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Riunione del Consiglio regionale del 9 e 10 giugno 2021

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Comunicato n° 336 del 3 giugno 2021
Adunanza del Consiglio regionale in sessione europea e in seduta ordinaria

Il Consiglio regionale è convocato mercoledì 9 e giovedì 10 giugno 2021, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 45 oggetti.

L'Assemblea inizierà i propri lavori in sessione europea e internazionale, esaminando la relazione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel biennio 2019-2020, ai sensi della legge regionale 16 marzo 2006, n. 8, nonché le linee di indirizzo programmatiche per le attività di rilievo europeo e internazionale della Regione per la 16a Legislatura, su cui la prima Commissione "Istituzioni e autonomia" il 6 maggio ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo Lega VdA.

I lavori proseguiranno quindi in seduta ordinaria: in discussione vi sono 43 oggetti, di cui 2 mozioni rinviate dalla precedente adunanza.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, il Consiglio sarà chiamato ad approvare il disegno di legge per l'istituzione del Collegio dei revisori dei conti per la Regione. Sul provvedimento, il cui relatore in Aula sarà il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA), la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 24 maggio ha espresso parere favorevole all'unanimità.

Delle 6 interrogazioni, 5 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: interlocuzioni con il Ministero della giustizia per assicurare alla Regione Valle d'Aosta un dirigente penitenziario in pianta stabile; indennità di bilinguismo attribuita al personale della Regione; interlocuzioni per la valutazione della fattibilità dell'apertura al trasporto privato dello svincolo autostradale di Morgex, in direzione da e verso Courmayeur,; adesione al bando del Fondo sociale europeo 2014-2020 volto all'accrescimento delle competenze della forza lavoro attraverso la formazione continua in favore del personale con qualifiche affini a quelle di Operatore socio sanitario (OSS); mancata ricostituzione delle Commissioni medico collegiali e carenza di personale impiegato in questo settore.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato un'interrogazione per chiedere notizie della creazione di una piattaforma informatica per la gestione delle istanze per l'aggiornamento delle graduatorie regionali del personale docente.

Sono invece 23 le interpellanze iscritte all'ordine del giorno, di cui 21 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: gestione dei centri di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti aiuto; iniziative volte a evitare nuove restrizioni legate all'emergenza sanitaria da Covid-19 e conseguenti danni economici e sociali per la Valle d'Aosta; messa in sicurezza dell'area boschiva in località Frassiney di Pontboset colpita da eventi atmosferici nell'ottobre 2018; promozione e valorizzazione del settore pesca in Valle d'Aosta; promozione dell'ambientazione in Valle d'Aosta di film e serie TV; verifica della conformità dell'attività svolta dall'Istituto storico della Resistenza alle linee di programma di attività scientifica 2021; strategie promozionali finalizzate al rilancio turistico della Valle d'Aosta anche in vista dell'avvio della prossima stagione invernale; individuazione di una sede quale punto di riferimento per i gruppi di maschere del territorio; promozione dell'utilizzo di nuovi libri di testo sul tema della bioetica; risoluzione delle problematiche concernenti i dipendenti della Autoporto Valle d'Aosta Spa; aggiornamento del Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, smaltimento e bonifica dell'amianto; gestione e organizzazione delle discariche per il conferimento di rifiuti derivanti dalle attività edilizie e previsione di apertura di nuovi impianti distribuiti sul territorio; valutazioni sull'attuazione della legge regionale n. 16/2019 in materia di sviluppo della mobilità sostenibile e sugli effetti prodotti a beneficio della comunità valdostana; interlocuzioni con RFI per verificare la possibilità di deroga al divieto di edificazione in prossimità della ferrovia; promozione di una politica di sviluppo industriale dedicata alla bassa Valle e ai suoi siti produttivi oggi dismessi; tempi e modalità di revisione della normativa regionale in materia di politiche regionali del lavoro, di formazione professionale e di riorganizzazione dei servizi per l'impiego; criticità di percorrenza del tratto di strada statale 26 che collega il capoluogo regionale con l'alta Valle; lavori finalizzati al completo ripristino delle condizioni di deflusso in alveo del torrente Chalamy; aggiornamento dell'elenco prezzi delle opere edili di interesse regionale; riqualificazione del patrimonio immobiliare dell'Agenzia regionale edilizia residenziale (ARER); modifica delle previsioni relative all'attribuzione dell'indennità di frequenza per i minori invalidi adottate con delibera della Giunta regionale n. 1754 del 2015.

Due interpellanze sono state depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: la prima riguarda le azioni volte a evitare la monticazione di bestiame proveniente dal Piemonte negli alpeggi della nostra regione; la seconda vuole conoscere gli intendimenti per la definizione di un Piano regionale per l'utilizzo dei tamponi salivari molecolari con una quota in regime gratuito.

Il Consiglio discuterà anche 5 mozioni, di cui due rinviate dalla precedente adunanza. Sono quattro le iniziative del gruppo Lega Vallée d'Aoste volte a: introdurre ulteriori differenziazioni nella raccolta dei dati sui contagiati da Covid-19; individuare nel bilancio regionale le risorse necessarie alla realizzazione dell'impianto di tiro a volo a Châtillon; individuare, in collaborazione con gli enti locali, le risorse necessarie per la riduzione del 50 per cento o per l'azzeramento della TARI per le imprese commerciali la cui attività è stata limitata o impedita a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19; promuovere presso il Governo nazionale l'inserimento della maculopatia nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Una mozione è a firma congiunta dei gruppi VdA Unie e Union Valdôtaine per l'istituzione di un tavolo di lavoro per l'aggiornamento del contratto regionale degli esaminatori abilitati per patente di guida operanti presso la Motorizzazione civile).

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

 MM

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Comunicato n° 342 del 7 giugno 2021
Iscritti due punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio del 9 e 10 giugno

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocata in sessione europea e internazionale nonché in via ordinaria, mercoledì 9 e giovedì 10 giugno 2021, è stato integrato da due punti.

I Consiglieri saranno infatti chiamati a nominare i componenti di parte regionale della Commissione paritetica, di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale, introdotto dall'articolo 3 della legge costituzionale n. 2/1993.

All'esame dell'Assemblea vi sarà poi il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2021-2023, su cui la quarta Commissione "Sviluppo economico" ha espresso parere favorevole all'unanimità nella riunione del 3 giugno.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC

 

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Comunicato n° 343 del 9 giugno 2021
Approvate le linee di indirizzo dell'attività europea e internazionale della Regione

In apertura dell'adunanza del 9 e 10 giugno 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA, PlA), le linee di indirizzo programmatiche per le attività di rilievo europeo e internazionale della Regione per la XVI Legislatura. L'Assemblea ha anche preso atto della relazione sull'attività, sempre in questo ambito, svolta dalla Regione nel biennio 2019-2020, ai sensi della legge regionale n. 8/2006.

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, nell'illustrare le linee di indirizzo all'Aula, ha commentato: «Il faut rendre possible l'avenir de nos autonomies: l'autonomie territoriale, alpine, juridique, fédéraliste, culturelle. La naissance de l'Europe nous a permis de ne plus être un cul de sac de l'Italie mais d'être au centre d'une dimension alpine: aujourd'hui, il faut s'efforcer de travailler de plus en plus non seulement sur la partie francophone de notre culture qui nous permet d'avoir des liens forts, il faut aussi reprendre les rapports avec les autres minorités linguistiques, qui demandent une vision européenne différente de celle prônée par les Etats.»

L'Assessore ha aggiunto: «Quest'anno discutere di Unione europea significa inserirla in un momento problematico dovuto alla pandemia: c'è la necessità di un intervento pubblico forte a sostegno della nostra economia, ma bisogna anche riflettere su altre crisi, come quella demografica che rischia di creare diseguaglianze nella nostra società con un aumento del tasso di povertà. Altre sfide sono lo sviluppo del digitale, con un insieme di strumenti culturali assolutamente strategici per il futuro, i cambiamenti climatici che investono il nostro territorio e potranno cambiare la morfologia fisica della nostra Valle con la scomparsa dei ghiacciai, l'accessibilità, con due corridoi - i due tunnel verso Francia e Svizzera - che rischiano di entrare in crisi, il benessere e la salute che sempre più entrano nel mirino delle autorità comunitarie. La politica di coesione resta un caposaldo anche per gli anni a venire, ma ci sono i nuovi temi: un'Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini, cercando di colmare i gap che esistono tra i territori, investendo sulle aree montane. La montagna è un tema significativo perché le sue risorse accendono gli appetiti delle grandi società, sia per lo sfruttamento delle acque e dei boschi che del turismo. Non bisogna limitarsi all'insieme di azioni che conosciamo - PSR, Interreg -: cercheremo di rilanciare l'ufficio di Bruxelles per sfruttare tutti i fondi tematici che fino ad ora non abbiamo usato, come quello dell'idrogeno, che sarà il tema energetico del futuro. Bisogna anche riflettere su strumenti che abbiamo un po' sottoutilizzato: penso alla strategia alpina Eusalp, che ha una dimensione regionale ed è una rete fondamentale per far dialogare i territori delle Alpi per evitare che gli Stati decidano per noi. Ci sono tanti soggetti che si occupano di Europa, non c'è solo la Regione: con loro cerchiamo di programmare la nuova programmazione in maniera corale con la logica di non sprecare neanche un centesimo. Siamo entrati a fare parte di una rete europea, grazie al Comitato delle Regioni, che si occupa della parte discendente della politica comunitaria: una fase interessante perché si tratta di vedere quelle materie che non devono essere regolamentate da Roma, ma che dobbiamo essere noi in grado di recepirle direttamente. L'anno prossimo proporremo una legge europea.»

Il dibattito in Aula

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, si è soffermato «sul binomio Europa e agricoltura: un settore di intervento cui l'Europa guarda con molto interesse (viene destinato il 35% del budget europeo) e nei confronti del quale l'attenzione è accresciuta nel tempo. Il Piano di sviluppo rurale è stato prorogato di due annualità, con lo slogan "stesse regole ma nuove risorse" e i risultati ci riferiscono di un ottimo avanzamento tanto dal punto di vista finanziario che fisico; il PSR è tra i programmi più performanti e il suo motore sono le misure a superficie e a capo animale. Riguardo agli sviluppi futuri, è stata avviata la costruzione di un nuovo modello di attuazione della nuova PAC, che prevede la stesura da parte di tutti gli Stati membri di un Piano strategico nazionale, che dovrà concorrere al raggiungimento di tre obiettivi (competitività, ambiente e sviluppo locale) e si articolerà su tre pilastri (pagamenti diretti, interventi su settori specifici e misure di sviluppo rurale). Uno dei capisaldi della nuova PAC è aumentare livelli efficacia ambientale. Sempre riguardo alla tematica ambiente e clima, è stato promosso un tavolo interregionale, inizialmente tra Piemonte e Valle d'Aosta, poi esteso a altre Regioni, per rispondere alla nuova agricoltura verde: un tavolo utile al confronto e per fare squadra tra le regioni alpine.»

Le Chef de groupe de VdA Unie, Corrado Jordan, a souligné: «On peut être satisfait d'avoir toujours cru et favorisé le renforcement des structures des politiques de coopération de l'Administration régionale et des collectivités locales. Les nombreuses interventions réalisées ont contribué au développement de notre région de manière structurelle et durable; en pensant à l'avenir, il est nécessaire imaginer et planifier des actions qui peuvent apporter une réponse immédiate et à court terme dans le secteur du tourisme, le secteur le plus touché par la crise pandémique. Le développement du numérique et de l'innovation pourrait faire l'objet d'attention au regard de la programmation des fonds européens, encadré dans une logique de services et d'amélioration de la qualité de vie et de l'attractivité des zones les plus marginales de notre territoire. Il est absolument nécessaire d'inclure la coopération entre les régions transfrontalières les plus proches de nous; dans ce sens, je souligne avec faveur la prochaine réactivation du Conseil Valais-Vallée d'Aoste, qui va relancer ainsi les relations entre les deux régions.»

Per il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, «c'è una certa stanchezza nei confronti dell'Europa e il dibattito non suscita grande interesse: è un peccato perché la dimensione europea della nostra regione è importante. Sarebbe quindi utile coinvolgere i cittadini in un dibattito pubblico: l'Europa è sempre più presente nelle nostre vite quotidiane grazie anche agli investimenti riconducibili ai fondi europei. La Valle ha saputo attingere a questi fondi e prendiamo atto di una capacità di spesa rispetto ad altre Regioni, con risultati evidenti. Ci vorrebbe, però, un salto di qualità: i soldi investiti devono sviluppare una crescita duratura e non esaurirsi con la fine di un progetto. Sarà importante valutare le politiche, misurandole: il Consiglio vuole intraprendere un percorso per una seria valutazione delle politiche pubbliche, un impegno che ci siamo assunti e che cercheremo di portare avanti per dare nuova centralità alla nostra Assemblea e rispondere in maniera più efficace ai cittadini. Oggi, ci vogliono formule diverse per discutere di Europa: la "Conferenza sul futuro dell'Europa", iniziata nel maggio scorso, sarà uno strumento importante e mi auguro che la prossima sessione europea sia l'occasione anche per fare il punto di un dibattito, che come Consiglio intendiamo avviare nella società valdostana e per immaginare qualcosa di diverso per la nostra regione.»

«La democrazia parte dal basso e la coscienza ideologica di ogni singola persona è importante - ha evidenziato il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) -. Nella competizione tra europeismo e anti-europeismo sembra che sia il sovranismo ad essere l'ago della bilancia e viene definito elemento di disturbo di un'Europa unita, ma l'Europa non si difende con gli schieramenti: l'Europa deve essere in grado di difendersi da sola e lo può fare solo rendendosi credibile; questa credibilità passa attraverso il fatto che ogni cittadino europeo si "riconosca" in questa Europa: si riconosca in ciò che profondamente ci unisce e si riconosca dal rispetto che riceve per le proprie identità di popoli europei. La storia ci consegna un'Europa che è unita solo dalla matrice cristiana: se non è questo il fondamento, ogni altro progetto è un'imposizione. La comune matrice cristiana unisce e nello stesso tempo permette di riconoscere le differenze: le sovranità (che non sono sovranismi), le autonomie locali, le regioni, i diversi popoli che ne hanno costruito la storia. Solo così l'Europa sarà totalmente credibile e avrà davvero la forza di un grande popolo.»

Il Consigliere di SA-AV Pierluigi Marquis ha concordato sull'importanza di definire una legge comunitaria: «La pandemia ha cambiato il clima nei confronti dell'Europa: bisogna partire dai valori che ci accomunano per formare uno spirito comunitario e per affrontare insieme i problemi comuni. In questo ultimo anno, anche in Valle d'Aosta, le difficoltà strutturali si sono acuite con l'emergenza da Covid: i grandi temi europei, come lo sviluppo del digitale, gli investimenti, la crisi demografica, il rafforzamento del ruolo femminile, il benessere sociale, ci coinvolgono direttamente. Sarà importante definire le connotazioni di questi argomenti a livello regionale e proporre strategie di intervento adeguato sfruttando le risorse europee per migliorare la nostra realtà. Non possiamo più gestire i problemi in modo isolato: sui cambiamenti climatici e sull'accessibilità c'è bisogno di fare fronte comune con le altre realtà. La nostra vocazione europeista è un punto fondamentale, ma oggi abbiamo bisogno di una fase nuova, potenziando gli scambi commerciali e culturali anche con i nostri vicini transfrontalieri. Se la Valle d'Aosta saprà cogliere l'occasione di un nuovo approccio europeista, sarà anche l'occasione per semplificare la nostra legislazione e rafforzare la nostra cultura autonomista.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha rimarcato: «Concordo sull'esigenza di riformare questo momento in Aula, ma serve anche un percorso che consenta un approfondimento maggiore in Commissione: purtroppo si corre e si rischia di non avere contezza delle potenzialità e praticità. In questo senso va l'astensione espressa dal nostro gruppo sulle linee di indirizzo. È fondamentale avere al più presto una rappresentanza diretta, ma nel frattempo occorre rafforzare l'organizzazione funzionaria delle politiche europee. Nell'ambito dei cambiamenti climatici, vanno previsti programmi di difesa, monitoraggio e sviluppo delle nostre aree di montagna per unirle alle zone limitrofe. Bisogna rafforzare i nostri rapporti con Stati che parlano lingue diverse dalla nostra ma sono particolarmente performanti nel reperire i fondi: impariamo e collaboriamo con loro, altrimenti dimostreremmo di non aver capito lo spirito dell'Europa.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha osservato che «mai come in questo momento il dibattito sul futuro dell'Europa è fondamentale per capire come incidere per raggiungere gli obiettivi e per dare corso alla nostra visione d'Europa: un'Europa dei popoli e delle diversità attenta allo sviluppo delle aree montane. Bisogna riflettere come utilizzare al meglio le risorse in un territorio come il nostro: oggi la montagna deve fare massa critica se vuole incidere a livello europeo. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, i pilastri fondamentali sono la transizione digitale e il green: per un territorio montano come il nostro sarà importante utilizzare al meglio queste risorse per non lasciare indietro nessuno, per creare nuovo sviluppo, per invertire la rotta rispetto al passato. Dobbiamo collaborare sempre più con gli altri popoli della montagna per accompagnare in maniera più forte le nostre esigenze. Nelle crisi l'intervento del pubblico è efficace solo se gli enti hanno la capacità di agire in maniera innovativa: è questo che dobbiamo fare, creando le condizioni per mantenere la vita in montagna, per contrastare il calo demografico, per mantenere l'autenticità delle nostre località turistiche. C'è spazio per accompagnare la qualità della vita di chi ha scelto di vivere tutto l'anno in montagna e per creare nuove opportunità.»

«Il momento ascendente è fondamentale, ma molto trascurato - ha osservato il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) -: in occasione delle ultime elezioni europee ho denotato scarso interesse da parte dell'elettorato e una miopia politica che non ha saputo cogliere l'occasione per attribuire una rappresentanza valdostana. Nel 2024 sarà di nuovo ora di elezioni: avremo finalmente questo seggio? Terremo conto delle esigenze del territorio? Bisogna dimostrare un atteggiamento di partecipazione e responsabilità politica. Non bisogna pensare all'Europa solo all'ultimo minuto: bisogna lavorare sin da ora, anche per quanto riguarda la gestione delle risorse che arriveranno. L'emergenza è adesso e di tempo se ne è perso già troppo: il tema delle riforme deve essere la priorità, la macchina amministrativa (regionale e degli enti locali) va cambiata e adeguata, bisogna arrivare a una semplificazione burocratica. È un'impresa che dobbiamo concretizzare per garantire un futuro migliore a tutti noi, soprattutto ai nostri giovani.»

Pour le Conseiller de Pour l'Autonomie Augusto Rollandin, «défendre nos droits au niveau européen est une préoccupation de nous tous: la possibilité comme Vallée d'Aoste d'avoir un parlementaire européen qui travaille sérieusement sera fondamentale. Je demande d'approfondir dans les Commissions compétentes les différents thèmes proposés par le Gouvernement régional quant à l'application de ces lignes programmatiques afin d'aboutir à un résultat pratique, autrement ce sera seulement un débat théorique pour ce Conseil. Quant au réseau Eusalp, il est à souligner qu'il a été reçu au niveau européen, mais malheureusement il n'a jamais démarré: il faudra intervenir différemment afin de faire comprendre l'importance de la montagne non seulement pour la vie de la montagne mais aussi pour la vie de la plaine.»

Per il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), «in questa società secolarizzata, in cui i valori sono messi in crisi, il rischio è che l'Europa diventi il nuovo idolo. Io piuttosto invoco pragmatismo e strategia: Europa non come fine, ma come mezzo per realizzare il nostro sviluppo, il nostro potenziale, i nostri interessi. Non siamo noi i mezzi, è l'Europa a esserlo: è un'arena in cui diversi interessi territoriali, le diverse volontà di potenza, si incontrano con esiti incruenti, attraverso diplomazia e trattative. Dobbiamo essere coesi per rappresentare i nostri interessi e non imboccare la strada di una visione naïve dell'Unione europea.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ricordato gli 80 anni del Manifesto di Ventotene per «un'Europa libera e unita, dove l'idea di un'Europa federale era alla base del pensiero di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Ancora molto è da fare per quell'unità che si auspicava allora, ma le nuove generazioni hanno un atteggiamento diverso: sono nati in un'Europa dove si spostano con facilità e hanno conoscenze linguistiche accresciute. La Valle d'Aosta ha natura essenzialmente transfrontaliera, che si valorizza lavorando per una progettualità comune con gli Stati confinanti e con le altre Regioni alpine. La voce comune delle Regioni alpine sarà importante nel futuro dell'Europa: per avere massima efficacia bisogna superare il limite dagli Stati nazionali. La piattaforma della "Conferenza sul futuro dell'Europa" ha elementi interessanti e dovrà essere l'occasione per costruire un vero Stato europeo in grado di gestire le problematiche e i vantaggi della globalizzazione. L'Europa è il contesto che può sviluppare il patrimonio delle Alpi, promuoverne lo sviluppo sostenibile, rispettando territorio e ambiente. Il punto di forza è la visione delle Alpi come insieme: territorio strategico unico per la lotta ai cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità, il superamento delle diseguaglianze. Dobbiamo diventare coprotagonisti della gestione: a livello regionale è indispensabile un coordinamento per permettere una gestione seria dei progetti europei. C'è bisogno di una visione orgogliosa e completamente rinnovata della montagna.»

Le Conseiller Renzo Testolin (UV) a voulu souligner deux aspects: «La francophonie, afin d'exploiter au mieux cette langue afin de bâtir avec nos peuples frères des parcours profitables, et  la montagne, en retrouvant unité et force.» Il Consigliere ha quindi evidenziato: «Le politiche europee sono sempre state attenzionate dall'Amministrazione regionale: tutte le nostre attività sono state improntate allo sviluppo regionale, a collaborare con le popolazioni d'oltralpe che hanno caratteristiche e criticità simili alle nostre. Possiamo però avere ulteriori capacità d'azione: mettendo insieme le peculiarità del nostro territorio, raggruppando tutte le eccellenze regionali in maniera strutturata, possiamo puntare ad avere uno spazio importante e ottenere ulteriori risorse, nonostante le nostre piccole dimensioni, nella politica della ricerca e dell'innovazione. Il futuro è aumentare la consapevolezza delle potenzialità delle risorse europee. Non accantoniamo comunque la priorità di avere una rappresentanza definitiva all'interno del Parlamento europeo: possiamo fungere da stimolo e riferimento per la politica regionale, possiamo stringere relazioni che possono essere il valore aggiunto in una programmazione che dovrà migliorarsi.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha evidenziato: «Gli accordi che hanno consentito la libera circolazione sono delle grandi conquiste. Oggi, abbiamo bisogno di un governo europeo efficace, rispettoso delle differenze di tutti. Il lavoro politico per ottenere una rappresentanza al Parlamento europeo dovrà vederci uniti, in anticipo alle elezioni del 2024. La crisi del dopo pandemia avrà una risposta dall'Europa, ma dovremo dare delle grandi risposte anche in termini amministrativi. La scelta di portare la delega al di fuori dalla Presidenza ha portato la Struttura degli affari europei al centro del contesto organizzativo della Regione: questa è una sfida nuova che dovrà condurci a elaborare progetti contestualizzati nei vari settori della nostra realtà. L'altra sfida sarà quella di affrontare la complessità delle regole europee, affinché queste non condizionino gli obiettivi e le strategie. Per spendere le risorse europee, ci vuole un sistema di controlli che non crei paura, ma che accompagni i progetti nella loro attuazione. La sfida non è quindi solo per la politica, ma anche per i dirigenti.»

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha parlato della struttura amministrativa regionale: «La delega degli Affari europei a un Assessorato sottende a una logica di equilibri politici e a una suddivisione di poteri per il manuale Cencelli, ma è una scelta sbagliata dal punto di vista amministrativo. Il cappello deve stare sopra ai singoli Assessorati, e quindi alla Presidenza della Regione, che deve coordinare gli uffici con quelli di Bruxelles, e rafforzare le catene organizzative e di controllo a tutti i livelli. La prima cosa da fare sarebbe rafforzare l'ufficio di Bruxelles: finché non avremo personale in pianta stabile, formato, capace di fare lobby e lavorare sui tavoli prima che le cose accadano non andremo da nessuna parte e non potremo mai incidere. Dopodiché è necessario strutturare qui degli uffici che colleghino Regione con Enti locali, in maniera tale da informare sulle opportunità che mano a mano si aprono e assistere nelle varie procedure. Analogo discorso per l'ufficio di Roma. Il lavoro è molto complesso e siamo in ritardo anche a causa di queste scelte a mio modo di vedere sbagliate

 

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Comunicato n° 344 del 9 giugno 2021
Comunicazioni del Presidente del Consiglio, Alberto Bertin

Dopo la sessione europea e internazionale che ha dato il via ai lavori consiliare del 9 e 10 giugno 2021, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, in apertura della seduta ordinaria, ha comunicato che «nel pomeriggio di ieri, la Giunta regionale ha depositato l'Assestamento al bilancio di previsione per il 2021 che contiene misure di sostegno all’economia regionale connesse alla pandemia da Covid-19. L'atto è stato assegnato alla seconda Commissione, che lo esaminerà nel primo pomeriggio di oggi. Come concordato in Conferenza Capigruppo, il disegno di legge sarà iscritto all'ordine del giorno in via d'urgenza e posto in discussione in Aula domani mattina

Il Presidente Bertin ha poi riferito che il Vicepresidente della quinta Commissione consiliare Claudio Restano parteciperà nella giornata di domani alla riunione in video conferenza del Coordinamento delle Commissioni consiliari per le politiche sanitarie recentemente istituito presso la Conferenza delle Assemblee legislative regionali.

Il Presidente ha anche comunicato il calendario delle adunanze consiliari deciso dalla Conferenza dei Capigruppo. Da qui a gennaio 2022, l'Assemblea si riunirà nelle date seguenti: 23 e 24 giugno; 7 e 8 luglio; 21 e 22 luglio; 22 e 23 settembre; 6 e 7 ottobre; 20 e 21 ottobre; 3 e 4 novembre; 17 e 18 novembre; 1 e 2 dicembre; 13, 14, 15 e 16 dicembre; 12 e 13 gennaio 2022.

 

SC

 

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Comunicato n° 345 del 9 giugno 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

Nelle sue comunicazioni al Consiglio del 9 giugno 2021, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «i dati sull’evoluzione pandemica hanno confermato un trend discendente che in questi ultimi giorni si è stabilizzato intorno a valori molto bassi. Il dato più rilevante, dopo 472 morti a causa dell’infezione da Covid-19, è l’assenza di vittime da due settimane a questa parte. La scorsa settimana siamo scesi per la prima volta da febbraio a meno di 50 casi rilevati ogni 100.000 abitanti. Anche per questo ho scritto al Presidente Draghi e al Ministro Speranza per chiedere che la Valle d’Aosta venga collocata in zona bianca già dal 21 giugno, anziché dal 28 come dovrebbe essere sulla base delle norme attuali. La richiesta si basa su due elementi principali: il primo è la disparità che si verrebbe a creare con i territori vicini nel momento della ripartenza turistica; il secondo è la considerazione del valore della popolazione fluttuante, con il flusso di turisti e di residenti temporanei che rende molto meno significativo il valore dell’incidenza. Questo ci auguriamo che possa essere un primo passo per il superamento delle zone “a colori”, che già in più occasioni hanno penalizzato la Valle d’Aosta.»

Il Presidente ha poi richiamato un incontro tecnico-politico tra le Regioni a Statuto speciale avvenuto nel corso della settimana scorsa. «L’obiettivo dell’incontro era duplice - ha specificato Lavevaz -: da un lato richiamare l’attenzione del Governo su alcune tematiche strategiche per i relativi territori, connesse agli effetti prodotti dalla pandemia da Covid-19 sul sistema economico-sociale e sui bilanci dei medesimi enti, dall’altro richiedere un effettivo e idoneo coinvolgimento delle Autonomie speciali sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e sul Piano nazionale per gli investimenti complementari, sia in fase programmatoria  che realizzativa (attraverso accordi di programma o altri strumenti), tenuto conto delle competenze esercitate direttamente dalle stesse. Si è convenuto di condividere una richiesta sottoscritta dalle Autonomie speciali, alla quale riteniamo debba seguire un incontro urgente con il Ministro Franco. La richiesta più urgente e significativa è quella di ottenere una rivalutazione, almeno per i prossimi due anni, del contributo delle Regioni e delle Province autonome agli equilibri della finanza pubblica, oltre alla garanzia di un adeguato ristoro, già nel 2021, delle minori entrate tributarie del medesimo esercizio così come convenuto in sede di Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni.»

 

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Comunicato n° 346 del 9 giugno 2021
Nominati i componenti di parte regionale della Commissione paritetica

Il Consiglio regionale, nella seduta del 9 giugno 2021, ha nominato i rappresentanti della Regione in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

Sono stati eletti il Senatore della Valle d'Aosta Albert Lanièce, il giurista Giovanni Maria Flick, già Presidente della Corte costituzionale, e il componente uscente della Paritetica Barbara Randazzo, Professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università di Milano e socio fondatore dello Studio legale Onida Randazzo e Associati.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, proponendo le candidature, ha rimarcato: «Abbiamo voluto proporre una parte regionale che fosse speculare alla neo nominata parte statale. Abbiamo quindi ritenuto di proporre una figura politica, che fosse di raccordo tra Parlamento e Governo, e due figure tecniche di altissimo livello per lavorare nella direzione di garantire l'attuazione dell'Autonomia speciale valdostana. Il nome di Barbara Randazzo è quello della continuità, essendo già parte della Commissione dal 2018, nel segno di un dialogo che non deve mai interrompersi. Giovanni Maria Flick, giurista, già Ministro di grazia e giustizia, Vicepresidente e Presidente della Corte costituzionale, da molti anni ha intessuto uno stretto rapporto con la nostra regione, ricevendo anche il titolo di Ami de la Vallée d’Aoste. Infine, il Senatore Albert Lanièce ha ricoperto incarichi di primo piano nelle istituzioni valdostane e italiane, sviluppando una competenza e un’esperienza che saranno preziose in questo nuovo incarico.» Il Presidente ha poi ringraziato i componenti uscenti per il lavoro svolto.

La Commissione paritetica è organo della Presidenza del Consiglio dei ministri che elabora gli schemi dei decreti legislativi recanti le disposizioni di attuazione dello Statuto speciale e di armonizzazione della legislazione nazionale con l'ordinamento della Regione. È composta da sei membri, di cui tre nominati dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e tre dal Governo italiano.

 

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Comunicato n° 348 del 9 giugno 2021
Approvato il Piano regionale di politica del lavoro 2021-2023

 

Nella seduta del 9 giugno 2021, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2021-2023.

L'Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, Luigi Bertschy, ha illustrato l'atto all'Aula, specificando che «questo documento strategico mancava da anni e arriva in un momento estremamente importante; negli ultimi due anni si è cercato di riorganizzare una progettualità, di rimettere in efficienza gli organismi che gravitano intorno al mondo del lavoro (in primis il Consiglio politiche del lavoro), si è cercato di coinvolgere al meglio le associazioni di categoria, i sindacati, le forze sociali, gli ordini professionali e tutte le strutture assessorili. Il Piano, insomma, nato in maniera concertata, ha vissuto due fasi: la pandemia ne ha fermato l'iter, ma si è trattato di un rallentamento da considerare in maniera favorevole, perché abbiamo potuto ragionare basandoci sulle esigenze emerse in questi mesi

«Il Piano - ha proseguito l'Assessore Bertschy - si propone di dare avvio a una serie di politiche che andranno poi verificate e ripensate nella logica della progettualità che le contraddistingue. L'intenzione è quella di avere un percorso regionale per le nostre politiche attive, tenendo in considerazione quanto avviene a livello nazionale. C'è un dibattito politico importante sul blocco dei licenziamenti: un tema che deve essere oggetto di attenzione da parte nostra per far sì che il tutto sia orientato e sostenuto con politiche del lavoro. Il Piano ha una visione di medio periodo per le azioni più puntuali e di lungo periodo per quelle strategiche. È più che mai necessario ragionare in termini di sistema, perché è evidente la necessità di collegare il sistema domanda-offerta non solo ai numeri ma anche alla qualità. Importante poi orientare la formazione dei giovani, riorientare la formazione di chi nel mercato del lavoro deve tornare, e contestualmente seguire l'evoluzione del tessuto economico del territorio

L'Assessore Bertschy ha quindi spiegato: «Il Piano si divide in quattro target: giovani, lavoratrici, imprese e inclusione socio-lavorativa. Per i giovani dobbiamo trovare percorsi di istruzione coerenti con lo sviluppo sociale attraverso una accresciuta collaborazione tra enti di formazione e imprese. Dobbiamo far crescere il nostro modello di istruzione professionale per rendere appetibile la nostra realtà. Per i lavoratori bisogna rispondere alle criticità generate dall'emergenza, concentrandoci sui settori del turismo che sono stati pesantemente penalizzati, pensando a come intervenire in quelle situazioni che creano difficoltà per la stabilità nel tempo. Bisogna far crescere le sicurezze sociali per garantire, in particolare ai giovani, un percorso di vita. Riguardo alle imprese, già con la legge di domani daremo risposte per favorire la ripartenza, ma al contempo dobbiamo coinvolgerle in un rilancio sia in termini economici sia in termini di risorse umane. Investire nelle imprese è investire nella comunità: il capitale umano deve essere un interesse comune e deve essere oggetto di tutte le nostre attenzioni. Grande attenzione vi è poi all'inclusione socio-lavorativa e alle criticità delle persone fragili: nella nostra regione abbiamo diverse associazioni che operano in questo ambito, ma dobbiamo far nascere una nuova cultura anche nelle imprese e all'interno della comunità, in modo da garantire la crescita sociale di tante famiglie e dare maggiore dignità a tanti lavoratori.»

«Il documento esprime delle sfide - ha concluso l'Assessore Bertschy -, che sono migliorabili, ma è un inizio. Già in questo Piano ci sono risorse dirette da parte dell'Amministrazione regionale: investimenti che vanno utilizzati per rispondere alle imprese in crisi e ai lavoratori in difficoltà. Dobbiamo cambiare direzione rispetto a certi problemi sui quali dobbiamo intervenire per migliorare la situazione. I centri per l'impiego sono oggetto di una riorganizzazione. Stiamo cercando di fare in modo che diano risposte sempre più puntuali alle esigenze, attraverso strumenti innovativi: devono essere il fulcro delle politiche a favore del lavoro attraverso una rete di tutti gli attori del territorio. Questo è un punto di partenza: iniziamo un percorso cui seguiranno delle delibere applicative che saranno oggetto di confronto. L'attenzione che deve essere data al lavoro necessita di azioni che la buona politica deve esprimere e avere il coraggio di portare avanti nei prossimi mesi, così come nei prossimi anni.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha detto: «Ben venga che si possa avere uno strumento di programmazione non soltanto per condurre un'analisi statica della situazione attuale. Questo Piano ha alcune peculiarità: la previsione di una modalità per la gestione delle crisi aziendali, che va al di là dell'attuale crisi, attraverso un modello che potrà essere utilizzato nel prosieguo; una politica attiva della formazione che spesso nella nostra realtà fatta di numeri piccoli ha esigenze di formazione molto specialistica e vediamo con favore la politica del voucher formativo che va a integrare la formazione più generalista rispondendo alle richieste specifiche di attori economici specialistici. Per attuare questo Piano servono le risorse e domani con l'Assestamento daremo molte risposte. Sarà ora necessario fare un piano di attuazione e definire dei meccanismi di monitoraggio che serviranno anche a revisionare in corso d'opera il documento sulla base dell'evoluzione del mercato del lavoro. Un ultimo aspetto di fondamentale importanza sarà la riforma della formazione professionale, perché se da un lato abbiamo bisogno di expertises, dall'altra abbiamo anche l'esigenza di dare una formazione ai nostri giovani affinché siano competitivi sul mercato interno ed esterno. Bisogna dare dignità alla formazione professionale, che nasconde specializzazioni importantissime che non sono sufficientemente valorizzate. Faremo la nostra parte, come già abbiamo fatto con singole iniziative, sia in quest'Aula ma soprattutto in seno al Consiglio politiche del lavoro

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha parlato di «un clima collaborativo e partecipato in seno al Consiglio politiche del lavoro: ognuno di noi ha contribuito a scrivere questo importante strumento di programmazione. Un lavoro faticoso che ha coinvolto molte persone, dalle parti sociali alle imprese, alle associazioni di categoria alle strutture dell'Assessorato. Il nostro voto sarà favorevole

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha definito il Piano «un ottimo punto di partenza da cui sviluppare quelle politiche che serviranno ad affrontare le problematiche del mondo del lavoro e risolvere le criticità. Le buone politiche vengono fatte coordinando le varie strutture e programmando le attività: un plauso all'Assessore e a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo atto. Tante sono le questioni da tenere in debita considerazione, a partire dalla sicurezza sul posto di lavoro: in Italia i numeri del 2021 sono tragici, ci sono circa due morti al giorno. Altra questione è la precarietà che non riguarda più solo i giovani e non permette di pensare con tranquillità al futuro. Drammatico l'aumento dei neet: anche su questo bisogna riflettere e approfondire. Ma penso anche alla questione di genere, al gap salariale tra lavoratori e lavoratrici, alla conciliazione tra famiglia e lavoro. Bisogna riformulare una politica di inserimento nel mondo lavorativo delle persone con disabilità che sia rispondente all'offerta, costruendo momenti di formazione e rinnovamento delle competenze; il collocamento mirato ad oggi è saturo

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 349 del 9 giugno 2021
Approvato il disegno di legge di istituzione del Collegio dei revisori dei conti per la Regione

 

Nella seduta del 9 giugno 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che istituisce il Collegio dei revisori dei conti per la Regione, ai sensi della norma di attuazione dello Statuto speciale n. 179/2010 così come modificata nel 2019.

Il provvedimento legislativo, che si compone di 9 articoli, introduce il Collegio dei revisori dei conti operante in posizione di indipendenza quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della Regione, in raccordo con la Sezione di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta.

«Questo disegno di legge - ha detto il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA), relatore - consente finalmente di allineare la nostra Amministrazione agli standard di controllo contabile già definiti da altri ordinamenti regionali, potenziando la terzietà dei pareri e una maggiore trasparenza della gestione finanziaria e del bilancio pubblico. Soprattutto, favorirà l'autorevolezza e il lavoro svolto da questa Amministrazione, fatta di leggi, atti e provvedimenti oltre che di persone egualmente importanti nell'esercizio del proprio lavoro e delle proprie responsabilità. Mi auguro che possa aumentare la sensibilità di quest'Aula e dell'Amministrazione tutta sull'importanza della tematica del controllo nonché di far rivalutare la scelta di eliminare la struttura dell'Audit interno: un servizio che costituiva uno dei tasselli funzionali alla definizione di un sistema di controlli interni strutturato e funzionante, sull'esempio di altre consolidate realtà, che ad oggi manca alla Regione Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha parlato di «passaggio portato avanti da questo Governo che chiude un cerchio politico e amministrativo e dota l'Amministrazione di uno strumento che significa trasparenza, certezza, controllo. Una forma di controllo che va interpretata come una maggiore occasione di confronto che arricchirà l'azione amministrativa della Regione e del Consiglio.»

 

SC

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Comunicato n° 350 del 9 giugno 2021
Approvata una mozione sulla figura degli esaminatori per patente di guida e collaudatori

 

Nel corso della seduta del 9 giugno 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione presentata congiuntamente dai gruppi VdA Unie e Union Valdôtaine per chiedere l'istituzione di un tavolo di lavoro per l'aggiornamento del contratto regionale degli esaminatori abilitati al rilascio di patente di guida operanti presso la Motorizzazione civile.

Nel dettaglio, il testo, così come emendato in Aula dai proponenti, impegna il Governo regionale a farsi carico di programmare, e successivamente trasferire in ambito contrattuale, la proposta di valorizzare la figura degli esaminatori per patente di guida e collaudatori istituendo uno specifico tavolo di lavoro con le Organizzazioni sindacali per aggiornare il contratto regionale di lavoro, così come già fatto in altre realtà simili a quella valdostana. Viene anche impegnato l'Assessore ai trasporti, nelle more dell'adeguamento complessivo dell'organico della Motorizzazione civile regionale, a proseguire il dialogo con la Direzione Generale della Motorizzazione civile centrale finalizzandolo ad attivare con la stessa una convenzione che in caso di necessità permetta, alla struttura regionale, l'utilizzo di esaminatori e di collaudatori appartenenti all'amministrazione centrale al fine di contrastare le attuali e le eventuali future problematiche di attesa negli esami e nei collaudi da effettuarsi sul territorio regionale.

«Abbiamo voluto portare all'attenzione dell'Aula questa tematica perché in quest'ultimo periodo sono emerse delle criticità - ha spiegato nell'illustrazione il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) -: le più rilevanti sono la carenza di esaminatori per il rilascio di patenti (scesi alla Motorizzazione Civile valdostana da cinque ad una unità), le lunghe attese per i collaudi e le trasferte forzate per collaudare i mezzi in tempi brevi. È diventata ormai improrogabile la necessità da parte della politica di prendere in carico la situazione, anche per valorizzare la professione dell'esaminatore. Teniamo conto che la Motorizzazione civile valdostana rappresenta un pilastro del nostro particolarismo e queste professionalità vanno valorizzate come meritano

«La questione è conosciuta e la stiamo seguendo da tempo - ha aggiunto il Consigliere Renzo Testolin (UV) -. Dallo scorso novembre ci sono state interlocuzioni con l'Assessore per trovare soluzioni, sollecitando il reperimento di esaminatori che potessero sopperire a questa carenza, con risultati purtroppo non soddisfacenti che hanno portato  alle attuali liste di attesa di oltre 500 utenti con conseguente danno per privati ed imprese. Finalmente in questi giorni sono intervenute delle novità: un'assegnazione di personale, già programmata dal 2019, e l'ottenimento dell'abilitazione da parte di nuovi esaminatori fanno ben sperare per tornare ad una normale operatività. Resta da risolvere la criticità sull'organico della Motorizzazione civile nel suo complesso, per cui si chiede al Governo regionale di continuare a interloquire con la Motorizzazione civile nazionale al fine di creare i presupposti per un eventuale prestito di personale nei momenti di criticità e scongiurare così disagi all'utenza

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, concordando sui contenuti della mozione, ha riferito: «Gli sviluppi fortunatamente ci sono stati. Nel 2018 gli esaminatori erano 5, nell'aprile 2021, a seguito dei pensionamenti, siamo rimasti con uno solo. A questo si è aggiunta la pandemia, creando una lista di attesa molto lunga. Dalla scorsa settimana quattro persone hanno conseguito l'abilitazione e potremo tornare quindi presto a regime. In via di risoluzione l'attesa per gli aspetti tecnici legati a revisioni o collaudi: il periodo di sospensione delle attività legato al lockdown ha comportato ritardi che si stanno smaltendo. Ben venga il tavolo di confronto con i sindacati riguardo all'indennità. La mozione quindi è accoglibile

È stata invece respinta con 19 astensioni e 14 voti a favore, la mozione della Lega VdA volta a introdurre ulteriori differenziazioni tra le sintomatologie nella raccolta dei dati sui contagiati da Covid-19.

«Il Consiglio deve mettere in campo ogni azione che possa consentire di alleviare le pesanti ricadute economiche e sociali derivanti dalla pandemia a tutte le categorie di lavoratori» ha osservato nell'illustrazione il Consigliere Dino Planaz, ricordando anche come «una zona di montagna come la Valle d’Aosta ha caratteristiche e esigenze peculiari; non è giusto che sia penalizzata da restrizioni maggiori. In queste ultime due settimane la situazione è peraltro decisamente migliorata

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha chiesto il ritiro della mozione, dettagliando i cambiamenti per il monitoraggio e per la definizione degli indicatori di conteggio intercorsi in funzione dell'evoluzione della pandemia: «La Regione ha avanzato diverse modifiche specifiche per la Valle d'Aosta, ritenendo che il sistema ci penalizzi. Non è vero che l'indice Rt risente dei casi degli asintomatici, ma solo dei casi con sintomi, e la differenziazione è già in atto. La vera sfida è la modifica del sistema di monitoraggio attuale, in modo da arrivare al superamento del sistema a zona

 

MM

 

 

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Comunicato n° 351 del 9 giugno 2021
Interrogazione sulle graduatorie regionali dei docenti

 

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha interrogato il Governo regionale sulle graduatorie regionali del personale docente, chiedendo in particolare delucidazioni sulla creazione di una piattaforma informatica per la gestione delle istanze per l'aggiornamento e sui termini di apertura e chiusura.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha confermato che «è stato rilasciato il lotto per la presentazione delle istanze di iscrizione nelle graduatorie regionali per le supplenze e per le graduatorie correlate di istituto. Gli aspiranti possono quindi presentare le domande: la piattaforma è diventata disponibile a partire dalle ore 12.00 del 3 giugno e la scadenza è fissata per le ore 12.00 del 24 giugno. La realizzazione della piattaforma è stata impegnativa: ci siamo presi per tempo, ma prima abbiamo dovuto approfondire la famosa ordinanza 60 che fissa le linee e che ha 10 tabelle di valutazione allegate. L'attività di analisi ha riguardato le specificità regionali, in particolare la lingua francese che è richiesta per l'insegnamento nelle nostre scuole. La procedura si è rivelata lunga e complessa dovendo fornire tutte le informazioni che riguardano 10 diverse graduatorie, che al loro interno hanno a loro volta delle loro particolarità. Gli uffici stanno proseguendo insieme a Inva l'analisi del secondo lotto della piattaforma che dovrà proporre la valutazione delle domande e predisporre le graduatorie, sia regionali sia d'istituto. Ci siamo messi a lavorare sull'insieme delle applicazioni adoperate nel mondo della scuola, anche nelle segreterie: speriamo di rendere tutto più efficiente ed efficace.»

Il Capogruppo di PlA Marco Carrel, nella replica, ha segnalato che «l'inoltro delle istanze è possibile da oggi, anche se la piattaforma è aperta dal 3 giugno. Abbiamo già evidenziato durante i dibattiti sul tema, tenuti in altre riunioni consiliari, che siamo rammaricati del fatto che i requisiti siano vecchi di un anno a causa del nostro ritardo a realizzare la piattaforma regionale, ma è bene che si possa procedere e che il mondo della scuola torni ad avere delle graduatorie. Ci auguriamo che si metta ordine non solo nelle graduatorie ma anche in tutti i sistemi informatici: parliamo di un settore che ha veramente bisogno.»

 

SC

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Comunicato n° 352 del 9 giugno 2021
Interrogazione sulle Commissioni medico collegiali

 

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, il gruppo Lega VdA ha interrogato il Governo regionale per avere aggiornamenti sulle problematiche conseguenti alla mancata ricostituzione delle Commissioni medico collegiali e alla carenza di personale del settore.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Per quanto riguarda le Commissioni sordomutismo e cecità, i componenti sono stati individuati e l'iter di costituzione è in corso. A partire dal 4 giugno, le pratiche in iter per sordomutismo sono 3; per l'accertamento di cecità sono 20 del 2019, 11 del 2020 e 10 del 2021. Le visite delle Commissioni medico legali in presenza sono riprese dal 4 marzo scorso, inizialmente nel consultorio di Gignod e poi negli uffici dell'invalidità civile, in cui sono stati realizzati lavori di messa a norma Covid. Le visite in presenza sono effettuate prioritariamente per la valutazione ai sensi della legge 68/1999 per l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili; avvengono una ogni mezz'ora, al massimo per cinque casi. Le visite in presenza per le Commissioni cecità e sordomutismo si effettuano obbligatoriamente negli ambulatori dell'ospedale Beauregard dotati di adeguata strumentazione

In merito alla carenza di personale, l'Assessore Barmasse ha parlato di «richieste e ricerche infruttuose: sono posti, evidentemente, non molto ambiti. Si sta procedendo ad avviare il reperimento anche nelle liste della legge 68/1999

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti, nella replica, ha sottolineato: «La risposta è preoccupante: di concreto non c'è nulla. Ho presentato la prima interpellanza su questo argomento a inizio dicembre 2020 e le persone più fragili, che aspettano provvidenze economiche, continuano a rimanere al palo. Non è possibile che non si sia riusciti a ricostituire tutte le Commissioni, questa situazione va avanti da quasi due anni. Ci sono responsabilità che hanno nome e cognome, una soluzione va trovata. Chiedo di mantenere alta l'attenzione

 

MM

 

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Comunicato n° 353 del 9 giugno 2021
Interpellanza sui centri di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti aiuto

 

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sulla gestione dei centri di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti aiuto.

«Vorremmo conoscere il numero di richiedenti asilo ad oggi ancora ospitati in Valle - ha specificato il Capogruppo Andrea Manfrin -, e sapere se l'Amministrazione intenda interloquire con il Ministero degli interni in merito a un loro trasferimento in altre regioni. Sin dal 2019, le procedure di affidamento del servizio di gestione dei centri hanno evidenziato mancanza di interesse dei gestori, quegli stessi gestori che a parole accolgono per spirito umanitario ma quando i soldi vengono dimezzati vedono venire meno questa vocazione. Quali sono le intenzioni della Giunta in merito? Ricordo che gli effetti dei fenomeni migratori sul territorio sono evidenti, con episodi di violenza e spaccio di droga.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «il numero dei richiedenti asilo ad oggi ospitati sul territorio regionale nei centri di accoglienza è di 55 unità, mentre la ripartizione sul territorio italiano prevede per la Valle d’Aosta una quota di circa 440 persone. Il sistema di accoglienza è approntato dal Ministero dell’interno e attuato, a livello locale, nell’ambito delle funzioni prefettizie attribuite al Presidente della Regione. La Struttura affari di prefettura sta predisponendo una nuova gara d’appalto: il servizio attuale è stato prorogato fino al 30 giugno e probabilmente sarà esteso ai gestori uscenti nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara. Negli anni è stata rappresentata in diverse occasioni la difficoltà di reperire in Valle d’Aosta strutture idonee ad accogliere e garantire i servizi necessari ai richiedenti asilo - e ne sono la dimostrazione i bandi che sono andati deserti -, per le peculiarità sociali, fisiche e logistiche del territorio valdostano. È evidente che le difficoltà di reperimento di sistemazioni idonee sono prese in considerazione da parte del Ministero, visto il numero di richiedenti asilo presenti attualmente in Valle d’Aosta.»

Nella replica, il Capogruppo Manfrin ha sottolineato: «È vero che la materia è statale, ma è altrettanto vero che il bando viene fatto a livello regionale. Ci siamo spesso riempiti la bocca per la strenua difesa delle competenze prefettizie attribuite al Presidente della Regione, però tali funzioni che sono in capo a un'autorità politica devono anche servire a dire la propria: se servono solo a ubbidire alle disposizioni del Ministero, non va bene. Ci sono margini di manovra per modificare l'attuale assetto e noi riteniamo assolutamente necessaria un'interlocuzione con il Ministero: se viene rappresentata la situazione di bandi deserti, credo che il Ministero non possa che prenderne atto. La invito a farlo al più presto: sarebbe un passo avanti per la sicurezza della nostra regione e per dire ai nostri cittadini che l'attenzione dell'Amministrazione è rivolta a chi è effettivamente in difficoltà e non a chi sbarca sul nostro territorio.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 354 del 9 giugno 2021
Interpellanza sulla monticazione negli alpeggi

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, il gruppo Pour l'Autonomie è tornato a parlare della monticazione negli alpeggi.

«Negli scorsi anni, nei nostri alpeggi si è registrata la presenza di pecore, capre e manzi provenienti dal Piemonte e abbandonati senza conduttura - ha ricordato il Consigliere Augusto Rollandin -. È una pratica il cui unico scopo è la possibilità di ottenere fondi europei con forme legittime: ci sono da parte del Corpo Forestale e degli esperti dell'agricoltura dei controlli preventivi per evitare questo illecito? Quali sono le politiche che l'Assessorato intende porre in essere per evitare questo genere di comportamenti?»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto: «Le procedure stabilite da AGEA prevedono, in casi come questi, che i controlli sulle domande siano di tipo amministrativo, con procedure automatizzate e senza una verifica da parte di un operatore-istruttore. Alcune situazioni di malgoverno del bestiame sono ormai note agli organi di controllo territoriali (Procura, Corpo forestale, uffici regionali, veterinari), per cui la loro presenza è immediatamente segnalata e posta sotto osservazione grazie alla fattiva collaborazione fra detti organi di controllo e le amministrazioni locali ed eventualmente le Autorità di gestione delle Regioni di provenienza. In particolare il Corpo forestale svolge anche un’azione di monitoraggio della frequentazione degli alpeggi e dei pascoli. Anche sulla base di quanto emerso da indagini condotte dal Corpo negli anni 2019 e 2020, sono state date ulteriori indicazioni puntuali sul monitoraggio circa il periodo di monticazione e le consistenze animali in generale, rafforzando la collaborazione con gli uffici del Dipartimento agricoltura in modo da poter far emergere puntualmente e attenzionare situazioni particolari che dovessero meritare approfondimenti ulteriori e, se del caso, avviare autonome azioni di polizia amministrativa e giudiziaria per reprimere comportamenti illegittimi

L'Assessore è quindi passato a dettagliare l'attività condotta dall'Assessorato nell'ambito della politica comunitaria, tra cui «una collaborazione fra CELVA, Dipartimento agricoltura e AREA VdA, attiva dai primi mesi del 2020, che permette di determinare la consistenza animale il più possibile adeguata all’effettiva capacità produttiva dei pascoli, attraverso modelli territoriali, ulteriormente sviluppati in collaborazione con Institut Agricole Régional e ARPA VdA. L’attività degli uffici dell’Assessorato e in particolare della Struttura politiche regionali di sviluppo rurale è incessante: si lavora per creare sinergie con le strutture analoghe di altre regioni e di raccordo con l'Unione europea e il Ministero

Il Consigliere Rollandin ha preso atto della risposta: «Ringrazio per le indicazioni fornite, ma ciò che conta è che non si ripeta l'abbandono, in particolare di greggi, registrato negli anni scorsi. Non si conosce il numero di questi animali lasciati a loro stessi, c'è anche il rischio di malattie e si sottraggono finanziamenti che potrebbero restare nella nostra regione. Grazie agli interventi del Corpo forestale si possono evitare questi comportamenti: bisogna agire adesso. Chiedo di seguire la questione, perché rischiamo di trovarci nella stessa situazione degli scorsi anni

 

MM

 

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Comunicato n° 355 del 9 giugno 2021
Interpellanza sulla promozione del settore pesca

 

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, si è parlato di promozione e valorizzazione del settore pesca discutendo un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Facendo riferimento «alle criticità che stanno interessando il Consorzio regionale pesca, ente pubblico non economico dipendente dalla Regione, il cui Consiglio di amministrazione è stato rinnovato proprio in questi giorni», il Consigliere Dennis Brunod ha chiesto come «si intenda intervenire per risolvere le diverse problematiche riscontrate, in modo da rivalorizzare e promuovere al meglio tutto il settore pesca.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, nel confermare «l'importanza dell’esercizio della pesca in quanto attività culturale, sportiva ed economica», ha risposto che «da diversi anni, il Consorzio regionale pesca gestisce la pesca nelle acque libere regionali e tramite una decina di riserve di pesca: queste ultime vedono circa 6.000 presenze annue, di cui 1.000 effettuate da soci residenti e 5.000 da soci non residenti. Nell’ultimo biennio, per sviluppare la pesca turistica, sono state intraprese diverse iniziative, tra cui il rilascio dei permessi di pesca in forma elettronica, l’eliminazione dell’obbligo del pagamento della tassa regionale per un permesso giornaliero, uno specifico canone ittiogenico da parte dei concessionari di derivazioni d'acqua pubblica, da versare al Consorzio regionale pesca per far fronte agli oneri derivanti dalla gestione ittica. L'Amministrazione regionale ha promosso una convenzione con CVA e il Consorzio regionale pesca per l’istituzione di una riserva di pesca “no kill” (senza catture) nel tratto di Dora Baltea tra i Comuni di Fénis, Nus, Verrayes e Chambave, al fine di incrementare l’offerta turistica di pesca. Inoltre, si sta predisponendo l’affido di uno studio per l’effettuazione del controllo numerico dei cormorani, responsabili di una forte predazione della popolazione ittica regionale. Sono poi in corso di definizione i criteri per la concessione di tratti di torrente o di laghi per l’istituzione di riserve di pesca da parte di privati.»

«La pesca - ha proseguito l'Assessore - è anche funzionale a una gestione integrata e sostenibile delle acque improntata alla tutela ambientale dei corsi d’acqua. L’attività ittica deve fare riferimento obbligatoriamente alle specie autoctone, la trota marmorata e il temolo italico, che sono in via di estinzione e presenti solo nella Dora Baltea con sporadici esemplari. I tentativi di recupero e reintroduzione intrapresi negli ultimi anni dal Consorzio non hanno purtroppo avuto sinora esito favorevole. La Regione ha pertanto approvato a febbraio 2021 un progetto interregionale per il quale è stato richiesto specifico finanziamento nell’ambito della programmazione LIFE e il cui budget ammonta a circa 3 milioni 730 mila euro. In attesa che la produzione di materiale ittico autoctono sia sufficiente al fabbisogno del territorio regionale, al fine di supportare l’attività di pesca turistica, si ipotizza di effettuare immissioni di esemplari di fauna ittica non autoctona: lo studio è in fase di ultimazione e sarà inoltrato dalla Regione al Ministero della transizione ecologica per l'autorizzazione necessaria. Colgo l’occasione per augurare buon lavoro al rinnovato Consiglio di amministrazione del Consorzio pesca. Non appena saranno definite le cariche apicali ci metteremo al lavoro per affrontare la programmazione dei prossimi anni.»

Nella replica, il Consigliere Brunod si è detto soddisfatto: «L'Assessore ha condiviso le criticità emerse in questi anni in un settore che può dare grandi soddisfazioni alla Valle d'Aosta. Suggerisco di migliorare gli aspetti della comunicazione ma anche di cercare di avvicinare i giovani al settore e a credere nella pesca come fonte di attrazione turistica per la Valle d'Aosta. Invito l'Assessore a sollecitare il neo Consiglio di amministrazione a lavorare in questa direzione.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 10 giugno, alle ore 9.00.

 

SC

 

 

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Comunicato n° 356 del 10 giugno 2021
Interpellanza sull'ambientazione in Valle d'Aosta di film e serie TV

Nel corso della seduta di ieri, mercoledì del 9 giugno 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, l'attenzione dell'Aula si è focalizzata sulla realizzazione di film e serie TV ambientati in Valle d'Aosta.

Ricordata l'effettuazione di riprese «nella Val d'Ayas del film tratto dal romanzo "Le Otto Montagne" di Paolo Cognetti e in diversi Comuni valdostani de "Il Vicequestore Rocco Schiavone"», il Consigliere Erik Lavy ha voluto sapere «se sia in programma in Valle d'Aosta la produzione di film e serie tv nei prossimi anni e se la Giunta voglia rendersi parte attiva tramite la Film Commission VdA per concretizzare nuovi progetti in regione. Teniamo conto dell'importanza dell'industria cinematografica che può aiutare anche economicamente i nostri Comuni grazie all'indotto portato nei giorni di riprese sul territorio e alle ricadute pubblicitarie

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato: «Nel 2011 è stata istituita la nostra Film Commission, che lavora alla promozione del territorio nel mercato audio visivo, offrendo assistenza alle produzioni. In questi dieci anni sono state portate in Valle 165 produzioni tra film, serie tv, documentari, programmi, spot pubblicitari. L’impegno finanziario per il film fund al momento è piuttosto limitato, se raffrontato a quello di regioni a noi similari, parliamo di 350 mila euro annui. Naturalmente l'auspicio è di poterlo incrementare, anche considerato l’importante traino del settore dell’audio visivo anche da un punto di vista promozionale e turistico, oltre alle ricadute in termini di lavoro sul territorio. Nel 2021, sono state 11 le domande di accesso ai benefici del "film fund", di cui tre finanziati. Sostegno logistico e assistenza sono stati accordati a 6 progetti che hanno girato in Valle (tra cui "Gucci" con Lady Gaga e il programma TV "Turisti per caso"). Non è possibile svelare tutti i progetti che verranno proposti, anche per questioni di riservatezza chiesta dalle produzioni, ma possiamo garantire che nei prossimi anni ci saranno importanti produzioni che lavoreranno nella nostra regione. Sicuramente, possiamo anticipare che verrà girata a inizio 2022 la quinta edizione della serie del "Vicequestore Rocco Schiavone” e che sono partite le riprese delle “Otto montagne”.»

«Il lavoro di contatto e promozione con le produzioni è quotidiano - ha aggiunto l'Assessore Guichardaz -. La Film Commission ha partecipato a diversi eventi di promozione, è stata coinvolta in corsi di formazione e specializzazione. Tutte attività importanti, organizzate sempre tenendo conto del budget ristretto di cui si ha disponibilità

Il Consigliere Lavy, nella replica, ha evidenziato: «La base è buona, manca la programmazione. Certo, il settore è difficile, i progetti vengono concretizzati anche all'ultimo minuto, ma valuto necessaria una maggiore accortezza per attivare contatti predefiniti con le produzioni. Mi ritengo soddisfatto della risposta, invito l'Assessore ad adoperarsi affinché nei prossimi anni la Valle d'Aosta resti scenario di nuovi progetti

 MM

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Comunicato n° 357 del 10 giugno 2021
Interpellanza sul rilancio turistico della Valle d'Aosta

Il tema del rilancio turistico della Valle d'Aosta è tornato al centro della discussione del Consiglio Valle nella seduta del 10 giugno 2021: il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale per fare il punto sulle iniziative in vista della stagione estiva e in prospettiva di quella invernale.

«Vorremmo conoscere le attività promozionali ad oggi poste in essere dall'Assessorato per promuovere la Valle d'Aosta nell'estate che sta iniziando e l'ammontare delle relative spese - ha precisato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Pensando poi al prossimo inverno, ci sono state interlocuzioni o sono già stati definiti protocolli di intesa o altre forme contrattuali con associazioni di categoria e/o enti per l'organizzazione di eventi promozionali o di intrattenimento? L'industria della neve è stata fortemente danneggiata: per sostenerla, c'è l'intenzione di avviare nel corso dell'estate una campagna promozionale, ben strutturata?»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, evidenziato come «l'imminente stagione estiva vedrà l'Italia come punto di ripartenza per la domanda turistica interna e che gli indicatori considerano la montagna quale meta privilegiata, i cui ampi spazi garantiscono un naturale distanziamento sociale», ha riferito: «Ci siamo sinora concentrati sul mercato nazionale: da pochi giorni si è avviata la campagna di brand che nella sua ideazione tiene conto che nelle persone sono emersi bisogni fondamentali di riconnettersi, di riscoprire la normalità e abitudini sacrificate per troppo tempo. Lo slogan scelto è allora "ritrovati qui": questa campagna ci invita a ritrovare noi stessi in Valle d'Aosta, un luogo che può aiutarsi perché non ha mai perso la propria identità e i propri valori. Fino al 21 giugno ci saranno pagine pubblicitarie sui principali quotidiani e riviste, mentre dal 15 giugno prende avvio la campagna televisiva, con uno spot dal taglio emozionale coinvolgente sul tema dello spazio, con una copertura di circa 500 passaggi. Parallelamente, è stata programmata una campagna digital con apposita profilazione e tra giugno e agosto ci saranno 42 mila passaggi nelle sale cinematografiche del circuito Rai del Piemonte, Lombardia, Liguria e città di Roma. Ma la promozione si articola su altre numerose iniziative verticali per far conoscere particolari segmenti di prodotto (turismo culturale, religioso, wellness, enogastronomia, sport outdoor)

«Riguardo invece ai mercati esteri - ha aggiunto l'Assessore Guichardaz -, sono state effettuate azioni di diffusione di comunicati e cartelle stampa che hanno dato luogo alla pubblicazione di articoli su carta e web. A seguito del miglioramento della situazione pandemica, sono state pianificate attività di viaggi di familiarizzazione per operatori dell'informazione e tour operator già nel corso dell'estate

L'Assessore al turismo ha quindi specificato: «La campagna estiva è già stata condivisa con tutti i consorzi degli operatori turistici e vogliamo rafforzare ulteriormente questa collaborazione, tanto che abbiamo istituto un tavolo di concertazione. Prima ancora della stagione invernale, abbiamo già definito la campagna autunnale, riferita in particolare al turismo lento, alla cultura, all'enogastronomia, rivolta al turismo di prossimità. Per l'inverno, oltre a partecipazione a fiere, è prevista la produzione di spot video e la realizzazione di una campagna coordinata cross mediale stampa, tv e web. Tutto questo, in coordinamento con i principali attori dell'outdoor invernale regionale. Considerate le limitate risorse disponibili, se raffrontate a quelle in disponibilità ad alcuni “competitor”, la diffusione di queste campagne promozionali è uno sforzo enorme che va riconosciuto alle nostre strutture, che fanno davvero l'impossibile

Il Vicecapogruppo Aggravi ha replicato: «Ci ritroveremo qui, proprio come ci indica lo slogan, ma per valutare se queste attività si saranno rivelate utili. Ben venga prevedere tutta una serie di nobili e valide iniziative, ma bisogna poi analizzare le informazioni per capire se siano riuscite; in questo senso, è necessario lavorare di più sulla conoscenza dei dati. Il mercato estero oggi ha più difficoltà, ma occorre coltivarlo per il lungo periodo, considerando che sono realtà in cui c'è maggiore disponibilità di spesa e la cui lontananza comporta pernottamenti più lunghi; è così che si possono occupare periodi dell'anno non particolarmente appetibili. Sottolineo ancora una volta l'esigenza di sostenere le attività turistiche del commercio e della ristorazione che hanno subito i maggiori contraccolpi dalle misure per il contenimento del contagio da Covid

 

MM

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Comunicato n° 358 del 10 giugno 2021
I Consiglieri Malacrinò e Aggravi hanno illustrato l'Assestamento di bilancio e le misure a sostegno dell'economia

 

Nella seduta del 10 giugno 2021, il Consiglio Valle ha iscritto in via d'urgenza l'Assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2021 che contiene misure di sostegno all’economia regionale conseguenti al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione per il triennio 2021-2023.

Il disegno di legge è stato illustrato all'Aula dai Consiglieri Antonino Malacrinò (PCP), relatore di maggioranza, e Stefano Aggravi (Lega VdA), relatore di minoranza.

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), ha evidenziato come questo provvedimento sia «il più importante e il più atteso che approveremo nel corso di questo anno: un intervento che mette in campo 129 milioni di euro con l'arduo compito di riuscire a mitigare una crisi economica e sociale che è grave quanto l'emergenza epidemiologica. Difficilmente le norme riescono ad accontentare tutti ma crediamo di aver messo in campo un intervento piuttosto completo, che mette assieme passato, presente e futuro, cercando in qualche modo di ristorare le imprese per i danni subiti, dare un sostegno a famiglie e lavoratori e incentivare le misure per gli investimenti. In questo momento riteniamo fondamentale dare un forte impulso all'economia, mettendo a disposizione 80 milioni di euro, che si affiancano a misure nazionali già approvate e ad altre che ci auguriamo siano adottate.»

«Oltre alle somme messe a disposizione dalla Regione - ha aggiunto Malacrinò - ci sono alcuni provvedimenti importanti che dovrebbero avere un effetto leva, come i contributi per gli investimenti, dove a fronte di un incentivo del 30%, l'impresa deve investire il restante 70%, o gli interventi a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità. Il provvedimento interviene su tutte le fasce di reddito con particolare attenzione a quelle più deboli: l'esenzione dal pagamento dell'addizionale Irpef per i redditi fino a 15 mila euro, il sostegno alle famiglie che hanno avuto una riduzione dell'attività lavorativa o del reddito, il dimezzamento dei canoni di locazione per il periodo ottobre 2020 e marzo 2021 a favore di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale. La nostra forza politica non può che accogliere favorevolmente tutto ciò che verrà fatto in materia di politiche del lavoro a sostegno dell'occupazione, per le quali sono messi a disposizione fondi per 19 milioni di euro. Sottolineo, infine, come questo lavoro sia il frutto dell'importante e fattiva collaborazione della Giunta con tutti i gruppi consiliari e la partecipazione a più riprese degli attori economici e sociali oltre che delle strutture regionali.»

«Queste misure potevano, dovevano arrivare prima - ha detto il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -, ma oggi abbiamo la certezza che questo lavoro possa finalmente concretizzarsi con le dovute erogazioni dei sostegni regionali all'imprenditoria, al mondo del lavoro, alle professioni di montagna e alle famiglie valdostane. I gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie hanno voluto formulare sin da subito due proposte di carattere sociale - il sostegno alle famiglie attraverso un contributo di due mensilità parametrato alla propria situazione economica e gli interventi a favore degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica con un contributo del 50% del canone di locazione da ottobre 2020 a marzo 2021 - oltre che il potenziamento delle misure di politiche di accesso al credito, che hanno trovato la convergenza necessaria da parte della maggior parte dei componenti del tavolo di lavoro costituito per l'elaborazione di questa legge.»

«Si sono perfezionate - ha proseguito Aggravi - alcune importanti misure che intendono fornire un aiuto il più diretto e semplice possibile alle nostre imprese ed esercenti attività imprenditoriale. Tra queste, il bonus a favore dei gestori di bed & breakfast, i contributi al settore agricolo, le misure di rilancio a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, i contributi agli investimenti nonché il bonus ai titolari di partita IVA, per il quale, oltre ai 20 milioni di euro previsti da questo disegno di legge, si aggiungono i fondi dello Stato nell'ambito del "Decreto Sostegni": quel Fondo Montagna frutto dell'attenzione che il nuovo Governo Draghi volle dare ai territori di montagna, anche a seguito della disastrosa mancata apertura stagione invernale, e che rappresenta il risultato di un'attenzione che va sicuramente potenziata anche con riferimento alle realtà più piccole, come la nostra, ma che per la prima volta dopo tempo comunque c'è stata.»

«Una particolare attenzione - ha evidenziato il Consigliere - è poi stata data alle misure di accesso al credito con contributi a fondo perso per il sostegno delle esigenze di liquidità delle imprese e degli esercenti libere professioni, misura che consentirà tra l'altro di potenziare l'effetto delle risorse regionali a garanzia, già stanziate nel corso del 2020 in collaborazione con la Chambre e i Confidi, nonché con l'istituzione del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. Un'altra misura che da sempre sosteniamo riguarda l'istituzione della "No Tax Area" per l'esercizio di imposta 2021 sull'addizionale regionale all'IRPEF a favore dei soggetti con reddito complessivo fino a 15.000 euro: una misura spesso oggetto di perplessità per il suo effetto quantitativo immediato, ma che costituisce un fattore di utilità marginale non banale per molti cittadini in difficoltà.»

«Come plausibile che sia - ha specificato il Vicecapogruppo della Lega VdA -, questo testo presenta alcune misure che non troveranno il nostro pieno sostegno: ad esempio, la misura a favore della patrimonializzazione delle società cooperative o dei loro consorzi che, purtroppo, riteniamo vada a dare una risposta soltanto a favore di una parte del mondo produttivo valdostano. Come forze di opposizione proponiamo sin da ora di lavorare insieme, in Commissione, a un provvedimento condiviso, rivolto a tutte le società che ogni giorno contribuiscono all'utile della nostra Valle, che possa dare una risposta concreta e seria in tal senso nei prossimi mesi.»

Sul disegno di legge sono stati depositati 14 emendamenti e due ordini del giorno sottoscritti da tutti i gruppi consiliari.

 

SC

 

 

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Comunicato n° 359 del 10 giugno 2021
Assestamento bilancio e misure sostegno economia: iniziato il dibattito generale

La seduta consiliare mattutina del 10 giugno 2021 si è conclusa con l'avvio del dibattito sull'Assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2021 che contiene misure di sostegno all’economia regionale conseguenti al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, si è soffermato sulla metodologia seguita per l'elaborazione della norma: «Si è partiti da una forte esigenza del territorio, su impulso del Governo, e ringrazio l'Assessore Bertschy per aver coordinato i lavori ed essersi speso in prima persona durante tutto questo periodo, in cui si è avviato un proficuo confronto, ulteriormente valorizzato grazie all'importante e determinante attività di raccordo e di rappresentanza della Chambre. Ho colto con piacere la disponibilità e la collaborazione di tutti i gruppi consiliari, con l'apporto di elementi che hanno completato e integrato il testo di legge, cosi come hanno fatto le organizzazioni sindacali. Si è voluto individuare i settori più penalizzati dalla crisi, riuscendo a meglio evidenziare la platea dei beneficiari. Successivamente sono stati indicati i diversi ambiti che potevano essere oggetto di sostegno, passando dall’aiuto all’impresa, al credito, all’aiuto al lavoro e all’aiuto alla persona. Lo si è fatto con la garanzia di assicurare la copertura finanziaria in modo che gli articoli che prevedono ristori possano garantire a tutti la possibilità di beneficiare di quanto previsto, e ci impegniamo a riallocare le risorse qualora queste siano ritenute insufficienti. La norma è stata confezionata anche tenendo conto delle problematiche riscontrate durante l’applicazione delle sui ristori dell’anno precedente. Riscontro con favore la ritrovata centralità del Consiglio regionale e quanto questo metodo di lavoro sia stato funzionale: invito il Presidente della Regione a raccogliere questa suggestione. E questo per dare più efficienza e rapidità all’azione politica del Governo e del Consiglio, soprattutto in un momento in cui i concetti di strategia, efficacia e rapidità sono fondamentali.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, si è augurato che con questo provvedimento si possa «rispondere in maniera completa e robusta alla situazione di crisi. L'impianto di legge si poggia su 5 pilastri. Il primo, quello più corposo, è legato ai bonus per chi è stato colpito pesantemente dalle chiusure e dalle limitazioni, andando ad allocare quasi 50 milioni di euro, con interventi confezionati su misura per la nostra comunità. Il secondo pilastro sono le misure a sostegno dei lavoratori: 19 milioni di euro cui si aggiungono 2 milioni di euro che finanziano chi non ha avuto gli ammortizzatori sociali e 4 milioni a integrazione degli ammortizzatori. Il terzo sono le misure di accesso al credito: un lavoro non facile, ma la Chambre e le associazioni di categoria ci hanno aiutati facendo sì che il risultato potrà dare una risposta alle nostre aziende. Il quarto pilastro, che riteniamo fondamentale, è quello legato agli investimenti: ci sono delle belle opportunità per le aziende che decideranno di investire, con un sostegno del 30%, sia per le piccole che per le medie e grandi aziende; inoltre, l'investimento potrà essere concretizzato nell'arco di un anno, non obbligando così gli imprenditori a fare tutto subito. Il quinto pilastro è il sostegno alle famiglie e alle situazioni di povertà: abbiamo inserito la "No Tax Area" con un'attenzione a chi è in seria difficoltà. Importante ricordare anche l'articolo che introduce la possibilità per la Giunta di poter rimodulare, con propria delibera, gli aiuti di spesa, evitando così il cosiddetto "click day" in modo da poter dare aiuti a tutti. Siamo arrivati lunghi, ma la proposta di oggi è completa e siamo convinti di poter dare un sostegno concreto alla nostra comunità. Con questo disegno di legge, il Consiglio ha ripreso in mano il proprio ruolo di legislatore; ora è fondamentale che la Giunta sia rapida nell'erogare i sostegni alle imprese e ai lavoratori.»

Il Consigliere Giulio Grosjacques (UV) ha evidenziato: «Il tempo non è stato sprecato: ci troviamo davanti a una manovra straordinaria, per entità sia di risorse sia di persone che ne saranno beneficiarie. La centralità del Consiglio è stata declinata nei tavoli di lavoro che hanno arricchito il confronto: non ci sono stati momenti di rottura, i Consiglieri di minoranza hanno contribuito fattivamente a questo provvedimento; grande aiuto anche dalla Chambre e delle organizzazioni sindacali, con un notevole lavoro di sintesi. Nel complesso, una risposta è stata data a tutti. Sono stati fatti degli sforzi e nessuno sarà escluso. È stata attribuita pari dignità a tutti: non abbiamo fatto distinzioni territoriali, tra comuni turistici o meno: è questo un segno di grande attenzione nei confronti delle attività presenti in tutte le nostre località. Oggi discuteremo di alcuni emendamenti che vanno nella direzione delle esigenze formulate dagli Enti locali, in particolare riguardo alla prosecuzione della validità delle concessioni edilizie e deli atti urbanistici non perfezionati nel periodo di pandemia. Con questo stesso metodo di lavoro, dovremo concentrarci sull'individuazione di misure per la ripartenza: il punto di partenza sono i 19 milioni previsti dal Piano di politiche del lavoro. Dovremo dare ulteriori risposte alle famiglie e alle aziende: non ci dobbiamo fermare, ma avviare un programma di investimenti per il rilancio della nostra economia.»

Le Conseiller de Pour l'Autonomie Augusto Rollandin, a exprimé «un regret: pendant cette période on aurait pu adopter une série de petites interventions qui auraient donné des réponses concrètes à nos entreprises: on aurait démontré que nous sommes une véritable Région autonome, sans devoir attendre les décisions de l'Etat. Aujourd'hui, c'est néanmoins une journée importante, qui est le résultat d'un travail commun.» Per il Consigliere, «questo lavoro collegiale non è un miscelare le varie forze politiche, ma è il prendere atto che c'è una situazione straordinaria che va affrontata seriamente. Oggi, non risolviamo tutto: dovremo ora sollecitare gli uffici affinché non vi siano procedure troppo farraginose che rallentino l'erogazione dei sostegni a chi ha sofferto di più in questi mesi. Per una volta, questa Regione ha dato un segnale importante di quello che insieme si può fare, senza trovare trucchetti sul chi fa che cosa. Il Consiglio nella sua interezza voterà questo provvedimento: è un segnale che si sta andando nella giusta direzione.»

I lavori sono sospesi: riprendono oggi, alle ore 15.00

 

SC-MM

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Comunicato n° 360 del 10 giugno 2021
Concluso il dibattito generale sull'Assestamento di bilancio e misure a sostegno dell'economia

 

La seduta consiliare pomeridiana del 10 giugno 2021 ha visto la prosecuzione del dibattito sull'Assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2021 che contiene misure di sostegno all’economia regionale conseguenti al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che si è concluso con le repliche del Presidente della Regione e degli Assessori.

Il Capogruppo della Lega Vda, Andrea Manfrin, ha concentrato l'attenzione sugli aspetti sociali: «Per la prima volta questo tema viene posto al centro delle scelte politiche, si interviene in maniera netta a sostegno delle famiglie e al contrasto alla povertà. Il cuore degli interventi sociali è la misura a sostegno delle famiglie: con uno stanziamento di tre milioni di euro agiamo su due livelli, sui nuclei che vivono sotto soglia di sussistenza e su quelli con Isee basso. Una disposizione che centra due obiettivi: sostenere la capacità di spesa e sostentamento, ma anche stimolare i consumi. Una disposizione che supporta la pietra angolare della nostra società: la famiglia. Ma ci sono altre importanti misure in questo ambito, tra cui l'abbattimento del canone di locazione degli alloggi ERP per le fasce più deboli. Infine, merita rimarcare una misura che va incontro al settore delle autovetture a servizio pubblico e veicoli a noleggio con conducente: una categoria di lavoratori che ci aveva rappresentato le proprie necessità e che oggi vedono concretizzata una loro richiesta: l'esenzione del pagamento della tassa automobilistica.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha sostenuto che «le piazze e le persone non ci lasciavano indifferenti ed è stato fatto il possibile grazie all'impegno di tutti e altro potrà essere fatto con il secondo assestamento. Questa legge ha visto il lavoro di tutti i gruppi, delle parti sociali, dei rappresentanti delle imprese e delle professioni della montagna riuniti attorno a un tavolo, dando vita ad un testo che crediamo possa dare una risposta completa al tessuto economico e sociale della nostra regione. Un lavoro faticoso, di mediazione, di attriti, ma anche di belle collaborazioni tra chi siede nei banchi opposti in quest'Aula, dando la centralità che merita a questo Consiglio. Questo provvedimento incide sulla platea più ampia possibile, con misure più facili e accessibili come l’intervento a sostegno della locazione alle fasce più basse degli alloggi ERP o i bonus a imprese agricole e gestori di B&B e con contributi - penso alle Partite IVA - che integrano quanto fatto dallo Stato e che non tengono conto dell'annualità bensì del periodo autunno-inverno in cui la montagna è stata fortemente penalizzata. Dà aiuto anche ai lavoratori svantaggiati che hanno perso o che non hanno potuto svolgere la propria attività, in particolare vorrei citare le guide alpine, figure fondamentali non solo per l’aspetto turistico, ma soprattutto per l’aspetto della sicurezza. Non abbiamo trovato condivisione sulla misura a favore della patrimonializzazione delle cooperative e dei consorzi, ma noi riteniamo che questi rivestano un ruolo centrale nella comunità. Penso anche ai servizi per le famiglie, con contributi a favore di asili nido, tate familiari, al potenziamento degli insegnanti di sostegno e dei bidelli, alla copertura delle spese per il funzionamento della rete ospedaliera di questa fase pandemica. Abbiamo anche cercato di porre attenzione al rilancio e non solo alle perdite: abbiamo quindi previsto interventi in materia di politiche del lavoro, sostenendo le imprese attraverso contributi a fondo perduto per gli investimenti, rilanciando il commercio e i prodotti regionali di qualità.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha evidenziato: «Oggi il Consiglio ha concluso la propria azione, la palla passa alla Giunta e all'Amministrazione che devono provvedere alle varie delibere e procedure attuative. Non è vero che i soldi ci sono da domani: capiamo la situazione e i meccanismi che si devono seguire, ma la gente ha bisogno di risposte immediate per poter girare pagina e ripartire. L'auspicio è che non ci siano ritardi nell'erogazione dei contributi previsti da questa legge: prima arrivano e meglio è.»

Per il Consigliere dell'UV Renzo Testolin, «questo disegno di legge si può definire attento, puntuale ed equilibrato, fa tesoro di quanto prodotto già nella scorsa Legislatura, in cui sono state prodotte delle misure ora affinate e migliorate. Le cifre sono importanti: i contributi per 50 milioni di euro previsti per i soli ristori equivalgono a circa 3.000 stipendi per un anno. Sovente si guardano i grandi numeri e si perdono le peculiarità dei piccoli investimenti: per noi hanno un grande valore anche quelli e qui abbiamo cercato di porvi attenzione. Così come grande attenzione è stata data al lavoro, con risorse che saranno allocate per il sostegno alle politiche del lavoro. Si è data attenzione e dignità alle professioni della montagna con una interlocuzione puntuale e costante con maestri di sci e guide alpine. Si tratta di misure che possono dare risposte concrete e semplici a favore di chi ha bisogno di risorse per fare investimenti o per ristrutturare la propria attività o la propria situazione finanziaria. La nostra economia ha bisogno di essere rilanciata: qui abbiamo trovato un equilibrio tra le varie sensibilità, che ha portato attenzione a settori prima non sufficientemente presi in carico. Nei prossimi mesi ci saranno 150 milioni di risorse fresche in mano ai valdostani per fare investimenti, per garantire occupazione, per ripartire in maniera serena. Il fulcro è sempre il lavoro. Investimenti e rilancio rappresentano la vera spinta sociale: la socialità in questi articoli si trova soprattutto nella possibilità di garantire un futuro lavorativo, anche attraverso il sostegno al comparto cooperativistico, che rappresenta almeno 1.500 lavoratori e che ha sofferto come gli altri comparti in questa pandemia. Con questo disegno di legge, la Valle d'Aosta sottolinea con forza la sua prerogativa di terra alta, di voler attenzionare tutte le realtà che la compongono, senza lasciare indietro nessuno, dando dignità a tutti i comuni e a tutti i lavoratori. Ogni iniziativa dà delle risposte, che dovranno essere chiare e comprensibili ai beneficiari. Le risorse messe a disposizione sono state calcolate con un'approssimazione molto vicina a quella che potrà essere la soddisfazione di tutti i richiedenti: non si dovrà quindi fare una corsa sfrenata per arrivare a inserire delle domande. Ci sarà spazio nel prossimo assestamento per identificare le dimenticanze o le situazioni che non sono state raggiunte con questo provvedimento. Questo è lo spirito che fa onore alla politica e che ci ha permesso di lavorare in questi mesi in maniera proficua.»

«C'è bisogno di fare presto - ha puntualizzato il Consigliere Mauro Baccega (PlA) -: ci sono operatori economici, famiglie, imprese, che aspettano che la politica dopo anni di esasperazione e difficoltà esca dal tunnel e dia una spallata all'emergenza Covid. Molte imprese hanno chiuso, tante sono anche quelle al collasso; le proteste di piazza, la disperazione che abbiamo visto negli occhi della gente, la paura di perdere il lavoro dopo il blocco dei licenziamenti devono farci riflettere e dare il via senza indugi a questo provvedimento di ristoro. Sono importanti i sostegni agli aspetti di carattere sociale, andando incontro alle fasce più deboli. Per la sanità c'è una risposta concreta, grazie alla disponibilità di risorse finanziarie che vanno utilizzate al meglio; rilevo con favore stanziamenti per le strutture a gestione USL di Variney e Morgex. L'obiettivo era quello di non dimenticare nessuno, ma per non allungare ancora i tempi non ci siamo riusciti: abbiamo allora presentato un ordine del giorno, concordato con tutte le forze politiche dell'Assemblea, per le attività dei locali di intrattenimento stagionali non contemplati in questa norma perché occorre attendere nuove disposizioni nazionali e per sostenerle nella prossima variazione di bilancio.»

Per il Consigliere Andrea Padovani (PCP), «questo disegno di legge riesce a dare le giuste risposte a quelle persone che hanno patito di più la crisi economica dovuta alla pandemia: penso alle attività del settore turismo, così colpite per la mancata partenza della stagione invernale, e alle Partite IVA; penso che l'intervento sulle politiche del lavoro sia importante, penso alle piccole imprese e alle cooperative che rappresentano una rete di tenuta sociale della nostra regione, penso ai dipendenti che hanno perso il lavoro e che non usufruiscono più della Naspi e che qui trovano risposte e agli abitanti delle case popolari. In questo testo, c'è anche un imponente intervento di sostegno ai Livelli essenziali di assistenza. Si poteva fare di più sull'irpef, ma questo è un buon punto di partenza. Anche per quanto riguarda la scuola, c'è grande attenzione agli studenti con disabilità attraverso un importante investimento per l'assunzione di insegnanti di sostegno e un importante investimento per chi ha difficoltà a lasciare i bimbi al nido. Con questo provvedimento non si lascia indietro nessuno.»

Il Consigliere Paolo Cretier (PCP) ha parlato del settore dell'agricoltura: «Questi mesi hanno costretto il comparto a reinventarsi e l'inventiva non manca. Ma i costi fissi non sono cambiati, anzi, sono aumentati. Questa norma prevede contributi rivolti agli iscritti alla sezione dei coltivatori diretti, aiuti per prodotti alimentari di qualità, aiuti alle società cooperative. Voglio poi citare il rimborso chilometrico per gli addetti alle sistemazioni idraulico forestali per gli anni 2011-2019. Consiglio gli agricoltori ad appoggiarsi alle associazioni di categoria per conoscere tutti i dettagli e rispettare i termini precisi per l'ottenimento degli aiuti. Si poteva fare di più? Non è stato possibile ottenere una copertura totale dei costi, ma gli interventi sono stati tarati per aiutare le imprese agricole in difficoltà, per compensare gli aumenti dei costi e sopperire mancato guadagno e alle cooperative per chiudere i bilanci. La sola passione dei nostri agricoltori eroici purtroppo non paga i debiti e i mutui, ma questo provvedimento rappresenta un tassello per la ripartenza.»

Le repliche della Giunta

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha confermato la disponibilità «mia personale e di tutta la Giunta di dare continuità a questo metodo di lavoro: non dobbiamo dividerci sulle cose da fare e sulle risposte da dare ai cittadini. questi mesi di lavoro ci hanno permesso di crescere, di conoscerci meglio, di superare gli ostacoli e costruire un provvedimento tanto importante. Lo scorso anno abbiamo scontato l'aver portato in Aula un testo di legge la cui attuazione ha comportato difficoltà. Oggi concludiamo un percorso ben diverso: questa è la legge di tutti noi, è la risposta migliore che possiamo dare oggi alla comunità. É la legge Valle d'Aosta perché non ci saranno altre Regioni che daranno risposta alla crisi invernale coi punti fermi che abbiamo definito noi. É una crescita anche del sistema: grazie alla Chambre per il lavoro portato avanti, grazie alla rete che le associazioni stanno conducendo nei rispettivi settori, e penso in particolare all'Avif, ai maestri di sci: le risorse del fondo montagna ci permettono di completare con i nostri stanziamenti la risposta alla comunità. Dobbiamo continuare a lavorare, consci delle criticità ancora da risolvere, in primis la mancanza di banche dati precise per costruire i nostri provvedimenti legislativi e la mancanza di agenzie di cui avvalersi per accelerare le risposte: chiederemo alle strutture regionali un supplemento di lavoro perché la comunità aspetta i contributi. Nella stesura di questo provvedimento abbiamo dimostrato molta maturità e senso di responsabilità, soprattutto i Consiglieri di opposizione; il parlarsi ci ha portato a costruire una legge migliore. Il lavoro da fare è ancora tanto: verificheremo di volta in volta la capacità di risposta delle misure previste, gli eventuali risparmi ottenuti e dovremo essere capaci di sopperire alle carenze che potranno evidenziarsi. Confermiamo l'impegno di lavorare nella direzione di dare risposte alla comunità.»

L'Assessore alle finanze Carlo Marzi ha osservato: «Abbiamo fatto tutto il possibile, rispettando le tempistiche che avevamo sempre comunicato, e ognuno di noi ha fatto un passo indietro a titolo individuale per poi farne uno avanti tutti insieme come Consiglio: siamo arrivati all'approvazione di una legge che inietta in un tessuto sociale e economico in difficoltà come quello valdostano almeno 129 milioni di euro. E non è un fatto scontato e neanche da sottovalutare. Come non era scontato dimostrare la collaborazione all'interno del Consiglio: è un messaggio politico forte che lanciamo alla Valle d'Aosta; un messaggio che negli ultimi anni non avevamo dato. Altre iniziative in questo periodo sono state portate avanti a sostegno del territorio (ad esempio la legge sulla moratoria dei mutui e il prossimo disegno di ristrutturazione delle posizioni debitorie deteriorate presso Finaosta), si sono aperte interlocuzioni che si cercavano da anni con Mediocredito centrale sia da parte regionale che da parte della Finanziaria regionale che in questi mesi e con questa legge si concretizzano ora e per il futuro grazie al lavoro di collaborazione con l'Associazione bancaria italiana. Con la Chambre, con le rappresentanze sindacali e coi Confidi la collaborazione è stata reale e operativa. Con il lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi e che continueremo a fare stiamo riuscendo a unire i puntini per comporre un messaggio univoco: ci trasformiamo in un simbolo, ovvero nell'unione delle differenze per giungere a un risultato finale migliore e indicativo di tutte le parti che lo hanno composto. Tutto questo sarebbe impossibile da realizzare senza l'apporto di tutti superando con umiltà il singolo merito da parte di un solo individuo, chiunque esso sia

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «la sfida è stata lanciata fin dall'inizio della Legislatura: questo è il risultato di un lavoro di squadra e della responsabilizzazione dei 35 Consiglieri unitamente alle rappresentanze delle varie categorie. Il rilancio avviene solo se si guarda al di là degli interessi di bottega e della propria corporazione: quando la politica e la società guardano allo stesso obiettivo, senza pregiudizi ideologici, si può davvero correre per un risultato comune. Ringrazio i dirigenti, i funzionari e tutto il personale della Regione, che hanno contributo a sovvertire un'idea cialtrona di una pubblica amministrazione inefficiente e lontana dai bisogni dei cittadini: mai come ora hanno dimostrato valore e adattamento alle necessità delle persone e della politica. Sui temi importanti non ci si divide, ma si trovano punti di incontro per la collettività. Ringrazio per il grande lavoro di coordinamento il Presidente della Chambre e le rappresentanze delle imprese turistiche che hanno sempre avanzato richieste coerenti e comprensibili. Con questo disegno di legge abbiamo preso a riferimento lassi temporale più adeguati alla nostra realtà di montagna, che si discostano da quelli nazionali e si concentrano sul periodo invernale. Queste sono le misure migliori possibili stante i tempi e le disponibilità finanziarie, guardando a una platea più ampia possibile, senza impantanarci nei casi singoli. Abbiamo adottato provvedimenti che vanno nella direzione di aiutare anche indirettamente operatori commerciali, turistici e maestranze, come i tamponi per turisti e non residenti. Ricordo anche che, con un trasferimento di risorse, abbiamo stanziato 500 mila euro nel settore della promozione. Questo è un bel percorso, una bella prova di responsabilità politica.»

«Questa è la politica che il territorio ci chiede ed è un esempio da mantenere - ha detto l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet -. Con questa legge si accorda la giusta considerazione alle aziende agricole che non rappresentano solo delle attività produttive, ma sono custodi e presidi, spesso in quota, del territorio, che abitano e in cui lavorano. Il voucher dei prodotti è un'importante occasione di rilancio per l'agricoltura, ma anche per il turismo e per il piccolo commercio che ha fatto la differenza coi servizi garantiti nel periodo pandemico; è un'iniziativa nata un anno fa, in un momento tanto complicato e oggi si conclude un percorso fatto bene. Voglio anche citare gli aiuti strategici alle cooperative e ai loro consorzi che garantiscono importanti ricadute occupazionali e ricordare che questa manovra non è solo ristoro, ma anche rilancio: gli investimenti previsti vanno incontro alle esigenze delle categorie. Importante anche il pagamento del rimborso chilometrico agli addetti idraulico forestali. Ringrazio tutti i colleghi, i funzionari e, in particolare, le opposizioni che a tempo di record hanno lavorato con atteggiamento costruttivo e propositivo

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a conclu le débat, en avouant «une grande satisfaction pour ce résultat, pour le contenu de cette loi qui sera essentielle pour le tissu économique et social valdôtain. C'est une mesure penchée sur la reprise, visant le redémarrage de l'économie et cohérente et intégrée avec les dispositions nationales. La satisfaction est due aussi au travail de coordination technique et au parcours politique qui a conduit à ce texte. Un parcours qui a cherché le plus grand partage entre les forces politiques, les forces sociales et économiques, et le grand travail des Assesseurs, en particulier Luigi Bertschy et Carlo Marzi. C'est le système des autonomies valdôtaines qui a fait un très bon service à la Vallée d'Aoste et aux Valdôtains. Nous devons nous engager tous pour essayer de rendre ordinaire ce type de parcours qui était extraordinaire: le dialogue et le partage sont un moyen pour épargner du temps et pour obtenir des résultats.»

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 361 del 10 giugno 2021
Approvate le misure di sostegno all'economia regionale conseguenti alla pandemia da Covid-19

Nell seduta pomeridiana del 10 giugno 2021, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'assestamento al bilancio di previsione della Regione per il 2021, che contiene misure di sostegno all’economia regionale connesse al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e prima variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021/2023.

L'Assemblea ha anche approvato due ordini del giorno sottoscritti da tutti i gruppi consiliari. Il primo, illustrato dal Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, è volto a evitare il "click day" e impegna il Governo regionale a rifinanziare le misure previste negli articoli di sostegno al reddito per le imprese, i lavoratori e le famiglie tramite nuove risorse nell'eventualità in cui le disponibilità stanziate non dovessero rivelarsi sufficienti a esaurire le richieste degli aventi diritto. La seconda iniziativa, illustrato dal Consigliere Mauro Baccega (PlA), impegna il Governo regionale a prevedere nella successiva variazione di bilancio un bonus una tantum a fondo perduto per gli operatori economici titolari o che operano nei locali di intrattenimento e da ballo che, avendo solo la stagionalità estiva, non possono accedere al bonus già previsto nel disegno di legge, a completamento degli eventuali ristori previsti dallo Stato.

Il disegno di legge, presentato dalla Giunta l'8 giugno, si compone si compone di 64 articoli, che incrementano il bilancio 2021 di 129 milioni di euro a valere sull'avanzo di amministrazione 2020, di cui 80 milioni destinati alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie colpiti dalla pandemia.

Nell'ambito delle misure di sostegno economico 20 milioni di euro sono destinati ai bonus per i titolari di Partita IVA (cui si affiancano 29 milioni dello Stato), 13 milioni agli investimenti, 3 milioni per il sostegno alla liquidità delle imprese e delle libere professioni, 3 milioni per le misure di rilancio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, 2 milioni alle imprese di grandi dimensioni, 1 milione 300 mila per il settore agricolo, 200.000 euro per i bed&breakfast, cui si aggiungono 5 milioni di euro per il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. Per gli interventi in materia di politiche del lavoro sono previsti 19 milioni di euro, cui si aggiungono 6 milioni di euro per i lavoratori dipendenti; alle professioni della montagna vanno 1,7 milioni di euro. Vi sono poi 3 milioni di euro di misure a sostegno delle famiglie e 320 mila euro per gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Inoltre, sono stanziati 27,6 milioni di euro per il finanziamento straordinario della spesa sanitaria regionale per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e 3 milioni di euro per il potenziamento dei servizi all'istruzione.

 

SC

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Comunicato n° 362 del 10 giugno 2021
Interpellanza sulla politica di sviluppo industriale della bassa Valle

 

Nella seduta consiliare del 10 giugno 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sull'opportunità di promuovere politiche di sviluppo industriale per la bassa Valle illustrando un'interpellanza.

«Abbiamo appreso che nell'ex area Olivetti a Scarmagno nascerà un mega impianto dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio -  ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis -:  visto che la domanda di batterie è sempre più crescente e tenuto conto che in Valle d’Aosta ci sono immobili non locati che potrebbero essere adattati alle realtà industriali attuali, vorremmo sapere se ci siano stati contatti con la società Italvolt che si occuperà dell'impianto piemontese e se si ritenga di voler sfruttare al meglio questa occasione. Infine, ci chiediamo se si intenda promuovere una politica di sviluppo dedicata alla bassa Valle e ai suoi siti produttivi oggi dismessi, in modo da promuovere iniziative di "distretto" che possano legarsi e svilupparsi a fronte di questa nuova realtà, così come fu ai tempi della ex Olivetti

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha specificato: «L'attenzione che il Consiglio e la quarta Commissione stanno dando al rilancio della politica industriale per la regione e in particolare per la bassa Valle è da stimolo per costruire una strategia per occupare quegli immobili inutilizzati ormai da tempo. In merito all'impianto a Scarmagno, c'è stato da parte nostra, in collaborazione con Confindustria VdA, un inizio di contatti. Si è tenuto un incontro in cui Italvolt ci ha illustrato il progetto: un investimento di più di tre miliardi, con una previsione di 4.000 posti di lavoro; l'inizio dei lavori è previsto nel 2022 e entro il 2024 lo stabilimento sarà completato. La presentazione da parte di Italvolt ha fatto presagire qualche possibilità di lavoro: approfondiremo certamente la questione. Intendiamo continuare a coltivare questa opportunità, ma solo a fronte della certezza di concretizzazione dell'investimento. Le condizioni di interesse per le nostre aziende ci sono

«Vogliamo ovviamente costruire una strategia di sviluppo - ha precisato l'Assessore Bertschy -, senza però limitarci all'aspetto dell'insediamento di aziende sul territorio, ma strutturando un sistema che ne permetta il consolidamento, prevedendo tra l'altro la formazione dei lavoratori. Per gli immobili in disuso dobbiamo costruire con VdA Structure, comuni e associazioni potenzialmente interessate le condizioni per attrarre altri settori in via di sviluppo. Un lavoro a tutto tondo, quindi: dobbiamo seminare oggi per poter raccogliere nel breve e medio periodo occasioni di sviluppo importanti per la nostra regione

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Sappiamo quanto non sia semplice affittare gli immobili in attesa di destinazione d'uso, spesso non in buono stato di conservazione, ma si tratta di stabilimenti che non creano né sviluppo né occupazione. A livello organizzativo, bisogna essere attenti a tutte le opportunità, a maggior ragione in un momento di crisi come l'attuale, coltivando la collaborazione con gli enti coinvolti. Investire sulle tecnologie, sostenere i progetti di ricerca e sviluppo, prevedere erogazioni di fondi per le aziende interessate all'insediamento in Valle d'Aosta e utilizzare al meglio le risorse del Recovery fund saranno le strategie migliori per far ripartire un settore di cui la Valle d'Aosta ha bisogno

 

MM

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Comunicato n° 363 del 10 giugno 2021
Interpellanza sui cantieri della strada statale 26 verso l'alta Valle

 

La presenza di cantieri nel tratto di strada statale 26 tra Aosta e l'alta Valle è stata al centro dell'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 10 giugno 2021 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Ci sono pervenute numerose segnalazioni che riferiscono di ritardi conseguenti a questi lavori: i pendolari sono costretti ad allungare di almeno 15 minuti il tempo di percorrenza - ha spiegato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Sono cantieri di competenza regionale? Se si tratta di cantieri di competenza di altri enti, ci sono state interlocuzioni in merito alla programmazione ed esecuzione dei lavori? Vorrei anche sapere come l'Assessore intenda ovviare a questa problematica.» 

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha sottolineato che «l’apertura di diversi cantieri nel tratto verso l’alta Valle, che sono tutti di competenza ANAS, è frutto di programmazioni che sommano - per un totale di 15 mln di euro - ai lavori 2021 ulteriori lavori che dovevano essere cantierizzati nel 2020 e per il Covid non si sono potuti fare. È inevitabile quindi che il numero di cantieri aperti porti a un rallentamento della circolazione: sappiamo bene, nel contempo, che le lavorazioni, necessarie al mantenimento della sicurezza stradale, possono essere svolte nella nostra regione solo nei pochi mesi dell’anno meteorologicamente favorevoli, sia in termini di temperature che di precipitazioni e quest'anno sta piovendo quasi tutti i giorni. Il piano lavori sulla statale 26 comprende ripristini di ponti, viadotti e gallerie, manutenzione degli impianti a servizio della rete stradale, sostituzione e sistemazione delle barriere di sicurezza ed opere complementari, rifacimento di muri e pavimentazioni stradali, adeguamenti di impianti di illuminazione e antincendio, installazione di barriere paramassi. Al momento sono in corso sette interventi, cui si aggiungono i lavori di costruzione del metanodotto di trasporto regionale “Pollein-Pila-Valdigne”. Nei prossimi mesi saranno attivati altri tre cantieri a Courmayeur, Pré-Saint-Didier e tra Arvier e La Salle, cercando di evitare, per quanto possibile, sovrapposizioni.»

L'Assessore ha poi specificato che «l'investimento complessivo di ANAS nei piani quinquennali di manutenzione sulla rete viaria valdostana ammonta a circa 64,38 milioni di euro, la manutenzione programmata risulta oggettivamente rilevante ma bisogna ricordare che ANAS ha investito risorse professionali ed economiche che vanno nell’ottica di indurre un impatto positivo, sia in termini di miglioramento delle condizioni di sicurezza che nello svilupparsi, nell’immediato, di un piccolo indotto di natura economica sul territorio grazie all'avvio dei lavori. Credo che si possa ritenere tale intento apprezzabile: l’ingente investimento che ANAS ha dedicato al nostro territorio è segno concreto di una rinnovata attenzione, testimoniata anche dalle accelerazioni impresse negli ultimi mesi con il riavvio di riprogettazioni e opere datate quali quelle dei cantieri della riqualificazione della statale 26 e della variante della statale 27. In tale consapevolezza, gli inevitabili e momentanei rallentamenti della circolazione stradale sono necessari alla priorità data al mantenimento della sicurezza stradale a tutela degli utenti della strada.»

La Consigliera Foudraz, nella replica, ha condiviso che «l'intervento da parte di ANAS sia apprezzabile perché serve oltre che alla sicurezza a far ripartire l'economia, ma è da anni che si verificano questi problemi: cambiano i governi ma i problemi restano. Questa interpellanza vuole essere un invito affinché le interlocuzioni avvengano in maniera più ponderata in modo da non dover far affrontare tutti questi disagi alla popolazione. È vero che il periodo per realizzare i lavori è limitato, ma io le chiedo: come fanno nei Paesi del Nord? Le chiedo per il futuro di porre una maggiore attenzione alla programmazione dei lavori.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 364 del 10 giugno 2021
Interpellanza sull'aggiornamento dell'elenco prezzi delle opere edili di interesse regionale

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 10 giugno 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sull'aggiornamento dell'elenco prezzi delle opere edili di interesse regionale.

«L'elenco prezzi delle opere edili e impiantistiche per l'esecuzione di lavori pubblici di interesse regionale risulta essere aggiornato per l'ultima volta nel 2017, riguardando peraltro esclusivamente la manodopera - ha affermato il Consigliere Luca Distort -. Le tecniche e i prodotti del settore sono in continua e frequente evoluzione e va anche tenuto conto il particolare momento storico, dove l'introduzione del "superbonus 110%" ha innescato meccanismi di inflazione, elevando i prezzi. Chiediamo, quindi, a che punto si trova la redazione dell'aggiornamento del prezziario regionale? Quali saranno i contenuti di approfondimento e i tempi di elaborazione? Sarà in linea con i nuovi materiali, nuovi prodotti e nuove tecniche? Ribadisco che i professionisti stanno lavorando con uno strumento assolutamente inadeguato

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha risposto: «All’aggiornamento di questo elenco prezzi abbiamo lavorato sin dall'insediamento del Governo, intraprendendo un percorso di aggiornamento, condiviso nell’ambito della Consulta dei lavori pubblici, che ha previsto numerosi incontri con i rappresentanti delle imprese e dei professionisti, con il coinvolgimento delle strutture regionali. Presumibilmente, a fine mese, procederemo ad una prima risposta con l’approvazione della deliberazione di Giunta regionale di aggiornamento del prezziario attuale. Si è convenuto, al momento, di concentrarsi su alcune voci puntuali relative a materiali e forniture e alle opere compiute che per importanza e rilevanza necessitano nell’ambito delle opere pubbliche di un adeguamento più urgente. Si provvederà, inoltre, ad aggiornare le voci di costo inerenti alla manodopera degli operai.»

L'Assessore ha portato alcuni esempi: «Per il settore delle strade saranno introdotti i prezzi già in uso negli accordi quadro che la Struttura viabilità e opere stradali sta attualmente utilizzando e che ha recentemente aggiornato; per quanto di competenza dell’assetto idrogeologico dei bacini montani, si introdurranno nuove voci per le reti paramassi, le opere di protezione attive e passive, l’utilizzo dell’elicottero, e una modifica di numerose voci già presenti. Oggetto di aggiornamento puntuale anche le voci di scavo a sezione aperta, il calcestruzzo, l’acciaio, i casseri, i sottofondi, gli intonaci, i ponteggi, i materiali riciclati e i materiali bituminosi

«In accordo con l’associazione delle imprese e con gli ordini professionali della Valle d’Aosta, si è ritenuto di non incidere direttamente sulle voci del prezziario collegate ai materiali, ai prodotti e alle lavorazioni relativi ad interventi in ambito di efficienza energetica, agli interventi di installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (superbonus 110%), perché la normativa consente ai professionisti di effettuare specifiche analisi, ovvero di utilizzare le guide riconosciute a livello nazionale - ha aggiunto l'Assessore Marzi -. Per quanto riguarda gli aumenti eccezionali dei costi di alcuni fattori produttivi, la Conferenza delle Regioni ha recentemente concordato che non è opportuno che questi siano gestiti attraverso strumenti ordinari quali il prezziario regionale, bensì con un’iniziativa urgente e straordinaria a livello nazionale. L’Amministrazione regionale si è già attivata per sollecitare una presa in carico da parte del Governo della tematica

Il Consigliere Distort ha replicato: «Il prezziario regionale va completamente rivisto: è questo che tutto il settore dell'edilizia si aspetta. Non basta un taccone su un qualcosa di vecchio. La Regione è tenuta a redigere il proprio elenco prezzi. Riscontro una scarsa attenzione per le opere private; manca tutto ciò che riguarda la bio architettura: sta ad indicare una mancanza di visione politica che noi sollecitiamo. I gruppi di opposizione, con le iniziative ispettive e la proposta di legge sull'equo compenso, stanno dimostrando di essere più interessati dell'Assessorato all'edilizia, un settore trainante della nostra economia

 

MM

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Comunicato n° 365 del 10 giugno 2021
Interpellanza sulla gratuità dei tamponi

In chiusura dell'adunanza del 9 e 10 giugno 2021, il Consiglio ha trattato un'interpellanza illustrata dal gruppo Pour l'Autonomie riguardante la gratuità dei tamponi e l'esecuzione di tamponi salivari molecolari.

«Ci chiediamo se la Giunta, analogamente ad altre Regioni - ha sottolineato il Capogruppo Marco Carrel -, abbia intenzione di valutare la promozione dell'utilizzo dei tamponi salivari molecolari attraverso la definizione di un piano regionale. Alcuni Paesi, come la Svizzera, hanno poi previsto dei sistemi per effettuare gratuitamente dei tamponi, così da meglio monitorare l'andamento della pandemia: l'Amministrazione regionale sta valutando la possibilità di prevedere un numero fisso mensile di tamponi gratuiti per ogni residente in Valle?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «la Giunta regionale ha approvato a fine maggio una delibera che introduce l'erogazione di test anti-Covid gratuiti da parte dell'Azienda USL fino a un massimo di 100 prestazioni al giorno a residenti e non residenti in Valle, intesi come test antigenico rapido o molecolare. I test possono essere effettuati anche oltre il limite dei 100 ai cittadini che hanno necessità di recarsi in visita ai propri familiari ospiti nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali presenti sul territorio. L'emendamento all'Assestamento di bilancio approvato oggi permetterà di ampliare la platea e i giorni per la realizzazione di tamponi, nell'ottica dell'attrattività turistica e del green pass.»

Per quanto riguarda i tamponi salivari, l'Assessore ha spiegato che «l'uso dei test molecolare e antigenico su saliva a uso professionale è stato introdotto a maggio 2021 con una circolare del Ministero della salute che specifica come il campione di saliva possa essere considerato un'opzione per il rilevamento del Covid qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei. Gli uffici hanno già preso in considerazione la questione e i tamponi salivari sono in ordinazione: si tratta di un'opzione rivolta soprattutto a individui molto anziani o disabili o in ambito scolastico.»

Nella replica, il Consigliere Carrel ha osservato: «Conoscevamo la delibera di maggio e la nostra preoccupazione era il tetto massimo dei 100: andiamo verso una stagione turistica in cui il tetto massimo potrebbe essere ampiamente superato. Ben venga quindi l'emendamento approvato oggi. Riguardo ai tamponi salivari, l'intento nostro era proprio rivolto alle scuole, al fine di evitare tamponi invasivi ai bambini.»

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 23 e giovedì 24 giugno 2021.

 

SC

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