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Riunione del Consiglio regionale del 21 e 22 aprile 2021

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Comunicato n° 219 del 15 aprile 2021
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 21 e giovedì 22 aprile 2021, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 69 oggetti.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, i Consiglieri saranno chiamati a trattare due disegni di legge. Il primo, rinviato dalla scorsa adunanza, contiene disposizioni in materia di uffici stampa e di personale: su questo provvedimento la seconda Commissione "Affari generali" il 1° aprile ha espresso parere favorevole a maggioranza, e a relazionare in Aula sarà il Presidente della Commissione, Antonino Malacrinò (PCP). Il secondo riguarda lo svolgimento dell’esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della Regione: su questo testo, il cui relatore sarà il Consigliere Andrea Padovani (PCP), la quinta Commissione "Servizi sociali" il 9 aprile si è espressa favorevolmente all'unanimità.

Riguardo all'attività ispettiva, sono state iscritte un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Pour l'Autonomie riguardante lo svolgimento delle "Batailles des reines" nel rispetto delle regole anti Covid-19 (rinviata dalla precedente adunanza), 17 interrogazioni (di cui 11 rinviate), 33 interpellanze (di cui 19 rinviate), 11 mozioni (tutte rinviate dalle precedenti riunioni).

Delle interrogazioni, 15 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: normativa applicata per la chiamata pubblica di tre istruttori dei programmi di sviluppo (categoria D); modifiche inerenti il disciplinare della fontina; sostegno dei settori orticoli, frutticoli e vitivinicoli per fronteggiare i cambiamenti climatici; attività promosse dalla Regione nell'ambito del progetto Expo 2020 Dubai; vincoli sulla struttura dello stadio Puchoz di Aosta; azioni poste in essere dall'Associazione Forte di Bard a seguito di errori nell'elaborazione delle retribuzioni del personale dipendente; notizie in merito a due avvisi pubblici di selezione per incarichi di collaborazione per insegnamento pubblicati dal Conservatoire de la Vallée d'Aoste; rimborso della quota di accesso al servizio di trasporto disabili relativa al 2020 e previsione della gratuità per il 2021; regime fiscale applicato ai soggetti beneficiari di bonus o contributi regionali previsti per far fronte all'emergenza Covid-19; approfondimenti svolti sul problema del disallineamento documentale relativo allo stato legittimo degli immobili; tempistica per la liquidazione delle somme dovute ai dipendenti regionali quali incentivi per lo svolgimento di funzioni tecniche in materia di lavori pubblici; stato di attuazione dell'articolo 100 della legge regionale 8/2020 relativo alla sorveglianza epidemiologica dell'Azienda USL; misure per evitare disservizi al centro vaccinale del Palaindoor di Aosta; segnalazioni di interruzione di pagamenti da parte dei beneficiari del bando affitti e di proprietari di alloggi ERP; valutazioni sul rapporto tra ricoveri "Covid" e "no Covid" nei periodi compresi tra le diverse ondate pandemiche.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato le altre 2 interrogazioni: con una si chiede di conoscere le tempistiche per la nomina della Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale; con l'altra le azioni di comunicazione per incrementare il numero di visitatori dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Delle 33 interpellanze iscritte all'ordine del giorno, 27 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: carenza di personale del comparto unico regionale destinato alla copertura di posti negli enti locali; problematiche relative alla firma del protocollo d'intesa con il Comune di Châtillon per la realizzazione dell'impianto di tiro a volo; disposizioni applicabili in Valle d'Aosta per lo svolgimento delle attività sportive all'aperto; interlocuzioni della Regione con la cabina di regia nazionale per la riapertura in sicurezza di tutte le attività economiche e sociali; predisposizione di un piano di riordino dei cantieri forestali; azioni per il rilancio della filiera del legno; valorizzazione della necropoli di Vollein a Quart; ripristino dei pannelli informativi del Castello di Graines a Brusson; organizzazione di un evento on line in occasione del Giorno del Ricordo 2021; incompleta composizione degli organi del Conservatoire; ricerca di nuove soluzioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali regionali da parte dei valdostani; riforma dei percorsi di istruzione e formazione professionale; compatibilità dell'ipotesi di riattivazione della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier con l'accesso dalla "Porta Sud" della città di Aosta; definizione del Piano di monitoraggio e sorveglianza regionale per la gestione dei rifiuti; strumento della rinegoziazione delle concessioni di impianti sciistici previsto dall'articolo 41 del decreto legislativo 40/2021 sulla sicurezza delle discipline sportive invernali; misure di semplificazione e incentivazione per la riqualificazione e l'adeguamento delle infrastrutture sportive; osservazioni del Governo regionale in merito agli interventi sul territorio regionale nel piano di investimenti di ANAS Spa; verifica delle domande per il contributo indiretto all'ARER a copertura del canone di locazione risultate incomplete; controlli sui soggetti percettori di erogazioni pubbliche di sostegno e promozione sociale di cui alla legge regionale 23/2010; interlocuzione con le autorità sanitarie nazionali per la sperimentazione del vaccino Sputnik V in Valle d'Aosta; modifica dei criteri per la formazione della lista di riserva del piano vaccinale Covid; tempistiche per l'attuazione della somministrazione dei vaccini Covid presso i medici di base; ruolo della Casa di riposo J.-B. Festaz quale ente strumentale della Regione; ripristino del servizio pasti presso i Centri educativi assistenziali; adozione di un sistema rapido di allerta per il tracciamento dei contatti; proroga del voucher a favore delle famiglie con bambini frequentanti gli asili nido pubblici e privati; risoluzione dei problemi inerenti il contatto telefonico dell'USL per l'emergenza Covid.

Sei sono invece le interpellanze depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: allestimento di campi container per l'assistenza alla popolazione in caso di emergenza; incentivi fiscali per l'assunzione negli alpeggi di giovani valdostani; adesione della Regione al progetto Expo 2020 Dubai; cronoprogramma dei principali interventi sul territorio regionale di competenza di ANAS Spa; utilizzo del Superbonus del 110% per gli edifici di proprietà regionale; ipotesi di realizzazione di un nuovo ponte sulla Dora Baltea nella zona ovest di Aosta;

Il Consiglio discuterà anche 11 mozioni, tutte rinviate dalle precedenti adunanze.

Otto sono state depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: modificazione dell'attuale percorso previsto dal progetto "Bassa Via della Valle d'Aosta" per inserire i comuni di Pontey e Champdepraz nell'itinerario; requête d'application de la loi n° 482 et de l'art. 40bis du Statut spécial en matière de protection des minorités linguistiques et demande d'institution d'une Commission spéciale; introduzione di  controlli a campione da parte delle forze dell'ordine sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma per prevenire atti lesivi nei confronti dei conducenti e dell'utenza; revisione dei requisiti di accesso e delle modalità di svolgimento delle professioni appartenenti al settore dell'estetica; esenzione dal pagamento del bollo auto per l'anno 2021 per gli operatori del trasporto pubblico non di linea; engagement à trouver un siège commun aux différentes associations culturelles présentes sur le territoire de la commune d'Aoste; utilizzo della tecnica dello "snow farming" per anticipare la stagione amatoriale e agonistica dello sci di fondo; individuazione di un'area cimiteriale per gli animali d'affezione e concessione a soggetti privati della realizzazione del progetto.

Le restanti tre sono state presentate dal gruppo Pour l'Autonomie: la prima è volta a portare all'attenzione del Consiglio regionale il nuovo regolamento per la somministrazione di alimenti e bevande; la seconda a presentare alla Commissione consiliare competente il nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2021-2023; la terza a relazionare nella Commissione consiliare competente in merito al Piano di riqualificazione del quartiere Cogne di Aosta.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

 

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Comunicato n° 223 del 19 aprile 2021
Iscritte due interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocata mercoledì 21 e giovedì 22 aprile 2021, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata.

La prima, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, chiede notizie delle proposte inviate alla Conferenza delle Regioni sul tema delle riaperture; la seconda, a firma del gruppo Pour l'Autonomie, riguarda la chiusura della linea ferroviaria Aosta-Ivrea.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 71 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 MM

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Comunicato n° 224 del 21 aprile 2021
Comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione

 

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, mercoledì 21, e domani, giovedì 22 aprile 2021, per discutere un ordine del giorno composto di 71 punti.

Il Presidente Bertin ha ricordato che domenica 25 aprile sarà celebrata la Festa della Liberazione, istituita nel 1946 e poi fissata in modo definitivo, come ricorrenza festiva, con la legge n. 260 del maggio 1949.

«Il 25 aprile - ha detto il Presidente del Consiglio Valle - è uno dei nostri simboli di libertà, ma è anche emblema di rinascita, di speranza, di fiducia. Il 25 aprile ci ricorda che da una situazione drammatica si può uscire, se c'è la forza di resistere da parte di tutti. 76 anni fa, dalla resistenza e dalla lotta al nazifascismo è nata la nostra democrazia. Oggi come allora, dobbiamo avere la capacità di indirizzare le forze nel resistere, con un rinnovato senso di solidarietà e di rispetto per la libertà degli altri, in modo da poter uscire dalla pandemia che ci sta condizionando e ripartire. È questo anche il modo migliore per omaggiare la memoria di chi ha combattuto e sacrificato la propria vita per assicurare una rinascita.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni, ha riferito in merito alla situazione pandemica.

«La settimana scorsa finalmente si è registrato un leggero calo dei contagi, a dimostrazione che il plateau della terza ondata è stato raggiunto anche in Valle e che la nostra regione è in ritardo di circa 15 giorni rispetto al trend nazionale. Nei giorni scorsi siamo stati al limite tra lo scenario della zona rossa e quello della zona arancione: un fatto che ci fa ben sperare per la collocazione della prossima settimana

Evocando poi la visita della scorsa settimana del Commissario straordinario, Generale Figliuolo, e del Capo della Protezione civile Curcio, il Presidente Lavevaz ha parlato di «un'occasione importante per rilanciare la necessità di poter contare su un'adeguata fornitura di vaccini e su un'ulteriore attenzione ai territori di confine e particolarmente sensibili ai movimenti di popolazione fluttuante. Questa visita è stata importante anche per una corretta valutazione del nostro sistema vaccinale, che si conferma sempre ai vertici dei riferimenti nazionali. Ringrazio tutto il personale impiegato in questa campagna che non ha precedenti nella storia recente: grazie per tutto l'impegno e la professionalità dimostrati in questa sfida. Un ringraziamento anche a tutto il personale sanitario, che ha ancora la forza di riservare a tutti un sorriso

«Sono poi in corso valutazioni importanti per cercare di anticipare la possibilità di ulteriori facilitazioni per gli spostamenti e la ripresa di alcune attività - ha aggiunto il Presidente della Regione -. In questo senso, immaginiamo la creazione di una sorta di pass, gestito da una App con dati aggiornati in tempo reale. Ho partecipato a diverse riunioni riguardo al prossimo decreto legge: un argomento chiave è la volontà prospettata dal Governo nazionale di arrivare già entro la fine dell'anno scolastico alla presenza al 100% degli alunni della scuola secondaria. Su questa possibilità c'è stato un confronto anche ieri al tavolo tra i Presidenti delle Regioni e al tavolo prefettizio ed è emersa la necessità di spostare questo orizzonte all'inizio del prossimo anno scolastico, visto che al momento ci sono dei problemi logistici quasi insuperabili, ad esempio sul sistema dei trasporti. Circa le riaperture, le Regioni hanno trovato un accordo unanime su alcune richieste (ristorazione all'aperto, spostamento coprifuoco alle 23, ripresa delle lezioni col personal trainer)

 

SC-MM

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Comunicato n° 225 del 21 aprile 2021
Approvato un disegno di legge in materia di uffici stampa e personale regionale

 

Nella seduta del 21 aprile 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astenuti (Lega VdA, Pour l'Autonomie), il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di uffici stampa e di personale regionale.

In Aula sono stati depositati 15 emendamenti dal Presidente della Regione (tutti accolti) e 3 dai gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie (di cui 1 respinto e gli altri ritirati).

Il provvedimento, che si compone di dodici articoli, è volto ad adeguare la normativa regionale a seguito dell'intervento della Corte costituzionale che ha statuito l'illegittimità dell'applicazione del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti agli enti pubblici. Il testo approvato prevede che l'ufficio stampa sia diretto da un Capo, coadiuvato da un Vice - entrambi in possesso di laurea e iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell'albo nazionale dei giornalisti -, e composto da addetti alle attività giornalistiche e di informazione (in possesso di laurea) o da collaboratori addetti stampa (in possesso di diploma di scuola superiore), iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell'albo nazionale dei giornalisti.

«Anche in questo caso - ha evidenziato il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), relatore -, come è stato per la legge regionale in materia di avvocatura si tratta di armonizzare la nostra legge con quanto previsto da norme nazionali in tema di disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, anche per prevenire possibili contenziosi.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha illustrato gli emendamenti dei gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie, volti a «riformare l'attuale modello di gestione della comunicazione interna, esterna e più in generale delle informazioni sulle attività dell'Amministrazione, attraverso la costituzione di un'Agenzia regionale di stampa e informazione, incardinata in seno all'Amministrazione regionale, con un Direttore e un Vicedirettore, in possesso di laurea e di iscrizione all'elenco dei professionisti dell'albo dei giornalisti. Noi riteniamo che questo possa essere un modello innovativo per gestire l'informazione istituzionale, oltre che di rilevanza pubblica e sociale. Inoltre l'istituzione dell'Agenzia costituirebbe un primo passo per una sinergia futura in vista della creazione dell'ente unico di promozione al fine di integrare la comunicazione turistica con quella istituzionale.» Il Consigliere ha quindi chiesto la votazione segreta sul primo emendamento all'articolo 1 del disegno di legge. L'emendamento è stato respinto con 12 voti contrari, 6 astensioni e 15 a favore.

Gli emendamenti del Presidente della Regione, Erik Lavevaz, riguardano, da una parte, gli articoli sull'ufficio stampa e, dall'altra, quelli sul personale. «Riguardo all'ufficio stampa - ha spiegato il Presidente Lavevaz - sono inseriti accanto al profilo professionale degli addetti stampa, inquadrati nella categoria D, in possesso di diploma di laurea e di iscrizione negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell'albo dei giornalisti, anche i collaboratori C2, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, i cui profili professionali saranno disciplinati dalla contrattazione collettiva. In merito alle altre disposizioni del personale regionale, gli emendamenti presentati recepiscono alcune osservazioni formulate dal Consiglio permanente degli enti locali e riguardano le procedure selettive che le Unité des communes possono svolgere.»

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, annunciando il voto di astensione, ha evidenziato: «Noi abbiamo voluto presentare un modello alternativo a quello proposto dalla maggioranza. Il nostro gruppo, vista la richiesta arrivata dal Sindacato dei giornalisti della Valle d'Aosta a fronte dei numerosi emendamenti presentati, anche dal Presidente della Regione, aveva sottolineato l'opportunità di riportare in Commissione il testo.»

 

SC

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Comunicato n° 226 del 21 aprile 2021
Approvate le modalità di svolgimento dell’esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 21 aprile 2021, ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene misure urgenti per lo svolgimento dell’esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della Regione, limitatamente all'anno scolastico 2020-2021.

Presentato dalla Giunta regionale il 29 marzo scorso, il testo si compone di sei articoli che sono stati illustrati all'Aula dal Consigliere Andrea Padovani (PCP). «La disciplina è finalizzata a garantire, in relazione all'evolversi della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, il corretto svolgimento degli esami di Stato e delle prove di conoscenza linguistica, in coerenza con quanto previsto, a livello statale, dalle ordinanze del Ministro dell'istruzione e in attuazione della norma di attuazione in materia di ordinamento scolastico. La disposizione prevede che lo svolgimento delle prove sia disciplinato con decreto dell'Assessore all'istruzione. Questo testo rinvia poi all’anno scolastico 2021-2022 l’adozione del curriculum della studentessa e dello studente, in quanto l'anagrafica degli alunni valdostani è gestita da una banca dati regionale, che non si interfaccia con quella nazionale; di conseguenza, per poter gestire i dati e inserire le informazioni necessarie alla compilazione del curriculum, da redigere peraltro in versione bilingue, occorre predisporre di una piattaforma ad hoc, oppure creare un collegamento tra le banche dati

 «Parlando a livello personale - ha aggiunto il Consigliere Padovani -, tutti vorremo tornare ad una situazione di normalità, rivedendo gli alunni in presenza. Ritengo che il curriculum dello studente sia uno strumento classista: anziché cancellare le disuguaglianze, le acuisce. Ritengo altresì che il test Invalsi non sia uno strumento adeguato alla valutazione degli studenti

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha osservato: «Neanche i più pessimisti avrebbero potuto immaginare che, un anno dopo l'inizio della pandemia, ci saremmo ritrovati in una situazione di tale criticità. Riteniamo positiva la prospettiva di personalizzazione del corso di studi e la creazione del curriculum dello studente, con un approccio olistico alla persona, per far sì che il ragazzo, anche cambiando scuola o interfacciandosi poi con il mondo del lavoro, possa evidenziare capacità e attitudini extra scolastiche. Purtroppo saremo in ritardo riguardo all' adozione del curriculum dello studente a causa della interfacciabilità della nostra piattaforma con quella nazionale. Il nostro voto al testo di legge sarà favorevole, anche in virtù della situazione emergenziale, ma rileviamo queste criticità

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha replicato: «Questo è un periodo molto particolare per la scuola, trovandosi a vivere in un regime di straordinarietà che non può che lasciare amarezza. La questione dell'informatica è importante e la situazione a livello regionale e quella nazionale resta distonica. I meritevoli non hanno classe sociale e l'elemento classista rischia di emergere più che altro per quanto riguarda l'orientamento. L'occasione è comunque fruttuosa per riconoscere tutto l'impegno profuso dalla scuola valdostana e auspichiamo di chiudere con l'esame di maturità quest'anno così travagliato. Intanto, stiamo lavorando, anche per quanto attiene ai ristori, per dare agli insegnanti e al personale scolastico tutte le garanzie per affrontare il prossimo anno scolastico, anche nell'eventualità di dover ancora fronteggiare il virus

Il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Mauro Baccega, ha annunciato il voto favorevole, in quanto «l'obiettivo della legge è garantire il corretto svolgimento dell'esame di stato e direi che ci sono tutti i presupposti per farlo, anche a fronte dei problemi informatici tra le piattaforme regionali e nazionali che, come si verifica anche nel settore della sanità, non si parlano

 

SC-MM

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Comunicato n° 227 del 21 aprile 2021
Respinte due mozioni su "Bassa Via della Valle d'Aosta" e minoranze linguistiche

Nel corso della seduta mattutina del 21 aprile 2021, il Consiglio Valle ha discusso due mozioni presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, che sono state entrambe respinte. Una terza mozione, a firma del gruppo Pour l'Autonomie, è stata ritirata dai proponenti.

Riguardava l'inserimento dei comuni di Pontey e Champdepraz nell'itinerario del progetto "Bassa Via della Valle d'Aosta" la prima mozione presentata dalla Lega VdA e respinta con 21 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie)  14 a favore (Lega VdA, PlA). Come ha spiegato nell'illustrazione in Aula il Consigliere Dennis Brunod, «volevamo impegnare gli Assessori competenti a portare avanti in tempi brevi le iniziative necessarie per inserire nel percorso anche questi due comuni, nell'ottica di una migliore e più completa promozione e valorizzazione di tutte le località a media e bassa quota dell'Adret e dell'Envers. Pontey e Champdepraz sono gli unici territori del fondovalle che non sono mai stati coinvolti. Chiediamo di procedere a una modifica dell'attuale percorso con le varianti proposte dai comuni interessati, atteso che l'itinerario ad oggi non è ancora stato ultimato in maniera definitiva. Se si tiene veramente alla Valle d'Aosta e a tutte le sue ricchezze, si potrebbe fare uno sforzo per inserire questi due comuni. Secondo noi ci sono margini per migliorare il tracciato, pensando anche al fatto che tanti comuni vengono toccati due volte dal percorso della "Bassa Via". Bisogna crederci costantemente.» L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «Il progetto della Bassa Via, anche noto come Cammino Balteo, è un tracciato che è nato e si è sviluppato, oltre che come percorso escursionistico, come un prodotto finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale, naturale, paesaggistico ed enogastronomico di tutte le aree di media montagna adiacenti al Cammino, anche se non attraversate direttamente dallo stesso, mediante apposite segnalazioni. È un percorso che può essere fatto tranquillamente a tappe e che può essere affrontato anche da chi non è particolarmente performativo sotto il profilo sportivo. Il progetto è stato cofinanziato dal programma operativo investimento per la crescita FESR 2014-2020 e da fondi statali e regionali; è un'iniziativa complessa, che è stata presentata pubblicamente nel 2013, articolata in sei progetti facenti riferimento a più assessorati, che ha richiesto un delicato e impegnativo lavoro di coordinamento e di concertazione con i territori. L'iter si è articolato in più anni, e ad oggi lo stato di attuazione è molto avanzato, anzi oserei dire che è alle fasi conclusive. Il tracciato, di quasi 360 chilometri, interessa 40 comuni per 23 tappe, per dire della complessità. A breve presenteremo un'apposita App che, peraltro, è stata progettata e finanziata con fondi provenienti dal progetto TCI, e molto materiale promozionale, informativo e comunicativo - cartine, monografie, articoli promozionali, contenuti web, ecc. - è già stato diffuso e veicolato, confermando il tracciato definitivo, frutto di ragionamenti, rettifiche, interventi e miglioramenti. Naturalmente sarà possibile inserire nuovi punti di interesse e contenuti “esterni” al tracciato consolidato, con lo spirito di aumentare l’attrattività e la curiosità dei fruitori e dell’indotto. In particolare, sono state inserite note per Champdepraz (valorizzazione del Parco del Mont Avic), per Saint-Denis (Castello di Cly), per Pontey (macine della Valmeriana). Per evitare di mettere in crisi un processo già avviato e quasi ultimato, ci asterremo, pur garantendo il proseguimento delle concertazioni con le amministrazioni e i territori per mettere in rilievo punti di interesse arricchenti rispetto al percorso del Cammino.»

Le Conseil a aussi rejeté la deuxième motion du groupe Lega VdA visant à l'institution d'une Commission spéciale et engageant le  Président de la Région à l’application complète, ouverte et dynamique de la loi n° 482/1999 et l’article 40-bis du Statut spécial de la Vallée d’Aoste en matière de protection des minorités linguistiques. L'initiative a été illustrée par le Conseiller Erik Lavy, qui a souligné: «Ces mesures, qui permettraient une protection efficace des minorités linguistiques valdôtaines dans le respect le plus stricte du cadre législatif et qui assainissent une situation de discrimination et racisme ethnolinguistiques qui depuis longtemps afflige notre Région, sont dans les faits restées en Vallée d’Aoste lettre morte. Il n'y a aucune donnée qui enregistre le nombre de locuteurs des différentes langues dans notre région: c'est le moment de se mettre autour d'une table pour décider le futur de notre Vallée, si nous ne voulons pas que notre identité soit effacée. Notre politique linguistique a été une faillite totale: il est donc fondamental d'instituer une Commission spéciale, en tant qu'instrument de priorité pour aborder ce thème fondamental pour notre futur, qui ne peut pas être seulement traité en première Commission. Il faut un signal politique fort de notre Assemblée.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, parlando di «question fort intéressante et capitale pour le futur de notre Vallée», ha chiesto il ritiro della mozione: «In questa fase pare poco convincente la creazione di una Commissione speciale: credo, invece, che nella prima Commissione - che ha tra le sue competenze quella della tutela delle lingue e delle minoranze - vi sia la possibilità di fare approfondimenti anche attraverso audizioni. Sono pronto a partecipare ai lavori e a trovare esperti. Il tema linguistico resta fondamentale, alla base della nostra autonomia speciale c'è la questione linguistica, ma la Valle d'Aosta è come una matrioska: ci sono l'italiano e il francese, i francoprovenzali, le lingue della comunità Walser. C'è stata una grande difficoltà nel passaggio di generazione, ma in questo momento ci sono giovani che hanno preso il testimone. Le lingue non sono un aspetto museale, ma un elemento da valorizzare a beneficio dell'intera comunità.»

È stata ritirata dai proponenti una mozione del gruppo Pour l'Autonomie riguardante l'approvazione di un nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto nello scorso Consiglio è stato approvato un ordine del giorno sullo stesso argomento.

I lavori riprendono alle ore 15.00 e proseguono con l'esame di ulteriori quattro mozioni prima di passare all'attività ispettiva.

 

SC-MM

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Comunicato n° 228 del 21 aprile 2021
Approvata una mozione sul settore dell'estetica

 

La prima parte della seduta consiliare pomeridiana del 21 aprile 2021 è stata dedicata all'esame di quattro mozioni, di cui tre del gruppo Lega Vallée d'Aoste e una del gruppo Pour l'Autonomie.

Mozione approvata

È stata approvata all'unanimità, così come emendata su proposta dell'Assessore Bertschy, la mozione della Lega VdA riguardante il settore dell'estetica. Il testo impegna il Governo regionale a presentare alla quarta Commissione consiliare una relazione contenente sia il quadro giuridico e normativo a livello nazionale e regionale relativo alle attività rientranti nel campo della cura estetica del corpo, sia le proposte - condivise con le associazioni di categoria - volte a disciplinare, nel rispetto delle competenze della Regione, le attività formative e gli eventuali requisiti correlati all'esercizio delle attività rientranti nel campo della cura estetica del corpo. «Nella nostra regione, una persona, seppure in possesso di titolo di onicotecnico, non può decorare le unghie a un cliente, mentre è possibile fare tatuaggi o piercing senza necessità di alcun titolo professionale specifico né di corsi di formazione - ha evidenziato nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti -. Per decorare unghie, applicare ciglia finte o attività similari viene richiesto il diploma di estetista (quattro anni di scuola) e altri requisiti, mentre in Valle d'Aosta, per fare il tatuatore, non si richiede nemmeno il corso da 150 ore previsto da circolari ministeriali. Anche a fronte delle diverse segnalazioni ricevute, è opportuno provvedere ad una revisione del settore, tenuto conto dell'impatto sulla salute delle persone, in particolare sul trattamento della cute: teniamo conto che stiamo parlando del rischio di danni permanenti. Altre Regioni hanno già provveduto a regolamentare, non capisco perché noi dobbiamo aspettare la normativa nazionale: gli schiaffi all'autonomia arrivano anche da comportamenti come questo.» L'Assessore alle attività produttive, Luigi Bertschy, ha osservato: «La situazione del settore, in questo momento, è particolarmente complessa, anche tenuto conto del fatto che alcune competenze ricadono in capo al Governo nazionale, altre restano in ambito regionale. Occorre certamente sgombrare la confusione esistente, riordinare la disciplina dell'estetica e creare le condizioni per supportare un corretto svolgimento delle attività lavorative. Si tratta peraltro di questioni tecniche e specifiche per ogni professionalità, quali l'onicotecnico o il tatuatore. L'Assessorato sta già comunque seguendo la questione e la proposta di emendamento alla mozione vuole confermare l'impegno per approfondire nei prossimi mesi queste problematiche: lavoriamo, insieme alle altre Regioni, per definire una solida base giuridica di riferimento e, in un'ottica di trasparenza, intendiamo coinvolgere la quarta Commissione consiliare.»

Mozioni respinte

L'Assemblea ha respinto, con 21 voti di astensione della maggioranza e 14 voti a favore, una mozione della Lega VdA riguardante la pulizia e la sanificazione dei mezzi di trasporto pubblico locale su gomma oltre che la sicurezza degli autisti e dei fruitori del servizio, attraverso controlli a campione delle forze dell'ordine e la dotazione di un sistema di allertamento in caso di pericolo. Nell'illustrazione, la Consigliera Raffaella Foudraz ha riferito di «segnalazioni in merito alla condotta e comportamento di gruppi di individui che spesso accedono ai mezzi in condizioni psico-fisiche alterate, ponendo in pericolo l'incolumità del conducente e degli altri passeggeri. Una situazione che genera disagio oltre che paura da parte di coloro che fruiscono del trasporto pubblico. Inoltre, è stato riscontrato che i mezzi su gomma sono ormai da mesi carenti nella pulizia dell'abitacolo, che invece dovrebbe essere garantita ai massimi livelli ai fini del contenimento della pandemia. Secondo noi, il pericolo di incolumità è reale e spiace constatare che il Governo regionale non sia sensibile rispetto a questa tematica: la sicurezza fisica e sanitaria dovrebbe essere messa in cima alle priorità.» L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, ha chiesto il ritiro della mozione, specificando: «Le aziende affidatarie del servizio su gomma seguono procedure di pulizia e sanificazione, come previsto dal decreto ministeriale: le società hanno consegnato agli uffici competenti tutta la documentazione. Ragionevolmente, nel corso della giornata, visto l'elevato numero di utenti, i mezzi si sporcano, tuttavia a fine servizio le società dichiarano che gli autobus sono assoggettati alle procedure di pulizia e sanificazione. Riguardo ai controlli a campione, sottolineo che secondo quanto emerso dai riscontri effettuati con i Carabinieri e la Questura, non sono state rilevate necessità in questo senso. Tenuto conto del basso numero di eventi verificatisi (una sola segnalazione in orario diurno), non si ritiene di attivare un protocollo specifico. Sarà impegno dell'Assessorato attivarsi nel caso di un aumento dei casi. Peraltro, faccio notare che le corse notturne non sono più attive da novembre 2020. Evidenzio, poi, che in base ai programmi per il rinnovo del parco mobili è prevista l'introduzione della videosorveglianza, che è un sistema deterrente che sarà applicato nell'assoluto rispetto delle norme in materia di privacy. Infine, riguardo al collegamento diretto con le forze ordine, ritengo che sia una proposta da valutare con attenzione, anche se ogni autista è dotato di un cellulare ed è una prassi consolidata che proceda ad arrestare il mezzo e ad allertare le forze dell'ordine in caso di pericolo.»

Riguardava, invece, l'esenzione dal pagamento del bollo auto per l'anno 2021 per gli operatori del trasporto pubblico non di linea la mozione della Lega VdA respinta con 21 voti di astensione e 14 a favore. «Riteniamo importante che la Giunta - ha detto il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) nell'illustrazione - analogamente ai provvedimenti adottati da altre Regioni, valuti l’esenzione del bollo auto per l’anno 2021 ai taxi e alle imprese che forniscono servizi di noleggio con conducente. Chiediamo anche l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto per valutare la possibilità di avviare progetti di integrazione fra trasporto pubblico e privato coinvolgendo operatori NCC e taxi. Sono aziende che hanno dovuto ridurre o sospendere la loro attività, con conseguenti mancati introiti, ma devono far fronte comunque al pagamento dei bolli, dei canoni di locazione delle autorimesse, delle assicurazioni, delle revisioni e di tutte le altre imposte a loro carico.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha osservato che «l'iniziativa presenta una serie di fattispecie che, a partire dalla fine di gennaio, gli uffici dell'Assessorato delle finanze hanno già iniziato a trattare. La limitazione della circolazione delle persone ha fortemente diminuito l'attività di taxi e servizi di noleggio con conducente e autobus: abbiamo preso in considerazione la richiesta delle associazioni di categoria e abbiamo iniziato a lavorare ad una norma di agevolazione fiscale regionale nell'ambito degli aiuti per contrastare gli effetti dell'emergenza sanitaria. Quanto abbiamo predisposto riguarderà 95 autobus noleggio con conducente, 225 autovetture NCC e 31 taxi di servizio pubblico. Visto che tale norma di esenzione è già stata elaborata e sarà inclusa nel prossimo disegno di legge di aiuti ci asterremo per aver già concretamente dato una soluzione condivisa al problema come il momento attuale della Valle d'Aosta richiede.»

È stata ritirata dai proponenti una mozione del gruppo Pour l'Autonomie riguardante la presentazione in Commissione del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2021-2023, a fronte dell'approvazione nella scorsa adunanza consiliare di un ordine del giorno sullo stesso argomento.

 

SC-MM

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Comunicato n° 229 del 21 aprile 2021
Interrogazione a risposta immediata sullo svolgimento delle Batailles des reines

 

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Pour l'Autonomie, nella seduta consiliare del 21 aprile 2021, ha riportato all'attenzione dell'Aula lo svolgimento delle Batailles de Reines.

In particolare, il Consigliere Augusto Rollandin ha voluto «sapere se e come sia possibile permettere l'effettuazione dei combats nel rispetto delle regole di contrasto al Covid-19, anche alla luce del DPCM che ha stabilito le misure che verranno adottate sino al 30 aprile. Il mondo dell'agricoltura ha giustamente manifestato stupore per le preoccupazioni di effetti negativi legati alle Batailles: non c'è nemmeno il pubblico. È urgente avere la possibilità di ricominciare le attività

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Bisogna prendere atto che, fino a quando i dati epidemiologici collocano la Valle d’Aosta in zona rossa, è improponibile ipotizzare l’organizzazione non solo della “Batailles des Reines”, ma anche degli altri combats e di tutte le manifestazioni zootecniche. Di questa situazione sono ben consapevoli gli stessi organizzatori, che abbiamo incontrato l’11 marzo scorso, con la partecipazione del CELVA e della Questura di Aosta. L’importanza anche economica di queste manifestazioni per gli allevatori valdostani e per tutta la filiera impone peraltro di guardare oltre la situazione attuale e di predisporre tutto quanto possibile affinché le Batailles des Reines e gli altri combats possano essere organizzati, in sicurezza, non appena possibile. In questo senso, si sta lavorando a un protocollo di sicurezza, che disciplinerà, ad esempio, il numero di allevatori o accompagnatori per ogni bovina o altro animale, le modalità di identificazione e registrazione dei presenti, i controlli degli accessi. Questo protocollo, una volta validato dagli organi competenti, consentirà agli organizzatori di avere un quadro chiaro di riferimento per programmare e realizzare queste manifestazioni

Nella sua replica, il Consigliere Rollandin ha sostenuto: «È evidente che, se si aspetta ancora, non solo non si potranno organizzare i combats di primavera, ma neppure quelli d'autunno. Eppure basta un documento ben elaborato per consentire lo svolgimento di queste manifestazioni così importanti

 

MM

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Comunicato n° 230 del 21 aprile 2021
Interrogazione a risposta immediata sulle proposte della Regione per le riaperture

 

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nella seduta consiliare del 21 aprile 2021, ha affrontato il tema delle riaperture delle attività.

In particolare, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha voluto conoscere «le proposte trasmesse dalla Regione alla Conferenza dei Presidenti, tenuto conto della specificità del nostro territorio

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il 15 aprile, ha approvato un documento che, tenendo conto dell’andamento della curva epidemiologica, contiene le prime proposte per la riapertura delle attività di ristorazione, di palestre, piscine e strutture termali, dei cinema. Il documento è stato inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri competenti con la richiesta di portarlo alla valutazione del Comitato Tecnico Scientifico. Il documento precisa che si possono prevedere aperture ulteriori, anche in scenari da zona rossa, purché con strategie commisurative. Ad esempio, in merito alla ristorazione, si privilegia, laddove possibile, l’utilizzo degli spazi esterni, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro; obbligatorio invece mantenere aperte porte, finestre e vetrate, a meno che le condizioni meteorologiche non lo consentano

«Abbiamo quindi lavorato a un documento - ha aggiunto il Presidente Lavevaz - che tiene conto anche delle peculiarità del territorio della Valle d’Aosta. Ieri le Regioni hanno ribadito l'esigenza di rivedere le riaperture all'aperto; da parte mia, ho scritto al Presidente Draghi e al Ministro Gelmini, richiedendo un'aggiunta sullo sci estivo e ribadendo la richiesta di revisione delle riaperture all'aperto. Le Regioni hanno compiuto ogni sforzo possibile; sul piano politico, vista l’ampia maggioranza che sostiene il Governo Draghi, credo che tutti i partiti e movimenti presenti in questa Assemblea possano contribuire a sostenere le esigenze e le peculiarità del nostro territorio

Nella sua replica, il Consigliere Aggravi ha dichiarato: «L'obiettivo era capire se erano state rappresentate alla Conferenza delle Regioni le problematiche del nostro territorio, in particolare tenendo conto delle condizioni climatiche. Chi è a capo delle Istituzioni ha certamente un peso maggiore dei partiti che supportano il Governo nazionale. Rinnovo l'invito al Presidente Lavevaz a essere molto più incisivo nel riproporre questo tema, come farà ognuno di noi

 

MM

 

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Comunicato n° 231 del 21 aprile 2021
Interrogazione a risposta immediata sulla chiusura della ferrovia Aosta-Ivrea

 

Ponendo un'interrogazione a risposta immediata nella seduta consiliare del 21 aprile 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha voluto approfondire la chiusura della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea.

Il Capogruppo Marco Carrel ha chiesto quando il Governo regionale sia stato messo a conoscenza «della sospensione del servizio dal 14 giugno all'11 luglio prossimi, così come comunicato da Rete Ferroviaria Italiana. Ci chiediamo se l'Assessore sia stato colto di sorpresa, come lo siamo stati noi. Ci chiediamo se non potessero essere fatti di notte o rimandati a dopo la stagione estiva, visto che quella invernale è già stata penalizzata dalla pandemia.»

L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, ha premesso: «Nei prossimi cinque anni sono previste opere e investimenti di RFI sulla ferrovia che serve la Valle d'Aosta per un ammontare di circa 140 milioni di euro, di cui 47 milioni sono già finanziati e per gli altri c'è un impegno di RFI di reperirli tramite fondi statali ed europei con il sostegno politico anche della Valle d'Aosta. È evidente che si tratta di opere molto importanti che permetteranno di avere una ferrovia più performante e che non inquina, ma tutto questo comporterà purtroppo anche interruzioni del servizio e disagi sulla utenza che bisognerà cercare di contenere al massimo con riduzione dei tempi di chiusura della linea e con servizi sostitutivi, che nella fattispecie verranno discussi la prossima settimana.»

Entrando nel merito della risposta, l'Assessora ha riferito che «gli interventi della prossima estate sono stati annunciati da RFI agli uffici fin dal mese di settembre, e sul tema ci sono stati vari incontri ad alcuni dei quali presenti anche i sindacati e le associazioni dei consumatori. Già a novembre è stato chiesto a RFI di cercare soluzioni alternative alla chiusura, richiesta reiterata in successivi incontri e per iscritto. Il 14 aprile c’è stata una nuova riunione con RFI, Trenitalia, organizzazioni sindacali e associazioni dei consumatori in cui RFI ha ribadito la necessità di sospendere la linea, nel periodo immediatamente successivo alla chiusura delle scuole e prima della piena stagione estiva. Farlo a scuole aperte era impensabile. Purtroppo questo è quanto è emerso nell'ultimo incontro e di cui tutti i presenti hanno dovuto prendere atto. Il giorno successivo all'incontro RFI ha diramato un comunicato ufficiale in cui rendeva pubblica la sua decisione. Il rapporto con RFI su questo tema, come su tutto il resto, è sempre stato estremamente trasparente. Faccio rilevare che il 2 febbraio scorso l'Assessorato ai trasporti ha trasmesso al Consigliere Carrel, come da sua richiesta, i verbali delle riunioni fra Regione e RFI e in quello del 10 novembre 2020 viene esplicitamente evidenziata da RFI l'indisponibilità della tratta per lavori di manutenzione nel periodo a cavallo tra giugno e luglio di quest'anno. Evidentemente, il Consigliere non ha letto bene o gli è sfuggita la rilevanza della questione.»

Nella replica, il Consigliere Carrel ha osservato: «Ho letto attentamente ed ero a conoscenza della necessità di sospendere il servizio: quello che contesto fermamente è il periodo. La scelta di far coincidere la chiusura della tratta con l'inizio della stagione estiva sarà fortemente penalizzante per il turismo. Peccato che quando abbiamo fatto domande sulla linea ferroviaria, l'Assessore non ci abbia mai aggiornati su queste chiusure: è una mancanza di rispetto nei confronti dell'Aula e dell'intera comunità valdostana, oltre che una mancanza di chiarezza di comunicazione.»

 

SC

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Comunicato n° 232 del 21 aprile 2021
Interrogazione sulla nomina della Commissione paritetica

 

La questione della nomina della Commissione paritetica è tornata in discussione in Aula con l'interrogazione posta nella seduta del 21 aprile 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie, che ha chiesto, in particolare, la data entro la quale verranno nominati i tre componenti di parte regionale e se ci siano accordi con il Ministro competente sulle tempistiche.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito: «La questione della nomina della Commissione Paritetica, sinora rinviata in attesa di avere chiarezza sulla situazione politica nazionale, deve ora essere affrontata e definita con la dovuta urgenza. Proprio oggi il senatore Lanièce ha avuto un incontro con il Ministro Gelmini, in cui ha sollecitato la nomina della parte statale della Commissione. Invece, per quanto riguarda la parte regionale, avendo l'intenzione di portare la discussione in Aula già nell'adunanza del 7 aprile, avevo ipotizzato una riunione di Giunta e dei Capigruppo consiliari il 2 aprile; proprio quel giorno, però, sono risultato positivo al Covid, con tutte le conseguenti limitazioni. Ribadisco la volontà mia e della maggioranza di definire la composizione della Commissione Paritetica al più presto, possibilmente già nella prossima riunione del Consiglio

Il Capogruppo Marco Carrel, nella replica, ha evidenziato: «L'importanza della Commissione Paritetica risiede nel rendere vivo il nostro Statuto; è un elemento fondante per sbloccare una serie di questioni particolarmente rilevanti e che richiedono tempistiche anche lunghe: pensiamo a CVA o al precariato scolastico. Avevo percepito, dalle parole del Presidente Lavevaz in Aula già a dicembre 2020, l'intenzione di coinvolgere l'intero Consiglio nella nomina della parte regionale ma, almeno al momento, così non è stato. Il prossimo Consiglio sarà convocato il 12 maggio: dal punto di vista istituzionale, sarebbe grave assistere alla definizione della parte statale prima di quella regionale

 

MM

 

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Comunicato n° 233 del 21 aprile 2021
Interrogazione su due avvisi pubblici per un incarico di insegnamento al Conservatoire de la Vallée d'Aoste

 

Nella seduta consiliare del 21 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto un'interrogazione in merito alla pubblicazione sul sito del Conservatoire de la Vallée d'Aoste di due avvisi pubblici di selezione per titoli per l'individuazione di incarichi di collaborazione per l'insegnamento della disciplina "pedagogia musicale speciale e didattica dell'inclusione", chiedendo per quali motivi le lezioni non siano state avviate, malgrado fossero già state programmate con un calendario comunicato agli studenti iscritti.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha riferito: «L'inizio delle lezioni della disciplina "pedagogia musicale speciale e didattica dell'inclusione", calendarizzate a partire dalla seconda metà di marzo 2021, è stato sospeso perché si è manifestata un'incompatibilità con lo svolgimento dell'incarico da parte del docente individuato a seguito di selezione pubblica con un bando del 21 gennaio 2021. In seguito al diniego del docente, che era risultato unico idoneo, si è provveduto alla pubblicazione di un secondo bando, il 1° aprile 2021, che contiene parametri che risultano essere meno restrittivi per permettere la partecipazione a un numero più ampio di candidati

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha osservato: «Mi aspettavo una risposta più dettagliata, ma penso comunque che a questa interrogazione ne seguiranno altre: ci sono ancora troppi spazi grigi in questo procedimento. Effettivamente, dall'esame degli atti che possediamo, non si capisce il motivo delle condizioni restrittive, peraltro non richieste dalla normativa, inserite nel primo avviso e poi eliminate nel successivo. Nascono interrogativi su questa incompatibilità e occorre andare a fondo. Non è un buon segnale di serietà per una scuola di alta formazione, di fatto a livello universitario. C'è stata sicuramente una superficialità, riverberata in un disservizio per gli studenti

 

MM

 

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Comunicato n° 234 del 21 aprile 2021
Interrogazione sulla sorveglianza epidemiologica dell'Azienda USL

 

Nella seduta consiliare del 21 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo regionale in merito allo stato di attuazione dell'articolo 100 della legge regionale 8/2020 che, al fine di sostenere azioni urgenti rivolte al superamento dell'emergenza sanitaria e prevenire nuove epidemie, prevede l'istituzione   presso il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda USL della struttura di epidemiologia con compiti di coordinamento delle attività di sorveglianza epidemiologica e prevenzione a supporto della programmazione sanitaria regionale.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «l'Azienda USL procederà a dare applicazione al dettato normativo nell'ambito della già programmata revisione del proprio atto aziendale, consci che l'attività di sorveglianza epidemiologica organizzata in rete sia essenziale per contrastare la pandemia da Covid-19 e qualsiasi altra epidemia a eziologia virale, in tempi compatibili con le attività in essere per contrastare la pandemia, compresa la vaccinazione di massa. L'indicazione all'USL di procedere in tal senso sarà, inoltre, oggetto di direttiva specifica inserita nella deliberazione della Giunta regionale che approva gli indirizzi e gli obiettivi di salute che gli uffici dell'Assessorato stanno predisponendo nei termini previsti, ossia entro il 15 giugno 2021. In tale sede sarà ribadita l'importanza dell'avvio delle attività di questa nuova struttura aziendale in quanto necessaria per la costituzione della Rete epidemiologica regionale, in fase di definizione

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha replicato sottolineando «la necessità di conoscere per poter reagire. Tra le incombenze della struttura di epidemiologia, figurano il coordinamento delle attività di sorveglianza e la prevenzione: quest'ultima è la vera sfida che dovremo combattere. L'auspicio è di mettere a terra il percorso per la costruzione di questa realtà il prima possibile: dobbiamo continuare a imparare e l'invito è di prendersi a cuore questa struttura, che risulta fondamentale nel contrasto non soltanto al Coronavirus, bensì a tutte le minacce sanitarie

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 22 aprile, alle ore 9.00.

 

SC-MM

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Comunicato n° 235 del 22 aprile 2021
Interrogazione su segnalazioni di interruzione di pagamenti sul bando affitti

 

Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare di ieri sera, mercoledì 21 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto delucidazioni in merito ad alcune segnalazioni ricevute da parte dei beneficiari del bando affitti e di proprietari di alloggi circa l'interruzione dei pagamenti.

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha specificato che «il contributo per il sostegno anticipato alla locazione, erogato a seguito di istanza presentata sulla base di apposito bando, è una forma di sovvenzione il cui importo è individuato in base a diversi fattori riguardanti la situazione dell'inquilino (ISEE, numero componenti il nucleo familiare, incidenza del canone rispetto all'ISEE) ed è liquidato al proprietario di casa. Di fatto il beneficiario non percepisce la somma che, invece, viene erogata direttamente al locatore. All'inquilino spetta la corresponsione della somma residuale del canone di affitto.»

L'Assessore ha quindi confermato che «i pagamenti non sono ancora stati erogati in quanto il nuovo bando, che disciplina la sovvenzione e individua, tra l'altro, le soglie di accesso al beneficio e i criteri per il calcolo dell'ammontare del contributo, è in fase di revisione. Tali criteri riguardano sia le nuove domande sia i beneficiari del bando precedente, per i quali è stata richiesta la conferma del permanere dei requisiti e l'ISEE aggiornato (se i criteri variassero, anche l'importo spettante potrebbe subire modifiche): in via prudenziale, l'erogazione è stata quindi sospesa. La situazione che si è venuta a creare è imputabile a vari fattori. Da un lato, il nuovo assetto organizzativo dell'Amministrazione regionale ha comportato l'acquisizione di nuove e considerevoli competenze in capo alla Struttura servizi alla persona, famiglia e politiche abitative, già fortemente sollecitata dalle ondate del Covid-19 e per la quale la Dirigente ha segnalato, fin dal 2019, forti criticità di risorse umane, chiedendo un incremento di personale. Dall'altro, risulta indispensabile l'utilizzo di un applicativo dedicato in ragione dell'alto numero di pratiche da processare: nel 2020 le oltre 2.500 istanze di contributo sono state evase manualmente dagli uffici con tre unità di personale; questa gestione non risulta più funzionale non solo per la numerosità degli utenti ma anche perché non consente l'estrazione di dati per categoria e impone la consultazione di ingenti quantità di documentazione cartacea. Allo stato attuale, il bando è in fase di predisposizione, mentre per il programma informatico si stanno perfezionando le ultime modifiche e dovrebbe essere ultimato a breve.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin, nella replica, ha evidenziato: «Nella scorsa Legislatura, è già mutata la natura del bando locazioni, prevedendo un rinnovo automatico per coloro che sono già beneficiari del bando affitti: evidentemente, bisogna fare una separazione tra coloro che presentano la domanda per la prima volta e coloro che ne sono già beneficiari. Un comunicato dell'Assessorato indicava che già da marzo avrebbe preso il via il nuovo bando: è ovvio che questa nota abbia generato aspettative da chi lo aspetta. Se si riesce ad arrivare al nuovo bando va bene, altrimenti cerchiamo di liquidare i pagamenti a chi già ne beneficiava. Tutto sta nel momento giusto valutare quali siano le priorità.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 236 del 22 aprile 2021
Interrogazione sul rapporto tra ricoveri "Covid" e "no Covid"

 

Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 21 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste si è soffermato sull'incidenza dei ricoveri per disturbi o patologie non direttamente riferibili al Covid-19 in rapporto a quelle riferibili al virus nei periodi ricompresi tra un'ondata e l'altra della pandemia, chiedendo di dettagliare, a partire dall'inizio del 2021, il numero dei ricoveri, degli accessi al pronto soccorso e dei decessi.

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha dettagliato i dati registrati dal 1° gennaio al 13 aprile 2021: «I ricoveri sono stati 197 per Covid e 3.936 per altre patologie non Covid; gli accessi al Pronto soccorso sono stati 357 per Covid e 1.697 per altre patologie non Covid; i decessi sono stati 20 per Covid e 198 per altre patologie non Covid. Nel periodo giugno-settembre 2020, i ricoveri per Covid sono stati di minore entità (27 per Covid e 5.747 non Covid), con un'incidenza del 0,47%. Preciso, in aggiunta, che quelle che vengono denominate comunemente prima e seconda ondata, in effetti sono due periodi (24 febbraio  - 29 agosto 2020 e 30 agosto 2020 - 17 febbraio 2021) che costituiscono, sotto il profilo epidemiologico, un continuum contrassegnato da ricoveri Covid di diversa frequenza

Il Consigliere Dino Planaz ha sottolineato: «Abbiamo richiesto queste cifre per capire se ci sia la possibilità, tra un'ondata e l'altra, con un calo dei contagi e dei ricoveri, di dare più libertà alle riaperture delle attività

 

SC-MM

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Comunicato n° 237 del 22 aprile 2021
Interpellanza sulla carenza di personale del comparto unico regionale negli enti locali

 

Nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 21 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale chiedendo di approfondire la questione della carenza di personale degli enti locali e dell'esternalizzazione dei servizi comunali.

«Il personale assunto direttamente alle dipendenze comunali in molti casi è ridotto, se non addirittura insufficiente a rispondere alle innumerevoli incombenze di cui si devono fare carico gli enti locali - ha rappresentato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Vorrei conoscere, in merito alle esternalizzazioni, il dettaglio dei Comuni e dei settori interessati e, per quanto riguarda gli organici, i dati complessivi della programmazione dei fabbisogni triennali di tutti gli enti locali. Qual è l'intento dell'Amministrazione regionale per risolvere la problematica? Con quale tempistica?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito: «L’Amministrazione regionale non è in possesso delle informazioni sui Comuni e sui settori interessati dalle esternalizzazioni: gli enti locali, nell’esercizio della loro autonomia organizzativa e finanziaria, effettuano le scelte che ritengono necessarie e opportune. Il reperimento di questi dati richiederebbe, quindi, l’attivazione di un’indagine puntuale Comune per Comune che al momento non è stata effettuata. La Regione non dispone nemmeno di informazioni sui fabbisogni relativamente all’anno in corso, e, in ogni caso, questi dati non sono mai pervenuti suddivisi per area. Gli enti locali erano tenuti a comunicare alla Regione, entro il 21 febbraio scorso, il proprio fabbisogno di personale con riferimento ai soli profili risultanti dal piano triennale del fabbisogno delle risorse umane dell’Amministrazione regionale per il periodo 2020-2022 che potevano interessare anche gli enti locali. Sono comunicazioni finalizzate all’inserimento delle richieste nel piano delle procedure concorsuali di prossimo aggiornamento da parte dell’Amministrazione regionale e non sono quindi dovute nel caso in cui, invece, l’ente decida di avviare autonomamente le procedure di selezione del personale

«Riguardo al reclutamento del personale - ha specificato il Presidente Lavevaz -, per il 2021 la competenza è stata attribuita, salve le richieste di fabbisogno inoltrate alla Regione, direttamente al Comune di Aosta e alle Unités des Communes, che possono avviare, anche per il tramite del Celva, autonome procedure selettive, comprese quelle interne. Lo sforzo congiunto dell’Amministrazione regionale e degli enti locali, con tutte le limitazioni contingenti causate dal perdurare dell’emergenza sanitaria, dovrebbe auspicabilmente consentire di sopperire, con l’avvio di appositi concorsi, alle carenze di personale che, soprattutto in alcuni settori, si sono verificate negli scorsi anni a causa dei vincoli assunzionali stringenti e delle numerose cessazioni verificatesi, anche per effetto della cosiddetta quota 100

La Consigliera Raffaella Foudraz si è detta stupita: «Ero convinta che la Regione disponesse dei dati che abbiamo richiesto. L'auspicio è che si proceda al più presto con i vari concorsi. Non dimentichiamo che la carenza di personale spesso comporta un mal funzionamento degli uffici e disservizi alla comunità.»


MM

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Comunicato n° 238 del 22 aprile 2021
Interpellanza sull'impianto di tiro a volo a Châtillon

 

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, si è parlato della realizzazione dell'impianto di tiro a volo a Châtillon discutendo un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod, rilevato come «questa attività sportiva potrà essere un importante volano turistico per Châtillon e i comuni limitrofi, anche in virtù dell'omologazione per gare e raduni internazionali dell'impianto», ha richiamato alcune notizie stampa «secondo cui nelle scorse settimane non è stato firmato l'accordo di programma tra Regione, Comune di Châtillon e Federazione italiana tiro al volo (Fitav), necessario per proseguire nella realizzazione del progetto: come si pensa di uscire da questa impasse e quali sono i passaggi preliminari cui si fa riferimento nella notizia? Quali sono le tempistiche fissate per poter procedere alla sottoscrizione e dare finalmente corso a questo progetto? Rilevo anche che non si tratta di un progetto fine a sé stesso: ha potenzialità anche per altre attività sportive.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha premesso che «questa iniziativa permette di fare chiarezza sull’equivoco che si è verificato il 9 marzo scorso, in occasione dell’incontro convocato per fare il punto sull’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo impianto di tiro a volo a Châtillon e di esaminare con la Fitav la bozza dell’accordo di programma. In questa occasione non era prevista la firma dell’Accordo di programma. Il Comune di Châtillon, in qualità di promotore dell’Accordo, ne ha approvato una bozza, ma per poter procedere alla sottoscrizione finale, questo deve essere approvato oltre che dalla Fitav anche dalla Regione e questa approvazione non c’è ancora stata, perché mancano le coperture economiche.»

Il Presidente ha poi specificato che «alcuni ragionamenti per reperire le risorse sono stati fatti, in particolare nell'ambito dei fondi che si libereranno con il rendiconto 2020. Ora dobbiamo individuare le priorità, perché i fondi sono inferiori a tutte le richieste pervenute: nel corso delle prossime settimane si individueranno le richieste che si potranno coprire con i fondi del rendiconto 2020 e fra queste c'è indubbiamente anche l'impianto di tiro a volo.»

Nella replica, il Consigliere Brunod ha osservato: «Per la sua realizzazione erano stati stanziati fondi nel programma dei lavori pubblici 2017-2019, poi nei bilanci 2020-2022 e 2021-2023 erano stati inseriti 100 mila euro per la sua progettazione. Il Presidente sostiene, invece, che per ora non ci sono le risorse: forse c'è stato un passaggio tecnico che non è andato come doveva. Ci auguriamo, a questo punto, che nelle priorità rimanga la volontà di realizzarlo, cercando di non andare troppo lunghi con le tempistiche, anche per non perdere la posizione a livello nazionale e internazionale della struttura. Noi riteniamo che l'impianto darebbe anche una grande mano al rilancio turistico di Châtillon e Saint-Vincent.»

 

SC

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Comunicato n° 239 del 22 aprile 2021
Interpellanza sull'allestimento di campi container in caso di emergenza

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto notizie in merito all'allestimento di campi container per l'assistenza alla popolazione in caso di emergenza.

«La Protezione Civile nazionale, insieme con la Consip, ha indetto una gara che prevede, specificamente per la nostra regione, la fornitura di arredi, biancheria e accessori, nonché il noleggio di lavatrici e asciugatrici industriali per i campi container - ha spiegato il Capogruppo Marco Carrel -. Vorremmo fare chiarezza e sapere quali siano gli accordi in essere con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, quali le zone individuate per l'eventuale allestimento di questi campi e quali i tempi di realizzazione. Quali sono gli eventi per i quali si accederà a questi container e con quali regole? Sarà avviata una campagna di informazione ai cittadini?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La Protezione Civile nazionale ha pubblicato questa procedura di gara perché, per poter disporre nel minor tempo possibile di insediamenti leggeri e provvisori per destinazioni d’uso diverse da impiegare nelle prime fasi di un qualsiasi evento emergenziale, necessita di poter usufruire di container in noleggio, fornitura di arredi, biancheria, accessori e lavatrici e asciugatrici industriali in noleggio. La gara rientra nella normale attività di pianificazione del Dipartimento della Protezione Civile per supportare all’occorrenza, in termini logistici, i piani di protezione civile regionali e comunali. Non si tratta quindi di un’attività connessa alla gestione della pandemia in corso.»

«Non ci sono accordi specifici con la Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito - ha aggiunto il Presidente -. Non sono state individuate zone per la realizzazione di campi container: l’eventuale allestimento avviene sulla base degli eventi calamitosi che li rendono necessari. Non vi è pertanto nemmeno alcuna pianificazione temporale in ordine alla loro realizzazione, né si è proceduto alla regolamentazione del loro utilizzo. Né è stato ritenuto necessario avviare una campagna di informazione ai cittadini su campi container che al momento non esistono

Il Consigliere Marco Carrel ha replicato: «Una campagna di informazione è utile per gestire al meglio qualsiasi emergenza possa verificarsi. Ed è utile per evitare fraintendimenti o per alimentare ipotesi varie, dovute proprio alla mancanza di chiarezza
 
 
MM

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Comunicato n° 240 del 22 aprile 2021
Interpellanza sul riordino dei cantieri forestali

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sul piano sui cantieri forestali.

«È una questione annosa - ha affermato il Consigliere Nicoletta Spelgatti -: spesse volte se ne è discusso in Aula, senza mai arrivare a una compiuta revisione e a una riorganizzazione. Anche alla luce dell'emergenza economica causata dalla pandemia, ci chiediamo se sia intenzione del Governo predisporre un piano di riordino dei cantieri forestali, della loro gestione e della loro disciplina, compresi i requisiti di accesso e l'apertura delle graduatorie.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha sottolineato che «i cantieri forestali rappresentano una realtà importante, sia in termini occupazionali sia in termini di risposte agli enti locali. Già negli anni scorsi, si è attuato un percorso di rilancio del settore, secondo una mirata scelta politica che ha assicurato una maggiore disponibilità di risorse. A febbraio scorso, la Giunta ha approvato il piano interventi per i cantieri forestali per il 2021 e per il triennio 2021-2023 che prevede l’assunzione di 375 operai idraulico-forestali - cui si aggiungono 25 unità che lavorano negli orti - a tempo determinato stagionale per 140 giornate; rispetto al piano interventi dell’anno precedente, il periodo occupazionale è stato aumentato di 10 giornate, anche tenendo conto che diversi lavoratori, a causa della pandemia, nel periodo invernale non hanno prestato la propria attività nel settore turistico, come generalmente accadeva. Questo è stato possibile grazie ad un maggior impegno di risorse. Ricordo poi che, nell'ottica di stabilizzare il personale, dal 2018 sono state espletate 29 procedure selettive, di cui sono vigenti 26 graduatorie, prorogate fino a giugno 2023. Stiamo, inoltre, cercando di trovare una soluzione alla questione dei rimborsi chilometrici: una trattativa è in corso.»

«È importante poi segnalare che circa 2 milioni di euro vengono impegnati per quelle opere oggetto di esternalizzazione - ha aggiunto l'Assessore -. Risorse importanti, spalmate sul territorio che rappresentano un'opportunità di rilancio per le imprese valdostane. Guardando al futuro, l'intenzione è quella di dare continuità a quanto fatto, aumentando ancora le giornate lavorative, e siamo aperti a eventuali contributi.»

Il Consigliere Spelgatti ha replicato: «Noi, dall'opposizione, non capiamo in quale direzione vogliate andare per rilanciare l'economia e per affrontare tutte le emergenze che ci sono. Volete solo dare contributi o volete investire sul lavoro? I cantieri forestali potrebbero essere un'occasione per far lavorare le persone, per essere utili alla comunità. I vantaggi sono molteplici: la Regione paga i mesi di lavoro, negli altri mesi i lavoratori percepiscono la disoccupazione e hanno dei canali preferenziali nella ricerca di altri lavori legati ai vantaggi per le aziende dell'assunzione di persone iscritte alle liste di disoccupazione. Il lavoro fatto è importante per il mantenimento dei nostri sentieri, dei nostri boschi e per il turismo. Non dobbiamo dare delle elemosine, dobbiamo ridare fiducia e dignità alle persone. In una visione di rilancio dell'economia, vi proponiamo quindi di investire anche in questo settore. Pensateci.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 241 del 22 aprile 2021
Interpellanza sul rilancio della filiera del legno

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sul rilancio della filiera del legno in regione.

«A partire dal 2019 si sono susseguiti annunci in merito a interventi mirati e funzionali - ha affermato nell'illustrazione il Consigliere Erik Lavy -, tra cui la realizzazione di un'analisi di settore, ma non ci sono riscontri concreti. Vorrei conoscere i risultati sia dello studio sia del rilancio ottenuto e mi chiedo se sia intenzione procedere a un ulteriore rilancio di questa importante filiera

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha innanzitutto inquadrato la situazione attuale: «Le segherie sono 11 (erano 36 nel 1991 e 31 nel 1998); le imprese iscritte alla Camera di commercio per le attività di taglio piante sono circa una ventina. Sono dati decisamente contenuti rispetto alle potenzialità dei nostri boschi, tenuto inoltre conto che solo una minima parte del materiale lavorato dalle segherie proviene dai boschi valdostani. Le proprietà private rappresentano circa il 60% della superficie forestale e va ricordato che la forte frammentazione della proprietà fondiaria è certamente un limite al mantenimento dei boschi ed allo sviluppo del settore

«Sulla base di questi presupposti - ha riferito l'Assessore Sapinet -, è stato affidato all’Istituto per le piante da legno e per l’ambiente (IPLA) il servizio di valutazione delle filiere forestali dei nostri boschi, con l’obiettivo principale di formulare scenari di uso sostenibile delle risorse forestali regionali, in particolare attraverso la valutazione e la promozione delle filiere del legno locale. Allo stato attuale sono in fase di ultimazione le attività di validazione dei risultati della relazione finale del lavoro dell’IPLA e, non appena completato, comunicheremo i risultati del lavoro, anche presentandolo alla Commissione consiliare competente

«Considerata la competenza primaria della nostra Regione in materia di foreste - ha concluso l'Assessore -, intendiamo costituire quanto prima un gruppo di lavoro, formato dalle strutture regionali competenti, dai rappresentanti degli enti locali e dalle associazioni di categoria, per elaborare un disegno di legge di recepimento dei principi dettati dal Testo unico delle foreste e delle filiere forestali. Contemporaneamente, elaboreremo il Piano forestale di indirizzo territoriale. Sarà anche importante riuscire a dirottare delle risorse, se possibile già dal 2021, anche per un supporto a tutto il settore

Il Consigliere Lavy si è detto insoddisfatto della risposta: «Ho avuto la conferma che di concreto non c'è nulla. Non è ammissibile che non siano ancora disponibili i risultati dello studio. La Regione deve fare la regia, non intervenire nelle questioni di cui possono occuparsi i privati. Bisogna sostenere l'imprenditoria privata, altrimenti non ci sarà mai un rilancio e si continuerà a cercare legno all'estero. È un'emergenza: il prezzo del legno sta aumentando, non possiamo continuare ad aspettare

 

MM

 

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Comunicato n° 242 del 22 aprile 2021
Interpellanza sull'assunzione negli alpeggi di giovani valdostani

 

La previsione di incentivi fiscali per l'assunzione negli alpeggi di giovani valdostani è stata al centro di un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie.

«Nel mese di giugno, come tutti gli anni, assisteremo alla monticazione delle nostre mucche verso gli alpeggi - ha specificato il Consigliere Augusto Rollandin -: tenuto anche conto della grave crisi in atto, la Giunta può immaginare di prevedere degli incentivi fiscali per chi assume dei giovani valdostani? Quanti sono ad oggi i posti di lavoro richiesti per le attività negli alpeggi? Purtroppo sono pochi i giovani valdostani che sono disponibili ad andare in alpeggio: noi crediamo sia corretto intervenire in questo settore anche per assicurare un futuro all'agricoltura e all'allevamento della Valle d'Aosta.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha riportato alcuni dati riguardanti la gestione degli alpeggi valdostani: «Nel complesso sono coinvolte circa 1000 persone, di cui 300 tra conduttori e familiari coadiuvanti e 700 dipendenti stagionali. La quasi totalità di quest’ultimi è composta da stranieri provenienti da Romania, Albania e Marocco, mentre sono poche decine i salariati di origine valdostana. Il problema della mancata assunzione di lavoratori valdostani non è sempre dovuto alla mancanza di posti lavoro, quanto piuttosto alla poca appetibilità che il lavoro di alpeggio rappresenta.»

Per l'Assessore «la normativa dell'Unione europea e le regole del libero mercato non consentono di privilegiare l’assunzione di manodopera locale in sostituzione di quella straniera: allo stato attuale, pur condividendo il principio, non è quindi possibile prevedere incentivi fiscali per chi assume giovani valdostani. Diverso, invece, il discorso se parliamo di incentivi all’assunzione di personale, indipendentemente dalla provenienza dello stesso. Il gruppo di lavoro per le misure di contrasto all’emergenza sanitaria sta lavorando su una misura trasversale a beneficio di tutte le imprese, comprese quelle agricole. Si tratta nello specifico di un aiuto per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato stipulato.»

L'Assessore ha poi richiamato la campagna informativa "Lavorare in agricoltura" e «la redazione, anche a seguito di pre-selezioni sulle liste degli iscritti ai centri per l’impiego, di rose di candidati potenzialmente avviabili a lavori in agricoltura, in particolare tra i percettori di reddito di cittadinanza. Per il 2021 si sta procedendo ad analizzare, nell’ambito delle liste dei centri per l’impiego, quanti lavoratori iscritti siano potenzialmente avviabili a lavori in agricoltura; sono state contattate le aziende agricole per conoscere i rispettivi fabbisogni occupazionali. Al momento, risultano alcune richieste di assunzione, da parte di cooperative sociali che effettuano anche lavori in agricoltura.»

Il Consigliere Rollandin, replicando, ha detto: «I tempi sono stretti: bisogna agire adesso, altrimenti nel momento in cui ci sarà la monticazione non si troverà nessuno. Dobbiamo ricercare, con urgenza, un modo per incentivare i lavoratori, come si è fatto in altri settori, altrimenti il problema esploderà. Non vorremmo che succedesse questo.»

 

SC

 

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Comunicato n° 243 del 22 aprile 2021
Interpellanza sui pannelli informativi del castello di Graines

 

In un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie delle azioni per il ripristino dei pannelli informativi del castello di Graines a Brusson.

«Diverse persone che si sono recate in visita al castello - ha spiegato il Consigliere Dennis Brunod - hanno evidenziato uno scarso e degradato stato dei cartelli descrittivi, pubblicando anche immagini sui social di pannelli sbiaditi, rotti, illeggibili, manifestando delusione e amarezza per l'immagine non performante e qualitativa nell'offerta delle peculiarità della nostra regione e, in particolare, di questo sito. L'Assessore intende verificare in tempi brevi lo stato dei pannelli in questione? Il ripristino di questa cartellonistica, peraltro, centrerebbe l'obiettivo di rendere il nostro prestigioso patrimonio culturale sempre più appetibile da un punto di vista dell'offerta turistica della Valle d'Aosta.» 

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «La Soprintendenza è venuta a conoscenza dello stato di alcuni pannelli nell'ambito dell’ordinaria attività di manutenzione. L'attuale emergenza sanitaria ha in parte rallentato gli interventi conseguenti, ma è comunque necessario affrontare il tema in una logica di sistema, e non solo specificamente sul sito. Cogliamo l'occasione per fare una valutazione operativa anche sul format dei pannelli visto che quelli di Graines sono ormai svincolati dal progetto di cooperazione "Anciens vestiges en ruine" di cui erano il frutto e a cui occorreva conformarsi per eventuali modifiche; oggi, per il loro rifacimento occorre definire un nuovo progetto

Il Consigliere Brunod, nella replica, ha evidenziato: «L'intento era evitare ulteriori segnalazioni di degrado e accolgo con favore l'intenzione di procedere al ripristino dei pannelli. Facendo delle ricerche sul castello di Graines sui siti del Comune di Brusson, della Regione e di LoveVdA, ho ravvisato delle incongruenze sull'apertura o meno del sito: chiedo di poter provvedere per scongiurare confusione e la diffusione di notizie errate

 

MM

 

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Comunicato n° 244 del 22 aprile 2021
Interpellanza sul Conservatoire de la Vallée d'Aoste

 

Nel corso della seduta del 22 aprile 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, l'attenzione dell'Aula si è focalizzata nuovamente sul Conservatoire de la Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Paolo Sammaritani, nell'illustrazione, si è soffermato su due aspetti: «Il primo riguarda lo statuto dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta/Conservatoire de la Vallée d'Aoste, le cui modifiche devono essere approvate prima dal Consiglio di amministrazione e poi dalla Giunta regionale. Abbiamo rilevato che alcune modifiche approvate dal CdA dell'Istituto nel 2015 non trovano riscontro in alcuna delibera del Governo: per quale ragione? Si intende procedere in tal senso? Il secondo aspetto concerne invece la composizione degli organi del Conservatoire, che risulterebbe difforme a quanto previsto dallo Statuto, sia per quanto attiene al Consiglio accademico sia per la Consulta degli studenti: è vero? Da quanto tempo e perché la situazione è questa?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha specificato: «le vicende modificative vanno lette sulla base di due articoli presenti nello Statuto del Conservatoire (art. 41 e art. 48). Alla luce di queste disposizioni, emerge come solo le nuove stesure dello Statuto prevedano anche una delibera della Giunta regionale, mentre le semplici modifiche sono approvate dal Consiglio di amministrazione. Nel 2008 e nel 2012 la Giunta ha approvato in toto il nuovo Statuto, mentre la modifica del dicembre 2015 non ha comportato l'adozione di nessun nuovo statuto, ma si è solo proceduto a modificare un articolo. Riguardo al Consiglio accademico e alla Consulta degli studenti, l'attuale composizione è il risultato di una serie di vicende, culminate il 20 giugno 2020 quando tutti gli studenti della Consulta e del Consiglio accademico hanno rassegnato le proprie dimissioni per motivi personali: è quindi subentrato il primo e unico candidato escluso sia come rappresentante degli studenti all'interno del Consiglio accademico sia come rappresentante della Consulta. Il regolamento in vigore per le elezioni della Consulta non prevedeva la possibilità di effettuare elezioni supplementari: tenuto conto della situazione, il 29 marzo 2021, il CdA del Conservatoire ha provveduto a modificare tale regolamento e le elezioni si svolgeranno non appena la delibera sarà esecutiva. Questo a dimostrazione di come il clima all'interno del Conservatoire non sia idilliaco, ma ci stiamo lavorando e riferirò quanto prima al Consiglio.»

Il Consigliere Sammaritani, nella replica, ha dato atto all'Assessore «di aver riconosciuto un malessere all'interno del Conservatoire: non tutto va come dovrebbe. Il Consiglio accademico è molto importante per tutte le università e il venir meno della rappresentanza degli studenti è un segnale di trascuratezza da parte del Conservatoire o è una mancanza di interesse da parte degli studenti di far parte di questo organo. Ci dobbiamo interrogare sulle motivazioni: c'è una mancanza di fiducia nei confronti di questi organi o semplicemente c'è un disinteresse per una carenza di informazione? Fare questa esperienza è fondamentale per gli studenti. Nell'ottica di una collaborazione, continuiamo a monitorare questa situazione.»

 

SC

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Comunicato n° 245 del 22 aprile 2021
Interpellanza su nuove soluzioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali regionali

 

In un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riproposto la questione dell'approvazione di agevolazioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali regionali da parte dei valdostani.

«Tramontata, come già affermato dall'Assessore Caveri, l'ipotesi dell'adozione di una soluzione analoga alla vignette - ha dichiarato il Consigliere Christian Ganis -, ci chiediamo quali azioni intenda portare avanti la Giunta per trovare altre alternative per rendere più abbordabile l'utilizzo dell'autostrada per i valdostani. È stata attivata una interlocuzione con il Governo centrale per risolvere la questione dei costi? Alla luce del percorso che le Province Autonome di Trento e Bolzano stanno delineando per una gestione locale dell'Autobrennero, è pensabile che in futuro anche la nostra autostrada possa essere definita primaria arteria di interesse pubblico locale.» 

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha evidenziato: «La questione dei costi resta una priorità nei rapporti con il Governo e in una sinergia tra le Regioni interessate dal sistema autostradale a pagamento. L'interlocuzione con il Governo verrà avviata al momento opportuno (quando si chiarirà l'assetto del Gruppo Autostrade); nel frattempo, abbiamo già preso dei contatti. Il previsto incremento - peraltro legittimo - delle tariffe da qui al 2032 renderà le nostre autostrade sempre più care e sempre più inarrivabili: una situazione che ho lamentato nelle assemblee dei soci. Va considerato che non sono autostrade che devono preoccupare esclusivamente i valdostani: è per questo che dobbiamo incidere in profondità nei rapporti con il Governo centrale

«La questione dell'Autobrennero è delicata - ha spiegato l'Assessore Caveri -: Trento e Bolzano hanno una gestione totalmente pubblica e stanno trattando per un rinnovo automatico della concessione. Al momento noi non sappiamo se questa ipotesi sia credibile; stiamo facendo approfondimenti, ma la questione Autobrennero non è risolta e non può fungere da riferimento. Assicuro il massimo impegno da parte della maggioranza, faremo il massimo sforzo e ribadisco che il tema della gestione duopolistica delle autostrade interessa tutto il Nord Italia

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, nella replica, ha osservato: «Volevamo sondare la possibilità di ulteriori agevolazioni tariffarie per i valdostani e il richiamo alla situazione dell'Autobrennero intendeva suscitare una riflessione sul ruolo diverso tra il proprietario e il gestore dell'arteria. Una tematica che potrebbe essere interessante per il discorso concessioni: l'invito alla Giunta regionale e ai Parlamentari valdostani è di seguire gli sviluppi, perché potrebbero aprirsi scenari interessanti riguardo alle modalità di gestione delle gare delle concessioni e ai vantaggi che potrebbero derivarne per il territorio

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

 
MM

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Comunicato n° 246 del 22 aprile 2021
Interpellanza sui percorsi di istruzione e formazione professionale

 

Il tema dell'istruzione tecnico-professionale è tornato in discussione durante la seduta consiliare del 22 aprile 2021 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Simone Perron ha spiegato: «Il numero di giovani valdostani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano prematuramente gli studi era al 15,2% nel 2018 e al 14,3 % nel 2019: il dato più alto a livello nazionale e doppio rispetto ad una realtà analoga come quella della provincia di Trento. Questi dati, uniti al fatto che molti studenti valdostani si iscrivono a percorsi liceali per poi abbandonarli e iscriversi a istituti tecnico-professionali, denotano tra l'altro un problema culturale e di orientamento. Tenendo anche conto della competenza legislativa esclusiva della nostra Regione in materia, la Giunta sta lavorando a una riforma dei percorsi di istruzione e formazione professionale?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha evidenziato: «Nel DEFR è prevista la predisposizione di una legge organica che definisca i confini e le priorità, cercando di creare un modello che abbia elementi di originalità, vista anche la nostra competenza primaria: la logica è che noi dobbiamo ancorarci per una serie di professioni al sistema produttivo, attraverso un'analisi della domanda-offerta di lavoro. La dispersione scolastica non è solo abbandono degli studi ma anche la continua passerella da un istituto scolastico all'altro. Ci sono alcune direttrici che mettono insieme questa tematica: potenziare l'attività di orientamento per facilitare i passaggi da un percorso di studi all'altro, migliorare il rapporto fra lavoro e istruzione, personalizzare il percorso di apprendimento dello studente, ottimizzare la formazione al corpo docente, dotare le scuole di laboratori. Un percorso che sarà inserito nell'ambito del Piano di politiche del lavoro, così come ci sono finanziamenti europei cui attingere.»

L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha aggiunto: «È il momento giusto di parlare di queste cose. Con i colleghi Grosjacques, Aggravi ed Erika Guichardaz e gli altri componenti del Consiglio politiche del lavoro abbiamo da poco approvato il Piano delle politiche del lavoro e a breve avremo la possibilità di confrontarci su questo documento. La formazione professionale e tecnica è un tema importante e bisogna superare un gap culturale per definire nuovi percorsi, anche se non è così facile con i nostri numeri. Dobbiamo costruire nel più breve tempo possibile il modello, che oggi manca. Dobbiamo far crescere il modello della formazione tecnico-professionale, che deve essere appetibile nella fase di orientamento e sostenibile anche nella fase post-diploma. In questo clima di difficoltà occupazionale voglio anche dare un dato sull’occupazione: da inizio anno sono state assunte 1.137 persone a tempo indeterminato nei vari settori, contro le 1.282 dello scorso anno.»

Replicando, il Consigliere Perron si è detto soddisfatto: «C'è bisogno di una visione sinergica che colleghi istruzione e lavoro. Noi, come Lega, tradizionalmente siamo legati al mondo dell'impresa: interfacciarsi con questo settore è importante per evitare scollamenti che non portano al risultato. Offriamo una collaborazione su questi temi e auspichiamo che siano portati nelle Commissioni consiliari: il post Covid ci deve vedere uniti, al di là delle differenze, per costruire un nuovo percorso.»

 

SC

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Comunicato n° 247 del 22 aprile 2021
Interpellanza sugli interventi sul territorio regionale di competenza di ANAS Spa

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto delucidazioni sui principali lavori previsti sul territorio regionale di competenza di ANAS Spa.

Il Consigliere Mauro Baccega ha voluto sapere a che punto si trovano tre progetti: «Il piano rotonde non ancora completato, la nuova progettazione del tratto di Statale 26 tra Saint-Christophe e Quart e la variante di Etroubles. La Regione non pensa sia opportuno condividere con ANAS un cronoprogramma degli interventi?»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha innanzitutto riferito in merito ad un incontro «tra la Giunta regionale, l’Amministratore delegato di ANAS e le maggiori figure rappresentative sia in ambito nazionale che distrettuale, a dimostrare l’attenzione di ANAS rispetto alle tematiche aperte che investono il nostro territorio. L’incontro, tenutosi il 19 marzo, è risultato utile per fare il punto sulle questioni aperte e per definire le priorità, ribadendo la necessità di condividere gli interventi con i Comuni. L’attenzione si è concentrata sui dossier più urgenti: la variante della Strada statale 27 tra Etroubles e Saint-Oyen e la Statale 26 (sia il tratto compreso tra Quart e Saint-Christophe, sia gli ulteriori interventi migliorativi lungo tutta la strada).»

Entrando nel merito dell'interpellanza, l'Assessore Marzi ha parlato del Piano rotonde «che si sta avviando alla chiusura. Sottoscritto nel 2005, ha subìto dei cambiamenti; attualmente sono previste 22 rotatorie, di cui 18 completate e 4 con una fase di progettazione. Ad ANAS spetta inoltre la realizzazione di 9 rotatorie: 5 sono completate, una è in fase di realizzazione a Nus, 2 sono già progettate, finanziate e comprese nel piano interventi del 2021, una è in progettazione, il Piano può quindi considerarsi in fase di completamento

«Sono poi in corso interlocuzioni per programmare la nuova progettazione della Statale 26 tra Quart e Saint-Christophe e giungere a un nuovo appalto, per un investimento di circa 24 milioni di euro. Priorità va alla messa in sicurezza, realizzando due rotatorie, in sostituzione dei semafori, e percorsi pedonali; andranno poi separate le direttrici di traffico mediante il sicurvia centrale. Saranno approfonditi gli impatti relativi alle complanari e agli accessi, per non penalizzare le attività commerciali, le residenze civili e l'aeroporto

Riguardo alla variante di Etroubles, l'Assessore Marzi ha dichiarato: «Il progetto esecutivo di completamento è in corso di finalizzazione; seguiranno le fasi di verifica e validazione del progetto, infine si procederà con l’avvio dell’iter di riappalto, previsto entro il 2021. Il completamento della costruzione della variante necessiterà di almeno due anni dall’avvio dei lavori: l’importo complessivo delle sole opere di completamento è previsto in circa 106 milioni di euro. Ho chiesto di istituire un tavolo di lavoro per meglio monitorare il rispetto dei termini dei lavori e garantire maggiore coinvolgimento dei territori dei Comuni interessati, con indicazioni realistiche e puntuali sulle fasi di completamento della variante. Ad ANAS abbiamo sottoposto due aspetti: vanno prioritariamente aperti cantieri in sospeso e va posta particolare attenzione al rispetto delle scadenze

Il Consigliere Mauro Baccega ha replicato: «Lungi da noi mettere in discussione il rapporto tra la Regione e ANAS: siamo lieti che ci sia grande collaborazione. Il piano rotonde intendeva perseguire una ratio di sicurezza e per questo volevamo avere rassicurazioni sulla loro realizzazione. Pensiamo in particolare a quelle di Sarre (Arensod e La Grenade), Nus, Châtillon, all'uscita autostradale. Analogo discorso riguardo alla sicurezza per la Statale a Saint-Christophe e Quart. Chiediamo attenzione anche sui lavori di miglioramento del tratto tra Courmayeur e La Palud. Rinnoviamo l'invito a accordarsi su cronoprogrammi che indichino date precise.»  

 

 

MM

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Comunicato n° 248 del 22 aprile 2021
Interpellanza sul ponte sulla Dora Baltea tra Aosta e Charvensod

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha focalizzato l'attenzione sul ponte sulla Dora Baltea che collega Aosta e Charvensod.

Richiamato «il passaggio di proprietà tra il Consorzio dei Comuni coinvolti e la Regione, deliberato dalla Giunta a fine marzo scorso», il Vicecapogruppo Mauro Baccega ha voluto sapere «se, preventivamente, sia stata fatta una valutazione tecnica per conoscere lo stato di sicurezza del Pont Suaz (realizzato nel 1861 e oggetto di un allargamento nel 1982) e se, qualora necessario, siano previsti interventi per migliorarne la sicurezza e la transitabilità. Ci chiediamo poi se sia stata presa in considerazione l'ipotesi di realizzazione di un nuovo ponte.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha riferito: «L’acquisizione del Pont Suaz, su cui si registra un transito annuo di circa sette milioni di veicoli ed è crocevia di tre strade regionali, è rilevante, in quanto la Regione si farà direttamente carico delle risorse economiche necessarie a garantirne l’efficienza in servizio, programmandone e sostenendone i futuri interventi manutentivi. Nel febbraio 2019, i tecnici dell’Amministrazione regionale e i referenti dei Comuni interessati hanno effettuato un sopralluogo congiunto, non ravvisando sostanziali criticità, fermo restando la necessità di programmare una manutenzione straordinaria. Queste valutazioni ad oggi risultano assolutamente confermate e con la presa in carico della proprietà da parte regionale vengono presi in carico anche i futuri interventi visto il rilievo del ponte per la mobilità di tutta la zona. Ricordo anche che nel mese di dicembre 2020 è stato avviato l’iter di affidamento di due servizi per il censimento e ispezione visiva di 174 ponti e viadotti: nel corso del 2021 si prevede di avviare le medesime attività sui manufatti non ancora censiti, tra cui anche il Pont Suaz, così da poter aggiornare lo stato complessivo delle opere d’arte e definire e programmare gli interventi manutentivi da porre in atto nei prossimi anni.»

«Non sono ancora previste ipotesi di realizzazione di un nuovo ponte nell’ambito della programmazione regionale - ha specificato l'Assessore Marzi -. Un'opera, questa, che comporterebbe a monte un approfondito studio preliminare, di ambito territoriale più generale per tutta la Plaine. Resta ferma la volontà di approfondire il tema tenendo conto delle risorse finanziarie necessarie e del fatto che ad oggi nulla è ancora stato fatto.»

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha sottolineato che «l'operazione di acquisizione, che avevamo già ipotizzato, è stata assolutamente pertinente e rilevo che gli uffici preposti sono molto attenti alla manutenzione di questi ponti, suggerendo gli interventi da realizzare. Prima o poi, però, bisognerà fare i conti con lo stato di questa struttura di collegamento della zona est di Aosta con Charvensod, Gressan, Jovençan, Pollein. Il ruolo di noi politici è anche quello di guardare al futuro e una riflessione va sicuramente fatta in merito alla costruzione di un nuovo ponte, attraverso un percorso che coinvolga i Sindaci dei comuni interessati, che so essere d'accordo riguardo a una scelta di questo tipo, funzionale a ridurre il traffico di 7 milioni di auto all'anno che transitano sul Pont Suaz.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 249 del 22 aprile 2021
Interpellanza sugli interventi economici di sostegno e promozione sociale

 

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie dei controlli effettuati sulle erogazioni e sui soggetti percettori di cui al testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale (legge regionale 23/2010).

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «la legge 23/2010 disciplina l'erogazione di contributi a carattere straordinario a favore delle famiglie. Ho chiesto gli atti che evidenziano erogazioni folli, addirittura 29.000 euro attribuiti a una sola persona con motivazioni labili: sono dati che esprimono delle perplessità sulle modalità delle erogazioni effettuate e ritengo che ci sia necessità di mettere mano al settore

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «la struttura competente del Dipartimento politiche sociali effettua una serie di controlli in base alla delibera di Giunta n. 1132 del 2014, che si sostanziano in una serie di verifiche: completezza della domanda, residenza nel territorio regionale, relazione sociale trasmessa dalle assistenti sociali territoriali, rendite catastali, beni mobili registrati alla Motorizzazione civile, disponibilità liquide, depositi, titoli, finanziamenti per prestito sociale, contributi per il sostegno alla locazione e altri contributi di tipo assistenziale, titolarità da parte del nucleo familiare di un contratto di emergenza abitativo

«Ritengo - ha aggiunto l'Assessore - che la disciplina dei contributi, emanata quasi 11 anni fa, debba essere rivista, anche alla luce delle normative statali con pari finalità di lotta alla povertà e di inclusione sociale. Mi riferisco in particolare al reddito di cittadinanza e al reddito di emergenza. È di tutta evidenza che allo stato attuale vi sia una sovrapposizione di interventi: è quindi intenzione, anche in attuazione dell'ordine del giorno approvato in Consiglio nella seduta di bilancio a dicembre 2020, dare corso a una riorganizzazione del sistema di welfare regionale al fine di adottare un unico percorso di sostegno, la cosiddetta "misura unica", a favore delle persone e delle famiglie in condizione di disagio socio-economico, nell'ottica di superare l'attuale frammentazione e sovrapposizione di aiuti. Per questo, abbiamo attribuito ai dirigenti del Dipartimento politiche sociali un obiettivo collegato all'attuazione della misura unica. Assicuro che le strutture dell'Assessorato procederanno nelle dovute verifiche sui contributi

Il Capogruppo Manfrin, replicando, ha osservato: «La sensazione è che i controlli non vengano effettuati in maniera soddisfacente e questo a causa del fatto che i sistemi non si interfacciano. Ben venga l'incrocio dei dati sulle varie piattaforme, ma sarebbe ottimale avere una banca dati complessiva, per avere un colpo d'occhio immediato su tutti i parametri da verificare. Ringrazio per la disponibilità dimostrata dall'Assessore

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 250 del 22 aprile 2021
Interpellanza sulla somministrazione dei vaccini presso i medici di base

 

La tempistica di attuazione dei vaccini presso i medici di base è stata al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 22 aprile 2021.

A chiederne conto è stata la Consigliera Raffaella Foudraz, per la quale «c'è bisogno di fare chiarezza sulla vaccinazione da parte dei medici di base: si è ingenerata una certa confusione anche a causa dei continui cambiamenti nella campagna vaccinale.» La Consigliera ha poi segnalato «un disservizio avvenuto il 2 aprile scorso al Priorato di Saint-Pierre, dove sembrerebbe che le persone ospiti della struttura fossero in attesa della vaccinazione prevista per le ore 9 e di fatto avvenuta dopo le 14 dello stesso giorno. Ci chiediamo quali siano le motivazioni che hanno generato questo ritardo e quali gli intenti dell'Amministrazione per porvi rimedio.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha ripercorso l'iter amministrativo che ha portato al coinvolgimento dei medici di base nella campagna vaccinale, con due accordi (uno a febbraio e l'altro ad aprile): «Ad oggi, la situazione vede 18 medici di assistenza primaria (medici di famiglia) che hanno dato la propria disponibilità a vaccinare presso i propri studi e 15 medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) per le vaccinazioni a domicilio, a supporto delle équipe territoriali. In questi giorni, è in corso la ricognizione delle disponibilità dei medici di assistenza primaria per la collaborazione presso i centri vaccinali organizzati dall'USL e dei medici dell'emergenza territoriale per le vaccinazioni a domicilio. A causa dei continui cambiamenti delle disposizioni a livello centrale, anche l'attività dei medici di base ha dovuto essere completamente rivista, in particolare riguardo alla somministrazione del vaccino AstraZeneca prima indicato per gli under 55 e poi per le persone tra i 60 e i 79 anni. L'Azienda USL intendeva ora coinvolgere i medici di assistenza primaria per la somministrazione vaccinale nei propri studi del vaccino Johnson&Johnson, ma siamo di nuovo a rincorrere perché ora questo vaccino può essere somministrato solo agli over 60. Questa sera ci sarà un incontro tra USL e medici di base per capire come meglio procedere: se fornire loro anche Pfizer e Moderna o cambiare completamente la platea che abbiamo attribuito ai medici di medicina generale.»

In merito ai ritardi nella vaccinazione del 2 aprile a Saint-Pierre, l'Assessore ha riferito che «l'équipe vaccinale era impegnata, oltre che al Priorato, nelle vaccinazioni domiciliari dei residenti non deambulabili nelle frazioni del comune di Sarre, cui è stata precedenza per le limitazioni imposte dalla conservazione dei vaccini mRNA. Ai residenti del Priorato è stato comunque confermato telefonicamente che la seduta si sarebbe svolta nella giornata stessa, appena possibile. Non ritengo che lo spostamento di mezza giornata, in un contesto emergenziale come quello che stiamo vivendo, possa qualificarsi come un disservizio.»

Nella replica, la Consigliera Foudraz ha osservato: «Purtroppo viviamo tutti nell'incertezza perché le regole cambiano continuamente: il fatto che non ci sia chiarezza lo dimostra anche l'episodio del Priorato di Saint-Pierre, dove le persone hanno aspettato per ore e sono state tenute a digiuno, mentre non ce n'era bisogno, come detto dall'Assessore stesso.»

I lavori sono conclusi. I punti restanti all'ordine del giorno (tre interpellanze e quattro mozioni) sono rinviati alla prossima adunanza consiliare che si riunirà mercoledì 12 e giovedì 13 maggio 2021.

 

SC

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Comunicato n° 465 del 21 luglio 2021
Interpellanza sullo stato quantitativo e qualitativo della pernice bianca e della lepre variabile

 

Nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Lega VdA ha riportato in Aula la questione della caccia della pernice bianca e della lepre variabile.

«Dell'argomento il Consiglio si è già occupato, approvando in particolare una mozione, nel novembre 2019, che impegnava la Giunta regionale a sospendere immediatamente la caccia di queste specie - ha evidenziato il Consigliere Paolo Sammaritani -. A questa parte dell'impegnativa il Governo ha ottemperato, ma non ci sono notizie dello studio scientifico che avrebbe essere avviato, né tantomeno della relazione da condividere in sede di Conferenza dei Capigruppo. Chiediamo più dettagli: a che punto si trova lo studio? Oppure non è stato avviato? In questo caso, vorremo conoscere gli intendimenti sulla ripresa del prelievo venatorio di questi animali

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, confermato «di proseguire nell'adempimento della mozione, le cui tempistiche si sono dilatate a causa delle crisi politiche e della pandemia», ha riferito: «Sullo stato delle popolazioni di pernice bianca e lepre variabile potrà fornire indicazioni il Piano regionale faunistico-venatorio, la cui revisione è stata affidata ad un raggruppamento di tecnici con specifica conoscenza del territorio valdostano. A questa attività, per implementare i dati faunistici attualmente in possesso, si affiancano azioni mirate per monitorare in modo specifico le due specie. Un compito né banale né automatico, poiché è necessario mettere in piedi metodologie di monitoraggio speditivo differenti per le due specie e innovative rispetto a quelle utilizzate sinora; inoltre, queste metodologie devono necessariamente essere validate dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)

«Un'ipotesi di metodologia messa a punto grazie alla collaborazione con la Federazione italiana della caccia, in accordo con il Comitato regionale per la gestione venatoria, e già approvata dall'ISPRA, riguarda la lepre variabile - ha detto l'Assessore Sapinet -: un monitoraggio prevede il rilevamento della presenza di lepri variabili in alcune decine di aree di saggio poste sopra i 2500 metri da parte di operatori formati (tra forestali e cacciatori). Sono attualmente in corso le procedure per l’individuazione del soggetto cui affidare il coordinamento delle attività (individuazione delle aree campione, formazione degli operatori, coordinamento del monitoraggio, raccolta ed esame dei dati, elaborazione dei risultati)

«Per la pernice bianca - ha concluso l'Assessore all'agricoltura -, i cui censimenti sono effettuati con l’ausilio dei cani utilizzati anche per l’attività venatoria, il grosso limite alla raccolta dei dati è costituito dal ridottissimo numero di cacciatori e di ausiliari che possono svolgere adeguatamente il monitoraggio (sono meno di 30). Si sta dunque provvedendo a mettere a punto una diversa strategia operativa: si è ipotizzato il ricorso ad un soggetto tecnico esterno, di comprovata esperienza, che provveda a delineare un’ipotesi di monitoraggio che possa essere validata dall’ISPRA e per il quale sono in corso le procedure di individuazione. Infine, rilevo la necessità di rafforzare l'ufficio fauna e preciso che solo gli esiti degli studi ci permetteranno di assumere una decisione in merito al prelievo di queste specie

Il Consigliere Sammaritani, nella replica, ha osservato: «Approvando la mozione, si è cavalcata una certa emotività, visto che dati oggettivi non ce n'erano. I numeri del prelievo di questi animali sono infinitesimali. Bisogna stare attenti: i cacciatori sono l'1% della popolazione, lo 0,8 % del PIL italiano è legato al prelievo venatorio; è una categoria demonizzata, ma si tratta di soggetti che hanno a cuore lo stato della fauna e dell'intero territorio. Continueremo a vigilare su questo dossier e invito a completare al più presto studi oggettivi. Su questi temi, non facciamoci trasportare dalle emozioni: la caccia, in modo corretto, va esercitata

 

MM

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