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Riunione del Consiglio regionale del 7, 8 e 9 aprile 2021

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Comunicato n° 195 del 31 marzo 2021
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 aprile 2021, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 49 oggetti.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, i Consiglieri saranno chiamati a trattare due provvedimenti: il primo è la legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2021 (su cui il 23 marzo scorso la prima Commissione "Istituzione e Autonomia" ha espresso parere favorevole a maggioranza e il cui relatore è il Consigliere Claudio Restano); il secondo prevede la sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (su questo testo la seconda Commissione "Affari generali" si è espressa unanimemente a favore il 29 marzo, nominando relatore il Consigliere Roberto Rosaire).

In merito invece all'attività ispettiva, sono 11 le interrogazioni depositate, di cui 9 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: normativa applicata per la chiamata pubblica di tre istruttori dei programmi di sviluppo (categoria D); attività promosse dalla Regione nell'ambito del progetto Expo 2020 Dubai; vincoli sulla struttura dello stadio Puchoz di Aosta; rimborso della quota di accesso al servizio di trasporto disabili relativa al 2020 e previsione della gratuità per il 2021; regime fiscale applicato ai soggetti beneficiari di bonus o contributi regionali previsti per far fronte all'emergenza Covid-19; approfondimenti svolti sul problema del disallineamento documentale relativo allo stato legittimo degli immobili; tempistica per la liquidazione delle somme dovute ai dipendenti regionali quali incentivi per lo svolgimento di funzioni tecniche in materia di lavori pubblici; stato di attuazione dell'articolo 100 della legge regionale 8/2020 relativo alla sorveglianza epidemiologica dell'Azienda USL; misure per evitare disservizi al centro vaccinale del Palaindoor di Aosta.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato le altre 2 interrogazioni: con una si chiede di conoscere le tempistiche per la nomina della Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale; con l'altra le azioni di comunicazione per incrementare il numero di visitatori dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Delle 20 interpellanze iscritte all'ordine del giorno, 17 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: carenza di personale del comparto unico regionale destinato alla copertura di posti negli enti locali; problematiche relative alla firma del protocollo d'intesa con il Comune di Châtillon per la realizzazione dell'impianto di tiro a volo; predisposizione di un piano di riordino dei cantieri forestali; azioni per il rilancio della filiera del legno; valorizzazione della necropoli di Vollein a Quart; ripristino dei pannelli informativi del Castello di Graines a Brusson; organizzazione di un evento on line in occasione del Giorno del Ricordo 2021; incompleta composizione degli organi del Conservatoire; ricerca di nuove soluzioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali regionali da parte dei valdostani; riforma dei percorsi di istruzione e formazione professionale; compatibilità dell'ipotesi di riattivazione della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier con l'accesso dalla "Porta Sud" della città di Aosta; strumento della rinegoziazione delle concessioni di impianti sciistici previsto dall'articolo 41 del Decreto legislativo 40/2021 sulla sicurezza delle discipline sportive invernali; misure di semplificazione e incentivazione per la riqualificazione e l'adeguamento delle infrastrutture sportive; osservazioni del Governo regionale in merito agli interventi sul territorio regionale nel piano di investimenti di ANAS Spa; verifica delle domande per il contributo indiretto all'ARER a copertura del canone di locazione risultate incomplete; trasferimenti finanziari destinati alla Casa di riposo G.B. Festaz; verifiche e controlli sui soggetti percettori di erogazioni pubbliche di sostegno e promozione sociale di cui alla legge regionale 23/2010.

Tre sono invece le interpellanze depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: adesione della Regione al progetto Expo 2020 Dubai; cronoprogramma dei principali interventi sul territorio regionale di competenza di ANAS Spa; utilizzo del Superbonus del 110% per gli edifici di proprietà regionale.

Infine, il Consiglio discuterà 11 mozioni, di cui 7 rinviate dalla precedente adunanza.

Delle quattro nuove, tre sono state depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: engagement à trouver un siège commun aux différentes associations culturelles présentes sur le territoire de la commune d'Aoste; utilizzo della tecnica dello "snow farming" per anticipare la stagione amatoriale e agonistica dello sci di fondo; individuazione di un'area cimiteriale per gli animali d'affezione e concessione a soggetti privati della realizzazione del progetto. La mozione del gruppo Pour l'Autonomie è volta alla trattazione nelle Commissioni consiliari del Piano di riqualificazione del quartiere Cogne di Aosta.

Delle 7 mozioni rinviate, cinque sono a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: modificazione dell'attuale percorso previsto dal progetto "Bassa Via della Valle d'Aosta" per inserire i comuni di Pontey e Champdepraz nell'itinerario; requête d'application de la loi n° 482 et de l'art. 40bis du Statut spécial en matière de protection des minorités linguistiques et demande d'institution d'une Commission spéciale; introduzione di  controlli a campione da parte delle Forze dell'ordine sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma per prevenire atti lesivi nei confronti dei conducenti e dell'utenza; revisione dei requisiti di accesso e delle modalità di svolgimento delle professioni appartenenti al settore dell'estetica; esenzione dal pagamento del bollo auto per l'anno 2021 per gli operatori del trasporto pubblico non di linea. Due invece le mozioni rinviate del gruppo Pour l'Autonomie: la prima per portare all'attenzione del Consiglio regionale il nuovo regolamento per la somministrazione di alimenti e bevande; la seconda per presentare alla Commissione consiliare competente il nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2021-2023.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

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Comunicato n° 198 del 2 aprile 2021
Iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocata mercoledì 7 e giovedì 8 aprile 2021, è stato integrato da tre punti.

Il primo è il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di uffici stampa e di personale: su questo provvedimento la seconda Commissione "Affari generali" il 1° aprile ha espresso parere favorevole a maggioranza, e a relazionare in Aula sarà il Presidente di Commissione, Antonino Malacrinò (PCP).

Il secondo punto è il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, che ha ricevuto il parere favorevole a maggioranza della seconda Commissione sempre il 1° aprile.

Infine, è stata iscritta un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Pour l'Autonomie in merito allo svolgimento delle "Batailles des reines" nel rispetto delle regole anti Covid 19.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 52 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

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Comunicato n° 201 del 7 aprile 2021
Comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, mercoledì 7, e domani, giovedì 8 aprile 2021, per discutere un ordine del giorno composto di 52 oggetti. Il Consiglio è riunito in modalità mista con il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, l'Assessore Carlo Marzi e il Consigliere Dino Planaz collegati da remoto.

Il Presidente Bertin, nelle sue comunicazioni, ha ricordato il terremoto che il 6 aprile 2009 colpì con violenza L'Aquila e i centri abitati vicini, causando 309 vittime e migliaia di sfollati: a nome del Consiglio Valle ha espresso vicinanza all'Abruzzo, alle sue Istituzioni e alla sua comunità.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha comunicato di aver incontrato, lunedì 29 marzo, il Presidente del Consiglio Draghi, i Ministri Gelmini e Speranza, il Generale Figliuolo e il Capo della Protezione civile nazionale Curcio «per fare il punto sulla situazione delle vaccinazioni, ma anche per un confronto sulle misure nazionali, poi inserite nell'ultimo decreto legge. Abbiamo posto alcune questioni, alcune condivise con le altre Regioni (valutazione attenta del Governo per arrivare gradualmente alla riapertura delle attività senza attendere fine aprile reintroducendo le zone gialle), altre più specifiche (strumenti normativi per controllare i flussi tra i trafori: una questione risolta solo in parte). Insieme con la Provincia di Bolzano abbiamo chiesto un incremento delle forniture di vaccini in quanto regioni di confine: un argomento, questo, oggetto di interlocuzioni successive, tuttora in corso

Riguardo infine alla situazione epidemiologica in Valle d'Aosta, il Presidente Lavevaz ha dichiarato: «Nelle ultime settimane si è registrato un aumento importante di contagi e anche dei ricoveri ospedalieri. Il tasso di saturazione dell'ospedale ha superato i livelli di guardia, siamo pronti a richiedere la riattivazione dell'ospedale da campo. Resta massima l'attenzione al fine di garantire i servizi sanitari essenziali, fermo restando che tutte le scelte sono vincolate al rispetto del piano vaccinale e al potenziamento della struttura vaccinale, che resta tra le più efficienti a livello nazionale

 

 

SC-MM

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Comunicato n° 202 del 7 aprile 2021
Approvato il disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2021

 

Nella seduta del 7 aprile 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA e Pour l'Autonomie), il disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2021, che nei suoi 26 articoli prevede modificazioni, integrazioni, proroghe di termini o abrogazioni puntuali della legislazione regionale vigente.

«Per quanto riguarda il metodo di lavoro seguito - ha detto il Presidente della prima Commissione, Claudio Restano (VdA Unie), illustrando il provvedimento in quanto relatore capofila - ogni Commissione ha esaminato gli articoli di rispettiva competenza e, dove l'ha ritenuto necessario, ha apportato le modifiche del caso.»

Per il Consigliere Restano «il testo di legge ha una natura tecnica, vi sono tuttavia alcuni articoli che sono frutto di scelte politiche. Il provvedimento pone, infatti, un'attenzione particolare al mondo dello sci che ha offerto un servizio in tempo di pandemia: vengono rimosse, per la stagione invernale 2020-2021, le soglie di funzionamento delle piste di sci di discesa per ricevere i finanziamenti regionali per l'effettuazione del servizio di battitura piste; sono concessi contributi per la realizzazione dei sistemi integrati di bigliettazione, necessari per migliorare l’offerta del settore dello sci di fondo, quale ausilio tecnologico indispensabile per consentire l’acquisto on line e la gestione integrata dei dati di tutti i comprensori sciistici valdostani. In vista della prossima stagione turistica, si è anche inteso risolvere un problema reale legato al turismo itinerante, introducendo le dimensioni massime per la fattispecie "casa mobile", al fine di adattarle alle caratteristiche morfologiche del nostro territorio.»

«Il provvedimento - ha proseguito il Presidente della prima Commissione - amplia poi i soggetti beneficiari dell'attività di botteghe-scuola e dei corsi per l’apprendimento delle tecniche di produzione di oggetti dell’artigianato di tradizione, generando così nuove opportunità di lavoro. Inoltre, è esteso l’ambito di applicazione della legge regionale per la promozione del sistema produttivo locale, caratterizzato dalla presenza di piccole imprese, e per la ricerca di nuove soluzioni, connesse al mutato scenario socio-economico, nel rispetto delle aree tematiche della Strategia europea di specializzazione intelligente regionale: si è quindi voluto adattare la norma al nostro tessuto imprenditoriale, che è fatto di piccoli numeri, senza aspettare i tempi delle leggi europee. Il testo di legge ha anche un occhio di riguardo verso il mondo agricolo, differendo al 1° gennaio 2022 l'applicazione della disciplina degli aiuti in materia di agricoltura per le aziende in difficoltà che risultano debitori di somme concesse per le campagne agrarie. Si interviene poi sui criteri del contributo a favore della Fondazione Maria Ida Viglino commisurandolo alla spesa prevista in sede di approvazione del bilancio di previsione: al fine di assicurare massima trasparenza nella determinazione della spesa è inserito l'obbligo per la Fondazione di comunicare, prima dell'approvazione del bilancio, il piano del fabbisogno del personale in modo da consentire la formulazione di eventuali rilievi.»

«Nell'ambito delle prove linguistiche - ha concluso Restano -, è prevista l'opportunità che la prova di lingua tedesca si sostituisca a quella di lingua inglese nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della comunità walser facenti parte dell’istituzione scolastica “Unité des communes valdôtaines Walser et Mont Rose B”: è questa una ulteriore valorizzazione del particolarismo linguistico valdostano e, quindi, della nostra autonomia, che costituisce un valore aggiunto e che non rappresenta un obbligo ma una scelta. Infine, nell'ambito della legge che disciplina l'autonomia funzionale del Consiglio Valle, è introdotto il Comitato paritetico di controllo e valutazione dei risultati delle politiche regionali, che permetterà all'Assemblea di verificare l'efficacia delle norme sulla popolazione. È stato invece soppresso l'articolo che modificava la legge regionale sulla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico e che prevedeva di togliere dall'elenco dei luoghi cosiddetti sensibili le strutture private e gli sportelli bancomat.»

 

SC

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Comunicato n° 203 del 7 aprile 2021
Approvato il disegno di legge di sospensione della quota capitale delle rate dei mutui

 

Dopo una pausa dei lavori del Consiglio del 7 aprile 2021, il Presidente Alberto Bertin ha comunicato che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di rinviare alla prossima adunanza la discussione sul disegno di legge che contiene disposizioni in materia di uffici stampa e di personale regionale.

L'Assemblea ha quindi approvato all'unanimità il disegno di legge che prevede la sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Sul testo, presentato dalla Giunta regionale il 22 marzo, sono stati approvati due emendamenti del Presidente della Regione, mentre sono stati respinti tre ordini del giorno depositati in Aula, di cui due della Lega VdA e uno di Pour l'Autonomie.

Composto di tre articoli, il provvedimento è stato illustrato dal Consigliere Roberto Rosaire (UV), che ha evidenziato: «Oggi proseguiamo il cammino già intrapreso con la legge regionale n. 4/2020 per mettere al riparo dagli effetti negativi della pandemia i redditi delle famiglie, dei lavoratori e delle aziende locali. Lo scorso anno si era, infatti, sospesa la restituzione della quota capitale dei mutui agevolati contratti con la Finaosta o con le banche convenzionate, posticipando di 12 mesi il pagamento delle scadenze mutui comprese tra maggio 2020 e aprile 2021. Allo scadere di questa sospensione e alla luce della grave crisi sanitaria ed economica, si è ritenuto utile, doveroso e improcrastinabile posticipare di ulteriori 18 mesi (maggio 2021 - ottobre 2022) il versamento delle rate.»

«Questa misura - ha specificato Rosaire - riguarda i lavoratori subordinati (che abbiano perso il lavoro sia a tempo determinato che indeterminato o che abbiano visto ridursi l'orario del 20%), i lavoratori autonomi e le aziende (che abbiano subìto la riduzione del volume d'affari del 33% tra marzo 2019 e febbraio 2020). Vi sono inoltre due elementi di novità: è stata introdotta la possibilità di sospensione di mutuo anche per le aziende che si sono costituite dopo il 2019 e prive quindi di storicità di dati ed è stata prevista la possibilità di allungare di ulteriori cinque anni la durata del piano di ammortamento del debito contratto. Non rientrano, invece, nella disciplina per motivi legati alle norme europee in materia di aiuti di Stato, i soggetti o le aziende le cui posizioni debitorie risultino di credito deteriorato dal 29 febbraio 2020. Si tratta del secondo atto messo in capo in questa Legislatura, dopo quello per i lavoratori stagionali, a sostegno del mondo del lavoro e della popolazione valdostana e che anticipa una terza manovra che destinerà non meno di 50/60 milioni di euro per un ulteriore contenimento della grave situazione economica.»

Dibattito sugli ordini del giorno

Due gli ordini del giorno della Lega VdA, entrambi respinti (con l'astensione della maggioranza UV, PCP, AV-SA, VdA Unie). I testi, illustrati dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi, intendevano impegnare il Governo regionale a un ulteriore intervento di sostegno alle attività ad oggi ancora operative ma classificate dalla finanziaria regionale come "crediti deteriorati" e che non risultano beneficiarie del disegno di legge in discussione, oltre che a prevedere, nell'ambito del prossimo provvedimento di assestamento dell'avanzo di bilancio, una misura volta a indennizzare almeno una quota significativa dei costi fissi sostenuti dalle attività produttive, in particolare del settore turistico alberghiero, nel periodo di riferimento del lockdown che ha impedito l'avvio della stagione invernale, considerando tra questi anche le quote di interessi relative ai mutui regionali. «Sui contenuti di questi ordini del giorno - ha detto il Consigliere Aggravi - non ci possono essere differenziazioni politiche: l'obiettivo è comune e sul disegno di legge c'è unanimità.»

Respinto anche l'ordine del giorno di Pour l'Autonomie, illustrato dal Capogruppo Marco Carrel, che, sempre per andare incontro alle attività escluse da questo disegno di legge, era volto a aprire un confronto immediato con le associazioni di categoria e Finaosta per inserire nell'assestamento di bilancio le misure necessarie al loro sostegno, oltre che a farsi carico di parte della quota interesse in oggi totalmente in capo alle imprese e famiglie. «È necessario agire subito - ha affermato il Consigliere Carrel -: bisogna dare tempistiche precise e impegnarsi per cercare di dare risposte alla popolazione che è in difficoltà

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha chiesto il ritiro degli ordini del giorno «perché l'impegno è già stato condiviso in Commissione con il Governo e la maggioranza: si tratta di ben 200 aziende che si trovano in questa situazione e vi è quindi la necessità di fare approfondimenti importanti in vista di uno specifico disegno di legge. Oggi, la sospensione che andiamo ad approvare è stata costruita per dare una risposta immediata alla comunità, prima della scadenza delle rate, che è prevista ad aprile. Se gli ordini del giorno non verranno ritirati ci asterremo perché il lavoro di approfondimento su questo dossier è già in corso

L'Assessore alle attività produttive, Luigi Bertschy, «pur raccogliendo l'obiettivo politico», ha annunciato l'astensione della maggioranza, «nell'attesa degli approfondimenti che stiamo conducendo dal punto di vista tecnico, anche con le altre Regioni, per verificare la possibilità di applicare la misura di indennizzo dei costi fissi delle attività economiche. Dopodiché apriremo il confronto a livello politico

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 16.00 di oggi, mercoledì 7 aprile 2021.

 

SC-MM

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Comunicato n° 204 del 7 aprile 2021
Iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale per il 2021-2023

 

In apertura della seduta pomeridiana del Consiglio del 7 aprile 2021, il Vicepresidente della Regione, Luigi Bertschy, ha comunicato all'Aula consiliare che «a seguito della manifestazione di oggi in piazza Deffeyes, abbiamo ricevuto una delegazione di manifestanti per consentire loro di comunicare con le istituzioni al fine di rappresentare le loro osservazioni critiche e di esporre le situazioni di disagio che stanno vivendo. È stato un incontro utile per riferire le iniziative che l'Amministrazione sta portando avanti per fare fronte alla crisi economica e sociale e che troveranno risposta con la prossima legge di assestamento. Abbiamo voluto rassicurarli sul fatto che l'attenzione del Governo e del Consiglio è massima e che si sta concretamente lavorando per dare le giuste risposte alla grave situazione di crisi che imprese e lavoratori stanno vivendo.»

L'Assemblea ha quindi iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, con l'illustrazione dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione.

«Il Covid è il punto focale da cui si declineranno le azioni finanziarie ed economiche contenute nel DEFR - ha affermato l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi -. L’azione legata all’intervento sanitario coinvolgerà ancora il 2021, sia per la gestione del piano vaccinale sia per le misure di profilassi legate a una nuova recrudescenza del virus, con particolare riferimento alla diffusione delle varianti. La pandemia, con la sua gravità e eccezionalità, segna il punto di rottura, una frattura profonda tra il prima e il dopo: il Covid è l'ospite assolutamente non gradito di questo DEFR che, comunque sia, ha il compito di lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Gli effetti sociali ed economici, per quanto già rilevanti, al momento possono essere solo parzialmente colti e valutabili appieno nella loro gravità. I cambiamenti introdotti dalla pandemia risulteranno di tipo congiunturale o saranno invece di natura strutturale? La questione non è ovviamente secondaria: a seconda della connotazione che queste modificazioni assumeranno, si profileranno problematiche molto diverse.»

«Sono state condotte quindi diverse analisi nei vari settori, propedeutiche per programmare le prossime iniziative - ha spiegato l'Assessore -: ad esempio, sul tessuto produttivo valdostano, che evidenzia un ridimensionamento, con un calo delle imprese. È stato preso in considerazione anche il mercato del lavoro, per cui l'impatto nei primi mesi del 2020 dell’emergenza sanitaria ha determinato una congiuntura particolarmente sfavorevole, evidenziando un marcato peggioramento delle condizioni occupazionali.»

«Trend negativo registrato anche dal settore del turismo, mentre - ha osservato l'Assessore alle finanze -, nonostante il permanere di una situazione economica complessa che ha contribuito ad ampliare la fascia di popolazione più esposta ai rischi di esclusione e di povertà, in Valle d’Aosta il livello di reddito disponibile pro capite resta decisamente superiore alla media italiana e il grado di disuguaglianza appare decisamente più contenuto.»

«Su un documento che dura tre anni, come il DEFR, è necessario l'inserimento del Covid, che purtroppo anche nel 2021 rischia di farla da padrone rispetto alle scelte politiche finanziarie - ha concluso l'Assessore -, ma è parimenti necessario guardare con serietà e coraggio al post Covid, perché quando la pandemia sarà passata dovremo guardarci negli occhi e cercare tutti assieme di trovare delle soluzioni che diano speranza e sviluppo alla Valle d'Aosta.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiunto che «l'emergenza da Covid ha mutato il quadro sanitario e socio-economico della nostra regione. Abbiamo quindi strutturato un documento che mettesse in evidenza le misure di emergenza ricalibrando le priorità inserite nel programma di Legislatura. Il rendiconto metterà poi a disposizione le risorse necessarie, dando le risposte più importanti alle attività economiche, in maniera armonica con quelle nazionali, secondo i tempi stabiliti. Nel corso del 2021 dovremo ancora affrontare gli aspetti sanitari di questa pandemia: l'emergenza non è terminata e la gestione dei vaccini sarà prioritaria. Per rispondere alla crisi economica e sociale, abbiamo agito nella maniera più rapida possibile con interventi puntuali come quelli appena approvati, bisognerà poi lavorare in prospettiva della ripartenza del sistema produttivo valdostano, con politiche strutturali rivolte all'occupazione. Per ottenere questi obiettivi, riteniamo indispensabile un'organizzazione diversa di tutto il comparto regionale - Regione, enti locali, società partecipate, enti strumentali - per un miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'amministrazione pubblica e dei servizi offerti ai cittadini.»

Sul DEFR sono stati depositati 28 ordini del giorno, di cui 23 del gruppo Lega VdA, 4 di Pour l'Autonomie e 1 della maggioranza UV, PCP, AV-SA, VdA Unie.

 

SC-MM

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Comunicato n° 205 del 7 aprile 2021
Documento di economia e finanza regionale per il 2021-2023: il dibattito

 

Nella seduta consiliare del 7 aprile 2021, il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023 è stato oggetto di un articolato dibattito.

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha detto: «Ci aspettavamo questo documento molto prima della data attuale. Così non è stato e per molti temi ci sono dubbi e ombre: turismo e sport, riforma normativa sulle discariche, società partecipate, trasporti. Concordiamo sulla necessità degli interventi per contrastare gli effetti della pandemia, ma leggere che si sta istituendo un tavolo di lavoro ci lascia perplessi. Avremmo voluto un capitolo più puntuale. Ci auguriamo che la legge di assestamento possa rispondere alla crisi con poche e chiare misure, immediatamente spendibili per dare respiro alle attività economiche ormai al collasso. Noi siamo pronti a collaborare, ma il tempo è scaduto e le manifestazioni ce lo dimostrano ogni giorno di più. Se non creiamo le giuste condizioni di sviluppo, non avremo alcun risultato: vi è la necessità di maggiore coordinamento, innovazione e programmazione, perché le risorse sono sempre meno. Ci saremmo poi aspettati di più sul futuro delle nostre acque e auspichiamo che presto si possa approvare una nostra legge regionale. In merito ai trasporti, mi chiedo se il piano regionale porti a una revisione degli interventi per la ferrovia, altrimenti dove troviamo le risorse, che oggi non sono contemplate negli accordi di programma? Quale futuro poi intravede questa maggioranza sul nostro aeroporto? Mi auguro poi che si vada ad azzerare l'addizionale IRPEF non solo per il primo scaglione, perché questa è una gabella per i nostri cittadini. In questo DEFR ritroviamo un paragrafo sibillino sul collegamento di Cime Bianche: l'ennesimo calcio in avanti nell'attesa che ci sia un evento miracoloso? Questa è solo la punta dell'iceberg di una differenza di vedute che divide la maggioranza: che ne sarà della ferrovia, del turismo sciistico delle terre alte, del futuro della nostra industria idroelettrica, del futuro delle discariche? È tempo di dare una risposta concreta altrimenti la crisi si aggraverà ogni giorno di più

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha evidenziato: «In questo DEFR ci sono pochi obiettivi misurabili: sono rappresentati tutti i sogni del Governo, ma non c'è nulla di concreto. E questo è molto preoccupante perché non emerge dove la maggioranza voglia andare e dove voglia portare la Valle d'Aosta. Si parla in generale di ristori, ma non c'è un quanto, un quando e un dove. Riguardo all'annoso problema della carenza di aule per la scuola, si parla al condizionale declinando una serie di interventi sui quali però incombe il problema della disponibilità delle risorse. Sempre in tema di istruzione, si mette sul tavolo il problema del precariato senza indicare la via da seguire per uscirne. Le politiche giovanili nella nostra regione sono buone, ma bisogna agire con maggiore incisività con progetti che guardano alle difficoltà che i giovani stanno affrontando soprattutto in questo triste periodo: non è dunque sufficiente agire "in continuità" come avete scritto nel documento. In ambito culturale si parla di digitalizzazione dei libri, ma rileviamo che non si cita la digitalizzazione né della bigliettazione né delle visite a castelli e mostre. È con rammarico poi che non si parla della valorizzazione e della formazione del personale della Società di servizi Spa che svolge un importante lavoro di divulgazione culturale sul nostro patrimonio artistico. A livello turistico non si trova un planning dell'attività promozionale, né un'idea di come si voglia promuovere la nostra regione all'esterno. Nel DEFR si parla poi di riprendere il dialogo con il Governo centrale costruendo un rapporto di rispetto reciproco: questa affermazione ci lascia perplessi e ci pone di fronte a delle legittime domande: non ci sono contatti con il Governo centrale? E, soprattutto, non c'è rispetto?»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha specificato: «La sanità è il tema cruciale, ma mi pare che la mano dell'Assessore, nonché medico, ci sia poco. Mi aspettavo di ritrovare la capacità di visione che avevo riscontrato in occasione della trattazione di precedenti iniziative in Consiglio, invece ho percepito semplici tacconi in un'ottica ospedale-centrica. Chi ha scritto il DEFR appartiene a una visione passata, quella stessa che non è stata in grado di reagire nel modo corretto nella gestione del Covid. Riguardo alla scuola, è curioso rilevare che l'ipotesi della sede provvisoria del liceo Bérard sia diventata permanente, mentre nel campo della cultura, è sconfortante leggere una composizione autoreferenziale, un mero elenco di interventi, privo di visioni: nihil sub sole novum, abbiamo perso un'altra occasione. Per quanto attiene al commercio, non bisogna lavorare sul meccanismo compensativo dei contributi, altrimenti ci tagliamo fuori dal mercato. Non c'è chiarezza sulla visione dello sfruttamento dell'energia e tanto meno sul coraggio di realizzare opere sul territorio e manca la visione di insieme sulle scelte relative alla ferrovia. Si sarebbe dovuto osare anche in altri ambiti, ad esempio quello di contrasto alla vulnerabilità idrogeologica. Infine c'è un eterno assente nel concepimento del DEFR: l'urbanistica. Questo, in sintesi, è un libro dei ricordi: ricordi non di un passato valoroso da riproporre per custodire una ricchezza, ma di un passato prossimo che sa soltanto di vecchio. E non è in questo modo che si affronta la sfida del prossimo futuro

«Obiettivi, azioni, risorse e tempi certi: è ciò che si chiede a un DEFR - ha affermato il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Mauro Baccega -. Ci aspettavamo un documento più coraggioso, ma soprattutto più chiaro. Rispetto a quello precedente, non solo manca un rilancio, ma anche la trasparenza. Questo è un passo indietro, un semplice elenco di temi. Se il bilancio era il libro dei sogni, questo DEFR è un capitolo delle buone intenzioni e delle mancate opportunità. Difficile dare una valutazione positiva: siamo ben lontani dalle concretezze del fare.» Entrando nel merito, il Consigliere Baccega ha osservato: «Non vediamo nessuna idea di riorganizzazione per utilizzare le risorse europee: si sarebbe potuto individuare un Dipartimento che seguisse tutti i progetti di tutti gli Assessorati. Esprimo preoccupazione per l'edilizia scolastica, in quanto mancano le risorse. Sul tema strategico dell'innovazione, si deve pensare a nuove forme di economia, così come bisogna guardare con fiducia alle nostre Società partecipate, chiudendo alle interferenze e ai conflitti in atto. Nell'ambito sanitario, diversi aspetti andranno approfonditi: indispensabile riorganizzare i servizi territoriali, tra cui le microcomunità. Altri temi che andrebbero maggiormente affrontati sono la disabilità, il fattore famiglia, i rapporti tra l'USL e il privato accreditato. Riguardo alla tutela del territorio non è opportuno affermare che gli interventi vanno di pari passo alle risorse economiche: non è una prospettiva per la sicurezza. Infine, sull'ampliamento dell'ospedale Parini siete andati alla fiera dell'incertezza, nel segno del non sapere cosa fare

Il Consigliere della Lega VdA Simone Perron si è soffermato su quattro temi: «Innanzitutto i percorsi di istruzione professionale: si tratta di una riforma particolarmente urgente, perché oggi manca l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, con una percentuale di abbandono scolastico preoccupante. Sarà importante che questa riforma parta da un confronto con gli attori economici, altrimenti si rischia di creare qualcosa di scollegato dal tessuto produttivo. In merito alle politiche industriali della Valle, occorre intervenire sui processi di deindustrializzazione collegandoli alla strategia di decarbonizzazione, con un investimento nel settore dell'idrogeno. Le piccole e medie imprese sono l'ossatura economica della nostra regione: nel DEFR viene menzionato un percorso di ingresso sui mercati esteri, ci auguriamo che questo non rimanga solo sulla carta e vigileremo affinché si proceda in questo senso. Riguardo alle politiche giovanili, poco si dice sull'abuso di stupefacenti e alcol, i cui danni sono molto gravi sugli adolescenti: servono interventi mirati in sinergia con le scuole e le forze dell'ordine. Infine, la musica e i festival musicali: sarebbe importante costruire festival, come hanno fatto altre realtà italiane, con una visione internazionale, che fino ad oggi è mancata: siamo stati troppo autoreferenziali, con scelte che hanno generato vantaggio per pochi. Si può e si deve osare di più

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, definito il DEFR «un assemblaggio di vari pezzi, con formule lessicali volutamente fumose, a dimostrazione di una maggioranza vincolata dai veti incrociati», ha focalizzato il suo intervento sul tema delle politiche sociali: «Lati positivi riguardo alla disabilità, ma ci sono anche tante criticità: innanzitutto la mancanza di uno studio analitico, aggiornato, sulla povertà in relazione al Covid, che avevamo già sollecitato. La troppa parcellizzazione potrebbe essere superata dalla misura unica di sostegno al reddito: altra iniziativa che avevamo auspicato e su cui siamo decisamente in ritardo. In merito alla riorganizzazione delle strutture residenziali, bisogna garantire socialità agli anziani che possono avere ancora autonomia senza trattarli come malati gravi. Occorrono ingenti sostegni per rilanciare le nascite e venire incontro alle esigenze delle famiglie. Avrebbe dovuto esserci più attenzione al disagio psicologico, alle categorie più svantaggiate, alla definizione delle nuove povertà. Perplessità poi sull'adozione della formula della coprogettazione nel terzo settore anziché ricorrere alle ordinarie gare d'appalto. Per quanto attiene al contrasto alla violenza, è fondamentale che rientrino nella tutela tutte le vittime di violenza. Nessuna menzione per un settore così importante come l'edilizia residenziale pubblica, in compenso c'è un capitolo sull'immigrazione e sarà bene dire ai valdostani chi pensa a loro e chi no

Per il Consigliere della Lega VdA, Dennis Brunod, «l'immagine di questo DEFR corrisponde all'immagine politica di questa maggioranza: si preferisce stare sul vago, invece di entrare nel merito delle scelte. In materia di sport, oltre alle misure compensative di ristoro, sarà necessario investire sui grandi eventi con un forte coinvolgimento dei nostri grandi atleti del presente e del passato, che hanno maturato conoscenze tecniche che potrebbero rendere più puntuali e più appetibili le nostre manifestazioni. Ci auguriamo inoltre che vengano rivisti gli importi per la sponsorizzazione degli atleti, che ora sono irrisori. Sarà anche importante proseguire con gli investimenti per lo sci di fondo: dagli studi bisogna passare ai fatti, puntando sempre di più sullo snowfarming per conservare la neve durante l’estate e consentire agli atleti di allenarsi tutto l'anno in Valle d'Aosta. In questo DEFR non c'è nessun riferimento allo scialpinismo per migliorarne l'offerta, mentre la pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante la pratica di quest'attività sportiva. È poi assente la tematica del doping: un aspetto delicato che va trattato, anche in collaborazione con le scuole per crescere i nostri giovani sui valori dello sport. Assenti anche gli indirizzi per lo sport per i disabili: lo sport deve essere praticato da tutti perché è vita e salute. Anche degli sport popolari valdostani non se ne parla, nonostante l'importanza storica che hanno per la nostra regione e per il nostro particolarismo. Non si menziona nemmeno alcuna campagna di valorizzazione dei nostri sentieri a favore del cicloturismo: un settore in piena espansione, che ben si adatta al nostro territorio e che avrebbe potuto essere messo in piedi già per la prossima stagione estiva. Infine, segnaliamo l'assenza di una strategia concreta per destagionalizzare i flussi turistici e di due settori fondamentali e strategici della montagna quali l’Unione valdostana guide alta montagna e il Soccorso alpino valdostano, due realtà, due eccellenze che sono un grande valore aggiunto per la nostra regione per promuovere e far scoprire le nostre montagne in completa sicurezza

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha affermato: «Si parla di prospettive, ma dove prendiamo i soldi? Nel DEFR su questo ci sono solo dei cenni, e allora è difficile entrare nel merito di situazioni. L'analisi condotta è corretta, ma l'impostazione è debole, lascia dei vuoti, mancano i riferimenti essenziali per il reperimento delle risorse. Mantenere l'agricoltura è basilare per la nostra regione. Nelle valli laterali ci sono troppe difficoltà, ci sono sempre meno persone desiderose di portare avanti queste pratiche gloriose. Invece dobbiamo alimentare l'amore per la nostra terra, che è alla base dei successi di cui oggi godiamo. Per questo, dobbiamo partire dal mondo della scuola. Bisogna anche intervenire in difesa del territorio. Pur nella pandemia, non abbiamo più tempo, è essenziale capire come far vivere la Valle d'Aosta: è la direzione per ottenere risultati positivi

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha parlato «di esasperazione e tensione sociale crescente: se non si dà la possibilità di lavorare, non si danno ristori, la disperazione diventa insostenibile con conseguenze sempre più pesanti. A sette mesi dall'insediamento di questo Governo, dovremmo avere delle risposte e invece siamo qui a parlare del DEFR, il libro dei sogni. Ma qui non ci sono nemmeno più i sogni: qual è la visione che avete della Valle d'Aosta? Quali sono le misure che volete mettere in atto? Non si muore solo di pandemia, si muore anche di mancanza di futuro. Nel DEFR non c'è nemmeno una visione sulla sanità: quattro righe, tranne il passaggio sull'ospedale, con un'accelerazione per andare verso l'allargamento del Parini. Ma dove vogliamo andare? È cambiato qualcosa dopo la pandemia? Vi siete posti queste domande? Altrimenti rischiamo di creare cattedrali nel deserto che creeranno solo danni. Bisogna creare una struttura all'interno dell'Amministrazione regionale che verifichi tutte le strategie, come avevamo fatto quando eravamo al governo istituendo la struttura dell'Audit: l'attuale Giunta ha smantellato tutto e parla di grandi progetti

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) si è detto «deluso, ma non stupito, perché è esattamente la prosecuzione di un non programma iniziato con il Programma di Legislatura. La scrittura del DEFR è evidentemente stata demandata ai tecnici che ci dicono soltanto che i problemi vanno risolti: questo lo sapevamo già, vogliamo conoscere le soluzioni. Manca un progetto, ma così non usciamo da questa situazione così critica. Ci sono opportunità per rilanciare l'economica, ad esempio col Bonus 110%, ma gli uffici non riescono a dare risposte: anziché paralizzare la macchina si sarebbe dovuta creare immediatamente una task force. Tiriamo a campare: è questo il motto di questo DEFR, ma non è in questo modo che la Valle d'Aosta potrà salvarsi

Il Consigliere della Lega VdA Dino Planaz ha espresso «amarezza per queste 124 pagine che dicono tutto e dicono nulla. Tenendo conto che siamo in una situazione pandemica senza precedenti, tutti ci aspettavamo qualcosa di più concreto: il nostro compito sarebbe quello di intervenire con risorse puntuali per fare fronte allo stato di crisi. I giovani, le aziende, i lavoratori hanno bisogno di risposte.» Il Consigliere si è quindi soffermato sul settore dell'agricoltura che «è fondamentale per la nostra regione: la mia preoccupazione di un anno fa era il mercato lattiero-caseario, oggi i dati danno un leggero andamento positivo, segno che i nostri allevatori hanno lavorato bene. Tuttavia bisogna migliorare la programmazione del Piano di sviluppo rurale, bisogna intervenire sui pagamenti di AREA VdA per le campagne agrarie, sulla possibilità di ricominciare le batailles des reines. Non dobbiamo vedere solo una critica da parte della minoranza: dobbiamo lavorare tutti insieme per dare risposte alla comunità che sta soffrendo

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 8 aprile, alle ore 9.00.

 

SC-MM

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Comunicato n° 206 dell'8 aprile 2021
Prosegue la discussione generale sul DEFR 2021-2023

 

A inizio della seduta consiliare dell'8 aprile è ripreso il dibattito sul Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023.

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Questa è una discussione anomala con certe note di imbarazzo. Si sentono ancora i fischi della piazza di ieri: è una situazione che non ci può vedere sordi, la gente ha paura perché è ormai un anno che molte attività sono chiuse e c'è grande incertezza rispetto al futuro. Questo DEFR, che arriva dopo la proroga di un DEFR approvato a fine 2020, deve darci delle indicazioni per l'assestamento, per rimodulare risorse che abbiamo già stanziato. Il DEFR serve per dare indirizzi e le cose da fare sono tre: da un lato dobbiamo dare dei sostegni alle persone che sono in difficoltà - e una prima risposta è già arrivata per i lavoratori stagionali, con 400/500 domande già arrivate -; dall'altra, dobbiamo mettere in piedi degli strumenti finanziari per assicurare alle aziende l'operatività futura, come ad esempio gli alberghi che devono fare le assunzioni a maggio per la prossima stagione estiva; infine, dobbiamo dare delle prospettive, attraverso il Recovery fund, scegliendo gli interventi capaci di produrre occupazione e lavoro in Valle d'Aosta. Nel prossimo mese di giugno dovremo predisporre il DEFR 2022 che potrebbe essere costruito in modo più snello con una definizione chiara degli obiettivi da sostenere nel futuro bilancio di previsione. La situazione è grave e scaricarsi le responsabilità attribuendo le colpe agli uni e agli altri non serve a niente. Maggioranza e minoranza devono smettere di piantare bandierine come in un'eterna campagna elettorale: con questo tipo di impostazione non andiamo da nessuna parte.» Il Consigliere si è quindi soffermato su alcune tematiche: «Sull'ospedale non vedo grandi ambiguità: ci sono dei progetti approvati, ci sono le risorse, quindi il percorso si interrompe solo se ci sono delle novità tali che precludono il raggiungimento dell'obiettivo. Riguardo alla ferrovia, c'è una legge e noi abbiamo scritto nel programma di Legislatura che si tratta di un asse importante, dando priorità alla tratta Aosta-Torino e alla soluzione del problema della stazione di Aosta. Sull'aeroporto, c'è un master plan, con delle risorse concesse dal Ministero. Gli impianti a fune sono un obiettivo: il collegamento tra Cervinia e Monte Rosa è utile e da fare, perché importantissimo per il turismo invernale e per creare occupazione: dobbiamo verificarne la fattibilità. Gli argomenti vanno affrontati senza un approccio ideologico. La partita da giocare è da adesso in poi, per dare risposte ai nostri concittadini non sottraendoci alle nostre responsabilità di governo, di maggioranza e di minoranza. Ognuno nel proprio ruolo può farlo per dare qualche speranza ai valdostani.»

La Capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, specificato che «il non intervenire, ieri, da parte della maggioranza, non significa volontà di sottrarsi al dibattito, ma grande attenzione per l'opposizione: nessuno di noi mette bandierine o compie scelte ideologiche, ma pian piano, lavorando insieme, ci stiamo contaminando», ha affermato: «Questo non è il momento di sognare, ma bisogna dare risposte. Abbiamo iniziato a farlo e lo faremo nei prossimi giorni. È questo che i valdostani si aspettano. Purtroppo i tempi dell'amministrazione sono lunghi, spesso incomprensibili, ma sono quelli che ci impone la legge e non possiamo sottrarci. È vero, in maggioranza su molti temi ci sono diversità di opinioni, ma ci siamo venuti incontro. E alcune osservazioni sollevate ieri dall'opposizione ci fanno capire di aver intrapreso la strada giusta, come nel campo sanitario. IL DEFR va a rispondere a molte domande che ci avete posto in questi mesi: ad esempio, nell'ambito dell'istruzione, stiamo affrontando il problema del precariato, delle palestre, delle segreterie scolastiche o ancora la presa in carico della disabilità. In campo ambientale, siamo tutti convinti che l'elettrificazione sia l'obiettivo da raggiungere e lavoreremo per la decarbonizzazione; altro punto nodale sarà il Piano rifiuti, così come grande attenzione è posta sulla questione delle discariche: in merito, la terza Commissione sta esaminando una proposta di legge che auspichiamo trovi unanimità. Evidenzio infine il tema delle pari opportunità che trova spazio sia nelle politiche del lavoro, sia nelle politiche sociali e accolgo con favore quanto richiesto dal collega Manfrin di lavorare su tutti i tipi di violenza. Ringrazio tutte le strutture che si sono adoperate per la stesura di questo DEFR: è un primo passo, ma sono certa che su alcune tematiche potremo lavorare in modo coeso, tutti insieme, per portare a casa quanti più risultati possibili.»

Per il Consigliere della Lega VdA Christian Ganis, «non è semplice prendere decisioni, ma ora sarebbe importante velocizzare la concessione dei famosi ristori per dare respiro ai tanti valdostani in difficoltà. Oggi tanti esercenti e ristoratori aprono le loro attività, andando contro le decisioni dei decreti, pur di poter incassare qualcosa e poter vivere. Questo è molto preoccupante: è l'inizio di un malessere, una forma di disobbedienza gentile che può degenerare se non verranno assunti provvedimenti nell'immediato. E le manifestazioni di questi giorni lo dimostrano. Come Lega abbiamo cercato di poter gestire al meglio questa emergenza in modo da far ritrovare ai nostri cittadini una stabilità economica e uno spiraglio di luce per uscire dalla crisi. Ma la maggioranza deve assumersi la responsabilità di governo e dare le risposte ai cittadini che aspettano invano fuori dal Palazzo.»

L'Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri, ha dichiarato: «In un momento tanto delicato, ogni nostra scelta risulta importante: noi politici e amministratori dobbiamo avere la capacità di piantare in maniera solida gli elementi di reazione alle conseguenze della pandemia e contemporaneamente piantare semi per il futuro. Non mitizzerei il DEFR: è una sorta di punto e a capo che presentiamo ogni anno. L'importante è preservare la dialettica all'interno di questo nostro Parlamento, facendo avanzare ogni giorno i problemi e le questioni da risolvere, consci di vivere in un mondo molto cangiante, in cui è difficile congelare le problematiche. Dovremmo lavorare tutti nella stessa logica e non esibirci in oratoria comiziale in favore di chi ci ascolta da casa. Sul precariato scolastico, sono convinto che, unendo gli approfondimenti giuridici e lo svolgimento di concorsi, potremo ridurre il problema a livelli endemici. Colgo l'occasione per annunciare che sono previsti concorsi straordinari per chi non ha potuto partecipare ai precedenti perché in quarantena o malati. Riguardo all'edilizia scolastica, potremo disporre di decine di milioni di euro da investire, ma ciò non toglie che permane il rischio della chiusura di tante scuole, se verrà confermata la situazione demografica disastrosa. Sull'Università va fatto un dibattito pubblico, senza drammatizzazioni sul completamento del nuovo Polo. Confermo l'attenzione anche alle politiche giovanili, mentre sugli affari europei mi preme sottolineare il fatto che le performance di spesa in Valle d'Aosta sono sempre state elevate. Sul Recovery fund questo pomeriggio avremo una riunione con il Governo nuovo per capire come avverrà la gestione. Assoluta trasparenza sul mondo caotico delle Partecipazioni. Insomma, il DEFR non deve essere analizzato soltanto con la tecnica del riflettore, ma guardato in ottica di collaborazione, nel rispetto della differenza che esiste tra maggioranza e opposizione.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato che «questo documento ha un'asticella molto alta, con tre priorità molto concrete: i ristori per le attività in difficoltà, le misure e le azioni per mantenere i livelli occupazionali, l'attenzione al settore del turismo, in quanto pilastro principale della nostra economia, a fronte di una stagione invernale mai iniziata. Entro la fine di aprile, il Consiglio approverà il rendiconto che permetterà di erogare gli indennizzi e mantenere l'occupazione.» Il Consigliere si è poi concentrato su tre temi: «Il primo è l'edilizia privata. Lunedì prossimo la Giunta regionale approverà la delibera sulle tipologie edilizie, ossia l'organizzazione e trasformazione urbanistica e territoriale, che darà risposta al comparto che aspetta da settimane. C'è poi il famoso Bonus 110%: le Commissioni di Camera e Senato hanno proposto di prorogare la misura, ma non solo. La sfida è quella di portare tutto ad una sola aliquota (al 75%) semplificando così il quadro: se ci sarà questa capacità sarà un grande passo avanti. Inoltre, in terza Commissione consiliare ci siamo confrontati su un'altra tematica utile a questa detrazione e che è quella legata alle tolleranze per avere il bonus: siamo a buon punto, l'Assessore Marzi con le sue strutture sta lavorando ad una circolare e in poche settimane il comparto avrà risposte utili ed efficaci. Altro tema è quello dell'ambiente: la Valle d'Aosta vive di turismo e quindi è il nostro bene più prezioso. La sfida è quella di far convivere la tutela dell'ambiente con l'abitante della montagna offrendogli prospettive di vita futura. In terza Commissione saremo chiamati a confrontarci sul Piano di tutela delle acque: mi auguro che si segua un percorso concreto e non ideologico, senza fughe in avanti come avvenuto con la proposta sulle discariche. L'ultimo tema è il collegamento tra il Breuil e la val d'Ayas: questo è un punto di forza di questo DEFR, anche se è dal 2020 che il Consiglio ha dato un mandato politico al Governo per verificare la fattibilità di un progetto che è importantissimo per il futuro del nostro turismo invernale e che darà al sistema neve quella internazionalità che la Valle d'Aosta ha nelle sue professioni di montagna.»

 

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Comunicato n° 207 dell'8 aprile 2021
DEFR 2021-2023: la discussione generale riprende alle ore 15.00

 

La seduta mattutina del Consiglio dell'8 aprile 2021 è stata interamente occupata dalla discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023.

L'Assessore ai beni culturali, turismo, sport e commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato: «La priorità del periodo, naturalmente, è il sostegno di un’economia regionale fortemente compromessa dalla pandemia e dalla conseguente crisi, attraverso la rapida definizione di ristori e indennizzi a favore di lavoratori e imprese: ogni giorno lavoriamo in questo senso e grande attenzione prestiamo anche al tema dell’occupazione e della sua stabilità. Naturalmente il DEFR non ha la pretesa di dettagliare ogni singola attività in capo ai nostri Dipartimenti, ha un'impostazione programmatica e lavora su indirizzi e priorità, ma ciò non significa che tutto ciò che non è dettagliato non sia oggetto di attenzione e di lavoro quotidiano. Per quanto riguarda le tematiche che attengono all’Assessorato che ho l’onore di rappresentare vorrei solo far notare che le misure, oltre che specifiche sulle deleghe dei beni culturali, turismo, sport e commercio, sono anche trasversali e riguardano il tema più complessivo dello sviluppo economico (stiamo lavorando sulla  digitalizzazione e sulla connettività, ad esempio, e nel creare condizioni che agevolino l’impresa a tutti i livelli, attraverso la semplificazione dei processi e al potenziamento degli strumenti a disposizione). Per rispondere ad alcune sollecitazioni posso dire che riserviamo grande attenzione al personale della Società di servizi Spa e che tutto il settore dei beni culturali è proteso all'esterno: è nostro obiettivo rendere fruibile la cultura a tutti i livelli, non chiuderla nelle segrete stanze ad uso esclusivo degli esperti e degli appassionati.  Per quanto concerne la musica, da sempre settore incentivato nella nostra regione, l'intento è di fare sistema e dare ordine per migliorare il settore, dall'istruzione musicale al sostegno a tutti i soggetti che fanno cultura. Per quanto riguarda lo sport, esistono collaborazioni con prestigiose firme dello sport valdostano, è in discussione l'istituzione di una sorta di Sport Commission che consenta all’Amministrazione di poter intervenire in modo più efficace nell’organizzazione dei grandi eventi, in modo tale da poter essere sempre più operativi e partecipi. Altri temi che ci stanno a cuore sono gli sport outdoor a tutti i livelli, la valorizzazione del ruolo delle guide alpine, delle guide escursionistiche, dei maestri di sci e delle varie professioni turistiche. Ribadisco che nel DEFR non si può citare tutto, ma l'attenzione è alta sulle varie questioni. Del “marchio ombrello” si parla da almeno un decennio e l’auspicio di questa Amministrazione è di definire un “prodotto Valle d’Aosta” di qualità che assurga a marchio prestigioso: è per ciò che non è possibile fissare termini temporali precisi per la chiusura del progetto.»

Il Consigliere di AV-SA Pierluigi Marquis ha affermato che «la situazione è difficile, mai la Valle d'Aosta ha affrontato un'emergenza come questa dal dopoguerra: oggi bisogna mettere in sicurezza i valdostani e fare fronte ai disagi sociali e alle difficoltà economiche. Mai come ora è difficile parlare di programmazione, ma occorre uno sforzo per orientare il nostro sguardo non solo all'emergenza ma anche alla ripartenza del sistema Valle d'Aosta. Ieri c'è stato un grosso grido di dolore di chi è stato particolarmente penalizzato da questa situazione. È importante quindi integrare al più presto gli aiuti messi in campo dallo Stato per cercare di mitigare gli effetti della crisi. La pandemia si è inserita in una fase di economia già rallentata, mentre stava uscendo dalla crisi del 2008: bisogna quindi capire quali siano i problemi strutturali della Valle d'Aosta, scindendoli dall'emergenza. La situazione della nostra regione va rappresentata con alcuni numeri: rispetto al 2007 il nostro prodotto interno lordo è a meno 9%; dal 2007 la Valle ha perso 2.000 imprese, il 15% del sistema produttivo; dal 2007, si sono persi 1.500 posti di lavoro. Una situazione che dimostra come, negli ultimi anni, stavamo già perdendo terreno: questo fatto deriva anche dalla nostra caratterizzazione di popolo di montagna fatta di piccoli numeri e che ha avuto problemi a inserirsi nella globalizzazione. Bisogna puntare la freccia dell'arco in alto per non perdere delle opportunità e per tracciare la ripartenza. Ci sono degli interventi di riforma da fare per rivitalizzare l'economia della Valle: oggi occorre un patto per la semplificazione e la sburocratizzazione. Il DEFR sarà buono nel momento in cui declinerà in modo efficace i contenuti che stanno al suo interno. In una fase delicata come questa, non esiste una maggioranza e un'opposizione: bisogna darsi delle priorità, delle strategie comuni per fare fronte alle difficoltà e tracciare la nuova ripartenza. Importante quindi sarà l'approccio nell'attuazione di questo documento. Sarà anche importante che il Recovery fund e la programmazione europea 2021-2027, prima che una fonte di finanziamento, siano visti come strumento per una modernizzazione economica e sociale e per l'attuazione delle riforme strutturali di cui la Valle ha assoluta necessità, non solo per migliorare il funzionamento della Regione ma anche per dare un segnale di modernizzazione agli operatori economici che investono in Valle oltre che a tutti i valdostani.»

«Questo DEFR rappresenta un passaggio di testimone simbolico ma comunque concreto - ha sostenuto l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet -. Alcune misure per il settore zootecnico, come la monticazione, sono importanti in situazione ordinaria, ma diventano fondamentali in un momento di crisi. Alcune iniziative, come i voucher dei prodotti, saranno riproposte, ma bisogna attendere la ripartenza. Di grande importanza sono i cantieri forestali: è anche da questi 400 posti di lavoro che si parte, è un segnale, anche dal punto di vista sociale, così come con l'esternalizzazione dei lavori. Non può non preoccupare il calo demografico: è un problema trasversale che interessa tutto il territorio. Attenzione e supporto, anche operativo, vanno ai consorzi di miglioramento fondiario. Sulle tante tematiche che stiamo affrontando la costante è il dialogo tra i vari attori del settore zootecnico e lattiero caseario. Dobbiamo giocarci tutte le nostre carte: un dialogo continuo c'è anche con il Senatore per quanto attiene alle risorse del Piano di sviluppo rurale: ci vogliono idee e velocità nell'erogazione dei fondi. Voglio sottolineare il fatto che anche noi la piazza la viviamo, la conosciamo bene, così come conosciamo i nostri territori, i nostri villaggi, che viviamo quotidianamente. Non vogliamo più vederli spettrali: dobbiamo poter ripartire e per questo dobbiamo lavorare a testa bassa, con impegno, costanza e coerenza, nella pubblica Amministrazione così come nei nostri percorsi politici.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «il DEFR è un buon documento di analisi della situazione attuale con delle linee di azione per far fronte ai bisogni. Dovremo tarare le nostre azioni in base al continuo evolvere della pandemia. Non è un libro dei sogni, ha la giusta dose di pragmatismo, con le giuste priorità per mettere in campo le azioni a sostegno del tessuto produttivo e per indicare prospettive per il futuro. La sintesi che abbiamo trovato in maggioranza sui diversi temi è un valore aggiunto: per fortuna al nostro interno c'è dibattito, ognuno può esprimere le proprie idee e le proprie perplessità. Il DEFR è fondamentale solo se seguiranno atti coerenti che ne consentano l'attuazione: seguiamo quindi con attenzione l'avanzamento del DEFR continuando a svilupparne i contenuti per adattarli ai bisogni che emergeranno. Sento una grande responsabilità sulle mie spalle: dobbiamo trasformare il nostro lavoro in azioni utili per riuscire a dare lavoro, prospettive, speranze e dignità a chi non ha potuto lavorare in questo periodo, sapendo però che il futuro, non sappiamo per quanto, sarà comunque condizionato dalla pandemia.»

L'Assessore all'ambiente e trasporti, Chiara Minelli, in risposta alle considerazioni formulate nei vari interventi dei colleghi, si è concentrata su alcuni aspetti: «L'efficientamento energetico degli edifici, che deve essere un obiettivo da perseguire a medio termine, non si esaurisce con il Superbonus, va affrontato nell'ambito della Strategia per una Valle d'Aosta fossil fuel free, insieme con l'obiettivo di azzeramento dei gas climalteranti prodotti dai trasporti. Riguardo alle discariche, la proposta di legge di PCP è un primo intervento di modifica, presentato non per recuperare voti, ma per portare in discussione un tema urgente che merita la dovuta attenzione e che a nostro avviso doveva essere affrontato prima della sentenza della Corte costituzionale sulle leggi dello scorso anno. Nessuna contrarietà all'utilizzo dell'idrogeno verde: in questo senso, il settore più di interesse è quello dei trasporti, laddove non è possibile usare l'energia elettrica in linea, potrebbe riguardare in primis i bus, i camion, i mezzi battipista. Ma non è una tecnologia applicabile proficuamente alla ferrovia: la tratta Torino/Ivrea è già elettrificata, sarebbe assurdo avere un sistema diverso tra Ivrea e Aosta, tenuto anche conto del fatto che la progettazione definitiva è in corso di ultimazione e c'è l'impegno di Rfi a completare i lavori: concentriamoci su questa scelta. Ritengo positivo un confronto sul Piano regionale trasporti, per il cui completamento ci vorranno ancora altri mesi, ma non dimentichiamo che ci troviamo a muoverci in un quadro normativo e programmatico solido e coerente, che deriva dalla legge 22/2016, dall'Accordo quadro del 2017 e dal Programma strategico del 2019. Il progetto della tratta tra Aosta e Pré-Saint-Didier, con la prosecuzione del collegamento con Courmayeur si muove anch'esso in sintonia con il Programma strategico sulla ferrovia. Non ritengo che sia un tabù coinvolgere il settore del privato per questa tratta, è previsto anche dal suddetto Programma. Non c'è a questo proposito integralismo dottrinario, bensì una visione che va al di là della contingenza: è nostro compito pensare anche al futuro. Arrivare ai piedi del Monte Bianco sui binari è una sfida per poter fruire di un nuovo atout turistico non indifferente, per questo bisogna assolutamente approfondire tutti i vari aspetti. L'elettrificazione si fa non per velocizzare, ma per non inquinare usando treni diesel e per avere un'ampia gamma di treni; permette di avere una linea con un sistema di sicurezza molto più performante. Dobbiamo impegnarci tutti per questo obiettivo, anche se il soggetto che deve realizzarlo è RFI. Segnalo una cosa significativa: la Regione Piemonte ha inserito nelle richieste per il Piano nazionale di ripresa e resilienza una scheda come la nostra, per ottenere l'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta, come si può vedere dal sito regionale. È significativo che due regioni con maggioranze politiche diverse concordino sull'urgenza di questo intervento. Infine, in merito all'aeroporto occorrerà esaminare il documento finale di aggiornamento del Master plan, che a mio avviso non è esaustivo e su cui il Consiglio si dovrà esprimere. Concordiamo tuttavia con l'opzione di una struttura di aviazione generale che pensi all'elisoccorso, alle attività di protezione civile e al volo turistico, pur prevedendo un segmento di volo commerciale. Tutte questioni che affronteremo specificamente in Commissione e in Consiglio.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha sostenuto che «per risolvere il problema economico dobbiamo risolvere quello sanitario: il vaccino è la strada maestra per uscire da questa situazione e dovremo continuare a investire nella sanità. Il sistema sanitario valdostano ha dato un'ottima risposta nell'emergenza: la Valle d'Aosta, con un unico ospedale, non ha mai mandato via nessuno ed è la regione che ha vaccinato di più. Il nostro sistema è ottimo e va difeso: non lo dico io, ma il generale Figliuolo che ha riconosciuto il ruolo della Valle d'Aosta. Riguardo al DEFR, forse non è stato abbastanza coraggioso, ma vi assicuro che molte suggestioni date dalla minoranza sono state valutate, perché un'opposizione costruttiva è importante in una situazione di crisi come questa. Il DEFR non è un libro dei sogni: se solo riuscissimo a realizzare il 50% di quello che c'è scritto otterremmo già un gran risultato.» L'Assessore si è quindi soffermato sul progetto dell'ospedale, «che ritengo possa definirsi un ospedale nuovo. Per mia deformazione professionale, non ho certezze ma molti dubbi. Ai dubbi, però, bisogna far seguire le scelte, con un parametro: l'attuabilità del progetto e i tempi di esecuzione. Per quanto riguarda l'ospedale nell'attuale sede, vicino al Parini, la progettazione è già avanzata, abbiamo cercato di coordinare le necessità dal punto di vista archeologico con quelle dell'ospedale, quindi seguirà l'esecutivo e la valutazione dei costi. L'ospedale non va ripensato, perché si tratta di una struttura per acuti, che non può essere sostituita dalla sanità territoriale. Nell'attuale progetto esiste la rimodularità: i reparti possono essere rimodulati all'interno di questo ospedale. L'ospedale che viene costruito vicino al Parini è tutto nuovo, non sarà costruito con dentro i pazienti, i quali saranno trasferiti una volta terminati gli interventi

«È opportuno interrogarci sul ruolo del DEFR e su quello della politica - ha sostenuto il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie): il DEFR è un adempimento burocratico o è uno strumento di lavoro? Il Consiglio deve riappropriarsi nei confronti delle associazioni, delle fondazioni, del CPEL, di una certa autorevolezza che nel tempo abbiamo contribuito a far perdere. In questo momento di emergenza dobbiamo concentrarci sulla parte economica e su quella sanitaria: in quest'ultimo ambito, un obiettivo che da troppo tempo non riusciamo a raggiungere è la predisposizione del Piano socio sanitario regionale. Riguardo all'ospedale vogliamo essere assolutamente chiari: siamo favorevoli per andare avanti con questo ospedale, a meno che intervengano cambiamenti radicali.  Importante la riorganizzazione della sanità territoriale: non ho cambiato idea sulla trasformazione delle microcomunità in residenze socio assistenziali, perché per assumere delle decisioni del genere è indispensabile essere supportati dai dati (in questo caso, sulla popolazione anziana). Altri punti che voglio sottolineare sono la questione del benessere lavorativo e la realizzazione del piano di prevenzione, importante strumento per prevenire le malattie. A proposito, la legge regionale 8/2020 indica la costituzione della struttura di epidemiologia: è una norma che va applicata, ne va anche della credibilità del Consiglio. Chiedo che si trovi immediatamente una soluzione: non c'è altro tempo da aspettare. Per il settore dei trasporti, non siamo convinti che l'elettrificazione della ferrovia sia l'unica strada, bisogna valutare attentamente tutte le alternative; analogo discorso per l'Aosta/Pré-Saint-Didier. Se vogliamo esercitare la nostra autodeterminazione correttamente, dobbiamo pensare che le leggi non sono scolpite sulla pietra, vanno aggiornate.  Altro argomento di grande rilevanza è lo sport, che si interseca alla socialità, alla salute, ma anche alla promozione turistica e alla valorizzazione del territorio. Il marchio ombrello c'è già: si chiama Vallée d'Aoste. È un punto di partenza: c'è ancora tanto da lavorare.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

SC-MM

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Comunicato n° 208 dell'8 aprile 2021
DEFR 2021-2023: le repliche dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione

 

All'inizio della seduta pomeridiana del Consiglio dell'8 aprile 2021, il Presidente Alberto Bertin ha comunicato all'Aula la decisione della Conferenza dei Capigruppo di proseguire i lavori dell'Assemblea anche domani mattina (fino alle ore 13.00) per concludere la trattazione del Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023.

Chiusa la discussione generale sul DEFR, hanno preso la parola l'Assessore alle finanze e il Presidente della Regione per le repliche.

«In queste due giornate - ha detto l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi - abbiamo tutti quanti reso onore a un momento che ha una forte valenza politica e che, in un momento come questo, deve prendere in considerazione tutto quello che sta accadendo. La trattazione di questo DEFR, per la particolarità del momento, deve essere priva di bandiere: se tutti quanti vogliamo toglierci reciprocamente le magliette che indossiamo e vogliamo portare avanti gli interessi della Valle d'Aosta, dobbiamo partire dal presupposto che non dobbiamo utilizzare le solite "formules figées" della liturgia politica. In Consiglio siamo 35 valdostani che rappresentano la comunità e insieme siamo chiamati a rispondere. Tutti abbiamo cercato di fare del nostro meglio dal momento in cui ci siamo assunti delle responsabilità: quando ci siamo candidati e quando siamo stati eletti, nei nostri diversi ruoli sapevamo che saremmo andati incontro a un momento di difficoltà straordinarie. Chi si assume la responsabilità di governo sa che è solo lavorando tutti i giorni e con metodo che si riesce a fare il meglio possibile. Io auspico che, anche nel prosieguo, in vista degli altri atti che saremo chiamati ad approvare per rispondere alle difficoltà, tutti facciano un enorme bagno di umiltà fatto di serietà e di lavoro per il bene di tutta la Valle: i valdostani ci chiedono al momento di fare il meglio possibile e di dir loro la verità anche quando faticano a comprendere cosa facciamo e i tempi ai quali siamo sottoposti.»

«Nous avons assisté au premier débat d'envergure politique important de cette Législature - a-t-il dit le Président de la Région, Erik Lavevaz -. Nous ne cachons pas le fait que la tension sociale augmente et a fortiori je m'attendais une attitude de cohésion de la part de tous les 35 Conseillers. Rien de plus triste qu'utiliser la crise pour faire de la propagande.»

«Il refrain delle risposte che non arrivano - ha proseguito il Presidente - potrebbe avere un'aurea di serietà diversa: le persone hanno bisogno di capire che stiamo lavorando, tutti, per fronteggiare la crisi e che davvero gli aiuti arriveranno, non appena possibile. Lo ribadiamo: con la legge di assestamento potremo disporre di più di 50 milioni di euro, probabilmente anche di più. Facendo le proporzioni, sarà un intervento senza uguali a livello nazionale: altre Regioni hanno preferito anticipare i proclami, noi abbiamo scelto un approccio pragmatico, di sostanza. Questo è un DEFR sui generis e da domani saremo al lavoro sul prossimo e sulle prospettive di ripresa di cui la Valle d'Aosta ha bisogno. Auspico un'azione di responsabilità condivisa, a partire soprattutto dagli atteggiamenti.»

Il Consiglio prosegue ora con l'esame degli ordini del giorno depositati sul DEFR.

 

SC-MM

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Comunicato n° 209 dell'8 aprile 2021
DEFR 2021-2023: approvati quattro ordini del giorno

 

Nella seduta pomeridiana dell'8 aprile 2021, il Consiglio Valle ha iniziato a esaminare i 28 ordini del giorno - di cui 23 del gruppo Lega Vallée d'Aoste, 4 del gruppo Pour l'Autonomie e 1 della maggioranza UV, PCP, AV-SA e VdA Unie - depositati nell'ambito della trattazione del Documento di economia e finanza regionale 2021-2023.

Nella prima parte della seduta, l'Assemblea ha trattato nove ordini del giorno, di cui quattro approvati.

Ordini del giorno approvati

Il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno riguardante lo sviluppo del vettore idrogeno presentato dalla Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico. Il testo impegna il Governo regionale a prevedere all'interno della prossima revisione del Piano energetico ambientale regionale e in coerenza con la strategia regionale "fossil fuel free 2040", una linea di azione dedicata, volta a identificare le possibilità di sviluppo di una filiera locale di produzione e utilizzo del vettore idrogeno. Il Consigliere Simone Perron, presentando l'iniziativa, ha evidenziato come questo sia un campo «fondamentale non solo a livello ambientale, ma anche economico e occupazionale. Non è un tema politico, ma guarda al futuro in coerenza con la visione ambientale, con un'ottica di sviluppo industriale e con la possibilità di attivare studi e ricerca avanzate. Tra gli ambiti coinvolti i trasporti pesanti, gli autobus, le autostrade, il settore siderurgico, il teleriscaldamento.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha concordato sul fatto che si tratti di un argomento «senza colori politici, che esprime la volontà comune di non arrivare ultimi ma di partire per primi, tenuto conto che la Valle d'Aosta ha tutte le caratteristiche per investire nella ricerca e nello sviluppo del vettore idrogeno. Va costruito, con i dovuti approfondimenti nei vari settori, un percorso di applicazione trasparente, che coinvolga il territorio: andranno fatti studi mirati sui trasporti su gomma, sulla siderurgia, sulla potenzialità costituita dalla zona dell'autoporto. Così facendo, potremo avere l'orgoglio di vedere progetti innovativi, nati e realizzati in Valle d'Aosta.»

Il Consiglio ha anche approvato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno riguardante la lotta alle dipendenze. Presentato dalla Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore all'istruzione, il testo impegna l'Amministrazione regionale a proseguire, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e con le forze dell'ordine, le azioni di sostegno volte a prevenire l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti e del gioco d'azzardo da parte dei più giovani. L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, che ha evidenziato: «La Valle d'Aosta continua a mantenere il triste primato per il consumo di alcol così come è in costante aumento l'uso di droghe tra gli adolescenti, diventando sempre più capillare sul territorio con nuove forme di approvvigionamento come quella dei siti web; inoltre un'indagine dell'Osservatorio nazionale adolescenza ha rivelato come la dipendenza dal gioco d'azzardo sia un fenomeno estremamente diffuso da non sottovalutare. Nel DEFR non si fa alcun cenno a queste situazioni di disagio giovanile, che invece riteniamo siano da monitorare e da prevenire.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, rispondendo d'intesa con l'Assessore Barmasse, si è detto «lieto di accettare l'ordine del giorno con le lievi modifiche da noi proposte: siamo pienamente a conoscenza di questi dati e delle difficoltà che una parte del mondo giovanile affronta rispetto alla varietà di dipendenze che oggi colpiscono la società valdostana.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno proposto dalla Lega VdA sullo sviluppo dello scialpinismo. Il testo impegna l'Assessore competente a definire un piano di sviluppo della pratica dello scialpinismo nei comprensori sciistici valdostani da realizzarsi nell'ambito del tavolo di coordinamento con le società di impianti a fune e a presentarlo alla Commissione consiliare competente in tempo utile per l'avvio della campagna promozionale della prossima stagione invernale 2021-2022. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha ricordato «la crescente domanda per lo scialpinismo anche a causa delle limitazioni poste alla fruizione degli impianti da sci per via del Covid-19: visto che ad oggi ogni società di impianti a fune ha operato in autonomia, sarebbe importante che vi fosse uno specifico coordinamento a livello regionale anche in un'ottica di commercializzazione comune del prodotto.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha annunciato il voto favorevole sull'ordine del giorno: «Non solo l’impegno è ben presentato, ma ci dà anche il tempo di costruire un progetto in prospettiva: l'obiettivo politico è comune e si deve andare in questa direzione non solo per l'aspetto commerciale ma anche per quello sportivo e per una visione futura sulla sicurezza dei nostri comprensori, non solo per la discesa ma anche per la salita.»

L'Assemblea ha poi approvato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno sulle politiche per l'integrazione presentato dal gruppo Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore alla sanità e politiche sociali. Il testo, con riferimento alle politiche per l'integrazione contenute nel DEFR, impegna l'Amministrazione regionale a evidenziare, in Commissione, che cosa intenda per inclusione nei settori del lavoro, della formazione e della casa oltre che a fornire ogni spiegazione utile per comprendere con quanti e quali fondi si intenda intervenire per garantire questa inclusione. L'ordine del giorno è stato illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che ha sottolineato: «È importante spiegare quanti soldi dei valdostani vengono impiegati per garantire l'integrazione ai migranti, visto quanto scritto nel DEFR. Non c'è lavoro per i valdostani ma si vuole trovarlo per chi è appena sbarcato. Non solo: nel DEFR non si parla di case popolari, ma l’unico accenno viene fatto proprio in relazione ai migranti: si vogliono davvero penalizzare almeno 500 famiglie valdostane in attesa da anni dell'assegnazione di un alloggio per farle superare da chi è già accolto e tutelato?» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha accolto favorevolmente l'iniziativa, dettagliando i progetti in corso «volti ad agevolare per le persone migranti l'autonomia economica, l'integrazione sociale nella comunità, il successo scolastico, la formazione professionale». Ha spiegato: «Le risorse investite sono a valere su fondi statali o dell'Unione europea. I migranti, così come i valdostani, vengono sostenuti in base al bisogno specifico con azioni previste all'interno del sistema welfare, quali tirocini lavorativi o formativi, percorsi professionali

Ordini del giorno respinti

L'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione e 14 a favore, un ordine del giorno che intendeva impegnare il Governo regionale ad attivare un piano straordinario di promozione del cicloturismo e dei percorsi già presenti nel territorio valdostano per l'imminente stagione turistica estiva 2021, in cooperazione con le rappresentanze di settore e le associazioni di categoria degli operatori turistici più direttamente coinvolti. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere della Lega VdA Dennis Brunod, che ha evidenziato come «la tipologia di esperienza in piena natura e nel rispetto del distanziamento sociale connesso alla prevenzione del contagio da Covid-19 offerta dal cicloturismo ben si leghi alla tipicità del nostro territorio. Sarebbe una grande opportunità per dare un primo segnale, parlando al presente e non al futuro come si fa sempre.» L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno: «Concordiamo sul principio, tuttavia, in questo momento, non riteniamo di dover fare un piano straordinario sul cicloturismo: possiamo, invece, garantire l'attenzione per questa tipologia di turismo nella più ampia azione di promozione generale di tutte le attività outdoor che l'Assessorato sta portando avanti.»

Il Consiglio ha poi respinto un ordine del giorno, sempre della Lega VdA, che voleva impegnare il Governo regionale a valutare, compatibilmente con le risorse dell'avanzo di bilancio, la possibilità di estendere l'azzeramento, per il 2021, dell'addizionale IRPEF anche con riferimento al secondo scaglione di reddito (28.001 a 55.000 euro) e non soltanto al primo scaglione come indicato nel DEFR. L'ordine del giorno è stato illustrato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi: «La crisi economica e sociale sta colpendo duramente e principalmente le classi medie della società. L'addizionale IRPEF colpisce nei primi due scaglioni di aliquota fino a 55 mila euro, rispettivamente per il 27 e il 38 per cento: sarebbe quindi importante poter estendere a questa fascia la disposizione. Questa è un'iniziativa che dimostra il nostro atteggiamento propositivo. Non togliere risorse dalle tasche dei cittadini, a nostro avviso, è la via maestra per il rilancio tanto auspicato.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha motivato l'astensione della maggioranza: «Pur concordando con la filosofia dell'iniziativa, nei fatti dobbiamo essere cauti con le entrate regionali in un anno così delicato. Manteniamo l'eliminazione dell'addizionale IRPEF legata al primo scaglione di reddito, ma è poco contestuale intervenire su altri scaglioni in maniera massiva.»

Il Consiglio ha anche respinto un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale a lavorare immediatamente sulle indicazioni di Camera e Senato in merito al progetto "Casa come primo luogo di cura" contenuto nella bozza di Recovery Plan, affinché nel nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale vi fosse un progetto completo ed efficiente sull'assistenza domiciliare. Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha illustrato l'iniziativa, evidenziando che «il Recovery Plan ha previsto uno stanziamento di 980 milioni di euro per il progetto "Casa come primo luogo di cura", mirando a incrementare la diffusione e la qualità dell'offerta sanitaria domiciliare: un progetto definito strategico per il futuro e la sostenibilità del servizio sanitario. Anche in Valle d'Aosta occorre lavorare attivamente ad un'integrazione tra rete ospedaliera e territorio per una domiciliarizzazione tecnologicamente assistita delle cure per anziani autosufficienti e non. Dobbiamo passare da una visione ospedale-centrica ad una visione più allargata: da anni si dice che lo si farà, ma i risultati non si vedono. In questa nostra iniziativa sono indicate linee concrete dettate dall'Europa e da Roma.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha evidenziato che «a inizio febbraio, la Giunta ha approvato l'avvio di un percorso di potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata in continuità con le indicazioni nazionali e che andrà a inserirsi in più ampio progetto di riorganizzazione della sanità territoriale. Alla luce del fatto che le indicazioni suggerite dall'ordine del giorno sono già state recepite dalla Giunta e che rientreranno nell'ambito del prossimo Piano per la salute e il benessere sociale, chiedo il ritiro dell'iniziativa; in alternativa ci asterremo.»

È stato respinto anche un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare l'Amministrazione regionale a creare il "Portale lavoro", quale strumento di incontro tra domanda e offerta, fra centri per l'impiego, imprese, agenzie per il lavoro e lavoratori. Il testo è stato illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che ha evidenziato l'importanza di «coinvolgere gli attori pubblici e privati in una collaborazione attiva che permetta di mettere in rete un sistema di ricezione dei profili lavorativi ricercati sia dalle aziende, sia dalle agenzie per il lavoro, mettendoli in correlazione con le caratteristiche dei lavoratori disponibili. Abbiamo appreso della possibilità di adottare un software dedicato che consenta, con una profilazione semplice e immediata, di connettere chi cerca un lavoratore con determinate caratteristiche a un lavoratore che corrisponde a quelle specifiche, trasformando così il centro per l'impiego da soggetto passivo a soggetto attivo tanto con le imprese che con i lavoratori. Dobbiamo far crescere il lavoro sul nostro territorio.»  L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha specificato: «Lo strumento già esiste, è in uso con altre Regioni ed è prevista un’implementazione nei prossimi mesi, ma ad oggi l'attenzione va alla realizzazione della messa in rete e alle azioni preparatorie, affinché la profilazione e l'utilizzo dello strumento informatico siano davvero utili. Ci asterremo in quanto stiamo già portando avanti una progettazione in tal senso. Intanto, proprio domani pomeriggio, nell'ambito del Consiglio delle politiche del lavoro, sarà presentato il Piano delle politiche del lavoro, al cui interno (come avremo successivamente modo di riscontrare in Commissione) ci saranno molte indicazioni e strategie sulla riorganizzazione dei servizi per il lavoro. Attraverso la misura del reddito di cittadinanza, sono già stati potenziati i Centri per l'impiego, implementati da ulteriori 22 unità.»

Il Consiglio ha poi respinto un ordine del giorno proposto dalla Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale ad avviare, entro 30 giorni, un piano regionale in materia di efficientamento energetico degli edifici di proprietà e in uso all'Amministrazione regionale, a partire da un corretto censimento energetico degli edifici stessi, con evidenza dei rispettivi costi di esercizio e conseguente programmazione degli interventi secondo una visione d'insieme e individuando cronoprogramma e canali economici che consentissero il reperimento di risorse, anche in applicazione dei meccanismi di partecipazione pubblica e privata. Il testo è stato presentato all'Aula dal Consigliere Luca Distort, il quale ha ricordato che «il patrimonio edilizio esistente, sia di proprietà pubblica che privata, produce circa il 40% delle emissioni di CO2: la riduzione del consumo energetico è la strada maestra per mitigare i cambiamenti climatici e moderare i prezzi dell'energia, rimodulando la dipendenza energetica da fonti fossili. Noi riteniamo che l'amministrazione pubblica abbia, tra i suoi compiti, il ruolo di tracciare le linee guida nelle buone pratiche dando altresì l'esempio.» L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha evidenziato che «in Valle d'Aosta l'argomento è centrale e strategico fin dal 2007 nell'ambito di vari progetti realizzati con fondi europei. Inoltre nel 2016 è stato approvato il progetto strategico per l'efficientamento degli edifici pubblici; nella prossima programmazione europea, il tema dell'efficientamento sarà prioritario e un gruppo di lavoro in capo al Nucleo di valutazione delle opere pubbliche è stato incaricato di verificare tutti gli edifici di proprietà regionale con l'ottica di coordinare il lavoro da svolgere al fine di concentrare queste risorse in interventi ristretti ma certi che tengano conto anche degli adeguamenti antisismici e delle ristrutturazioni funzionali. Siamo più che operativi

 

SC-MM

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Comunicato n° 210 dell'8 aprile 2021
Il Consiglio prosegue anche domani per concludere l'esame del DEFR 2021-2023

 

Nella seconda parte della seduta pomeridiana del Consiglio dell'8 aprile 2021, l'Assemblea ha trattato ulteriori 8 ordini del giorno dei 28 depositati sul Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, di cui uno approvato. Restano ancora da esaminare 5 ordini del giorno della Lega VdA, 4 di Pour l'Autonomie e 1 della maggioranza UV, PCP, AV-SA e VdA Unie: l'Assemblea prosegue i propri lavori anche domani, venerdì 9 aprile, a partire dalle ore 9.00.

Ordine del giorno approvato

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in tema di riordini delle residenze sanitarie assistenziali, presentato dal gruppo Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore alla sanità. Il testo impegna il Governo regionale a presentare un disegno di legge di riordino complessivo dei servizi socio-assistenziali (residenziali, semi-residenziali e domiciliari) alla popolazione non autosufficiente, in particolare a quella anziana, nonché dei correlati servizi socio-sanitari, che riprenda i principi generali contenuti nel DEFR. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Nicoletta Spelgatti, che ha ricordato come «nel DEFR presentato dalla Giunta si parli della necessità di convertire in strutture sociosanitarie le strutture residenziali territoriali, con una gestione diretta da parte dell'Azienda USL, finalizzata a garantire un'appropriata risposta assistenziale attraverso nuovi criteri di efficienza ed equità. Noi riteniamo che vi sia l'esigenza sempre più pressante di un riordino complessivo delle strutture residenziali per anziani: ricordo a questo proposito che esiste già una bozza di disegno di legge del 2018 che prevedeva l'istituzione di un ente strumentale della Regione per la gestione associata in ambito territoriale regionale dei servizi socio-assistenziali per gli anziani (di competenza dei Comuni) e dei correlati servizi socio-sanitari (di competenza regionale).» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, concordando con l'iniziativa, ha riferito: «Nel DEFR troviamo la corretta rappresentazione della situazione su cui si sta lavorando. Nelle settimane passate, l'Assessorato ha organizzato un confronto con i Presidenti delle Unités des Communes: è emerso come la necessità di addivenire ad una regia di sistema sia una priorità condivisa. La condivisione delle linee di azione con gli interlocutori del territorio è il punto di partenza per porre in atto azioni efficaci e efficienti per la riorganizzazione del settore. Confronti ci sono stati anche con realtà extra regionali in merito alle soluzioni riorganizzative che meglio possono rispondere alle esigenze. Stiamo giungendo ad un modello di gestione da proporre sul territorio.»

Ordini del giorno respinti

Il Consiglio ha respinto l'ordine del giorno della Lega VdA in merito alle iniziative in ambito turistico. Il testo era volto a impegnare la Giunta regionale a indicare con precisione le tempistiche di presentazione alle Commissioni consiliari degli atti amministrativi relativi al comparto del turismo, «uno tra quelli maggiormente penalizzati dalla pandemia e che, data l'importanza strategica cruciale che riveste, dovrebbe essere oggetto di maggiori misure e attenzione - ha detto nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti -. Sono tanti i problemi sul piatto che vanno risolti e tante le questioni da definire: pensiamo all'ente unico di promozione turistica o al marchio ombrello, al nuovo sistema di classificazione delle strutture alberghiere, all'ammodernamento della disciplina delle attività turistico-ricettive extralberghiere e a quella dei complessi ricettivi all'aperto. Vanno poi riformate l'imposta di soggiorno, la disciplina delle locazioni a uso turistico e la classificazione e l'ampliamento delle tipologie specifiche nell'ambito della somministrazione alimentare; vanno introdotte forme di incentivazione di natura urbanistica per la riqualificazione di strutture turistico ricettive. Bisogna arrivare a soluzioni concrete.» L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha osservato: «Se avessimo voluto fissare tempistiche precise rispetto ai temi evidenziati lo avremmo fatto in fase di scrittura del DEFR, che è un documento programmatico triennale, ma come la collega sa bene ogni iter legislativo e decisionale richiede passaggi tecnici e politici i cui tempi non sono prevedibili. Infatti i temi affrontati sono estremamente delicati e complessi, tali da richiedere percorsi articolati, nelle Commissioni ma anche con i vari attori coinvolti. Peraltro segnalo che su ciascuna di queste iniziative si sta lavorando e esistono testi e procedure sui quali, nei tempi opportuni, aprire i confronti tecnici e politici. Ciò non significa che non stiamo lavorando su questi argomenti, ma non siamo in grado di comunicare date certe di presentazione in Commissione e in Consiglio. Garantiamo che le varie questioni che ci sono state sottoposte saranno discusse in tempi ragionevolmente rapidi ed è per questo che ci asteniamo, non per non assumerci impegni o per prendere tempo.»

Il Consiglio ha respinto un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale a dare corso, entro 30 giorni, a uno studio affidato a esperti del settore della pianificazione urbana e, nello specifico, dell'edilizia scolastica e dei vari aspetti delle funzioni didattiche (ivi comprese figure come antropologi e sociologi) al fine di poter disporre di un documento sistematico d'insieme per indirizzare l'azione amministrativa futura in tema di edilizia scolastica. Il Consigliere Paolo Sammaritani ha illustrato l'iniziativa, rilevando che «dal DEFR si evince, ancora una volta, che l'azione amministrativa in materia di edilizia scolastica non sia improntata a un reale studio, basato su criteri scientifici che tengano conto di parametri fondamentali come la destinazione urbanistica delle aree interessate, l'esistenza di infrastrutture adeguate, le problematiche logistiche, la rispondenza delle varie strutture alle necessità future della popolazione (anche sulla base dell'andamento demografico), la durata e l'efficienza delle strutture prefabbricate e i costi connessi. È compito di ogni buon amministratore fare invece scelte che tengano conto, non solo dell'immediato, ma anche del loro impatto sul lungo e medio periodo.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha replicato che «nel DEFR si affronta in maniera emergenziale una situazione che si è stratificata nel tempo: che io debba creare una squadra, che abbia anche un antropologo per spiegargli dove mettere le scuole di Aosta, lo trovo bizzarro. Mi becco del cattivo amministratore volentieri, ma voglio garantire che con il Comune di Aosta è un rapporto quotidiano per trovare soluzioni per le scuole. Chiedo alla maggioranza di astenersi per solidarietà umana nei miei confronti.» basato su criteri scientifici

Il Consiglio ha anche respinto un ordine del giorno che intendeva impegnare il Governo regionale ad avviare entro 60 giorni uno studio specifico, propedeutico o di approfondimento al Piano regionale per la salute e il benessere sociale, che analizzasse e definisse le attività necessarie alla riorganizzazione e all'investimento sulle strutture di sanità territoriale, sul profilo delle case della salute e delle strutture di degenza a bassa intensità di cura, a partire dall'efficientamento funzionale, organizzativo ed impiantistico-edilizio dei poliambulatori già presenti in regione, sino a definire la pianificazione di conversione di strutture esistenti - in primis di tipo alberghiero - in strutture di degenza a bassa intensità di cura. L'iniziativa è stata presentata dal Consigliere Luca Distort, che ha evidenziato come «la gestione della pandemia abbia fatto emergere la fragilità di alcuni aspetti dell'attuale impostazione della sanità della nostra regione: occorre rafforzare l'ambito territoriale, in modo da evitare il sovraccarico, se non il collasso, delle strutture ospedaliere. Inoltre le strutture di poliambulatorio presenti sul territorio regionale, opportunamente adeguate dal punto di vista edilizio oltre che operativo, potrebbero costituire una valida base strutturale per la diffusione dei modelli di "case della salute", eventualmente da potenziarsi con strutture di nuova costruzione.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, pur condividendo i contenuti dell'ordine del giorno, ha detto di «non poter accettare i tempi indicati perché non credo di poterli rispettare vista la situazione attuale. È già stata avviata una ricognizione sulle strutture, ma non siamo ancora in grado di fare una valutazione di quante e quali strutture utilizzare. È una valutazione difficile perché gli attori sono tanti.»

È stato respinto l'ordine del giorno con cui la Lega VdA intendeva impegnare l'Assessore competente a predisporre, nell'ambito della prossima legge di assestamento al bilancio, una misura di sostegno per le attività commerciali: un bonus una tantum per sostenere il canone di locazione dei locali e i costi fissi, ad esempio le utenze, per il 2021. «Alle attività commerciali quest'anno non è stata riconosciuta alcuna forma di sostegno, nonostante le reiterate chiusure durante le quali le spese non si sono azzerate - ha sostenuto il Consigliere Christian Ganis nell'illustrazione -. Il malessere e le difficoltà si acuiscono, come dimostrato dalla manifestazione in piazza di ieri. L'Amministrazione deve intervenire, anche allentando le maglie della burocrazia. L'espressione "a breve" viene utilizzata a iosa, ma la gente ancora aspetta i fatti concreti.»  L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha affermato: «Faccio mie le considerazioni sull'esigenza di dare risposte rapide e concrete alle categorie che stanno pagando drammaticamente gli effetti della pandemia e della crisi. Posso anticipare che stiamo ragionando sulle varie misure di sostegno, e intendiamo condividere con l’opposizione già nei prossimi giorni il lavoro che abbiamo fatto e le diverse ipotesi che vogliamo mettere in campo. Credo che temi delicati come quelli dei ristori, degli indennizzi e del sostegno alle attività che hanno subìto i duri contraccolpi dell’epidemia non possano essere trattati solo da una parte del Consiglio, ma che occorra socializzare il più possibile la ricerca di soluzioni. Andrà, comunque, valutato nella determinazione delle misure di sostegno all’occupazione e all’imprenditoria, che queste non siano troppo complesse in termini di accesso e di gestione in fase di istruttoria e di controllo, perché un'eccessiva complessità avrebbe ricadute sulla rapidità nella concessione dei benefici.»

L'Assemblea ha poi respinto un ordine del giorno della Lega VdA riguardante le strutture ricettive. Il testo chiedeva al Governo regionale di individuare, entro 30 giorni, il percorso tecnico-legislativo per una modifica dell'attuale normativa (articolo 90 ter, comma 1 della legge regionale 11/1998) che prevedesse, per le case e appartamenti per vacanze e per i complessi ricettivi all'aperto, la realizzazione di centri benessere, in un'ottica di miglioramento e potenziamento dei servizi offerti, in deroga alla verifica degli indici urbanistici (come consentito alle aziende alberghiere e agli esercizi di affittacamere). L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Luca Distort: «La legislazione e le disposizioni urbanistiche dimostrano la loro inadeguatezza a favorire i necessari mutamenti alla luce delle nuove esigenze: la ricettività dovrà essere sempre più uno spazio poliedrico, capace di trasformarsi rinnovando contenuti e funzionalità, per generare nuovo valore sociale ed economico.» L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa «perché l'impegnativa richiede approfondimenti che non possono essere liquidati in tempi brevi. Credo sia importante aprire un dibattito senza pregiudizi sulle varie opportunità, in modo da capire gli effetti che potrebbero determinare deroghe di questo genere, in particolare per le case vacanza, che, ricordo, possono usufruire dell’incremento del 20% del Piano Casa. Riguardo, invece, ai complessi ricettivi all'aperto, diversamente da quello che scrive nella sua iniziativa, la legge regionale prevede già che possano dotarsi di centri benessere in deroga ai limiti volumetrici. È comunque un tema molto delicato, che non può essere liquidato in 30 giorni, ma che richiede approfondimenti di tipo politico, tecnico, urbanistico, anche al fine di non favorire speculazioni e sviluppi volumetrici incontrollabili

La tutela dei prodotti enogastronomici locali è stata al centro di un altro ordine del giorno della Lega VdA respinto. Il testo voleva impegnare il Governo regionale a disciplinare le modalità per l'applicazione di un'etichetta (con indicazione chiara della provenienza geografica di tutte le materie prime e degli ingredienti utilizzati) da parte di produttori e trasformatori di alimenti che trattano prodotti a marchio DOP, IGP, PAT, DOC. Il Consigliere Dino Planaz ha sottolineato: «La Valle d'Aosta è espressione di eccellenza per i prodotti enogastronomici, che esporta anche nei mercati internazionali: è necessario contrastare il fenomeno della contraffazione. Va anche scongiurato l'abbandono delle aziende agricole con incentivi volti a riconoscere il valore del lavoro, dei prodotti e del mantenimento del territorio, oltre che delle tradizioni. Non approvare questo ordine del giorno significa che tutto quanto scritto nel DEFR è nullo.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha specificato: «Stiamo parlando di tematiche condivise da tutta l'Assemblea, ma l'eventuale inserimento di un'etichettatura aggiuntiva è oggi di difficile attuazione: ogni intervento normativo è sottoposto a disciplinari specifici e vincolato da normative europee. La partita si gioca soprattutto dalla parte del consumatore, che deve essere ben informato e consapevole all'atto dell'acquisto. Per questo, ci impegniamo per incentivare i prodotti locali della filiera corta e per l'ottenimento di marchi di qualità. Sono percorsi graduali, da seguire con la dovuta attenzione. Condivido le buone intenzioni, ma bisogna tenere conto dei vincoli normativi; inoltre, stiamo già dedicando grande attenzione ai prodotti enogastronomici del nostro territorio. Ricordo, inoltre, che nell'ambito delle misure Covid previste dalla legge 8/2020, e che intendiamo riproporre, il voucher per l'acquisto dei prodotti agroalimentari era riservato esclusivamente ai prodotti DOP, IG, PAT regionali e alle produzioni locali ottenute con la prevalenza delle materie prime agricole provenienti dal territorio regionale.»

Respinto anche l'ordine del giorno della Lega VdA sulla mappatura dei percorsi ciclabili. Il testo era volto a impegnare la terza Commissione consiliare a proseguire il lavoro già avviato sugli approfondimenti giuridici e amministrativi relativi alle questioni della responsabilità civile per le strade poderali, valutando anche la possibilità di mappare i possibili percorsi percorribili in bicicletta su tutto il territorio valdostano (in relazione a itinerari su strade asfaltate secondarie, apponendo la dovuta segnaletica e specificando il grado di difficoltà) e di realizzare un'applicazione scaricabile sugli smartphone (con indicazione dei percorsi, geolocalizzati e divisi per fasce di difficoltà). Come ha evidenziato nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti, «dell'argomento si è già parlato più volte in Consiglio, anche approvando una mozione con la stessa impegnativa a novembre del 2019. Ma dalle parole non si è passati ai fatti: la Commissione non ha prodotto nulla e noi come regione siamo indietro anni luce rispetto ad altre realtà. Basterebbe poco per mettere in piedi una APP dedicata alle strade asfaltate secondarie - non poderali - che non determinano questioni di responsabilità, ma la Giunta continua a parlare di grandi progetti senza produrre nulla.» L'Assessora alla mobilità sostenibile, Chiara Minelli, pur annunciando l'astensione sull'ordine del giorno, ha replicato che «l'argomento sta a cuore a tutti noi e non corrisponde al vero che non si sia fatto nulla. In questo periodo abbiamo continuato ad avere numerosi incontri con tutti gli attori interessati, soprattutto per quanto concerne il tema delle responsabilità di consorzi e comuni. Al riguardo seguiranno delle determinazioni della Giunta. In assenza di una normativa nazionale che intervenga anche su questo aspetto della responsabilità, che è estremamente complesso, affideremo a breve un incarico esterno per valutare questo argomento. I tragitti poderali percorribili in bicicletta sono già mappati: bisogna ora definirne i vari gradi difficoltà, tenendo anche conto del fatto che molte strade sono private e bisogna avere il consenso dei proprietari. Se si vuole promuovere un tracciato si parte dall'assunto che debba essere percorribile da tutti, anche su terreni privati. Condividiamo sull'opportunità di creare un'applicazione non appena avremo raccolto tutti gli elementi necessari. Il lavoro proseguirà in terza Commissione che potrà sicuramente dare un contributo importante.»

È stato poi ritirato dai proponenti un ordine del giorno riguardante la riorganizzazione per intensità di cure.

 

SC-MM

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Comunicato n° 211 del 9 aprile 2021
DEFR 2021-2023: concluso l'esame degli ordini del giorno della Lega VdA

 

Il Consiglio Valle, riunito nella mattinata di oggi, venerdì 9 aprile 2021, ha concluso l'esame degli ordini del giorno presentati dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, collegati al Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, approvandone 2 e respingendone 2 (1 è stato ritirato).

Delle 23 iniziative depositate dalla Lega VdA, la cui discussione è iniziata ieri pomeriggio, in tutto ne sono state approvate 7 (con voto unanime), 14 respinte (con voto a favore di Lega VdA e PlA e astensione di UV, PCP, AV-SA, VdA Unie), e 2 ritirate.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del gruppo Lega Vallée d'Aoste riguardante i servizi sociali e la disabilità. Il testo impegna il Governo regionale a lavorare immediatamente affinché nel nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale ci sia un progetto completo ed efficiente sulla disabilità, così come indicato da Camera e Senato nelle proposte di modifica dei progetti sanitari per il Recovery plan. «Bisogna prevedere interventi in favore dell'inclusione lavorativa, scolastica, dell'autonomia personale, dello sport integrato, così come pensare all'eliminazione delle barriere architettoniche - ha sottolineato nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti -. Si tratta di direzioni fortemente innovative, con spunti significativi, che mirano ad ambiti specifici.» L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha dettagliato una serie di interventi, specificando che «l'attenzione alla disabilità e alle sue necessità di cura e assistenza è cresciuta notevolmente negli ultimi anni con l'attivazione di percorsi di sostegno all'autonomia, in supporto o in sostituzione della famiglia: il livello di risposta è diversificato e persegue quanto più possibile la permanenza nella propria abitazione e lo sviluppo di competenze e l'inclusione sociale. Le indicazioni contenute nel Recovery plan sono importanti e pertanto l'ordine del giorno è condivisibile.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno della Lega VdA che impegna l'Amministrazione regionale a mettere in campo iniziative che stimolino e supportino l'imprenditoria giovanile. Come ha affermato nell'illustrazione il Capogruppo Andrea Manfrin: «Nel DEFR non si fa alcun cenno alle politiche per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, nonostante le conseguenze economiche dovute all'emergenza sanitaria lo richiedano. Vogliamo anche evidenziare la necessità di rivedere la legge n. 3/2009 sullo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, in particolare i criteri e i requisiti di accesso. La legge deve essere fruibile anche a chi può investire risorse limitate, soprattutto in questo periodo.» L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Berstchy, ha precisato: «Condividiamo la visione politica: stiamo lavorando in questa direzione e dobbiamo migliorare la legge per stimolare la nascita di nuove imprese, di cui abbiamo bisogno. I dati ci parlano di una diminuzione del lavoro indipendente, nell’ultimo decennio e in quest’ultimo anno: rispetto al mondo delle imprese, le persone hanno paura di lanciarsi in nuovi progetti, viste le difficoltà e le criticità che esistono nel fare impresa. Tocca a noi supportare chi si lancia in questa sfida sia sostenendo la loro formazione sia supportando gli investimenti. L'obiettivo è quello di lavorare insieme per far nascere imprese guidate da giovani imprenditori, ma anche sostenere imprenditori over 35, con una particolare attenzione all’imprenditoria femminile.»

Ordini del giorno respinti

Il tema dei ristori per le attività economiche è stato al centro di un ordine del giorno della Lega VdA respinto dal Consiglio. Il testo era volto a impegnare il Governo regionale a prevedere ristori per le aziende aperte prima del 2020, intervenendo rispetto alle percentuali di perdita di fatturato che contemplino anche la fascia dal -20% al -30% e prevedendo supporti adeguati anche in aiuto alle attività aperte nel corso del 2020 (che non hanno fatturati negli anni precedenti), considerando un rimborso calcolato sulla percentuale di perdita riscontrata nei mesi di chiusura rispetto alla media mensile del fatturato ottenuto nel corso dei mesi di apertura. «Se vogliamo rispondere alla crisi con interventi mirati al contesto regionale - ha osservato nell'illustrazione il Consigliere Dino Planaz -, dobbiamo tenere conto del fatto che il tessuto economico valdostano è composto da tante micro, piccole e medie imprese. Questa iniziativa è rivolta a tutte quelle attività che hanno subìto danni a causa delle chiusure e che rischiano di essere escluse dagli indennizzi o perché troppo piccole o perché hanno aperto appena prima della pandemia e che non hanno uno storico del fatturato.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha annunciato l'astensione della maggioranza, evidenziando però che «da lunedì sarà avviata la discussione politica su un documento aperto Aiuti Covid Valle d’Aosta 2021 che sarà messo a disposizione di tutti i gruppi consiliari per costruire insieme una legge di ristori che sia di veloce attuazione e di pronta risposta nei confronti del tessuto economico in difficoltà. La settimana sarà dedicata ad un ampio confronto politico che coinvolgerà anche altri attori del sistema economico e sociale oltre che gli ordini professionali dei commercialisti e dei consulenti del lavoro. Il confronto sarà utile per predisporre una legge efficace e condivisa.»

Il Consiglio ha respinto un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale a lavorare immediatamente affinché nel nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale ci sia un progetto completo ed efficiente sulla sanità pubblica veterinaria. «Un settore, quello della sanità pubblica veterinaria - ha precisato nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti - che richiede una maggiore attenzione: a livello nazionale, ad esempio, si parla dell'istituzione del sistema nazionale di prevenzione salute, ambiente e clima, o ancora della promozione dello sviluppo del sistema di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. Gli animali devono avere tutte le attenzioni di cui necessitano e ci deve essere la possibilità di curarli indipendentemente dalle possibilità economiche delle famiglie. Cogliamo l'occasione per rilanciare l'appello alla popolazione: chi può offra la propria disponibilità per aiutare ad assistere gli animali da affezione di persone poste in isolamento per Covid.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, motivando l'astensione della maggioranza, ha riferito: «La Giunta regionale ha già previsto tutte le azioni necessarie all'implementazione della rete di epidemiosorveglianza, anche alla luce del fatto che il quadro è sempre più complesso e necessita di un approccio integrato. È stata quindi prevista una strategia di ampio respiro, lavorando ad una serie di innovazioni, con l'obiettivo sfidante di cambiare definitivamente il volto al settore della sanità animale. Il tema sarà compreso anche nel nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale. Colgo infine l'ulteriore suggestione posta: anche gli animali hanno i loro diritti e di questo, compatibilmente al contesto di crisi, stiamo tenendo conto.»

L'ordine del giorno volto all'avvio di uno studio di fattibilità per il recupero del Palazzo assistenziale Cogne di Aosta, da destinare a studentato universitario, è stato ritirato dai proponenti del gruppo Lega VdA a fronte dell'assicurazione espressa dall'Assessore all'università Luciano Caveri sul fatto che sono già in corso trattative, al momento ancora riservate, che vanno proprio nel senso auspicato.

La discussione prosegue con l'esame di 4 ordini del giorno del gruppo Pour l'Autonomie e 1 dei gruppi UV, PCP, AV-SA, VdA Unie.

 

SC-MM

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Comunicato n° 212 del 9 aprile 2021
DEFR 2021-2023: approvati cinque ordini del giorno

 

Il Consiglio Valle, riunito nella mattinata di oggi, venerdì 9 aprile 2021, ha concluso la discussione sugli ordini del giorno collegati al Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023, approvando all'unanimità le quattro iniziative del gruppo Pour l'Autonomie e una a firma congiunta dei gruppi UV, PCP, AV-SA, VdA Unie.

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del gruppo Pour l'Autonomie, così come modificato su proposta dell'Assessore alla sanità, che impegna la Giunta regionale a presentare alla Commissione consiliare competente, entro 90 giorni, il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2021-2023 per una prima illustrazione. Il testo è stato illustrato dal Consigliere Mauro Baccega, che ha ricordato: «Nella precedente Legislatura, la Giunta, a gennaio 2019, aveva approvato la predisposizione del nuovo Piano per la salute e il benessere sociale attraverso una metodologia di programmazione partecipata: a seguito di questo atto, era già stato avviato un percorso e programmato quattro incontri sul territorio, che la prima fase della pandemia da Covid-19 aveva interrotto. Oggi è troppo vago sostenere che nella prima parte del triennio 2021-2023 l'Assessorato sarà impegnato nella predisposizione e nella successiva approvazione del nuovo Piano. Si tratta di un atto di straordinaria rilevanza che andrà a migliorare ulteriormente la sanità in Valle d'Aosta e a seguito della pandemia è necessario indicarlo come priorità.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato che «le tempistiche sono conseguenti alla delibera n. 52 del 2019, che ha individuato quattro fasi: le prime due fasi saranno concluse entro aprile, quindi sarà possibile portare all'attenzione della quinta Commissione un anticipo del documento come segno di attenzione verso il Consiglio.»

Unanimità anche sul secondo ordine del giorno del gruppo Pour l'Autonomie, così come emendato su proposta dell'Assessore al commercio, che impegna la Giunta regionale a portare in Consiglio Valle il nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande (a modifica del regolamento del 2007 che non tiene conto dei regolamenti comunitari del pacchetto "igiene") e l'introduzione della disciplina sui bed&breafast entro 60 giorni, previo passaggio in Commissione. L'iniziativa è stata presentata all'Aula dal Consigliere Mauro Baccega: «L'attuale regolamento, risalente al 2007, è anacronistico, genera intollerabili sperequazioni tra la Valle d'Aosta e le altre regioni. Dobbiamo mettere mano a questa disciplina, provvedendo a cambiamenti anche sostanziali, in modo da consentire agli operatori economici del settore di affrontare la nuova stagione con qualche atout in più, che esalti le loro professionalità. Bar, ristoranti, B&B potranno migliorare e arricchire la loro offerta e le loro proposte alla stregua di quanto avviene in Francia e nelle regioni limitrofe. Approvare questo ordine del giorno significa proseguire il percorso già intrapreso in questi anni dalle strutture regionali preposte: si era optato per procedere per gradi a modifiche puntuali sul regolamento, ad esempio adeguando i contenuti alle normative nel frattempo intervenute e alle evoluzioni tecniche, ma anche eliminando tutte quelle problematiche di natura amministrativa già disciplinate da altre leggi, come nel caso delle barriere architettoniche

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha osservato: «Questo regolamento non dovrebbe essere oggetto di modifica in Aula consiliare, data la complessità e tenuto conto della continua evoluzione della materia trattata, ma dovrebbe seguire modalità più snelle e flessibili: andrebbe modificato, in base alle necessità, attraverso una delibera della Giunta, ma per fare ciò occorre una modifica della legge di riferimento e quindi tempi più lunghi. È anche vero che questa volta, però, parliamo di un cambio piuttosto invasivo della norma: questa proposta, infatti, semplifica radicalmente il regolamento regionale attualmente in vigore, riducendo da quattro a due delle tipologie commerciali (bar e tavola fredda; tavola calda e ristorante), mentre per i B&B si prevede, finalmente, la possibilità di effettuare preparazioni per la prima colazione. Una delle criticità che rilevo, e che pongo all’attenzione dell’Aula, così da cominciare a fare un ragionamento sulle future proposte di modifica che ci impegniamo a scaricare quanto prima in commissione, è che la bozza di modifica al regolamento, che questa legislatura ha ereditato dalla precedente e che noi abbiamo provveduto a rielaborare nell’ottica della semplificazione legislativa, elimina la metratura della superficie della cucina: apparentemente un vantaggio, ma di fatto ciò lascia alle autorità di controllo, e a chiunque altro intervenga nel processo amministrativo, la possibilità di decidere limitazioni o vincoli sulla base di valutazioni, che per loro natura presentano un’alea considerevole di discrezionalità. Il rischio è di cadere dalla padella nella brace, mettendo in tal modo in difficoltà gli imprenditori, gli organi di vigilanza e anche gli altri soggetti interessati al processo amministrativo, per questo sarà opportuno un dibattito approfondito nelle commissioni e un nuovo passaggio con tutti gli attori interessati. L'impegno è comunque di scaricare le modifiche del regolamento entro sessanta giorni, ma credo che ciò avverrà anche prima

Anche il terzo ordine del giorno di Pour l'Autonomie è stato approvato all'unanimità. Il testo impegna la Giunta regionale ad attivare un tavolo di approfondimento con le associazioni, le cooperative di gestione e gli enti locali per valutare se è perseguibile una forma di istruzione/educazione per il sostegno alla natalità. Entro fine anno dovrà essere presentata una relazione alla Commissione consiliare competente. L'ordine del giorno è stato illustrato dal Consigliere Mauro Baccega, che ha sottolineato: «I dati dell'Istat confermano il crescente invecchiamento della popolazione e la progressiva riduzione delle nascite che determinano una decrescita del PIL della regione e un maggior fabbisogno di sostenibilità del sistema welfare. Noi riteniamo che questo percorso possa avere un grande impatto e che sia indispensabile adottare politiche e azioni che siano di sostegno alla natalità e di ulteriore attenzione alle famiglie che determinino un'efficace inversione di tendenza di questo trend negativo di nascite.» L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, nel dettagliare una serie di iniziative già poste in atto dall'Amministrazione grazie anche a risorse provenienti dallo Stato, ha ritenuto «l'impegnativa condivisibile anche nell'ottica di informare tutti gli attori territoriali - enti locali e soggetti attuatori - sul percorso di attuazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni.»

Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità l'ultimo ordine del giorno del gruppo Pour l'Autonomie, così come condiviso con l'Assessore alla sanità: il testo impegna il Governo regionale a presentare nei tempi dovuti alla Commissione consiliare competente un piano organico integrato per l'applicazione del Fattore Famiglia almeno negli ambiti delle politiche per l'infanzia e dell'edilizia residenziale pubblica. «Il Fattore Famiglia - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega - consente di introdurre dei correttivi allo strumento ISEE nella definizione della situazione socio-economica delle famiglie: in particolare permette di tenere conto del carico familiare reale e delle situazioni di disagio che contribuiscono ad appesantire l'economia familiare, quali disabilità, vedovanza, monogenitorialità). Prima della pandemia, nel 2018, la Giunta aveva approvato la realizzazione di uno studio di fattibilità ed era stata avviata un'ipotesi di sperimentazione nei servizi per l'infanzia: noi crediamo che, per venire incontro alle famiglie, sia opportuno riprendere questo percorso con l'obiettivo di garantire maggiore equità nella distribuzione delle risorse per il welfare.» L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha concordato sull'utilità dello strumento «che consentirebbe effettivamente di sostenere le famiglie, tuttavia l'applicazione del Fattore Famiglia durante il periodo pandemico, con l'esplosione di nuovi bisogni, comporta una indispensabile mappatura degli stessi, al fine di individuare risposte adeguate alle esigenze. Bisogna anche tenere conto dell'impatto che avrà sulla platea dei beneficiari delle misure di sostegno e delle sue ricadute sul bilancio. C'è quindi la necessità di approfondire la questione nei tempi dovuti.»

 

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno della maggioranza che impegna il Governo regionale a valutare, insieme al Comitato valdostano ASIVA, la previsione di una collaborazione con una società di impianti a fune per la battitura di una pista di sci nordico, anche con classificazione di emergenza, per consentire agli atleti di allenarsi e implementare il turismo sportivo. «Riteniamo che occorra fare di più per essere maggiormente concorrenziali nel mercato dello sci autunnale e per ampliare l'offerta turistica della regione - ha affermato nell'illustrazione il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) -. Al momento, gli atleti, per allenarsi nel tardo autunno, devono trasferirsi fuori Valle, eppure noi abbiamo la possibilità di sciare in splendide località in quota, innevate naturalmente. Con la collaborazione che invitiamo a formalizzare, potremmo evitare che questa sorta di turismo sportivo avvantaggi soltanto altre Regioni. Così facendo, i fondisti valdostani e quelli provenienti da altre Regioni potrebbero usufruire di questa importante opportunità.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Berstchy, ha osservato: «L'impegno nasce da tempo, ma un conto è la volontà, un altro è la messa in pratica. Intendiamo concretizzare questa progettazione, soprattutto in questo che è stato l'anno dello sci nordico. Mettiamoci subito al lavoro, a partire dal profilo legislativo. Sull'aspetto organizzativo sarà rilevante la collaborazione dell'ASIVA. La strada è tracciata e l'obiettivo è comune.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 213 del 9 aprile 2021
Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2021-2023

A conclusione dell'adunanza del 7, 8 e 9 aprile 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA, PlA), il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023.

Il dibattito sul DEFR, iniziato nel pomeriggio di mercoledì 7, ha visto anche la trattazione di 28 ordini del giorno collegati, approvandone 12, di cui 7 proposti dalla Lega VdA, 4 da Pour l'Autonomie e 1 dai gruppi UV, PCP, AV-SA e VdA Unie.

Dichiarazioni di voto

Per il Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega, «il DEFR necessitava di essere arricchito e abbiamo posto le nostre critiche e i nostri suggerimenti: è stato un dibattito approfondito. Abbiamo chiesto obiettivi e risorse, ma avete scelto di predisporre un documento di matrice politica che non dà certezze rispetto al futuro. Abbiamo sollecitato maggiori risorse per i ristori alle attività economiche, per le famiglie. Sarà necessario aspettare l'avanzo di amministrazione e il nuovo DEFR per valutare meglio la misurabilità degli obiettivi: il nostro per ora non è un voto negativo, bensì un voto di astensione.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, annunciando il voto di astensione, ha osservato che si tratta di «un documento che presenta dei limiti, che è molto vago e lasco e non è verificabile né in questo Consiglio né al di fuori. A fronte delle rivendicazioni fatte dai manifestanti, la maggioranza e la minoranza non sono sullo stesso piano: c'è chi può prendere delle decisioni e chi può fare delle proposte. Noi le abbiamo fatte: per noi sono necessarie le riaperture delle attività economiche, ma la maggioranza non vuole aderire a questa battaglia.»

Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha sottolineato: «Il DEFR dovrebbe programmare e cercare di dare degli obiettivi, ma non è quello che ritroviamo nella lettura del documento. Il nostro gruppo ha rispettato il richiamo alla responsabilità, presentando ordini del giorno e sottoponendo suggestioni. Mi chiedo invece se il richiamo alla coesione sia stato rivolto in particolare alla maggioranza, viste le contraddizioni emerse durante il dibattito. Noi continueremo a studiare e approfondire le questioni per dare risposte a tutti quei valdostani.»

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha parlato di «due aspetti sostanziali: le proposte ricalcano quelle del DEFR precedente e il fatto che a essere assenti sono i numeri. Non c'è la possibilità di valutare e capire dove saranno reperite le risorse per concretizzare le iniziative. La disponibilità finanziaria si gioca sulla terna dei fondi regionali, di quelli statali e quelli europei: dove troviamo i soldi? Per il futuro, ci auguriamo che ci sia la capacità di intervenire nei settori che più hanno sofferto: tra questi c'è l'agricoltura. È un settore i cui lavoratori non hanno forse il tempo di manifestare in piazza, ma le difficoltà sono tante e bisogna fare qualcosa.»

Sono stati rinviati al prossimo Consiglio, che si riunirà mercoledì 21 e giovedì 22 aprile 2021, i restanti punti non trattati in questa adunanza.

 

SC-MM

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