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Riunione del Consiglio regionale del 2 e 3 dicembre 2020

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Comunicato n° 275 del 25 novembre 2020
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre 2020, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto da 46 oggetti.

In merito all'attività ispettiva, sono state iscritte quattordici interrogazioni, di cui undici poste dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, in merito a: piano di controllo per il contenimento e l'eliminazione del rischio di trasmissione intraospedaliera del Covid-19; diffusione della processionaria sul territorio regionale; esposto presentato dall'ex titolare dell'attività di pesca sportiva presso il lago artificiale della cava di Avouil a Cervinia; protocolli regionali per il corretto uso di dispositivi di protezione individuale rivolti a studenti e docenti; scelta dell'immobile in cui installare l'ospedale da campo fornito dall'Esercito; svolgimento delle prove previste nel bando per il corso di conseguimento della qualifica di operatore socio sanitario; investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali; interventi per accelerare la definizione delle pratiche per il riconoscimento dell'invalidità; trasferimento di uffici dell'Assessorato ai beni culturali, turismo, sport e commercio; modalità di conteggio dei tamponi effettuati inviati per il monitoraggio settimanale all'Istituto superiore della sanità; verifiche sul contenuto di un comunicato stampa del Comune di Aosta riguardante la Finaosta Spa.

Sono tre le interrogazioni a firma del gruppo Pour l'Autonomie: lavori di realizzazione del vallo di contenimento per la messa in sicurezza della frana di Quincinetto; accordi organizzativi tra Assessorato dell'istruzione e Assessorato della sanità per la gestione delle situazioni di quarantena scolastica; espletamento del concorso straordinario per il personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Delle venti interpellanze depositate, diciannove sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: monitoraggio dei tempi necessari per la conclusione dei procedimenti amministrativi; problematiche relative alla mancata concessione degli aiuti alla monticazione; rispetto della normativa in materia di sicurezza per gli immobili disponibili per la locazione presenti sul sito di VdA Structure; intendimenti per garantire il regolare svolgimento delle lezioni in caso di attività di indagine epidemiologica del personale docente; rimozione delle barriere architettoniche esistenti nelle stazioni ferroviarie della regione; misure per sopperire alle carenze di personale medico-infermieristico; valutazione della necessità di incrementare gli stanziamenti a favore della spesa sanitaria; riorganizzazione del settore delle manifestazioni sportive, enogastronomiche e dell'artigianato; stato di abbandono delle scarpate adiacenti la linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier nel comune di Aosta; modalità di fruizione del patrimonio culturale; soluzione delle criticità esistenti nell'ambito della didattica a distanza; organizzazione di visite medico legali in presenza per i pazienti con invalidità civile; azioni a tutela del marchio Fontina DOP; interventi a sostegno del settore dell'industria in Valle d'Aosta; fruibilità della falegnameria presso l'Istituto Don Bosco di Châtillon; aggiornamento dei piani pandemici adottati nel 2009 e nel 2013 dal Comitato regionale per la Protezione civile; modalità e tempi di attuazione del programma di Legislatura in merito alla gestione dei rifiuti; valorizzazione delle attività sportive outdoor invernali; divieto di abbruciamenti di biomassa vegetale derivanti da attività agricole.

Il gruppo Pour l'Autonomie illustrerà un'interpellanza riguardante le misure di sostegno per i dipendenti stagionali delle stazioni sciistiche.

Infine, il Consiglio esaminerà otto mozioni a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste volte a impegnare il Governo regionale su varie tematiche: previsione della dotazione di un termoscanner e di personale per la completa riapertura in sicurezza del consultorio di Saint-Pierre; inclusione dell'ingresso all'Area megalitica nel biglietto cumulativo per la visita ai siti archeologici della città di Aosta; disciplina dei criteri e delle modalità di assegnazione delle risorse per la copertura della morosità incolpevole in materia di politiche abitative; azioni per respingere ogni tentativo del Governo statale di restaurare un sistema centralista; ripresa dell'attività venatoria e recupero delle giornate di sospensione; localizzazione di una tenda per l'effettuazione dei tamponi in modalità drive-in a Verrès; introduzione della gratuità dei trasporti pubblici per le visite scolastiche di siti di interesse culturale della regione; dotazione di saturimetro per le famiglie con anziani e per quelle in gravi difficoltà economiche.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

SC

 

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Comunicato n° 282 del 30 novembre 2020
Iscritti 6 oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocato mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre 2020, è stato integrato da 6 oggetti.

Due sono interrogazioni a risposta immediata: la prima è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per conoscere i riscontri del Governo italiano in merito alla classificazione in zona rossa della Regione e alle modalità di avvio della stagione invernale; con la seconda il gruppo Pour l'Autonomie chiede notizie del coinvolgimento del Consiglio regionale e della quinta Commissione consiliare permanente nelle recenti questioni di carattere sanitario e sociale.

L'Aula discuterà inoltre il bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2021-2023, su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 25 novembre ha espresso parere favorevole all'unanimità, e il disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione: su questo provvedimento, che ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza della seconda Commissione sempre il 25 novembre, relazionerà il Presidente di Commissione Antonino Malacrinò (PCP).

I Consiglieri saranno infine chiamati alla designazione dei membri effettivi e supplenti della Commissione e Sottocommissione elettorale circondariale di Aosta, nonché dei rappresentanti della Regione per la nomina a membri del Comitato misto paritetico previsto dal "Codice dell'ordinamento militare".

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 52 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

MM

 

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Comunicato n° 286 del 2 dicembre 2020
Iniziati i lavori dell'adunanza del 2 e 3 dicembre 2020

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'Assemblea regionale convocata oggi, mercoledì 2, e domani, giovedì 3 dicembre 2020, per discutere un ordine del giorno composto di 53 oggetti.

Il Presidente Bertin, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha riferito che la Conferenza dei Capigruppo, nella riunione di ieri, ha deciso l'inversione dell'ordine del giorno dell'adunanza al fine di trattare prioritariamente il disegno di legge n. 5 in materia di riconoscimento di debiti fuori bilancio.

È stata inoltre iscritta in via d'urgenza, anche questa con trattazione prioritaria, la proposta di legge n. 1 (Misure di contenimento della diffusione del Covid-19) su cui la quarta e la quinta Commissione hanno espresso parere favorevole producendo un nuovo testo nella riunione di lunedì 30 novembre.

MM

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Comunicato n° 287 del 2 dicembre 2020
Interrogazione a risposta immediata sulla classificazione in zona rossa

 

Nella seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2020, il gruppo Lega VdA, ponendo un'interrogazione a risposta immediata, ha voluto conoscere i riscontri da parte del Governo centrale alle sollecitazioni regionali in merito alla classificazione in zona rossa della Valle d'Aosta e alle modalità di avvio della stagione invernale.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha sottolineato: «Il 28 novembre scorso il Presidente Lavevaz ha inviato una nota al Ministro Speranza per la revisione della classificazione in zona rossa; da parte loro, le Regioni alpine hanno lanciato tre appelli al Governo nazionale per dare avvio alla stagione invernale in tutta sicurezza, al fine di scongiurare la crisi totale del settore turistico-ricettivo delle Regioni dell’arco alpino

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Nelle ultime settimane, gli incontri con i Ministri Boccia e Speranza, in particolare, sono stati continui, direi giornalieri, anche in merito alla questione della classificazione della Valle d'Aosta in zona rossa. Secondo il Ministero, non importa se dal 20 novembre l'Unità di crisi ha registrato un migliore andamento e un migliore scenario della Valle d'Aosta rispetto ai dati del 9 novembre: conta solo il quadro registrato il 20. Mi sono permesso di dissentire e ho mandato una comunicazione al Ministro Speranza per rivedere la classificazione. Noi oggi siamo in uno scenario 4 (zona rossa), pur avendo dati molto migliori rispetto alla Lombardia (oggi scenario di tipo 3, ovvero in zona arancione) solo perché un mese fa, addirittura a inizio novembre, i loro dati erano leggermente migliori dei nostri. Ho quindi predisposto, d'intesa con l'unità di supporto dell'emergenza e la Giunta, un'ordinanza che ha permesso ulteriori aperture di attività, in quanto siamo compatibili con lo scenario di tipo 3

«Domani, 3 dicembre - ha aggiunto il Presidente Lavevaz -, scade il DPCM e deve esserne emanato uno nuovo per il periodo festivo, relativo sia alla regolamentazione degli spostamenti, le aperture di attività, l'erogazione di ulteriori ristori, ma anche per l'apertura degli impianti sciistici. Le Regioni alpine si sono confrontate in particolare su quest'ultimo aspetto. Ancora ieri abbiamo richiesto una data certa, ma solo nella serata di oggi il decreto ci verrà inviato e appureremo se le indicazioni che abbiamo fornito saranno state recepite

Il Consigliere Aggravi, nella replica, ha preso atto «della logica che non segue gli indicatori ma più l'agenda del Comitato tecnico scientifico: è molto grave, occorre una legge per mettere ordine ed esercitare effettivamente la nostra autonomia. Mi auguro che le motivazioni espresse al Ministro Speranza siano ribadite anche per ottenere la giusta restituzione di quanto tolto tramite un decreto che ha reso manifesta la disattenzione da parte dello Stato nei confronti della Valle d'Aosta, come mai successo prima

 MM

 

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Comunicato n° 288 del 2 dicembre 2020
Interrogazione a risposta immediata sul coinvolgimento del Consiglio nelle questioni di carattere sanitario e sociale

 

Un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Pour l'Autonomie, nella seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2020, ha chiesto notizie in merito al coinvolgimento del Consiglio regionale e della quinta Commissione nell'ambito dell'emergenza da Covid-19.

Il Consigliere Mauro Baccega, nell'esposizione, ha rappresentato «forte preoccupazione per la situazione: non si sa bene chi fa che cosa, il Consiglio regionale sta a guardare e apprende le notizie dai telegiornali e dagli articoli delle testate giornalistiche. Riteniamo opportuno che l'Assemblea e i suoi organi deputati siano interessati dal dibattito relativo alle importanti fasi di carattere sanitario e sociale, che in questo momento sono elementi di forte tensione.»

Le Président de la Région Erik Lavevaz a répondu: «Les rôles de la gestion de la pandémie sont assez bien clairs et définis. Dans ce premier mois de Législature j'ai rapporté chaque 15 jours l'évolution de la situation au Conseil et l'activité législative du Conseil lui-même est en marche, comme nous verrons au cours de cette réunion. Je reste à la disposition de la cinquième Commission pour les moments où elle le retiendra nécessaire. Pour ce qui concerne la proposition du screening massif de la population, on a demandé une évaluation technique-sanitaire à l'unité de support de l'émergence, pour analyser la proposition à la lumière aussi de ce qui arrivera ce soir avec l'évolution de la situation normative: on décidera si ce screening est nécessaire et quand il sera nécessaire.»

Nella sua replica, il Consigliere Mauro Baccega si è detto «perplesso, perché non volevamo entrare nel merito né dare giudizi su quanto fatto finora, ma essere coinvolti. Poteva esserci un dibattito più ampio, su un tema come questo, sfruttando la discussione intorno alle comunicazioni della Presidenza che invece lei non ha voluto utilizzare: continuo a credere che ci debba essere un maggiore coinvolgimento del Consiglio su un tema come questo.»

 DJ

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Comunicato n° 289 del 2 dicembre 2020
Approvato il disegno di legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione e di altri interventi urgenti

 

Con un'inversione all'ordine del giorno decisa dalla Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio Valle, nella seduta mattutina del 2 dicembre 2020, ha esaminato subito dopo i question time il disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione, per la ratifica di variazioni di bilancio e altri interventi urgenti.

Il provvedimento, sul quale sono stati accolti gli emendamenti depositati in Aula dai Capigruppo consiliari, è stato approvato con 24 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie, Pour l'Autonomie,) e 11 astensioni (Lega VdA). Il testo riconosce - ai sensi del decreto legislativo 118/2011 - la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione, derivanti da sentenze esecutive e da acquisizioni di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa. Inoltre, con gli emendamenti approvati, il disegno di legge interviene con misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 che riguardano l'ambito sanitario e delle politiche sociali, la concessione di compensazioni in agricoltura per l'eradicazione della rinotracheite bovina infettiva, il bonus ai bed & breakfast, la bigliettazione per lo sci di fondo, i contributi per gli impianti a fune e il sostegno all'occupazione nelle piccole e medie imprese (PMI). Viene anche riconosciuto un contributo ai Comuni colpiti dagli eventi meteo avversi del mese di ottobre 2020.

«Inutile dire che si tratta di un atto dovuto - ha spiegato il Consigliere Antonino Malacrinò (PCP), Presidente della seconda Commissione "Affari generali" e relatore del provvedimento -: per i debiti derivanti da sentenze esecutive è di 2.918,24 euro, mentre per i debiti derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa il totale complessivo ammonta a 492.873,64 euro. Queste somme aggiuntive trovano copertura utilizzando stanziamenti già iscritti a bilancio negli appositi capitoli

«Altro aspetto fondamentale di questo articolato -  specifica il Consigliere Malacrinò - è la ratifica di variazioni di bilancio che si sono rese necessarie per finanziare misure di sostegno degli investimenti o alla concessione di sussidi previsti dalle leggi regionali 5 e 8 del 2020 sulle misure per contrastare gli effetti dell'emergenza epidemiologica da Covid-19

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, è intervenuto per «ringraziare i Capigruppo per la collaborazione data alla predisposizione degli emendamenti presentati, che daranno continuità alle misure previste nella legge 8, fornendo ulteriori risposte alla comunità nel settore sanitario e in quello economico

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha dichiarato: «Se sugli emendamenti sottoscritti ci sarà il nostro voto favorevole, sulla legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio non potremo essere d'accordo, in quanto generati da un percorso amministrativo che non abbiamo condiviso

Voto favorevole di Pour l'Autonomie è stato annunciato dal Capogruppo Marco Carrel, che ha evidenziato: «È un dovere approvare questo disegno di legge, perché ci sono imprese che aspettano soldi per lavori che hanno già effettuato. Con gli emendamenti che abbiamo presentato, cerchiamo di dare risposte alle imprese

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha osservato: «Il voto del nostro gruppo a questo documento, implementato dagli emendamenti, è favorevole, perché si possono inserire alla legge 8 modifiche importanti che lo scorso Consiglio, essendo in ordinaria amministrazione, non aveva potuto approvare. L'inversione all'ordine del giorno dimostra che l'obiettivo condiviso dall'Aula è approvare questo testo di legge, dando la possibilità alla parte amministrativa di mettersi subito al lavoro

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha espresso «piena soddisfazione per il risultato raggiunto oggi dal Consiglio: corretto nei modi e concreto nei risultati. In maniera sobria e condivisa, senza clamori, si reindirizzano alla fine dell'anno quasi 11 milioni di euro a favore dei Comuni, delle attività economiche in difficoltà, della montagna e del personale socio-sanitario che sta gestendo la crisi in prima linea. Con serietà si pone in essere una serie di interventi di fine anno per meglio indirizzare le risorse a disposizione

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprenderanno alle ore 15.00.

MM

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Comunicato n° 290 del 2 dicembre 2020
Approvato il testo di legge sulla gestione dell'emergenza da Covid-19

 

Nella seduta del 2 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha approvato, con 28 voti favorevoli e l'astensione dei 7 Consiglieri del gruppo Progetto Civico Progressista, la proposta di legge che disciplina la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul territorio regionale e che introduce misure per la pianificazione della fase di ripresa e di rilancio dei settori maggiormente colpiti dall’epidemia.

Il provvedimento, frutto del coordinamento tra la proposta depositata il 27 ottobre dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e gli emendamenti condivisi tra maggioranza e opposizione in quarta e quinta Commissione, è composto da 7 articoli volti ad adattare le disposizioni nazionali al territorio valdostano e alle sue specificità, disciplinando le libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus. È inoltre istituita un'Unità di supporto e coordinamento per l’emergenza Covid-19, con funzioni di raccordo tra i soggetti interni ed esterni alla Regione e di proposta nella gestione dell'emergenza e dell'organizzazione.

Relatori in Aula del testo sono stati il Presidente della quarta Commissione Giulio Grosjacques (UV) e il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin.

«Questa - ha detto il Consigliere Andrea Manfrin - è una proposta su cui abbiamo lavorato molto, in modo trasversale, con un coinvolgimento utile di tutti i gruppi consiliari per creare uno strumento che sia efficace e utile per la nostra comunità. L'obiettivo che ci diamo è ambizioso, ma essenziale per una Regione autonoma ed è quello di poter decidere autonomamente le misure che meglio si adattano alle esigenze della nostra Regione. Con questa legge, che ricalca l'impostazione della legge attuata nella Provincia autonoma di Bolzano per evitare rilievi di costituzionalità, stabiliamo le modalità di riapertura di attività commerciali al dettaglio, servizi alla persona, attività di ristorazione e somministrazione, attività artistiche e culturali, strutture ricettive e attività turistiche, impianti a fune, attività produttive, industriali, artigianali e commerciali su tutto il territorio valdostano. La Giunta regionale, con questa legge, ha in mano uno strumento molto potente da utilizzare, e se non lo farà i valdostani gliene chiederanno conto

Il Presidente della quarta Commissione Giulio Grosjacques (UV) ha dichiarato: «Abbiamo trovato un punto di incontro tra le forze di opposizione e la componente autonomista del Governo: il nostro obiettivo comune è adattare le misure nazionali su scala locale, mettendo le basi per la ripresa dei nostri territori. Non si tratta di una fuga in avanti, né di un progetto di legge confuso che vuole una "zona franca" al posto di una "zona rossa": vogliamo però ribadire la nostra autonomia, rispetto a un governo centrale che guarda con un certo disinteresse le periferie. L'obiettivo della messa in sicurezza dei cittadini deve andare di pari passo a un accompagnamento della ripartenza. Siamo consapevoli dell'attenzione che verrà riservata a livello centrale ai nostri atti normativi, ma la difesa delle nostre prerogative statutarie è indispensabile

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) ha parlato di «una legge condivisibile, soprattutto da chi crede nella nostra autonomia e vuole farla rispettare, tanto all'interno quanto all'esterno. Quando ci sono buona volontà e concretezza dei fatti, si arriva all'elaborazione di testi pregevoli: nel momento dell'applicazione di questa legge, si avrà la dimostrazione di come abbiamo guardato lontano, in maniera acuta, nel rispetto delle nostre prerogative.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «questa norma ribadisce la nostra autonomia e ci dà uno strumento che fa da cornice a tutte le azioni che saranno necessarie per gestire questa fase così delicata per la nostra regione. La norma non vuole essere una norma provocatoria, ma uno strumento pratico per gestire questa fase emergenziale e dando la giusta copertura al Governo e al Consiglio per disciplinare il momento attuale e quello che abbiamo davanti. Viviamo un momento complesso, segnato dalla schizofrenia della comunicazione: con questa legge vogliamo assicurare delle azioni politiche per la Valle d'Aosta, ribadendo la centralità delle nostre prerogative e quelle della montagna, che è vita per molti di noi

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, si è focalizzato sulla montagna: «Vivere la montagna significa farlo nella sua interezza, anche nei momenti di difficoltà: è fondamentale dotarci di uno strumento per poter agire in maniera adeguata. È difficile capire se a livello centrale non ci sia interesse o se manchi la volontà di approfondimento: la montagna non è solo lo sci, ma un tessuto complesso che ha bisogno di interventi specifici. Chiediamo anche in questo il supporto dei nostri rappresentanti a Roma, che possono portare utili contributi a questo scopo

«Finalmente - ha detto il Consigliere Erik Lavy della Lega VdA - vediamo un atto di coraggio da parte del Consiglio, che porta avanti le prerogative della Valle d'Aosta. Ma non è un'iniziativa di tutti: una parte della maggioranza si è astenuta, e anzi ha preso posizioni molto forti. Non avrei creduto di vedere una spaccatura come questa dopo solo un mese. Sono contento che questa legge possa mettere in luce delle differenze, anche nelle idee di autonomia, ma soprattutto tra chi è dalla parte dei valdostani e chi non lo è. Con questa legge possiamo finalmente dare un senso alla particolarità valdostana e alle sue caratteristiche sociali ed economiche.»

Per il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, «l'autonomia è responsabilità: essere autonomista significa esercitare questa responsabilità. Questo atto definisce una linea di demarcazione che segnerà i nostri rapporti con lo stato centrale: e si tratta di scelte che avranno un peso. Veniamo dimenticati perché periferici. La montagna e chi vi esercita il turismo come l'imprenditoria, vede costi e impegni ulteriori: sappiamo che cosa sono le valli alpine senza l'esercizio dell'autonomia. Non vogliamo e non dobbiamo far venir meno l'esercizio delle nostre prerogative: è indispensabile ristabilire un rapporto corretto e paritetico con lo Stato

«Questa - ha affermato il Vicecapogruppo di VdA Unie, Claudio Restano - è una risposta particolarmente pratica al momento che stiamo vivendo. Forse era necessaria realizzarla prima, ma il Consiglio regionale, nella fase finale della scorsa Legislatura, non era in condizione di farlo. Con questo atto apriamo un dibattito che non è solo sanitario, ma anche politico, e che crediamo possa essere ampliato proprio a partire dai lavori della prima Commissione. Per questo ci stiamo confrontando, all'interno della maggioranza, sull'opportunità di ampliare questo percorso in un più generale discorso di tutela della montagna.»

Il Consigliere della Lega Vda Nicoletta Spelgatti ha dichiarato: «questo atto vuole dare un quadro normativo essenziale alla nostra Regione: in questa ci devono essere sia una visione sia risposte concrete, e questa legge va in questa direzione. Autonomia significa esercizio dell'autonomia. Non è una parola vuota, ma qualcosa che deve avere ripercussioni concrete in ogni momento della quotidianità dei valdostani.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, è intervenuto dicendo che «questa norma è importante in termini politici: siamo qui per sviluppare politiche che guardino oltre la crisi sanitaria che stiamo affrontando. Questo è il nostro dovere, come Consiglio regionale: speriamo e crediamo che questa maggioranza non voglia dimostrarsi unita solo nel gestire l'emergenza sanitaria, ma che voglia guardare anche oltre ed essere capace di una reale azione politica.»

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato: «Discutiamo un testo che non proviene da un gruppo, ma è un testo di Commissione: è un segnale importante. Dobbiamo difendere la nostra autonomia ed esercitarla: questa legge vuole essere un'integrazione, uno strumento complementare; l'intento non è di certo quello di andare contro il Governo. Abbiamo a cuore la scuola come le attività produttive, che non vanno messe in contrapposizione. È forte poi il disagio nel sentire demonizzare la montagna: si pensa soltanto all'aspetto ludico e non si tiene minimamente conto delle conseguenze per tante famiglie. Chiedo anche a chi ha annunciato l'astensione di votare questo testo di legge che non è contro nessuno, ma che vuole dare al Presidente della Regione gli strumenti per interloquire con il Governo.»

La Capogruppo del Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, ha annunciato l'astensione del gruppo a questa norma «che riguarda principalmente la tutela della salute, materia di competenza ripartita tra Stato e Regione. È una proposta in gran parte copiata dalla Provincia di Bolzano, che però aveva approvato un'analoga legge in un momento di rilancio e ripresa, non nell'emergenza di oggi. In questo momento bisognerebbe essere più cauti e dare risposte: questo testo non darà risposte, bensì creerà confusione e alimenterà un inutile scontro tra salute ed economia, che non ci porterà da nessuna parte. Per le attività economiche non presenta novità, ma solo rimandi ai protocolli di sicurezza. Non dobbiamo illudere le persone, ma mettere in atto proposte concrete come le ordinanze messe in campo dal Presidente della Regione, il grande lavoro per riaprire le scuole non appena entreremo in zona arancione e un lavoro nella Commissione speciale. Lo scontro politico fine a se stesso non ci appartiene.»

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha dichiarato: «Questa legge non fa chiarezza, anzi; non aggiunge e non toglie nulla per quanto attiene la riapertura delle attività commerciali, che sono riprese grazie all'ordinanza regionale. Invece ritengo prezioso lo strumento della Commissione consiliare speciale che abbiamo previsto all'articolo 5 di questa proposta normativa, perché si potranno assumere misure mirate per fronteggiare l'emergenza

Per il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, «questa legge va nella direzione giusta, che è quella che abbiamo già iniziato: dà ordine nella fase di attuazione della gestione dell'emergenza, calandosi nella nostra realtà territoriale. È anche una cornice normativa importante, pur con un orizzonte limitato perché legata solamente al Covid-19. Ma è importante perché ha un respiro politico che vuole far valere il peso dello Statuto valdostano rispetto al Governo nazionale, esprimendo una volontà di determinazione molto chiara. Il Governo italiano ha dimostrato scarsa sensibilità nel capire i problemi della montagna. Non importa se questa legge sarà impugnata: è un segnale forte della nostra autonomia, che fa capire che la Valle ha uno Statuto che vogliamo difendere con tutte le forze

Il Consigliere Mauro Baccega (Pour l'Autonomie) ha sostenuto: «Il confronto, la condivisione sono importanti non solo per questa legge, ma anche per il futuro della nostra autonomia. Questa è una legge che darà delle risposte significative al comparto non solo sanitario ma anche economico della nostra regione.»

Per il Vicepresidente del Consiglio, Paolo Sammaritani (Lega VdA), «questa legge non è altro che il sostegno normativo alle ordinanze che emetterà il Presidente della Regione. Esercitare l'autonomia, significa responsabilità: il Governo centrale non vede di buon occhio le autonomie, ma noi non dobbiamo farci dire da Roma cosa dobbiamo fare per tutelare i nostri cittadini. E questa votazione sarà l'espressione massima dell'autonomia che lo Statuto ci ha concesso.»

Per l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, «è opportuno che il Consiglio supporti l'azione condotta dal Presidente Lavevaz che, con la firma dell'ordinanza, ha assunto una decisione forte. Politicamente possiamo anche avere idee e sensibilità diverse, ma non di certo sulla difesa delle prerogative della Valle d’Aosta come è previsto in questa legge: dobbiamo ritrovarci per difendere i valdostani, anche con leggi come questa. Non ci possiamo permettere di essere trattati come coloro che hanno alberghi pericolosi in montagna. Una montagna che, invece, va valorizzata per le sue peculiarità.»

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), ha osservato che «un quadro è composto dalla cornice, dalla tela e dal disegno: questa legge non è altro che una cornice, una norma vuota che rimanda a norme nazionali e che costringerà il Presidente della Regione a emettere ordinanze di chiusura. Oggi non è in ballo il tema di essere valdostani o meno: si tratta solo di prendere decisioni che possano evitare una terza ondata e per questo ci vuole collaborazione

Il Consigliere Renzo Testolin (UV) ha sostenuto l'importanza «di portare le nostre istanze all'attenzione del Governo nazionale, che si dimostra molto miope nei confronti delle piccole realtà. Oggi più che mai il Presidente della Regione ha bisogno di legittimazione politica e normativa per assumersi responsabilità importanti. Questa proposta di legge ci permette di superare le divergenze tra maggioranza e minoranza e di esprimere unità di intenti nell'esclusivo interesse della comunità valdostana: una comunità che deve ritrovare in questo Consiglio un riferimento puntuale per essere rappresentata soprattutto nei confronti dello Stato, troppo spesso carente, quando non assente, nei confronti delle nostre necessità e peculiarità.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha osservato: «Oggi variamo una legge, ed è legittimo farlo, perché sarà un elemento di chiarezza. Altrettanto legittimo che il Presidente e la Giunta assumano responsabilità suppletive quando non ci siano elementi di giustizia nei confronti dei valdostani che qui rappresentiamo. Siamo tutti consapevoli che questa legge riecheggia quella del sud Tirolo: è un modello cui ci siamo rifatti, pur con elementi modificati, e quella legge non è stata impugnata. Mi auguro che certe preoccupazioni non si realizzino, altrimenti ci troveremmo di fronte a due pesi e due misure nei confronti di due autonomie speciali.»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz ha spiegato: «Come PCP non ci tiriamo indietro, siamo molto netti quando a livello nazionale sono messi in discussione gli interessi della Valle d'Aosta. In Giunta, con la collega Minelli ho dato incondizionato sostegno al Presidente per la firma dell'ordinanza; diversa situazione per questa legge, che per noi è pericolosa, illusoria, e rischia di essere recepita come un "libera tutti" che può vanificare gli sforzi fatti fin qui. Pur con correttivi, il testo non è cambiato e resta dannoso, perché concepito per rivendicare una giusta idea di autonomia senza tenere in conto la situazione di allarme sanitario. La sua applicazione rischia di obbligare il Presidente della Regione a dover rincorrere le attività da chiudere, producendo un infinito numero di ordinanze per arginare la mancanza di regole condivise. La nostra astensione non è per questioni politiche o perché siamo appiattiti sulle decisioni nazionali, ma risponde al principio di precauzione.»

 MM-DJ

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Comunicato n° 291 del 2 dicembre 2020
Interrogazione sulla messa in sicurezza della frana di Quincinetto

 

Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020, il gruppo Pour l'Autonomie ha voluto portare l'attenzione sui lavori di messa in sicurezza della frana di Quincinetto, chiedendo quale sia lo stato dei lavori e il loro cronoprogramma, oltre a tempi e durata di un'eventuale chiusura dell'autostrada per la rimozione delle rocce.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «La Società Autostrade Valdostane ci ha comunicato che per la parte di opere di protezione fisica di pertinenza della concessionaria, a inizio marzo 2020 è stata completata l’installazione di una rete paramassi provvisoria, che consente di proteggere l’infrastruttura autostradale nel caso di caduta di massi di modeste dimensioni e di rimodulare le procedure di gestione e di intervento in caso di allarme. Parallelamente, la SAV sta verificando con gli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la possibilità di accelerare l'iter di approvazione del progetto del vallo paramassi definitivo in fregio alla carreggiata autostradale: si tratta dell’intervento di maggiore utilità dal punto di vista della sicurezza.  Il prossimo 17 dicembre è prevista, presso la Regione Piemonte, una nuova riunione del Comitato tecnico tra Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta, SAV, Centro di competenza Protezione civile Università di Firenze e il Comune di Quincinetto.»

Replicando, il Consigliere Augusto Rollandin ha espresso preoccupazione «qualora i lavori vengano completati nel momento di maggiore traffico. Chiedo di sollecitare con più forza la soluzione di questo problema ormai decennale, ma che viene sempre messo all'angolo. Ci siamo dimenticati il caos che si è verificato con la chiusura del tratto di autostrada? Ricordo che, in base agli accordi assunti con la Regione Piemonte, la costruzione di un vallo di contenimento e la rimozione delle rocce incombenti dovrebbe avvenire entro il 2020

 MM

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Comunicato n° 292 del 2 dicembre 2020
Interrogazione sulla diffusione della processionaria del pino

 

Ponendo un'interrogazione nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sulla situazione di diffusione della processionaria del pino sul territorio regionale, chiedendo anche se siano state previste nuove misure atte a debellare ulteriormente il parassita.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto: «Da tre anni, in maniera costante, la superficie interessata dai danni è di circa 5.000 ettari: negli ultimi anni però l'impatto della presenza dell'animale si è ridotto sensibilmente, con un interessamento del solo 10% delle chiome. Sono stati catturati quest'anno circa 60.000 individui maschi, in linea con il 2019 ma in netta riduzione rispetto al periodo 2016-2018, quando erano 150.000. A gennaio verrà effettuata un'ulteriore raccolta dei nidi, seguendo le indagini svolte fin qui. L'analisi dei dati permette di dire che le iniziative messe in campo hanno permesso di mantenere numeri più in equilibrio con l'ambiente circostante, riscontrando anche una buona resistenza delle piante; nel complesso, insomma, i frutti del grande lavoro sono emersi. Bisogna comunque continuare a monitorare, considerando anche come l'insetto sia particolarmente agevolato dal cambiamento climatico: le azioni proseguiranno seguendo il calendario già stabilito per gli interventi di operai forestali, del Corpo forestale e di tecnici che portano avanti interventi specifici

Nella replica, il Consigliere Erik Lavy si è detto «contento della prosecuzione degli interventi di riduzione e contenimento della presenza degli insetti: come evidenziato, occorre però continuare a monitorare la situazione, perché non dobbiamo dimenticare la ciclicità della presenza di questo animale.»

 DJ

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Comunicato n° 293 del 2 dicembre 2020
Interrogazione sulla gestione della quarantena scolastica

 

La gestione della quarantena in ambito scolastico è stata al centro di un'interrogazione sottoposta nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020 dal gruppo Pour l'Autonomie.

L'iniziativa, facendo riferimento ad un episodio che ha recentemente interessato la scuola primaria San Francesco di Aosta, ha chiesto quali siano le problematiche e le responsabilità emerse, che comunicazioni siano state effettuate e quali accordi tra gli Assessorati all'istruzione e alla sanità siano in campo per la gestione di queste situazioni.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha ripercorso la vicenda, «oggi oggetto di un'indagine amministrativa e di un esposto in Procura per capire quanto successo. Il 10 novembre tutti gli alunni della scuola sono stati posti in quarantena successivamente a un contatto stretto con un caso positivo al virus. In considerazione dell'importanza della didattica in presenza, il 18 novembre è stata comunicata la possibilità di effettuazione del tampone rapido al drive in il giorno 19; se l'esito fosse stato negativo, la didattica sarebbe ripresa in presenza il 20. Solo 6 docenti su 27 si sono sottoposti al tampone e l'hanno comunicato via mail nel pomeriggio del 19, quando la segreteria non era più presidiata: di conseguenza solo alcune classi hanno potuto riprendere le attività; si è quindi dovuto rimandare a casa diversi alunni che aspettavano di entrare in classe. L'effettuazione del tampone prima del termine dei 14 giorni previsti non è obbligatoria, ma il lavoratore non è esentato dal darne immediata comunicazione al datore di lavoro

Precisato che «le comunicazioni sono state effettuate dalla dirigente alle famiglie e che si seguono le disposizioni fornite dall'Istituto superiore di sanità», l'Assessore Caveri ha concluso: «Avremo a breve una riunione con le autorità sanitarie per chiarirci definitivamente un dubbio: quando i docenti sono chiamati al tampone, esiste davvero una libera scelta? È impensabile che episodi del genere possano ripetersi. Segnalo infine che abbiamo presentato l'esposto in Procura perché la sola inchiesta amministrativa non è in grado di farci capire esattamente quanto successo ed è giusto che ci sia piena chiarezza

Nella replica, il Capogruppo di Pour l'Autonomie Marco Carrel si è detto soddisfatto della risposta: «Il nostro intento era proprio quello di capire come evitare il riproporsi di eventi del genere. È giusto chiarire quali siano gli obblighi degli insegnanti, ma nel caso specifico penso sia mancata la comunicazione: si è creato un corto circuito che ha comportato un problema notevole per le famiglie

MM

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Comunicato n° 294 del 2 dicembre 2020
Interpellanza sui ritardi delle pratiche amministrative

 

I ritardi delle pratiche amministrative sono stati al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020.

«Molte segnalazioni di cittadini - ha detto il Consigliere Paolo Sammaritani - evidenziano lentezze burocratiche insopportabili da parte delle amministrazioni locali, dall'erogazione di contributi al rilascio delle concessioni edilizie. Si tratta di ritardi ancora più gravi in un quadro di emergenza: chiediamo quindi al Governo se sia a conoscenza di questo problema e che tipo di monitoraggio sullo smaltimento degli arretrati sia in campo, o quali iniziative siano allo studio in questa direzione.»

Il Presidente della Regione Erik Lavevaz ha dichiarato: «Anche la Valle d'Aosta ha posto attenzione ad alleggerire gli iter amministrativi legati all'emergenza, come disposto dal decreto legge 76/2020 che punta a digitalizzazione amministrativa, diffusione dei servizi di rete e snellimento degli adempimenti a carico dei cittadini. In questo senso è stata attivata una piattaforma telematica dedicata per la gestione delle istanze e l'erogazione delle provvidenze, un accento sulla comunicazione, la creazione di una struttura regionale temporanea dedicata, il potenziamento delle risorse umane delle strutture competenti. Si è lavorato per ridurre al minimo la necessità di presentarsi negli uffici. Guardando oltre a questo periodo emergenziale, invece, va ricordato che il monitoraggio sui tempi dei procedimenti è un'attività strutturale prevista all’interno del Piano triennale anti-corruzione e costantemente effettuato dalle strutture dirigenziali.»

«Ricordo inoltre - ha continuato il Presidente Lavevaz - che qualunque cittadino o impresa che non ottenga nei termini previsti il provvedimento ha quindi il diritto e il modo di chiederne conto e di ottenere il provvedimento conclusivo del procedimento, anche considerando che la mancata o tardiva adozione del provvedimento è un elemento di valutazione della performance individuale e di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del responsabile del procedimento.»

Nella replica, il Consigliere Sammaritani ha osservato che «lo spirito di semplificazione delle pratiche contenuto nelle leggi emergenziali di quest'anno, specificamente la 5 e la 8 del 2020, dovrebbe essere diffuso. Sarebbe opportuno provare ad andare oltre l'emergenza, facendo di questo iter più leggero un modello di riferimento. La direzione verso la quale muoversi è quella di monitorare costantemente la velocità di questo tipo di pratiche: a volte bastano piccoli accorgimenti per facilitare la vita dei cittadini e di coloro che lavorano nelle amministrazioni, sottraendo elementi a volte inutili.»

 DJ

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Comunicato n° 295 del 2 dicembre 2020
Interpellanza sugli aiuti alla monticazione

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato la questione della mancata concessione degli aiuti alla monticazione.

Il Consigliere Dino Planaz ha riferito: «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di allevatori che, pur in possesso dei requisiti necessari, non hanno potuto usufruire degli aiuti concessi a fondo perduto ai sensi della legge regionale n. 17/2016: corrisponde a verità? Nel caso, ci chiediamo quali siano le intenzioni dell’amministrazione regionale per tutelare il gravoso lavoro degli allevatori che non hanno potuto usufruire di questo contributo. Evidenziamo anche come le procedure siano esageratamente burocratizzate

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto: «L'aiuto messo in campo per la prima volta quest'anno, dopo 10 mesi di trattativa con l'Unione europea, è strategico non solo per il sostegno economico ai nostri allevatori, ma anche perché sempre più aziende del fondo Valle hanno deciso di non monticare più i capi in montagna, con diverse ripercussioni negative. Voglio chiarire che le istruttorie sono ancora in corso, per cui nessuno al momento risulta escluso. Gli uffici regionali, di concerto con l'AREV, stanno procedendo nelle verifiche: è possibile che una minima parte dei richiedenti non potranno usufruire degli aiuti, ma soltanto perché non in possesso dei requisiti. Stiamo anche valutando alcune misure alternative per quelle aziende che, pur non rientrando nei parametri, presentano una gestione aziendale in linea con l'aiuto. La sburocratizzazione è certamente un obiettivo che ci siamo posti nell'ambito della nostra attività amministrativa e, naturalmente, anche per quanto riguarda questa tipologia di contributo

Il Consigliere Dino Planaz ha replicato: «Faccio presente che aziende che si trovano a 1.800 metri sono classificate nel fondo Valle, e per questo escluse dagli aiuti. Non solo: la previsione di aggiungere un carico di bestiame rispetto a quello fissato dalle linee guida europee è un ulteriore schiaffo ai nostri allevatori. A mio avviso c'è un modo per includere tutte le aziende e continueremo a vigilare su questa tematica.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 3 dicembre, alle ore 9.00.

MM

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Comunicato n° 296 del 3 dicembre 2020
Nel pomeriggio discussione in Consiglio sulla gestione della pandemia

 

A inizio della seduta di giovedì 3 dicembre 2020, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha comunicato all'Aula che, così come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo di ieri, nel corso della mattina si proseguirà con la trattazione ordinaria dell'ordine del giorno. I lavori del pomeriggio riprenderanno alle ore 15.30 per consentire al Presidente della Regione la partecipazione a una videoconferenza. Il primo punto trattato sarà il bilancio del Consiglio per il triennio 2021-2023, quindi si procederà a un dibattito sulla gestione della pandemia, anche alla luce dell'emanazione del nuovo DPCM.

Gli immobili resi disponibili per l'affitto da parte di VdA Structure sono stati al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta pomeridiana di ieri, mercoledì 2 dicembre 2020.

Il Consigliere Christian Ganis ha evidenziato «la volontà di alcune attività di affittare a scopo commerciale, artigianale e produttivo i diversi immobili presenti sul sito di VdA Structure, dichiarati disponibili per la locazione. Chiediamo di sapere se tutti gli immobili presenti ad oggi siano compatibili e rispettino le norme di sicurezza per essere immediatamente concessi in locazione.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «In questa Legislatura dovremo dare l'impulso necessario affinché VdA Structure possa definitivamente prendere la sua strada. Abbiamo bisogno di una società che sia libera da tutti i vincoli che fino ad ora l'hanno bloccata così come abbiamo bisogno che il patrimonio sia utile alle attività valdostane e alle aziende provenienti da fuori Valle. Segnalo con positività il lavoro che sta svolgendo l'attuale Presidente in collaborazione con Finaosta e la Regione: la società ha presentato il piano di risanamento, ha un bilancio in attivo e deve poter utilizzare la legge 10/2004 che permette all'Amministrazione regionale di finanziare le attività di investimento e manutenzione del patrimonio regionale conferito a VdA Structure. Inoltre, vi è la necessità di aggiornare la convenzione che aveva assegnato delle risorse per fare attività di manutenzione e investimento

L'Assessore ha poi dettagliato i dati relativi agli affitti: «Su un patrimonio di 109 immobili di tipo industriale 76 sono locati e 33 no; sono invece 29 gli immobili agricoli, di cui 25 locati e 3 no: l'80% della superficie è quindi affittata, mentre il 20% rimane da locare. Alcune di queste mancate locazioni sono relative a difficoltà di manutenzione o inagibilità. Sono disponibile per un'audizione in Commissione consiliare per presentare la proiezione futura del lavoro: non possiamo permetterci una società che non possa portare il valore aggiunto per la quale è stata creata. A lei è affidato il nostro patrimonio e bisogna far sì che il patrimonio non utilizzato sia messo a norma e reso utile agli imprenditori

«Come Lega - ha replicato il Consigliere Ganis - continueremo a vigilare su questa tematica e, visto il degrado avanzato di alcuni immobili posti in locazione, porteremo all'attenzione del Consiglio altre iniziative. Tenuto conto della necessità di strutture del momento, segnaliamo anche l'importanza di destinare gli immobili a supporto dell'emergenza da Covid-19 invece di spendere risorse cercando altre soluzioni.»

MM

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Comunicato n° 297 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sul diritto allo studio

 

La continuità del diritto allo studio nell'emergenza è stata il tema di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 2 dicembre 2020.

«L'Assessorato competente - ha detto il Consigliere Simone Perron - ha deciso di procedere all'attività di indagine epidemiologica nelle scuole, auspicata da noi fin dal mese di ottobre, senza una chiusura delle stesse; le istituzioni scolastiche lamentano difficoltà nel reperire supplenti e nella mancata chiarezza dei protocolli. Esprimiamo inoltre perplessità per il ricorso alla Procura riguardo ai fatti occorsi alla scuola San Francesco, a nostro avviso non opportuno. Chiediamo al Governo come intenda procedere per garantire il regolare svolgimento delle lezioni e ottemperare al fondamentale diritto allo studio

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto sottolineando che «lo screening dei docenti ha funzionato bene, con circa il 65% dei 2.200 "testabili" che ha partecipato all'indagine. Sulla ricerca pesa la paura di un "effetto quarantena", cioè del timore di dover rimanere a casa per due settimane in caso di positività. Sicuramente, in vista di un possibile screening per gli studenti di cui abbiamo discusso in Giunta, bisognerebbe trovare una soluzione diversa rispetto a quella del drive in ad Aosta: dovremo quindi organizzare qualcosa di maggiormente territoriale, verosimilmente facendo riferimento ai plessi scolastici.  Auguriamoci di poter garantire la regolarità dello svolgimento delle lezioni oltre la situazione attuale, con la riapertura che sarà più complicata anzitutto per le scuole superiori: qui la criticità è quella dei trasporti, specie quando ridurremo al 50% la capienza dei bus. La scuola deve essere in presenza, sia per questioni didattiche sia per questioni di socialità. Non si può però negare che la scuola, non tanto per la presenza nelle lezioni quanto per tutto il sistema che vi orbita intorno, possa contribuire al contagio. Una volta arrivati i vaccini, ci saranno ulteriori temi che saranno da affrontare: per mantenere le scuole aperte serviranno senso civico e forse norme di legge.»

Nella replica, il Consigliere Perron ha dichiarato che «il tema è di difficile gestione, e anche il confronto con i dirigenti scolastici evidenzia delle criticità che meriteranno di avere la massima attenzione, prima fra tutte la questione dei trasporti

 DJ

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Comunicato n° 298 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sugli stanziamenti a favore della sanità

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 3 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato il tema degli stanziamenti nazionali e regionali nel settore della sanità.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha segnalato che «da fonti di stampa abbiamo appreso che nel corso dell'audizione in quinta Commissione consiliare sarebbe stata "svelata" dalla Deputata Tripodi la cifra di 13 milioni di euro provenienti dal Governo nazionale a favore della sanità valdostana, mentre nella legge regionale n. 8/2020 la spesa sanitaria regionale è stata rideterminata in aumento per circa 14 milioni». Ha quindi voluto sapere «se gli stanziamenti previsti dai decreti legge nazionali siano stati ricevuti dalla Regione e se ci siano altri fondi di provenienza statale relativi all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Gli stanziamenti regionali sono tutti impegnati e/o liquidati? Sono risultati sufficienti o la Giunta ha intenzione di prevederne o richiederne di ulteriori?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premesso che «il Governo centrale non ci ha regalato nulla, non siamo stati oggetto di particolare attenzione, ma stiamo parlando di fondi concessi a tutte le Regioni», ha riferito: «Il fondo per spese correnti di 2 milioni 966 mila euro è stato incassato dalla Regione e la somma è stata impegnata nel mese di aprile a favore dell'azienda USL; la cifra di 6 milioni di euro proveniente da un altro decreto è stata incassata in due tranche e anch'essa impegnata a favore dell'USL: una parte è stata già spesa, mentre l'altra, destinata al potenziamento dell'area territoriale, è oggetto di un piano di utilizzo trasmesso per la verifica a Ministero della salute. La somma prevista di 105 mila euro per l'allestimento di aree sanitarie temporanee non risulta ricevuta, ma è stata impegnata e, parzialmente, serve a finanziare la posa di container climatizzati pre-triage del pronto soccorso. Anche le somme previste per la riduzione delle liste di attesa, pari a 1 milione di euro, non sono state ricevute; pur essendo già state impegnate, non sono state utilizzate in quanto l'attività dell'USL è attualmente rivolta a fronteggiare la seconda fase della pandemia. Infine, circa 3 milioni di euro sono stati assegnati per la realizzazione delle opere previste nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera

«Non ci sono ad oggi altri fondi di provenienza statale relativi all'emergenza epidemiologica - ha aggiunto l'Assessore Barmasse -. Le somme relative alla legge regionale n. 8/2020, per un ammontare di circa 14 milioni di euro, sono state impegnate ma non liquidate all'USL in quanto, trattandosi di fondi a destinazione vincolata e non avendo l'USL manifestato esigenze di liquidità, è stato adottato un sistema di liquidazione a rendicontazione delle somme effettivamente spese. Gli stanziamenti statali, unitamente a quelli previsti dalla legge regionale 8/2020, hanno consentito all'USL di proseguire la gestione in equilibrio economico. Considerata la prosecuzione dei contagi, sarà necessario prevedere ulteriori risorse per finanziare l'attività emergenziale nel 2021

In sede di replica, il Vicecapogruppo Aggravi ha sottolineato: «Nei rapporti tra enti non ci deve essere sudditanza, ma volontà di perseguire l'obiettivo comune di operare nell'interesse della comunità. Mi auguro che la programmazione futura dell'USL sia oggetto di dibattito del Consiglio, nell'intento di definire corretti stanziamenti che possano rispondere alle reali necessità. Occorre anche considerare il fatto che, spesso e volentieri, le limitazioni burocratiche bloccano l'utilizzo effettivo delle somme. La sfida collaterale è quella di poter disporre di processi efficienti e strutture che possano operare, altrimenti sarà inutile stanziare risorse economiche. Sottolineo infine che abbiamo dimostrato che la Commissione ha lavorato ed era a conoscenza delle cifre, contrariamente a quanto apparso provocatoriamente sui giornali: era semplicemente necessario comprendere come i fondi erano nel frattempo stati utilizzati.»

MM

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Comunicato n° 299 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sulle condizioni dell'area circostante la ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier

 

Le condizioni dell'area circostante la ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier nel comune di Aosta sono state messe al centro della discussione di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 3 dicembre 2020.

«Le scarpate adiacenti alla linea ferroviaria nell'area a ridosso di via Chambéry e via Grand Eyvia - ha detto la Consigliera Raffaella Foudraz - versano in uno stato di abbandono, con accumulo di rifiuti domestici anche ingombranti. Chiediamo che siano individuate le responsabilità di questa situazione, invitando l'amministrazione regionale a farsi parte attiva per garantire un opportuno decoro.»

L'Assessore ai trasporti, Chiara Minelli, ha risposto che «sono pervenute segnalazioni da diversi abitanti della zona, anche a seguito dell'ultimo intervento di RFI che nello scorso mese di agosto ha provveduto al taglio delle piante: il risultato è stato rendere più evidenti i rifiuti abbandonati. La responsabilità è anzitutto dei cittadini che si dimostrano dotati di scarso senso civico; la manutenzione delle scarpate è poi obbligo di RFI, a cui la Regione ha inoltrato richieste di intervento nel mese di settembre e a cui il Comune di Aosta ha inviato una comunicazione il 16 novembre scorso e un sollecito il 30 novembre, ricevendo una risposta che dichiarava l'attivazione di un intervento futuro. Abbiamo chiesto inoltre al Comune di Aosta di verificare la possibilità di intervenire direttamente con i propri strumenti, nell'ottica di un maggior decoro; intendiamo inoltre intervenire presso i Comuni attraversati dalla ferrovia per valutare iniziative coordinate.»

Nella replica, la Consigliera Foudraz ha detto che «si tratta di una situazione di degrado che purtroppo persiste da diversi anni. È inconcepibile che un capoluogo regionale possa assistere a una situazione simile: a fronte delle tante iniziative informative ed educative sulla gestione dei rifiuti, non troviamo un riscontro nella civiltà di alcuni cittadini. Apprezziamo quindi l'impegno dell'Assessora, augurandoci che si possa arrivare a un risultato concreto.»

DJ

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Comunicato n° 300 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sulle misure di sostegno per i dipendenti stagionali delle stazioni sciistiche

 

Sono state le misure di sostegno per i dipendenti stagionali delle stazioni sciistiche il tema di un'interpellanza presentata dal gruppo Pour l'Autonomie nella seduta consiliare di oggi, 3 dicembre 2020.

Il Consigliere Marco Carrel ha messo l'accento sull'«importanza degli impianti a fune per il tessuto economico della nostra regione: le stazioni hanno bisogno di programmazione e investimenti importanti per poter garantire la riapertura. Chiediamo quindi quali siano gli indirizzi dati dal Governo, pur nella complessità di una situazione in continua evoluzione. Se non fosse possibile arrivare all'apertura, vogliamo sapere quali siano le misure prese per sostenere i dipendenti stagionali e tutti quei lavoratori che operano nell'indotto degli impianti.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «La legge che abbiamo approvato ieri darà modo di regolamentare l'attività socio-economica, ovviamente dando sempre priorità alla situazione sanitaria. Nell'ultimo mese abbiamo dovuto adattare più volte il nostro lavoro per la programmazione della stagione sciistica, anzitutto attraverso il protocollo sulla sicurezza proposto a livello nazionale: ad oggi, però, non abbiamo ancora una risposta del Comitato tecnico scientifico. L'indirizzo che abbiamo dato inizialmente è stato quello di aprire, laddove ci sia la possibilità di avere un effettivo utilizzo di flussi capace di coprire i costi di esercizio. In una stagione normale noi ospitiamo 30 milioni di passaggi che danno lavoro a tutti i comprensori: oggi non abbiamo la possibilità di contare su quei flussi e quindi vanno fatte le opportune valutazioni. Il DPCM di questa notte, che limita la mobilità tra regioni e che prevede l'apertura delle piste dal 7 gennaio, richiederà di aggiornare il quadro: occorre però verificare il dettaglio del testo e delle possibilità di azione. Domani incontrerò i presidenti delle società degli impianti a fune per capire come pianificare un'apertura intanto per i nostri ragazzi, sul modello di quanto fatto a Cervinia, ragionando insieme su come organizzare la situazione successiva. Quanto ai ristori, fin qui abbiamo agito a corollario delle norme nazionali, integrando dove necessario o agendo dove abbiamo individuato delle lacune. Contiamo di continuare in questa direzione, anche con le possibilità che avremo con le risorse dell'avanzo di amministrazione del bilancio.»

Replicando, il Consigliere Carrel ha sottolineato «la differenza tra l'emergenza primaverile e questa: allora la stagione era quasi finita, con la scadenza dei contratti dei dipendenti che era ormai vicina. Adesso, invece, i contratti ancora non ci sono. C'è un mondo che va dai camerieri ai maestri di sci che è in sospeso: dobbiamo capire quali sono i nostri margini di azione, sempre nel massimo rispetto dell'emergenza sanitaria. Occorre il più possibile dare risposte chiare, e chiedo che ci sia un'informazione costante su questi temi

DJ

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Comunicato n° 301 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sulle visite medico legali per i pazienti con invalidità civile

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 3 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sullo svolgimento delle visite medico legali per l'accertamento di invalidità.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha rappresentato «ritardi se non vere e proprie sospensioni nelle visite, anche a seguito del lockdown, nonché la mancata ricostituzione delle Commissioni di accertamento, anche ormai da quasi due anni come nel caso delle condizioni di cieco e sordomuto civile. Perché la Regione non ha mai provveduto e quante sono le pratiche in sospeso? Come si pensa di tutelare i diritti dei richiedenti l'invalidità, che possono aver diritto a sussidi? Mi chiedo anche se si intenda procedere per effettuare le visite medico legali in presenza: non è accettabile che provvidenze economiche pubbliche vengano erogate solo sulla base degli atti prodotti. Infine, parrebbe che siano state sospese anche le visite volte all'inserimento nelle liste di collocamento mirato: come si pensa di ovviare a questa situazione?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Le Commissioni in questione non sono state ricostituite perché i professionisti hanno rinunciato per incompatibilità. Per risolvere la criticità, abbiamo avanzato richieste anche alle USL del Piemonte. La pandemia ha comportato ritardi anche in questo settore: al 15 novembre risultano essere 27 le pratiche in sospeso, di cui quella del 9 ottobre risulta avere la data più lontana. Le visite in presenza sono sospese dal marzo 2020 ed è in valutazione la ripresa graduale, tenuto conto della recrudescenza della pandemia. Sinora, le Commissioni hanno valutato i singoli casi in base alla documentazione presentata, ma anche con visite effettuate presso alcune strutture sanitarie o al domicilio. Non è possibile prevedere le visite nella sede dell'ufficio invalidi di Saint-Christophe, data l'inadeguatezza della sala d'attesa e di alcuni locali; visto il perdurare del periodo di emergenza, abbiamo provveduto a contattare l'USL per richiedere la disponibilità di strutture ambulatoriali con i requisiti dovuti e siamo in attesa di un riscontro positivo. Analogo discorso per gli accertamenti delle abilità lavorative residue. Segnalo infine che dal 1° gennaio 2020 sono stati effettuati 3.816 accertamenti, fino al 10 marzo in presenza, poi in base agli atti. Ad oggi sono in valutazione le pratiche a far data dal 1° luglio

Il Consigliere Spelgatti si è detta «preoccupata della risposta, soprattutto perché stiamo parlando di persone fragili che non stiamo tutelando a dovere. Ci sarebbero stati vari modi per ricostituire la Commissione per cecità e sordomutismo. Va considerato che dall'esito di queste Commissioni si avvia l'iter per l'ottenimento di provvidenze economiche: senza questo passaggio in Commissione i soggetti non possono accedere alle provvidenze pubbliche a cui avrebbero diritto, e si tratta di risorse economiche necessarie a vivere dignitosamente. Per quanto riguarda le visite in presenza, si sarebbe potuto contingentare l'accesso agli uffici, scadenzando opportunamente gli arrivi. In ogni caso, mi pare che la Regione possa avere altri locali idonei. Sono incresciosi i ritardi anche per quanto riguarda il riconoscimento per l'inserimento nel collocamento mirato. Non provvedere alla tutela dei concittadini più in difficoltà non è degno di una società civile. Ben venga che ci si stia attivando, ma bisogna essere il più celeri possibile.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.30.

MM

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Comunicato n° 303 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sulla fruizione del patrimonio culturale

 

La fruizione del patrimonio culturale nel corso dell'emergenza epidemiologica è stata affrontata con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare mattutina del 3 dicembre 2020.

Il Consigliere Luca Distort, ricordata la chiusura di musei, siti culturali e sedi espositive, ha chiesto: «È prevista la possibilità di fruire del patrimonio culturale, nella sua complessità, in diversa modalità? Dato che la criticità del momento comporta seri problemi alle categorie e professioni dell’impresa culturale, non si potrebbe istituire un tavolo di confronto per l'ideazione di progetti specifici, in aiuto una tantum per gli operatori? Vorrei anche sapere se siano state programmate attività sostitutive di didattica museale “a distanza” o in lezione frontale in classe, sulla scia di iniziative già utilizzate in Italia quali “il museo va a scuola” e vorrei conoscere gli intendimenti riguardo ad attività di valorizzazione on line, su canali social, piattaforme web, sia a pagamento che gratuite, per permettere alla comunità di godere di un’offerta culturale che rischia altrimenti di essere azzerata

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, premettendo che si tratta di «un tema immenso così come sono immense le iniziative messe in campo negli anni», ha declinato le varie attività di tutela del patrimonio valdostano «che grazie alle modalità digitali hanno addirittura consentito di ampliarne la fruizione.» L'Assessore ha parlato di «visite virtuali a musei e mostre rese fruibili sul sito internet della Regione e sui canali social, di laboratori didattici online e di video tutorial sui reperti archeologici per mantenere saldo il legame con le famiglie e i bambini, della piattaforma "library online" messa a disposizione dalla biblioteca regionale. La Soprintendenza ai beni culturali sta inoltre realizzando dodici video di promozione dei castelli e dei siti culturali che saranno veicolati sul web e sui canali social

«La crisi - ha proseguito l'Assessore Guichardaz - si è innestata su di un settore già in emergenza da anni e ora colpito ancora più duramente: serve garantire reddito ai lavoratori e supporto economico agli imprenditori del settore; a livello regionale stiamo valutando come integrare e completare le misure di sostegno statali. Stiamo inoltre rafforzando le opportunità di lavoro per gli operatori del settore culturale e artistico: ricordo, a titolo di esempio, l'open call rivolta a compagnie, artisti e performer che operano sul territorio regionale nel campo del teatro, della danza, della musica e delle arti performative. Questa pandemia ha evidenziato la mancanza di uno status giuridico dell'artista: la riforma è necessaria e urgente e da proporre nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni. A livello regionale pensiamo a un percorso che porti al pieno riconoscimento della cultura e dell'arte, attraverso l'attivazione di un tavolo regionale che coinvolga tutti gli attori interessati

Nella replica, il Consigliere Distort, riconoscendo che «il settore è ampio, il lavoro tantissimo e non si può risolvere a breve, tuttavia, va precisato che l'indicatore sulla bontà delle risposte dell'Assessore sta fondamentalmente in un preciso risultato: il coinvolgimento dei professionisti esterni.  Chi ha una partita iva non ha interesse a ottenere ristori, ma ad avere occasioni di lavoro. È estremamente importante e urgente che si mettano in atto tutte le strategie possibili per consentire e creare nuove condizioni e nuove forme di lavoro. Abbiamo un esercito di professionisti che ha una grande professionalità e che deve essere coinvolto; abbiamo una tecnologia che ci permette di individuare certi scenari. Bisogna arrivare a una concretizzazione

MM

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Comunicato n° 304 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sulle attività sportive outdoor invernali

 

La valorizzazione delle attività sportive outdoor invernali è stata al centro di un'interpellanza presentata nella seduta consiliare mattutina del 3 dicembre 2020 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod ha evidenziato: «Le varie limitazioni dovute alle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 condizioneranno la stagione invernale per un settore in cui senza dubbio -  siamo tutti consapevoli - lo sci alpino rappresenta il grande punto di forza della stagione. Le attività sportive individuali svolte in ambienti aperti, da praticarsi su tutto il territorio regionale, sono molto meno esposte ai rischi del contagio in quanto garantiscono le misure di distanziamento sociale: scialpinismo, sci di fondo, ciaspolate, WinterTrail, cascate di ghiaccio, fat bike, skedog, gite in carrozza sono attività che si possono proporre a livello turistico anche in versione notturna. La Giunta ha pensato a un piano di valorizzazione e di promozione specifico, con quali tempistiche e modalità di attuazione?»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «L'Assessorato ha sempre dedicato molto spazio alla promozione nazionale e internazionale di tutte le attività outdoor invernali che il nostro territorio può offrire: giornali, riviste, cartelle stampe, organizzazione viaggi di familiarizzazione giornalisti, blogger, influencer, da cui sono poi scaturiti articoli ad hoc. Nel momento difficile che stiamo vivendo oggi, abbiamo messo in campo azioni per promuovere tutte le attività invernali, tenuto conto del fatto che la montagna resta meta privilegiata e le varie discipline da praticare in questi mesi risultano sempre più determinanti per attrarre i turisti. È stata quindi prevista una serie di iniziative promozionali, oltre al già ordinario e collaudato sito Love VdA: sono già state pianificate azioni mirate su testate di settore e generaliste, nonché in televisione, a partire dal mese di gennaio, in modo da far conoscere anche tutte quelle pratiche oltre lo sci. In base all'esito di queste e all'andamento della stagione, valuteremo ulteriori azioni. Comunico infine che sono state ripianificate per il mercato sia italiano sia internazionale iniziative per il Cammino Balteo, che risulta essere un volano turistico per tutto l'anno e va valorizzato

Il Consigliere Dennis Brunod ha replicato: «La mia sollecitazione va proprio nel senso di lavorare in questo periodo per la promozione in vista delle riaperture dei prossimi mesi. Non dobbiamo sempre rincorrere le altre località, in un mondo in cui la concorrenza si fa sempre più forte. La Valle d'Aosta si merita una promozione all'altezza delle sue potenzialità e non possiamo permetterci di compromettere ulteriormente la stagione invernale.»

MM

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Comunicato n° 305 del 3 dicembre 2020
Interpellanza sull'aggiornamento dei piani pandemici

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare mattutina del 3 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sull'aggiornamento dei piani pandemici.

«Abbiamo appreso dell’esistenza dei due piani pandemici - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin - scoprendo che proprio quei piani che avrebbero dovuto difenderci dal virus non venivano aggiornati rispettivamente da luglio 2009 e ottobre 2013. Visto il grande lasso di tempo trascorso senza che questi testi siano stati aggiornati, ci chiediamo: in questi anni non ci sono stati cambiamenti? Non è stato necessario redigerne delle nuove versioni? Ma soprattutto, perché le informazioni e le misure adottate nella prima fase della pandemia non sono mai state recepite?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Neppure io ero a conoscenza dell'esistenza di questi piani: si tratta però di documenti che non avrebbero potuto aggiungere nulla a quanto fatto, vista l'impossibilità di prevedere una pandemia come quella che stiamo vivendo. Le strutture competenti osservano che in questo tipo di pianificazioni occorre mantenere la coerenza con le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Centro europeo per il controllo delle malattie, e un coordinamento condiviso fra Stato e Regioni. Per questo i piani regionali discendono da una pianificazione centrale, garanzia di omogeneità della risposta su tutto il territorio. Quindi, come ha anche avuto modo di dichiarare il Capo della Protezione civile regionale, fin dall’inizio di questa emergenza nel febbraio scorso, il dipartimento di Protezione civile ha inviato a tutte le Regioni un documento per l’attivazione di tutti i soggetti coinvolti e la gestione dell’emergenza è avvenuta secondo procedure ad hoc. Per il futuro, poi, la pandemia che stiamo ancora affrontando non potrà che comportare, una volta terminata l’emergenza, la riscrittura di tutte le pianificazioni pandemiche sulla base delle esperienze che sono state maturate a tutti i livelli.»

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Concordiamo sull'inadeguatezza dei piani: sono procedure evidentemente superate. Il problema è però precedente alla crisi: il mancato aggiornamento del piano è ovviamente un problema che doveva essere affrontato negli anni passati. Desumo che siano i vertici della Protezione civile e della sanità che avrebbero dovuto agire prima, per coordinarsi all'evolversi della situazione: qualcuno avrebbe dovuto prendere atto dei possibili aggiornamenti da apportare. Ci auguriamo quindi che questi testi vengano rivisti e che si chieda conto del mancato intervento a chi doveva occuparsene.»

DJ

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Comunicato n° 306 del 3 dicembre 2020
Approvato il bilancio del Consiglio Valle per il triennio 2021-2023

 

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta per il triennio 2021-2023 è stato approvato all'unanimità nella seduta di oggi, giovedì 3 dicembre 2020.

Come illustrato dal Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, il documento contabile si attesta per l'anno 2021 sul valore di 11.532.000 euro di cui 8.705.000 per entrate e spese effettive e 1.877.000 euro per partite di giro; per gli anni 2022 e 2023 la previsione si attesta, in entrambi gli esercizi, su 10.567.000 comprese le partite di giro.

«Le entrate e le spese effettive - ha riferito il Presidente Bertin -, di competenza dell’esercizio finanziario 2021, sono in linea rispetto alle previsioni dell'anno precedente. Nelle spese sono comprese, inoltre, le previsioni per la copertura dei costi dell’Ufficio del Difensore civico, per la gestione del Corecom e per il finanziamento all’associazione degli ex Consiglieri

«Ovviamente - ha aggiunto il Presidente Bertin -, anche il bilancio è stato condizionato dagli effetti della pandemia. Segnalo la nota positiva del trasferimento degli uffici del Difensore civico nel nuovo stabile, accessibile a tutti i cittadini

MM

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Comunicato n° 307 del 3 dicembre 2020
Covid-19: dibattito sui rapporti Stato-Regione nella gestione dell'emergenza

 

Nella seduta pomeridiana del 3 dicembre 2020, così come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, in Aula si è discusso della gestione dell'emergenza da Covid-19, anche alla luce dell'ultima riunione della Conferenza dei Presidenti in vista dell'emanazione del nuovo DPCM.

Ha preso la parola il Presidente della Regione, Erik Lavevaz (UV): «Ben venga che ci sia questo dibattito: ieri non c'è stato nessun dolo da parte mia nel non fare comunicazioni, anche perché ho potuto esplicitare alcuni aspetti rispondendo ai question time. Oggi comunque abbiamo nuovi elementi da cui trarre spunto per la discussione. In effetti, questa mattina, c'è stata una nuova riunione della Conferenza dei Presidenti, che ha deciso di non esprimere parere in merito al nuovo DPCM. Si tratta di un parere consultivo, non è vincolante, e il Presidente Conte firmerà le nuove disposizioni, ma abbiamo voluto esprimere in questo modo il dissenso delle Regioni per non aver visto accolte le osservazioni e le richieste avanzate, nonostante tutto il confronto e il lavoro che abbiamo svolto

Il Presidente della Regione è quindi passato a dettagliare gli argomenti principali del DPCM, «tra cui gli spostamenti e l'istituzione del coprifuoco. Già questo aspetto crea disparità tra i territori, è una norma iniqua: una realtà metropolitana è ben diversa dalla Valle d'Aosta, in cui il divieto di spostamento riguarda una manciata di chilometri. Ciò che ha suscitato ancora più fastidio tra i governatori è il decreto legge approvato notte tempo: un provvedimento che contiene, per quanto riguarda gli spostamenti, le stesse disposizioni che saranno previste dal DPCM e applicabili a partire dal 21 dicembre. Non ravviso l'urgenza di approvare nella notte questo decreto legge

«Le Regioni hanno analizzato a lungo la questione della scuola - ha aggiunto Erik Lavevaz -: dovrebbe essere confermato che fino al 7 gennaio per le secondarie di secondo grado ci sarà il 100% di didattica a distanza, poi si passerà al 50% di DAD e 50% in presenza. Sempre in ambito scolastico, si è stabilito che il tavolo di coordinamento per la gestione dei trasporti degli studenti e dell'inizio delle lezioni sia presieduto dai Prefetti: è una disposizione che non influisce sull'ordinamento valdostano, ma è un'esautorazione delle competenze delle Regioni che fa discutere

«Nulla è stato recepito rispetto a quanto abbiamo indicato per l'apertura degli impianti sciistici - ha precisato il Presidente della Regione -: si dice solo che potrà avvenire dal 7 gennaio, previa autorizzazione degli appositi protocolli da parte del Comitato tecnico scientifico. È rimasto invariato l'impianto per quanto attiene al cambio di classificazione; sottolineo che quando lo scenario muta, bisogna rimanere nel nuovo per 14 giorni

Il Presidente della Regione ha poi affrontato la questione delle ordinanze regionali: «Con i provvedimenti che abbiamo assunto abbiamo cercato di difendere la nostra autonomia: un'autonomia che abbiamo esercitato non soltanto dal punto di vista statutario, ma anche per una questione di buon senso. Abbiamo calato la norma sul nostro territorio e sul territorio ma muovendoci sempre all'interno delle regole e per eliminare una situazione di iniquità. Dopo l'ordinanza di fine ottobre i dati sono migliorati, a dimostrazione di una gestione corretta e del senso di responsabilità messo in pratica dai valdostani. Noi rispettiamo, ma deve essere rispettata anche la possibilità di seguire il DPCM quando qualcosa non funziona; altrimenti, si creano situazioni difficili da spiegare. Abbiamo fatto ogni passaggio con correttezza e logica, dando priorità all'aspetto sanitario. Non c'è volontà di fare in modo che la gente abbassi la guardia, ma abbiamo tutti il diritto di essere trattati allo stesso modo

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha espresso «preoccupazione per quanto esposto dal Presidente Lavevaz: emerge chiaramente una non volontà da parte dello Stato di ascoltare le esigenze delle Regioni. Ne dobbiamo prendere atto e dobbiamo capire come vogliamo agire: come gruppo, vorremmo capire quale sia la linea che il Governo e la maggioranza vorranno intraprendere a partire da domani, in un momento in cui le scelte sono molto importanti sia per l'economia sia per l'aspetto sanitario. Vorrei inoltre conoscere le intenzioni rispetto alla proposta di Alliance Valdôtaine per realizzare uno screening di massa stile Bolzano: se si farà, con quali modalità e quali tempistiche? Vorremo anche avere una bozza del DPCM per capire meglio la situazione anche in relazione al nostro territorio. Il centro del dibattito deve essere il Consiglio regionale: c'è quindi bisogno di un maggiore coinvolgimento, anche perché è difficile dare delle risposte e svolgere appieno il nostro ruolo se non abbiamo informazioni di prima mano

In merito allo screening di massa, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Abbiamo dato mandato di studiare la fattibilità di questo progetto al responsabile della Protezione civile, che si è mosso in questo senso, anche prendendo contatto a livello nazionale. Ci è stata comunicata la disponibilità dei tamponi e abbiamo formulato un'ipotesi organizzativa. La soluzione tecnica sarà discussa nell'ambito della unità di supporto

«In una situazione di emergenza - ha detto il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi (Lega VdA) - è normale che ci siano difficoltà nella comunicazione, da parte del Governo nazionale: ma un discorso è chiedere collaborazione, tutt'altra cosa è mancare completamente di attenzione nei confronti dei governi locali. Chiediamo se, da parte di chi guida la Conferenza Stato-Regioni, ci sia stata una presa di coscienza per capire quali interventi sia possibile mettere in campo per arrivare a una nuova forma di collaborazione. Ci sono segnali preoccupanti del contrario: la dimostrazione è la scelta di affidare ai prefetti il coordinamento del tavolo di confronto sui trasporti. Il Presidente Lavevaz ha, oggi più che mai, gli strumenti per agire: perché non si tratta di mettere la Valle d'Aosta o Bolzano contro Roma, ma dare all'ente-Regione in sé la possibilità di essere preso adeguatamente in considerazione.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha parlato della legge approvata ieri dall'Assemblea: «Dire che vogliamo aprire indiscriminatamente le attività di ristorazione e gli impianti sciistici senza tenere conto della situazione pandemica è una mistificazione. Le riaperture avverranno solo qualora le condizioni normative e sanitarie lo permetteranno. Assurdo poi aver denominato la norma "anti DPCM". Peraltro, i limiti del DPCM sono evidenti a tutti: leggo sui giornali che 25 senatori del PD chiedono di modificarlo. In Valle d'Aosta il divieto di spostamento fra comuni è assurdo. I nostri dati sono da zona gialla da una decina di giorni: non si tratta di voler fare un "libera tutti", è una questione di equità. Noi vogliamo, nel rispetto dell'aspetto sanitario, evitare di mortificare una comunità, per cui invito a ritrovare la calma ed evitare i proclami; piuttosto, impegniamoci a confrontarci per aiutare le famiglie che stanno soffrendo e offrire possibilità di lavoro

Per il Consigliere di Pour l'Autonomie Mauro Baccega «è una triste giornata, perché il confronto con questo bizzarro Governo si sta esasperando sempre più: il DPCM che sta per arrivare è assolutamente irricevibile, tutto discutibile. Chiudere i ristoranti alle 18, negare agli alberghi di servire il cenone è una vera follia. E dov'è l'attenzione per la famiglia, quando non si può passare il Natale con i propri familiari se questi abitano in comuni vicini? Fulmini e saette sono arrivati sulla nostra Regione solo perché abbiamo approvato una legge che ci metteva nelle condizioni di tutelare il nostro territorio e la nostra comunità. Bisogna fare quadrato

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri (VdA Unie), ha dichiarato: «Vogliamo riaprire le scuole il 7 gennaio e tutto è pronto. È insopportabile essere descritti come si faceva nell'Ottocento con i montanari, soltanto per la nostra posizione geografica, perché la montagna è un territorio peculiare e per questo viene mal interpretata. L'esistenza stessa del Consiglio Valle deriva dalla necessità che le norme, anche in materia anti pandemica, tengano conto delle nostre specificità. Davvero siamo persone irresponsabili? Davvero da Roma possono pensare questo? Noi vogliamo agire responsabilmente per il bene della nostra popolazione, non siamo montanari stupidi e ribelli a prescindere. Non sono accettabili gli attacchi di cui siamo stati vittime, in particolare il Presidente Lavevaz. Le leggi servono per essere corrispondenti alla realtà cui verranno applicate: è questo il compito che dobbiamo avere, nel rispetto dello statuto che è e resta la costituzione regionale.»

L'Assessore all'ambient,e, Chiara Minelli (PCP), ha sostenuto che «il sistema economico valdostano è a rischio collasso, fortemente dipendente in inverno dallo sci di discesa, pur se la montagna non è solo sci, ma anche passeggiate a piedi, con le ciaspole, sci di fondo, scialpinismo, cultura, artigianato, enogastronomia. C'è stato un approccio molto superficiale alla montagna da parte del Governo nazionale: ora abbiamo bisogno di risposte certe perché abbiamo bisogno di una montagna viva. L'inasprimento dello scontro istituzionale e partitico è dannoso: bisogna confrontarsi e ragionare insieme per fare in modo che le misure non siano irragionevoli e contraddittorie. Nel periodo natalizio è meglio consentire alle persone di venire in montagna, consentendo l'accesso alle strutture ricettive o alle seconde case, contribuendo all'economia del territorio, o sono meglio gli assembramenti nei centri commerciali? È meglio avere accesso alle piste di fondo e a un numero chiuso agli impianti di risalita, oppure avere persone pigiate in città  che cercano di trasgredire? Sono degli interrogativi che non possono essere elusi perché, sul piano economico, gli indennizzi non saranno mai in grado di far fronte alle perdite subite. Tuttavia, una legge come quella votata ieri non dà queste risposte e amplia la confusione e la complessità del quadro: lo dimostrano le molte domande che giungono per chiederci cosa è possibile fare da qui in avanti. Ci sono stati in questi giorni scambi di note tra il Ministro Boccia e il Presidente Lavevaz con toni anche molto aspri: ho sincera stima per il presidente Lavevaz e rispetto il Ministro Boccia e sono convinta che si stanno adoperando per gestire una situazione di estrema difficoltà. Oggi, bisogna puntare a una leale collaborazione tra Stato e Regione. L'autonomia costituisce un valore primario ma non può essere concepita come atteggiamento che non tiene conto del necessario dialogo a livello nazionale e europeo. Mi auguro che vi sia uno sforzo comune a tutti i livelli per affrontare in modo serio ed efficace la situazione.»

Il Consigliere di Pour l'Autonomie Augusto Rollandin ha espresso «dispiacere per certi atteggiamenti nei confronti della legge approvata ieri, che denunciano come qualcuno intenda screditare l'autonomia regionale. La Valle d'Aosta può reggere adeguatamente, perché non stiamo sottovalutando il problema sanitario. Non c'è contraddizione nel voler evitare il peggioramento della pandemia valorizzando nel contempo le nostre specificità e venendo incontro alle attività economiche, alle imprese e alle famiglie. Non è una questione di chi è più bravo: cerchiamo di discutere in maniera corale e condivisa, impegniamoci tutti per dimostrare che siamo persone responsabili, che agiscono nell'interesse della comunità e in difesa delle nostre prerogative

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha dichiarato che «le informazioni riportate dal Presidente sono molto gravi. Ci sono quindi molti interrogativi che emergono: il primo è che cosa accadrà nella giornata di domani, quando l'ordinanza in vigore smette di avere effetti e la legge non sarà ancora entrata in vigore. Occorre anche fare chiarezza sulle attività dei servizi alla persona, per le quali c'è stata una comunicazione confusa. Infine, dobbiamo avere chiari quali saranno i comportamenti della Giunta rispetto alle decisioni prese dallo Stato ignorando la Conferenza Stato-Regioni. Abbiamo dato nelle mani del Presidente uno strumento molto potente: ora occorre usarlo adeguatamente, esattamente come ha fatto la Provincia autonoma di Bolzano, che con la stessa legge, da domani, aprirà bar, ristoranti e hotel, a prescindere dalla sua colorazione

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha osservato: «Il nostro indice RT è pari allo 0,79: il calo di contagi è evidente, abbiamo fatto il lavoro che era giusto fare. La legge approvata ieri serve e servirà nella misura in cui non verrà denigrata e soprattutto impugnata dal Governo. Speriamo davvero che inizi la diplomazia, altrimenti a rischio c'è la credibilità del Consiglio regionale della Valle d’Aosta che non va deriso e denigrato da Ministri del Governo Conte. Noi cerchiamo la collaborazione di tutti per dare le risposte più efficaci, tenendo conto che l'indotto regionale va incontro a un periodo di gravissime perdite economiche. L'azione concreta da mettere in campo è dare applicazione alla legge, ovvero permettere al Presidente della Regione di agire su base normativa e non extra DPCM. È un concetto molto più semplice di quello che si cerca di rappresentare. La tutela della salute e la salvaguardia del lavoro sono i pilastri portanti. Il Governo centrale ci deve ascoltare: la nostra legge non fa danni a nessuno, ma regolamenta meglio la vita di tutti i giorni.»

MM-DJ

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Comunicato n° 308 del 3 dicembre 2020
Giornata delle persone con disabilità: approvata una risoluzione sull'inclusione sociale

 

Nella seduta del 3 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha approvato all'unamità una risoluzione depositata in Aula e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari in merito all'inclusione sociale delle persone disabili, focalizzando l'attenzione sui servizi di trasporto.

Il testo, espresso l'impegno dell'Assemblea ad attuare politiche per il miglioramento della rete di inclusione sociale delle persone disabili in tutte le fasi della vita, impegna il Governo regionale a prevedere, per ragioni di equità e di perseguimento dell'inclusione sociale, il rimborso della quota di accesso al servizio disabili relativa al 2020 versata a fine 2019 e a disporre la gratuità di questo servizio nel 2021, qualora venga rinnovata la gratuità generalizzata di accesso al trasporto pubblico locale.

«Oggi ricorre la giornata internazionale delle persone con disabilità - ha evidenziato il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA) nell'illustrazione -: è un'occasione di riflessione e sensibilizzazione, ma bisogna anche provare concretamente a progredire verso la piena inclusione, soprattutto in un momento così difficile di pandemia da Covid-19. Per dare un segno di concretezza e non solo per trattarlo a livello ideologico, abbiamo voluto agire per dare equità a chi vive la disabilità in Valle d'Aosta rispetto ai trasporti

La Capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, ha detto: «Crediamo fortemente nelle politiche dedicate alla disabilità ed è bello che in questa risoluzione vi sia un impegno concreto. Ringraziamo chi ogni giorno si spende per queste fragilità: gli operatori di sostegno, i familiari, gli educatori, che hanno dovuto far fronte nell'ambito dell'emergenza sanitaria a interruzioni di servizi

L'Assessora ai trasporti, Chiara Minelli, ha condiviso lo spirito della risoluzione: «Uno dei primi atti di questa Giunta relativi al trasporto dei disabili è stata la delibera del 9 novembre con cui abbiamo approvato la riduzione del 50% per l'accesso al servizio nel 2021, che voleva sopperire alla mancata possibilità di erogare misure di ristoro nella legge 8 per questi cittadini che avevano pagato in anticipo gli abbonamenti. Evidenzio che l'amministrazione regionale spende circa 2 milioni l'anno per il servizio trasporto disabili, a fronte di una compartecipazione degli utenti di 120 mila euro. Dobbiamo considerare che non ci sono solo i minori, ma tutte le persone con disabilità, compresi per esempio invalidi e dializzati. In fase di predisposizione della variazione di bilancio bisognerà poi decidere le risorse da impegnare per eventualmente proseguire il servizio di gratuità generalizzata del trasporto pubblico locale; in quel caso, con questo impegno, ne usufruirebbero come è giusto anche le persone disabili.»

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, ha ribadito «l'importanza di questa risoluzione: il collega Marquis ha fatto bene a portare l'attenzione su questa giornata perché si fa in modo che il Governo e il Consiglio regionale siano sempre attenti a promuovere una concreta inclusione sociale

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, ha «condiviso appieno questa iniziativa perché interessa temi su cui ci siamo concentrati per anni e che danno il grado di civiltà di un'amministrazione e di una comunità. È quindi un segno importante quello che facciamo oggi

Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, «è necessario dare risposte ai disabili che non hanno potuto usufruire di un servizio che hanno pagato. È una risposta ai più deboli, a chi fatica di più, soprattutto in un periodo come questo

 MM

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Comunicato n° 309 del 3 dicembre 2020
Approvate due mozioni all'unanimità

 

Nel corso della seduta del 3 dicembre 2020, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità due mozioni, entrambe presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: una riguarda il funzionamento del consultorio di Saint-Pierre, l'altra le visite ai siti culturali valdostani da parte degli studenti.

La prima iniziativa, così come emendata di concerto tra i proponenti e l'Assessore alla sanità, è volta alla dotazione di un termoscanner e di personale per la completa riapertura in sicurezza del consultorio di Saint-Pierre.

«A causa di gravi carenze - ha spiegato il Consigliere Erik Lavy (Lega VdA) -, il consultorio, nonostante l'importanza che riveste per la zona, è aperto solamente tre giorni a settimana; manca la possibilità di rilevare la temperatura corporea all'ingresso, il personale del servizio infermieristico è stato ridotto e non è più presente una figura "frontline" per smistare le telefonate, accogliere gli ospiti e consegnare i referti delle analisi ai pazienti. Intendiamo quindi impegnare l'Assessore alla sanità a dotare la struttura di un termoscanner o di un addetto che si occupi della misurazione della febbre, nonché a integrare il personale con altre risorse, in modo da garantire l'apertura e i servizi del consultorio come avveniva nel momento pre-Covid

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha evidenziato: «Dal 7 luglio 2020 il consultorio è effettivamente aperto tre giorni a settimana, tutti i giorni per il front office. È in atto una convenzione con l'Associazione nazionale alpini che garantisce all'ingresso della struttura di volontari che, tra l'altro, si occupano della regolazione degli accessi, del rispetto dell'uso della mascherina e della compilazione dell'autodichiarazione di non avere sintomi malattie da raffreddamento o riconducibili al Covid-19. Ed è proprio questa dichiarazione che va in sostituzione della presenza di un termo scanner. Abbiamo dovuto adattarci alla situazione emergenziale, anche per quanto attiene il personale infermieristico, che abbiamo dovuto dirottare in altre strutture. Questa mozione è condivisibile e confermiamo la nostra intenzione di riattivare il consultorio al pieno delle sue attività

La seconda mozione illustrata dal Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ed emendata su proposta dell'Assessora ai trasporti, è volta all'introduzione della gratuità dei trasporti pubblici per le visite scolastiche di siti di interesse culturale della Regione, tenuto conto del fatto che «il costo dei biglietti dei trasporti pubblici è uno degli ostacoli per le visite ai siti di interesse culturale sul nostro territorio. È interesse di tutti che i ragazzi possano avere familiarità con questo patrimonio: è una questione di promozione della cultura e dell'identità culturale. Dobbiamo investire sulle nuove generazioni: è fondamentale che la Regione si impegni a risolvere questo piccolo problema, che può però diventare un impedimento maggiore e che può essere superato con un piccolo investimento sulla cultura dei nostri studenti.»

L'Assessora ai trasporti Chiara Minelli ha detto che «non sempre i siti culturali sono sufficientemente conosciuti, anche da parte degli studenti. Questo intervento ha delle complessità legate ai rimborsi, ma lo approviamo come misura transitoria rispetto a un percorso più ampio. È infatti allo studio, nell'Assessorato, un intervento normativo volto a inserire la gratuità dei trasporti regionali per tutti i minori, nella speranza che le scuole possano riprendere al più presto le attività di visita sul territorio

È stata infine ritirata dai proponenti della Lega VdA la mozione sui tentativi del Governo statale di restaurare un sistema centralista.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle tornerà a riunirsi a partire dal pomeriggio di lunedì 14 fino a giovedì 17 dicembre 2020.

 MM-DJ

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