del Consiglio regionale del 23 e 24 giugno 2021

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Comunicato n° 369 del 16 giugno 2021
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in seduta ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 giugno 2021, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 43 oggetti, di cui 2 interpellanze e 3 mozioni rinviate dalla precedente adunanza.

Delle 10 interrogazioni, 8 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: mancata rappresentanza della Regione all'incontro concernente la frana di Quincinetto; adesione al Concorso Capitale europea del turismo intelligente 2022; criteri di selezione dei progetti ricompresi nell'iniziativa "Squilli di musica" in programma il 20 giugno 2021; iniziative per garantire la libera circolazione dei possessori di contrassegno disabili nell'intera regione; stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del vallo di Plan Chécrouit a Courmayeur; precisazioni sulle dimensioni delle strutture pertinenziali agli edifici esistenti; previsioni di disavanzo di bilancio per l'anno 2022; accordo tra Azienda USL e società di gestione dei bar all'interno dei presidi ospedalieri per ridurre l'orario di servizio.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato 2 interrogazioni: la prima chiede notizie dei versamenti da parte degli Enti locali nel fondo per le politiche abitative, la seconda dell'adesione al piano vaccinale anti Covid-19 da parte degli operatori sanitari.

Sono invece 21 le interpellanze iscritte all'ordine del giorno, di cui 17 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: verifiche sulla procedura per l'affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo agenzia stampa in favore della Giunta regionale; risoluzione delle anomalie relative alla compilazione del modello informatizzato per la dichiarazione di provenienza e destinazione del bestiame; presentazione alle competenti Commissioni consiliari del progetto di creazione di un unico ente per il marketing e la promozione turistica; soluzioni per minimizzare l'esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici; modalità e tempistiche per la riapertura della strada romana tra Bard e Donnas; indagine e monitoraggio per rilevare la quantità di inquinanti plastici nel bacino idrografico della Dora Baltea; risoluzione delle criticità esistenti nella strada statale 26 in comune di Sarre; applicabilità delle detrazioni fiscali per interventi edilizi e proroga della validità del titolo abilitativo; percorribilità dell'intero itinerario ciclopedonale "Dora Baltea"; modifica delle previsioni relative all'attribuzione dell'indennità di frequenza per i minori invalidi adottate con delibera della Giunta regionale n. 1754 del 2015; riqualificazione del patrimonio immobiliare dell'ARER; interventi per una celere ripresa delle visite sportive negli ambulatori specialistici; verifica di comportamenti socialmente pericolosi per l'incolumità pubblica ascrivibili agli assegnatari di alloggi ERP; motivazione della mancata erogazione del contributo 2020 a sostegno dell'accesso alle abitazioni in locazione di cui alla legge regionale 4/2020, recante prime misure regionali urgenti per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica; potenziamento dei servizi a favore delle famiglie con figli disabili nel periodo estivo; definizione di linee guida per la riorganizzazione delle microcomunità per anziani; azioni finalizzate alla celere liquidazione dei contributi arretrati rivolti a persone in condizione di disabilità gravissima.

Quattro interpellanze sono state depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: interventi di messa in sicurezza del tratto autostradale in prossimità della frana di Quincinetto; ripristino del finanziamento delle agevolazioni sui mezzi di trasporto pubblico a favore degli studenti universitari; ripresa delle attività sanitarie extraospedaliere nei presidi sanitari regionali; accesso al finanziamento statale previsto per interventi di ristrutturazione edilizia di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

Il Consiglio discuterà anche 4 mozioni, di cui 3 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste, rinviate dalla precedente adunanza e volte a: individuare nel bilancio regionale le risorse necessarie alla realizzazione dell'impianto di tiro a volo a Châtillon; individuare, in collaborazione con gli enti locali, le risorse necessarie per la riduzione del 50 per cento o per l'azzeramento della TARI per le imprese commerciali la cui attività è stata limitata o impedita a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19; promuovere presso il Governo nazionale l'inserimento della maculopatia nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Una mozione è a firma congiunta dei gruppi SA-AV, Pour l'Autonomie, Union Valdôtaine, VdA Unie, e Lega VdA per garantire la collaborazione tra i servizi di emergenza della Centrale unica del soccorso per una migliore e più efficiente gestione degli interventi di soccorso.

Sono state inoltre iscritte per decorrenza termini due proposte di legge: una del gruppo PCP in materia di rifiuti, l'altra del gruppo Lega VdA sulle disposizioni in materia di tutela delle libere professioni e di equo compenso.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

 

 

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Comunicato n° 381 del 21 giugno 2021
Iscritti due punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio del 23 e 24 giugno

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocata in via ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 giugno 2021, è stato integrato da due punti.

Il primo riguarda le modifiche al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, sulle quali la Commissione Regolamento ha espresso parere favorevole all'unanimità nella riunione del 17 giugno; il secondo punto è la sostituzione di Giovanni Maria Flick quale componente di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale, dopo la sua rinuncia alla nomina comunicata il 10 giugno.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 45 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC

 

 

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Comunicato n° 385 del 23 giugno 2021
Iniziati i lavori del Consiglio del 23 e 24 giugno

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle, convocato oggi, mercoledì 23, e domani, giovedì 24 giugno 2021, per discutere un ordine del giorno composto di 45 oggetti.

Il Presidente Bertin ha riferito della sua partecipazione in videoconferenza alla riunione plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, alla quale era presente il Ministro per gli affari regionali Mariastella Gelmini. Il Presidente ha comunicato di aver sottoposto all'attenzione della Conferenza e del Ministro due questioni di rilevanza per la Valle d'Aosta: la rappresentanza al Parlamento europeo e l'intesa per la revisione degli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha annunciato che domani sarà a Roma per un incontro istituzionale della Conferenza delle Regioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

SC

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Comunicato n° 386 del 23 giugno 2021
Approvata una seconda tranche di modifiche al Regolamento interno del Consiglio

 

Nella seduta consiliare del 23 giugno 2021, l'Aula ha approvato all'unanimità una seconda tranche di modifiche al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale.

In particolare il provvedimento definisce l'istituzione, la composizione, il funzionamento e le competenze del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione, introdotto con la legge regionale 6/2021 e che sarà composto da sei Consiglieri garantendo la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle minoranze; il possesso di requisiti specifici necessari alla presentazione delle petizioni popolari e l'introduzione della soglia di 500 firme come limite minimo affinché la petizione possa superare l'istruttoria di Commissione e arrivare all'esame dell'Aula; formalizza prassi già esistenti e dettaglia le regole sia delle Commissioni (tra le quali il dovere di ogni Consigliere di essere assegnato ad almeno una Commissione consiliare e l'ipotesi di nomina di un relatore di minoranza esterno alla Commissione competente) sia dei lavori d'Aula (con particolare riguardo alla durata degli interventi sulle comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione che è fissata complessivamente in 5 minuti per ogni Consigliere, all'iscrizione di risoluzioni su fatti o avvenimenti di interesse internazionale, nazionale o regionale, al termine per la presentazione di articoli ed emendamenti che comportino conseguenze finanziarie ai progetti di legge facendo seguito alle modalità di costruzione dell'ordine del giorno, con i provvedimenti legislativi iscritti in apertura di seduta, adottate a febbraio).

L'atto è stato illustrato dal Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin: «Le modifiche introdotte - ha detto - seguono il progetto di manutenzione del Regolamento interno iniziato con le modifiche approvate dal Consiglio regionale a febbraio scorso. Il Comitato paritetico è un importante strumento di controllo sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali, che dà significativa modernità e nuova centralità al Consiglio regionale

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha evidenziato: «Anche per questa seconda tranche, i lavori di Commissione hanno mantenuto un'unità di intenti: giungere all'approvazione delle modifiche all'unanimità. Si è lavorato nell'interesse comune di trovare una soluzione a problemi, senza logiche partitiche. Quando si cambia un regolamento che disciplina l'attività di tutti i Consiglieri è importante che non si vada avanti a colpi di maggioranza. Il Comitato paritetico di controllo e valutazione potrà far fare un passo avanti alla qualità della normazione regionale, mentre per le petizioni si è preso in considerazione anche l'aspetto delle facilitazioni introdotte dalla raccolta firme online, tutelando la territorialità, in modo da evitare che vengano sottoposte al Consiglio questioni non inerenti ai problemi alla nostra Regione. Infine, una menzione alla questione della nomina del relatore di minoranza: è una facoltà importante, perché consente l'individuazione di relatori addentro al tema che si sta trattando, svincolati dall'appartenenza ad una Commissione. Sono modifiche che ci permetteranno di proseguire in maniera molto più agevole i nostri lavori

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 387 del 23 giugno 2021
Gianclaudio Bressa nominato componente di parte regionale della Commissione paritetica

 

Il Consiglio regionale, nella seduta del 23 giugno 2021, ha nominato il Senatore Gianclaudio Bressa in qualità di rappresentante della Regione in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta. Sostituisce il giurista Giovanni Maria Flick, che ha rinunciato alla nomina il 10 giugno.

Il Senatore Bressa si affianca al Senatore della Valle d'Aosta Albert Lanièce e al Professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico Barbara Randazzo, già nominati dal Consiglio nella seduta del 9 giugno scorso.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nel proporre la candidatura, ha evidenziato che «Gianclaudio Bressa, già Sottosegretario di Stato agli affari europei regionali, è stato componente di Commissioni paritetiche, in particolare nella Provincia autonoma di Trento, occupandosi di norme di attuazione relative all'idroelettrico e ad altri argomenti che sono di assoluta attualità e interesse anche per la nostra regione. Riteniamo che sia la personalità più adatta per portare avanti le iniziative sulla quale la nostra Commissione dovrà lavorare nei prossimi mesi e nei prossimi anni.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, ha comunicato «stupore per le modalità con cui sono state condotte le valutazioni per la nomina: è bene che si sappia che più volte in Conferenza Capigruppo abbiamo sollecitato un confronto e l'urgenza di addivenire alla nomina della Commissione paritetica, viste le scadenze incipienti e delicatissime. A fronte di questo c'è sempre stata una risposta assertiva e interlocutoria da parte del Presidente della Regione, fino ad arrivare, la volta scorsa, all'annuncio dei tre candidati senza nessun tipo di condivisione. La vicenda delle dimissioni di Giovanni Maria Flick è emblematica: Flick ha rinunciato all'incarico proprio perché non c'è stata condivisione e lo ha asserito egli stesso nella lettera di motivazione. Il che significa che qualcuno ha venduto la pelle dell'orso prima di averlo preso o che abbia omesso di confrontarsi: il Presidente Lavevaz ha fatto uno scivolone bello grosso e, oggi, arriviamo in Aula con modalità di condivisione ancora inferiori alla volta scorsa, visto che abbiamo appreso della candidatura di Bressa dal telegiornale. Chiediamo al Presidente: si può gestire in questo modo una nomina così delicata? Noi crediamo proprio di no.» Ha quindi chiesto il voto in cabina.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha evidenziato: «I valdostani non stanno capendo che tipo di Presidente vuole essere Lavevaz. La ricostituzione della Commissione Paritetica avrebbe dovuto essere una delle priorità nell'agenda, ma così non è stato; eppure, almeno fino a poche settimane fa, non ci sono stati problemi di maggioranza e si sarebbe potuto procedere. Il Presidente Lavevaz continua a ribadire la volontà di condivisione con l'opposizione, che non viene concretizzata nei fatti. C'è poi un problema ideologico: nulla questio sui curricula, peraltro di grande rilievo, ma, visto che stiamo parlando dei commissari regionali, è corretto scegliere un rappresentante della Corte Costituzionale? È veramente ciò che come Valle d'Aosta dobbiamo fare per salvaguardare la nostra autonomia? I rappresentanti regionali devono aver ricoperto cariche statali? A mio avviso no. Al contrario del Presidente Lavevaz, noi siamo coerenti: come abbiamo dichiarato, il nostro atteggiamento è stato di opposizione costruttiva, tenuto conto del momento di pandemia. Ora che la situazione emergenziale sta per fortuna migliorando, rivaluteremo come comportarci

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) si è detto sorpreso «dalle dichiarazioni apparse sulla stampa e dai servizi ai telegiornali regionali secondo cui per l'Assessore Caveri non avrei votato Flick e questo avrebbe determinato la rinuncia all'incarico. La votazione è segreta: come è stato possibile fare queste affermazioni? In merito, ho scritto al Presidente Bertin per chiedere precisazioni e mi è stato risposto che la votazione si è svolta correttamente e che le dichiarazioni sulla stampa riguardano la politica. Ma fare politica significa rispetto delle regole. Sono amareggiato per questo atteggiamento inaccettabile: bisogna capire cosa e perché sia successo.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha affermato: «Mi spiace aver amareggiato il Consigliere Rollandin, turbandolo al punto da farlo intervenire in Aula. Non conosco il suo voto, io ho solo seguito la logica: garantisco che non controllo i voti segreti, si tratta semplicemente di una supposizione politica. Nella dialettica politica è normale che si metta un po' di pepe; io ho esternato dispiacere perché ritengo che il Professor Flick sarebbe stato un ottimo rappresentante per la Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha condiviso lo stupore: «Come gruppo, già da mesi, abbiamo presentato diverse iniziative sul tema della Paritetica chiedendo di procedere alla nomina il prima possibile. Il Presidente della Regione continuava a rinviare il punto perché voleva condividere con tutto il Consiglio la nomina, mentre lo Stato procedeva prima di noi, scegliendo due tecnici e un politico: oggi, come parte regionale, avremo due politici e un tecnico. Il comportamento del Presidente non è stato consono all'importanza del ruolo della Commissione: ci rammarichiamo che non ci sia stata nessuna condivisione e, soprattutto, che non ci sia stata nemmeno comunicata questa nuova candidatura.»

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA) ha parlato di «fiera dei pasticci: se la Ministra Gelmini non ci avesse messo fretta, saremmo ancora qui a rinviare il punto. Le dimissioni di Flick hanno aperto una ferita che è una voragine: forse i voti a Flick e a Lanièce non sono arrivati nemmeno da tutta la maggioranza. Mi auguro peraltro che il Professor Balduzzi, componente uscente della Commissione, sia stato avvertito che non sarebbe stato confermato, visto che ha prestato la propria professionalità a servizio della Valle, anche nell'ambito della Cabina di regia sul Covid. I rapporti interpersonali sono importanti per una regione piccola come la Valle d'Aosta, ma sono anche importanti i metodi. Al Professor Flick va il nostro dispiacere per quanto avvenuto, al Professor Balduzzi e al Professor Louvin va il nostro ringraziamento per l'impegno profuso.»

Il Consigliere della Lega VdA Erik Lavy ha osservato: «Il Presidente Lavevaz oggi è preoccupato: con questi metodi continuerà a perdere pezzi di maggioranza. Rimarco che ormai l'UV è il maggior punto di appoggio dei partiti nazionali in Valle d'Aosta, perché asseconda l'entrata di personaggi non autonomisti nelle varie Commissioni, anche molto delicate per la nostra regione: forse dovreste cambiare nome, non più Union Valdôtaine, ma Unione Valdostana.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha affermato: «Spiace riscontrare che ciò che si dice cada nel vuoto: nella scorsa adunanza, ho invocato l'esigenza di condividere le scelte nell'interesse della Regione e oggi ci troviamo in questa situazione. Stiamo parlando di una Commissione fondamentale per il nostro Statuto e per i rapporti con lo Stato, ma abbiamo scoperto il nome di chi si vorrebbe nominare rappresentante della Valle d'Aosta soltanto questa mattina. Questi metodi non mi piacciono e non fanno ben sperare in un proseguimento favorevole nei rapporti tra maggioranza e opposizione.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha precisato: «Ricordato che con l'applicazione di stessi metodi si arriva ad uno stesso risultato, voglio sottolineare che i partiti politici hanno Statuti, finalità e obiettivi ben precisi. La Lega per Salvini premier indica, nell' articolo primo del suo Statuto, quale finalità la pacifica trasformazione dello Stato italiano in un moderno stato federale, attraverso metodi democratici e elettorali. Quindi, quando si parla di bandiere per il federalismo e l'autonomismo, la nostra è ben dichiarata e ben leggibile

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha confermato che «il voto è avvenuto nel rispetto delle regole e della segretezza. Riguardo alle interpretazioni del voto, voglio ricordare che l'espressione è libera e fa parte della dialettica politica, nell'ambito della quale questa Presidenza non ha da intervenire.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato: «Anch'io sono stupito: 15 giorni fa quando ho proposto le tre candidature alla Conferenza dei Capigruppo, nessuno ha proferito parola. Abbiamo quindi ripresentato i nomi in Aula e, anche in quella sede, nessuno è intervenuto nel dibattito. Oggettivamente, una candidata è stata votata da tutti, quindi significa che c'era una condivisione anche da parte dell'opposizione, visto il lavoro realizzato nella Commissione uscente. Inoltre, ritengo plausibile che ci siano apprezzamenti diversi sui tre nomi. Non ho venduto nessuna pelle dell'orso: non mi pare che la lettera del Professor Flick dica che ci siano stati accordi presi con me. In virtù di queste considerazioni, ieri non ho ritenuto utile - e se ho sbagliato chiedo scusa - proporre alla Conferenza dei Capigruppo il nuovo nome. Rassicuro anche il collega Lavy: l’Union Valdôtaine non è punto di appoggio per i movimenti nazionali e stupisce che questo tipo di dichiarazione arrivi da lui, componente di un partito che fa le riunioni a Milano, in via Bellerio, mentre l’Union Valdôtaine continua a farle in avenue des Maquisards.»

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 388 del 23 giugno 2021
Interrogazione sull'iniziativa "Squilli di musica"

Nella seduta consiliare del 23 giugno 2021, il gruppo Lega VdA ha interrogato il Governo regionale per conoscere con quali criteri siano stati selezionati i 12 progetti che hanno fatto parte dell'iniziativa "Squilli di musica", che la scorsa domenica 20 giugno ha coinvolto il territorio regionale.

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «"Squilli di musica" e l'ultima versione della Saison culturelle si somigliano: entrambi gli eventi si propongono di valorizzare la musica e i lavoratori che fanno riferimento al settore specifico; entrambe le manifestazioni hanno attinto da una specifica call, a differenza del passato in cui non sono stati previsti bandi di selezione o procedure comparative. Le scelte degli artisti non possono essere effettuate fissando a priori criteri per stilare poi una graduatoria, in quanto le loro prestazioni sono uniche e infungibili. Nel settore artistico non potrebbe essere altrimenti: ogni prestazione è unica, appunto. E questo è un concetto non frutto di valutazione interna dell'Assessorato, ma a dirlo è il legislatore nazionale, specificandolo nel Codice degli appalti

«Tra le missioni dell'Assessorato - ha proseguito Jean-Pierre Guichardaz - c'è anche quella di sviluppare proprie progettualità, direttamente o a costruzione partecipata: in quest'ultima previsione rientra "Squilli di musica", evento inizialmente concepito per una copertura dell'intero territorio valdostano, anche per garantire una più ampia partecipazione di artisti, tra cui cori e bande musicali. L'andamento epidemiologico ha poi fatto circoscrivere l'evento su 12 comuni. Per scegliere gli artisti, si è fatto ricorso alle proposte pervenute nell'ambito della open call per la Saison, in modo da costruire un programma di concerti che si adattasse ai diversi scenari e alle disponibilità tecniche. Si è seguito un doppio binario: una programmazione artistica attenta alla sinossi dell'evento e dei progetti capaci di andare incontro alle esigenze del territorio, in sinergia con gli enti locali. Si è cercato di dare spazio ai generi, alle novità, ai nuovi talenti, per diversificare l'offerta e presentare spettacoli anche inusuali, ma sempre con riferimento ad artisti valdostani

L'Assessore Guichardaz ha quindi concluso: «Nel processo di costruzione di un evento artistico articolato, non sono postulabili i modelli delle gare e dei concorsi. L'open call si è svolta per favorire una rotazione e si è rivelata occasione di scouting finalizzata a far emergere l'insieme delle offerte valdostane. Abbiamo permesso con questa modalità a circa 25 gruppi musicali e teatrali, con relative maestranze, di lavorare in un momento in cui probabilmente non avrebbero potuto farlo

Il Consigliere Simone Perron, nella replica, ha sottolineato: «Sulla questione legislativa che riguarda questo settore, effettueremo altre ricerche, ma ho la sensazione si possa fare di più. Concordo sul fatto che l'open call sia stata una buona iniziativa, nell'ottica di trasparenza e per fare chiarezza. Ci riserviamo altre iniziative su questo importante tema, che in passato ha creato ampi margini di discrezionalità, che non hanno di certo giovato all'immagine né della cultura né della politica

I lavori sono sospesi e riprendono questo pomeriggio alle ore 15.00.

 

MM

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Comunicato n° 389 del 23 giugno 2021
Interpellanza sulla messa in sicurezza dell'autostrada a Quincinetto

 

Nella seduta consiliare del 23 giugno 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha interpellato il Governo regionale in merito agli interventi di messa in sicurezza del tratto autostradale in corrispondenza della frana di Quincinetto.

«Il problema persiste, tra ritardi e inerzie: ancora oggi, in caso di pioggia, si deve interrompere la tratta autostradale, nella doppia corsia - ha evidenziato il Consigliere Augusto Rollandin -. Eppure, in questi mesi di pandemia, ci sarebbe stato il tempo per intervenire, anche prevedendo delle chiusure dell'autostrada che avrebbero creato disagi comunque accettabili per la nostra regione. Vorremmo conoscere il cronoprogramma per il completamento dei lavori e sapere se si intenda procedere celermente agli interventi di messa in sicurezza

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è detto «concorde con il collega Rollandin sul fatto che sarebbe stato più funzionale e più opportuno fare i lavori durante il lockdown. Tuttavia, ci sono procedure tecniche che sono preliminari all'avvio dei lavori. Di fatto gli interventi riguardano due ambiti distinti: uno per la messa in sicurezza del versante, l'altro il vallo paramassi a protezione dell’autostrada. Riguardo alle tempistiche del primo intervento, nell’ultima riunione del Comitato tecnico del 27 maggio scorso è stato comunicato che lo studio affidato dal Comune di Quincinetto all’Università di Torino e propedeutico alla progettazione sarà concluso entro il mese di luglio prossimo: di conseguenza il Comune prevede che la progettazione esecutiva degli interventi sul versante potrebbe essere conclusa e approvata entro il 31 dicembre 2021. Per quanto riguarda invece la realizzazione del vallo, la SAV Spa è coinvolta in maniera importante e ha già attivato dal 2018 il sistema di monitoraggio che mette in sicurezza la viabilità. Il progetto definitivo per le opere di protezione dell’autostrada, presentato nel 2020, ha già ricevuto il nullaosta del Ministero ed è già stata presentata l’istanza di avvio della conferenza dei servizi per l’accertamento della conformità urbanistica delle opere da realizzare che è propedeutica alla predisposizione del progetto esecutivo e all’affidamento dei lavori. Ritengo che da qui alla fine dell'anno dovremmo poter affidare i lavori di entrambi gli interventi.»

Il Consigliere Rollandin, nella replica, ha segnalato che «i ritardi sono enormi: sono anni che si dicono sempre le stesse cose, ma non si passa mai ai fatti. I lavori del vallo - che sono quelli che ci interessano di più come Valle d'Aosta - si possono fare, ma non si capisce perché ci sia un continuo rimando. Mi auguro di non dover ripetere fra un mese la stessa interpellanza, altrimenti, sarebbe grave, perché l'accesso alla Valle d'Aosta rischia di essere compromesso.»

 

SC

 

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Comunicato n° 390 del 23 giugno 2021
Interpellanza sul modello informatizzato per dichiarare provenienza e destinazione del bestiame

 

Con un'interpellanza illustrata a inizio della seduta consiliare pomeridiana del 23 giugno 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato alcune problematiche insorte nella compilazione del modello informatizzato per la dichiarazione di provenienza e destinazione del bestiame.

Il Consigliere Dino Planaz ha rappresentato «continue anomalie che si presentano nella compilazione del modello relativo alla dichiarazione di provenienza e destinazione degli animali, che va trasmesso esclusivamente in via telematica nell'ambito dell’anagrafe regionale del bestiame e delle aziende di allevamento ogni volta che un animale viene spostato; i problemi insorgono proprio quando ci si muove tra i pascoli.» Ha quindi voluto sapere «i motivi che hanno portato a questa situazione. Per quale ragione i dati presenti sulla banca dati regionale non sono allineati a quelli della banca dati nazionale? Si pensa di intervenire per risolvere queste difformità?»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha voluto prima di tutto specificare «la particolarità del sistema di gestione degli alpeggi in Valle d’Aosta, che comporta nel periodo estivo oltre 30 mila movimentazioni dei capi di bestiame, coinvolgendo più di 700 aziende e numerosi alpeggi e mayen. Tutti gli spostamenti dal fondovalle verso i pascoli, poi da pascolo a pascolo e verso quelli più alti devono essere tracciati compilando il modello 4. Questa imponente mole di dati va inserita nel database regionale (BDR) e in quello nazionale (BDN) che, interfacciandosi, gestiscono l’anagrafe del bestiame

«Negli ultimi giorni di maggio abbiamo riscontrato nella ricezione da BDN dei dati del modello 4 informatizzato un inconveniente di natura informatica - ha aggiunto l'Assessore Sapinet -, causato dal fatto che a livello nazionale non è prevista la compilazione della dichiarazione di monticazione, stabilita invece a livello regionale. In pochi casi, questa differente operatività ha fatto riscontrare delle irregolarità, prontamente risolte. Non ci sono altre evidenze che i dati contenuti nei modelli 4 informatizzati siano differenti da quanto presente in BDN. L’utilizzo del modello informatizzato per le movimentazioni fra codici di pascolo al momento non è ancora possibile perché la BDN non riconosce al detentore del pascolo una situazione per noi ordinaria: la subdelega a movimentare animali non propri. È una limitazione gravosa su cui c'è la massima attenzione da parte dell'Assessorato: già da febbraio 2020, sono state inviate diverse richieste per ovviare a questa problematica, senza ottenere una risposta positiva, se non l'indicazione che la questione sarà portata sul tavolo del coordinamento interregionale

L'Assessore Sapinet ha infine annunciato «un graduale abbandono dell’utilizzo della BDR a favore di una migrazione verso il sistema nazionale. Un passaggio che si potrebbe concretizzare all’inizio dell’anno prossimo, con un'eliminazione del cartaceo durante la campagna invernale. Il tutto avverrà in maniera graduale e, in ogni caso, verrà mantenuto un archivio regionale dei dati dell’anagrafe del bestiame alimentato direttamente dai dati di ritorno da BDN

Il Consigliere Planaz ha ribadito: «I dati della BDN non sono allineati con quelli della BDR, per quanto la compilazione del modello 4 informatizzato sia corretta. È una situazione che si protrae da almeno quattro anni e l'aspetto peggiore è che l'allevatore rischia delle sanzioni. È veramente un paradosso che va risolto al più presto e non deve più ripresentarsi

 

MM

 

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Comunicato n° 391 del 23 giugno 2021
Interpellanza sulle agevolazioni per studenti universitari

 

 Il finanziamento delle agevolazioni sui mezzi di trasporto pubblico di linea a favore degli studenti universitari è stato l'argomento di un'interpellanza illustrata dal gruppo Pour l'Autonomie nella seduta consiliare del 23 giugno 2021.

Il Capogruppo Marco Carrel ha riferito di segnalazioni «di alcuni studenti che non hanno potuto finalizzare la richiesta di rimborso dei biglietti per segnalata indisponibilità di risorse finanziarie. Vorremmo capire se sia intenzione dell'Amministrazione ripristinare le risorse, così come chiediamo di conoscere il numero delle domande evase e quante invece non sono state istruite a causa della mancanza dei fondi.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha inquadrato la questione dal punto di vista giuridico, riferendo che vi sono due tipologie di contributo: «La prima, ai sensi della legge regionale 29/1997, prevede, nell’ambito degli interventi per l’attuazione del diritto allo studio, il concorso alle spese di trasporto sostenute dagli studenti universitari valdostani che frequentano atenei ubicati fuori dalla Valle d’Aosta, nella misura massima del 75% del costo del biglietto, sulla base dei criteri e delle modalità stabilite dalla Giunta con propria deliberazione. Il capitolo di bilancio relativo a questo articolo ha la dotazione finanziaria necessaria al rimborso dei biglietti di viaggio nella misura prevista dalla legge. La seconda tipologia - e le segnalazioni rappresentate dagli utenti si riferiscono a questa misura - è quella prevista dalla legge regionale n. 8/2020 (misure urgenti anti-Covid), gestita attraverso l’apposito portale, che ha previsto il rimborso del biglietto ferroviario per tutti i residenti in Valle d’Aosta, fino al 13 giugno 2021. Alcuni studenti con sede universitaria a Torino hanno infatti preferito ricorrere a quest’ultima forma di sostegno, pari al 100% del costo del biglietto, piuttosto che utilizzare le procedure ordinarie di concorso spese, meno favorevoli in quanto non coprono l’intera spesa sostenuta. È quindi il capitolo dedicato al finanziamento delle misure anti Covid a non essere più capiente.»

Rispondendo poi puntualmente ai quesiti, il Presidente ha riferito: «Le domande finora evase sono 1.715, quelle ancora da evadere sono circa 350: non appena concluderemo la procedura e avremo un quadro complessivo delle necessità intendiamo immettere nuove risorse nel prossimo assestamento per dare risposta a tutti gli studenti valdostani che hanno fatto richiesta ai sensi della legge del 2020, fermo restando che gli interventi previsti dalla legge del 1997 rimarranno in vigore anche nei prossimi anni.»

Il Capogruppo Carrel si è detto soddisfatto: «Ben venga che ci sia la volontà dell'Amministrazione regionale di reinserire delle risorse per dare risposte a tutti, perché questo contributo è importante per gli studenti valdostani sia per assicurare la loro presenza in università sia per il ritorno nelle loro case di residenza.»

 

SC

 

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Comunicato n° 392 del 23 giugno 2021
Interpellanza sulla strada romana tra Bard e Donnas

 

Nella seduta consiliare del 23 giugno 2021, l'attenzione dell'Aula si è focalizzata sulla strada romana tra Bard e Donnas discutendo un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La chiusura di questo tratto di strada romana, dovuta alla caduta di massi, risale al 2006 per Bard e al 2011 per Donnas. Da un articolo di stampa dello scorso aprile, però, risulterebbe che la sua riapertura potrebbe avvenire almeno a livello ciclopedonale - ha evidenziato il Consigliere Dennis Brunod -: sarebbe un obiettivo da raggiungere quanto prima, in modo da implementare già per questa estate l'offerta e la promozione turistica di questi due comuni. Quali sono le modalità e le tempistiche per una riapertura?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha concordato sul fatto che «la riapertura della strada romana delle Gallie potrebbe produrre dei benefici dal punto di vista turistico», evidenziando però che «il tratto in questione è pesantemente esposto a possibili crolli di pietrame: gli studi effettuati - i cui obiettivi erano quelli di riaprire al traffico veicolare, ripristinando le condizioni di percorribilità ante 2006 - hanno evidenziato la pericolosità della parete che sovrasta l’intera tratta della strada romana e le soluzioni ipotizzate hanno rappresentato sinora un grande impatto e un costo elevato, oltre che un livello di rischio residuo, condizioni che hanno di fatto impedito negli anni di procedere alla loro realizzazione. Solo recentemente sono emerse nuove indicazioni, finalizzate a valutare le condizioni per una riapertura limitata al traffico pedonale e ciclabile. Queste indicazioni aprono prospettive nuove in quanto la destinazione sostanzialmente pedonale e ciclabile consente di affrontare il problema della protezione relativizzandolo rispetto a questo tipo di utilizzo più contenuto, oltre a poter sfruttare l’evoluzione tecnologica introdotta nelle metodiche di indagine delle pareti rocciose. In quest'ottica, è stato effettuato un incarico per l’effettuazione di un rilievo laser scanner delle pareti che sovrastano la strada romana, per acquisire una fotografia aggiornata e precisa dello stato delle fratturazioni della parete stessa e un’analisi delle instabilità presenti. Sono ora in corso le valutazioni e nel frattempo è stato contattato il Dipartimento di ingegneria e territorio del Politecnico di Torino per attualizzare lo studio del 2006 in relazione ai nuovi utilizzi ipotizzati. Con l’approvazione del prossimo assestamento di bilancio si provvederà ad affidare tale incarico. Entro fine anno dovrebbe concludersi lo studio del Politecnico e, in base alle sue risultanze, si potrà procedere a inizio del 2022 a valutare la fattibilità e la sostenibilità tecnica ed economica delle soluzioni proposte, in particolare per la riapertura ciclopedonale

Nella replica, il Consigliere Brunod ha ravvisato: «L'obiettivo della riapertura non è stato ancora centrato, ma condividiamo di puntare sulla circolazione ciclopedonale. E su questo sottolineo due aspetti: la valorizzazione turistica, culturale e archeologica dell'ambiente circostante alla strada e la questione della sicurezza, perché si andrebbe a eliminare il transito di pedoni e ciclisti sulla strada statale, dove spesso accadono gravi incidenti. L'auspicio è che davvero nell'estate 2022 un passaggio strategico come la strada delle Gallie possa tornare a essere percorribile.»

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 393 del 23 giugno 2021
Approvate due mozioni: servizi della Centrale unica del soccorso e maculopatia nei Livelli essenziali di assistenza

 

Nel corso della seduta del 23 giugno 2021, il Consiglio Valle ha discusso quattro mozioni, approvandone due.

Mozioni approvate

La garanzia della collaborazione tra i servizi di emergenza della Centrale unica del soccorso per una migliore e più efficiente gestione degli interventi di soccorso è stata sollecitata con una mozione approvata con 26 a favore, 1 astensione (Assessore Guichardaz), mentre non hanno partecipato al voto l'Assessore Sapinet e i Consiglieri di PCP.

Il testo, sottoscritto congiuntamente dai gruppi Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Pour l'Autonomie, Union Valdôtaine, VdA Unie e Lega VdA, è stato illustrato dal Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian: «Il soccorso in montagna, soprattutto in Valle d'Aosta, esige tecniche di alto livello, la cui padronanza è raggiungibile solo da specialisti: in effetti, il Soccorso Alpino Valdostano si avvale di figure professionali altamente qualificate e, con il progressivo aumento della frequentazione della montagna,  si è strutturato per poter fronteggiare situazioni sempre più complesse. Attualmente le azioni di soccorso e di salvataggio condotte riguardano tutte le attività collegate alla montagna e gli interventi annui superano in media il migliaio. L'integrazione e la circolazione di informazioni tra i vari enti di soccorso nella Centrale unica di soccorso sono due aspetti assolutamente imprescindibili; al momento però, oltre all’assenza dei Vigili del fuoco, dalle 19 alle 7 dal 15 ottobre al 15 febbraio manca anche il Soccorso Alpino Valdostano nella Centrale unica di soccorso; è una lacuna da colmare, proprio per garantire la massima condivisione di équipe e l'efficacia delle operazioni di soccorso. Con questa iniziativa vogliamo impegnare la Giunta, attraverso il tavolo di lavoro coordinato dalla Presidenza della Regione, alla verifica delle procedure in atto alla Centrale unica di risposta e la Centrale unica di soccorso; a garantire la fattiva collaborazione tra i servizi di emergenza che partecipano alla Centrale unica del soccorso; a provvedere affinché i Vigili del fuoco assicurino la presenza fisica all'interno della Centrale, nell'ottica di una migliore e più efficiente gestione degli interventi. Questa iniziativa dà alla CUS l'importanza che merita: la politica e l'Amministrazione regionale hanno cercato di creare uno strumento che mettesse in evidenza le criticità che esistono nella cabina di regia del nostro sistema di soccorso e impegnandosi a mettere al primo posto la condivisione della comunicazione

Il Consigliere dell'UV Giulio Grosjacques ha aggiunto: «Questa iniziativa vuole mettere in luce tutte le professionalità che partecipano alla Centrale unica del soccorso per portare a un livello ancora più performante il nostro servizio attraverso un coordinamento più efficace. Vi sono alcune questioni da affrontare: il ripristino dell'operatore di Centrale nell'orario notturno, l'attivazione del volo notturno, la diffusione di una comunicazione più precisa sulle competenze dei vari attori al fine di migliorarne la collaborazione e di valorizzarne i rispettivi ruoli, il ripristino della presenza dell'operatore sanitario sull'elisoccorso una volta finita l'emergenza da Covid

«La Centrale unica del soccorso è ancora un progetto valido e perseguibile - ha evidenziato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -: è un'eccellenza ma dobbiamo renderla ancora più efficace e tempestiva. L'auspicio che in futuro si possa portare la Centrale unica di risposta, cuore pulsante di tutto il sistema dell'emergenza, in un luogo più decoroso e consono all'importante lavoro svolto.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «ogni soggetto coinvolto nel sistema dell'emergenza sta operando con professionalità e competenza nel rispetto dei propri compiti; al fine di migliorare ulteriormente l'efficacia dell'azione chiediamo al Governo regionale di adoperarsi per coordinare i diversi soggetti attraverso il tavolo istituito ad hoc. Coordinamento, razionalizzazione, sinergia, visione, previsione: sono elementi fondamentali in tutti i processi riorganizzativi e sono ancor più importanti perché sono alla base del sistema di emergenza, un sistema complesso e completo, che deve beneficiare del coinvolgimento di tutti i soggetti deputati.»

Per il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, «al di là dell'impegnativa, c'è la necessità di fare un approfondimento ulteriore che deve partire dagli elementi del tavolo di coordinamento: bisogna fare un passo ulteriore per aggiornare sia le normative sia l'organizzazione, valorizzando ogni singolo servizio di emergenza, andando al di là delle tifoserie, facendo dialogare i vari attori e coordinandoli al fine di ridurre al minimo le inefficienze. Questi servizi costano notevolmente all'Amministrazione regionale: nessuna risorsa, né umana né finanziaria, deve essere sprecata. Sono convinto che la verifica delle procedure permetterà di prendere le giuste decisioni per adeguare un servizio che deve continuare a essere un fiore all'occhiello della nostra Valle.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha motivato la mancata sottoscrizione da parte del gruppo, «dovuta alla non condivisione della fase di stesura della mozione e in particolare delle sue premesse. Mozione, che persegue un importante obiettivo, ma manca di diversi elementi importanti, a partire da riferimenti normativi sul Corpo forestale, sull'USL, sulla Protezione Civile, sulla Centrale unica di risposta, che attraverso il disciplinare tecnico del numero unico europeo 112 fornisce una risposta immediata su tutto il territorio. Tutti noi riconosciamo la professionalità del Soccorso Alpino Valdostano e, proprio per evitare tifoserie, riteniamo importante citare anche gli altri corpi e reparti delle rispettive amministrazioni pubbliche che affrontano situazioni complesse ogni giorno con grande competenza. La presenza fisica non è il solo modo per garantire immediatezza e sinergia.» La Consigliera Guichardaz ha quindi annunciato che il gruppo PCP non parteciperà al voto «pur condividendo l'importanza di mettere in piedi il tavolo di lavoro e continuare a operare per migliorare il servizio. Anche nel dibattito è emersa la volontà trasversale per porre rimedio a questa criticità, non ci sarebbe nemmeno bisogno di un'iniziativa del genere.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che «fin dai primi mesi della Legislatura ho sentito la necessità di armonizzazione del sistema. Una revisione delle procedure e dei protocolli è necessaria e da diverse settimane la stiamo portando avanti: abbiamo avviato una fase di ascolto delle diverse componenti di protezione civile, ora stiamo analizzando puntualmente le procedure, cercando di capire dove siano i punti di attrito che richiedono maggiore chiarezza e armonizzazione. La mancanza di alcune parti del sistema di emergenza all'interno della CUS così come la necessità di maggior confronto sono aspetti che vanno affrontati. Il sistema delle emergenze ha tutte le possibilità per essere un orologio svizzero: come tutti gli orologi ogni tanto dobbiamo fare degli aggiustamenti, ma sono convinto che con le professionalità che abbiamo possiamo continuare ad essere un'eccellenza.»

Il Governo regionale si farà promotore presso il Governo nazionale, in sede di Conferenza delle Regioni, affinché la maculopatia sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). È questo l'impegno approvato all'unanimità dal Consiglio Valle e contenuto in una mozione presentata dal gruppo Lega VdA. «La maculopatia - ha specificato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - è una malattia che colpisce l'occhio e che interessa principalmente la popolazione di età superiore a 50 anni, determinando una progressiva degenerazione della visione centrale: la patologia comporta costi ingenti (stimabili in 3.800 euro l'anno) che riguardano prevalentemente visite specialistiche, esami diagnostici, acquisto di ausili visivi. Sarebbe indispensabile garantire l'accesso alla diagnosi e alle cure a tutti i cittadini attraverso l'esenzione del ticket che si realizza inserendo la maculopatia nei LEA. Con questa mozione, ci affianchiamo a quanto già approvato da numerosi Consigli regionali su questa tematica: è importante fare fronte comune per sensibilizzare il Governo italiano.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha condiviso l'iniziativa, evidenziando: «Dato il carattere invalidante della malattia è necessario fare diagnosi e trattamenti precoci oltre che continui. Nel 2020 sono state erogate dalla Struttura oculistica dell'Azienda USL 1272 iniezioni intravitreali, circa 1200 visite con tomografia ottica computerizzata e 61 fluorangiografie. La mozione è meritevole di attenzione e, oltre a promuovere a livello nazionale l'inserimento della patologia tra quelle riconosciute in esenzione, sarà impegno dell'Assessorato valutare anche le possibili azioni da intraprendere nell'ambito dei LEA aggiuntivi regionali

Mozioni respinte

Individuare nel bilancio regionale le risorse necessarie alla realizzazione dell'impianto di tiro a volo di Châtillon era l'impegno contenuto nella mozione della Lega Vallée d'Aoste respinta dal Consiglio con 20 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, PlA). L'iniziativa, illustrata dai Consiglieri della Lega VdA Simone Perron e Dennis Brunod, chiedeva anche di dare immediatamente seguito all'iter di autorizzazione attraverso la sottoscrizione dell'Accordo di programma tra Comune, Fitav e Regione. «Già nel bilancio di previsione dei lavori pubblici 2017-2019 - hanno ricordato i Consiglieri - erano stati stanziati 700.000 euro per la realizzazione di un impianto regionale di tiro a volo a Châtillon; nel DEFR 2020-2022 erano stati stanziati 950.000 euro come importo presunto dell’intervento e sia nel bilancio di previsione della Regione 2020-2022 che in quello 2021-2023 sono stati stanziati 100 mila euro per la sua progettazione; inoltre il Consiglio comunale ha approvato, con il bilancio 2021-2023, 18.000 euro per l'acquisizione di terreni da destinare all'impianto. Tuttavia, ad oggi manca la copertura finanziaria e l'accordo tra Comune, Fitav e Regione non ha avuto seguito: se l'impianto non sarà costruito, come ha precisato il Presidente nazionale della Fitav, la sezione valdostana perderà la propria autonomia, conquistata nel 2004, con conseguente perdita dei contributi per la promozione dell'attività, in particolare per le iniziative rivolte al settore giovanile. Rileviamo, inoltre, che l'impianto potrebbe costituire un importante volano turistico per tutto il comprensorio della media Valle, anche in virtù dell'omologazione per gare internazionali. Crediamo importante assumere l'impegno oggi per dare un segnale di ripartenza.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha confermato «la volontà politica di realizzare la struttura, che è di interesse regionale con atleti di alto livello. Siamo d'accordo sul fatto di chiudere nei tempi più rapidi possibili la questione, ma ora il problema è di natura economico-finanziaria: si tratta, infatti, di reperire le risorse per la sua realizzazione. Abbiamo ancora un avanzo 2020 di circa 72 milioni di euro: bisogna decidere cosa si deve e si può finanziare a fronte di richieste da parte delle strutture per 150 milioni, che vanno dalle scuole, alla sanità, alle politiche sociali. La Giunta sta decidendo le priorità: oggi non possiamo quindi assumere un impegno preciso. Chiediamo il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»

Il Consiglio ha anche respinto una mozione riguardante la riduzione o l'azzeramento della tassa sui rifiuti (TARI) per le imprese commerciali la cui attività è stata limitata o impedita a causa della pandemia da Covid-19. Erano due gli impegni contenuti nell'iniziativa: il primo, valutare in collaborazione con gli enti locali valdostani le risorse necessarie; il secondo, destinare agli enti locali risorse vincolate a copertura dei mancati introiti della TARI per il 2021. «Se vogliamo favorire una vera ripartenza economica per tutti quei settori che hanno subìto limitazioni e preclusioni allo svolgimento dell'attività lavorativa - ha specificato la Consigliera della Lega VdA Raffaella Foudraz - crediamo sia opportuno procedere a una riduzione o a un azzeramento della TARI, tassa che incide molto nei bilanci delle attività commerciali. Riteniamo anche necessario che la Regione provveda a un trasferimento di somme vincolate agli enti locali per non mettere i Comuni in ginocchio a causa del mancato introito di questa tassa.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ne aveva chiesto il ritiro: «Ad oggi, nell'ambito dell'emergenza Covid esiste la possibilità per i Comuni di concedere riduzioni della TARI a valere su risorse proprie. Analogamente al 2020, un decreto legislativo introduce anche per il 2021 un fondo nazionale, pari a 600 milioni di euro, finalizzato proprio a questo aspetto di riduzione della TARI. Si stima che ai Comuni valdostani andrà circa 1 milione 300 mila euro. Un intervento normativo regionale non potrebbe compensare questi fondi, che vanno trasferiti direttamente ai Comuni

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 24 giugno, alle ore 9.00.

 

SC-MM

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Comunicato n° 394 del 24 giugno 2021
Interpellanza sulla viabilità della strada statale 26 a Sarre

 

La viabilità nel tratto di strada statale nel comune di Sarre è stata al centro dell'interpellanza presentata nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 23 giugno 2021, dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«In particolare nella zona dove sono situate le attività commerciali, negli anni si sono registrati innumerevoli incidenti stradali, anche con feriti e vittime, tanto che è stato creato un Comitato cittadino denominato "Sarre statale sicura" - ha spiegato il Consigliere Christian Ganis -. Sono problemi che vanno risolti: ci sono state delle interlocuzioni con ANAS? Sono state individuate delle possibili soluzioni? Ci chiediamo poi come si pensi di intervenire anche in vista della stagione estiva.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha sottolineato che «tutti gli enti coinvolti, a partire dall'Amministrazione comunale attuale che rappresenta la continuità nella messa in sicurezza del tratto di strada statale 26, insistente nel territorio del comune di Sarre, hanno messo, e stanno mettendo in atto, tutto quanto di loro competenza per renderne sempre più sicuro, per automobilisti e pedoni, il transito.»

L'Assessore ha quindi dettagliato gli interventi, ricordando il "piano rotonde" che «è finalizzato alla messa in sicurezza dei principali incroci tra la viabilità regionale e quella comunale e che è in fase di completamento. In particolare, nel tratto interessato, sono previste quattro rotatorie, di cui due già realizzate (nelle frazioni Maillod e Saint-Hélène) e una, in località La Grenade, la cui progettazione è in fase di completamento e il Comune conta di riuscire ad appaltare i lavori per il prossimo autunno. Inoltre, sono numerosi gli interventi di ANAS volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza: manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale (con un impegno di 720.000 euro), manutenzione periodica della segnaletica orizzontale e verticale, messa in opera di quattro impianti per il controllo della velocità. La polizia locale monitora frequentemente i flussi di traffico e, in base al loro andamento, vengono adeguati i tempi dell’impianto semaforico, situato in frazione La Remise. L’Amministrazione comunale, che abbiamo voluto coinvolgere data la collaborazione continua, ha segnalato che a partire dal 2017 - con l’installazione dei VéloOK e la realizzazione delle prime due rotatorie - vengono rilevati in media 11 casi l’anno di tamponamenti sul tratto di strada (per lo più micro tamponamenti dovuti alla distrazione degli automobilisti) e non sono stati più rilevati incidenti con feriti gravi o vittime. Inoltre, il Comune si augura, con la realizzazione della terza rotonda in frazione La Grenade, di riuscire a risolvere i problemi del tratto di strada prospiciente le zone commerciali, dando corso a quanto a suo tempo concordato con ANAS (l’obbligo di svolta in manica destra nel lungo periodo, con la realizzazione della quarta rotonda e la realizzazione di una viabilità di prossimità a valle della statale 26) e di risolvere definitivamente i problemi di viabilità creando a valle della statale una viabilità di prossimità che consenta di alleggerire i flussi di traffico attualmente esistenti. Tutto quanto posto in essere è frutto di lavori specifici portati avanti nel tempo e di un'importante collaborazione tra Regione, Comune e ANAS.»

Il Consigliere Ganis, nella replica, ha evidenziato: «Nessuno mette in dubbio le rotonde, ma pare che la rotatoria di La Grenade non serva a rallentare la velocità dei veicoli così come creerebbe problemi di traffico soprattutto nei periodi estivi. Sarebbe opportuno ascoltare il parere di tutti gli organi competenti, anche del Comitato "Sarre statale sicura" affinché il traffico possa scorrere in modo fluido e in totale sicurezza.»

 

SC

 

 

 

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Comunicato n° 395 del 24 giugno 2021
Interpellanza sulle indennità per i minori invalidi

 

L'attribuzione dell'indennità di frequenza scolastica per i minori invalidi è stata affrontata nella seduta consiliare del 24 giugno 2021 trattando un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha riferito: «Questo tipo di indennità spetta ai ragazzi negli anni ricompresi nell'obbligo formativo (dai 6 ai 16 anni). Una delibera della Giunta del 2015 prevede che l'erogazione venga sospesa nel caso in cui intercorra un cambiamento dell'Istituzione scolastica frequentata e non sia pervenuta apposita comunicazione alla struttura competente entro il mese di ripresa del nuovo corso scolastico. Abbiamo ricevuto segnalazioni relative alla perdita delle provvidenze economiche proprio in relazione alla mera dimenticanza o alla non conoscenza dell'obbligo di comunicazione indicato nella delibera: ci riesce difficile capire la ratio di questa disposizione, visto che cambiare scuola non modifica nella sostanza il rispetto dei requisiti di legge necessari da parte dei minori. La Giunta ha intenzione di modificare questa procedura? Una modifica, peraltro, che sarebbe opportuno applicare anche a casi similari, in modo da agevolare le persone invalide aventi diritto e aiutarli a non perdere provvidenze economiche.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «al momento non è intenzione della Giunta modificare questa procedura: sin dal momento della comunicazione dell'esito positivo dell'istruttoria della richiesta di indennità, viene trasmessa tutta la modulistica per l'erogazione delle provvidenze e si invitano i legali rappresentanti del minore a comunicare in forma scritta ogni variazione che potrebbe intercorrere, tra cui il cambio dell'IBAN, della residenza, del plesso scolastico o il passaggio da un ciclo scolastico a un altro. Inoltre, queste indicazioni sono riportate sul sito internet della Regione, sono disponibili negli uffici e nei patronati. In un'ottica migliorativa, stiamo comunque valutando la diffusione di un comunicato stampa ogni inizio anno scolastico che ricordi la scadenza per la richiesta di ripristino dell'assegno di frequenza senza incorrere nella possibilità di non percepire gli arretrati.»

Nella replica, il Consigliere Spelgatti ha preso atto con favore della risposta: «Bene che vada inviata una comunicazione per ricordare l'adempimento: io credo tuttavia che si dovrebbe intervenire a monte modificando la normativa perché si tratta di requisiti che non cambiano la sostanza. Invito a inviare una comunicazione a tutti i destinatari e non solo a diffondere un comunicato generico, che rischia di non raggiungere tutte le famiglie interessate.»

 

SC-MM

 

 

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Comunicato n° 396 del 24 giugno 2021
Interpellanza sulla ripresa delle attività sanitarie extra ospedaliere

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 24 giugno 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto aggiornamenti sulla ripresa delle attività sanitarie extra ospedaliere negli ambulatori, poliambulatori e consultori presenti sul territorio regionale.

Considerato che «l'emergenza e la pandemia stanno riducendo il loro impatto sul comparto sanitario e che il piano vaccinale prosegue», il Consigliere Mauro Baccega ha chiesto «quando il Governo regionale ritiene opportuno ritornare alla completa apertura, a pieno regime di assistenza, delle strutture dislocate nei quattro distretti della nostra regione (ambulatori, poliambulatori e consultori). Stiamo parlando di una rete sanitaria molto importante, che assicura servizi ai residenti e ai turisti che spesso scelgono le mete di vacanza in base all'assistenza su cui possono contare. Saranno attivati i centri sanitari nelle località turistiche più importanti? Quando verrà presentato il piano dei fabbisogni di personale dell'Azienda USL?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «L'emergenza Covid-19 ha avuto un impatto molto notevole anche sui servizi sanitari regionali, modificandone l'assetto organizzativo e le modalità erogative. Nonostante tutte le difficoltà, l'attuale organizzazione distrettuale garantisce in buona parte la risposta al fabbisogno di salute della comunità. I presidi sanitari sul territorio garantiscono un orario di apertura, seppur limitato, per lo più dal lunedì al venerdì, a dimostrazione di come la situazione stia tornando a regime. Voglio sottolineare che l'USL ha individuato priorità tra cui il piano vaccinale, la gestione dei pazienti Covid a domicilio, la prevenzione dei contagi nelle strutture socio-sanitarie, l'assistenza domiciliare e la prosecuzione nella gestione delle strutture sanitarie di Perloz e Variney.»

In merito ai centri sanitari nelle località turistiche, l'Assessore Barmasse ha comunicato: «L'USL ha proceduto con la richiesta di pubblicazione di un avviso con le stesse modalità del 2020: la domanda di un medico per i turisti riguarda Courmayeur, La Thuile, Cogne, Valtournenche, Ayas e Gressoney; il periodo interessato sarà dal 19 luglio al 27 agosto. È stato chiesto di estendere la partecipazione, in subordine, anche ai medici tirocinanti iscritti e frequentanti il corso di formazione triennale di medicina generale della Regione

Infine, per quanto riguarda il piano triennale dei fabbisogni di personale dell'USL, l'Assessore Barmasse ha riferito: «Il documento è già stato adottato dall'USL il 31 marzo e trasmesso nei tempi previsti all'Assessorato, che ha svolto l'istruttoria, richiedendo integrazioni e aggiornamenti. Non appena il documento sarà così completato, si predisporrà la delibera di Giunta per la definitiva approvazione

Il Consigliere Baccega ha evidenziato: «Abbiamo concretezza che il documento sul fabbisogno dell'USL è in itinere, ma bisogna aspettare l'approvazione della delibera di Giunta per poi procedere con i concorsi, che con tutta evidenza non potranno tutti essere espletati nel 2021: le assunzioni slitteranno all'anno prossimo. Accolgo con favore la riattivazione dei centri di assistenza sanitaria ai turisti. Ma sono ancora più lieto del fatto che l'idea di avere sul territorio strutture come Perloz e Variney, al tempo bocciata dal Consiglio regionale, stia mettendo i suoi frutti, dando una risposta importante, essendo un'anticipazione delle case della salute. Non abbiamo notizie sulla struttura di Morgex, ma speriamo di averne di buone nei prossimi giorni

 

MM

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Comunicato n° 397 del 24 giugno 2021
Interpellanza sul patrimonio immobiliare dell'ARER

 

 Il patrimonio immobiliare dell'Azienda regionale edilizia residenziale (ARER) è stato l'argomento di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 giugno 2021.

«Le attuali normative di settore prevedono opportunità importanti per la riqualificazione degli immobili - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani - e in atto ci sono molte iniziative per usufruire di queste, forse irripetibili, opportunità. Occorre approfittare delle agevolazioni per riqualificare, anche sotto il profilo energetico, il patrimonio immobiliare dell'ARER: ci sono già state interlocuzioni in merito con i vertici dell'Agenzia? Ci sono delle linee di indirizzo a tal proposito da parte di ARER o della Regione? In ogni caso, vorremmo conoscere gli intendimenti del Governo regionale.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha spiegato: «La Giunta regionale, con una delibera dello scorso dicembre, ha fornito all'ARER gli indirizzi per l'individuazione e la definizione degli interventi di edilizia residenziale pubblica da attuarsi nel 2021, così come previsto dalla legge istitutiva dell'Agenzia. Un atto, questo, frutto di interlocuzioni tra la componente regionale e l'ARER, in un'ottica di collaborazione finalizzata alla migliore gestione del patrimonio che, per quanto riguarda la parte ERP, si compone di 1.735 alloggi in 121 stabili (di cui 66 fabbricati in piena proprietà dell'ARER o con numero di proprietari inferiore a 8 e 55 in condominio con amministratore).»

«L'ARER ha dato piena attuazione agli indirizzi forniti dall'Amministrazione regionale - ha precisato l'Assessore Barmasse -: per i 66 fabbricati, la Giunta ha dato indicazione di dare attuazione ai programmi di interventi a valere sulle agevolazioni fiscali previste dal decreto rilancio: ad eccezione degli alloggi del Quartiere Cogne che seguono l'apposito accordo di programma con il Comune di Aosta, l'ARER ha provveduto alle procedure per la concessione di finanziamento, appena concluse, per 22 fabbricati. Per quanto riguarda i condomini, l'ARER ha già esternalizzato l'amministrazione per 6 su 8: proprio in questi giorni si sta procedendo alla nomina di amministratori esterni per i restanti 2. È di tutta evidenza che per i condomini cosiddetti "misti", l'Azienda deve operare nel rispetto della volontà delle maggioranze condominiali individuate per l'approvazione delle singole tipologie di atti.»

Nella replica, il Consigliere Sammaritani ha osservato: «A volte i problemi sorgono dai peccati originali: ARER sta scontando uno di questi, che deriva dalla gestione di immobili di proprietà in parte pubblica e in parte privata generando grosse problematiche. In un'ottica futura bisogna semplificare il quadro: lo si può fare cercando di compattare le proprietà, perché queste problematiche si traducono nella creazione di cittadini di serie A e di serie B. Bisogna lavorare alla razionalizzazione del patrimonio ARER proprio per permettere agli abitanti di poter usufruire delle agevolazioni per ottenere la riqualificazione non solo estetica ma anche energetica delle loro abitazioni, nell’interesse di tutta la comunità.»

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 398 del 24 giugno 2021
Interpellanza sulla ripresa delle visite sportive ambulatoriali

 

Le problematiche conseguenti alla soppressione delle visite sportive negli ambulatori specialistici a causa dell'epidemia da Covid-19 sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 giugno 2021.

A rappresentare la questione è stata la Consigliera Raffaella Foudraz, che, chiedendo «il numero delle visite sportive realmente soppresse nel corso del 2020 e del 2021, oltre al numero su cui si attestavano le visite annuali prima dell'avvento pandemico», ha voluto conoscere «la tempistica per tornare ad una situazione di normalità e le intenzioni per risolvere la problematica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «L'ambulatorio di medicina dello sport è stato totalmente chiuso dall'11 marzo al 3 giugno 2020, periodo in cui sono state soppresse circa 1.100 visite. A partire dal 3 giugno 2020, l'attività è progressivamente ripresa, compatibilmente con le procedure di sicurezza, che hanno escluso l'esecuzione di alcune prestazioni. Complessivamente, nel 2020 sono state effettuate 3.081 visite. Nell'anno in corso non ne sono state soppresse. Nel 2019, per idoneità medico-sportiva, sono state eseguite 4.486 visite.»

«Nel 2021, l'ambulatorio sta lavorando con orari di apertura ordinari - ha proseguito l'Assessore -; si sta riscontrando un incremento delle visite e le liste di prenotazione sono occupate fino al prossimo novembre. Entro la fine dell'anno, salvo restrizioni legate a eventuali recrudescenze della pandemia, si stima di raggiungere un numero di visite compreso tra 3.200 e 3.500. Prevediamo un ritorno alla normalità per il 2022, con circa 4.500 visite all'anno, senza attuare particolari azioni correttive.»

Nella replica, la Consigliera Foudraz si è detta «contenta di sapere che nel 2021 non ci siano state soppressioni, perché lo scorso anno c'è stato un grosso problema: le soppressioni delle visite hanno costretto le famiglie a rivolgersi agli ambulatori privati, con esborsi di denaro se volevano permettere ai propri figli di allenarsi e di gareggiare. Una regolare attività sportiva aiuta a combattere lo stress e permette ai ragazzi di formarsi come persone: è quindi importante sostenere i cittadini anche in questo ambito.»

 

SC

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Comunicato n° 399 del 24 giugno 2021
Interpellanza sui comportamenti degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica

 

La verifica dei comportamenti che comportano la decadenza dall'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 giugno 2021.

«La legge regionale n. 3/2013 in materia di politiche abitative prevede la decadenza dall'assegnazione nei casi in cui l'assegnatario o i componenti il nucleo familiare abbiano adibito l'alloggio ad attività penalmente rilevanti, oppure qualora assumano comportamenti socialmente pericolosi per l'incolumità pubblica - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. In Valle d'Aosta abbiamo situazioni acclarate di delinquenza e dobbiamo far rispettare la legge, anche nel rispetto di chi si è ben comportato. In merito, già nel 2019 l'Azienda regionale per l’edilizia residenziale aveva richiesto all'Assessore competente di provvedere a una collaborazione tra l'ARER stesso e il Tribunale di Aosta, in modo da incrociare i dati: è stato dato corso a questa richiesta e, di conseguenza, quanti assegnatari sono incorsi nella decadenza? Se invece non si sia provveduto, la Regione pensa di procedere a una ricognizione e di condurre le opportune verifiche?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Va detto che la richiesta di collaborazione cui si fa riferimento è stata inviata dall'allora Presidente dell'ARER al Presidente del Tribunale di Aosta; l'Assessore regionale competente è destinatario "per conoscenza". L'ARER rappresentava l'esigenza di riscontrare, negli archivi del Tribunale, eventuali reati passati in giudicato, attribuibili agli assegnatari di alloggi ERP, riferiti a attività illecite svolte all'interno degli alloggi stessi o a comportamenti socialmente pericolosi per l'incolumità pubblica. Dati di cui il Presidente del Tribunale aveva fatto emergere la difficoltà di reperimento; da parte sua, l'ARER aveva manifestato la propria impossibilità a condurre verifiche periodiche in tal senso, richiedendo a ogni inquilino l'eventuale emissione di sentenze per le casistiche in questione. L'ARER provvede a richiamare tutti gli inquilini in possesso di informazioni rilevanti in tal senso alla necessaria denuncia alle Forze dell'ordine: l'ARER, in effetti, non può sostituirsi nel denunciare fatti riportati. Ad oggi, nessun assegnatario è decaduto

«Le verifiche sulle condotte degli assegnatari devono essere effettuate dall'ARER - ha proseguito l'Assessore Barmasse -, cui l'Amministrazione regionale intende dare indicazioni affinché richieda, con cadenza annuale, di autocertificare l'insussistenza delle condizioni per la decadenza ed effettuando di conseguenza verifiche a campione. Intendo anche sensibilizzare l'ARER perché stimoli un dialogo costruttivo con gli inquilini ERP, in modo da essere sempre aggiornata su situazioni critiche. Ribadisco però che gli inquilini in possesso di informazioni rilevanti devono provvedere, con senso civico, alla necessaria denuncia alle Forze dell'ordine. Conosco la problematica e va assolutamente risolta: si tratta di soldi pubblici e del decadimento di strutture a discapito di cittadini che hanno sempre avuto comportamenti virtuosi

Nella replica, il Capogruppo Manfrin, pur «ringraziando l'Assessore per la presa di posizione», non si è detto soddisfatto della risposta: «I controlli avrebbero dovuto essere messi in campo molto tempo fa. Non credo, visti i soggetti con cui abbiamo a che fare, che l'autocertificazione sia uno strumento efficace; bisogna adottarne uno che permetta di avere chiara la situazione degli assegnatari. A maggior ragione, sarebbe importante poter incrociare i dati con il Tribunale; ci si potrebbe anche interfacciare con le Forze dell'ordine. Il degrado chiama altro degrado: bisogna intervenire in modo netto, così come i cittadini chiedono da tempo

 

MM

 

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Comunicato n° 400 del 24 giugno 2021
Interpellanza sui contributi previsti dal bando affitti

 

La mancata erogazione dei pagamenti del contributo per la locazione (il cosiddetto "bando affitti") relativo al 2020 è stata discussa in Aula nella seduta del 24 giugno 2021, trattando un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste, con cui sono anche state chieste notizie sul bando per il 2021.

Riportando «segnalazioni sulla mancata erogazione dei pagamenti ai proprietari di casa per chi aveva aderito al bando 2020» e stigmatizzata «la mancata pubblicazione del bando 2021», il Capogruppo Andrea Manfrin ha voluto sapere «riguardo al 2020, quali siano le azioni intraprese dalla Regione per garantire i pagamenti agli aderenti, quali le motivazioni che hanno impedito l'erogazione del contributo e quando si arriverà ai pagamenti dovuti. Riguardo al 2021, ci chiediamo quale sia la prima data utile per la pubblicazione del nuovo bando. La vicenda ha assunto dimensioni grottesche, in particolare in un momento di così grave crisi economica per le famiglie.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha comunicato che «la proposta di nuovo regolamento avrebbe dovuto essere sottoposta all'esame della Giunta il prossimo 5 luglio: l'atto disciplinava, tra l'altro, le modalità di mantenimento del requisito per coloro che avevano già beneficiato del contributo nel corso del 2020. Questa programmazione è stata stravolta dalla pubblicazione, nella giornata di ieri, della sentenza del Tribunale di Torino che, nell'accogliere integralmente l'impugnativa dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione in merito al bando affitti 2018, ha disposto la riapertura dei termini del bando stesso o l'emissione di un bando integrativo. Nel nuovo bando occorrerà quindi individuare i requisiti per la predisposizione della graduatoria degli aventi diritto, platea che in forza della sentenza si amplierà. Nelle more dell'adozione del nuovo regolamento, data l'eccezionalità della situazione, si provvederà all'adozione degli atti necessari alla tempestiva liquidazione delle somme spettanti da marzo 2021 a coloro che già beneficiavano del contributo nel 2020.»

«Le motivazioni sottese al ritardo - ha aggiunto l'Assessore - sono di due ordini: il sovraccarico di lavoro in capo all'attuale Struttura che gestisce la tematica e il fatto che alla data di acquisizione delle nuove competenze il bando non era ancora stato predisposto e l'elaborazione dell'applicativo informatico per la gestione informatizzata delle istanze era solo in fase di avvio: il collaudo del sistema si è concluso con esito positivo solo a fine maggio. Evidenzio anche che, a causa dell'incremento di criticità sociali dovuti all'emergenza sanitaria, occorre affrontare problemi urgenti e contingenti che impattano sulla programmazione dell'attività lavorativa. I pagamenti ai soggetti già beneficiari del contributo 2020 sono stati sospesi in quanto la presentazione del solo modello ISEE, per quanto aggiornato, non è parsa garanzia sufficiente al mantenimento del beneficio.»

Nella replica, il Capogruppo Manfrin ha replicato: «L'Assessore non ha mai sollevato le problematiche di cui ha parlato oggi: oggettivamente, ci paiono delle motivazioni che non hanno riscontro nella realtà. Siamo felici che partano i pagamenti, ma è vergognoso che non si siano ancora interventi su questo. Verificheremo anche che i criteri siano rispettati perché è importante sostenere i nostri cittadini italiani.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 401 del 24 giugno 2021
Interpellanza sui servizi in estate a favore delle famiglie con figli disabili

 

Nella seduta consiliare del 24 giugno 2021, con un'interpellanza il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sull'esigenza di potenziare nel periodo estivo i servizi rivolti alle famiglie con figli disabili.

Il Consigliere Erik Lavy ha evidenziato: «È una tematica importante, demandata in particolare al mondo del volontariato, ma non può mancare un cappello dell'Amministrazione regionale. Tenuto conto delle difficoltà riscontrate, anche per quanto riguarda la partecipazione ai centri estivi, quali sono le misure di sostegno a favore delle famiglie con i figli con disabilità durante il periodo estivo messe a disposizione della Regione? Si sta valutando un potenziamento dei servizi, magari con lo studio dell'introduzione di voucher non cumulabili per le famiglie? In questo modo, si potrebbero centrare due obiettivi: il primo è assumere una persona durante il periodo estivo per alleggerire il carico assistenziale, preservando anche il lavoro dei genitori e nello stesso tempo aiutare nell’inclusione sociale del bambino; il secondo è acquistare i servizi di sostegno che permettono al bambino con disabilità di frequentare il centro estivo ed essere adeguatamente seguito

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha specificato: «L'organizzazione dei servizi estivi a favore dei minori compete agli enti locali, in particolare alle Unités des Communes, nei cui confronti verranno erogati direttamente i finanziamenti da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il fondo nazionale ammonta a 135 milioni di euro, da ripartire tra i Comuni interessati; al momento, in Valle d'Aosta sono 8 a non avere intenzione di organizzare centri estivi. Nell'ambito di altri fondi statali, il Dipartimento delle politiche sociali ha in corso una co-progettazione con gli enti del terzo settore per centri estivi e attività ludico-ricreative per minori, anche tra i 13 e 15 anni; sono attività che, a partire da luglio, potranno accogliere anche minori con disabilità, sostenendo gli eventuali costi aggiuntivi. Ci sono poi cooperative sociali che promuovono altre analoghe iniziative. Nell'ambito del Piano politiche del lavoro 2021-2023, il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione intende sperimentare l'erogazione per le famiglie di lavoratori con un disabile minore nel nucleo di un voucher per la frequenza di centri estivi

Il Consigliere Lavy, replicando, si è detto soddisfatto perché «si va incontro ad un problema annoso per le famiglie. Chiedo di interfacciarsi con gli enti locali e le varie associazioni che sul territorio operano in favore dell'inclusione dei ragazzi disabili, in modo da garantire un servizio sempre migliore

 

MM

 

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Comunicato n° 402 del 24 giugno 2021
Interpellanza sulla riorganizzazione delle microcomunità per anziani

La riorganizzazione delle microcomunità sul territorio è stata affrontata dall'Aula in conclusione dell'adunanza del 23 e 24 giugno 2021, discutendo un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Vicecapogruppo, Stefano Aggravi, ha richiamato «la necessità di fare ordine nel sistema di assistenza territoriale e delle microcomunità, ma per procedere, bisogna prima aver condotto approfondimenti e analisi, anche sulle prospettive dell'utenza, sulla valutazione complessiva del sistema, sulla sostenibilità di progetti. Penso alla Casa di riposo J.B. Festaz di Aosta: quali sono le risposte, sul piano finanziario, sollecitate dal Consiglio permanente degli enti locali nell'ambito dell'assestamento di bilancio recentemente approvato? Vorrei anche conoscere le linee guida di azione per una riorganizzazione del genere e se vi sia l'intenzione di dar corso a una valutazione puntuale in termini di costi, opportunità e sostenibilità economico-finanziaria-qualitativa nel lungo periodo del nuovo modello organizzativo delle microcomunità

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha spiegato: «L'impegno economico della Regione per finanziare tutti i servizi agli anziani ammonta a quasi 25 milioni di euro. Per venire incontro agli enti locali e coprire totalmente i costi del servizio, l'Assessorato intende richiedere, nella predisposizione del bilancio 2022-2024, uno stanziamento maggiore. Preciso che, a copertura delle maggiori spese dovute al Covid per il 2020, gli enti locali hanno potuto beneficiare anche di somme messe a disposizione dallo Stato a copertura di minori entrate e maggiori spese dovute all'emergenza pandemica per l'esercizio delle funzioni fondamentali.»

L'Assessore Barmasse, concordando sul fatto che «una riorganizzazione dei servizi rivolti agli anziani sul territorio comporta un ripensamento complessivo», ha riferito: «Uno degli obiettivi da perseguire è quello di potenziare i servizi domiciliari, rivolti a soggetti autosufficienti o parzialmente tali, riservando il più possibile ai soli anziani che non possono essere accuditi a casa l'accesso alle strutture residenziali, da differenziare per livelli di intensità assistenziale. Vanno dunque valorizzate le reti familiari, ad esempio con strumenti di supporto ai caregiver. Anche per la nostra regione è emersa la necessità di costruire ospedali di comunità e case della salute, oltre alle strutture socio-sanitarie che stanno transitando in gestione diretta dell'USL, comportando una revisione del modello gestionale dei servizi per anziani. Sarebbe quindi auspicabile la previsione di un sistema di governance a regia unica e coordinata tra i diversi enti coinvolti

«Sorge poi anche la necessità di individuare puntualmente i costi, in modo da sostenere, nel lungo periodo, i servizi residenziali per anziani - ha aggiunto Barmasse -. Le strutture per anziani operano in un contesto di crescente sfida rispetto ai servizi erogati e alle risorse utilizzate. È necessario sviluppare sistemi gestionali che consentano, da un lato, alle aziende o strutture di realizzare delle misurazioni economiche per il rilevamento dei costi e i risultati; dall'altro, alla Regione di definire politiche tariffarie sempre più mirate ed efficaci. In tale ottica, informo che si sta avviando una sperimentazione da parte dell'Università della Valle d'Aosta, in collaborazione con l'Assessorato e alcune strutture residenziali pubbliche.»

Il Consigliere Aggravi, nella replica, si è augurato che «si cominci a ragionare sul medio termine, con valutazioni più puntuali sull'evoluzione della nostra comunità, tenendo conto dell'invecchiamento progressivo: nel Piano della salute che stiamo aspettando dovranno esserci scelte che guardino oltre la pandemia e che risolvano la situazione emergenziale in cui versa l'USL da tempo. Occorrerà pensare quindi alla sostenibilità del nostro sistema, anche alla luce di quanto vissuto in epoca Covid

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 7 e giovedì 8 luglio 2021.

 

MM

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