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Riunione del Consiglio regionale del 17 e 18 aprile 2019

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Comunicato n° 230 del 10 aprile 2019
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 17 e giovedì 18 aprile 2019, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 61 oggetti, di cui 16 rinviati dalla scorsa adunanza.

L'Assemblea sarà chiamata a trattare la relazione conclusiva della Commissione consiliare speciale CVA, che ha terminato i propri lavori lo scorso 2 aprile.

Per quanto attiene l'attività ispettiva, sono 15 le interrogazioni depositate.

Una iniziativa è del gruppo ADU-VdA in merito ad incompatibilità degli incarichi conferiti al direttore dell'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura-AREA VdA.

Cinque interrogazioni sono state poste dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: utilizzo degli ecografi nelle varie strutture sanitarie dell'Azienda USL; azioni poste in essere per fare fronte alla diminuzione dei visitatori del Forte di Bard nel 2017 rispetto al 2016; modalità di utilizzo dei castelli di proprietà della Regione; messa in sicurezza di un pilone di sostegno di una linea elettrica lungo la strada regionale 44 nel comune di Gaby; mancata pubblicazione sul sito della Regione del bando riguardante "sostegno agli investimenti nelle aziende agricole-giovani agricoltori".

Il gruppo Mouv' ha presentato un'interrogazione per approfondire le problematiche inerenti i rapporti di lavoro tra dipendenti della società Autoporto Valle d'Aosta.

Il Movimento 5 Stelle ha proposto cinque interrogazioni in merito a: tempistica per la fruizione del biglietto unico elettronico per il trasporto pubblico locale; parco auto in carico all'Amministrazione regionale; rimborso delle spese sostenute dagli insegnanti per il raggiungimento delle sedi dei corsi di formazione; verifiche tecniche sulla struttura dello stabile sede del CCS Cogne in corso Battaglione ad Aosta; costituzione del gruppo di lavoro per l'attuazione dei piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici.

Le restanti tre interrogazioni sono a firma del gruppo RC-AC: sollecitazioni al Consiglio permanente degli Enti locali per dotare ogni Amministratore comunale di un indirizzo di posta elettronica istituzionale; manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati negli ultimi cinque anni sullo stabile sede del Cral Cogne; ulteriori finanziamenti per la realizzazione delle opere necessarie alla riduzione del rischio valanghivo nel comune di Bionaz.

In merito alle 20 interpellanze presentate, tre sono del gruppo ADU-VdA: progetto per la realizzazione di un forno crematorio per animali d'affezione a Saint-Christophe; accessi in Pronto soccorso pediatrico con codice bianco; azioni intraprese dalla Regione a titolo precauzionale relativamente alle protesi al seno recentemente ritirate dal mercato.

La Lega VdA illustrerà otto interpellanze: procedure per il reclutamento di personale docente presso l'Università della Valle d'Aosta; risoluzione delle gravi criticità all'interno dell'Università della Valle d'Aosta; installazione di portabiciclette moderni e sicuri per il ricovero di biciclette a pedalata assistita a disposizione dei dipendenti regionali; rispetto della normativa per la selezione con chiamata pubblica di sei istruttori dei programmi di sviluppo di categoria D; riapertura al pubblico di alcuni monumenti storici attualmente non fruibili; controversia insorta in merito al servizio residenziale di accoglienza e assistenza rivolto a persone con disabilità psicofisiche; realizzazione della nuova sede universitaria; affidamento in via sperimentale del servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità di sedi stradali regionali.

Le cinque interpellanze a firma del gruppo Mouv' riguardano: indicazioni della Regione alla Monterosa Spa per una corretta gestione amministrativa; posizione del Governo regionale in merito al "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia" presentato dal Ministro all'ambiente; predisposizione di un protocollo di collaborazione tra i servizi sociali dell'Amministrazione regionale e le associazioni di volontariato per l'intervento e il sostegno di cittadini in difficoltà; indicazioni della Regione alla Monterosa Spa in ordine all'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato sui canoni di affitto di terreni; avvio di una collaborazione con l'Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura (ARPEA) per i pagamenti previsti per il prossimo Piano di sviluppo rurale 2021-2027.

Il Movimento 5 Stelle ha firmato le restanti quattro interpellanze: investimenti per la partecipazione di imprese valdostane alle più importanti fiere europee relative alla produzione alimentare; misure per garantire la formazione del personale in servizio presso le strutture destinate ad attività socio-assistenziali; promozione dell'utilizzo dei mezzi pubblici e conseguente limitazione dell'uso di quelli privati; interventi della Regione per garantire una corretta conservazione dei propri dati informatici e di quelli degli altri enti pubblici.

All'ordine del giorno figurano poi 16 mozioni, di cui 8 sono state rinviate dalla scorsa riunione consiliare. Di queste, tre sono congiunte: una è di Lega VdA, Mouv' e ADU-VdA per il conferimento di incarico alla Struttura regionale di Audit interno per verificare se sia stato leso il principio di leale collaborazione nei confronti delle Autorità giudiziarie; una è dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', ADU-VdA e M5S sulla proroga del termine di ultimazione dei lavori della Commissione speciale CVA; una di Movimento 5 Stelle e Rete Civica-Alliance Citoyenne sulla riorganizzazione degli uffici del Difensore civico a seguito delle nuove funzioni attribuitegli quale Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Le altre cinque mozioni rinviate dallo scorso Consiglio sono: una del gruppo ADU-VdA volta alla realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica sulla struttura dello stabile di Palazzo Cogne di Aosta; una della Lega VdA per impegnare il Presidente della Regione a svolgere i necessari approfondimenti per ottenere i documenti ufficiali relativi all'identificazione delle spoglie dell'Onorevole Corrado Gex; tre sono del Movimento 5 Stelle e riguardano la definizione delle modalità per la pubblicazione su appositi siti dei dati ambientali, la sollecitazione ai Sindaci dei Comuni valdostani affinché identifichino gli ambiti di impiego dei soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza, l'ampliamento delle agevolazioni fiscali per l'acquisto di autovetture elettriche a favore di soggetti diversamente abili.

Delle altre otto mozioni, due sono congiunte dei gruppi Lega VdA e Mouv': la prima riguarda la messa in opera di dispositivi di protezione a carico dei guard-rails a tutela dei motociclisti; la seconda è volta a impegnare il Presidente della Regione a porre in essere le azioni necessarie per la revoca della nomina del Rettore dell'Università della Valle d'Aosta.

Il gruppo ADU-VdA ha presentato una mozione per attivare la Giunta regionale nei confronti del Governo nazionale per garantire il rinnovo della convenzione a Radio Radicale.

La mozione della Lega VdA intende invece far adottare un protocollo di intesa tra Regione e Tribunale di Aosta per una corretta applicazione delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3/2013 in materia di edilizia residenziale pubblica.

Le due mozioni del M5S riguardano una l'attuazione del servizio idrico integrato e la promozione di iniziative volte al risparmio idrico, l'altra l'adozione di sistemi audiovisivi per addobbare le sale regionali in occasione di manifestazioni.

Le restanti due mozioni sono state proposte dal gruppo RC-AC: abolizione del ticket sanitario sui farmaci; invito ai rappresentanti regionali in seno alla Commissione paritetica a predisporre uno schema di norma di attuazione in materia di inclusione sociale.

Infine, saranno trattate cinque risoluzioni, tutte rinviate dalla scorsa adunanza consiliare: la prima è stata depositata dai gruppi di maggioranza UV, AV, SA e Misto per invitare la Commissione consiliare competente ad affrontare un dibattito sul prezzo del latte prodotto nella regione con le categorie interessate; la seconda è di Lega VdA e Mouv' per impegnare il Governo regionale per un incontro con le categorie interessate nella competente Commissione consiliare per la tutela del settore lattiero-caseario e dell'allevamento; la terza è stata sottoscritta da tutti i gruppi consiliari per esprimere l'impegno del Governo regionale ad attivarsi con lo Stato per il pieno rispetto della volontà referendaria espressa dai Vigili del fuoco valdostani; la quarta è a firma dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', M5S e ADU-VdA per impegnare il Governo regionale ad attivarsi per garantire ai pazienti minori affetti da diabete mellito la fornitura degli adeguati sistemi di monitoraggio per migliorarne la qualità della vita; la quinta è stata proposta dai gruppi RC-AC e M5S per impegnare la prima Commissione consiliare permanente ad avviare una fase istruttoria per la revisione dei meccanismi di elezione del Consiglio regionale.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 238 del 15 aprile 2019
Iscritti tredici punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocato in sessione ordinaria mercoledì 17 e giovedì 18 aprile 2019, è stato integrato da ulteriori tredici punti.

Sono state iscritte sei interrogazioni a risposta immediata.

La prima, presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, vuole conoscere la tempistica per la presentazione di una relazione sull'incontro avvenuto al Viminale in ordine al rientro dei Vigili del fuoco valdostani alle dipendenze del Ministero dell'interno.

La seconda, depositata dal gruppo ADU-VdA, chiede chiarimenti sulle modalità da seguire per lo svolgimento del colloquio previsto all'esame di Stato.

La terza, posta dai gruppi Stella Alpina, Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine, interroga il Governo regionale sulle eventuali mancate entrate dirette e indirette della Regione dal 2012 al 2018 in caso di inattività della Casa da gioco di Saint-Vincent.

La quarta, del gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne, chiede notizie sulle azioni intraprese per dare seguito alla mozione approvata dall'Aula il 26 luglio 2018, volta a ottenere una rappresentanza della Valle d'Aosta al Parlamento europeo.

I restanti due question time sono firmati uno dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, l'altro dal gruppo Mouv' per conoscere, rispettivamente, le azioni poste in essere per la realizzazione della nuova funivia Aosta-Pila e quelle per il nuovo collegamento intervallivo con Zermatt.

Per quanto attiene all'attività normativa, saranno discussi due disegni di legge che contengono il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2019-2021 e le sue disposizioni collegate, sui quali la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza venerdì 12 aprile scorso.

All'ordine del giorno, infine, sono state iscritte cinque relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta inerenti a: rendiconto generale e bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2017; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate dal 1° gennaio 2017 al 25 giugno 2018 e tecniche di quantificazione degli oneri; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari; controllo sulla legittimità della gestione della Società di Servizi Valle d'Aosta Spa per il periodo 2013-2017, con specifico riferimento ai contratti di servizio stipulati con la Regione; gestione del Servizio sanitario della Regione, esercizio 2017.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 74 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 MM

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Comunicato n° 239 del 17 aprile 2019
Début des travaux: solidarité à la France pour l'incendie à Notre-Dame de Paris et le Voyage de la Mémoire

Le Président du Conseil de la Vallée a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mercredi 17, et demain, jeudi 18 avril 2019, pour discuter un ordre du jour composé de 74 objets.

Suite à l'incendie qui a ravagé la cathédrale Notre-Dame de Paris, le Président Emily Rini a exprimé, au nom de l'Assemblée législative, l'expression de son soutien et de sa solidarité aux Institutions et au peuple français.

C'est accablant, a-t-elle dit, que de voir un patrimoine de cette portée s'effondrer sous les flammes, car il s'agit d'un monument historique qui n'est pas seulement la représentation de la culture catholique et de la civilisation française, mais qui touche le cœur de l'humanité tout entière.

La Présidente a aussi communiqué que du 11 au 13 avril, à Cracovie et au Mémorial de Auschwitz e Birkenau, une délégation du Conseil de la Vallée, composée par les Conseillers Chiara Minelli, Patrizia Morelli, Luciano Mossa, Manuela Nasso et Luigi Vesan, ont participé au "Viaggio della memoria 2019" des 38 étudiants valdôtains de l'école secondaire de deuxième degré, ayant gagné le concours "L’Europa di domani-Oltre i confini".

Il Consigliere segretario Luigi Vesan ha parlato di esperienza interessante, che ha segnato e colpito profondamente sia la delegazione del Consiglio che gli studenti: per Vesan, l'Olocausto sembra lontano da noi, ma ha ricordato che quello che è successo al campo di Auschwitz è anche figlio delle leggi razziali votate dal Parlamento italiano, che ha portato allo sterminio di 7500 cittadini italiani di origine ebraica. Il Consigliere ha quindi ricordato che il Parlamento italiano nel 1934 era stato eletto in maniera plebiscitaria grazie ad un controllo del voto massiccio da parte del Partito fascista: ha quindi sollecitato l'Aula su questo tema, perché una vera democrazia si attua non solo quando tutti possono andare a votare, ma se tutti possono esprimere serenamente e segretamente il proprio voto.

Sono poi intervenuti gli Assessori alla sanità e all'istruzione e cultura, per i quali è stata una visita che riempie di rabbia ma che serve a prendere consapevolezza della memoria di quanto successo; il Capogruppo del M5S ha evidenziato che è un viaggio che tutti dovrebbero compiere per capire le atrocità commesse su persone la cui unica colpa era quella di essere nati di un altro colore, di un'altra religione, di un'altra etnia; la Consigliera Minelli (RC-AC) si è detta grata che la Regione, da anni, promuova e sostenga queste visite e ha auspicato che si prosegua in questa direzione affinché ognuno sia portatore di questa testimonianza e ognuno faccia suo questo dovere della memoria.

SC

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Comunicato n° 240 del 17 aprile 2019
Comunicazioni del Presidente della Regione

Nella seduta consiliare del 17 aprile 2019, il Presidente della Regione ha riferito di aver riunito ieri, martedì 16 aprile, i diversi soggetti interessati insieme con il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica al fine di esaminare la presenza del lupo sul territorio regionale e comprendere se vi siano anche ripercussioni sulla sicurezza pubblica e sull’incolumità dei cittadini.

Il Presidente Fosson ha spiegato che il Comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta e il dirigente della Struttura flora e fauna dell’Assessorato regionale all’Ambiente hanno presentato una relazione sulla consistenza numerica dei lupi sul territorio valdostano e sulle segnalazioni ricevute da parte della popolazione: si è preso atto che, al 31 dicembre 2018, si sono verificati 54 casi di attacchi al patrimonio zootecnico, ma che non sono stati evidenziati casi di atteggiamenti particolarmente "confidenti" da parte dei lupi nelle zone antropizzate.

Il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica ha altresì avuto la possibilità di condividere le attività che le competenti strutture dell’Amministrazione regionale continueranno a mettere in opera, rivolte in particolare al monitoraggio e alla prevenzione, nell’ambito del progetto europeo Wolf, e alla definizione prossima di un protocollo che codifichi le procedure da seguire, da parte dei cittadini e delle forze dell’ordine, in caso di avvistamento, che sarà portato all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il cosiddetto protocollo lupo, ha comunicato Fosson, definirà i casi in cui il lupo si potrà definire pericolo per l'ordine e la sicurezza per i cittadini e le eventuali deroghe.

Su questo punto è intervenuto il Consigliere della Lega VdA, Diego Lucianaz, per il quale molti allevatori non saliranno più negli alpeggi a causa del lupo: si monitora il fenomeno lupo ma chi vive di allevamento chiede risposte dagli amministratori perché il lupo è un problema.

Il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine ha replicato che il Corpo forestale sta facendo il proprio lavoro in maniera egregia attraverso un controllo puntuale del territorio, ma ha ricordato che gli amministratori regionali non possono fare nulla perché a fronte di una direttiva europea che permette il controllo della specie lupo, lo Stato italiano non ha fatto nulla per recepirla. Per il Vicecapogruppo Nogara si deve lavorare per fare prevenzione e dare risposte immediate per i risarcimenti, perché ad ora le norme italiane non consentono di fare altro.

Il Capogruppo della Lega VdA ha lamentato immobilismo da parte della Regione. Per Manfrin si continua a dire che ci sono 30 lupi in Valle d'Aosta e nel frattempo si attribuisce il 60% degli attacchi al bestiame ai misteriosi canidi: il risultato è che gli allevatori hanno paura. Non si programmano azioni in questo senso, ha concluso.

L'Assessore all'ambiente ha replicato che si stanno valutando le criticità e il Governo regionale ha messo in campo tutta una serie di azioni. L'Assessore Chatrian ha annunciato che venerdì sarà approvata una delibera che modificherà le misure per la prevenzione e che indicherà con grande chiarezza le modalità e i tempi di sostegno agli allevatori; inoltre ha comunicato che è stato presentato un emendamento alla variazione di bilancio condiviso con le associazioni di categoria degli allevatori per trovare le migliori azioni e soluzioni per dare risposte puntuali e rapidi.

Il Presidente della Regione ha infine informato l'Aula che martedì 9 aprile scorso c’è stata una prima riunione tecnica finalizzata a individuare i diversi aspetti da sviluppare per il ritorno della componente professionista del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco nel Corpo statale. Per il Presidente Antonio Fosson, non è stato - e non poteva esserlo - un incontro risolutivo: gli uffici analizzeranno ora i vari aspetti al fine di definire il percorso giuridico e normativo da mettere in atto, ma anche gli aspetti economico-finanziari, amministrativi e logistici da negoziare con il Governo italiano per concludere un’operazione che non potrà essere neutra.

SC

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Comunicato n° 241 del 17 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sui Vigili del fuoco valdostani

Nella seduta del 17 aprile 2019, il gruppo Movimento 5 Stelle ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata per conoscere la tempistica per la presentazione al Consiglio o alla Commissione competente di una relazione in merito all'incontro avvenuto al Viminale in ordine al rientro dei Vigili del fuoco valdostani alle dipendenze del Ministero dell'interno.

Il Capogruppo del M5S, nel presentare l'iniziativa, tenuto conto che il 9 aprile scorso una delegazione composta da personale tecnico regionale si è recata a Roma per un incontro con gli uffici centrali del Ministero, ha sostenuto che gli aspetti tecnici possono essere utili per la funzione ispettiva e nei processi decisionali dell'Assemblea su questa vicenda. Mossa ha aggiunto che il M5S condivide la volontà dei Vigili del fuoco di transitare dalla Regione al Ministero dell'Interno e che questa venga realizzata nel più breve tempo possibile.

Il Presidente della Regione, confermata intenzione di rispettare in toto il desiderio espresso dal referendum dello scorso febbraio, ha riferito che l'incontro presso il Viminale è stato esclusivamente tecnico, finalizzato ad individuare i diversi aspetti da sviluppare per il ritorno della componente professionista del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco nel Corpo statale.

Per Antonio Fosson, non è stato - e non poteva esserlo - un incontro risolutivo; gli uffici analizzeranno i vari aspetti al fine di definire il percorso giuridico e normativo da mettere in atto, ma anche gli aspetti economico-finanziari, amministrativi e logistici da negoziare con il Governo italiano.

Il Presidente della Regione ha ribadito che si tratta di una questione complessa che il Governo regionale affronterà con la necessaria attenzione e che si riferirà alla prima Commissione consiliare non appena disponibili tutti gli elementi atti al confronto, presumibilmente a inizio del mese di maggio.

Antonio Fosson ha infine comunicato che il Sottosegretario Candiani ha espresso l'intenzione di svolgere un incontro politico entro la fine di aprile.

Il Consigliere Luciano Mossa, nella replica, ha auspicato di poter prendere visione al più presto della relazione.

MM

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Comunicato n° 242 del 17 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sullo svolgimento del colloquio previsto all'esame di Stato

 

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 17 aprile 2019, il gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta ha voluto approfondire le modalità da seguire per lo svolgimento del colloquio previsto all'esame di Stato, al fine di fornire chiarimenti definitivi ai membri delle Commissioni d'esame.

L'Assessore all'istruzione, premesso che le Commissioni d'esame non sono state ancora nominate e non spetta all'Assessore chiarire le modalità di svolgimento del colloquio, ha riferito che nei prossimi giorni il Ministero all'istruzione pubblicherà sul proprio sito un documento contenente osservazioni e considerazioni sul colloquio, oltre ad una nota specifica per i candidati disabili e DSA.

Chantal Certan ha poi comunicato che nella prima decade di maggio l'Assessorato ha previsto una giornata di formazione sull'esame di stato per i dirigenti scolastici regionali con il coordinatore nazionale degli ispettori, mentre a breve sarà inviato a tutte le scuole del secondo ciclo uno schema tipo del documento del Consiglio di classe ed esempi di griglie di valutazione del colloquio.

L'Assessore ha spiegato che le caratteristiche del colloquio sono delineate nel decreto ministeriale 37/2019, secondo passaggi ben definiti, partendo dalla scelta dello stimolo di discussione da una terna di documenti, proseguendo con la trattazione e la discussione, l'esposizione dell'esperienza sui percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, l'approfondimento sulle attività relative a "Cittadinanza e Costituzione", finendo con la discussione degli esiti delle prove scritte, per una durata complessiva di circa 50 minuti.

L'Assessore ha aggiunto che per la scelta dello stimolo di discussione e la trattazione dell'argomento, la Commissione dedica un'apposita sezione alla preparazione del colloquio e per garantire trasparenza e pari opportunità a tutti gli studenti predispone per ogni classe un numero di buste pari al numero di candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare la scelta anche all'ultimo studente che affronta il colloquio.

Chantal Certan ha precisato che il Presidente della Commissione garantisce la riservatezza del materiale contenuto nelle buste, che i candidati all'inizio del colloquio avranno a disposizione vari spunti per l'avvio della discussione e che il sorteggio avverrà tra argomenti non consultabili prima dal candidato, che si troverà in una condizione non nota, al fine di dimostrare di saper attivare nuove competenze.

La Consigliera Daria Pulz (ADU VdA), nella replica, ha evidenziato l'importanza di agevolare il lavoro dei dirigenti, dei docenti e degli allievi che potranno essere più tranquilli nella preparazione al colloquio dell'esame di Stato, che servirà effettivamente ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale di ogni studente.

 MM

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Comunicato n° 243 del 17 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata su eventuali mancate entrate della Regione

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 17 aprile 2019, i gruppi Stella Alpina, Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine hanno chiesto chiarimenti a proposito delle eventuali mancate entrate dirette e indirette della Regione dal 2012 al 2018 nel caso in cui la Casa da gioco di Saint-Vincent non avesse potuto esercitare la propria attività.

Prima di discutere l'iniziativa, i Consiglieri Stefano Aggravi (Lega VdA) e Roberto Cognetta (Mouv') hanno richiamato l'articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio e, ravvisato che l'argomento non è connotato né da urgenza né da attualità politica, hanno chiesto il giudizio dell'Aula per mantenere il punto all'ordine del giorno. Il Presidente dell'Assemblea ha specificato che la Presidenza del Consiglio ha iscritto questa iniziativa avendo ravvisato l'attualità politica, visto che il tema è stato oggetto di diverse notizie in questi giorni.

Il Capogruppo di SA ha quindi illustrato l'iniziativa, sostenendo l'importanza di avere contezza del peso che tale azienda ha avuto e ha relativamente alle entrate regionali degli ultimi anni, constatato che la Casinò de la Vallée Spa è da sempre un'importante società pubblica sia sotto l'aspetto occupazionale che per tutta l'economia valdostana.

L'Assessore al bilancio, nella risposta, ha riferito che, dal 2012 al 2018, le imposte incassate dalla Regione ammontano a oltre 68 milioni euro, mentre il totale delle decadi è stato di oltre 44 milioni di euro, per un totale complessivo di 113 milioni di euro di entrate nel bilancio regionale.

Il Capogruppo della Stella Alpina ha replicato che il dato è importante: viene certificato con questa risposta, ha detto Marquis, che il Casinò non è un buco nero, non preleva dalle tasche dei valdostani, ma dà soldi alla Regione che sono stati e sono utili per alimentare il bilancio e dare risposte agli allevatori, alle imprese, alla sanità, alle scuole. Per il Capogruppo Marquis, è fondamentale avere una visione organica e corretta della Casa da gioco, senza limitarsi alle analisi dei costi aziendali ma valutando anche la redditività della società per l'azionista.

SC

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Comunicato n° 244 del 17 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sulla nuova funivia Aosta-Pila

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta del 17 aprile 2019, ha voluto sapere quali azioni siano state poste in essere per la realizzazione della nuova funivia Aosta-Pila, compresa l'allocazione delle relative coperture finanziarie nel bilancio regionale.

Il Consigliere Stefano Aggravi, nell'illustrazione, ha evidenziato che recentemente è stato presentato agli operatori del settore uno studio di fattibilità relativo ad una nuova funivia, che dovrebbe partire dall'arrivo della telecabina di Aosta fino alla Platta di Grivon con due stazioni intermedie.

L'Assessore ai trasporti ha spiegato che la Giunta, in via generale, sta incontrando i rappresentanti delle località di montagna in vista dell'elaborazione di strategie condivise. Riguardo alle azioni concrete sul progetto Aosta-Pila, l'Assessore Bertschy ha ricordato che con l'approvazione del DEFR 2019-2021 sono stati dati gli indirizzi per portare avanti i piani e gli investimenti strategici di alcune stazioni sciistiche, tra le quali Pila. L'Assessore ha quindi riferito che nella riunione del 4 aprile scorso, il Presidente della Pila Spa ha esposto un progetto noto all'Amministrazione regionale e inserito nel piano strategico come da legge 20 del 2008 con un costo stimato di 28 milioni di euro. Per Luigi Bertschy la riunione è stata una buona occasione per confrontarsi con gli operatori della località e capire la validità e l'interesse del progetto. Nel concreto, ha aggiunto, stiamo lavorando alla proroga tecnica al 2023 dei due impianti che il progetto che si intende a sviluppare andrà a sostituire.

Il Consigliere della Lega VdA Aggravi ha apprezzato la risposta formale sulla copertura di bilancio e ha auspicato che la finanziabilità tramite legge 20/2008 non avvenga già utilizzando fondi derivanti dalla quotazione in borsa della CVA: per Aggravi, si stanno spendendo un po' troppo e un po' ovunque le risorse della Compagnia. Ad avviso del Consigliere, sarebbe opportuno capire cosa si vuole fare e quando farlo, visto che le risorse sono ridotte all'osso e ci sono altri progetti di collegamento, quali anche quello di Courmayeur-La Thuile.

SC

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Comunicato n° 245 del 17 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sul nuovo collegamento intervallivo con Zermatt

Il nuovo collegamento intervallivo con Zermatt è stato l'argomento dell'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 17 aprile 2019 dal gruppo Mouv', che ha chiesto quali siano le azioni concrete messe in campo per la realizzazione di questa opera. Il Consigliere Elso Gerandin ha anche voluto sapere quali siano le risorse attualmente a disposizione nel bilancio regionale.

L'Assessore ai trasporti ha risposto che si sta costruendo un percorso per valutare correttamente il prosieguo di questo progetto per cui si sono svolti due incontri, prima di quello definitivo in cui le parti italiane e svizzere comunicheranno le rispettive posizioni.

Luigi Bertschy ha comunicato che il prossimo venerdì sarà costituito formalmente un gruppo di lavoro che consentirà anche a questo Consiglio di disporre di un documento dettagliato, completo, per le dovute valutazioni e analisi.

Il Consigliere Roberto Cognetta, nella replica, ha preso atto che si propongono progetti importanti per i quali, però, non c'è traccia di finanziamento. Per Cognetta, tenuto conto della situazione economica difficile, fa specie sentire promettere la realizzazione di certi interventi. Il Consigliere del Mouv' ha infine sostenuto che non è credibile che la Giunta regionale abbia trovato il pozzo di San Patrizio.

MM

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Comunicato n° 246 del 17 aprile 2019
Interrogazione sulla dotazione di indirizzi di posta elettronica istituzionale

Con un'interrogazione posta nella seduta del Consiglio del 17 aprile 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne ha voluto fare il punto sulla dotazione di indirizzi di posta elettronica istituzionale da parte degli amministratori comunali, atteso che, come evidenziato dalla Consigliera Chiara Minelli, parrebbe che soltanto alle cariche apicali vengano attribuiti indirizzi di posta elettronica "istituzionale".

La Consigliera ha quindi voluto sapere se siano state assunte determinazioni volte a sollecitare il CPEL perché inviti i singoli Comuni a dotare ogni amministratore di un indirizzo di posta elettronica istituzionale e rediga un elenco completo degli amministratori comunali della Regione, comprensivo dei loro indirizzi mail.

Il Presidente della Regione ha riferito che si tratta di una problematica che riguarda soltanto i Comuni che, come sancito dalla legge regionale n. 54/1998, sono gli Enti locali che rappresentano la propria comunità, curandone gli interessi e promuovendone lo sviluppo. Antonio Fosson ha rimarcato che per gli amministratori esiste un problema di privacy, oltre alla criticità legata al fatto che le comunicazioni mail hanno carattere di ufficialità e devono seguire un preciso protocollo che quindi rende difficoltosa la possibilità per tutti gli amministratori di disporre di un indirizzo di posta elettronica.

Il Presidente della Regione ha sottolineato che la problematica non è dovuta a scarsa sensibilità da parte del Governo regionale e, anzi, ha puntualizzato che è stata avviata un'interlocuzione con il CPEL.

La Consigliera Minelli si è detta sconcertata dalla risposta, affermando che la questione si può risolvere con il buon senso, in grado di superare anche i vincoli della privacy, atteso che già in alcuni Comuni anche i Consiglieri dispongono di mail istituzionale. Chiara Minelli ha ribadito l'importanza che l'Amministrazione regionale solleciti il CPEL ad ovviare a questo inconveniente. La Consigliera ha infine auspicato che l'interlocuzione intrapresa possa proseguire e avere un esito favorevole, in quanto la possibilità di una rapida comunicazione via mail fra i cittadini e amministratori regionali e comunali è opportuna per una proficua collaborazione.

MM

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Comunicato n° 247 del 17 aprile 2019
Interrogazione sulla fruizione del biglietto unico elettronico per il trasporto pubblico locale

La tempistica per la fruizione del biglietto unico elettronico per il trasporto pubblico locale: questo l'argomento dell'interrogazione posta dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta del Consiglio regionale del 17 aprile 2019.

Il Consigliere Luigi Vesan ha anche chiesto quali passi siano già stati compiuti nei confronti dei gestori dei differenti servizi per il raggiungimento dell'obiettivo.

L'Assessore ai trasporti, nella risposta, ha premesso che il tema fa parte della discussione sul Piano regionale dei trasporti e che l'efficienza dei sevizi passa anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie. Ha poi specificato che con la società costituita per gestire l'attuale bigliettazione integrata, la SIT Vallée, si sta lavorando per valutare sia il prodotto al quale riferirsi sia le modalità per definire una base contrattuale da inserire in gara per l'aggiudicazione del servizio di biglietto unico elettronico per il trasporto pubblico locale, che dovrà comprendere l'interoperabilità tra mezzi di trasporto attraverso un sistema open che si interfacci correttamente anche con il servizio ferroviario e il bike sharing, che includa abbonamenti per studenti e lavoratori, carte turistiche, elevata tecnologia attraverso l'utilizzo di smartcard, biglietti dematerializzati e biglietti cartacei con QR code. Sono state quindi analizzate altre realtà, ha evidenziato Luigi Bertschy, incontrando vari soggetti che si occupano di servizi di mobilità e bigliettazione elettronica in Piemonte e in Lombardia. L'Assessore ha osservato che il sistema dovrà essere integrato con il servizio ferroviario, ma questo sconta il problema del ricorso al TAR riguardante il futuro gestore della tratta ferroviaria e vi è quindi la necessità di capire quale.

Rispetto alla tempistica, l'Assessore ha spiegato che l'obiettivo è quello di completare una verifica di tipo amministrativo per l'aggiudicazione del servizio di bigliettazione unica e che ora si sta elaborando lo studio per affinare le specifiche tecniche e tecnologiche e le procedure amministrative che andranno messe in campo. L'intenzione della Giunta è di approvare nel breve una delibera che individui queste caratteristiche per incaricare la SIT in vista dell'individuazione del fornitore. Per Bertschy, bisognerà anche valutare se è opportuno riacquisire una piattaforma o aderire ad un service che aggiorni annualmente i sistemi con un prodotto che possa sempre stare sul mercato. L'obiettivo, ha concluso, è di avere entro la fine del 2020 il titolo di viaggio unificato.

Il Consigliere Luigi Vesan ha espresso insoddisfazione per la risposta, parlando di tempi vaghi e sconfortanti: la giustificazione del ricorso al TAR, che potrebbe modificare l'aggiudicatario del servizio di gestione della tratta ferroviaria, non sta in piedi perché se nel contratto è stata prevista l'adesione alla bigliettazione unica non cambia nulla che vinca uno o l'altro. Per Vesan è poi sconcertante che non si sia ancora deciso se aderire ad una piattaforma o aderire ad un service e VdA transport è tristemente lontana dal concetto di biglietto unificato. Pensavamo, ha concluso il Consigliere del M5S, che la Giunta, grazie anche al supporto dell'intero Consiglio, potesse muoversi con maggiore forza e con maggiore impegno, ma oggi dobbiamo prendere atto che dovremo aspettare fino al Natale del 2020 per circolare con un unico titolo di viaggio.

SC

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Comunicato n° 248 del 17 aprile 2019
Interrogazione sulla manutenzione negli ultimi cinque anni nella sede del Cral Cogne

Con un'interrogazione posta dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne, l'Assemblea valdostana, nella sua seduta del 17 aprile 2019, ha parlato della manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata negli ultimi cinque anni sullo stabile sede del Cral Cogne ad Aosta.

Il Consigliere Alberto Bertin ha infatti voluto conoscere nel dettaglio gli interventi realizzati e il relativo costo.

L'Assessore alle opere pubbliche ha ricordato che il palazzo, una volta adibito anche a sede di uffici regionali, è stato progressivamente dismesso per quanto riguarda gli uffici pubblici ed ultimamente risultano presenti solo le sedi di diverse associazioni e i negozi al piano terreno.

Stefano Borrello ha quindi precisato che gli oneri relativi alla manutenzione ordinaria all'interno dei locali non spettano alla proprietà, ma ai locatari; riguardo alla manutenzione straordinaria non è stata eseguita alcuna opera, tenuto anche conto dell'inserimento del bene nel Piano di alienazioni immobiliari nel 2016.

Quindi, ha affermato l'Assessore, negli ultimi cinque anni non sono state eseguite opere di carattere straordinario.

A completezza delle informazioni, Stefano Borrello ha voluto specificare che nel 2013, nell'ambito dell'abbattimento delle barriere architettoniche, è stata realizzata una piattaforma elevatrice con una spesa di 25 mila euro; in seguito a questo, era stato programmato, per circa 30 mila euro, il rientramento della bussola che però è stato sospeso alla luce delle ultime vicende.

Il Capogruppo di RC-AC si è detto perplesso del fatto che il solo intervento effettuato ha riguardato la realizzazione di un ascensore, spendendo soldi che peraltro non sono serviti ad eliminare le barriere architettoniche. Alberto Bertin ha espresso anche inquietudine perché lo stabile si sta ulteriormente deteriorando, ad esempio da tempo l'acqua sta filtrando dal tetto, non essendo stati eseguiti controlli e neppure interventi. Per questo, ha detto Bertin, è grave che non si sia intervenuti per il mantenimento dello stabile, indipendentemente da a chi spettasse l'esecuzione dei lavori. Per Bertin, l'Amministrazione regionale avrebbe dovuto fare gli opportuni sollecitazioni o interventi per evitare il deterioramento del bene con tutte le conseguenze che questo ha determinato.

MM

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Comunicato n° 249 del 17 aprile 2019
Interpellanza sull'eliminazione delle barriere architettoniche in spazi e edifici pubblici

 

La tematica dell'eliminazione delle barriere architettoniche in spazi ed edifici pubblici è tornata in discussione in Aula con un'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle nella seduta consiliare del 17 aprile 2019.

In particolare, la Consigliera Maria Luisa Russo, oltre a chiedere se sia stata redatta la mappa con l’elenco delle barriere architettoniche ancora presenti in ogni Comune, ha voluto sapere se sia stato definito il gruppo di lavoro che deve prendere in carico tale problematica e se ci siano già stati incontri volti a definire gli interventi da effettuare.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha risposto che non è ancora stata redatta una mappa con gli interventi da porre in essere in materia di barriere architettoniche: ha tuttavia specificato che sin dagli anni '90 e attualmente con la legge regionale 14 del 2008, diversi Enti pubblici hanno effettuato interventi di adeguamento volti a garantire l’accessibilità di edifici e luoghi aperti al pubblico e l’Amministrazione regionale sta continuando a finanziare la realizzazione degli interventi e a fornire consulenze per rendere realmente accessibili tutti gli spazi pubblici.

L'Assessore Baccega, visto che non è ancora stato costituito, si è impegnato a formare un gruppo di lavoro interassessorile che determini le linee guida regionali a supporto di un piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche che i Comuni dovranno adottare. Per Mauro Baccega sarà inoltre essenziale la collaborazione delle associazioni a tutela dei disabili. Compito del gruppo sarà quello di fare un'analisi del quadro normativo urbanistico, realizzare la mappatura delle criticità, definire gli indirizzi ed effettuare una valutazione economica dei vari interventi per individuare le fonti di finanziamento. Sulla base di questo impegno, l'Assessore conta, entro fine anno, di dare risposte su questa tematica.

L'Assessore, nel precisare che le difformità riguardano gli edifici datati perché quelli più recenti devono essere in regola con le norme in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, ha sostenuto che il problema va affrontato perché le barriere architettoniche costituiscono un enorme problema sociale che produce effetti negativi all'inclusione sociale dei cittadini disabili.

La Consigliera Russo si è detta insoddisfatta della risposta perché lascia aperta una ferita che era già aperta, in quanto la situazione è identica a quella di inizio Legislatura. Il tema delle barriere architettoniche, secondo Russo, è molto importante perché impedisce l'inclusione sociale delle persone con disabilità che non possono quindi usufruire di tutti i loro diritti. Per la Consigliera del M5S è importante fare una mappa, anche perché la conformazione geografica del territorio valdostano ben si presta ad avere barriere architettoniche, quindi anche per gli spazi aperti ci sono problemi di accessibilità. La Consigliera ha annunciato che continuerà a monitorare la questione.

SC

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Comunicato n° 250 del 17 aprile 2019
Interpellanza sulle criticità all'interno dell'UniVdA

 

La risoluzione delle criticità all'interno dell'Università della Valle d'Aosta è stata al centro di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 17 aprile 2019 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti, ricordata la situazione problematica dell'ateneo valdostano, in cui il Consiglio dell'Università, nonché 30 su 49 docenti e 50 su 54 dipendenti attraverso la sottoscrizione di un documento pubblico, hanno rappresentato inadempienze e comportamenti non corretti da parte del Rettore, ha chiesto al Presidente della Regione, in qualità di Presidente del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta, come abbia intenzione di affrontare questa grave criticità.

Il Presidente della Regione ha risposto che la situazione di tensione esisteva già da tempo ed è stata affrontata dal Consiglio dell'Università il 28 febbraio e successivamente, poiché il Rettore era assente, il 25 marzo, quando si è preso atto di un'insanabile rottura e dell'impossibilità di rapporti tra buona parte dei docenti e quasi tutto il personale amministrativo. Antonio Fosson ha ricordato che sono stati richiesti approfondimenti giuridici per affrontare correttamente la questione e ha formulato l'auspicio che il Consiglio dell'ateneo possa riunirsi all'inizio di maggio.

Il Presidente Fosson, specificando che la situazione è precipitata il 19 novembre e da lì sono subentrati i vari contrasti, si è detto stupito che il Rettore non si sia dimesso prendendo atto di questi contrasti e rendendo più facile il percorso, atteso che lo Statuto non prevede l'istituto della revoca, citato dalla Lega VdA quale soluzione. Per questo, ha concluso Fosson, i tempi non saranno brevi e il cammino sarà lungo, se si intraprenderà questo percorso.

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, ha sottolineato che, con la passata maggioranza, senza fare proclami, dati alla mano, si è lavorato a ciò che non funzionava nell'ateneo, mettendo il naso in questioni che evidentemente non dovevano essere toccate, a partire da nomine su chiamata che non potevano essere fatte e imponendo di indire procedure aperte, dove vince il migliore. Nicoletta Spelgatti ha affermato che il Rettore, con il proprio comportamento, si è messo di traverso, ha messo a repentaglio tutta la programmazione futura, tanto che si rischia di non riuscire ad incardinare i corsi per tempo. Il Consigliere della Lega VdA ha anche spiegato che l'anomalia della mancanza dell'istituto della revoca è facilmente superabile, soprattutto in un caso del genere, e ha sollecitato il Presidente della Regione ad avere il coraggio di fare quanto va fatto, senza temere un eventuale ricorso.

 MM

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Comunicato n° 251 del 17 aprile 2019
Interpellanza sulla selezione con chiamata pubblica di sei istruttori dei programmi di sviluppo

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 17 aprile 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sulla selezione con chiamata pubblica di sei istruttori dei programmi di sviluppo di categoria D presso enti pubblici, cofinanziata dal Fondo sociale europeo e dal Fondo europeo di sviluppo regionale.

Il Capogruppo di Lega VdA, tenuto conto della delicatezza e dell'importanza dell'incarico visto che la Valle d'Aosta rischia di perdere cospicui finanziamenti europei, ha chiesto quale sia, nel caso specifico, la normativa di riferimento utilizzata per l'assunzione di personale che si occupi dei fondi europei e se questa sia stata rispettata.

L'Assessore ai trasporti e affari europei ha specificato che la normativa di riferimento alla chiamata pubblica è la legge regionale n. 22/2010 in materia di comparto unico e il regolamento regionale conseguente. Per l'Assessore Bertschy, la normativa è stata rispettata appieno e gli operatori sono al lavoro da lunedì scorso con piena soddisfazione dei dirigenti.

L'Assessore ha poi ricordato che a dicembre 2018 il neo Governo si è trovato, tra le urgenze da affrontare, la gravissima situazione del Fondo sociale europeo e ha voluto rafforzare l'organico della Struttura regionale competente. La scelta, ha proseguito Bertschy, è stata quella di dare tempestiva risposta alla situazione perché il 2019 è un anno delicato e bisognerà trovare una soluzione entro fine anno a questa criticità. L'Assessore ha poi ringraziato i dirigenti e il personale per il lavoro che stanno realizzando e l'impegno messo in campo: è un lavoro per la comunità, ha detto, per non perdere fondi che vanno a beneficio della Valle d'Aosta. Con questa scelta è stata data una risposta immediata, seguiranno poi dei concorsi - che richiedono più tempo - così come ci sono state delle richieste di mobilità interna che sono andate a rafforzare le strutture che seguono i dossier europei.

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha sostenuto che la fretta non prescinde dal rispetto della legge. Secondo Manfrin, ci sono due elementi di criticità: il primo riguarda il criterio della competenza, che non si applica sulla base di chi è disoccupato da più tempo e di chi non ha reddito, come invece è stato fatto, sulla base peraltro di una selezione avvenuta tramite colloquio. Il secondo problema, per il Capogruppo, concerne il rispetto della legge, perché secondo la legge nazionale non si sarebbe dovuto fare una chiamata pubblica ma un concorso. Secondo Manfrin, la chiamata è illegittima, perché le amministrazioni possono effettuare le assunzioni su chiamata pubblica per le quali non è richiesto il titolo di studio superiore alla scuola dell'obbligo, mentre in questo caso si richiedeva la laurea. Questo è un problema da affrontare al più presto, ha concluso Manfrin, perché c'è una palese illegittimità nella chiamata pubblica, evidenziando che i mancati risultati di oggi sono il frutto del mancato lavoro di anni.

SC

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Comunicato n° 252 del 17 aprile 2019
Interpellanza sugli accessi in Pronto soccorso pediatrico con codice bianco

Gli accessi in Pronto soccorso pediatrico con codice bianco sono stati al centro di un'interpellanza del gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, trattata nella seduta consiliare del 17 aprile 2019.

La Consigliera Daria Pulz ha innanzitutto richiamato la normativa che, dal 1° marzo 2015, fissa a 25 euro il ticket per le prestazioni in Pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero, la cui condizione è classificata come “codice bianco”, prevedendo espressamente che paghino il ticket anche i minori di 14 anni. Ravvisata la mancanza di ambulatori di assistenza primaria ad accesso diretto a livello pediatrico con orario 8-20 e la mancanza di pediatri durante i festivi e le notti al di fuori del Pronto Soccorso, ha chiesto di conoscere i dati relativi all'accesso in Pronto soccorso pediatrico con codice bianco, i reali risparmi di spesa e gli intendimenti relativi alla modalità di reimpiego di queste risorse a favore dei minori.

L'Assessore alla sanità ha innanzitutto comunicato che l'Assessorato sta conducendo, in collaborazione con l'Azienda USL, opportune analisi e valutazioni per giungere a una proposta di deliberazione che, previo parere della Commissione consiliare, porterà, presumibilmente entro un mese, a una revisione complessiva delle disposizioni regionali ad oggi vigenti; revisione che si rende necessaria, da un lato, per meglio definire e rispondere alle indicazioni statali, anche a favore degli assistiti, e, dall'altro, per razionalizzare l’attività svolta e ridurre gli accessi inappropriati.

Mauro Baccega ha informato che gli accessi in Pronto soccorso pediatrico con codice bianco nel 2018 sono stati pari a 2.890 pazienti.

L'Assessore ha aggiunto che, secondo le disposizioni regionali vigenti, nel corso del 2018, i ticket attribuiti per codice bianco in dimissione dal Pronto soccorso pediatrico sono stati 2.203, per un ammontare riscosso da parte dell'USL di circa 55 mila euro.

Infine, Baccega ha affermato che le somme ad oggi riscosse rientrano nel budget generale del bilancio e ricondotte non solo ad azioni a favore di minori.

La Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha accolto favorevolmente l'iniziativa di procedere ad una revisione delle disposizioni in materia coinvolgendo anche la Commissione consiliare e ha suggerito di incrementare la formazione dei genitori, nell'ottica di raggiungere una maggiore consapevolezza sulla salute dei bambini nei primi anni di vita e, così, di evitare, nel limite del possibile, il ricorso al Pronto soccorso pediatrico. La Consigliera Pulz ha rilevato che, in questi tempi difficili, anche l'esborso di venticinque euro potrebbe indurre un genitore ad evitare la visita, mentre vanno certamente fermati quei furbetti che vogliono saltare le liste d'attesa. Nel caso in cui si debba mantenere il ticket, Daria Pulz ha poi proposto di farne scattare il pagamento dopo il terzo codice bianco e ha puntualizzato l'esigenza di potenziare nei fatti il sostegno alla genitorialità, a fronte di troppa retorica che sta investendo da più parte le famiglie.

MM

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Comunicato n° 253 del 17 aprile 2019
Interpellanza sul sostegno di cittadini in difficoltà

Il sostegno ai cittadini in difficoltà è stato l'argomento dell'interpellanza presentata dal gruppo Mouv' nella seduta consiliare del 17 aprile 2019.

Il Consigliere Roberto Cognetta, tenuto conto dei diversi casi di nuclei familiari o singoli cittadini che si trovano ad affrontare problemi di carattere economico tali da compromettere un'esistenza di livello dignitoso, ha voluto sapere se vi sia l'intenzione di far sviluppare un protocollo di collaborazione ufficiale tra le associazioni operanti nei diversi quartieri e i servizi sociali, al fine di dare risposte nel più breve tempo possibile;  qualora già esistessero dei protocolli, il Consigliere ha proposto di allargarli a tutte le associazioni che ne facciano richiesta.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha sostenuto che il tema della povertà è uno degli argomenti più delicati di cui l’Assessorato si occupa attraverso una serie di servizi, quali il bando per la gestione del dormitorio e della mensa pubblica, l’assistenza economica, il prestito sociale d’onore, la sperimentazione dell’emporio solidale “Quotidiamo”, la distribuzione dei pacchi alimentari, l’implementazione delle misure di contrasto alla povertà, il sostegno per l’inclusione attiva, il reddito di inclusione e il reddito di cittadinanza.

L'Assessore Baccega ha poi specificato che i servizi sociali territoriali e di sportello hanno collaborato fattivamente sia con gli operatori di altri servizi pubblici (per esempio, i centri per l’impiego), sia con tutto il Terzo settore e, in particolare, con il mondo del volontariato. Per l'Assessore la collaborazione tra soggetti pubblici e privati è infatti fondamentale. Baccega ha poi ricordato che a ottobre 2016 la Giunta ha approvato l’ultimo Protocollo operativo per l’erogazione delle misure di contrasto alla povertà: protocollo che va migliorato nel senso della tempestività e l'Assessore si è impegnato a metterci mano, proprio perché le difficoltà delle famiglie, in particolare negli anni della crisi, che ancora non è conclusa, sono aumentate in termini sia quantitativi sia qualitativi. Il Protocollo prevede "gruppi bisogni primari”, che sono istituiti in varie zone della Valle, compresi il Quartiere Cogne e il Quartiere Dora di Aosta, e sottogruppi di lavoro, che si propongono la promozione ed attuazione di una rete integrata di interventi e servizi. I gruppi di lavoro possono concordare come e cosa attivare per sostenere i cittadini in difficoltà.

È chiaro, ha aggiunto Baccega che l’intervento dei servizi sociali deve essere predisposto ed erogato secondo le normative vigenti, così come sono già previste, per i casi più gravi e che non possono aspettare la procedura normale, attivazioni d’urgenza di interventi di sostegno (per esempio, il pagamento di bollette per evitare la sospensione delle forniture di gas o elettricità).

È quindi intenzione dell'Assessorato, ha concluso Mauro Baccega, proseguire nella cura delle relazioni con le associazioni del territorio e rendere noto e far predisporre un protocollo operativo ulteriore per ottimizzare i tempi e controllare l'attività delle associazioni, incrementare il livello di visibilità e conoscenza dei percorsi per evitare di creare confusione negli utenti.   

Il Consigliere Cognetta, nella replica, ha evidenziato che la criticità esiste e va risolta: la tempestività deve essere massima in certi casi. Ha quindi sollecitato l'Assessore a realizzare quanto si è impegnato a fare e a modificare il protocollo in modo da dare risposte coerenti ai cittadini che hanno bisogno. Il problema grosso, ha detto il Consigliere del Mouv', è che non si è abituati a chiedere aiuto: bisogna superare questo problema anche attivando questi protocolli al più presto. 

SC

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Comunicato n° 254 del 17 aprile 2019
Interpellanza sulla promozione dell'utilizzo dei mezzi pubblici

Le misure per la promozione dell'utilizzo dei mezzi pubblici e della conseguente limitazione dell'uso di quelli privati sono state oggetto di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 17 aprile 2019 dal Movimento 5 Stelle.

Il Capogruppo ha innanzitutto riportato i dati aggiornati al 2016 di Eurostat, nei quali si evince che in Valle d'Aosta ogni cittadino ha in media oltre un'auto a testa: i veicoli sono 1.173 per mille abitanti (compresi anche quelli privi di patente), rappresentando un record assoluto in Europa su 300 regioni monitorate. Ha quindi chiesto all'Assessore quali rimedi intenda adottare per far sì che questo record venga ribaltato, facendoci diventare la regione europea col più basso numero di auto per abitanti, nonché quali misure si voglia adottare per promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici. Luciano Mossa ha sottolineato che, nella nostra regione, c'è un elevato traffico di mezzi di trasporto pubblici quasi vuoti e autovetture private con a bordo uno massimo due passeggeri.

L'Assessore ai trasporti ha precisato che il tema della mobilità privata è oggetto di valorizzazione nell'ambito del Piano regionale dei trasporti e ha ribadito che nella nostra regione è particolarmente difficile dare servizi puntuali ed efficienti su tutto il territorio; in ogni caso, ha affermato Luigi Bertschy, ciò può avvenire con l'ottimizzazione degli interventi già a bilancio, in particolare con il concatenamento del trasporto su gomma e del sistema ferroviario. In quest'ottica, l'Assessore ha parlato dell'importanza di darsi e applicare una strategia, anche per mezzo di piccoli interventi, riferendosi a titolo esemplificativo alle modifiche delle linee di percorrenza in base alle segnalazioni dei fruitori.

Per promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici, Bertschy ha osservato che, accanto ad azioni concrete, vanno coltivate le buone abitudini, soprattutto tra i giovani che troppo spesso concepiscono il trasporto pubblico esclusivamente legato agli studi; per ovviare a questa tendenza, l'Assessore ha confermato che si sta lavorando per realizzare in breve tempo un abbonamento regionale ai mezzi di trasporto. Inoltre, si vuole elaborare un piano relativo alla mobilità ciclistica.

Nella replica, il Consigliere Mossa ha osservato che non si tratta di un problema di mentalità ma di efficienza dei mezzi pubblici e ha sostenuto che il Piano dei trasporti così concepito è un paradosso e da solo non basta: Mossa ha riferito che solamente il 10% dell'energia pulita viene utilizzata all'interno del territorio valdostano, mentre il restante 90% viene venduto fuori Valle; si è quindi chiesto come possa fare la Valle d'Aosta a diventare una regione 100% carbon free. Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, il Piano potrebbe essere interessante, ma resterà su carta, se l'energia elettrica necessaria alla sua attuazione non sarà utilizzata all'interno della nostra regione ma sarà soltanto motivo di business.

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, giovedì 18 aprile, alle ore 9.00.

MM

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Comunicato n° 255 del 18 aprile 2019
Interpellanza sulla gestione amministrativa della Monterosa Spa

 

Nella seduta di ieri, mercoledì 17 aprile 2019, il gruppo Mouv' ha interpellato il Governo regionale per sapere se si intenda dare formali indicazioni alla Monterosa Spa in ordine alla correttezza della gestione amministrativa e all'attenta valutazione dei presupposti che portano a intraprendere iniziative nei confronti della giustizia amministrativa, facendo riferimento a ricorsi che negli ultimi anni hanno coinvolto la Società.

I Consiglieri del Mouv', in particolare, hanno richiamato la sentenza del Consiglio di Stato n. 2114/2019 con la quale è stato accolto il ricorso promosso da 21 cittadini contro la Regione nei confronti della società Monterosa Spa in merito alla querelle sulle condizioni economiche relative ai vari canoni di affitto terreni per la classificazione delle piste di discesa nel comprensorio sciistico nei comuni di Ayas e Gressoney-La-Trinité oltre che la sentenza sempre del Consiglio di Stato del 2018 che ha disposto l'annullamento dell'appalto dei lavori da 5,2 milioni di euro per la realizzazione del lago artificiale dell'Alpe Forca.

L'Assessore ai trasporti ha riferito che i costi per i ricorsi dell'Alpe-Forca sono riferiti a consulenze legali per un totale di 45 mila euro, mentre quelli per i ricorsi per l'annullamento del decreto di classificazione delle piste ammontano, sempre per spese legali, a 17 mila 680 euro. Riguardo alla vigilanza, ha aggiunto, le società hanno organi di controllo interno, che sono rappresentati dal collegio sindacale, affinché le società non producano danni al patrimonio, ma sicuramente la Giunta darà formali indicazioni affinché si ponga attenzione alla correttezza amministrativa.

Luigi Bertschy ha poi spiegato che darà indicazioni a Monterosa Spa in merito all'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che afferma che i decreti di classificazione delle piste sono soggetti all'obbligo di garantire la partecipazione al procedimento da parte di soggetti coinvolti: le strutture regionali e la Società hanno iniziato un confronto e l'Assessore parteciperà personalmente al prossimo incontro per verificare un percorso amministrativo adeguato con l'indicazione di rispettare quanto determinato dal Consiglio di Stato, compresa quella di vigilare affinché questo procedimento sia di guida anche per altre situazioni.

Riguardo alla mediazione con i proprietari interessati, Bertschy ha detto che la Società ha intrapreso un percorso e che in particolare ha proposto un valore del 20% più alto di quello tabellare di cui alle delibere della Regione. Su questo tema, ha proseguito l'Assessore, sono in corso valutazioni, sentito anche l'Amministratore della Società, perché ci sono norme datate e il Governo chiederà contezza di ogni passaggio e di come sono stati gestiti i rapporti con i proprietari.

In conclusione, Bertschy ha evidenziato come l'attuale Consiglio di amministrazione della Monterosa abbia ereditato una situazione molto pesante e deve essere riconosciuto che il bilancio della Società è tornato ad essere positivo.

Il Capogruppo del Mouv' ha replicato che grazie a questi contenziosi sono andati in fumo 70 mila euro. Riguardo al bilancio della Società, secondo Stefano Ferrero si tende a dimenticare che nel 2014 c'è stata una ricapitalizzazione e che fino al 2021 la Monterosa riceverà 700 mila euro all'anno dal bilancio della Regione. Pur non volendo criminalizzare nessuno, Ferrero ha detto che è troppo facile giocare con i soldi degli altri.

Il Consigliere Elso Gerandin ha aggiunto che questa sentenza estende le problematiche della Monterosa Spa anche ad altre realtà e si apre un fronte delicatissimo. Secondo il Consigliere di Mouv', le società che gestiscono gli impianti sciistici si stanno comportando in maniera diversa da una situazione all'altra e non si può lasciare l'applicazione di un decreto così importante alla bontà d'animo di un amministratore: si rischia, ha concluso Gerandin, di andare a caccia di guai seri.

SC

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Comunicato n° 256 del 18 aprile 2019
Interpellanza sulla realizzazione della nuova sede universitaria

Le problematiche riguardanti la realizzazione della nuova sede universitaria sono state al centro di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 18 aprile 2019 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

In particolare, il Consigliere Stefano Aggravi ha voluto sapere quale sia lo stato del cantiere e gli intendimenti del nuovo Governo in relazione alle criticità riscontrate in sede realizzativa ed alla dotazione finanziaria funzionale al progetto.

L'Assessore alle opere pubbliche, premesso che l'obiettivo più pressante è quello di concludere i lavori del cantiere oggi ancora aperto, anche in un'ottica di riqualificazione urbanistica della città, ha risposto che al momento lo stato di avanzamento del cantiere è di circa il 62% in termini di spesa sostenuta, che l'ultimo stato di avanzamento lavori stima di 20 milioni 600 mila euro netti (l'importo a base d'asta era di circa 34 milioni e le opere sono state aggiudicate per 30 milioni). Stefano Borrello ha riferito che, a seguito della perizia di variante, l'importo contrattuale aumenta a 32 milioni euro complessivi.

Riportando informazioni fornite dalla NUV, Stefano Borrello ha detto che sono state completate tutte le opere di demolizione e scavo, sono terminate le opere in calcestruzzo, la facciata est è pressoché completata, sono in fase di produzione le centine metalliche della facciata ovest; gli impianti risultano completati al 40%, l'area verde a nord è in gran parte realizzata, i parcheggi sono sostanzialmente ultimati, tranne gli aspetti di dettaglio.

Passando alle tempistiche, l'Assessore alle opere pubbliche ha ricordato che i lavori sono stati consegnati il 7 novembre 2014, prevedendone la fine per il 6 giugno 2018; ad oggi, sono stati prorogati al 18 giugno 2019: una data che non potrà essere rispettata, tanto che è già stata richiesta un'ulteriore proroga. Stefano Borrello ha aggiunto che, al momento, si è in attesa di una nuova perizia di variante per la realizzazione della facciata ovest, della quale ad oggi non si conoscono i dettagli tecnici e finanziari; la perizia, che deve essere ancora approvata dalla NUV in quanto società di scopo e unica committente, prevede la concessione di una proroga di almeno 12 mesi.

Per quanto attiene gli intendimenti dell'Amministrazione regionale, Borrello ha specificato che è necessario poter conoscere nel dettaglio questa perizia di variante, sia per sapere un'eventuale maggiore dotazione finanziaria e le problematiche che dalla stessa possono emergere. L'Assessore ha sottolineato che le valutazioni di merito e la legittimità degli atti attengono esclusivamente alla sfera decisionale di NUV, restando in capo alla Regione la sola autorizzazione all'utilizzo delle somme a disposizione.

L'Assessore alle opere pubbliche ha comunicato che al momento è in corso di esame da parte del responsabile unico del procedimento la bozza di relazione di perizia; quando si avrà a disposizione questo documento fondamentale, i tecnici dell'Assessorato, con il supporto dell'Avvocatura regionale, procederanno al suo attento esame, per le conseguenti determinazioni che l'Amministrazione assumerà, fatta salva la diposizione economica che però oggi non è possibile conoscere.

Stefano Borrello ha concluso ribadendo che l'elemento importante è capire il campo di manovra per l'autorizzazione alla perizia di variante e concentrarsi sul completamento di questo lotto; solo successivamente, si deciderà collegialmente sul futuro del polo.

Il Consigliere Aggravi, nella replica, evidenziato che questo cantiere rappresenta un biglietto da visita per la città oltre che una cerniera tra il centro storico e la periferia, ha concordato sull'opportunità di completare il primo lotto. Aggravi ha quindi proposto un'audizione in seconda e terza Commissione della governance di NUV, in quanto cuore pulsante del progetto, per essere aggiornati sullo stato dell'arte e porre le basi per programmare il futuro di un progetto per cui ha auspicato la concretizzazione.

 

MM

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Comunicato n° 257 del 18 aprile 2019
Rinviata la discussione sulla relazione della Commissione speciale su CVA

 

A fine seduta mattutina del 18 aprile 2019, il Consiglio Valle, con 18 voti a favore e 17 contrari, ha deciso il rinvio del punto riguardante la trattazione della relazione conclusiva della Commissione speciale CVA.

La maggioranza ha proposto all'Aula di rinviare il punto relativo alla Commissione CVA al prossimo Consiglio aggiungendo una mezza giornata di lavori e di affrontare subito la variazione al bilancio considerata di interesse prioritario.

La Capogruppo di AV, nel proporre il rinvio, ha detto che rimane una mezza giornata per affrontare l'ordine del giorno, tra cui la variazione di bilancio e la relazione della Commissione CVA: la maggioranza ritiene, ha sottolineato Patrizia Morelli, che la variazione sia una priorità perché va a svincolare cifre importanti che permettano all'Amministrazione regionale di garantire servizi e sostenere categorie economiche che necessitano di questi provvedimenti. Altrettanto importante è la questione CVA, ha concluso Morelli, che richiede dignità di discussione con un tempo congruo di trattazione in Aula.

Il Consigliere di Lega VdA Stefano Aggravi si è detto contrario a rinviare il punto relativo alla CVA: la Commissione ha velocizzato la relazione finale che non ha portato a un prodotto che permettesse di esprimere soluzioni. Per noi, ha aggiunto, c'era bisogno di rinviare la fine dei lavori della Commissione, ma oggi non si capisce perché si chieda il rinvio della discussione della relazione: forse perché in realtà non si è ancora deciso che cosa si voglia fare?

Anche il Capogruppo di Mouv' si è detto contrario al rinvio: nascondersi dietro a strategie non fa parte del nostro gruppo e oggi, ha evidenziato Stefano Ferrero, noi non stampelliamo nessuno.

La Consigliera Minelli ha rilevato una profonda contraddizione tra la fretta dei lavori della Commissione speciale per la quale era stata chiesta una proroga, non accolta dalla maggioranza nella conclusione dei propri lavori, e la richiesta di oggi di rinviare la discussione. Ha quindi chiesto di sospendere i lavori del Consiglio per arrivare ad approvare un documento che contenga precisi impegni e che rinvii la discussione e gli approfondimenti necessari non più all'interno della Commissione speciale ma alla seconda e alla quarta Commissione.

Il Vicecapogruppo dell'UV ha replicato che si tratta di una questione di priorità: in una giornata e mezza abbiamo trattato le interrogazioni e le interpellanze, ha detto Luca Bianchi, ora per questa maggioranza è una responsabilità discutere la variazione di bilancio perché immette risorse importanti in grado di dare risposte a diversi settori.

La Consigliera Daria Pulz ha spiegato che gli scenari possibili rispetto agli assetti societari non sono stati sufficientemente indagati nella Commissione speciale, ma oggi non si capisce la richiesta della maggioranza di un rinvio, se non che essa evidenzia ulteriormente l'incapacità di tenere il timone della barca che sembra stia affondando. Ha quindi annunciato il voto contrario al rinvio.

Per il Capogruppo di Stella Alpina la richiesta di rinvio non corrisponde a nessuna strategia politica, ma ad una valutazione che ha una duplice esigenza: la forte priorità di approvare la variazione di bilancio che contiene uno stanziamento di 26 milioni di euro per investimenti e per disciplinare gli sgravi dell'IRAP; l'importanza di CVA alla quale si vuole dedicare una giornata per non mortificare la discussione.

Il Vicecapogruppo del M5S si è detto perplesso perché la variazione di bilancio dal valore di 30 milioni di euro non risulta particolarmente prioritaria se non per sponsorizzare un'adeguata campagna elettorale, mentre la CVA è un punto importante perché si sta discutendo del futuro della più importante società partecipata dalla Regione, sulla quale gli importi in discussione valgono oltre 300 milioni e incideranno su almeno 10 anni di bilanci regionali.


SC

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Comunicato n° 258 del 18 aprile 2019
Illustrata la prima variazione di bilancio 2019-2021 e le disposizioni collegate

 

In apertura della seduta pomeridiana del 18 aprile 2017, il Consiglio Valle ha iniziato la trattazione dei disegni di legge che contengono il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2019-2021 e le sue disposizioni collegate.

La variazione di bilancio prevede una manovra complessiva di 32,9 milioni di euro sul 2019, di cui 22,9 milioni di maggiori entrate e 10 di riduzioni di spese; 13,5 milioni sul 2020 e 23,5 milioni sul 2021.

Come illustrato dal relatore del provvedimento, il Presidente della seconda Commissione, per quanto riguarda le entrate, gli incrementi derivanti dall'accordo del 16 novembre 2018 con il Ministero dell'economia sono di 10 milioni nel 2019 e 2020 e di 20 milioni annui dal 2021 al 2025. Il disegno di legge dispone, inoltre, un incremento delle entrate extratributarie pari complessivamente a 12,9 milioni per il 2019 e a 3,5 milioni annui a decorrere dal 2020.

Le maggiori entrate, come spiegato dal Presidente Pierluigi Marquis (SA), le maggiori entrate per i canoni di concessione di grandi derivazione d'acqua sono di 3 milioni di euro annui; il maggior introito per l'introduzione del canone concessorio per lo sfruttamento del complesso funiviario Sky Way è stimato in 3 milioni nel 2019 e 500 mila euro dal 2020; infine, le maggiori entrate a titolo di rimborso dall0 Stato per le spese sostenute dalla Regione sul Fondo per gli investimenti e l'occupazione ammontano a 6,9 milioni di euro per il 2019. Marquis ha poi sottolineato l'azione con la quale ci si prefigge di alleggerire il peso dell'imposizione tributaria che grava sulle imprese e sul lavoro tenuto conto dell'attuale situazione di stallo per l'economia.

Le nuove risorse, ha detto il Presidente della seconda Commissione, sono destinate interamente per finanziare spese di investimento. Nel 2019 sono stanziati 26,3 milioni di euro per spese in conto capitale, 3,1 milioni per spese di incremento di attività finanziarie (Fondi di rotazione per imprese artigiane, industriali e attività professionali) e 3,5 milioni per spese correnti, mentre nel 2020 e 2021, tutte le risorse disponibili sono state destinate a spese di investimento.

Pierluigi Marquis ha poi dettagliato le missioni e i programmi del bilancio sui quali sono concentrati principalmente i finanziamenti nel triennio 2019-2021: tutela della salute 33,8 milioni di euro; sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 6,1 milioni; istruzione e diritto allo studio 5,5 milioni; politiche giovanili, sport e tempo libero 5,2 milioni; relazione con le autonomie locali 5 milioni; sviluppo economico e competitività 4 milioni nel 2019; agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 2,6 milioni nel 2019.

Il Presidente Marquis ha poi presentato il nuovo testo predisposto dalla seconda Commissione sulle disposizioni collegate alla variazione di bilancio.

Fra le disposizioni previste, come riportato da Marquis, l'obbligo a carico dei concessionari di derivazioni d'acqua pubblica per uso idroelettrico, industriale e per scambio termico, a decorrere dal 1° gennaio 2020, di corrispondere una somma annua aggiuntiva al canone di concessione di importo pari al 2% del canone, da versare direttamente al Consorzio regionale pesca, al fine di adeguarsi al principio di derivazione europea del "chi inquina paga"; l'ampliamento degli scopi della Fondazione professionale turistica prevedendo in particolare che essa possa svolgere attività di ricerca; la valorizzazione delle produzioni artigianali tipiche e tradizionali che rischiano di scomparire ammettendo a finanziamento anche le attività di vendita di tali manufatti; la gestione più efficace delle risorse disponibili sui fondi di rotazione istituiti presso Finaosta Spa nell'ambito degli interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali; la proroga dal 30 aprile al 31 maggio 2019 del termine per l'adesione, da parte del Comune di Aosta e delle Unités des Communes valdôtaines, alla sperimentazione dei voucher da erogare alle famiglie i cui figli risultino iscritti ai nidi di infanzia; la modifica alle disposizioni in materia di riordino fondiario al fine di superare le criticità applicative per la concreta realizzazione dei riordini; l'introduzione della possibilità che a indire bandi concorso per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica possano essere, oltre al Comune territorialmente competente, il Comune capofila per ambiti sovracomunali o l'ARER per l'ambito regionale.

SC

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Comunicato n° 259 del 18 aprile 2019
Dibattito sulla prima variazione di bilancio 2019-2021

Nella seduta del 18 aprile 2019, dopo l'illustrazione dei due disegni di legge che contengono il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2019-2021 e le sue disposizioni collegate, si è aperta la discussione generale, in cui sono stati affrontati anche tre ordini del giorno depositati in Aula.

Approvati due ordini del giorno

Il primo ordine del giorno è stato approvato con 18 voti a favore (Lega VdA, Mouv', M5S, RC-AC, ADU-VdA e Consigliere Restano) e 17 contrari (AV, UV, SA, GM); il testo, presentato dai gruppi Lega VdA e Mouv' e illustrato dal Consigliere Roberto Cognetta (Mouv'), chiede al Governo regionale di dare indicazioni a Finaosta Spa affinché non rinnovi il mandato agli attuali componenti del Consiglio di amministrazione della Monterosa Spa. Il Presidente della Regione aveva annunciato il voto contrario perché a breve si valuterà la situazione tenendo conto di tutte le osservazioni formulate; per Antonio Fosson, non è questa l'occasione per assumere una decisione del genere.

Il secondo ordine del giorno, presentato dai gruppi AV, SA, Misto e UV, è stato approvato con 20 voti a favore e 14 astensioni. Illustrata dal Consigliere Alessandro Nogara (AV), l'iniziativa impegna la Giunta e l'Assessore a reperire, in fase di assestamento, i fondi necessari a sostenere gli investimenti sul territorio attraverso risorse da destinare ai consorzi di miglioramento fondiario. L'Assessore all'agricoltura, condivisa l'importanza dei consorzi, ha ricordato l'impegno di chiudere i 21 riordini e di aumentare le spese di gestione, Laurent Viérin ha quindi confermato l'intenzione di procedere nell'assestamento di bilancio ad un piano triennale dal 2020 per avere risorse da spendere.

È stato invece respinto, con 22 astensioni e 13 voti a favore, l'ordine del giorno, depositato da Lega VdA e Mouv' e illustrato dal Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA), che intendeva impegnare la Giunta a presentare alla Commissione consiliare competente gli indirizzi dati alla società COUP Srl in merito alla conduzione della valutazione costi/benefici per la realizzazione del complesso unico ospedaliero al fine di capire le logiche sottese alla ripartizione delle risorse indicate nella variazione di bilancio e a dare corso quanto prima alle procedure di definizione del programma pluriennale e annuale di attività della Società. L'Assessore alla sanità ne aveva chiesto il ritiro perché l'iter è già stato avviato in base agli indirizzi fissati dalla legge, secondo cui la COUP deve elaborare una relazione, e ha confermato la propria disponibilità a presentare i risultati di questo documento in Commissione, presumibilmente a fine luglio.

Il dibattito

Il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) si è soffermato sulle maggiori entrate per i canoni derivanti da concessioni di grande derivazione d'acqua, ricordando di aver presentato un emendamento in sede di approvazione del bilancio a fine dello scorso esercizio per innalzare i canoni per il ripristino del bon de chauffage; a questo proposito, Aggravi ha rilevato che oggi invece questo innalzamento finisce nel calderone, non è prevista una destinazione precisa. Riguardo al canone che viene applicato alla società Skyway, il Consigliere ha riferito di aver cercato, senza successo, di comprendere la ratio su cui si basano queste cifre e di essere perplesso sulla retroattività: a suo avviso, è un segnale inopportuno. Il Consigliere ha infine affermato di non condividere l'atteggiamento di cambiare le carte in corso d'opera per fare cassa, anche perché Skyway è una società in cui si è molto investito e necessita di altri investimenti, mentre si è detto favorevole ad altri aspetti del disegno di legge, ad esempio la realizzazione della scuola di Pont-Saint-Martin.

Il Vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle ha espresso perplessità per l'utilizzo del principio "chi inquina paga" per giustificare un sostegno economico al Consorzio pesca. Per Luigi Vesan, si tratta di una marchetta elettorale ai pescatori per un'attività del tutto lecita ma solo hobbistica, che ha ben poco a che fare con la tutela ambientale. Vesan ha anche parlato del prelievo attuato nelle scorse Legislature a carico dei sovra canoni idrici che avrebbero dovuto essere destinati agli Enti locali ed essere espressamente utilizzati a tutela dei servizi idrici integrati; invece sono stati utilizzati dall'Amministrazione regionale per una nuova generosa elargizione fatta, come al solito, con i soldi degli altri.

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha dichiarato che la variazione di bilancio rispetta i termini della gestione pubblica e dà la possibilità alla maggioranza di avere risorse certe da mettere in gioco. A questo proposito, Gerandin ha tenuto a sottolineare che si è partiti da una finanziaria che aveva basi certe e risorse certe: la precedente maggioranza ha quindi lasciato in eredità qualcosa di concreto per questa variazione, che peraltro avrebbe potuto approdare in Aula ancora prima di oggi. E questo, per Gerandin, va detto senza polemica, perché si tratta di una presa d'atto. Il Consigliere ha quindi sottolineato che si riconoscono circa 80 milioni di euro di saldi di mobilità sanitaria passiva interregionale, che però non rappresentano una novità e si è detto preoccupato perché evidentemente c'è qualcosa che non funziona all'interno dell'Amministrazione regionale, e occorre fare un momento di riflessione. Gerandin ha accolto favorevolmente la destinazione di risorse ad alcuni ambiti, come l'agricoltura, che necessitano di una boccata d'ossigeno. Tuttavia, ha anche rilevato che altri settori in difficoltà non sono stati presi in considerazione e ha auspicato che possano essere oggetto di valutazione in un eventuale assestamento, riferendosi in particolare agli impianti a fune e ai fondi di rotazione.

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha incentrato il suo intervento sull'ordine del giorno riguardante la Monterosa Spa: a questa provocazione politica, ha detto il Consigliere, rispondo in maniera tecnica seguendo principi che ritengo di correttezza e coerenza riguardo al mio percorso all'interno del Consiglio regionale oltre che di rispetto delle norme e di altri atti approvati in Aula per la salvaguardia delle piccole stazioni, ma anche della giustizia e della legalità. Richiamando il suo intervento del 7 marzo in Consiglio sul tema della petizione popolare per il mantenimento dell'impianto di Antagnod, Restano ha evidenziato quanto emerso da sopralluoghi da lui eseguiti sulle piste da sci portando esempi concreti riguardanti la scarsa attenzione rivolta ad alcune piste. Avendo verificato la situazione sul campo e pensando che alcune scelte del management abbiano inciso sui risultati finanziari attuali e futuri, il Consigliere ha confermato la sua valutazione critica rispetto al management della Monterosa. Restano ha quindi sostenuto che il suo agire è votato alla coerenza e alla correttezza rispetto a quanto normato dal Consiglio quando ha deciso di accorpare la gestione delle stazioni sciistiche al fine di valorizzare quelle piccole: secondo Restano, invece, la governance della Società non è andata in questa direzione. Ecco perché il Consigliere Restano non giudica positivamente l'operato dell'attuale governance, anche se ha riportato il bilancio in positivo. Sul tema della legalità e della giustizia, per il Consigliere ci sono state sentenze di condanna rispetto alla gestione della Monterosa: quest'agire è indicativo di un modo di comportarsi, che non è corretto nei confronti di una popolazione di montagna, che ha investito in attività turistiche e commerciali per vivere su quel territorio. Ha anche ricordato un parere legale riferito a delle assunzioni stabili che a suo dire si deve rispettare. Oggi, queste motivazioni portano il Consigliere Restano a votare a favore dell'ordine del giorno che chiede di non rinnovare l'attuale Consiglio di amministrazione: non si tratta di un giudizio politico sulla maggioranza, ha concluso, ma del rispetto di un suo percorso e di una coerenza che ha sempre portato avanti e senza pregiudizi nei confronti delle persone. Ha infine evidenziato che la maggioranza a breve si riunirà per determinazioni in merito alla questione ed è certo che il confronto sarà serio, concreto e produttivo.

Il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine ha riferito che il Consorzio regionale pesca necessita di finanziamenti per potenziare i lavori di ricerca e soprattutto per la salvaguardia e il recupero di quelle specie autoctone in via di estinzione e che si cerca di reintrodurre in quei torrenti ad alto valore naturalistico. Alessandro Nogara ha sottolineato che si tratta di attività molto utili per la tutela ambientale e, più in generale, ha auspicato una maggiore collaborazione per far fronte a problematiche di cui tutti si è a conoscenza.

Il Capogruppo di Mouv' intervenendo sulla società Monterosa ha ribadito che non si vuole mettere alla gogna nessuno, ma emerge un sistema Monterosa che non funziona. Per Stefano Ferrero vi sono problematiche relative alla legalità nelle assunzioni e negli affidamenti di servizi. Ha poi sostenuto che il bilancio è in attivo perché la Regione ha cacciato un sacco di soldi. Secondo Ferrero, il sistema va riformato, innanzitutto smettendo di designare politici alla guida delle società partecipate: i Sindaci facciano i Sindaci e i politici facciano i politici, ha detto il Capogruppo del Mouv', per evitare di creare dei buchi nelle società partecipate. Secondo Ferrero occorre fare un passo indietro e guardare a risorse manageriali per una gestione diversa: è una questione non solo di opportunità ma di legalità, perché si vogliono evitare gli stessi problemi a livello contabile e giudiziario che si sono manifestati in altri ambiti. Si è detto stufo che la Valle d'Aosta vada sempre sui giornali nazionali per questioni che possono essere tranquillamente evitate con una politica un po' più avveduta: la Valle d'Aosta, ha concluso, si merita di più.

Il Consigliere Alberto Bertin (RC-AC) ha evidenziato come i due disegni di legge siano strettamente legati al bilancio del dicembre 2018, nato in un momento particolare, tanto da essere il frutto di ben due maggioranze. Per Bertin, la parte più significativa della variazione riguarda il recepimento dell'accordo tra Stato e Regione, con la rinuncia da parte di quest'ultima di tutti i contenziosi. Peraltro, il Capogruppo di RC-AC ha definito la variazione non particolarmente significativa, in quanto si limita a tamponare alcune delle tante situazioni d'emergenza senza fornire una visione e un indirizzo generale di intervento. Giudizio negativo anche sulla riduzione a pioggia dell'Irap, senza criteri qualitativi e per questo estremamente debole. Bertin ha aggiunto che la norma di attuazione sulla manovrabilità fiscale prevede molte più possibilità, invece questo è un intervento minimo e criticabile, perché è evidente che non si sa dove si voglia andare. Ha infine rilevato una lacuna a suo avviso molto grave sugli aspetti della green economy, sulla transizione energetica e sui servizi alla persona.

L'Assessore alle finanze ha replicato affermando che la variazione voleva dare risposte ai valdostani, compatibilmente con le risorse limitate, all'insegna della serietà, nel rispetto degli impegni assunti col DEFR, a vantaggio del lavoro e del territorio, in tutte le sue declinazioni. espresso dispiacere che tutto questo lavoro venga messo in discussione da questioni formali e aspetti che esulano da tutti i tentativi di migliorare, di venire incontro ai cittadini. Per Renzo Testolin, la diminuzione della pressione fiscale dimostra attenzione alle aziende, che garantiscono il tessuto lavorativo; in questo senso, l'Assessore ha sottolineato che si è voluto creare strumenti facilmente utilizzabili per trarre benefici senza problemi amministrativi che ne compromettano la validità; in effetti, questa agevolazione ha un'applicazione semplice e sicura, non sarà mai messa in discussione e non andrà sul de minimis. Testolin ha quindi evidenziato il rispetto per gli Enti locali, con la destinazione di risorse atte agli investimenti; tutte misure, queste, che non sono assistenziali, ma sono iniziative per venire incontro alle esigenze del territorio. Ha quindi parlato degli interventi sulla sanità, dell'attenzione all'agricoltura, al lavoro, con riferimento alle artigiane e industriali nonché ai liberi professionisti. Per l'Assessore alle finanze sono state compiute scelte opportune e propedeutiche a creare i presupposti al rilancio ad esempio degli impianti di risalita e al potenziamento turistico, con l'inserimento della nostra regione nel circuito dei musei piemontesi e lombardi. Renzo Testolin ha concluso ribadendo soddisfazione per questa variazione, che destina il 90% delle risorse ad investimenti che si tradurranno in sicuri risultati sul territorio.

Il Consigliere del Mouv' Roberto Cognetta si è soffermato sulla Skyway, evidenziando che si tolgono 3 milioni di euro ad una Società e non si sa in virtù di cosa, visto che i vertici di Finaosta in Commissione hanno detto che stanno ancora studiando la questione. Il Consigliere ha poi chiesto se sia legittimo accantonare dei fondi senza il supporto di una legge. Ha quindi annunciato il voto di astensione perché ritiene che gran parte del lavoro su questa variazione al bilancio sia frutto del Governo precedente tranne alcune questioni assurde come Skyway o finanziamenti a leggi che non esistono.

Il Consigliere dell'UV Augusto Rollandin ha fatto due precisazioni: la prima sul pagamento della mobilità sanitaria passiva che prevedeva che ci fosse un accordo tra le Regioni a Statuto speciale per la ripartizione di una somma a disposizione e che non è mai stato raggiunto; la seconda sul fattore SIOPE, che è stato devastante perché la Regione aveva una quota di partecipazione al risanamento della finanza pubblica che era esagerata rispetto alle potenzialità della Valle e quindi si era trovata una compensazione per non mortificarla. Sugli accordi con lo Stato, Rollandin ha evidenziato che la Regione ha ottenuto il pareggio di bilancio un anno prima, il che ha permesso di utilizzare i fondi a disposizione che prima non si potevano usare. Grazie al pareggio di bilancio e ai fondi ottenuti (500 milioni di euro), ha concluso il Consigliere, si sono potuti raggiungere obiettivi importanti.

SC-MM

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Comunicato n° 260 del 18 aprile 2019
Approvata la prima variazione di bilancio 2019-2021 e le sue disposizioni collegate

Nella seduta del 18 aprile 2019, il Consiglio Valle, con 18 voti a favore (AV, UV, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, Mouv', M5S, RC-AC, ADU-VdA), ha approvato i due disegni di legge che contengono il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2019-2021 e le sue disposizioni collegate.

La variazione di bilancio prevede una manovra complessiva di 32,9 milioni di euro sul 2019, di cui 22,9 milioni di maggiori entrate e 10 di riduzioni di spese; 13,5 milioni sul 2020 e 23,5 milioni sul 2021.

Il Presidente della Regione, in sede di dichiarazione di voto, ha preso la parola per ringraziare per il lavoro svolto e ha osservato che non si poteva fare tutto, ma un'indicazione è stata data in molti settori. Antonio Fosson ha detto che si sta lavorando per il futuro, con una progettualità di ampio respiro. Inoltre, nelle disposizioni collegate sono state inserite modifiche che riorganizzano in modo coerente gli interventi. Questa variazione non risponde a tutte le gravi criticità della Regione, ha concluso il Presidente, ma ci proveremo, con l'auspicio di avere maggiori risorse.

Il Consiglio ha altresì preso atto di cinque relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta inerenti a: rendiconto generale e bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2017; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate dal 1° gennaio 2017 al 25 giugno 2018 e tecniche di quantificazione degli oneri; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari; controllo sulla legittimità della gestione della Società di Servizi Valle d'Aosta Spa per il periodo 2013-2017, con specifico riferimento ai contratti di servizio stipulati con la Regione; gestione del Servizio sanitario della Regione, esercizio 2017.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente da martedì 7 a giovedì 9 maggio 2019.

SC

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