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Riunione del Consiglio regionale del 24 e 25 febbraio 2021

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Comunicato n° 99 del 17 febbraio 2021
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 24 e giovedì 25 febbraio 2021, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 46 oggetti.

I Consiglieri esamineranno la prima tranche di proposte di modifica del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, la cui trattazione è stata rinviata dalle precedenti adunanze consiliari.

L'Assemblea sarà inoltre chiamata a nominare i Revisori dei conti per il controllo del rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2020.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state poste 14 interrogazioni, di cui una congiunta: i gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie vogliono fare il punto sulle modalità di organizzazione dell'ultima edizione della Foire de Saint-Ours.

Undici interrogazioni sono state poste dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: disservizi del centro unico prenotazioni per le visite mediche; monitoraggio dell'attività di predazione del lupo sul territorio valdostano; ruolo riservato allo sport nelle linee programmatiche di governo; differenze tra il piano vaccinale predisposto dall'Azienda USL e il piano vaccinale approvato dalla Giunta regionale; interlocuzioni con le rappresentanze sindacali e di categoria della polizia locale per l'adeguamento dell'inquadramento contrattuale e salariale; risultati raggiunti e costi sostenuti nelle azioni di ricerca, di tutela e di valorizzazione dell'area destinata all'ampliamento dell'ospedale Parini; piano di controllo e monitoraggio delle infrastrutture regionali; assistenza ai pazienti assegnatari di presidi per il monitoraggio del diabete da parte dell'Azienda USL; mancata erogazione degli stipendi al personale della ditta che gestisce i bar all'interno dei presidi ospedalieri regionali; situation du dossier de candidature des "Alpes Walser" à patrimoine culturel immatériel au sein de l'UNESCO; mantenimento dell'ospedale da campo e relativo utilizzo.

Due interrogazioni sono invece a firma del gruppo Pour l'Autonomie: la prima in merito all'eventuale utilizzo della somministrazione di lavoro per l'assunzione di nuovo personale regionale, la seconda sulla nuova collocazione delle attività sportive svolte al Palaindoor.

Delle venti interpellanze iscritte all'ordine del giorno, sedici sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: valutazione dei carichi di lavoro e metodologia per la definizione delle risorse di personale da assegnare alle strutture dell'Azienda USL; segnalazione dell'Associazione valdostana autismo nei confronti del gestore del servizio trasporto disabili; criticità presenti presso il consultorio di Verrès; tutela della carne valdostana; intendimenti per garantire un alloggio adatto a un soggetto con disabilità; rilancio del settore dell'edilizia abitativa; costi di utilizzo delle tratte autostradali regionali; fruibilità del servizio presente nel sito internet della Regione relativo ai luoghi di conferimento di materiali di risulta da demolizione e lavorazione ad oggi attivi; indirizzi del Governo regionale in ordine alla esternalizzazione dei servizi di assistenza domiciliare per anziani e inabili; proposta di una norma di attuazione volta alla soppressione dalla bolletta elettrica della componente tariffaria a favore dello Stato; strategie per evitare criticità negli affidi di minori; insufficienza di posti presso il convitto regionale Chabod per gli studenti provenienti dai comuni dell'Unité Valdigne-Mont Blanc; rispetto delle convenzioni in essere con le associazioni sportive che svolgono la loro attività all'interno del Palaindoor; coinvolgimento delle competenti Commissioni consiliari, delle associazioni di categoria e professionali e dei portatori di interesse nella stesura del Piano di sviluppo rurale (PSR) 2021-2027; riforma della legge regionale 22/2010 in materia di organizzazione dell'Amministrazione regionale; ripresa dei lavori riguardanti la variante sulla Strada statale 27 tra Etroubles e Saint-Oyen.

Quattro sono invece le interpellanze depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: illustrazione del piano industriale di CVA Spa nella Commissione consiliare competente; reclutamento del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche; utilizzo di apparecchiature elettroniche per le operazioni di voto e di scrutinio nelle prossime consultazioni regionali; intendimenti in merito alla vendita della Casinò de la Vallée Spa.

Infine, il Consiglio discuterà quattro mozioni a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: nouvelle orientation à la Maison du Val d'Aoste; costituzione di un tavolo di lavoro dedicato all'analisi dell'utilizzo della tecnologia dell'idrogeno nelle politiche di mobilità sostenibile nonché nel trasporto pubblico ferroviario; azioni tempestive per il ripristino del servizio radiologico al poliambulatorio di Donnas; inserimento nel nuovo capitolato d'appalto del trasporto pubblico di linea di una formazione specifica per il servizio disabili.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

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Comunicato n° 107 del 22 febbraio 2021
Iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocata mercoledì 24 e giovedì 25 febbraio 2021, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata e un disegno di legge.

La prima, presentata dal gruppo Lega VdA, vuole conoscere le valutazioni in seguito ai fatti di Pont-Saint-Martin in ragione delle prerogative statutarie in materia di altre deleghe prefettizie e di enti locali; la seconda, a firma del gruppo Pour l'Autonomie, chiede notizie in merito alla mancata presentazione del Programma di gestione pluriennale di attività di spesa per la realizzazione del presidio ospedaliero per acuti Umberto Parini.

Riguardo poi all'attività legislativa, è stato iscritto il disegno di legge recante un ulteriore finanziamento delle agevolazioni tariffarie straordinarie per il trasporto pubblico locale correlate all’emergenza COVID-19: sul testo, presentato dalla Giunta il 10 febbraio scorso, la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole all'unanimità il 18 febbraio, e a relazionare in Aula sarà il Presidente di Commissione Antonino Malacrinò.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 49 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 
MM

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Comunicato n° 108 del 24 febbraio 2021
Un minuto di silenzio in ricordo di don Busso e don Carlin e per l'Ambasciatore Attanasio e il Carabiniere Iacovacci

 

In apertura dei lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 24, e domani, giovedì 25 febbraio 2021, il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha espresso cordoglio per la morte dell’Ambasciatore d'Italia Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo, morti in un agguato nella Repubblica Democratica del Congo nell'adempimento dei loro doveri professionali.

L'Assemblea ha anche ricordato le figure di due sacerdoti scomparsi di recente: don Ugo Busso e don Silvio Carlin.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz: «Don Busso ha condotto un'azione improntata al servizio degli altri, con un'attenzione particolare agli ultimi ed è stato un rappresentante forte della comunità Walser. Don Carlin ha accompagnato tante generazioni di valdostane e valdostani che sono poi diventati cittadini con un forte senso di appartenenza cristiana e morale.»

Le Conseiller de la Lega VdA Erik Lavy a dit que «Silvio Carlin a représenté l'un des piliers fondamentaux de l'éducation pour nos jeunes en tant que Directeur de l'Institution Don Bosco de Châtillon.» Su don Busso, il Consigliere ha sottolineato che «mancherà molto alla Valle d'Aosta e alla sua comunità di riferimento, i Walser per i quali ha fatto tanto.»

Per l'Assessora all'ambiente, Chiara Minelli, «don Busso è stato un prete speciale per tutta la Valle d'Aosta e la valle del Lys: per la sua cultura, la sua umanità e la sua ironia, diventando un punto di riferimento per i tanti giovani che ha contribuito a formare.»

Il Consiglio ha quindi osservato un minuto di silenzio in loro ricordo.

 

SC

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Comunicato n° 109 del 24 febbraio 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio regionale di oggi, mercoledì 24 febbraio 2021, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiornato l'Aula sulle interlocuzioni con il Governo nazionale sulla situazione epidemiologica.

«Sabato sera si è tenuta la Conferenza delle Regioni per preparare un documento da presentare alla Conferenza Stato-Regioni - ha riferito il Presidente Lavevaz -; le Regioni hanno quindi evidenziato le richieste più pressanti: la priorità assoluta va alla campagna vaccinale, il cui meccanismo sta andando troppo a rilento, stante il ritardo dell'approvvigionamento delle dosi. È poi necessario rivedere la tempistica dell'adozione dei provvedimenti di comunicazione dei cambiamenti di classificazione; è indispensabile rivedere i parametri e l'individuazione delle zone, in un'ottica di semplificazione che passi da una revisione dei protocolli delle aperture

Il Presidente della Regione ha proseguito: «Nel documento viene indicata anche la possibilità di provvedere a misure più stringenti per contesti territoriali specifici, sulla base di analisi scientifiche, tenendo conto comunque dell'esperienza pregressa, in particolare per quanto riguarda le riaperture: alcune attività sono chiuse da mesi, bisogna avere la massima attenzione e garantire indennizzi tempestivi. È poi necessaria una revisione degli scenari di rischio per l'attività scolastica e universitaria. Domenica sera si è quindi tenuto un incontro con il Ministro alle autonomie Gelmini, ed è stato richiesto un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Draghi sul Recovery plan e sulle richieste avanzate dalle Regioni in previsione del nuovo DPCM del 5 marzo

 

MM

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Comunicato n° 110 del 24 febbraio 2021
Interrogazione a risposta immediata sulla violazione delle norme anti contagio a Pont-Saint-Martin

 

Nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione a risposta immediata, ha chiesto notizie delle iniziative intraprese dal Presidente della Regione a seguito di un fatto recentemente accaduto a Pont-Saint-Martin, in violazione delle norme anti contagio da Covid-19.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha illustrato l'iniziativa: «Come riportato dagli organi di stampa, l'iniziativa trae origine dalla "festicciola" nel municipio di Pont-Saint-Martin, cui hanno preso parte i personaggi del carnevale storico nonché il Sindaco ed altre persone. Vorremmo conoscere le valutazioni o le azioni condotte alla luce di questi fatti, in ragione delle prerogative statutarie in materia di altre deleghe prefettizie e di enti locali, nonché a salvaguardia dell’immagine delle istituzioni comunali e regionali tutte. I Sindaci sono figure importanti di prevenzione e monitoraggio diretto della popolazione: ci deve essere rispetto per la cittadinanza che sta facendo grandissimi sacrifici per combattere quanto sta succedendo a fronte anche di scelte di governo non comprensibili.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Risulta assai difficile capire quali azioni ulteriori si dovrebbero ipotizzare o condurre nell’ambito della vicenda in questione che, senza voler in alcun modo sminuire l’accaduto, è stata qualificata come “festa” o “festicciola”, dando quindi l’immagine di una cosa organizzata, cosa che in realtà non è stata. Come noto, il Sindaco di Pont-Saint-Martin, come ampiamente riportato dagli organi di stampa, ha subito ammesso l’errore commesso e ha anche autodenunciato l’accaduto alla Polizia Locale, fornendo altresì i nomi delle altre persone coinvolte, la quale ha quindi proceduto a emettere e notificare i relativi verbali. La questione, dal punto di vista giuridico, pertanto è chiusa, nel pieno rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti. Per il resto, invece, il Sindaco di Pont-Saint-Martin ha ammesso di aver compiuto una leggerezza e si è scusato per l’accaduto. Valutazioni o determinazioni in merito, dal punto di vista politico, sono rimesse quindi al Sindaco stesso, al Consiglio comunale e in ultima analisi alla comunità di Pont-Saint-Martin.»

Nella sua replica, il Consigliere Aggravi ha evidenziato: «È stata definita festicciola perché così è stata riportata dagli organi di stampa: le feste sono spesso improvvisate e non organizzate. Mi aspettavo banalmente che il Presidente ci dicesse: ho sentito il Sindaco e gli ho detto di fare ammenda e di riflettere su quello che ha fatto. Non vogliamo fare processi perché sono altre le sedi deputate a farlo. La nostra azione era soltanto diretta alla salvaguardia dell'immagine di un comune della Valle e, più in generale, di tutto il sistema degli enti locali della Valle d'Aosta.»

 

SC

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Comunicato n° 111 del 24 febbraio 2021
Interrogazione a risposta immediata sull'ampliamento e sulla ristrutturazione dell'ospedale Parini

 

Nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021, con un'interrogazione a risposta immediata, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto notizie della realizzazione dell’ampliamento e della ristrutturazione del presidio ospedaliero Umberto Parini ad Aosta.

In particolare, il Consigliere Mauro Baccega, tenuto conto del fatto che «nella riunione della quinta Commissione, convocata per un approfondimento sull’ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale Parini, è emerso che la Giunta regionale, seppur in piena funzione, non ha ancora approvato il programma di gestione del 2020 e del 2021, oltre al programma pluriennale di attività di spesa per la realizzazione del presidio ospedaliero per acuti Umberto Parini e le infrastrutture ad esso collegate», ha voluto sapere se «ci sono motivi ostativi o ripensamenti rispetto alla mancata presentazione in Giunta di questo provvedimento.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Al momento dell'insediamento, a ottobre 2020, la Giunta regionale ha ritenuto necessario prima di tutto acquisire tutti gli elementi e le informazioni per definire la programmazione, anche tenuto conto del fatto che, nell'ottobre 2019, era già stato approvato dalla Giunta il programma operativo strategico triennale 2019-2020, che conferiva alla Société infrastructures valdôtaines (SIV) il mandato a realizzare opere e interventi fino al 31 dicembre 2020. Nel 2020 si sono quindi svolti incontri e riunioni con gli organismi competenti, in modo da analizzare tutti gli elementi utili alla prosecuzione delle attività.»

«Al momento - ha proseguito -, è stato chiesto a SIV di aggiornare i documenti di programmazione, tenendo in considerazione le indicazioni fornite dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali e le proposte formulate dai progettisti. Non appena aggiornati i documenti da parte della società, la Giunta provvederà alla valutazione del programma pluriennale di gestione 2021-2023 e di attività di spesa per la realizzazione del presidio unico ospedaliero regionale per acuti Umberto Parini.»

Il Consigliere Baccega si è detto insoddisfatto: «La questione deve essere affrontata in quinta Commissione al più presto, anche con due sedute alla settimana, per acquisire tutti gli elementi: anche a stare fermi si rischia di essere inadempienti e di provocare danni, sprecando risorse pubbliche già spese e investite.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 112 del 24 febbraio 2021
Interrogazione sull'assunzione di nuovo personale regionale

 

Le assunzioni di nuovo personale regionale sono state al centro dell'interrogazione posta nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie.

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA), tenuto conto della mancanza di personale segnalata da diverse strutture e del fatto che, stante la situazione emergenziale, la normativa consente l'utilizzo di contratti flessibili, ha voluto sapere se la Giunta regionale abbia previsto di favorire l'assunzione di personale attraverso l'utilizzo della somministrazione di lavoro.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Il lavoro temporaneo somministrato è una tipologia contrattuale la cui flessibilità si attua tramite lavoro temporaneo, a tempo parziale, a termine e telelavoro. L'Amministrazione regionale, oltre agli istituti del tempo parziale e del telelavoro, per far fronte a situazioni straordinarie, da sempre ha preferito far ricorso al contratto a termine, mediante l'utilizzo di graduatorie regionali o chiamata su presenza al Centro per l'impiego. E questo, considerando il maggior costo derivante dal ricorso al lavoro temporaneo somministrato, causato dall'attivazione dei contratti con l'impresa fornitrice

Il Consigliere Baccega, ha replicato: «La nostra era una sollecitazione, tenuto conto della situazione complicata di tanti uffici: la quota 100 ha decimato gli Assessorati, le difficoltà e la lunga procedura per bandire i concorsi sono note, ma pensiamo anche all'esigenza di rispettare le spese, all'incremento del lavoro agile, al continuo fornire personale ad altre amministrazioni statali presenti in regione. Nei momenti di forte carenza organica come quello attuale, soprattutto per alcune strutture, riteniamo opportuno ricorrere al lavoro flessibile: in base alle norme contrattuali, si potrebbero utilizzare a tempo determinato circa 140 ricorse. Con la somministrazione del lavoro ci si potrebbe anche avvalere di altre professionalità. Da una stima risulta che la Regione al momento ha 230 risorse in meno rispetto alla dotazione organica: bisogna intervenire per garantire l'efficacia e l'efficienza dell'amministrazione. Teniamo presente il fatto che il lavoro interinale ha dato risposte in termini di efficienza in molte amministrazioni ed è stato utilizzato da altre Regioni

 

MM

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Comunicato n° 113 del 24 febbraio 2021
Interrogazione sull'organizzazione dell'ultima edizione della Foire de Saint-Ours

 

Con un'interrogazione congiunta, posta nella seduta del 24 febbraio 2021, i gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie hanno chiesto alcune delucidazioni in merito all'organizzazione dell'ultima edizione della Foire de Saint-Ours, che non ha potuto svolgersi come da tradizione a causa dell'emergenza sanitaria.

I Consiglieri Luca Distort (Lega VdA) e Marco Carrel (PlA) hanno voluto approfondire l'iniziativa di esporre alcune opere di artigianato in attività commerciali durante lo svolgimento dell'evento, chiedendo anche se sia stata verificata a posteriori la soddisfazione dei commercianti e degli artigiani. I Consiglieri hanno infine voluto sapere con quale criterio di promozione e con quale procedura di affidamento di incarico siano stati gestiti i servizi vari affidati per l’organizzazione dell'evento svoltosi al Teatro Splendor.

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha premesso che «la Foire de Saint-Ours ha dovuto adattarsi a una situazione completamente nuova cercando di creare le condizioni affinché il nostro artigianato di tradizione non fosse abbandonato in un momento di grande difficoltà dovuto alla pandemia.»

Ha quindi risposto nel dettaglio: «Per l'iniziativa, a carattere simbolico, di coinvolgere le varie attività commerciali per l'esposizione delle opere degli artigiani, l'Amministrazione ha chiesto la collaborazione della Chambre e di Confcommercio, con l'obiettivo di mettere in contatto artigiani e commercianti nello spirito di portare avanti un progetto insieme. Riguardo alle modalità di scelta degli artigiani, l'intento era quello di far partecipare i professionisti e gli hobbysti iscritti alla 2021a Fiera, creando al contempo le condizioni affinché anche coloro che sono stati premiati nelle ultime cinque edizioni potessero partecipare a questa iniziativa sperimentale. I criteri sono stati quelli di abbinare l’artigiano all’attività commerciale più prossima dell’abituale localizzazione del banco espositivo.»

«Sono in corso attività di debriefing sull'organizzazione in generale della Foire - ha proseguito l'Assessore - per verificare ciò che ha funzionato. L’iniziativa è terminata il 15 febbraio e il 19 febbraio ci siamo visti con Chambre e Confcommercio: durante la riunione, si è pensato che si potranno promuovere le due Foire nelle maggiori località turistiche valdostane, sempre in collaborazione tra artigiani e commercianti, in modo da dare continuità a questo messaggio. Abbiamo un ritorno positivo dagli artigiani, i quali hanno comunicato il loro apprezzamento. Evidenzio poi che questa iniziativa ha stimolato la nascita di altri eventi spontanei e meritevoli come quello di viale Conte Crotti, che hanno dato un bell'impulso che ci auguriamo possa ripetersi nel futuro. La gestione dei servizi per l'organizzazione dell'evento che si è svolto al Teatro Splendor, dopo la delibera di Giunta che ha dato le indicazioni di fondo, è avvenuta con affidamenti diretti: si è cercato di dare visibilità agli artigiani, ai prodotti del territorio, alla nostra lingua e alla nostra cultura, anche attraverso il supporto del BREL e dell'IVAT. Per il futuro, sono ben accetti suggerimenti in un'ottica di collaborazione e di crescita della Foire.»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA), a nome anche del cofirmatario dell'iniziativa Marco Carrel, ha replicato: «Raccolgo il sollecito alla collaborazione formulato dall'Assessore: non vogliamo sparare sull'ambulanza, a noi interessa, invece, formulare degli indirizzi che servano a migliorare il servizio nei confronti della comunità, per darle il meglio. Le nostre domande diventano quindi dei suggerimenti: perché non coinvolgere tutti i commercianti lungo il percorso tradizionale della Foire e non solo quelli iscritti a un'associazione di categoria? Dalla risposta dell'Assessore non è emerso questo criterio: sicuramente se qualcuno è stato escluso, questo non avrà generato soddisfazione. L'abbinamento artigiani-commercianti ha seguito un criterio tematico o è avvenuto per accordo diretto tra gli interessati? Si è pensato a un allestimento grafico che fungesse da format per evidenziare immediatamente la presenza di oggetti di artigianato di tradizione all'interno degli spazi artigianali? La grafica è comunicazione ed è importante che vi sia un format che comunichi un messaggio chiaro. Infine, è indispensabile che vi sia una verifica di monitoraggio: si sono generati interesse per le opere esposte e meccanismi di interazione tra artigiani e commercianti? Queste nostre domande esprimono il tenore del lavoro che l'Amministrazione, attraverso i suoi uffici, è tenuta a svolgere, altrimenti non si tratta di progetti per valorizzare le nostre eccellenze, ma di semplici esperimenti. In questo terribile periodo, il mondo imprenditoriale, di semplici esperimenti non ne ha proprio bisogno.»

 
SC

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Comunicato n° 114 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sul piano industriale di CVA Spa

 

Il piano industriale della Compagnia Valdostana delle Acque Spa è stato al centro dell'interpellanza illustrata nella seduta mattutina del Consiglio del 24 febbraio 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie.

«Gli organi di stampa hanno dato notizia di questo documento - ha evidenziato il Consigliere Augusto Rollandin -, lasciandoci di stucco: la Giunta regionale ha discusso e approvato il piano di una società così importante per la Regione, dando l'assenso alla divulgazione senza aver informato preventivamente i Consiglieri? Ci chiediamo poi se in questo piano strategico siano state considerate le conclusioni della specifica Commissione consiliare speciale istituita nella scorsa Legislatura e se, e quando, la Giunta intenda illustrare questo documento in Commissione

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha osservato: «Come Governo abbiamo rispettato i dettami della legge 20/2016, che non prevede, per questioni di riservatezza, l'approvazione del piano CVA da parte del Consiglio. Ciò non toglie la necessità che gli aspetti generali siano di patrimonio comune dell'Assemblea; d'altronde, CVA per la Regione è una società preziosa e utile, che attira molti appetiti in vista della scadenza delle concessioni nel 2029. Il 1° febbraio, la Giunta ha incontrato i vertici societari che hanno presentato questo documento, frutto del lavoro del Consiglio di amministrazione. Ribadisco: nessuna volontà di tipo omissivo

«Analizzando il piano - ha proseguito l'Assessore Caveri -, possiamo affermare che non si ravvisano contrasti con le conclusioni della Commissione speciale, restando impregiudicata in capo al Consiglio la scelta di dare seguito alle opzioni indicate. Il contenuto delle decisioni di CVA sono coerenti con quanto scritto nel programma di Legislatura. CVA ha deciso di presentare questo piano strategico 2021-2025 in previsione della scadenza 2029 sulla base delle normative vigenti, che noi riteniamo dover essere in parte modificate. La logica, infatti, è quella di avere una posizione di forza, in vista della gara di interesse europeo che si prospetta estremamente difficoltosa, tanto che nel programma di Legislatura era stata indicata l'alternativa: verificare la possibilità con norma di attuazione che una società interamente pubblica non sia sottoposta alla materia del rinnovo delle concessioni. Confermo la mia assoluta disponibilità a riferire in Commissione

Il Consigliere Augusto Rollandin, nella replica, ha evidenziato: «La nostra non era mera curiosità: non vogliamo entrare nel merito degli indirizzi strategici della società, ma riteniamo opportuno un confronto in Commissione su una tematica che rappresenta l'asse portante della nostra economia. Ora le questioni da seguire sono la norma di attuazione e il superamento della scadenza delle concessioni del 2029. Bisogna fare in fretta, e per questo occorre poter contare sull'operatività della Commissione Paritetica. Non possiamo permetterci di perdere tempo: ci sono gli occhi di società estere puntati sulla CVA

 

MM

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Comunicato n° 115 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sul reclutamento del personale scolastico

 

Nel corso della seduta consiliare del 24 febbraio 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Pour l'Autonomie, si è parlato del reclutamento del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche.

«Nello scorso dicembre - ha detto il Capogruppo Marco Carrel illustrando l'iniziativa -, una delibera della Giunta regionale ha stabilito l'istituzione di una commissione tecnico-giuridica per gli approfondimenti normativi inerenti alle modalità di reclutamento; il lavoro si sarebbe dovuto concludere con una relazione entro il 15 febbraio: quali sono stati gli esiti? Qual è l'intenzione dell'Amministrazione in merito all'assunzione di personale? Vorremmo poi conoscere i tempi di apertura e chiusura delle graduatorie e quali siano i requisiti per potersi iscrivere.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha riferito che «la commissione tecnico-giuridica, come da mandato, ha compiuto gli approfondimenti normativi e ha consegnato la relazione entro i termini previsti. L'analisi era incentrata su due aspetti: lo stato giuridico economico del personale e l'abilitazione all'insegnamento. La commissione ha concluso che il potere della Regione di disciplinare procedure di reclutamento del personale docente ed educativo e la possibilità di bandire concorsi non trova sufficiente fondamento nell'attuale quadro di norme, ma si ritiene che ci voglia una norma di attuazione specifica per codificare le competenze in materia di stato giuridico e di reclutamento di personale che appartiene ai ruoli regionali. La norma di attuazione, per sua natura pattizia, sarebbe lo strumento idoneo per avviare ogni revisione della disciplina in questione. È mia intenzione avere la valutazione dell'impatto organizzativo che deriverebbe dall'ampliamento delle competenze della Regione in materia di reclutamento di personale docente ed educativo: è, infatti, importante attrezzarsi prima di avere la norma di attuazione, in modo da poter esercitare le competenze una volta acquisite.»

In merito al reclutamento del personale docente, l'Assessore ha detto che «sono in corso di svolgimento le procedure concorsuali bandite nel 2020, alle quali l'amministrazione scolastica ha destinato i posti vacanti e quelli che si potrebbero rendere vacanti nel prossimo triennio. Alla conclusione di questi concorsi i posti vacanti potranno essere coperti con assunzioni di ruolo e dovrebbero ridursi considerevolmente i precari stabilizzabili. Resta la problematica del personale educativo del convitto Chabod: la commissione ritiene che la regione non possa bandire autonomamente. I termini di presentazione delle istanze per le graduatorie potranno essere individuati una volta che la piattaforma informatica, affidata all'INVA, sarà collaudata, presumibilmente ad aprile o maggio.» L'Assessore si è quindi detto disponibile ad approfondire la tematica in quinta Commissione.

Il Consigliere Carrel ha concordato «sull'opportunità di portare questa tematica all'attenzione della quinta Commissione, cercando di audire gli attori interessati. Bisognerà poi cercare di lavorare al meglio con la futura Commissione Paritetica, la cui designazione diventa ora una priorità assoluta.»

 

SC

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Comunicato n° 116 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sul consultorio di Verrès

 

Nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021, si è tornati a parlare del consultorio di Verrès con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod ha rappresentato: «Nello scorso novembre avevamo già affrontato la questione, e in effetti alcune iniziative sono state messe in campo dall'azienda USL. Ma le problematiche per i fruitori restano: ad esempio l'attuale apertura è di soli tre giorni settimanali. L'Assessore è a conoscenza del persistere di questa situazione? C'è la volontà di intervenire? Per dare soluzione ai problemi, basterebbero anche semplici accorgimenti tecnici e logistici, così come suggerito dallo stesso personale che opera nella struttura: ad esempio diversificare gli orari di ingresso oppure installare apparecchiature conta numeri all’interno delle salette d’attesa per rendere più comprensibile il turno agli utenti

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Dal 7 luglio scorso, il consultorio di Verrès è operativo nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7.00 alle 14.00. Al fine di garantire tutte le azioni di contrasto alla diffusione del Covid-19, l'Azienda USL ha posizionato, a dicembre, un termoscanner con personale dedicato mentre, per far fronte al verificarsi di code all'esterno, ha provveduto a una riorganizzazione strutturale con l'apertura di due locali al piano terra da adibire a sala d'aspetto

«Per ciò che concerne l'eventuale apertura a cinque giorni - ha proseguito l'Assessore Barmasse -, l'USL non ritiene necessario al momento procedere in questo senso: non si ravvisano particolari criticità e ad oggi è quanto mai importante impegnare le risorse per la gestione della situazione pandemica e del piano vaccinale anti Covid-19. Ad ogni buon conto, verificherò personalmente e, dopo aver sentito gli impiegati del consultorio, valuterò se queste criticità, compatibilmente con il personale a disposizione, possono essere risolte

Il Consigliere Brunod si è detto soddisfatto della risposta: «Ringrazio l'Assessore per la disponibilità: il mio intento non era polemico, ma propositivo: volevo rappresentare queste criticità sperando che possano essere risolte in modo tale da rendere la sede più funzionale e soprattutto per garantire maggiori condizioni di sicurezza ai cittadini che la frequentano.»

 
MM

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Comunicato n° 117 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sulla tutela della carne valdostana

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto dei controlli sulla provenienza delle carni consumate in regione e sulla tutela della carne valdostana.

«A maggior ragione in tempo di crisi - ha affermato il Consigliere Dino Planaz -, è necessario garantire la sopravvivenza delle nostre aziende che non riescono a competere con le carni provenienti da allevamenti dei paesi extracomunitari, dove regole di allevamento, controlli e produzioni sono diversi. Sono state attivate misure di controllo per garantire che le carni provenienti da questi paesi non siano commercializzate sul nostro territorio? Oppure quali misure e controlli sono stati attivati per garantirne la qualità? Vorrei anche sapere quali garanzie hanno i consumatori di un prodotto valdostano rispetto al fatto che non siano state utilizzate, per la sua produzione, carni provenienti da paesi extracomunitari. Come si intende tutelare la carne valdostana?»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, confermando «la volontà del Governo di tutelare e promuovere la carne valdostana» ha precisato che «la normativa di tutela del consumatore è per la quasi totalità di competenza statale o comunitaria. Da un lato, la legislazione europea prevede l’obbligo di etichettare la carne fresca, refrigerata e congelata, con le indicazioni relative ai paesi di nascita, allevamento e macellazione dell’animale, dall'altra parta, sui prodotti trasformati a base di carne tali indicazioni non sono obbligatorie. Quindi, l’acquisto di carne fresca o refrigerata e congelata è garantito, mentre non lo sono i prodotti trasformati. Per quanto riguarda i controlli svolti sul territorio regionale, il Piano regionale integrato dei controlli, approvato annualmente dalla Giunta, prevede controlli volti a garantire la sicurezza degli alimenti e la tutela degli interessi dei consumatori.»

«La partita - ha aggiunto l'Assessore - si gioca anche sul lato del consumatore che deve essere adeguatamente informato e deve essere consapevole al momento dell’acquisto. In tal senso l’Assessorato si impegna da anni nel promuovere il consumo dei prodotti locali a filiera corta, provenienti dai nostri allevamenti locali che essendo di tipo estensivo risultano decisamente più sostenibili dal punto di vista ambientale, sia per una bassa concentrazione di animali, sia per un utilizzo ridotto di mangimi e il ricorso al pascolamento. Nel corso del 2020 è stato attivato un contributo per l’acquisto dei prodotti provenienti dal territorio fra i quali c’erano la carne fresca e i prodotti a base di carne, nell’intento di favorire il collegamento tra le filiere di produzione e la ristorazione locale. È nostra intenzione riproporre tale sostegno anche per il 2021 allo scopo di creare una sempre più proficua sinergia tra gli operatori dei due comparti. Il percorso non è immediato, ma le azioni dell’Assessorato saranno sicuramente indirizzate in tal senso.»

Il Consigliere Planaz si è detto insoddisfatto della risposta: «So benissimo che i produttori della nostra regione hanno fatto molto per identificare il prodotto valdostano, ma io volevo sapere se c'erano tutele riguardo ai prodotti immessi e poi trasformati in Valle d'Aosta. Bisogna obbligare le aziende che trasformano i prodotti a emettere l'etichetta per avere la certezza di identificare la provenienza del prodotto, in un'ottica di trasparenza verso il consumatore e per non rischiare di incentivare prodotti venduti come valdostani ma che in realtà potrebbero provenire da paesi extra UE.»

 

SC

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Comunicato n° 118 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sui costi dei pedaggi delle tratte autostradali regionali

 

Il Consiglio regionale, nella sua seduta del 24 febbraio 2021, è tornato a parlare dei costi pedaggi autostradali trattando un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il programma di Legislatura 2020/2025 - ha specificato nell'illustrazione il Consigliere Christian Ganis - indica tra gli obiettivi la riduzione dei costi a carico dell'utenza: si vuole intervenire in questo senso, ricontattando le concessionarie delle due tratte autostradali SAV e RAV? La fantomatica vignette, di cui tanto si è già discusso in passato, può concretizzarsi o rimarrà per sempre nel cassetto per altre Legislature? Ricordo che il traffico sulla strada statale 26 in certe giornate è stato veramente congestionato

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha dapprima ricostruito l'assetto societario del sistema autostradale italiano per spiegare: «Non siamo in grado di ricontrattare le concessioni autostradali, in cui convivono opposte esigenze: la tutela degli interessi della collettività e il rapporto di scambio tra concedente e concessionario. Questo è un tema da affrontare a livello nazionale ed europeo, chiedendosi se strutture di questo genere debbano avere una gestione privata, in un'Europa in cui si dubita dei processi di privatizzazione a causa dei meccanismi di controllo

Passando a parlare dei costi, l'Assessore Caveri ha ricordato: «In Valle d'Aosta si sono adottate formule di percorrenza a costi minori, come la proposta per cui in una stessa tratta quattro spostamenti su otto compiuti sono esentati: rispetto ai 1176 iscritti nel 2013, oggi ce ne sono 5490 e al 30 novembre 2020 questa iniziativa ha totalizzato più di 68 mila transiti con un beneficio all'utenza di 541 mila euro. Non è comunque soddisfacente: al chilometro le nostre sono le autostrade più care che ci sono. È una questione italiana, ma anche nazionale ed europea, perché i transiti sulle nostre autostradali non riguardano solo i valdostani: pensiamo agli itinerari internazionali e a come il traffico pesante venga penalizzato dai costi. Allo stato attuale, non è poi attuabile l'ipotesi della vignette, a causa di questioni tecniche

Infine, l'Assessore Caveri ha specificato: «Possiamo fare di più? Certamente abbiamo previsto una maggiore interlocuzione con lo Stato. Il tema delle tariffe inerisce tutto il sistema autostradale: non si può accettare una logica che prevede una crescita infinita. Ci vuole un impegno nuovo dello Stato, anche su spinta della nostra Regione, per non abdicare un servizio trasportistico indispensabile e che non può essere solo un beneficio per i privati.»

Il Consigliere Ganis nella replica ha osservato: «Dopo tante parole, questa situazione non cambia e non si sono trovate soluzioni. È giunto il momento di una svolta.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha aggiunto: «Il tratto da Aosta Ovest a Courmayeur ha un costo di percorrenza elevato, per i veicoli a due assi 8,90 euro per percorrere 32 chilometri, in quanto è in funzione un sistema aperto e il calcolo dovuto per la percorrenza è forfettario. Gli utenti manifestano malumore, tanto che i valdostani, che conoscono il prezzo, cercano alternative. E non dimentichiamo i cantieri: uno di questi, in prossimità dell'ingresso della galleria prima dell'uscita di Aymavilles è installato da due anni. È auspicabile che il Governo regionale cerchi sin da subito interlocuzioni con lo Stato per la gestione delle tariffe

 

MM

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Comunicato n° 119 del 24 febbraio 2021
Interpellanza sul servizio di assistenza domiciliare per anziani e inabili

 

Il servizio di assistenza domiciliare per anziani e inabili è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 febbraio 2021.

Riportata la notizia «della decisione da parte dell'Unité des Communes Mont-Emilius di esternalizzare il servizio», il Consigliere Paolo Sammaritani ha evidenziato: «Ravvisiamo un contrasto tra questo fatto e la delibera della Giunta regionale dello scorso novembre, in base alla quale le Unités des Communes valdôtaines, nel loro ruolo di enti gestori delle strutture residenziali e semiresidenziali socio-assistenziali per anziani, sono autorizzate ad assumere operatori socio-sanitari, reclutando il personale necessario, ricorrendo alle tipologie di rapporto flessibile. Ci sono state interlocuzioni tra Regione e Unités? Qual è l'entità media dei trasferimenti finanziari annuali dalla Regione all'Unité Mont-Emilius per il servizio in questione? Ci chiediamo infine quale sia l'indirizzo dell'attuale Governo in merito alla gestione di questo servizio, con particolare riferimento alla esternalizzazione o all'internalizzazione.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, precisato che «non risultano interlocuzioni in merito tra l'Unité e l'Assessorato precedenti alla delibera di esternalizzazione del servizio», ha riferito: «Nel periodo 2016-2020, per il servizio di assistenza domiciliare all'Unité Mont-Emilius sono stati trasferiti in totale circa 3 milioni 310 mila euro, cifra cui mancano ancora i trasferimenti di novembre e dicembre 2020: la media annuale è allora calcolata nel quadriennio 2016-2019 e si attesta a 725.555 euro annui.»

«Una delle priorità del Governo regionale - ha aggiunto l'Assessore - è proprio la revisione complessiva dei servizi rivolti agli anziani, siano residenziali o domiciliari, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, con il duplice intento di assicurare equità di accesso e di offrire un livello qualitativo omogeneo su tutto il territorio. L'assistenza domiciliare è da privilegiare, nell'ottica di mantenere il più possibile l'anziano nel proprio ambiente familiare, riservando le strutture residenziali ai casi più gravi. Sarà quindi necessario ripensare il modello attuale, individuando i servizi che potrebbero essere esternalizzati e quelli che, invece, è opportuno rimangano a gestione diretta delle amministrazioni pubbliche. Entrambi i modelli presentano dei pro e dei contro: qualunque decisione comporterà un'attenta valutazione dei costi e dei benefici, tenendo conto anche della contrazione delle risorse finanziarie disponibili.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Quando si ripensa un modello si deve prima soppesare il tutto e poi fare delle valutazioni. In questo caso, i soggetti hanno iniziato a esternalizzare prima che il modello fosse creato: dobbiamo prevenire fin d'ora fughe in avanti per evitare che qualcuno vada in una direzione piuttosto che in un'altra, creando discrasie che rischiano di generare confusione. Apprezzo lo spunto dell'Assessore di coinvolgere tutti i soggetti interessati, perché pare che l'Unité in questione non abbia interpellato nessuno, né tantomeno le organizzazioni sindacali. Abbiamo visto in questo periodo quanto sia importante la salute pubblica e quanto si ripercuota anche sull'economia: stiamo quindi molto attenti.»

Nella seduta pomeridiana, sono state discusse in seduta segreta tre interpellanze della Lega VdA in quanto il Consiglio, a maggioranza, ha ritenuto che contenessero informazioni lesive della riservatezza di singole persone. I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 25 febbraio, alle ore 9.00.

 
SC

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Comunicato n° 120 del 25 febbraio 2021
Interpellanza sul servizio di distribuzione dell’energia elettrica

 
Con un'interpellanza discussa nella seduta di ieri, mercoledì 24 febbraio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti in merito al servizio di distribuzione dell’energia elettrica.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, riferendosi in particolare alle concessioni ministeriali per l’erogazione del servizio, ha chiesto «quale sia l’orizzonte temporale di riferimento, quale la modalità di riassegnazione delle concessioni e il ruolo della Regione.» Richiamando poi una risoluzione approvata dal Consiglio nel maggio 2019, «che impegnava il Governo regionale a definire una proposta di norma di attuazione per disporre la soppressione dalla bolletta elettrica della componente tariffaria a favore dello Stato, relativa agli oneri di trasporto e di sistema», il Consigliere ha voluto sapere «se sia mai stata promossa, o si intenda promuovere nelle sedi opportune una proposta di norma di attuazione e la paventata proposta di soppressione sia perseguibile dal punto di vista della normativa nazionale e comunitaria

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «La scadenza della concessione del servizio è prevista al 31 dicembre 2030 e per le modalità di riassegnazione si dovrebbe applicare un Regolamento che però non è mai stato emanato. E questo aspetto potrebbe essere oggetto di norma di attuazione, visto che ritengo invece che sia complicato intervenire con norma di attuazione sulla questione degli oneri. Per una norma di attuazione sull'elettrico, bisognerebbe ragionare piuttosto in prospettiva sulla gara del servizio di Deval quando scadranno le concessioni: abbiamo una situazione territoriale interamente montana, diversa dal resto dell'Italia. Provvederò agli opportuni approfondimenti giuridici

L'Assessore Caveri ha anche dettagliato la componente tariffaria a favore dello Stato presente in bolletta: «Gli oneri di sistema sono posti a copertura dei costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico e vengono pagati da tutti i clienti del servizio su tutto il territorio nazionale. Non dipendono dal fornitore né dal distributore, ma sono stabiliti e aggiornati periodicamente dall'Autorità di regolazione per energia reti ambiente (Arera). E non possono essere modificabili né dagli operatori di vendita né da quelli della distribuzione. Analogo discorso per le spese per il trasporto e gestione del contatore, che sono definite dall'Arera sulla base di criteri uniformi per tutto il territorio nazionale

Il Consigliere Aggravi ha replicato: «Questo vuoto normativo potrebbe rappresentare un'occasione, anche per quanto riguarda la gara per le concessioni per la distribuzione dell'elettrico: è un aspetto che potrebbe essere integrato. Visto che c'è considerazione per il gestore e in particolare per una realtà cui dobbiamo comunque pensare in prospettiva, un'attenzione merita anche Deval: l'aspetto della distribuzione è fondamentale nel sistema di gestione dell'energia elettrica. È un discorso da seguire in prospettiva

 

MM

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Comunicato n° 121 del 25 febbraio 2021
Interpellanza sull'insufficienza di posti al convitto Chabod

 

Nella seduta consiliare del 25 febbraio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza, ha posto l'attenzione sulle problematiche relative all'insufficienza di posti al convitto regionale Federico Chabod.

La Consigliera Raffaella Foudraz (Lega VdA) ha riferito: «Ci è stata segnalata l'impossibilità di alcuni studenti della scuola secondaria di secondo grado provenienti dall'Unité des Communes valdôtaines Valdigne-Mont Blanc, che hanno effettuato l'iscrizione al primo anno di scuola secondaria di secondo grado in scuole non situate nel capoluogo regionale, di poter fruire del convitto regionale Chabod di Aosta per insufficienza di posti. Vorremmo che ci fosse dettagliato il numero di iscritti al primo anno di superiori, quanti di questi provengano dall'Unité Valdigne-Mont Blanc. Come si intende risolvere questa problematica, in modo da garantire equità e parità di trattamento a tutti gli studenti valdostani provenienti dalle varie vallate laterali?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha evidenziato che «c'è una assoluta trasparenza nei criteri con i quali vengono distribuiti i posti ma c'è effettivamente una carenza. La Rettrice del convitto Chabod ha confermato che per il prossimo anno scolastico non è stato possibile accogliere tutte le richieste: nello specifico sono pervenute 41 domande per il settore convitto a fronte di 14 nuovi posti disponibili, che corrispondono al numero di studenti maturandi uscenti. In condizione ordinaria i posti sono 102: nell'anno scolastico in corso, per gestire l'emergenza da Covid e garantire il distanziamento, i posti sono stati ridotti a 92. Per accogliere più studenti, è stato messo a disposizione l'alloggio della Rettrice, salendo così a 96 posti letto. Dopo la pubblicazione delle graduatorie sono emerse parentele che hanno permesso di accogliere nella stessa stanza fratelli e famigliari, aumentando così i posti letto a 101. C'è stato uno sforzo organizzativo per gestire la situazione.»

L'Assessore ha quindi riferito che «il numero totale di studenti iscritti al primo anno della scuola secondaria è di 1189: di questi, 83 provengono dall'Unité Valdigne-Mont Blanc e 17 studenti hanno fatto domanda in qualità di convittore allo Chabod. Restano in lista di attesa della graduatoria 3 studentesse. Si consiglia alle famiglie di verificare anche la disponibilità di posti all'Istituto San Giuseppe di Aosta che, tra l'altro, dal prossimo anno accoglierà anche gli studenti maschi. Nella ridefinizione del piano dell'edilizia scolastica in collaborazione con il Comune di Aosta dovremo riflettere sugli spazi convittuali: è stato realizzato lo studio di fattibilità sulla riconversione del Saint-Benin, che andrebbe ad ampliare il convitto Chabod, mentre a Verrès sta cominciando la costruzione del convitto per la bassa Valle che fa parte del complesso dell'ex cotonificio Brambilla.»

La Consigliera Foudraz, nella replica, si è detta «sicura che l'Assessore si impegnerà per trovare una soluzione a queste tre ragazze che non avranno accesso al convitto Chabod.»

 

SC

 

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Comunicato n° 122 del 25 febbraio 2021
Interpellanza sulle associazioni sportive all'interno del Palaindoor

 

Il Consiglio regionale, nella sua seduta del 25 febbraio 2021, è tornato a parlare della decisione di adibire a centro vaccinale il Palaindoor di Aosta trattando un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Vogliamo conoscere gli atti in base ai quali è stata presa questa decisione - ha specificato nell'illustrazione il Consigliere Simone Perron -, tenuto conto del fatto che le associazioni che svolgono attività all'interno della struttura non hanno ricevuto alcun documento di notifica e che le tempistiche amministrative paiono non essere state rispettate: la struttura risulterebbe essere stata chiusa prima della decisione ufficiale, assunta con delibera della Giunta regionale. Quali sono le modalità di comunicazione adottate nei confronti dell'ente gestore e delle associazioni coinvolte?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha ripercorso l'iter amministrativo: «Già il piano vaccinale dell'Azienda USL, di cui si è parlato nello scorso dicembre, e il Piano regionale, approvato il 25 gennaio, avevano indicato la necessità di dotarsi di un punto di somministrazione centralizzato che è stato poi individuato nel Palaindoor dal gruppo tecnico per il coordinamento dell'attività vaccinale, come da verbale dell'8 febbraio. Il Comune di Aosta si è reso disponibile a concedere i locali di questa struttura mediante la stipula di un contratto di comodato d'uso gratuito; l'approvazione e l'autorizzazione sanitaria temporanea sono giunti con delibera della Giunta regionale del 19 febbraio. I lavori di allestimento della struttura sono in corso, in modo da garantire l'inizio della campagna vaccinale di massa agli inizi di marzo. Ora, è al Comune di Aosta che spetta la competenza diretta dei rapporti tra l'ente gestore e con le associazioni sportive coinvolte: dalle informazioni che ci sono state fornite, il 2 febbraio si è tenuto un incontro, nel corso del quale le associazioni sono state informate dell'impossibilità di continuare a utilizzare la struttura a partire dal 31 marzo. Successivamente, il Comune ha formalmente comunicato all'ente gestore la necessità di rinunciare all'utilizzo già a febbraio

«Il Comune, d'intesa con la Regione, sta cercando di dislocare tutte le federazioni che usano il Palaindoor - ha precisato l'Assessore Barmasse -; al momento, l'80% delle società ha avuto una proposta al fine di valutare ogni soluzione per non penalizzare il mondo dello sport. Ribadisco che l'istituzione del centro vaccinale all'interno del Palaindoor non precluderà comunque il percorso calendarizzato degli interventi di adeguamento e ristrutturazione per riportare la struttura alla piena fruibilità, proprio grazie alla collaborazione tra Regione e Comune. Segnalo che la Valle d'Aosta è la regione italiana che ha utilizzato la maggior parte dei vaccini, oltre il 94%, siamo 20 punti percentuali oltre la media italiana: la campagna vaccinale non sarà perfetta, ma è sicuramente buona

Il Consigliere Perron ha replicato: «Non stiamo mettendo in dubbio il piano vaccinale, non entriamo nel merito della scelta, ma l'iter amministrativo presenta dei vizi di forma: è questo il problema. La delibera di Giunta arriva 14 giorni dopo la chiusura: le associazioni coinvolte e danneggiate potrebbero ricorrere a vie legali. La responsabilità è interamente della Giunta regionale

 

MM

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Comunicato n° 123 del 25 febbraio 2021
Interpellanza sul nuovo Piano di sviluppo rurale

 

La stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale (PSR) è stata l'argomento dell'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 25 febbraio 2021 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha spiegato: «Il PSR  2014-2020 è stato prolungato per gli anni 2021 e 2022 mantenendo le stesse regole, senza alcun rifinanziamento ma recuperando risorse da misure non utilizzate: qual è lo stato attuale della gestione e quali le prospettive per questo biennio? Ci chiediamo poi cosa si stia facendo, quali siano le linee essenziali nella stesura del PSR 2021-2027 e se sia intenzione del Governo regionale coinvolgere attivamente con ampio anticipo le competenti Commissioni, oltre alle interessate associazioni di categoria e professionali, nonché i vari portatori di interesse in grado di dare un contributo fattivo. Il PSR è lo strumento fondamentale per aiutare i nostri agricoltori e allevatori: è quindi fondamentale, anche alla luce dell'emergenza Covid, avere le idee chiare lavorando in un'ottica di lungo periodo.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ha un costo totale programmato di circa 137 milioni di euro: al 31 dicembre 2020 risultano impegnati importi per complessivi 125 milioni di euro che rappresentano circa il 92% del totale programmato. Durante la programmazione sono stati pubblicati bandi per tutte le misure, sia per le misure a sostegno degli investimenti nelle aziende (misure strutturali), sia per le misure a superficie (premi a superficie).»

L'Assessore ha poi confermato che «a fine 2020 l'attuale quadro della Politica agricola comune è stato esteso per un periodo aggiuntivo di due annualità (2021 e 2022): è attualmente in corso una trattativa tecnica e politica di confronto fra Regioni e Province autonome al fine di addivenire a una proposta di riparto del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), da destinare a ciascun programma di sviluppo rurale vigente. Non è quindi dato sapere, allo stato attuale, l’ammontare definitivo delle quote (risorse ordinarie, provenienti dal Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, e risorse aggiuntive, provenienti dal Next Generation) che saranno assegnate alla nostra Regione. Le esigenze finanziarie a cui far fronte sono sostanzialmente note all’Amministrazione: gli spazi di manovra sono limitati, da una parte, dalle imprescindibili misure a sostegno del reddito agricolo (premi a superficie, la cui dotazione è esaurita e dovrà necessariamente essere riassortita per finanziare le due "campagne" 2021 e 2022) e degli investimenti aziendali e, dall’altra, dalle regole del regolamento di estensione sulla destinazione dei fondi Next generation GEU.»

In merito al PSR 2023/2027, l'Assessore Sapinet ha detto: «La nuova programmazione della Politica Agricola Comune prenderà avvio dal 2023 (PAC 23/27), e prevedrà quasi certamente uno strumento di pianificazione nazionale (Piano Strategico Nazionale): non si conoscono ancora i margini di manovra delle Regioni. L'Assessorato ha svolto delle attività programmatorie coinvolgendo il partenariato e le associazioni di categoria e professionali: nel 2019 è stata pubblicata una prima consultazione pubblica sugli indirizzi della nuova PAC tramite la somministrazione di un questionario online accessibile a tutti (target: grande pubblico); nel 2020 è stato pubblicato proposto un secondo questionario online, riservato solo agli agricoltori, in cui era richiesto il loro punto di vista sulla programmazione della Politica agricola comune post-2020 e qui è stata evidenziata la necessità di avere meno burocrazia e di velocizzare le procedure. Una volta che avremo un quadro più chiaro, coinvolgeremo attivamente anche la terza Commissione consiliare, presumibilmente a partire dall'autunno 2021.»

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, ha evidenziato l'importanza «di focalizzare l'attenzione sul PSR: il 2023 è dietro l'angolo e noi non possiamo permetterci di perdere questo treno. Se non si fa una programmazione esaustiva che porti effettivamente dei cambiamenti e non si ha una visione per il futuro di questo settore, che è fondamentale per la Valle d'Aosta, ci saranno ripercussioni gravissime.»

 SC

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Comunicato n° 124 del 25 febbraio 2021
Interpellanza sulla ripresa dei lavori per la variante sulla SS 27

 

I lavori per la variante sulla strada statale 27, tra i comuni di Etroubles e Saint-Oyen sono tornati in discussione nella seduta consiliare del 25 febbraio 2021 con un'interpellanza iscritta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Luca Distort, rappresentata la situazione «di questo cantiere di importanza strategica internazionale, bloccato da anni, con impatto visivo e rischio di instabilità, sorgente di polveri nell'aria, con una massa d'acqua che richiede un continuo pompaggio che costa una media di 2.500 euro al giorno di spesa pubblica», si è chiesto «quali siano le azioni poste in atto, a tutt'oggi, in merito allo stato attuale dei luoghi e alla prosecuzione dei lavori, considerata la loro perdurante interruzione. Vorrei anche conoscere le azioni future che il Governo intende condurre, con quali criteri e con quali tempi

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha risposto: «Per aggiornare su questa annosa situazione, comunico che sono ripresi i rapporti con ANAS, interrotti dal 2019: con l'attuale responsabile interregionale stiamo riuscendo a mantenere condivisione di obiettivi e assoluto pragmatismo. Già a partire dallo scorso novembre abbiamo avuto alcuni incontri con ANAS; successivamente, abbiamo incontrato i Comuni interessati, concordando alcune richieste che sono state poi riferite ad ANAS il 9 febbraio, e formalizzate con lettera il 12 febbraio. In queste interlocuzioni, molto trasparenti, in cui è stato riportato l'interesse di questo Consiglio per una via internazionale come la strada statale 27, abbiamo rappresentato l'esigenza di un cronoprogramma novellato e concreto, condiviso coi Comuni coinvolti, con cui è stata formalizzata la richiesta di un tavolo tecnico e politico di lavoro. Sono poi richieste valutazioni complessive sullo stato dei lavori e sulla situazione di questo cantiere che ha purtroppo ricadute negative in ambito turistico e ambientale

«Abbiamo già ottenuto alcune risposte - ha specificato l'Assessore Marzi -: al completamento della progettazione esecutiva in primavera, seguiranno le fasi di verifica e valutazione che richiederanno altri tre o quattro mesi; entro fine dell'anno si procederà all'iter di riappalto dell'opera che ammonta a 78 milioni di euro; i lavori richiederanno almeno altri due anni. Nelle aree di cantiere sono in corso attività di rimozione e smaltimento di materiale. Stiamo anche definendo di calendarizzare un incontro tra Giunta e l'Amministratore delegato di ANAS incentrato principalmente sulla strada statale 27. In conclusione, ANAS è un nostro oggettivo interlocutore e potrà agire con tutta la forza di cui è capace

In replica, il Consigliere Distort ha evidenziato: «È una storia già sentita: l'ANAS già in passato ha fatto le stesse promesse riferite oggi dall'Assessore, che risultano una sorta di copia e incolla del cronoprogramma. Il Senatore Lanièce, a giugno 2020, aveva presentato un'interpellanza parlamentare auspicando una rapida ultimazione dei lavori della variante mentre nell'agosto 2018 il gruppo consiliare Impegno Civico aveva definito questi lavori una priorità da affrontare con una certa urgenza: sono due circostanze che costituirebbero, quindi, una buona notizia per l'Assessore, atteso che entrambe forze politiche sono presenti nella Giunta di cui fa parte. Si direbbe quindi che l'Assessore possa far immediato tesoro di questa "virtuosa sinergia"

 

MM

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Comunicato n° 125 del 25 febbraio 2021
Contrôle des comptes 2020 de la Région: nommés les commissaires aux comptes

 

Au cours de sa séance du 25 février 2021, le Conseil a nommé les Conseillers Giulio Grosjacques (UV) et Andrea Padovani (PCP) pour la majorité et Raffaella Foudraz (Lega VdA) représentant l'opposition, en tant que commissaires aux comptes chargés du contrôle des comptes de la Région autonome Vallée d'Aoste.

D'après l'article 115 du Règlement intérieur de l'Assemblée, les commissaires sont choisis parmi les Conseillers régionaux qui n'ont pas fait partie du Gouvernement au cours de l'exercice au titre duquel ils sont nommés et que les fonctions en cause ne peuvent être attribuées aux parents et alliés, jusqu'au quatrième degré, du trésorier ou des membres du Gouvernement régional ayant exercé leurs fonctions dans le cadre de l'exercice auquel les comptes se rapportent.

 

MM

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Comunicato n° 126 del 25 febbraio 2021
Approvata una serie di modifiche al Regolamento interno del Consiglio

 

Nella seduta consiliare del 25 febbraio 2021, sono state approvate all'unanimità alcune modifiche al Regolamento per il funzionamento interno del Consiglio regionale.

Illustrate dal Presidente dell'Assemblea, le modifiche interessano distinti ambiti: lo svolgimento dei lavori d'Aula e degli organi consiliari in modalità telematiche, la tutela della privacy negli atti di sindacato politico ispettivo e nella pubblicità dell'attività istituzionale, l'ordine di iscrizione degli oggetti da trattare nella seduta, il raggruppamento di interrogazioni, interpellanze e mozioni per amministratore di competenza e il diritto di accesso dei Consiglieri regionali.

«Questo è un primo intervento, limitato ma molto significativo, al quale dovranno seguirne altri - ha sottolineato il Presidente Alberto Bertin -: il cantiere è aperto ed è nostra intenzione lavorare a un altro pacchetto di modifiche da elaborare entro l'inizio dell'estate, con l'augurio di rendere sempre più efficienti e più efficaci i lavori del Consiglio.»

«In tema di svolgimento delle sedute del Consiglio e degli organi consiliari con modalità telematiche - ha proseguito -, la previsione di introdurre un apposito articolo nel Regolamento interno risponde all'esigenza di dare seguito, formalizzandolo, a quanto già di fatto realizzatosi durante il periodo del lock down quando la modalità telematica è divenuta la regola per le adunanze consiliari e per le riunioni delle Commissioni consiliari, dell'Ufficio di Presidenza, della Conferenza dei Capigruppo. L'articolo inserito prevede che sia l'Ufficio di Presidenza a determinare con propria deliberazione, d'intesa con la Conferenza dei Capigruppo, i casi in cui è consentito lo svolgimento delle sedute in modalità telematica, disciplinandone le singole procedure e le regole per l'espressione del voto.»

«Con riferimento alla materia della tutela della privacy - ha specificato Bertin - le modifiche interessano ambiti diversi e hanno il fine di adeguare il Regolamento interno alle disposizioni in materia di protezione dei dati personali: in particolare gli interventi hanno riguardato le modalità di pubblicazione e diffusione degli atti degli organi consiliari, i casi di discussione in seduta segreta del Consiglio regionale, la formulazione degli atti di sindacato politico ispettivo, e la previsione espressa di un obbligo di riservatezza per le informazioni acquisite dai Consiglieri in seno agli organi consiliari di cui fanno parte.»

Due modifiche in particolare fanno invece riferimento allo svolgimento dei lavori consiliari: «La prima - ha detto Bertin - mira a valorizzare la funzione tipica dell'Assemblea legislativa, prevedendo una redazione dell'ordine del giorno delle adunanze consiliari che contempli la trattazione in apertura dei lavori, subito dopo l'approvazione dei verbali, degli atti proposti dall'Ufficio di Presidenza e dalla Giunta regionale e degli atti legislativi e a seguire gli atti di sindacato politico-ispettivo; la seconda si propone di accorpare interrogazioni, interpellanze e mozioni per materia, in modo che vengano trattate nello stesso frangente le iniziative riguardanti lo stesso amministratore, Presidente della Regione o Assessore, competente, con il fine di rendere più facilmente fruibile al cittadino il dibattito sulle questioni che vertono sugli stessi temi.»

Infine un triplice intervento di modifica interessa la disciplina dell'accesso agli atti da parte dei Consiglieri, su cui è stato depositato un emendamento in Aula dopo alcuni approfondimenti tecnici: il termine di 20 giorni per la risposta, previsto dal Regolamento vigente, è ridotto a sette giorni in caso di richiesta circoscritta alla sola copia di documenti facilmente individuabili e a disposizione della struttura dirigenziale competente; i dirigenti delle strutture dirigenziali competenti, ove ritengano tali termini non congrui, sono tenuti a darne immediatamente motivata comunicazione precisando il termine entro cui la richiesta può essere adempiuta; infine, si esplicita la procedura nel caso in cui il dirigente non adempia nei termini alle richieste di accesso agli atti con un rinvio al testo unico delle disposizioni contrattuali della dirigenza.

Il Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega ha osservato che «la questione della richiesta di accesso agli atti è stata molto dibattuta: alla fine si è trovata una mediazione e ci auguriamo che migliori i tempi di risposta alle richieste dei Consiglieri. Siamo perplessi sul fatto di avere accorpato le iniziative ispettive per amministratore competente: l'auspicio è che non si debba ricorrere nel tempo alla verifica del numero legale in Aula. Votiamo convintamente queste prime modifiche, che vanno nella logica dello snellimento e del miglioramento dei lavori e del diritto di accesso agli atti dei Consiglieri.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha evidenziato l'importanza «di lavorare con una unità di intenti all'interno della Commissione Regolamento: infatti, se si modificano le regole della nostra attività politica a colpi di maggioranza, non si fa bene alla democrazia. Questo lavoro è frutto di un lungo dibattito e di una mediazione che, mi auguro, possa migliorare i lavori del nostro Consiglio. Riguardo alla privacy con la modifica si chiarisce che la censura operata ieri era assolutamente fuori luogo e non sarà più possibile reiterarla. Riguardo alle richieste di accesso agli atti da parte dei Consiglieri si riducono i tempi e si introducono sanzioni che verificheremo attentamente affinché, le tempistiche siano rispettate

Anche per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «quando si modificano le regole del gioco è importante che ci sia unanimità di intenti. È vero che c'erano delle criticità, ma in questi frangenti bisogna avere la capacità e la forza di trovare delle soluzioni percorribili per assicurare il giusto equilibrio tra la necessità di avere risposte e il rispetto dei carichi di lavoro. Ognuno di noi ha una sua funzione in quest'Aula e cerca di essere utile al ruolo che gli è stato dato: le modifiche di oggi vanno in questa direzione.»

Il Consigliere di PCP Andrea Padovani ha detto che «il lavoro della Commissione è stato importante ed è un primo passo per poi affrontare future modifiche. Come importante è il raggiungimento dell'unanimità sulle modifiche proposte. Oggi discutiamo e voteremo queste proposte che riteniamo necessarie, sotto il profilo della tutela della privacy dei singoli soggetti e nel colmare il vuoto sulla disciplina delle sedute telematiche. Con le modifiche all'articolo 116 (diritto di accesso agli atti dei Consiglieri) proviamo a dare una funzione più pregnante e utile all'istituto dell'accesso agli atti, vedremo se questo esperimento avrà funzionato. Con la modifica all'ordine dei lavori ci auguriamo di rendere maggiormente fruibili e più comprensibili i nostri lavori d'Aula.»

«Il Regolamento è uno strumento di garanzia - ha detto il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz - e non un protocollo da utilizzare fra due duellanti che si confrontano. Occorre avere buon senso. Riguardo all'accesso agli atti e i tempi di risposta, va fatto un ragionamento complessivo, tenendo conto del fatto che ci sono Assessorati già oberati di lavoro, come attualmente quello della sanità. Ci saranno altre tematiche da affrontare. Ad esempio, le discussioni in Aula e le relative tempistiche sono meritevoli di una valutazione: in 25 minuti per una singola iniziativa si rischia di ripetere gli stessi concetti. D'altronde, la qualità di un intervento può essere inversamente proporzionale alla durata; non sempre contingentare il tempo è un male. Il lavoro ad oggi dà soddisfazione, ma è un cantiere aperto e si può fare ancora meglio.»

 
SC

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Comunicato n° 127 del 25 febbraio 2021
Approvato un disegno di legge di proroga della gratuità del trasporto pubblico locale

 

Nella seduta del 25 febbraio 2021, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che prevede un ulteriore finanziamento delle agevolazioni tariffarie straordinarie per il trasporto pubblico locale correlate all’emergenza Covid-19.

Il testo, che si compone di 2 articoli, è stato illustrato in Aula dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò.

«Si allunga al 30 aprile 2021 il periodo di gratuità inizialmente previsto dalle leggi regionali 8/2020 e 12/2020 per la fruizione del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma - ha detto Antonino Malacrinò -, lasciando alla Giunta la facoltà di effettuare altre proroghe qualora l'emergenza dovesse protrarsi. Il disegno di legge è stato presentato il 10 febbraio e la seconda Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità il 18

L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, ha specificato: «Con questo disegno di legge ottemperiamo a norme previste dall'ordinamento statale in base all'epidemia in corso. Le risorse stanziate comprendono già una proroga per arrivare almeno ad aprile, poi si dovranno fare nuove valutazioni, tenendo conto anche della prosecuzione della scuola

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 
MM

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Comunicato n° 129 del 25 febbraio 2021
Respinte due mozioni: Maison du Val d'Aoste e tecnologia dell'idrogeno

 

Nel corso della seduta del 25 febbraio 2021, il Consiglio Valle ha respinto due mozioni, presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: la prima ha riguardato la Maison du Val d'Aoste a Parigi; la seconda l'utilizzo della tecnologia dell'idrogeno.

La motion visant à donner une nouvelle orientation à la Maison du Val d'Aoste a été rejetée avec 20 abstentions (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) et 14 voix favorables (Lega VdA et Pour l'Autonomie).

Au cours de l'illustration, le Conseiller Erik Lavy (Lega VdA), a mis en évidence: «A notre avis, il faut donner une nouvelle orientation à la Maison du Val d'Aoste en développant trois axes principaux: la présence institutionnelle, le secteur agro-alimentaire et artisanal et le secteur du tourisme. Il ruolo dei privati deve essere centrale, mentre quello della Regione deve essere di regia. Le idee e gli attori ci sono, ma occorre avere anche la volontà di valorizzare una struttura che potrebbe davvero dare lustro alla Valle d'Aosta

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a affirmé: «Je partage la nécessité d'une promotion du secteur agro-alimentaire et artisanal, plus en général du secteur commercial, ainsi que du tourisme. Pour ce qui est de la présence institutionnelle, les Régions ne peuvent pas avoir un siège à l'étranger. Je suis également d'accord avec la nécessité d'entamer un parcours de partenariat avec les privés, afin de donner un nouvel élan à cette structure. A notre avis, le point de départ pour développer les idées est l'étude qu'on a demandé à Finaosta, actuellement en phase d'achèvement. Etant donné le fait que le parcours a commencé, compte tenu de notre engagement de procéder sur ce dossier, je demande de retirer la motion

Respinta con 19 astensioni e 13 voti a favore la mozione riguardante l'utilizzo della tecnologia dell'idrogeno nelle politiche di mobilità sostenibile nonché nel trasporto pubblico ferroviario.

Nell'illustrazione, il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha spiegato: «Con questa iniziativa vogliamo valutare anche la fattibilità della conversione degli attuali treni bimodali in modalità totalmente elettrica attraverso l'utilizzo di batterie, anche in ottica del raggiungimento degli obiettivi "fossil free" entro il 2040; sarà poi necessario rendere disponibile il risultato della valutazione alle competenti Commissioni consiliari. Riteniamo opportuno richiedere alle strutture regionali competenti dei vari Assessorati coinvolti di costituire un tavolo di lavoro dedicato alla tecnologia dell'idrogeno per lo sviluppo di politiche e investimenti di mobilità sostenibile sul territorio regionale, nonché l'eventuale applicazione al trasporto pubblico ferroviario, con il coinvolgimento di enti e società partecipate potenzialmente interessate. Le tecnologie vanno cavalcate, non possiamo perdere ulteriori opportunità

L'Assessora alla mobilità sostenibile, Chiara Minelli, ha rilevato: «A mio avviso la mozione ha un'impostazione un po' confusa, toccando vari aspetti non coerenti tra loro. Vogliamo lavorare per cercare di garantire un futuro in cui sia strategico per lo sviluppo realizzare un'infrastruttura ferroviaria moderna, veloce, che ci avvicini alle altre regioni. In effetti, l'azione della Regione è finalizzata alla elettrificazione delle linee ferroviarie. Viste le potenzialità dell'utilizzo dell'idrogeno e la possibilità di ottenere finanziamenti per questo, è sicuramente utile procedere con approfondimenti coinvolgendo tutti gli attori interessati per analizzare opportunità, vincoli o rischi associati all'implementazione dell'idrogeno sul territorio valdostano. E questo, a patto che non si vada a rallentare le attività in corso sull'elettrificazione della linea Aosta-Ivrea. Chiedo il ritiro della mozione, confermando la piena disponibilità a lavorare in quarta Commissione, sede deputata a questo percorso di approfondimento, peraltro già avviato

Sono state poi ritirate dai proponenti (Lega VdA) altre due mozioni.

Un'iniziativa, illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, era volta al ripristino del servizio radiologico presso il poliambulatorio di Donnas. È stata ritirata a fronte della comunicazione, da parte dell'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, del fatto che sono già state poste in essere tutte le azioni necessarie all'espletamento della gara d'appalto per una nuova apparecchiatura per effettuare le lastre; si sta anche vagliando la possibilità di allestire un macchinario da collocare temporaneamente, in modo da riprendere il servizio nel mese di marzo.

L'altra mozione, illustrata dal Capogruppo Andrea Manfrin, concerneva il tema del trasporto dei disabili, focalizzandosi sul prossimo rinnovo del contratto in essere e, in particolare, sulla necessità di formazione specifica obbligatoria per tutto il personale che si occupa del servizio. L'iniziativa è stata ritirata a seguito dell'assicurazione, da parte dell'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, del fatto che la questione della formazione è già prevista nel nuovo bando in fase di elaborazione. L'Assessora ha anche proposto ai componenti la quinta Commissione "Servizi sociali" di partecipare all'incontro con le associazioni rappresentanti delle persone disabili calendarizzato per il prossimo 2 marzo.

 

MM

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Comunicato n° 130 del 25 febbraio 2021
Approvata una risoluzione sul piano vaccinale Covid-19

 

In chiusura dei lavori dell'adunanza del 24 e 25 febbraio 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione sul piano vaccinale Covid-19, depositata in Aula dai gruppi UV, PCP, AV-SA e VdA Unie.

L'iniziativa impegna la Giunta regionale a porre in essere le opportune azioni nell'ambito del piano vaccinale nazionale, constatata la dimostrata capacità di attuazione del piano vaccinale regionale, a richiedere l'anticipazione delle forniture, anche in considerazione della limitata demografia regionale, finalizzata al tempestivo raggiungimento degli obiettivi di vaccinazione di massa. Sollecita il Presidente della Regione a sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri queste necessità al fine di procedere in tempi rapidi alla campagna di vaccinazione anti-Covid della popolazione valdostana. Infine invita i Parlamentari valdostani, di concerto con il Presidente della Giunta regionale a operare per il conseguimento di questo obiettivo.

Nell'illustrazione, il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Il piano regionale è costruito per vaccinare più di trentamila persone al mese, in modo da garantire la vaccinazione entro la fine di giugno all'80% della popolazione valdostana; attualmente però questa programmazione risulta fortemente ridotta dalla limitata fornitura di vaccini da somministrare. Bisogna procedere celermente: è un modo anche per alleviare le già pesanti conseguenze negative che i valdostani e tante attività economiche stanno fronteggiando

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha dichiarato: «La privatizzazione della produzione dei vaccini sta determinando i ritardi nelle forniture. Dobbiamo sollecitare il Governo nazionale affinché metta in condizione il nostro Paese di produrre i vaccini di cui abbiamo bisogno; dobbiamo affermare con forza che vaccini e cure Covid devono diventare beni comuni

Sono poi state respinte due risoluzioni riguardanti le associazioni e le attività operanti all'interno del Palaindoor di Aosta, presentate in Aula dai gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie.

La prima, volta a richiedere la proroga dell'utilizzo del Palaindoor a favore di alcune associazioni sportive, è stata respinta con 19 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA e PlA).

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA), illustrando l'iniziativa, ha evidenziato: «Il pasticcio è stato fatto, ormai non resta che tacconare quanto possibile. Ribadiamo: non anteponiamo il Palaindoor alle vaccinazioni, che anche per noi rappresentano una priorità. Ci confermano la notizia dell'autorizzazione da parte del Comune di Aosta all'USL a utilizzare per altri sei mesi l'ambulatorio della medicina dello sport ubicato all'interno della struttura. Sarebbe interessante trovare spazio anche per la Disval, per la ginnastica artistica e per l'atletica almeno per il periodo interessato dalle gare.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La realtà dei fatti è nota: la struttura necessita di interventi indipendentemente dalle vaccinazioni, tanto che non è più utilizzabile dal 31 dicembre; da quella data fino a marzo c'è solo una concessione per liberare i locali. I casi della Disval e dell'ambulatorio della medicina dello sport sono stati oggetto di riflessioni specifiche, in quanto trattasi di situazioni che possono rientrare nell'ambito sanitario. Risulta quindi difficile immaginare una proroga per altre attività. Certamente, l'utilizzo come centro vaccinale non ritarderà la riapertura del Palaindoor, anzi, la realizzazione degli interventi potrà essere accelerata. Non accogliamo questa risoluzione, ferma restando la nostra attenzione al mondo dello sport.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha replicato che «se l'amministrazione parla per atti, qui manca qualsiasi atto che giustifichi, a livello amministrativo, quello che ha fatto il Governo: l'unico atto esistente è una delibera della Giunta comunale che disciplina che le attività che non avevano trovato una nuova collocazione potevano rimanere in quella struttura fino al 31 marzo 2021, non parlava di sgomberi. È grave che un Presidente della Regione faccia affermazioni che vengono totalmente sconfessate da atti.»

La seconda risoluzione, respinta con 19 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, PlA), era volta a predisporre in accordo con il Comune di Aosta adeguati ristori per i danni patiti e subiti dalle società sportive, dagli enti di promozione e ogni altra attività economica interna al Palaindoor.

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) nell'illustrazione ha ricordato: «Le associazioni sportive hanno dovuto interrompere le attività anzitempo, il 5 febbraio, senza alcun atto amministrativo a supporto dello sgombero; c'erano soltanto dei comunicati stampa. Sono anche state annullate manifestazioni sportive già organizzate, comportando ulteriori costi e un ritorno d'immagine negativo.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato: «Fino ad ora non ho avuto da parte delle associazioni e società sportive richieste specifiche di riconoscimento di danni sotto il profilo economico. Il disagio è stato, invece, ben rappresentato nel corso della manifestazione organizzata in piazza Chanoux, alla quale ho partecipato per esprimere la nostra vicinanza istituzionale e durante la quale ci siamo impegnati per fare tutto il possibile per una adeguata ricollocazione. Non abbiamo mai fatto mancare ristori e contributi alle associazioni sportive: abbiamo deliberato di recente un contributo ordinario e straordinario che supera il milione e duecentomila euro. Noi continueremo a sostenere il mondo dello sport nel suo complesso e nell'ambito della variazione di bilancio destineremo sicuramente ulteriori risorse: valuteremo insieme a tutto il Consiglio di venire incontro ai danni patiti sia riguardo all'attività ordinaria sia a causa dell’epidemia. Sicuramente l'attività del bar-ristorante collocato all'interno del Palaindoor potrà essere ristorata nell'ambito degli indennizzi che inseriremo nella variazione di bilancio per le attività di somministrazione.»

Il Consigliere Mauro Baccega (PlA) ha osservato: «Il Palaindoor è stato progettato per lo svolgimento di attività senza la presenza del pubblico: in base alle norme del tempo non necessitava del certificato di previsione incendi, ma poi sono intervenuti cambiamenti. Il percorso sinora è stato virtuoso, ma ci si sarebbe dovuti muovere prima per rendere agibile la struttura ai sensi delle leggi vigenti oggi. Un gran brutto pasticcio, che mortifica lo sport valdostano.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 10 e giovedì 11 marzo 2021.

 

SC-MM

 

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