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Riunione del Consiglio regionale del 27 e 28 gennaio 2021

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Comunicato n° 34 del 20 gennaio 2021
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio 2021, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 48 oggetti.

I Consiglieri saranno chiamati alla nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state iscritte undici interrogazioni, di cui 8 da parte del gruppo Lega Vallée d'Aoste per chiedere notizie su: costituzione di una Commissione per analizzare la possibilità di stabilizzazione del personale docente precario; costituzione di parte civile della Regione in un procedimento penale in materia di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale; realizzazione dell'impianto di frantumazione di batterie al piombo acido in località Mure a Issogne; calo della velocità di connessione Internet in Valle d'Aosta; accordo di collaborazione tra SNAM e CVA per l'avvio di iniziative congiunte nel campo dell'idrogeno verde; piano di esuberi annunciato dal Gruppo Heineken Italia; abbattimento dei grattacieli siti in via Capitano Chamonin ad Aosta; interlocuzioni con ANAS Spa sui lavori di investimento e manutenzione sul territorio valdostano.

Tre interrogazioni sono invece a firma del gruppo Pour l'Autonomie: la prima tratta della valutazione dei dati relativi alla situazione economica del tessuto sociale valdostano; la seconda dell'ipotesi di obbligatorietà del vaccino Covid-19 per le categorie più esposte; la terza delle modalità di svolgimento degli esami di maturità 2021.

Delle ventiquattro interpellanze presentate, diciannove sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: indirizzi di pianificazione dell'area "Porta Sud" ad Aosta; carenza di personale nella segreteria delle Commissioni medico-collegiali di cui alla legge regionale 11/1999 in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti; azioni finalizzate a ribadire l'importanza storica del Rally della Valle d'Aosta; rediffusion des chaînes télévisées francophones et utilisation de la langue française et des langues minoritaires valdôtaines dans les médias; approvazione delle modifiche al regolamento relativo ai requisiti igienico-sanitari delle attività di somministrazione di alimenti; finanziamento di lavori di efficientamento energetico di edifici pubblici; intendimenti per la fruizione al pubblico del Castello di Aymavilles; piano di azioni per fronteggiare l'emergenza economica previsto dall'articolo 5 della legge regionale 11/2020; adozione nella nostra regione di un progetto che prevede l'utilizzo di un braccialetto elettronico di collegamento tra paziente Covid e medico; interventi dell'Amministrazione regionale per l'adozione da parte di tutti i Comuni della prima variante sostanziale al Piano regolatore generale; liquidazione degli aiuti alla monticazione a favore delle aziende agricole; ripristino delle macchine erogatrici del ticket numerico all'ingresso del Centro prelievi dell'ospedale Parini; procedura di decadenza di un contratto di edilizia residenziale pubblica ai sensi della legge regionale 3/2013 in materia di politiche abitative; concessione delle misure di compensazione per l'eradicazione della rinotracheite bovina infettiva; sostenibilità economico-finanziaria degli interventi sulle tratte ferroviarie regionali; utilizzo a fini turistici e museali dell'immobile rurale denominato "Grandze" presso il Castello di Aymavilles; segnalazioni riguardanti i servizi sociali dell'Amministrazione regionale; servizio di taxi-bus per il trasporto di alunni; bonifica dell'area sita in via Lavoratori Vittime del Col du Mont ad Aosta.

Cinque sono invece le interpellanze depositate dal gruppo Pour l'Autonomie: piano di intervento per la gestione del lupo a garanzia della sanità e della sicurezza pubblica; aggiornamento dei piani di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; avvio di concorsi per dirigenti regionali; priorità degli interventi di proroga delle concessioni idroelettriche valdostane nei lavori della costituenda Commissione paritetica; riattivazione della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier.

Infine, il Consiglio discuterà sei mozioni a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: una è volta a introdurre una modifica legislativa per colmare i disallineamenti dei documenti catastali relativi allo stato legittimo degli immobili; cinque sono state rinviate dalla scorsa adunanza (organizzazione di un programma di sopralluogo per verificare lo stato di abbandono di alcuni immobili di VdA Structure; inclusione dell'ingresso all'Area Megalitica nel biglietto cumulativo per la visita ai siti archeologici della città di Aosta; posizionamento dell'indicazione "Parco Naturale Mont Avic" sui cartelli autostradali delle uscite di Verrès e Pont-Saint-Martin; avvio di un'interlocuzione con il Ministero della giustizia per assicurare alla regione un dirigente penitenziario a tempo pieno e in pianta stabile presso la casa circondariale di Brissogne; realizzazione di indagini sul personale del comparto sanità volto a rilevare il benessere organizzativo e la condivisione del sistema di valutazione).

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

MM

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Comunicato n° 42 del 25 gennaio 2021
Iscritti tre oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocato mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio 2021, è stato integrato da tre oggetti.

Due sono interrogazioni a risposta immediata: la prima, a firma del gruppo Pour l'Autonomie, chiede notizie in merito alla futura collocazione delle associazioni sportive che svolgono attività al Palaindoor Massimo Acerbi di Aosta a seguito della chiusura dell'impianto per la realizzazione di lavori; la seconda, presentata dal gruppo Lega VdA, chiede garanzie, nella finestra temporale di efficacia, della somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid-19 a coloro che hanno già effettuato la prima dose.

Il terzo punto iscritto è la prima tranche di proposte di modifica del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale approvate all'unanimità dalla Commissione per il Regolamento nella riunione del 20 gennaio.  

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 51 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 SC

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Comunicato n° 45 del 27 gennaio 2021
La Giornata della Memoria celebrata in Consiglio Valle

In apertura dei lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 27, e domani, giovedì 28 gennaio 2021, il Consiglio Valle ha celebrato la Giornata della Memoria in ricordo del 27 gennaio 1945, data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz.

«La giornata è stata istituita con la legge 211 del 2000 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e tutti coloro che sono stati discriminati dal regime nazi-fascista perché considerati diversi - ha detto il Presidente dell'Assemblea regionale, Alberto Bertin -. Oltre alla persecuzione ebraica, nel mirino del regime vi erano i Rom, gli omosessuali, i disabili. Ma c'erano anche tutti quelli che la pensavano diversamente: gli antifascisti che si opponevano al regime per motivi politici. Oggi, sempre secondo lo spirito della legge del 2000, ricordiamo anche i giusti. Coloro che hanno aiutato i perseguitati, anche a costo della loro vita. Perché è proprio questa legge che ci ricorda che insieme alla memoria dobbiamo coltivare il senso dell'agire, la capacità di non distogliere lo sguardo di fronte alle tante discriminazioni che incontriamo, anche nella nostra vita quotidiana.»

«La situazione che stiamo vivendo ci impedisce di realizzare molte delle iniziative che negli scorsi anni hanno accompagnato questa ricorrenza - ha aggiunto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -: il desiderio di confronto e condivisione, in particolare con il coinvolgimento delle scuole, si scontrano con l’impossibilità di organizzare occasioni di incontro dal vivo, di vicinanza. Ma quello di ricordare è un nostro compito fondamentale, ancora di più in questi tempi frenetici e concentrati sull’oggi. Vogliamo quindi che anche in quest’Aula, a nome del Governo regionale, questo ricordo rimanga vivo e forte: rendiamo omaggio a tutti coloro che sono stati perseguitati per la propria appartenenza, per la loro essenza, per le loro idee. La Shoah, le leggi razziali e le deportazioni hanno scritto una delle pagine più tristi della nostra storia come cittadini europei. È giusto e necessario, quindi, concentrarsi sulla memoria. Tutti noi che veniamo eletti abbiamo il compito di consegnare alle nuove generazioni i racconti e le testimonianze di ciò che è stato, perché tutto non si ripeta. Oltre ai cinici revisionismi, la memoria ha un altro nemico: il tempo frenetico, che ci fa inseguire la quotidianità e ci fa perdere il senso del tempo stesso. Anche per questo è giusto fermarci, riflettere.»


SC

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Comunicato n° 46 del 27 gennaio 2021
Interrogazione a risposta immediata sul futuro del Palaindoor di Aosta

 

Nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, con un'interrogazione a risposta immediata, il gruppo Pour l'Autonomie ha chiesto notizie sul Palaindoor Massimo Acerbi di Aosta.

In particolare, il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «il destino della struttura, su cui bisogna intervenire perché manca il certificato di prevenzione incendi, ha generato grande preoccupazione nel mondo dello sport. Infatti, il Comune di Aosta, a fine dicembre 2020, quando è scaduta la concessione in uso al CONI attraverso la società Sport & Salute, ha prorogato le date del rilascio al 31 marzo 2021, autorizzando ad aprire solo alle attività che non hanno trovato una nuova collocazione. Chiediamo quindi quale sarà la futura collocazione del Circolo tennis Aosta, della palestra di arrampicata sportiva, della sede della Disval, della palestra di pugilato e del modulo che ospita l'ambulatorio di medicina sportiva dell'USL

L'Assessore al turismo e sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «Il Palaindoor, realizzato dalla Regione, è stato ceduto al Comune di Aosta da diversi anni; essendo però una realtà importante nell'ambito dell'offerta sportiva regionale, abbiamo comunque ritenuto doveroso capire cosa stesse capitando, quali soluzioni fossero state prospettate. Per la palestra di arrampicata, l'unica struttura indoor alternativa è quella della caserma Cesare Battisti e abbiamo notizia che il Comune di Aosta si stia muovendo in questo senso in accordo con l'Esercito; per il Circolo del tennis gli agonisti saranno dislocati per le ore necessarie agli allenamenti nella struttura di piazza Mazzini ad Aosta. Il pugilato trova collocazione presso il palaghiaccio, in una zona adibita a palestra e a breve è previsto il trasloco del ring e delle strutture accessorie. Più delicata la situazione della Disval: nel 2020 è stato avviato il recupero della Salle de gymnastique di piazza della Repubblica; le autorizzazioni sono state rilasciate e auspichiamo l'inizio dei lavori in primavera. Al momento comunque la sede della Disval non è stata ricollocata

Passando poi a trattare la situazione dell'ambulatorio di medicina sportiva dell'USL, l'Assessore Guichardaz, rispondendo per conto dell'Assessore alla sanità, ha comunicato: «L'USL non ha ancora ricevuto comunicazione dal Comune; pur non avendo chiari i tempi, si è comunque attivata per verificare una ricollocazione presso una delle sedi territoriali; in caso di esito negativo, si attiverà per reperire una soluzione esterna, anche eventualmente a titolo oneroso

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha osservato: «Data l'importanza del Palaindoor, è giusto che questo percorso venga seguito con attenzione dall'Amministrazione regionale. Rimangono diverse perplessità, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni trovate per il tennis e l'arrampicata. Anche per questo, continueremo a monitorare e lavorare a questo dossier

 

MM

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Comunicato n° 47 del 27 gennaio 2021
Interrogazione a risposta immediata sui vaccini anti Covid-19

 

 Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, ha voluto sapere dall'Assessore alla sanità se è in grado di garantire, nella finestra temporale di efficacia, la somministrazione della seconda dose vaccinale a tutti coloro che hanno già effettuato la prima dose.

Il Capogruppo Andrea Manfrin, nel richiamare la riduzione della distribuzione di dosi vaccinali all'Italia da parte di Pfizer, ha detto: «Per la prima vaccinazione sono state inoculate dosi a 3600 persone: da quello che sappiamo sono rimaste soltanto 870 dosi per la seconda vaccinazione, che deve essere effettuata fra il 21° e il 41° giorno dalla prima. Rispetto alle indicazioni ministeriali di mettere da parte il 33% delle scorte, è evidente che i numeri non tornano. Chiediamo all'Assessore di fare chiarezza perché la preoccupazione è alta: la mancanza delle dosi necessarie per la seconda vaccinazione renderà inutile la prima.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Le raccomandazioni del Commissario Arcuri di mantenere il 30% di dosi sono arrivate in ritardo, come al solito, quando il problema era ormai conclamato. Siamo comunque riusciti a mettere da parte il 30%, a cui si sommano 1170 dosi pervenute il 26 gennaio e quelle che arriveranno a inizio febbraio: queste dosi consentiranno di garantire ai soggetti che hanno già ricevuto la prima dose i richiami della vaccinazione entro i tempi raccomandati dalle aziende farmaceutiche. Inoltre, secondo quanto comunicato dall'USL, l'Azienda sarà in grado di riprendere le somministrazioni secondo la programmazione sospesa a metà gennaio.»

Il Consigliere Manfrin ha evidenziato che «i numeri parlano chiaro: se i vaccinati sono 3600 e le dosi rimaste sono 870, alle quali si aggiungono le 1170 di cui parla l'Assessore, evidentemente non riusciremo a coprire tutti i richiami. Chiedo all'Assessore di fare luce con chi gli fornisce i dati per arrivare a dare certezze e sicurezze a chi è stato già vaccinato per la prima dose.»

 

SC

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Comunicato n° 48 del 27 gennaio 2021
Approvato un disegno di legge in materia di Avvocatura regionale

 

Nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, come convenuto in Conferenza dei Capigruppo, è stato iscritto in via d'urgenza il disegno di legge che modifica la disciplina in materia di Avvocatura regionale.

Illustrato in Aula dal Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò, il testo, che si compone di 11 articoli, è stato approvato all'unanimità.

«Il disegno di legge, sul quale la Commissione ha prodotto un nuovo testo dopo gli approfondimenti con il dirigente dell'Avvocatura regionale, il Presidente della Regione e il Presidente dell'Ordine degli Avvocati - ha detto Antonino Malacrinò -, si è reso necessario per armonizzare la legislazione regionale n. 6 del 2011 alle norme statali vigenti, in particolare a quanto previsto dall’articolo 23 della legge professionale forense che disciplina la figura degli Avvocati degli enti pubblici, con riguardo alla piena autonomia e al trattamento economico conseguente.»

Per il Vicepresidente del Consiglio Paolo Sammaritani (Lega VdA), «è una legge giusta: è un modo per far sì che anche gli uffici dell'Avvocatura regionale, che hanno una funzione importantissima nella gestione del contenzioso, siano adeguati al ruolo e alle normative statali. L'efficienza dell'Amministrazione è anche efficienza degli organi che la difendono nei contenziosi giurisdizionali.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha evidenziato che «questa legge va in una direzione ben chiara: cercare di creare della meritocrazia all'interno dell'Amministrazione. È una strada che dobbiamo percorrere in tutti i rami della PA per renderla maggiormente efficiente.»

Per il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, «questo testo fa chiarezza e dà il giusto merito al lavoro che svolge l'Avvocatura nella gestione dei contenziosi. Una struttura che permette, per altro, importanti economie alla Regione.»

 
 
SC

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Comunicato n° 49 del 27 gennaio 2021
Interrogazione sulla costituzione di parte civile della Regione in un procedimento penale

 

Ponendo un'interrogazione nella seduta del 27 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie in merito alla costituzione di parte civile della Regione in un procedimento penale in materia di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale instaurato dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di un cittadino valdostano.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha innanzitutto premesso: «Questa interrogazione riguarda una vicenda che conferma, con straordinaria coincidenza con la celebrazione della Giornata della Memoria, come sia compito quotidiano delle Istituzioni e di tutti i cittadini ricordare gli orrori del ventesimo secolo e ciò tanto più che la Valle d’Aosta è stata insignita nel 1971 della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana

Entrando nel merito dell'iniziativa, il Presidente Lavevaz, riportando quanto comunicato dall'Avvocatura regionale, ha riferito: «Il reato contestato è previsto dall’articolo 604 bis del Codice Penale su “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”, la cui ratio è il rispetto della dignità umana e soprattutto del principio di uguaglianza etnica, razziale e religiosa. Si ravvisa quindi l’esigenza di tutela contro azioni discriminatorie fondate sulla razza, l’origine etnica o la religione di ciascun individuo. Nel caso che stiamo trattando, è contestata, inoltre, l’aggravante del negazionismo

«La costituzione di parte civile della Regione - ha specificato il Presidente della Regione - trova il suo fondamento, come risulta dalla deliberazione della Giunta n. 1334/2020, nella circostanza che le condotte contestate all’imputato ledono, oltre all’ordine pubblico e il diritto costituzionale all’eguaglianza, anche i valori antinazisti e antifascisti che permeano la storia, la cultura e la collettività valdostana, tutelati dalla Regione in quanto ente esponenziale della comunità locale, anch’essa colpita a suo tempo dalle deportazioni naziste. Sono valori fatti oggetto di specifica tutela anche penale, e fanno parte della storia e della cultura della collettività, a prescindere da ogni colore politico e dall’orientamento politico di ogni governo, nazionale o regionale che sia

«Nel caso specifico - ha concluso il Presidente Lavevaz -, all’udienza del 10 dicembre scorso è stata ammessa la costituzione di parte civile della Regione. Il dibattimento è appena iniziato e l’esito dell’azione della Regione nel procedimento costituirà una statuizione civile della sentenza che sarà pronunciata all’esito del dibattimento

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha replicato: «Il tema è estremamente delicato, oltre che importante, a maggior ragione in una ricorrenza come quella di oggi. È un campo minato, ma è la Giunta che ci si è voluta inoltrare, perché non dovrebbe fare politica in questo modo. Anche tutti i 74 Comuni valdostani tutelano i valori dell'antifascismo: allora anche loro avrebbero dovuto costituirsi parte civile. Quando non c'è lesione diretta dei diritti del soggetto pubblico, sarebbe bene che questi diritti siano tutelati da altri enti esponenziali, ma non da un organo politico di rappresentanza, perché qui il diritto tutelato è la personalità dello Stato. La Giunta a mio avviso avrebbe dovuto astenersi dal costituirsi parte civile in questo tipo di processo: non è il suo compito. Non è stato opportuno nemmeno sprecare le energie dell'Avvocatura regionale per una fattispecie che tratta il reato di opinione, altro tema estremamente delicato

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

MM

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Comunicato n° 50 del 27 gennaio 2021
Interrogazione su iniziative nel campo dell'idrogeno verde

 

Ponendo un'interrogazione nella seduta del 27 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie in merito all'accordo di collaborazione tra SNAM e CVA, sottoscritto il 22 ottobre 2020, per l'avvio di iniziative congiunte nel campo dell'idrogeno verde e di progetti finalizzati a favorire la transizione energetica in Valle d'Aosta.

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, richiamando l'ordine del giorno approvato dal Consiglio Valle a dicembre 2018 per addivenire all'obiettivo "fossil fuel free" entro il 2040, ha riferito che «l'accordo tra SNAM e CVA prevede di dare avvio al progetto di decarbonizzazione del settore energetico della Valle d'Aosta attraverso la ricerca di soluzioni per lo stoccaggio dedicato a impianti di generazione elettrica, per la mobilità su ferro e su gomma alimentate a idrogeno, la decarbonizzazione di processi industriali ad alta intensità termica, per lo sviluppo di comunità energetiche locali tramite l'utilizzo di idrogeno. Nell’ambito della partnership, CVA avrà un ruolo chiave nella fornitura di energia rinnovabile, nella fornitura di servizi energetici e nell’interlocuzione con stakeholder istituzionali, mentre SNAM sarà importante nella collaborazione per lo sviluppo di infrastrutture per la produzione, il trasporto, lo stoccaggio e il rifornimento di idrogeno. CVA e SNAM procederanno congiuntamente alla realizzazione e all’analisi di studi di fattibilità, studi di progettazione e di ingegneria, comprese le infrastrutture tecnologiche che consentono l'utilizzo dell'idrogeno (ad esempio stazioni di rifornimento, compressori, stoccaggio). Le attività saranno portate avanti da una governance formata da comitati direttivi e da tavoli di lavoro.»

«Allo stato attuale - ha proseguito l'Assessore - è stato dato il via ai tavoli di lavoro ed è stata definita la composizione della squadra trasversale alle due società che si occuperà di sviluppare i piani. Il progetto è in fase iniziale, ma sono già state effettuate alcune riunioni operative di approfondimento delle attività. La tabella di marcia del progetto, che vede coinvolta CVA Spa nella fase di definizione dei contenuti, sarà a breve presentata alla Commissione consiliare competente in quanto soggetto espressione del territorio in grado di giocare un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione. A breve porterò all’attenzione della Giunta un Protocollo d’intesa per disciplinare la collaborazione tra Regione e CVA, al fine di individuare nuovi modelli di sviluppo di attività economiche e del settore della ricerca e innovazione in ambito energetico e green, oltre che per costruire percorsi formativi per i giovani volti a creare figure professionali di cui il mercato di questi settori ha bisogno.»

Il Consigliere Simone Perron, nella replica, ha osservato come «il Consiglio si sia impegnato, nel dicembre 2018, al raggiungimento dell'obiettivo "fossil fuel free" entro il 2040. L'idrogeno sta tornando alla ribalta e ha delle potenzialità in settori dove è difficile abbattere le emissioni, come nella mobilità e nei trasporti pesanti, anche su rotaia. Noi riteniamo che questa scelta sarà vincente per la Valle d'Aosta perché abbiamo acqua e elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Abbiamo inoltre aree adattabili allo sviluppo di una nuova filiera industriale, come l'ex area Tecdis a Châtillon. L'ambientalismo calato dall'alto non funziona: dobbiamo mettere lo sviluppo industriale dei territori in parallelo con gli obiettivi ambientali. Questo settore potrebbe anche promuovere formazione e ricerca verso cui indirizzare i nostri giovani. Il tema ambientale non è appannaggio solo di una visione di sinistra, come la decrescita felice: dobbiamo declinare lo sviluppo della Valle puntando a un futuro ecologicamente sostenibile che possa al contempo valorizzare i nostri territori.»

 

SC

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Comunicato n° 51 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sulla pianificazione dell'area "Porta Sud"

 

Nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, l'area "Porta Sud" di Aosta è tornata all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«I precedenti Governi regionali - ha ricordato il Consigliere Luca Distort - hanno avviato interlocuzioni con l'Amministrazione di Aosta, finalizzate alla salvaguardia del ruolo strategico che questa zona riveste per il territorio urbano e le aree a contatto. L'attuale Giunta ha preso contatti con il Comune di Aosta? Ci chiediamo poi quali siano, attualmente, gli intendimenti e gli obiettivi relativi alle prospettive di trasformazione urbanistica dell'area, di cui la Regione è proprietaria; quali i tempi e quali le modalità.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha ricordato che «l'Accordo di programma sottoscritto nel 1997 tra Regione e Comune per la bonifica delle aree ex-industriali e la riqualificazione urbanistica è stato aggiornato nel 2011 e ha portato alla realizzazione del parcheggio pluripiano De la Ville e dell'arteria di via Vittime del Col du Mont. A ottobre 2019, si è tenuta l'ultima riunione del Comitato di sorveglianza sull'esecuzione dell'Accordo di programma: in quell'occasione la Regione ha ritenuto che non fosse più attuale la realizzazione del Palazzo regionale in quella zona, chiedendo una riconsiderazione degli obiettivi dell'accordo stesso. La crisi politica in Regione e l'emergenza sanitaria non hanno poi consentito di dare corso a ulteriori riunioni dopo l'ottobre 2019. Con il Comune di Aosta, che rimane comunque parte attiva nell'accordo in quanto soggetto con competenza primaria riguardo alla programmazione urbanistica, non sono ancora state riavviate, in via ufficiale, interlocuzioni. Sono tuttavia in corso confronti su tutti i temi che riguardano trasversalmente le due amministrazioni e vi è l'intenzione di convocare una nuova riunione del Comitato di vigilanza. Crediamo necessario chiudere l'Accordo precedente e avviare una fase di riconsiderazione del Piano regolatore generale, nella consapevolezza che l'area rappresenti un asse di intervento strategico non solo per il futuro assetto urbanistico della città ma per l'intera regione. I temi su cui è necessario decidere sono diversi e riguardano principalmente le destinazioni dell'area e la sua eventuale penetrabilità rispetto ai flussi autostradali, il piano regionale dei trasporti rispetto al quale l'area è nodo centrale per la mobilità, il futuro della ferrovia, la valorizzazione turistica grazie alla presenza della stazione della cabinovia Aosta-Pila verso Cogne, il miglioramento del nodo viario del Pont Suaz. In tali ambiti, le due amministrazioni dovranno confrontarsi con tutti i portatori di interesse in un'ottica sinergica di sviluppo programmatico di ampio respiro.»

Il Consigliere Distort si è detto confortato perché l'Assessore ha convenuto «sull'importanza strategica e sulle potenzialità dell'area. Se non si porta avanti questo progetto si fallisce dal punto di vista urbanistico ma soprattutto dal punto di vista politico, a scapito dei cittadini. Qui si gioca un'opportunità epocale per la città di Aosta e per il territorio circostante, perché questo è un intervento che si colloca nella filosofia della rigenerazione dell'intero tessuto urbano. Il ruolo di una governance si misura proprio nella sua capacità di tessere relazioni di dialogo. Tuttavia, non sono soddisfatto sulle risposte ai quesiti perché l'Assessore non ha evidenziato alcuna risposta a quanto richiesto e non ho avuto nessuna certezza del come si definirà una visione di trasformazione: capisco che non siano inquadrati i termini, la visione e gli obiettivi progettuali, tuttavia la modalità deve essere chiara fin da ora. Suggerisco di coinvolgere la terza Commissione consiliare per riprendere il colloquio con tutte le categorie interessate. Bisogna compiere tutti i passi nel più breve tempo possibile e al più alto livello.»

 

SC

 

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Comunicato n° 52 del 27 gennaio 2021
Interpellation sur la gestion du loup en Vallée d'Aoste

 

L’adoption d’un plan d’action pour la gestion du loup a fait l'objet d'une interpellation présentée au cours de la séance du Conseil du 27 janvier 2021 par le groupe Pour l'Autonomie.

En rappelant les épisodes récents de la présence du loup à la périphérie d'Aoste et près des habitations dans différentes communes, le Conseiller Augusto Rollandin a voulu faire le point sur la situation, demandant «quelle est la stratégie envisagée pour limiter la présence de loups dans les centres habités. Un plan d’intervention spécifique sera-t-il adopté? Une campagne de communication est-elle prévue sur les risques et les attitudes à adopter pour éviter des problèmes à la population?»

L'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Davide Sapinet, a répondu: «Nous comprenons l’inquiétude des citoyens, mais il faut tenir compte du fait que nous vivons une situation commune à toutes les régions où le loup est présent. Ce phénomène est l’un des sujets que j’ai abordés dès le début de mon mandat avec les structures compétentes de l'Assessorat et du Corps forestier. Les raisons des observations rapprochées de ces dernières semaines sont principalement deux: la première, due au nombre de loups sur notre territoire, environ 70/80; l’autre raison est due aux jeunes loups qui commencent à chercher un nouveau territoire où s’installer.»

«Il est de notre devoir - a ajouté l'Assesseur Sapinet - de garantir les actions nécessaires non seulement à la sécurité, mais aussi à la sérénité de toute la population. La situation est constamment surveillée: par exemple, je me suis rendu récemment à Arvier afin de vérifier avec les techniciens un épisode de rapprochement; plus en général, je tiens à garantir l'attention de la part de toutes les stations forestières de la région. La semaine dernière un chien a été attaqué à Cogne

«En Vallée d’Aoste est déjà présente, de fait, une stratégie opérationnelle pour la gestion de ces loups, qui sont définis "confidents": la surveillance par le Corps forestier est immédiate, afin de déterminer si et comment intervenir; des mesures préventives (par exemple, l’élimination de sources alimentaires) doivent être appliquées, et éventuellement, des mesures dissuasives. Je tiens à souligner que ceux qui ont l’occasion de documenter des loups doivent s’adresser au numéro 1515

L'Assesseur Sapinet a souligné: «Il est important un changement de perspective sur l’espèce loup non seulement comme animal à protéger mais aussi comme espèce à gérer. Dans cette perspective, la table technique avec les représentants des collectivités locales sera rendue de nouveau opérationnelle. Je partage l'importance de la communication, qui est l’un des principaux objectifs du projet Life Wolfalps-EU, dont la Vallée d’Aoste est partenaire; une action spécifique dans ce domaine est prévue dès cette année. Enfin, je voudrais profiter de l’occasion pour dire que nous abordons également cette question en ce qui concerne les dommages causés au secteur agricole: en effet, un programme d’expérimentation est en cours d’élaboration en collaboration avec l'AREV et l'Institut agricole régional

Dans sa réplique, le Conseiller Rollandin a affirmé «l'importance de l'approbation d'une loi régionale, analogue à celle de Trento et Bozen, qui puisse représenter un point de repère afin d'intervenir. En effet, notre groupe a l'intention de présenter un projet de loi, puisqu'il est essentiel de protéger l'activité de l'agriculture, en indemnisant tout d'abord les dommages subis, et rassurer nos concitoyens.  La présence des loups inquiète et risque de compromettre également le tourisme. Il faut trouver une solution

 

MM

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Comunicato n° 53 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sul Rally della Valle d'Aosta

 

La riorganizzazione del Rally della Valle d'Aosta, la cui ultima edizione risale al 2012, è stata affrontata il 27 gennaio 2021 con un'interpellanza iscritta all'ordine del giorno del Consiglio dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod nell'illustrazione ha rappresentato: «Un crescente gruppo di appassionati sta cercando di far rinascere questa grande manifestazione automobilistica, che ha sempre avuto importanti riflessi turistici e promozionali, ma al momento, nonostante le criticità sollevate, la Federazione ha calendarizzato il Rally della Valle al 28 marzo 2021. Da parte dell'Amministrazione regionale c'è l'intenzione di riproporre questo evento? Teniamo conto che si parla della partecipazione di più di un centinaio di equipaggi, coinvolgendo circa 700 persone, solo considerando equipaggi e addetti ai lavori, ipotizzando uno svolgimento a porte chiuse. Se invece il Rally si tenesse normalmente, come ci auguriamo tutti, ci sarebbe un gran seguito di tifosi e appassionati, dando un bel segnale di ripartenza. Vorremmo sapere dall'Assessore se pensa di collaborare con gli organizzatori, interfacciandosi direttamente con la Federazione nazionale (ACI Sport) per evidenziare la sproporzionalità delle 15 gare organizzate in Piemonte rispetto a una sola nella nostra regione e per cercare soluzioni alternative, garantendo una migliore collocazione della competizione nel calendario nazionale rally 2021

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha concordato «sull'importanza di questo appuntamento dal trascorso importante, che continua ad affascinare. Lo stop di questi ultimi anni è dovuto alla mancanza di fondi, non da parte dell'Amministrazione regionale, che ha sempre garantito il proprio contributo, riconoscendo al Rally un ruolo di primo piano, anche dal punto di vista promozionale, ma immagino da parte di altri partner e sponsor. La Regione per le ultime tre edizioni ha contribuito con circa 45 mila euro di finanziamento, pari al 25% delle spese ammissibili. La scorsa settimana ho avuto un incontro in vista dell'organizzazione del 43° Rally, con circa 100 equipaggi, e della prima edizione di un Rally historique, per cui correrebbero circa 50 equipaggi. Confermo che le date assegnate da ACI sarebbero il 27 e 28 marzo prossimi. È di nostro interesse il sostegno fattivo, economico, logistico e promozionale alla manifestazione, di cui auspichiamo la concretizzazione; non solo, speriamo che il Rally della Valle d'Aosta torni ad essere riproposto negli anni e che possa ritornare ad essere un appuntamento di calendario

Per quanto riguarda specificamente la data di svolgimento, l'Assessore Guichardaz ha spiegato: «Ci è stato riferito che quest'anno il Rally, essendo stato interrotto per una decina d'anni, purtroppo deve rifare una sorta di gavetta, deve cioè rientrare nel circuito ricominciando dal basso. Noi assicuriamo un'azione di moral suasion nei confronti della Federazione nazionale, ma è plausibile che per il 2021 non si potranno avere date alternative. Continueremo a seguire gli sviluppi, anche raccordandoci con gli organizzatori

Replicando, il Consigliere Brunod ha rimarcato: «Senza il sostegno degli enti pubblici, di numerosi sponsor e partner tecnici questo tipo di eventi non può avere corso: accolgo quindi con favore l'attenzione dimostrata dall'Assessore. Si potrebbero concordare con la Federazione date di recupero, in modo da valorizzare al meglio questa manifestazione

 

MM

 

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Comunicato n° 54 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sui piani di vendita degli alloggi di ERP

 

I piani di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono stati l'argomento dell'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie.

«C'è la necessità di fare chiarezza sul settore dell'edilizia residenziale pubblica e sull'azienda che avevamo avviato verso una pratica di efficacia operativa ma che al momento desta perplessità -  ha sottolineato il Consigliere Mauro Baccega -. Tenuto conto dell’importante numero di immobili che l’ARER si trova a gestire a seguito del trasferimento di tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, mi chiedo quanti alloggi di ERP siano stati alienati rispettivamente dall’ARER e dal Comune di Aosta nel 2019 e nel 2020; quale importo sia stato complessivamente incassato e quali interventi di ristrutturazione realizzati con le risorse ricavate dai piani di vendita. Quanti e quali sono gli alloggi ancora disponibili per l’alienazione rispetto ai piani di vendita approvati? C'è l'intenzione di provvedere a un loro aggiornamento? Siamo preoccupati perché il rapporto tra ARER e utenza sembra essere difficile, i piani vendita sono scaduti, il sito internet non è aggiornato: chiedo all'Assessore che intervenga sul nuovo Consiglio di amministrazione.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha premesso: «L'ARER non è nato ieri e molti problemi sono stati ereditati. Credo corretto e giusto aspettare che il nuovo Consiglio di amministrazione diventi completamente operativo, prima di fare valutazioni di merito.» Ha quindi dettagliato la risposta ai quesiti posti: «Il piano delle vendite ARER è stato adottato dal CdA a marzo 2014 e quindi approvato dalla Giunta regionale a maggio 2014: nel 2019 sono stati venduti sei alloggi, di cui cinque ad Aosta e uno a Courmayeur; l'ARER ha incassato 630 mila euro e i ricavati sono stati reinvestiti in manutenzioni straordinarie in alloggi siti ad Aosta, Chambave, Châtillon, Verrès, Champdepraz e Pont-Saint-Martin. Il piano è scaduto nel 2019 e nel 2020 non è stata effettuata alcuna vendita.  Il piano di vendita del Comune di Aosta, scaduto nel 2019, è stato approvato dal Consiglio comunale a febbraio 2014 e dalla Giunta regionale a maggio 2014: nel 2019 sono stati venduti tre alloggi, mentre una quarta unità abitativa è stata venduta nel 2020 in via del tutto eccezionale in quanto non è stato possibile perfezionare l'atto nel 2019. Il Comune di Aosta ha incassato 364 mila euro: tutti i fondi sono ancora a disposizione e saranno trasferiti all'ARER. Visto che i piani di vendita sono scaduti, gli alloggi rimasti non possono in ogni caso essere oggetto di compravendita fino all'approvazione di un eventuale nuovo piano di vendita. Nel complesso, a fronte di un piano ARER composto da 268 alloggi ne sono stati di fatto venduti 22, mentre il piano di vendita del Comune di Aosta era costituito da 477 alloggi e ne sono stati venduti 30: alla luce di questi dati, un eventuale piano di vendita dovrà essere oggetto di un'attenta valutazione.»

Il Consigliere Mauro Baccega, nella replica, ha sostenuto: «I dati confermano che un nuovo piano vendita non ha ragione di essere aggiornato e, vista la forte richiesta e la mancanza di alloggi, le unità immobiliari che si renderanno disponibili potranno quindi essere assegnate alla graduatoria del bando. Non era nostra intenzione attribuire delle responsabilità al neo Consiglio di amministrazione dell'ARER, ma credo che due anni di mancata attenzione non abbiano prodotto i risultati attesi. Sarebbe opportuno dare delle indicazioni precise al CdA, sia riguardo all'assegnazione del quarto lotto di posti auto, sia sulle richieste di interventi di ristrutturazione negli alloggi, che vanno evase. Bisogna dare al nuovo CdA la motivazione per una svolta più incisiva rispetto a un percorso che potrà essere d'aiuto alla cittadinanza, soprattutto in questo momento in cui la pandemia ha creato nuove difficoltà economiche e sociali.»

 

SC

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Comunicato n° 55 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sulla carenza di personale nelle Commissioni medico-collegiali

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 21 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste è tornato ad affrontare la questione delle Commissioni medico-collegiali per l'accertamento delle invalidità civili, ciechi civili e sordomuti, handicap ai sensi della legge 104/1992 e disabilità ai fini dell'inserimento lavorativo.

«Per il funzionamento delle previste 10 Commissioni, il personale addetto alla segreteria risulterebbe essere di sole due unità, con una mole di lavoro davvero ingente - ha rappresentato il Consigliere Nicoletta Spelgatti -. Come si intende risolvere questa carenza di personale? L'Assessorato sta concretizzando gli impegni assunti in occasione di una nostra precedente interpellanza sulla questione delle Commissioni?» 

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, condividendo «l'importanza delle Commissioni e l'esigenza di risolvere questa problematica che purtroppo si protrae, a discapito di categorie fragili», ha evidenziato: «La carenza di personale riguarda gran parte delle strutture regionali ed è un fatto che impone un meccanismo diverso nelle assunzioni della pubblica Amministrazione: stiamo tirando una coperta troppo corta. L'Ufficio invalidi è sotto organico, la situazione, aggravatasi nelle ultime settimane, è molto complessa. Sono fiducioso nel programma di assunzioni approvato dalla Giunta regionale, purché la ripartizione tenga conto dei carichi di lavoro e non solo degli organici.  In questo senso, sarebbero auspicabili anche innovazioni per velocizzare i procedimenti, in un'ottica di miglioramento della risposta agli utenti.»

«Tengo a rimarcare l'impegno profuso dal personale - ha aggiunto l'Assessore Barmasse -: nonostante i mesi di fermo forzato, dal gennaio 2020 al 18 gennaio 2021, sono state comunque processate 4.535 pratiche, di cui 2.684 di sola invalidità, 1.677 della legge 104 sulla disabilità e 1.566 per la legge 68 sul reinserimento lavorativo. Per ovviare alle criticità, in questo momento occorre avviare procedure di mobilità interna, mentre a lungo termine bisogna pensare a concorsi di assunzione. Abbiamo provato a trasferire del personale amministrativo, ma la sostituzione non era possibile, mancando l'adeguata formazione. Infine, a completamento delle informazioni, comunico che sono stati designati da parte dell'USL i componenti delle Commissioni cecità e sordomutismo, e sono in corso le procedure di nomina. Per la ripresa delle visite in presenza sono stati individuati ambulatori sul territorio idonei al protocollo Covid.»

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, ha osservato: «È servita un'interpellanza perché le Commissioni ciechi e sordomuti, ferme da marzo 2019, venissero ricostituite in tempi brevi. Ma stiamo parlando di problemi seri: ci sono persone che non percepiscono le indennità dovute da tutti questi mesi. Non si può improvvisare una mobilità per personale non formato, ma il problema era già noto: possibile che nessuno abbia avviato dei concorsi o abbia pensato di procedere alla formazione adeguata? Ritengo necessaria una riflessione

 

MM

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Comunicato n° 56 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sul regolamento sui requisiti igienico-sanitari delle attività di somministrazione di alimenti

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sul regolamento contenente i requisiti igienico-sanitari delle attività di somministrazione di alimenti.

Il Consigliere Christian Ganis, richiamato il lavoro sinergico condotto da enti e operatori coinvolti per aggiornare il regolamento vigente, ha evidenziato: «Approvare in tempi brevi le modifiche al regolamento regionale n. 2/2007 permetterebbe, in fase di riapertura delle attività, di dare slancio a tutte quelle aziende del settore bar e ristorazione che sono state praticamente chiuse 6 mesi su 12 nel 2020. Con quali tempistiche la Giunta vuole procedere in questo senso?»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo di concerto con l'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha spiegato: «Allo studio dell'atto modificativo al Regolamento hanno partecipato sin da subito le strutture competenti dei due Assessorati, insieme con FIPE (Federazione italiana pubblici esercizi) e USL. Sul testo della revisione occorre fare qualche manutenzione, riscrivendo in toto alcune parti. E questa è una priorità di questa prima parte della Legislatura, al fine di evitare il protrarsi di problemi di interpretazione, oltre a intollerabili sperequazioni tra la nostra e le altre Regioni. Il testo di revisione già elaborato un paio di anni fa, connotato da estrema complessità, necessita di ulteriori approfondimenti per evitare inutili sovrabbondanti regolamentazioni che già caratterizzano il testo originale e creano confusione

«È ferma volontà di questi Assessorati - ha assicurato Jean-Pierre Guichardaz - trasmettere al più presto, già nelle prossime settimane, il testo rivisto e modificato al Dipartimento legislativo della Presidenza della Regione per l'avvio dell'iter e l'approdo in Consiglio regionale

Replicando, il Consigliere Ganis ha osservato: «Da novembre a oggi non avete trovato una soluzione, ma i tempi stringono e la gente ha bisogno di lavorare

 

MM

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Comunicato n° 57 del 27 gennaio 2021
Interpellanza sul piano di azioni per fronteggiare l'emergenza economica

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sul piano di azioni per fronteggiare l'emergenza economica previsto dall'articolo 5 della legge regionale n. 11/2020.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha dichiarato: «Il Governo regionale ad oggi non ha dato corso alla presentazione di alcun pacchetto di misure economiche; ha solo rimandato ogni decisione all'approvazione dell'assestamento del bilancio. Ci chiediamo allora quale sia l'agenda prospettata e le scadenze per l'esame dell'assestamento da parte della Commissione competente e del Consiglio regionale; se sia intenzione della Giunta regionale dar corso, e in che termini, al piano di azioni di cui alla legge regionale n. 11/2020; se vi siano state interlocuzioni con il Governo centrale o suoi rappresentanti in materia di ristori destinati alla Regione

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha risposto: «Il 21 gennaio, è stata fatta espressa richiesta nella Conferenza Stato-Regioni per 4,5 miliardi di ristori per il settore del turismo e dello sci: per la Valle d'Aosta, così come per le altre regioni alpine, l'attuale situazione è molto più grave della precedente perché sta coinvolgendo la stagione invernale. La legge 11 è impugnata, quindi sospesa: a livello di Consiglio non possiamo dare corso all'articolo 5, ferma restando la volontà di coinvolgere direttamente l'Aula sulle iniziative da porre in essere, così come si sta costantemente interloquendo con la seconda Commissione

L'Assessore Marzi ha quindi dettagliato le prossime scadenze: «Entro il 28 febbraio stiamo lavorando per l'approvazione del Documento di economia e finanza (DEFR), al cui interno verranno inseriti i primi interventi inerenti il Covid. In parallelo, stiamo lavorando al rendiconto 2020, da approvare entro il 30 aprile, così da avere a disposizione l'avanzo di amministrazione che risulta essere la fonte finanziaria alla quale attingere per poter iniettare nel tessuto economico valdostano i fondi necessari per far fronte alla crisi senza precedenti che la Valle d'Aosta sta incontrando. Questo processo, partito subito dopo l'approvazione del bilancio, permetterà di avere fondi disponibili nel minor tempo possibile

Replicando, il Vicecapogruppo Aggravi ha affermato: «L'Assessore è bravo a ripercorrere il passato, un po' meno a guardare il futuro. Il DEFR rischia di essere un esercizio di stile, invece speriamo che sia un documento concreto, di contenimento della situazione attuale. Riguardo alle richieste di ristoro, prendo atto del fatto che molto probabilmente valutazioni e speranze verranno meno, ma occorre seguire l'evolversi della crisi di Governo a livello nazionale. Il nostro gruppo sarà attento e vigile a far rispettare le date indicate dall'Assessore ed eventualmente dire la nostra

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono domani, giovedì 28 gennaio, alle ore 9.00.

 

MM

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Comunicato n° 58 del 28 gennaio 2021
Giornata della Memoria: il Consiglio regionale approva una risoluzione

 

In apertura della seduta consiliare del 28 gennaio 2021, facendo seguito alla ricorrenza della Giornata della Memoria, commemorata iniziando i lavori della mattinata di ieri, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi PCP, AV-SA, UV, VdA Unie e Pour l'Autonomie.

Il testo impegna il Consiglio Valle e la Giunta regionale a essere coralmente portavoce della necessità di restare vigili sui segnali in atto di revisionismo e negazionismo della Shoah, nonché attenti a una trasmissione dei valori democratici contro ogni forma di violenza e di persecuzione.

Il dibattito in Aula

«Vogliamo impegnare quest'Aula a non abbassare la guardia - ha sottolineato nell'illustrazione la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: ancora oggi, ci sono rigurgiti di antisemitismo e correnti di negazionismo dei drammi della Shoah, da combattere nel nome dei valori democratici e della verità storica. Vogliamo ricordare 17 milioni di morti tra ebrei, prigionieri di guerra, oppositori, omosessuali, zingari e gruppi religiosi. Vogliamo omaggiare il ricordo di persone come Ida Désandré e non dimenticare bambini come Ruggero e Raimondo Jona, prelevati con la forza mentre frequentavano la scuola per essere uccisi all'arrivo al campo. Non possiamo essere indifferenti. Il giorno della memoria ci chiama in causa per prendere posizione e agire per non far ripetere quei fatti disumani

Il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Mauro Baccega, ha evocato «una giornata simbolo, volta a ribadire l'esigenza del ricordo, la necessità che le Istituzioni e la società, per il tramite della scuola, devono porre in essere azioni affinché nulla di simile si ripeta. Voglio ricordare in particolare Carlo Guaramonti, Presidente dell'Associazione ex internati, per anni sempre in prima fila nelle commemorazioni; un alpino tutto d'un pezzo, testimone della prigionia nei lager. Ciò che è accaduto non si può cancellare, ma non si deve ripetere, né dai venti dell'estrema destra né da quelli dell'estrema sinistra. I popoli di tutto il mondo devono ricordare e impegnarsi

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha parlato del dovere «che tutti noi abbiamo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Adottando questa risoluzione, il Consiglio fa sentire la propria voce sulle pagine forse più tragiche della storia dell'umanità, sicuramente il capitolo più sanguinario del Novecento. Abbiamo il dovere di combattere i rigurgiti nazifascisti, eliminare quella zona grigia in cui xenofobia, razzismo e ignoranza si saldano. Occorre partire dalle scuole che sono il baluardo più forte contro il ritorno della barbarie e oscurantismo. È fondamentale conoscere, è necessario ricordare

Le Chef de groupe de VdA Unie, Corrado Jordan a affirmé: «Il faut condamner sans réserve l'intolérance, la haine, l'agression, motivées par les différences religieuses et ethniques. Le but de cette commémoration est de ne pas oublier ces moments dramatiques, en tant que valdôtains, italiens et européens afin que des évènements similaires ne puissent plus jamais se reproduire. Il faut s'engager afin que personne ne nie ces faits dramatiques. Faisons en sorte que les jeunes prennent conscience et puissent contribuer a bâtir une société de respect et de tolérance

Il Consigliere del PCP Andrea Padovani ha detto che «la Giornata della Memoria è il riconoscimento pubblico di una tragedia che coinvolge l'intera umanità e che nasce dalle radici malate del nazionalismo del primo Novecento. Nulla accadde per caso: tutto fu pianificato, frutto di una politica xenofoba che consegnò alla società civile il virus dell'odio. Oggi, venti di odio per i diversi spirano di nuovo, anche in Italia: dobbiamo quindi impegnarci ancora di più per tramandare la memoria, per formare quegli anticorpi che faranno sì che questo non accada mai più

Per il Consigliere Luca Distort, «una commemorazione non deve essere ritualismo ma serve per generare vigilanza in una società, basandosi sulla verità che ci insegna la filosofia della storia. La storia tende a ripetersi, ma con variabili che si inseriscono e cambiano gli scenari: uno studio recente sull'antisemitismo mostra quanto il fenomeno oggi sia di diretto appannaggio di ambienti della sinistra e di matrice islamista, anti Israele. Se vogliamo essere efficaci, nella celebrazione di oggi, dobbiamo rimanere vigilanti e avere una visione completa perché il pericolo espresso dall'antisemitismo è dietro l'angolo

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha rilevato «come la violenza sia sempre da condannare. Citare il sovranismo in relazione alla Shoah è sbagliato poiché è la stessa Costituzione a dire che la sovranità appartiene al popolo. Apprezzo che nella risoluzione si citi Primo Levi, una figura che in Valle d'Aosta non viene mai ricordata quando è il momento

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha sottolineato: «Fascismo, comunismo e nazismo vengono da una radice comune, quella dei totalitarismi, che sono i veri nemici di oggi. Trovare citato nel testo di questa tardiva risoluzione il solo intervento delle truppe sovietiche mi fa paura: sembra che per condannare un regime se ne esalti un altro. I regimi sono sempre dietro l'angolo, qualsiasi sia l'ideologia

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha osservato che «per una società civile ogni giorno deve essere il Giorno della Memoria: dobbiamo insegnare ai giovani a leggere gli eventi storici nella loro drammaticità affinché non si ripetano più. Ogni forma di xenofobia e di razzismo deve sempre essere combattuta con tutte le forze. Ciò che non è accettabile in alcuni interventi che ci hanno preceduti è il ragionamento di legare la difesa della Patria al fascismo e al razzismo

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nell'associarsi alla risoluzione, ha rilevato quanto «la memoria sia fondamentale, perché il retaggio della mentalità totalitaria è ancora viva e i germi del totalitarismo sono ancora presenti nel mondo. Basti pensare alla Cina. Ma bisogna anche guardare al futuro, perché ci sono nuovi totalitarismi all'orizzonte e sono caratterizzati dalla mancanza di libertà di pensiero

«In quanto firmatario, assicuro che in questa risoluzione non c'è volontà di distinguere il bene e il male - ha evidenziato il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Aurelio Marguerettaz -. Stiamo parlando di un evento storico e non possiamo fare considerazioni fuori luogo. Le commemorazioni non sono un esercizio retorico per parlarsi addosso, ma devono avere un obiettivo comune. La Giornata della Memoria serve per non banalizzare questi momenti, per spiegare che la prevaricazione dell'altro è da condannare, senza se e senza ma. Il terrore è terrore, la violenza è violenza: non è questione di fare tifoserie tra destra o sinistra. Ricordare è istruire. Non possiamo permettere ai nostri giovani di appassionarsi a modelli pericolosi. So che ad Amay Primo Levi viene ricordato dall'ANPI nel mese di settembre e non sarebbe da escludere la presenza di tutti i Consiglieri

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, nel ricordare la figura di suo papà «che accompagnava gli ebrei verso la Svizzera, verso la libertà che le leggi razziali di Mussolini avevano cancellato» ha evidenziato: «Non bisogna approfittare della Giornata della Memoria per dire degli orrori degli altri: la Shoah ha una sua particolarità assoluta, perché questo genocidio ha qualcosa di folle nella sua volontà di sterminio di un intero popolo. Oggi non si tratta di schierarsi da una parte o dall'altra, ma solo di schierarsi verso l'umanità alla quale noi tutti apparteniamo

Per l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, «il Giorno della Memoria è un simbolo che in questo luogo istituzionale e nel nostro ruolo istituzionale abbiamo il dovere di celebrare perché mai come in questo momento di crisi sociale ed economica questo simbolo è attuale. Questa tragedia è stata generata da uomini apparentemente normali: questo per ricordarci che il male non puzza e non ha le corna, il male si insinua nel corpo di una società quando è debole e mai come in questo momento tutto questo rischia di essere quanto mai attuale.»

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a remarqué: «Les Institutions ont le rôle nécessaire de transmettre aux nouvelles générations l'importance de ne pas oublier. Les extrémismes, de hier et d'aujourd'hui, ont une couleur, mais ce n'est pas la couleur le problème; la haine et la violence n'ont pas de couleur. Le débat politique parfois retombe dans une instrumentalisation qui n'est pas convenable: cette commémoration évoque la douleur et demande du respect. Je me réjouis de la grande sensibilité de la part de l'école dans la transmission des valeurs de la mémoire de ces faits.  Faisons en sorte que la Journée de la mémoire soit utile afin que les victimes de toute forme de totalitarisme actuel ne souffrent plus

 

SC-MM

 

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Comunicato n° 59 del 28 gennaio 2021
Interpellanza sulla liquidazione degli aiuti alla monticazione

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riproposto all'Aula la questione della liquidazione degli aiuti alla monticazione.

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni relative al mancato ricevimento del premio monticazione riferito all'anno 2020 da parte di aziende agricole che hanno sostenuto spese non indifferenti per mantenere questa importantissima pratica tradizionale - ha riferito il Consigliere Dino Planaz -. Ulteriori ritardi non sono accettabili: quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione regionale per provvedere alla liquidazione delle risorse alle aziende interessate? Spiace davvero che un premio così importante che doveva rilanciare la monticazione abbia di fatto causato solo problemi agli allevatori.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto: «Questo è il primo anno di erogazione di questo tipo di contributi e l’elaborazione dei dati per la determinazione dei premi è stata possibile solo a partire dalla conclusione del periodo di monticazione. L’analisi è stata particolarmente complessa a causa delle particolarità dell’organizzazione del settore zootecnico in Valle d’Aosta, che è caratterizzato da affide invernali e estive e da numerose compravendite. Gli uffici hanno quindi dovuto verificare oltre 33.000 movimentazioni, facendo spesso un’interpretazione puntuale delle diverse casistiche. In questo primo anno, le aziende che hanno fatto domanda di aiuto sono state 720, per oltre 13.600 capi. Nel corso del mese di dicembre sono state liquidate circa il 60% delle domande (429) per un ammontare superiore a 1.750.000 euro. Entro la fine di gennaio saranno liquidate ulteriori 120/150 domande arrivando a una liquidazione complessiva pari al 75/80%. Le restanti pratiche ammissibili saranno liquidate nel mese di febbraio

L'Assessore ha evidenziato che «non tutte le domande inoltrate sono ammissibili in quanto alcune aziende risultano non essere in possesso dei requisiti previsti: il più delle volte perché sono state richieste a premio anche delle bovine non produttive, o perché le bovine sono state monticate su pascoli non produttivi. Va detto che AREV, che ha raccolto le domande degli allevatori a maggio scorso, ha comunque inoltrato tutte le domande e gli uffici dell'Assessorato hanno svolto un lavoro davvero complesso in questi mesi, ponendo una grandissima attenzione a ogni singolo caso, in virtù anche di questo momento di grave crisi. Infine, comunico che per dare le giuste soluzioni alle aziende che non potranno usufruire di questo beneficio, l'Assessorato sta valutando la possibilità di introdurre una misura alternativa destinata alle aziende che pur non rientrando nell’aiuto alla monticazione hanno una gestione in linea con i principi della misura in questione

Il Consigliere Planaz ha replicato che «se si mette in piedi un premio per un'annualità dovrebbe essere liquidato entro la fine dell'annualità. Ho sentito parlare di rinnovamento, ma per ora sono solo annunci: il mondo agricolo non ha bisogno di questo, ha bisogno di risposte concrete oltre che di snellimento delle pratiche burocratiche nel pagamento dei premi

 

SC

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Comunicato n° 60 del 28 gennaio 2021
Interpellanza sulle modalità di accesso al centro prelievi dell'ospedale Parini

 

Il ripristino delle macchine erogatrici del ticket numerico all'ingresso del centro prelievi dell'ospedale Parini è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 27 gennaio 2021.

«Per l'accesso agli sportelli di accettazione o agli ambulatori del centro prelievi non si possono più usare le due macchine erogatrici di ticket - ha detto la Consigliera Raffaella Foudraz illustrando l'iniziativa -. Al loro posto c'è un operatore che accoglie sia l'utenza con prenotazione degli esami sia coloro che si recano senza aver effettuato preventivamente la prenotazione. Ma così si crea una coda unica, con evidenti disagi. qual è la motivazione di questa scelta? Come si pensa di risolvere questo problema?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Nella seconda ondata pandemica il centro ha continuato a operare, cercando di contemperare il rispetto delle norme anti Covid con la continuità dei servizi. Due sono le modalità di accesso: a quella adottata in via ordinaria, con prenotazione, si è reso necessario affiancarne una diretta senza prenotazione, per prelievi urgenti e indifferibili, oppure test per il monitoraggio delle terapie. Al fine di evitare assembramenti, i posti a sedere sono stati ridotti da 90 a 31, risultando così impossibile garantire l'accesso libero ai locali e, di conseguenza, l'utilizzo libero delle macchine erogatrici di numeri. Si è allora stabilita la presenza di un operatore addetto all'accoglienza per regolamentare il flusso degli utenti, distinguendo i pazienti con prenotazione da quelli che accedono direttamente. Questo operatore agisce sulle macchine erogatrici che non sono state disattivate, ma il loro uso resta mediato, proprio per evitare un accesso incontrollato. Le fasce orarie sono state divise tra utenti con o senza prenotazione, in quest'ultimo caso in relazione alla disponibilità dei posti, e i tempi di attesa generalmente non superano la mezzora. Gli spazi esterni, con un'unica rampa pedonale di accesso, non consentono la separazione delle code. Teniamo presente che le stesse modalità di accesso sono state mutuate per la prevenzione degli assembramenti anche per la somministrazione delle vaccinazioni effettuate proprio nel Centro prelievi al pomeriggio, il sabato e la domenica

La Consigliera Foudraz si è detta insoddisfatta della risposta: «Si sarebbe dovuta trovare un'altra soluzione, perché comunque i tempi di attesa in coda comportano ritardi nello svolgimento dei prelievi. È un aggravio dei lavori: questa modalità non fa che appesantire la macchina.
 
 
MM

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Comunicato n° 61 del 28 gennaio 2021
Interpellanza sulla riattivazione della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta del 28 gennaio 2021, il Consiglio regionale è tornato a discutere del trasporto ferroviario, e in particolare della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, con un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie.

Oltre a richiedere dati tecnici su quattro treni bimodali offerti da Trenitalia, il Capogruppo Marco Carrel ha voluto essere ragguagliato «sui riscontri del sopralluogo avvenuto nella settimana tra il 18 e il 22 gennaio 2021 sulla Aosta/Pré-Saint-Didier e sapere se è ancora intenzione dell'Amministrazione riattivare la tratta e con quali soldi.»

L'Assessore ai trasporti, Chiara Minelli, ha ricordato che «nell'ambito della gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale, Trenitalia ha offerto il rinnovo della flotta mediante l'acquisto, in autofinanziamento, di quattro nuovi treni bimodali (Hitachi “Blues”). Ad oggi tali treni non risultano essere omologati ma, da notizie assunte per vie informali, risulta che il primo stia effettuando dei test in linea per l’ottenimento dell’Autorizzazione di messa in servizio (AMIS). Sulla base del contratto di servizio, compete a Trenitalia verificare che il materiale fornito dall’appaltatore sia idoneo e dotato delle abilitazioni necessarie per circolare sulle linee cui è destinato: i treni offerti devono pertanto poter viaggiare su entrambe le tratte oggetto di affidamento (Aosta/Ivrea/Torino e Aosta/Pré-Saint-Didier). Ad oggi non risultano nemmeno limitazioni di velocità, ma del resto non sono ancora noti nemmeno gli specifici dati tecnici dei nuovi treni. Quello che sappiamo è che, trattandosi di treni costruiti da produttori diversi (Stadler e Hitachi) probabilmente non potranno circolare in doppia composizione, salvo che in caso di “soccorso”, ovvero al fine di trainare un treno che resta bloccato sulla linea a causa di un guasto.»

In merito al sopralluogo effettuato sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier il 22 gennaio scorso con i dirigenti di RFI del Nord Italia, l'Assessora ha evidenziato che «la riapertura della tratta è un obiettivo dell’Amministrazione in quanto è prevista dalla legge regionale 22/2016, nonché dal Programma strategico di interventi approvato dal Consiglio regionale nel 2019 e dall'Accordo quadro Regione-RFI.  Non è la mania di una Assessora, ma un obbligo di legge e della programmazione regionale. Con RFI abbiamo percorso la tratta Aosta-Arvier sia in andata sia in ritorno: al termine si è svolta una riunione al Dipartimento trasporti per fare il punto sulle prospettive. In sintesi è emerso che l'intervento sulla tratta Aosta/Arvier potrebbe essere anticipato rispetto all'intervento complessivo sull'intera linea, con un costo di circa un quarto di quello complessivo. È una prospettiva su cui RFI farà ora le sue valutazioni tecniche ed economiche. La disponibilità di RFI ad un intervento parziale in tempi brevi è però condizionata dalla necessità, che loro considerano vincolante, di avere comunque garanzie sulla possibilità di copertura finanziaria per l'intervento complessivo sulla linea. Questo vincolo è il principale ostacolo da superare. È evidente che il nodo ora è finanziario e che ci vuole l'impegno, spero di tutte le parti politiche, perché si possa ottenere la copertura finanziaria dell'intervento tramite il Contratto di programma fra Ministero delle infrastrutture e RFI, oppure tramite i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).»

L'Assessora ha quindi concluso: «Ritengo necessario evidenziare che esiste una strategia di sviluppo per i trasporti e che non si sta procedendo in modo disordinato e fantasioso. Anzi, nel caso della ferrovia c'è proprio un documento, il “Programma strategico di interventi” approvato dal Consiglio, che delinea lo scenario complessivo e che prevede di fare del trasporto su ferro l'asse portante del sistema di trasporto pubblico da Pont-Saint-Martin a Courmayeur. Un sistema di trasporto in sede fissa, totalmente a trazione elettrica, un sistema moderno e non inquinante. È un disegno ambizioso che richiede un decennio di impegno. Dal 2016 in poi su questa prospettiva c'è sempre stata una ampia convergenza in Consiglio regionale e mi auguro che questa convergenza si mantenga, perché è evidente che per raggiungere l'obiettivo, che è sfidante, ci vuole il concorso di tutti, altrimenti si distrugge quello che già è stato fatto e non si avanza.»

Il Capogruppo Carrel ha replicato: «Di fatto l'Assessore, alle nostre domande sui treni bimodali, ha risposto che non sa. Oggi, però, i valdostani devono sapere che si stanno chiedendo dei soldi - che ora servirebbero ai commercianti, agli albergatori, ai maestri di sci e a tutti coloro che hanno perso il lavoro in questa pandemia - per finanziare un progetto di riapertura di una tratta che non è nostra, ma dello Stato, e la cui manutenzione è in capo a RFI. Questo è il dato politico che emerge oggi e non si capisce se l'Assessore stia agendo come singolo o su mandato della maggioranza. Il nostro gruppo è assolutamente contrario a che 40 milioni di euro di fondi pubblici da usare per il rilancio della nostra economia siano destinati a questo progetto.»

 

SC

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Comunicato n° 62 del 28 gennaio 2021
Interpellanza sulla procedura di decadenza di un contratto di ERP

 

Il Consiglio regionale, nella sua seduta del 28 gennaio 2021, è tornato a parlare di edilizia residenziale pubblica trattando un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste, che ha chiesto delucidazioni sulla procedura di decadenza di un contratto.

«L’11 febbraio 2019 - ha detto il Capogruppo Andrea Manfrin - presentavo un esposto alla Guardia di Finanza di Aosta segnalando un extracomunitario che avevo scoperto possedere una casa popolare al Quartiere Cogne ma anche un’altra casa popolare in Francia. Dopo alcuni mesi di indagine, finalmente si riusciva a risalire alle generalità e a procedere alla decadenza, bloccata più volte da intoppi burocratici e furberie del soggetto che avrebbe dovuto essere oggetto di decadenza. Vorrei sapere se e quando sia stato dato corso alla procedura, oppure se l'Amministrazione intenda procedere in tal senso

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha risposto: «Il nucleo in questione risulta essere decaduto dall'assegnazione dell'alloggio a conclusione dell'iter previsto dalla normativa vigente e dagli accertamenti condotti, anche in collaborazione con la Polizia locale. La procedura è partita nel maggio 2019, la decadenza è stata notificata a febbraio 2020, con il conseguente rilascio dell'alloggio previsto entro il mese di maggio. È stata poi concessa una proroga, mentre è stata rigettata una seconda richiesta. Ad oggi, stante la perdita di requisiti per l'assegnazione dell'alloggio, si è in attesa dell'esecuzione dello sgombero forzoso

Il Consigliere Manfrin ha replicato: «Invitiamo i valdostani a collaborare e denunciare situazioni del genere, con persone che utilizzano in maniera scorretta alloggi pagati con soldi pubblici. Gli aggiornamenti ricevuti oggi sono sconfortanti, palesando un problema di lunghezza dell'iter, ma sono soddisfatto del fatto che si stia finalmente agendo con lo sgombero coatto.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

MM

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Comunicato n° 63 del 28 gennaio 2021
Interpellanza sul servizio di taxi-bus per il trasporto alunni

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 28 gennaio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie del servizio di taxi-bus per il trasporto di alunni.

Il Consigliere Erik Lavy ha parlato «dell'essenzialità che questo servizio convenzionato con la pubblica amministrazione svolge soprattutto in aiuto alle famiglie che vivono in luoghi più periferici rispetto ai servizi principali», chiedendo di dettagliare «il numero di casi di servizio "taxi-bus" per alunni, in quali comuni e con quali eventuali spese a carico della Regione; quanti utenti e in quali fasce di età in base ad ogni tratta. Cosa si intende fare per tutelare al massimo questo genere di servizi, a salvaguardia dei nostri paesi? Ricordo che nel comune di Saint-Pierre questo servizio essenziale è stato messo in discussione a metà anno scolastico, quando invece era stato comunicato alle famiglie che sarebbe durato per tutto l'anno scolastico.»

L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, ha spiegato che «i taxi-bus sono disciplinati dalla legge regionale 29/1997 e sono esercìti dai titolari di servizio di taxi o noleggio con conducente, convenzionati con la Regione, con enti locali e con altri soggetti interessati, finalizzati a soddisfare esigenze di mobilità di tipo urbano, suburbano, rurale o turistico in periodi temporali o aree territoriali non servite adeguatamente dal trasporto pubblico di linea. La Giunta regionale, con propria deliberazione, determina l'onere a carico della Regione, che non può comunque superare il 70 per cento del costo complessivo del servizio. Allo stato attuale, non essendo pervenute istanze da parte dei soggetti interessati, non vi sono servizi di taxi-bus per studenti attivi sul territorio regionale.»

«Riguardo al comune di Saint-Pierre - ha proseguito l'Assessora -, l’ultimo atto adottato dalla Giunta regionale è la deliberazione n. 993/2020, con la quale è stato approvato l’onere a carico della Regione, pari a 7.741 euro, nell’ambito del servizio attivato dal Comune stesso (che ammontava a 11 mila) euro, fino al 22 dicembre 2020, a favore degli studenti residenti nelle frazioni alte del comune di Saint-Pierre, non essendo presente il servizio di trasporto pubblico di linea. Tale servizio è stato attivato dal lunedì al venerdì scolastici, con partenza alle ore 6.30, sul percorso Hôtel Notre Maison/Vetan Dessous/Meod Dessus/Saint-Nicolas. Al servizio hanno acceduto 7 bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Da altri comuni non erano arrivate altre richieste e il servizio era assicurato dagli scuolabus comunali.»

«La Regione Valle d’Aosta - ha concluso l'Assessora - ha sempre attribuito una grande considerazione alla cura e al mantenimento dei collegamenti tra le frazioni di montagna e i servizi principali, soprattutto in considerazione dell’orografia e della morfologia del territorio. La legge regionale 29/1997 ha previsto i cosiddetti “servizi integrativi del trasporto pubblico”, al fine di valorizzare le peculiarità delle zone di montagna; ove non è possibile pianificare un servizio di trasporto di linea, è consentita la programmazione di servizi ad hoc, siano essi servizi di taxi-bus, servizi a chiamata o altro, che servono in modo puntuale anche l’utenza esigua e risponde a specifiche esigenze, nel rispetto della corretta allocazione delle risorse pubbliche. Ovviamente però l’iniziativa deve partire dagli enti locali, che meglio di tutti conoscono le peculiarità e le esigenze dei propri territori. Auspico quindi che, qualora le Amministrazioni comunali - e nel caso di Saint-Pierre i commissari nominati - ravvisino la necessità di potenziare i collegamenti su taluni territori, oppure ne evidenzino la carenza, non esitino a rivolgersi agli uffici competenti onde poter beneficeiare del sussidio della Regione per l’attivazione di determinati servizi, naturalmente nell’ambito delle risorse disponibili a bilancio, che in questo momenti ci sono.»

Replicando, il Consigliere Lavy si è detto «lieto della disponibilità della Regione a venire incontro alle esigenze del comune di Saint-Pierre. Non credo però che l'esempio di Saint-Pierre sia isolato. Riguardo agli intenti non è stata esplicitata la volontà del Governo di portare avanti questo servizio: se si sacrificano questi servizi non si può pensare che la gente continui a vivere in montagna.»

 

SC

 

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Comunicato n° 64 del 28 gennaio 2021
Approvata una mozione sugli immobili di VdA Structure

 

Nella seduta pomeridiana di giovedì 28 gennaio 2021, esaurita l'attività ispettiva, il Consiglio è stato sospeso per una riunione della Conferenza dei Capigruppo.

Al rientro, il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, ha comunicato che la «Conferenza dei Capigruppo ha convenuto di rinviare la discussione della proposta di modifica del Regolamento interno del Consiglio, in ragione della necessità di approfondire alcuni aspetti tecnici.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha poi chiesto un nuovo rinvio della nomina dei componenti della Commissione paritetica a quando la situazione di crisi del Governo italiano sarà definita.

Il Consiglio ha quindi esaminato la prima delle sei mozioni depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

La prima iniziativa, approvata all'unanimità così come emendata su proposta dell'Assessore Bertschy, riguarda lo stato di abbandono di alcuni immobili di VdA Structure, la società partecipata che gestisce il patrimonio regionale destinato ad attività produttive industriali. Il testo impegna l'Assessore a riferire alla Commissione competente quanto già realizzato e i progetti futuri di VdA Structure e sollecita i Presidenti della seconda e quarta Commissione consiliare a organizzare un programma di sopralluoghi, insieme all'Assessore competente e a VdA Structure, per verificare lo stato di abbandono di alcuni immobili della Società, con particolare attenzione e iniziando con gli immobili della ex Balzano di Verrès e della ex Tecdis di Châtillon. La mozione è stata illustrata dal Consigliere Christian Ganis (Lega VdA), che ha richiamato la trattazione di un'interpellanza dello scorso dicembre, «da cui è emerso, in base a quanto comunicato dall'Assessore allo sviluppo economico, che l'80% della superficie degli immobili è attualmente locata mentre il 20% risulta ancora da locare. Abbiamo poi ricevuto segnalazioni circa lo stato di abbandono dell'immobile della ex Balzano di Verrès, che pare non possedere più i requisiti per essere messo in locazione.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha accettato la mozione proponendo una modifica nelle premesse e nell'impegnativa: «Questa iniziativa si pone l'obiettivo di costruire un percorso che ci permetta di dare corso alla volontà di costruire e dare lavoro, oltre che di prendere atto delle problematiche esistenti. Il fatto di prendere conoscenza del territorio attraverso dei sopralluoghi agli immobili di Vallée d'Aoste Structure è importante, soprattutto in questo avvio di Legislatura. Stiamo lavorando affinché la Società possa utilizzare le risorse per fare manutenzione dei propri immobili. Tutti dobbiamo impegnarci per cambiare marcia soprattutto in questo settore.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 65 del 28 gennaio 2021
Area megalitica, Parco Mont Avic, carcere di Brissogne, benessere organizzativo e Palaindoor: approvate quattro mozioni e una risoluzione

 

Nel corso della seduta pomeridiana del 28 gennaio 2021, il Consiglio Valle ha approvato quattro mozioni e una risoluzione.

L'inclusione dell'ingresso all'Area megalitica nel biglietto cumulativo per la visita ai siti archeologici della città di Aosta è stata al centro della mozione, approvata all'unanimità, che impegna il Governo regionale a prevedere la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo che aggiunga ai siti del Teatro romano, del Criptoportico, del Museo archeologico e della Chiesa paleocristiana di San Lorenzo anche la visita all'Area megalitica, oltre che a dotare l'area periurbana di cartellonistica che guidi i turisti verso l'Area megalitica, oltre che ad avviare un tavolo di confronto con il Comune di Aosta al fine di installare la medesima cartellonistica all'interno dell'area urbana.

Nell'illustrazione, il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha osservato: «Stiamo parlando di un sito dal valore inestimabile, eppure il numero di visitatori è molto basso. Ormai è conclamata l'incapacità della Regione di attuare una seria politica di marketing per promuoverlo a livello internazionale. A nostro avviso, un primo accorgimento per incentivare gli ingressi sarebbe inserire l'Area megalitica nel biglietto cumulativo. Dobbiamo trasmettere ai giovani i nostri valori, che passano anche attraverso il nostro patrimoni storico, artistico e culturale

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, sottolineato come «la cultura non è solo un importante volano turistico, ma rappresenta un'opportunità di crescita per la comunità», annunciando il voto favorevole, ha comunicato: «È pronta una proposta di deliberazione della Giunta per approvare nuove tariffe, agevolazioni e gratuità per i più giovani ai siti aostani, inserendo l'Area megalitica nel biglietto cumulativo. Attualmente, il suo costo è di 7 euro, ha validità annuale con una visita per ognuno dei quattro siti; presto comprenderà quindi l'ingresso anche all’Area megalitica al prezzo di 10 euro. Riguardo alla cartellonistica, attualmente non mancano indizioni di percorso, ma ravvisiamo l'esigenza di una rivalutazione: stiamo attivando una collaborazione ad hoc con il Comune di Aosta e il lavoro è immediatamente realizzabile

Sempre all'unanimità è stata approvata, così come emendata su proposta dell'Assessore Minelli, la mozione volta al posizionamento dell'indicazione "Parco Naturale Mont Avic" sui cartelli autostradali delle uscite di Verrès e Pont-Saint-Martin. Il testo impegna gli Assessori competenti a supportare l'ente Parco naturale del Mont Avic nelle azioni per realizzare l'apposita segnaletica sull'autostrada A5 in corrispondenza delle due uscite nelle due direzioni di marcia.

«Questa integrazione alla segnaletica - ha sostenuto nell'illustrazione il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) - è molto importante e strategica per quanto riguarda la promozione e valorizzazione turistica di tutta la meravigliosa area naturalistica e ovviamente anche di tutta la zona afferente: stiamo parlando di un'area protetta che costituisce l'unico Parco regionale della Valle d'Aosta. Oltre alla valle del torrente Chalamy, nucleo originale del Parco istituito nel 1989, l'area protetta comprende dal 2003 anche l'alta valle di Champorcher. Concretamente, il Parco può avere un ruolo importante nel rilancio della Bassa Valle. Bisogna sfruttare questi meravigliosi angoli: il Parco non è solo tutela e sperimentazione, ma risorsa da valorizzare

L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli ha richiamato l'ormai ventennale questione «della segnalazione del Parco del Mont Avic sui cartelli autostradali. La Regione condivide l'opportunità di questo genere di segnalazione, informativa prima ancora che promozionale; precisa che la competenza ricade in capo all'ente Parco, che ha nel tempo ha ripetutamente preso contatti con la società di gestione della tratta autostradale, che non ha ad oggi preso in carico la richiesta. Riteniamo quindi utile un'azione corale tra l'ente Parco e gli Assessorati interessati per sbloccare questa impasse

La disponibilità di un dirigente penitenziario a tempo pieno e in pianta stabile presso la casa circondariale di Brissogne è stata affrontata con la mozione illustrata dal Capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin e approvata all'unanimità: «La questione dell’assenza di figure di vertice quali il direttore e il comandante del reparto di polizia penitenziaria si è cronicizzata negli anni generando criticità sul funzionamento della struttura carceraria che si ripercuotono anche sul personale che vi lavora. Si tratta di un problema diffuso sull’intero territorio italiano ma che con riferimento alla nostra regione risulta acuito dal fatto che non ci sono direttori e comandanti disponibili a trasferirsi in Valle d’Aosta. Nel maggio scorso, a distanza di 23 anni dall’ultimo, è stato pubblicato il bando di concorso per 45 dirigenti penitenziari, il cui calendario di svolgimento è stato rinviato al gennaio 2021 per l’elevato numero di candidati e per il quale si può ragionevolmente prevedere che i tempi per reclutare i nuovi direttori si allunghino di almeno due anni

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha condiviso lo spirito della mozione e l'illustrazione del proponente: «La situazione è ormai atavica: la ricerca di una soluzione stabile per il carcere di Brissogne attraverso le interlocuzioni non ha avuto una conclusione positiva, quindi siamo assolutamente d'accordo a impegnarci per cercare di risolverla. Già nel 2017, all'approssimarsi della scadenza del Protocollo d'intesa, la Regione aveva sollecitato un nuovo testo: nel 2019 c'è stata una prima condivisione, poi la pandemia ha sospeso il dialogo, in particolare con il Provveditorato del Piemonte, poi ripreso nell'estate 2020. A fine settembre, c'è stato un nuovo incontro durante il quale è stata condivisa la versione definitiva del nuovo Protocollo che a breve sarà portato all'approvazione della Giunta e poi trasmesso al Ministero per la sottoscrizione

Il testo impegna quindi il Governo regionale ad avviare in tempi brevi un’interlocuzione con il Ministero di giustizia finalizzata alla verifica delle condizioni per assicurare alla Valle d’Aosta un dirigente penitenziario, a tempo pieno e in pianta stabile, al carcere di Brissogne, o attraverso l’espletamento di un concorso pubblico o attraverso la destinazione di uno dei 45 posti già messi in concorso. L'iniziativa è volta anche a concretizzare il nuovo Protocollo d’intesa, quale strumento di collaborazione per assicurare i principi di sussidiarietà e cooperazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, finalizzato al miglioramento dell’attività amministrativa, che disciplini settori di intervento congiunto nei quali operare, anche al fine di garantire alla Regione l’efficace svolgimento delle funzioni in materia di medicina e sanità penitenziaria. Infine, si prevede un momento di confronto in prima Commissione consiliare sulle attività istruttorie e le risultanze delle attività poste in essere.

Si è parlato di rilevazione del benessere organizzativo per il personale del comparto sanitario con la mozione, approvata all'unanimità, che impegna il Governo regionale a dare mandato ai vertici dell'Azienda sanitaria locale affinché, in ottemperanza al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, provvedano ad avviare, con il coinvolgimento attivo e costante delle Organizzazioni sindacali, tutte le procedure necessarie per realizzare, nel più breve tempo possibile, indagini sul personale sia della Dirigenza che del comparto sanità, volte a rilevare il benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale.

«La sanità valdostana - ha detto il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) - vive da anni una crisi molto profonda su moltissimi piani: uno dei principali problemi è la fuga del personale verso il privato o verso altri ospedali. Per intervenire trovando soluzioni realmente efficaci è necessario conoscere prima le ragioni del diffuso malcontento non solo in maniera vaga ma entrando nello specifico: per farlo, si possono realizzare indagini sul personale dipendente per rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, concordato sul fatto che «il benessere organizzativo è una delle priorità» ha spiegato: «Il Comitato unico di garanzia dell'USL della Valle d'Aosta è costituito da 12 componenti, 6 di nomina aziendale e 6 nominati dai sindacati; ha il compito di elaborare il piano di azioni positive, che è uno strumento di programmazione per favorire efficacia e efficienza, anche attraverso la valorizzazione delle risorse umane. Al momento, il piano non è stato ancora adottato e non sono state avviate le azioni previste, anche a causa dell'emergenza pandemica. L'USL si impegna all'approvazione del Piano nel prossimo mese di febbraio

Il Consiglio regionale ha anche approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Pour l'Autonomie e Lega Vallée d'Aoste in merito al Palaindoor di Aosta. Il testo, illustrato dal Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega, così come emendato in accordo tra l'Assessore Guichardaz e i proponenti, impegna il Governo regionale a proporre l'istituzione di un tavolo urgente con l'Amministrazione comunale di Aosta per confrontarsi sulle problematiche legate al Palaindoor dedicato a Marco Acerbi.

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha poi annunciato il ritiro della mozione riguardante lo stato legittimo degli immobili alla luce del lavoro che «la terza Commissione ha avviato su questa tematica, a seguito della presentazione della nostra iniziativa, dando mandato ai dirigenti competenti di approfondire l'argomento per individuare i percorsi volti a perseguire l'obiettivo politico di rendere accessibile a numerosi valdostani il Superbonus 110%, nella linea della nostra mozione.»

I lavori sono conclusi; il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio 2021.

 

SC-MM

 

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