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Riunione del Consiglio regionale del 24 e 25 marzo 2021

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Comunicato n° 155 del 17 marzo 2021
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 24 e giovedì 25 marzo 2021, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 62 oggetti.

I Consiglieri saranno chiamati ad approvare il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, ai sensi della legge regionale n. 10/2004. Su questo atto la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 11 marzo ha espresso parere favorevole all'unanimità.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state poste 19 interrogazioni, di cui 14 del gruppo Lega Vallée d'Aoste: validità dell'accertamento della lingua francese ai fini dell'assegnazione delle reggenze degli incarichi dirigenziali regionali e della partecipazione alle procedure concorsuali; motivazioni per la mancata formulazione di osservazioni al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2021 sulle misure di contenimento del Covid-19 da parte della Regione; finanziamento delle domande relative alla misura del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 concernente gli investimenti nelle aziende agricole; modalità di selezione delle proposte per la Saison culturelle 2021; risultati della campagna di screening attivata nelle scuole secondarie di secondo grado; controlli delle Forze dell'ordine sui veicoli di trasporto pubblico locale su gomma; attività finanziate in adempimento ai principi previsti nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; applicazione dell'accordo quadro stipulato dalla Regione per la collaborazione con privati nei settori della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico; impiego dei percettori di reddito di cittadinanza nei progetti utili alla collettività; mancato riconoscimento da parte dell'INPS della certificazione dei medici di medicina generale, nei casi di isolamento preventivo, ai fini del diritto all'indennità per malattia; individuazione delle persone con priorità per la vaccinazione Covid-19 e relativa comunicazione ai medici di famiglia; definizione dei criteri per il concorso nella copertura della morosità incolpevole; indicazioni previste nel piano vaccinale regionale in relazione ai pazienti con patologie gravi che necessitano di tempestiva interruzione di farmaci; metodo di conteggio dei soggetti deceduti per Covid-19.

Cinque interrogazioni sono invece a firma del gruppo Pour l'Autonomie: interlocuzioni tra la Regione e il Comune di Aosta in merito allo Stadio Mario Puchoz; previsione di soluzioni alternative alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a tutela degli studenti; tutela delle scuole di montagna; individuazione di priorità vaccinali per gli ospiti e gli operatori sanitari delle strutture psichiatriche e operanti con il Servizio per le dipendenze (SERD) dell'USL; accordo raggiunto con i sindacati di medicina generale e psichiatri di libera scelta per l'effettuazione di vaccini ai propri pazienti.

Delle 28 interpellanze iscritte all'ordine del giorno, 21 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: svolgimento di Combats e altre manifestazioni zootecniche nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria; accordo definitivo con la Società VdA Trailers in merito alla titolarità del marchio Tor des Géants; rispetto del protocollo sanitario per la prevenzione della rinotracheite bovina infettiva nel progetto dell'Associazione nazionale allevatori di razza valdostana (Anaborava); uso di fototrappole per il conteggio del numero di lupi presenti in Valle; efficace valorizzazione e promozione della Villa romana di Regione Consolata ad Aosta; rispetto della scadenza del termine per l'emanazione di una disciplina regionale sulle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico; criteri di scelta per la riorganizzazione delle sedi delle varie istituzioni scolastiche presenti ad Aosta; politiche e attività di sviluppo delle competenze digitali della popolazione valdostana attraverso l'utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo; responsabilità in capo agli amministratori di società partecipate regionali nei confronti dell'Ente Regione; studi comparativi in termini di impatto ambientale sull'ipotesi di elettrificazione della linea ferroviaria; opere di bonifica e messa in sicurezza dell'area ex-Cogne; piano di sviluppo per la valorizzazione del settore industriale valdostano; scelta del tracciato per la realizzazione del collegamento tra i comprensori di Breuil-Cervinia e Monterosa; misura di sostegno a favore dei soggetti in difficoltà che non beneficiano di ammortizzatori sociali; revoca dell'appalto di gestione delle piscine regionali a seguito della condanna penale della società affidataria; stanziamento dei fondi necessari per il completamento del primo lotto dei lavori di realizzazione della nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta; dimensionamento delle strutture sanitarie presenti in bassa Valle in relazione al numero di pazienti in trattamento emodialitico; analisi dei costi e dei benefici relativi all'adesione al multiservizio tecnologico MIES 2 di Consip per l'efficientamento energetico dei presidi ospedalieri regionali; introduzione in Valle d'Aosta del nuovo modello di cure domiciliari adottato dalla Regione Piemonte; azioni per impedire l'accesso ai grattacieli di via Capitano Chamonin ad Aosta; corsi di formazione di base per operatori socio-sanitari.

Sette sono invece le interpellanze depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: incentivazione del telelavoro e dello smart working anche dopo il periodo di pandemia; previsione di tamponi gratuiti per la partecipazione ai concorsi pubblici; approvazione di concerto con il Corpo Forestale di un protocollo unico da applicare in tutti i casi di avvistamenti di lupi sul territorio regionale; priorità individuate dal Governo nazionale per l'utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e di resilienza con riferimento alla Valle d'Aosta; misure di ristoro a sostegno dei lavoratori del settore turistico della montagna; programmazione di interventi di riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; aggiornamento del programma strategico triennale per la realizzazione del Presidio unico ospedaliero regionale.

Infine, il Consiglio discuterà 8 mozioni: una è stata depositata congiuntamente dai componenti l'Ufficio di Presidenza per prevedere, nelle trasmissioni radiotelevisive del servizio pubblico, un monte ore adeguato alla tutela delle minoranze linguistiche nel suo più ampio significato.

Cinque mozioni sono a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: requête d'application de la loi n° 482 et de l'art. 40bis du Statut spécial en matière de protection des minorités linguistiques et demande d'institution d'une Commission spéciale; modificazione dell'attuale percorso previsto dal progetto "Bassa Via della Valle d'Aosta" per inserire i comuni di Pontey e Champdepraz nell'itinerario; introduzione di  controlli a campione da parte delle Forze dell'ordine sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma per prevenire atti lesivi nei confronti dei conducenti e dell'utenza; revisione dei requisiti di accesso e delle modalità di svolgimento delle professioni appartenenti al settore dell'estetica; esenzione dal pagamento del bollo auto per l'anno 2021 per gli operatori del trasporto pubblico non di linea.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha infine proposto due mozioni: la prima per portare all'attenzione del Consiglio regionale il nuovo regolamento per la somministrazione di alimenti e bevande; la seconda per presentare alla Commissione consiliare competente il nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2021-2023.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

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Comunicato n° 163 del 22 marzo 2021
Iscritta un'interrogazione a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocata mercoledì 24 e giovedì 25 marzo 2021, è stato integrato da un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste in merito al divieto di accesso alle seconde case per i non residenti nel territorio valdostano.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 63 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

SC

 

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Comunicato n° 166 del 24 marzo 2021
Iniziati i lavori dell'Assemblea convocata il 24 e 25 marzo 2021

 

Il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha aperto i lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 24, e domani, giovedì 25 marzo 2021, per esaminare un ordine del giorno composto di 63 oggetti, cui se ne sono aggiunti due ulteriori iscritti in Aula in via d'urgenza. Si tratta delle misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della Naspi (iscritte al punto 4.01) e delle disposizioni urgenti per garantire la tempestiva copertura dei posti di segretario degli enti locali (iscritte al punto 6.001, prima dell'interrogazione a risposta immediata).

Il Consigliere dell'UV Renzo Testolin ha comunicato all'Aula che «nel rispetto della massima trasparenza che l'appartenere a questa assise esige, considero indispensabile comunicare ufficialmente a quest'Aula che nel pomeriggio del 13 marzo mi è stata notificata l'informazione di garanzia e l'avviso di fine indagini preliminari per reati di cui agli articoli 110 e 416 ter e 416 ter commi 1 e 2 del codice penale. Al ricevimento degli stessi ho immediatamente provveduto a comunicare il fatto sia al Presidente del Consiglio che al Presidente della Regione e ho altresì provveduto alla nomina dei legali di fiducia che mi assisteranno nelle opportune sedi per affrontare il percorso che questo tipo di situazioni comporta, al fine di dimostrare la mia estraneità ai fatti contestatimi.»

Ha quindi preso la parola il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti: «In questi ultimi giorni ci sono state polemiche sul perché la Lega sia stata in silenzio rispetto alla notizia di avviso di conclusione delle indagini ricevuto dal Consigliere Testolin. C'è un perché non abbiamo fatto comunicati: tutto quello che doveva essere detto è già stato detto a suo tempo, e quest'ultimo fatto è soltanto l'ulteriore sviluppo di un procedimento di cui si è parlato tantissimo nella scorsa Legislatura. Le responsabilità penali dei singoli non spetta a noi giudicarle: ognuno risponde davanti allo Stato, davanti alla sua coscienza e davanti a Dio, ma non spetta a noi ergerci a giudici rispetto alle responsabilità penali dei singoli. Dall'inizio delle nostre battaglie, noi abbiamo sempre denunciato la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta e lo scambio di voti: secondo noi le persone devono essere votate per i loro programmi e le loro idee, guardando al bene collettivo della Valle d'Aosta. Che la 'ndrangheta avesse viziato le elezioni del 2018 e avesse portato voti distribuendoli all'interno delle liste non c'erano dubbi: noi, nella scorsa Legislatura, abbiamo fortemente voluto e abbiamo ottenuto che si tornasse a elezioni perché secondo noi questo Consiglio non era legittimamente eletto perché votato con i voti della 'ndrangheta. Abbiamo anche rifiutato la proposta di tornare al Governo pur di tornare al voto, e abbiamo rifiutato senza se e senza ma: la Valle d'Aosta ha diritto ad avere elezioni pulite e non ci deve essere l'ombra della 'ndrangheta sul Consiglio regionale.»

Dopo una pausa per una Conferenza dei Capigruppo, il Presidente della prima Commissione, Claudio Restano (VdA Unie) ha chiesto l'iscrizione in via d'urgenza del disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2021.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, si è detto contrario: «Avremmo voluto un percorso di concertazione sul disegno di legge: non c'è stata per tutti i gruppi consiliari la possibilità di intervento su questo testo e quindi non possiamo votare l'iscrizione in via d'urgenza.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha osservato che «il disegno di legge omnibus per sua natura è una manutenzione dell'ordinamento che non ha fonti di innesco politico: sono le strutture che devono applicare le norme che hanno comunicato le modifiche per migliorare l'applicazione delle stesse. Abbiamo quindi definito un percorso dove gli interventi chiesti dalle strutture hanno avuto una via prioritaria e rimandato a un secondo momento la valutazione politica su altri interventi. Qui è stata esclusa la maggioranza come l'opposizione. Forse l'interlocuzione politica poteva essere fatta meglio e vi chiedo scusa anche a nome della maggioranza, ma non approvare l'iscrizione d'urgenza non è un atto contro il Governo ma una disattenzione nei confronti della comunità valdostana che in questo difficile momento chiede risposte dall'Amministrazione regionale. Vi chiedo quindi un atto pro Valle d'Aosta.»

 

SC

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Comunicato n° 167 del 24 marzo 2021
Il 22° anniversario della tragedia del tunnel del Monte Bianco commemorato in Consiglio Valle

 

Nella seduta del 24 marzo 2021, il Consiglio Valle ha commemorato il 22° anniversario della tragedia del rogo nel tunnel del Monte Bianco che causò la morte di 39 persone.

«Come Consiglio Valle - ha detto il Presidente Alberto Bertin - rinnoviamo la memoria delle 39 vittime, fra le quali sei valdostani, che perirono nell'incendio ed esprimiamo la nostra vicinanza alle loro famiglie. Ricordiamo anche l'impegno di coloro che hanno prestato soccorso in quei momenti drammatici, a scapito della loro vita stessa.»

Pour le Président de la Région, Erik Lavevaz, «au cours de plus de trente ans, le tunnel a été une possibilité quotidienne de contact direct avec Chamonix et la France: ce jour-là, nous nous sommes rappelés à travers le drame de l’importance de ce lien et de l’ambition de cet ouvrage. La sécurité du tunnel du Mont-Blanc a été mise au centre de travaux importants, où la technologie est au service du transport et de la rapidité de réaction face aux dangers. Il s’agit d’un parcours qui doit être continuel, pour permettre à cet ouvrage d’être mis au jour de façon constante. C’est ce qui est en train d’arriver de nos jours aussi, avec les fermetures nocturnes qui permettront de travailler sur plus d’un kilomètre de route. Cette liaison précieuse entre la Vallée d’Aoste et la Haute-Savoie est un axe indispensable pour l’Europe entière. La coopération entre les deux côtés du Mont Blanc est la seule route à suivre pour projeter le tunnel dans le futur, en gardant la mémoire de ceux qui sont mort il y a vingt-deux ans.»

Pour le Conseiller de la Lega VdA Stefano Aggravi, «les dynamiques du sinistre et les conséquences du procès ont produit une sérieuse rénovation de la sécurité du tunnel et ont contribué à mettre au premier plan la sécurité des tunnels autoroutiers. Sono tragedie come queste, che ci portano a valutare con maggiore attenzione la sicurezza delle opere stradali, ma non è così che deve andare: la prevenzione e l'attenzione alla sicurezza devono costituire una parte significativa dell'agenda di ogni livello di governo.»

Le Chef de groupe de Pour l'Autonomie, Marco Carrel, a souligné: «Chaque année, le 24 mars, nous nous retrouvons proches aux familles en exprimant notre sentiment de solidarité. A l'occasion de cet anniversaire si émouvant il est nécessaire de rappeler l'importance de la sureté du tunnel. Notre groupe poursuivra son engagement politique pour approfondir le dossier du réaménagement du tunnel.»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha evocato la figura di Pierlucio Tinazzi: «Negli anni, per commemorare il compagno di sella Spadino, i motociclisti sono arrivati a migliaia all'imbocco del traforo per ricordare questo sacrificio. La ricostruzione delle azioni compiute da Tinazzi nell'immediatezza dell'incendio è stata esagerata, ma non fu esagerato il suo atto di dedizione: Spadino è morto davvero mentre cercava di salvare una persona. Ed è stato scelto come simbolo della tragedia del traforo. I motociclisti ricordano anche Stefano Manno, morto non in sella alla sua moto ma a bordo del suo camion. Oggi, da Consigliere, insieme all'Aula, ricordo tutte le vittime della tragedia e i soccorritori; e sempre oggi, nella veste di motociclista e a nome dei vari gruppi motociclistici e dei free biker, esprimo il mio ricordo con le parole tipiche di saluto dei motards: Spadino e Stefano, buona strada!»

 

SC

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Comunicato n° 168 del 24 marzo 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Nelle sue comunicazioni nella seduta consiliare del 24 marzo 2021, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiornato l'Aula sulla situazione pandemica.

«Le curve predittive non danno segnali di appiattimento - ha detto il Presidente Erik Lavevaz - e l'attenzione resta massima: stiamo monitorando in particolare Ayas, Courmayeur e Donnas, comuni che hanno un'incidenza leggermente maggiore rispetto ad altri. Per la prossima settimana, i dati sono ancora al limite tra lo scenario 3 e lo scenario 4: purtroppo siamo vicini alla zona rossa. Per domani mattina è stata convocata l'unità di supporto, in modo da valutare eventuali iniziative mirate, quali l'effettuazione di uno screening per gli abitanti di Ayas

«Stanno proseguendo bene le attività di screening sulla popolazione scolastica, con una discreta e pur sempre migliorabile partecipazione - ha aggiunto il Presidente -. L'incidenza dei contagi è abbastanza bassa: i dati dimostrano che il diffondersi della variante inglese colpisce di più i ragazzi in età scolastica piuttosto che la popolazione più anziana, come accaduto nella prima fase

Il Presidente della Regione ha quindi concluso: «Il 19 marzo il Governo nazionale ha approvato il decreto sostegni: un provvedimento che non contiene la risposta che ci aspettavamo per il mondo della montagna. E ciò sta a significare che il nostro lavoro deve essere ancora più puntuale, rapido e incisivo per dare risposte regionali ai valdostani. Ci stiamo impegnando per arrivare a nuove misure, quanto prima e contestualmente all'approvazione del rendiconto, in cui si impegnano più di 50 milioni di euro. Oggi voteremo una prima misura importante a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della Naspi, e mi auguro che il disegno di legge sulla sospensione dei mutui che la Giunta ha licenziato in questi giorni approdi presto in Aula

 

MM

 

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Comunicato n° 169 del 24 marzo 2021
Approvate le misure a sostegno dei lavoratori a tempo determinato

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 24 marzo 2021, ha approvato all'unanimità il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale il 10 marzo che contiene misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi).

Il provvedimento, iscritto in Aula in via d'urgenza, riconosce un’indennità forfetaria a favore dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, compresi gli stagionali, che a causa del perdurare della pandemia da Covid-19, hanno perso il lavoro e hanno cessato di beneficiare della Naspi. L’importo è differenziato in base alla data della cessazione: è infatti prevista un’indennità di 1.500 euro se i giorni consecutivi di mancata percezione della Naspi sono superiori a sessanta, mentre è di 1.000 euro se sono pari o inferiori a sessanta. Sul testo sono stati approvati tre emendamenti proposti dall'Assessore Bertschy, di cui uno prevede di estendere un beneficio di 1.000 euro ai lavoratori che, assunti tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2021, in vista del prospettato riavvio delle attività economiche, come quelle sciistiche, abbiano cessato il lavoro a seguito delle misure restrittive che hanno impattato su tali attività e che non percepiscono la Naspi.

«Non è certamente un provvedimento risolutivo - ha sottolineato il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), relatore dell'iniziativa -, ma è sicuramente un aiuto per diverse centinaia di persone che sono state colpite in modo molto pesante dagli effetti di una pandemia che, nonostante tutte le misure messe in campo in questo ultimo anno e l'avvio di una massiccia campagna di vaccinazione, è ancora molto presente nella nostra piccola comunità. È una legge messa in campo in tempi molto brevi che si pone l'obiettivo di mettere a disposizione le risorse ai beneficiari in tempi altrettanto brevi affinché la risposta a queste famiglie, molte delle quali ormai in situazioni di grave disagio economico e sociale, possa contribuire almeno in parte a sostenere il peso della crisi

«Questo disegno di legge - ha aggiunto Grosjacques - va considerato soltanto come il primo di una serie di provvedimenti legislativi che dovranno essere approvati da quest'Aula in tempi altrettanto rapidi in favore dei settori della nostra economia che sono ormai allo stremo, con una particolare attenzione ai settori turistico-ricettivo, commerciale, della ristorazione, degli impianti a fune e a tutte le professioni ad esso collegate. Il nostro impegno diventa ancora più stringente in considerazione delle misure poco efficaci previste dal decreto legge nazionale di sostegno alle imprese e all'economia, dove ad esempio mancano le misure di sostegno alla liquidità delle imprese, sulle quali invece il Consiglio regionale dovrà prestare grande attenzione. Dobbiamo creare le condizioni, attraverso le risorse che saranno rese disponibili dalla nostra legge di assestamento, per far ripartire in fretta e bene l'economia della nostra regione. Dovremo lavorare tutti insieme: politica, categorie imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ognuno dovrà fare in modo serio e responsabile la propria parte per restituire alle nostre aziende e ai nostri cittadini quella serenità, sia dal punto di vista sanitario che economico, che manca ormai da troppo tempo

«La nostra preoccupazione - ha evidenziato il Vicecapogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi - era di non lasciare indietro nessuno, tanto che, già nel corso della discussione del bilancio, abbiamo proposto cosa fare per evitare che in situazioni così complicate qualcuno rimanesse senza aiuto. Voteremo convintamente questo disegno di legge. Per la prima volta, nel decreto sostegni nazionale si parla della montagna: c'è stata un'attenzione che il Governo precedente non aveva avuto. La Valle d'Aosta deve essere presente e fare dell'attuazione del fondo per la montagna un'occasione per ripagare una stagione che non è stata e che sarà difficile recuperare; bisogna dover vantare le giuste richieste e far ascoltare al Governo direttamente la voce della Regione. Le incertezze della ripartenza sono tante. La Regione è azionista delle società degli impianti a fune che generano l'indotto: una quota parte delle risorse dell’avanzo dovrà sostenere il sistema neve, che per noi è assolutamente fondamentale

«Contro il virus - ha detto il Consigliere Andrea Padovani (PCP) - abbiamo degli strumenti efficaci, che sono i vaccini e mi unisco all'appello dell'Assessore Barmasse: vaccinatevi, perché è solo così che possiamo uscire da questa situazione. Abbiamo invece bisogno di strumenti per contrastare la crisi economica che ha colpito nel nostro territorio sicuramente il mondo della montagna. Con questa iniziativa cerchiamo di dare sostegno ai lavoratori stagionali che non hanno potuto lavorare, e che quindi non hanno percepito uno stipendio e che non hanno nemmeno potuto accedere alla Naspi. Esprimo soddisfazione per questa misura, che è una prima risposta alla quale dovranno seguirne altre a breve

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato che «questa iniziativa legislativa dà una risposta immediata a lavoratori fragilissimi. Abbiamo aspettato tutti il decreto nazionale di venerdì scorso, un decreto che non ci dà soddisfazione, che non affronta nel merito le criticità paurose del mondo della montagna, che non è sufficiente e non crea nessuna condizione di prospettiva per la nostra piccola economia fondata sul turismo. Come Regione dovremo quindi elaborare e approvare prima possibile il sostegno a tutti i lavoratori e per ristorare i costi fissi delle migliaia di aziende che non vedono una via di uscita. Queste saranno le nostre priorità da qui in avanti.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, si è soffermato sul decreto sostegni approvato dal Governo nazionale: «Un provvedimento che punta a ristorare le spese di dicembre e gennaio, non certo quelle di tutta la stagione. Teniamo conto che questo decreto stanzia sul fondo perduto circa 11 miliardi, cioè la stessa somma stanziata nei cinque precedenti decreti dal Governo Conte: c'è stato un netto miglioramento. Questo intervento è un inizio e può essere applicato al decreto ristori. La Lega ha chiesto un nuovo scostamento al bilancio, che dovrà essere almeno triplo rispetto alle risorse già stanziate per dare risposte al mondo della montagna. Finalmente non si perde più tempo e non si impegnano somme per acquistare banchi a rotelle o monopattini

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha affermato: «Siamo convinti di votare questa iniziativa legislativa, ma non è sufficiente: non vogliamo lasciare indietro nessuno. Tutti coloro che hanno sofferto di questa crisi sanitaria, tradotta poi in crisi sociale ed economica, devono avere le possibilità per affrontare con un minimo di serenità i prossimi mesi. Non si può aspettare: il problema è oggi; oggi le famiglie non arrivano a fine mese. Speriamo invece che in estate alcune attività possano ripartire. In questo disegno di legge si determina che sia la Giunta regionale, con propria deliberazione, a dover stabilire criteri e modalità per la concessione delle indennità: per il nostro gruppo è essenziale prevedere tempi stretti. Abbiamo bisogno di un metodo scientifico per garantire un futuro e risposte certe. Ci rammarichiamo del fatto che si sia tenuto conto del raffronto delle due annualità e non della stagionalità, escludendo il periodo di maggiore perdita, ovvero marzo-aprile-maggio 2021. A livello regionale, dobbiamo cercare di compensare quanto non fatto dal Governo nazionale.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «questa misura è una prima risposta ai dipendenti stagionali, che dovrà essere accompagnata in fretta da altri interventi legislativi regionali, soprattutto perché quelli statali sono insufficienti per il settore delle imprese. Bisogna lavorare per dare giuste e dignitose risposte sia per i ristori dei costi fissi delle aziende, sia per dare la possibilità di ripartire, di investire nel dopo pandemia, per non lasciare indietro nessuno: l'intervento dovrà essere realizzato coinvolgendo tutto il sistema Valle d'Aosta anche ipotizzando una riduzione e rimodulazione di tributi

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), ha precisato: «Bisogna tenere purtroppo in considerazione i vincoli della finanza pubblica che non ci consentono di intervenire con la necessaria tempestività che il particolare momento richiederebbe. Questo provvedimento è il frutto della scelta di approvare un bilancio tecnico; stiamo quindi dando seguito agli impegni assunti, in attesa del rendiconto che libererà ulteriori risorse per ristori e interventi economici di più ampia entità a favore della nostra comunità

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato che «con queste misure si sta dando una risposta a situazioni molto critiche e molto delicate. Rispetto ai provvedimenti regionali e nazionali, consapevoli del momento che stiamo vivendo, siamo altrettanto certi che ogni risposta che daremo sarà insufficiente ai vari bisogni: spero che ci sia il buon gusto di non fare speculazioni, perché il tema dei sostegni riguarda e ha riguardato tutte le formazioni politiche. Troppo facile prendersi i meriti e scaricare le responsabilità sugli altri. Dobbiamo renderci conto che le critiche formulate dagli albergatori, dai commercianti e dai professionisti del turismo sono rivolte a tutti e non soltanto a una parte politica. Il Governo Draghi sta cercando di fare quadrare i conti con le risorse che ci sono: evitiamo di dare false aspettative come è stato fatto in passato. Evitiamo di dire che è tutta colpa di Roma ma anche che è tutto merito di Milano. Oggi plaudiamo al fatto che questo disegno di legge sia stato votato da tutti. È questo un atto positivo e per il futuro evitiamo di piantare bandierine, perché la crisi può essere risolta soltanto se c'è una risposta corale, senza individualismi né primi della classe

Pour le Conseiller Augusto Rollandin (PlA), «il faut sans doute augmenter le montant mis à la disposition par cette loi. Et pour ce faire, il est essentiel de connaître dans les plus brefs délais, au plus tard le mois d'avril, les secteurs et les personnes qui nécessitent de soutien. Les promesses doivent être tenues et les bonnes réponses doivent être données aux citoyens, qui attendent de savoir quand, combien et comment pourront bénéficier des indemnités

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha replicato: «Viviamo tutti con apprensione la grave crisi. L'approccio con il quale abbiamo costruito questa prima risposta è lo stesso con il quale si sta cercando di costruire il prossimo intervento legislativo: collaborazione e concretezza. La Valle d'Aosta deve agire nell'alveo di un sistema che è tutt'altro che semplificato: stiamo quindi già lavorando alla piattaforma informatica e alle delibere applicative in vista di dare immediata risposta alle persone che potranno ottenere gli indennizzi previsti dalla legge. Sappiamo comunque tutti quanto sia complesso lavorare a livello amministrativo e organizzativo in questo momento e banalizzare troppo questi temi non è serio, perché bisogna cercare di essere corretti e trasparenti nei confronti dei cittadini. Partiamo con questo provvedimento e ne stiamo studiando altri: attenzione all'occupazione, ristori alle imprese e azioni per lo sviluppo saranno le nostre priorità. Dovremo ottimizzare al meglio le risorse per offrire soluzioni concrete, lavorando con tutto il pragmatismo possibile, facendo sacrifici politici, evitando di spendere denaro per opere che non sono prioritarie e traguardando gli impegni nazionali con un occhio agli investimenti per creare lavoro e sicurezze sociali. Rispetto a questa legge, la necessità sarà di capire se abbiamo dato una risposta a tutti coloro che si trovano in questa difficile situazione: se così non sarà, con i prossimi interventi cercheremo di migliorare ancora il provvedimento.»

Il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) ha dichiarato: «Ringrazio l'Assessore Bertschy per aver messo a fuoco gli argomenti che dovremo trattare nel DEFR. Il momento critico esige la massima chiarezza: dove vogliamo andare? Dare opportunità di lavoro o limitarci a ristori insufficienti? Vogliamo investire nelle nostre piccole attività artigianali o puntare a grandi cantieri? Seguiremo i sogni e le promesse di pochi o, più concretamente, seguiremo scelte ponderate per il turismo e l'edilizia? Parleremo di sicurezza sanitaria o di fantomatici mezzi di trasporto, che non ci porteranno da nessuna parte? Non dimentichiamo il pragmatismo che ha sempre contraddistinto i valdostani

Nel corso della mattinata, il Consiglio Valle ha anche approvato all'unanimità il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, la società partecipata che gestisce il patrimonio regionale destinato ad attività produttive. L'atto, adottato ai sensi della legge regionale 10/2004, prevede la dismissione e la contestuale alienazione di 5 beni, di cui uno a Saint-Marcel, due a Gressan, uno a Donnas e uno a Gignod.

 

SC-MM

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Comunicato n° 170 del 24 marzo 2021
Approvata una proposta di legge in materia di segretari di enti locali

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 24 marzo 2021, ha approvato all'unanimità una proposta di legge che contiene disposizioni urgenti per garantire la tempestiva copertura dei posti di segretario degli enti locali a seguito della rideterminazione degli ambiti territoriali sovracomunali effettuata ai sensi della legge regionale n. 15/2020 e per la riorganizzazione amministrativa del Consorzio dei comuni della Valle d’Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM).

Il testo, frutto di un lavoro congiunto tra tutti i gruppi consiliari, è stato iscritto in Aula in via d'urgenza. A illustrarlo è stato il Consigliere Albert Chatrian (AV-SA), che ha spiegato: «Allo scopo di ovviare alle difficoltà finora riscontrate per la copertura dei posti di segretario viene disciplinata l'iscrizione straordinaria di ulteriori soggetti all’ex parte seconda dell’Albo regionale dei segretari, al fine di garantire un sufficiente numero di soggetti incaricabili. Possono presentare la domanda i dirigenti degli enti del comparto unico regionale assunti a tempo indeterminato e i segretari degli enti locali in servizio presso le Regioni a Statuto speciale, ma anche i soggetti in possesso di laurea magistrale e dei requisiti previsti per l'accesso alla qualifica unica dirigenziale (è richiesta la laurea in giurisprudenza, in economia e commercio o una laurea equipollente per legge). I soggetti, così iscritti, che non accettino l'incarico sono cancellati d'ufficio dall'Albo a conclusione del procedimento di conferimento: questa limitazione della durata dell'iscrizione all'Albo mira a garantire agli amministratori una concreta possibilità di reperire soggetti disponibili fin da subito. Viene, poi, eliminato l’obbligo, oggi sussistente per gli ambiti con due segretari, della compresenza di un segretario dell’ex parte prima con un segretario dell’ex parte seconda. Si prevede, inoltre, al fine di accelerare la procedura, che gli incarichi a dirigenti già in servizio presso l’ente di appartenenza possano avere una decorrenza anticipata rispetto a quella degli altri segretari

«La proposta - ha aggiunto Chatrian - si pone anche l'obiettivo di compiere una riorganizzazione amministrativa del BIM. Sono abrogate le disposizioni che attribuivano al BIM il posto di segretario precedentemente soppresso ed è riconosciuta la possibilità di programmare e rideterminare la propria struttura organizzativa, al pari degli altri enti locali, prevedendo un’apposita deroga, per l’anno 2021, ai limiti assunzionali previsti per gli enti del comparto pubblico regionale. Per l'attuazione di queste disposizioni si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale

Il Consigliere Chatrian ha concluso evidenziando: «Grazie alla disponibilità di tutti, in quattro giorni è stato possibile completare l'iter e far approdare oggi in Aula questa proposta di legge

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha affermato: «Un merito va dato a chi sta gestendo il gruppo di lavoro: il Consigliere Claudio Restano ha coordinato l'iter che, da lunedì ad oggi, ha permesso di scrivere e discutere questo provvedimento, che dà la possibilità ai Comuni di avviare la loro attività. Il tavolo continuerà ora perseguendo l'obiettivo della revisione del testo unico degli enti locali, strumento molto utile per l'attività amministrativa

Anche il Consigliere Giulio Grosjacques (UV) ha sottolineato la collaborazione tra i gruppi consiliari e gli enti locali: «Questa è stata l'occasione per confermare quanto sia urgente scrivere regole chiare e intervenire sulle lacune della legge n. 6/2014. Ci sarà ancora molto da lavorare, a partire dall'obbligatorietà dell'associazione degli ambiti, così come ci sarà da lavorare sulla parte finanziaria disciplinata dalla legge regionale 48/1995, da aggiornare per quanto attiene ai parametri sulla base delle intervenute trasformazioni del tessuto socio-economico dei nostri territori. Bisogna lavorare molto: il traguardo dell'approvazione del nuovo Testo unico entro la fine dell'anno si avvicina

Per il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, «questa è una legge che risolve alcuni problemi molto specifici che sono nati in un momento di transizione: non c'è solo il passaggio tra una Legislatura e un'altra, vi è la necessità di una revisione profonda del sistema delle autonomie della Valle d'Aosta. Siamo anche in un momento in cui c'è l'esigenza di ricostruire il sistema dei segretari comunali e più in generale di tutto il comparto unico regionale: è questo un obiettivo che intendiamo affrontare già da quest'anno, e che abbiamo indicato nel DEFR. Dovremo rivedere la legge 22 del 2010 per ridare organicità alla dirigenza e ai rapporti tra la Regione e gli enti locali, al fine di lavorare in maniera più coordinata, più efficace ed efficiente. Valorizzare il sistema delle autonomie, nel quale crediamo tutti, necessiterà del lavoro congiunto tra il nostro Consiglio e il Consiglio permanente degli enti locali.»

 

SC

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Comunicato n° 171 del 24 marzo 2021
Interrogazione a risposta immediata sul divieto di accesso alle seconde case per i non residenti nel territorio valdostano

Con un'interrogazione a risposta immediata il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nella seduta consiliare del 24 marzo 2021, ha affrontato la questione del divieto di accesso alle seconde case per i non residenti nel territorio valdostano previsto dall'ordinanza del Presidente della Regione n. 117 del 13 marzo scorso.

In particolare, il Consigliere Dino Planaz ha voluto conoscere «i criteri e le valutazioni in base ai quali è stato stabilito questo divieto. Noi riteniamo che sarebbe stato meglio sottoporre a tampone i non residenti, piuttosto che impedire loro l'entrata.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La disposizione in questione non è stata presa a cuor leggero, ma solo a seguito del confronto avvenuto in seno all’Unità di supporto e di coordinamento con gli enti locali e con la componente sanitaria dell’Unità stessa. Come abbiamo tutti potuto constatare in questi giorni, i casi di positività sono aumentati esponenzialmente, dovuti essenzialmente alla diffusione della cosiddetta variante inglese del virus: la nuova classificazione della Regione in zona arancione, le proiezioni del contagio e le preoccupazioni relative al sistema sanitario hanno quindi suggerito di adottare, temporaneamente, delle misure per appiattire la curva di crescita del contagio, anche per non gravare sul sistema sanitario e in particolare sull'ospedale regionale, per di più in una fase in cui tutti gli sforzi dovrebbero essere invece concentrati sulla vaccinazione dei valdostani. Se non fosse stata introdotta questa limitazione, una libertà totale di movimento avrebbe creato uno spostamento di massa dei villeggianti: non è una misura contro di loro, ma per cercare di averli di nuovo in Valle d'Aosta in una situazione di non vulnerabilità e di maggiore sicurezza.»

Nella sua replica, il Consigliere Planaz ha sostenuto: «Prima di attuare delle misure più stringenti di quelle nazionali, bisognerebbe verificarne l'efficacia. Oggi abbiamo dei metodi per poter lasciare più libertà di movimento: i tamponi si possono effettuare in modo rapido, ci sono i vaccini che speriamo siano efficaci. Quando ci assumiamo la responsabilità di imporre restrizioni, dovremmo essere in grado di dare risposte a chi non può esercitare la proprietà o il proprio lavoro.»

 

SC

 

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Comunicato n° 172 del 24 marzo 2021
Interrogazione sulla mancata formulazione di osservazioni sul DPCM del 26 febbraio

Con un'interrogazione posta nella seduta del 24 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere le motivazioni per cui nessun tipo di osservazione al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2021 sulle misure di contenimento del Covid-19 sia stata formulata da parte della Regione.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Non è corretto affermare che la Regione non abbia fatto osservazioni. Il 21 febbraio è stato approvato un documento dalla Conferenza delle Regioni, in cui sono state inquadrate le richieste e le osservazioni presentate, con particolare riguardo alle questioni più strutturali della gestione dei DPCM: tempistiche di classificazione delle zone, le ordinanze da emettere. Noi non abbiamo fornito ulteriori osservazioni, come invece hanno fatto altre Regioni nella serata del 26, pur ponendoci il problema, relativamente ad alcune tematiche già regolamentate con nostre ordinanze, come la possibilità di lezioni individuali da parte dei personal trainer oppure la possibilità per le strutture ricettive prive di cucina di convenzionarsi con delle strutture di ristorazione. Non abbiamo proposto queste integrazioni in quanto di interesse di realtà analoghe alla nostra e difficilmente gestibili in contesti più grandi. Non solo: abbiamo avuto modo di constatare che le richieste puntuali poste dalle Regioni difficilmente vengono recepite, contrariamente a quelle condivise all'interno della Conferenza delle Regioni

Il Consigliere Erik Lavy (Lega VdA) ha replicato: «A Roma non è possibile recepire richieste puntuali se la Regione non ne presenta alcuna. Per una realtà peculiare come quella valdostana, non è sufficiente accodarsi alle osservazioni generali delle altre Regioni. Mi chiedo se le Regioni che hanno presentato note e richieste integrative abbiano perso tempo. Ci stiamo rendendo conto delle difficoltà e delle preoccupazioni della gente? Per essere adeguati alla gestione di questa situazione, dobbiamo capire cosa sta succedendo alla nostra comunità e essere pronti all'interlocuzione con Roma

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00 di oggi.

 

MM

 

 

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Comunicato n° 174 del 24 marzo 2021
Interrogazione sul mancato riconoscimento di certificazione per l'indennità di malattia

 

Nella seduta consiliare del 24 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto un'interrogazione in merito alla vicenda del mancato riconoscimento da parte dell'INPS della certificazione rilasciata dai medici di medicina generale, nei casi di isolamento preventivo, ai fini del diritto all'indennità per malattia e ha chiesto se siano intervenute interlocuzioni con l'Istituto di previdenza.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «l'Azienda USL della Valle d'Aosta, a fronte di numerose richieste di chiarimento da parte di utenti e medici di famiglia, ha ampiamente trattato l'argomento con l'INPS. Il 23 febbraio, in occasione della riunione della Commissione lavoratori dipendenti dell'INPS, l'Istituto ha evidenziato quanto indicato nel decreto legislativo n. 18 del 17 marzo 2020: qualora il lavoratore si trovi in malattia accertata da Covid-19, il certificato è prodotto dal medico curante senza necessità di alcun provvedimento dell'operatore di sanità pubblica (questa fattispecie rientra nella gestione consueta della malattia e viene riconosciuta ai lavoratori l'indennità economica previdenziale a carico dell'INPS); se il lavoratore si trova in quarantena o sorveglianza o isolamento precauzionale, senza menzione di malattia, ai fini del riconoscimento dell'indennità economica occorre produrre l'ordinanza del Sindaco per la quarantena. Inoltre, il Direttore di distretto dell'USL ha chiesto formalmente al responsabile di medicina legale dell'INPS una riunione in via telematica con i medici di medicina generale al fine di avere ulteriori chiarimenti sulla tematica

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha osservato: «La criticità è stata superata per il 2021, ma permane per l'anno passato. L'auspicio è che si trovi una soluzione positiva, nell'interesse dei lavoratori, che non hanno colpa del mancato coordinamento tra le strutture della pubblica amministrazione. A volte, per far fronte a certe problematiche, basterebbe un po' più di buon senso.»


SC-MM

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Comunicato n° 175 del 24 marzo 2021
Interpellanza sullo svolgimento delle Batailles de Reines e altre manifestazioni zootecniche

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 24 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sullo svolgimento delle Batailles de Reines e altre manifestazioni zootecniche.

«Abbiamo appreso del rinvio a maggio dell'inizio dei combats delle Batailles de Reines - ha affermato il Consigliere Dino Planaz -: questo genere di manifestazioni necessita di una precisa calendarizzazione legata al ciclo naturale delle stagioni, alle esigenze dei bovini e alla particolarità del nostro territorio. Quali sono le intenzioni dell'Amministrazione per garantirne lo svolgimento, nel rispetto dei protocolli di sicurezza?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha spiegato: «L’Amministrazione regionale ha a cuore i combats ed è consapevole della loro importanza per il sistema economico valdostano, tanto che abbiamo voluto effettuare un incontro, l’11 marzo scorso, coinvolgendo gli organizzatori, i Comuni e la Questura di Aosta per esaminare congiuntamente la fattibilità dei combats alla luce delle vigenti disposizioni anti-Covid. L’esame della normativa ha purtroppo confermato l’impossibilità, per marzo e aprile, di svolgere i combats e le altre manifestazioni zootecniche che, al momento sono espressamente vietate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021, anche in zona gialla. E il netto peggioramento della situazione ha ulteriormente confermato l’impossibilità di qualsiasi apertura sulla questione, almeno per il momento.»

«Si è anche deciso - ha concluso il Presidente - di continuare a lavorare in sinergia per definire dei protocolli di sicurezza che, una volta validati dal Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, permetteranno ad allevatori e organizzatori di essere pronti, nel momento in cui la situazione sarà più chiara, a realizzare, con o senza pubblico, i combats e le altre manifestazioni zootecniche. Abbiamo spostato all'inizio di maggio una ulteriore disamina della questione.»

Il Consigliere Planaz ha replicato: «Se si parla di maggio vuol dire che la sessione primaverile dei combats è persa. Dovremmo cercare di valutare diversamente questa attività: i combats, più che una manifestazione, sono da considerarsi come un'attività produttiva. Io credo che si debba tornare alla normalità, perché se esistono dei protocolli di sicurezza e i combats si svolgono a porte chiuse, non credo che vi siano dei rischi di grossi contagi.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 176 del 24 marzo 2021
Interpellanza sul marchio Tor des Géants

 

Si è parlato della titolarità del marchio Tor des Géants nella seduta consiliare del 24 marzo 2021 con un'interpellanza iscritta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod, ha richiamato «il contenzioso sorto con l'Associazione sportiva organizzatrice, la VDA Trailers, nell'ambito del quale nel 2017 la Giunta regionale ha conferito mandato a uno studio legale per la definizione in via stragiudiziale, previa stima congiunta del valore, della questione inerente alla titolarità del marchio Tor des Géants®.  Ci chiediamo quale sia la valutazione stimata del valore del marchio e quali siano le modalità con cui la Regione intenda collaborare per l'organizzazione dell'edizione 2021 del Tor. Ad oggi, è stato siglato un accordo definitivo con VDA Trailers sul discorso titolarità del marchio?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito: «Abbiamo già avuto modo di manifestare la disponibilità a offrire agli organizzatori la collaborazione prestata in occasione delle ultime edizioni: in effetti, la Società Valle d’Aosta Trailer ha comunicato a me e all’Assessore Guichardaz l’intenzione di organizzare nel 2021 il Tor des Géants e le altre competizioni collegate (il Tor des Glaciers, il Tot Dret e il Tor30), anticipando per ora informalmente la richiesta di collaborazione della Regione nelle modalità già richieste nelle passate edizioni, come definite negli accordi del 2018 e del 2019. Ovviamente, è difficile immaginare oggi, visto l'evolversi dell’emergenza, le condizioni del prossimo settembre, ma ci auguriamo di poter andare incontro ad una situazione di normalità in autunno

Il Presidente Lavevaz ha poi spiegato che il mandato conferito a uno studio legale «aveva in realtà per oggetto l’assistenza alla definizione in via stragiudiziale, in contraddittorio con VDA Trailers, della questione inerente alla titolarità del marchio, sulla base di una stima congiunta del suo valore, da effettuarsi per il tramite di un terzo imparziale. Ciò a seguito di un provvedimento del Tribunale delle imprese di Torino che aveva sancito la contitolarità del marchio. Al momento, questa stima non è ancora avvenuta e nessun accordo definitivo è intervenuto tra le parti, il che peraltro non ha impedito la prosecuzione di buoni rapporti di collaborazione per lo svolgimento del Tor, un evento di assoluto valore per la regione

In replica, il Consigliere Brunod ha evidenziato: «Mi sarei aspettato una risposta più corposa. Per l'edizione 2021 si tratterebbe di firmare un quarto protocollo d'intesa. Il vero marchio va a perdersi: sollecito la definizione della questione, soprattutto per fare chiarezza. Gli sportivi sono confusi in quanto ad oggi l'evento è denominato Tor X, mentre il Tor des Géants è una distanza

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 25 marzo, alle ore 9.00.

 

MM

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Comunicato n° 177 del 25 marzo 2021
Interpellanza sulle priorità del Governo regionale per il piano nazionale di ripresa e resilienza

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha voluto conoscere le priorità individuate dal Governo regionale per l'utilizzo dei fondi previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza, che gli Stati dell'Unione europea dovranno inviare alla Commissione europea entro il 30 aprile per cogliere l'occasione delle risorse messe a disposizione dal programma Next Generation EU.

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha sottolineato «la centralità dell'utilizzo di questi fondi per il rilancio dell'intero Paese oltre che della nostra economia di montagna. Il Governo Draghi è al lavoro per la rielaborazione del piano nazionale, già messo a punto dal Governo Conte e nel quale ci sembra ci sia poca Valle d'Aosta: ci chiediamo allora come la Giunta si stia interfacciando con il Governo italiano su questa tematica, quali siano le priorità e le azioni politiche messe in atto per conseguire gli obiettivi di ripartenza.»

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha risposto: «Bisogna dire la verità: siamo ancora in alto mare. Avremmo dovuto avere un incontro chiarificatore questa settimana tra Governo e Regioni, ma purtroppo è stato rinviato. Il Governo Draghi ha mantenuto l'impostazione data dal Governo Conte, prevedendo di rafforzare alcune parti del piano esistente: c'è da sottolineare che i lavori sono stati condotti in maniera centralistica a livello nazionale, con il coinvolgimento solo delle amministrazioni centrali, sebbene le Regioni abbiano chiesto, fin dall'inizio e ripetutamente, la partecipazione attiva e propositiva a questo processo. Un atteggiamento, questo, in netta rottura con quanto richiesto a livello europeo, che ha sollecitato il coinvolgimento della democrazia locale. Le Regioni autonome - Valle d'Aosta, Friuli e Province di Trento e Bolzano - hanno rimarcato la specificità delle autonomie differenziate, inviando una lettera al Presidente Draghi e ai Ministri competenti: abbiamo chiesto che le risorse destinate a interventi che attengono funzioni di competenza delle autonomie speciali siano pro quota trasferite alle stesse per essere gestite in autonomia. Quindi, ora noi dobbiamo capire quale cifra ci spetterà e dovremo decidere noi come intervenire, nel solo rispetto delle direttrici fissate dall'Unione europea. Altrimenti, non potremo che essere in disaccordo con il Governo.»

L'Assessore ha quindi specificato che «i settori su cui si potranno spendere i soldi messi a disposizione da Next Generation (750 miliardi di euro) sono: transizione verde, trasformazione digitale, occupazione e crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza, politiche per la prossima generazione, comprese istruzione e competenze. Abbiamo cercato di far corrispondere a queste linee direttrici le nostre proposte, sapendo che il 37% della dotazione di ciascun piano deve sostenere la transizione verde e il 20% la trasformazione digitale. Per ora non è noto quali delle 51 proposte progettuali regionali saranno oggetto di finanziamento: auspichiamo che ci possa essere un confronto con il Ministero dell'economia e che ci sia, in contemporanea, una decisione politica, al fine di poter indicare, in dialogo con il Consiglio Valle, le nostre priorità. Il maggior numero di progetti regionali presentati riguarda la digitalizzazione, l'innovazione e la competitività del sistema produttivo con 19 interventi, sebbene i settori della rivoluzione verde e della transizione ecologica siano quelli su cui si concentrano le risorse finanziarie, le cui proposte progettuali nostre assorbono il 54% dell'ammontare delle risorse, seguite da proposte riguardanti mobilità e istruzione, formazione, ricerca, cultura e salute.»

«Se il termine per la presentazione del piano è il 30 aprile - ha detto nella replica il Consigliere Marco Carrel -, preoccupa che oggi ci sia ancora così tanta confusione rispetto agli obiettivi che vogliamo conseguire. Abbiamo capito che aspettiamo quanto decide Roma per poi agire: in quanto autonomisti, non è quanto speravamo di sentire, perché sappiamo quanto siano importanti questi fondi per dare un nuovo sviluppo alla nostra regione. La strada da fare è tanta e le idee non sono per niente chiare: per poter ripartire, per avere peso, bisogna mettere in campo tutte le energie diplomatiche di cui disponiamo, ma soprattutto dobbiamo avere degli obiettivi, pochi, chiari e ben definiti, e magari anche condivisi anche con questo Consiglio regionale.» 

 

SC

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Comunicato n° 178 del 25 marzo 2021
Interpellanza sulle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sulle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha posto l'accento in particolare sul «termine per l'emanazione di una disciplina regionale sulle procedure di assegnazione; è vero che la legislazione nazionale ha concesso una proroga, ma la Regione è in coda rispetto alle altre: come si pensa di agire per rispettare la prossima scadenza? Lo strumento della norma di attuazione può essere utile in questo senso? Ci chiediamo infine se questa problematica sia stata oggetto di interlocuzione con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie o con altri rappresentanti del Governo centrale. Questo è un tema che è una spada di Damocle per la nostra Regione

L'Assessore all'istruzione e partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «Sicuramente la scadenza va rispettata e una legge regionale va presentata, per quanto non sufficiente: ci vuole una norma di attuazione. Ad oggi, il nostro impegno è focalizzato nella verifica dei contenuti della legge regionale, anche sulla base dei testi di legge di altre Regioni già impugnati. Il nostro intento è di confezionare un provvedimento che possa reggere eventuali censure e che sia in grado di conciliare le esigenze regionali, pur nella debolezza dello Statuto su questo aspetto, col rispetto dei principi di origine europea e i criteri del decreto semplificazioni

«È del tutto evidente che tra una legge regionale e le norme di attuazione si privilegiano queste ultime, che nelle fonti del diritto sono al di sopra di qualunque norma regionale - ha aggiunto l'Assessore Caveri -. Va comunque tenuto conto del fatto che, anche per la mancanza della Commissione Paritetica, fino a maggio non si potranno immaginare norme di attuazione. Riguardo alle interlocuzioni con lo Stato, il Senatore Lanièce sta seguendo la questione, così come il Presidente Lavevaz, nei vari colloqui con Roma, riporta l'attenzione su questo tema, assolutamente centrale

In conclusione, l'Assessore Caveri ha dichiarato: «È opportuna una riflessione seria sul rafforzamento di CVA. Ci pare di capire che il Governo Draghi intenda fare qualche passo per allentare la camicia di forza rappresentata dai vincoli della legge Madia

Replicando, il Vicecapogruppo Aggravi ha evidenziato: «Su questa tematica spesso si parla soltanto degli emendamenti alla Madia, ma il problema concessorio va risolto. Ho apprezzato il doppio binario seguito dall'Assessore nella risposta: da un lato il lavoro sulla legge, dall'altro il richiamo al futuro di CVA. I tempi sono strettissimi, è necessario legiferare, nell'auspicio che si possa confezionare un testo efficace, ben valutato e discusso prima in Commissione e poi in Consiglio. Ritengo che una nuova legge regionale, per quanto col rischio dell'impugnazione di alcuni articoli, potrebbe essere utile per aprire uno spiraglio di discussione, favorendo quella diplomazia necessaria alle Regioni, in particolare quelle dell'arco alpino, più interessate allo sviluppo dell'idroelettrico. Rinnovo infine l'invito a riaprire una discussione sul futuro di CVA: il lavoro travagliato condotto nella scorsa Legislatura e poi bloccato va ben valutato: questa società è l'asset più importante di cui la Regione dispone

 

MM

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Comunicato n° 179 del 25 marzo 2021
Interpellanza sull'elettrificazione della linea ferroviaria

 

Nel corso della seduta consiliare del 25 marzo 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, si è tornati a parlare dell'elettrificazione della linea ferroviaria in Valle d'Aosta.

«Questa scelta - ha detto il Consigliere Luca Distort illustrando l'iniziativa -, che pare comportare un'entità di spesa dell'ordine di circa 100 milioni di euro, poiché non risulta dare benefici significativi in termini di tempi di percorrenza, deve quindi, quanto meno, risultare particolarmente significativa sotto l'aspetto dell'impatto ambientale dell'aria. Per questo, ci chiediamo se sia stato effettuato, ed eventualmente con quali esiti, uno studio per l'individuazione dei valori di anidride carbonica attualmente emessi, su base annua, dai treni presenti sulla tratta, in rapporto all'abbattimento previsto a seguito dell'elettrificazione. È stata valutata l'entità complessiva dell'impatto sulla qualità dell'aria, prodotto dall'attuale traffico ferroviario rispetto all'intero sistema di traffico, sia su rotaia che su gomma? In merito agli studi comparativi, con quali criteri e tempistiche l'Assessorato procederà ad approfondimenti o alla loro realizzazione?»

L'Assessora all'ambiente e trasporti, Chiara Minelli, ha specificato che «l’ARPA svolge annualmente delle analisi da cui scaturiscono stime delle emissioni dei vari sistemi di trasporto presenti sul territorio regionale. Il sistema dei trasporti incide in maniera significativa sulle emissioni inquinanti, rappresentando infatti oltre il 30%. Attualmente tutti i treni che quotidianamente percorrono la tratta fra Aosta e Ivrea funzionano con motori diesel e si tratta di ben 42 treni giornalieri. I valori numerici mostrano che, rispetto a un confronto con le emissioni dell’intero trasporto su strada, c’è un impatto significativo delle emissioni della ferrovia per quanto riguarda gli ossidi di azoto NOx (4,2%), il biossido di zolfo SO2 (10,8%), le polveri sospese PM10 (2,1%) e composti organici volatili non metanici COVNM (2%), mentre l’incidenza è più modesta (circa l’1%) sulle emissioni di anidride carbonica CO2. Dai dati relativi al 2019, emerge che l'elettrificazione della ferrovia darebbe un importante contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti e al raggiungimento dell'obiettivo di una Valle d'Aosta Fossil Fuel Free come previsto dalla risoluzione approvata alla unanimità dal Consiglio regionale il 18 dicembre 2018.»

«La road map per questa strategia - ha aggiunto l'Assessora - è stata approvata dalla Giunta, è ora all'esame del Consiglio e, ovviamente, prevede l'elettrificazione della ferrovia. Una scelta, questa, del resto già specificamente prevista da due leggi regionali (la n. 22/2016 e la n. 16/2019 sulla mobilità sostenibile), rientrando in una strategia generale di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile. L’elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea è inoltre prevista dal Programma strategico di interventi per la ferrovia approvato dal Consiglio nel 2019 ed è in corso di ultimazione il suo progetto definitivo. Più articolata la situazione per la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, la cui riattivazione è prevista dalla normativa regionale e dal Programma strategico del 2019, e su cui esiste un tavolo tecnico fra Regione e RFI.»

«Il Governo regionale - ha concluso Minelli - non ha attualmente intenzione di affidare incarichi per studi comparativi né approfondimenti rispetto ai dati già esistenti, che forniscono sufficienti elementi di valutazione. Riguardo all’elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea, la promozione di ulteriori studi e analisi disallineati dalle scelte fatte e dalla progettazione definitiva in corso di ultimazione costituirebbe una spesa inutile a fronte di una strategia già delineata. Discorso in parte diverso per la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e il collegamento con Courmayeur: ci sono motivi validi per eventuali analisi aggiuntive, tanto più che la prospettiva di un sistema tram-treno individuata nel Programma strategico è ancora in fase di approfondimento tecnico-economico.»

Il Consigliere Distort si è detto «perplesso sui valori indicati dall'Assessore: ho effettuato degli approfondimenti sulla base di studi autorevoli che indicano, in estrema sintesi, come un treno a gasolio emetta emissioni pari a circa due TIR o una dozzina di automobili. Abbiamo, quindi, la necessità di avere dei dati per poterli analizzare: le analisi scientifiche, opportunamente messe a sistema con i dovuti criteri e metodi di stima, devono costituire gli elementi per i processi decisionali della politica. Questo è l'unico approccio logico al tema dell'elettrificazione, tutto il resto è opinione. E con le opinioni non si amministra un territorio. Non si vuole boicottare una scelta, qui si tratta di costruire un approfondimento importantissimo per il tema dell'ambiente correlandolo alla spesa pubblica.»

 

SC

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Comunicato n° 180 del 25 marzo 2021
Interpellanza sulle opere di bonifica dell'area ex Cogne

In un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie in merito alle opere di bonifica e messa in sicurezza dell'area ex Cogne.

«Nella legge di stabilità regionale 2020-2022 erano previsti contributi per la realizzazione diretta da parte dei proprietari degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente della contaminazione dell'area ex Cogne, in cui è stata rilevata una contaminazione storica - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. Questi interventi sono stati eseguiti? Sono terminati oppure sono necessarie altre opere? Nel caso invece in cui non sia stato fatto nulla, mi chiedo come la Regione voglia farsi parte attiva per procedere nel più breve tempo possibile alla realizzazione di quanto previsto dalla legge.» 

L'Assessora all'ambiente, Chiara Minelli, ha evidenziato: «Uno studio realizzato nel 2012 sulla qualità della falda della piana di Aosta, che comprende anche l’ex area Cogne, ha individuato le diverse aree in cui risulta necessario intervenire e le relative priorità. A seguito della legge di stabilità 2020-2022, è stato possibile avviare la prima fase degli interventi prioritari. A luglio 2020, la Regione ha individuato la società Vallée d’Aoste Structure, proprietaria delle aree, come soggetto attuatore degli interventi per il raggiungimento del buono stato chimico della falda soggiacente la piana di Aosta e comprendente l’ex area Cogne, stabilendo una serie di attività: la prosecuzione delle modalità di monitoraggio dell’area che continua a essere svolto senza soluzione di continuità al fine di garantire l’acquisizione delle informazioni necessarie alla gestione della contaminazione rilevata; la progettazione e realizzazione di interventi di impermeabilizzazione del piazzale Vergelle e delle aree limitrofe al piezometro e per questi due interventi sono in corso le procedure di gara per la progettazione cui seguiranno le gare per l’aggiudicazione della loro esecuzione; l’avvio della sperimentazione e della messa in esercizio di interventi di bonifica diretta della falda, la progettazione e l’esecuzione della messa in sicurezza degli ulteriori interventi prioritari

«L’Amministrazione - ha concluso l'Assessora Minelli - è parte attiva nella gestione della problematica e, in particolare, per il raggiungimento del buono stato chimico della falda

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha osservato: «I dati sull'inquinamento delle falde di Aosta non sono affatto buoni (siamo oltre 10 volte i limiti consentiti rispetto al Cromo esavalente), e l’Assessore ha escluso che la causa sia l'attuale attività siderurgica della Cogne. Dobbiamo allora interrogarci sulla presenza di depositi di rifiuti interrati che potrebbero contaminare le acque a seconda dei movimenti della falda. L'Assessore dovrebbe dare maggiore attenzione alla delega dell'ambiente invece di perdere tempo: tutta la regione ne avrebbe un sollievo

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono alle ore 15.00 di oggi.

 

MM

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Comunicato n° 181 del 25 marzo 2021
Interpellanza sul sostegno ai lavoratori del turismo della montagna

 

Il tema del sostegno ai lavoratori del settore turistico della montagna è stato al centro di un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie posta nella seduta consiliare del 25 marzo 2021.

In particolare, richiamando il Documento di economia e finanza regionale approvato il 9 marzo nel quale sono contenute tra le priorità di Governo le misure urgenti di ristoro per il sistema legato alla stagionalità turistica invernale e a tutti i lavoratori del settore, il Consigliere Augusto Rollandin ha voluto sapere «in base ai dati raccolti, quali siano le categorie a cui è necessario dare delle risposte e come siano ripartiti i fondi da destinare: sarebbe importante che la Giunta iniziasse a confrontarsi con le Commissioni consiliari su queste tematiche. Mi chiedo poi se vi siano degli accordi con il Governo italiano per capire come intervenire per avere ulteriori somme a disposizione nell'ambito dei ristori nazionali a sostegno del settore turistico della montagna.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito il percorso che si sta delineando «per fermare la crisi dovuta alla pandemia: la base di partenza sono i dati del nostro osservatorio economico e quelli elaborati dalla Chambre, che sarà l'interlocutore privilegiato e rappresentativo delle associazioni di categoria per preparare le risposte da fornire al mondo del lavoro. Gli interventi, che saranno finanziati con risorse derivanti dall'avanzo di amministrazione, si fondano su tre pilastri: misure di ristoro, che saranno calate sul fatturato invernale in modo da rispondere alle difficoltà delle aziende del settore turistico-commerciale che non hanno avuto fatturato e che più sono state colpite dalla crisi di questi mesi, avendo comunque un'attenzione su tutti i comparti che hanno subìto gli effetti della pandemia; interventi per fare fronte alla situazione occupazionale, con politiche attive forti, con incentivi per chi stabilizzerà o rilancerà l'occupazione; risorse per gli investimenti al fine di mettere in grado le nostre aziende di avere risorse per rilanciare la propria attività. Si esce dalla crisi se si ricomincia a lavorare. Cercheremo di costruire un provvedimento che vada a implementare e a completare i sostegni approvati a livello nazionale o a dare le risposte che non sono arrivate da questi. Stiamo ponendo una grande attenzione al fondo montagna, che prevede che il 70% delle risorse vada al settore degli impianti a fune: l'intenzione è quella di fare in modo che il ristoro agli impianti a fune, che richiede fondi importanti, non tolga risorse poi ai ristori regionali. La volontà della Giunta e della maggioranza è quella di coinvolgere le Commissioni consiliari e il Consiglio regionale perché in questa crisi dobbiamo unire forze e competenze per dare la migliore risposta. Forniremo nei prossimi giorni un documento che indicherà le modalità di intervento in modo poi da avviare un confronto politico che permetta di costruire una legge che possa arrivare prima possibile all'approvazione dell'Aula.»

Il Consigliere Rollandin, nella replica, ha quindi sottolineato due aspetti: «Gli interventi a livello nazionale sono importanti ma non sono in grado di coprire tutte le difficoltà registrate a livello regionale: occorrerà lavorare in maniera puntuale su questo. I dati della Chambre non sono comprensivi di tutte le aziende, in particolare di quelle più piccole che non vi aderiscono: bisognerà quindi fare attenzione anche a queste realtà che in Valle d'Aosta sono tante. È importante che si abbiano dei dati concreti e oggettivi, in modo da fare una fotografia reale della situazione valdostana, se vogliamo dare risposte e conforto a chi è più in difficoltà.» 

 

SC

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Comunicato n° 182 del 25 marzo 2021
Interpellanza sul sostegno a soggetti in difficoltà senza ammortizzatori sociali

In un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato la tematica del sostegno a soggetti in difficoltà senza ammortizzatori sociali.

Richiamato «lo stato di grave difficoltà economica in cui versano le numerose famiglie la cui unica fonte di reddito è legata al mondo della montagna», il Consigliere Christian Ganis ha chiesto se «l'Assessore abbia intenzione di stabilire nell'immediato - e non a breve - una misura di sostegno al reddito a favore di tutti quei soggetti che non possono beneficiare di ammortizzatori sociali pur avendo perso il proprio lavoro: non si può più aspettare. Ricordo anche l'ordine del giorno, votato all'unanimità dal Consiglio, che impegnava il Governo regionale, in sede di variazione del bilancio, a predisporre questo tipo di misura di sostegno.» 

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «Proprio ieri abbiamo dato una prima risposta approvando le misure emergenziali a sostegno dei lavoratori a tempo determinato senza Naspi. Il Governo regionale è pienamente consapevole del fatto che le attività economiche, turistico-ricettive, commerciali e della somministrazione di alimenti e bevande e servizi correlati siano tra quelle più colpite dalle restrizioni. Così come siamo coscienti della situazione di tutti quei lavoratori che non hanno potuto beneficiare degli ammortizzatori sociali. Le strutture regionali hanno già cominciato a lavorare allo studio di disposizioni di legge per mettere in campo sostegni adeguati, rivolti alla platea più ampia possibile di operatori economici e lavoratori

L'Assessore Guichardaz ha quindi riferito in merito alla sua partecipazione alla Commissione turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: «Ieri il Ministro Garavaglia ha risposto alle molte domande di precisazioni, dimostrando di raccogliere la richiesta di attenzione da parte della montagna e del suo indotto. In base alla bozza del decreto legge, passibile di modifiche, sono stati individuati 700 milioni da distribuire su due tranche: una, del 70%, per i comuni a vocazione montana; la seconda, del 30%, per gli esercenti di attività di impresa e i maestri di sci. Non è ancora del tutto chiaro come saranno quantificate le risorse per ciascuna regione interessata, ma confidiamo che anche in Valle d'Aosta arrivino dei ristori adeguati, anche per i maestri di sci. In base a come verranno quantificati e assegnati questi ristori, ci muoveremo a livello locale cercando di colmare i buchi e le carenze. L'auspicio è che su una questione così delicata ci sia un'azione corale da parte di tutte le Regioni, indipendentemente dalla collocazione politica, anche nell'eventualità di un incremento dello stanziamento di risorse. Ieri in Commissione Turismo è stato anche affrontato il tema del Recovery fund: una grande occasione di sviluppo anche per le nostre infrastrutture tecnologiche, in modo da annoverare la nostra Regione tra quelle moderne, al passo coi tempi

Il Consigliere Christian Ganis, nella replica, ha evidenziato: «Si parla di ristori da mesi, durante i quali, con iniziative in Consiglio, abbiamo cercato di evidenziare lo stato di grave difficoltà in cui versano tanti valdostani. Ancora oggi però, i cittadini sono alla ricerca di risposte immediate da chi governa la Regione. Ci sono intere categorie che aspettano, ci sono famiglie intere che non sanno più come sbarcare il lunario e necessitano dei buoni pasto: è rimasta la dignità, ma non basta.  Bisogna intervenire subito, prendendo in considerazione tutte le categorie colpite dalla crisi. Fuori da questo palazzo i valdostani aspettano risposte. Nessuno deve essere dimenticato

 

MM

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Comunicato n° 183 del 25 marzo 2021
Interpellanza sulle strutture in cui effettuare la dialisi

 

Nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'accento sulle strutture sanitarie in cui si effettuano le dialisi.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha rappresentato: «In Valle d'Aosta abbiamo tre centri: uno ad Aosta all'ospedale Parini, uno a Saint-Vincent e un altro a Donnas. Ci pare che la media e la bassa Valle siano servite in termini numerici come Aosta e tutta l'alta Valle. Considerato che in tutti e tre i centri possono effettuare il trattamento emodialitico anche pazienti di altre regioni che si trovano in Valle d'Aosta per periodi di vacanza, vorremmo conoscere il numero dei dializzati, distinto per residenti in Valle e turisti, che ha fruito annualmente, dal 2012 a fine 2020, delle cure in ciascuno dei due centri in bassa Valle, in modo da capire se siano dimensionati all'utenza. In caso contrario, come si intende porre rimedio?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, impegnandosi a fornire la tabella dei dati alla Consigliera, ha risposto: «Il centro dialisi di Saint-Vincent, dal 2012 al 2020, ha avuto una media di circa 3.000 trattamenti dialitici all'anno, con una media di 20 pazienti cronici e 40 vacanzieri, mentre le visite ambulatoriali sono state circa 1600. Nel centro dialisi di Donnas, la media di trattamenti dialitici è stata di circa 1800 all'anno, con una media di 14 pazienti cronici e pochi pazienti vacanzieri (2017 non ce ne sono stati, 2019 erano 6, nel 2020 3) e 500 visite ambulatoriali all'anno. Questi dati evidenziano che i due centri dialisi sono adeguatamente dimensionati per l'utenza che al momento ne fruisce, vista la sostanziale stabilità del pool dei pazienti nefropatici emodializzati, tenendo comunque conto della contingenza emergenziale del 2020. Il centro dialisi di Saint-Vincent, in particolare, ha consentito l'erogazione dei trattamenti dialitici all'utenza che non trovava temporaneamente posto ad Aosta, stante la necessità di aprire una sala dialisi Covid, necessaria per la dialisi dei pazienti che risultavano positivi all'infezione.»

«Si ritiene - ha replicato la Consigliera Foudraz - che la presenza di due strutture identiche, site a poca distanza una dall'altra, che servono un numero limitato di pazienti, sia eccessiva: ci pare che vi sia un esborso enorme di risorse pubbliche, soprattutto se si tiene conto che la locazione della struttura di Saint-Vincent, che è all'interno delle terme, ammonta a circa 700 mila euro annui. Evidenzio poi che Aosta e l'alta Valle, che hanno un bacino molto più elevato di abitanti, sono servite da una sola struttura. Invito l'Assessore a ripensare la destinazione di queste risorse.»

 

SC

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Comunicato n° 184 del 25 marzo 2021
Interpellanza sull'introduzione di un nuovo modello di cure domiciliari

 

L'introduzione in Valle d'Aosta di un nuovo modello di cure domiciliari è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 25 marzo 2021.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha riferito: «Si tratta di un modello, recentemente adottato dalla Regione Piemonte e dalla Regione Veneto, che ha portato ad un crollo dei ricoveri ad un terzo e ad un crollo di decessi: sono previste cure domiciliari precoci, in cui il paziente non aspetta il decorso della malattia ma viene preso in carico a domicilio, sia nella fase degli accertamenti diagnostici che in quelli successivi della cura. La Giunta regionale conosce questo modello, lo ha studiato? C'è l'intenzione di procedere nella stessa direzione anche in Valle d'Aosta, alla luce dei risultati ottenuti?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «l'evoluzione della pandemia ha reso necessario potenziare la precoce presa in cura dei pazienti a domicilio positivi al Covid attraverso un nuovo e dinamico modello assistenziale che viene attivato tramite i dati disponibili sulla piattaforma della Protezione civile, che registra tutti i casi di positività, o direttamente dal medico di famiglia. Per evitare trasferimenti in strutture ambulatoriali e per contenere il rischio di contagio, il nostro modello prevede la presenza di una figura infermieristica esperta accanto al medico dell'Unità speciale di continuità assistenziale; quest'ultimo, a differenza di quanto avviene in altre Regioni, mantiene organicamente i rapporti con i medici di medicina generale, la continuità assistenziale e gli specialisti ospedalieri. In quest'ambito si inserisce l'avvio della terapia con anticorpi monoclonali. È stato anche avviato il percorso di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata che, a sua volta, andrà a inserirsi in un più ampio disegno riorganizzativo dell'assistenza territoriale, che rappresenta una priorità non più rinviabile.»

«Ritengo - ha concluso Barmasse - che il modello di presa in carico degli assistiti a domicilio messo a punto a livello regionale nell'ambito dell'emergenza sanitaria ancora in corso sia efficace nel fornire pronte risposte sanitarie ai pazienti. Ciò non esclude l'opportunità di volgere l'attenzione anche alle azioni delle altre Regioni.»

Il Consigliere Spelgatti ha replicato: «Fa piacere che si vada nella direzione della cura del paziente a domicilio: questa deve essere sempre più l'ottica per il futuro, perché dobbiamo passare da una visione ospedalocentrica ad un potenziamento della medicina territoriale. Ritengo, comunque, che sia sempre opportuno fare il confronto con altre regioni che stanno ottenendo crolli verticali dei decessi e degli accessi al pronto soccorso.»

 

SC

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Comunicato n° 185 del 25 marzo 2021
Interpellanza sul piano triennale per il presidio unico ospedaliero regionale

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 25 marzo 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto notizie dell'aggiornamento del piano triennale per la realizzazione del presidio unico ospedaliero regionale.

«Vorremmo sapere - ha specificato il Consigliere Mauro Baccega - se la Société infrastructures valdôtaines (SIV) abbia fatto pervenire il piano aggiornato, tenuto conto che il documento di riferimento è del 2019 e che questa programmazione sarebbe necessaria per valutare la prosecuzione dei lavori. Quali sono gli indirizzi che la nuova Giunta ha impartito alla SIV? Si intende procedere all'approvazione del piano? Che ruolo svolge Finaosta in questo percorso, entra nel merito?»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, premettendo che «non sono previsti documenti denominati "piano"», ha risposto: «Il programma annuale e pluriennale previsto dalla convenzione tra SIV, Finaosta, Assessorato sanità e Azienda USL è pervenuto ad agosto 2020: è stato portato all'attenzione della Giunta ma non vi è ancora stata un'approvazione formale. In ogni caso, quest'anno non è pervenuto alcun documento aggiornato rispetto a quello del 2020. Riguardo, invece, al programma operativo strategico e al programma esecutivo annuale 2021, questi sono stati trasmessi dalla SIV a Finaosta il 23 febbraio scorso. A seguito di recenti riunioni, è stato richiesto a SIV di assicurare una risposta in merito a una serie di punti: l'esistenza di una soluzione progettuale per l'ampliamento ospedaliero che coniughi la realizzazione di un presidio moderno con la tutela dell'area archeologica e la sua possibile futura valorizzazione; l'efficienza e la razionalità nonché la stima aggiornata dei costi della nuova soluzione progettuale; la stima dei tempi necessari per presentare una progettazione esecutiva qualora la Giunta regionale dia il suo assenso alla nuova soluzione e ai nuovi costi nonché la stima dei tempi per l'avvio dell'appalto dei lavori. Indirizzi che sono peraltro congruenti con il Documento di economia e finanza regionale. Gli approfondimenti richiesti consentiranno alla Giunta di valutare la nuova soluzione proposta, eventualmente di approvarla e di conseguenza procedere all'approvazione del programma annuale e pluriennale della società, aggiornato con le nuove modalità di azione e le nuove tempistiche. Al momento, stiamo aspettando le analisi condotte dalla Soprintendenza per le attività culturali sul sito archeologico, in modo poi da valutare definitivamente la possibilità di procedere o meno con la costruzione dell'ospedale sul sito

Il Consigliere Baccega, replicando, ha detto: «È tutto da rifare: la SIV è stata esautorata? Il voler tergiversare su questo percorso richiede attenzione sui passi da intraprendere e responsabilità sul passato e sul futuro, sulle risorse già investite. Modificare gli indirizzi su cui si è basato il progetto comporta dei rischi. Continueremo a seguire gli sviluppi.»

 

MM

 

 

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Comunicato n° 186 del 25 marzo 2021
Interpellanza sull'accesso ai grattacieli di via Capitano Chamonin ad Aosta

 

Nella seduta del 25 marzo 2021, il Consiglio regionale è tornato a parlare dei grattacieli di via Capitano Chamonin ad Aosta con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Nello scorso gennaio avevamo già trattato la problematica dell'occupazione abusiva di alcuni alloggi, nonostante le misure di transennamento e chiusura dei fabbricati, ricevendo rassicurazioni da parte dell'Assessore - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. In queste settimane, però, si è verificato un atto vandalico con una bomba-carta gettata nel piazzale della caserma Battisti e il tetto di un grattacielo sarebbe stato usato come scenario di un video musicale che promuove lo spaccio e la delinquenza. Ci chiediamo se siano stati poi eseguiti i sopralluoghi preannunciati e se si intenda porre in essere ogni azione utile a impedire l’accesso a questi edifici. L'Amministrazione vuole accertare se siano state commesse violazioni nell'utilizzo del grattacielo per la realizzazione del video musicale?» 

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha evidenziato: «Ci risulta che il personale del Comune di Aosta abbia effettuato un sopralluogo il 21 dicembre scorso: sono stati ispezionati tutti gli alloggi - tranne quelli con serratura bloccata -, i sottotetti e le cantine con porta aperta. Il 2 febbraio il Comune ha provveduto ad accedere alle autorimesse, rinvenendo automezzi e carcasse di motocicli già noti e segnalati.»

«Riguardo alle azioni in essere per limitare gli accessi - ha proseguito l'Assessore Barmasse -, il Comune segnala la presenza di una recinzione che, per altezza e robustezza, dovrebbe rappresentare un già notevole deterrente. Il Comando della Polizia municipale ha comunque intensificato la sorveglianza e, a seguito di una recente ricognizione, non sono stati rilevati segni di occupazioni abusive.»

A proposito del video musicale, l'Assessore Barmasse ha precisato: «Il Comune di Aosta non ha autorizzato accessi per finalità non istituzionali. Per le verifiche del caso, è stata interessata la Polizia locale.»

Il Consigliere Manfrin, nella replica, ha osservato: «Ci auguriamo che si arrivi al più presto ad una profonda ispezione di queste strutture: non vorremmo che queste piccole incursioni si trasformino in occupazioni abusive in grande stile. Mi conforta che ci sia un'indagine della Polizia locale: ad ogni buon conto, domani andremo al Comando per specificare tutti i particolari che abbiamo potuto raccogliere su questa vicenda, per fare in modo che questi soggetti possano pagare, perché probabilmente non hanno ancora capito cosa si possa e non si possa fare con le proprietà altrui.»

 

SC

 

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Comunicato n° 187 del 25 marzo 2021
Interpellanza sui corsi di formazione di base per operatori socio-sanitari

 

L'effettuazione di corsi di formazione di base per operatori socio-sanitari è stata affrontata durante la seduta consiliare del 25 marzo 2021 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Simone Perron nell'illustrazione ha spiegato: «Ci sono giunte segnalazioni su questa attività formativa, della durata di 1000 ore, evidenziando una grossa volatilità degli orari e richiedendo per i tirocini un impegno gravoso, difficilmente compatibile con l'attività lavorativa: l'Amministrazione sta pensando di risolvere queste problematiche? Peraltro, queste iniziative, per cui non si applica la normativa in materia di aiuti di Stato, sono rivolte a persone disoccupate, inoccupate o inattive, ma anche a occupati, purché non assunti con qualifiche affini a quelle di OSS: per quale motivo è stata istituita questa clausola di esclusione e come si sta valutando la riqualificazione dei lavoratori già attinenti al settore?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premesso che l'organizzazione dei corsi «non compete all'Amministrazione regionale, ma all'ente di formazione, cui è stata demandata anche l'articolazione degli orari», ha evidenziato: «Questa iniziativa rientra in un avviso pubblico, a valere su fondi FSE, deliberato dalla Giunta stante la necessità urgente di formazione professionale di operatori da impiegare nel settore dell'assistenza socio sanitaria, nei servizi pubblici e privati. L'avviso è stato emanato in un periodo in cui era indispensabile operare celermente, applicando le disposizioni vigenti in quel momento: l'indennità di frequenza avrebbe potuto essere erogata attestando lo stato di disoccupazione alla data di inizio del corso. Ora non è possibile apportare modificazioni, ma, in caso di nuovi avvisi, si terrà conto di adattamenti al contesto attuale

In merito ai tirocini, «effettuati in strutture sanitarie e socio assistenziali, secondo le disponibilità manifestate» l'Assessore Barmasse ha spiegato: «L'articolazione oraria nell'arco della giornata rileva anche da un punto di vista didattico-formativo, permettendo l'acquisizione di competenze relative alle incombenze nelle diverse fasi. Anche in questo caso, la Regione non può intervenire

Infine, riguardo all'esclusione dei lavoratori, l'Assessore alla sanità ha detto: «Si è resa necessaria nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato alle imprese; altrimenti, non si sarebbe potuto riconoscere il 100% delle spese del corso. La Regione ha già in programma iniziative formative per la riqualifica del personale con profilo similare all'OSS, ad esempio l'Assistente domiciliare e dei servizi tutelari (ADEST), mentre si sta valutando la questione per i soggetti con qualifiche similari, come gli operatori di comunità. Si sta procedendo alla ridefinizione dello standard formativo per la riqualificazione in OSS di questo personale: una volta concluso questo iter si darà avvio ai percorsi formativi

Replicando, il Consigliere Perron ha affermato: «Accolgo di buon grado la possibilità di riqualificazione: stiamo parlando di almeno 25 persone che aspettavano questa buona notizia

 

MM

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Comunicato n° 188 del 25 marzo 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione sulle nuove misure per la gestione dei contagi

 

Nella seduta pomeridiana del 25 marzo 2021, al termine dell'attività ispettiva, il Presidente della Regione ha comunicato al Consiglio le decisioni assunte in merito alle nuove limitazioni per la gestione dei contagi.

«Questa mattina abbiamo riunito l'Unità di supporto per la gestione dell'emergenza per valutare la situazione generale aggiornata a oggi - ha detto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -: considerato che l'incidenza dei casi ha superato ampiamente i 250 casi ogni 100 mila abitanti e che il nostro Rt è da zona rossa, come peraltro attendibile, abbiamo preso atto della certezza di essere classificati in zona rossa. È stato evidenziato che i focolai in queste ultime settimane sono stati creati in ambito familiare o in situazioni di svago, come quello di Ayas. Abbiamo quindi fatto dei ragionamenti sulle iniziative da mettere in atto durante questo fine settimana, trovando una mediazione per salvaguardare le attività economiche ancora aperte fino a lunedì, quando entreremo in zona rossa: istituiamo quindi per sabato e domenica una limitazione degli spostamenti, che potranno essere fatti solo per ragioni di necessità. Da lunedì, invece, come fatto nelle altre ordinanze, manterremo la possibilità di muoversi tra comuni vicini sempre per ragioni di necessità.»

«Durante la riunione con l'Unità di supporto - ha proseguito il Presidente -, ci siamo concentrati maggiormente sull'ambito della scuola: l'attività di screening ha portato risultati incoraggianti e quindi abbiamo convenuto di forzare la mano sull'apertura delle scuole: intendiamo, infatti, seppur in zona rossa, tenere aperti gli asili nido, la scuola primaria e dell'infanzia. Questo per venire incontro alle esigenze dei bambini e delle famiglie e per mettere a frutto l'attività di screening effettuata sulla popolazione scolastica di questi giorni, pensando di ampliarla sulle scuole primarie o sulle zone, come Ayas, Pont-Saint-Martin, Courmayeur e Donnas. Evidenzio, però, che queste misure più ampliative possono essere fatte previa intesa con il Ministro: ho quindi scritto nel pomeriggio al Ministro Speranza al quale ho rappresentato la nostra attività e, quindi, l'intenzione di tenere aperti questi ordini di scuola. Quindi domani, ci sarà un'ordinanza per il sabato e la domenica per le restrizioni sugli spostamenti, mentre ci sarà un'altra ordinanza per la zona rossa da lunedì, appoggiandoci sull'ordinanza del Ministro Speranza per la zona rossa.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha evidenziato: «Non condividiamo questi provvedimenti nel merito e nel metodo. Si continua ad annunciare le chiusure e le limitazioni di movimento il giovedì sera per il sabato; non è la modalità migliore di comunicazione: pensiamo a chi deve programmare le proprie attività. Ci si nasconde dietro a unità di crisi e comitati scientifici per scaricare le responsabilità. A fronte ad esempio dei dati dei ricoveri, queste chiusure frettolose hanno poco senso; questa appare un'operazione di facciata, o forse è un tentativo di scoraggiare gli spostamenti. I cittadini hanno bisogno di chiarezza. Ci si ricorda di negoziare col Ministero quando si vuole chiudere e non riaprire: è un atteggiamento curioso, ma di questo si dovrà dare conto ai valdostani.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha osservato: «Vietiamo lo spostamento ma al tempo stesso lo si concede per recarsi dal parrucchiere o a prendere pietanze da asporto. Rinnoviamo la richiesta di comunicare chiaramente. Proprio ieri abbiamo discusso un'interpellanza in merito all'apertura delle scuole in zona rossa: siamo contenti di essere stati da pungolo per la decisione di tenere aperti asili nido, scuole dell'infanzia e le primarie.»

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha dato atto «al Governo regionale di interpretare nel modo più estensivo le restrizioni agli spostamenti, laddove possibile. Per onestà intellettuale, bisogna riconoscere che si sta facendo di tutto per coniugare le esigenze sanitarie a quelle primarie delle persone. La Giunta sta assumendo queste decisioni non a cuor leggero: si è consapevoli di dover limitare la libertà personale, pur sapendo di agire per salvaguardare la salute pubblica. È troppo facile cavalcare il malumore. Come Istituzione, dobbiamo lanciare un messaggio: la Giunta e le varie strutture preposte stanno cercando di dare una risposta e fermare questa pandemia. Un plauso all'Assessore Barmasse e a chi sta seguendo l'aspetto dei vaccini per il risultato della più alta percentuale di vaccinazioni ottenuta dalla Valle d'Aosta.»

 

SC

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Comunicato n° 189 del 25 marzo 2021
Approvata una mozione sulla tutela delle minoranze linguistiche in radio e televisione

 

Prevedere, nelle trasmissioni radiotelevisive del servizio pubblico, un monte ore adeguato alla tutela delle minoranze linguistiche nel suo più ampio significato: è questo l'impegno contenuto nella mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Valle in chiusura della seduta del 25 marzo 2021.

Il testo è stato presentato dai componenti l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea: il Presidente Alberto Bertin, i Vicepresidenti Aurelio Marguerettaz e Paolo Sammaritani, e i Consiglieri segretari Corrado Jordan e Luca Distort.

L'iniziativa impegna la Giunta regionale ad avviare le opportune interlocuzioni istituzionali con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, finalizzate alla proposta di predisporre una nuova convenzione ad hoc per la Regione Valle d'Aosta, che preveda un monte ore adeguato alla tutela delle minoranze linguistiche nel suo più ampio significato, incentivando l'utilizzo di nuove tecnologie, nonché l'autoproduzione di trasmissioni radiofoniche e televisive di qualità.

La mozione prevede anche il supporto specifico di un gruppo di lavoro composto dai componenti l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle, dall'Assessore regionale all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate con delega alla tutela delle minoranze linguistiche e dal Presidente del Corecom Valle d'Aosta, che provvederà a riferire sull'esito delle interlocuzioni istituzionali, una volta concluse.

I lavori sono conclusi: le restanti sette mozioni all'ordine del giorno sono state rinviate alla prossima adunanza del Consiglio che si terrà mercoledì 7 e giovedì 8 aprile 2021.

 

MM

 

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