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Riunione del Consiglio regionale del 9 e 10 gennaio 2019

Indice



Comunicato n° 1 del 2 gennaio 2019
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio 2019, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 57 oggetti, tra cui 15 interrogazioni, 24 interpellanze e 8 mozioni.

I Consiglieri dovranno inoltre provvedere al rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) e alla designazione di un magistrato per la nomina in seno alla sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione.

In merito alle interrogazioni, una è stata depositata congiuntamente dai gruppi Mouv' e Lega Vallée d'Aoste per chiedere notizie di un'eventuale chiusura del Traforo del Monte Bianco.

Cinque sono le interrogazioni poste dal gruppo Impegno Civico: situazione degli sconti autostradali a favore dei residenti in Valle d'Aosta; ricadute sul territorio regionale dell'attività di gestione dell'aeroporto Corrado Gex da parte della società AVDA; azioni intraprese per fare fronte alla carenza di palestre ad uso scolastico ad Aosta; autorizzazioni ministeriali relative alla cisterna di accumulo dell'impianto di proprietà ENI a Pollein; iniziative espositive organizzate nella regione.

Anche la Lega VdA ha presentato cinque interrogazioni: individuazione di ulteriori agevolazioni IRAP da parte del Governo regionale; utilizzo di due locali all'interno del Palazzetto sportivo di Verrès; stato delle strutture sedi di servizio del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco; definizione delle competenze in materia di ricerca in capo all'Assessorato regionale dell'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili; servizio di pulizia affidato dall'Amministrazione regionale.

Tre interrogazioni sono a firma del gruppo Mouv': costi di gestione e utilizzo dell'apparecchiatura "Tomo Therapy Hi-Art System"; perizie suppletive relative all'appalto per la costruzione della nuova università da parte della NUV srl; realizzazione di modifiche alle piste di sci da parte della Società Monterosa Spa a seguito del rifacimento della funivia Champoluc-Crest.

La restante interrogazione è del Movimento 5 Stelle a proposito dell'introduzione dell'app "Health VdA" per le prenotazioni specialistiche.

Riguardo alle interpellanze, tre sono state presentate congiuntamente da Impegno Civico e Movimento 5 Stelle: criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale; ipotesi di trasformazione del Servizio Dipendenze dell'USL in struttura complessa; corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento all'interno di edifici pubblici.

Il gruppo Impegno Civico illustrerà quattro interpellanze: coinvolgimento dei portatori di interesse nell'esame degli elaborati della seconda fase del Piano regionale dei trasporti; intendimenti per la gestione dei rifiuti inerti; interventi per scongiurare la chiusura dell'ufficio territoriale dell'INPS di Verrès; affidamento del servizio organizzativo dell'ufficio "Maison du Val d'Aoste" di Parigi.

La Lega VdA ha presentato sei iniziative: travaux pour rendre utilisable la menuiserie de l'Institut "Don Bosco" de Châtillon; riapertura dei termini per l'iscrizione ai corsi di formazione per "giovani in partenza"; promozione e valorizzazione del Parco minerario regionale; controlli sulle domande presentate ai fini dell'ottenimento di benefici economici; riorganizzazione del sistema di welfare regionale; iniziative per conservare e rilanciare la diffusione della lingua francoprovenzale in Valle d'Aosta.

Quattro sono le interpellanze a firma del Movimento 5 Stelle: risoluzione del problema delle liste d'attesa in campo sanitario; applicazione della legge regionale n.10/2018 sulle misure di contrasto dell'azzardopatia; controlli effettuati davanti alle scuole per arginare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti; modalità di somministrazione dei farmaci nelle strutture residenziali della Regione.

Il gruppo Mouv' ha depositato sette interpellanze: adozione di un efficace sistema di controlli sulle dichiarazioni rese per l'ottenimento di benefici economici; attivazione di controlli interni per verificare il regolare svolgimento del concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato di tre dirigenti di secondo livello; dichiarazione della decadenza dal diritto di una derivazione di acqua pubblica; misure di razionalizzazione introdotte nel piano aziendale della società Monterosa Spa; sottoscrizione di una convenzione fra il Comando regionale dei Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza; rispetto dei requisiti previsti dalla normativa in materia di appalti pubblici in occasione dell'affidamento del servizio di pulizia ambientale da parte della Casa di riposo "J.B. Festaz"; attivazione di un  tavolo di confronto con l'ANAS per la soluzione del problema della caduta massi nel tratto della strada statale n. 26 a Montjovet.

All'ordine del giorno figurano poi otto mozioni, di cui due congiunte di Impegno Civico e Movimento 5 Stelle volte a ristabilire una corretta relazione tra la tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e quella per il conferimento dell'organico, nonché a realizzare un percorso di formazione specifica a favore dei Consiglieri regionali.

La mozione depositata dal gruppo Impegno Civico intende modificare il bando di concorso per la partecipazione al fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione per l'anno 2018.

Tre sono le iniziative della Lega VdA: réprobation pour l'accusation contre l'ex Présidente du Parlement de la Catalogne Carme Forcadell et sollicitation pour sa libération; definizione del percorso per la creazione di una Agenzia per la famiglia; garanzia di un servizio di trasporto pubblico alle persone con disabilità motoria e psichica.

Le due mozioni del Movimento 5 Stelle riguardano l'adozione di provvedimenti per l'eliminazione graduale, nelle varie sedi della Regione, degli articoli in plastica monouso e la costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato al sostegno e all'incremento di un piano di marketing-pubblicità del turismo.

Infine, sono stati iscritti all'ordine del giorno per decorrenza termini un disegno di legge (manutenzione del sistema normativo regionale) e tre proposte di legge (disposizioni in materia di nomine e designazioni; misure in materia di sobrietà della politica in Valle d'Aosta; disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo).

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 6 del 7 gennaio 2019
Iscritte tre interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio 2019, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per conoscere le misure adottate per una corretta gestione del rapporto tra l'ambito umano e quello selvatico, con particolare riferimento alla specie protetta del lupo.

La seconda è stata depositata dal gruppo Mouv' in merito ai colloqui intercorsi tra Regione e Stato sull'aumento dei pedaggi autostradali.

La terza è del Movimento 5 Stelle e riguarda le politiche di qualità dei servizi offerti alla clientela da Monterosa Spa.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 60 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 MM

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Comunicato n° 9 del 9 gennaio 2019
Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Il Vicepresidente del Consiglio Luca Distort ha aperto i lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 9, e domani, giovedì 10 gennaio 2019, per discutere un ordine del giorno composto di 60 oggetti.

Nelle comunicazioni all'Aula a nome della Presidente dell'Assemblea, il Vicepresidente ha riferito che nella giornata di ieri, martedì 8 gennaio, i Consiglieri di Impegno Civico hanno cambiato il nome del loro gruppo in ADU VdA-Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta.

Nella mattinata di oggi, i Consiglieri Alberto Bertin e Chiara Minelli hanno costituito un nuovo gruppo consiliare denominato Rete Civica-Alliance Citoyenne, di cui il Consigliere Bertin è Capogruppo e la Consigliera Minelli Vice.

La Consigliera Pulz ha altresì comunicato di aver assunto le funzioni di Capogruppo di ADU VdA.

SC

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Comunicato n° 10 del 9 gennaio 2019
Communications du Président de la Région

Le Président de la Région, Antonio Fosson, dans ses communications au Conseil du 9 janvier 2019, a rapporté sur la rencontre avec les parlementaires de la Vallée d'Aoste.

«Au cours des derniers jours - a-t-il dit le Président Fosson -, la procédure d’approbation de la loi de finances de l’État étant conclue, j’ai pu rencontrer la députée Tripodi et le sénateur Lanièce et entamer avec eux un dialogue que j’aimerais voir se poursuivre à l’avenir afin que l’ensemble du Gouvernement régional puisse aborder régulièrement avec les parlementaires valdôtains les grands problèmes qui concernent la Vallée d’Aoste.»

«Cette fois, nous avons saisi l’occasion pour faire rapidement le tour des principales questions politiques à aborder, à commencer par la possibilité pour la Vallée d’Aoste d’élire son propre représentant au Parlement européen, en tirant parti notamment de la nouvelle situation qui va se créer lorsque la Grande-Bretagne quittera l’Union européenne. Comme vous le savez, plusieurs propositions de loi sont déjà élaborées en vue de cet objectif, telles que le texte du sénateur Lanièce - qui prévoit la constitution de la Vallée d’Aoste en circonscription électorale autonome - ou celui de la Coordination des Présidents des Assemblées législatives des Régions à Statut spécial et des Provinces autonomes. Le Parlement italien doit aborder ce débat courant janvier, ce qui signifie qu’il ne nous reste que peu de temps. À ce propos, je vous exprime mon souhait que notre Assemblée puisse parvenir rapidement à un accord sur une position politique commune, afin qu’on puisse donner un fort soutien institutionnel à la volonté de la Vallée d’Aoste de pouvoir enfin élire son propre parlementaire européen.»

 SC

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Comunicato n° 11 del 9 gennaio 2019
Interrogazione a risposta immediata sulla gestione della specie protetta del lupo

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019, la Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere i dettagli delle misure adottate dal Governo regionale per una corretta gestione del rapporto tra l'ambito umano e quello selvatico, in particolare riferendosi alla specie protetta del lupo.

L'Assessore all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian, ha riferito: «Premesso che il lupo è specie protetta a livello europeo, la Regione è chiamata ad agire, non solamente quando avvengono episodi di predazione, ma adottando misure atte a garantire un rapporto equilibrato tra l’ambito umano e quello selvatico. Per quanto riguarda i danni causati al patrimonio zootecnico, la normativa regionale prevede il risarcimento pari al 100% del valore dei capi predati, più un eventuale 10% nel caso di femmine gravide, oltre al rimborso delle eventuali spese veterinarie per gli animali feriti nonché dei costi per il trasporto in elicottero degli animali uccisi se non recuperabili altrimenti.»

Consapevole dell'importanza del tema, l'Assessore ha poi ricordato che nella giornata di ieri ha convocato il Tavolo tecnico regionale per la gestione del lupo «con all’ordine del giorno l’esame dei recenti episodi di predazione al patrimonio zootecnico e l’illustrazione della proposta di progetto Life Wolfalps. Si tratta di un progetto cofinanziato dall’UE, di cui è capofila il Parco piemontese delle Alpi marittime, avviato in continuità con un precedente progetto Life, condotto nel quinquennio 2014-2018, che ha consentito di sviluppare metodiche comuni in ordine al monitoraggio della specie lupo. Il nuovo progetto, che la Giunta regionale ha deciso di appoggiare nel suo iter di approvazione garantendo anche il finanziamento della quota parte regionale, ha come obiettivo principale proprio la riduzione dei conflitti tra il lupo e le popolazioni alpine, soprattutto agricoltori e cacciatori. Per ciò fare l’intento è di formare delle squadre di pronto intervento composte da agenti del Corpo forestale, guardaparco, veterinari, periti agrari e tecnici faunistici, incaricate di recarsi presso le aziende a rischio o danneggiate per affrontare in maniera specifica i singoli casi e fornire le indicazioni per risolvere i problemi immediati e per prevenire altri attacchi. Fondamentale, per la riuscita del progetto, sarà il coinvolgimento degli agricoltori e dei cacciatori nel definire le azioni da mettere in campo.»

Il Consigliere Luca Distort ha preso atto «dell'impegno del Governo di disporre indennizzi più celeri nell'immediato, così come, nel lungo periodo, di aderire al progetto europeo Life 2019-2024, al quale, tra le Regioni interessate dalla presenza del lupo, solo la Valle d'Aosta a tutt'oggi non ha ancora aderito. Sarà mio impegno personale, insieme al contributo di tutto il gruppo della Lega VdA, svolgere la necessaria sorveglianza nei confronti del Governo regionale, compresa la messa in campo della nostra collaborazione per garantire il massimo livello di gestione del rapporto tra l'ambito antropico e quello naturale, con impiego dei mezzi e dei sistemi più avanzati messi a disposizione dalle attuali ricerche in atto, nell'obiettivo della miglior tutela possibile degli interessi e della professionalità degli allevatori, in primis, insieme, in ogni caso, alla salvaguardia di una specie protetta quale il lupo, capace di contribuire all'immagine di biodiversità del nostro territorio.»

L'Assemblea ha inoltre affrontato una mozione presentata congiuntamente dai gruppi ADU VdA, RC-AC e Movimento 5 Stelle, la cui discussione è stata rinviata dallo scorso mese di dicembre. Il provvedimento, respinto con 17 voti a favore (Lega VdA, Mouv', M5S, RC-AC, ADU VdA) e 18 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM), ha riguardato lo smaltimento e il conferimento dei rifiuti. Nel dettaglio, come hanno illustrato in Aula la Capogruppo di ADU-VdA Daria Pulz e il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, si intendeva ristabilire una corretta relazione tra la tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la tariffa per il conferimento dell'organico, in base al principio "chi più inquina più paga", nonché rimodulare le tariffe di conferimento dei materiali riciclabili in funzione della qualità dei materiali effettivamente conferiti da ciascun Sub-ATO.

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, assuntosi l'impegno di essere audito in Commissione consilioare già la prossima settimana per un confronto politico e tecnico, ha chiesto il ritiro della mozione, in quanto la modalità attualmente applicata per la determinazione della tariffa di gestione delle diverse tipologie di rifiuti conferiti al Centro regionale di Brissogne viene ritenuta equa, rispettosa del principio “chi inquina paga” - condiviso dalla Giunta regionale -, nonché conforme ai criteri stabiliti dalla normativa nazionale.

SC-MM

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Comunicato n° 12 del 9 gennaio 2019
Interrogazione a risposta immediata sui pedaggi autostradali

La questione dei pedaggi autostradali è tornata in discussione nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019 con un'interrogazione a risposta immediata posta dal gruppo Mouv', che, appreso degli aumenti previsti per l'anno in corso dalla società RAV, che gestisce la tratta Aosta-Monte Bianco, ha chiesto «quali interlocuzioni e rassicurazioni, formali o informali, siano intercorse tra Regione e Stato in merito alla vicenda.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha risposto: «Appena insediati, abbiamo sentito i rappresentanti regionali nei Consigli di amministrazione delle società autostradali SAV e RAV. Atteso poi che il Ministro ai trasporti Toninelli ha più volte rimarcato il fatto che occorre intervenire sul tema delle concessioni autostradali, gli abbiamo inviato una nota per dettagliargli la situazione nella nostra Regione, ma senza aver riscontro. Recentemente, proprio a questo proposito, ho anche incontrato il deputato valdostano Tripodi, cui ho chiesto di poter portare al tavolo del Ministro la parola della Giunta regionale, al fine di giungere ad una soluzione della questione dei continui aumenti dei pedaggi

«Parallelamente - ha proseguito l'Assessore Bertschy - la Giunta sta lavorando per istituire un tavolo per fare fronte comune, in modo da organizzare una protesta della comunità, che sarà ovviamente civile ma ben determinata. Incontreremo già la prossima settimana i vari soggetti interessati (CPEL, Chambre, Confindustria, ADAVA, CNA, Confcommercio, Confartigianato, forze sindacali e associazioni dei consumatori) per non fare come in passato: protestare per qualche giorno e poi dimenticarsene. Da lunedì, dunque, si inizia a lavorare in questo senso, coinvolgendo anche il Consiglio Valle. Preciso infine che stiamo conducendo un'azione politica nei confronti del Governo nazionale per ottenere una valutazione dei pedaggi sulle nostre tratte autostradali che sia quanto meno in linea con quelli nazionali

Il Consigliere Elso Gerandin, nella replica, ha affermato: «A livello istituzionale, non basta una nota, ci vuole una presa di posizione forte. E, comunque, ad una nota occorre pretendere una risposta. Invece in questo caso forse si è trattata di una lettera a Babbo Natale. Mi chiedo anche il motivo per cui il Piemonte e la Valle d'Aosta non facciano parte dell'Italia, visto che non sono state considerate al pari delle altre Regioni. Prendo atto della protesta che sarà messa in atto dalla Giunta, ribadendo la necessità di coinvolgere anche questo Consiglio.»

MM

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Comunicato n° 13 del 9 gennaio 2019
Interrogazione a risposta immediata sui servizi offerti dalla Monterosa Ski

Sapere quali sono le politiche di qualità dei servizi offerti, dell’attenzione e della cura della clientela adottate dalla società partecipata regionale Monterosa Ski: questo l'intento con cui il Movimento 5 Stelle ha posto un'interrogazione a risposta immediata nel corso della seduta consiliare del 9 gennaio 2019.

«Nei giorni scorsi, a causa di forti raffiche di vento, la Società ha chiuso la maggior parte degli impianti del comprensorio - ha evidenziato il Capogruppo Luciano Mossa -, venendosi così a creare un malcontento generale dei turisti e, di conseguenza, anche delle attività commerciali

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha riferito: «La situazione meteo di queste vacanze natalizie non è stata particolarmente propizia e ha provocato delle difficoltà agli impianti a fune, in particolare al comprensorio della Monterosa Ski con chiusure il 30 dicembre, il 2 e il 3 gennaio. La Società ha utilizzato formule differenziate per poter recuperare il disagio subìto dagli sciatori, cercando di fare di tutto per fornire un servizio adeguato alla situazione. Vorrei solo ricordare che, contrariamente a quanto sostenuto nella premessa dell'interrogazione, la Società sta dando segnali di miglioramento, tant'è che negli ultimi due anni i bilanci hanno registrato nuovamente degli utili.»

Il Capogruppo Luciano Mossa ha dichiarato: «Una governance responsabile dovrebbe promuovere azioni volte a richiamare il turista e non a farlo scappare. Non possiamo chiedere prezzi interi se offriamo un servizio parziale. Il bonus di 10 euro non ha fatto altro che infiammare l'amarezza degli sciatori, che hanno commentato molto negativamente l'iniziativa. Auspichiamo che siano messe in campo azioni per risolvere queste problematiche come, ad esempio, una modifica del regolamento in tal senso, perché è importante, per la nostra economia, trattenere i turisti in Valle d'Aosta

SC

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Comunicato n° 14 del 9 gennaio 2019
Interrogazione sulle agevolazioni IRAP

 Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie dell'individuazione di ulteriori agevolazioni IRAP da parte dell'attuale Governo regionale non già previste nella bozza di bilancio approvata dalla Giunta precedente.

L'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, ha riferito: «La nuova maggioranza è intervenuta sul treno in corsa dell'elaborazione del bilancio, ritenendo opportuno apportare modificazioni al rilevante aspetto fiscale: abbiamo quindi optato per l'abrogazione dell'articolo che prevedeva l'agevolazione IRPEF; una misura, questa, che, data l'estesa platea di beneficiari, avrebbe comportato un beneficio di 5 euro al mese. L'azione condotta dall'attuale Governo ha generato una maggiore entrata di circa 4,8 milioni, da destinare ad agevolazioni per le categorie produttive, con una diminuzione delle aliquote IRAP e relative ricadute positive indirette sul mondo del lavoro. Abbassando la pressione fiscale a sostegno del lavoro e delle aziende si sostiene, seppur parzialmente, l'occupazione, al fine di creare reddito e sviluppo. Tecnicamente, non è stato possibile destinare queste risorse in sede di approvazione di bilancio, ma ci sarà una prossima variazione di bilancio. A tal fine, si stanno effettuando le opportune verifiche per ottenere un intervento incisivo e condiviso, completando le agevolazioni già previste a bilancio. Le agevolazioni previste dal precedente Governo rivestivano un impatto limitato a poche realtà, mentre le ulteriori agevolazioni che si stanno per concretizzare rappresenteranno una risposta più forte, riducendo ad una platea molto più ampia di aziende il carico IRAP per circa 4,8 milioni di euro

Il Consigliere della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha replicato: «Questa iniziativa ha richiesto forse una risposta un po' tautologica, ma ho ritenuto opportuno ribadire certi concetti. L'obiettivo, in effetti, era quello di fare chiarezza, soprattutto nei confronti degli organi di stampa: le agevolazioni fiscali stabilite dalla precedente Giunta, tranne quella dell'IRPEF che è stata abrogata da questa maggioranza, sono rimaste. Esamineremo con attenzione, auspicando peraltro massima condivisione, le prossime proposte di agevolazioni IRAP, soprattutto per vedere il beneficio marginale per le singole aziende

 

 MM

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Comunicato n° 15 del 9 gennaio 2019
Interrogazione su un'eventuale chiusura del Traforo del Monte Bianco

Nella seduta del Consiglio Valle del 9 gennaio 2019, con un'interrogazione depositata congiuntamente, i gruppi Mouv' e Lega VdA hanno chiesto notizie in merito ad una possibile chiusura del Traforo del Monte Bianco, «per un periodo di tempo prolungato di circa 3 anni, a causa di problemi alla volta, secondo quanto riportato da notizie di stampa e che dai piani della Società è considerata come altamente probabile e concretizzabile già a partire dal 2020.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto che «si tratta di un problema molto importante, perché l'eventuale chiusura rappresenta un grosso pericolo per l'economia e il turismo della Valle d'Aosta. Il tunnel necessita di interventi straordinari e una parte di questi lavori, che ha riguardato la soletta sottostante la carreggiata stradale, è già stata effettuata con chiusure temporanee nelle ore notturne e in qualche giornata intera. Altri lavori riguarderanno la volta della galleria, che dovranno essere avviati nei prossimi sei/sette anni e che dureranno per uno o due anni, a seconda del tipo di ricostruzione e manutenzione che si vorrà avere. Abbiamo raccolto queste notizie dai nostri rappresentanti in seno alla Società che gestisce il Traforo del Monte Bianco e abbiamo chiesto formalmente una serie di dati alla Direzione dell'azienda, che porteremo all'attenzione del Consiglio non appena disponibili. Ricordo anche che la precedente Giunta era stata informata e ribadisco che il problema è molto grave.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha concordato che si tratta «di un problema grave e bisogna sgombrare ogni dubbio e interpretazione. Il Presidente conferma che la chiusura ci sarà per un periodo di un anno o due, mentre dalle informazioni in mio possesso mi risulta che il tunnel sarà chiuso per due o tre anni. Il mio intento era quello di sapere se il Governo ha una strategia per fronteggiare il problema, ma mi rendo conto che non sa che pesci prendere. Entro il 18 gennaio ci sarà un Consiglio di amministrazione monotematico su questo argomento: sarà quindi importante che il Governo dia delle indicazioni ai nostri rappresentanti in seno alla Società che gestisce il Traforo del Monte Bianco

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha aggiunto: «Quando eravamo al Governo abbiamo iniziato a mantenere l'allerta su questo problema e continueremo a farlo anche dai banchi dell'opposizione. È una questione che riguarda tutto il territorio e non solo l'alta Valle: sarà importante coinvolgere gli Enti locali e tutti gli attori economici, che nel 1999 aveva subìto ripercussioni gravissime

 

SC

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Comunicato n° 16 del 9 gennaio 2019
Interrogazione sulla gestione dell'aeroporto Corrado Gex

Con un'interrogazione posta nel corso della riunione consiliare del 9 gennaio 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne è tornato a parlare della gestione dell'aeroporto Corrado Gex.

Il Capogruppo Alberto Bertin, in particolare, ha voluto sapere l'ammontare dell'introito e i costi sostenuti dalla società AVDA relativamente al servizio di aerotaxi per il periodo 1° giugno-30 settembre 2018; se il Governo regionale abbia fatto valutazioni in merito alle ricadute sul territorio valdostano di questa attività; lo stato dei numerosi contenziosi tra la Regione e AVDA, società partecipata; il numero dei passeggeri dei voli commerciali e di quelli locali.

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha spiegato: «Siamo in attesa della definizione del master plan che dovrà illustrare le potenzialità che l'infrastruttura potrà ancora esprimere, una volta completati i lavori per la sua piena funzionalità. Siamo di fronte ad un'opera che va messa in condizione di offrire un valore positivo alla nostra comunità. Politicamente, ci muoveremo per garantire la maggiore operatività possibile. Saremo molto trasparenti nella definizione dei percorsi e delle azioni

Entrando nel merito nei quesiti, l'Assessore ha riferito: «I voli estivi cui si fa riferimento erano configurati come “charter” e non come servizi di “aerotaxi”, non ci sono interventi economici da parte della Regione e il traffico è stato a prevalenza con partenza e rientro ad Aosta. AVDA non ha dato possibilità di conoscere i dettagli dei prezzi praticati dalla compagnia aerea ai propri clienti, essendo attiva una clausola di riservatezza del contratto commerciale con la compagnia tedesca; si è comunque dichiarata disponibile ad esporli a questo Consiglio in una seduta riservata. Sono stati prezzi variabili di settimana in settimana e definiti vantaggiosi per la società

«Per quanto attiene alle ricadute sul territorio - ha proseguito l'Assessore Bertschy -, il nuovo Governo intende porre in essere indagini di customer satisfaction. Ad oggi abbiamo ricevuto segnalazioni positive, per cui i voli attivati hanno permesso di ristabilire una serie di proficui rapporti tra il gestore e le Agenzie di viaggi. Il volo commerciale attivato ha permesso la programmazione di altre iniziative, tra cui una in collaborazione con la FISI (Federazione italiana degli sport invernali) per il trasporto degli atleti della gara di Coppa del mondo di febbraio

Oltre ai contenziosi pendenti, «del valore di circa 6 milioni di euro, c'è la causa al Consiglio di Stato sulla risoluzione della convenzione tra la Regione e la società. Così come il precedente Governo regionale, proseguiremo nel lavoro per una definizione dei contenziosi in essere

Infine, l'Assessore ai trasporti, dettagliando il numero di 1541 passeggeri nel 2018 (1121 di aviazione generale, 150 per aerotaxi/elitaxi, 129 per voli charter, 122 per voli di Stato, 14 per lavoro aereo e 5 per Protezione Civile), ha espresso l'opportunità di «analizzare in Commissione, insieme con AVDA, il progetto per questa infrastruttura che auspichiamo possa deludere meno del passato e del momento attuale

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato: «Sono ormai quindici anni che questo progetto megalomane e scollegato dalla realtà economica e sociale valdostana è incominciato. Sono quindici anni che investiamo milioni di euro su questa infrastruttura e i risultati di questo disastro sono sotto gli occhi di tutti: 1500 passeggeri circa nell'intero anno. La società AVDA negli ultimi mesi non fa che propinarci annunci di nuove iniziative di voli charter, il cui risultato consiste in 32 passeggeri atterrati e 92 partiti: un disastro. Il contenzioso con AVDA è annoso, occorre prestare la massima attenzione. Per la comunità, le ricadute sono prossime allo zero, ci sono solo i costi di gestione, che ammontano a circa 9 mila euro al giorno, sborsati dai cittadini. La via deve essere chiara: bisogna ritornare ad un aeroporto di dimensioni più piccole e dai costi diversi. Il bacino d'utenza valdostano non può sopportare un aeroporto commerciale. Usciamo al più presto da questa follia, smettiamo di investire denaro e cerchiamo di limitare i danni, ritornando ad un aeroporto più sostenibile

MM

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Comunicato n° 17 del 9 gennaio 2019
Interpellanza sulla riorganizzazione delle strutture regionali

Con un'interpellanza congiunta illustrata nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019, i gruppi ADU-Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta e Movimento 5 Stelle hanno voluto conoscere i criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale.

La Consigliera di ADU VdA Daria Pulz ha evidenziato che «molte strutture regionali registrano carenze di organico rispetto ai compiti loro assegnati, come ad esempio quella strategica che gestisce il Fondo Sociale Europeo che ha subìto una drastica riduzione di risorse.» La Consigliera ha poi chiesto quali siano i criteri e gli ordini di priorità per la mobilità interna nella pubblica amministrazione nonché le intenzioni del Governo regionale per migliorare il sistema «al fine di attuare procedimenti che sappiano garantire trasparenza e parità di trattamento per tutti i dipendenti regionali.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto premettendo che «questa interpellanza era stata presentata per il Consiglio regionale del 7 e 8 novembre scorsi e fa pertanto riferimento ad una situazione che nel frattempo è mutata: non mi permetto quindi di dire nulla rispetto alle scelte effettuate dal precedente Governo regionale.» Il Presidente ha poi riferito che la nuova Giunta, il 14 dicembre ha deliberato «la nuova articolazione della macro struttura dell’Amministrazione regionale e dei rami che fanno riferimento al Presidente della Regione e agli Assessori. Procederemo a breve all’approvazione della struttura organizzativa dell’Amministrazione, con la definizione delle strutture dirigenziali e le dotazioni di personale.»

Per quanto riguarda i criteri di mobilità interna, il Presidente ha spiegato che «il verbale di concertazione, sottoscritto con i Sindacati e approvato dalla Giunta nel 2012, stabilisce modalità e procedure per la mobilità interna all’Amministrazione regionale, che può avvenire per esigenze organizzative dell’Amministrazione, comprendendo in questo ambito anche le domande di mobilità dei dipendenti per motivazioni personali, oppure su domanda dei dipendenti a seguito di apposito bando di mobilità per la copertura di posti vacanti avviato dall’Amministrazione regionale. Nel 2019, il bilancio regionale comporterà la ripartizione della spesa del personale per missioni e programmi e ciò farà sì che la mobilità all’interno dell’Amministrazione non sarà più neutra, ma comporterà variazioni di bilancio tra missioni relative alla spesa del personale e dovrà essere ricondotta nell’ambito di circolari annuali o semestrali che la struttura del personale predisporrà nel rispetto delle dovute relazioni con le Organizzazioni sindacali, così come avverrà peraltro per la programmazione relativa ai nuovi ingressi.»

Il Presidente Fosson ha infine concordato con la Consigliera sul fatto che ci sia «la necessità di una riorganizzazione globale dei settori dell'amministrazione, facendo un'analisi dei carichi di lavori per una corretta distribuzione del personale.»

La Consigliera Pulz (ADU VdA), nella replica, ha osservato: «Gli intendimenti annunciati dal Presidente circa la necessaria riorganizzazione globale dell'Amministrazione lasciano ben sperare. Noi crediamo che le problematiche non vadano mai negate e debbano essere coraggiosamente affrontate. La posta in gioco è alta: parliamo del rispetto dei diritti e della professionalità dei dipendenti della Regione e del loro conseguente benessere. I processi di mobilità devono essere gestiti con la massima trasparenza e in base a criteri che possano essere controllati. Non sarebbe per nulla complicato pubblicare in intranet le domande: al momento ci risulta che siano pubblicati solo i posti vacanti, mentre per il più diffuso sistema dello scambio di sede e mansione tra i lavoratori vige la regola - francamente insopportabile - delle conoscenze personali, il che finisce per determinare lavoratori di serie A e di serie B.»

 SC

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Comunicato n° 18 del 9 gennaio 2019
Interpellanza sul Piano regionale dei trasporti

L'elaborazione del Piano regionale dei trasporti è stata affrontata nel corso della seduta consiliare del 9 gennaio 2019 discutendo un'interpellanza illustrata dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne.

La Consigliera Chiara Minelli ha infatti chiesto notizie dello stato del materiale della seconda fase del Piano, domandando anche «come si intenda coinvolgere i portatori di interesse, in modo da attuare una procedura partecipata nella definizione dell'importante documento programmatico dopo una attesa di ventun anni dalla sua previsione normativa

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha innanzitutto rappresentato «l'intenzione della maggioranza di porre tutte le attenzioni politiche necessarie, così come vogliamo garantire la massima apertura al confronto. Chiediamo soltanto un po' di tempo per fare le valutazioni e aprirci alla discussione su un documento che manca da troppo tempo e che traccia le politiche dei trasporti del futuro. Non va dimenticato che, in questo caso, l'intera comunità valdostana va considerata "portatrice di interesse"

«Il Piano è stato affidato il 7 agosto 2017 e successivamente aggiudicato con gara a un raggruppamento a febbraio 2018 - ha spiegato l'Assessore Bertschy -. L'elaborazione si compone di quattro fasi intervallate per consentire una corretta analisi di un documento particolarmente complicato: la prima ha comportato alcuni ritardi e ora ci troviamo nella seconda. Non vogliamo evitare il confronto, stiamo effettuando tutte le dovute valutazioni, che riteniamo di concludere nel prossimo mese di febbraio. Questo non vieta l'inizio di discussioni con i portatori di interesse, peraltro già programmate per la prossima settimana. Ovviamente, non mancherà un passaggio in Commissione consiliare

La Consigliera Chiara Minelli ha espresso «disappunto per l'enorme ritardo con cui arriviamo a queste fasi di redazione del Piano: la prima doveva durare due mesi (quindi entro aprile 2018), la seconda tre mesi (quindi entro luglio 2018); invece si è arrivati a dicembre. Il coinvolgimento dei portatori di interessi che noi chiediamo riguarda il lavoro in itinere del Piano: non avrebbe senso un confronto su un documento già confezionato al termine della quarta fase. Dobbiamo procedere per gradi con le osservazioni, affrontando i diversi aspetti. Ora il Piano è nuovamente arenato; confido nella buona volontà manifestata dall'Assessore e auspico una presa in carico reale del Piano, volta ad accelerare questi lavori. I tempi, d'altronde, sono molto più che maturi

MM

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Comunicato n° 19 del 9 gennaio 2019
Interpellanza sulle liste d'attesa in campo sanitario

Gli interventi per la risoluzione del problema delle liste d'attesa in campo sanitario sono stati oggetto di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019 dal Movimento 5 Stelle.

La Consigliera Maria Luisa Russo ha spiegato: «Le liste d'attesa stanno esplodendo: le specialità più in difficoltà sono cardiologia (50 giorni per un elettrocardiogramma), radiologia (90 giorni per una Tac, da 40 a 130 giorni per una risonanza magnetica), psichiatria (90 giorni per una visita). Al momento, la definizione di criteri di appropriatezza per la richiesta di prestazione sanitarie e la riduzione delle agende autogestite sono due obiettivi improrogabili: di questo chiediamo notizie all'Assessore, cui domandiamo anche se e entro quando si intenda attivare un gruppo tecnico, una "task force", per prendere in carico il problema delle liste d'attesa; se e come si voglia raccogliere i dati che attestino l'efficacia delle azioni messe in campo per la riduzione delle liste d'attesa.»

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha spiegato che «nel 2018 l'USL - con il nuovo atto aziendale che ha portato all'istituzione della Struttura complessa di coordinamento amministrativo delle aree della prevenzione, territoriale e ospedaliera - ha riorganizzato anche il settore del governo e monitoraggio delle liste di attesa. Tale Struttura ha posto mano alla situazione delle aziende autogestite (circa 400), analizzandole singolarmente per comprendere le specifiche motivazioni (sanitarie e/o amministrative) che ne avevano determinato la necessità di escluderle dalla prenotazione CUP e si sta lavorando per valutare la possibilità di ricondurle a gestione CUP.»

In merito alla definizione di nuovi criteri per l'appropriatezza delle richieste sanitarie, l'Assessore ha riferito che «nel 2017 e 2018, tra gli obiettivi assegnati dalla Regione all'USL è stato inserito l'obiettivo specifico di miglioramento dell'appropriatezza delle prescrizioni di specialistica ambulatoriale, per il raggiungimento del quale è stato istituito formalmente un gruppo di lavoro. A fine 2018, il gruppo ha terminato gli incontri, decidendo per ciascuna delle specialità coinvolte nel progetto una scheda in cui i medici prescrittori ed erogatori hanno concordato i rispettivi codici di urgenza/priorità e il relativo tempo massimo di attesa in giorni. Durante il 2019, sarà misurata l'efficacia degli strumenti individuati mediante idonei indicatori.»

Riguardo al monitoraggio delle liste di attesa, l'Assessore ha rappresentato che «già dal 2011, l'Azienda si è dotata di una Commissione, composta da professionalità tecnici oltre che della Direzione, con il compito di monitorare e gestire il settore delle liste d'attesa, analizzando eventuali criticità e adottando gli opportuni correttivi. La Commissione potrebbe essere in futuro modificata per arrivare a ricostituire quello che una volta era chiamato l'Osservatorio regionale per le liste di attesa.»

Mauro Baccega ha quindi confermato che «l'Assessorato ha tra i suoi principali obiettivi la gestione dei tempi di attesa, il ricondurre tutte le prenotazioni in un unico centro CUP, eliminando le agende autogestite, rispettando i tempi previsti per le varie priorità e garantendo il monitoraggio costante dell'efficacia delle azioni per la riduzione di tali liste. Un gruppo di lavoro di professionalità dell'USL e dell'Assessorato si occuperà nei prossimi mesi di fare un'analisi di tutte le problematiche in campo, dei documenti prodotti nel corso del 2017 e 2018, di effettuare i dovuti incontri tra prescrittori ed erogatori e di definire il Piano regionale di governo dei tempi di attesa in linea con il Piano nazionale. Sarà soprattutto importante disporre di maggiori risorse da destinare alle risorse aggiuntive regionali per sopperire a una conclamata carenza di medici, che è un problema a livello nazionale

Nella replica, la Consigliera del M5S, Maria Luisa Russo, ha fatto due considerazioni: «La prima è che si dovrebbe andare a fondo per capire le cause che hanno portato a questa situazione, in quanto la consapevolezza della causa permette di impostare il sistema in modo differente; la seconda è che sarebbe utile definire una percentuale di lista d'attesa, ossia indicare, per il 2019, di quanto vogliamo ridurre ogni lista d'attesa. Darsi degli obiettivi è importante per iniziare a programmare le soluzioni.»

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprenderanno domani, giovedì 10 gennaio, alle ore 9.00.

 SC

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Comunicato n° 20 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sulle misure di contrasto all'azzardopatia

Il tema della dipendenza dal gioco d'azzardo è stato al centro di un'interpellanza del Movimento 5 Stelle discussa al termine della seduta del Consiglio regionale di ieri, mercoledì 9 gennaio 2019.

Richiamando la legge regionale n. 10 approvata a fine 2018 che ha modificato i termini per l'applicazione delle misure di prevenzione e di contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo, il Consigliere Luigi Vesan ha chiesto se la Giunta si sia già attivata per monitorare «il divieto in un raggio di 500 metri dai luoghi sensibili delle attività per l'esercizio del gioco d'azzardo a carattere secondario.» Il Consigliere ha poi voluto conoscere le sanzioni applicate dai Comuni valdostani nell'annualità 2018 e l'ammontare, per il 2019, dello stanziamento finanziario per l'applicazione della norma regionale di riferimento (14/2015).

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha ripercorso il periodo di applicazione della legge in questione: «Già da luglio 2016 l'Assessorato ha intrapreso azioni di sensibilizzazione dei Comuni tramite il CPEL in materia di prevenzione, contrasto e trattamento. Un primo questionario è stato sottoposto ai Comuni ad un anno dall'applicazione della legge, facendo emergere che solo pochi si erano dotati di un regolamento ed esercitavano controlli. A maggio 2017 l'Assessorato ha ricevuto comunicazione dei gestori di locali che avevano frequentato corsi di formazione, mentre nel giugno dello stesso anno è stata condotta una nuova ricognizione nei Comuni; per l'annualità 2018 non abbiamo ancora raccolto i dati. Dall'emanazione della legge sono stati aperti solo pochi spazi di gioco.»

In merito alla dotazione finanziaria, l'Assessore Baccega ha specificato che è al vaglio degli uffici «una proposta per incrementare l'attuale onere a sostegno delle iniziative a contrasto della dipendenza del gioco azzardo, nonché per rivisitare le attuali modalità di erogazione dei contributi, lo stanziamento iscritto a bilancio dalla precedente Giunta è di soli 4mila 700 euro: troppo pochi per garantire una sensibilizzazione sui rischi dell'abuso del gioco. È nostra intenzione, inoltre, avviare un'adeguata campagna di informazione sul costo sociale di questo problema. Teniamo conto che ci sono famiglie rovinate, senza casa né lavoro, si sono verificati casi di suicidi. Peraltro, il prossimo svolgimento della Settimana della legalità e della prevenzione ci consentirà di sensibilizzare i giovani e approfondire il tema.»

Il Consigliere Luigi Vesan, nella replica, si è detto insoddisfatto della risposta: «L'importo stanziato corrisponde a meno di cinquanta centesimi per ogni famiglia valdostana, nonostante il fenomeno porti sul lastrico una percentuale significativa di famiglie. Oltre all'intenzione di incrementare questa dotazione, avrei preferito sentire almeno un ordine di grandezza. Anche perché la legge è in vigore dal 2015, si sarebbe già dovuto provvedere. Se aspettiamo un anno per effettuare i controlli, la nostra incisività su questo problema grave e urgente è assolutamente carente. Mi aspetto un impegno maggiore rispetto a quello prospettato

 MM

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Comunicato n° 21 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sui controlli sulle domande per ottenere benefici economici

Con un'interpellanza illustrata a inizio della seduta consiliare di giovedì 10 gennaio 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto approfondire la questione dei controlli effettuati sulle domande presentate agli uffici regionali per ottenere benefici economici.

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin, evidenziato come questa iniziativa tragga spunto «dal fatto che numerosi organi di informazione hanno riportato la notizia dei controlli effettuati dalla Guardia di finanza sulle richieste di contributo sia del sostegno alla locazione, sia del Bon de Chauffage, dai quali sono emersi casi di vera e propria truffa», ha chiesto di conoscere «i dettagli degli eventuali controlli condotti dall'Amministrazione regionale sulle domande presentate relativamente ai vari sostegni alla povertà; quale sia stata la falla nella catena dei controlli; quali siano le intenzioni per evitare il ripetersi di spiacevoli episodi di questo genere.»

Analoga iniziativa è stata presentata dal gruppo Mouv'.

L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, ha riferito: «Per tutti gli interventi di sostegno alle politiche abitative, la struttura regionale analizza preliminarmente tutte le pratiche, effettuando i controlli di competenza sulle dichiarazioni rese dagli utenti (composizione nucleo anagrafico, anzianità, luogo di residenza, invalidità, patrimonio immobiliare, redditi e detrazioni); per tutte le dichiarazioni non direttamente controllabili (patrimonio immobiliare, redditi all'estero) ci si avvale della collaborazione della Guardia di finanza. In merito alle notizie di stampa, la Guardia di finanza ha effettuato controlli a consultivo relativamente agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014, esaminando un totale di 10.833 domande: sono emerse false dichiarazioni in 89 pratiche (meno dell'1%), di cui 11 hanno comportato il recupero di tutto il contributo, 67 solo una parte; altre 11 hanno evidenziato errori che però non incidono sull'ammissibilità del contributo. Le 46 pratiche che hanno fatto emergere irregolarità e rese pubbliche dalle notizie giornalistiche sono state controllate nel 2018 all'interno delle 89 pratiche riferite al 2013.»

Passando a trattare del Bon de Chauffage, l'Assessore Borrello ha spiegato: «Fino al 2016 si è proceduto ad un controllo a campione, così come stabilito da deliberazioni della Giunta regionale, mentre a partire dal 2017 si svolge un controllo a tappeto su tutte le pratiche presentate. Nel periodo 2013-2016, su 93.000 pratiche ne sono state controllate circa 8.000 (8.5%), di cui 336 (0.36%) sono state revocate. Dal 2017, essendo fatti controlli a tappeto, non sono stati erogati preliminarmente i contributi. La Guardia di finanza per il periodo 2013-2016 ha svolto ulteriori controlli e ha trasmesso il verbale di contestazione di un solo soggetto.»

«Nel corso di questi anni l'Amministrazione regionale ha effettuato un percorso per cercare di individuare i "furbetti" che producono false dichiarazioni - ha concluso l'Assessore Borrello -: concordiamo sull'esigenza di modificare i controlli sulle misure a contrasto della povertà e a sostegno dei cittadini meno abbienti. Importante resta la collaborazione tra l'Amministrazione regionale e la Guardia di finanza, in cui è incardinata la competenza dell'esercizio di un'azione preventiva e consultiva. Per parte nostra, assicuriamo la massima disponibilità per quanto attiene l'azione preventiva di controllo per chi sbaglia in buona fede, evitando così tutte le problematiche legate alle sanzioni che scattano successivamente.»

Il Capogruppo di Mouv' Stefano Ferrero ha suggerito «l'approvazione di un protocollo di intesa con la Guardia di finanza per estendere i controlli anche ad altri dossier, ad esempio sulle pratiche di concessione di mutui

Il Capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin ha osservato: «I dati riferiti dall'Assessore ci fanno tirare un sospiro di sollievo, ma chiederemo un'integrazione, perché la nostra intenzione era di avere una fotografia di tutta la platea di aiuti e sostegno alla povertà concessi dall'Amministrazione regionale

 

MM

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Comunicato n° 22 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sullo spaccio di sostanze stupefacenti davanti alle scuole

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 10 gennaio 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto approfondire la problematica del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti davanti alle scuole.

La Consigliera Maria Luisa Russo, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato che «il consumo è in aumento, soprattutto nella fascia 14-18 anni, con conseguenze importanti sulla vita del consumatore e della sua famiglia oltre che sull'organizzazione della nostra comunità.» In particolare, oltre al numero di controlli effettuati nel 2018 dalle Forze di Polizia, la Consigliera ha voluto sapere «se i dirigenti scolastici, nel 2018, abbiano riportato alla Polizia segnalazioni o abbiano richiesto interventi e se si intenda prevedere, per il 2019, una programmazione di controlli davanti alle scuole presenti su tutto il territorio regionale.» Ha poi chiesto dettagli della campagna di informazione e prevenzione sull'utilizzo delle sostanze psicotrope nelle scuole e nei centri di aggregazioni informali per i giovani, per l'anno scolastico 2018-2019.

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, nella risposta, ha segnalato che «il contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti, in particolare tra i giovani, è oggetto di una continuativa opera di prevenzione, sia attraverso controlli mirati da parte dalle Forze dell'ordine, sia con lo svolgimento di iniziative di informazione ed educazione promosse nelle scuole. I controlli delle Forze dell’ordine nei pressi delle scuole hanno cadenza praticamente quotidiana, così come sono constanti i rapporti con i dirigenti scolastici. Il dettaglio delle singole attività è chiaramente riservato, ma sinora non sono state evidenziate situazioni di criticità presso le scuole valdostane.»

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha osservato che «le dipendenze limitano la libertà delle persone e l'obiettivo della scuola è di crescere cittadini liberi attraverso una formazione non solo culturale ma anche personale. La campagna di informazione sulle dipendenze si colloca all'interno del Piano regionale della prevenzione 2016-2020 dell'USL con l'obiettivo di coordinare tutte le attività sul territorio regionale. È previsto che gli interventi nelle scuole passino da una logica di prevenzione di comportamenti a rischio, ad una logica di promozione di politiche favorevoli alla salute. Sono tre le tipologie di attività: la settimana della legalità e della prevenzione - che ha coinvolto oltre 600 studenti e che prevede anche incontri aperti al pubblico dal 14 al 20 gennaio prossimo -; iniziative nelle scuole nell'ambito dei percorsi di cittadinanza attiva e Costituzione; formazione per docenti e dirigenti scolastici. Per il 2019, attraverso il Tavolo della legalità, che vede la presenza dei diversi attori che si occupano di salute e prevenzione, sarà nostra cura mantenere alta l'attenzione sulla salute e il benessere nei confronti delle giovani generazioni. Infine, segnalo che il 21 gennaio è programmata una Conferenza di servizio con i dirigenti scolastici, all'ordine del giorno della quale inserirò anche questa problematica.»

In sede di replica, la Consigliera Maria Luisa Russo ha evidenziato: «Il ruolo dei dirigenti è molto importante e sempre più devono farsi carico di questa problematica, monitorando continuamente e segnalando alle autorità competenti quanto succede. Il sistema giovani è delicatissimo e dobbiamo tenere alta l'attenzione sul loro mondo.»

La Consigliera Manuela Nasso ha aggiunto. «La settimana delle legalità e della prevenzione è un'iniziativa lodevole, ma non basta: questo è un problema tangibile e non è sufficiente una settimana all'anno per risolverlo.»

SC

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Comunicato n° 23 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sulla sottoscrizione di una convenzione di collaborazione nel campo del soccorso

Con un'interpellanza trattata nella seduta del Consiglio regionale del 10 gennaio 2019, il Mouv' ha trattato la sottoscrizione di una convenzione tra il Comando regionale dei Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di finanza, che, come ha evidenziato il Capogruppo Stefano Ferrero, «consentirebbe di consolidare e disciplinare la collaborazione nel campo del soccorso

Il Capogruppo ha quindi chiesto se il Governo regionale sia a conoscenza dell'esistenza della bozza di questa convenzione e se intenda farsi promotore della sua sottoscrizione, «in modo da migliorare l'efficienza de sistema regionale del soccorso e di ridurre gli oneri di utilizzo di professionalità e mezzi

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto: «Si fa riferimento ad una bozza di convenzione di cui l’attuale Governo regionale non è a conoscenza. Abbiamo fatto qualche ricerca, e abbiamo trovato la risposta del 20 ottobre 2015 ad analoga iniziativa sullo stesso argomento, dalla quale emergeva come questa ipotesi di convenzione fosse finalizzata essenzialmente alla realizzazione di sessioni addestrative comuni e allo sviluppo di generiche forme di sinergia. In questi anni, in merito non è mai pervenuta altra proposta. Il Soccorso alpino, che può contare su professionalità altissime, si fonda sulle sinergie che cercheremo di potenziare. Ritorneremo su questa bozza di convenzione, che non è nostra intenzione abbandonare

In sede di replica, il Capogruppo di Mouv' Stefano Ferrero ha evidenziato: «Essendo trascorsi tre anni dalla mia ultima sollecitazione, confido in una maggiore velocità nell'adozione dei provvedimenti. Quando si aspetta, le situazioni peggiorano e riprenderle diventa sempre più complicato. Chiedo alla Giunta un segnale tangibile per iniziare un percorso che vada nel senso della riqualificazione delle competenze acquisite dai Vigili del fuoco, anche per non demotivare i nostri professionisti. Non proseguire nella sottoscrizione della convenzione di collaborazione significherebbe perdere un'occasione di miglioramento non solo a costo zero, ma in grado di consentire risparmi.»

 MM

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Comunicato n° 24 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sulla diffusione della lingua francoprovenzale in Valle d'Aosta

Le iniziative per conservare e rilanciare la diffusione della lingua francoprovenzale in Valle d'Aosta sono state discusse in Aula nel corso della seduta del 10 gennaio 2019 affrontando un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha premesso quali siano «l'importanza culturale e il significato identitario del francoprovenzale, o "patois", vera e propria lingua che trova origine nel latino e si è sviluppata nei secoli, differenziandosi sia dal francese che dal provenzale e che ha costituito la lingua parlata dalla popolazione di quel territorio transfrontaliero che poi, nel tempo, è diventato lo stato sabaudo» e ha ricordato «come importante curiosità, che vi è una piccola comunità pugliese, in provincia di Foggia, che parla il francoprovenzale. Ci chiediamo quali siano i progetti e le azioni che l'Amministrazione regionale intende mettere in campo, sia in ambito scolastico che in ambito extra scolastico, per tutelare il patois. Il nostro obiettivo è quello di difendere l'elemento fondante della nostra comunità: la lingua parlata sul territorio, ossia il francoprovenzale che esprime la nostra identità e la nostra cultura.»

L'Assessore ai beni culturali, Laurent Viérin, ha ricordato che «negli anni abbiamo lavorato tanto per la nostra lingua, condividendo un concetto: che il patois non fosse patrimonio di pochi, ma che fosse messo a disposizione di tutta la comunità, anche di chi, venuto in Valle d'Aosta, voleva impararlo, proprio nell'ottica di sentirsi valdostano fino in fondo.» L'Assessore ha quindi sostenuto «la necessità di avviare un'iniziativa strategica per rilanciare la "lingua del cuore" della comunità valdostana: dobbiamo lavorare ad una legge regionale per la sua salvaguardia e la sua valorizzazione - perché le leggi sono lo strumento per tutelare dei principi - e per fare in modo che il suo sviluppo non sia solo affidato alla sensibilità dei singoli amministratori, ma sia patrimonio collettivo di tutti. L'idea è quindi quella di lavorare ad un Piano di rilancio del patois attraverso un testo normativo - al di là della legge nazionale di tutela delle minoranze esistente, la 482/99 -, che ne codifichi i principi e le misure di riconoscimento oltre che gli aspetti più delicati, come la grafia, che ampli il ruolo degli sportelli linguistici, che sancisca alcune azioni ripartendo con i corsi di formazione e utilizzando le nuove tecnologie, e che comprenderà anche le parlate walser e i tratti del patrimonio identitario della minoranza linguistica e culturale valdostana. Mi impegno quindi a presentare un Piano attraverso la collaborazione di tutto il mondo che lavora attivamente per il patois.»

I Consiglieri Paolo Sammaritani e Diego Lucianaz, nella replica, hanno preso atto «con soddisfazione della condivisione da parte del Governo della volontà di difendere questa lingua valdostana» e hanno annunciato «la presentazione di iniziative per estendere l'uso del patois anche in sede di riunioni consiliari. Come gruppo Lega porteremo sempre il nostro contributo per tutelare il patois: un'azione reale ed efficiente è fondamentale per evitare quella omologazione, anche culturale che è uno dei maggiori rischi della globalizzazione in atto nel nostro secolo.»

 SC

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Comunicato n° 25 del 10 gennaio 2019
Interpellanza sulla caduta massi sulla strada statale a Montjovet

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Mouv', il Consiglio Valle il 10 gennaio 2019 ha fatto il punto sul problema della caduta massi nel tratto della strada statale n. 26 a Montjovet.

Il Consigliere Elso Gerandin, ricordato come «nel solo anno 2018 questo tratto di strada sia stato oggetto di tre episodi di cadute massi importanti, che ne hanno comportato la chiusura per parecchi giorni», ha chiesto «se esistano relazioni e certificazioni in cui venga valutata la pericolosità della zona e del transito; se esista una proposta di soluzione tecnica già concordata tra Regione e ANAS; se sia intenzione del Governo regionale attivare un tavolo di confronto periodico e permanente con ANAS, per trovare ed avviare al più presto la risoluzione definitiva del grave problema

L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, ha risposto: «In base alla cartografia prescrittiva di sintesi sulle pericolosità di frane, il tratto di strada in questione rientra nella zona rossa e la responsabilità ricade sull'ANAS. Questo tratto è già stato oggetto di interventi di consolidamento da parte dell'ANAS, l'ultimo ha comportato una spesa di 2 milioni di euro. Al momento, è in corso di redazione un ulteriore progetto di consolidamento del versante, in corrispondenza dei chilometri 65 e 66 della strada statale, con un impegno finanziario di un ulteriore milione. E questo, a testimonianza del controllo continuativo effettuato dall'ANAS e della ricerca costante di un percorso alternativo, che rappresenta l'unica soluzione definitiva

«L'Amministrazione regionale - ha proseguito l'Assessore Borrello - mantiene un confronto continuativo con ANAS su tutti i grandi temi della viabilità valdostana, tenendo presenti tutti i vari aspetti, tra cui quello finanziario: in base ai calcoli effettuati dagli uffici dell'Assessorato, un possibile intervento di pochi chilometri in galleria comporterebbe un costo di circa 100 milioni di euro

Annunciata «la convocazione a breve di una riunione urgente, cui prenderà parte anche il Presidente della Regione nelle sue attribuzioni prefettizie, così come richiesto ufficialmente dal Comune di Montjovet», l'Assessore alle opere pubbliche ha concluso evidenziando: «La Regione resta il conduttore delle problematiche, veicolando i disagi dei cittadini; per questo, continueremo a interagire, seppur consapevoli di tutte le criticità del caso

Il Consigliere Elso Gerandin ha osservato: «Non mi aspettavo che mi si prospettasse una soluzione da realizzare in tempi brevi, ma accolgo con favore la notizia delle concertazioni in corso con ANAS e Comune di Montjovet. La mia perplessità riguarda però il fatto di accordare priorità ad altri interventi rispetto a questo, in cui un intero tratto di strada, peraltro l'unico percorribile, è classificato in zona rossa. Iniziamo ad eliminare i problemi tratto dopo tratto, procedendo in base alla pericolosità, piuttosto che valutare una spesa immediata di milioni di euro. Un versante in zona rossa con continui crolli deve essere definitivamente messo in sicurezza


MM

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Comunicato n° 26 del 10 gennaio 2019
Rinnovato il Comitato regionale per le comunicazioni

Nella seduta del 10 gennaio 2019, il Consiglio regionale ha provveduto a rinnovare il Comitato regionale per le comunicazioni della Valle d'Aosta.

Con 20 voti a favore, è stato eletto dall'Assemblea, alla terza votazione, il giornalista pubblicista Pier Paolo Civelli, quale nuovo Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni. Civelli succede a Enrica Ferri, Presidente del Corecom dal 17 dicembre 2013.

L'Assemblea regionale ha altresì nominato, quali componenti del Comitato, Federico Molino, esperto senior nell'ambito del terziario (24 voti), Daniele Genco, giornalista pubblicista (22 voti), Claudio Dalle, avvocato (18 voti), Beatrice Mosca, giornalista professionista (15 voti).

Il Comitato regionale per le comunicazioni è stato istituito presso il Consiglio regionale della Valle d'Aosta con la legge regionale n. 26 del 4 settembre 2001, al fine di assicurare a livello regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni. Il Comitato - che resta in carica cinque anni - esercita inoltre funzioni delegate per conto dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).

Su proposta della Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio ha rinviato la designazione di un magistrato per la nomina in seno alla Sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione Valle d'Aosta.

SC

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Comunicato n° 27 del 10 gennaio 2019
Approvate due mozioni

 

Durante la seduta del 10 gennaio 2019, il Consiglio Valle ha approvato due mozioni.

A l'unanimité a été approuvée la motion présentée par les Conseillers de la Lega Vallée d'Aoste, portant sur la situation politique de la Catalogne. Comme l'a expliqué le Conseiller Roberto Luboz dans son illustration, la motion engage le Conseil régional, par le biais de son Bureau de Présidence, à manifester au Gouvernement espagnol l’expression de sa profonde inquiétude et réprobation pour l'accusation contre l'ex Présidente du Parlement de la Catalogne Carme Forcadell et à solliciter par la même occasion son immédiate libération.

Carme Forcadell, actuellement en détention provisoire en attente de son jugement, a été accusée d’un délit de rébellion et de ne pas avoir empêché les débats et les procédures parlementaires ayant trait au projet politique de création d’une république catalane.

Au cours du débat ont pris la parole les Conseillers Bertin (RC-AC), Morelli (ALPE), Daudry (UVP), Spelgatti (Lega VdA), Farcoz (UV), Gerandin (Mouv'), Rollandin (UV) et Pulz (ADU VdA), l'Assesseur au tourisme, sport, commerce, agriculture et patrimoine culturel, Laurent Viérin et le Président de la Région, Antonio Fosson.

Predisporre ogni azione necessaria affinché nelle varie sedi della Regione vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli in plastica monouso: questo l'impegno della mozione del Movimento 5 Stelle, approvata all'unanimità. Il provvedimento, illustrato dalla Consigliera Maria Luisa Russo, impegna la Giunta regionale anche a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti regionali, nonché per le aziende e le cooperative che gestiscono servizi socio-sanitari per conto della Regione, ove risieda somministrazione di cibi e bevande.

Nel dibattito sono intervenuti l'Assessore all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian, le Consigliere Daria Pulz (ADU VdA) e Chiara Minelli (RC-AC).

È stata invece respinta con 24 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM, Mouv', M5S), 7 contrari (Lega VdA) e 3 voti a favore (ADU VdA e RC-AC) la mozione firmata dalla Consigliera Daria Pulz (ADU VdA) per modificare il bando di concorso per la partecipazione al fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione per il 2018, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 7 dicembre. Oltre alla riapertura dei termini di presentazione delle domande, il provvedimento intendeva sostituire o abrogare alcuni articoli riguardanti i requisiti e la relativa dimostrazione di possesso.

L'Assessore all'edilizia residenziale pubblica, Stefano Borrello, ha annunciato il voto di astensione della maggioranza, tenuto conto delle problematiche di tipo amministrativo che il blocco del bando comporterebbe; inoltre, non si vuole arrecare danno alle oltre 2500 persone che hanno già prodotto richiesta, fermo restando l'impegno di fare le opportune valutazioni sulle casistiche oggetto delle domande.

È stata infine ritirata dai proponenti del gruppo Lega VdA la mozione, illustrata in Aula dal Consigliere Stefano Aggravi, volta alla creazione di una Agenzia per la famiglia, a fronte degli impegni assunti dall'Assessore all'inclusione sociale, Luigi Bertschy a intraprendere un lavoro congiunto e dal Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Luca Bianchi, a trattare dell'argomento già a partire dalla prossima settimana.

In conclusione dei lavori, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di rinviare la discussione delle restanti tre mozioni iscritte all'ordine del giorno alla prossima adunanza del Consiglio Valle, in programma per mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio 2019.

 MM

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