CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione del Consiglio regionale del 20 e 21 ottobre 2020

Indice



Comunicato n° 193 del 6 ottobre 2020
Prima adunanza consiliare della XVI Legislatura

La prima adunanza della sedicesima Legislatura del Consiglio Valle è convocata per martedì 20 ottobre 2020, a partire dalle ore 9.00. La riunione si terrà in presenza nell'Aula consiliare.

L’ordine del giorno prevede innanzitutto la convalida degli eletti, il giuramento dei neo Consiglieri, la sostituzione del Consigliere sospeso Augusto Rollandin con la convalida e il giuramento del Consigliere supplente.

Si procederà quindi con l’elezione del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza (due Vicepresidenti e due Consiglieri Segretari), l’elezione del Presidente della Regione e degli Assessori e infine la nomina delle Commissioni consiliari permanenti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

Seguiranno indicazioni sulle modalità operative per seguire i lavori da parte delle testate giornalistiche accreditate presso il Consiglio, non essendo ammessa la presenza né nella tribuna stampa né nel foyer.

 

MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 196 del 19 ottobre 2020
Convocato in modalità mista il Consiglio Valle per l'avvio della sedicesima Legislatura

 

Domani, martedì 20 ottobre 2020, a partire dalle ore 9.00, il Consiglio Valle si riunirà in modalità mista, in presenza fisica e in collegamento telematico, per l'avvio della sedicesima Legislatura.

«In qualità di Consigliere che domani presiederà la seduta - riferisce il Consigliere Mauro Baccega -, vista l'impossibilità per otto Consiglieri di partecipare in presenza alla seduta di insediamento per ragioni collegate all'emergenza epidemiologica da Covid-19, ho ritenuto di convocare un rappresentante per gruppo consiliare al fine di valutare insieme le modalità di svolgimento dell'adunanza. Da parte di tutti è stata condivisa la necessità di iniziare la Legislatura cercando di derogare il meno possibile al Regolamento dell'Aula: per l'elezione degli organismi (Presidente del Consiglio, Ufficio di Presidenza, Presidente della Regione, Giunta) sarà quindi mantenuto il diritto al voto segreto attuandolo per delega secondo le modalità comunicate dai gruppi consiliari coinvolti.»

L’ordine del giorno prevede innanzitutto la convalida degli eletti, il giuramento dei neo Consiglieri, la sostituzione del Consigliere sospeso Augusto Rollandin con la convalida e il giuramento del Consigliere supplente Gian Carlo Stevenin.

Si procederà quindi con l’elezione del Presidente del Consiglio Regionale e dell’Ufficio di Presidenza (due Vicepresidenti e due Consiglieri Segretari), l’elezione del Presidente della Regione e degli Assessori e infine la nomina delle Commissioni consiliari permanenti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 197 del 20 ottobre 2020
Avvio della sedicesima Legislatura del Consiglio Valle

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta si è insediato oggi, martedì 20 ottobre 2020, per l'avvio della sedicesima Legislatura a seguito delle elezioni del 20 e 21 settembre scorso, convocate dopo lo scioglimento anticipato dell'Assemblea a febbraio 2020 e rinviate da aprile per effetto dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

I lavori della prima adunanza - riunita in modalità mista per ragioni collegate all'emergenza epidemiologica da Covid-19 - sono stati aperti dal Consigliere più anziano di età Mauro Baccega, coadiuvato dal Consigliere più giovane di età Erik Lavy, con otto Consiglieri collegati da remoto (tutti gli eletti della lista Progetto Civico Progressista e il Consigliere della Lega Salvini Vallée d'Aoste Simone Perron) e il Consigliere Augusto Rollandin assente in quanto sospeso dalla carica di Consigliere regionale dal 6 maggio 2019 per 18 mesi ai sensi della legge Severino.

Il Consiglio regionale si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'alluvione del 2000, di Rinaldo Challancin e delle loro famiglie.

Come primo punto all'ordine del giorno l'Assemblea ha proceduto alla convalida degli eletti con il giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale della Valle d'Aosta e quindi alla sostituzione temporanea di Rollandin con il primo degli esclusi della lista Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia, Gian Carlo Stevenin.

Sono 15 i Consiglieri alla loro prima Legislatura in Consiglio Valle (ossia il 43 %): Dennis Brunod, Raffaella Foudraz, Christian Ganis, Erik Lavy, Simone Perron e Dino Planaz della Lega Salvini Vallée d'Aoste; Marco Carrel e Gian Carlo Stevenin della lista Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia; Erika Guichardaz e Antonino Malacrinò della lista Progetto Civico Progressista; Davide Sapinet, Giulio Grosjacques, Roberto Rosaire e Roberto Barmasse della lista Union Valdôtaine; Corrado Jordan della lista Vallée d'Aoste Unie.

Sono 15 (il 43%) i Consiglieri confermati della XV Legislatura: Luigi Bertschy, Albert Chatrian, Pierluigi Marquis e Carlo Marzi della lista Alliance Valdôtaine - Stella Alpina - Italia Viva; Stefano Aggravi, Luca Distort, Andrea Manfrin, Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti della lista Lega Salvini Vallée d'Aoste; Mauro Baccega della lista Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia; Alberto Bertin e Chiara Minelli della lista Progetto Civico Progressista; Erik Lavevaz e Renzo Testolin della lista Union Valdôtaine; Claudio Restano della lista Vallée d'Aoste Unie.

Sono infine 5 (10 %) i Consiglieri già eletti in Legislature precedenti: Paolo Cretier, Jean-Pierre Guichardaz e Andrea Padovani della lista Progetto Civico Progressista; Aurelio Marguerettaz della lista Union Valdôtaine; Luciano Caveri della lista Vallée d'Aoste Unie.

Rispetto alla Legislatura passata, si è invertita la percentuale dei neo eletti: a giugno 2018 il 43% era alla sua prima Legislatura, mentre il 57% erano i Consiglieri confermati della XIV Legislatura.

Il neo Consiglio vede la presenza di 4 donne, ossia l'11% dell’Assemblea (nel 2018, all'inizio della XV Legislatura, le donne erano 8, ossia il 23%, mentre a fine Legislatura erano salite a 10, pari al 29%). L’età media è di 49 anni, come all’inizio della scorsa Legislatura.

 

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 198 del 20 ottobre 2020
Alberto Bertin è il nuovo Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Alberto Bertin è il nuovo Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta. Il Consigliere è stato eletto oggi, martedì 20 ottobre 2020, alla prima votazione, con 21 schede a favore (11 voti sono andati al Consigliere Marco Carrel; tre schede bianche) durante la seduta d'insediamento della XVI Legislatura regionale.

Nato ad Aosta il 21 agosto 1966 e ivi residente, Alberto Bertin è laureato in Scienze politiche e ha conseguito un Master in Geopolitica (Università La Sorbonne, Aoste-Sorbonne). È stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nel 2008 nel gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, poi denominato ALPE a seguito della costituzione nel 2010 di un nuovo soggetto politico che si rifà alla corrente autonomista, progressista ed ecologista. Durante la XIII Legislatura, ha assunto la carica di Presidente della Commissione speciale per la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta, istituita dopo il referendum popolare svoltosi il 18 novembre 2012, che ha introdotto il divieto di trattamento a caldo per lo smaltimento dei rifiuti nella regione. Alle consultazioni regionali del 26 maggio 2013 ha confermato la sua elezione in Consiglio nella lista ALPE: durante la XIV Legislatura ha presieduto la prima Commissione consiliare "Istituzioni e Autonomia". Alle elezioni del 20 maggio 2018 è stato rieletto in Consiglio regionale nella lista Impegno Civico, mentre alle consultazioni del 20 e 21 settembre 2020 si ricandida e conferma la sua elezione all'Assemblea valdostana, risultando il più votato della lista Progetto Civico Progressista con 938 preferenze.

Il neo Presidente, assumendo la carica e ringraziando i colleghi Consiglieri, ha ricordato che «questa Legislatura si apre in un momento estremamente difficile per la nostra regione, non solo per la tanto temuta seconda ondata della pandemia che si sta manifestando. Abbiamo un sistema sanitario, economico e sociale già provato dagli accadimenti di questa primavera che rischia di essere di nuovo sotto pressione. Una situazione che accresce ancor di più le responsabilità di questa Assemblea. Dal 16 dicembre 2019 la nostra Regione è senza un Governo legittimato dalla fiducia del Consiglio regionale. Una situazione anomala che certo non ha favorito l'azione necessaria in questi mesi di stress pandemico.»

«Un Consiglio Valle travolto da vicende giudiziarie gravi - ha proseguito Bertin -, innanzitutto perché vedono partecipe la 'ndrangheta, una delle organizzazioni criminali di stampo mafioso tra le più pericolose del pianeta, in relazione con la politica e rappresentanti delle nostre istituzioni. Un'organizzazione che ha come finalità e obiettivo, per conseguire più potere, di infiltrare e condizionare la politica, come abbiamo letto anche nelle recenti sentenze riguardanti la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Con questa nuova Legislatura, questo nuovo Consiglio Valle deve voltare pagina. Deve riscattarsi. Lo dobbiamo alla storia gloriosa della nostra regione, all'avvenire di questa terra e a noi stessi. L'autonomia e la democrazia non possono convivere con la 'ndrangheta. Un Consiglio regionale rinnovato deve darsi questo obiettivo. Questa Presidenza perseguirà anche questo obiettivo. Una comunità che cede sulla legalità, occorre ricordarlo, mette gravemente a rischio il proprio benessere e il proprio futuro.»

«Il Consiglio Valle è il rappresentante della sovranità popolare valdostana e come tale deve ritrovare la sua centralità - ha detto ancora Bertin -. Ridiventare il luogo del confronto e delle decisioni più importanti per la nostra comunità. Deve ritrovare efficienza ed efficacia nell'organizzazione e nell'azione, indispensabili per recuperare credibilità nei confronti della cittadinanza. Il Consiglio Valle deve anche sapersi rinnovare nelle modalità di rapporto con l'esterno, sempre più trasparente e aperto verso i cittadini. Un Consiglio Valle che sappia innovare anche le sue funzioni, come sta avvenendo in tutte le assemblee del mondo, dando maggiore importanza agli aspetti valutativi, rinnovandosi nelle sue regole di funzionamento, aumentando la sua autonomia funzionale rispetto ad altre istituzioni. Sono convinto che un Consiglio autonomo, autorevole e propositivo possa essere di supporto e di stimolo anche per il Governo stesso nella sua funzione esecutiva e amministrativa. Ci aspettano momenti difficili ed è necessario il contributo di tutti. Nel mio ruolo di Presidente del Consiglio non potrò che impegnarmi ad essere il garante delle regole, nel rispetto della rappresentanza democratica, come deve essere per un organo di garanzia. Un organo di garanzia per tutti.»

 

 
 
SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 199 del 20 ottobre 2020
Eletto l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle: Marguerettaz e Sammaritani i Vicepresidenti, Jordan e Distort i Segretari

 

Oggi, martedì 20 ottobre 2020, nella prima riunione della XVI Legislatura, l’Assemblea regionale ha eletto i componenti dell’Ufficio di Presidenza, l'organo di governo che affianca il Presidente nell'esercizio dell'autonomia funzionale e contabile del Consiglio.

Sono risultati eletti Vicepresidenti i Consiglieri Aurelio Marguerettaz (UV), che ha ottenuto 21 voti, e Paolo Sammaritani (Lega Vallée d'Aoste), con 11 voti; tre schede bianche.

Consiglieri Segretari sono Corrado Jordan (VdA Unie), eletto con 20 schede a favore e Luca Distort (Lega Vallée d'Aoste) con 12 voti; tre voti sono andati a Mauro Baccega.

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 201 del 20 ottobre 2020
I gruppi consiliari della XVI Legislatura

 

Con l'avvio della XVI Legislatura del Consiglio Valle, nella giornata di oggi, martedì 20 ottobre 2020, sono stati costituiti sei gruppi consiliari.

Alliance Valdôtaine - Stella Alpina

Capogruppo: Albert Chatrian; Vicecapogruppo: Pierluigi Marquis; componenti: Luigi Bertschy, Carlo Marzi.

Lega Vallée d'Aoste

Capogruppo: Andrea Manfrin; Vicecapogruppo: Stefano Aggravi; componenti: Dennis Brunod, Luca Distort, Raffaella Foudraz, Christian Ganis, Erik Lavy, Simone Perron, Dino Planaz, Paolo Sammaritani, Nicoletta Spelgatti.

Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia

Capogruppo: Marco Carrel; Vicecapogruppo: Mauro Baccega; componenti: Gian Carlo Stevenin.

Progetto Civico Progressista

Capogruppo: Erika Guichardaz; Vicecapogruppo: Paolo Cretier; componenti: Alberto Bertin, Jean-Pierre Guichardaz, Antonino Malacrinò, Chiara Minelli, Andrea Padovani.

Union Valdôtaine

Capogruppo: Aurelio Marguerettaz; Vicecapogruppo: Roberto Rosaire; componenti: Roberto Barmasse, Giulio Grosjacques, Erik Lavevaz, Davide Sapinet, Renzo Testolin.

Vallée d'Aoste Unie

Capogruppo: Corrado Jordan; Vicecapogruppo: Claudio Restano; componenti: Luciano Caveri.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 202 del 20 ottobre 2020
Iniziato il dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione

La seduta pomeridiana del 20 ottobre 2020 è stata interamente dedicata al dibattito sul programma di governo 2020-2025 presentato dal candidato alla Presidenza della Regione, Erik Lavevaz.

Ribadita l'importanza del dialogo, «che porta sempre a qualcosa», il Consigliere Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste) ha affermato: «Nel Programma non ho trovato punti applicativi, ma solo tante idee e rimandi strategici. Voglio far notare che la diaspora unionista non si ferma ai quattordici, è molto più ampia, ed è bene che in questa Legislatura non sia fonte di monopolio. Come ci si pone di fronte alla problematica della figura del Presidente-Prefetto? Sulle partecipate, sono contento che si metta giudizio, anche se devo dispiacermi del passo indietro su CVA: non si parla più di quotazione, vedo solo confusione e un'abdicazione rispetto al passato; dubito che con una norma di attuazione si possa ottenere un vantaggio competitivo rispetto alle altre realtà regionali ed europee. Mi sarei aspettato un passaggio sul Casinò, mentre su Cime Bianche il confronto interesserà di più la maggioranza al suo interno che il Consiglio tutto. Qualche dubbio anche sull'articolazione degli Assessorati: dal punto di vista amministrativo è un passo complesso e non credo che tutti i dicasteri potranno essere pienamente operativi da subito con l’accorpamento di Finanze con le Opere pubbliche e Istruzione con le partecipate. Auspico un cambiamento nel modo di lavorare nelle Commissioni, con una maggiore stabilità. Anche perché non siamo disponibili a maggioranze variabili o aiuti in extremis

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha dichiarato: «È di tutta evidenza che questo Consiglio sia diviso in tre poli: quello autonomista - con un'emorragia di 14.000 voti -, quello della Lega - con una crescita netta di più di 5.000 voti - e quello della sinistra. La direzione che ci hanno indicato i valdostani è chiara e l'unico collante di questa maggioranza è il sinistro desiderio di voler contrastare la Lega. Riguardo al welfare, non ho ritrovato accenni alla questione della povertà, che pure va assolutamente affrontata in questo periodo di crisi. Nemmeno citata l'edilizia residenziale pubblica, nonostante le gravi criticità come la morosità incolpevole e la necessità di dare una abitazione dignitosa a chi si trova in difficoltà, ma è evidente che non si vogliano affrontare queste problematiche. Un suggerimento che mi sento di dare a chi si occuperà di sanità è quella di non trascurare l'ambito delle politiche sociali e di non applicare acriticamente le disposizioni di quella che rischia di diventare una dittatura sanitaria; gli chiedo di anteporre le difficoltà di chi sta peggio, perché non esiste solo il coronavirus, sono tante le patologie di cui prendersi cura. Al candidato Presidente Lavevaz chiedo di non ripetere gli errori già commessi e lo esorto a evitare che la minoranza venga lasciata colpevolmente all'oscuro delle decisioni assunte dal Governo.»

Il Consigliere di Pour l'Autonomie Marco Carrel ha osservato: «Siamo un gruppo che rappresenta 4.300 elettori autonomisti valdostani a cui è stato recapitato un invito al dialogo da parte delle forze politiche che oggi compongono la maggioranza: un incontro che si è concluso quando i nostri rappresentanti hanno chiesto di discutere il programma. Oggi è tutto più chiaro: questo programma non è altro che un taglia e incolla di dipartimenti e strutture che farà perdere altri sei mesi alla macchina amministrativa prima di riattivarla. In questo momento, il 70% dei dipendenti è in smart working e questo non agevola l'avvio del programma. Anche l'articolazione degli Assessorati è frammentata: i trasporti disgiunti dagli impianti funiviari, le opere pubbliche con le finanze. Non c'è scritto di cosa vogliamo fare dell'ospedale, di Cime Bianche, di CVA; non c'è il tentativo di far sopravvivere le professioni che lavorano agli eventi culturali e nel mondo della cultura e che invece, proprio in questo difficile momento, avrebbero bisogno di nuovi stimoli grazie anche alla digitalizzazione. Per noi questo programma dice poco, troppo poco, soprattutto in un periodo in cui i valdostani hanno bisogno di risposte. Noi siamo aperti al dialogo, ma la nostra domanda è sempre la stessa: dove vogliamo andare? Noi staremo all'opposizione, controllando l'operato di questo Governo e pretendendo risposte.»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha avviato il suo intervento sui beni culturali: «Nel Programma su questo argomento c'è una sintesi stringata oppure, peggio, una mancanza di contenuti. Mancano parole chiave come ricerca, tutela. C'è il collegamento tra beni culturali e circuiti turistici ma non con eventi accademici; c'è il Forte di Bard ma non l'Area megalitica. Passando ad altri aspetti, è grave che non siano state definite modalità per proteggere le attività commerciali da ipotesi di restrizioni per Covid. Sarebbe importante un'indicazione sulla revisione delle leggi sulle attività edilizie e urbanistiche. Il tema delle acque sarà trattato da due Assessori diversi, di forze politiche diverse: sapranno coordinarsi ed approcciarsi a linee strategiche fondamentali? Devo constatare che una corazzata come la Lega non è riuscita a ottenere la maggioranza; la trattativa portata avanti prima di questa Adunanza avrebbe dovuto essere improntata alla logica, in base ai criteri del rispetto della volontà elettorale, dell'affinità ideologica, del confronto dei contenuti rispetto ai Programmi. Così non è avvenuto, adducendo a giustificazione concetti quali sovranismo e nazionalismo, mentre noi abbiamo semplicemente portato a livello nazionale il progetto valdostano per far sentire la nostra voce. Questa Giunta nasce sotto una particolare influenza romana: non la si potrà chiamare Giunta Lavevaz, ma solo Giunta Zingaretti

Le difficoltà del mondo della scuola sono state affrontate dal Consigliere Simone Perron (Lega VdA): «Chiediamo che il nuovo Governo regionale consideri, di concerto con lo Stato e nel rispetto delle nostre prerogative statutarie, ogni azione per rinviare il concorso per docenti in un periodo consono e non nel pieno di questa emergenza sanitaria. A livello nazionale il buon senso non c'è, ma auspichiamo che possa essere applicato in quest'Aula.»

Per il Vicepresidente del Consiglio Paolo Sammaritani (Lega VdA) «questo programma è scritto in politichese: non dice nulla o quasi su alcuni temi che, invece, sono fondamentali. La maggioranza è troppo composita e sarà un grosso problema quando dal dire si dovrà passare al fare. Non è il modo giusto per affrontare un periodo di così grande difficoltà come quello che stiamo attraversando. Si parla di enti locali, ma per mettere pezze alle leggi attuali: noi crediamo che ci voglia un'azione molto più determinata, attraverso una revisione complessiva del sistema che porti all'approvazione di un testo unico sugli enti locali. Sull'ospedale, cosa si intende fare? Non si capisce. Io spero che il nuovo Assessore alla sanità riesca a dare certezze al personale sanitario, anche attraverso i giusti riconoscimenti ad un mondo che ha dato tanto durante il lockdown. La scuola valdostana deve rivendicare con forza la propria autonomia e ci auguriamo che il nuovo Assessore non sia troppo distratto da tutte le deleghe che avrà. Dal punto di vista politico abbiamo assistito ad una nuova restaurazione: si è cambiato tutto per non cambiare nulla. Ha prevalso un'idea un po' superata: andiamo a governare e poi si vedrà, pur di non mandare la Lega al governo. Spiace che da questo programma non traspaia nessun coraggio, ma solo lacci e laccioli che la maggioranza si è autoimposta.»

Il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) ha evidenziato: «Da sportivo è la prima volta che, dopo aver vinto, alla premiazione mi trovo ai piedi del podio. Questa è una situazione che non può che alimentare la disaffezione dei valdostani dalla politica. Il vero volano per rilanciare la nostra regione e il turismo è promuovere lo sport a 360 gradi. Nel Programma i concetti legati allo sport sono condensati in poche righe; manca ad esempio un accenno agli sport popolari, cui collego anche la promozione del patois. Mi sarei aspettato un'attenzione allo sci alpinismo, slittino su pista e chilometro lanciato. Anche la mobilità sostenibile è un argomento per promuovere il nostro territorio, ma tenendo in considerazione tutti i paesi. Il parco naturale del Mont Avic ha grandissime potenzialità, ci sono ampi margini di manovra ed è un grande dispiacere vedere la vicinanza con la discarica di Chalamy: non è un bel biglietto da visita. Il Forte di Bard rappresenta un valore aggiunto e spero ritorni ad essere quel fiore all'occhiello che era qualche anno fa, in modo da rilanciare la bassa Valle nel suo complesso. Mi auguro che ci sia un maggiore impegno nella realizzazione del progetto rispetto a come era stato realizzato il Percorso Balteo, un progetto interessante e dalle grandi potenzialità: se fosse stato studiato in maniera più coinvolgente e con una diversa logica di promozione del nostro territorio.»

Di valorizzazione della Valle d'Aosta ha parlato anche il Consigliere della Lega VdA Christian Ganis: «Manca un trait d'union tra amministratori, commercianti e promozione dei prodotti valdostani. Sarebbe opportuno pensare ad una campagna promozionale in vista della stagione invernale alle porte, senza dimenticare l'emergenza Covid: ulteriori misure di contenimento sarebbero un danno per tutti gli operatori commerciali. Le scelte politiche dovranno essere ponderate, valutate al meglio per il bene di tutti i valdostani.»

Pour le Conseiller de la Lega VdA Erik Lavy «les langues des Walser sont en train de mourir, tout comme le bilinguisme valdôtain: les jeunes détestent le français et l'allemand qui sont considérées comme des langues étrangères. C'est une émergence, car sans langue il n'y a pas d'identité, sans identité il n'y a pas d'autonomie et sans autonomie on n'a pas de Vallée d'Aoste. Je n'ai pas entendu un discours sur la valorisation de la montagne: repeupler nos vallées c'est notre rêve et aujourd'hui il y en aurait la possibilité.» Il Consigliere ha poi parlato di «errore madornale dei partiti autonomisti: preferire chi governa a Roma senza guardare al territorio è una scelta pericolosissima; una scelta che pagherete cara perché pur di non abbandonare i vostri metodi avete preferito fare un accordo con una sinistra che è razzista nei confronti della Valle d'Aosta. Ma voi non riuscirete a piegare i valdostani che hanno alzato la testa e che vogliono il riscatto. Da parte nostra ci sarà volontà di collaborare perché il momento lo richiede, ma non provate a fare i vostri giochini perché noi saremo qui a controllare. Per i valdostani, per la Valle d'Aosta.»

Per il Consigliere della Lega Vallée d'Aoste Dino Planaz, «il programma non va nel concreto. Mi sarei aspettato più buon senso, ma i fatti oggi dimostrano il contrario. Oggi avremmo già potuto iniziare a dare risposte ai valdostani, invece non c'è stata condivisione sui temi da trattare, nemmeno su un settore fondamentale come l'agricoltura. Non ci sono risposte per la selvicoltura, ci si limita a parlare dei cambiamenti climatici. Questo è un programma costruito per formare una Giunta, non per dare risposte ai valdostani.»

La Consigliera Raffaella Foudraz (Lega VdA) si è concentrata su due tematiche: discariche e trasporti. «Due punti trattati in poche righe: cave e discariche vengono liquidate in cinque righe, eppure sono sotto gli occhi le battaglie di privati cittadini che sono state messe in campo per difendere la salute; ai trasporti, trafori e aeroporto sono state dedicate ben 11 righe, ma si può parlare di incentivare turismo e commercio senza pensare alle infrastrutture per far arrivare in poco tempo i turisti in Valle d'Aosta?»

Il Consigliere di Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha dichiarato: «Al collega Lavevaz più volte ho riconosciuto, sia pubblicamente che privatamente, il merito di aver portato avanti un cambiamento, che lo ha premiato anche nelle elezioni, ma i metodi utilizzati per la formazione di questo Governo sono stati scorretti e improntati alla restaurazione. Già durante lo spoglio siete usciti con comunicati stampa ufficiali in cui parlavate di accordo tra autonomisti e sinistra, mettendo all'opposizione la Lega. Così facendo avete dimostrato un totale disinteresse nei confronti dei valdostani, non della Lega, perché avete dichiarato apertamente che il loro voto non conta nulla. Noi siamo assolutamente capaci di dialogare e di costruire e questo è ciò di cui abbiamo anche parlato in tutta la campagna elettorale perché da subito abbiamo spiegato la necessità di costruire una maggioranza solida e stabile, capace di costruire e di affrontare un momento così drammatico a livello sanitario, economico e sociale. Avete scelto invece di andare con la sinistra i cui programmi sono agli antipodi rispetto ai vostri su molti punti fondamentali. Con questi presupposti traghettare la Valle D'Aosta fuori dalla crisi sarà durissima. E il peso sarà ancora più duro proprio per l'aver scelto di mettere all'opposizione il primo partito. Detto questo, auguro comunque al collega Lavevaz di riuscire a lavorare per il bene della nostra regione. La nostra opposizione terrà certamente conto del contesto attuale e saprà essere costruttiva, ma anche ferma

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha parlato di «momento di grande responsabilità: amministrare la Regione e dare risposte. Tutti gli interventi di oggi sono preziosi, di cui terremo sicuramente conto e abbiamo apprezzato alcuni dei toni pacati. Il confronto senza utilizzare la clava è proficuo e quindi è importante sottolineare i problemi, ma facendo dei ragionamenti che siano costruttivi. Nell'Union esiste il gioco di squadra: Renzo Testolin, molto umilmente, si è messo a disposizione del movimento ed è per questo che ha preso più voti, così come molto umilmente ha fatto un passo indietro quando gli è stato chiesto. Questo programma è un work in progress: le azioni, partendo dalle attività già messe in campo, andranno implementate. La Lega ha avuto un risultato sicuramente importante, ma qualcuno ha valutato che delle 15.000 preferenze ci sono 6.000 voti di lista? Chi ha votato Lega, ha votato i Consiglieri valdostani o ha votato Salvini? L'Union Valdôtaine ha fatto un azzardo esprimendo una lista di 23 persone con un percorso politico che nessuno ha messo in discussione: abbiamo preso sette Consiglieri malgrado chi ci indicasse come morti. Il nostro consenso è stato raccolto senza l'intervento di leader nazionali. Con l'imperfezione di questo programma di cui siamo consapevoli raccogliamo le vostre considerazioni, ma non vogliamo più sentir parlare di guerra: per poter dialogare dobbiamo distinguere la campagna elettorale dall'amministrazione. Per risolvere i problemi bisogna parlarsi, non fare le guerre.»

Il Consigliere Luciano Caveri (Vallée d'Aoste Unie) ha sostenuto: «Aujourd'hui il faut penser à notre communauté et il faut avoir une attitude sérieuse, en réfléchissant sur un éventuel point à la ligne. Il faut être fiers de notre passé, maintenant nous sommes dispersés en tant qu'autonomistes et j'apprécie l'effort accompli suite aux élections, compte tenu que les électeurs du monde autonomiste valdôtain ont le désir de trouver une synthèse. La nascita di un Governo passa attraverso le scelte, e oggi la scelta prioritaria è il desiderio dei quattordici di superare diversità, malumori, divergenze, per ricostruire un'area autonomista troppo divisa che ha valori e idee di cui sono orgoglioso. La partenza di questa Legislatura in un clima emergenziale obbliga l'Assemblea a una riflessione che va oltre la "politique politicienne". La logica del prossimo periodo sarà affrontare tutti insieme i temi salienti, per proiettarci verso il futuro, ad esempio ottenendo l'intesa con lo Stato per avere un nuovo Statuto. Oggi, nel rispetto della dialettica politica e delle responsabilità di maggioranza e di opposizione, esprimo la speranza di creare quei ponti che in passato, troppo spesso, abbiamo costruito, poi crollati. Errori ce ne sono stati, ma siamo gli eredi dell'Autonomia valdostana e dobbiamo operare in questo solco.»

La Capogruppo del PCP, Erika Guichardaz, ha sottolineato che «il Progetto Civico Progressista ha messo insieme persone di sensibilità diverse ma unite dagli stessi valori. Noi prendiamo l'impegno a portare avanti quanto da noi proposto: la levatura morale e culturale del Presidente Bertin e le competenze dei nostri eletti sono ottimi segnali per rispondere a questa esigenza e per ridare centralità al Consiglio regionale. L'emergenza sanitaria ci investe di grandi responsabilità: i cittadini chiedono una maggioranza coesa, ci chiedono di governare per dare risposte ai problemi e spero che si possa dialogare con l'opposizione. Il Presidente Lavevaz è una persona di grande valore, capace di dialogare. In questo Consiglio siamo solo in 4 donne elette: c'è un problema di rappresentanza cui dovremo porre rimedio, perché la rappresentanza di genere è fondamentale per cercare di soddisfare le esigenze di tutta la società. La sinistra valdostana non è antivaldostana: sono valdostana, ho sposato un Walser e la mia valdostanità è indipendente da ogni mia appartenenza politica. Tra i valori che uniscono il PCP c'è sicuramente l'amore per la nostra terra, così come c'è grande sintonia con i partiti autonomisti. Io spero che si possa lavorare con serietà e serenità. È di questo che ha bisogno la Valle d'Aosta.»

Il dibattito prosegue domani, mercoledì 21 ottobre, a partire dalle ore 9.00.

 

 

SC-MM

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 203 del 21 ottobre 2020
Concluso il dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione

Nella mattinata di mercoledì 21 ottobre 2020, si è conclusa la discussione generale sul programma di governo 2020-2025 presentato dal candidato alla Presidenza della Regione, Erik Lavevaz.

La Consigliera Chiara Minelli (Progetto Civico Progressista) ha osservato: «Abbiamo lavorato in questi giorni a costruire un progetto di governo e un serio approfondimento sul programma, che è corposo e su questo ci siamo confrontati. Credo quindi che abbiamo iniziato in modo sostanzialmente diverso rispetto al passato, e lo ritengo positivo. Spiace che da parte di alcuni colleghi della Lega si sia espressa la mancata volontà a dialogare con la sinistra, che invece al dialogo non si sottrae. Sui testi programmatici, come ho detto, si può sempre fare meglio, ne siamo consapevoli, e infatti anche nel Programma della Giunta Spelgatti due aspetti sottolineati oggi non c'erano: il capitolo sulla povertà e il capitolo sui beni culturali, totalmente assenti. Non voglio cosi fare polemica, ma solo evidenziare come i Programmi vadano affinati e soprattutto applicati. Su molti temi ci sono invece orientamenti definiti: su CVA confermiamo la linea contenuta nel DEFR in vigore; sull'ospedale siamo stati molto onesti, facendo una riflessione seria e responsabile su un'opera fondamentale per la nostra comunità, sarà possibile prendere una decisione corretta. Ci sarà sicuramente da approfondire sui vuoti normativi manifestati dall'emergenza epidemiologica in corso. Sulla questione delle acque, siamo sostenuti da una volontà al confronto e alla sintesi, convinti come siamo della loro centralità. Da parte di tutti noi c'è l'intento di operare per la comunità, cercando le soluzioni più corrette: è questo lo spirito che ci anima e che deve sostenere la nostra esperienza di governo. Non penso che difendere il territorio che amiamo sia prerogativa solo di qualcuno: tutti noi vogliamo affrontare sfide importanti. Per contrastare la pandemia, il lavoro deve essere corale, di tutta l'Assemblea. Ognuno di noi ha il dovere di lavorare per i valdostani, per chi ci ha dato fiducia; e non dimentico la parte dell'elettorato che ha votato la Lega. Auspico che il contributo arrivi anche da questa componente e che non ci sia un'opposizione cattiva, che ritiene di essere in guerra, come invece è stato annunciato da qualcuno.»

Per il Consigliere di AV-SA Carlo Marzi «questo deve essere un momento di fierezza oltre che di fortissima responsabilità che tutti noi dobbiamo sentire e che parte dal momento in cui abbiamo deciso di candidarci: un grosso plauso va quindi a tutti coloro che si sono candidati in un periodo delicatissimo per la Valle d'Aosta, così come un plauso va a chi è stato eletto e a chi, come Erik Lavevaz e la sua Giunta, si sono assunti la responsabilità di portare avanti una proposta di governo per la nostra Regione in un anno come il 2020 che passerà alla storia. Oggi abbiamo ricomposto il plenum dell'Assemblea: al senso di fierezza si affianca, quindi, il coraggio di governare e di ridare la dignità a questo Consiglio ormai sospeso da febbraio. Stiamo vivendo dei momenti in cui darci delle tracce è importantissimo. Vengono usate parole come "nuovi" e "giovani". Io sono contento di essere qui con colleghi che hanno esperienza, perché la Valle ha bisogno di politica e la politica è anche la capacità di mettere a fattor comune esperienze e competenze politiche diverse: il vero cambiamento sarà un ritorno alla capacità della politica di unire anche generazioni ed esperienze diverse. Un'altra parola di cui abbiamo abusato è  "giustizialismo", ma a tal proposito io dico anche: solo chi non ha mai amministrato può dire di non avere mai commesso errori. Se sarò Assessore non devo avere come obiettivo quello di essere il miglior Assessore che questa Regione abbia mai avuto ma devo svolgere il mio ruolo al meglio delle mie possibilità lavorando tanto con serietà e umiltà. Oggi è importante assumersi delle responsabilità ma ciò deve essere fatto con umiltà: dobbiamo essere umili perché siamo tutti provvisori, nessuno è migliore di un altro. Con umiltà potremo finalmente fare un po' di politica e cioè mettere insieme le differenze perché la vera politica è mettere assieme le differenze senza prevaricazione e urla.»

Il Consigliere Mauro Baccega (Pour l'Autonomie) ha precisato: «Appartengo a quella parte del mondo autonomista esclusa dal confronto. Si parla di sburocratizzazione, ma i cambiamenti previsti per la struttura dell'Amministrazione regionale porteranno solo confusione e rallentamenti; gli uffici sono già abbastanza in fibrillazione per i problemi legati alla pandemia. Le nostre iniziative ispettive non avranno l'obiettivo di colpire un anniversario, ma saranno propositive, volte a stimolare approfondimenti e chiarimenti. C'è l'esigenza di rilanciare la Valle d'Aosta, ma nel pur corposo programma di governo mancano tanti elementi fondamentali, come l'edilizia residenziale pubblica. Due saranno i momenti strategici: la presentazione del DEFR e la prima variazione di bilancio di gennaio, in quanto il bilancio che sarà approvato sarà tecnico. Allora capiremo cosa riuscirà a fare la maggioranza con questa rivoluzione delle deleghe. Io sono preoccupato.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha dichiarato che «ognuno di noi ha una storia politica e inevitabilmente è di una parte: l'importante è non essere mai a servizio di una parte e io, nel gestire quest'Aula, non lo sarò mai.» Entrando nel merito del dibattito, il Presidente Bertin lo ha definito «lungo e articolato, caratterizzato da toni pacati e da spunti interessanti sia da parte della maggioranza che dall'opposizione. Oggi non bisogna fare del vittimismo, ma bisogna prendere atto che il nostro è un sistema parlamentare, basato sul proporzionale: in campagna elettorale, il capitano Salvini si è autoproclamato liberatore della Valle d'Aosta, ma i valdostani hanno risposto "no, grazie" e tre quarti degli elettori hanno manifestato la volontà di non essere governati dalla Lega. La Lega di Salvini è un partito sovranista molto lontano dalla tradizione autonomista e federalista: il sovranismo e il federalismo sono antitetici. Ricordo che ho sostenuto il prolungamento della Legislatura passata con due obiettivi: cambiare la forma di governo della Regione - per permettere maggiore trasparenza e dare maggiore capacità di decisione ai cittadini - e sospendere la quotazione in borsa di CVA. Quest'ultimo obiettivo è stato raggiunto, il primo no, anche se siamo riusciti in parte a cambiare le regole del sistema elettorale con l'introduzione della preferenza unica. » Sul programma di governo, il Presidente Bertin ha detto che «è una sfida che vuole interpretare il cambiamento in modo diverso da quello della Lega: il Consigliere Lavevaz ben rappresenta questo rinnovamento. Una sfida difficile ma importante che dobbiamo accettare e che dovremo cercare di portare a termine.»

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA), apprezzati «i toni pacati, diversi rispetto a quelli della precedente Legislatura», ha osservato: «Bisogna tenere conto della realtà: siamo una realtà democratica, in cui si cerca di fare sintesi; il pluralismo è una ricchezza, non un limite. C'è la necessità, a ogni livello, anche sovranazionale, dell'apporto di tutti. Ho sentito parlare di rappresentanti della società civile in quest'Aula: allora c'è anche una società incivile? Io credo che noi tutti abbiamo ricevuto voti dignitosi da parte dei valdostani. Ricostruire la centralità del Consiglio Valle è fondamentale per affrontare le nuove, terribili, sfide: questa Assemblea deve essere la culla delle decisioni, deve riposizionarsi nei confronti dello Stato e dell'Europa, dato che l'instabilità di questi anni ha nuociuto anche per i rapporti istituzionali. Sono rapporti, questi, che devono essere improntati alla leale collaborazione, non alla cultura dell'amicizia al leader di turno. Occorrono alleanze con chi vive i problemi della montagna, per cercare finalmente di risolvere proficuamente le criticità. Non si può essere strumentalizzati da chi viene da fuori, da chi non conosce a fondo il territorio. Auspico che le competenze che ci sono in quest'Aula possano dimostrare capacità politica e amministrativa, mettendole a disposizione per affrontare i grandi problemi della nostra regione, ricreando quelle condizioni di benessere che tutti si aspettano.»

Il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Albert Chatrian: «Ringrazio innanzitutto i colleghi della Giunta uscente: abbiamo fatto tutto il possibile in questi mesi di ordinaria amministrazione; grazie ai Consiglieri che, al termine della quindicesima Legislatura, hanno approvato le leggi per contrastare gli effetti nefasti dell'epidemia. Il nostro primo compito è di approvare delle leggi: è così che possiamo fare la differenza ed è così che potremo dare risposte ai valdostani. Come autonomisti, ci siamo presentati alle urne divisi, ma in queste settimane, oltre a elaborare il nuovo programma di Legislatura insieme ai progressisti, dal punto di vista politico abbiamo fatto un bel passo avanti con l'obiettivo di unire l'area autonomista. Il documento programmatico è migliorabile, ma rappresenta una buona base di partenza. Dovremo avere la forza di declinare quanto scritto in queste pagine: in campo sanitario, vedremo subito se sapremo fare la differenza. Dobbiamo avere il prima possibile un direttore dell'USL che sia operativo, rafforzare le strutture del territorio, riorganizzare la sanità. La seconda priorità sarà pensare al tessuto economico e sociale, al mondo del lavoro; il terzo pilastro è rappresentato dalla scuola. Da parte nostra, sin da questo pomeriggio, c'è il totale impegno per governare questa situazione. Non possiamo permetterci di perdere la visione generale del sistema Valle d'Aosta: non guardiamo al nostro orticello, lavoriamo per la nostra comunità.»

Il Capogruppo di Vallée d'Aoste Unie, Corrado Jordan, ha affermato: «I nostri rispettivi ruoli e le nostre competenze devono favorire lo sviluppo territorio, le proposte, le critiche costruttive devono avere come fine ultimo il bene dei valdostani. Il nostro gruppo ha contribuito con serietà alla creazione di questa maggioranza, dapprima dialogando con la parte autonomista, poi aprendosi al confronto, non scontato, con il Progetto Civico Progressista; abbiamo lavorato alla ricerca dei punti d'incontro, non al ribasso, ma sempre per un serio e credibile sviluppo della nostra regione. Sosteniamo questo programma di Governo: serio, credibile, concreto; sosteniamo la squadra di Governo e un Presiedente che saprà fare bene, pronto all'ascolto e al confronto.»

Il candidato alla Presidenza della Regione Erik Lavevaz ha replicato: «Je remercie ceux qui sont intervenus: toute considération est à retenir au cours de cette Législature. Je partage l'importance du dialogue, qu'on a évoqué hier. Il dialogo e i rapporti in generale si costruiscono nel tempo, nella vita come in politica. La comunicazione passa tra schieramenti opposti, passa tra livelli diversi: il Presidente di un movimento viene ascoltato non solo dalla base del suo movimento, ma anche dagli altri; quando si decide di portare avanti per anni una forma di comunicazione aggressiva, soprattutto nei confronti di una storia politica in particolare, non si riesce a costruire una base solida per il futuro, pur in presenza di affinità ideologiche. Non ci troviamo di fronte ad un vilipendio alla democrazia: il sistema proporzionale permette questa situazione, giusta o sbagliata che sia. È impossibile che un programma di governo dettagli ogni aspetto che sarà affrontato in cinque anni. Il nostro è un programma frutto di un lungo lavoro, di un'analisi puntuale dei programmi delle forze politiche di questa maggioranza; non abbiamo fatto una sintesi, ma elaborato un nuovo documento, la cui qualità non dipende dal numero delle pagine.»

«Ascolterò i consigli di tutti - ha proseguito Erik Lavevaz -: le buone idee sono tali indipendentemente dai banchi da cui arrivano. Sono altri ad avere indicazioni da Roma: come commissioni politiche e movimento abbiamo portato avanti le linee dettate dai nostri aderenti e simpatizzanti. Non sono né Salvini né Zingaretti ad aver deciso. La suggestione più rimarchevole che raccolgo dal dibattito di ieri è la necessità di un confronto continuo tra maggioranza tra opposizione, tra Governo e Consiglio; un confronto che deve essere pragmatico, costruttivo. Io per primo cercherò di mettere in campo massima capacità di ascolto. Auspico un clima diverso da quello vissuto negli ultimi anni, perché la Valle d'Aosta ha bisogno di riferimenti sereni. Dobbiamo essere più responsabili e maturi nei confronti della nostra comunità.»

 

 SC-MM

 

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 204 del 21 ottobre 2020
Erik Lavevaz eletto Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta

 

Il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta è il Consigliere dell'Union Valdôtaine Erik Lavevaz. Lo ha eletto il Consiglio Valle oggi, mercoledì 21 ottobre 2020, con 20 schede a favore; 8 le bianche e 7 le nulle.

Nato ad Aosta il 15 febbraio 1980, residente a Verrayes, Erik Lavevaz è laureato in fisica delle tecnologie avanzate all'Università degli studi di Torino. Imprenditore, ha fatto della sua grande passione per l’organo il suo lavoro: sta sviluppando metodologie di progettazione e di costruzione innovative sia nel campo dell’organaria classica che nel campo dei cosiddetti organi virtuali. 

È stato eletto Sindaco del comune di Verrayes per la prima volta nel 2005 e poi confermato nel 2010 e nel 2015. Dal 2015 al 2019 è stato anche Presidente dell'Unité des Communes Mont Cervin. Dal 2018 è Presidente del movimento politico Union Valdôtaine. Nel 2018, si è candidato alle elezioni regionali nella lista dell'Union Valdôtaine: entra in Consiglio regionale il 20 dicembre 2019 come Consigliere supplente. Si ripresenta alle consultazioni del 20 e 21 settembre 2020 e con 823 preferenze conferma la propria elezione.

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 205 del 21 ottobre 2020
Eletti gli Assessori della 33a Giunta regionale della Valle d’Aosta

 

Dopo aver eletto il Consigliere Erik Lavevaz (UV) alla Presidenza della Regione, il Consiglio Valle ha nominato oggi, mercoledì 21 ottobre 2020, i componenti della 33a Giunta regionale della Valle d’Aosta.

L’elezione è avvenuta in un un’unica votazione. Il nuovo Governo valdostano, che ha ottenuto 20 voti favorevoli, 11 contrari e 2 schede bianche, è così composto: Davide Sapinet (UV), Assessore all'agricoltura e risorse naturali; Chiara Minelli (PCP), Assessore all'ambiente, trasporti e mobilità sostenibile; Jean-Pierre Guichardaz (PCP), Assessore ai beni culturali, turismo, sport e commercio; Carlo Marzi (AV-SA), finanze, innovazione, opere pubbliche e territorio; Luciano Caveri (VdA Unie), Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate; Roberto Barmasse (UV), Assessore alla sanità, salute e politiche sociali; Luigi Bertschy (AV-SA), Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro.

Vicepresidente della Regione è stato nominato Luigi Bertschy.

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 206 del 21 ottobre 2020
Costituite le cinque Commissioni consiliari permanenti e la Commissione Regolamento

 

Mercoledì 21 ottobre 2020, al termine dei lavori dell'adunanza di insediamento della XVI Legislatura, sono state costituite le Commissioni consiliari permanenti e la Commissione per il Regolamento del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

I Commissione “Istituzioni e Autonomia”: Claudio Restano (Presidente); Giulio Grosjacques (Vicepresidente); Erika Guichardaz (Segretario); Albert Chatrian, Erik Lavy, Simone Perron, Paolo Sammaritani.

II Commissione “Affari generali”: Antonino Malacrinò (Presidente); Pierluigi Marquis (Vicepresidente); Roberto Rosaire (Segretario); Stefano Aggravi, Dennis Brunod, Marco Carrel, Aurelio Marguerettaz.

III Commissione “Assetto del territorio”: Albert Chatrian (Presidente); Corrado Jordan (Vicepresidente); Paolo Cretier (Segretario); Luca Distort, Dino Planaz, Renzo Testolin, Gian Carlo Stevenin.

IV Commissione “Sviluppo economico”: Giulio Grosjacques (Presidente); Roberto Rosaire (Vicepresidente); Andrea Padovani (Segretario); Raffaella Foudraz, Christian Ganis, Corrado Jordan, Gian Carlo Stevenin.

V Commissione “Servizi sociali”: Erika Guichardaz (Presidente); Claudio Restano (Vicepresidente); Andrea Padovani (Segretario); Mauro Baccega, Andrea Manfrin, Aurelio Marguerettaz, Nicoletta Spelgatti.

Commissione per il Regolamento: Alberto Bertin (Presidente del Consiglio), Andrea Manfrin (Lega Vallée d'Aoste), Aurelio Marguerettaz (Union Valdôtaine), Albert Chatrian (Alliance Valdôtaine - Stella Alpina), Corrado Jordan (Vallée d'Aoste Unie), Mauro Baccega (Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia), Andrea Padovani (Progetto Civico Progressista).

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 4 e giovedì 5 novembre 2020.

SC

 

TORNA ALL'INDICE