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Riunione del Consiglio regionale del 10 e 11 luglio 2019

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Comunicato n° 412 del 5 luglio 2019
Adunanza ordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è convocato in sessione ordinaria mercoledì 10 e giovedì 11 luglio 2019 per discutere un ordine del giorno composto di 31 oggetti, tra cui 7 interrogazioni, 18 interpellanze e 2 mozioni.

Delle interrogazioni, una è congiunta dei gruppi Mouv' e ADU-VdA e riguarda la presentazione di un provvedimento legislativo per la gestione dei servizi socio-assistenziali; quattro sono a firma della Lega Vallée d'Aoste: distacco di una parte della copertura esterna di marmo dell'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta; lavori di ampliamento del secondo lotto della discarica annessa al Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati di Pollein; situazione del progetto di realizzazione di una variante alla strada di accesso al comune di La Thuile; rimozione di telecamere presso la struttura della sede dell'INVA; due sono del M5S: tempistica per l'espletamento di concorsi per la copertura di posti di qualifica dirigenziale presso l'Amministrazione regionale; soluzioni per sopperire alla carenza di personale medico nei reparti di psichiatria e dermatologia all'ospedale di Aosta.

Delle diciotto interpellanze, una è stata depositata dal gruppo ADU-VdA per conoscere le risultanze dell'iniziativa volta a eliminare gli articoli in plastica monouso presso le istituzioni scolastiche della regione; cinque sono quelle proposte dalla Lega VdA: messa in sicurezza di un'area occupata da una struttura abusiva a fini abitativi sulla sponda della Dora Baltea nel comune di Pollein; sistemi di controllo sulle tipologie e la provenienza dei rifiuti conferiti nelle discariche per rifiuti speciali inerti; segnalazione di maltrattamenti nei confronti di un utente del servizio di trasporto disabili; individuazione di forme di collaborazione e associazione tra società di impianti a fune e soggetti terzi; ripristino del geosito archeologico denominato "Archeoparc" nel comune di Bard. Due iniziative sono state sottoscritte congiuntamente dai gruppi Misto e Mouv': azioni poste in essere per mantenere aperti i servizi di sanità pubblica presso il consultorio di Variney nel comune di Gignod; tempistica per la presentazione al Consiglio regionale del Documento di economia e finanza regionale-DEFR per il prossimo triennio, mentre una è congiunta dei gruppi Lega VdA e GM per sapere le strategie adottate nel tavolo di lavoro con il Ministero dei trasporti per la soluzione delle problematiche riguardanti l'autostrada valdostana. Tre interpellanze sono poi state presentate dal gruppo Mouv': modalità di gestione delle domande di mutuo per la prima casa; pagamenti alle aziende agricole delle misure previste dal Programma di sviluppo rurale 2014/2020 per la produzione e la commercializzazione di prodotti biologici; problematiche riguardanti la gestione dei servizi socio-assistenziali. Cinque sono le iniziative del M5S: monitoraggio della qualità dell'aria all'interno dello stabilimento siderurgico "Cogne Acciai Spciali" e nelle zone esterne limitrofe; tempistica per l'adozione di un provvedimento legislativo volto a normare l'applicazione della tassa di soggiorno per gli affitti brevi; interventi per una corretta raccolta differenziata dei rifiuti negli uffici pubblici e per l'eliminazione degli articoli in plastica monouso nelle sagre; manutenzione effettuata sulla caserma dei Vigili del fuoco Erik Mortara; interventi per garantire agli studenti una effettiva possibilità di scelta dell'indirizzo della scuola secondaria di secondo grado. Infine un'interpellanza è stata sottoscritta dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne e riguarda la revisione degli orari e delle corse riguardanti il servizio di autolinea Pont-Saint-Martin/Gressoney-La-Trinité.

L'Assemblea sarà poi chiamata ad esaminare due mozioni, di cui una è del gruppo Lega VdA ed è volta a impegnare il Governo per la concessione in uso gratuito dei locali del teatro Splendor di Aosta per gli spettacoli teatrali o musicali delle scuole, mentre l'altra è del gruppo ADU-VdA e riguarda la sistemazione sul territorio di una appropriata cartellonistica per la valorizzazione della toponomastica locale.

Si precisa che l'ordine del giorno sarà integrato da ulteriori 17 punti rinviati dall'adunanza del 3 e 4 luglio scorso, di cui 13 interpellanze e quattro risoluzioni.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

 

SC

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Comunicato n° 415 dell'8 luglio 2019
Iscritti 21 punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza ordinaria del Consiglio regionale, convocato in sessione ordinaria mercoledì 10 e giovedì 11 luglio 2019 è stato integrato di 21 punti, di cui due interrogazioni a risposta immediata e una proposta di legge.

Sono anche stati iscritti 17 punti rinviati dall'adunanza del 3 e 4 luglio scorso (13 interpellanze e quattro risoluzioni).

Delle due interrogazioni a risposta immediata, la prima è stata presentata dal gruppo Mouv' per conoscere le azioni poste in essere nei confronti della società SAV in merito alla programmazione dei lavori autostradali; la seconda è del gruppo ADU-VdA sul rispetto del principio di trasparenza e di riservatezza dei dati sensibili da parte dei referenti individuati dal gruppo "Rete Civica".

I Consiglieri tratteranno poi la proposta di legge che modifica le disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza da gioco d'azzardo (legge regionale n. 14/2015) e in materia di politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza (l.r. n. 11/2010), che è stata presentata da tutti i componenti la quinta Commissione "Servizi sociali".

In discussione anche la proposta di atto amministrativo che contiene il programma strategico di interventi di cui alla legge regionale n. 22/2016 (Disposizioni per una ferrovia moderna ed un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti).

Delle 13 interpellanze rinviate, una è stata presentata dal gruppo ADU-VdA (attuazione dei servizi socio-educativi, socio-sanitari e socio-assistenziali a favore di persone con disabilità); sei sono della Lega Vallée d'Aoste (proroga dei componenti delle Commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile, dell'handicap e delle condizioni di disabilità; prove di accertamento della lingua francese per gli alunni delle classi seconde della scuola primaria; promozione turistica della Regione in occasione della tappa valdostana del Giro d'Italia; verifica della sussistenza di negligenze degli uffici regionali sui controlli delle erogazioni al CRER; applicazione della clausola di decadenza dei contratti per gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale colpiti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria; criteri di valutazione per l'individuazione dell'esperto da nominare in seno al Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta); due sono a firma del M5S (predisposizione delle prove regionali di conoscenza della lingua francese per gli alunni della scuola primaria; destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nella regione); due sono del gruppo RC-AC (valutazioni e intendimenti in merito ai nuovi collegamenti aerei con l'aeroporto Corrado Gex e ai contenziosi tra la Regione e AVDA Spa; individuazione di strumenti per contenere il consumo di suolo); infine due sono state sottoscritte congiuntamente dai gruppi Misto e Mouv' (interventi per assicurare la copertura delle sedi di segreteria dei Comuni a seguito delle elezioni amministrative del 2020; problematiche riguardanti lo sdoppiamento delle sezioni presso le scuole dell'infanzia).

Infine, delle quattro risoluzioni rinviate dalla scorsa adunanza, la prima è stata depositata dai gruppi UV, AV, SA e Misto per invitare la Commissione consiliare competente ad affrontare un dibattito sul prezzo del latte prodotto nella regione con le categorie interessate; la seconda è di Lega VdA e Mouv' per impegnare il Governo regionale per un incontro con le categorie interessate nella competente Commissione consiliare per la tutela del settore lattiero-caseario e dell'allevamento; la terza è a firma dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', M5S e ADU-VdA per impegnare il Governo regionale ad attivarsi per garantire ai pazienti minori affetti da diabete mellito la fornitura degli adeguati sistemi di monitoraggio per migliorarne la qualità della vita; la quarta è stata proposta dai gruppi RC-AC e M5S per impegnare la prima Commissione consiliare permanente ad avviare una fase istruttoria per la revisione dei meccanismi di elezione del Consiglio regionale.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 52 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC-MM

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Comunicato n° 418 del 10 luglio 2019
Comunicazioni della Presidente del Consiglio

La Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, mercoledì 10, e domani, giovedì 11 luglio 2019, per discutere un ordine del giorno composto di 52 punti.

La Presidente Rini ha riferito all'Aula che il Consigliere Claudio Restano (GM) ha inviato una nota per comunicare «la nascita di una nuova area di pensiero denominata "La Valle d'Aosta che cresce" - a seguito della sua uscita dall'area Area Civica-Pour Notre Vallée e della sua conseguente collocazione in minoranza -, che a breve sarà aperta ad altri Consiglieri regionali.»

Il Consigliere del Gruppo Misto Claudio Restano ha quindi preso la parola per spiegare che «i fuoriusciti dall'area di pensiero Area Civica-Pour Notre Vallée hanno costituito una nuova area che a breve confluirà in un'associazione culturale. Non si hanno pretese di diventare un partito politico, ma il gruppo cresce, si trovano condivisioni su temi e metodi: riteniamo quindi opportuno non disperdere questo serbatoio di idee positive e vogliamo generare un movimento culturale che possa portare le proprie idee al Consiglio regionale e sul territorio.»

SC

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Comunicato n° 419 del 10 luglio 2019
Interrogazione a risposta immediata sui lavori autostradali

 

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, il gruppo Mouv' ha chiesto approfondimenti sui lavori autostradali che stanno interessando in particolare il tratto di competenza della società SAV, tra Quincinetto e Aosta.

«Vogliamo sapere se siano già state messe in campo azioni nei confronti della SAV - ha sottolineato il Consigliere Elso Gerandin -, affinché già dal prossimo fine settimana si ponga fine a questa via crucis del turismo legato a scelte e programmazioni di lavori che di fatto pregiudicano l'accesso autostradale alla Valle d'Aosta e congestionano le strade statali con relativi pericoli annessi

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha risposto: «Questa situazione è conseguenza di anni e anni di mancata pianificazione e strategia. Le stesse autostrade sono quelle di un tempo. In particolare, nel dicembre 2018 si sono appaltati i lavori di messa in sicurezza delle gallerie per il necessario adeguamento alla normativa europea. Non stiamo quindi parlando di cantieri non presidiati, ad esempio per l'asfaltatura, ma di importanti lavori di messa in sicurezza di gallerie. Ciò non toglie che queste operazioni non debbano comunque creare tutti questi problemi

«I lavori saranno sospesi ad agosto, per poi riprendere a settembre e concludersi entro l'Immacolata - ha aggiunto l'Assessore Bertschy -. L'azienda ha optato per non effettuare questi interventi nelle grandi festività (Immacolata, Natale, Pasqua), ma si tratta pur sempre di opere consistenti, per cui i cantieri non possono essere sospesi nei fine settimana. La società SAV, su richiesta dell'Amministrazione regionale, ha accettato di trovare una soluzione per la galleria di Hône, predisponendo apposita regolamentazione del traffico. Domenica scorsa, nonostante i problemi gestiti anche in raccordo con la Protezione Civile, è stato mantenuto un livello di gestione del traffico migliore del passato. Va anche sottolineato che su questa situazione incidono negativamente i semafori che lungo la Statale rimangono attivi e creano ulteriori ingorghi. In questi mesi di lavoro ho riscontrato la mancanza di una visione generale del sistema della viabilità e dei trasporti: c'è tanto da fare ma abbiamo preso in carico la questione

Il Consigliere Elso Gerandin, nella replica, ha esortato a trovare una soluzione: «Luglio è un mese fondamentale per le attività turistiche della nostra regione, non è concepibile dover vivere questo calvario. Ribadisco la richiesta di aprire tavolo di confronto con la SAV per eliminare al più presto questa criticità, che peraltro fa aumentare il rischio di incidenti

MM

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Comunicato n° 420 del 10 luglio 2019
Interrogazione a risposta immediata sui referenti individuati dal gruppo RC-AC

 

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, il gruppo ADU-VdA ha parlato dei referenti individuati dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel documento di “Reciproci impegni per una collaborazione mirata sottoscritti dal Presidente della Regione, dai componenti del Governo e dai Consiglieri regionali dei gruppi che aderiscono all’iniziativa”, sottoscritto lo scorso 2 luglio.

La Capogruppo Daria Pulz, ha specificato: «Ogni referente, anche esterno al Consiglio, collaborerà con gli Assessori competenti o loro delegati. Si tratta di persone che non sono state né elette né nominate e, ciò nonostante, avranno accesso ai dossier, delicati e riservati, di cui devono trattare gli Assessori in carica.» La Consigliera ha quindi chiesto «se sia stato considerato il rispetto del principio di riservatezza dei dati sensibili nel momento in cui si sono sottoscritti i “Reciproci impegni”. Il tutto mentre ancora non è giunto a compimento il percorso di equilibro tra necessità di trasparenza degli atti pubblici e tutela della privacy, di cui abbiamo discusso in Consiglio con la mozione del 3 aprile scorso approvata all'unanimità»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto: «Quella con i referenti individuati da Rete Civica-Alliance Citoyenne è unicamente un'interlocuzione politico-organizzativa, volta a facilitare il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti. Nessun atto riservato sarà fornito a estranei, ma ci sarà un confronto più generale. Per quanto riguarda la mozione, i tempi si sono allungati non per aspetti tecnici, ma per l'effettiva complessità della materia. Crediamo che tra fine agosto e inizio settembre sarà possibile pubblicare le delibere che non contengono dati personali.»

La Consigliera Daria Pulz ha replicato: «Noi tutti, Consiglieri e Giunta, siamo qui in quanto eletti. Il percorso di ingresso in maggioranza di Rete Civica-Alliance Citoyenne è stato prima presentato in sordina, quindi come supporto tecnico e poi con l'imposizione di un programma militaresco che stravolge e si impone su quelli elettorali. La nomina di questi "navigator" è la ciliegina sulla torta, come una sorta di Governo ombra: questa squadra di "esperti" non eletti e non inquadrati rischia di mettere in discussione i principi della democrazia rappresentativa.»

DJ

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Comunicato n° 421 del 10 luglio 2019
Interrogazione sulle telecamere nella sede dell'INVA

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, ha interrogato il Governo regionale in merito alla rimozione delle telecamere presso la sede dell'INVA, sita in località L'Île-Blonde di Brissogne, che risulterebbe essere stata messa in opera di recente.

I Consiglieri, chiedendo se questa notizia sia vera, hanno voluto conoscere l'atto amministrativo interno che giustifichi questo intervento, nonché i costi di installazione e quelli di rimozione.

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto: «L'immobile è di proprietà della società Autoporto e INVA ne occupa una parte, sulla base di contratto di locazione, insieme con il Dipartimento regionale innovazione e agenda digitale. Le telecamere erano già presenti negli spazi comuni e facevano parte di un impianto di videosorveglianza di proprietà e sotto la responsabilità di Autoporto, cui né INVA né il Dipartimento innovazione hanno mai avuto accesso. Si tratta di un impianto che non è mai stato attivato. INVA, sin da subito, ha invitato Autoporto a farsi carico dell'impianto, facente parte dei locali locati, ma la Società si è limitata a mantenerlo spento

«A seguito dell'entrata in vigore del regolamento UE - ha proseguito il Presidente Fosson -, si è fatta ancora più urgente la necessità che l'impianto fosse preso in gestione, non potendo più essere mantenuto installato ma spento, comportando problematiche dal punto di vista del diritto. Il 3 maggio scorso si è quindi tenuta una riunione congiunta, cui ha fatto seguito, il 3 giugno, da parte di INVA e del Dipartimento regionale, la richiesta di dismettere l'impianto, in modo da non incorrere in sanzioni. Il 5 giugno la Società Autoporto ha dato riscontro favorevole, procedendo alla rimozione. Tutti i costi, dall'installazione alla dismissione, sono stati sostenuti dalla Società Autoporto

Nella replica, il Capogruppo Andrea Manfrin, definendo «deficitarie le risposte ottenute», ha osservato: «Sulla società Autoporto abbiamo pur sempre voce in capitolo, non è un'entità estranea all'Amministrazione. Il Presidente non ha riferito i costi di installazione e rimozione di questo impianto. Inoltre, mi chiedo se sia stato rispettato l'obbligo di accordarsi con i Sindacati per l'installazione di un impianto di videosorveglianza interno. Non capisco la ratio della rimozione, che ha comunque comportato una spesa: le telecamere non erano funzionanti, non sussistevano problemi di privacy. Torneremo sicuramente sulla questione, in modo da avere le informazioni che oggi non abbiamo ricevuto

MM

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Comunicato n° 422 del 10 luglio 2019
Interpellanza sulla proroga delle Commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile

 

La proroga dei componenti delle Commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile, dell'handicap e delle condizioni di disabilità è stata al centro dell'interpellanza discussa dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 10 luglio 2019.

«La durata delle nomine in questione - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin - ci risulta essere dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, non automaticamente rinnovabili. Tenuto conto del fatto che ogni ricerca effettuata dagli uffici, per recuperare l'atto di rinnovo 2017-2019, è stata infruttuosa, chiediamo se effettivamente sia stato emanato un atto di proroga dei componenti le Commissioni mediche oppure, in caso negativo, quali siano le motivazioni alla base di una proroga avvenuta senza alcun atto a supporto.»

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha risposto: «Le Commissioni, in passato, sono state rinnovate mano a mano che scadevano e, quindi, in tempi diversi l'una dall'altra. Ognuna delle 10 Commissioni attive aveva quindi una scadenza naturale differente. La decisione di procedere al rinnovo di tutte le Commissioni attraverso l'avvio di una unica procedura, allineando di fatto tutte le scadenze, è stata dettata dalla necessità di rispettare il principio di rotazione degli incarichi dei componenti le Commissioni stesse. Non si sarebbe potuto rispettare questo principio se non avessimo deciso questo allineamento. La decisione di procedere ad un unico avviso e delle motivazioni che avevano determinato tale scelta nonché della conseguente proroga dell'incarico è stata data ad ogni componente effettivo e supplente delle 10 Commissioni attraverso una nota raccomandata con ricevuta di ritorno a novembre 2017, preceduta da un incontro con tutti i Presidenti delle 10 Commissioni al fine di condividere questa scelta. Mi preme comunicare poi che tre decreti di nomina sono stati firmati, per cui le Commissioni mediche "Aosta 1", "Aosta 2" e "Aosta 5" saranno operative a breve consentendo così di dare le dovute risposte.»

Nella replica, il Capogruppo Andrea Manfrin ha «apprezzato il tentativo dell'Assessore di coprire una serie di manchevolezze del passato, ma non posso accontentarmi della sua risposta: quando una pubblica amministrazione deve fare un avviso di selezione, non può limitarsi a inviare una nota personale direttamente al professionista. Per rinnovare le Commissioni c'è bisogno di un atto pubblico, cosa che non è stata fatta: pare quindi evidente che quanto deciso dalle Commissioni durante i due anni di proroga, che nessuno ha mai deliberato, sia a forte rischio di essere invalidato. È molto grave che si giustifichi questa mancanza. Chiedo all'Assessore di fare chiarezza e di aprire un'inchiesta interna. Su questo faremo molti approfondimenti perché la pubblica amministrazione è di tutti i cittadini e non solo di qualcuno.»

SC

 

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Comunicato n° 423 del 10 luglio 2019
Interpellanza sull'aeroporto Corrado Gex

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio del 10 luglio 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne è tornato a parlare dell'aeroporto Corrado Gex di Aosta.

«Nella bozza del nuovo Piano regionale dei trasporti si prevede un collegamento tra l'aeroporto valdostano e quello di Bologna, mentre trattative sarebbero in corso da parte della società di gestione AVDA per collegare lo scalo valdostano con quello di Lamezia Terme - ha evidenziato il Capogruppo, Alberto Bertin -. Tenuto conto del riscontro insoddisfacente di iniziative analoghe già messe in campo, mi chiedo se siano state effettuate analisi in merito alla sostenibilità economica, in particolare del volo per Bologna, e se, nonostante la notevole riduzione di passeggeri prevista dal nuovo master Plan, sia confermata la volontà di portare a termine l'aereostazione e il terminal dell'aeroporto. Infine, vorrei conoscere le valutazioni e gli intendimenti del Governo regionale non solo in merito a questi collegamenti aerei, ma anche riguardo ai contenziosi tra la Regione e AVDA

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha riferito: «Al momento, non abbiamo valutazioni sulla sostenibilità economica del collegamento con Bologna, trattandosi di un'ipotesi ancora da verificare, verranno verificate nella fase 3 del Piano regionale dei trasporti. Con questo progetto, si è immaginato di ridurre i tempi di percorrenza per arrivare a un aeroporto strategico che garantisce uno snodo con numerose altre destinazioni. Sull'aeroporto si stanno conducendo altre analisi, nell'intento di dare maggiore operatività ai voli commerciali

In merito al calo di passeggeri, l'Assessore ha spiegato: «Siamo in una fase di definizione di programmi e di progettazione. Entro la fine dell'autunno possederemo tutti gli elementi necessari per compiere ulteriori e ultime verifiche sulla realizzazione del master Plan, che, pur parlando di riduzione di passeggeri, continua a dare una valutazione positiva, anche se per l'aerostazione bisognerà immaginare ulteriori servizi per il suo sviluppo. Entro fine anno, oltre al completamento delle varie analisi sul master Plan, avremo già avviato le richieste di autorizzazione all'ENAC e il Consiglio regionale avrà tutte le informazioni necessarie

«Infine, rispetto ai contenziosi, ricordo che il 29 aprile è stato approvato un accordo transattivo che auspichiamo metta in condizione l'azienda di lavorare nella realizzazione degli obiettivi comuni per una migliore strategia di utilizzo dell'infrastruttura. Rispetto ai voli commerciali, non ci sono finanziamenti regionali. L'operatività dei voli ora è stata garantita ad un'utenza non con grandi numeri, ma che ha manifestato soddisfazione. Da parte nostra, volontà di potenziare le attività dell'aeroporto, in cui rientra anche il servizio di Protezione civile

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato: «In generale, la sostenibilità economica deve essere messa al primo punto del dossier aeroporto, tenuto conto che, sin dal 2004, la scelta di trasformare l'aeroporto in grande struttura commerciale al contribuente valdostano è costata molto. Questo bagno di sangue deve essere interrotto. È importante poter disporre entro fine anno di tutti gli elementi per decidere finalmente del futuro di questa infrastruttura, andando nella direzione di quella risoluzione approvata anni or sono dall'Aula prevedendo, oltre alla revisione del master Plan, una vocazione maggiormente turistica e sportiva

MM

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Comunicato n° 424 del 10 luglio 2019
Interpellanza sui servizi a favore di persone con disabilità dopo la fine del percorso scolastico

 

Il gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, nel corso della seduta consiliare del 10 luglio 2019, ha voluto fare il punto sull'attuazione dei servizi socio-educativi, socio-sanitari e socio-assistenziali a favore di persone con disabilità in Valle d’Aosta.

La Consigliera Daria Pulz ha fatto «riferimento ai giovani disabili ormai adulti che, dopo un accurato percorso educativo svolto nelle Istituzioni scolastiche, rischiano di essere abbandonati a loro stessi e alle difficoltà di gestione da parte delle famiglie», chiedendo a che punto sia l'attuazione dei servizi. Inoltre, ha chiesto gli intendimenti del Governo regionale a proposito «della realizzazione del Servizio di educativa territoriale e del rafforzamento del personale tramite l’assunzione dei nuovi educatori professionali e degli operatori socio-assistenziali nei Centri educativi assistenziali-CEA, tra cui il nuovo centro di Gressan.»

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha risposto: «Sul territorio sono presenti numerose strutture che sono rivolte principalmente a giovani adulti, che si affiancano ai servizi di accompagnamento e altre attività specifiche. Dal 2018 è operante l'Unità di valutazione multi-dimensionale della disabilità, che nel 2019 ha previsto la possibilità di elaborare un "progetto di vita" per i ragazzi che concludono il percorso scolastico. Ad oggi sono 10 le persone che hanno aderito all'iniziativa, 4 sono in attesa di certificazione ai sensi della legge 104, mentre 12 non hanno ancora risposto ma potranno farlo anche in futuro». L'Assessore ha poi comunicato che «la Giunta ha approvato lo schema di contratto con la Società di servizi per l'impiego di 12 operatori sanitari e 8 educatori professionali all'interno dei CEA, che quindi potranno rafforzare le proprie attività. Mi auguro inoltre che i due dirigenti di Dipartimento oggi mancanti siano nominati al 1° agosto, migliorando l'efficienza della struttura. Molto è stato fatto e si sta facendo, ma vogliamo ancora migliorare.»

La Consigliera Daria Pulz ha replicato: «Auspichiamo che i giovani adulti con disabilità che hanno terminato la frequenza delle scuole possano poi essere supportati al meglio. Le famiglie sono spesso molto provate dalla gestione di queste situazioni, nonostante l'enorme affetto che i ragazzi disabili sono in grado di dare. Se la disabilità è un danno oggettivo, l'handicap è invece generato dallo sguardo dei "normodotati" che non riescono ad accogliere la diversità, sempre fonte di ricchezza. L'handicap è lo svantaggio sociale: una società giusta dovrebbe essere capace di eliminarlo ed è per questo che esso riguarda da vicino tutta la popolazione.»

DJ

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Comunicato n° 426 del 10 luglio 2019
Interpellanza sullo sdoppiamento delle classi nelle scuole dell'infanzia

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, i gruppi Misto e Mouv' hanno affrontato le problematiche riguardanti lo sdoppiamento delle sezioni nelle scuole dell'infanzia.

«Attualmente, lo sdoppiamento delle sezioni avviene al raggiungimento del numero di 23 allievi, ma nei piccoli comuni di montagna capita non di rado di avvicinarsi a questa soglia, in cui rientrano anche alunni disabili - ha rappresentato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Ci chiediamo il motivo per cui in passato lo sdoppiamento delle sezioni avvenisse al ventunesimo allievo e, in caso di presenza di allievi con disabilità certificata, anche ad un numero inferiore. Vorremmo anche sapere se l'Assessore ritenga possibile riportare a ventuno il numero di allievi per lo sdoppiamento e anche dotare le scuole dell'infanzia dell'organico di potenziamento come gli altri ordini scolastici. Infine, se vi sia l'intenzione di rendere l'ultimo anno della scuola dell'infanzia obbligatorio

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha risposto: «Gli attuali criteri per la definizione dell'organico funzionale di circolo nelle scuole materne in regione vigono dal 1999-2000 e si basano sul numero di bambini iscritti in ciascun plesso di scuola dell'infanzia (1 insegnante fino a 10 iscritti, 2 insegnanti da 11 a 22 iscritti, 4 insegnanti da 23 a 44 iscritti e così via, attribuendo ulteriori 2 insegnanti per ogni ulteriore gruppo di 22 bambini). In merito al ripristino del precedente meccanismo, la nostra risposta non può essere che negativa, in quanto il vigente criterio è rispondente alle necessità. Nel caso dovessimo adeguare i numeri, rischieremmo di peggiorare; infatti, nel contesto nazionale, le classi si sdoppiano con un numero più alto di fanciulli

A proposito dell'organico di potenziamento, l'Assessore Certan ha specificato: «Le dotazioni organiche sono già da tempo strutturate per consentire l'arricchimento dell'offerta formativa nella scuola del primo ciclo di istruzione. Per tale questione, si fa anche riferimento alla legge cosiddetta della "Buona scuola" del 2015 ed è prevista una verifica sulla situazione delle classi

«Puntualizzo che la competenza legislativa della Regione in materia di scuola dell'infanzia è di competenza concorrente e non primaria - ha concluso l'Assessore Certan -. Infatti, ai sensi dell'articolo 3, lettera g) dello Statuto speciale, la competenza è di tipo integrativo-attuativo di leggi statali. Pertanto, non è possibile rendere obbligatorio in Valle d'Aosta l'ultimo anno. Inoltre, va considerato che da almeno vent'anni la frequenza nelle scuole dell'infanzia valdostane è del 96% degli aventi diritto e che queste sono sempre state precorritrici di innovazioni sia nel campo didattico e progettuale, sia nel campo organizzativo

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha replicato: «Posto che riteniamo la scuola valdostana di qualità, prendo atto della risposta, anche se mi sarei aspettato un intervento maggiormente politico. La peculiarità del nostro territorio e la volontà di salvaguardare la popolazione di montagna, incrementando i servizi, hanno comportato la necessità di potenziare l'organico delle scuole dell'infanzia, di avere educatori di sostegno per gli alunni con DSA e di sdoppiare le sezioni al ventunesimo allievo. Purtroppo, la risposta è stata negativa, ma in materia c'è molto da fare e auspico che questo Consiglio si adoperi. La mia attenzione resterà alta

MM

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Comunicato n° 427 del 10 luglio 2019
Interpellanza sul mantenimento dei servizi sanitari al consultorio di Variney

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, i gruppi Misto e Mouv' hanno posto l'accento sul mantenimento dell'apertura di servizi di sanità pubblica presso il consultorio di Variney nel Comune di Gignod.

«Nello scorso mese di dicembre - ha ricordato il Consigliere Claudio Restano (GM) - il Consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione volta al mantenimento dell'ambulatorio di sanità pubblica. Ad oggi, non solo non si è provveduto a ripristinare il servizio erogato dal Dipartimento di prevenzione e da quello di psichiatria, ma risulterebbe mancante anche lo psicologo per gli adulti e sarebbe stata trasferita l'assistente sociale per anziani. Ci chiediamo quindi quali azioni siano state poste in essere dopo l'approvazione della risoluzione, se l'Assessore intenda rispettare la volontà del Consiglio, dando seguito a quanto approvato, e cosa si intenda fare per ovviare al lento, continuo e inesorabile degrado del presidio di Variney.»

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha risposto: «Nonostante l’allarmismo ingenerato da mesi, il presidio di Variney non è mai stato chiuso e le attività assistenziali di primaria importanza non hanno presentato riduzioni, sia per numero di servizi attivi sia per quantità di prestazioni erogate. L’attività vaccinale, inoltre, è oggetto di una riorganizzazione complessiva a livello regionale, che prevede un coinvolgimento maggiore nell’attività dei pediatri e medici di famiglia, con l’obiettivo di incrementare i tassi di adesione da parte della popolazione».

L'Assessore Baccega si è poi concentrato sull'erogazione dei servizi specialistici: «Segnalo che è in fase di conclusione la procedura per il reclutamento di 3 psicoterapeuti, che potranno portare a un miglioramento dei servizi territoriali. Nonostante questo, non è più possibile garantire ambulatori specialistici con un numero di prestazioni così basse e a così poca distanza da Aosta: la media dei dati tra il 2012 e il 2016 parlava di circa 2,5 visite settimanali per l'Ambulatorio di psichiatria di Variney, una situazione non sostenibile né dal punto di vista delle risorse né da quello del personale, in quanto il medico spesso non faceva alcuna visita al giorno.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha replicato: «L'impegno è evidente, ma sono in disaccordo. Vorremmo proprio evitare lo spostamento di persone verso Aosta: potrebbe forse essere sufficiente migliorare l'organizzazione, magari con lo spostamento dei medici per orari ridotti verso le strutture sul territorio. Accogliamo con piacere la notizia del concorso per medici: si deve però evitare questo tipo di carenze, soprattutto non bisogna delegare ad altri medici con progetti a pagamento mansioni svolte d'istituto dal medico di Sanità pubblica. È necessario agire con anticipo per affrontare i pensionamenti previsti e le possibili difficoltà di organico

DJ

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Comunicato n° 428 del 10 luglio 2019
Interpellanza sull'autolinea Pont-Saint-Martin/Gressoney-La-Trinité

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio del 10 luglio 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne ha chiesto delucidazioni in merito al servizio di autolinea Pont-Saint-Martin/Gressoney-La-Trinité.

In particolare, la Consigliera Chiara Minelli, rappresentando le numerose criticità legate al «calo drastico delle corse, che non penalizza soltanto i residenti nella Valle del Lys, ma anche i turisti», ha voluto sapere «se sia intenzione valutare con la società appaltatrice del servizio la possibilità di introdurre almeno una corsa in discesa la mattina presto, nonché se, per il prossimo periodo settembre 2019-giugno 2020, si voglia procedere ad una revisione del numero e degli orari delle corse, in accordo con le scuole del territorio, le Amministrazioni locali, le associazioni che si occupano di promozione turistica, gli operatori del settore, in modo da migliorare e razionalizzare il servizio di trasporto pubblico locale, in coerenza con quanto previsto dalla bozza di Piano regionale dei trasporti che prevede espressamente un potenziamento

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha riferito: «Questa criticità si inserisce in quella più generale dei servizi estivi, che sono stati purtroppo oggetto in diverse vallate di tagli legati alla crisi economica. Stiamo valutando la fattispecie dell'interpellanza, ma va tenuto conto che l'inserimento di corse non è soltanto una questione di orario, occorre badare alla sostenibilità di lavoro delle aziende di trasporto e vanno sempre definite le coppie di corse. Certamente, va fatta una revisione dei servizi per mettere in condizione soprattutto le vallate più distanti di continuare a usufruire del trasporto pubblico anche nel periodo estivo: ci lavoreremo e cercheremo di dare risposte all'utenza. Voglio però far presente la difficoltà di accontentare tutte le esigenze dei fruitori: pensiamo già solo ai diversi orari delle varie Istituzioni scolastiche. Il nostro obiettivo è comunque quello di avvicinare tutti gli interessati, organizzando appuntamenti mirati.»

L'Assessore Bertschy ha poi parlato della complementarietà tra ferro e gomma: «Trenitalia, col nuovo contratto, fornirà un nuovo orario per la tratta Aosta-Torino. Ci baseremo su questo per organizzare il cadenzamento, grazie al quale potremo migliorare i collegamenti. È un lavoro che abbiamo già intrapreso e che proseguirà di pari passo al Piano regionale dei trasporti

L'Assessore ai trasporti, nel formulare l'auspicio «del miglioramento della situazione già a partire dalla prossima estate» ha infine annunciato «l'avvio della sperimentazione di una card per gli studenti e i giovani, al fine di avvicinarli al trasporto pubblico. Questo progetto mira anche a sgravare i costi sostenuti dalle famiglie, soprattutto per quelle residenti nelle vallate laterali.»

La Consigliera Chiara Minelli ha replicato: «Il problema è annoso, va preso in carico con la volontà di procedere ad un'organizzazione più confacente. Capisco che, a questo punto dell'anno, non sia semplice inserire coppie di corse, ma confido in uno sforzo, almeno per l'introduzione emergenziale di una corsa mattutina e una serale per la Valle del Lys. Per troppo tempo è mancata una concertazione tra le Amministrazioni, le scuole e tutti gli enti coinvolti, anche se questo dovrebbe essere un modus operandi già consolidato. La situazione è complicata, ma è una sfida che bisogna raccogliere, soprattutto se vogliamo dotarci di un Piano dei trasporti che punti al trasporto pubblico piuttosto che a quello privato

MM

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Comunicato n° 429 del 10 luglio 2019
Interpellanza sulla gestione delle domande di mutuo per la prima casa

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, il gruppo Mouv' ha chiesto approfondimenti sulle modalità di gestione delle domande di mutuo per la prima casa.

Il Consigliere Elso Gerandin, premesso che «a tutt'oggi risultano presso le strutture del Dipartimento edilizia residenziale quasi 1.000 pratiche di mutuo prima casa o ristrutturazione in attesa di essere finanziate, stante la mancanza di risorse disponibili sui fondi di rotazione Finaosta, anche a seguito della variazione di bilancio di inizio 2018, con cui la Regione ha prelevato dagli stessi fondi decine di milioni», ha voluto sapere «quanti sono al momento gli impiegati che si occupano di gestire le domande e le relative istruttorie e quanti invece sono previsti dal nuovo piano triennale del fabbisogno. Anche perché parliamo di tempi di attesa di sette/otto mesi per avere una risposta. Mi chiedo poi come si pensa di gestire le tante domande in attesa, se esistono collaborazioni esterne o da avviarne, con quale costo totale finale per la Regione

L'Assessore all'edilizia residenziale, Stefano Borrello, nella risposta, ha indicato: «È l'occasione per fare chiarezza su un'iniziativa che vuole incentivare il mercato dell'edilizia privata e attivare il percorso di uscita dalla crisi. Quanto agli uffici, ai 2 coadiutori di livello B2 e ai 5 tecnici di livello C2 si sono aggiunti un coadiutore e un tecnico. A livello nazionale, ci sono state modifiche dei requisiti per la produzione delle perizie: ci siamo quindi attivati con Finaosta per abilitare i tecnici e con INVA per avere supporto nel caricamento delle pratiche informatiche, sgravando da questo peso gli uffici. Abbiamo individuato una quota di partecipazione negli utili di Finaosta che potesse aumentare la disponibilità dei fondi di rotazione. Ai 20 milioni assegnati in questo modo (e ai 5 milioni per l'edilizia alberghiera, anche se non sotto forma di mutui di prima casa), si aggiungono altri 4 milioni recuperati attraverso la verifica dei residui nelle pratiche tra Finaosta e Regione; quindi ci sono altri 13/14 milioni di rientri previsti a fine luglio. Il totale è di 37/38 milioni, un'ottima risposta alle domande presentate.» L'Assessore ha poi sottolineato che «nel 2017, da gennaio a novembre sono state depositate 158 domande; dopo la modifica del regolamento, nei soli ultimi due mesi del 2017 sono state presentate 209 domande. Nel 2018 il totale è stato di 513 per l'allegato A (prima casa) e di 109 per l'allegato E (recupero edilizio): si tratta di un'impennata eccezionale. Con i fondi disponibili possiamo coprire 330 domande dell'allegato A e 66 dell'allegato E, arrivando fino alle pratiche presentate a luglio/agosto 2018. Con i rientri di dicembre, valuteremo il reperimento di altri fondi.»

Il Consigliere Elso Gerandin, nella replica, ha affermato: «Qualcosa si muove. Il problema, però, rimane quello dei numeri: siamo passati da 158 domande a oltre 500 nel 2018, a fronte di una diminuzione della disponibilità di fondi. I rientri sono solamente una partita di giro: con questi numeri, i 24 milioni impegnati sono assolutamente insufficienti se crediamo che questo settore vada rilanciato. Parliamo di 350/400 cantieri che sono fermi: e non sono richieste a fondo perso, ma di mutui a tasso agevolato. Credo inoltre che i costi per la gestione informatica affidata a INVA siano troppo alti, parlando di una società in-house

DJ

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Comunicato n° 430 del 10 luglio 2019
Un'interrogazione e un'interpellanza sulla gestione dei servizi socio-assistenziali

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 10 luglio 2019, ha affrontato la questione dei servizi socio-assistenziali discutendo due iniziative ispettive: la prima era un'interrogazione congiunta dei gruppi Mouv' e Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, che si sono focalizzati sulla presentazione di un disegno di legge in materia  e sugli spostamenti di lavoratori ad altre mansioni; la seconda era un'interpellanza, a firma del Mouv', che si è invece concentrata sulle problematiche del settore, chiedendo notizie del coordinamento del servizio anziani, del coinvolgimento degli Enti gestori, oltre a chiedere come sia possibile garantire la continuità assistenziale non disponendo di graduatorie per Operatori sociosanitari (OSS).

In merito all'interrogazione, l'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha riferito: «Ribadisco quanto già espresso rispondendo ad una analoga iniziativa dello scorso aprile: scegliere una nuova ipotesi organizzativa che modifica radicalmente la situazione presente, richiede approfondimenti e concertazione. Non è questione di mesi; piuttosto, parliamo della necessità di predisporre una proposta normativa condivisa e praticabile, durevole nel tempo e che non ci porti a mettere subito mano al testo appena approvato, con revisioni e modifiche. Il percorso è avviato, ma richiede un lavoro di approfondimento soprattutto con il CELVA. Il 16 luglio è previsto un incontro con le Unités des Communes e il Comune di Aosta per meglio analizzare questa ipotesi organizzativa. Invece, gli spostamenti di lavoratori non rientrano tra le mie competenze. Sulla base delle informazioni fornite dal Coordinatore del Dipartimento personale e organizzazione, gli spostamenti per accertati problemi a svolgere il proprio lavoro avvengono successivamente a valutazioni medico-legali per i casi più gravi

Passando invece a rispondere ai quesiti dell'interpellanza, l'Assessore Baccega ha comunicato: «Attualmente il servizio anziani è coordinato dal Coordinatore del Dipartimento politiche sociali, tutti gli atti che vedono coinvolti gli Enti gestori sono con loro concertati tramite il CELVA. L'esaurimento delle graduatorie per gli OSS è problematica nota, tanto che nel 2020 si bandirà un concorso, facendo i correttivi necessari in base alle criticità emerse

In conclusione, l'Assessore Baccega ha fatto il punto sul lavoro da svolgersi per l'elaborazione della nuova legge: «Occorre individuare il budget necessario alla gestione dei servizi, ipotizzato in 18 milioni di euro. Abbiamo già effettuato una ricognizione del personale (1134 unità di personale già occupate, 109 nuove assunzioni, senza contare il patrimonio delle cooperative sociali). Inoltre, siamo in fase di accreditamento delle strutture, ma bisogna ancora valutare le richieste di finanziamento per le ristrutturazioni. Sono certo che entro la fine dell'anno saremo in grado di sottoporre questi elementi alla Commissione, che potrà quindi assumere le scelte ritenute più opportune

Per quanto attiene all'interrogazione, il Consigliere Roberto Cognetta ha replicato: «Già 18 mesi fa, l'allora Assessore Bertschy aveva affermato che la legge era in dirittura d'arrivo; poi l'Assessore Baccega, già tre mesi fa, ci aveva chiesto due mesi e oggi ce ne chiede altri due. Vi sollecito a presentare il testo di legge alla Commissione consiliare competente. Altra questione è quella dello spostamento dei lavoratori che non riescono più, per motivi fisici, a svolgere la loro attività di OSS: anche se i trasferimenti non dipendono dall'Assessorato, si tratta comunque della tutela dei lavoratori, non posso che far presente la situazione alla Giunta regionale. L'assistenza agli anziani è un tema da non sottovalutare, mentre sarebbe auspicabile non permettere preferenze del tutto arbitrarie tra lavoratori

Il Consigliere Elso Gerandin ha evidenziato: «Se il concorso sarà davvero bandito nel 2020, sarà fuori tempo massimo, perché nel frattempo le microcomunità saranno già state costrette a chiudere e i servizi agli anziani non saranno più garantiti. Per il disegno di legge non basteranno 18 milioni di euro, speriamo di poter accedere a ulteriori finanziamenti. Vi invito ad accogliere, o almeno a riscontrare, le segnalazioni che arrivano, con cognizione di causa, dal personale coinvolto

MM

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Comunicato n° 431 del 10 luglio 2019
Interpellanza sulle forme di collaborazione e associazione tra società di impianti a fune e soggetti terzi

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, ha affrontato la questione dell'associazione tra società di impianti a fune.

Come ha spiegato il Consigliere Stefano Aggravi, «il Documento economico e finanziario regionale (DEFR) 2019-2021 prevede tra l'altro di condurre una valutazione sulla possibilità e sulla convenienza economica di raggruppare le sei società esercenti impianti a fune in una o più, ed in effetti sono in corso di svolgimento attività propedeutiche alla valutazione di forme di razionalizzazione o collaborazione. In questa operazione vanno però tenute in considerazione le singole peculiarità delle varie società, la fattibilità di progetti di aggregazione dal punto di vista della sostenibilità economico finanziaria e la presenza di soci terzi privati.» Il Consigliere ha quindi chiesto quali siano le società partecipate del settore coinvolte da queste attività di valutazione, oltre agli intendimenti del Governo sul futuro modello target delle società di impianti a fune in termini di aggregazioni, coinvolgimento di soggetti terzi, presenza territoriale collegata ai collegamenti dei domaine skiable.

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha risposto che «le società coinvolte dalle attività di valutazione sono le cinque partecipate che gestiscono gli impianti a fune, ossia Pila, Cervino, Monterosa, Courmayeur e La Thuile. Il DEFR 2019-2021 ha previsto la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche da mantenere e da razionalizzare: abbiamo richiesto a Finaosta di predisporre entro fine 2019 uno studio di fattibilità su un'eventuale operazione di fusione tra società esercenti gli impianti a fune in considerazione dei comprensori territoriali. Lo studio è in corso e si stanno coinvolgendo tutte le parti. È già stato segnalato nella formalizzazione dell'incarico che nell'area di Courmayeur operano due imprese: Courmayeur Mont Blanc e Funivie Monte Bianco oltre all'estensione con La Thuile. Riguardo all'ipotetica fusione Ayas-Valtournenche, questa sarà contemplata nella misura in cui si procederà alla realizzazione del collegamento intervallivo perché solo allora le due società potranno lavorare congiuntamente in questa direzione.»

L'Assessore ha poi annunciato che «in questo momento stiamo definendo una serie di azioni: implementare la collaborazione fra società per azioni di commercializzazione e per l'inverno 2020-2021 nascerà un progetto di comunicazione che coinvolgerà tutti i comprensori; aumentare la conoscenza amministrativa e forme di gestione dei servizi degli appalti; è in corso di valutazione una prima proposta per una maggiore identità e visibilità commerciale delle piccole stazioni. È importante che le società abbiano sostenuto l'importanza e la necessità di dare un ruolo più marcato a Finaosta al fine di essere maggiormente operativi, lavorando ad una governance più forte perché questo è un settore che deve essere aiutato a crescere (1000 persone che vi lavorano e un fatturato di 85 milioni di euro) sia sotto il profilo amministrativo che strategico e funzionale. Se lo si fa in forma organizzata sarà meglio per tutti. Entro l'autunno saremo in gradi di fornire alle Commissioni consiliari competenti tutta la documentazione.»

Nella replica, il Consigliere Aggravi ha «concordato pienamente sul ruolo di Finaosta per una governance più forte e più marcata, soprattutto se a fronte dello studio vi sarà la proposta di un modello di un management sempre più terzo. Riguardo alle fusioni, è bene tenere conto che nelle società dell'alta Valle vi è una presenza di privati più significativa rispetto alle altre; in particolare, Skyway ha una sua particolarità da tenere in considerazione perché gestisce un impianto, e questo è atipico rispetto alle altre partecipate. Per quanto riguarda la comunicazione, ben vengano i progetti in sinergia perché se gli impianti collaborano tra di loro questo va a favore di tutto il sistema "neve" Valle d'Aosta.»

SC

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Comunicato n° 432 del 10 luglio 2019
Interpellanza sui lavori alla caserma dei Vigili del fuoco

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 10 luglio 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto affrontare il tema dei lavori di manutenzione della caserma dei Vigili del fuoco "Erik Mortara" di Aosta.

Il Capogruppo Luciano Mossa, illustrando il tema, ha dichiarato: «Già a gennaio abbiamo evidenziato i gravi problemi di manutenzione della caserma: le infiltrazioni d'acqua, però, continuano a verificarsi e causano allagamenti come quello di fine giugno. Il tutto nonostante lo stanziamento di 685 mila euro per svolgere i lavori nel 2019. Ci chiediamo come siano state utilizzate queste risorse. Quali misure urgenti sono in programma per affrontare il disagio dei Vigili del fuoco? Vista l'inadeguatezza di quanto fatto fin qui, non sarebbe più opportuno far passare i Vigili del fuoco al Corpo nazionale?»

L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, nella risposta, ha spiegato: «Nonostante tutta la mia sensibilità in materia, occorre rispettare il Codice degli appalti e sottostare a tutti i vari vincoli normativi. Non possiamo accelerare i tempi. Già all'inizio di gennaio ci siamo mossi: è in corso di affidamento un incarico a un professionista per la verifica strutturale e antisismica per la parte più vecchia della caserma; stiamo procedendo con la progettazione interna del rifacimento della parte piana della palestra per circa 60 mila euro, nonché per l'incarico della progettazione esterna per i lavori di impermeabilizzazione dell'asfaltatura del cortile interno e della rampa di accesso alle autorimesse interrate, pari a trecento mila euro, ed è in itinere anche la progettazione esterna per la risoluzione del problema delle vasche delle acque bianche e delle acque nere: si tratta di un intervento strutturale che si svolgerà a partire da novembre o in primavera, in base alle valutazioni che verranno svolte direttamente dai Vigili del fuoco, in base alle loro esigenze operative. Ci stiamo attivando anche all'installazione di un impianto di condizionamento nelle camerate e nei servizi igienici, per un costo di 75 mila euro, bandendo una gara per impiantisti. Stiamo anche provvedendo ad interventi di manutenzione ordinaria, in base alle richieste che ci arrivano direttamente dai Vigili del fuoco. Sono conscio del fatto che 685 mila euro non sono sufficienti, ma vogliamo procedere anche nel 2020 e 2021, incardinando altri interventi sulla caserma Mortara nella programmazione generale, previa disponibilità economica. L'impegno dei dipendenti dell'Assessorato è massimo: si può sempre migliorare, ma non accetto accuse di inadeguatezza degli interventi. Il passaggio al Corpo nazionale nulla centra con questa interpellanza, ma ribadisco che un percorso che garantisca l'equiparazione è una strada per dare la giusta dignità al Corpo valdostano dei Vigili del fuoco; nel caso questo non si concretizzi, non si possono escludere altri percorsi

In sede di replica, il Capogruppo Luciano Mossa ha fatto presente: «I Consiglieri rappresentano delle criticità di qualsiasi natura agli Assessori, che inizialmente si rendono disponibili a risolverle, poi passa il tempo e, quando si fa loro presente che le problematiche sono rimaste tali e quali, rimandano i tempi ulteriormente o scaricano le proprie responsabilità ad altri. Se non altro, almeno ora i Vigili del fuoco sapranno che in caserma pioverà fino a novembre o addirittura fino in primavera. E meno male che l'Assessore è sensibile alla questione, immaginiamoci se non lo fosse! Invito a svolgere i sopralluoghi quando piove, cosi vi renderete conto che il vero pericolo non è un terremoto, ma è rappresentato proprio dall'acqua piovana

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, giovedì 11 luglio 2019, a partire dalle ore 9.00.

MM

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Comunicato n° 433 dell'11 luglio 2019
Interpellanza sulla scelta della scuola secondaria

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 10 luglio 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto trattare il tema della possibilità di scelta dell'indirizzo della scuola secondaria di secondo grado.

La Consigliera Maria Luisa Russo, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato: «La riduzione del numero di abitanti e quindi di studenti in Valle d'Aosta mette a rischio l'esistenza di numerosi indirizzi di studio, limitando le possibilità di scelta in un momento molto importante per il futuro dei ragazzi e influendo in maniera negativa in termini di potenziale abbandono scolastico. Vorremmo quindi sapere se si intenda prevedere criteri diversi dal numero minimo di iscritti per la decisione di attivare classi prime; nel caso in cui questo non fosse possibile, vorremmo conoscere le iniziative che saranno messe in campo nei prossimi due mesi per garantire una reale possibilità di scelta di indirizzo.»

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, nella risposta, ha spiegato: «L'orientamento delle famiglie è molto importante: con numeri che diminuiscono, c'è effettivamente un rischio di depauperamento dell'offerta. Le scuole devono orientare bene, ma le famiglie devono comprendere che la scelta della scuola superiore non è un tentativo o una prova. In Valle d'Aosta abbiamo la possibilità di costruire una classe prima con 20 alunni, contro i 27 della normativa nazionale; ora è necessario armonizzare la normativa nazionale del 2017 sull'istruzione professionale (su cui abbiamo competenza primaria) con la realtà regionale. La sovraintendenza sta studiando nuovi criteri per l'attivazione di classi prime, in particolare a sostegno delle realtà della bassa Valle, per garantire un'ampia offerta formativa, passando anche attraverso il potenziamento di convitti e studentati. Condivideremo questi criteri con le scuole che fanno parte delle reti di orientamento, perché è fondamentale la collaborazione tra gli amministratori e le istituzioni scolastiche. Stiamo operando quindi su due fronti: da un lato operiamo per la valorizzazione e il potenziamento delle reti di orientamento già esistenti; dall'altro stiamo rivedendo i criteri attualmente in vigore, armonizzando le normative regionali e quelle nazionali. Poco si potrà fare nei prossimi due mesi, ma porteremo presto in quest'aula i risultati del lavoro svolto fin qui.»

In sede di replica, la Consigliera Maria Luisa Russo ha dichiarato: «La situazione sicuramente non è semplice, ma è importante comprendere l'importanza della possibilità della scelta, in quanto rilevante per il futuro degli studenti. È fondamentale stabilire nuovi criteri per non ritrovarci nella situazione di quest'anno, con la cancellazione di tre indirizzi di studio dell'ISILTP e con i conseguenti notevoli disagi non solo per le famiglie degli studenti coinvolti e iscritti alle classi non attivate, ma anche i per molti docenti che hanno perso la titolarità.»

DJ

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Comunicato n° 434 dell'11 luglio 2019
Approvato il Piano strategico di interventi per la ferrovia

Nella seduta mattutina dell'11 luglio 2019, il Consiglio Valle, con 24 voti a favore (AV, UV, SA, PVN-AC-FV, RC-AC, M5S, ADU-VdA) e 10 astensioni (Lega VdA, Mouv', GM), ha approvato la proposta di atto amministrativo che contiene il programma strategico di interventi di cui alla legge regionale n. 22/2016 (Disposizioni per una ferrovia moderna ed un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti).

L'Assemblea ha recepito con 34 voti a favore e 1 contrario (ADU-VdA) un emendamento, frutto di un confronto tra l'Assessore ai trasporti, i gruppi Lega VdA, Mouv', GM e la Presidente del Consiglio, volto a fare ricorso a forme di finanziamento complementari al canale tipico della finanza pubblica, a fronte delle attuali incertezze relative al reperimento delle necessarie risorse finanziarie di provenienza sia europea che nazionale. Approvato anche un emendamento della quarta Commissione consiliare (25 voti a favore e 10 astensioni di Lega VdA e Mouv') che prevede la riduzione dei tempi di progettazione e realizzazione dell'elettrificazione della tratta valdostana della ferrovia.

Contestualmente l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno dei gruppi GM, Lega VdA, M5S, Mouv', così come condiviso con l'Assessore ai trasporti, che impegna la Giunta regionale a indicare, entro la data del 30 ottobre 2019, la scelta politica su quale sia la soluzione migliore per un moderno sistema di trasporto pubblico su rotaia per collegare Aosta a Courmayeur, da sottoporre all'esame in Commissione e poi al voto dell'Aula.

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, illustrando il provvedimento all'Aula, ha sottolineato: «È un atto coerente e conseguente alla legge di iniziativa popolare del 2016. Nei prossimi anni dovremo costruire una programmazione finanziaria per la sua realizzazione. Il Programma si pone due obiettivi fondamentali: collegare più velocemente Aosta con Torino Porta Nuova in 1h40; il collegamento su rotaia da Aosta fino a Courmayeur. Questi obiettivi sono declinati in una serie di azioni, che sono state correlate, per quanto possibile tenuto conto che alcuni studi sono ancora in corso, a costi, benefici e scadenze, in modo che non si riducano a dichiarazioni di principio ma possano essere concretamente attuati e monitorati nel tempo.»

Per quanto riguarda i collegamenti Aosta/Torino, l'Assessore Bertschy ha evidenziato che il Programma prevede «l'elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea e aumento della velocità di percorrenza; realizzazione di raddoppi selettivi sulla linea; collegamenti tra trasporto ferroviario e su gomma; lunetta di Chivasso, previa condivisione con la Regione Piemonte.»

«Il grande tema saranno le scelte da fare sui collegamenti Aosta/Courmayeur - ha rimarcato l'Assessore -. Il Programma recepisce il recentissimo studio sulle opzioni per il collegamento Pré-Saint-Didier/Courmayeur, che è stato richiesto con la mozione approvata dal Consiglio regionale a luglio 2018, e prevede: lo studio sul carico assiale e riclassificazione della Aosta/Pré-Saint-Didier a 18 tonnellate/asse con gli interventi di manutenzione straordinaria per la riapertura della linea e conseguente elettrificazione oppure la conversione in tram-treno e prolungamento fino a Courmayeur, che avverrà per fasi, in funzione del Piano regionale dei trasporti e dell’evoluzione normativa. Rispetto all’integrazione con il sistema di trasporto pubblico locale (TPL) su gomma, il Programma, che è coerente con la bozza di Piano regionale dei trasporti che è stata presentata, prevede un sistema di bigliettazione integrato tra ferro e gomma e abbonamento unico, per il quale impegneremo 1 milione di euro in vista dell'appalto. Bisognerà creare le condizioni migliori per il trasporto scolastico, con minori costi per le famiglie promuovendo delle campagne promozionali al fine di attivare un cambiamento culturale per un maggiore utilizzo del trasporto pubblico. Per i giovani ci muoveremo già nell'autunno 2019.»

L'Assessore Bertschy ha ricordato che «il Programma è frutto di un lavoro condiviso tra Assessorati, professionisti esterni e a valle di una serie di confronti con RFI e il Comitato Valle d'Aosta Riparte e costituisce una sintesi dei vari studi di cui dispone la Regione e dei lavori che sono già stati progettati o realizzati; un’analisi dei vantaggi e delle criticità dei diversi interventi; una serie di obiettivi ed azioni da porre alla base di una nuova programmazione, che punta a superare ipotesi ormai irragionevoli di realizzare opere dell'altro secolo per passare a soluzioni efficaci, efficienti e concretamente realizzabili.»

«Per realizzare questo Programma c'è bisogno di 150 milioni di euro, di cui 80 milioni per l'elettrificazione - ha proseguito l'Assessore -: 36 milioni di euro sono arrivati a inizio anno, ma ora sarà importante che la Valle d'Aosta non sia abbandonata da chi è al Governo nazionale affinché gli obiettivi si traducano in atti finanziari concreti. Faccio, quindi, un appello a Lega VdA e M5S affinché si lavori tutti insieme all'attuazione di questo Programma, non per dare meriti alla Giunta regionale ma per offrire ai valdostani un servizio efficiente di trasporto pubblico. Questo, infatti, deve essere un progetto collettivo di tutto il Consiglio regionale: abbiamo bisogno del sostegno politico nazionale, lavorando in rete nell'interesse dei cittadini. L'obiettivo è quello di avere un trasporto efficiente e affidabile oltre che pulito al fine di portare il sistema dei trasporti regionale verso il concetto di mobilità sostenibile.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM), che aveva chiesto una questione sospensiva - respinta dall'Aula - a inizio discussione al fine di rinviare l'approvazione del Programma per esaminarlo contestualmente al Piano regionale dei trasporti, ha ribadito: «Il legame tra il Piano regionale dei trasporti e il Programma strategico è molto stretto, ma in quest'ultimo documento noi abbiamo ravvisato l'assenza di scelte che saranno determinanti per il futuro della Valle d'Aosta, soprattutto per quanto attiene la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur. Per far fronte a questa carenza, avevamo presentato la questione pregiudiziale, ma ora, l'emendamento che abbiamo concordato, inserendosi col cronoprogramma dell'attuale Governo, ci permette sì di votare oggi il Programma strategico, ma anche procedere ad ulteriori valutazioni, approfondendo l'argomento e prospettando soluzioni per il futuro. Ad esempio, allo stato attuale non abbiamo ancora stabilito se aumentare il carico assiale o meno; eppure questa è scelta molto importante. Siamo quindi soddisfatti dell'esito delle concertazioni di questa mattina, perché abbiamo preso una decisione che ci permetterà di lavorare nei prossimi mesi in un clima sereno e con un'attenzione mirata alla questione.»

La Consigliera di Rete Civica-Alliance Citoyenne Chiara Minelli ha ricordato che «la sospensione della linea Aosta/Pré-Saint-Didier, nel 2015, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso del degrado della ferrovia. La costituzione del comitato "La Valle d'Aosta Riparte" aveva raccolto in pochissimo tempo oltre 7.000 firme per una proposta di legge di iniziativa popolare diventata la legge 22 del 2016. Questa legge prevede il programma strategico di cui discutiamo: potevamo approvarlo nel 2017 e nel 2018, e lo facciamo solo oggi con colpevole ritardo. Ma prendiamo atto che in quest'Aula c'è un atteggiamento nuovo. Le risorse necessarie sono molte, ma prima ancora di queste serve la volontà politica, occorre sapere andare e come andarci. Gli obiettivi che ci poniamo sono importanti, ma realistici. L'elettrificazione dell'Aosta/Ivrea, la velocizzazione dell'intera linea (per arrivare a Porta Susa da Aosta in 1h30), la ripartenza dell'Aosta/Pré-Saint-Didier e la continuazione verso Courmayeur sono i tasselli di un percorso partecipato e atteso da tempo, un insieme di obiettivi che la Valle d'Aosta aspetta e di cui ha un enorme bisogno per essere al passo con i tempi e con la realtà, in un'ottica di mobilità sostenibile. Noi siamo particolarmente soddisfatti e orgogliosi di votare questo provvedimento.»

La Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA) ha giudicato il Programma strategico «migliore del poco che c'è stato per troppi anni, quando il favore era accordato al trasporto su gomma, in particolare a quello privato. Mi piace allora ricordare che la legge regionale del 2016 è nata su iniziativa popolare, con la raccolta di oltre 7.000 firme da parte dei cittadini. Con questo Programma di interventi siamo in ritardo di un paio d'anni, d'altronde per il Piano dei trasporti il ritardo è ventennale. Ora riscontriamo un'accelerata - che è senz'altro un omaggio di benvenuto alle new entries in maggioranza - ma badiamo al sodo: la Valle d'Aosta ha bisogno di questo Programma e del Piano regionale dei trasporti per smettere di essere una sede distaccata del Far West. Abbiamo aspettato con troppa pazienza, ma ora questo Piano è realistico e realizzabile, soddisfacente da tanti punti di vista grazie a spunti ottimi, come il biglietto unico. Il nostro voto è quindi favorevole, auspicando il vero cambiamento e il miglioramento del sistema del trasporto pubblico, in modo da incontrare il favore dei cittadini e dei turisti che lo potranno finalmente favorire a quello privato, ad esempio con parcheggi di interscambio, con la limitazione del traffico nei centri storici, la promozione del car sharing e della mobilità elettrica.»

Il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) ha illustrato l'emendamento dei gruppi Lega VdA, Mouv', GM e condiviso con l'Assessore ai trasporti e la Presidente del Consiglio: «Viste le attuali incertezze finanziarie, al fine di riuscire a portare a termine almeno uno dei progetti sarà importante valutare il ricorso a forme complementari di finanziamento, quali forme tipiche di finanza di progetto (collegate all'affidamento successivo in concessione della gestione dell'infrastruttura), accordi di partnership pubblico-privato, emissione di buoni ordinari regionali, ricorso al mercato dei capitali sia in termini partecipativi che di natura obbligazionaria.»

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, ha evidenziato che «non basta la sola volontà politica per attuare una legge, ci vuole continuità di azione e stabilità di governo ed è quello che è mancato in questi due anni: questo spiega in parte perché il Programma arriva con due anni di ritardo, rispetto ai sei mesi imposti dalla norma, che invero sembravano poco congrui. Inoltre, la definizione di questo Programma ha richiesto un confronto con soggetti terzi, con i quali non è sempre facile dialogare. Bisogna, però, rimarcare che la volontà politica rispetto all'approvazione di questo Programma non è mai venuta meno, perché vi era la consapevolezza diffusa che fosse un atto prioritario per la comunità e nato dall'iniziativa popolare. Questo Piano non è un punto di arrivo, bensì una stazione di partenza che discende da due principi importanti: il primo è che l'asse dei trasporti del fondo Valle è affidato alla modalità ferroviaria, che deve essere integrata su gomma con le vallate laterali; il secondo risponde a necessità ambientali ed energetiche che ci porteranno a puntare a una modalità di trasporto sempre più basata sulla trazione elettrica. Purtroppo c'è il dettaglio, non di poco conto, delle risorse per poter dare corpo ai sogni della politica: risorse che possono venire da fonti diverse. Portiamo avanti in modo corale questi progetti, mettendoci ognuno del suo, perché questo Programma può segnare una svolta importante per il futuro della nostra regione.»

Per il Consigliere della Lega VdA Diego Lucianaz, «di concreto al momento c'è poco: non ci sono certezze sulle risorse, abbiamo una sola rotaia, gallerie dell'Ottocento, problemi dei passaggi a livello e dei sottopassi. Visto che si tratta di un Programma che sogna ad occhi aperti, bisognerebbe migliorare questi aspetti e alzare l'asticella, guardando anche ai collegamenti con la Francia per non avere una visione ombelicale. Ben vengano poi ulteriori approfondimenti sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, che richiederà delle scelte politiche importanti.»

Il Capogruppo di SA, Pierluigi Marquis, ha affermato: «Questa mattina le forze politiche sono giunte ad una mediazione su una questione di grande interesse, che appartiene alla Valle d'Aosta intera. Il tema del trasporto ferroviario è difficile da affrontare, ma la politica deve essere in grado di individuare strategie e soluzioni. Mai come oggi questo è un argomento à la une, anche a livello europeo. Sta aumentando la disuguaglianza sul territorio in funzione all'ubicazione rispetto all'accessibilità e ormai l'unità di misura è il tempo. Il Piano strategico è uno strumento importante, anche perché reperisce gli studi condotti negli anni passati. Al di là dell'aspetto ambientale, cui comunque tutti teniamo, c'è la necessità di fornire servizi adeguati: dobbiamo tenere l'asticella più alta possibile, in modo da non trovarci poi nuovamente in difficoltà. Inoltre, sono utili i confronti interregionali ma anche transfrontalieri: approfittiamo del momento attuale di cambiamento nelle Istituzioni europee. Per puntare alla transizione energetica, occorre trasferire il traffico da gomma a ferro; tutti i collegamenti internazionali devono essere multimodali. È fondamentale dapprima essere coesi in quest'Aula e poi procedere ad un confronto strutturato con lo Stato e l'Europa. Il Piano strategico non è un libro dei sogni, ma un punto di partenza serio, per avviare dialoghi nell'ottica del perseguimento di obiettivi sul breve. Dobbiamo avere coraggio, dobbiamo essere capaci di trovare una sintesi sovraregionale.»

Per il Presidente della quarta Commissione, Giovanni Barocco (UV), «l'infrastruttura ferroviaria in Valle d'Aosta è importante e datata: la legge che la istituisce è del 1865, con l'apertura della tratta che è avvenuta vent'anni dopo, nel 1885; la specificità della linea ha portato poi il Genio Ferrovieri a gestirla dal 1915 al 2001. Ma anziché guardare al passato, con questo piano strategico guardiamo al futuro: e gli emendamenti che mirano a migliorarlo sono il segno di una volontà comune. Questo è un traguardo, ma anche un punto di partenza: adesso bisogna lavorare giorno per giorno, per portare finalmente la nostra ferrovia al di là della situazione di marginalità che vive oggi. La sostenibilità ambientale è un tema che torna oggi di attualità, e il nostro piano si muove in questa direzione. Occorre reperire le risorse: ci sono 36 milioni disponibili, ma dobbiamo sollecitare lo Stato per reperire le risorse necessarie. La scelta dei bimodali ci porterà un risparmio di una decina di minuti sul percorso Aosta/Torino; dobbiamo lavorare anche per garantire agli utenti una qualità di viaggio, con una comodità che è anche uno dei punti di forza dell'alta velocità.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha parlato di «un momento importante per tutto il Consiglio: si dà risposta ad una legge approvata all'unanimità, e confermiamo la priorità di questo Governo accordata al miglioramento e al potenziamento della ferrovia.»

Il Consigliere Elso Gerandin, in sede di dichiarazione di voto, ha annunciato l'astensione del gruppo Mouv':  «Pur non mettendo in dubbio i contenuti della legge di iniziativa popolare, dobbiamo prendere atto che questo è un atto di indirizzo vuoto nei contenuti e sotto il profilo finanziario. Quando si parla di Programma strategico bisognerebbe parlare con concretezza: questo ci sembra solo un modo per piantare una bandierina e illudere per l'ennesima volta i Valdostani.»

Anche la Consigliera Nicoletta Spelgatti ha annunciato l'astensione del gruppo Lega VdA: «Questo Programma andava approvato in concomitanza con il Piano regionale dei trasporti perché ci vuole una strategia d'insieme sui trasporti, mentre qui sembra che si voglia solo mettere una bandierina per accontentare Rete Civica. Vi è poi una mancanza di certezze finanziarie nonché di scelte sulla tratta Aosta/Courmayeur. Parlate di necessità di confronto con Regioni alpine, Stato ed Europa ma politicamente questa maggioranza è completamente isolata e quindi una parola sola: auguri.»

Per la Consigliera Manuela Nasso (M5S), «pur con tutte le criticità del caso, finalmente disponiamo di un documento a cui, per un certo verso, hanno contribuito anche dei comuni cittadini. Questo Piano in alcuni punti presenta lacune, ma oggi lo voteremo e continueremo a lavorare per migliorarlo. Intanto, possiamo finalmente compiere un piccolo passo in avanti.»

 

 

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Comunicato n° 435 dell'11 luglio 2019
Approvata la proposta di legge di modifica alle norme in materia di contrasto alla ludopatia

 

Nella seduta pomeridiana dell'11 luglio 2019, il Consiglio Valle ha approvato con 33 voti a favore e 1 astensione (Consigliere Restano) la proposta di legge di modifica alle norme in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico (legge regionale n. 14/2015).

Il provvedimento legislativo, che si compone di tre articoli, è stato sottoscritto da tutti i componenti della quinta Commissione - Luca Bianchi (UV), Patrizia Morelli (AV), Paolo Sammaritani e Andrea Manfrin (Lega VdA), Alessandro Nogara (AV), Flavio Peinetti (UV), Maria Luisa Russo (M5S) -, ed è volto a chiarire l'ambito di applicazione dei divieti previsti per gli esercizi pubblici e commerciali, quali bar e tabacchini.

Il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Luca Bianchi (UV), ha relazionato in Aula spiegando: «La necessità dell'intervento deriva dal dubbio interpretativo insorto, in sede di applicazione della legge regionale n. 14/2015, in ordine all'assoggettamento ai limiti di distanza dei locali al cui interno siano collocati i cosiddetti "corner" destinati a giochi leciti diversi dalle "new slot" e dalle "video lottery". In particolare, l'ampia definizione contenuta nell'articolo 2 sembrerebbe precludere, sulla base dell'interpretazione letterale, l'apertura e il mantenimento dei cosiddetti "corner", situati all'interno di esercizi pubblici e commerciali, ad esempio tabacchini e bar, qualora si trovino a distanze dai luoghi sensibili inferiori a quelle previste dalla legge, non solo ove destinati alle slot e alle video lottery, ma anche ad altre tipologie di gioco lecito in concessione statale come ad esempio le lotterie istantanee, i gratta e vinci e i giochi numerici a quota fissa, a totalizzatore e a base sportiva, come il lotto e il superenalotto e il totocalcio. Con la modifica concordata in sede di Commissione, si vuole quindi specificare con chiarezza tale disciplina al fine di non penalizzare oltre misura gli esercizi commerciali e soprattutto andare incontro alle Autorità di pubblica sicurezza che sono deputate al controllo del rispetto della legge. Ricordo che senza questa modifica anche questi giochi rientravano nei divieti.»

Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha evidenziato che «la legge che viene approvata oggi risponde alla necessità di garantire il rispetto della volontà originaria della Commissione, ovvero quello di tutelare le fasce più deboli della popolazione sulle tipologie di gioco che provocano maggiore compulsività e l'insorgere dell'azzardopatia. Ho trovato un po' pretestuoso che dal 2015 ad oggi nessuno abbia mai trovato da ridire sul tema e si sia arrivati a poche settimane dall'entrata in vigore per sollecitare dubbi e correzioni. In ogni caso con questa legge si conferma lo spirito originario, ovvero quello di stabilire delle distanze per le tipologie di gioco come slot e sale scommesse e mi felicito per l'ampia convergenza su questo tema. Il tema più importante però, ora, è quello di far rispettare la norma, poiché ad oggi è vigente ma molti locali sono ancora pienamente in attività nonostante i divieti.»

Il Consigliere Flavio Peinetti (UV) ha voluto ribadire che le modifiche «si sono rese necessarie per fronteggiare le possibili problematiche che un dubbio interpretativo avrebbe potuto sollevare, creando anche pesanti conseguenze. Il lavoro della Commissione è stato corale, volto a trovare un compromesso in una norma che va al di là dell'appartenenza a un movimento politico o a un altro, non vuole eliminare il gioco lecito, ma fissare in modo ben chiaro le regole. Con questo provvedimento non possiamo di certo pensare di debellare la ludopatia, ma è una buona base di partenza: è un tentativo di rendere meno collegati i cosiddetti luoghi sensibili alle attività dove si gioca e si scommette.»

Il Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan ha riferito: «Dalle cifre dell'Istituto superiore della sanità si evince che, a livello nazionale, i giocatori problematici sono circa 1 milione e mezzo; i minorenni (cui comunque il gioco d'azzardo è vietato) afflitti da gioco problematico sono circa 68 mila e il 79,6% di essi pratica soprattutto scommesse sportive. Non disponiamo di un dato specificamente valdostano, ma si possono stimare coinvolti circa 140 ragazzini. La Valle d'Aosta non è un'isola felice: siamo convinti che anche le scommesse sportive vadano tenute alla larga dai ragazzi, dai Serd, dalle strutture ospedaliere e da tutte le strutture individuate dalla legge. Insomma, se mai si dovesse rimettere mano alla legge, bisognerebbe applicare formulazioni ancora più restrittive.»

La Consigliera del M5S Maria Luisa Russo ha sostenuto che «tutti i Commissari hanno lavorato insieme per compiere un percorso condiviso. Abbiamo voluto evitare di penalizzare gli esercizi commerciali, andando però incontro alle istanze della pubblica sicurezza. La quinta Commissione ha in effetti il compito di vigilare: allo stesso tempo, però, è giusto sottolineare come negli ultimi mesi abbiamo dedicato moltissime energie a questo tema. Quindi è importante che la Commissione possa dedicarsi anche ad altri temi legati alla sanità, proseguendo il suo lavoro e affrontando le altre criticità.»

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Mauro Baccega, ha osservato che «il vizio del gioco ha devastato famiglie intere. Con questi provvedimenti stiamo facendo un buon lavoro per contrastare un fenomeno che sta crescendo. A settembre partirà una campagna di comunicazione per dare suggestioni importanti: giocare fa male alla salute, al portafoglio, alla famiglia. Ora ci aspetta un altro argomento da affrontare con urgenza: la lotta all'alcolismo.»

La Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha espresso «l'auspicio che lo Stato e la Regione perseguano una politica di riduzione del danno, ben diversa dall'inutile proibizionismo: la ludopatia è un enorme danno per le persone e per le famiglie. Dobbiamo ricondurre l'azzardo in poche sedi lecite, regolamentare il fenomeno e attivare campagne di informazione a tutti i livelli. Senza una formazione adeguata è impossibile far passare i contenuti innovativi di questa legge.»

L'Assessore Chantal Certan (AV) ha quindi sottolineato che «i dati in nostro possesso sono preoccupanti, come anche quelli per altre dipendenze che coinvolgono i giovani. Come amministratori, dobbiamo ascoltare il grido d'allarme degli educatori che ci parlano di sempre maggiori occasioni di isolamento: la ludopatia è proprio una deriva che porta alla perdita dei rapporti umani. Personalmente ho anche dei dubbi sull'avere "poche sedi lecite" per l'azzardo, che sono comunque pericolose e un business per pochi. Oggi perfezioniamo questa legge, e qui inizia il lavoro più duro: dobbiamo tenere alta la guardia. Occorre operare per creare una nuova cultura su questo tema attraverso una lotta a queste nuove forme di solitudine e una nuova, necessaria educazione delle famiglie.»

Il Capogruppo del Mouv', Stefano Ferrero, ha affermato: «Il nostro voto è favorevole, anche se ravvisiamo una punta di ipocrisia generale, perché il paziente più ludopatico in quest'ultimo decennio è stata la Regione autonoma Valle d'Aosta, che ha sborsato milioni di euro per una Casa da gioco e quasi tutti i Governi che si sono avvicendati sono quelli che hanno giocato di più sulla pelle dei valdostani.»

La Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini (PNV-AC-FV), ha detto di votare «convintamente questa previsione normativa perché si dà una risposta concreta al territorio e ringrazio la Commissione per il lavoro svolto. Vorrei riallacciarmi al discorso fatto dall'Assessore Baccega sul problema dell'abuso dell'alcol: siamo in emergenza su questa tematica e lo dico da amministratrice e da mamma. Sono sicura che questa sarà un'altra sfida che il Consiglio saprà cogliere.»

Il Capogruppo di Rete Civica-Alliance Citoyenne, Alberto Bertin, ha parlato di atto «che va nella direzione giusta e che conclude un percorso iniziato nel 2015, segno di una maggiore consapevolezza da parte di tutti riguardo al problema della ludopatia.»

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Comunicato n° 436 dell'11 luglio 2019
Approvata una risoluzione sul trattamento del diabete

In conclusione dei lavori dell'adunanza del 10 e 11 luglio 2019, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione a firma dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', M5S e ADU-VdA, così come modificata su proposta dell'Assessore alla sanità, che impegna il Governo regionale ad attivarsi per garantire, in accordo con il personale medico preposto, ai pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 la fornitura dei sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio (CGM) al fine di migliorare la qualità della vita e ai pazienti diabetici di tipo 2, insulino dipendenti, con persistente scompenso glicometabolico e con ipogliecemie ripetute e documentate, la fornitura di sistemi di automonitoraggio.

Il Consigliere della Lega VdA Roberto Luboz, illustrando l'iniziativa, ha richiamato «i dati relativi ai pazienti diabetici in Valle d'Aosta che sono in numero di 5.500 oltre a circa 30 soggetti under 18: una più oculata e attenta gestione della glicemia è l'unica garanzia, oltre ad un corretto stile di vita, per evitare l'insorgenza di gravi e anche fatali complicanze. In altre realtà regionali sono ampiamente diffusi i sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio CGM (Continuous Glucose Monitoring), che è particolarmente indicato per varie tipologie di pazienti diabetici

L'Assessore alla sanità e salute Mauro Baccega, nel proporre un emendamento alla risoluzione, ha evidenziato che «il nostro sistema di governo del diabete è mediamente molto buono e si distribuiscono un numero di presidi al di sopra della media nazionale. Siamo sicuramente favorevoli ad una più ampia introduzione dei sistemi di monitoraggio indicati nella risoluzione ma, tenuto conto delle analisi svolte dall’USL, risulta ragionevole la loro introduzione per una parte di pazienti, attentamente selezionati dai medici, che realmente possono beneficiare di queste nuove modalità di monitoraggio. È poi importante parlare di stili di vita che fanno ridurre le malattie

L'Assemblea ha anche respinto, con 16 voti a favore (Lega VdA, M5S, Mouv', ADU-VdA, GM) e 19 astensioni (AV, UV, SA, PVN-AC-FV, RC-AC), una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, volta ad impegnare il Governo regionale a mettere a disposizione gratuitamente delle scuole che ne faranno richiesta i locali del Teatro Splendor per gli spettacoli teatrali e/o musicali.

Nell'illustrazione, il Capogruppo Andrea Manfrin, specificata «l'importanza della formazione musicale nell'educazione e crescita dei ragazzi», ha rappresentato «la mancanza di disponibilità per alcune scuole di un teatro dove poter svolgere attività di teatro e musica, vedendosi così costrette a pagare, per l’affitto di un teatro, canoni di locazioni al di sopra delle disponibilità finanziarie delle Istituzioni scolastiche. Il teatro Splendor è di proprietà regionale, e l'Amministrazione potrebbe intervenire per sopperire a questa carenza concedendolo gratuitamente. Votare questa mozione significa dare un'importante possibilità di fruire di spazi a chi non ne ha

L'Assessore ai beni culturali, Laurent Viérin, pur concordando con l'intento dell'iniziativa, ha specificato: «Non esistono solo le scuole della città di Aosta e il ragionamento sugli spazi scolastici va affrontato in maniera più in generale, a partire dal prendere in considerazione l'insieme degli spazi, quali la Cittadella dei giovani e il teatro Giacosa per Aosta. Una cosa è la valenza dell'arte e del teatro, altra cosa è voler trasformare lo Splendor in un teatro per le scuole. Esprimiamo la nostra disponibilità ad analizzare i vari luoghi, così come a concedere gratuitamente, come già successo, lo Splendor alle scuole, tenuto conto che questa è una struttura che nasce per una già ben codificata programmazione culturale. Non possiamo quindi accettare l'impegno così come formulato, ma riaffermiamo la nostra volontà a ragionare per una migliore organizzazione degli spazi per le scuole

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha aggiunto: «Le scuole necessitano di una migliore programmazione delle attività, a seguito anche dell'emanazione delle misure di sicurezza delle manifestazioni contenute nel decreto Gabrielli: è in base a questi vincoli, ad esempio, che spesso non è più possibile effettuare spettacoli in quello che era il piccolo auditorium di istituto. L'utilizzo dello Splendor non è mai stato rifiutato quando la richiesta è stata fatta dalle Istituzioni scolastiche, ma comporta anche la presenza di personale ad hoc per la questione della vigilanza e del "service", aumentando i costi. Questo rappresenta un ulteriore problema, data la ristrettezza del budget delle Istituzioni scolastiche. A questo proposito, cercheremo di incrementare i fondi per le attività didattiche. Questa mozione rappresenta comunque uno spunto per un ragionamento più globale sugli interventi da realizzare nel prossimo futuro per venire incontro alle attività scolastiche. Sono molto felice che sempre più spesso in quest'Aula si pongano riflessioni legate alla didattica e alla pedagogia

È stata ritirata dalla proponente, la Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA), la mozione concernente la valorizzazione della toponomastica locale attraverso un'adeguata cartellonistica sul territorio, dopo aver concordato sull'opportunità di trattare l'argomento nelle Commissioni competenti.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio torna a riunirsi mercoledì 24 e giovedì 25 luglio 2019.

 
 
SC-MM

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