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Riunione del Consiglio regionale del 18 e 19 novembre 2020

Indice



Comunicato n° 238 dell'11 novembre 2020
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 18 e giovedì 19 novembre 2020, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 45 oggetti.

La seduta si aprirà con il giuramento del Consigliere Augusto Rollandin, la cui elezione è stata convalidata nella seduta di insediamento della Legislatura (il 20 ottobre scorso) ma che, per effetto del perdurare della sua sospensione dalla carica ai sensi della legge Severino, è stato sostituito temporaneamente (fino al 6 novembre 2020) con il Consigliere supplente Gian Carlo Stevenin: con la prestazione del giuramento, il Consigliere Rollandin assume il pieno esercizio delle funzioni connesse alla carica di Consigliere regionale. L'Assemblea dovrà conseguentemente procedere alla sostituzione di Gian Carlo Stevenin all'interno della terza e della quarta Commissione consiliare.  

Il Consiglio sarà poi chiamato a nominare i rappresentanti della Regione in seno al Consiglio per le politiche del lavoro oltre che a esaminare il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2019, ai sensi del decreto legislativo 118/2011, su cui la seconda Commissione consiliare ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione di lunedì 9 novembre.

In merito all'attività ispettiva, sono state iscritte dieci interrogazioni, di cui otto poste dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, in merito a: protocolli per la presa in carico di minori in caso di ricovero del nucleo familiare; ipotesi di acquisizione da parte dell'USL dei locali ex Day Hospital in regione Borgnalle; smaltimento di dispositivi di protezione individuale; valorizzazione e riorganizzazione dell'offerta formativa musicale valdostana; cause dei ritardi nell'esecuzione dei tamponi per accertare l'infezione da Covid-19; situazione di disagio dovuto al mancato pagamento dei dipendenti di una ditta mandataria della VITA Spa; utilizzo dello smart working da parte dei dipendenti pubblici regionali; eventuale chiusura del servizio di lavanderia interno alla Casa di riposo J.B. Festaz.

Due interrogazioni sono invece a firma del gruppo Pour l'Autonomie: la prima riguarda la costituzione di un gruppo di lavoro per la predisposizione di nuove misure a sostegno delle imprese; la seconda chiede notizie delle tempistiche per la realizzazione del nuovo ponte nel comune di Gaby.

Delle ventitré interpellanze depositate, ventuno sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: ripristino delle comunicazioni telefoniche fra gli anziani ospiti di strutture di accoglienza e i loro famigliari; soluzione delle problematiche relative all'invio dei dati riguardanti la nostra regione all'Istituto superiore di sanità; adozione dell'iter di regolarizzazione edilizia che incide sui parametri urbanistici vigenti; ruolo che si intende dare al Centre d'études francoprovençales; rafforzamento della struttura organizzativa di Finaosta Spa; interventi a supporto della crisi delle attività commerciali; carenza di personale alla microcomunità di Fénis; misure specifiche a favore delle professioni della montagna; potenziamento delle infrastrutture digitali delle istituzioni scolastiche; prevenzione dei contagi all'interno della Casa circondariale di Brissogne; potenziamento o adeguamento delle prestazioni del segnale di rete sul territorio della Regione; misure organizzative a livello sanitario per l'apertura degli impianti di risalita; garanzia di copertura internet totale del territorio regionale; mantenimento del ruolo centrale del Consiglio regionale nelle scelte riguardanti il collegamento intervallivo "Cime Bianche"; predisposizione di un piano di supporto per la struttura sanitaria di Verrès; azioni per monitorare l'andamento del rischio epidemiologico regionale; promozione di uno studio finalizzato all'elaborazione di strategie di contrasto alla povertà; implementazione della digitalizzazione della pubblica amministrazione; dotazione tecnologica delle famiglie con studenti impegnati con la didattica a distanza (DAD); ulteriore potenziamento della dotazione del fondo di rotazione a favore di micro e piccole imprese istituito con legge regionale n. 5/2020; protocolli regionali di sicurezza per l'organizzazione delle manifestazioni legate all'artigianato tipico di tradizione.

Sono due le interpellanze presentate dal gruppo Pour l'Autonomie: conferimento dell'indennità Covid ai dipendenti del Sistema sanitario regionale; organizzazione di specifici corsi di aggiornamento per il personale adibito all'accoglienza dei visitatori nei siti culturali.

Infine, il Consiglio esaminerà quattro mozioni a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: la prima intende impegnare il Presidente del Consiglio regionale a garantire terzietà e imparzialità nei confronti di tutte le parti politiche (discussione rinviata dall'ultima seduta); la seconda sollecita l'attivazione in tempi rapidi del numero europeo unico nazionale per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti; la terza impegna a definire una misura di sostegno economico a favore delle attività produttive soggette a chiusura nel 2020; la quarta è volta a riaffermare il primato della libertà di espressione e dei valori identitari e culturali minacciati dalla violenza islamista.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.
 
SC-MM

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Comunicato n° 247 del 16 novembre 2020
Iscritta un'interrogazione a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocato mercoledì 18 e giovedì 19 novembre 2020, è stato integrato da un'interrogazione a risposta immediata.

L'iniziativa è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e chiede quali siano i motivi di esclusione della città di Aosta dal beneficio previsto per le attività commerciali nei centri storici.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 46 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Si precisa inoltre che non è ammessa la presenza di giornalisti in tribuna stampa, nel foyer, né nella Sala Maria Ida Viglino.

 

 MM

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Comunicato n° 249 del 18 novembre 2020
Giuramento del Consigliere Augusto Rollandin

 

I lavori del Consiglio Valle convocato oggi, mercoledì 18, e domani, giovedì 19 novembre 2020, per discutere un ordine del giorno composto di 46 oggetti, si sono aperti con il giuramento di fedeltà alla Costituzione e allo Statuto speciale del Consigliere Augusto Rollandin, primo eletto nella lista Per l'Autonomia - Pour l'Autonomie alle elezioni regionali dello scorso settembre ma sospeso dalla carica ai sensi della legge Severino per una condanna in primo grado.

L'elezione di Rollandin è stata convalidata nella seduta di insediamento della Legislatura (il 20 ottobre scorso) ma, per effetto del perdurare della sua sospensione dalla carica notificata al Consiglio il 6 maggio 2019, è stato sostituito temporaneamente, fino al 6 novembre 2020, con il Consigliere supplente Gian Carlo Stevenin (primo escluso della lista): con la prestazione del giuramento, il Consigliere Rollandin assume quindi il pieno esercizio delle funzioni connesse alla carica di Consigliere regionale.

Il Consiglio ha quindi osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giuliana Minuzzo, Chevalier de l'Autonomie nel 2012 e campionessa olimpica, scomparsa lo scorso 11 novembre.

SC

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Comunicato n° 250 del 18 novembre 2020
Comunicazioni del Presidente della Regione sulla Casa da gioco di Saint-Vincent

 

Nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha comunicato all'Aula alcuni aggiornamenti a proposito della Casa da gioco di Saint-Vincent.

«Lo scorso lunedì 16 novembre 2020 - ha dichiarato il Presidente Erik Lavevaz -, c'è stata l'ennesima puntata giudiziaria dell'ormai venticinquennale contenzioso che oppone alcune società del gruppo Lefebvre alla Gestione straordinaria e alla Casinò de la Vallée Spa: la Corte di Appello di Torino ha riconosciuto alla società Elle Claims una somma di circa 280.000 euro di risarcimento per la tardiva restituzione di beni immobili e di spese legali da parte della Gestione straordinaria in liquidazione, a  fronte di una richiesta di oltre 43 milioni di euro. Elle Claims dovrà provvedere inoltre al rimborso di spese processuali alla Casinò de la Vallée per un totale di oltre 600.000 euro.»

«Questa lunga e complessa vicenda giudiziaria - ha proseguito il Presidente - non è certo giunta a conclusione, ma questa sentenza rappresenta un punto importante perché la Casinò de la Vallée Spa è stata ritenuta totalmente indenne da ogni pretesa da parte della Corte; un fatto, questo, che potrà avere effetti nella prospettiva della procedura di concordato e del rilancio della Casa da gioco di Saint-Vincent.»

MM

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Comunicato n° 251 del 18 novembre 2020
Interrogazione a risposta immediata sul contributo per attività commerciali nei centri storici

 

Nella seduta del Consiglio regionale del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste, ponendo un'interrogazione a risposta immediata, ha voluto conoscere i motivi di esclusione della città di Aosta dal contributo statale a fondo perduto previsto per le attività economiche e commerciali nei centri storici.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha evidenziato: «In questi giorni l'Agenzia delle entrate ha definito le modalità di presentazione delle istanze ai sensi dell'articolo 59 del decreto-legge n. 104/2020, ma Aosta non figura fra le città i cui operatori economici possono accedere a questo beneficio.»

L'Assessore al turismo e commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «L'articolo 59 riconosce uno specifico contributo a fondo perduto alle attività di impresa nel settore della vendita di beni e servizi svolte nei centri storici dei capoluoghi di provincia e delle città metropolitane ad alta presenza di turisti stranieri: in particolare, per i comuni capoluogo di provincia, l'accesso ai benefici è limitato ai soggetti dove vi siano turisti stranieri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti. Ad Aosta, sono state registrate 91.968 presenze straniere contro 88.318 italiane: la popolazione essendo di 34.000 unità, l'esclusione di Aosta è da attribuirsi alla mancata rispondenza a questo parametro. Informo, inoltre, che a usufruirne sono stati 29 Comuni in tutta Italia, di cui 11 capoluoghi di città metropolitane.»

Il Consigliere Sammaritani, nella replica, ha dichiarato: «Dalla risposta dell'Assessore appare evidente che, come sempre, siamo penalizzati perché i nostri numeri non ci consentono di rientrare in parametri che vengono stabiliti a livello nazionale e che non tengono conto della nostra specificità. Abbiamo quindi chiesto al gruppo della Lega in Senato di presentare un emendamento al fine di aggiungere un comma all'articolo 59 in cui si dica che, al di là dei parametri indicati, venga in ogni caso riconosciuta al Comune di Aosta la possibilità di accedere a questo contributo statale.»

SC

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Comunicato n° 252 del 18 novembre 2020
Interrogazione sui ritardi nell'esecuzione dei tamponi per accertare l'infezione da Covid-19

Ponendo un'interrogazione nella seduta del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie sull'esecuzione dei tamponi per accertare l’infezione da Covid-19.

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin ha chiesto quante siano le persone in attesa di effettuare il tampone oronasofaringeo e quali siano le cause che hanno determinato l’accumularsi di persone in attesa di poter effettuare il test diagnostico.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «Circa due settimane fa, avevamo circa 3.000 tamponi in attesa, mentre ad oggi ne abbiamo 252, di cui 108 diagnostici, 40 di fine quarantena e 112 di guarigione. È un dato importante: abbiamo ridotto tantissimo le attese. Dall'11 novembre in avanti l'esecuzione dei tamponi è avvenuta in tempi brevi, entro 24 ore, con il risultato in 48 ore, in modo da non trascinare continuamente la risposta per i pazienti. Ora, nel giro di una settimana, contiamo di arrivare a regime, eliminando il pregresso.»

«La causa del ritardo - ha specificato l'Assessore Barmasse - va individuata nell'improvviso incremento della curva pandemica su tutto il territorio regionale, con una media di ben 70 nuovi casi al giorno, con un picco a inizio novembre. Teniamo conto che la richiesta di tamponi riguarda quotidianamente tutti i casi sospetti, i positivi, i contatti stretti in isolamento, la revoca della quarantena, le attività di screening, la revoca della quarantena, il controllo per il ricovero ospedaliero e i soggetti ricoverati, il personale sanitario, socio sanitario e assistenziale. Il numero dei tamponi è anche aumentato a seguito della riduzione dei giorni per la guarigione. Per ovviare a questa situazione, è stato allestito il drive in ad Aosta, che ha eseguito circa 400 tamponi al giorno; inoltre, dal 4 novembre si è adottata la procedura dell'autodichiarazione per la revoca dell'ordinanza restrittiva. Abbiamo risolto anche altre criticità, aumentando il numero di personale operante nel contact tracing e il numero di tamponi effettuati al giorno: 500 dal nostro laboratorio e un centinaio dall'istituto zooprofilattico.»

Nella replica, il Capogruppo Manfrin ha evidenziato: «Apprendo con favore la diminuzione dei ritardi, anche se non sono state specificate le ragioni: si è parlato di un collo di bottiglia legato alla seconda ondata, ma già a marzo eravamo l'unica regione a non disporre di un estrattore. Quali sono allora le cause che hanno comportato il ritardo: il doversi rivolgere fuori Valle, la mancanza di personale? Sono aspetti da approfondire. Sono anche preoccupato del fatto che l'aver eseguito in tempi così rapidi tanti tamponi faccia incrementare l'indice Rt, ma mi auguro che ci siano state valutazioni in merito. Certo è che un efficace servizio di risultati permette di non chiudere in casa più del dovuto le persone: abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di casi limite. È necessario intervenire ed esorto a verificare la possibilità di effettuare i test fai da te presentati dal Presidente del Veneto Zaia che danno risultati in pochi minuti.»

 

MM

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Comunicato n° 253 del 18 novembre 2020
Interpellanza sull'invio dei dati all'Istituto superiore di sanità

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sulle problematiche relative all'invio dei dati riguardanti la nostra regione all'Istituto superiore di sanità.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha stigmatizzato «il ritorno della Valle d'Aosta sui giornali nazionali a seguito delle dichiarazioni del Presidente dell'Istituto superiore di sanità circa la difficoltà a raccogliere e trasferire dati sul contagio, che rappresenta uno dei parametri per cui la nostra regione è rientrata in uno scenario di rischio elevato. Non è la prima volta che un problema di invio di dati a Roma crea dei gravi danni per la nostra sanità: un'analoga situazione si era verificata nella scorsa Legislatura, facendo risultare la Valle d'Aosta inadempiente ai Livelli essenziali di assistenza. Ora che siamo in zona rossa, la Giunta vuole risolvere questa criticità e indagare approfonditamente sulle responsabilità per tutte le disfunzioni nel sistema che hanno creato danni di dimensioni incalcolabili? Qual è l'iter di raccolta e invio dei dati?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «si è provveduto a un progressivo adeguamento, presso l’Azienda USL, del numero di operatori dedicato alla raccolta dati e immissione sulla piattaforma regionale della Protezione Civile e su quella dell’Istituto superiore della sanità: attualmente operano oltre 20 persone allocate presso la sede di Quart, o alla Scuola Infermieri di Aosta. Un numero congruo di questi operatori è dedicato in via esclusiva all’inserimento dei dati sulla piattaforma dell’ISS: ciò ha permesso un recupero della quantità di dati inviati (dal 19,8% al 48,2%), e si ritiene che gli stessi possano raggiungere in tempi brevi la soglia minima (60%) richiesta dall’Istituto per soddisfare l’indicatore specifico.»

«L’inserimento dei nuovi casi positivi sul portale Covid regionale - ha proseguito l'Assessore - viene fatto da parte di personale della CUS 118, a cui arriva il referto da parte del laboratorio, quindi segue la comunicazione di positività all'interessato, la presa in carico del soggetto positivo che è posto in isolamento da parte degli operatori di sanità pubblica, finalizzata in particolare a individuare i contatti stretti e porli in quarantena nonché individuare ulteriori contati stretti sia in ambito sociale che lavorativo asintomatici per limitare la diffusione del contagio. L’inserimento di tutti nuovi casi positivi sul portale ISS avviene a cura di un medico, con verifica delle cartelle cliniche dei ricoverati e dei deceduti mediante il sistema Trakcare. La raccolta dei dati avviene giornalmente e riguarda tutti i nuovi casi sia ospedalizzati che a domicilio, che dei deceduti, con raccolta sistematica dei parametri previsti da ISS, ovvero data inizio sintomi, data referto tampone, data guarigione, stato clinico, terapia e altri ancora. Tali dati vengono poi integrati da parte dell’Assessorato sanità con altre informazioni di natura epidemiologica richieste per il report settimanale dell’ISS. Questi ultimi dati vengono inseriti sulla piattaforma ISS stessa e su specifici link con periodicità giornaliera, settimanale e mensile.»

«La difficoltà di raccogliere e trasferire dati sul contagio - ha concluso Barmasse - è uno tra i 21 parametri per cui la Valle d’Aosta rientra in uno scenario di rischio elevato, certamente non è l’unico e non è stato questo il motivo principale per cui la Valle d’Aosta è stata inserita in zona rossa. Il ritardo e l’incompletezza dei dati è stata originata dall’esplosione di casi e non a responsabilità specifiche del sistema: al 3 settembre la regione dall’inizio della pandemia aveva 1246 casi, al 16 novembre si è passati a un totale di 5345 casi con un aumento quindi di 4099 casi. La verità è che si è in zona rossa soprattutto perché la Valle d’Aosta ha un'incidenza cumulativa a 7 giorni di 624,7 per 100.000 abitanti (report del 13 novembre), la più alta in Italia insieme alla Lombardia, rispetto a una media nazionale di 304,16 per 100.000 abitanti, e che alla luce di questi dati - allarmanti soprattutto quelli della settimana compresa fra il 12 ed il 19 ottobre - non potevano che essere prese misure fortemente restrittive per cercare di contrastare un contagio apparentemente inarrestabile.»

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti si è detta insoddisfatta: «Di fatto, la Valle d'Aosta è sempre in difficoltà: questo significa che la nostra regione non era pronta ad affrontare la seconda ondata, malgrado si sapesse da tempo che sarebbe arrivata. Bisognava lavorare alacremente, dalla primavera in avanti, per prepararsi: si è costruita una scuola in tempo record, mentre i lavori di realizzazione del fabbricato a servizio l'ospedale non sono nemmeno partiti. Vogliamo darci delle priorità? Il problema dei dati lo conosciamo da tempo: oggi purtroppo siamo il fanalino di coda in tutte le graduatorie. I dati in sanità sono fondamentali non solo per trasmetterli a Roma ma per organizzare il nostro sistema sanitario. Tutto è stato rimandato e si viaggia a vista: non è questo il modo di operare. La sanità valdostana oggi piange, ma non facciamo altro che raccogliere i frutti di anni di abbandono.»

 

 MM

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Comunicato n° 254 del 18 novembre 2020
Interpellanza sulla crisi delle attività commerciali

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato il tema della crisi delle attività commerciali.

Come ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis, «gli effetti del Covid stanno mettendo in ginocchio l'economia valdostana, causando ingenti danni alle attività commerciali e mercatali dei piccoli comuni, che pure rivestono grande importanza per combattere lo spopolamento, fornire servizi e valorizzare il territorio. Ci chiediamo se sia stata effettuata l'annunciata stima delle risorse stanziate nella legge regionale n. 8/2020 e non utilizzate; se siano stati individuati gli strumenti e le tempistiche di intervento per supportare le aziende.»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha dettagliato la situazione dei contributi di sua competenza e di pertinenza trasversale: «Per quanto riguarda il bonus per le imprese di tutti i settori, compreso il commercio, sono state accolte 6428 domande e, a fronte di circa 35 milioni di euro stanziati, sono stati liquidati quasi 30 milioni. Per il bonus per i bed & breakfast, sono state accolte 51 domande, con 102.000 euro in pagamento, su 200.000 stanziati. Per l'ottenimento dei contributi per le imprese turistiche, sono state accolte 218 richieste, con circa 1 milione 200 mila euro in pagamento, su uno stanziamento di 1 milione 790 mila; per le imprese commerciali, bar e servizi correlati, sono state accolte 362 domande ed è stata quasi interamente utilizzata la somma di quasi due milioni di euro. Altre casistiche in cui si sono registrati dei risparmi rispetto agli stanziamenti riguardano i rifugi (250.000 euro), i maestri di sci e le guide alpine (6.000 euro), l'editoria locale (85.000 euro). I risparmi stimabili per quanto di competenza del mio Assessorato ammontano quindi a circa 830 mila euro, a cui dovranno essere aggiunti tutti gli altri risparmi derivanti dalle altre misure: parliamo di svariati milioni di euro.»

«Gli avanzi potranno essere utilizzati in sede di variazione di bilancio e ulteriori misure potranno essere riscritte tenendo anche conto dell'esperienza acquisita nella prima tornata - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -. Alla luce di questa situazione, tengo comunque a rassicurare i cittadini che hanno atteso sinora: tutti i contributi richiesti di competenza del mio Assessorato saranno erogati. L'attenzione è massima, l'interlocuzione con le categorie e i sindacati è fittissima e stiamo raccogliendo suggerimenti e proposte da parte di ciascuno. Entro brevissimo, cercheremo di definire misure immediatamente esigibili e il più possibile trasversali da erogare entro l'anno: naturalmente, visti i tempi tecnici strettissimi saranno fatte scelte che presuppongono l'esistenza di meccanismi già atto per la presentazione delle domande e organizzazioni già predisposte o eventualmente solo da riattivare nell'ambito dell'amministrazione regionale.»

In sede di replica, il Consigliere Ganis ha voluto sottolineare: «Occorre tenere in debito conto il fatto che, all'interno delle misure di ristoro, molte aziende, in base al codice Ateco di appartenenza, rimangono escluse.»

 

MM

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Comunicato n° 255 del 18 novembre 2020
Interpellanza sul conferimento dell'indennità Covid ai dipendenti del servizio sanitario regionale

Il conferimento dell'indennità Covid ai dipendenti del servizio sanitario regionale è stato al centro di un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 18 novembre 2020 dal gruppo Pour l'Autonomie.

Nel presentare l'iniziativa, il Consigliere Mauro Baccega ha osservato: «Già mesi fa sono state avviate le trattative per attribuire un'indennità una tantum ai lavoratori dell'Azienda USL coinvolti nell'emergenza, così come stabilito dalla legge regionale n. 8/2020, ed è notizia di questi giorni dell'incontro avvenuto tra l'Assessore alla sanità e i sindacati. Oltre a chiedere ragguagli su questa riunione, vorrei sapere quanti altri incontri si sono succeduti tra USL e Regione con i sindacati a proposito di questa indennità a partire dal 24 aprile. Quali sono le intenzioni della Giunta regionale, ora che può operare e deliberare a pieno titolo?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Tra le prime azioni di queste settimane, dopo l'insediamento ho programmato una serie di incontri con le organizzazioni sindacali per un confronto ampio, che ha affrontato anche il tema delle indennità una tantum. All'incontro dello scorso 12 novembre si affiancheranno altre riunioni, da qui al 26 novembre. Tra maggio e settembre si sono svolte complessivamente sei riunioni, con modalità diverse e con le differenti rappresentanze.»

«Per quanto riguarda i fondi assegnati dalla legge 8/2020 - ha continuato l'Assessore -, a seguito dell'impugnativa avvenuta a livello nazionale ci siamo attivati per un approfondimento che permetta di adattare la norma e consentirci quindi di assegnare i fondi. Rispetto alle indennità previste a livello nazionale, la trattativa con le organizzazioni sindacali sulla suddivisione dei fondi è in stato avanzato, e contiamo di poter procedere rapidamente alla liquidazione. Speriamo poi di poter continuare a lavorare nella direzione di rendere strutturali alcuni di questi interventi in favore delle indennità, anche per rendere più attrattivo il sistema regionale per i professionisti sanitari.»

Nella replica, il Consigliere Baccega ha detto che «l'obiettivo comune è che queste risorse vadano a tutti gli operatori della sanità senza distinzioni contrattuali, come indicato dal Consiglio regionale; operatori che hanno operato in un contesto di estrema difficoltà. Nonostante le tante riunioni, ancora non siamo pervenuti a una soluzione: ci auguriamo che il percorso si completi. Crediamo sia importante che questo percorso venga seguito anche dalla quinta Commissione, che era stata protagonista nella redazione del testo di legge nel pieno dell'emergenza in primavera.»

 

DJ

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Comunicato n° 256 del 18 novembre 2020
Interpellanza sulla carenza di personale alla microcomunità di Fénis

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha parlato della carenza di personale nella microcomunità di Fénis.

La Consigliera Raffaella Foudraz, richiamato «l'appello del Sindaco di Fénis per invitare la popolazione valdostana a rendersi disponibile, sotto forma di volontariato, per sopperire alle significative carenze di personale operante presso la struttura a causa delle problematiche legate al Covid-19 (oltre il 50% del personale è risultato positivo)», ha chiesto «se l'Assessore sia a conoscenza di questa situazione, se sia intenzione dell'amministrazione regionale supportare tale richiesta e, in caso affermativo, in quale misura.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «questo problema non si è verificato solo nella microcomunità di Fénis ma in tutte le strutture di questo tipo, dove c'è di base una carenza di personale. Stiamo conducendo un capillare monitoraggio delle singole strutture per verificare e analizzare le criticità: c'è particolare attenzione alla vulnerabilità degli ospiti, che rappresentano la popolazione più colpita dal Covid; inoltre è stato constatato un incremento degli operatori e stiamo reperendo delle unità per sostituire il personale, fornendo inoltre gli adeguati livelli di protezione personale. Lunedì 16 novembre, la Giunta regionale ha autorizzato le Unités des Communes, in via eccezionale e in deroga ai requisiti ordinari, a reclutare il personale da destinare all’assistenza socio assistenziale nelle microcomunità, in particolare per quanto riguarda la sostituzione degli operatori nelle strutture che ospitano gli anziani. Le microcomunità vanno salvaguardate, sia perché ospitano soggetti fragili sia perché rappresentano un filtro per l'ospedale: evitare che le persone anziane siano ricoverate evita anche di sovraccaricare il sistema ospedaliero.»

La Consigliera Foudraz ha replicato: «Le strutture presenti sul territorio regionale rivestono un ruolo importantissimo per tutti noi: è impensabile che si arrivi a una situazione di questo tipo. La Giunta aveva stanziato una somma di 900 mila euro per tre iniziative volte a formare 90 operatori socio-sanitari che avrebbero colmato la carenza di personale. Questa misura era volta a fronteggiare la fase 2 dell'emergenza in modo da garantire un adeguato servizio oltre che a contrastare il fenomeno della disoccupazione. Due di questi corsi avrebbero dovuto avere inizio a fine estate e avrebbero formato almeno 60 persone: allo stato attuale siamo a conoscenza di un solo corso che partirà a novembre. In una situazione di questo tipo, pare tardivo l'avvio del corso in questione e solo per la formazione di 30 operatori. L'amministrazione regionale non può lasciare soli i Sindaci così come non si può lasciare che siano i volontari a sopperire alle carenze di personale. Ho comunque apprezzato che la maggioranza si sia resa conto della problematica dando il via libera in deroga all'assunzione di personale, anche se questa presa di coscienza è avvenuta, ancora una volta, a seguito dalla presentazione di interpellanze da parte del gruppo Lega Vallée d'Aoste.»


SC

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Comunicato n° 257 del 18 novembre 2020
Interpellanza sul potenziamento delle infrastrutture digitali delle scuole

 

Discutendo un'interpellanza nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha affrontato la questione delle infrastrutture digitali necessarie alle istituzioni scolastiche per consentire lo svolgimento della didattica a distanza.

Il Consigliere Simone Perron, rappresentato «il divario esistente fra le varie scuole in termini di qualità del segnale di rete presente all'interno degli istituti», ha chiesto «lo stato e la qualità sia della rete internet in possesso delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sia della dotazione informatica a disposizione degli insegnanti. Avete in previsione una strategia di potenziamento delle infrastrutture digitali e un adeguamento degli strumenti informatici affinché i docenti svolgano al meglio la didattica digitale?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha dichiarato che «la situazione è eterogenea anzitutto per il livello di connettività delle scuole. I plessi scolastici sono stati divisi tra "zone grigie", dove sono disponibili più operatori e più possibilità di connessione, e "zone bianche" dove queste sono invece limitate. Il Piano scuola nazionale prevede la connessione gratuita a banda larga per tutte le scuole: per questo intervento la Valle d'Aosta ha a disposizione 1.728.000 euro e ci stiamo strutturando per poter gestire autonomamente questi fondi. Occorre anche sottolineare come l'accesso alla banda larga debba coincidere con un'infrastrutturazione interna alla scuola per distribuire la connessione in modo efficace

«Ogni scuola - ha continuato l'Assessore - sta avviando una rilevazione sulle necessità di strumenti e di connessioni: occorre agire rapidamente per dare dotazioni adeguate, ampliando anche ai docenti a tempo determinato la possibilità di accedere a un buono di 500 euro per l'acquisto di computer e tablet. Il piano di intervento, stabilito per ciascun istituto, prevede che buona parte dei lavori venga svolta nel 2021. Ci troviamo di fronte a una distonia che vede un'applicazione troppo stringente dell'autonomia scolastica, tale da impedire un'azione dei diversi attori: attraverso una norma inserita nella legge finanziaria modificheremo questo modello, per permettere alla Regione di essere regista di un percorso che crei un quadro unitario di intervento con tecnologie adeguate per tutti.»

Replicando, il Consigliere Perron ha osservato: «L'emergenza Covid deve poter essere uno spunto, per quanto tragico, per strutturare una strategia di lungo termine. Fibra ottica, quindi, ma anche attrezzature adeguate: molte scuole hanno dotazioni che non rispondono alle esigenze dei docenti e degli alunni. Monitoreremo l'evolversi di questa situazione, perché si riesca ad agire in tempi brevi.»

DJ

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Comunicato n° 258 del 18 novembre 2020
Interpellanza sulla definizione di misure per le professioni della montagna

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'accento sulla definizione di misure specifiche a favore delle professioni della montagna.

Il Consigliere Dennis Brunod ha evidenziato: «Le restrizioni dovute alle misure di contenimento al contagio da Covid-19 e le conseguenti limitazioni lavorative ed economiche stanno penalizzando tutte le figure che ruotano attorno al mondo delle professioni della montagna, ad esempio maestri di sci, guide alpine, accompagnatori di media montagna. A favore del settore sono già state erogate misure di sostegno ma, dato il perdurare della crisi, chiedo alla Giunta quali siano gli intendimenti e le priorità per definire misure specifiche e se vi siano già state delle interlocuzioni con le rappresentanze di categoria.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha confermato «l'attenzione massima del Governo regionale alla situazione del comparto turistico in generale, e quindi anche delle professioni della montagna che ne sono parte integrante. L'intenzione è quella di valutare misure di sostegno mirate. Bisognerà ovviamente calibrarle sull'effettivo impatto che le restrizioni avranno sulle diverse categorie professionali, in particolare in relazione alla durata del regime di zona rossa in Valle d'Aosta. Al momento, le misure di sostegno interessano varie professioni e va sottolineato che il recente decreto "ristori 2" ha ampliato la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto, ricomprendendo anche le guide alpine e i maestri di sci titolari di partita IVA. Stiamo approfondendo la questione perché non è ancora chiaro se le altre figure professionali di montagna disciplinate con legge regionale - guide escursionistiche e naturalistiche, direttori di pista e pisteurs secouristes, maestri di mountain bike, ecc. - siano ricomprese nei "ristori" previsti dallo Stato.»

«Le interlocuzioni con le categorie sono in corso - ha concluso l'Assessore Guichardaz -: ho avuto modo di dialogare con i rappresentanti delle guide alpine e delle guide escursionistiche; erano previsti incontri con maestri di sci e l'Asiva, che ho dovuto rimandare a causa della quarantena cui sono sottoposto. Stiamo anche valutando di riprendere compiutamente in mano un percorso di riforma della figura della guida escursionistica al fine di modernizzarla e renderla adeguata ai tempi.»

Replicando, il Consigliere Brunod ha rimarcato: «Tutte queste figure hanno un'importanza strategica per la promozione di un settore basilare per la Valle d'Aosta, ma che purtroppo al momento ha tante criticità. Teniamo conto che, a cascata, viene penalizzato in generale l'ambito ricettivo. Ringrazio l’Assessore per la vicinanza e l’interesse manifestato nella sua risposta verso queste categorie e lo invito, se possibile già dai prossimi giorni, a mettersi in contatto con i vari rappresentanti delle diverse categorie al fine di recepire necessità e richieste specifiche a favore del settore in modo tale da poter dare un segnale rapido di attenzione e vicinanza a tutti questi professionisti della montagna e di conseguenza anche alle loro famiglie.»

 

MM

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Comunicato n° 259 del 18 novembre 2020
Interpellanza sull'aggiornamento del personale adibito all'accoglienza dei visitatori nei siti culturali

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Pour l'Autonomie ha posto l'attenzione sul personale adibito all'accoglienza dei visitatori nei siti culturali.

«L'emergenza epidemiologica sta comportando la sospensione delle mostre e la chiusura dei servizi al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura - ha evidenziato il Capogruppo Marco Carrel -: si potrebbe utilizzare questo periodo per provvedere all'aggiornamento del personale che si occupa dell'accoglienza dei visitatori nei vari siti culturali della nostra regione, in merito ad esempio ai nuovi studi, ai nuovi allestimenti e alle scoperte dei nuovi lavori di restauro di tutto il sistema di siti archeologici e castelli valdostani.» Ha quindi voluto sapere «se siano in previsione, durante il periodo di chiusura, dei corsi di aggiornamento facoltativi telematici, anche in lingua italiana, francese, tedesco e inglese, cui possa partecipare tutto il personale, dipendenti regionali o della Società di Servizi. Questo permetterebbe di valorizzare la figura del custode.»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «i custodi di castelli, musei e giardini oltre che gli assistenti alle mostre sono regolarmente in servizio per garantire l'apertura e l'attività di vigilanza. I dipendenti della Società di Servizi, la cui presenza non è necessaria nei siti, usufruiscono oggi degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente. Siamo consapevoli che questo personale sia fondamentale perché ha ruolo di prima linea nella fruizione e conservazione del nostro patrimonio: sono quindi convinto che un progetto formativo strutturato e organico potrebbe aumentare le performance e il senso di appartenenza. Anche l'aspetto linguistico della formazione suggerito dal Consigliere Carrel sarà da considerare attentamente. Tuttavia, credo che il progetto, affinché si trasformi in un'opportunità di crescita per gli operatori e per la Regione, vada studiato e messo a punto dopo un'attenta valutazione dei risultati attesi. Tengo anche a precisare che, considerata l'attuale situazione emergenziale che non consente attività formative in presenza, il corso dovrebbe avere come presupposto l'utilizzo di adeguati mezzi tecnologici che la Regione non può richiedere agli operatori in questione.»

L'Assessore ha quindi comunicato che «una ventina di dipendenti stanno prendendo parte a una formazione della Scuola dei beni e attività culturali, con opportunità di approfondire strategie di pianificazione museale, di accoglienza, di fruizione dei siti. Al termine, i partecipanti avranno un bagaglio formativo considerevole che consentirà di trasmettere a cascata le informazioni anche al personale di accoglienza. La cultura è un bene primario e mi auguro che si possa avviare un percorso formativo serio e strutturato, al fine di poter valorizzare al meglio il personale destinato all'accoglienza.»

Replicando, il Consigliere Carrel si è detto «spaesato, perché la formazione per i 20 dipendenti di cui parla l'Assessore è molto approfondita e di alto livello. Noi, invece, volevamo chiedere di formare i custodi affinché non rimangano inattivi: capiamo le difficoltà di organizzare dei corsi di aggiornamento in modalità telematica sui vari castelli e siti, ma diversa è l'attività di formazione linguistica per l'accoglienza, la cui organizzazione potrebbe farsi a breve e le consiglio di contattare immediatamente la Società di Servizi. Capisco le problematiche, dovute anche alla mancanza di dirigenti in Soprintendenza: aspettiamo tutti le microstrutture per capire come sarà organizzato l'Assessorato e da lì ripartire.»

 

SC

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Comunicato n° 260 del 18 novembre 2020
Interpellanza sul collegamento intervallivo "Cime Bianche"

 

Il collegamento intervallivo "Cime Bianche" tra Ayas e Cervinia è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 18 novembre 2020.

In particolare, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha evidenziato: «La maggioranza, nel suo programma di Legislatura, ha specificato che dovrà essere mantenuto il ruolo centrale del Consiglio regionale nelle scelte definitive da assumere riguardo a questo progetto: che cosa si intende con questa affermazione? Non è già stato stabilito il percorso, nonostante nel 2015 ne sia stato individuato un altro più sostenibile a livello ambientale? È stata pubblicata poi la documentazione relativa alla procedura aperta per l’affidamento di servizi concernenti la redazione di studi propedeutici e preliminari alla valutazione di fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche: quali saranno i passaggi di natura procedurale conseguenti?»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha risposto: «Questo investimento è già stato oggetto di numerose discussioni in Consiglio e in più occasioni si sono delineate posizioni diverse, tra cui comunque è emersa sempre una maggioranza a favore della realizzazione del collegamento. Nella scorsa Legislatura e al momento dell'approvazione del DEFR, si è sostenuta l'esigenza di completare gli studi, tenuto conto del contesto ambientale e dei cambiamenti climatici che condizioneranno la pratica dello sci. Questo collegamento è strategico per il settore degli impianti a fune e, più in generale, del turismo. Per arrivare a una valutazione strategico-ambientale è necessario disporre degli studi che hanno avviato le due società.»

«Il Consiglio regionale avrà un ruolo fondamentale - ha rimarcato l'Assessore Bertschy - perché questa opera avrà bisogno di risorse, di piani di finanziamento, di programmazioni e di valutazioni ambientali; in tutti questi momenti l'Assemblea dovrà esprimersi. Atteso che la fase di studio è in via di definizione, in merito al procedimento che sarà da seguire, c'è una prima fase di verifica della sussistenza dei requisiti tecnici per valutare la realizzabilità del progetto di valutazione ambientale e strategica; una seconda fase sarà decisoria, in cui vengono definite le forme di finanziamento utilizzabili; una terza fase sarà di approvazione di tutti gli atti tecnici e amministrativi necessari per progettazione e affidamento dei lavori inseriti in un accordo di programma tra enti e società coinvolti. E non dimentichiamo che stiamo parlando di un'opera di carattere internazionale. Alcune scelte iniziano a delinearsi, ma quella più importante che coinvolgerà il Consiglio avverrà quando gli studi dimostreranno che l'opera è realizzabile dal punto di vista ambientale e sostenibile al punto di vista finanziario. Sarà un importante momento di verifica politica: in quest'Aula ci sono approcci differenti e vedremo se quanto scritto nel programma di Legislatura potrà essere concretizzato. Nessuno vuole distruggere nulla: bisogna rispettare l'ambiente ma anche di progettare il futuro, avendo il coraggio di confrontarsi e di affrontare argomenti tanto importanti.»

L'Assessore all'ambiente, Chiara Minelli, ha aggiunto: «Oltre alla sostenibilità finanziaria che il Consiglio dovrà valutare, ci sono poi gli aspetti legati alla tutela ambientale e alla normativa urbanistica. Questo intervento presenta delle criticità sotto entrambi gli aspetti: alcune disposizioni del Piano regolatore di Ayas e del Piano territoriale paesistico sono in aperto contrasto con la concretizzazione di questo collegamento. E non dimentichiamo la questione riguardante la rete delle aree protette Natura 2000. Tutte queste normative vanno quindi tenute in considerazione, sono necessari studi e approfondimenti accurati. I valori ambientali non sono solo un bene da salvaguardare, ma possono essere una risorsa essenziale per il turismo.»

Nella replica, il Consigliere Aggravi ha dichiarato: «Sono d'accordo sulla questione della sostenibilità finanziaria, ma intanto il bando è stato pubblicato e una parte di risorse andrà spesa. Concordando anche sull'opportunità di un contemperamento tra la necessità economico-turistica e quella di preservare l'ambiente: non capisco perché la valutazione del 2015 sia stata accantonata. Quando si arriverà al momento delle scelte da parte di questo Consiglio, auspico coerenza: il Governo dovrà assumersi le proprie responsabilità e, a mio avviso, sarebbe stato meglio scrivere chiaramente nel programma di Legislatura la mancanza di una visione concorde su questo intervento. A proposito di studi, ne avrei visto con favore uno sugli interventi collaterali da effettuare sul territorio.»

MM

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Comunicato n° 261 del 18 novembre 2020
Interpellanza sull'andamento del rischio epidemiologico

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste è tornato sulla situazione epidemiologica regionale.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha chiesto «quali azioni si intenda mettere in campo per monitorare, nel minor tempo possibile, l'andamento del rischio e quali azioni siano invece volte ad avviare con il Ministro della salute un confronto reale, e non più, come pare essere avvenuto sinora, limitato a mere telefonate di comunicazione, da parte del Governo centrale, di decisioni già assunte e relativamente alle quali non vi è stata possibilità di confronto o di mediazione.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Il sistema di monitoraggio a livello nazionale è obbligatorio da aprile 2020, attraverso indicatori che sono ritenuti fondamentali per la gestione del rischio. Si tratta di un sistema complesso, pensato per una lettura tecnica, mentre serve un intervento per avere uno strumento adeguato dal punto di vista decisionale. Riteniamo quindi necessario che questi indicatori vengano rivisti, perché inadeguati alla situazione attuale e alla prospettiva autunnale/invernale: l'obiettivo comune è di modificare il sistema, in collaborazione con le altre Regioni, insieme al coordinamento presieduto dal Presidente Bonaccini. A livello regionale abbiamo attivato una revisione della struttura decisionale, con l'istituzione dell'unità di supporto e coordinamento per l'emergenza, l'aumento degli operatori dedicati al tracciamento dei contatti e l'attivazione di un dialogo informatico tra le diverse piattaforme per lo scarico automatico e lo scaricamento massivo dei dati: era qualcosa che non avevamo e che ora abbiamo messo in campo. Queste azioni devono essere stabilizzate con la realizzazione di una rete epidemiologica regionale, come già stabilito dalla legge 8/2020.»

Replicando, il Consigliere Sammaritani ha dichiarato: «Al di là dell'aspetto tecnico, rimane un dato politico sul rapporto tra la nostra Regione e il Governo nazionale: è necessario avviare azioni, insieme alle altre Regioni, per avere più voce in capitolo nel procedimento che porta all'individuazione delle diverse zone. Auspichiamo quindi un dialogo reale, che non sia unidirezionale: ci auguriamo che si possa avviare un confronto, pur coscienti delle difficoltà di agire in un contesto di emergenza.»

DJ

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Comunicato n° 262 del 18 novembre 2020
Interpellanza sulla dotazione tecnologica delle famiglie con studenti impegnati con la DAD

 

Le problematiche legate allo svolgimento della didattica a distanza (DAD) sono tornate alla discussione dell'Aula con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 18 novembre 2020.

«Non tutte le famiglie dispongono di strumenti quali smartphone, tablet, computer portatili e fissi per seguire le lezioni - ha detto il Consigliere Erik Lavy -:  è stata fatta una ricognizione in merito? Sono stati raccolti dati riguardanti la dotazione tecnologica delle famiglie? La Regione ha stanziato delle risorse a supporto della DAD: mi chiedo quante richieste siano state presentate e a quanto ammonti la somma erogata.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha riferito che «da una ricognizione del marzo scorso, la Giunta autorizzò le scuole ad acquistare e a mettere in comodato d'uso dispositivi digitali individuali: oggi i tablet e i pc, compresi di connettività, sono più di 500, con un investimento di 250 mila euro. La legge n. 8 del 2020 stanziò altri 500 mila euro per le istituzioni scolastiche: un finanziamento che era più portato sull'emergenza Covid e che le scuole hanno speso principalmente per gel, plexiglass, guanti e sanificazione. Visto l'aumento dell'emergenza e dell'utilizzo della didattica a distanza, abbiamo chiesto un aggiornamento delle richieste di connettività e attrezzature da parte delle scuole. Nel penultimo dei decreti ristoro, il Ministero ha stanziato fondi destinati anche alle famiglie che devono affrontare la didattica a distanza. Il Senatore Lanièce ha presentato un emendamento per ottenere uno stanziamento insieme alle Province autonome di Trento e Bolzano, per un totale di circa 2 milioni di euro che saranno poi da suddividere. Sarà importante collegare la questione al reddito delle famiglie e auspico che si faccia un ragionamento serio nella prossima programmazione europea 2021-2027 perché non si può pensare che nelle famiglie non ci sia né connessione né computer: è fondamentale agire per ridurre tanto la "fracture numérique" quanto la "fracture culturelle" sull'utilizzo delle tecnologie, facendo in modo che i valdostani abbiano la consapevolezza di un uso dei tablet e dei computer ancora più avanzato, che tenga conto della ricchezza che la tecnologia può offrire nella vita di tutti i giorni.»

Il Consigliere Lavy ha replicato: «Questa crisi può essere un'occasione per migliorare l'accesso agli strumenti tecnologici. La DAD è un male necessario e lo scopo dell'interpellanza era proprio quello di capire quale sia la dotazione tecnologica affinché possa essere svolta nel migliore dei modi. Ci sarà attenzione nel recepire eventuali criticità.»

SC

 

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Comunicato n° 263 del 18 novembre 2020
Interpellanza sulle manifestazioni legate all'artigianato tipico di tradizione

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha approfondito l'organizzazione delle manifestazioni legate all'artigianato tipico di tradizione.

Il Consigliere Luca Distort ha voluto sapere «quali sono gli attuali protocolli regionali di sicurezza e le linee guida adottate che possano mettere nelle condizioni tanto l'amministrazione regionale quanto le varie associazioni e Pro loco, di potere organizzare, nel rispetto delle prescrizioni anticontagio, questo genere di manifestazioni, che rappresentano un fiore all'occhiello della Valle d'Aosta, oltre che un volano per la nostra economia, a partire dalla millenaria Fiera di Sant'Orso. Nel caso in cui queste iniziative venissero annullate, esiste un piano alternativo e sono già state individuate strategie di sostegno economico per le categorie del settore?» 

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha risposto: «Il lavoro compiuto dalla struttura dell'Assessorato sin dal mese di agosto, con la firma dell'ultimo DPCM, si è arrestato; fino a quel momento, in sinergia con il Comitato per la sicurezza, si è cercato di stilare dei protocolli e delle linee guida che potessero garantire, seppur revisionate, le manifestazioni di artigianato locale. Si è anche cercato di optare per l'organizzazione di manifestazioni non in presenza e di fiere digitali. Nonostante i vari scenari immaginati, alla luce delle disposizioni vigenti, ad oggi, è impossibile organizzare nella forma consueta e tradizionale la Fiera di Sant'Orso, che peraltro richiede un impianto amministrativo particolarmente articolato. Stiamo lavorando alla realizzazione di una Fiera di Sant'Orso online, se possibile con l’organizzazione di eventi collaterali. Siamo in una fase di studio per modificare la legislazione e per sostenere il settore dell'artigianato locale. Dobbiamo resistere a una situazione difficile, adattandoci all'emergenza e provando, attraverso l'innovazione, a promuovere un appuntamento tanto importante, investendo sul futuro. Ci aspetta una Fiera differente da tutte le precedenti, ma il segnale che lanciamo è che questo importante evento viene mantenuto e, a seconda della situazione sanitaria, completeremo il quadro organizzativo.»

Il Consigliere Distort, nella replica, ha detto: «La Fiera di Sant'Orso richiama centinaia di migliaia di persone e capisco sia difficile organizzarla nell'attuale situazione di incertezza. Dalla risposta dell'Assessore, però, non ho desunto un'attività strategica che esplori tutte le possibilità per risolvere questa situazione. Sono preoccupato del fatto che le disposizioni in atto possano pregiudicare un evento così importante per la nostra comunità. Dobbiamo pensare a modelli diversi, a mettere in atto la creatività per rinnovare le manifestazioni, non per limitarle o addirittura annullarle. Rappresento infine la preoccupazione degli artigiani.»

 

 MM

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Comunicato n° 265 del 19 novembre 2020
I lavori del Consiglio sono sospesi: convocata una Conferenza dei Capigruppo per le ore 14.45

I lavori del Consiglio di oggi, giovedì 19 novembre 2020, sono stati sospesi dopo la decisione unanime della Conferenza dei Capigruppo di riaggiornarsi alle ore 14.45.

«Oggi in Aula non mi sono sentito molto bene - dichiara il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin -; mi è stata accertata qualche linea di febbre e a garanzia di tutti ho richiesto di fare un tampone rapido, di cui conoscerò l'esito nel primo pomeriggio di oggi. In base all'esito del tampone, decideremo come procedere con i lavori del Consiglio.»

In apertura della seduta, il Consiglio Valle ha approvato, con 22 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie, e il Consigliere Baccega di Pour l'Autonomie) e 13 astensioni (Lega VdA e Pour l'Autonomie), il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2019, ai sensi del decreto legislativo 118/2011.

 

SC

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Comunicato n° 266 del 19 novembre 2020
Il Presidente Bertin negativo al tampone rapido

Il risultato del tampone rapido, effettuato sul Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, a fine mattinata di oggi, giovedì 19 novembre, è risultato negativo.

È confermata la Conferenza dei Capigruppo per le ore 14.45, che deciderà in ordine al prosieguo dei lavori del Consiglio.

 

SC

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Comunicato n° 267 del 19 novembre 2020
Conclusi i lavori del Consiglio: discusse quattro mozioni e una risoluzione

 

In apertura della seduta consiliare pomeridiana del 19 novembre 2020, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha riferito all'Aula che il malore avvertito nella mattinata era dovuto a sintomi influenzali no Covid e che ha fatto il tampone per sicurezza, risultato poi negativo.

Il Consiglio ha quindi esaminato quattro mozioni e una risoluzione presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, di cui tre respinte e due ritirate.

È stata respinta, con 21 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, Pour l'Autonomie) una mozione che chiedeva di attivare in tempi rapidi il numero europeo unico armonizzato a valenza sociale per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti.

«Nel 2016 il Governo nazionale, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno sancito un accordo per l'attivazione di questo numero, 116117, che riveste grande importanza - ha spiegato nell'illustrazione il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) -:  è un servizio che concorre alla gestione della domanda assistenziale a bassa intensità/priorità, è disponibile h24 per 7 giorni a settimana, fornisce gratuitamente assistenza e informazioni a tutti i cittadini, italiani e stranieri, senza alcun obbligo di registrazione preventiva. Visto che questo servizio non è mai stato attivato, per fronteggiare l'emergenza Covid-19, la creazione di una centrale operativa regionale, che svolga funzioni in raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza-urgenza, è non solo una necessità e una priorità, ma anche un obbligo di legge.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato: «Ancora prima del Covid, le competenti strutture dell'Assessorato avevano avviato un percorso con l'USL proprio nell'ottica di attivare questo servizio. I primi esiti sono stati positivi, anche grazie all'esistenza in regione della Centrale unica del soccorso, che bene si presterebbe all'istituzione di questo numero. Ci sono già stati contatti con i referenti ministeriali, oltre che con le vicine Regioni Piemonte e Lombardia per approfondimenti e confronti. Purtroppo, l'emergenza epidemiologica ha sottratto tempo e forze a questo come ad altri progetti, ma confermo il mio intendimento a proseguire nell'istituzione di questo servizio che ha una valenza non soltanto sanitaria, ma anche sociale. Dal canto suo, anche l'USL riconosce l'efficacia del numero unico europeo, in particolare per la presa in carico di situazioni non urgenti che sinora hanno rischiato di intasare i centralini della Centrale unica di soccorso. Condivido i contenuti della mozione, ma ne chiedo il ritiro, a fronte del mio impegno a riprendere le fila dell'attivazione del 116117.»

Respinta con 19 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 13 a favore (Lega VdA e Pour l'Autonomie) anche la mozione che intendeva impegnare il Governo regionale a definire una misura di contributo o sostegno economico a favore delle attività produttive soggette a chiusura totale o parziale nell'anno 2020 a causa dell'applicazione dei vari DPCM o delle eventuali misure di carattere regionale quantificato sulla base del metodo del cosiddetto "bianco fiscale".

«L'applicazione delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 pone numerose limitazioni alle attività commerciali, turistiche ed economiche tutte, che devono comunque sostenere costi non comprimibili e obblighi di natura fiscale - ha specificato il Vice Capogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Chiediamo di intervenire concretamente, in linea con i principi della norma di attuazione 184/2017 in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale, nonché della possibilità - già ventilata in quest'Aula - di definire un periodo di "bianco fiscale" attraverso l'interlocuzione con lo Stato per l'esenzione di imposte quali IRPEF, IRAP, IMU, e tributi, tra cui TARI, TOSAP, tassa pubblicitaria, quantificato conteggiando su base annuale (in 365esimi) l’importo dovuto sottraendovi il corrispettivo relativo ai giorni di chiusura con in aggiunta i 60 giorni successivi alla ripresa delle attività.»

Annunciando l'astensione perché l'iniziativa non è applicabile, l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha dichiarato: «Condividiamo la stessa finalità politica e lo abbiamo già fatto nel 2020. Però il periodo obbliga alla totale concretezza per l'anno 2021: interventi strutturali e a favore della liquidità devono andare insieme. La liquidità si ottiene anche prevedendo interventi di "taglio delle tasse" perché si aiuta la liquidità sia mettendo a disposizione dei fondi, sia non facendo uscire soldi dalle tasche di cittadini e imprese: in tal senso stiamo studiando e vogliamo collaborare col Consiglio e con i portatori d'interesse mentre in parallelo procede l'iter per l'approvazione della finanziaria regionale che resta prioritario per tutto quanto si vuole mettere in campo in un secondo momento per il 2021. L'obiettivo che i tempi di crisi obbligano ad avere sempre ben presente è quello di lavorare con tre obiettivi: fondi, interventi mirati e condivisi, tempi di attuazione.»

Il Consiglio ha poi respinto, con 19 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 voti a favore (Lega VdA e Pour l'Autonomie) una mozione che faceva riferimento ai recenti attacchi terroristici che hanno colpito le città di Nizza, Parigi e Vienna. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha affermato: «Questi drammatici episodi di sangue sono a dimostrazione di un Islam politico che vuole imporsi con la forza e che attacca chi incarna un modello identitario, religioso, culturale differente. Riteniamo opportuno che il Consiglio prenda posizione: oltre a esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime, vogliamo impegnare il Presidente dell'Assemblea a riaffermare in tutte le sedi opportune il primato della libertà di parola e di espressione oltre che il valore della nostra millenaria identità che non può e non deve essere cancellata dalla violenza islamista.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha dichiarato: «Ci troviamo di fronte a una violenza inaudita, che colpisce anche la comunità valdostana, profondamente sensibile e pronta a far sentire la propria voce. Nessun dubbio sulla condanna per questi fatti luttuosi, ma mi interrogo sull'opportunità di riproporre provvedimenti del genere in ogni occasione: questa Assemblea ha un idem sentire, non ravvedo l'esigenza di votare un documento. Non solo, il Presidente Bertin ha già dimostrato la propria sensibilità e la volontà di assumere posizioni chiare; non penso proprio sia necessario impegnarlo formalmente. Invito a ritirare la mozione, fermo restando il ribrezzo e l'orrore del Consiglio nei confronti dei recenti attentati terroristici.»

È stata ritirata una mozione sul ruolo del Presidente del Consiglio dopo un ampio dibattito che ha fatto emergere come questa carica debba essere caratterizzata da terzietà, equidistanza e neutralità in quanto figura garante di tutta l'Assemblea. È stato espresso l'auspicio che il Presidente Bertin porti avanti i suoi cavalli di battaglia sulla legalità, la trasparenza e l'esercizio della democrazia da parte di tutti e non solo di una parte.

È stata infine ritirata una risoluzione del gruppo Lega VdA che impegnava il Presidente della seconda Commissione a convocare i vertici di Finaosta Spa in merito alla selezione interna volta a individuare il responsabile della direzione legale e gestione credito della società. Il confronto in Aula tra il primo firmatario, Stefano Aggravi, e il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò, ha indicato che l'audizione verrà organizzata nel corso della riunione della Commissione di domani, 20 novembre 2020.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre 2020.

SC-MM-DJ

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