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Riunione del Consiglio regionale del 23 e 24 gennaio 2019

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Comunicato n° 34 del 16 gennaio 2019
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà in sessione ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio 2019, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 47 oggetti, tra cui 9 interrogazioni, 22 interpellanze e 12 mozioni.

I Consiglieri saranno inoltre a designare un magistrato per la nomina in seno alla sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione Valle d'Aosta.

In merito alle interrogazioni, il gruppo Lega VdA ne ha depositate sei sulle seguenti tematiche: cause del danno strutturale verificatosi alla scuola ITPR di Aosta; attuazione dello studio di sostenibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto di ampliamento dell'ospedale Umberto Parini di Aosta; realizzazione di uno studio sullo stato delle locazioni di depositi, magazzini e strutture assimilabili in carico all'Amministrazione regionale; azioni poste per migliorare il servizio trasporto disabili; predisposizione di uno studio per valutare la possibilità di sfruttamento delle acque a fini idroelettrici da parte dei Consorzi di miglioramento fondiario; stato di attuazione del piano delle alienazioni immobiliari per il triennio 2018-2020.

Il gruppo Mouv' ha posto un'interrogazione riguardante la copertura di posti vacanti nell'ambito del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco.

Sono due le iniziative del gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne: riorganizzazione dei centri per l'impiego in Valle d'Aosta e situazione dei consumi energetici sul territorio valdostano.

Passando alle interpellanze, due sono state presentate dal gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA: la prima riguarda la tempistica per l'avvio di corsi di italiano per stranieri previsti dal progetto Fami Lingua 2018-2020 mentre la seconda verte sugli interventi per migliorare il servizio di elisoccorso.

La Lega VdA illustrerà sei iniziative: risoluzione delle problematiche inerenti l'erogazione dei finanziamenti per le politiche abitative; criticità riscontrate sull'edificio "Palazzo Cogne" sito nel comune di Aosta; intendimenti sulla costituzione di parte civile dell'Amministrazione regionale nel processo riguardante il Circolo ricreativo dell'Ente Regione; condivisione delle risultanze e delle intenzioni sul futuro di Struttura Valle d'Aosta Srl con la Commissione consiliare competente; projet de revitalisation et de valorisation de la langue valdôtaine; modifica dell'attuale collocazione del punto informazioni dell'ospedale regionale Umberto Parini di Aosta.

Sono sei anche le interpellanze a firma del gruppo Mouv': erogazione ai dipendenti e agli ex dipendenti dell'Amministrazione regionale del rimborso chilometrico loro spettante dal 2011; operatività del Centro nefrologico a servizio dei pazienti dializzati situato nel comune di Saint-Vincent; azioni per l'utilizzo dei finanziamenti dell'Unione europea; lamentele di un tour operator nei confronti della politica di prezzi adottati dalla Monterosa Ski; individuazione di una strategia promozionale della Fontina DOP in accordo con il Consorzio Produttori e Tutela della Fontina; valutazione dell'operato del management della società SkyWay.

Il gruppo Movimento 5 Stelle discuterà quattro interpellanze: rigoroso rispetto del divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche a minorenni; promozione e valorizzazione di prodotti del comparto alimentare valdostano; azioni da porre in essere nell'ambito delle politiche giovanili per il prossimo biennio 2019-2020; provvedimenti per rendere meno gravose le tariffe nei tratti autostradali gestiti dalle società RAV e SAV.

Anche il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne ha proposto quattro interpellanze riguardanti: mancato utilizzo dei finanziamenti stanziati dall'Unione europea; nomina del Direttore e del Comandante di polizia penitenziaria presso la Casa circondariale di Brissogne; stato dell'iter di approvazione del Piano di tutela delle acque; intendimenti in merito allo stato dei lavori riguardanti la variante sulla strada statale 27 tra i comuni di Etroubles e Saint-Oyen.

All'ordine del giorno figurano poi 12 mozioni, di cui due congiunte: la prima di ADU VdA e M5S (realizzazione di un percorso di formazione specifica a favore dei Consiglieri regionali) e la seconda dei gruppi RC-AC e ADU-VdA (impegno a prendere contatti con le altre Regioni italiane per condividere iniziative riguardanti l'applicazione del "Decreto Sicurezza" e riferirne gli esiti alla Commissione consiliare competente).

La mozione depositata da ADU VdA intende riconvertire il Collège de Saint-Benin di Aosta in struttura convittuale, mentre l'iniziativa del gruppo Mouv' è volta a censurare metodi e atteggiamenti lesivi della libertà di scelta degli elettori valdostani.

Due sono le iniziative della Lega Vallée d'Aoste: la prima per garantire un servizio di trasporto pubblico alle persone con disabilità motoria e psichica e la seconda per la promozione di iniziative per la valorizzazione del sito minerario di Morgex e La Thuile.

Il Movimento 5 Stelle ha presentato quattro mozioni: costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato al sostegno e all'incremento di un piano di marketing-pubblicità del turismo; prevenzione e riduzione dello spreco connesso alla somministrazione degli alimenti da parte degli enti gestori di mense; riduzione del costo dell'abbonamento mensile per l'utilizzo del parcheggio sito in via Roma ad Aosta da parte del personale dell'ospedale; riferire alla Commissione consiliare competente le problematiche relative alla gestione dei fondi europei.

Infine, sono due le mozioni del gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne, di cui la prima riguardante la contrarietà al raddoppio del Tunnel del Monte Bianco e la seconda l'affidamento a Finaosta di uno studio per una diversa gestione dell'immobile Maison du Val d'Aoste nel centro di Parigi.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

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Comunicato n° 41 del 21 gennaio 2019
Iscritte due interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio 2019, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per chiedere notizie della richiesta avanzata dall'Azienda USL della Valle d'Aosta a propri dipendenti di restituzione di parte del salario di risultato relativo al 2016.

La seconda è stata depositata dal Movimento 5 Stelle e riguarda le misure adottate per risolvere le criticità strutturali all'interno della caserma dei Vigili del fuoco di Aosta.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 49 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 45 del 23 gennaio 2019
Interrogazione a risposta immediata sul salario di risultato di dipendenti USL

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, mercoledì 23, e domani, giovedì 24 gennaio 2019, per discutere un ordine del giorno composto di 49 oggetti.

Con un'interrogazione a risposta immediata, la Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie in merito alla richiesta avanzata dall'Azienda USL della Valle d'Aosta a propri dipendenti di restituzione di parte del salario di risultato relativo all'anno 2016.

L'Assesseur à la santé, Mauro Baccega, a expliqué: «Jusqu’à la fin de l’année 2017, sur la base des accords syndicaux en vigueur et pour la plupart des agences relevant du service sanitaire national, le salaire de résultat était versé au personnel à hauteur de 95 % de la productivité collective. La réduction de ce pourcentage à 50 % s’est concrétisée en 2018, à l’occasion des augmentations salariales liées au renouvellement des conventions collectives après 7 années de blocage des salaires. Bien évidemment, dans le cas des salariés peu nombreux pour lesquels les acomptes avaient été supérieurs au solde dû - et certifié par l’organisme indépendant d’évaluation -, il a été décidé de faire coïncider le remboursement desdites sommes trop-perçues avec le versement des soldes prévus par le renouvellement de conventions collectives, et ce, afin d’éviter que ces salariés subissent une réduction de leur salaire. C’était une sorte de compensation

«Pour ne pas causer de préjudice financier au trésor public - a-t-il ajouté l'Assesseur Baccega -, il s’est avéré également nécessaire de demander la restitution des sommes en question au personnel en service depuis 2016, mais qui ne travaillait plus au sein de l’USL au moment dudit remboursement. Cela ne concerne que quelques personnes, qui ont perçu le solde prévu par le renouvellement des conventions collectives mais se sont trouvées en situation débitrice suite au trop-perçu. Il n’y a donc eu aucune erreur en ce qui concerne les versements

Il Capogruppo Andrea Manfrin non si è detto soddisfatto della risposta, ritenuta «incompleta perché l'Assessore non ha affrontato tutte le questioni che gli avevamo sottoposto: non si capisce in base a quale provvedimento venga richiesto, a due anni di distanza, un rimborso dello stipendio ai lavoratori. Continueremo ad approfondire la questione

MM

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Comunicato n° 46 del 23 gennaio 2019
Interrogazione a risposta immediata sulle criticità strutturali della caserma dei Vigili del fuoco

Il Movimento 5 Stelle, nel corso della seduta consiliare del 23 gennaio 2019, ha posto un'interrogazione a risposta immediata sulle «molteplici criticità strutturali all’interno della caserma dei Vigili del fuoco di Aosta», riscontrate in prima persona dal Capogruppo Luciano Mossa nel corso di una visita effettuata di recente.

Il Capogruppo ha specificato che «la guaina protettiva della pista di atterraggio degli elicotteri, inutilizzata da anni perché inagibile, si è consumata e l'acqua piovana penetra quindi all'interno della struttura; il degrado degli infissi ne pregiudica la funzione favorendo la dispersione di calore; l'aspetto esterno della caserma, a causa di danni riparati alla buona, la fa assomigliare più a un campo di battaglia che non a un edificio gestito da una Regione autonoma.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, ha riferito: «In questi anni sono stati investiti 5,2 milioni di euro per interventi all'interno della caserma, a dimostrazione dell'attenzione che l'Amministrazione regionale mantiene su questa struttura. C'è la consapevolezza dei problemi, che non sono di carattere strutturale ma manutentivo. Per il 2019, abbiamo già stanziato 685 mila euro, che sono quindi già disponibili e ci confronteremo con i dirigenti dei Vigili del fuoco per vedere quali sono le opere prioritarie da mettere in campo. A seguito della scelta politica, effettuata nel 2016, di abbandonare la delocalizzazione nella sede di Pollein, abbiamo l'intenzione di produrre ulteriori studi per verificare l'aggiornamento della staticità della struttura.»

Il Capogruppo Luciano Mossa ha dichiarato: «Malgrado questi 5,2 milioni di euro di interventi eseguiti in passato, la situazione è molto grave e non credo che 685 mila euro stanziati per il 2019 risolveranno tutti i problemi per far vivere in maniera salubre e decorsa chi lavora all'interno della struttura

SC

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Comunicato n° 47 del 23 gennaio 2019
Il Consiglio ha sospeso la seduta. I lavori riprendono alle ore 15.30

A metà mattinata della seduta del 23 gennaio 2019, a seguito delle vicende giudiziarie che vedono coinvolto un Consigliere, il Presidente Emily Rini ha annunciato la sospensione dei lavori del Consiglio: «Vista la gravità dei fatti di cui siamo venuti a conoscenza, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di sospendere i lavori al fine di consentire di avere ulteriori informazioni in merito, anche alla luce della conferenza stampa convocata a Torino

I lavori dell'Assemblea riprenderanno alle ore 15.30 di questo pomeriggio.

L'Assemblea, prima dell'interruzione, ha discusso una interrogazione riguardante la riorganizzazione dei Centri per l'impiego (CPI) posta dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne.

La Consigliera Chiara Minelli ha infatti chiesto di avere un quadro completo e preciso della attuale operatività ed incisività di queste strutture, «oltre al profilo statistico dell’utente, i servizi erogati, il grado di soddisfazione e il numero di avviamenti al lavoro registrati in Valle d'Aosta nel corso del 2017 e nel primo semestre 2018

L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha innanzitutto tracciato un profilo degli iscritti: «Gli utenti al 31 dicembre 2018 sono in lieve maggioranza donne (51,8%), distribuiti per lo più su Aosta (56%) rispetto ai Centri di Verrès (34%) e Morgex (8,7). Il 74% degli iscritti ha cittadinanza italiana, i cittadini extracomunitari si attestano sul 15,8%, i restanti cittadini comunitari rappresentano circa l'8%. Per quanto attiene all'età, gli iscritti tra i 30 e 49 anni sono il 43%, il 30% hanno più di 50 anni, il 27% meno di 29 anni e quasi il 10% degli iscritti ha almeno 70 anni. In merito ai titoli di studio, un iscritto su due ha la licenza media, il 14% ha conseguito al massimo la licenza elementare, il 23% possiede un diploma di istruzione secondaria e il 7% ha un titolo universitario. Rispetto all'anzianità di disoccupazione, il 13, 7% è iscritto da almeno sei mesi, il 18,2% da 6 a 12 mesi, il 34,3% da 12 a 24 mesi e il 33,8% da oltre due anni. La durata della disoccupazione aumenta con l'età e con l'abbassarsi del titolo di studio

L'Assessore Bertschy è quindi passato a dettagliare i servizi offerti dai CPI: «Parliamo per prima cosa di accoglienza e prima informazione, orientamento di base e specialistico, collocamento mirato. Per i disoccupati iscritti al collocamento mirato, è prevista una presa in carico individualizzata. Per quanto attiene invece alle aziende, il servizio monitora costantemente l'adempimento normativo e cerca di fornire supporto ai datori di lavoro perché l'inserimento sia il più adeguato possibile, in modo che questo importante strumento di inclusione sociale raggiunga i suoi scopi. Inoltre, vengono realizzati percorsi di intermediazione, di formazione per disabili e interventi di monitoraggio post assunzione. Vengono poi organizzati semestralmente eventi quali le "Journées des métiers et du tourisme" e le "Journées de l'emploi", che dimostrano una generale soddisfazione degli utenti in merito ai servizi offerti, sia in qualità sia in quantità, tanto da parte dei disoccupati tanto delle aziende

In merito alla riorganizzazione, «i Centri per l'impiego hanno cercato di mantenere la loro funzione peculiare, ma purtroppo si sono verificati una progressiva riduzione di personale e un contestuale aumento di competenze. La prossima introduzione del reddito di cittadinanza graverà ulteriormente su queste strutture. Così come inserito nel programma di maggioranza, è nostra intenzione provvedere ad una rivalutazione di queste strutture. Inviteremo i Parlamentari valdostani a verificare che le disposizioni nazionali di potenziamento per queste strutture siano attivate anche nella nostra Regione

La Consigliera Chiara Minelli ha ringraziato l'Assessore per la risposta esaustiva, osservando: «Dai dati forniti emerge che circa 67.000 persone sono state avviate al lavoro, di cui 1.544 intermediate dai Centri per l'impiego, quindi, tenendo conto che alcuni utenti effettuano più "passaggi" nel CPI, circa il 4% usufruisce dell'intermediazione: una percentuale davvero troppo bassa, ad indicare una scarsa incidenza della struttura pubblica. Il potenziamento dei Centri per l'impiego che sarebbe dovuto avvenire già dal 2015 con il Jobs act non è evidentemente avvenuto. Va poi tenuto conto del fatto che circa 6.000 persone potranno, a partire da questa primavera, fruire del reddito di cittadinanza: è quindi importante che la Regione si attivi per fronteggiare questo aggravio di lavoro e metta in campo le sue competenze onde evitare di rimanere in balia delle decisioni dei Ministeri. Occorre senza dubbio portare avanti una riflessione sulla questione

MM

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Comunicato n° 48 del 23 gennaio 2019
Approvata una mozione di sostegno alla lotta contro la criminalità organizzata

L'intera seduta pomeridiana del Consiglio di oggi, mercoledì 23 gennaio 2019, è stata dedicata ai fatti emersi nella mattinata dall'operazione Geenna coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Torino contro la malavita organizzata di stampo mafioso in Piemonte e Valle d'Aosta.

L'Assemblea, a conclusione del dibattito, ha approvato all'unanimità una mozione sottoscritta dal Presidente del Consiglio e da tutti i gruppi consiliari. Con questo testo, l'Assemblea esprime la propria fiducia e della comunità valdostana nell'operato della Magistratura e delle Forze dell'ordine nella lotta contro la criminalità organizzata anche a tutela della credibilità e dell'onorabilità delle Istituzioni valdostane. Inoltre, ribadisce l'assoluta convinzione che la società civile, il mondo economico e le istituzioni valdostane debbano essere immuni da infiltrazioni criminali e per questo debbano essere adottate tutte le misure necessarie per contrastare qualsiasi tentativo di condizionamento esterno a tutela della legalità dell'attività amministrativa e politica a tutti i livelli. Infine, il Consiglio esprime preoccupazione per i fatti e censura l'adozione di metodi e atteggiamenti lesivi della libertà di scelta e della dignità degli elettori valdostani.

Il dibattito

Alla ripresa dei lavori del pomeriggio, dopo la sospensione decisa dalla Conferenza dei Capigruppo di questa mattina, aveva preso la parola il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini: «È un onere non facile per me riprendere i lavori dopo la sospensione disposta a seguito delle notizie emerse. Si tratta di fatti gravissimi che hanno profondamente colpito al cuore la massima Assemblea rappresentativa valdostana. Motivo per cui, al fine di tutelare la credibilità e l'onorabilità di questo Consiglio regionale che noi tutti rappresentiamo, propongo una sospensione dei lavori per poter subito condividere il testo di una risoluzione attraverso cui questa Assemblea possa assumere una presa posizione chiara e ferma in merito ai gravissimi fatti emersi, senza con questo entrare nel merito delle contestazioni mosse alle singole persone coinvolte nel procedimento penale, che avranno tutto il diritto e il dovere di difendersi e di produrre le eventuali giustificazioni nelle sedi competenti che non sono certo l'Aula un Consiglio regionale. Non si sta parlando di persone, ma di fatti

«Una presa di posizione chiara e ferma, dunque - ha proseguito la Presidente Rini -, che auspico sia condivisa da tutti i Consiglieri. A noi tutti, dopo quanto emerso, spetta il compito di compito di tutelare la credibilità e l'onorabilità delle Istituzioni regionali. La giustizia deve fare il suo corso, e la Magistratura deve fare piena chiarezza sulle vicende ipotizzate in sede di indagini. Nel frattempo, però, a mio avviso, il Consiglio è tenuto a esprimere la propria posizione chiara, anche al fine di adottare tutte le azioni per contrastare qualsiasi eventuale condizionamento esterno dell'azione amministrativa, a qualunque livello.»

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') ha evidenziato: «Il nostro gruppo ha già iscritto all'ordine del giorno di questa adunanza una mozione su questo tema. Siamo disponibili a modificare il nostro testo; qualora la maggioranza decidesse di presentare un'ulteriore iniziativa, chiediamo comunque che la nostra mozione sia discussa

Dopo la sospensione, la Presidente del Consiglio Rini ha quindi annunciato la decisione della Conferenza dei Capigruppo di invertire l'ordine del giorno, passando subito ad esaminare il nuovo testo della mozione del gruppo Mouv' che già toccava la questione.

 «Mi felicito del fatto che il Consiglio - ha precisato Emily Rini - sia addivenuto ad un testo condiviso per esprimere la posizione comune di quest'Aula

Il Consigliere del Mouv' Roberto Cognetta, nell'illustrare il nuovo testo della mozione, ha detto: «La genesi della mozione che avevo depositato prima che accadessero i fatti gravissimi di oggi parte da ciò che è accaduto in questi ultimi tempi, dopo aver appreso da notizie giornalistiche del presunto acquisto di voti da parte di due candidati alle elezioni regionali. Non è la prima volta che affrontiamo in Consiglio regionale questo tema: da anni si discute che c'è il voto di scambio e c'è chi insiste a dire che non c'è. Non dobbiamo mai dimenticare che una cosa che tocca uno di noi, tocca tutti. Tocca il Consiglio. Ed è difficile motivare alle persone che tu non sei come gli altri o come gli altri partiti. La gente deve capire che il Consigliere regionale se lo fai per davvero è impegnativo. Ma sta a noi dare l'esempio. Se fai bene il tuo lavoro, la gente lo sa: non hai bisogno di comprare voti. È questo che lede la classe politica ed è questo che io non posso accettare

Si è quindi innescato un articolato dibattito.

Il Capogruppo di RC-AC, Alberto Bertin, ha detto che le vicende di oggi «sono l'ultimo tassello di fatti che hanno già ben evidenziato la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, in grado di condizionarne la vita politica ed economica. Una presenza, questa, che è un fatto, non un'opinione; un fatto storico, perché ha origine negli anni Settanta. Oggi questa situazione si palesa: non è più in dubbio una "locale" della 'ndrangheta nella nostra regione, in cui parrebbe rientrare direttamente la politica. Si è sempre voluto far finta di nulla, preferendo tacciare di Cassandra chi ne parlava apertamente. È necessaria una presa di coscienza da parte di tutta la società valdostana, in primis da parte della politica, che deve essere in grado di prendere chiaramente le distanze da questo fenomeno, anche a costo di perdere voti. Ed è proprio su questo aspetto che fa perno la 'ndrangheta. Ognuno deve fare la propria parte per contrastare questa minaccia incombente perché ne va dell'avvenire di questa regione, della qualità di vita dei cittadini. La 'ndrangheta è solo un'illusione di breve periodo, il suo scopo è solo quello di impoverire i territori. L'Amministrazione regionale deve attivare ogni strumento possibile per contrastarla. Più volte ho proposto l'istituzione di un osservatorio permanente sulle organizzazioni criminali di stampo mafioso e a breve, per l'ennesima volta, ripresenterò una proposta di legge per dotare finalmente la Valle d'Aosta di un piccolo ma efficace strumento

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha affermato: «È bene ricordare le parole di Matteo Salvini, che già nel 2017 denunciava la situazione della Valle d'Aosta e dei pericoli della corruzione e della mafia. Quello che è importante far sapere è che bisogna condannare la compravendita del consenso. Le case popolari, gli aiuti, i contributi, si ottengono se si ha diritto, non perché il politico di turno promette, falsamente, un intervento. Dobbiamo rifuggire atteggiamenti mafiosi e fare in modo che chi sa parli, ed apra tutti i vasi di Pandora.»

La Consigliera Manuela Nasso (M5S) ha osservato: «Oggi si grida allo scandalo, eppure è da diversi decenni e più che la mafia è presente in Valle d'Aosta. Io sono valdostana, di orgogliose origini calabresi; la Calabria è sì una terra stuprata dalle organizzazioni criminali, ma la Calabria è soprattutto altro. La vicenda di oggi segna un fallimento di questo Consiglio, è la prima volta che un arresto di mafia avviene a politici eletti nelle istituzioni. Non solo: quando si tornerà alle urne, il rischio è che il partito che vincerà sarà quello dell'astensionismo; allora, sarà un secondo fallimento. La politica purtroppo ha vissuto di sistemi criminosi. Sedere in quest'Aula è un punto di partenza e dobbiamo portare avanti la sfida di rappresentare tutto l'elettorato. Auspico un cambio di rotta, cui tutti dobbiamo contribuire e ringrazio tutte le persone che hanno lavorato a questa indagine che porterà purtroppo altre gravi notizie

Le Conseiller Roberto Luboz (Lega VdA) a dit: «C'est vrai, cet argument n'est certainement pas une nouveauté pour notre Vallée d'Aoste. Voilà le résultat d'avoir trop minimisé: nous vivons dans une région malade. Le système mafieux conditionne la politique et ses choix, donc l'exercice de la démocratie, de la valeur la plus grande du monde civilisé. Quel dégout, mais quelle envie de ressurgir! Interrogeons-nous et agissons de sorte que ce phénomène soit vite contenu et refoulé à jamais, au nom des valdôtains et de la Vallée d'Aoste toute entière

La Consigliera Nicoletta Spelgatti (Lega VdA): «La politica deve denunciare un sistema che è conosciuto da tutti i valdostani. Quale valdostano, infatti, si stupisce realmente di ciò che sta emergendo da questa indagine, a prescindere dai nomi dei coinvolti? Quale valdostano può dire di non sapere che da anni i politici ricevono voti in cambio di favori? Si sono minate intere generazioni di persone per cui la massima aspirazione era essere amico del politico di turno. D'altronde, ci si adatta al sistema, altrimenti si è tagliati fuori. Ma finalmente le cose stanno cambiando: la gente alza la testa, ha capito che c'è un altro modo di fare politica, solo in favore della comunità, senza chiedere né dare nulla in cambio. Per questo, siamo contenti di essere oggi all'opposizione: non abbiamo accettato compromessi, non abbiamo perso la dignità. In Valle d'Aosta la meritocrazia è stata uccisa, ma il cambiamento è in atto. La morte di questo sistema avverrà in fretta e sarà dichiarata dagli stessi valdostani che hanno capito che si può essere uomini liberi

Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha osservato che «la Consigliera Spelgatti dà lezioni a destra e a sinistra, ma la prima cosa che ha fatto quando è diventata Presidente è stata quella di nominare tutte quelle persone che facevano parte dell'apparato della Lega. Che si erga come il solo paladino della correttezza non lo accettiamo. Generalizzare fa male e dà fastidio, soprattutto a chi si impegna quotidianamente in questo Consiglio. C'è la volontà di lavorare sempre onestamente e nel miglior modo possibile. Oggi, il discorso è un po' diverso

Il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha sostenuto: «È doveroso parlare in quest'Aula dell'argomento, ma non si può fare di tutt'erba un fascio. Da valdostano, non posso condividere l'affermazione che tutta la Valle d'Aosta sia marcia, malata: come dappertutto, ci sono situazioni da estirpare sin dal principio e da sanificare, ma guai a generalizzare. Non possiamo offendere i valdostani e il territorio. Molte persone hanno la schiena dritta, non hanno bisogno di lezioni. Per fare pulizia in casa nostra non dobbiamo aspettare il vento che arriva da fuori Valle. L'illegittimità può entrare in tutte le case, in tutti i partiti e movimenti, ma non tutti sono colpevoli. Noi Consiglieri abbiamo la responsabilità di difendere il nostro territorio, creare cultura positiva, non cavalcare le situazioni negative per far campagna elettorale. Siamo garantisti per natura, ci auguriamo che le persone coinvolte nell'inchiesta possano dimostrare la loro estraneità ai gravissimi fatti contestati. Oggi viviamo un momento triste, prendiamo spunto da ciò che è successo per interrogarci e per portare la Valle d'Aosta fuori da questa situazione e creare le condizioni affinché i cittadini possano vivere in un ambiente permeato di legalità e serenità

Il Capogruppo di ADU VdA Daria Pulz ha stigmatizzato «il voler minimizzare un fattore pervasivo ed inquietante della vita politica della Valle, erosivo dei diritti dei valdostani, della trasparenza delle Istituzioni, della vita democratica di noi tutti. La politica non può avere più scuse e si può agire sin da subito, blindando il voto centralizzato e liberando definitivamente la massima Istituzione politica valdostana da tutte le forme di corruzione. Un buon chirurgo non tenterebbe di trapiantare un tessuto sano su uno in putrefazione; sarebbe più opportuno curare giorno dopo giorno la parte malata. Il suo lavoro sarebbe lungo, farebbe meno notizia, ma garantirebbe maggiori risultati; a meno che la piaga sia troppo estesa e infetta. Nei prossimi giorni bisognerà valutare con calma e con la dovuta distanza come poter curare questa profonda infezione, che mi auguro sia davvero circoscritta. Bisogna prendere onestamente coscienza del fenomeno e dichiarare con forza che siamo e vogliamo essere totalmente distanti da tutto questo

Per il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) «è un giorno triste per tutta la comunità. Questi eventi ci dimostrano prima di tutto che è la nostra coscienza personale, politica e morale a guidare le nostre scelte. È importante rispettare le regole delle istituzioni come le persone che ci votano, perché la rappresentanza è responsabilità. Questo è un imperativo categorico e se non lo si ha o lo si mette da parte bisogna assumersene le conseguenze. C'est dommage qu'un événement de ce genre tache de noir la gloire d'un peuple comme celui valdôtain: on a perdu de force, de chaleur, de flamme. En tant que membre de la Jeune Vallée d'Aoste j'ai travaillé à l'initiative de "Coradzo Valdotèn" avec le but de renforcer notre conscience contre le "voto di scambio". Spero che il voto sulla mozione, che condivido in toto, non sia soltanto legato ad un fatto formale, ad una giornata di Consiglio complicata, ma faccia riflettere tutti e riaccendere quell'imperativo categorico e che la buona amministrazione si possa ancora fare

Il Consigliere Luca Bianchi, a nome dell'UV, ha preso le distanze dai fatti in argomento «che condanniamo categoricamente, pur auspicando che le persone coinvolte possano dimostrarsi estranee e confermando la massima fiducia nelle Forze dell'Ordine e nella Magistratura.  Sono le singole persone, non i Movimenti, ad essere responsabili delle proprie azioni. Votiamo convintamente questa mozione, che abbiamo elaborato congiuntamente in venti minuti: questo è fare politica, ed è così che possiamo finalmente dare risposte ai valdostani. L'indagine in corso è stata denominata Geenna, ovvero "discarica": io resto fermamente a favore della differenziata

Per la Capogruppo di ALPE, Patrizia Morelli, «questa non è un'Aula di tribunale e non tocca a noi giudicare, ma noi dobbiamo prendere atto che oggi c'è scritto nero su bianco che in Valle d'Aosta c'è una "locale" della 'ndrangheta, che vanta collegamenti con il tessuto politico e imprenditoriale valdostano. Sono parole che fanno molto male, ma di cui dobbiamo prendere atto se vogliamo riuscire a reagire, adottando tutte le misure necessarie per circoscrivere il bubbone: il commercio dei voti è un fenomeno grave che dobbiamo stigmatizzare. La corruzione elettorale è un reato plurioffensivo perché lede l'onore dell'istituzione e quello dell'elettore e la sua libertà di scelta. L'idea del voto elettronico non è certo per ritardare l'adozione di misure sulle quali il Consiglio ha trovato una sintesi: il voto elettronico è una opportunità che va valutata senza disperdere la preferenza unica e lo spoglio centralizzato. Dobbiamo ridare dignità alla politica facendo buona amministrazione e diventando un po' più statisti e un po' meno interessati a garantirci il nostro successo personale. Oggi, dobbiamo condividere una presa di distanza chiara da queste vicende, cercando di girare in positivo la rabbia e l'amarezza che oggi anima noi tutti

La Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) ha osservato: «Oggi si è reso reale ciò che molti di noi, fuori e dentro quest'Aula, hanno denunciato e denunciano. Le autorità giudiziarie hanno evidenziato che la particolarità valdostana è la sua fragilità politica e istituzionale, che è terreno fertile per chi opera all'interno di organizzazioni mafiose. È soprattutto di questa fragilità che ci dobbiamo occupare. Questi fatti inquietanti impongono una presa di posizione corale, di tutte le forze della società civile e della politica valdostana. Le Istituzioni devono essere forti, oneste e libere, a maggior ragione ora che è stato evidenziato che le radici della corruzione sono ben piantate in Valle d'Aosta. Sta a noi estirparle per non far crescere ulteriormente la pianta

Il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, ha detto: «Voteremo convintamente questa mozione perché per noi i principi contano. Alle elezioni regionali, il M5S ha confermato di essere il movimento politico che fonda la sua forza sul programma e non sulle preferenze personali. Nel M5S chi è indagato o ha subito condanne a qualsiasi livello non è candidabile. Alla luce degli eventi giudiziari di oggi, venuti alla luce grazie all'importante lavoro svolto dai Carabinieri e dalla DIA, oltre a stigmatizzare il voto di scambio e questi comportamenti antidemocratici posti in essere in cambio di favori, come la cessione di appalti, noi promuoviamo l'immediata modifica della legge elettorale, con l'introduzione dello spoglio centralizzato e la preferenza unica, per mitigare il rischio del controllo del voto. Dopodiché si torni subito al voto

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha dichiarato: «Questa sera, potremmo uscire da quest'Aula continuando a far finta di nulla, oppure ricordandoci di dover sempre stare attenti, di non svilire le situazioni, di non generalizzare i problemi. I fatti di oggi ci insegnano ad essere refrattari ad ogni tipo di infiltrazioni mafiose e a mettere in atto tutte le azioni preventive. Oggi noi siamo persone offese, se i fatti fossero confermati, perché saremmo stati eletti in una tornata inficiata da influenze nell'espressione del voto. Voto di scambio, appalti truccati, corruzione di funzionari pubblici: questi i reati maggiormente percepiti dai valdostani. Dobbiamo combattere questi fenomeni. Incominciamo a lavorare con coscienza, dimostriamo coraggio, superiamo personalismi e partitismi, approviamo una legge elettorale confacente, diamo alla Valle d'Aosta ciò che si merita

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv'), dopo aver elogiato «la comunità calabrese onesta, che non chiede favori e che nulla ha a che spartire con corruzione e voto di scambio» ha esortato: «Chi sa parli, perché non c'è futuro per una politica sotto scacco, per una politica che deve restituire favori elettorali. Nel 2014 il Consiglio, grazie all'astensione di dieci Consiglieri dell'attuale maggioranza, ha respinto una mozione che esprimeva preoccupazione e prendeva le distanze da fenomeni corruttivi, invece sarebbe stato opportuno già allora esprimersi. In occasione delle ultime elezioni elettorali è stato introdotto il voto centralizzato, si è compiuto un passo avanti per eliminare il controllo del voto, ma è mancato il ristabilire il giusto rapporto tra candidati e elettori. I valdostani devono sapere che qualsiasi nuova legge elettorale venga approvata non potrà essere applicata per sei mesi: siamo ancora sotto il cappio del controllo del voto

Il Capogruppo di UVP, Jean-Claude Daudry, ha osservato che «in questo Consiglio, oggi abbiamo dimostrato di poter scrivere insieme una mozione in un momento difficile per tutti. Un testo di condanna forte e senza nessun alibi rispetto a quanto accaduto e di fiducia nell'operato delle Forze dell'ordine e della Magistratura. Nessuno si è tirato indietro nel voler sottolineare quanto accaduto e tutti vogliamo lavorare insieme per affrontare la situazione con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Il nostro lavoro è quello di produrre leggi e in prima Commissione stiamo esaminando la revisione di una legge elettorale che già nella scorsa Legislatura prevedeva lo spoglio centralizzato, in favore della libertà di voto

Il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, ha evidenziato: «Quella di oggi non è stata una brutta giornata per la Valle d'Aosta, tenuto conto del fatto che per anni questo fenomeno è stato affrontato con ipocrisia. Oggi si è comunque compiuto un passo avanti per fronteggiare le infiltrazioni mafiose e ci dichiariamo sin d'ora favorevoli ad appoggiare la proposta di legge del collega Bertin per l'istituzione dell'Osservatorio permanente sulle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Alla luce dei risultati delle indagini svolte già da diversi anni, non possiamo affermare che le Istituzioni siano sane. Numeri alla mano, si può dedurre che i risultati delle elezioni comunali di Saint-Pierre e Aosta possono essere stati pesantemente condizionati dalle persone coinvolte nell'operazione odierna. Anche le elezioni di questo Consiglio e dei suoi organi apicali sono state inficiate. La maggioranza oggi, di fatto, può contare solo su 17 voti: quanto si può sentire rappresentativa?»

Per l'Assessora all'istruzione Chantal Certan, «questo è senz'altro un momento difficile e crudo per la Valle d'Aosta. Di fronte a questi fatti non bisogna dare messaggi fuorvianti; dire che non si sapeva delle infiltrazioni mafiose significa non avere memoria. Bisogna fare memoria, molti magistrati e PM hanno chiaramente raccontato quali erano le mappe di questo fenomeno nelle varie regioni. Nel 2012 l'allora Procuratore di Agrigento, Salvatore Vella, in un intervento pubblico ci esortò a fare due cose: cultura fra i giovani, poiché la cultura rende liberi, e applicare le leggi perché esse rendono tutti equi e liberi. È un monito ancora attuale. Valdotèn su la tita!»

Il Vicepresidente dell'Assemblea, Luca Distort (Lega VdA), ha sostenuto: «Il nostro compito è quello di chiederci che cosa possiamo cambiare. Il futuro ha un sapore antico, il passato ha un insegnamento per il futuro; ognuno di noi è tenuto a mettere in pratica un miglioramento. Oggi noi dobbiamo cambiare ottica, quell'ottica incisa nell'ordine morale di ognuno di noi. Esiste un modo di fare politica nell'interesse dei cittadini e della comunità: solo questo conta. Oggi non stiamo linciando una forza politica o un insieme di persone, bensì vogliamo evidenziare che un sistema non funziona, dobbiamo avere il coraggio di dirlo. Non dobbiamo avere paura della verità, dobbiamo reagire perché oggi è offesa l'Istituzione che noi rappresentiamo e che rappresenta la comunità; è l'ultima roccaforte della fiducia che i cittadini danno alla politica. È nostra responsabilità ascoltare i cittadini e rappresentare motivo di guadagnarci questa fiducia. Per questo dobbiamo avere il coraggio di tornare al voto. Non ci sono barricate, noi siamo la comunità valdostana. Ledere la fiducia significa indebolire il presente e il futuro

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha denunciato «la presenza della 'ndrangheta già negli anni '70 in Valle d'Aosta. E chi non se ne è reso conto dimostra i propri preoccupanti limiti. L'invito alla comunità calabrese è quello di isolare questi fenomeni malavitosi proprio perché la Valle d'Aosta non diventi un'altra zona del malaffare. Esorto altresì i Valdostani a svegliarsi, ognuno per la propria parte, affinché venga eliminata ogni infiltrazione mafiosa

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha parlato di «una giornata molto difficile perché sapere che ci sono delle infiltrazioni mafiose in Valle ci rende molto tristi. Ringrazio tutti i Consiglieri intervenuti, perché c'è stata grande passione oltre all'impegno a voler dire che noi siamo lontani da questi metodi. C'è stata solo una differenza fra gli interventi vari: c'è che dice noi dobbiamo cambiare, mettendosi in discussione, e c'è chi dice voi dovete cambiare, allontanandosi dalle responsabilità. Oggi, dobbiamo dimostrare che queste accuse non sono vere. Non solo la classe politica è entrata nei grandi scandali, ce n'è per tutti: è una questione di persone, quindi dobbiamo metterci in discussione tutti. Come Governo vogliamo lavorare per dimostrare che la nostra Valle non è così come è stata rappresentata da queste vicende giudiziarie: dobbiamo lavorare bene, dimostrando attenzione alle regole e alla legalità, per fare buona amministrazione. Le cose cambieranno se cambiano noi e il lavoro più è corale e più è forte: insieme possiamo cambiare, combattiamo questa battaglia insieme per dimostrare che noi siamo qui per fare l'interesse della Valle d'Aosta. Noi siamo qui per lavorare e non facciamo campagna acquisti: il giorno che non avremo più la maggioranza ce ne andremo via il giorno dopo

Il Vicepresidente del Consiglio, Augusto Rollandin (UV), ha rilevato: «Chi governa sbaglia quasi tutti i giorni, ma è grande la distinzione tra un errore commesso in buona fede e quello con dolo. Essere in grado di garantire la perfezione è praticamente impossibile. Ciò che possiamo fare è impegnarci seriamente a portare avanti gli interessi della comunità, pur dovendo rapportarci con tante difficoltà e tanti vincoli. Esprimo apprezzamento per il testo di questa mozione, confezionato con l'apporto di tutti

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprenderanno domani mattina, giovedì 24 gennaio 2019, a partire dalle ore 9.00.

SC-MM

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Comunicato n° 49 del 24 gennaio 2019
Interpellanza sul divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche a minorenni

In apertura dei lavori della seduta di giovedì 24 gennaio 2019, la Presidente dell'Assemblea Emily Rini ha comunicato all'Aula la decisione assunta dalla Conferenza dei Capigruppo circa il rinvio alla prossima adunanza consiliare di diversi punti iscritti all'ordine del giorno.

Gli interventi per il rispetto del divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche a minorenni  sono stati oggetto di un'interpellanza illustrata dal Movimento 5 Stelle.

La Consigliera Maria Luisa Russo, richiamato «il decreto legge n. 14 del 20 febbraio 2017, che sancisce definitivamente, e non più in via interpretativa, il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni», ha voluto sapere «chi si è occupato, dalla data dell'emanazione della legge in questione, di comunicarne il contenuto ai pubblici esercizi, nonché dell'opportunità di affiggere appositi cartelli; quanti e quali interventi sono stati svolti nel 2018 nelle scuole e quali sono in previsione nel 2019; quanti controlli sono stati effettuati nei pubblici esercizi. Ci chiediamo, infine, se l'Amministrazione regionale intenda sollecitare i proprietari /gestori dei pubblici esercizi ad un coscienzioso rispetto di questa legge

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, premesso che l'abuso dell’alcol «è sicuramente la causa più diffusa di dipendenza, ed è preoccupante soprattutto nei giovani, atteso che le statistiche ci dicono che i ragazzi non bevono vino in genere, ma bevande meno naturali, soprattutto superalcolici», ha spiegato: «Il decreto legge n. 14 del 2017 disciplina la possibilità per i Sindaci di stabilire limitazioni agli orari per la vendita e la somministrazione di alcolici, alzando definitivamente l’età minima per il loro consumo a 18 anni. Dalla ricognizione sugli atti emanati in tal senso dai Comuni valdostani, è emerso che non sono scaturite ordinanze, eccezion fatta per alcune emesse in occasione di eventi particolarmente significativi, ad esempio la Fiera di Sant’Orso. Le Associazioni di categoria hanno invece fatto campagne informative e di comunicazione presso i rispettivi associati

«Per quanto attiene agli interventi posti in essere - ha proseguito l'Assessore Baccega -, continua il progetto di prevenzione secondaria, ovvero di screening, avviato nel 2014 dal SERD dell’Azienda USL in collaborazione con le Istituzioni scolastiche, che coinvolge le scuole secondarie di primo e secondo livello, rivolgendosi a insegnanti, educatori e famiglie con il proseguimento dello sportello di ascolto permanente e la costituzione di gruppi di supervisione clinica. Inoltre sono numerosi gli interventi sulle dipendenze, anche se non sono specifici sull’alcol. L’argomento viene sempre trattato (come anche le sostanze, le dipendenze digitali, il tabacco e il gioco d'azzardo). Tengo a sottolineare che si è appena conclusa, con esito soddisfacente, la settimana della legalità, con numerosi eventi di informazione e sensibilizzazione ai giovani e, in generale, alla popolazione. Le varie iniziative sono state anche l’occasione per procedere a una pianificazione di ulteriori azioni.»

In merito ai controlli nel corso del 2018, l'Assessore alla sanità ha riferito: «I Carabinieri – Gruppo Aosta ci hanno comunicato di aver effettuato circa 50 controlli (nessuna sanzione elevata); il Corpo forestale della Valle d’Aosta ha dato riscontro negativo in quanto non rientra tra i compiti ordinari; la Polizia locale del Comune di Aosta non ha elevato sanzioni; la Guardia di finanza ha effettuato una serie di interventi, da incrementare nel 2019; la Polizia di Stato ha effettuato 14 controlli

L'Assessore Baccega ha quindi concluso sottolineando: «La nostra azione politica consiste nell'attenzionare questo problema preoccupante, individuando tutti i possibili strumenti di contrasto e di attenuazione del fenomeno. Un plauso, infine, alle Forze dell'ordine e ai servizi di soccorso

Nella replica, la Consigliera del M5S, Maria Luisa Russo, ha espresso due perplessità: «Innanzitutto, ho notato che pochissimi locali espongono il cartello di divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni, per quanto questo non sia un obbligo; ma ciò che mi sta più a cuore è l'esigenza di rendere maggiormente efficaci le modalità di controllo, in modo dar poter prendere adeguatamente in carico un problema che, purtroppo, nella nostra regione è sottovalutato

MM

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Comunicato n° 50 del 24 gennaio 2019
Interpellanza sull'erogazione ai dipendenti regionali del rimborso chilometrico

Nella seduta del Consiglio Valle del 24 gennaio 2019, con un'interpellanza del gruppo Mouv' si è fatto il punto sulla questione dell'erogazione ai dipendenti del rimborso chilometrico loro spettante dal 2011.

«Il 10 dicembre scorso la Corte di Cassazione ha condannato la Regione Valle d’Aosta al rimborso chilometrico nei confronti di diversi suoi dipendenti, in particolare agli operai forestali che dal 2011 non percepivano più il rimborso - ha spiegato il Consigliere Roberto Cognetta -. Vorrei quindi sapere a quanto ammonta la spesa non erogata dal gennaio 2011 ad oggi e se l'Amministrazione regionale intenda erogare le spettanze dovute. Io credo che ci sia stato un sopruso.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha riferito che «alle due domande poste non può essere data una risposta perché non ve ne sono i presupposti. Infatti, gli uffici competenti dell’Amministrazione regionale ricordano che l’ordinanza della Cassazione fa stato esclusivamente tra le parti del giudizio - e non può essere estesa ad altri soggetti perché vi è il divieto per le Pubbliche Amministrazioni, introdotto dalla legge n. 311 del 2004, di estendere le decisioni giurisdizionali in materia di personale - e che nel caso specifico è relativa ad un contenzioso promosso da un operaio forestale, non soggetto quindi all’applicazione delle disposizioni contrattuali delle categorie del comparto unico ma al contratto integrativo regionale di lavoro degli operai e impiegati forestali. Ad oggi, peraltro, non sono quantificate neppure le indennità per rimborso chilometrico oggetto del ricorso in questione, in quanto il dipendente si è riservato di quantificarle con un giudizio separato, nell’ambito del quale dovrà anche provare di aver effettuato le trasferte.»

«Dal punto di vista generale, invece - ha concluso il Presidente - dal 2011 in avanti il Dipartimento personale e organizzazione ha contabilizzato e corrisposto le indennità per rimborso chilometrico dovute e pertanto non vi sono dipendenti o ex dipendenti che debbano ricevere delle indennità di rimborso chilometrico non erogate.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha evidenziato: «È grave che gli uffici non possano dare una risposta. Ora tutti gli operai forestali, che giustamente reclameranno quanto spetta loro di diritto, faranno ricorso e potranno vincerlo a fronte di una sentenza che è chiarissima, con tutte le conseguenze di spesa per la Regione. Quella di allora è stata una scelta politica scellerata che serviva a fare cassa, e come al solito si è colpito i più deboli, e adesso ci arriverà il conto. Sarebbe opportuno trovare delle soluzioni economiche adeguate e annuncio che noi come Mouv' supporteremo chi vorrà fare ricorso su questa cosa, visto che è un loro diritto ed è giusto che venga loro riconosciuto: usavano la macchina e lavoravano per l'Amministrazione. In altri settori aiutiamo sempre e comunque, ma chi lavora con stipendi da fame mai.»

SC

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Comunicato n° 51 del 24 gennaio 2019
Interpellanza sui prodotti del comparto alimentare valdostano

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio Valle del 24 gennaio 2019, il Movimento 5 Stelle ha trattato della promozione e della valorizzazione di prodotti del comparto alimentare valdostano.

«Chiediamo di fare il punto sulle iniziative già intraprese o in programma per promuovere sui mercati italiani ed esteri questo comparto che a livello nazionale presenta i migliori risultati dal punto di vista dell'export e della crescita economica - ha evidenziato il Consigliere Luigi Vesan -. Vorremmo conoscere anche gli investimenti attuati nel 2018 e programmati per il 2019 per la tutela dei DOP e delle DOC valdostane, oltre alle azioni si intendano intraprendere per il riconoscimento e la relativa valorizzazione di ulteriori marchi di origine (DOC, DOP o IGP) su prodotti di provenienza valdostana

L'Assessore all'agricoltura, Laurent Viérin, ha concordato «sull'importanza del comparto alimentare in Italia e del grande potenziale per la Valle d'Aosta; motivo per cui una delle iniziative di riorganizzazione alla base del nuovo Assessorato è stata l'unione del comparto del turismo con quello dell'agricoltura, anche per quanto riguarda la promozione dei prodotti. Un'azione, questa, propedeutica alla riforma del turismo, con la nascita del nuovo Office del tourisme che sarà braccio operativo. Nell'ottica di un maggiore raccordo tra l'Amministrazione regionale e i settori di competenza, sono stati istituiti vari tavoli (turismo, turismo e marketing, filiera e agricoltura, montagna e ambiente, sport, cultura e artigianato). »

A proposito delle iniziative da mettere in campo nel 2019, l'Assessore Viérin ha comunicato «la recente approvazione di un investimento di 174 mila euro relativo ad azioni mirate fuori dalla Valle, al fine di individuare nuove occasioni dal grande potenziale (basti pensare al Salon de l'agriculture di Parigi e il Vinitaly con la novità del Vinitaly in the city cheese). In merito alle azioni locali, la strategia è di proporre una serie di iniziative con risvolto turistico (appuntamenti di show cooking, il Marché au fort, il concorso mieli, la valorizzazione dei Vins extrêmes). Stiamo anche rilanciando un accordo siglato con gli operatori turistici di Alba: quest'anno presenteremo il Modon d'or con abbinamenti della fontina al tartufo e ai vini. Un esempio del nostro progetto di instaurare sinergie coi territori limitrofi, in modo da promuovere sia i prodotti enogastronomici sia pacchetti turistici. Tra le altre azioni, stiamo studiando altri mercati, anche per implementare la vendita all'estero di prodotti di qualità: in questo senso, nei giorni scorsi ho incontrato la Chambre. Procederemo poi all'abbinamento dei grandi eventi organizzati in Valle (quali la Coppa del mondo di sci a Cogne e il Giro d'Italia) alla promozione dei nostri prodotti

L'Assessore Viérin, sottolineato di «accordare la massima priorità e tutta la nostra attenzione al grave fenomeno della contraffazione», ha concluso: «Tutto il lavoro puntuale di questi ultimi anni sul comparto alimentare, non solo DOP, ci fa riaprire la discussione sulla mela valdostana, prodotto di eccellenza da valorizzare prioritariamente, oltre alla filiera del pane. Si lavorerà quindi per il riconoscimento della Mela DOP della Valle d'Aosta

Nella replica, il Consigliere Vesan ha sottolineato: «L'apertura di vari tavoli non è sufficiente, così come l'investimento di 174 mila euro, per quanto rilevante, non basta, tenuto conto del valore della sola fontina, che si aggira sui 40 milioni di euro. La crisi ha certamente inciso pesantemente sul settore e sulle risorse a bilancio, ma non si può rinunciare alla promozione dei nostri prodotti. Finché la politica resterà ripiegata su un sostegno a fondo perso che non mira alla conquista di nuovi mercati e alla vendita dei prodotti ad un giusto prezzo, il comparto agricolo non potrà reggersi sulle proprie gambe. E questo, per una regione come la nostra, è un grande ostacolo piuttosto che un vantaggio.»

SC

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Comunicato n° 52 del 24 gennaio 2019
Interpellanza sulle criticità riscontrate sull'edificio "Palazzo Cogne"

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 24 gennaio 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto approfondire le criticità riscontrate sull'edificio "Palazzo Cogne" ad Aosta.

In particolare, il Consigliere Stefano Aggravi, ricordato come «già nel 2016 siano state evidenziate numerose criticità sulla fruibilità dell'edificio, rendendolo incompatibile con il normale utilizzo dei locali», ha sottolineato che «nell'agosto 2018, a seguito di sopralluoghi che avevano fatto emergere l'ulteriore aggravamento della situazione strutturale, gli uffici regionali avevano disposto lo sgombero del fabbricato nel più breve tempo possibile e, da Assessore, avevo promosso una serie di interlocuzioni con i fruitori del Palazzo e con il Comune di Aosta per identificare soluzioni alternative al fine di contemperare i disagi. Chiedo quindi quali siano gli intendimenti della Giunta regionale attuale in merito a questa struttura tuttora utilizzata da numerosi utenti e tenuto conto dell'importanza che "Palazzo Cogne" riveste per l'associazionismo valdostano.»

L'Assessore alle finanze e attività produttive, Renzo Testolin, ha risposto che «c'è una difficoltà oggettiva, irrisolta dall'agosto 2018, di far collimare la prioritaria tutela dell'incolumità degli attuali fruitori con l'individuazione di una loro ricollocazione in nuovi scenari. Approfondimenti tecnici e sopralluoghi hanno fatto emergere delle criticità, che hanno effettivamente condotto nel mese di agosto 2018, in via cautelativa, ad allertare gli occupanti del palazzo stesso. Gli uffici dell'Assessorato hanno avviato una trattativa con il Comune di Aosta, per capire se ci fosse la disponibilità a dislocare le sedi delle associazioni ospitate al Palazzo Cogne in altro luogo di proprietà comunale. L'Amministrazione comunale si è resa disponibile, salvo esigenze da verificarsi. Parallelamente la Regione ha chiesto la collaborazione dell'Associazione nazionale Alpini al fine per vedere la disponibilità ad ospitare alcune associazioni ad esse affini nella sede che la Regione concede loro in comodato d'uso. Al momento si sta lavorando per approfondire queste opportunità. Segnalo, inoltre, che le strutture dell'Assessorato delle opere pubbliche, essendo venuti a conoscenza che erano state organizzate delle attività nell'immobile, hanno diffidato gli organizzatori dal proseguire. In tempi brevi, sarà affidato un incarico di aggiornamento e completamento della perizia svolta nel 2016, che interesserà l'intero immobile. Inoltre, gli uffici sono al lavoro per valutare la definizione di un bando per la valorizzazione del fabbricato, che riveste una particolare importanza nel tessuto urbanistico di Aosta.»

L'Assessore Testolin ha quindi concluso: «Rimane prioritaria la tutela dei fruitori dell'immobile, con una contestuale attenzione all'iter per la valorizzazione del Palazzo, che va intrapresa con celerità.»

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha espresso soddisfazione perché «la strada tracciata da noi era buona e la si vuole proseguire. Seguire con attenzione una situazione dove ci sono tanti fruitori è difficile, ma crediamo sia importante recuperare e valorizzare l'immobile oltre che trovare soluzioni alle diverse associazioni. Mi rincuora il fatto che ci sia l'intenzione di proseguire sulla perizia complessiva. Vigileremo sul bando ma sono sicuro che tutto andrà a buon fine.»

Il Capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, ha aggiunto: «Bisogna mettere l'accento su di un aspetto: le criticità riguardano l'intero edificio e bisogna quindi pensare all'incolumità dei fruitori. Se il Comune di Aosta è a conoscenza di queste criticità, sarebbe opportuno che evitasse di organizzare eventi al fine di non esporre la struttura a sollecitazioni eccessive, come ad esempio la festa di Capodanno organizzata un mese fa. È importante fare una verifica sulle condizioni dello stabile.»

Il Consigliere Luca Distort ha inoltre segnalato che «il gruppo Lega VdA è a disposizione per dare un contributo: il fabbricato avrà bisogno di un'attenzione particolare proprio per l'interesse che riveste, sia dal punto di vista architettonico - è stato progettato da Giò Ponti - sia dal punto di vista storico. Altra attenzione va data all'urgenza del problema. Il distacco di intonaco ipotizzato in perizia può creare un pericolo significativo: ricordo che 1 metro quadro di intonaco pesa circa 30/40 kg e l'intonaco a soffitto di un'aula di 20 mq porta un peso complessivo di 600-800 kg. Da qui la richiesta di attenzione.»

SC

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Comunicato n° 53 del 24 gennaio 2019
Interpellanza sulle tariffe autostradali in Valle d'Aosta

Il tema delle tariffe autostradali in Valle d'Aosta è tornato all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza illustrata dal Movimento 5 Stelle nella seduta del 24 gennaio 2019.

Il Capogruppo Luciano Mossa ha ricordato: «La società RAV che gestisce la tratta Aosta/Monte Bianco ha previsto un aumento graduale dei pedaggi autostradali del 430%, a partire dal 2009 al termine della concessione nel 2032. Sia la RAV che la SAV applicano tariffe che sono le più care di tutta la rete autostradale italiana, rendendo la Valle d'Aosta meno appetibile per i turisti e insostenibile per i pendolari valdostani. Visto che i gruppi politici che compongono l'attuale maggioranza, in campagna elettorale, avevano promesso l'emissione dellavignette valdostana con sistema di tariffazione agevolata, la regionalizzazione della tratta valdostana e sconti sull'Aosta/Pont-Saint-Martin vorremmo sapere quale delle loro proposte saranno realizzate e in quanto tempo

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha riferito: «Le concessioni attuali e le tariffe applicate rendono improponibile l'utilizzo dell'autostrada in Valle d'Aosta. La nostra proposta è quella di un abbonamento annuale che prevedrà un mantenimento del progetto d'impresa delle concessionarie, grazie alla diminuzione dei costi delle tratte e l'aumento dei passaggi. Abbiamo già svolto due riunioni politiche con i vari attori per mettere in campo un'azione di forte protesta della comunità valdostana, fortemente danneggiata. Stiamo cercando di unite tutte le forze politiche, sociali ed economiche per ottenere finalmente un risultato positivo. Stiamo anche studiando la legislazione a livello europeo. Il Governo regionale intende istituire coi Parlamentari la dovuta collaborazione affinché la Valle d'Aosta, attraverso le sue Istituzioni, possa rappresentare a livello nazionale i problemi ma anche i progetti e le proposte per il futuro. Invito quindi i Consiglieri del M5S a sostenere a partire dal livello locale il progetto nazionale di revisione delle concessioni e di abbassamento delle tariffe

Il Capogruppo Mossa, in sede di replica, ha dichiarato: «Chiedo che le forze di maggioranza mantengano gli impegni presi in campagna elettorale per contrastare gli aumenti delle tariffe autostradali.»

 MM

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Comunicato n° 54 del 24 gennaio 2019
Franco Vietti designato nella sezione di controllo della Corte dei conti

Nella seduta del 24 gennaio 2019, il Consiglio regionale ha designato, con 28 voti, Franco Vietti quale magistrato della sezione di controllo della Corte di conti per la Regione Valle d'Aosta per la durata di sette anni.

Franco Vietti è attualmente Direttore generale dell'Università della Valle d'Aosta. Laureato in scienze politiche all'Università di Bologna, ha conseguito un Master in diritto amministrativo e un Master universitario di secondo livello in organizzazione, management e innovazione nella pubblica amministrazione".

La scelta è avvenuta in base alla decisione della Conferenza dei Capigruppo di consentire a coloro che fossero in possesso dei requisiti richiesti di manifestare il proprio interesse inviando il proprio curriculum, pur non essendo tale procedura prevista dal decreto legislativo 179/2010.

Tale carica è attualmente ricoperta da Flavio Curto, che era stato nominato dall'Assemblea valdostana il 27 luglio 2011.

La designazione è prevista dalla norma di attuazione dello Statuto speciale concernente l'istituzione di una sezione di controllo della Corte di conti (decreto legislativo n. 179 del 5 ottobre 2010). Tale sezione è composta da un presidente e da cinque magistrati, due dei quali con la qualifica di consigliere della Corte medesima. Gli altri tre magistrati sono nominati, sentito il Consiglio della Presidenza della Corte dei conti, dal Consiglio dei ministri, su designazione uno della Giunta regionale, uno del Consiglio regionale e uno del Consiglio permanente degli enti locali.

La sezione di controllo regionale esercita "il controllo sulla gestione dell'amministrazione regionale e degli enti strumentali, ai fini del referto al Consiglio regionale, nonché il controllo sulla gestione degli enti locali territoriali e loro enti strumentali, e delle altre istituzioni pubbliche di autonomia aventi sede nella regione, per riferirne agli organi rappresentativi di detti enti." Inoltre, "a richiesta del Consiglio regionale, procede alla valutazione degli effetti finanziari delle norme legislative che comportino spese."

SC

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Comunicato n° 55 del 24 gennaio 2019
Respinta una mozione sul Tunnel del Monte Bianco

 

Durante la seduta del 24 gennaio 2019, il Consiglio Valle ha respinto con 17 voti contrari (UV, UVP, SA, ALPE, GM), 8 astensioni (Lega VdA, Mouv') e 7 a favore (RC-AC, M5S, ADU-VdA) una mozione presentata dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne volta a ribadire la contrarietà dell'Assemblea valdostana al raddoppio del Traforo del Monte Bianco. Il testo intendeva inoltre impegnare il Presidente della Regione a riportare tale contrarietà nelle sedi istituzionali opportune, oltre che a informarsi presso la società di gestione della struttura e a riferire alla Commissione consiliare competente in merito ai lavori di manutenzione e messa in sicurezza effettuati in questi anni e ad eventuali interventi futuri. «Già in passato il Consiglio regionale ha espresso la propria contrarietà ad un'eventuale raddoppio del Tunnel, realizzazione che comporterebbe inevitabilmente un'intensificazione del traffico. Il raddoppio e la chiusura, per ragioni diverse, sono assolutamente da evitare, bisogna trovare soluzioni alternative», ha osservato il Capogruppo Alberto Bertin illustrando all'Aula il provvedimento.

Nel dibattito sono intervenuti per esprimere parere contrario alla mozione il Capogruppo di GM Claudio Restano - «Noi politicamente, fatti i dovuti accertamenti tecnici, siamo assolutamente a favore della costruzione della doppia canna del Monte Bianco, perché siamo dalla parte dei valdostani e non degli altri Paesi» -, il Vicecapogruppo dell'UV Luca Bianchi - che ha definito l'approccio della mozione «sbagliato, perché la seconda canna, che sulla base di pareri tecnici non aumenterà i problemi ambientali, è soltanto una possibilità per scongiurare la chiusura del Tunnel; chiusura che comporterebbe evidenti danni economici per tutta la Valle d'Aosta » - il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis - secondo cui «nei prossimi decenni l'inerzia di oggi rischia di divenire pericolosa e potrebbe portare anche alla chiusura di questa via di comunicazione perché non disporrebbe più di standard di sicurezza analoghi a quelli delle altre infrastrutture; non è poi corretto affermare che una seconda canna incrementerebbe il traffico, perché gli studi affermano la non esistenza di questa correlazione» -, la Capogruppo di ALPE, Patrizia Morelli - che ha definito la mozione «inopportuna in questa fase, perché bisogna affrontare la questione del merito, esplorando tutte le soluzioni tecnologiche possibili per evitare la chiusura del Tunnel, che avrebbe effetti devastanti su tutta l'Alta Valle, e anche valutando l'opportunità che la costruzione della seconda canna non sia poi così effettivamente necessaria».

Parere favorevole è stato espresso dalla Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz - per la quale «non si tratta di una posizione ideologica, bensì di spirito critico; oltre tutto il raddoppio, come ci ricordano i francesi, è incompatibile con la candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'UNESCO» - e dal Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan, che ha ribadito che «l'intervento comporterebbe costi economici e ambientali troppo elevati, quindi mantenere la posizione di non raddoppiare il Tunnel è ad oggi la scelta più oculata, visto che non è ancora chiaro cosa succederà e soprattutto sarà importante rimanere informati sugli interventi futuri».  

Per il Consigliere di Mouv' Elso Gerandin, «bisogna avere un quadro molto preciso degli interventi da realizzare e delle soluzioni tecniche da prevedere prima di prendere qualsiasi decisione» e ha chiesto di ritirare l'impegno sulla contrarietà al raddoppio mantenendo invece quello relativo all'illustrazione in Commissione sui lavori di manutenzione; il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha osservato che «così come scritta, la mozione non è approvabile, perché noi riteniamo prioritario scongiurare la chiusura del Traforo, anche per qualche anno, e porre un'attenzione concreta e forte per la valorizzazione dell'area dell'alta Valdigne e in particolare verso gli abitati di Entrèves e la Palud.»  

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, ha replicato che «ad oggi, nessuna scelta è stata fatta e all'ordine del giorno della società vi sono le pianificazioni sulle manutenzioni della canna esistente. Le valutazioni sono su come evitare la chiusura per un periodo troppo lungo del Tunnel, pensando principalmente alla sicurezza dei transiti. In merito alla candidatura dell'Espace Mont Blanc, che rientra nella tipologia del paesaggio naturale, nulla è precluso o messo in discussione», mentre l'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha aggiunto che «problemi come questi non possono essere affrontati con una mozione: sarà serio fare un lavoro approfondito e dire al mondo degli operatori economici - che ieri ci hanno espresso le loro preoccupazioni rispetto ad una ipotesi di chiusura prolungata del Tunnel - che creeremo le condizioni per evitare momenti di interruzione dei collegamenti. Porteremo la nostra posizione alla prossima adunanza: no a lavori che portino alla chiusura del traforo, sì ad un'attenzione volta alla sicurezza e all'ambiente.»

SC

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Comunicato n° 56 del 24 gennaio 2019
Respinta una mozione sull'applicazione del decreto sicurezza

Durante la seduta del 24 gennaio 2019, il Consiglio Valle ha respinto, con 17 astensioni (UV, UVP, SA, ALPE, GM), 13 contrari (Lega VdA, M5S e Mouv') e 3 a favore (RC-AC e ADU-VdA), la mozione presentata congiuntamente dai gruppi RC-AC e ADU VdA in merito all'applicazione del decreto sicurezza, ed in particolare sul tema dell'immigrazione, intendendo impegnare l'Amministrazione regionale a promuovere un ricorso alla Corte costituzionale, oltre a riferire nell'apposita Commissione consiliare e a coinvolgere gli Enti locali, tramite il CELVA, al fine dell'adozione di linee di condotta comuni.

Come ha specificato la Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) nell'illustrazione, la mozione è «complessa, ma siamo convinti che la nostra Regione possa prendere in considerazione impegni di questo genere per riaffermare non solo il valore dell'accoglienza, ma anche la potestà legislativa di cui disponiamo», mentre la Consigliera Daria Pulz (ADU VdA) ha parlato di «discriminazioni e lesioni della dignità umana, ma anche, riferendoci all'ambito giuridico, delle competenze regionali; è fondamentale tutelare l'autonomia valdostana e difendere i principi di solidarietà e accoglienza

Per il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, «la proposta di ricorso costituzionale ci sembra strumentale, visto che il decreto sicurezza non mostra alcuna distorsione civica, è un testo normativo dettato dal buon senso»; il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato i motivi del voto contrario «ad una mozione con presupposti minati alla base: stiamo parlando non di indirizzi politici, di ideologie o di razzismo, bensì di leggi per cui non esiste obiezione di coscienza se non si è d'accordo

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha replicato: «Abbiamo fatto effettuare agli uffici approfondimenti sui vari contenuti del decreto, anche prendendo contatto con le altre Regioni. Un ricorso alla Corte costituzionale presenterebbe molte criticità; scartata questa idea, continueremo a difendere le nostre peculiarità e a monitorare gli effetti di questo decreto. Il modello della Valle d'Aosta è inclusivo, ma l'immigrazione va regolata e l'accoglienza è tale solo se garantisce dignità

I gruppi consiliari di minoranza hanno poi ritirato una risoluzione riguardante un'ordinanza del Sindaco di Aosta relativa alla rimozione della copertura in amianto di uno stabile sito in viale Partigiani a fronte dell'impegno del Presidente della Regione ad accelerare gli adempimenti.

I lavori del Consiglio sono conclusi. L'Assemblea tornerà a riunirsi martedì 5 e mercoledì 6 febbraio 2019.

SC-MM

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