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Riunione del Consiglio regionale del 14, 15 e 16 dicembre 2020

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Comunicato n° 314 del 9 dicembre 2020
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale sulle leggi di bilancio della Regione

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria lunedì 14 dicembre, alle ore 15.00, martedì 15, mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre 2020, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno di 26 oggetti, principalmente incentrato sulle tematiche finanziarie.

L’Assemblea sarà infatti chiamata a trattare i disegni di legge di stabilità regionale per il triennio 2021-2023, delle sue disposizioni collegate e del bilancio di previsione finanziario della Regione sempre per il triennio 2021-2023. I relatori di questi provvedimenti, su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 30 novembre ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione dei gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie, saranno il Presidente di Commissione Antonino Malacrinò (PCP) e il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA).

In discussione ci saranno anche la proroga per il triennio 2021-2023 della validità degli indirizzi contenuti nel Documento di economia e finanza regionale (DEFR), e la trattazione di sette relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, riguardanti: il rendiconto generale e il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2018; la gestione del servizio sanitario della Regione 2018; gli esiti del controllo sui rendiconti dell'esercizio finanziario 2017 dei Comuni valdostani con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; il controllo della legittimità e della regolarità della gestione della società Funivie Monte Bianco Spa per il periodo 2011-2017; il controllo dei piani di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie redatti nel 2018 e nel 2019 dalla Regione; il bilancio di previsione della Regione 2019-2021; la tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate dal 26 giugno 2018 al 31 dicembre 2019 e le tecniche di quantificazione dei relativi oneri.

I Consiglieri saranno quindi chiamati alla nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

All'ordine del giorno figurano inoltre sette punti rinviati dalla scorsa adunanza del 2 e 3 dicembre 2020, tra cui la designazione dei membri effettivi e supplenti della Commissione e Sottocommissione elettorale circondariale di Aosta, nonché dei rappresentanti della Regione autonoma Valle d'Aosta per la nomina a componenti del Comitato misto paritetico "servitù militari" e cinque mozioni a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste volte a impegnare il Governo regionale su: inclusione dell'ingresso all'Area megalitica nel biglietto cumulativo per la visita ai siti archeologici della città di Aosta; disciplina dei criteri e delle modalità di assegnazione delle risorse per la copertura della morosità incolpevole in materia di politiche abitative; ripresa dell'attività venatoria e recupero delle giornate di sospensione; localizzazione di una tenda per l'effettuazione dei tamponi in modalità drive-in a Verrès; dotazione di saturimetro per le famiglie con anziani e per quelle in gravi difficoltà economiche.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

 
MM

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Comunicato n° 318 dell'11 dicembre 2020
Iscritti tre oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocato lunedì 14, martedì 15, mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre 2020, è stato integrato da tre oggetti.

Uno è un'interrogazione a risposta immediata a firma del gruppo Lega VdA per chiedere informazioni in merito alle dichiarazioni del Coordinatore sanitario dell'emergenza.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, è stata iscritta la proposta di legge di revisione dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, presentata il 4 dicembre scorso da tutti i gruppi consiliari, su cui la prima Commissione "Istituzioni e autonomia" e la seconda Commissione "Affari generali" ieri, 10 dicembre, hanno espresso parere favorevole all'unanimità. Relatori del provvedimento saranno i Consiglieri Giulio Grosjacques (UV) e Paolo Sammaritani (Lega VdA).

È infine stata iscritta la trattazione dell'atto riguardante la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016, con individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare, oltre alla fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 29 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

MM

 

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Comunicato n° 320 del 14 dicembre 2020
Comunicazioni del Presidente del Consiglio sull'organizzazione dei lavori dedicati al bilancio regionale 2021-2023

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle convocato a partire da oggi, lunedì 14, fino a giovedì 17 dicembre 2020, per discutere un ordine del giorno principalmente incentrato sulle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2021-2023.

L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Cesare Quey, ex Consigliere regionale dei Democratici Popolari e già Sindaco di Verrès, deceduto il 6 dicembre 2020, all'età di 81 anni.

Nelle sue comunicazioni, il Presidente Bertin ha riferito le decisioni della Conferenza dei Capigruppo, riunita venerdì 11 dicembre, in merito all'organizzazione dei lavori dell'adunanza, che ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 47 del 29 maggio 2020, in relazione all'emergenza sanitaria, si svolge con i seguenti orari: 9.00-13.00 e 15.00-20.00.

Nella seduta pomeridiana di oggi l'Assemblea discute prioritariamente i punti all'ordine del giorno n. 1, 2, 3, 3.01, 4, 5, 6, 7, 8, 16, 17 (comunicazioni dei Presidenti, approvazione verbali, question time, designazioni Commissione e Sottocommissione elettorale circondariale, designazioni Comitato servitù militari, nomina componenti della Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale).

Dopodiché inizia l'illustrazione abbinata del DEFR e delle leggi di bilancio, con gli interventi dei relatori di maggioranza, Antonino Malacrinò, e di minoranza, Stefano Aggravi, dell'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, e del Presidente della Regione, Erik Lavevaz.

La discussione generale abbinata delle relazioni della Corte dei Conti (punti 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15), del DEFR e dei disegni di legge di bilancio comincerà nella seduta mattutina di domani, martedì 15, alle ore 9.00.

Il deposito degli emendamenti è fissato per le ore 11.00 di domani; gli eventuali ordini del giorno dovranno essere presentati prima della chiusura della discussione generale.

L'esame abbinato dei documenti di bilancio proseguirà nelle giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre. Dopo la chiusura della discussione generale, vi saranno le repliche dei Consiglieri relatori, dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione oltre che la votazione degli eventuali ordini del giorno.

Vi sarà quindi la presa d'atto delle Relazioni della Corte dei conti e la votazione del DEFR; a seguire le dichiarazioni di voto congiunte sui tre disegni di legge e la votazione separata della legge di stabilità regionale, delle sue disposizioni collegate e del bilancio.

L'ordine del giorno proseguirà con l'esame dei punti 21.01 (proposta di legge per la revisione degli ambiti territoriali sovracomunali di cui alla norma regionale n. 6/2014 e correlato conferimento dei nuovi incarichi ai segretari degli enti locali) e 16.01 (razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche) e a seguire con le mozioni (dal punto 22 al 26).

MM

 

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Comunicato n° 321 del 14 dicembre 2020
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Nella seduta consiliare del 14 dicembre 2020, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha comunicato all'Aula alcuni aggiornamenti in merito alla gestione dell'emergenza da Covid-19.

«Durante la scorsa settimana - ha dichiarato il Presidente Erik Lavevaz - abbiamo avuto diversi incontri con il Ministro Speranza e con il Ministro Boccia, oltre che con il commissario Arcuri, per la predisposizione del piano vaccini, sia per quanto riguarda la distribuzione, che sarà effettuata direttamente dalla ditta produttrice, sia per lo stoccaggio delle prime dosi, il cui arrivo è previsto già a cavallo tra la fine dell’anno e le prime settimane di gennaio. Le prime vaccinazioni saranno effettuate secondo il piano nazionale che sarà diffuso nei prossimi giorni e che terrà conto di priorità legate alla vulnerabilità al virus

«In considerazione del continuo e consolidato miglioramento della situazione pandemica della nostra Regione, giovedì 10 dicembre ho inviato una nota al ministro Speranza chiedendo di valutare una riclassificazione in scenario 2, ovvero in zona gialla, della Valle d’Aosta contestualmente alla riclassificazione del Piemonte e della Lombardia, richiesta che notoriamente non è stata accolta - ha proseguito il Presidente Lavevaz -. Ai sensi della legge regionale n. 11/2020, recentemente approvata ed entrata in vigore nella giornata di sabato sulle misure di contenimento della diffusione del virus nelle attività sociali ed economiche della regione, abbiamo analizzato la situazione dell’epidemia e in particolare del carico delle strutture sanitarie con l’unità di supporto e di coordinamento dell’emergenza ed è stata emessa l’ordinanza n° 552

«Sempre giovedì 10 dicembre - ha concluso il Presidente della Regione -, abbiamo instituito il tavolo prefettizio previsto dal DPCM del 3 dicembre scorso. Il tavolo coinvolge diverse strutture regionali (il dipartimento trasporti, la sovrintendenza agli studi), il Sindaco di Aosta, il Presidente del CPEL e i rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico locale e di Trenitalia, le società di gestione dei servizi di trasporto. La sua finalità è di coordinare la ripresa delle lezioni in presenza per il 75% degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado del 7 gennaio con il limite imposto di capienza massima del 50% dei mezzi di trasporto

Sulle comunicazioni del Presidente Lavevaz si è quindi innescato un dibattito.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha affermato: «A fronte della conferma del Presidente del Consiglio della tempestiva trasmissione, evidenzio la pubblicazione tardiva sul Bollettino ufficiale della proposta di legge per le riaperture, nonostante la sua urgenza e la concomitanza di approvazione con un'altra norma, che invece ha avuto un iter più rapido. A cosa è dovuto questo ritardo? È mancato il coraggio nell'applicazione di questa norma, eppure era sufficiente lasciarla agire così come era stata approvata, se davvero si fosse voluto far entrare la nostra regione in zona gialla: le attività previste avrebbero già potuto aprire e in tutta sicurezza. Perché il Presidente Lavevaz ha firmato un'ordinanza che procrastina l'apertura a mercoledì 15? Tanti ci stanno chiedendo perché non venga utilizzata una legge che dà gambe alle nostre prerogative statutarie. Dobbiamo sottostare alle disposizioni del Governo nazionale: siamo di fronte a una schizofrenia che va combattuta

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha dichiarato: «È evidente che la pubblicazione della legge è stata rimandata, Presidente Lavevaz, per prendere tempo nel decidere che cosa fare rispetto ai poteri che le dava la legge e che lei ha deciso di non utilizzare. Nessuno si aspettava che tutto fosse aperto: la decisione era quella di poter esercitare le prerogative dell'autonomia, rispetto alle specificità del nostro territorio; il tutto, come richiesto dalla legge, nel rispetto dei protocolli e dell'esigenza primaria di tutelare la salute dei cittadini, in piena sicurezza. Avrebbe potuto utilizzare maggior coraggio senza mancare di tutelare la salute: per non entrare in contraddizione, se ha certificato che le condizioni della Valle d'Aosta fossero quelle da zona gialla, dato che ha chiesto al Ministro Speranza il cambio di colore relativo, di fronte al diniego di Roma avrebbe dovuto applicare la legge ed esercitare i poteri che la nostra autonomia le concede

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha evidenziato: «Mi congratulo col Presidente della Regione per la corretta applicazione della legge. Il fatto di richiedere la zona gialla non preclude l'adozione di ordinanze specifiche. Noi l'autonomia la rivendichiamo e la applichiamo con responsabilità. In questo senso, il confronto con l'unità di supporto è assolutamente indispensabile e non vogliamo di certo essere sordi alle indicazioni delle autorità sanitarie

«Per l'ennesima volta - ha detto il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel - non siamo stati informati su ciò che sarebbe accaduto con l'ordinanza, né sul possibile screening di massa. I valdostani hanno bisogno anzitutto di chiarezza: se abbiamo i dati per essere zona gialla usiamo la nostra legge per allentare le misure; in caso contrario non creiamo confusione chiedendo la zona gialla al Governo centrale. Anche rispetto alle notizie su una possibile zona rossa a Natale, molti si interrogano se possa aver senso riaprire il 16 dicembre di fronte a una possibile chiusura il 24.»

Il Presidente Lavevaz ha replicato: «Non conoscendo le ragioni dei differenti tempi di pubblicazione della legge, mi riservo di effettuare le verifiche del caso. Per quanto riguarda l'applicazione della legge, non serve coraggio, ma un approccio scientifico che tenga conto in modo serio della situazione sanitaria. Il tutto senza fare voli imprudenti per i valdostani. Anche per quanto attiene lo stabilire le date di apertura, non si è deciso tirando i dadi, ma alla luce di indicazioni di tipo sanitario, basate su evidenze scientifiche. In merito infine all'effettuazione di uno screening, abbiamo intenzione di organizzarlo per categorie e tipologie, a partire dai cittadini coinvolti nelle aperture di mercoledì 16. L'obiettivo è di interessare il 2 o 3% della popolazione in uno screening continuativo per un mese: il campione verrà modificato dopo un mese, in modo da avere una fotografia dell'andamento epidemiologico in Valle d'Aosta. E questo permetterà di anticipare eventuali misure di contenimento

MM-DJ

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Comunicato n° 322 del 14 dicembre 2020
Interrogazione a risposta immediata sulle dichiarazioni del Coordinatore sanitario dell'emergenza

 

 

Nella seduta del Consiglio regionale del 14 dicembre 2020, il gruppo Lega VdA, ponendo un'interrogazione a risposta immediata, ha chiesto informazioni in merito ad alcune dichiarazioni del Coordinatore sanitario dell'emergenza riportate in un'edizione del telegiornale regionale.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha riferito: «Il Coordinatore avrebbe dichiarato che la proposta di legge approvata a inizio dicembre da questo Consiglio sulle misure di contenimento della diffusione del virus nelle attività sociali ed economiche della regione sarebbe "sbagliata e controproducente", e sarebbe nata "senza un confronto con le autorità sanitarie". Oltre a valutazioni politiche, ci sarebbero gravi affermazioni sui lavori delle Commissioni consiliari competenti e sugli effetti giuridici della norma. Il Governo regionale concorda con i contenuti e le modalità con cui queste sono state riferite agli organi di informazione? L'espressione di pareri ex post sugli atti legislativi del Consiglio regionale rientra fra i compiti previsti nel ruolo di Coordinatore dell'emergenza Covid regionale?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «È di tutta evidenza che le dichiarazioni riportate alla stampa dal Coordinatore sanitario dell’emergenza, Luca Montagnani, non sono state concordate con il Governo e personalmente non sono a conoscenza del modo con cui queste dichiarazioni siano state poste all’attenzione della stampa. Nel corso dell’ultima riunione, avevo informato l’Unità di supporto e coordinamento dell’emergenza dell’imminente discussione in Consiglio regionale della proposta di legge, con l’intento proprio di spiegare che l’Unità aveva un ruolo di indirizzo nella gestione operativa dell’emergenza, ruolo che peraltro sarebbe stato confermato dalla nuova legge, ma non un ruolo di indirizzo politico. Di conseguenza, anche in considerazione del fatto che si trattava appunto di una proposta di legge di iniziativa consiliare, l’Unità di supporto non sarebbe stata coinvolta nel lavoro delle Commissioni consiliari, ma come, naturalmente, al contrario, fossero stati auditi in Commissione i rappresentanti dell’Azienda sanitaria. Naturalmente le dichiarazioni del dottor Montagnani sono state fatte a titolo personale e non in rappresentanza dell’Unità di supporto e di coordinamento dell’emergenza sanitaria. La legge approvata dal Consiglio prevede poi che sia esclusivamente l’Ufficio stampa della Regione a comunicare all’esterno e chiederemo formalmente anche all’Azienda sanitaria che questa norma venga applicata

Il Consigliere Manfrin, nella replica, ha apprezzato la chiarezza del Presidente: «Le parole del Coordinatore - che si è assurto al ruolo di stratega politico - sono gravi e sconcertanti. Chiediamo al Presidente di far rispettare la legge e fare in modo di evitare dichiarazioni che possono, quelle sì, creare confusione nei valdostani

MM

 

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Comunicato n° 323 del 14 dicembre 2020
Designazioni nel Comitato servitù militari e nella Commissione elettorale circondariale

 

 

Nella seduta del 14 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha designato i rappresentanti della Regione autonoma Valle d'Aosta per la nomina a componenti del Comitato misto paritetico "servitù militari": Teresa Cusaci, Francesco Gentile, Sergio Plateroti, Giovanni Seghi, Vittorio Udali, Enrico Vettorato e Roberto Spinardi sono membri effettivi; Marco Cinotti, Luca Ottoz, Andrea Massaro, Ivan Mileto, Leonardo Tamone, Piero Jordan, Michele Volpe sono membri supplenti. Il Comitato è previsto dal decreto legislativo n. 66/2010 "Codice dell'ordinamento militare" per l'esame dei problemi connessi all'armonizzazione tra i piani di assetto territoriale e di sviluppo economico e sociale della regione e i programmi delle installazioni militari e delle conseguenti limitazioni.

L'Assemblea ha anche nominato i componenti della Commissione elettorale circondariale di Aosta: Maria Teresa Caselli, Laura Bionaz e Leonardo Tamone sono membri effettivi, mentre Laura Menzio, Luca Ottoz e Federico Perrin sono supplenti. Sono poi stati nominati i componenti della Sottocommissione elettorale circondariale: Sergio Plateroti, Giuseppe Rollandin e Vincenzo Udali, in qualità di membri effettivi e Ercole Balestrieri, Alessia Chiabotto e Andrea Massaro in quanto membri supplenti. La Commissione e la Sottocommissione si occupano della tenuta e della revisione delle liste dell'elettorato attivo.

Anche in conseguenza del rinvio a gennaio della visita del Ministro Boccia in Valle d'Aosta, è stata quindi rinviata alla prossima seduta del Consiglio la nomina dei rappresentanti della Regione in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

DJ

 

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Comunicato n° 324 del 14 dicembre 2020
Leggi di bilancio della Regione 2021-2023: la relazione del Consigliere Malacrinò

 

Nella seduta pomeridiana del 14 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame dei disegni di legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2021-2023 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (Progetto Civico Progressista).

«Stiamo per analizzare un documento tecnico - ha detto il Consigliere Malacrinò -, che nasce da una rimodulazione tecnica della seconda annualità del previsionale 2020-2022. Si è deciso di percorrere questa strada perché le tempistiche erano molto strette; in questo modo, si garantiscono risorse in continuità e si può proseguire nella gestione evitando il ricorso all’esercizio provvisorio. Un bilancio pre-Covid, quindi, che vedrà sicuramente ridotte le entrate e sul quale bisognerà intervenire in sede di assestamento con un aggiornamento della previsione di entrata per garantire gli equilibri di bilancio; sarà anche necessariamente applicata una quota dell’avanzo di amministrazione a copertura delle minori entrate

«Le motivazioni che ci hanno portato a questa Legislatura sono note - ha specificato il Consigliere Malacrinò - e nascono da una instabilità politica ormai cronica: vado indietro nel tempo, mi fermo volutamente al 2017, ma potrei continuare, perché immagino che la situazione si sia replicata anche in un passato più remoto, visto che abbiamo avuto 7 Giunte diverse in 7 anni. Il 2020 ci ha visti iniziare con un bilancio ed una gestione provvisoria, che hanno comportato gravi conseguenze e ritardi per l’approvazione dei bilanci di altri Comuni. A questa situazione si sono aggiunte la crisi pandemica, la gestione ordinaria della Regione e le elezioni, anticipate ma posticipate. Insomma, un disastro

E ha aggiunto: «Viene declassato a un ruolo più basso il bilancio, ossia il documento più importante dell’ente, l’atto politico di programmazione per eccellenza che mette in campo le risorse per l’attuazione dei programmi, mette in gioco l’amministrazione per risolvere le problematiche che interessano la nostra comunità e il nostro territorio, apre il confronto sulle gravi criticità che colpiscono da anni sulla nostra realtà e che saranno sicuramente peggiorate da questa pandemia. Ritengo che sarà necessaria una riflessione da parte di tutti sul nostro futuro e sulla necessità di lavorare per la nostra comunità garantendo una stabilità ed una serietà per dare risposte ai cittadini

Entrando nel merito dei lavori della Commissione, il Consigliere Malacrinò ha voluto ringraziare «i Commissari e tutti i Consiglieri che hanno partecipato, in un clima assolutamente collaborativo, in cui sono stati coinvolti le principali associazioni di categoria, parti sociali e portatori di interesse. Tutti hanno agito nella consapevolezza della scelta fatta, proponendo soluzioni e suggestioni in qualche caso già recepite negli emendamenti alla legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, in altri casi oggetto di verifiche da parte degli uffici e mi auguro di emendamenti nei prossimi giorni. Le proposte, le considerazioni, le soluzioni alle problematiche fatte dai nostri interlocutori che non saranno prese in considerazione in questa fase saranno sicuramente vagliate dalla Commissione e riproposte alla prima variazione di bilancio o in fase di imputazione di avanzo

Passando quindi ad analizzare i disegni di legge, il Consigliere Malacrinò ha puntualizzato: «Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il fondo pluriennale vincolato, le contabilità speciali e le partite di giro) di 2 miliardi 32 milioni di euro per l’anno 2021, 1 miliardo 435 milioni di euro per l’anno 2022 e 1 miliardo 404 milioni per l’anno 2023. Tengo ad evidenziare l’accantonamento per il contributo alla finanza pubblica della Regione che, a legislazione vigente, è determinato in 102 milioni 807 mila euro annui. Contestualmente al bilancio di previsione, nell’ottica di rendere più chiaro l’utilizzo delle risorse, vengono approvati anche il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2021/2023 e il relativo elenco annuale, redatti in continuità con la programmazione precedente. È importante ricordare che con le nuove regole contabili gli investimenti vengono contabilizzati in modo pluriennale in corrispondenza dell’effettiva esigibilità degli interventi finanziati. Inoltre, le previsioni di entrata includono i residui attivi differiti e riaccertati nel triennio in esame e il fondo pluriennale vincolato, così come gli stanziamenti di spesa includono i residui passivi e il fondo pluriennale vincolato

«La legge di stabilità - ha proseguito il Consigliere Malacrinò - è la norma a tutti gli effetti che adegua l’ordinamento regionale in materia finanziaria, al fine di predisporre le autorizzazioni successivamente recepite nel bilancio regionale. E in effetti è anche definita “legge ponte” e il suo contenuto obbligatorio è riconducibile di fatto a cinque materie che corrispondono ai capi di riferimento e cioè alle entrate, al personale, alla finanza locale, alla sanità, alle politiche del lavoro e ai fondi europei

E ha concluso: «Le disposizioni collegate alla legge di stabilità nascono principalmente dalla necessità di recepire delle normative nazionali.  Come nel caso delle modifiche alla legge regionale n. 11/1998: la nostra Regione ha competenza primaria in ambito urbanistico e quindi non c’è un recepimento automatico delle norme nazionali al nostro ordinamento. Occorre inserirle in questo provvedimento per renderle attuative e semplificare il quadro attuale

MM

 

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Comunicato n° 325 del 14 dicembre 2020
Leggi di bilancio della Regione 2021-2023: la relazione del Consigliere Aggravi

 

Nella seduta consiliare del 14 dicembre 2020, dopo l'illustrazione del Presidente della seconda Commissione, è intervenuto il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Stefano Aggravi, in qualità di relatore dei gruppi di opposizione dei disegni di legge di stabilità e disposizioni collegate e di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2021-2023.

«La scelta - ha detto il Consigliere Aggravi - di portare all’attenzione di questo Consiglio una Finanziaria “tecnica” consentirà all’Amministrazione, nel bene, di poter proseguire l’attività in normale, ma, nel male, in continuità con scelte di bilancio nate in un momento di caos preelettorale costante e tensione politica molto forte.»

«Dopo l'approvazione della macro (il 23 ottobre) e della microstruttura (il 9 dicembre) organizzativa, questo bilancio non nasce in coerenza con la struttura stessa. Infatti, se il Presidente della Regione, al momento della sua adozione, ha parlato di base di partenza per una riforma dell’Amministrazione, oggi noi notiamo che così non è: lo dimostrano, per esempio, l’avvenuta soppressione della struttura di Audit interno - una novità che l’allora Giunta Spelgatti portò in seno all’Amministrazione perché si riteneva necessario definire un controllo utile alla salvaguardia dell’efficienza dei processi amministrativi e linea con le buone pratiche nazionali - ma anche la mancata concertazione tra Regione e organizzazioni sindacali sulle tematiche del comparto unico regionale, di cui tutti conosciamo le difficoltà attiaòo anche per effetto dell'emergenza epidemiologica. Ci sono ancora troppe cose che sanno di stantio, di vecchio e meritano una maggiore attenzione e volontà di cambiamento.»

«In campo sanitario - ha proseguito il Vicecapogruppo della Lega VdA -, pur nell’ottica “tecnica” dell’intero documento, resta però inteso che occorrerà, nel corso della presente Legislatura (senza attenderne la fine), prendere delle decisioni importanti che aspettano da fin troppo tempo. Più di ogni altro modello teorico, il Covid-19 ci ha dimostrato come il modello ospedale-centrico non ci permetta di fronteggiare e prevenire situazioni di grande emergenza sanitaria, così come anche di efficiente risposta delle strutture mediche che meritano un rafforzamento del presidio territoriale e “di base” che nel tempo ci si è dimenticati in virtù di scelte, taglia e cuci, prive di una generale strategia che considerasse il sistema sanitario nel suo complesso. Inutile fare grandi progetti di sviluppo e di attrazione votati al solo denaro, senza creare un sistema efficiente e performante nel tempo, su base aziendale, sia esso di normalità che di emergenza.»

Il Consigliere si è poi soffermato sulle entrate del bilancio: «Se la prima fase di lockdown è indirettamente “costata” al bilancio regionale 71,5 milioni di euro, allo stesso modo, se non con effetto maggiore, anche nel corso del prossimo 2021 dovremo far fronte ad un minor gettito di entrata e quindi a minori possibilità di spesa sull’anno successivo, anche se lo Stato centrale dovesse replicare lo sconto alla compartecipazione al risanamento delle finanze pubbliche (84 milioni di euro nel 2020). Questo effetto, in ottica di futura programmazione, va confrontato necessariamente con l’andamento delle risorse disponibili che negli ultimi anni dopo una fase di ripresa (2016-2020) si sta nuovamente contraendo. In sintesi, qualsiasi futura politica di sviluppo (o “mantenimento”) economico dovrà tenere conto che l’effetto nel breve periodo della crisi generata dall’emergenza epidemiologica determinerà un minor gettito per i titoli di entrata tipica del nostro bilancio che combinato con chiusure di attività e crisi d’impresa rischiano di potenziarne l’effetto distorsivo sulle possibilità di spesa nel medio periodo da parte della Regione.»

Il Consigliere ha quindi concluso: «La missione autentica di questa Finanziaria oggi è quella di permettere all’Amministrazione regionale di poter proseguire la propria attività senza il rischio di ripiombare nell’incubo dell’esercizio provvisorio. Per questo non riscontriamo nell’insieme dei disegni di legge alcuna novità significativa, alcuna riforma strutturale necessaria e anche nessuna misura anti-Covid19. Questo dato di fatto è però oggi combinato con gli effetti di questa nuova fase di lockdown che, oltre ad impedire l’avvio dell’importante stagione invernale, sta minando concretamente la sopravvivenza di tante attività, imprese e posti di lavoro che sono nonostante tutto riusciti a superare la prima fase della crisi. Se l’estate è ripartita anche grazie ai buoni risultati registrati a inizio 2020, l’avvio del nuovo anno sarà basato su ben altre condizioni di partenza. Per questo motivo crediamo sia necessario mettere in campo un pacchetto di misure che possa nascere nel corso del primo trimestre 2021 senza aspettare necessariamente l’Assestamento, proprio perché molte realtà rischiano di non avere più tempo a disposizione (oltre che la liquidità vitale per sopravvivere). Se oggi non si agisce per salvaguardare quel tessuto economico privato che fa della nostra Regione quello che concretamente è, rischiamo davvero di perdere definitivamente la possibilità di poter evolvere il Sistema Valle d’Aosta, perché saremo obbligati, nel frattempo, a ricostruirlo. Questo è il nostro punto di partenza e la Valle d’Aosta non può più (davvero) aspettare.»

MM

 

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Comunicato n° 326 del 14 dicembre 2020
Leggi di bilancio della Regione 2021-2023: la relazione dell'Assessore Marzi

 

Nella seduta consiliare del 14 dicembre 2020, a chiusura dell'illustrazione abbinata del Documento di economia e finanza regionale (DEFR), della legge di stabilità e del bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2021-2023, è intervenuto l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi (AV-SA).

L'Assessore Marzi ha parlato di «bilancio che nasce da una scelta politica di umiltà e responsabilità che si colloca nel solco della continuità amministrativa ed è finalizzata a garantire la prosecuzione della gestione evitando di dover incorrere nel rischio dell’esercizio provvisorio, nell’alveo degli indirizzi già contenuti nel DEFR per il triennio 2020-2022.»

«Il documento - ha proseguito l'Assessore - è il frutto di un’analisi tecnica e si incardina in un quadro di estrema complessità, condizionato, oltre che da una fase storica di generale incertezza economica, anche dall'emergenza sanitaria e sociale, di cui, al netto degli effetti immediatamente deducibili in termini di contrazione generale dell’economia e crisi occupazionale, non abbiamo ancora piena contezza in termini di impatto sulle famiglie, sul tessuto imprenditoriale e professionale, sulla tenuta di equilibri sociali già precari e a rischio di ulteriori stati di esclusione e povertà. La fase emergenziale ancora in atto richiede ulteriori allocazioni di risorse, sia in ambito sanitario e sociale per il contrasto all’emergenza Covid, sia nel settore di sviluppo economico, turistico e territoriale per il superamento delle conseguenze della pandemia, attraverso la riproposizione delle misure di ristoro e di sostegno, opportunamente implementate e aggiornate con una particolare attenzione all’equilibrio tra spesa e investimento. Il percorso che si è intrapreso, improntato all’ascolto e alla condivisione, vede la centralità dell’organo consiliare e risulterà sostanziale per giungere al successivo aggiornamento e assestamento dei documenti finanziari e programmatici, in aderenza alla finalizzazione del programma di Legislatura.»

«Risulta evidente - ha osservato Carlo Marzi - come sia oggi preminente rispetto al passato ricercare nuovi approcci nelle valutazioni dei contenuti e nelle modalità di confronto a dispetto delle aspettative politiche di parte. Oltre alla stabilità di governo, la comunità valdostana richiede uno sforzo di vero confronto sui contenuti, svincolato dai consueti schemi, storicamente perimetrati da legittimi approcci ideologici e di parte, che da sempre hanno condizionato la massima assise regionale. Ci è chiesto di dare contenuto e sintesi a regole e ruoli della politica senza i quali restano solo riti e liturgie che non sono più aderenti alla realtà che stiamo vivendo.»

L'Assessore è quindi entrato nel merito del bilancio: «Il totale dei 5 titoli delle entrate, in tal senso, ammonta a 1.302 milioni di euro ed è già oggi una prima conseguenza sui gettiti previsti per effetto della crisi economica provocata dall'emergenza sanitaria: ecco quindi che sia i tributi propri sia le compartecipazioni ai tributi erariali tra le più sensibili al lockdown - IVA e accise carburanti - risultano essere in calo rispetto alla precedente previsione di 90 milioni di euro. Si fa fronte a questo squilibrio grazie alle entrate straordinarie previste per questo tipo di evenienza dal d.l. n.  34/2020 e dalla giusta riallocazione sul biennio 2021-2022 degli utili di CVA per il tramite di Finaosta.»

«In merito alla totalità delle spese, la somma delle spese correnti e delle spese da investimento è pari a 1.386 milioni di euro che vedono dare priorità alle esigenze sanitarie e di tutela della persona come prima voce di spesa col 29% del totale, seguite dall'istruzione col 14% passando poi agli enti locali, ai trasporti, all'ambiente e allo sviluppo economico. Fatta, quindi, questa dovuta analisi sulle macro voci del bilancio, la legge di stabilità ha avuto un contenuto ridotto al minimo obbligatorio garantendo comunque che i trasferimenti senza vincolo di destinazione per Comuni e Unités permangano a invarianza di trasferimento.»

Per l'Assessore «le sfide economico-sociali che si stanno delineando hanno, infatti, come principale obiettivo vieppiù espresso la necessità di esaudire le seguenti esigenze: migliorare la nostra capacità di ripresa; ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica; sostenere la transizione verde e digitale; innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione.»

«È necessario - ha aggiunto Marzi -, partendo da un documento politico tradotto a livello contabile come la finanziaria regionale, sapere guardare alle necessità davanti alle quali la situazione pandemica ci pone. In tal senso le analisi effettuate per leggere l'attuale contesto hanno chiaramente evidenziato che i punti strategici sopra riportati risultano essere le maggiori criticità sulle quali intervenire a livello strutturale. La situazione di difficoltà che la Valle sta vivendo a livello economico è evidente in tutti i settori e riguarda ogni ambito economico dalle famiglie alle imprese. Ciò nonostante i dati, come ad esempio le disponibilità liquide delle imprese e delle famiglie, la semplificazione dell'accesso alle forme di garanzia sui debiti e gli effetti positivi delle moratorie sui rimborsi delle posizioni debitorie possono essere interpretati come possibili soluzioni di sostegno e sviluppo economico future da approfondire rispetto ad una situazione di generale difficoltà.»

«I nostri Comuni, la montagna in generale, stanno vivendo un momento di forte difficoltà, di solitudine e di incomprensione generalizzata - ha concluso l'Assessore al bilancio -. La lettura del nostro territorio disposta a livello centrale evidenzia una palese difficoltà nel conoscere e riconoscere le nostre particolarità e la stessa struttura del nostro storico concetto di comunità locali. A questo proposito un ritorno a una solidarietà pragmatica tipica delle nostre piccole comunità sarebbe auspicabile a tutti i livelli, a partire da quello istituzionale, sospendendo un uso masochistico dell’eccessiva litigiosità. L’esperienza di queste ultime settimane evidenzia in particolar modo un chiaro tentativo, sebbene errato, di tradurre la realtà valdostana come una media di fattori ordinari, piuttosto che secondo categorie territoriali e sociali che potremmo definire standard o orizzontali, ed è proprio qua il paradosso logico, tentare di omologare quanto per suo stesso “Statuto” è particolare piuttosto che rendere piana la nostra specialità montana.»

Il Presidente Lavevaz, quindi, ha illustrato l'articolato delle disposizioni collegate al bilancio.

I lavori sono sospesi e riprendono domani, martedì 15 dicembre, alle ore 9.00 con la discussione generale delle leggi di bilancio.

MM

 

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Comunicato n° 327 del 15 dicembre 2020
Discussione generale sulle leggi di bilancio della Regione 2021-2023

La seduta mattutina del Consiglio del 15 dicembre 2020 è stata incentrata sul dibattito sui documenti di bilancio della Regione per il triennio 2021-2023.

A intervenire in Aula sono stati i Consiglieri del gruppo Pour l'Autonomie Baccega e Rollandin e l'Assessore alle finanze.

Il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie Mauro Baccega ha osservato: «Per questo bilancio tecnico predisposto dagli uffici non sono state fatte analisi politiche: sono passati tre mesi, è strano, normalmente sono effettuate dalle forze politiche della maggioranza e poi la Giunta le traduce in azioni amministrative per conseguire obiettivi che si presuppone siano condivisi. Ma questa volta la Giunta si è insediata a giochi già fatti e senza coinvolgimenti nelle trattative: si sarebbe potuto non aspettare l'ultimo giorno e capire meglio la situazione politica che si era venuta a creare. Ora bisogna accelerare la chiusura dei conti, predisporre una prima adeguata variazione per approdare al successivo assestamento. È una priorità determinata dal tessuto sociale e economico che sta soffrendo, chiede al più presto azioni e ristori per un rilancio e per ridare fiducia nelle Istituzioni. La prova del nove di coesione di questa maggioranza sarà la predisposizione del nuovo DEFR e conseguente nuova variazione, che determinerà il vero bilancio 2021. Ci si aspettava più coraggio: la sensazione è che non si riesca a dare slancio in un momento come questo. Focalizzandomi sulla sanità, per la quale ante Covid si erano stabiliti maggiori stanziamenti, sono richiesti ulteriori sforzi, per avere un patto per la salute regionale e dare conclusione a tanti provvedimenti sospesi a causa dell'emergenza. È scandaloso che un settore come questo sia stato posto in categoria B. Cogliamo il richiamo alla solidarietà lanciato dalla maggioranza, nella misura in cui ci sia l'ampio coinvolgimento nei percorsi che si andranno ad avviare

«Questa - ha dichiarato il Consigliere Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) - è una legge ponte verso il bilancio "vero" che discuteremo nei primi mesi del prossimo anno. In quel momento ci troveremo di fronte ad aspetti negativi sulle entrate, come ad esempio quelle delle accise. Come tutte le altre regioni, ci siamo trovati in difficoltà in questi mesi di pandemia: abbiamo dovuto far ricorso al supporto dell'Esercito perché non avevamo strumenti adeguati, a partire dall'ospedale. Ne parliamo da tanti anni: le sorprese portate dagli scavi nell'area dell'ampliamento hanno bloccato l'evoluzione di una struttura che avrebbe potuto dare soluzioni importanti. Bisognerà uscire da quest'impasse, utilizzando al meglio i fondi che verranno dati alla sanità: è importante mantenere un'attenzione particolare sul tema sanitario, perché per la Valle è necessario avere personale necessario e strutture adeguate. Non ha senso discutere oggi dei singoli capitoli di spesa: occorrerà confrontarsi a fondo, in futuro, su soluzioni non temporanee, ma definitive. Dovremo programmare per tempo soluzioni che ad oggi non abbiamo

La discussione generale si è quindi chiusa.

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, è intervenuto per «una sottolineatura istituzionale e segnare il punto sugli interventi fatti, rimandando a una reciproca presa di impegno che non vuole essere una captatio benevolentiae, bensì il segnale dell'intenzione del Governo di fare i conti tra le istanze corrette pervenute da parte dei portatori di interesse e dei Consiglieri e le disponibilità finanziarie. Tutto ciò, valutando anche le migliori opportunità sui tempi degli interventi e sull'equilibrio tra investimenti e spese.»

Dopo una sospensione, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha comunicato che i lavori sono sospesi fino alle ore 15, in modo da consentire ai gruppi consiliari l'analisi dei 31 ordini del giorno (di cui 28 della Lega Vallée d'Aoste e 3 di Pour l'Autonomie) e dei 37 emendamenti alle leggi di bilancio (di cui 25 dei gruppi di maggioranza - UV, AV-SA, PCP, VdA Unie -, 8 della Lega VdA e 4 di Pour l'Autonomie).

 

MM-DJ

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Comunicato n° 329 del 15 dicembre 2020
Leggi di bilancio della Regione 2021-2023: approvato un ordine del giorno

Nella seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 15 dicembre 2020, al termine del dibattito abbinato dei disegni di legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2021-2023, i lavori sono proseguiti con la trattazione degli ordini del giorno depositati in Aula.

Delle 31 iniziative, di cui 28 dalla Lega VdA e 3 di Pour l'Autonomie, l'Assemblea ha discusso le prime dieci della Lega VdA, approvandone una.

È stato approvato all'unanimità, dopo essere stato emendato in accordo con l'Assessore agli affari europei, l'ordine del giorno esposto dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi, che richiama «quanto già specificato nel programma di Legislatura 2020-2025 per il reperimento di risorse nazionali da utilizzare nell'ambito dell'emergenza» e impegna il Presidente e/o l'Assessore competente a informare il Consiglio e le Commissioni competenti in merito alle proposte trasmesse al Governo centrale che potrebbero beneficiare del finanziamento di cui al "Recovery fund", nonché relativamente alle interlocuzioni avute con il Governo centrale circa le modalità (e le relative possibilità) di finanziamento delle proposte formulate. Il tutto «per confrontarsi sugli interventi previsti, in un quadro che fa emergere la volontà centralizzatrice del Governo centrale; c'è meno di quanto atteso alla sanità e vengono proposte iniziative come il finanziamento delle azioni sulla ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier e sull'elettrificazione dell'Aosta/Torino, che hanno bisogno di approfondimenti o che in parte sono già coperte da finanziamento statale

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha evidenziato «il tentativo delle Regioni di contestare l'impostazione nazionale nell'assegnazione dei fondi del "Recovery fund". Come Valle d'Aosta abbiamo presentato molte proposte, probabilmente per un importo assai superiore alle cifre che potremo ottenere, nonostante il tempo molto limitato che avevamo a disposizione: alcuni di questi progetti hanno elementi che servono anche per stimolare il governo nazionale

Le altre nove iniziative sono state respinte, con l'astensione dei gruppi di maggioranza (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e il voto favorevole dei gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie.

È stato respinto il primo ordine del giorno volto a impegnare il Governo regionale ad attivare le procedure necessarie per la definizione di una prima variazione di bilancio «per consentire l'adozione di misure di sostegno all'economia e alle categorie sociali più direttamente colpite dalla nuova fase di crisi generata dalla cosiddetta "seconda ondata" dell'emergenza epidemiologica da Covid-19», come ha sottolineato nell'illustrazione  il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, rappresentando «la necessità di dare una prima risposta concreta alla comunità valdostana nella primavera 2021, prima della prossima approvazione del pacchetto normativo dell'assestamento. L'orizzonte di maggio o giugno sarebbe troppo tardi, vista la grave crisi che stiamo vivendo.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ne aveva chiesto il ritiro annunciando, in subordine, l'astensione della maggioranza: «Sposiamo gli intendimenti dell'iniziativa e stiamo lavorando in questo senso. Andare direttamente al rendiconto permetterà di avere a disposizione prima possibile, già in primavera, le risorse più cospicue ora a disposizione e cioè l'avanzo di amministrazione. La Valle ne ha bisogno

La seconda iniziativa della Lega VdA intendeva impegnare il Governo regionale a prevedere nella prossima variazione di bilancio adeguati stanziamenti per opere di investimento per i Consorzi di miglioramento fondiario e irrigui della regione. «Sono enti di grande importanza su tutto il territorio regionale - ha spiegato nell'illustrazione la Consigliera Raffaella Foudraz -, che possiedono una discreta autonomia finanziaria solamente per la realizzazione di opere di ordinaria manutenzione di modico valore. Inoltre, dal 2013 non vengono più finanziati interventi per lavori di investimento, ma esclusivamente finanziamenti per lavori di manutenzione straordinaria. Il settore ne ha davvero bisogno con risposte immediate

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa annunciando, in alternativa, l'astensione della maggioranza e ha declinato le iniziative a supporto dei Consorzi: «Stiamo, innanzitutto, partendo con una ristrutturazione dell'ufficio dotandolo delle giuste risorse umane e con la prossima ricomposizione del gruppo di lavoro, operativo sino a fine 2019, composto dai referenti del territorio e dai rappresentanti delle categorie. Per il 2021 abbiamo previsto 800 mila euro stanziati per manutenzioni straordinarie su opere vetuste, con più di 40 anni, che copriranno il 90% degli interventi. A queste risorse vanno sommati circa 1 milione 2 mila euro di contributo per le spese di funzionamento. Ricordo poi che grazie al Piano nazionale del "Ricovery fund" l'Assessorato all'agricoltura ha proposto 4 schede, di cui due sono relative a interventi per i Consorzi con 24 progetti per un totale di 42 milioni di euro e 3 progetti per la realizzazione di invasi per 44 milioni di euro

Respinto anche l'ordine del giorno volto a prevedere maggiori stanziamenti e un piano strategico coordinato di promozione, valorizzazione e manutenzione di tutta la rete sentieristica presente all'interno del territorio regionale (Via Francigena, Via delle Gallie, Via Alpina, Route des Vins, Alta Via 1-2, Alta Via 3-4, Cammino Balteo, Percorsi Intervallivi, numerosi Tour: Tour du Cervin, Tour du Mont Rose, Tour Vallée de Cogne, Tour du Fallère, Tour du Grand Saint Bernard e tutta la rete sentieristica comunale), definita nell'illustrazione dal Consigliere Dennis Brunod «vasta e prestigiosa: alcuni itinerari avrebbero tutte le caratteristiche per ampliare il raggio di promozione verso le località limitrofe offrendo quindi maggiori opportunità ai potenziali fruitori della nostra regione e al tempo stesso una maggiore valorizzazione anche delle medie e piccole realtà. Soltanto realizzando progetti all'ampia visione riusciremo a rendere più competitiva l'offerta turistica valdostana. C'è molto da lavorare per quanto riguarda gli aspetti legati alla manutenzione, segnaletica, marketing, promozione e valorizzazione e non abbiamo tempo da perdere perché tra pochi mesi i sentieri e le mete di montagna saranno nuovamente molto ambiti e la concorrenza sarà sempre più strategica

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha motivato la richiesta di ritiro, annunciando, in caso contrario, l'astensione della maggioranza: «Il rilancio dei cantieri forestali è un segnale lanciato dal Governo precedente e noi vogliamo proseguire su questa linea. Quest'anno sono state impegnate 12 squadre, ovvero più di 80 operai forestali per una media di 180 giornate; sono operai che hanno raggiunto un'elevata professionalità e per i quali si cercherà di andare verso un aumento delle giornate lavorative. Si tratta di interventi che hanno dato, e daranno, risposta alle esigenze degli enti locali. L'Assessorato è intervenuto puntualmente con manutenzioni e messa in sicurezza. Se nel 2018 sono stati impegnati 9 milioni nel 2018, per il 2021 ne stanzieremo 12. C'è poi l'aspetto promozionale: anche in questo caso saranno messe in campo implementazioni, da valutare in collaborazione con l'Assessorato del turismo e da calibrare anche sulle nuove tendenze, come il crescente utilizzo dell'e-bike

Riguardava il sostegno al commercio ambulante il quarto ordine del giorno respinto: il provvedimento era volto a impegnare il Governo regionale a riconoscere ai comuni l'importo del mancato incasso della tassa di occupazione del suolo pubblico per il commercio ambulante su area pubblica, il cosiddetto "plateatico", nel caso in cui l'ente locale abbia disposto (o disponga) l'esenzione totale o parziale del tributo quale sostegno agli esercenti. Nell'illustrazione il Consigliere Christian Ganis ha rimarcato «le difficoltà in tempo di Covid-19 di un settore che opera a contatto diretto col cliente e che in alcuni casi, come accade ad Aosta, ha costi molto alti. Il mercato ha un ruolo non solo economico, ma anche sociale: da sempre, specie per chi vive nei piccoli comuni, questo è un luogo d'incontro sia per i residenti sia per i villeggianti. Si tratterebbe di un piccolo aiuto per chi ha fatto un grande sforzo fin qui per continuare la propria attività in piena sicurezza

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, aveva chiesto il ritiro dell'iniziativa sottolineando «le difficoltà aggiuntive che questo settore deve affrontare. Sono preoccupazioni condivisibili: il tema del plateatico è però simile a quella di altre locazioni, in un quadro di criticità ancora in corso. Ci sono stati ristori indirizzati verso un sostegno diffuso a tutte le categorie di commercianti, per evitare di dover affrontare iniziative troppo specifiche: la richiesta è legittima e ci sarà una forte attenzione al tema, ma è indispensabile che questi interventi siano strutturati con un'ottica più generale, per non entrare in un labirinto di distinguo.»

La quinta iniziativa della Lega VdA, anch'essa respinta, si riferiva al potenziamento degli strumenti della didattica a distanza, volendo impegnare il Governo regionale a predisporre nella prossima variazione di bilancio una misura che prevedesse l'erogazione di un voucher per l'acquisto di pc o tablet, nonché servizi di annessa connessione alla rete internet per nuclei familiari con figli in età scolare a carico con ISEE inferiore a 20 mila euro. «Ho ricevuto diverse segnalazioni di carenze tecnologiche e di connettività in capo alle famiglie, che non possono accedere alla misura nazionale prevista - ha detto nell'illustrazione il Consigliere Erik Lavy -. Ecco perché riteniamo importante creare un intervento ad hoc, che non è in antitesi con le proposte della Giunta ma che risponde ad un'emergenza

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno, «perché la Regione si sta spingendo più in là: dall'anno prossimo faremo un'operazione più vasta dei non abbienti, scegliendo tre classi di "coscritti" (quinta elementare, prima e seconda media) per dotare tutti i bambini di una certa età di un pc o di un tablet. A questo si aggiunge un emendamento proposto dal Senatore Lanièce che stanzierà denaro dello Stato da investire prevalentemente sulle persone bisognose

Riguardava invece i buoni alimentari l'ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare la Giunta regionale a riproporre una misura per destinare risorse agli enti locali per l'acquisto di prodotti alimentari, di beni di prima necessità e per l'accesso alla rete internet per i cittadini valdostani. «L'applicazione di questa norma - ha spiegato nell'illustrazione il Capogruppo Andrea Manfrin - è stata differente da comune a comune: qualche comune ha impegnato soggetti esterni nel fare la spesa, pare pagandoli con i fondi destinati ai buoni pasto dei cittadini in difficoltà, obbligando la scelta tramite chiamata a centralino su pochi beni alimentari selezionati, senza che si potesse fare la spesa in autonomia, come in un sistema sovietico dove l’amministrazione ti impone cosa comprare. Vincolando l'erogazione dei fondi all'erogazione di buoni spendibili direttamente dai soggetti interessati, senza intermediazione, si garantisce sostegno alle famiglie e, contemporaneamente, al tessuto economico regionale.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha motivato l'astensione della maggioranza, ritendendo «corretto che l'applicazione di questo tipo di misura resti in capo al comune: sono le amministrazioni di prossimità che ben conoscono le singole realtà. Concordiamo, comunque, che si tratta di sostegni che vanno reiterati

È stato respinto l'ordine giorno che mirava a impegnare il Governo regionale a predisporre entro 60 giorni un disegno di legge per la modifica della legge regionale n. 24/2009 ("Legge casa") consentendo un aumento del 5% al totale delle percentuali di ampliamento volumetrico già previste dalla legge, qualora la destinazione sia produttiva; altro impegno era l'estensione degli incentivi previsti non solo al patrimonio edilizio per il quale il titolo abilitativo sia stato acquisito entro il 2008, sostituendo la data assoluta con un periodo di dieci anni di decorrenza dall'ultimazione dei lavori. «Si tratta di due interventi puntuali - ha spiegato il Consigliere Luca Distort - che potrebbero indirizzare il settore dell'edilizia verso un nuovo passaggio di recupero del patrimonio edilizio e degli spazi urbani. Sono azioni che possono avere un effetto immediato: da una parte si vuole dare un chiaro stimolo agli interventi con destinazioni imprenditoriali, dall'altra dare una prospettiva di interventi non legati a una data specifica, ma a un periodo di dieci anni dalla costruzione delle opere, al fine di adeguare costantemente le prestazioni degli edifici

L'Assessore Carlo Marzi aveva richiesto il ritiro dell'ordine del giorno dichiarando che «in sinergia con la revisione della legge regionale urbanistica, sarà opportuno intervenire anche su leggi collegate come la 24/2009. L'evoluzione delle norme e del contesto chiedono un'azione complessiva, dopo il completamento della revisione del Piano territoriale paesistico. Intendiamo agire in modo specifico anche su questo tema, quindi, ma con una valutazione che tenga conto anche di un'ottica strategica più generale. I tempi e i modi dovranno essere adeguati a una visione complessiva

L'ottavo ordine del giorno della Lega VdA, sempre respinto, intendeva impegnare il Governo regionale a sollecitare presso l'Università della Valle d'Aosta ulteriori interventi a parziale sollievo degli oneri a carico degli studenti universitari, fra i quali la proroga temporale della finestra dei pagamenti e l'esenzione del pagamento degli eventuali interessi di mora maturati dagli studenti durante il presente anno accademico. «La Giunta - ha ricordato il Consigliere Simone Perron - ha previsto un trasferimento di 7 milioni 250 mila di euro all'UniVdA e ha deliberato che l'utile di oltre un milione di euro possa essere utilizzato non solo per le spese di investimento, ma anche per spese a contrasto del Covid. Le famiglie si trovano in un momento di estrema difficoltà economica e l'apertura della finestra dei pagamenti delle rette potrebbe risultare un impegno davvero oneroso

L'Assessore all'università, Luciano Caveri, ha parlato di «iniziativa meritevole di attenzione e prendiamo l'impegno di sottoporla al Consiglio dell'Università convocato per il 21 dicembre, ma per rispetto dell'autonomia universitaria ne chiediamo il ritiro. L'ateneo valdostano ha avuto una grande capacità di reazione rispetto al Covid: quanto risparmiato è stato speso per rendere sicura l'università e consentire agli studenti di frequentare le lezioni e di sostenere le tesi attraverso una valida didattica a distanza. Inoltre ricordo che proprio per il rapporto personale che l'UniVdA ha con i suoi studenti, già al momento del pagamento della rata scaduta il 20 novembre, sono stati fatti interventi in caso di necessità manifeste

Il nono ordine del giorno della Lega VdA era volto alla valorizzazione dell'acquisto di prodotti valdostani, impegnando il Governo regionale a riproporre, come ha spiegato il Consigliere Dino Planaz, «le misure di rilancio a sostegno del commercio e dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, come previsto dalla legge regionale n. 8/2020. Sarebbe poi opportuno estendere questi voucher all'artigianato valdostano, per permettere ad ancora più aziende di accedere a un aiuto in questa crisi che duramente colpito il comparto; sarebbe anche un modo per valorizzazione i nostri abilissimi artigiani

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ne aveva chiesto il ritiro, «stante la nostra intenzione di riproporre questa misura all'interno di un insieme di misure anti Covid. Una misura, questa, che ha funzionato bene, ammonta a quasi due milioni di euro l'importo di spesa utilizzato, risorse importanti nonostante l'incertezza della stagione invernale, che ha comportato preoccupazione da parte del comparto ricettivo. Vogliamo anche semplificare la rendicontazione dei pagamenti e valutiamo un aumento della percentuale di sconto attuale del 30%, ovviamente compatibilmente con le risorse disponibili

I lavori proseguono ora con la trattazione dei restanti ordini del giorno, 18 presentati dalla Lega VdA e 3 da Pour l'Autonomie.

 

MM-DJ

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Comunicato n° 330 del 15 dicembre 2020
Leggi di bilancio della Regione 2021-2023: approvati quattro ordini del giorno

 

Nella seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 15 dicembre 2020, è proseguita la trattazione degli ordini del giorno depositati in Aula, discutendo altri nove presentati dalla Lega Vallée d'Aoste, di cui ne sono stati approvati quattro, e uno di Pour l'Autonomie.

Il primo ordine del giorno approvato all'unanimità, così come emendato in accordo con l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz, impegna il Governo a predisporre una procedura per la valorizzazione dei beni del patrimonio artistico-culturale regionale attraverso il "project financing" - o formule di partenariato pubblico privato - in coerenza con le disposizioni di tutela e conservazione del codice dei beni culturali, individuando un elenco di possibili beni da sottoporre a tale strategia. «L'esempio - ha detto il Consigliere Nicoletta Spelgatti - è quello del restauro della cupola antonelliana della Basilica di Novara. Non è possibile continuare solo con interventi pubblici: occorre una mentalità che ci porti a poter attirare capitali in Valle d'Aosta, sia con un dialogo con i privati sia con un ricorso importante ai fondi europei, che troppo spesso non vengono reperiti o utilizzati adeguatamente. Serve un cambio di visione rispetto alla valorizzazione del nostro preziosissimo patrimonio: dare la giusta considerazione a tutta questa bellezza è la sola strada per guardare al futuro

L'Assessore ai beni culturali, Jean Pierre Guichardaz, ha dichiarato che «non ci sono pregiudiziali su formule di collaborazione pubblico-privato: sono interventi che possono dare possibilità nuove al nostro patrimonio culturale. Lo scrupolo è ovviamente quello di garantire la fruizione collettiva, che non pregiudichi un godimento democratico e aperto a tutti: occorre tenere conto della dignità del bene e del suo significato storico e simbolico. L'investimento privato può essere una positiva spinta verso la valorizzazione di questi beni, come reciprocamente la Soprintendenza fa nei confronti dei beni privati che hanno un valore culturale

Il secondo ordine del giorno approvato, sempre all'unanimità con un emendamento proposto dall'Assessore alle politiche del lavoro, impegna il Governo regionale nella definizione dei prossimi provvedimenti legislativi a predisporre una misura di sostegno al reddito a favore di tutti quei soggetti che non possono beneficiare di ammortizzatori sociali pur avendo perso il proprio lavoro. «Vi sono tra i lavoratori stagionali, i collaboratori domestici, i lavoratori a chiamata, i tirocinanti, i lavoratori dello spettacolo, gli apprendisti, casistiche che non possono beneficiare di alcuna forma di ammortizzatore sociale - ha detto il Consigliere Christian Ganis -. In particolare il comparto turistico, dove lavora il 30% della popolazione, la ristorazione, il commercio, l'hôtellerie, gli impianti a fune sono i settori maggiormente colpiti dall'attuale crisi. La montagna per noi è vita: non possiamo lasciare indietro i lavoratori che rappresentano il nostro tessuto socio-economico tradizionale

L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha sostenuto che «la crisi ha creato nella comunità un sintomo di forte paura per l'avvenire oltre che l’inizio di una frattura sociale tra chi ha un posto di lavoro garantito e chi questa garanzia non ce l’ha. Su un tema così importante, oltre agli ordini del giorno che sono necessari per creare una discussione e un confronto politico, bisogna ragionare non solo sul semplice ristoro ma su ulteriori iniziative legislative e azioni politiche per creare lavoro, dare dignità alle persone e creare sicurezza sociale.»

Il terzo ordine del giorno approvato all'unanimità riguarda l'offerta formativa dell'Università della Valle d'Aosta e impegna il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali" a promuovere, di concerto con le competenti rappresentanze dell'Università e l'Assessorato competente, opportuni approfondimenti al fine di rendere l'offerta formativa dell'ateneo valdostano maggiormente legata alla connotazione territoriale, linguistica e sociale della regione, mediante anche collaborazioni con università nazionali e internazionali eccellenze della montagna. «Purtroppo l'ateneo valdostano ha la nomea di essere di serie B: va fatta una riflessione sul ruolo di questa Università, anche alla luce del contesto regionale - ha sostenuto il Consigliere Erik Lavy -. Si potrebbe ad esempio considerare come importanti realtà scolastiche quali l'Institut Agricole Régional e il Don Bosco di Châtillon potrebbero avere maggiore sviluppo se ci fosse uno sbocco universitario. Sono conscio dei costi e delle difficoltà che comporterebbe l'apertura di nuovi corsi di laurea, ma ritengo valga la pena studiare queste opzioni

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha annunciato il voto favorevole, ritenendo «del tutto opportuno un focus in Commissione: avremo modo di scavare sulla storia e sulle difficoltà riscontrate in questi anni. Nel pieno rispetto dell'autonomia universitaria, trattandosi di un ateneo regionale, è bene che riprendere in mano il volante per avere la dovuta coesione tra gli interessi della Valle d'Aosta e di un ateneo che auspichiamo possa brillare nel panorama universitario

Unanimità è stata espressa anche per il quarto ordine del giorno approvato, così come emendato in accordo con il Presidente Lavevaz, che impegna la Giunta regionale a dare corso alla riorganizzazione del sistema di welfare regionale adottando un unico percorso di sostegno a favore delle persone e delle famiglie in condizione di disagio socioeconomico, per superare l'attuale frammentazione e sovrapposizione di aiuti.

«Gli ultimi dati sulla povertà nella nostra regione - ha dichiarato nell'illustrazione il Capogruppo Andrea Manfrin - sono del 2009: nel frattempo abbiamo attraversato una crisi economica e stiamo attraversando una crisi pandemica, quindi la situazione non può che essere peggiorata. Occorre delineare un nuovo sistema, che possa adattarsi alle diverse forme di povertà e alle necessità di ciascuna situazione. Lo scenario degli aiuti è invece estremamente frastagliato: negli anni si sono sommati interventi disorganici e a volte caotici. La soluzione migliore è andare verso una "misura unica", che permetta alla persona in difficoltà di essere presa in carico nella sua specificità e di avere chiaro quale percorso ha di fronte a sé

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto in sostituzione dell'Assessore alla sanità Barmasse, richiamando «le evidenze della drammaticità di queste nuove forme di povertà: è indispensabile che le possibilità di aiuto siano chiare, raggiungibili ed efficaci. Siamo d'accordo quindi sulla necessità di muoversi per superare questa frammentazione, andando verso una semplificazione: sono iniziative perviste anche nel DEFR, così come nel piano regionale di lotta alla povertà. Occorre lavorare in maniera congiunta per potenziare le alleanze tra le strutture competenti, per andare verso una reale presa in carico delle situazioni di difficoltà

Le altre quattro iniziative sono state respinte, con l'astensione dei gruppi di maggioranza (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e il voto favorevole dei gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie.

Il primo ordine del giorno della Lega VdA respinto era volto a impegnare il Governo regionale a destinare nella prossima variazione di bilancio una quota di risorse disponibili a favore di una misura che porti a zero o che riduca almeno del 50% l'imposizione IRAP che le attività produttive valdostane dovranno liquidare nel corso del 2020. «L'IRAP - come evocato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi - concorre a incidere significativamente sul livello complessivo di tassazione a cui sono già soggette le imprese valdostane: con questa iniziativa risponderemmo alle giuste sollecitazioni di varie associazioni di categoria formulate nel corso delle audizioni condotte dalla seconda Commissione consiliare

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, «non per motivi filosofici, dato che abbiamo valutato a nostra volta un intervento sull'IRAP sia sul 2020 che sul 2021, ma per aspetti legati ai volumi di cui stiamo parlando. Sarebbe un intervento massivo senza discrimine su chi è in difficoltà e che impegnerebbe tra i 23-24 milioni di euro, con un avanzo presunto ad oggi di 120 milioni, quindi 1/6 delle risorse disponibili. Si tratta di un impegno serio che richiede prudenza e che potrà essere valutato solo a bocce ferme e cioè quando avremo la somma degli impegni di spesa necessari

La promozione dello scialpinismo è stata affrontata con l'ordine del giorno, respinto, volto a impegnare il Governo regionale a prevedere stanziamenti e iniziative di promozione e valorizzazione della pratica di questa disciplina. Nell'illustrazione dell'iniziativa, il Consigliere Dennis Brunod ha sottolineato: «È importante che lo scialpinismo, che peraltro si presta al distanziamento sociale, possa essere svolto, promosso e valorizzato all'interno di tutti i comprensori sciistici della Valle d'Aosta come servizio accessorio e in ottica di maggiore offerta turistica; al momento attuale solamente la Monterosa Spa sta proponendo in via prototipale una iniziativa partita nella stagione 2015-2016 volta alla gestione di tracciati regolamentati di risalita sicuri ed idonei e la successiva discesa sulle piste adiacenti. Guardando al futuro, questa disciplina avrà certamente un incremento di frequentatori, molti alle prime esperienze e per questo si rendono necessari percorsi di varie difficoltà per garantire la massima sicurezza

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha motivato l'astensione della maggioranza: «Concordiamo sulla proposta di costruire un progetto per lo ski alp che in Valle d'Aosta effettivamente manca, ma per procedere necessitiamo di disporre di tutte le valutazioni legate alla gestione in sicurezza dei comprensori sciistici in regione. Potremo lavorare sulle nostre piccole località, che consideriamo essere punto di osservazione privilegiato anche per nuove pratiche legate allo sci e di potenziamento dell’offerta turistica. In questa prospettiva, lo scialpinismo troverà sicuramente già da questa stagione il suo spazio, ma nell'immediato, data la situazione emergenziale, abbiamo bisogno di certezze da parte del Governo nazionale, in modo da evitare confusione e non creare ulteriori difficoltà nella preparazione dei comprensori

Si è poi passati a discutere un ordine del giorno, respinto, che mirava a impegnare i Presidenti della terza e quarta Commissione ad avviare un lavoro di approfondimento e di audizioni per rivedere il corpus legislativo regionale del settore alberghiero. L'obiettivo era quello di sviluppare una disciplina urbanistica e normativa compatibile con la realizzazione di trasformazioni, ampliamenti, gestione delle articolazioni e delle destinazioni d'uso degli spazi, nel principio della flessibilità di adattamento al mutare delle tendenze del mercato turistico. «Mi stupisce che il Governo - ha dichiarato il Consigliere Luca Distort - respinga un'iniziativa che sarebbe andata a coinvolgere le Commissioni in un lavoro virtuoso di approfondimento. Si tratta per la Valle d'Aosta di un settore basilare, che è il più colpito dall'emergenza insieme a quello della ristorazione. Gli scenari in questo ambito cambiano in maniera molto rapida: le strutture dovranno poter essere messe in condizione di cogliere le opportunità che si presenteranno. Dobbiamo essere pronti, come classe politica-amministrativa, a gestire l'attività imprenditoriale di questo settore

L'Assessore alle finanze Carlo Marzi ha detto di «concordare anche in questo caso sulle necessità di avere un corpus di norme più armonico e capace di rispondere agli scenari che si evolvono: proprio per questo serve un'azione strategica, anziché puntuale. Occorre avviare un percorso condiviso con tutti i portatori d'interesse. Le leggi di riferimento sono datate 1998 e 2009 o addirittura precedenti: noi siamo qua da 55 giorni. È evidente che servano aggiornamenti, ma è necessario agire con prudenza e in modo collegiale: il rischio, altrimenti, è di mettere paletti prima di aver raccolto tutte le necessità, col solo risultato di non cambiare nulla

Infine, si è parlato di monticazione con l'ordine del giorno, respinto, volto a impegnare il Governo regionale ad assegnare ella prossima variazione di bilancio un adeguato livello di risorse ai contributi destinati dalla legge alla monticazione per soddisfare le domande pervenute, anche nell'ottica di permettere alle aziende di poter organizzare e pianificare puntualmente il proprio lavoro e le attività che derivano da quella di monticazione. «Abbiamo appreso dalle associazioni di categoria - ha detto il Consigliere Dino Planaz - dell'insufficienza delle risorse impegnate. Chiediamo di tenere conto dell'impegno delle aziende agricole per mantenere le pratiche tradizionali di transumanza

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha parlato di una «misura con obiettivi specifici: il benessere animale, la valorizzazione della fontina d'alpeggio, il mantenimento del territorio. Per il 2020 erano stati previsti tre milioni di euro, probabilmente la copertura sarà di 2 milioni e mezzo di euro. Per il 2021 è stato già stanziato un milione, da implementare nei prossimi mesi pescando un milione in variazione e 500 mila euro dall'avanzo. Le risorse saranno quindi sufficienti, ma il lavoro dell'Assessorato procederà anche per una misura alternativa che vada incontro alle aziende che pur non attuando la pratica della monticazione contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della misura. Sono aziende che mantengono i territori di media montagna o che si sono sviluppate a quote importanti

L'Assemblea ha anche discusso congiuntamente due ordini del giorno - uno della Lega VdA e l'altro di Pour l'Autonomie -, entrambi ritirati, sul tema del precariato nella scuola.

I lavori sono sospesi e riprendono domani mattina, mercoledì 16 dicembre 2020, a partire dalle ore 9.00.

MM-DJ

 

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Comunicato n° 331 del 16 dicembre 2020
Concluso l'esame degli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio della Regione 2021-2023

È proseguito anche nella mattina di oggi, mercoledì 16 dicembre 2020, l'esame in Consiglio degli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2021-2023. Dalla giornata di ieri restavano da trattare 9 iniziative della Lega VdA (sulle 28 depositate) e 2 di Pour l'Autonomie (sulle tre presentate).

L'Assemblea ha approvato all'unanimità quattro ordini del giorno, ne ha respinti quattro (con l'astensione dei gruppi UV, PCP, AV-SA, VdA Unie e il voto favorevole di Lega VdA e Pour l'Autonomie), mentre tre iniziative sono state ritirate.

Ordini del giorno approvati

Il Consiglio ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno n. 21 della Lega VdA, così come emendato su proposta dell'Assessore alle finanze: richiamando la misura di sospensione delle rate dei mutui agevolati previsti da leggi regionali, il testo impegna il Governo regionale a valutare, coinvolgendo Finaosta, i Confidi valdostani e la Chambre valdôtaine, l'efficacia delle iniziative intraprese, così da proporne al Consiglio regionale nei tempi dell'approvazione del prossimo assestamento al bilancio eventuali modifiche normative, anche alla luce dell'eventuale sovrapposizione delle iniziative regionali con analoghe misure adottate a livello nazionale.

«Nell'immediato si possono sospendere i mutui, ma poi i debiti si accumulano e bisogna valutare degli strumenti per far fronte alla situazione - ha osservato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Le aziende non falliscono per i debiti, ma per mancanza di liquidità: in questo periodo, le incertezze si aggiungono a incertezze e la preoccupazione è tanta. La nostra proposta è di predisporre una misura utile a favorire la ristrutturazione del debito da parte delle micro e piccole imprese, anche tenendo conto del settore bancario.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha affermato: «Non è sempre opportuno rincorrere la crisi, a volte è meglio fermarsi, fare una valutazione strutturale delle misure in essere, in modo da stabilire con più cognizione di causa come procedere. E questo, non perché non si è sordi alle richieste di aiuto del tessuto sociale e economico. Nella fattispecie, le misure regionali approvate in questi mesi sono tutte attive, in alcuni casi complementari a quelle nazionali, e certamente vanno implementate. Questo ordine del giorno potrebbe rappresentare la sintesi del tentativo di procedere in un percorso la cui destinazione è una proposta più organica da elaborare nei prossimi mesi, arrivando al più presto all'assestamento e all'utilizzo dell'avanzo, che rappresenta il tesoretto reale a disposizione della Valle d'Aosta.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno n. 25 della Lega VdA, così come emendato su proposta dell'Assessora all'ambiente. Il testo impegna il Governo regionale a prevedere tra le proprie prerogative quella di approvazione di progetti per la realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, ivi comprese le modifiche autorizzative conseguenti al verificarsi di condizioni di criticità ambientale. Inoltre impegna l'Assessore a illustrare alla Commissione competente, su richiesta della stessa, lo stato dell'arte in merito al rinnovo, cessione o affitto di ramo d'azienda relativi alle discariche e agli impianti presenti nel territorio regionale, e altresì a illustrare periodicamente alla Commissione il monitoraggio, previsto nel nuovo Piano rifiuti, della gestione dei rifiuti urbani, speciali e delle bonifiche.

«In virtù di una delibera di Giunta - ha specificato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi - dopo l'approvazione da parte dell'Esecutivo delle autorizzazioni degli impianti di smaltimento, i passaggi successivi sono in capo alla struttura tecnica: la nostra iniziativa vuole introdurre il principio per cui, su scelte così impattanti per la nostra comunità, siano evitate decisioni tecniche che sfuggono al controllo politico della Giunta.»

L'Assessora all'ambiente, Chiara Minelli, ha condiviso lo spirito dell'ordine del giorno, proponendo due emendamenti, volti a «evitare un'eccessiva burocratizzazione della procedura in capo alla Giunta, visto l'ampio ventaglio degli impianti e delle strutture che sono periodicamente sottoposti a procedure di rinnovo (rientrano infatti in queste procedure anche, ad esempio, i depositi privati di ferro e gli impianti per la gestione dei reflui, quasi 200), senza che la Giunta possa veramente incidere sul profilo tecnico. È importante, invece, che le decisioni politiche siano assunte in caso di riesame delle autorizzazioni in conseguenza di criticità ambientali.»

È stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno n. 28 della Lega VdA, emendato in accordo con l'Assessore allo sviluppo economico, che impegna il Governo regionale a valutare la possibilità di definire nei prossimi provvedimenti legislativi una misura di indennizzo consistente in un bonus una tantum per gli imprenditori posti in quarantena o in isolamento fiduciario dalle autorità sanitarie, durante il periodo di chiusura.

Il Consigliere Stefano Aggravi ha evidenziato lo scopo di «dare la giusta attenzione a una categoria di imprenditori colpita a titolo individuale. Si tratta probabilmente di un numero di casi non alto, ma non per questo irrilevante: è giusto tenerne conto, armonizzando interventi regionali alle misure nazionali già presenti

«Assumiamo questo impegno - ha dichiarato l'Assessore Luigi Bertschy - a valutare interventi regionali per gli imprenditori individuali che siano specifici o complementari a quelli nazionali. Vogliamo però non perdere di vista l’obbiettivo di lavorare a una visione ampia e organica, senza escludere la possibilità di interventi puntuali, per non rischiare di lasciare indietro qualcuno.  Sarà inoltre necessario saper collaborare per chiarire bene la distinzione tra azioni politiche e azioni tecniche, per fare in modo che ciascuno possa dare il proprio contributo

Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità l'ordine del giorno n. 3 di Pour l'Autonomie dopo essere stata emendato su proposta dell'Assessore alle finanze: il testo impegna il Governo regionale a presentare il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2021-2023 entro il 28 febbraio 2021. «Visto che il bilancio di previsione e i disegni di legge ci sono stati presentati come documenti di natura assolutamente tecnica - ha detto il Vicecapogruppo Mauro Baccega -, noi riteniamo che vi sia la necessità di fare un'attenta valutazione politica di prospettiva rispetto alle indicazioni che la maggioranza vorrà dare, in considerazione del fatto che la stessa è nata sulla base di un programma di governo già presentato al Consiglio regionale e tenuto conto della situazione di emergenza sanitaria ed economica che la nostra regione sta affrontando da diversi mesi. Ribadisco la necessità di fare presto e prendere atto delle nuove situazioni di difficoltà sanitarie, economiche e occupazionali

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha dichiarato: «Mentre discutevamo il bilancio di discussione attuale abbiamo già iniziato un'analisi di definizione del nuovo DEFR perché, in termini di programmazione, questo è propedeutico alla predisposizione del prossimo documento di applicazione dell'avanzo di amministrazione

 

 

Ordini del giorno respinti

È stato respinto l'ordine del giorno n. 20 presentato dal gruppo Lega VdA, che intendeva impegnare il Governo regionale a definire nella prossima variazione di bilancio a un piano di potenziamento delle risorse umane in capo al Dipartimento innovazione agenda digitale. «È evidente che un'amministrazione efficiente - ha detto il Consigliere Nicoletta Spelgatti - deve puntare sulla digitalizzazione. Adesso arriveranno delle risorse destinate specificamente a questo: bisogna essere pronti a utilizzarle per trasformare la pubblica amministrazione. Ci sono proclami in questa direzione nei programmi elettorali, ma non vedo invece preparazione: il Dipartimento innovazione è il più debole, e non viene preso in considerazione nel piano di assunzioni. La Regione ha lavorato partendo dal presupposto di appoggiarsi sul "braccio operativo" di INVA: ma l'azione deve coinvolgere anche e soprattutto le risorse interne, per muoversi verso efficienza, efficacia ed economicità. È l'Amministrazione regionale a dover decidere che cosa fare, quali direzioni dare, mentre INVA deve operare all'interno di una situazione di mercato.» L'Assessore all'innovazione Carlo Marzi ha risposto che «la digitalizzazione è un ambito sul quale intervenire a 360 gradi. L'interesse è ben chiaro: non è però sufficiente farlo andando a potenziare il personale di una singola struttura. Ci troviamo infatti di fronte a un problema più ampio di risorse umane, che coinvolge gran parte della macchina amministrativa. Il piano di assunzioni che abbiamo davanti arriva dopo un lungo periodo di ordinaria amministrazione che ha bloccato il sistema: ma non si può pensare che la digitalizzazione sia l'unico ambito in cui mancano risorse umane. Esiste però una valutazione molto precisa sul compito che deve avere il Dipartimento all'innovazione, che dovrebbe essere la mente strategica, e quello di INVA nel suo ruolo di "braccio": il punto di equilibrio deve diventare quello tra le esigenze dirette alla pubblica amministrazione e quelle indirette che vedono la vedono nel ruolo di cliente "captive". L'obiettivo è quello di porre a fattor comune le competenze e le capacità che sono presenti tra il personale del dipartimento e quello della partecipata.»

Respinto anche l'ordine del giorno n. 22 della Lega VdA, che intendeva impegnare il Governo regionale a predisporre nella definizione della prossima variazione di bilancio un disegno di legge per la modifica dell'attuale disciplina regionale per la determinazione e la riscossione delle tasse automobilistiche, consentendo nei prossimi cinque anni la diminuzione del 10% della tassa per gli automezzi dichiarati a uso strumentale a servizio dei possessori di partita IVA con iscrizione ai registri regionali e che provvedono al pagamento della tassa automobilistica attraverso la domiciliazione bancaria. «Il pagamento annuale del "bollo auto" - ha ricordato il Vicepresidente del Consiglio, Paolo Sammaritani - costituisce un'ulteriore spesa per tutti i contribuenti e un'ulteriore difficoltà, in particolare, per i possessori di partita IVA, alle prese con una sensibile diminuzione degli incassi a fronte di un pressoché invariato carico fiscale.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha fatto presente che «la proposta non è attuabile perché la normativa nazionale, sebbene la Valle d'Aosta abbia competenza per la riscossione e la gestione diretta delle tasse automobilistiche, prevede che la variazione avvenga entro il 10 novembre di ogni anno per essere applicabile l'anno successivo, anche per consentire l'adeguamento dei sistemi informatici che sono integrati su tutto il territorio italiano. Inoltre, questa operazione, trattandosi di aiuto settoriale, sostiene solo una categoria di utenti e costituisce aiuto di Stato. Per fortuna la Valle d'Aosta è molto attenta a tutte le sue entrate tra cui il "bollo auto" sul pagamento della quale, grazie alla responsabilità dei valdostani, siamo la Regione più virtuosa d'Italia.»

L'utilizzo dell'ospedale da campo è stato l'argomento dell'ordine del giorno n. 24 della Lega VdA, respinto, che era volto a impegnare il Governo regionale a invitare l'Azienda USL a prediligere, dove possibile, la collocazione dei pazienti paucisintomatici presso questa struttura militare. Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha rappresentato «l'esigenza di poter riaprire al più presto i vari reparti dell'ospedale per la normale attività. A mio avviso si sarebbe potuto evitare la scelta dell'ospedale da campo sotto una tenda e comunque sono arrivate segnalazioni in merito al sottoutilizzo di questa struttura, che potrebbe accogliere una ventina di pazienti. Inoltre, il personale medico e ausiliario impiegato appartiene all'Esercito, per cui non si sottraggono risorse ospedaliere. Non capisco la linea strategica che si sta seguendo.» Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a expliqué: «L'hôpital militaire constitue un élément fondamental des actions lancées par le Gouvernement régional pour combattre l'épidémie. Je souligne l'excellent travail accompli par l'ensemble du personnel sous l'aspect clinique et sous l'aspect de prise en charge humaine: ils ont fait preuve de grande compétence. L'importante diminution des patients hospitalisés au cours de ces derniers jours a réduit notablement le nombre de personnes susceptibles d'être transférées dans la structure. En l'état actuel des choses et tenant compte des ressources humaines disponibles de la part de l'Armée, le responsable de l'hôpital militaire a demandé que celui-ci ne voit pas confiés plus de sept patients. L'ospedale da campo ha un utilizzo funzionale alla situazione pandemica: ben venga che oggi non sia pieno. Nel contempo, all'ospedale Parini diversi reparti stanno riprendendo l'ordinaria attività.»

È stato respinto l'ordine del giorno n. 26 presentato dal gruppo Lega VdA, che impegnava la Giunta a disciplinare, ai sensi della legge 3/2013, i criteri e le modalità di concorso a copertura delle situazioni di morosità incolpevole in favore degli enti proprietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, definendo le risorse economiche necessarie. Il Capogruppo Andrea Manfrin ha detto che «si tratta di una norma che affronta situazioni drammatiche, che hanno bisogno di risposte in un momento ancora più critico, ovvero il pagamento, da parte della Regione, dell’affitto per chi non può e non ha i soldi per pagarlo. Quello che chiediamo è semplicemente che venga applicata la legge regionale che lo prevede specificamente e ci stupiamo che si possa votare contro quest'impegnativa. C'è una necessità impellente di disciplinare questo campo, che deve anche superare le storture di un sistema che condanna allo sfratto persone che non hanno i soldi necessari nemmeno per mettere assieme il pranzo con la cena.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, per conto dell'Assessore alle politiche sociali Roberto Barmasse assente, aveva chiesto il ritiro dell'ordine del giorno richiamando «le azioni intraprese dal 2014 dall'Amministrazione regionale, con governi a maggioranza politicamente varia, integrando contributi a fondo perduto ad azioni volte a limitare gli sfratti e la morosità incolpevole. La discussione tra l'Assessorato competente e l'ARER su questo tema è già stata avviata, per effettuare una ricognizione di queste situazioni e trovare soluzioni adeguate.»

Ordini del giorno ritirati

È stato ritirato l'ordine del giorno 23 presentato dalla Lega VdA ed esposto dal Capogruppo Andrea Manfrin, che impegnava il Governo regionale a prorogare i contratti per il personale ausiliario scolastico assunto in estate e in scadenza il 31/12/2020; l'Assessore all'istruzione Luciano Caveri ha annunciato una delibera della Giunta che porterà la proroga di questi contratti fino alla fine del mese di giugno 2021.

L'ordine del giorno n. 27 della Lega VdA riguardante la predisposizione di un piano di allerta rapido per il tracciamento dei contatti e uno per le USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) in vista di una possibile terza ondata di Covid-19 è stato ritirato a seguito dell'esplicitazione da parte del Presidente della Regione del lavoro che si sta svolgendo e di quello che si è già realizzato.

È stato ritirato l'ordine del giorno n. 1 del gruppo Pour l'Autonomie, illustrato dal Capogruppo Marco Carrel e riguardante le misure di sostegno a enti locali e società partecipate per assumere addetti ulteriori per prevenire il contagio da Covid sulle piste da sci, a fronte di una situazione in piena evoluzione, come riferito dall'Assessore Luigi Bertschy che si è impegnato a fare il punto in Commissione consiliare dopo gli opportuni approfondimenti.

Il Consiglio ha anche approvato con 22 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie, Consiglieri Baccega e Carrel di Pour l'Autonomie) e 12 astensioni (Lega VdA e Consigliere Rollandin di Pour l'Autonomie) la proroga per il triennio 2021-2023 della validità degli indirizzi contenuti nel Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2020-2022.

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

SC-MM-DJ

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Comunicato n° 332 del 16 dicembre 2020
Approvate le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2021-2023

 

A inizio della seduta pomeridiana di oggi, mercoledì 16 dicembre 2020, il Vicepresidente del Consiglio Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha chiesto una riunione della Conferenza dei Capigruppo, alla luce delle notizie di stampa giunte in queste ore riguardanti l'inchiesta Egomnia sulle elezioni regionali del 2018.

Al rientro in Aula, il Presidente del Consiglio Alberto Bertin, ha riferito l'esito della riunione: «Il Consiglio non è estraneo a quanto succede al di fuori di questa Assemblea: abbiamo appreso da fonti di stampa il coinvolgimento di diversi soggetti nelle note vicende giudiziarie di questi giorni, fra i quali anche un nostro collega. Non vi è stata nessuna comunicazione ufficiale e la Conferenza dei Capigruppo ha ritenuto che non sussiste, al momento, ragione di affrontare questioni di cui non sono a conoscenza diretta nemmeno gli interessati. Nel momento in cui sussisteranno altre situazioni, torneremo sull'argomento.»

La seduta è quindi proseguita con le votazioni sulle leggi di bilancio. L'Assemblea ha approvato, con 20 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA e Pour l'Autonomie), la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021-2023.

Il bilancio 2021-2023 è stato definito una scelta di responsabilità visti i tempi ristretti tra la nomina del nuovo Governo, avvenuta il 21 ottobre 2020, e le scadenze normative previste per la presentazione dei documenti di bilancio: garantisce risorse in continuità con quelle previste dalla previsione 2020-2022 e si propone come obiettivo la prosecuzione della gestione, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio.

Il bilancio pareggia nell’importo complessivo di 2,032 miliardi per il 2021, 1,435 miliardi per il 2022 e 1,404 miliardi per il 2023. Lo sbalzo incrementale una tantum registrato nel bilancio nell’annualità di previsione 2021, in modo equivalente sia nella parte spesa che nella parte entrata, è dovuto alla contabilizzazione, secondo le regole dell’armonizzazione dei bilanci, della chiusura del prestito obbligazionario (BOR) emesso nel 2001, per l’acquisizione delle centrali idroelettriche, che giunge a scadenza a maggio 2021. Al netto di tale operazione (515,7 milioni di euro in parte entrata), le risorse disponibili sono in linea con gli esercizi 2020 e 2022. Le risorse disponibili, al netto delle somme già impegnate, del fondo pluriennale vincolato e del contributo regionale al risanamento della finanza pubblica (102,8 milioni), previsti a legislazione nazionale vigente, sono pari a circa 1,72 miliardi di euro per il 2021, 1,21 miliardi per il 2022 e 1,22 miliardi per il 2023. Per il 2021, le spese correnti incidono per l'80,65% mentre le spese per investimenti rappresentano il 19,35% (246 milioni 779 mila).

Sulla legge di stabilità sono stati presentati 13 emendamenti, di cui 1 della Lega VdA (ritirato), 2 di Pour l'Autonomie (1 ritirato e 1 respinto) e 10 della maggioranza (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie). Il Consiglio ha approvato tutti gli emendamenti della maggioranza volti a: escludere dall'ambito di applicazione dei limiti assunzionali anche il reclutamento di personale addetto ai servizi socio-educativi per la prima infanzia; autorizzare gli enti locali, per il 2021, a utilizzare forme di lavoro flessibile nel limite del 70% della spesa sostenuta nel triennio 2007-2009 per le medesime finalità; prevedere che le graduatorie delle procedure concorsuali per il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco siano utilizzate fino al completamento delle procedure di assunzione degli idonei; precisare che le autonome procedure selettive che i Comuni e le Unités sono autorizzati ad avviare, per l'anno 2021, possano essere gestite anche per il tramite del Celva o attraverso procedure selettive interne; garantire flessibilità nella gestione del personale, soprattutto a supporto dei settori collegati all'emergenza sanitaria; chiarire le risorse da destinare alle particolari posizioni organizzative dell'Amministrazione regionale; finanziamento di risorse non utilizzate dai Comuni al Celva per interventi di solidarietà; prorogare i termini per l'adozione e l'approvazione di documenti contabili e di programmazione dell'Azienda USL in considerazione del protrarsi dell'emergenza da Covid-19; affidare alle Unités l'esercizio obbligatorio dei servizi comunali in materia di innovazione e transizione digitale; prorogare al 28 febbraio 2021 della gratuità sui mezzi di trasporto pubblico in relazione all'emergenza epidemiologica e la possibilità per la Giunta di prorogarla ulteriormente qualora lo stato di emergenza sia prolungato.

Sul bilancio è stato approvato un emendamento presentato dalla maggioranza riguardante il programma regionale dei lavori pubblici.

Al momento della discussione sul disegno di legge che contiene le disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale, il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha richiesto una riunione della Conferenza dei Capigruppo, rilevando che «alcuni emendamenti al collegato contravvengono alle disposizioni del Regolamento interno del Consiglio. Ci troviamo, infatti, di fronte alla presentazione di due tipologie di emendamenti: alcuni intervengono sulla legge oggetto di modifica, altri intervengono su leggi non ricomprese in questo collegato, il che secondo l'articolo 66, comma 5, del nostro Regolamento non potrebbero essere ammessi. Chiediamo che i Capigruppo si esprimano sul prosieguo delle votazioni e dell'esame degli emendamenti.»

Il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, al rientro in Aula, ha comunicato che a seguito dei chiarimenti in Conferenza dei Capigruppo alcuni emendamenti non sono messi in votazione.

Degli emendamenti depositati, uno è della seconda Commissione (approvato), 7 della Lega VdA (di cui 6 ritirati e uno respinto), 2 di Pour l'Autonomie (entrambi approvati) e 14 dei gruppi di maggioranza (di cui 6 approvati e 8 non posti in votazione).

Le disposizioni collegate al bilancio sono state approvate con 20 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA e Pour l'Autonomie).

SC-DJ

 

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Comunicato n° 333 del 16 dicembre 2020
Ambiti territoriali e segretari enti locali: approvata una proposta di legge

 

Nella seduta del 16 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità la proposta di legge che contiene disposizioni urgenti per la revisione degli ambiti territoriali sovracomunali (di cui alla legge regionale n. 6/2014) e il correlato conferimento dei nuovi incarichi ai segretari degli enti locali (modificazioni alla legge regionale n. 14/2019).

Sempre all'unanimità è stato approvato un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari per impegnare la prima Commissione ad avviare l'iter normativo per arrivare a proporre un Testo unico in materia di enti locali, tenendo conto del fatto che i futuri concorsi per il reclutamento dei segretari comunali siano strutturati secondo lo schema del "corso-concorso"; che occorre revisionare la legge regionale n. 46/1998 sui segretari comunali, anche nell'ottica di valutare un percorso concreto per definire la realizzazione dell'albo unico della dirigenza; che vanno ridefiniti i criteri di conferimento dell'incarico di servizio di segreteria nell'ambito delle nuove forme associative tra enti locali.

Il testo, presentato il 4 dicembre scorso, è stato sottoscritto dai Consiglieri Restano e Jordan (VdA Unie), Sammaritani e Aggravi (Lega VdA), Carrel e Baccega (Pour l'Autonomie), Chatrian e Marquis (AV-SA), Grosjacques e Rosaire (UV) e Erika Guichardaz (PCP).

Il provvedimento, che si compone di nove articoli, reca disposizioni urgenti finalizzate a consentire, alla scadenza delle convenzioni in essere al 31 dicembre 2020, la rideterminazione degli ambiti territoriali sovracomunali e il conferimento dei nuovi incarichi ai segretari degli enti locali.

Relatori della proposta di legge sono stati i Consiglieri Giulio Grosjacques (UV) per la maggioranza e Paolo Sammaritani (Lega VdA) per la minoranza.

«È una legge che certamente non risolve tutte le problematiche emerse in questi anni nel sistema degli enti locali valdostani, ma è un buon punto di partenza, che ci consente di dare le prime e più urgenti risposte - ha affermato il Consigliere Giulio Grosjacques (UV) -. Tutti i contenuti dell'articolato sono molto importanti per i nostri enti locali e in effetti abbiamo lavorato celermente, in un clima molto collaborativo, consapevoli dell'importanza dei Comuni e delle Unités, che devono essere messi nella condizione di avviare la Legislatura con regole certe e immediatamente applicabili. Questa è stata definita "legge-ponte", perché entro il 31 dicembre 2021 vogliamo arrivare all'approvazione di un Testo unico sugli enti locali, in modo da disciplinare in modo definitivo le attività dei Comuni, uniformando tutta la vigente normativa, adattandola alle nuove esigenze delle piccole realtà

Entrando nel merito del provvedimento, il Consigliere Grosjacques ha spiegato: «Si interviene in favore dei piccoli come dei grandi Comuni, compresa Aosta: a quelli di minori dimensioni e meno strutturati amministrativamente dà la possibilità di associarsi senza il vincolo di doverlo fare con Comuni contermini e senza l'obbligatorietà dell'appartenenza alla stessa Unité des Communes; a quelli invece che superano i duemila abitanti è tolto l'obbligo di associare i servizi con altri Comuni

«Viene poi disciplinato puntualmente il conferimento degli incarichi di segretario di ente locale - ha specificato il Consigliere Grosjacques -, andando a riconoscere all'interno della cosiddetta parte seconda dell'elenco dei soggetti iscritti all'Albo, nell'assegnazione delle supplenze, una priorità a chi ha seguito il corso di formazione tenutosi negli anni 2009-2010. È stata poi inserita la possibilità per il Bacino imbrifero montano (BIM) di dotarsi nuovamente di un Segretario, da utilizzare obbligatoriamente in convenzione con l'Agenzia dei Segretari: questa previsione è un primo passo per il riconoscimento della dignità delle funzioni e delle responsabilità del Presidente del BIM e della sua Giunta. Inoltre viene data la possibilità di conferire ai dipendenti appartenenti alla qualifica dirigenziale assunti a tempo indeterminato l'incarico di segretario nel caso in cui gli stessi siano iscritti alla parte seconda dell'Albo e non ci siano oneri aggiuntivi. Prevista anche la proroga della durata delle convenzioni per l'esercizio associato delle funzioni e degli incarichi da Segretario fino alla conclusione del procedimento di revisione degli ambiti; in ultimo, gli enti locali potranno sciogliere le convenzioni stipulate, ad eccezione di quelle di Segretario

«Anche se molto rimane da fare - ha concluso il Consigliere Giulio Grosjacques -, questa legge rappresenta l'avvio di un percorso che questo Consiglio vuole effettuare in modo condiviso, congiuntamente al Consiglio permanente degli enti locali e a tutti gli attori che saranno interessati. Il nostro obiettivo è salvaguardare le prerogative dell'ordinamento degli enti locali valdostani, rispettandone e valorizzandone peculiarità e specificità. I Comuni sono presidio e tutela del territorio, i Sindaci e amministratori locali, operativi 24 ore su 24, meritano la nostra attenzione

«I lavori delle Commissioni - ha osservato il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) nella sua relazione - sono stati accelerati per agire il più efficacemente possibile, per soddisfare la necessità di dare una risposta concreta agli enti locali, dopo una tornata elettorale che ha delineato i nuovi Consigli di gran parte dei nostri comuni. A più riprese si è dibattuto della necessità di superare alcune criticità applicative in merito alla gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali: la legge regionale 6 del 2014, nata da encomiabili esigenze di razionalizzazione della macchina amministrativa e di risparmio nella gestione, con la sua rigidità, ha fatto sì che alcuni comuni manifestassero malesseri e malfunzionamenti. Insomma, un principio ispiratore, sicuramente buono, richiede ora, alla prova dei fatti, di essere declinato con modalità diverse

«La Corte Costituzionale ha sancito come gli eccessivi vincoli legati agli obblighi associativi non siano rispettosi degli articoli della Costituzione sulle autonomie locali e sul decentramento amministrativo - ha proseguito il Consigliere Sammaritani -. È doveroso, da parte di un organo legislativo regionale attento e il più vicino possibile alle mutevoli necessità del territorio, mettere mano a una revisione organica dell'intera normativa di settore, per dare finalmente un assetto complessivo non frammentario e farraginoso all'importantissimo comparto degli enti locali, fondamentale soprattutto in una regione che fa dell'autonomia la sua bandiera

«Questa legge - ha precisato il Consigliere Paolo Sammaritani - nasce con il preciso intento di traghettare il settore nelle more dell'approvazione del Testo unico, che dovrà tener conto delle criticità manifestate, dell'esperienza dei Sindaci e dei Segretari comunali, nonché del principio sancito dalla Corte Costituzionale per dare attuazione al principio di autonomia dei nostri Comuni e al principio di sussidiarietà, anche nel rispetto del valore della leale collaborazione in linea verticale. Una riforma, quella che sarà messa in campo, da realizzare con un confronto continuo e costante, con un lavoro concertato; una riforma imprescindibile, vista l'importanza dell'intervento di riassetto normativo che affronteremo nel prossimo anno

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha affermato: «L'articolo 5, sul rinvio della riforma globale del settore, è di auspicio per una norma che la regione aspetta da molto tempo. Questa legge non sposta finanze, ma genera ragionamenti che dobbiamo fare. Non sarà facile lavorare su uno dei pilastri portanti del nostro sistema, quello comunale, in un momento di crisi pandemica, ma non possiamo rimandare scelte che costano in termini di risorse, di inefficienze e rigidità decisionali. Sarà necessario lavorare per riformare il sistema della finanza locale, non privilegiando più la mera logica perequativa, ma premiando realtà che cooperando e unendosi per scelta democratica vadano a creare condizioni di miglior risposta ai cittadini per carico fiscale, tariffe, servizi e qualità della vita. Saranno da considerare il livello di complessità amministrativa dell'ente, i servizi offerti sul territorio di cui beneficiano anche i comuni vicini. Non saranno scelte facili, ma la definizione di un tavolo di concertazione permanente con i rappresentanti dei Comuni potrà favorire il percorso della riforma

Il Presidente della prima Commissione, Claudio Restano (VdA Unie), ha illustrato l'ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che «riguarda gli impegni futuri che dovrà affrontare il nostro Consiglio, impegnando la prima Commissione ad avviare l'iter normativo per arrivare a proporre un Testo unico in materia di enti locali con obiettivi molto ambiziosi e che ci porti a lavorare in un modo nuovo e partecipato, come abbiamo fatto con la proposta di legge in discussione. Sarà importante intervenire, attraverso il coinvolgimento diretto degli enti locali, sui futuri concorsi per il reclutamento dei segretari comunali, la realizzazione dell'albo unico della dirigenza.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha ripercorso «il lavoro di redazione di questa legge, intenso ma molto interessante: il Consiglio ha voluto fortemente questo atto, trovando subito l'impulso per dare risposte alle Amministrazioni locali, ottenendo il parere favorevole di quasi tutti i Sindaci. Abbiamo concluso la prima parte del percorso, ora dovremo pensare alla riforma organica del futuro Testo unico. Ci siamo assunti una grande e bella responsabilità: il sistema degli enti locali rappresenta il contrappeso nei confronti della Regione. Auspichiamo capacità e desiderio di governare il prosieguo del lavoro, tracciando strade innovative per affrontare il futuro. Intendiamo valorizzare, creare le condizioni per unire i Comuni, lavorare insieme per raggiungere in termini di efficacia ed efficienza della macchina pubblica che eroga i servizi fondamentali in ottica di sussidiarietà e che ogni decisione debba partire dalle comunità. Si tratta di creare dei veri equilibri per una macchina pubblica più performante, senza perdere il presidio del territorio

Per la Capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, «è importante e significativo che la prima legge a firma di tutti i gruppi consiliari sia una norma sugli enti locali, che vuole dare una risposta pronta ed efficace ai Comuni rispetto alle criticità evidenziate nell'applicazione della legge 6 del 2014. Una legge che non può essere esaustiva di tutte le problematiche, ma era necessario intervenire nel più breve tempo possibile per definire gli ambiti ottimali e stabilire le sedi di segretaria. La competenza esclusiva in materia di enti locali ha rafforzato il ruolo della Regione e si sono concretizzate due leggi fondamentali, la 48/1995 e la 54/1998, con le quali si è creato un modello valdostano fondato sui principi di autonomia, sussidiarietà e pari dignità tra i due livelli di governo, Comuni e Regione. È tuttavia mancata la volontà politica di introdurre veri principi federalisti, quali l'albo unico della dirigenza che avrebbe permesso trasferimenti di funzioni regionali più agevoli. I comuni sono un importante presidio del nostro territorio e abbiamo visto il ruolo fondamentale svolto durante l'emergenza sanitaria. In questo anno di lavoro per arrivare al testo unico dobbiamo lavorare nell'ottica di rafforzare le nostre collettività locali.»

Il Capogruppo di Vallée d'Aoste Unie, Corrado Jordan, ha evidenziato: «Il tema delle funzioni associate e dell'identificazione della migliore forma dei servizi non poteva essere affrontato nel suo complesso in maniera esaustiva in tempi così brevi. L'aver reso obbligatorio l'accorpamento di funzioni e servizi dopo una Legislatura di applicazione dimostra che i soli principi di economicità non sono sufficienti per dimostrare efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa. Dare una risposta immediata ai Comuni più grandi e strutturati va proprio nell'ottica di risolvere subito alcune problematiche e per tutti i Comuni avviare la giusta riflessione sul migliore modello organizzativo da attuare. Questo non vuol dire rinnegare le politiche associazionistiche della legge 6, peraltro volute anche dal sistema degli enti locali, ma aprire un confronto reale, serio, partecipato e soprattutto paritario. I Comuni sono l'istituzione più vicina ai cittadini, a loro va il nostro massimo rispetto e tutta la nostra attenzione

Le Conseiller Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) a déclaré: «Pour la première fois nous voyons un projet qui n'insiste pas sur les différences entre petites et grandes communes: nous respectons les unes et les autres. Aujourd'hui nous voyons d'une façon claire ce qui signifie pour les gens de résister dans les communes de montagne. Il est fondamental de faire vivre ces petites communautés: ces communes ont un rôle de protagonistes absolues dans le maintien du territoire.» Il Consigliere ha poi proseguito: «Fortunatamente, oggi non si parla più di quella spinta che per molti anni c'è stata verso l'unificazione dei piccoli comuni: il comune è infatti un riferimento fondamentale per il territorio, attraverso l'azione puntuale di sindaci e consiglieri comunali che portano un valore aggiunto a tutta la regione. Ovviamente si può parlare di riorganizzazione delle funzioni comunali, e diventa sempre più centrale il ruolo dei segretari comunali: sono figure nodali, che devono avere la nostra massima attenzione. Questo rapporto tra gli enti comporta un lavoro difficile, che può portare anche a una discussione a volte rude: ma è un principio da salvaguardare per una regione di montagna come la nostra.»

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a pris la parole en conclusion du débat en soulignant que «le processus qui a mené à la présentation de ce projet de loi est un exemple de partage pour réaliser des parcours plus structurels, tels que la révision de la loi 6/2014. C'est une loi à revoir, mais qui a des points positifs à retenir, notamment les économies qui découlent de la gestion collective des services.» Il Presidente si è poi soffermato sulla finanza locale: «Sono anni che la finanza locale si è svuotata di quello che era, ora che siamo in una fase di stabilità delle entrate regionali, bisogna trovare una solidità finanziaria per i nostri enti locali affinché possano progettare il futuro in maniera autonoma in una visione federalista.»

 

SC-MM-DJ

 

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Comunicato n° 334 del 16 dicembre 2020
Approvato l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche della Regione

In conclusione della seduta del 16 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astensioni (Lega VdA e Pour l'Autonomie), l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche della Regione ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016, con individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare, oltre alla fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate.

Sul documento, sono stati presentati due ordini del giorno dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie.

Il primo, approvato all'unanimità, riguarda le società di impianti a fune e impegna gli Assessori competenti a coinvolgere la seconda e la quarta Commissione nelle valutazioni e nelle relative scelte sul futuro di queste società, sia con riferimento ai risultati della stagione invernale 2020-2021 sia in relazione a operazioni straordinarie e/o di evoluzione dell'attuale modello organizzativo e societario.

Il secondo, approvato con 27 voti favorevoli e 7 astensioni (PCP), è volto ad impegnare il Presidente della Regione a precisare al Consiglio regionale se la realizzazione del collegamento intervallivo Cime Bianche rappresenti per il Governo regionale un obiettivo destinato a migliorare l'offerta sciistica e l'immagine dello sci in Valle d'Aosta.

Nell'illustrazione del documento, l'Assessore alle partecipate regionali, Luciano Caveri, ha parlato di «sfida importante per il futuro: il sistema delle partecipate è importante, comprende quasi tremila dipendenti in società anche molto significative, con un fatturato complessivo di un miliardo e mezzo di euro. Ci troviamo di fronte a un patrimonio, su cui occorre avere una visione strategica, nel rispetto del pluralismo dei ruoli. In quest'ottica, dal 1° gennaio prossimo nascerà un Dipartimento regionale deputato alle partecipate. Sono tante le riflessioni che ci riguardano: cosa vogliamo dalle partecipate, che sviluppo possono avere, anche per l'aspetto occupazionale? Il clima non è facile: la pandemia ha impatti gravi anche sull'economia e le finanze regionali; oggi dobbiamo contare sulla solidità del nostro sistema delle partecipate sapendo che esiste un controllore come la sezione di controllo della Corte dei Conti. Non possiamo tuttavia far venire meno il nostro ruolo politico: sarebbe deprimente considerare lo sviluppo delle partecipate solo nel solco delle indicazioni della magistratura contabile. I controllori ci aiutano, ma noi dobbiamo sapere dove vogliamo portare questo sistema. Nell'assicurare la massima trasparenza nella gestione dei rapporti con le partecipate, annuncio l'intenzione di dare un'impostazione diversa a questo documento, che non deve essere solo una risposta a chi indica strade migliori e razionalizzazioni: dobbiamo essere noi stessi a dare un senso sempre più compiuto alla galassia delle partecipate regionali

Il Vicecapogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi ha sottolineato come «per quanto questo sia un atto obbligatorio, ci sono delle scelte che vengono compiute. Un elemento che è importante sottolineare è come il pubblico debba continuare a imparare a essere più "azionista" e meno "dirigista". Per le situazioni in cui c'è un controllo o una significatività della partecipazione, allo stesso tempo, si possono dare indicazioni precise: ne è un esempio l'attenzione verso la sicurezza data come indicazione alla gestione del Tunnel del Gran San Bernardo, e ci auguriamo che venga fatto lo stesso con il Tunnel del Monte Bianco anche se la partecipazione è in quel caso minore. Siamo contenti della nascita del Dipartimento per le partecipate, e auspichiamo che sia un'adeguata dotazione di risorse umane: vista la complessità del sistema, è importante avere uno strumento per monitorare le attività. Mi auguro che questa attenzione ci sia anche verso Finaosta, che a sua volta controlla le partecipate indirette della Regione, a partire dal ruolo fondamentale di CVA. Auspico anche che ci sia sufficiente impegno verso gli enti strumentali, che hanno un carattere meno privatistico ma sono estremamente rilevanti per la loro azione. Ci asterremo, ma abbiamo apprezzato quanto emerso già in Commissione per la condivisione sulle scelte che si dovranno fare

Il documento prevede la dismissione della partecipazione in VALFIDI SC (partecipata indirettamente al 2,58% per il tramite di Finaosta Spa e al 0,0183% per il tramite di Cervino Spa), nonché la conferma della dismissione delle partecipazioni in IPLA Spa (partecipazione diretta, pari allo 2,58%) e Maison Cly Srl (indiretta di 3° livello pari al 15%, detenuta da Cervino Spa).

L'atto indica poi alcune azioni di razionalizzazione concernenti Servizi Previdenziali Valle d'Aosta Spa (partecipata direttamente al 50% e indirettamente per il restante 50% per il tramite di Finaosta), Vallée d'Aoste Structure Srl (indiretta al 100%, per il tramite di Finaosta Spa) e CVA Smart Energy srl (società che ricade nell'ipotesi di numero di amministratori superiori al numero di dipendenti: pertanto sarà necessario da parte della società controllante CVA porre in essere l'azione di razionalizzazione della fusione o dell'incorporazione)

Sono, invece, confermate, senza interventi di razionalizzazione, le seguenti partecipazioni: Finaosta Spa (partecipata direttamente al 100%); Società di Servizi Spa (direttamente al 100%); Casinò de la Vallée Spa (direttamente al 99,96%); INVA Spa (direttamente al 75%); SITRASB Spa-Società italiana per il Traforo del Gran San Bernardo (direttamente al 63,50%); AVDA Spa (direttamente al 49%); RAV Spa-Raccordo Autostradale Valle d'Aosta (direttamente al 42%); SAV Spa-Società Autostrade Valdostane (direttamente al 28,72%); VALECO Spa (direttamente al 20%); SITMB Spa-Società italiana per azioni per il Traforo del Monte Bianco (direttamente al 10,63%); Consorzio Topix-Torino e Piemonte Exchange Point (direttamente al 0,31%); Aosta Factor Spa (partecipata indirettamente al 79,31% per il tramite di Finaosta Spa); Autoporto Valle d'Aosta Spa (indirettamente al 98% per il tramite di Finaosta Spa); Cervino Spa (indirettamente al 86,33% per il tramite di Finaosta Spa); Compagnia Valdostana delle Acque-CVA Spa (indirettamente al 100% per il tramite di Finaosta Spa); Courmayeur Mont Blanc Funivie-CMBF Spa (indirettamente al 92,47% per il tramite di Finaosta Spa); Funivie Monte Bianco Spa (indirettamente al 50% per il tramite di Finaosta Spa); Funivie Piccolo San Bernardo Spa (indirettamente al 68,72% per il tramite di Finaosta Spa); ISECO Spa (indirettamente al 20% per il tramite di Finaosta Spa); Monterosa Spa (indirettamente al 94,57% per il tramite di Finaosta Spa, al 0.015% dalla Cervino Spa, al 0,012% dalla Courmayeur Mont Blanc Funivie Spa); PILA Spa (indirettamente al 84,69% per il tramite di Finaosta Spa, al 1,7305% dalla Courmayeur Mont Blanc Funivie Spa, al 2,98% dalla Monterosa Spa, al 4.0438% dalla Cervino Spa, al 2,0733% da Funivie Piccolo San Bernardo Spa, al 0,17% dalle Funivie Monte Bianco Spa); Progetto Formazione Scrl (indirettamente al 91,77% per il tramite di Finaosta Spa); SIMA Spa (indirettamente al 49% per il tramite di Finaosta Spa); SISEX Sa (indirettamente al 31,75% per il tramite di SITRASB Spa); Cooperativa Forza e Luce di Aosta Sc (indiretta di 3° livello al 0,014% da CVA Trading Srl); Reveal La Thuile Scrl (indiretta di 3° livello pari al 40%, detenuta da Funivie Piccolo San Bernardo Spa); Air Zermatt Ag (indiretta di 3° livello al 0,434% da Cervino Spa); CVA Energie Srl (partecipata indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); CVA Vento Srl (indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); DEVAL Spa (indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); Le Brasier Srl (indirettamente al 13,70% per il tramite di CVA Spa); TELCHA Srl (indirettamente al 15,31% per il tramite di CVA Spa); Valdigne Srl (indirettamente al 75% per il tramite di CVA Spa); Wind Farm (indiretta al 100% per tramite CVA) fino alla conclusione dell'operazione di incorporazione in seno alla società CVA Vento Srl; Società Cooperativa Elettrica Gignod Sc (indiretta di 3° livello al 0,0089% da CVA Trading); detenuta da CVA Energie Srl già CVA Trading Srl); - VALFIDI SC (partecipata indirettamente al 0,5% per il tramite di AOSTAFACTOR Spa).

Si prende poi atto della conclusione delle seguenti procedure di dismissione o razionalizzazione: Air Vallée Spa, Regional Airport Srl, Banca di Credito Cooperativo Valdostana SC, Cooperativa Forza e Luce di Aosta SC (socio PILA Spa), NUV Srl e COUP Srl, Società Sportiva Dilettantistica Golf Club del Cervino Spa.

Il documento ricognitivo rinvia infine qualsiasi determinazione su un'eventuale operazione di fusione tra le società esercenti impianti a fune alla valutazione che sarà effettuata sulla base dello studio di fattibilità inviato dalla Finaosta Spa.

I lavori sono conclusi dopo che i proponenti hanno ritirato le mozioni iscritte all'ordine del giorno. Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 13 e giovedì 14 gennaio 2021.

 

SC-MM-DJ

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