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Riunione del Consiglio regionale del 3 e 4 aprile 2019

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Comunicato n° 186 del 27 marzo 2019
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 3 e giovedì 4 aprile 2019, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 58 oggetti, tra cui 10 interrogazioni, 25 interpellanze, 14 mozioni e 4 risoluzioni.

Il Presidente dell'Assemblea relazionerà poi sull'intesa di cooperazione interparlamentare tra il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, il Parlamento della Federazione Wallonie-Bruxelles e il Parlamento della Repubblica e Cantone del Jura.

Per quanto attiene alle interrogazioni, una è stata depositata congiuntamente dai gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle in merito ad uno studio propedeutico per la riclassificazione della linea ferroviaria Aosta - Pré-Saint-Didier.

Tre sono state poste dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguardano: stato di attuazione dell'istruttoria pubblica per l'individuazione di un soggetto del terzo settore per la co-progettazione e gestione di interventi nei confronti di persone con disabilità presso la casa domotica di Saint-Marcel; utilizzo degli ecografi nelle varie strutture sanitarie dell'Azienda USL; approvazione delle linee guida per il servizio di gestione della Cittadella dei Giovani per il periodo 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2021.

Due sono le interrogazioni del gruppo Mouv': la prima chiede notizie della tempistica per l'ultimazione dei lavori di realizzazione della Nuova Università della Valle d'Aosta, la seconda dell'avvio del procedimento di cancellazione dall'Albo regionale dei Segretari della Valle d'Aosta degli Enti locali.

Il Movimento 5 Stelle ha proposto un'interrogazione sull'analisi della situazione occupazionale in Valle d'Aosta.

Le restanti tre interrogazioni sono a firma del gruppo RC-AC: totale apertura al pubblico del Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans; importi dei ticket sanitari riscossi dall'Azienda USL negli anni 2017-2018; interventi per l'aggiornamento del sito del Forte di Bard.

In merito alle interpellanze, i gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle ne hanno presentate congiuntamente due: realizzazione nel corso del 2019 dei lavori finanziati nell'ambito del Contratto di programma fra Ministero dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e intendimenti per sopperire alle gravi carenze derivanti dalla chiusura degli ambulatori psichiatrici.

Con l'altra interpellanza congiunta, il M5S e la Lega VdA trattano della destinazione urbanistica dell'area F8 del Comune di Aosta.

Il gruppo ADU-VdA ha firmato due interpellanze: misure per contenere i finanziamenti per i lavori di ristrutturazione dell'aeroporto di Aosta e rinnovamento delle modalità organizzative e gestionali della manifestazione "Les Mots - Festival della parola in Valle d'Aosta".

La Lega VdA illustrerà nove interpellanze: applicazione delle norme per la determinazione dei canoni di affitto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; procedure per il reclutamento di personale docente presso l'Università della Valle d'Aosta; segnalazioni di disservizi inerenti il servizio di trasporti disabili; tempistica e modalità di ridefinizione della disciplina in materia di illuminazione esterna; rinnovo e sviluppo della Convenzione tra Regione, Politecnico di Torino e Università della Valle d'Aosta inerente il polo di servizi formativi, ricerca scientifica e innovazione tecnologica di Verrès; azioni intraprese per debellare il focolaio di legionellosi nella Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta; interventi per la risoluzione delle gravi criticità all'interno dell'Università della Valle d'Aosta; problematiche inerenti i lavori e la gestione del Convitto regionale Federico Chabod di Aosta; esposizione di pannelli nella Biblioteca regionale di Aosta riguardanti iniziative politiche.

Le dieci interpellanze a firma del gruppo Mouv' riguardano: emanazione di norme per le installazioni private all'interno di beni culturali regionali; attivazione da parte dell'Ateneo valdostano di una procedura valutativa per un posto di professore universitario di ruolo associato per profilo "Storia contemporanea"; presentazione di un progetto di legge per la gestione dei servizi socio-assistenziali; notizie in merito ad alcuni mobili e arredi di pregio di proprietà dell'Associazione Forte di Bard; indizione di concorsi per la copertura di posti vacanti da caporeparto e caposquadra dei Vigili del fuoco; messa in sicurezza della Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta e della palazzina uffici dell'aeroporto; interventi per consentire ai proprietari di immobili situati in zona E agricola di accedere ai benefici per la prima casa; servizio di trasporto d'urgenza; promozione di percorsi formativi per il conseguimento della qualifica di Operatore socio sanitario (OSS); modifiche al regolamento regionale n. 1/2013 sulle modalità per l'assunzione del personale dell'Amministrazione regionale.

La restante interpellanza è firmata dal gruppo RC-AC per conoscere la destinazione della palestra di Regione La Rochère ad Aosta.

All'ordine del giorno figurano poi quattro mozioni, la cui discussione è stata rinviata dalla scorsa riunione consiliare. Di queste, due sono congiunte: una è dei gruppi ADU-VdA, M5S e Mouv' per la modifica della legge regionale n. 25/2010 riguardante la pubblicazione degli atti della Regione; l'altra è a firma dei gruppi Lega VdA e Mouv' sul saldo attivo e passivo della mobilità sanitaria interregionale di spettanza della Regione. Le alte due saranno illustrate dal M5S: impegno per l'attuazione del nuovo piano per la gestione delle liste d'attesa; miglioramento degli spazi attigui al canile regionale e la divulgazione dell'attività svolta dall'AVaPA (Association valdôtaine protection animaux).

Delle altre dieci mozioni, cinque sono congiunte: una è a firma dei gruppi Lega VdA e Mouv' per la promozione, dal 2020, di iniziative per celebrare il "Rare disease day", la giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare; due sono di Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle: elaborazione di una proposta di Piano Clima-Valle d'Aosta Energia 2040 e riorganizzazione degli uffici del Difensore civico a seguito delle nuove funzioni attribuitegli quale Garante per l'infanzia e l'adolescenza; una è di Lega VdA, Mouv' e ADU-VdA per il conferimento di incarico alla Struttura regionale di Audit interno per verificare se sia stato leso il principio di leale collaborazione nei confronti delle Autorità giudiziarie; una è dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', ADU-VdA e M5S sulla proroga del termine di ultimazione dei lavori della Commissione speciale CVA.

Il gruppo ADU-VdA ha depositato una mozione volta alla realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica sulla struttura dello stabile di Palazzo Cogne di Aosta.

Un'altra mozione è della Lega VdA per impegnare il Presidente della Regione a svolgere i necessari approfondimenti per ottenere i documenti ufficiali relativi all'identificazione delle spoglie dell'Onorevole Corrado Gex.

Le restanti tre mozioni sono state depositate dal M5S: definizione delle modalità per la pubblicazione su appositi siti dei dati ambientali; sollecitazione dei Sindaci dei Comuni valdostani affinché identifichino gli ambiti di impiego dei soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza; ampliamento delle agevolazioni fiscali per l'acquisto di autovetture elettriche a favore di soggetti diversamente abili.

Infine, saranno trattate quattro risoluzioni, tutte rinviate dalla scorsa adunanza consiliare: la prima è stata depositata dai gruppi di maggioranza UV, ALPE, SA, Misto e UVP per invitare la Commissione consiliare competente ad affrontare un dibattito sul prezzo del latte prodotto nella regione con le categorie interessate; la seconda è di Lega VdA e Mouv' per impegnare il Governo regionale per un incontro con le categorie interessate nella competente Commissione consiliare per la tutela del settore lattiero-caseario e dell'allevamento; la terza è stata sottoscritta da tutti i gruppi consiliari per esprimere l'impegno del Governo regionale ad attivarsi con lo Stato per il pieno rispetto della volontà referendaria espressa dai Vigili del fuoco valdostani; la quarta è a firma dei gruppi Lega VdA, RC-AC, Mouv', M5S e ADU-VdA per impegnare il Governo regionale ad attivarsi per garantire ai pazienti minori affetti da diabete mellito la fornitura degli adeguati sistemi di monitoraggio per migliorarne la qualità della vita.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 197 del 1° aprile 2019
Iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocato in sessione ordinaria mercoledì 3 e giovedì 4 aprile 2019, è stato integrato da ulteriori quattro punti.

L'Assemblea sarà infatti chiamata ad accettare le dimissioni rassegnate dal Consigliere Augusto Rollandin dalla carica di Vicepresidente del Consiglio e a procedere alla sua sostituzione.

Sono state poi iscritte due interrogazioni a risposta immediata: la prima, presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, riguarda un eventuale conferimento di incarichi di primo livello a personale dirigente prossimo al collocamento in quiescenza; la seconda, depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, chiede notizie in merito all'adozione di eventuali atti prodromici alla costituzione di parte civile della Regione nel "processo corruzione VdA".

Infine, il Consiglio tratterà il programma di dismissioni di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure Sarl, ai sensi della legge regionale n. 10/2004.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 62 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

SC

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Comunicato n° 200 del 3 aprile 2019
Une minute de silence et l'hommage de l'Assemblée à Cesare Dujany

La réunion du Conseil de la Vallée, convoqué aujourd'hui, mercredi 3, et demain, jeudi 4 avril 2019, s'est ouverte avec une minute de silence en l'honneur de Cesare Dujany, décédé le 31 mars dernier à l'âge de 99 ans.

Pour le Président de l'Assemblée législative, la Vallée d'Aoste perd avec lui l'un des pères de l'autonomie moderne, avec qui nous aurions souhaité partager le 70e anniversaire du premier Conseil de la Vallée élu le 24 avril 1949. César avait en effet été élu Conseiller régional lors de la première Législature du Conseil qui avait débuté le 21 mai 1949. Il a été confirmé pendant sept Législatures, jusqu'en 1979 quand il est entré au Parlement italien, d'abord à la Chambre des députés et ensuite au Sénat, qu'il quittera en 1996. César, a dit le Président Emily Rini, a été un homme des Institutions dont la lucidité de pensée et la capacité de projeter ont fait de lui un grand homme politique au service de la Vallée d'Aoste qu'il aimait de tout son cœur.

Pour le Vice-Chef de groupe de l'Union Valdôtaine rendre hommage à César Dujany signifie saluer l'action de l'un des protagonistes de la Vallée d'Aoste, qu'il a voulu vivre dans tous ses aspects différents jusqu'à la fin de ses jours, en conservant un esprit curieux, dynamique et, le cas échéant, critique. 

Le groupe Lega Vallée, par les Conseillers Stefano Aggravi et Diego Lucianaz, a exprimé un remerciement à César Dujany, pour son soutien à la langue française et son engagement pour sauvegarder la propriété des eaux et en rappelant sa Présidence de la Région, brève mais marquante: on lui doit la loi sur la répartition fiscale en 1971 et celle sur le "vert agricole" dont les prévisions de la Communauté européenne auraient condamné la perte de l'agriculture valdôtaine.

La Conseillère Daria Pulz (ADU-VdA) a rappelé sa grande envie de discuter de l'actualité culturelle, sociale et politique, de son attention envers les jeunes. La Conseillère Pulz a remarqué que Cesare Dujany était préoccupé pour une politique locale et nationale sans oxygène, incapable de s'ouvrir à des horizons amples, au moins européens. En rencontrant César Dujany, une fois par semaine en tant que Président de l'Institut d'histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d'Aoste dont elle a été la Directrice, la Conseillère Pulz avait la sensation de se trouver face à un livre ouvert d'histoire valdôtaine, d'avoir la chance de se confronter avec l'un de ses protagonistes du dix-neuvième siècle.

Le groupe UVP, par son Chef de Groupe, Jean-Claude Daudry, a rappelé son parcours politique et ses conseils qui sont pour les autonomistes d'aujourd'hui un phare à suivre, en évoquant aussi l'homme simple et humble, qui aimait sa famille d'un amour inconditionné, voué au soin du territoire et à l'agriculture en particulier, à la musique et aux jeunes auxquels il disait: "ricordatevi di camminare sotto le ali dell'amicizia".

I Consiglieri di RC-AC Alberto Bertin e Chiara Minelli hanno osservato che, nonostante i suoi quasi 100 anni, la sua morte ha colto la comunità valdostana di sorpresa: era diventato un punto di riferimento, e proprio per questo si è pensato che avrebbe potuto accompagnarci per sempre. Del Senatore Dujany, Bertin ha ricordato l'autorevolezza, oltre alla sua grande esperienza, la straordinaria lucidità nell'analizzate il passato, il presente e nel guardare al futuro, ma anche l'umanità e la simpatia che lo hanno sempre contraddistinto. Les Conseillers ont souligné un engagement de toute une vie pour la liberté et l'autonomie de notre Vallée.

Il Consigliere Pierluigi Marquis (Stella Alpina) ha parlato di un uomo semplice che si è affacciato alla politica attiva col passo del montanaro, senza cercare scorciatoie, ha ricoperto tutti i ruoli istituzionali senza mai perdere umiltà. Cesare Dujany, ha detto Marquis, merita tutto il nostro rispetto e la nostra profonda stima per la sua profonda personalità e lo straordinario percorso politico, compiuto sempre con conoscenza e competenza.

La Conseillère Patrizia Morelli (ALPE) a affirmé qu'il était suffisant de serrer sa main ferme pour se rendre compte avec qui on avait à faire; il était suffisant d'échanger quelques propos avec lui pour comprendre la finesse de jugement, la lucidité, la profondeur de la pensée, la capacité d'arriver tout de suite au cœur des problèmes, tout en ayant une vision d'ensemble. Pour la Conseillère Morelli, Dujany était une figure exemplaire, digne du plus grand respect, qui allait au-delà des affinités politiques; lui, qui a été défenseur de la langue française et de la sauvegarde de l'autonomie, en tant qu'instrument pour l'autogouvernement responsable.

La Consigliera del M5S Manuela Nasso ha espresso le condoglianze del suo gruppo evidenziando che Cesare Dujany ha lasciato idee e valori di cui bisognerebbe far tesoro soprattutto in questo momento storico.

Secondo il Capogruppo di Mouv', Elso Gerandin, Cesare Dujany ha traguardato il nuovo millennio con il piglio del montanaro deciso e soprattutto con la schiena dritta, senza mai dimenticare la passione per la politica: usava sia il pugno di ferro che il guanto di velluto, era consapevole dei doveri e della deriva che sta prendendo la politica valdostana attuale.

Le Président de la Région a parlé de Cesare Dujany comme l'un des protagonistes à l'origine de la définition et de l'affirmation de l'autonomie valdôtaine et qui restera toujours l'un des grands témoins de l'histoire politique et institutionnelle de notre région. Le Président Antonio Fosson a évoqué son amour pour sa terre, pour sa langue française, pour le patois, pour la sauvegarde des traditions, mais aussi sa foi dans notre forme d'autogouvernement: un exemple à suivre pour chacun d'entre nous, un véritable chevalier de l'autonomie.

 SC-MM

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Comunicato n° 201 del 3 aprile 2019
Comunicazioni del Presidente della Regione

Il Presidente della Regione, nelle sue comunicazioni all'Aula del 3 aprile 2019, in relazione alla questione della richiesta dei Vigili del fuoco valdostani di tornare alla componente statale, confermando l'intenzione del Governo regionale di venire incontro alla posizione espressa in occasione del recente referendum, ha annunciato che, il prossimo martedì 9 aprile, a Roma, presso gli uffici del Viminale, è in programma un primo incontro tecnico tra gli uffici centrali e i tecnici regionali. Fosson ha aggiunto che il Sottosegretario Candiani ha anticipato la propria disponibilità ad un successivo incontro politico, da svolgersi entro la fine di aprile.

Il Presidente della Regione ha quindi affermato che lunedì 1° aprile scorso sono stati trasmessi al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza del Consiglio, Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie e all'Ufficio di Gabinetto del Ministro dell'interno, i provvedimenti giudiziari del decreto legislativo pervenuti nella mattinata del 1° aprile relativi al Consigliere Augusto Rollandin.

Antonio Fosson ha aggiunto che si sta affrontando un momento di grave difficoltà politica ed economica, di crisi occupazionale e sociale; si tratta di una crisi culturale, di identità e valori della nostra popolazione. Per Fosson, la nostra Regione ha bisogno di stabilità e di un'azione amministrativa responsabile. Per questo, ha detto Fosson, la Giunta regionale, che ha al suo interno una grande sintonia e grande capacità di confronto, nonostante alcune posizioni ideologicamente differenti, unitamente alla maggioranza, continuerà a lavorare per risolvere i problemi della Valle d 'Aosta.

Sempre nelle sue comunicazioni, il Presidente della Regione ha ricordato la figura di Corrado Hérin, prematuramente scomparso nell'incidente aereo della scorsa domenica, 31 marzo, a Torgnon, esprimendo, anche a nome del Governo regionale e dell’Assemblea, le più sentite condoglianze alla famiglia. 

Corrado Hérin, Vigile del fuoco professionista del Corpo regionale della Valle d’Aosta, più volte campione del mondo di slittino su pista naturale e di downhill, è poi stato salutato negli interventi dai Consiglieri Albert Chatrian (ALPE), Luca Bianchi (UV), Elso Gerandin (Mouv') e Stefano Borrello (SA).

MM

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Comunicato n° 202 del 3 aprile 2019
Costituito il nuovo gruppo consiliare Alliance Valdôtaine

Nella seduta mattutina del 3 aprile 2019, la Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha comunicato la formalizzazione del nuovo gruppo Alliance Valdôtaine, annunciato nel corso dell'ultima adunanza consiliare, del quale fanno parte i Consiglieri di ALPE e di UVP, e di cui è Capogruppo la Consigliera Morelli e Vicecapogruppo il Consigliere Alessandro Nogara.

La neo Capogruppo di Alliance Valdôtaine ha parlato di un nuovo progetto evidenziando che è un gruppo aperto all'adesione degli altri gruppi autonomisti. Secondo la Consigliera, i passaggi vanno fatti in modo ordinato e progressivo: ha quindi sottolineato che i Consiglieri che ne fanno parte si mettono a disposizione del progetto autonomista e con questo spirito continueranno a lavorare.

Il Vicecapogruppo dell'UV ha detto che la formalizzazione di questo gruppo aperto è stato preso in considerazione dall'Union Valdôtaine da molto tempo: se ne è discusso in tutte le sedi del movimento e sicuramente ci vuole un percorso ordinato per addivenire nel più breve tempo possibile ad una federazione delle forze autonomiste che possa tracciare un percorso chiaro e rispettoso dei tempi di tutti. Il Consigliere Luca Bianchi ha concluso che entro l'autunno si dovrà arrivare ad un congresso facendo tornare all'interno dei movimenti la politica.

Il Capogruppo di Stella Alpina ha apprezzato che sia stato dato seguito all'annuncio di costituzione del nuovo gruppo: è un passaggio importante, ha detto il Consigliere Marquis, che porta a cercare di sintetizzare le posizioni, di unire e di lavorare per consolidare un progetto autonomista che è nato a dicembre a cui la SA ha aderito in modo convinto. Ha quindi affermato che il suo movimento si confronterà con le sezioni territoriali, dando il suo contributo e cercando di portare avanti in modo positivo il percorso politico. Ha infine auspicato che altre forze politiche che hanno nel DNA l'autonomia possano intraprendere un dialogo costruttivo.

Le Conseiller de Alliance Valdôtaine, Jean-Claude Daudry a remercié les Conseillers de l'UV et de SA pour leurs déclarations en rapport à la formation du nouveau groupe AV: il est évident que cela permet d'éclaircir dans cette salle que ce n'était pas une provocation, mais c'est l'expression d'un travail que l'on veut porter de l'avant ensemble pour conclure le processus politique de refondation autonomiste que tous les Valdôtains autonomistes souhaitent depuis longtemps pour l'avenir de la Région. 

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha apprezzato che, dopo undici mesi dall'inizio della Legislatura, si chiariscano le posizioni ideologiche all'interno del Consiglio, emerge così una rifondazione dell'area autonomista di centro-sinistra, con un nuovo gruppo che semplifica il quadro politico. Il Consigliere Restano ha voluto significare il percorso della sua formazione Area civica-Pour Notre Vallée che fin dall'inizio non ha partecipato all'alleanza politica dei 15 Consiglieri che oggi provano a costituire una Federazione autonomista alleandosi con il PD, così come si legge sugli articoli di stampa, per i prossimi appuntamenti elettorali. Restano ha sostenuto che AC-PNV si colloca in un'area di centro/centro-destra. Ha poi ribadito il sostegno al Presidente Fosson e si è detto contento che si torni a parlare di politica.

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi si è detto contento di una razionalizzazione del quadro politico, a beneficio di una chiarezza che non era evidente. Per il Consigliere, oggi c'era un'atmosfera di défaillance nel foyer del Consiglio e si è chiesto se questa mattina la maggioranza fosse in 18 o in 15, visto che mancavano tre elementi alla riunione di maggioranza. Ha quindi espresso solidarietà al Presidente della Regione perché al di sotto del suo apice si sta muovendo di tutto e ha una missione molto complessa, soprattutto se a certe riunioni non è presente.

Anche la Presidente del Consiglio Valle ha preso la parola nel dibattito per dire che in un momento di confusione, nella semplificazione c'è un messaggio positivo. La Presidente Rini ha chiarito la sua posizione evidenziando che sta lavorando insieme a un gruppo di persone ad un progetto che sarà presentato venerdì 12 aprile: da lì ci sarà una componente politica che sarà delegata a parlare con le altre forze politiche per trovare dei punti di incontro.

Il Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan ha lamentato il fatto che si sia sviluppato un dibattito sulla formazione di due sezioni della maggioranza - gli unionisti di sinistra e gli unionisti di destra solo in funzione delle elezioni europee - perché questo poco importa a questo Consiglio. Ha quindi confidato che si possa proseguire con i lavori dell'Aula.

Il Capogruppo di RC-AC non si è detto stupito se non nella tempistica nella costituzione di questo gruppo, in quanto già in passato vi erano stati dei tentativi che erano stati bloccati: secondo Bertin, ALPE aveva obiettivi e prospettive diversi dal "réunir-réussir" dell'UVP. Per il Consigliere oggi si registra un cambiamento di direzione e non si può che prenderne atto a malincuore.

Per il Consigliere del Mouv' Elso Gerandin si è assistito a un mini-congresso in Aula: se con questi interventi si voleva fare chiarezza, ha affermato, il valdostano è ancora più confuso. Per Gerandin, se è lecito questo percorso, il messaggio chiarissimo che esce è che oggi la maggioranza è di 7+6+2, ossia 15, mentre i Presidenti della Regione e del Consiglio e il Consigliere segretario erano ospiti sgraditi in una riunione di maggioranza. Se avete i numeri governate, ha detto Gerandin, altrimenti si vada tutti a casa.

La Consigliera della Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha ironicamente augurato buon lavoro al nuovo gruppo e, sempre con tono ironico, ha detto che con queste grandi novità, il futuro dei valdostani cambierà completamente e sicuramente e ci saranno prospettive diverse in questi continui cambi di casacca e di simboli di partito.

Per l'Assessore ai trasporti, interpretare le riunioni degli altri è scorretto e lo è ancor di più farlo pubblicamente, screditando le massime figure istituzionali, ossia il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio. Con i Presidenti Rini e Fosson, ha detto l'Assessore Bertschy, c'è collaborazione politico-amministrativa e unità di intenti, ma appartenendo a gruppi politici diversi è assolutamente normale che possano esserci momenti di confronto differenti e se il Consigliere Gerandin vuole creare un caso che non esiste è libero di farlo. Secondo Luigi Bertschy, la maggioranza, pur con numeri limitati, dibatte e continua a lavorare.

Il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine, Alessandro Nogara, si è detto allibito dagli interventi di alcuni gruppi e ha ricordato che sin dalla sua nascita l'Union Valdôtaine Progressiste ha sempre avuto un obiettivo: riunire e portare avanti un discorso costruttivo. Per Nogara non si capisce il motivo che ha spinto alcuni Consiglieri, tra i quali Gerandin, a esternare preoccupazione sul percorso del nuovo movimento.

I lavori sono sospesi e riprenderanno oggi alle ore 15.00.

SC

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Comunicato n° 203 del 3 aprile 2019
Il Consigliere Joël Farcoz eletto Vicepresidente del Consiglio Valle

 

Nella seduta pomeridiana del 3 aprile 2019, il Consiglio Valle, dopo aver accettato le dimissioni del Consigliere Augusto Rollandin (UV) dalla carica di Vicepresidente dell'Assemblea, rassegnate il 29 marzo scorso a seguito della sentenza di condanna di primo grado emessa il 28 marzo, ha proceduto alla votazione del neo Vicepresidente.

È stato eletto il Consigliere dell'Union Valdôtaine Joël Farcoz, con 18 schede a favore (6 sono state le nulle, 4 le bianche, 2 voti sono andati al Consigliere Daudry, 3 al Consigliere Rollandin, 1 al Consigliere Barocco e 1 alla Consigliera Russo).

Il dibattito consiliare

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle ha parlato di un Governo dello scandalo, delegittimato ad assumere decisioni capitali per le sorti della Valle d'Aosta. Luciano Mossa ha rinnovato l'invito a stare in piedi sino al momento dell'entrata in vigore della nuova legge elettorale, dopodiché si proceda con dimissioni immediate e ritorno alle urne. Il Consigliere Mossa ha affermato che non basta tentare di salvare la faccia affermando di volersi costituire parte civile, pur sapendo che in appello questo non è possibile, mentre poi, nei fatti, si conta sui voti di un condannato per spostare l'ago della bilancia dalla propria parte. Per Mossa, la maggioranza si sta assumendo la grossa responsabilità di lasciar votare su una questione tanto delicata come il futuro di CVA il Consigliere Rollandin, pur consapevoli della sua condanna e della sua imminente sostituzione, e i valdostani devono essere consci di questa situazione. Infine, Mossa ha dichiarato che l'unico suo orgoglio nell'aver partecipato a questa Legislatura è quello di aver assistito al tramonto dell'impero di Augusto Rollandin.

Il Consigliere Augusto Rollandin (UV) ha evidenziato il proprio diritto, data la sentenza di primo grado, di poter dimostrare la realtà dei fatti come non è stata vista, ricordando di aver rassegnato le dimissioni dalla Vicepresidenza dell'Assemblea in senso di rispetto nei confronti dell'Aula. Rollandin ha sottolineato di aver sostenuto il Governo che ha portato avanti un programma da lui condiviso e ha espresso l'intenzione di continuare a lavorare, al di fuori, nell'interesse generale della Valle d'Aosta, come ha sempre fatto.

Il Consigliere Roberto Luboz (Lega VdA) ha affermato l'urgenza di uscire dal brutto periodo che da troppo tempo sta caratterizzando la Regione, riscoprendo i valori essenziali dell'onestà e della verità. Luboz ha espresso l'esigenza di riflettere sull'intero sistema Valle d'Aosta e sulla sua organizzazione da lui definita feudale, con la dispersione di fiumi di soldi pubblici, progressivamente diminuiti e poi cessati. Oggi, ha continuato il Consigliere Luboz, la casa di tutti i valdostani, in cui si progetta il futuro della regione, è intaccata nel profondo, date le vicende giudiziarie che investono l'esponente con maggiore esperienza politica e la sua area di appartenenza; per questo, occorre intervenire con fermezza.

Il Capogruppo del Mouv' ha sostenuto che per una parte dei valdostani con oggi finisce un incubo durato quarant'anni, nei quali le loro coscienze sono decadute, facendo trasformare il fiero valdostano in una sorta di elemosiniere. Adesso, ha affermato Stefano Ferrero, si procederà con la ricostruzione, il cui processo sarà lento, ma con la certezza che la classe politica attualmente al Governo non potrà dare un grande contributo, dopo anni trascorsi in una mera caccia al consenso. Il Consigliere Ferrero ha parlato di valdostani che hanno sempre patito questa condizione, che sono stati fuori dai club dei privilegiati, che si sono dissociati da comportamenti illeciti. Il Consigliere Ferrero ha sottolineato come l'interdizione ai pubblici uffici comminata a Rollandin sancisca la fine della sua carriera.

La Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA) ha ribadito il proprio pensiero garantista, ritenendo comunque fondamentale che la politica si occupi dell'etica pubblica, che i politici insieme ai cittadini lavorino al rinnovamento delle Istituzioni, respingendo clientelismi e affarismi. La Consigliera ha evocato il principio della separazione dei poteri e il rispetto delle Istituzioni, per poi constatare come la condanna di Rollandin non possa sorprendere né quei cittadini che ai politici chiedono favori e neppure quei politici che hanno cercato alleanze pericolose pur di mantenere il proprio posto, anziché avere il coraggio di andare a nuove elezioni. Si è quindi chiesta se tutti i peccati della classe politica potranno essere lavati con la punizione della persona "più cattiva" e se si continuerà a perdere tempo, a giocare con i numeri pur di scongiurare il ritorno alle urne. Per Daria Pulz, ad essere delegittimata è l'intera maggioranza, perché l'iceberg, oltre al vertice, ha una larga base, ancora ampiamente rappresentata fuori e dentro l'Aula.

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) ha affermato che la corruzione è la prevalenza dell'interesse privato su quello pubblico, la politica si occupa dell'interesse comune. La Consigliera si è soffermata sui principali costi della corruzione su una comunità: minore efficienza della spesa pubblica e maggiore distorsione delle regole di mercato, inefficienza complessiva del sistema socio-economico, impossibilità di recuperare il danno, monetario e non. Per contrastare il fenomeno della corruzione, la Consigliera Russo ha parlato di riorganizzazione della macchina amministrativa, del puntare su cultura e istruzione, del rinnovamento normativo. La Consigliera Russo ha proseguito rappresentando l'esigenza di costruire un humus per i giovani, che sia all'insegna della diffusione della cultura della legalità, del senso civico, della solidarietà sociale, concludendo poi l'intervento rimarcando come la nuova legge elettorale, sancendo la segretezza del voto, potrà essere uno strumento atto anche al contenimento del fenomeno della corruzione.

Il Consigliere Alberto Bertin (RC-AC), preso atto dell'autosospensione di Augusto Rollandin dall'Union Valdôtaine, ha rilevato la contraddizione della mancata autosospensione anche dalla carica di Consigliere: non parteciperà alla vita del movimento di appartenenza ma proseguirà la propria attività nella principale Assemblea regionale, messa ora in una condizione di imbarazzo. Bertin ha quindi voluto riportare l'attenzione non solo sulla sostituzione del Vicepresidente, ma sul ruolo che il Consigliere Rollandin continuerà a ricoprire nell'attesa della sua sospensione.

Per il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi, la Valle d'Aosta è come rimasta al suo Medio Evo, dove permane la logica del favore e la prassi di certe sovrastrutture politiche. I piccoli numeri, le tante risorse, la significativa prossimità hanno sedimentato la logica dell'aiuto, più o meno opaco. Per Aggravi, non bastano le condanne o le inchieste giudiziarie a cambiare un sistema se non cambiamo le menti e le mentalità di tutti.

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, ha ribadito che è fatto salvo il diritto di difendersi nelle sedi opportune, ma qui si fa un dibattito politico e oggi si è chiamati ad affrontare una questione molto grave. Ha quindi auspicato che il Consigliere Rollandin restituisca la dignità al Consiglio senza aspettare i tempi amministrativi e quindi ben conscio del fatto che la sua presenza e il suo voto sono viziati dalla sentenza del 28 marzo: lo ha quindi invitato a lasciare l'Aula al fine di permettere al Consiglio di esprimersi liberamente e togliere dall'imbarazzo la sua stessa maggioranza.

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha aggiunto che quando era Presidente della Regione aveva evidenziato come la gravità del sistema Valle d'Aosta fosse da individuare soprattutto nella mentalità dei valdostani che non hanno contezza delle infiltrazioni mafiose, che le trattano come inesistenti. Per il Consigliere, negli anni i valdostani si sono abituati a chiedere favori in cambio di voti, anestetizzando così un intero tessuto sociale e un'intera generazione di cittadini. Secondo Spelgatti, quando a inizio Legislatura la Lega ha detto "mai con questa Union Valdôtaine" era un valore di riconoscimento di quello che ha rappresentato originariamente l'UV, che è stata un faro per i leghisti, ma l'UV di oggi è diventata il simbolo di un'autonomia che non funziona e che, proprio per questo, viene messa in discussione.

La Consigliera di Rete Civica-Alliance Citoyenne Chiara Minelli si è chiesta con quale logica il Consigliere Rollandin si sia autosospeso dall'Union Valdôtaine, ma non abbia dato le proprie dimissioni dalla massima assise della Valle d'Aosta, quasi come se quest'ultima fosse meno importante del suo Mouvement. Ha chiesto inoltre se la maggioranza intenda avvalersi del voto determinante del Consigliere per importanti provvedimenti. Per la Consigliera Minelli, le elezioni invocate da tanti non sono sostenibili e per la maggioranza dei cittadini valdostani il fatto di andare a votare oggi non risolverebbe i problemi, forse sposterebbe voti, ma non si avrebbe nessuna garanzia di una maggioranza stabile che possa governare la Regione. Minelli ha quindi chiesto il completamento della riforma della legge elettorale: la politica, ha detto, deve occuparsi di questo argomento creando un meccanismo affinché non si ripeta la situazione 18 a 17. Ha quindi auspicato che il lavoro sia realizzato e ha annunciato il deposito di una risoluzione su questa tematica.

Il Capogruppo di Stella Alpina ha sostenuto che la pronuncia del Tribunale è pesante sia dal punto di vista personale che dal punto di vista politico. Il Consigliere Marquis, sotto il profilo umano, ha auspicato che il Consigliere Rollandin nei successivi gradi di giustizia possa chiarire la propria situazione; sotto il profilo politico, ha evidenziato che questi fatti incrementano la disaffezione dei cittadini, mettono in luce le difficoltà della democrazia e sono l'occasione per fare speculazioni politiche da parte di chi non è coinvolto. Per Pierluigi Marquis è di pessimo gusto cavalcare l'onda per portare a casa un risultato politico e denigrare una forza politica: per lui, la cultura della legalità deve orientare l'agire di ciascuno di noi nella vita quotidiana, ciascuno di noi può garantire solo per se stesso. Secondo lui, la ricostituzione non passa attraverso la mera sostituzione delle persone, ma attraverso un nuovo modello di Valle d'Aosta, facendo autocritica, raccogliendo le idee e avendo una nuova visione.

Il Consigliere Luigi Vesan (M5S) ha esortato l'Assemblea ad attivarsi immediatamente per elaborare una legge elettorale che garantisca governabilità e rappresentatività, così come peraltro prospettato al momento dell'approvazione della normativa vigente.

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine ha detto di essere consapevole che si è di fronte ad un epilogo che mortifica la principale istituzione valdostana, così come vi è la consapevolezza che per porvi rimedio siano necessari atti significativi e assunzioni di responsabilità personale che contribuiscano a sollevare l'Aula dall'imbarazzo. Per Patrizia Morelli, le dimissioni dalla carica di Vicepresidente del Consiglio e l'autosospensione dal suo movimento sono due fatti significativi, dopodiché la giustizia farà il suo corso e saranno applicate le norme. Siamo nell'Aula di un Consiglio, ha aggiunto Morelli, e quindi politicamente è necessario prendere le distanze da atteggiamenti corruttivi che minano la credibilità delle Istituzioni, e questo a prescindere dalle persone singole. La Capogruppo ha rilevato che con questa sentenza prende fine un periodo politico che è stato caratterizzato da un sistema arbitrario da cui il suo gruppo ha preso le distanze in tempi non sospetti: oggi, è in atto la ricostruzione di un'area politica che si rifaccia agli ideali autonomisti, e la diatriba destra-sinistra è secondaria, perché quando c'è bisogno di ricostruire bisogna "serrer les coudes" e trovare le mediazioni necessarie. Secondo Morelli, la rifondazione deve fondarsi su valori di legalità condivisi, su regole chiare, e lasciarsi alle spalle il passato: noi, ha detto, siamo chiamati a gettare le basi e, magari, anche a fare poi un passo indietro, per realizzare un nuovo percorso per la comunità valdostana. La Consigliera ha osservato che limitarsi alla critica può essere utile, ma non è sufficiente. Ha poi stigmatizzato certi attacchi al sistema lottizzatore da parte di chi nella prima parte di Legislatura li ha tranquillamente applicati. Il tiro al bersaglio, ha concluso, lascia il tempo che trova anche perché il bersaglio non scappa e affronta la discussione a viso aperto.

Il Consigliere dell'UV Giovanni Barocco ha ritenuto di sintetizzare il momento attuale, in Aula ma anche al di fuori, con la citazione evangelica "scagli la prima pietra chi è senza peccato". Ha quindi ricordato che si sono succeduti Presidenti e Assessori cui attribuisce buona fede, in quanto tutti possono sbagliare e probabilmente hanno sbagliato. Per il Consigliere Barocco, se la Valle d'Aosta ha raggiunto i risultati di questi anni lo si deve al lavoro corale del Consiglio regionale. Barocco ha poi affermato che gli esercizi di memoria servono e i cambiamenti passano attraverso le persone, gli atteggiamenti e gli atti. Ha suggerito di non parlare di epoche, ma di evoluzione. Il percorso autonomista e federalista, per Barocco, si può compiere insieme e ha sottolineato che l'Union Valdôtaine non ha mai temuto né il confronto interno né quello con gli elettori.

La Presidente del Consiglio ha ribadito che i cittadini si aspettano altre cose dall'Aula consiliare e dalla politica tutta. Emily Rini ha detto di aver vissuto personalmente questa pagina con profonda tristezza perché si è assistito all’odioso fenomeno dello sciacallaggio politico, con attacchi personali e villani che esulano dall'impegno politico e che fanno entrare tutti in un vortice dal quale non trae beneficio nessuno. Per la Presidente Rini è troppo facile parlare ora, bisognava semmai farlo in tempi non sospetti e nelle sedi opportune, cosa che lei ha fatto, puntualizzando inoltre che è umiliante sentire persone che rinnegano il proprio passato, sia dal punto di vista politico che personale. Come nel mondo ecclesiastico, ha sostenuto la Presidente, anche in politica vanno bene le prediche ma bisogna sempre fare molta attenzione da che pulpiti provengono. Secondo Emily Rini, oggi bisogna guardare avanti cercando di trovare un clima diverso, di lealtà e di collaborazione; bisogna parlare di progetti, portando i propri ideali e le proprie sensibilità, perché è questo il valore aggiunto della politica e della democrazia. Ha quindi espresso un augurio al prossimo Vicepresidente del Consiglio, certa che si prosegua con lo stesso spirito costruttivo, basato sulla forte valorizzazione dell’identità valdostana, e ha ringraziato il collega Rollandin - che avrà tutto il diritto di difendersi - per l'impegno profuso in questi mesi in seno all'Ufficio di Presidenza.

Le Conseiller Diego Lucianaz (Lega VdA) a souhaité que l'Union valdôtaine future, en laissant tomber le passé, puisse pencher ses activités sur la question identitaire et sur l'autonomie, en respectant les règles de la gestion du bien public.

Il Vicecapogruppo dell'UV ha osservato che le sentenze si applicano e le leggi pure: c'è stata una condanna in primo grado e c'è la legge Severino che norma in maniera chiara le varie situazioni. Per Luca Bianchi, oggi, si è voluto fare demagogia, con attacchi personali. Ha così voluto ricordare che dietro ogni sentenza ci sono delle persone, con le loro famiglie, e ha chiesto di mantenere un livello di dibattito rispettoso delle persone.  Secondo Bianchi, a livello nazionale, ce n'è per tutti e si potrebbe parlarne per ore, ma il mandato dei Consiglieri è quello di occuparsi e di risolvere i problemi dei valdostani. Si è augurato che il Consigliere Rollandin possa dimostrare la sua estraneità ai fatti. È chiaro, ha aggiunto Bianchi, che è più colpito un movimento politico piuttosto che un altro: l'UV è presente in Consiglio dal 1946, con un impegno importante di governo ed è quindi maggiormente esposta nelle responsabilità.

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha detto che si sarebbe aspettato autocritica su scelte politiche e amministrative assunte negli anni, quando si è distribuito piuttosto che far crescere, evocando l'accordo sottoscritto nel 2010 con lo Stato, ottenendo i 10 decimi e per anni la compensazione dell'IVA da importazione. Si è quindi rammaricato per gestioni a suo giudizio sbagliate su dossier quali la Casa da gioco, la CVA o gli accordi con lo Stato; si è detto dispiaciuto di non essere riuscito a far cambiare idea al Consigliere Rollandin, che amministrativamente ha sempre fatto in modo di non far crescere nulla al suo fianco per non essere adombrato. Ritenuto che in Consiglio non ci sia più nulla di buono da raccogliere e che dal vino acidulo non se ne possa ottenere uno pregiato, Gerandin ha ribadito che, dopo l'entrata in vigore della nuova legge elettorale a giugno, questa Legislatura non ha più senso di esistere.

SC-MM

 

 

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Comunicato n° 204 del 3 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sugli incarichi dirigenziali in Regione

 

Nella seduta del 3 aprile 2019, il gruppo Movimento 5 Stelle ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata per sapere se, tra gli incarichi dirigenziali di primo livello conferiti dalla Giunta regionale dal 1° aprile 2019, esistano posizioni assegnate a personale dirigente prossimo al collocamento in quiescenza.

Il Vicecapogruppo del M5S, nel presentare l'iniziativa, ha richiamato la circolare n. 6 del 2014 del Ministero per la semplificazione che evidenzia come siano comportamenti elusivi il conferire a soggetti prossimi alla pensione incarichi e cariche il cui mandato si svolga sostanzialmente in una fase successiva al collocamento in quiescenza.

Il Presidente della Regione, ricordato che l’Amministrazione regionale dovrà affrontare, nei prossimi mesi, un importante processo di revisione organizzativa in funzione della cessazione dal servizio di un consistente numero di unità di personale dirigente e non, ha riferito che, dalle ultime stime degli uffici del Dipartimento del personale ed organizzazione, i dirigenti che cesseranno dal servizio nei prossimi 12 mesi sono 14 di cui 4 apicali; di questi, solo 5 si sono - per il momento - avvalsi della facoltà prevista dalle intervenute disposizioni in materia previdenziale, la cosiddetta “quota 100”. Antonio Fosson ha confermato che l’Amministrazione regionale dovrà provvedere ad un’attenta programmazione delle assunzioni del personale dirigente e delle categorie.

Riguardo agli incarichi conferiti, il Presidente della Regione ha spiegato che la deliberazione della Giunta regionale n. 371/2019 prevede che questi abbiano decorrenza ordinaria dal 1° aprile fino al termine naturale della Legislatura; detti incarichi cessano, in ogni caso, al termine del mandato dell’organo che li ha conferiti o proposti e comunque non oltre il conseguimento del limite di età o dell’anzianità contributiva massima per il collocamento d’ufficio a riposo dell’interessato o del diverso termine a seguito della richiesta di collocamento a riposo. Fosson ha anche precisato che resta impregiudicata l’applicazione delle disposizioni previste dalla normativa regionale vigente e, segnatamente, il fatto che la durata dell’incarico può essere inferiore a tre anni se coincide con il conseguimento del limite di età o dell’anzianità contributiva massima per il collocamento d'ufficio a riposo dell'interessato; è peraltro fatta salva la facoltà del trattenimento in servizio oltre i limiti di età o di servizio posta in capo sia alla Regione sia alla persona interessata.

Il Presidente della Regione ha infine affermato che saranno attentamente monitorate le posizioni dei singoli dirigenti interessati, in ragione delle peculiarità di ciascuna, avuto riguardo delle esigenze organizzative e della necessaria condivisione con la persona interessata circa la durata dell’incarico, laddove la normativa vigente lasci spazi all’agire discrezionale della pubblica Amministrazione.

Il Consigliere Luigi Vesan, nella replica, ha auspicato per l'Amministrazione regionale un ricambio generazionale e una nuova visione di programmazione, confidando in una maggiore attenzione nella scelta delle figure dirigenziali anche avvalendosi di procedure concorsuali. 

MM

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Comunicato n° 205 del 3 aprile 2019
Interrogazione a risposta immediata sulla costituzione di parte civile della Regione

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta del 3 aprile 2019, ha voluto sapere se la Regione ha effettuato atti volti alla costituzione di parte civile nel "processo corruzione VdA" che ha portato alla sentenza di condanna di primo grado del Consigliere Rollandin.

Il Presidente della Regione ha premesso che la costituzione di parte civile ha come unica funzione di consentire l’azione civile nel processo penale per il risarcimento del danno conseguente al reato. Tale azione non è l’unica a disposizione del danneggiato, in questo caso l'Ente pubblico, in quanto può sempre essere esercitata un’azione civile autonoma in esito al procedimento penale.  Nel caso specifico, inoltre, il danno è suscettibile di ricadere anche nella giurisdizione della Corte dei Conti.

Per quanto riguarda il procedimento penale in questione, Antonio Fosson ha riferito che l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, fissata per il 19 novembre e poi rinviata a data successiva, è stato notificato il 30 luglio 2018. Fosson ha aggiunto che l’Avvocatura regionale, nelle sue funzioni di rappresentanza della persona offesa, aveva effettuato nell'agosto 2018 accesso al fascicolo delle indagini, dal quale non era emerso alcun danno patrimoniale, bensì eventualmente un danno all’immagine per cui l'Amministrazione, alla luce della recente condanna, si riserva di agire in sede civile.

Il Presidente della Regione ha confermato che le ragioni dell'Amministrazione sono tuttora suscettibili di essere pienamente tutelate.

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha replicato che, in questo caso, la costituzione di parte civile non sarà più possibile, invece sarebbe stata necessaria a tutela dell'immagine dell'Amministrazione regionale. A questa decisione il Consigliere Sammaritani ritiene che si possa dare unicamente una lettura politica: non ci si poteva costituire parte civile nei confronti del massimo esponente del partito più rappresentato. Sammaritani si è infine rammaricato della mancanza di coerenza dell'attuale Governo.

MM

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Comunicato n° 206 del 3 aprile 2019
Approvate due mozioni su pubblicazione atti della Regione e sostegno all'AVAPA

 

Nel corso della seduta di mercoledì 3 aprile 2019, il Consiglio Valle ha trattato tre mozioni, la cui discussione è stata rinviata dalla scorsa adunanza del 20 marzo.

La prima iniziativa, presentata congiuntamente da ADU-VdA, M5S e Mouv', è stata approvata all'unanimità così come emendata dalla maggioranza su proposta del Consigliere Giovanni Barocco (UV), e riguarda la modifica della legge regionale sulla pubblicazione degli atti della Regione. Il testo, così come illustrato dalla Consigliera Pulz, va nel senso di un bilanciamento tra principio di trasparenza e diritto di riservatezza e intende rimuovere quella tenda nera tra cittadini e politici che oscura la fiducia nelle Istituzioni: impegna il Governo regionale a presentare entro 30 giorni nella Commissione competente il risultato del lavoro svolto dai tecnici per addivenire ad un opportuno sistema applicativo al fine di adeguare le modalità di pubblicazione come previste dalla legge regionale n. 25 del 2010 già modificata dalla legge regionale 18/2018 per poter pubblicare sul sito istituzionale della Regione tutti gli atti nonché le deliberazioni della Giunta regionale di tutte le precedenti Legislature, depurati dai dati sensibili e personali in base alla normativa vigente in materia di privacy.

Con la mozione, illustrata dalla Consigliera Manuela Nasso, il Movimento 5 Stelle ha portato all'attenzione dell'Aula le iniziative a favore del rispetto e della protezione degli animali, in particolare quelle condotte dall'AVAPA, l'Association Valdôtaine pour la Protection des Animaux, che da trent'anni si occupa della gestione del canile/gattile regionale. Il testo, approvato all'unanimità, impegna l'Assessore competente a sostenere e divulgare il più possibile le iniziative che l'AVAPA organizza, anche attraverso i canali del Consiglio regionale, in un'ottica di sensibilizzazione della comunità, nonché a sollecitare la bonifica e il rifacimento delle aree di sgambamento dei cani attigua al canile per lo svolgimento delle attività quotidiane o, in alternativa, di dare in gestione al canile uno spazio di proprietà della Regione nel circondario di Aosta.

Impegnare il Presidente della Regione e la Giunta ad attuare ogni iniziativa ed intervento necessari a rendere efficace, il prima possibile, il piano per la gestione delle liste d'attesa in ambito sanitario: questo l'intento della mozione del Movimento 5 Stelle, respinta con 18 astensioni (UV, AV, SA e GM) e 17 voti a favore (Lega VdA, M5S, Mouv', RC-AC e ADU-VdA), ed illustrata dalla Consigliera del M5S Maria Luisa Russo, che ha spiegato come questo documento, che prevede regole più chiare, semplici e trasparenti per la gestione dei tempi d'attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, debba essere approvato a livello regionale. L'Assessore alla sanità ha comunicato che è stato attivato il percorso di adozione del Piano regionale nei tempi previsti; nello specifico è stata effettuata una prima riunione tecnica dipartimentale in cui sono già delineate competenze metodologie e cronoprogramma; si è già anche svolto un incontro con l'Azienda USL. Il piano, ha detto Mauro Baccega, sarà presumibilmente portato all'attenzione della Giunta del 19 aprile. L'Assessore ha quindi annunciato il voto di astensione della maggioranza.

È stata ritirata dai proponenti, i gruppi Lega VdA e Mouv', la mozione inerente al saldo attivo e passivo della mobilità sanitaria interregionale di spettanza della Regione, in quanto la questione sarà meglio approfondita discutendo della variazione di bilancio.

SC-MM

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Comunicato n° 207 del 3 aprile 2019
Interrogazione sul Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans

 

Con un'interrogazione posta nella seduta del Consiglio del 3 aprile 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne è tornato sulla situazione del Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, chiedendo di conoscere i dati aggiornati dal 1° settembre scorso in merito al numero di visitatori, agli incassi ed ai relativi costi di gestione, nonché l'ammontare complessivo speso sinora per la realizzazione del Parco archeologico e l'ammontare ancora necessario per terminare l'opera. Inoltre, il Capogruppo Alberto Bertin ha voluto sapere se e quando il Parco archeologico sarà interamente aperto al pubblico.

L'Assessore ai beni culturali ha riferito che, dai dati forniti dalla Soprintendenza, dal 1° settembre 2018 i visitatori sono stati 5647, gli incassi ammontano a 11 mila 113 euro, i costi di gestione sono di circa 170 mila euro. Laurent Viérin ha quindi comunicato che l'ammontare complessivo degli investimenti sinora è di circa 18 milioni 800 mila euro con una parte importante di Fondi europei e che, al momento, sono in corso le procedure per la realizzazione del secondo lotto della struttura, propedeutico all'apertura complessiva; l'importo a base d'asta è di cinque milioni netti. L'Assessore ai beni culturali ha specificato che per completare definitivamente l'opera, compresa l'area sud, si rende necessaria una spesa di circa 10 milioni, anche in questo caso con ricorso a Fondi europei. Laurent Viérin ha infine comunicato che l'apertura complessiva del parco archeologico è stata stimata nel 2021.

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato che, a quasi cinquant'anni dai primi ritrovamenti, questo importante Parco non è stato usufruito nel modo adeguato e a confermarlo sono i dati forniti dall'Assessore in risposta a questa iniziativa che ha voluto, ancora una volta, essere una sollecitazione a tenere presente che l'area megalitica può diventare un'emergenza. In effetti, ha rilevato il Consigliere Bertin, le cifre sono estremamente limitate e confermano che manca una programmazione puntuale per una struttura che potrebbe rappresentare un'opportunità per il rilancio del turismo culturale ad Aosta. Bertin ha osservato che, dati gli ingenti costi già sostenuti e ancora da sostenere per un totale di poco meno di 40 milioni, a fronte di un riscontro non soddisfacente, il Parco rischia di trasformarsi in un problema per la comunità. Alberto Bertin ha rilevato che per l'area di Saint-Martin anche i tempi di realizzazione sono archeologici, e che questo sito resta la Salerno-Reggio Calabria della Valle d'Aosta.

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono domani mattina, giovedì 4 aprile 2019, a partire dalle ore 9.00.

MM

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Comunicato n° 208 del 4 aprile 2019
Interrogazione sul servizio di gestione della Cittadella dei Giovani di Aosta

Il servizio di gestione della Cittadella dei Giovani di Aosta per il periodo 1° gennaio 2020-31 dicembre 2021 è stato al centro di un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, discussa nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 3 aprile 2019.

Il gruppo ha richiamato la delibera n. 28 del 14 marzo 2019 della Giunta comunale di Aosta con la quale sono state approvate le linee guida che individuano la tipologia e le modalità della gestione della struttura e nella quale, in base a quanto emerso dalle riunioni del Gruppo interistituzionale fra enti partner (Comune Aosta, Regione, CELVA) e del Tavolo tecnico, viene considerata come priorità assoluta la prosecuzione senza interruzioni delle diverse attività proposte in Cittadella al fine di non pregiudicare i risultati ottenuti. I Consiglieri hanno quindi chiesto se la Regione, per tramite degli Assessorati che compongono il Gruppo interistituzionale, abbia deciso di avallare la proroga dell'attuale gestione e se l'Avvocatura regionale abbia dato il proprio assenso all'istituzione di una proroga tecnica. Inoltre hanno voluto sapere se il Governo abbia approvate le linee guida della Cittadella dei Giovani.

L'Assessora all'istruzione e politiche giovanili, nel ribadire l'importanza della Cittadella quale centro di aggregazione per i giovani dell'intera Valle, ha ricordato i vari passaggi dell'iter di affidamento del servizio di gestione: sin dalla riunione del Gruppo interistituzionale di febbraio 2018, ha riferito Chantal Certan, gli Enti pubblici coinvolti hanno inteso continuare a investire su questo bene pubblico procedendo con una nuova gara di appalto; il Comune di Aosta, a luglio 2018, ha affidato un incarico per la predisposizione degli atti preliminari per l'avvio della procedura gara, comprese le linee guida operative e prorogato il contratto in scadenza il 7 settembre 2018 fino al 31 marzo 2019; in ordine ad un'ulteriore proroga tecnica dal 1° aprile 2019 in sede di Gruppo interistituzionale, dove l'Avvocatura regionale non era coinvolta in considerazione della titolarità in capo al Comune di Aosta, gli avvocati del Comune hanno sostenuto la legittimità a condizione che la procedura di gara fosse devoluta a INVA, in qualità di Centrale unica di committenza, trasmettendo tutti gli atti necessari prima del termine del 31 marzo 2019. Il 14 marzo 2019, il Comune di Aosta, in quanto ente titolare e incaricato di espletare la procedura di gara, curando la predisposizione degli atti di gara, ha quindi approvato le linee guida per l'affidamento gestione, dando mandato al dirigente l'adozione degli atti tramite proroga tecnica per garantire la continuità del servizio per il tempo strettamente necessario al completo espletamento delle procedure amministrative e inviato la richiesta di parere all'ANAC. La Regione ha preso atto delle linee guida approvate dal Comune e ha ribadito la contrarietà in ordine all'opportunità di riconvertire in ristorante rivolto ad un'utenza esterna la caffetteria, nonché alla somministrazione di bevande ad elevata gradazione alcolica. Invece, la Regione ha condiviso, d'intesa con l'Avvocatura regionale, che il Comune di Aosta richiedesse un parere all'ANAC sulla proroga tecnica. Si è voluto puntualizzare, ha concluso l'Assessora Certan, che il servizio fosse garantito ma che ogni passaggio fosse assolutamente chiaro, trasparente e legittimo.

Il Capogruppo della Lega VdA si è detto soddisfatto della risposta e del contegno mantenuto dalla Regione. Per Andrea Manfrin, infatti, l'inadempienza è del Comune di Aosta: è scandaloso, ha sottolineato Manfrin, che il Comune, a fronte di un appalto a termine di tre anni, abbia prima chiesto una proroga di sei mesi per preparare tutti gli atti di gara e ora un'ulteriore proroga tecnica di nove mesi, che per il Consigliere è una palese violazione delle norme stabilite dall'Autorità anticorruzione. In virtù del fatto che la Regione fornisce il 55 per cento del circa mezzo milione di euro per la gestione della Cittadella, per il Capogruppo è un atto dovuto che gli Assessorati competenti chiedano al Gruppo interistituzionale di far cessare qualsiasi proroga poiché palesemente illegittima. Manfrin ha infine apprezzato che la Regione abbia ribadito il divieto di somministrazione di alcolici e il suo no alla trasformazione della caffetteria in ristorante, perché ha sancito il principio che non si fa impresa con i soldi pubblici, che non si entra in concorrenza con i privati e che la promozione di stili di vita sani è incompatibile con la somministrazione di alcolici e superalcolici, come da desiderio del Comune di Aosta. 

SC

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Comunicato n° 209 del 4 aprile 2019
Interpellanza sul progetto di legge per la gestione dei servizi socio-assistenziali

La richiesta di un progetto di legge per la gestione dei servizi socio-assistenziali è stata presentata con un'interpellanza posta dal gruppo Mouv' nella seduta consiliare del 4 aprile 2019.

In particolare, il Consigliere Roberto Cognetta, ricordando che nella scorsa Legislatura era stato intrapreso un percorso legislativo per la riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali, ha chiesto se è intenzione del Governo regionale proseguire in questa direzione. Il Consigliere ha voluto capire se il progetto di legge del quale aveva parlato l'allora Assessore Bertschy sia ancora di attualità: per Cognetta lo è in quanto c'è la necessità di prevedere un'unica regia regionale, un unico soggetto di diritto pubblico gestore dei servizi oltre che un contratto di lavoro pubblico per i dipendenti.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha riferito che, nella precedente Legislatura, era stato avviato un lavoro importante su questa tematica con la predisposizione di una bozza di disegno di legge, che è stata presentata ma non esaminata dalla Giunta anche in considerazione delle scadenze elettorali. Con la nuova Legislatura, ha sottolineato l'Assessore Mauro Baccega, è stata data indicazioni nel DEFR 2019-2021 su questo argomento: si è valutato di intervenire in altri ambiti, restando convinti dell'esigenza di revisione della governance del welfare regionale con la logica di rispondere a bisogni differenziati di servizi e con gli stessi criteri di accesso su tutto il territorio regionale. L'Assessore ha richiamato alcune attività avviate e la messa a regime delle sperimentazioni in atto: l'introduzione della figura di infermiere H24 nelle strutture socio-assistenziali per anziani, l'avvio del Centro regionale per disturbi cognitivi e demenze, costituito dagli ambulatori geriatrico e neurologico. Parallelamente, ha aggiunto Baccega, si è chiusa positivamente la sperimentazione dell'Unità di valutazione multidimensionale per le persone con disabilità con l'introduzione del case manager, figura di raccordo tra famiglia, servizi sociali e sanitari. Tutto questo, ha detto l'Assessore, nell'ottica di favorire sempre più l'integrazione socio-sanitaria.

Mauro Baccega ha poi sostenuto che l'obiettivo di una regia univoca regionale e un unico contratto di lavoro pubblico non è semplice né immediato: sarà necessario confrontarsi con i Sindacati e ha annunciato che oggi è prevista una riunione alle ore 14.30. Per l'Assessore c'è bisogno di una larga condivisione, sia con Sindacati, sia con il Consiglio permanente degli enti locali. Ha quindi concluso di non poter assumere impegni con tempistiche precise, ma ha chiesto almeno un paio di mesi per definire una strategia e per portare all'attenzione dei Consiglieri una bozza di progetto di legge da esaminare.

Il Consigliere Cognetta, nella replica, ha concordato sulla necessità di un percorso condiviso che, tuttavia, richiede tempo. Visto l'impegno dell'Assessore di portare il disegno di legge, il Consigliere di Mouv' ha però chiesto che venga presentato e, soprattutto, approvato: in particolare, ha ricordato, gli Enti locali stanno sempre più esternalizzando i servizi ai privati e, se non si arriva in tempo, la legge sarà inutile.

Il Consigliere Elso Gerandin ha ricordato che si tratta di un servizio delicato perché coinvolge 2800 utenti (tra servizi residenziali pubblici, assistenza domiciliare e centri diurni) e oltre 600 unità di operatori socio-sanitari. Il Consigliere del Mouv' si aspettava che fosse riferito lo stato dell'arte del momento, visto che nel 2016 c'è stato un accordo sindacale e nel 2017 un gruppo tecnico di lavoro aveva indicato alcune soluzioni per una regia unica. Ha quindi auspicato che l'Assessore fornisca una fotografia della situazione anche in rapporto agli Enti locali.

SC

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Comunicato n° 210 del 4 aprile 2019
Interpellanza su mobili e arredi di pregio di proprietà del Forte di Bard

 

Nella seduta del 4 aprile 2019, il gruppo Mouv' ha interpellato il Governo regionale su alcuni mobili e arredi di pregio di proprietà dell'Associazione Forte di Bard, il cui trasporto risulterebbe essere stato disposto nel 2009 dall'allora sede di rappresentanza regionale a Parigi.

Richiamando una richiesta di accesso agli atti ai sensi del Regolamento interno del Consiglio che ha evidenziato l'assenza di un inventario complessivo di tutti i beni assegnati all'Associazione Forte di Bard, il gruppo Mouv' ha chiesto i motivi per i quali non sono state applicate le norme di base di inventario e se è intenzione del Governo regionale effettuare una seria analisi dell'organizzazione, della gestione e del personale del Forte al fine di trasformare l'attuale associazione in società commerciale a responsabilità limitata e ridurre così i costi improduttivi a carico dell'Amministrazione regionale.

Il Presidente della Regione ha riferito che della situazione in argomento l'attuale Governo regionale e l'attuale struttura organizzativa dell'Associazione Forte di Bard non avevano piena conoscenza, in quanto risale agli anni 2009-2010. Antonio Fosson ha assicurato di aver cercato di reperire tutte le informazioni del caso, sollecitando Finaosta e il Forte di Bard: ad oggi, per quanto è stato possibile ricostruire, il mobilio, non più utilizzabile nella sede della Maison du Val d'Aoste a Parigi acquisita nel 2009, avrebbe dovuto essere reimpiegato nella sede della società Finbard, che però è stata messa in liquidazione nel 2011. Il Presidente della Regione ha quindi affermato che questo probabilmente rappresenta il motivo della mancata attribuzione formale al Forte di Bard di questi beni, che comunque compaiono negli inventari negli anni 2010-2011.

Antonio Fosson ha proseguito sottolineando che un'ulteriore parte del mobilio, presente negli inventari, è stata ritrovata dall'Associazione Forte di Bard nei magazzini di Arnad. Inoltre, ha detto Fosson, il 27 marzo si è chiesto con lettera a Finaosta di effettuare tutti gli approfondimenti possibili, con la collaborazione dell'Associazione Forte di Bard, per fare maggiore chiarezza sulla situazione.

Proprio entrando nel merito dell'Associazione Forte di Bard, il Presidente della Regione ha confermato l'intenzione di procedere al più presto ad un'analisi normativa approfondita, di concerto tra l'Amministrazione regionale e la neonominata Presidente dell'Associazione, con cui si è già tenuto un incontro.

Infine, Antonio Fosson ha ribadito l'intenzione di proseguire nella ricerca dei mobili di cui ancora manca riscontro.

Il Capogruppo del Mouv' ha replicato raccomandando massima attenzione e rilevando che il Forte ha sì i muri spessi ma, come Napoleone insegna, a volte non bastano. Stefano Ferrero ha affermato che comunque permane un mistero su questa vicenda, che coinvolge una struttura che è uno dei fiori all'occhiello della nostra regione.

 MM

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Comunicato n° 211 del 4 aprile 2019
Interpellanza sulla destinazione urbanistica dell'area F8 di Aosta

La destinazione urbanistica della cosiddetta area F8, anche conosciuta come Porta Sud della città di Aosta, è tornata in discussione in Aula con un'interpellanza presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 4 aprile 2019.

Nell'illustrazione, i Consiglieri Manuela Nasso (M5S) e Stefano Aggravi (Lega VdA) hanno rappresentato il fatto che ad oggi il futuro dell'area non è del tutto chiaro, fermo restando il vincolo di costruzione di edifici pubblici, così come previsto dal Piano regolatore. Hanno quindi riportato alcune iniziative poste in essere dall'Amministrazione comunale di Aosta senza coinvolgere l'Amministrazione regionale che pure risulta essere proprietaria di questa zona.

I Consiglieri hanno voluto sapere se il Governo regionale o qualche suo componente fossero a conoscenza dell'iniziativa dell'Amministrazione comunale di incontrare gli operatori potenzialmente interessati alla destinazione finale dell'area F8; se il Governo regionale in carica intenda proseguire le interlocuzioni già intraprese dalla precedente Giunta con il Comune di Aosta; infine, quali intendimenti l'attuale Governo regionale abbia sulla destinazione dell'area in questione.

L'Assessore ai trasporti ha risposto che esiste un'interlocuzione e che vi è la necessità di assumere delle decisioni per il futuro. Luigi Bertschy ha poi spiegato che vi è un confronto con il Comune di Aosta nell'ambito della discussione sulla bozza di Piano regionale dei trasporti, che interessa anche quell'area: il 15 marzo scorso c'è stato un primo incontro tecnico che ha consentito di mettere sul tavolo tutte le informazioni e gli intendimenti. Il Governo regionale, come riferito da Bertschy, ha intenzione di valutare la destinazione futura della zona in quando di importanza strategica vista la sua vicinanza all'autostrada e alla ferrovia, sia per risolvere le questioni di pianificazione degli accessi alla città e, più in generale, alla Valle, in un'ottica di sostenibilità futura di alcuni progetti di mobilità dolce. Secondo l'Assessore, il Piano dei trasporti è, quindi, l'occasione per confrontarsi su questa tematica. Ha poi ricordato che il 16 aprile, nella Sala Maria Ida Viglino, vi sarà la presentazione pubblica della bozza di Piano. È quindi, ha concluso Bertschy, un'occasione storica per fare una pianificazione urbanistica e per programmare i futuri investimenti.

Nella replica, la Consigliera del M5S Nasso si è detta parzialmente soddisfatta della risposta: finalmente, ha detto, un'interlocuzione è avvenuta con il Comune di Aosta. La Regione deve essere sempre coinvolta e costantemente aggiornata sull'iter di quest'area perché è un punto nevralgico per la città di Aosta e non solo. La Consigliera Nasso ha poi richiesto che il tutto avvenga in maniera trasparente, coinvolgendo le Commissioni consiliari permanenti, visto che l'ipotesi della costruzione di un nuovo palazzo per l'Amministrazione e ancora sul tavolo come altre questioni.

Il Consigliere della Lega VdA Aggravi ha aggiunto che è però deficitario l'intendimento di cosa si vuole fare dell'area: secondo Aggravi, l'Assessore ha concentrato la questione sui trasporti - e sicuramente la vicinanza con la ferrovia e l'autostrada è rilevante - ma l'area è molto grande e offre grandi potenzialità, al di là della sua integrazione con il sistema dei trasporti, e deve essere utilizzata sia per l'interesse della città che per un suo potenziale sfruttamento a sostegno di una diversa mobilità che interessi tutta la plaine.

 SC

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Comunicato n° 212 del 4 aprile 2019
Interpellanza sui lavori di miglioramento della ferrovia valdostana

Con un'interpellanza discussa dai gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle, l'Assemblea valdostana, nella sua seduta del 4 aprile 2019, ha parlato della realizzazione di lavori di miglioramento della ferrovia valdostana.

Come ha spiegato nell'illustrazione la Consigliera Chiara Minelli (RC-AC), lo scorso mese di gennaio è stato ufficializzato che, nell'ambito del Contratto di programma fra Ministero dei trasporti e RFI, sono ora disponibili 36 milioni di euro per interventi sulla tratta Aosta/Pont-Saint-Martin. Minelli ritiene prioritario che una sia pur piccola parte venga destinata alla progettazione dell'elettrificazione

La Consigliera ha quindi voluto sapere i dettagli dell'interlocuzione tra l'Amministrazione e RFI in merito alla realizzazione di questi lavori, in particolare per quanto attiene all'elettrificazione, le priorità indicate a RFI per l'utilizzo dei 36 milioni di euro, oltre agli intendimenti del Governo regionali affinché gli interventi finanziati con il Contratto di programma per il 2019 trovino effettiva realizzazione in corso d'anno.

L'Assessore ai trasporti, premessa l'esigenza di costruire, da parte dell'Amministrazione regionale, una serie di interlocuzioni con RFI, che dimostra attenzione per la nostra regione, pur non potendo garantire un veloce utilizzo delle risorse messe a disposizione, ha elencato gli incontri avvenuti a partire dal 30 gennaio scorso, quando si è svolta la prima riunione a Roma: due incontri tra gli uffici regionali, RFI e il Comune di Aosta in merito alla stazione del capoluogo, una seduta del tavolo tecnico, in cui è stata rimarcata la necessità di assumere decisioni per il proseguimento dei lavori, e un incontro con il responsabile commerciale area Nord Ovest di RFI.

Luigi Bertschy ha quindi annunciato che il prossimo 11 aprile è previsto un nuovo importante appuntamento in cui saranno vagliati tutti gli impegni assunti da RFI in Valle d'Aosta e ha richiamato due lettere: quella dello scorso 14 marzo, scritta congiuntamente all'Assessore della Regione Piemonte, con cui è stato chiesto a RFI di procedere all'affidamento di incarico per la progettazione definitiva, utilizzando parte dei 36 milioni di euro, e quella di ieri, indirizzata al Ministro.

L'Assessore ha quindi esplicitato le priorità segnalate a RFI: la richiesta del progetto elettrificazione, di continuare a investire sull'efficienza della linea affrontando il miglioramento del sistema dei passaggi a livello e gli scambi contemporanei lungo la linea, di progettare l'elevazione del rango e l'eventuale possibilità di stimare il costo del doppio binario, almeno in qualche tratto.

Luigi Bertschy ha confermato l'intenzione di presidiare giorno dopo giorno il lavoro da fare con RFI e ha concordato sull'opportunità di dare continuità all'investimento di 36 milioni di euro: una cifra importante, seppur minima a confronto dei 120 milioni che servirebbero per l'elettrificazione della tratta e la qualificazione di tutti gli altri servizi.

La Consigliera Minelli si è detta abbastanza soddisfatta della risposta, prendendo atto delle importanti azioni in corso e dell'impegno da rispettarsi entro il primo semestre 2019. Chiara Minelli, invocando una precisione svizzera sulla realizzazione dei vari interventi, ha ribadito l'imprescindibile esigenza che l'Amministrazione regionale segnali puntualmente le priorità a RFI. La Consigliera, annunciando l'intenzione di continuare a monitorare la vicenda, ha infine raccomandato all'Assessore ai trasporti di tenere il fiato sul collo a RFI.

MM

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Comunicato n° 213 del 4 aprile 2019
Interpellanza sull'organizzazione di "Les Mots. Festival della parola in Valle d'Aosta"

Le modalità organizzative e gestionali della manifestazione "Les Mots. Festival della parola in Valle d'Aosta" sono state al centro di un'interpellanza del gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, trattata nella seduta consiliare del 4 aprile 2019.

La Consigliera Daria Pulz, data la prossima realizzazione della decima edizione dell'iniziativa, in programma dal 20 aprile al 5 maggio 2019, si è chiesta se la direzione artistica sia stata affidata ancora una volta alla stessa persona e se non si intenda, dopo tanti anni, vagliare la possibilità di selezionare altre personalità del mondo culturale e letterario.

Inoltre, la Consigliera ha voluto sapere i motivi per cui da tempo si trascuri la possibilità di rendere questo festival realmente internazionale, creando spazi adeguati per la promozione dell’editoria francofona in particolare; non esista un regolamento generale, ma solo uno relativo alla parte degli “Assaggi culturali”; non vengano prese in maggiore considerazione le opportunità di rinnovamento che potrebbero nascere dalla sinergia tra Assessorato e realtà culturali locali, nel momento stesso della progettazione.

L'Assessore ai beni culturali ha voluto sottolineare che ha dedicato, sin dalla sua creazione, tempo, energie e passione a questa iniziativa con l'intento di completare un'offerta turistica che si diversifichi sempre più. Per Laurent Viérin, Les Mots è il più importante festival della Valle d'Aosta: una manifestazione che vuole portare la cultura in piazza, andando anche a sostenere l'editoria, attraverso una regia che non sia solo regionale ma d'intesa con i librai valdostani, i quali hanno colto questa occasione di vendita comunitaria e di distribuzione degli utili che va a colmare la crisi dell'editoria. L'Assessore ha poi riferito che per il decennale sarà anche allestita una mostra per ricordare i personaggi che sono stati ospiti a Les Mots e che hanno arricchito nel tempo la sua offerta culturale.

L'Assessore Viérin ha poi risposto puntualmente alle domande: la direzione artistica, ha affermato, è stata nuovamente affidata al professor Arnaldo Colasanti a seguito di un bando pubblico, al quale si erano iscritti nove professionisti, ma nessuno aveva un'esperienza paragonabile a quella del professor Colasanti, il quale vanta un curriculum di altissimo profilo. Laurent Viérin ha poi riferito che non si è trascurata la valenza internazionale e quest'anno ha assicurato che ci sarà un ricco programma di spettacoli e di incontri in tema di francofonia: l'incremento, ha detto, è un impegno che è nelle nostre corde. L'Assessore ha poi spiegato che non esiste un regolamento, ma la programmazione è puntualmente codificata, con una Commissione che è composta da membri della struttura del sistema bibliotecario che legge tutti i testi proposti per una loro presentazione pubblica e che la richiesta è molto alta. Riguardo al coinvolgimento delle associazioni, Laurent Viérin ha evidenziato che in 17 giorni di programmazione c'è un ente valdostano al giorno inserito nel programma.

L'Assessore, in conclusione, ha sottolineato di non essere completamente soddisfatto perché tutto può essere migliorabile, e si è impegnato, dopo i dieci anni, a rivedere la formula di un'iniziativa che rimane di alto profilo culturale.

La Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha replicato che non è certo in discussione il festival in quanto tutta la cittadinanza tiene a questa manifestazione, ma vi è piuttosto la volontà di ragionare insieme sulle politiche culturali della regione. Per la Consigliera, la programmazione dovrebbe tenere conto di criteri di significatività culturale, che siano validi per tutti, al fine di utilizzare Les Mots per presentare non soltanto i libri editi dalla Regione, ma i nuovi autori, i librai della città e gli editori indipendenti dalle commesse pubbliche. Quanto alla francofonia, ha aggiunto Daria Pulz, le iniziative in atto non sono ancora sufficienti, anche se lo spazio dato all'Alliance française è più che giusto. Per la Consigliera bisogna puntare ad una rilevanza più ampia - nazionale e internazionale - in un'ottica di promozione di turismo culturale a cui giovani e adulti si dimostrano sempre più sensibili.

SC

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Comunicato n° 214 del 4 aprile 2019
Interpellanza sull'indizione di concorsi per Vigili del fuoco

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Mouv', il Consiglio Valle il 4 aprile 2019 ha affrontato la questione dell'indizione di concorsi per la copertura di posti vacanti di Caporeparto e Caposquadra dei Vigili del fuoco.

Il Consigliere Elso Gerandin, ribadita la criticità dell'organico dei Vigili del fuoco, ha chiesto se nel bilancio o nella variazione di bilancio in corso vi siano risorse economiche necessarie e sufficienti per bandire i concorsi necessari alla totale copertura della dotazione del personale. Inoltre, ha voluto sapere se sia intenzione modificare la programmazione 2019-2021, la data entro cui saranno banditi i concorsi per Capireparto e Capisquadra e se nella chiamata in servizio temporaneo saranno considerati i Vigili idonei in graduatoria.

Il Presidente della Regione ha ricordato che il prossimo martedì 9 aprile è previsto un incontro tecnico a Roma con il Sottosegretario Candiani per verificare quanto deciso il 12 febbraio con il referendum. Antonio Fosson ha ribadito che il Governo regionale ha preso coscienza della volontà espressa, su cui si è avuto grande rispetto, muovendosi rapidamente di conseguenza, ovvero cercando, attraverso telefonate e l'invio di una lettera ufficiale il 21 febbraio, di ottenere incontri con il Governo nazionale.

Il Presidente della Regione, pur esprimendo un sentimento di tristezza per un percorso che sta portando un Corpo tanto importante per la nostra regione a tornare alle dipendenze dello Stato, ha confermato l'intenzione di seguire la linea che gli stessi Vigili del fuoco hanno voluto tracciare.

Antonio Fosson ha quindi riferito che nel bilancio e nella variazione di bilancio non sono individuate specificatamente le risorse necessarie alla totale copertura della dotazione organica del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, specificando altresì che, per quanto riguarda le chiamate in servizio temporaneo, la graduatoria degli idonei relativi ai vigili volontari è gestita direttamente dal Comando del Corpo.

Il Consigliere Gerandin, pur ringraziando il Presidente della Regione per le informazioni fornite, ha osservato che la risposta si riferisce ai contenuti della risoluzione firmata da tutte le forze politiche in Consiglio, piuttosto che all'interpellanza, le cui richieste erano ben diverse. Elso Gerandin ha rilevato che i servizi dei Vigili del fuoco in Valle d'Aosta vanno garantiti e, anche a fronte dei pensionamenti già avvenuti e di quelli prossimi, occorre procedere con atti, a partire dalla programmazione triennale, al bando di appositi concorsi per sopperire a mancanze in organico di figure fondamentali.

 MM

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Comunicato n° 215 del 4 aprile 2019
Interpellanza sulla chiusura degli ambulatori psichiatrici

Gli interventi per sopperire alle carenze derivanti dalla chiusura degli ambulatori psichiatrici sono stati oggetto di un'interpellanza presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e da Rete Civica-Alliance Citoyenne in apertura della seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 4 aprile 2019.

La Consigliera Maria Luisa Russo, riferito che, dal 1° gennaio 2019, tutti gli ambulatori territoriali psichiatrici presenti nel territorio valdostano (Donnas, Verrès, Châtillon e Morgex), salvo quello di Aosta, sono stati chiusi, determinando un aumento importante del lavoro di reparto, ha voluto sapere quanti pazienti ha ad oggi in carico il reparto di psichiatria, quanti l'ambulatorio di Aosta e quanti le comunità terapeutiche, chiedendo anche quali azioni si intenda mettere in campo, entro il prossimo giugno, per sopperire alla chiusura degli ambulatori.

L'Assessore alla sanità ha comunicato che i pazienti ricoverati in reparto sono in media 13/15; al momento tutti i 15 posti letto sono occupati, cui si aggiungono 8 posti diurni, anch'essi sempre occupati. Mauro Baccega ha specificato che i pazienti degli ambulatori sono 1.780, la cui frequenza di visita è estremamente variabile: alcuni sono visitati ogni 15 giorni, altri invece una o due volte all'anno perché ormai stabilizzati. In carico alle comunità terapeutiche ci sono 92 utenti inseriti in strutture residenziali, 102 utenti usufruiscono di servizi riabilitativi semi residenziali.

A proposito delle azioni da porre in atto, l'Assessore alla sanità ha ribadito di aver sin da subito cercato di individuare interventi prioritari: è stato attivato l'avviso di incarico a tempo determinato, espletato ad agosto 2018 e concluso con l'assunzione di un medico full time; è stato indetto un concorso pubblico per la copertura di due posti di medici psichiatrici, con l'obiettivo di creare una graduatoria, in corso d'opera (sono stati ammessi quattro candidati, tre dei quali devono sostenere la prova francese, che avrebbe dovuto svolgersi il 25 marzo, ma per intervenuti problemi dei commissari si terrà entro fine maggio); si è prodotto un avviso di incarico vacante di medici di psichiatria, la cui domanda è da presentare entro il 10 aprile; è stata attivata a marzo una convezione con l'ASL Torino 4 per ottenere una copertura di turni festivi da parte di medici di Ivrea.

Baccega, ricordata l'attribuzione a medici segnalati da agenzie nazionali di turni per due settimane al mese a partire da aprile coprendo notturni e festivi, ha evidenziato che l'Azienda USL ha rappresentato il fatto che la carenza di specialisti è un problema nazionale, cui comunque la Valle d'Aosta cerca di trovare soluzioni, ad esempio attivando un'équipe multidisciplinare che effettua visite domiciliari per monitorare i pazienti sul territorio, nell'ottica di scongiurare un afflusso massiccio nell'ambulatorio ad Aosta.

Infine, l'Assessore alla sanità ha riferito che dal 2015 i medici psichiatri si sono ridotti da 12 a 7; per questo, l'USL ha dovuto ridurre gli ambulatori. L'auspicio di Baccega è che, concretizzandosi tutte le varie azioni elencate, si potranno progressivamente riaprire anche gli ambulatori sul territorio.

Nella replica, la Consigliera del M5S, Maria Luisa Russo, ha osservato che il problema non risiede solo nella carenza del personale medico (che sarà ridotto a 4 unità dal mese di giugno 2019), probabilmente vanno valutate altre possibilità, ad esempio rimodulando le attività del reparto, riducendole in favore dei servizi degli ambulatori. Maria Luisa Russo ha poi osservato che l'unico ambulatorio aperto è quello di Aosta, in cui convergono tutti i soggetti che hanno necessità di un intervento ambulatoriale e non è quindi minimamente garantita la continuità terapeutica. La Consigliera ha sostenuto che il paziente, una volta dimesso, ha bisogno di essere inserito a livello sociale e lavorativo, altrimenti gli interventi in reparto saranno vani.

La Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) ha aggiunto che la chiusura degli ambulatori sul territorio è stata un flagello, perché la continuità del rapporto paziente-medico è fondamentale per i pazienti e le loro famiglie, altrimenti nessuna attenzione, pur importante, può portare risultati positivi. Pur conscia dell'estrema criticità del reperimento di risorse, la Consigliera Minelli ha chiesto uno sforzo per evitare di portare la Valle d'Aosta, tra qualche anno, in una situazione drammatica, anche in considerazione del fatto che molti malati psichiatrici sono anche a rischio suicidio; la Valle d'Aosta è ai vertici nazionali per il numero di persone che si tolgono la vita.

MM

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Comunicato n° 216 del 4 aprile 2019
Interpellanza sul focolaio di legionellosi nella Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 4 aprile 2019, ha chiesto notizie del focolaio di legionellosi nella Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta.

In particolare, il Consigliere Andrea Manfrin ha voluto sapere se e quando gli uffici competenti siano venuti a conoscenza del caso, e per quale motivo non abbiano informato il personale a rischio; quali siano state le azioni intraprese per identificare tutte le possibili fonti di infezione, e se vi siano stati altri casi correlati alla stessa fonte infettiva. Manfrin si è anche chiesto se esista un protocollo del controllo del rischio di legionellosi in tutte le sedi in cui il Corpo Valdostano espleta il servizio e se sia mai stata fatta una valutazione del rischio; infine, se l’Amministrazione intenda risarcire le spese sostenute per la diagnosi, la cura ed i successivi controlli da parte della persona coinvolta.

Il Presidente della Regione, nella risposta, ha letto due lettere inviate dall'USL sul presunto caso di legionellosi: la prima, a firma del Commissario ASL, riferisce che il sospetto non è stato confermato dai successivi esami ematochimici effettuati sulla persona interessata; l'altra è del dirigente d'igiene e sanità pubblica, il quale ritiene che possa essere riattivato l'impianto a servizio delle docce e che il sospetto caso di legionellosi non è stato confermato da due certificati medici che negano la presenza di legionellosi nel Vigile del fuoco. Il Presidente Fosson ha poi ricordato che la legionella non è così infrequente in Valle d'Aosta perché si moltiplica laddove le tubature sono vecchie e hanno scarsa manutenzione e, soprattutto, dove non c'è lo shock termico capace di distruggere la salmonella.

Antonio Fosson ha poi riferito che il 1° marzo 2019, l’USL ha contattato il Comando dei Vigili del fuoco e si è provveduto a effettuare dei prelievi di campionamento dell’acqua sanitaria della Caserma, che è risultato positivo per legionella pneumophila: nella stessa data il Comandante ha emanato due ordini di servizio con i quali ha informato tutto il personale della necessità delle operazioni di sanificazione e bonifica - immediatamente avviate - e ha disposto le relative misure di protezione, ovvero il divieto di uso delle docce presenti nella palazzina camerate. Fosson ha aggiunto che il riscontro, della presenza della Legionella ha determinato l’attivazione delle procedure di bonifica. Il 27 marzo il Comando dei Vigili del fuoco ha ricevuto i dati delle analisi dei campionamenti effettuati dopo queste operazioni sull’impianto idrico-sanitario: i dati, ha detto il Presidente, rientrano nei limiti di legge e pertanto dalla stessa data l'impianto è risultato riutilizzabile. Tra un mese si procederà ad un ulteriore controllo per verificare il mantenimento nel tempo delle condizioni di sicurezza. Per quanto riguarda il Vigile del fuoco, il Presidente ha precisato che è già tornato a lavorare e la questione è all'attenzione degli uffici competenti dell'Amministrazione regionale al fine di assumere determinazioni più idonee e conformi alla legislazione vigente.

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, si è detto insoddisfatto perché il Presidente non ha risposto a tutte le domande poste. Il Consigliere ha comunicato di essere in possesso delle analisi fatte dal Vigile del fuoco in questione, dove nei tre casi c'è un riscontro positivo. Visto che le analisi svolte hanno confermato che nelle tubature era presente il batterio della legionella, si è chiesto perché siano state fatte solo le verifiche sulla palazzina nuova e non sulla vecchia dove c'è maggior pericolo di infezione. Ha poi richiamato un caso simile che si è verificato nella caserma di Brescia: la prima preoccupazione del Comandante, ha spiegato Manfrin, è stata quella di fare una verifica sui punti di approvvigionamento dell'acqua poiché si rischiava di irrorare acqua infetta tramite le autobotti sui centri abitati. Per il Consigliere è quindi necessario fare una verifica su tutti i punti delle caserme. Dire che la legionella non è infrequente, ha concluso il Capogruppo, non rassicura e ha invitato il Presidente a fare delle verifiche ulteriori.

SC

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Comunicato n° 217 del 4 aprile 2019
Interpellanza sul Convitto regionale Federico Chabod

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 4 aprile 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sui lavori e sulla gestione del Convitto regionale Federico Chabod di Aosta.

Il Consigliere Luca Distort ha rappresentato il fatto che tutt'oggi sussistono nella struttura criticità urgenti che, a suo avviso, possono e devono trovare rapida soluzione, tra cui l'ultimazione, dopo diversi anni, della sistemazione interna dell'Aula Magna; la carenza di organico nel personale accudiente di cuochi; il precariato, da decenni di 14 educatori su 34; la scelta di individuare, per prassi ormai consolidata, la figura di direttore tra professionalità a fine carriera impedendo una progettualità di programmazione a medio e lungo termine delle attività.

Il Consigliere Distort ha quindi chiesto i motivi dei ritardi nel completamento dei lavori, nonché gli intendimenti per quanto attiene alle problematiche relative al personale e al direttore.

L'Assessore all'istruzione ha specificato che, per quanto attiene all'Aula Magna, nel 2017 è iniziato il primo stralcio dei lavori, ultimato a marzo 2019 da parte dell'Amministrazione regionale; il Convitto sta ora predisponendo le gare d'appalto per il secondo stralcio, per il quale l'ipotesi di fine lavori è entro l'inizio dell'anno scolastico 2019-2020.

Passando a trattare dei problemi legati al personale, Chantal Certan ha comunicato che gli uffici regionali stanno operando per trovare soluzioni al fine di prevedere l'assegnazione di ulteriore personale col profilo di cuoco, atteso che la prospettiva è quella di accogliere nel Convitto un numero ancora maggiore di studenti. Tuttavia, l'Assessore ha precisato che, al momento, non è possibile procedere a nuove assunzioni, che vadano ad aggiungersi agli attuali quattro cuochi; per ovviare a questa situazione, da una parte si sta valutando un incremento della dotazione organica, dall'altra, per soddisfare le esigenze del Convitto, si potranno assumere alcune risorse a tempo determinato, per un massimo di nove mesi.

In merito invece al personale educativo, Chantal Certan ha spiegato che i posti sono aumentati nel tempo in proporzione all'aumento dei convittori e dei semiconvittori: da 26 educatori nell'anno scolastico 2011-2012 si è arrivati via via fino ai 32 attuali, con in previsione un ulteriore aumento di due unità. L'Assessore all'istruzione ha evidenziato che i sette posti che risultano vacanti sono coperti da supplenze annuali, in quanto non ci sono graduatorie vigenti per assunzioni a tempo indeterminato e non vi sono concorsi banditi.

Infine, Chantal Certan ha riferito che il Rettore del Convitto - in quanto struttura individuata dalla normativa vigente quale Istituzione educativa della regione - è un dirigente scolastico al pari dei colleghi assegnati alle Istituzioni scolastiche.

Il Consigliere Luca Distort, nella replica, riconosciuto che la situazione purtroppo non trova sbocchi felici, ha voluto ribadire l'importanza di garantire il funzionamento del Convitto, che accoglie ragazzi che provengono da paesi distanti da Aosta: è un modo, questo, per mantenere vivo lo spirito di una comunità presente su tutto il territorio regionale, oltre che per garantire pari opportunità di studio ai ragazzi lontani dal contesto urbano. Il Consigliere Distort ha infine affermato di interpretare le parole dell'Assessore quale assunzione di impegno in favore del Convitto, e ha detto di restare in osservazione sugli sviluppi della vicenda.


MM

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Comunicato n° 218 del 4 aprile 2019
Adoptées deux résolutions du Comité de coopération Vallée d'Aoste, Jura et Fédération Wallonie-Bruxelles

Dans sa réunion du 4 avril 2019, le Conseil régional a approuvé à l'unanimité deux résolutions du Comité de coopération entre les Assemblées de la Vallée d'Aoste, de la République et Canton du Jura et de la Fédération Wallonie-Bruxelles, réuni à Delémont les 14 et 15 mars derniers autour des thèmes de l'éducation aux médias électroniques et des défis du changement climatique. La délégation valdôtaine était conduite par le Vice-Président Luca Distort et composée par les Conseillers Jean-Claude Daudry, Diego Lucianaz et Daria Pulz.

La première résolution, constatant la standardisation et l’internationalisation des médias ainsi que les dérives liées à l’utilisation inadéquate d’Internet, demande aux gouvernements de leur entité respective de consolider les dispositifs d’éducation aux médias électroniques et leur recommande d’adopter toutes mesures nécessaires visant à équiper les citoyens des compétences indispensables à un usage conforme aux valeurs fondamentales d’une société démocratique et responsable.

La deuxième initiative adoptée, considérant que les mesures à prendre pour limiter le réchauffement climatique dépendent tant des acteurs économiques que des pouvoirs publics et des comportements individuels, sollicite les gouvernements à coordonner leurs actions en la matière, notamment dans l’espace francophone, et exhorte aussi les instances pédagogiques à mettre en œuvre des programmes scolaires offrant une véritable éducation citoyenne tournée vers la transition écologique et basée sur les Objectifs de développement durable des Nations Unies.

L'entente entre les trois Assemblées a été signée le 23 novembre 2000 et depuis 2003, le Conseil de la Vallée s'est formellement engagé à adopter en séance plénière les résolutions soumises par le Comité de coopération interparlementaire.

SC

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Comunicato n° 219 del 4 aprile 2019
Approvato il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 4 aprile 2019, ha approvato il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, ai sensi della legge regionale n. 10/2004. Il testo ha ottenuto 18 voti a favore (AV, UV, SA, GM) e 16 astensioni (Lega VdA, Mouv', M5S, RC-AC, ADU-VdA).

Così come illustrato dall'Assessore alle finanze e attività produttive, tra i beni oggetto di richiesta di dismissione e loro contestuale alienazione figurano il fabbricato "ex Tecdis" a Châtillon, il palazzo direzionale della Cogne Acciai Speciali ad Aosta, l'area "ex Balzano" a Verrès, il caseificio di Fontainemore, il terreno di fronte all'"ex Multibox" a Pollein (che va ad inserirsi all'interno della vendita del fabbricato) e i terreni dell'area Sorgenti del Monte Bianco a Morgex.

 SC

 

 

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Comunicato n° 220 del 4 aprile 2019
Approvata una mozione sulla celebrazione del "Rare disease day"

In conclusione dei lavori della seduta di giovedì 4 aprile 2019, il Consiglio Valle ha discusso due mozioni.

La promozione anche in Valle d'Aosta, a partire dal 2020, di iniziative per celebrare il "Rare disease day", la giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare: questo l'oggetto della prima mozione, approvata all'unanimità. L'iniziativa, inizialmente presentata dai gruppi Lega VdA e Mouv' ed emendata in Aula su proposta della Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA), impegna in tal senso il Governo regionale, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’esistenza delle malattie rare e al loro impatto sulla vita dei pazienti che ne sono affetti, creando il necessario coordinamento tra Assessorato competente, associazioni e portatori di interesse. La mozione è stata illustrata dal Consigliere della Lega VdA Andrea Manfrin, che ha evidenziato come negli anni l’Amministrazione regionale non abbia organizzato alcun evento per celebrare questa giornata, nonostante, dai dati emersi dal 22° Convegno di Patologia immune e malattie orfane svoltosi a Torino nello scorso gennaio, in Piemonte e Valle d’Aosta quasi 40.000 persone siano affette da una o più malattie rare.

L'Assessore alla sanità ha confermato l'intento di lavorare di concerto con l'azienda USL, le varie associazioni e i soggetti interessati, annunciando di voler chiedere sin d'ora che, in concomitanza con la celebrazione del "Rare disease day" 2020 venga organizzato in Valle d'Aosta un convegno o comunque un importante appuntamento, a dimostrazione che non si vuole dimenticare nessuno.

Con una mozione presentata congiuntamente, i gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle volevano sollecitare la Giunta regionale ad elaborare una proposta per la redazione di un Piano Clima-Valle d'Aosta Energia 2040, da esporre entro sessanta giorni alla Commissione consiliare competente. Come ha precisato la Consigliera Chiara Minelli (RC-AC), il documento voleva tradurre l’impegno assunto dal Consiglio con l’approvazione, a dicembre 2018, dell’ordine del giorno con cui per la Valle d'Aosta la realizzazione dell'obiettivo del fossil fuel free è stata fissata entro il 2040. La Consigliera ha poi sottolineato che il Piano voleva indicare le modalità, le politiche da adottare settore per settore (climatizzazione domestica, trasporti pubblici e privati, impianti a fune, industria e servizi, agricoltura), le tappe fondamentali per il raggiungimento dell'autonomia energetica regionale e per l’abbandono di combustibili fossili.

L'Assessore all'ambiente ha evidenziato che il Governo sta lavorando in questa direzione: dopo un confronto tra strutture e ARPA è stata deliberata la costituzione di un gruppo di lavoro con il compito di elaborare un documento entro la fine del 2019 che definisca le azioni, i costi, l'impatto e la road map per arrivare all'obiettivo fossil fuel free entro il 2040. Albert Chatrian ha poi spiegato che a livello nazionale, si sta definendo il piano nazionale integrato dell'energia e del clima al quale dovranno aderire le Regioni. Per l'Assessore è da ritenersi quindi superata la mozione da queste azioni, perché hanno già rilanciato ulteriormente la tematica. L'Assessore alle attività produttive ha aggiunto che queste azioni devono essere inquadrate all'interno di un percorso più ampio - direttive europee e livello nazionale: ha quindi assicurato che le indicazioni che perverranno dal gruppo di lavoro saranno condivise con le Commissioni e ha chiesto il ritiro della mozione.

La Consigliera Minelli non ha ritenuto di ritirare la mozione perché l'obiettivo fossil fuel free è estremamente ambizioso, complesso, richiede una programmazione organica: costituire un gruppo di lavoro interno non ha le caratteristiche per elaborare un Piano articolato e puntuale come sarebbe necessario.

Il testo è stato respinto con 16 voti di astensione (AV, UV, SA, GM) e 15 a favore (Lega VdA, M5S, Mouv', RC-AC, ADU-VdA)

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 17 e giovedì 18 aprile 2019

SC-MM

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