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Riunione del Consiglio regionale del 18, 19 e 20 dicembre 2018

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Comunicato n° 517 del 13 dicembre 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà in sessione ordinaria martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 40 oggetti, di cui 32 rinviati dalle adunanze precedenti.

Tra i nuovi punti iscritti figurano quattro relazioni approvate dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti relative a: controllo sulla legittimità della gestione della società Struttura Valle d'Aosta srl, con specifico riferimento all'acquisto, in data 18 dicembre 2012, del patrimonio aziendale di proprietà della società SIMA Spa, nonché gli articolati rapporti finanziari intercorsi tra le società Finaosta Spa, SIMA Spa, Struttura Valle d'Aosta srl e Heineken Italia Spa; bilancio di previsione della Regione per gli esercizi finanziari 2017-2019; piano pluriennale di risanamento aziendale della società Struttura Valle d'Aosta srl, approvato con deliberazione del Consiglio regionale il 27 marzo 2018; controllo delle compartecipazioni erariali nei rapporti Stato-Regione Valle d'Aosta nel periodo 2012-2016, con particolare riguardo all'attività di accertamento e riscossione dell'IRPEF e al successivo trasferimento delle somme al bilancio regionale.

Trattando poi i punti rinviati, i Consiglieri dovranno provvedere al rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) e alla nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

Per quanto attiene all'attività ispettiva e di indirizzo, in discussione ci sono 3 interrogazioni a risposta immediata, 3 interrogazioni, 14 interpellanze e 8 mozioni.

Riguardo alle interrogazioni a risposta immediata, due sono state poste dal Movimento 5 Stelle per conoscere la tempistica per la sostituzione di personale vacante da parte degli enti del comparto unico e per approfondire la campagna promozionale organizzata dalla "Cooperativa produttori latte e fontina" per la valorizzazione della Fontina DOP; la terza è stata iscritta dal gruppo Impegno Civico relativamente all'ordinanza di sgombero degli occupanti di una baracca lungo la Dora.

In merito alle interrogazioni, una è stata posta congiuntamente dai gruppi M5S e IC per chiedere notizie dei criteri per l'attuazione della mobilità del personale tra enti del comparto unico regionale. Delle altre due interrogazioni, una è stata depositata dal Movimento 5 Stelle a proposito dei criteri adottati per l'acquisizione e la valorizzazione dei prodotti dell'artigianato valdostano, l'altra dal gruppo Mouv' sulle situazioni di morosità relative ai pagamenti delle spese di ospitalità di squadre di calcio e di basket presso la Casinò de la Vallée Spa.

Delle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle a proposito dei criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale.

Tre sono le interpellanze del gruppo Impegno Civico: fattibilità della riconversione del collegio Saint-Benin di Aosta in una struttura convittuale; azioni intraprese per ottenere una rappresentanza della Regione in seno al Parlamento europeo; tempistica per la definizione della posizione della Regione rispetto alla riorganizzazione dell'Istituto superiore di studi musicali della Valle d'Aosta.

Cinque sono invece le iniziative del gruppo Mouv': modalità di spostamento dei lavoratori addetti all'assistenza socio-sanitaria ad attività d'ufficio; linee guida per lo svolgimento da parte di soggetti pubblici o privati di servizi di assistenza in favore di minori; interruzione dell'accordo con i pediatri specialisti di libera scelta operanti negli ambiti territoriali dell'Azienda USL; modalità di assunzione di due dipendenti a tempo indeterminato da parte della società Monterosa Spa; erogazione di finanziamenti da parte di Finaosta all'azienda Cioccolato Valle d'Aosta Spa.

Anche il Movimento 5 Stelle illustrerà cinque interpellanze: utilizzo dei capannoni attualmente in disuso di proprietà di Vallée d'Aoste Structure; sospensione dell'attività degli ambulatori psichiatrici presenti sul territorio valdostano; interventi per garantire una migliore accessibilità al sito web della Regione; organizzazione di incontri sul fenomeno del cyberbullismo nelle scuole; provvedimenti per prevenire danni causati dalla caduta di alberi adiacenti le strade regionali.

Infine, in merito alle mozioni, tre sono a firma congiunta dei gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle: presentazione di un nuovo Piano triennale regionale di politica del lavoro 2019-2021; progetti ferroviari riguardanti la "Porta del Canavese-Monferrato" e la "lunetta di Chivasso"; ripristino di una corretta relazione tra la tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la tariffa per il conferimento dell'organico.

Altre due mozioni sono state depositate dal gruppo IC, di cui una intende impegnare l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti ad effettuare una consultazione sulla bozza del Piano regionale dei trasporti con i principali portatori di interesse, mentre l'altra è volta alla revoca della nomina del professore Stefano Bruno Galli in seno al Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta.

La mozione del gruppo Movimento 5 Stelle intende invece impegnare la Presidenza del Consiglio a sollecitare i Consiglieri regionali, condannati dalla Corte dei conti per danno erariale, a presentare le proprie dimissioni.

L’Assemblea è stata convocata per tre giorni in vista della discussione del Documento di economia e finanza regionale e dei disegni di legge in materia di bilancio della Regione per il triennio 2019-2021, attualmente all'esame della seconda Commissione "Affari generali": la Commissione si riunirà venerdì 14 dicembre per esprimere il proprio parere sugli atti, i quali saranno quindi iscritti all'ordine del giorno suppletivo.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 522 del 17 dicembre 2018
Iscritti sette punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria da domani, martedì 18, fino a giovedì 20 dicembre 2018, è stato integrato da sette punti.

Sono stati iscritti il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) per il triennio 2019-2021 e due disegni in materia di bilancio: la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2019-2021. Su questi provvedimenti legislativi, su cui relazionano i Consiglieri Pierluigi Marquis (Stella Alpina) e Stefano Aggravi (Lega VdA), la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 14 dicembre ha espresso parere favorevole a maggioranza.

All'esame del Consiglio vi è anche un'interrogazione a risposta immediata, con cui il gruppo Mouv' chiede notizie della chiusura dell'ambulatorio di sanità pubblica presso il consultorio di Variney a Gignod.

I Consiglieri dovranno poi provvedere alla sostituzione di componenti in seno alle Commissioni consiliari permanenti, nonché trattare due atti amministrativi, su cui la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 14 dicembre ha espresso parere favorevole all'unanimità: si tratta del programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure e della razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016, che prevede l'individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare, oltre che la fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 47 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 523 del 18 dicembre 2018
Comunicazioni della Presidente Emily Rini sull'organizzazione dei lavori

La Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'adunanza convocata da oggi, martedì 18, fino a giovedì 20 dicembre 2018 per discutere un ordine del giorno incentrato principalmente sui documenti di bilancio della Regione per il triennio 2019-2021.

La Presidente Rini ha comunicato all'Aula le decisioni della Conferenza dei Capigruppo in merito all'organizzazione dei lavori delle tre giornate.

Nella seduta mattutina di oggi, saranno esaminati i punti all'ordine del giorno n. 1, 2, 3, 27.01, 34, 35, 36, 37 (comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione, approvazione dei verbali delle riunioni del 21 novembre e del 5 dicembre 2018, sostituzione di componenti delle Commissioni consiliari, provvedimenti amministrativi di variazione al bilancio regionale 2018-2020). Subito dopo si procederà con l'illustrazione abbinata del Documento di economia e finanza regionale, della legge di stabilità, della legge di bilancio (punti 37.03, 37.04, 37.05), con gli interventi dei relatori di maggioranza, Pierluigi Marquis, e di minoranza, Stefano Aggravi, dell'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, e del Presidente della Regione, Antonio Fosson.

La discussione generale abbinata delle relazioni della Corte dei Conti (punti 29, 30, 31, 32), del DEFR e dei disegni di legge di bilancio 2019-2021 inizierà nella seduta pomeridiana di oggi, martedì 18, alle ore 15.00. È fissato per le ore 17.00 di oggi il deposito degli emendamenti. Gli eventuali ordini del giorno dovranno essere presentati prima della chiusura della discussione generale.

L'esame abbinato dei documenti di bilancio proseguirà nelle giornate di mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre. I lavori delle sedute pomeridiane saranno anticipati alle ore 15.00 nella giornata di oggi e di giovedì, mentre resterà fissata alle ore 15.30 per la giornata di mercoledì al fine di consentire alla riunione della prima Commissione. Vi potrà essere la prosecuzione dei lavori in notturna sino alle ore 1.00 di martedì 18 e mercoledì 19 dicembre, che sarà valutata nel corso di ogni giornata.

Dopo la chiusura della discussione generale, vi saranno le repliche dei Consiglieri relatori, dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione. Vi sarà poi la presa d'atto delle Relazioni della Corte dei Conti e la votazione del Documento di economia e finanza regionale.

Si proseguirà con la votazione separata della legge di stabilità regionale e del bilancio. Al momento della votazione finale della legge di stabilità, saranno effettuate le dichiarazioni di voto congiunte sui due disegni di legge.

La Conferenza dei Capigruppo ha poi convenuto di proseguire l'ordine del giorno con l'esame dei punti 28 (rinnovo del Corecom), 33 (Commissione paritetica), 37.01 (dismissioni Vallée d'Aoste Structure) e 37.02 (razionalizzazione partecipazioni pubbliche). Infine, saranno trattati i punti dal 4 al 27 e dal 38 al 40 dell'ordine del giorno (question time, interrogazioni, interpellanze e mozioni).

SC

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Comunicato n° 524 del 18 dicembre 2018
Relazione del Consigliere Pierluigi Marquis sulle leggi di bilancio della Regione 2019-2021

La seduta mattutina del Consiglio del 18 dicembre 2018 è stata dedicata all'illustrazione abbinata del Documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità e del bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021.

Il Presidente della seconda Commissione, Pierluigi Marquis (Stella Alpina), relatore di maggioranza dei due disegni di legge sul bilancio, si è innanzitutto soffermato sull'aspetto politico: «Un futuro per la Valle d’Aosta è visione e capacità di programmazione: ecco il compito cui siamo chiamati, anche e soprattutto nella costruzione del bilancio regionale, in cui, per la prima volta, diamo seguito alla norma di attuazione approvata con il decreto legislativo n. 184/2017 che riconosce alla Valle d’Aosta la cosiddetta “manovrabilità fiscale”, cioè la capacità d’intervento sulla fiscalità “propria e locale”. Si introducono a favore delle imprese sgravi IRAP per 4,8 mln di euro: un intervento, questo, che sostituisce la proposta di riduzione dell’addizionale Irpef, che avrebbe dovuto essere più significativo per avere una qualche visibilità ed efficacia. Degna di menzione anche la decisione di costituire una Commissione speciale su CVA per definire, entro 90 giorni, quale futuro dare alla società.»

«Il bilancio è indiscutibilmente di “gestione ordinaria” e quindi per noi appena sufficiente: manca di profondità di visione, necessaria per programmare il rilancio socioeconomico atteso dai valdostani dopo anni difficili. È un documento “amministrativo”, imbastito in un’ottica di continuità più che del cambiamento tanto atteso, frutto anche della fretta con cui è stato elaborato. Nel documento, poco si dice nel merito della ristrutturazione della spesa pubblica, della riduzione della spesa corrente, della necessaria riorganizzazione della macchina amministrativa per meglio gestire le risorse europee e quelle d’investimento, della semplificazione e della sburocratizzazione. Poco è detto su come ridurre le disuguaglianze e fronteggiare e il problema demografico e le difficoltà delle famiglie: fattori, questi, che frenano lo sviluppo e la possibilità di migliorare la vita dei valdostani. Dopo il dibattito e l’approvazione di questo bilancio, dobbiamo rimetterci al lavoro insieme alle organizzazioni sociali, agli Enti locali, ai valdostani nei loro ambiti di attività e di professione per definire e dare gambe a un nuovo progetto a medio e lungo termine per lo sviluppo della Valle. Dobbiamo fare di più e di meglio, rispetto a questo bilancio perché il quadro di cambiamento intervenuto ce lo impone. Dobbiamo fare quello che i valdostani attendono, che chiedono, che desiderano: un cambiamento positivo. Per fare ciò occorre energia, grande sforzo progettuale e grande coraggio politico. Serve il contributo di tutti, molta concretezza, analisi puntuali, e appunto visione politica, progettualità. Sarà un lavoro impegnativo: dovremo essere capaci di lavorare in un clima più sereno, superando le rispettive distanze ideologico-culturali, i pregiudizi personali. Dovremo davvero lavorare per la Valle d’Aosta insieme a tutti i valdostani.»

Passando alla parte più tecnica, il Consigliere Marquis ha parlato delle entrate: «Il bilancio pareggia nell'importo di 1 miliardo e 470 milioni di euro per il 2019, 1 miliardo e 412 milioni per il 2020 e 1 miliardo e 897 milioni per il 2021. Il totale delle entrate di competenza previste per il 2019 è pari a 1 miliardo 302 milioni di euro al netto delle partite di giro. Importante sottolineare come le entrate non prevedano risorse esogene né in termini di indebitamento né in termini di acquisizione “straordinaria” di risorse dalle riserve delle partecipate. Questa nuova situazione traguarda anche gli esercizi finanziari successivi al 2019, favorendo l’incidenza degli investimenti pubblici nell’auspicio di fornire un significativo stimolo allo sviluppo economico e all’occupazione. Come noto, il bilancio regionale dovrà a breve essere oggetto di variazione per tenere conto dell’accordo con lo Stato in materia di finanza pubblica cogliendo la sfida di un’attenta programmazione delle risorse: sarà necessario prevedere un piano degli investimenti pluriennale per 120 milioni di euro. Le entrate si sono incrementate per il combinarsi di tre effetti: la riduzione del contributo alla finanza pubblica per 71 milioni di euro; la fine del periodo di applicazione quinquennale delle riserve erariali previste, che riducevano annualmente alla fonte il gettito per circa 25 milioni di euro;  il mancato accantonamento, per 65,8 milioni euro, del fondo eccedenze entrate non più necessario grazie al pieno assorbimento del disavanzo di amministrazione registrato nel 2016 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui.»

Il Presidente della seconda Commissione ha dettagliato le risorse a disposizione per l’attività della Regione: «Il totale della spesa corrente della regione ammonta per l’anno 2019 a 1.137 milioni di euro, per l’anno 2020 a 1.090 milioni di euro e per l’anno 2021 a 1.084 milioni di euro. Le risorse risultano nell’anno 2019 in crescita per 14 milioni di euro, pari all’1,13% rispetto al bilancio di previsione 2018. Per una valutazione completa della manovra a questo importo devono essere aggiunti 4,8 milioni di euro previsti di riduzione dell’IRAP. Quindi, complessivamente calcolate, le risorse per l’attività della Regione crescono di 18,5 milioni di euro, l’1,6% in più rispetto al 2018. Al netto del contributo al risanamento della finanza pubblica pari a 123 milioni di euro per il 2019, le spese correnti disponibili e quelle di investimento ammontano a 1225 milioni di euro (1014+211). L’incidenza della spesa corrente è pari a l’82,81% mentre la spesa per investimenti è pari a 17,19%. Si nota quindi un aumento degli investimenti rispetto al bilancio precedente in cui erano pari al 15,09% del totale.»

Il Consigliere Marquis ha infine esplicitato le risorse a disposizione delle varie tematiche: «Per la tutela della salute, la più rilevante in valore assoluto, è previsto uno stanziamento di 267,9 milioni di euro pari al 22% del totale. All'istruzione e diritto allo studio sono assegnati 189,2 milioni. L'ambito dei servizi istituzionali generali e di gestione presenta un importo complessivo di 142,5 milioni; alle relazioni con le altre autonomie territoriali locali sono assegnati 102,6 milioni; si segnalano in particolare i trasferimenti ai Comuni senza vincolo di destinazione per 87,5 milioni per ciascun anno del triennio. Alle politiche sociali e famiglia sono assegnati 86,2 milioni; sono compresi gli interventi per l’infanzia, per 11,8 milioni, per la disabilità per 38 milioni, per gli anziani per 27,2 milioni, per i soggetti a rischio di esclusione sociale per 3,1 milioni e per le famiglie per 3,2 milioni. Allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente sono assegnati 83,6 milioni di euro: tra gli stanziamenti più significativi, le opere di protezione da frane e inondazioni nonché il potenziamento del monitoraggio dei rischi.»

«Ai trasporti e mobilità sono assegnati 80,1 milioni di euro; per la tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali sono assegnati 34,3 milioni di euro; allo sviluppo economico e competitività sono assegnati 31,2 milioni di euro; alle politiche per il lavoro e la formazione professionale sono assegnati 27,7 milioni di euro, mentre all'agricoltura, politiche agroalimentari e pesca sono assegnati 18,5 milioni di euro pari; al turismo vanno 10,6 milioni, all'assetto del territorio e edilizia abitativa sono assegnati 7,2 milioni di euro, alle politiche giovanili, sport e tempo libero 4,7 milioni di euro. All'energia e diversificazione delle fonti energetiche sono previsti 3,3 milioni di euro, prevalentemente del settore dell’efficientamento energetico.»

 MM

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Comunicato n° 525 del 18 dicembre 2018
Relazione del Consigliere Aggravi sulle leggi di bilancio della Regione 2019-2021

Nella seduta consiliare del 18 dicembre 2018, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione, è intervenuto il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) come relatore di minoranza sui due disegni di legge di bilancio.

«Il percorso che ha portato alla formazione dei documenti di bilancio è stato segnato da un clima politico che vedeva la maggioranza minata al suo interno - ha detto il Consigliere Aggravi -: tuttavia, grazie al lavoro di alcuni colleghi della fu maggioranza, il documento che oggi esaminiamo è frutto di un lavoro improntato ai principi di sana e prudente gestione della cosa pubblica, le cui risorse vertono interamente su disponibilità regionali "pure" (nessuna riserva di società partecipata è stata drenata a favore della spesa regionale, né sono stati recuperati fondi regionali presso la Finaosta Spa) e prudenzialmente senza considerare gli effetti dell'Accordo siglato con lo Stato, che finalmente sancisce il quantum del contributo da destinarsi a Roma a compartecipazione della finanza pubblica a livello centrale. È quindi importante differenziare quanto è caratterizzante della manovra stessa (ovvero di quanto fatto da chi c'era al Governo) e quanto invece è stato introdotto dalle prime scelte del neo insediato Governo Fosson.»

«Le scelte della precedente Giunta - ha proseguito il Consigliere Aggravi - miravano a garantire i livelli di servizio ottimale alla comunità e la forza di spesa necessaria alla macchina amministrativa regionale. La principale novità da noi presentata è stata quella di dare corso operativo alla norma di attuazione 184/2017 relativa alla manovrabilità fiscale. Avevamo previsto l'applicazione di un fattore di sconto all'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) con riferimento ai primi tre scaglioni di reddito (fino a 55 mila euro). Una manovra che incideva sul montante di bilancio per circa 5 milioni di euro e destinata a mitigare l'effetto della "manina invisibile" dello Stato e della Regione nelle tasche dei propri cittadini. Una manovra che poteva essere sicuramente migliore sia in termini di fasce di reddito interessate che di magnitudo complessiva, ma che rappresenta, per la prima volta, la volontà concreta di sostenere la classe media regionale (quasi 75 mila contribuenti) nell'attuale difficile congiuntura economica.»

«Tuttavia, la prima mossa del nuovo governo è stata perentoria, abrogando la misura - ha sostenuto Aggravi -. Una decisione giustificata con la volontà di definire in un prossimo futuro nuove esenzioni IRAP. Niente di nuovo, visto che nella legge di stabilità da noi proposta, si è già provveduto in tal senso, prevedendo agevolazioni IRAP per società cooperative, esenzioni per nuove attività operanti in Valle d'Aosta e per i rifugi alpini. Non comprendiamo la ratio di questa scelta. Sicuramente a livello mediatico paga poter dire che con i 5 milioni di euro "risparmiati" si potrà ridurre di circa un quarto l'effetto fiscale dell'IRAP (in quanto dei 60 milioni di gettito circa 20 milioni vengono da soggetti privati), ma resta un serio arcano dietro a questa scelta. Ci si è interrogati su quali aliquote si intende operare? Si è valutato l'effettivo risparmio marginale di ogni impresa ed il potenziale vantaggio in termini di nuova occupazione? Perché eliminare con un colpo di spugna il certo per l'incerto? Che ne sarà dei circa 5 mln che comunque verranno presi dalle tasche dei nostri concittadini?»

«Un ulteriore aspetto di novità da noi proposto - ha aggiunto Aggravi - era la scelta di definire in norma le modalità e le tempistiche entro le quali scegliere sul progetto di ampliamento dell'Ospedale Umberto Parini e sulla quotazione in borsa o meno di CVA. Perché crediamo che la Valle d'Aosta non possa più aspettare un nuovo e rinnovato ospedale a servizio dei suoi cittadini ed ospiti, così come crediamo che le decisioni su CVA debba essere fatta considerando nel complesso cosa rappresenti CVA per la nostra comunità, senza comprometterne la realtà di Azienda di mercato seppur di proprietà pubblica.»

«Significativa importanza - ha detto ancora Aggravi - è stata data allo sviluppo economico. La completa finanziabilità della Legge 8/2016 è rimasta invariata (e di ciò ne siamo contenti) perché tale progetto può giocare un importante ruolo di volano dello sviluppo produttivo della bassa Valle, area maggiormente colpita dalla crisi dell'industria manifatturiera. Ci auguriamo che quanto prima si possa dare attuazione al relativo bando su cui abbiamo lavorato in questi mesi di governo, convintamente e con l'invito di varie aziende già operanti in Valle. Tuttavia siamo dispiaciuti che l'idea, la volontà politica di interloquire con lo Stato centrale per lo sviluppo di una zona franca urbana sia venuta meno e sia stata cancellata dalla bozza di DEFR.»

«Riguardo al Bon de Chauffage, in sede di formazione del bilancio, avevamo previsto la sospensione della misura: tuttavia, nella complessiva valutazione delle risorse disponibili e a fronte di una sana e fattiva dialettica all'interno della compagine di Governo si è scelto di recuperare le coperture finanziarie necessarie per la riattivazione di questa misura attraverso l'aumento (di una entità poco significativa) delle tariffe di concessione delle grandi derivazioni di acqua ad uso idroelettrico. Una misura che incide sui grandi impianti e quindi non certo sui piccoli produttori e che consente di poter riattivare una misura importante per molti valdostani. Ora mi chiedo, perché dichiarare a priori di non volerla supportare?»

Il Consigliere Aggravi ha quindi concluso: «Noi riteniamo che la stagione della cosiddetta redistribuzione non possa, non debba, più avvenire per mano pubblica e soprattutto crediamo che il primo costo che spesso subiscono i cittadini e/o le imprese sia proprio quello dell'accesso agli aiuti. La nostra manovra rappresentava il primo tentativo (concreto) di invertire la rotta verso un nuovo modello di fiscalità regionale. Stesso discorso vale per il progetto dell'ospedale: perché non dar corso ad una più ampia valutazione del progetto e dei bisogni della comunità? Perché essere così tanto legati ad un passato che di nuovo torna? Da parte nostra siamo certi di aver lavorato al meglio per la redazione di questo progetto di bilancio, in un clima non agevole e in condizioni politiche difficili. Ma abbiamo portato la nave in porto. Non siamo noi ad aver scatenato la tempesta, sono stati altri. Non possiamo quindi condividere modifiche che vadano ad emendare quelli che riteniamo essere pilastri fondamentali di una nuova fase politica di cui facciamo parte.»  

SC

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Comunicato n° 526 del 18 dicembre 2018
Leggi di bilancio della Regione 2019-2021: l'intervento dell'Assessore Testolin

L'Assessore alle finanze, attività produttive e artigianato, Renzo Testolin (UV), ha presentato al Consiglio Valle, riunito il 18 dicembre 2018, il Documento di economia e finanza regionale-DEFR e le linee di indirizzo delle leggi di bilancio.

«Le risorse del bilancio - ha detto l'Assessore Testolin - derivano da entrate che possiamo definire ordinarie e che saranno pertanto stabili anche per i futuri esercizi. Questo dato porta oggi ad avere a disposizione per l'anno 2019 un importo superiore rispetto al 2018 per circa 14 milioni di euro il che sta a dimostrare la buona gestione e la corretta impostazione degli esercizi precedenti che avevano indicato il 2019 come l'anno di crescita delle risorse a regime per la nostra regione. Il dato dell’entrata del 2021 è significativamente più elevato per effetto della chiusura del prestito obbligazionario (BOR) emesso nel 2001, per l’acquisizione delle centrali idroelettriche, che giunge a scadenza a maggio 2021.»

«Nel contesto delle entrate si incardina una delle diversità di prospettiva più rilevanti del nuovo Governo Fosson rispetto alla visione poco lungimirante per lo sviluppo regionale ipotizzata dall'ex Governo Spelgatti in merito all'utilizzo della manovrabilità fiscale: l'ex Governo aveva ipotizzato in finanziaria una minore entrata per tributi propri prevedendo 4,8 milioni di euro in meno di incassi relativi all' “addizionale regionale all’IRPEF”, manovra che avrebbe abbattuto mediamente di circa 60 euro annui, circa 5 euro al mese, il tributo pagato alla Regione da circa 75.000 valdostani; una manovra che, seppur sicuramente spendibile a livello elettorale perché vendibile come l'abbattimento delle tasse per quasi tutti, avrebbe in realtà rappresentato una mera elemosina se non una vera e propria presa in giro per i contribuenti valdostani. A fronte di tale opzione il Governo Fosson preferisce utilizzare lo stesso importo di 4,8 milioni per ulteriori riduzioni ed esenzioni IRAP a favore del mondo produttivo e delle imprese, abbassando la pressione fiscale a sostegno del lavoro e delle aziende che devono continuare a garantire occupazione, perché solo con l'occupazione si può pensare di creare reddito, crescita, e sviluppo. Parliamo di riduzioni ed esenzioni che si concretizzeranno nei primi mesi dell'anno 2019 con l'approvazione della prima legge di variazione di bilancio già prevista.» 

Concludendo la parte relativa alle entrate, l'Assessore ha rilevato: «Per l’intero triennio non è prevista l’assunzione di alcun debito diretto della Regione, anche in considerazione della elevata disponibilità di cassa ritornata in questo ultimo anno a livelli importanti dopo il superamento delle criticità vissute nei periodi del patto di stabilità.»

Per quanto concerne le spese, l'Assessore Testolin ha segnalato: «Si assiste, in linea con gli esercizi precedenti, ad un rapporto tra spese correnti e spese di investimento che è di 9 a 1 con una spesa complessiva ancora fortemente caratterizzata da investimenti limitati. A fronte di questa situazione di sostanziale stallo di investimenti è importante accelerare alcuni processi decisionali che potrebbero permettere alla Regione il reperimento di importanti risorse da destinare alla realizzazione di opere strategiche sul territorio che a loro volta potrebbero fungere da volano nella creazione di occasioni di investimento, di crescita occupazionale e di generazione di nuovi introiti fiscali per l'Amministrazione regionale stessa. In questo senso va l'emendamento proposto dalla nuova maggioranza in merito alla necessità di costituire una Commissione speciale che in tempi brevi, entro il 31 marzo 2019, possa svolgere le analisi e le verifiche più appropriate ed esaustive utili a dare contezza in merito alle operazioni più opportune da mettere in campo per una adeguata valorizzazione economica della CVA.»

«Nelle misure di sviluppo economico sono previsti investimenti importanti nel triennio, risorse destinate alla riapertura di bandi bloccati in questi ultimi mesi e fortemente sollecitati dal tessuto industriale che potrebbe tramite queste risorse creare degli interessanti percorsi di crescita occupazionale soprattutto in bassa Valle e tra i giovani. In merito alla finanza locale, il Consorzio permanente degli enti locali ha a più riprese sottolineato l'esigenza di maggiori trasferimenti certi per la prossima annualità oltre ad una serie di altre richieste normative all'ex Governo regionale: abbiamo quindi assunto l'impegno di guardare con attenzione alle esigenze espresse dai Comuni a partire dall'allestimento della prima variazione di bilancio.»

«Rispetto alle decisioni in merito al complesso ospedaliero Umberto Parini, con un emendamento ad hoc si prevede che le valutazioni in merito alla sostenibilità tecnica, economica e finanziaria siano da verificarsi solo in considerazione dell'esecuzione del progetto di ampliamento dell'attuale nosocomio e non per un'eventuale delocalizzazione in altro sito in quanto la scelta in merito al nuovo presidio ospedaliero è già stata oggetto di referendum propositivo nel 2007. Infine, così come predisposto dall'ex governo Spelgatti, concordiamo con la sospensione dell'erogazione del così detto Bon de Chauffage anche in attesa di una revisione organica delle misure di contrasto alla povertà e all'introduzione a livello nazionale del così detto reddito di cittadinanza. Sottolineo che non si tratta di riflessioni che cambiano di giorno in giorno a seconda delle poltrone occupate, sono decisioni lungimiranti, per fornire ai valdostani indicazioni ben definite.»

L'Assessore ha quindi illustrato le principali linee di intervento «che il Governo Fosson ha voluto esplicitare in una complessiva rivisitazione degli obiettivi prioritari per il triennio 2019/2021, emendando il DEFR nei suoi contenuti strategici. In merito alla manovrabilità fiscale, in prima battuta, la Regione si concentrerà nell’attuazione di misure sui propri tributi. In particolare, saranno oggetto di interventi l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), le tasse automobilistiche e l’imposta regionale di trascrizione dei veicoli presso il Pubblico Registro Automobilistico. Le iniziative di riduzione dell’IRAP, oltre ad essere già presenti e parzialmente declinate nella legge di stabilità, saranno oggetto di ulteriore importante applicazione nel corso dell’anno 2019, dove con la prima variazione di bilancio andranno a destinare al settore le ulteriori risorse dell’addizionale regionale all’IRPEF con un impatto stimato di abbattimento di imposta per le imprese del 25% circa.»

«Per le politiche europee, del lavoro e sociali, si intende improntare l'attività ad una visione orientata al benessere sociale diffuso che tenda a migliorare i risultati occupazionali, sia in termini quantitativi che qualitativi mediante un approccio integrato e condiviso dell’azione amministrativa e politica e l'istituzione dell'Agenzia regionale per il lavoro come tassello del potenziamento dei servizi già attivi. Andando nella direzione di dare più forza e maggiore incisività ai due settori portanti della salute e del benessere, vale a dire sanità e servizi sociali, sarà fondamentale innanzitutto prevedere lo sdoppiamento dei Dipartimenti, oltre a potenziare la medicina territoriale, evitare l’esodo di medici qualificati, rafforzare il personale infermieristico, attivare programmi di assistenza e sostegno alle fasce più deboli e ai disabili oltre che una forte collaborazione con il terzo settore.»

«Riguardo al settore scolastico e universitario, il DEFR prevede un nuovo centro di ricerca dedicato alla didattica e alla pedagogia che, in raccordo con l’Università della Valle d’Aosta e di centri di ricerca italiani e stranieri, contribuirà a valorizzarne gli aspetti peculiari legati non solo al bi-plurilinguismo sin dalla scuola dell’infanzia, ma anche capillarità delle sedi scolastiche sul territorio e alle dotazioni di personale di cui potranno disporre. Un intervento normativo regionale in materia di istruzione professionale offrirà accresciute opportunità ai giovani che intendono affrontare percorsi di studio finalizzati ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro, non solo come prevenzione dell’abbandono scolastico, ma soprattutto nella logica di valorizzare le potenzialità di questo segmento scolastico. Infine, le politiche a favore della gioventù non potranno prescindere da un più stretto legame tra Università e territorio sia in termini di offerta formativa sempre più collegata al contesto internazionale sia in termini di radicamento sul territorio dell’Università in settori quali le scienze della montagna e delle sue peculiarità.»

«Ritenendo fondamentale l’edilizia come motore economico: si prevede una legge regionale sugli appalti che possa tutelare e valorizzazione le imprese valdostane, ponendo particolare attenzione anche alle politiche di edilizia privata con il rifinanziamento dei fondi di rotazione anche con eventuali utili delle società partecipate per tramite di Finaosta. Importante dare nuovo slancio all’edilizia privata con un aggiornamento della normativa urbanistica di semplificazione delle pratiche amministrative. Per quanto concerne le politiche abitative, si sta procedendo verso la regionalizzazione delle graduatorie di assegnazione e di mobilità di edilizia residenziale pubblica.»

«Il turismo, la cultura e l'agricoltura sono i tre settori cruciali che si occupano principalmente di promozione del prodotto Valle d'Aosta e che abbiamo unito in un Assessorato ripensato, attraverso una riorganizzazione funzionale, con l'obiettivo prioritario, al di là delle tante altre sfide di lavorare con forza ad una efficace sinergia tra i vari settori e attori  che rappresentano ciò che la  Valle d'Aosta offre, le sue eccellenze, la sua identità e le sue peculiarità in tutte le loro accezioni , e che si occupano, tra le altre cose, di azioni e strategie di valorizzazione e promozione, che sarà quindi univoca e coordinata. Una riorganizzazione che prevede tra le prime azioni l'istituzione e la creazione del "tavolo del turismo", propedeutico alla nascita dell'ente unico di promozione turistica.»

«L’ambiente rappresenta una risorsa per la Valle d’Aosta: la sua tutela e valorizzazione sono presupposto e caratteristica del welfare percepito e motore di sviluppo in numerosi settori tra cui il turismo e il comparto dell’agricoltura, visto nei suoi molteplici elementi, quali aria, acqua, suolo, natura e paesaggio.  In merito alle risorse naturali, si intende incrementare gli investimenti per la tutela e la manutenzione del territorio e dell’ambiente naturale, mettendo in atto misure di rafforzamento dei cantieri forestali e assicurando centralità al Corpo forestale della Valle d’Aosta garantendone la piena operatività, con particolare attenzione alla copertura della pianta organica; per il 2019 si prevede la realizzazione di un corso di formazione per neo-assunti e l’approvazione di una nuova procedura concorsuale da attuarsi nel 2020.»

L'Assessore Testolin ha concluso, ringraziando «la Commissione consiliare per essere riuscita, nonostante i tempi strettissimi, a dare un doveroso, seppur tardivo, ascolto a tutti i portatori di interessi, alle associazioni, alle parti sociali e agli Enti il cui futuro dipenderà, a volte anche in maniera pesante, da questo documento. Sono comunque certo che il lavoro svolto non sarà lettera morta ma sarà fonte di indirizzo e analisi per il prosieguo dell'attività amministrativa futura.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno questo pomeriggio alle ore 15.00.

SC-MM

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Comunicato n° 527 del 18 dicembre 2018
Leggi di bilancio della Regione 2019-2021: la discussione generale

La seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 18 dicembre 2018 si è incentrata sulla discussione generale abbinata del DEFR, della legge di stabilità e della legge di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021.

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') ha evidenziato: «La nostra finanziaria, intesa come quella licenziata dalla Giunta precedente a questa, conteneva la proposta di riduzione dell’addizionale IRPEF; un provvedimento, questo, che avrebbe garantito ai valdostani ben di più di cinque euro al mese, come invece riferito dal Consigliere Marquis: bisogna far meglio i conti, perché la cifra dipende dalla fascia di reddito. Ci sarebbe stato modo per studiare meglio questa proposta e non fare confusione tra tasse alle persone e tasse alle aziende. Non banalizziamo l'opportunità di poter contare su un utile mensile di cinque euro: c'è chi ha bisogno anche di pochi euro. Tutti i 18 della nuova maggioranza la pensano come il Consigliere Marquis? Il ragionamento che avevamo fatto noi avrebbe consentito di dare un aiuto alle fasce di reddito comprese tra zero e 50 mila euro, utilizzando in parte le risorse per il Bon de Chauffage e in parte con gli sgravi fiscali. Certo, è poco, ma avrebbe comunque rappresentato un intervento importante per i cittadini. Se questo è un bilancio di ordinaria amministrazione, io lo considero di straordinaria amministrazione rispetto a quanto fatto dall'attuale maggioranza, che ha apportato al bilancio pochissime modifiche, capaci tuttavia di stravolgerlo. Non si è entrati nel merito dei numeri, perché il grosso lavoro era già stato compiuto; siete stati voi a togliere il Bon de Chauffage, così come siete voi a lamentarvi della legge regionale sulle società partecipate per quanto riguarda la CVA. Non basta presentarsi, imporsi e pretendere collaborazione. Lasciate almeno un barlume di speranza ai cittadini, non limitatevi a tagliare gli aiuti.»

Per il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, emergono «dati significativi in negativo: investimenti per il turismo pari all'1% del totale del bilancio, per lo sviluppo economico 3% e per le politiche del lavoro 2%. Vi è poi la totale mancanza di risorse per la mobilità sostenibile. È con questo programma che volete rilanciare la Valle d'Aosta? Una regione che per le sue bellezze potrebbe vivere di solo turismo, e che invece viene completamente dimenticato. In questo bilancio leggo solo un tentativo di sopravvivenza: si va avanti finché ci sono risorse, poi si vedrà. È la stessa cosa fatta per il Casinò: nessun piano di rilancio industriale, solo una flebo per farlo restare in vita. La colpa non è dell'Assessore Aggravi cui è stato lasciato il timone di una nave diretta a schiantarsi contro un iceberg. Sono le scelte precedenti che hanno portato al fallimento: si poteva investire su ricerca e sviluppo, mentre si è preferito dare iniezioni di soldi pubblici. Nemmeno per CVA si è investito sulla ricerca e lo sviluppo: è quello che dicono i bilanci degli ultimi dieci anni. Una società che vorrebbe essere competitiva sul mercato avrebbe già dovuto investire da tempo su questi fondamentali elementi. Riguardo poi alla sanità, auspichiamo che il 22% di risorse indicate nel bilancio porti alla riduzione delle liste d'attesa, che oggi costringono i nostri concittadini a rivolgersi al Piemonte per potersi curare. Sui trasporti, prendiamo atto che avete mutuato la nostra idea per la realizzazione di un sistema di bigliettazione integrata, ma per il resto siamo molto perplessi

Il Capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin ha affermato: «Oggi mi sarei aspettato che la nuova maggioranza, con toni sommessi, chiedesse scusa ai valdostani per averli illusi e impoveriti. Invece, è stata proclamata la cancellazione degli sgravi IRPEF e del Bon de Chauffage: avete messo le mani in tasca a 74 mila valdostani togliendo loro quei cinque milioni di euro che noi avevamo messo a disposizione. La chiusura del contenzioso con lo Stato è stata presentata come un successo, ma l'attuale maggioranza non ha cavato un ragno dal buco; è stato il Governo a trazione Lega ad ottenere il risultato favorevole, peraltro in pochi mesi. Qui sta la differenza tra parole e fatti. Sono molto deluso. Questa adunanza sarà importante perché potremo mettere nero su bianco, indicando a tutta la comunità quali sono i responsabili di un'azione del genere. Vedremo se avrete davvero il coraggio di togliere soldi ai valdostani. Ci auguriamo che i germi dell'arretramento gettati da questa nuova maggioranza non trovino terreno fertile.»

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha espresso «disagio e difficoltà nell'accostarsi ai documenti di bilancio, vista l'oggettiva mancanza di tempo per analizzarli e la confusione creata da due maggioranze diverse che hanno lavorato al bilancio. Questi provvedimenti hanno un carattere di incertezza e di provvisorietà, tanto che si ipotizza già una variazione di bilancio. Una incertezza che determinerà situazioni difficili anche per la macchina regionale.» Soffermandosi sul DEFR, la Consigliera ha osservato che «il problema vero è che non abbiamo ancora assunto una cultura della programmazione e affrontiamo questi atti in maniera superficiale, concentrandoci troppo sull'immediato. I due DEFR (quello della Giunta Spelgatti e quello del Governo Fosson) sono un atto burocratico che denota assenza prospettica sul futuro: non c'è un sogno per una Valle d'Aosta diversa e migliore. C'è la registrazione dell'esistente, ma nulla di più. Un tema per noi centrale - le politiche del lavoro - si è irrobustito con la Giunta Fosson ed è comparsa la prospettiva di rinascita dell'Agenzia regionale del lavoro, però anche la nuova formulazione dedica a questo argomento affermazioni generiche e non si intravedono misure concrete per creare occupazione. Riguardo alla sanità, la situazione è pesante, con servizi carenti, liste d'attesa lunghe e fuga dei medici. Sulla scuola si dice poco: l'abbandono scolastico, che ci pone ai vertici della classifica nazionale, non è affrontato, così come non ho trovato nulla sugli adattamenti scolastici. Sull'edilizia scolastica, sono stati previsti interventi urgenti, ma non c'è un'indicazione chiara: io credo che bisognerà potenziare il polo di Verrès, così come bisognerà fare una scelta ad Aosta evitando di realizzare il polo scolastico di regione Tzamberlet. Bisogna darsi dei tempi e degli obiettivi anche sulla ferrovia: a due anni dall'approvazione della legge per l'elettrificazione, siamo ancora in alto mare. Ci sono poi tre grandi temi che non sono stati adeguatamente affrontati e sui quali occorre fare chiarezza: il Casinò, l'ospedale e la CVA. Sull'ospedale non si parla di possibili alternative rispetto all'attuale ampliamento; in questo senso era preferibile la formulazione del DEFR della passata maggioranza. Su CVA bisogna anzitutto mettere a fuoco le due prospettive che ci sono state prospettate. Occorre decidere se si vuole una CVA per finanziare le casse regionali o se vogliamo una CVA che guidi e conduca la transizione energetica della regione dal fossile verso le energie rinnovabili non inquinanti. Infine, sulla manovrabilità fiscale non bisogna fare demagogia, tagliando in maniera indiscriminata le tasse, ma bisogna analizzare bene le varie situazioni. Nel bilancio le risorse ci sono, ma quello che ci manca sono le idee di fondo e la passione per migliorare

La Capogruppo di ALPE, Patrizia Morelli, ha osservato: «Il contesto in cui sono stati concepiti e costruiti il DEFR e il progetto di bilancio è anomalo, anche perché è stato necessario rispettare i tempi e scongiurare l'esercizio provvisorio, in modo da non fare perdere credibilità alla nostra Autonomia. Questa constatazione dovrebbe indurre tutti i 35 Consiglieri a calibrare i toni, basandosi sull'onestà intellettuale. Il Consiglio sta affrontando un'emergenza; tutti possiamo riconoscere che questo bilancio non è l'aspirazione massima: si sarebbero potuto fare scelte più innovative, ma ci si è dovuti limitare a poche modifiche o integrazioni, seppur significative. È un bilancio espressione di una transizione politica: affrontiamolo con senso di misura, evitiamo espressioni forti, evitiamo accuse; cerchiamo di essere pragmatici e trattare le questioni nel merito. La nostra Regione ha bisogno di programmazione, e con questi provvedimenti possiamo iniziare a percorrere questa strada. È fondamentale avere stabilità politica, e per questo deve esserci la volontà dei singoli Consiglieri e degli Assessori di trovare soluzioni condivise; il Presidente della Regione deve ascoltare, coordinare, essere l'interprete di tutte le forze politiche. Les mouvements autonomistes ont fait un travail de rapprochement, de confrontation, de dépassement de certaines méfiances; en ces deux mois, ils ont dû faire tous les passages qui auraient été impossibles début Législature. Nous sommes conscients de l'enjeu administratif. Nous n'avons pas fait placidement une réunion digne des vielles méthodes: cela est le fruit d'un raisonnement et de la volonté de trouver une solution aux problèmes. In politica a volte occorre agire pur sapendo che nell'immediato non si sarà capiti. Ciò che è importante, ora, è che da parte di questa maggioranza autonomista ci sia la capacità di lavorare insieme con obiettivi condivisi: un primo passo è stato raggiunto con il DEFR e le leggi di bilancio. La nostra priorità va al lavoro, che garantisce dignità e libertà. Auspico che, tutti insieme, si possa compiere la scelta migliore per il futuro di CVA. In merito all'ospedale, continuiamo a pensare che la soluzione migliore resti la realizzazione di un nuovo presidio fuori città, ma prendiamo atto delle decisioni sancite dal referendum.»

Il Capogruppo di Mouv', Stefano Ferrero, ha sostenuto che «le misure di reinserimento del Bon de Chauffage e degli sgravi IRPEF non sono misure populistiche: sono iniziative a favore di una fetta di popolazione che continua ad essere ignorata: sono quelle persone che aspettano i pochi euro - sui quali oggi si è fatta ironia - per poter programmare la visita dal dentista o che fanno i salti mortali per arrivare a fine mese. Non sono misure demagogiche, perché venivano finanziate togliendo soldi a chi sfrutta le concessioni idroelettriche sopra una determinata potenza, senza affamare nessun concessionario. Ci riprendevamo semplicemente una parte infinitesimale del patrimonio comune dei valdostani: l'acqua. Non si capisce poi perché ci si debba incaponire sul progetto di ampliamento dell'attuale ospedale, sito dove continuiamo a trovare reperti archeologici che bloccano i lavori: perché non si può pensare ad una sua decentralizzazione, almeno analizzare i rapporti costi/benefici. Noi crediamo che le modifiche apportate al bilancio siano lo specchio di una vecchia cultura dell'immobilismo. La cultura di chi non si accorge che le cose sono cambiate, di chi continua a governare con i soliti metodi: privilegi agli amici, sostenere allo sfinimento scelte che sono sbagliate, tagliare risorse ai cittadini. Dall'Olimpo in cui state, non vi rendete conto delle situazioni di emergenza: perché non dare un piccolo segnale ai valdostani? Io spero che su questo ci sia un ripensamento da parte della maggioranza

La Consigliera Daria Pulz (IC) ha evidenziato: «La nostra coperta, di fatto, non è poi così corta: per il 2019 parliamo di una cifra superiore al miliardo di euro. Certo, risultano indispensabili uno sguardo lungimirante e una capacità di programmazione che tengano presenti soprattutto i cittadini che fanno sempre più fatica. Senza arrivare a misure populiste, è evidente che una redistribuzione del reddito e il sostegno alle persone più fragili sono necessari e urgenti. Il Bon de Chauffage è congelato: è un azzardo pericoloso, sulla pelle dei più bisognosi, proprio all'avvio della stagione più fredda. In merito agli sgravi alle imprese più grandi, non è demagogia sottolineare che investire a favore di queste è meno urgente che mettere in atto misure al contrasto alla povertà; piuttosto, è uno sguardo realista. La perdita del senso del denaro è la sensazione costante che mi ha accompagnata nella disamina del bilancio. Siamo poi certi che una nuova struttura ospedaliera garantirebbe miglioramenti? Forse sarebbe da pensare una riorganizzazione degli esistenti: abbiamo un ospedale "nuovo", il Beauregard, che non ha mai potuto lavorare a pieno regime; il Parini va adeguatamente rimodernato. Un nuovo ospedale costituirebbe invece, molto probabilmente, un'ennesima voragine di soldi pubblici in appalti. L'arresto del processo di quotazione in borsa dovrebbe essere il primo passo verso una completa ripubblicizzazione di CVA, che superi la forma giuridica della società per azioni e sia da stimolo per raggiungere una norma di attuazione che sottragga al mercato le concessioni valdostane. La proprietà delle acque valdostane e la disciplina del loro uso devono restare in mano ai rappresentanti dei cittadini valdostani e dei cittadini stessi, non a un anonimo fondo pensioni internazionale. È così che si garantisce un bene primario e un elemento identitario della nostra Regione autonoma contro il capitalismo finanziario globale

Per il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, «bisogna ricordare che il Bon Chauffage non era stato inserito in bilancio dalla vecchia maggioranza, ma in un secondo tempo con un emendamento che a parere degli uffici non aveva i tempi tecnici necessari per l'adeguamento dell'allegato e il coordinamento formale degli atti per assicurarne la pubblicazione entro il 31 dicembre 2018. Riguardo all'IRPEF, si è detto che si restituivano 5 milioni di euro ai valdostani: da un calcolo si tratta di 5,33 € al mese. Noi, invece, pensiamo che la detrazione dell'IRAP sia politicamente un investimento davvero importante per dare un contributo al rilancio delle imprese e dell'economia e, quindi, a favore dei valdostani.  Non si capisce poi perché dobbiamo chiedere scusa: vorrei ricordare al collega Manfrin che il tonfo del suo Governo è stato causato dalla sua maggioranza. Noi, in questi giorni, abbiamo fatto i salti mortali per portare a casa il bilancio per evitare di andare in esercizio provvisorio. Al M5S vorrei chiedere di presentare qualche proposta concreta, invece di limitarsi a fare sempre la lista delle cose che non funzionano: è troppo comodo così. Riguardo a CVA, abbiamo proposto, attraverso un emendamento, di istituire una Commissione speciale per riflettere sul futuro della società. Tra le quindici società italiane in questo settore, l'unica a dover sottostare alla Legge Madia è la CVA: non so se siamo più bravi o più stupidi, certo è che dobbiamo metterla nelle condizioni per essere competitiva sul mercato

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) si è soffermata sui temi del welfare e dell'istruzione: «Occorre creare un rinnovato modello di protezione sociale, un neo welfare, in particolare con azioni preventive e risorse precise sulle nuove problematiche sociali, quali povertà, cura degli anziani, tutela della disabilità e delle minoranze. Va elaborato un piano di innovazione dell'imprenditoria sociale, con interventi originali, oltre a un aumento degli standard qualitativi nell'erogazione dei servizi. Bisogna andare nella direzione della valorizzazione di investimenti privati per creare impatti sociali positivi e misurabili; bisogna puntare sulle imprese sociali, in grado di realizzare soluzioni sostenibili per soddisfare i nuovi bisogni emergenti. Avremmo voluto vedere inseriti nel DEFR la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza; la cura e la riabilitazione dei disagi familiari; un aiuto domestico familiare volto all'autonomia e la permanenza al domicilio di disabili e persone non autosufficienti, valorizzando la figura del familiare che li assiste; per coloro che non sono assistibili a domicilio, la rete delle strutture residenziali è fondamentale, ma vanno liberate le loro potenzialità di aiuto ad oggi latenti. Va ampliata l'offerta per i giovani, che vanno maggiormente coinvolti e resi parte attiva tramite forme di associazionismo. Riguardo invece all'istruzione, bisogna garantire un'offerta ricca e completa. Purtroppo, i punti enunciati nel DEFR ci sembrano scontati e generici, non rispettosi della reale importanza di questo settore. Vorremo vedere l'ottimizzazione della governance dei dirigenti scolastici, un aumento delle ore di inglese nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, un serio impegno per la diminuzione della dispersione scolastica, un'attenzione all'inclusione dei minori disabili; la diffusione di buone pratiche digitali, per giungere ad una scuola senza zaino

Per il Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan, «il problema grosso di questo bilancio sono la visione complessiva e la programmazione futura, che mancano totalmente. Si tratta di un patchwork ripetitivo, con poche novità. Nessun accenno al riscaldamento globale - che sappiamo essere il grosso problema per il futuro delle Alpi - e a come affrontarlo: grandi investimenti, invece, per interventi che ci porteranno ulteriormente alla rovina ambientale, come l'ampliamento dei comprensori sciistici e il loro innevamento, i soldi per l'aeroporto regionale, la fornitura di ulteriori tre treni bi-modali. Una visione che non ha niente a che vedere con la gestione sostenibile della nostra regione. I ghiacciai, che sono la nostra vera risorsa, stanno evaporando, ma noi prevediamo, quotando in borsa la CVA, di svendere le nostre acque. C'è grande miopia nei nostri amministratori. Questo è un bilancio da stolti; un bilancio con uno sguardo tristemente rivolto al passato, un bilancio conservatore, che non ha la capacità di guardare al futuro e che condanna i valdostani alla povertà e al declino. Io credo che l'unica soluzione, a questo punto, sia quella di dimettersi tutti e tornare al voto

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha esortato: «Andiamo a fondo del dibattito su CVA e sulla proprietà e utilizzo delle acque, proprio nel rispetto della lotta secolare condotta dai valdostani. Inutile nascondersi: i cittadini vanno assolutamente informati. In merito all'attuale ospedale Parini, vi rappresento la difficoltà di accesso da parte di malati e parenti: non pensiamo solo all'entità degli investimenti, ascoltiamo le esigenze degli utenti. Siamo molto sensibili alle richieste dei cittadini, apriamo a tutti il colloquio e il confronto

Il Capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin, ha puntualizzato che «tra i due bilanci della vecchia e della nuova maggioranza le differenze sono estremamente limitate e prevale la continuità: in termini finanziari la differenza si concretizza in meno dell'1 per cento (0,3). In una situazione finanziaria mutata negli anni, che ha visto il Bilancio della Regione ridursi notevolmente, credo che un cambio di mentalità si imponga, ma che purtroppo in questo documento contabile non si intravede. Anche nell'utilizzo, purtroppo limitato, del nuovo strumento fornito dalla norma d'attuazione sulla cosiddetta manovrabilità fiscale non si vede quel cambiamento necessario. Invece, questi piccoli sgravi sull'IRAP o sull'IRPEF non indicano una visione complessiva. Da CVA all'ospedale, una decisione va presa: è un errore limitare le possibilità di intervento sull'ospedale, anche se c'è stato un referendum. In realtà il risultato di quella consultazione popolare è stato tradito perché, oggi, non si sta ristrutturando l'ospedale esistente, ma si vuole realizzare un nuovo ospedale in città. Valutare ogni possibilità rispetto alla realizzazione di un presidio ospedaliero unico sarebbe doveroso. L'improvvisazione non è più sostenibile. La Valle d'Aosta si merita qualcosa di meglio

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha parlato di «bulimia senza scopo, che purtroppo ben individua questa politica con cui dobbiamo convivere da anni. Si tratta di un modo di operare fatto di comunicati, post sui social, proprio perché il confronto interno è venuto meno e quanto espresso pubblicamente non rispecchia il pensiero del movimento di appartenenza. Siamo a raccontare sempre la stessa storia: oggi parliamo di emergenza, di cui però siamo direttamente responsabili. La crisi è stata concepita sin dal luglio scorso e si è esplicitata nel momento meno propizio, quando le energie avrebbero dovuto essere spese per capitalizzare un bilancio da tradurre in azioni amministrative. Piena condivisione alle azioni su cui lavoriamo sin da subito: questo bilancio in primis, poi la revisione delle leggi per l'elezione del Consiglio, per l'elezione diretta dei Sindaci, per la finanza locale. Si parla di futuro: saremo in grado di trovare una convergenza reale, di dare risposte, di tenere fede al progetto? Intendo svolgere il mio ruolo di Consigliere degnamente, parlando con tutti coloro che saranno disponibili al confronto. Il nostro è un impegno importante: non fare andare la Regione in esercizio provvisorio. Metterci la faccia e assumersi le proprie responsabilità non è facile; ben più agevole blaterare e non produrre nulla di concreto. Svolgerò il ruolo di Consigliere attivamente, cercando di parlare con tutti, soprattutto con le forze politiche disponibili al confronto e che condividono i principi di PNV, con le forze di maggioranza odierna ma anche con la Lega ed il Mouv'. In buona sostanza, il dialogo lanciato dal Presidente Fosson sarà aperto a chi vorrà in qualche modo costruire una politica più solida in grado di dare risposte ai cittadini, e non risposte agli appetiti personali. Mi piace evidenziare che sono stati destinati 255 milioni per la sanità: una cifra importante per un settore cruciale, per mantenere i livelli qualitativi e l'eccellenza del personale. Passi avanti nell'ambito turistico saranno la creazione di un ente unico e le novità previste per le professioni turistiche. Accolgo favorevolmente gli investimenti per il Centro Sportivo Esercito e rappresento l'opportunità di trovare risorse per mantenere e potenziare gli impianti sciistici, assumendo scelte anche coraggiose. Sono aumentati i fondi per le manifestazioni turistiche-sportive, per la promozione, per la pubblicità della Valle d'Aosta, dopo dieci anni abbiamo emesso fondi per i rifugi e bivacchi per 650 mila euro: si è passati dalle parole ai fatti; un legame, questo, tra la vecchia e la nuova maggioranza. A mio avviso, vanno premiate le persone che lavorano e pagano le tasse; questa è la sfida che lancio alla maggioranza: trovare insieme i fondi per procedere all'abbattimento sia dell'IRAP che dell'IRPEF, in modo di venire incontro ai valdostani che hanno diritto

Il Consigliere dell'UV Marco Sorbara ha ricordato che «l'IRAP è una tassa con l'obiettivo di finanziare il fondo sociale, strettamente legata al fatturato dell'azienda, mentre l'IRPEF è un'imposta diretta e progressiva su tutti i redditi. Lo sgravio IRAP potrà avere un effetto attrattivo sia per le nostre aziende sia per quelle da fuori Valle. Se le imprese sono consapevoli di avere un governo attento alle loro difficoltà, riprendono fiducia e ricominciano a investire. Una scelta che va nella direzione giusta per creare occupazione. Sul lavoro, bisogna ragionare nel lungo termine: il lavoro crea dei cittadini e permette loro di spendere e di pagare le tasse. Noi vogliamo dare un forte segnale, con scelte forti che cambiano l'approccio dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Io credo che occorrerà anche riaprire il dialogo con il settore della viticoltura, che fattura circa 12 milioni di euro e che dovrà essere un interlocutore per la stesura dei prossimi provvedimenti. Anche gli Enti locali hanno bisogno di risposte, in particolare sulla grossa difficoltà che hanno in questo momento e che è quella del personale. Questo è un Governo aperto al dialogo e che saprà dare risposte certe ai nostri Comuni

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha sottolineato: «Ci troviamo in un momento di grande confusione politica, tuttavia era necessario prevedere un bilancio, che, alla fine, è stato scritto a più mani. Alcuni elementi sono stati condivisi dalla vecchia e dalla nuova maggioranza, quali lo sblocco delle assunzioni del comparto pubblico, l'estensione delle graduatorie, la proroga per gli agricoltori degli anticipi del PSR 2015. Rivendico un'assoluta differenza di approccio della Giunta Spelgatti rispetto al bilancio che esaminiamo oggi e che per la Giunta Fosson risulta totalmente spendibile fin dal 1° gennaio 2019. Non solo: alla prima variazione saranno disponibili venti milioni in più, che rappresentano gli utili delle partecipate; sarà anche utilizzabile l'avanzo di amministrazione, che invece per il Governo Spelgatti è stato un grande handicap, così come i fondi di rotazione, cui allora non era possibile attingere. Avremo un quadro più completo una volta che sarà presentata la variazione di bilancio e capiremo il vero orientamento di questo Governo, che auspico sappia cogliere la direzione per il futuro della Valle d'Aosta. La nostra proposta sull'IRPEF mirava a sostenere le fasce più deboli e per la prima volta si sarebbe messo qualcosa nelle tasche dei valdostani, anziché togliere loro soldi. Era un segnale di concretezza, che andava ben oltre la cifra stanziata. Per l'ospedale bisogna decidere, smettere di sognare e basarsi sulle risorse disponibili che, al momento, sono pari a zero. Sono preoccupato, atteso che il primo atto di questo nuovo Governo è stata l'abrogazione della legge sulle partecipate per la CVA. Eppure, nonostante non sia una legge ottimale, è questa che rappresenta un paracadute di cui necessitiamo. Auspico che per la messa in sicurezza del territorio siano destinate le dovute risorse. La sanità, l'occupazione, le imprese sono altri settori in difficoltà: non pensiate di aver risolto le varie problematiche. Vi chiedo di adottare al più presto una legge sugli appalti. Lasciamo il più possibile da parte la politica, focalizziamoci sul bene dei valdostani

Per il Vicecapogruppo dell'Union Valdôtaine, Luca Bianchi, «se il precedente Governo, che non aveva più i numeri, avesse convocato una riunione fra tutti i Capigruppo invece di scaricare il bilancio senza coinvolgere le forze di minoranza, forse oggi la discussione sarebbe diversa. Io credo che quando si governa, bisogna assumersi delle responsabilità e non dire sempre che la colpa delle scelte di altri. Se è vero, come ha detto il Consigliere Aggravi questa mattina, che non è stata la sua forza ad aver scatenato la tempesta, ma sono stati altri, vorrei ricordargli che, come in qualsiasi famiglia che litiga, le colpe non sono sempre tutte da una parte

Il Consigliere Augusto Rollandin (UV) ha puntualizzato: «Il parto di questo bilancio è decisamente complicato, anche tenuto conto dei tempi strettissimi in cui abbiamo cercato quanto meno di eliminare certe esagerazioni dal documento approvato dalla Giunta Spelgatti. Non è corretto che alcuni Consiglieri cambino posizione su certe questioni, come i contributi agli agricoltori o le risorse da assegnare agli Enti locali, solo a seconda del gioco cui stanno giocando al momento. Evidentemente, non era così facile risolvere certe questioni. Lamentarsi ora è azzardato. Non dobbiamo nemmeno più avere a che fare con due mannaie: il rispetto del Patto di stabilità e il pareggio di bilancio. Per l'ospedale abbiamo già speso cifre ingenti per ristrutturare l'esistente: vi sembra opportuno parlare adesso della costruzione di una nuova sede? Quante risorse dovremmo ancora investire, ripartendo da zero? Mi spiace che qualcuno sostenga che gli studi e gli scavi archeologici ci abbiano fatto buttare soldi; invece, ci stanno consegnando un sito di pregio, che potrà rappresentare una risorsa per la nostra regione. In bilancio non risultano soldi per l'ospedale, ma solo per il semplice fatto che altrimenti queste risorse andrebbero in avanzo, nelle more dell'approvazione di una nuova progettazione. Ricordo infine che stiamo rispettando l'esito del referendum del 2007. Per l'aspetto sociale e sanitario sul territorio, è essenziale costruire un raccordo tra Regione e Comuni, in modo da consentire una migliore gestione; da parte nostra, c'è la massima disponibilità per ridurre i problemi esistenti. Questo bilancio, con le modifiche da noi apportate in senso migliorativo, può rappresentare un punto di partenza per dare risposte serie e concrete alle problematiche dei valdostani. Nei prossimi mesi, dovremo intervenire con aggiustamenti nei prossimi mesi, non avevamo ora il tempo per ribaltare il documento che ci è stato consegnato dalla maggioranza precedente, ma sicuramente abbiamo affrontato le problematiche principali, dando le opportune indicazioni. Al discorso delle acque in tutti i vari aspetti, dall'idroelettrico all'utilizzo in agricoltura, va dedicata la massima attenzione: dobbiamo salvaguardare e sfruttare al meglio, con grande cautela, questa ricchezza in grado di dare benefici a tutti

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 21.00 di oggi.

 

SC-MM

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Comunicato n° 528 del 18 dicembre 2018
Leggi di bilancio della Regione 2019-2021: la replica del Presidente Fosson

Nella seduta serale del Consiglio Valle del 18 dicembre 2018, è intervenuto il Presidente della Regione, Antonio Fosson, in sede di replica alla discussione generale abbinata del DEFR, della legge di stabilità e della legge di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021.

Il Presidente Fosson, ha parlato di «dibattito utile. Questo è un bilancio particolare perché siamo in una situazione di emergenza e di questo dobbiamo tenerne conto. Abbiamo avuto otto giorni per preparare e modificare il documento affinché potesse essere vicino a quello che noi vogliamo proporre. Le modifiche apportate non volevano essere necessariamente contrarie a chi prima le aveva proposte. È ovvio che c'è stata poca programmazione, anche se c'è il desiderio di agire così. È stato un parto difficile, ma non è un bilancio di chi non vuole sognare. Se siamo qui è perché vogliamo superare le emergenze, guardando al futuro. Abbiamo voluto dare un segnale: puntare sul lavoro, sulle imprese locali che producono, sulla diminuzione della disoccupazione, mettendo al centro tutte le possibilità di contrasto alla povertà per dare lavoro a chi non ce l'ha, tenendo conto del lavoro per i disabili. Abbiamo quindi pensato di togliere l'IRPEF e di mettere l'IRAP. Dateci il tempo di portare avanti questo progetto: ci vorrà una caratterizzazione più chiara e lo faremo nei prossimi giorni. Abbiamo istituito un Assessorato delle politiche del lavoro e creeremo al più presto l'Agenzia regionale per il lavoro. Sul Bon de Chauffage, crediamo sia una misura da rivedere. Non pensiamo che gli aiuti previsti siano da buttare via, anche se poco, tutto serve, ma noi volevamo indicare una filosofia, che è quella del lavoro. Abbiamo fiducia nel futuro e abbiamo la speranza di guardare avanti. Vogliamo vedere cosa succede a livello nazionale sul sostegno immediato, per poi intervenire e riorganizzarlo. C'è un impegno nel nostro programma a creare un nuovo welfare: abbiamo pensato alla famiglia come protagonista e non come realtà da assistere. La famiglia ha bisogno di una nuova fiscalità e vogliamo sperimentare il fattore famiglia, perché è al centro delle nostre politiche.»

«Vogliamo affrontare la questione della quotazione in borsa di CVA istituendo una Commissione speciale che approfondisca tutti gli aspetti - ha proseguito il Presidente -. Sull'ospedale, il progetto è da efficientare e modificare, ma questo cambiamento deve essere fatto in breve tempo e con chiarezza: prima di pensare ad un'alternativa, bisogna guardare a tutte le risorse impegnate. Noi abbiamo voluto il referendum e il risultato è stato chiarissimo. L'ospedale al centro della città significa porre il malato al centro. E poi: dove lo costruiamo l'ospedale nuovo? Concentriamoci quindi sulla funzionalità del nostro ospedale. Abbiamo parlato, lo vogliamo fare insieme, poco del Casinò, perché è una fase molto delicata: nessuno vuole che chiuda, ma crediamo che la trattativa per ridurre il costo del lavoro sia necessaria.»

Soffermandosi sulla situazione politica, il Presidente ha detto: «La Lega è un grande partito e capace di dialogare con le altre forze, e non credo che la Valle d'Aosta sia isolata perché non c'è un Governo a trazione leghista.»

«Siamo in un'emergenza - ha concluso Antonio Fosson - che se sarà superata con l'approvazione del bilancio darà inizio ad un nuovo percorso aperto al dialogo, di scelta, di collocazione di risorse, di risoluzione dei problemi. Naturalmente per chi ci sta, ma sarà una sfida per tutto questo Consiglio.»

SC

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Comunicato n° 529 del 19 dicembre 2018
Leggi di bilancio della Regione 2019-2021: approvato un ordine del giorno

Nella seduta serale del Consiglio Valle del 18 dicembre 2018, al termine della discussione generale abbinata del DEFR, della legge di stabilità e della legge di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021, il dibattito è proseguito su otto ordini del giorno depositati in Aula.

L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno della maggioranza UV, UVP, ALPE, SA e GM. Illustrato all'Aula dal Consigliere dell'UV Joël Farcoz, il testo impegna la Giunta regionale a individuare i fondi necessari per avviare il processo di analisi e di ottenimento della certificazione "carbon free" per il territorio valdostano; a creare un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei Dipartimenti coinvolti nel processo di decarbonizzazione, dal COA energia (Centro Osservazione e Attività sull'Energia di Finaosta) e da ARPA che, supportato da un team di esperti esterni e/o società di audit e di certificazione, metta a punto un documento da presentare entro la fine del 2019 che individui le azioni necessarie, i costi correlati e gli impatti sulla società regionale relativi alla certificazione carbon free e definisca la roadmap per addivenire all'obiettivo fossil free entro il 2040. Il testo intende anche avviare un processo di raccordo tra Piani e programmi già approvati e in fase di stesura al fine di acquisire e mantenere la certificazione "carbon free" e per addivenire all'obiettivo fossil free entro il 2040.

Le altre iniziative sono state tutte respinte.

La prima era della Consigliera Daria Pulz (IC) e riguardava la manovra IRAP a favore delle imprese. Il testo era volto a prevedere l'utilizzo dei 4.8 milioni di euro per precisi scopi sociali, da declinare in accordo con gli Assessorati competenti in materia al fine di prendere realmente in carico le famiglie in situazione di difficoltà lavorativa, economica e sociale: l'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, ha annunciato l'astensione della maggioranza, in quanto le risorse che derivano da un prelievo fiscale hanno uno scopo preciso, che è quello di servire alla comunità intera dando lavoro alle persone.

Cinque ordini del giorno erano invece del M5S. Il primo, illustrato dal Capogruppo Luciano Mossa, si proponeva di invitare il Presidente della seconda Commissione ad organizzare, con cadenza trimestrale o quadrimestrale, audizioni con i portatori di interesse del mondo economico e sociale al fine di addivenire ad una disciplina e ad un coordinamento degli interventi sulle future leggi programmatiche e di variazione del bilancio regionale: il Consigliere Luca Bianchi (UV) ha osservato che la seconda Commissione ha presentato un emendamento alla legge di stabilità sullo stesso argomento e sul quale il M5S si è astenuto, che prevede la costituzione di un tavolo permanente di confronto tra la Regione, le organizzazioni sindacali e le associazioni rappresentative delle categorie economiche allo scopo di realizzare la più ampia partecipazione al processo delle scelte di politica economica e sociale. Il secondo ordine del giorno, presentato dal Consigliere Luigi Vesan, intendeva impegnare la Giunta regionale a presentare in seconda Commissione consiliare, entro 90 giorni, una proposta di modifica della legge regionale n. 15/1984 relativa alla concessione di un contributo annuo per il funzionamento della Cooperativa culturale regionale "Università valdostana della terza età" con sede ad Aosta, al fine di prevedere un riconoscimento e un proporzionale sostegno delle iniziative promosse da due associazioni socio-culturali che operano in bassa Valle, "Unitre Châtillon" e  "Associazione Amici della terza età": l'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha proposto una modifica all'impegnativa che non è stata accettata dal gruppo proponente. Il terzo testo, illustrato all'Aula dalla Consigliera Maria Luisa Russo, intendeva impegnare la Giunta regionale a mantenere e garantire almeno le attuali risorse economiche destinate all'assistenza distrettuale (le attività e i servizi sanitari e socio-sanitari diffusi sul territorio) previste fino ad oggi e a provvedere, dopo un'attenta analisi del numero di personale medico e paramedico necessario presso i tre presidi ospedalieri e i quattro distretti, di attuare i concorsi necessari all'assunzione di nuovo personale così da coprire le attuali carenze d'organico: l'Assessore alla sanità Mauro Baccega ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno, sottolineando che sono già state poste delle azioni per integrare il personale medico. La quarta iniziativa del M5S, chiarita dalla Consigliera Maria Luisa Russo, era volta a impegnare la Giunta regionale a portare, entro 90 giorni, nella Commissione competente, un programma dettagliato di contrasto alla dispersione scolastica da attuare nell'anno scolastico 2019-2020, che coinvolgesse le istituzioni scolastiche, le famiglie e gli allievi e che tenesse conto dello stato di attuazione dei progetti attuati con il POR Fondo Sociale Europeo 2014-2020: l'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, visto che sta per essere avviato un percorso su questa tematica, che potrebbe coinvolgere anche i componenti della Commissione consiliare. L'ultimo ordine del giorno chiedeva al Governo regionale di presentare alla quarta Commissione consiliare, entro il mese di giugno 2019, la costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato al sostegno e all'incremento di un piano di marketing-pubblicità del turismo estivo/invernale futuro, eventualmente con audizioni di portatori di interesse e tecnici. L'ordine del giorno proponeva di intervenire anche sul potenziamento della promozione turistica nonché a reperire fondi per un'azione di marketing e comunicazione programmatica e ampia al fine di promuovere il territorio valdostano in inverno e in estate: l'Assessore al turismo, Laurent Viérin, chiedendo il ritiro del provvedimento, ha riferito che si sta lavorando ad un'azione sinergica sul prodotto Valle d'Aosta e che sta per essere costituito, come indicato nel DEFR, il Tavolo del turismo che coinvolgerà tutti gli attori interessati e che presenterà i risultati del proprio lavoro entro gennaio-febbraio 2019.

L'ultimo ordine del giorno è stato presentato dai gruppi Lega VdA e Mouv': illustrato in Aula dal Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') chiedeva alla Giunta regionale di ritirare in autotutela le delibere n. 1944, 1945 e 1945 del 23 dicembre 2015 in materia di trasporto pubblico di linea, in cui tra le altre cose si prorogavano i contratti in essere con scadenza nel 2022, di ulteriori cinque anni, e di preparare per tempo un nuovo bando per la gestione del trasporto pubblico locale coerente con gli obiettivi del piano di bacino di traffico. L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha annunciato l'astensione della maggioranza perché l'argomento va affrontato con la dovuta attenzione e richiede un approfondimento maggiore.

Nel pomeriggio di martedì 18, sono stati inoltre depositati in Aula sul nuovo testo del DEFR emendato dalla seconda Commissione, 13 emendamenti dei Consiglieri Bertin e Minelli (IC) e 1 del M5S. Sulla legge di stabilità, sono stati presentati 21 emendamenti della seconda Commissione, 1 del Consigliere Manfrin, 4 dell'Assessore alle finanze, 3 della Consigliera Pulz e 3 dei Consiglieri Bertin e Minelli.

I lavori sono sospesi e proseguiranno nella giornata di domani, mercoledì 19 dicembre, a partire dalle ore 9.00.

 SC

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Comunicato n° 531 del 19 dicembre 2018
Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2019-2021

Nella mattinata di oggi, 19 dicembre 2018, il Consiglio regionale ha approvato con 18 voti a favore (UV, UVP, ALPE, SA, GM) e 3 contrari (IC) e 14 astensioni (Lega VdA, Mouv' e M5S), il Documento di economia e finanza regionale-DEFR per il triennio 2019-2021.

Sul nuovo testo del DEFR emendato dalla seconda Commissione, sono stati depositati in Aula 13 emendamenti dei Consiglieri Bertin e Minelli (IC) e 1 del M5S.

Dei tredici emendamenti, ne sono stati approvati tre. Il primo, approvato con 25 voti a favore e 10 astensioni (Lega VdA e Mouv'), riguarda gli incentivi di natura urbanistica per la riqualificazione di fabbricati e di aziende turistici, affinché dalla riconversione di fabbricati attualmente vincolati da destinazione alberghiera sia esclusa la loro trasformazione in seconde case. Il secondo, approvato all'unanimità così come modificato su proposta dell'Assessore Bertschy, riguarda il Programma strategico di interventi per l'infrastruttura ferroviaria ed è volto a giungere nel primo semestre del 2019 al dibattito in Aula consiliare e alla sua approvazione definitiva. Il terzo, anch'esso approvato all'unanimità, prevede l'affidamento per la progettazione definitiva dell'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta entro il primo semestre 2019. Anche l'emendamento del M5S è stato approvato all'unanimità e riguarda la Compagnia valdostana delle acque al fine di garantire assoluta priorità nello sfruttamento delle acque agli usi umani, agricoli-zootecnici e ambientali, rispetto a quelli idroelettrici e nell'allocazione di investimenti alle opere di prevenzione del degrado ambientale in conseguenza del cambiamento climatico.

Il DEFR è un atto di programmazione previsto dal decreto legislativo 118 del 2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi e rappresenta il primo strumento di relazione tra la programmazione finanziaria e la programmazione gestionale dell'ente.

Il Documento è articolato in tre sezioni.

La prima sezione presenta sinteticamente il contesto economico e finanziario internazionale, nazionale e regionale oltre che l'analisi del sistema delle società partecipate e degli enti strumentali, delineando le priorità politiche per il triennio 2019-2021, sulla base delle indicazioni programmatiche del programma di Legislatura 2018-2023. Gli obiettivi sono rappresentati da sette assi di intervento strategico: la manovrabilità fiscale, grazie alla norma di attuazione di attuazione del 2017, prevedendo interventi sull'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sulle tasse automobilistiche e sull'imposta regionale di trascrizione dei veicoli presso il Pubblico Registro Automobilistico; gli Enti locali, attraverso la riforma delle leggi regionali in materia di finanza locale (48/1995) e di organizzazione dei servizi comunali (6/2014), oltre che prevedendo costanza di risorse da destinare ai trasferimenti senza vincolo di destinazione; le politiche europee, i cui programmi rappresentano una parte significativa della spesa di investimento del bilancio regionale; la sanità e il welfare, per un rinnovato sistema che assicuri programmi di sostegno ed esenzione delle fasce più deboli, conciliazione lavoro-famiglia, attenzione specifica agli anziani e alla prima infanzia, impiego di un ISEE di riferimento regionale, riduzione delle liste d'attesa e potenziamento della sanità territoriale, strategie per evitare l'esodo di professionalità sanitarie, revisione del progetto dell'ospedale regionale; lo sviluppo economico, con particolare attenzione al lavoro, alle micro, piccole e medie imprese, all'artigianato, al settore forestale, all'agricoltura, al turismo e impianti sportivi, alla valorizzazione del patrimonio culturale, al sistema dei fondi di rotazione; la scuola, università, ricerca e politiche per i giovani, con priorità sulla formazione del personale scolastico e sulle peculiarità del modello pedagogico, l'edilizia scolastica, il radicamento dell'Università, la formazione professionale, la partecipazione dei giovani, la creazione di un centro di ricerca nei settori della pedagogia e della didattica; l'ambiente, declinato in un'ottica di sviluppo sostenibile, e i trasporti, con l'adozione del Piano regionale, l'attenzione all'infrastruttura ferroviaria, lo sviluppo dell'aeroporto regionale, il potenziamento del servizio della Motorizzazione civile.

La seconda sezione delinea il quadro tendenziale della finanza pubblica regionale mentre la terza sezione traccia le linee di indirizzo agli altri soggetti del sistema pubblico regionale (società partecipate ed enti strumentali) nonché gli indirizzi alle società in house direttamente controllate.

L'Assemblea ha anche preso atto di quattro relazioni approvate dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti relative a: controllo sulla legittimità della gestione della società Struttura Valle d'Aosta srl, con specifico riferimento all'acquisto, in data 18 dicembre 2012, del patrimonio aziendale di proprietà della società SIMA Spa, nonché gli articolati rapporti finanziari intercorsi tra le società Finaosta Spa, SIMA Spa, Struttura Valle d'Aosta srl e Heineken Italia Spa; bilancio di previsione della Regione per gli esercizi finanziari 2017-2019; piano pluriennale di risanamento aziendale della società Struttura Valle d'Aosta srl, approvato con deliberazione del Consiglio regionale il 27 marzo 2018; controllo delle compartecipazioni erariali nei rapporti Stato-Regione Valle d'Aosta nel periodo 2012-2016, con particolare riguardo all'attività di accertamento e riscossione dell'IRPEF e al successivo trasferimento delle somme al bilancio regionale.


Si prosegue ora con l'esame degli emendamenti depositati alla legge finanziaria regionale e al bilancio 2019-2021.

 

SC-MM

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Comunicato n° 532 del 19 dicembre 2018
Approvati la legge di stabilità e il bilancio della Regione per il 2019-2021

Dopo due giorni di dibattito, nella seduta pomeridiana del 19 dicembre 2018, il Consiglio regionale ha approvato con 18 voti a favore (UV, UVP, ALPE, SA, GM), 10 astensioni (Lega VdA, Mouv') e 7 contrari (M5S, IC), la legge di stabilità il bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021.

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il Fondo pluriennale vincolato, le contabilità speciali e le partite di giro) di 1 miliardo 470 milioni di euro per il 2019, 1 miliardo 394 milioni per il 2020 e 1 miliardo 897 milioni per il 2021.

Le risorse risultano nell’anno 2019 in crescita per 14 milioni di euro, pari all’1,13% rispetto al bilancio di previsione 2018, alle quali si aggiungono 4,8 milioni di euro previsti di riduzione dell’IRAP. Per la tutela della salute, è previsto uno stanziamento di 267,9 milioni di euro pari al 22% del totale. All'istruzione e diritto allo studio sono assegnati 189,2 milioni (15%), mentre per l'ambito dei servizi istituzionali generali e di gestione sono previsti 142,5 milioni (12%). Alle relazioni con le altre autonomie territoriali locali sono assegnati 102,6 milioni (8%), con trasferimenti ai Comuni senza vincolo di destinazione per 87,5 milioni per ciascun anno del triennio. Alle politiche sociali e famiglia sono assegnati 86,2 milioni (7%); allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente 83,6 milioni di euro (7%); ai trasporti e mobilità 80,1 milioni di euro (7%); alla tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali 34,3 milioni di euro (3%); allo sviluppo economico e competitività 31,2 milioni; alle politiche per il lavoro e la formazione professionale 27,7 milioni di euro; al soccorso civile 26,6 milioni; all'agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 18,5 milioni di euro; al turismo 10,6 milioni; all'assetto del territorio e edilizia abitativa 7,2 milioni di euro; alle politiche giovanili, sport e tempo libero 4,7 milioni di euro; all'energia e diversificazione delle fonti energetiche 3,3 milioni di euro.

Sulla legge di stabilità sono stati approvati 25 emendamenti (21 della seconda Commissione e 4 dell'Assessore alle finanze) e ne sono stati respinti 7, di cui 3 della Consigliera Pulz (IC), 3 dei Consiglieri Minelli e Bertin (IC), 1 del Consigliere Manfrin (Lega VdA).

Per dichiarazioni di voto sono intervenuti i gruppi Impegno Civico, Movimento 5 Stelle, Mouv', Lega VdA oltre che l'Assessore alle finanze e il Presidente della Regione.

Il Capogruppo di Impegno Civico Alberto Bertin ha spiegato: «Il bilancio manca completamente di una visione d'insieme e di prospettiva, nonostante interessi tre anni. Siamo decisamente distanti da questi documenti contabili, per cui il nostro voto non può che essere negativo

Anche il voto del Movimento 5 Stelle è negativo, come spiegato dal Vicecapogruppo Luigi Vesan: «Il nuovo Governo cosiddetto del dialogo ha denotato una mancanza di dialogo e di accoglimento delle proposte avanzate dalla minoranza, dimostrando una compattezza assoluta sulla vendita delle quote di CVA senza coinvolgimento né dell'opposizione né dei cittadini

Astensione annunciata da parte di Mouv': «Ci sono aspetti che non ci convincono - ha evidenziato il Consigliere Elso Gerandin - e temiamo che ci sia la volontà di ritornare ad un percorso che apparteneva ai vecchi sistemi. E penso in particolare alla CVA. Seguiremo e valuteremo l'orientamento di questo nuovo Governo, il cui primo banco di prova sarà la prima variazione al bilancio, prevista per il prossimo gennaio

Il Consigliere Stefano Aggravi ha motivato il voto di astensione della Lega VdA «soprattutto perché non si è dato corso alle agevolazioni IRPEF e non sono state presentate proposte concrete per eventuali ulteriori agevolazioni sull'IRAP promesse dal nuovo Governo. Su questo aspetto, lo stimoleremo e vigileremo sulla sua attività

L'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, ha evidenziato: «Abbiamo lavorato per garantire l'applicazione del bilancio sin dal 1° gennaio 2019, dare risposte agli enti e a tutti gli interlocutori interessati che dipendono in qualche modo dalla sua corretta ed immediata applicazione. È stato un momento di confronto intenso ma interessante, per fornire risposte di lungo-medio periodo, vogliamo continuare a lavorare all'insegna del confronto, e respingo le accuse di mancanza di condivisione delle problematiche con la cittadinanza, in particolare per quanto attiene la CVA: la maggioranza tutta vuole comunicare alla comunità valdostana le risultanze di un percorso serio e delle valutazioni svolte, tenendo conto delle varie opzioni per poi però prendere delle decisioni in tempi brevi

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha aggiunto: «La differenziazione delle posizioni in Aula è avvenuta su alcuni temi, in particolare detrazione IRAP o IRPEF. Tutti volevamo dare un segnale alla popolazione valdostana: per noi è più importante significare il rilancio del lavoro e il contrasto alla disoccupazione. Due modi diversi di dare un segnale, ma credo che il confronto avvenuto in questi due giorni abbia lasciato in tutti il pensiero di affrontare in modo più completo le problematiche. Sull'ospedale c'è un impegno ad aprire la discussione in tempi rapidi per portare avanti un discorso di revisione di quanto previsto, con verifiche e confronti in Commissione. Riteniamo che l'istituzione di una Commissione speciale su CVA darà risultati attendibili per tutti. Voglio poi sottolineare che la nostra non è una maggioranza traballante: è una maggioranza viva e con la voglia di portare avanti il cammino intrapreso

 

 SC-MM

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Comunicato n° 533 del 19 dicembre 2018
Nominati i componenti di parte regionale della Commissione paritetica

Il Consiglio regionale, nella seduta del 19 dicembre 2018, ha nominato i rappresentanti della Regione in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

Sono stati eletti, su proposta del Presidente della Regione, Antonio Fosson, i professori Roberto Louvin - Presidente uscente della Commissione paritetica - e Renato Balduzzi - professore ordinario di diritto costituzionale all'Università Cattolica di Milano -, e su proposta della Consigliera della Lega VdA Nicoletta Spelgatti, la professoressa Barbara Randazzo, socio fondatore dello Studio legale Onida Randazzo e Associati.

La Commissione paritetica è organo della Presidenza del Consiglio dei ministri che elabora gli schemi dei decreti legislativi recanti le disposizioni di attuazione dello Statuto speciale e di armonizzazione della legislazione nazionale con l'ordinamento della Regione. È composta da sei membri, di cui tre nominati dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e tre dal Governo italiano.

SC

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Comunicato n° 534 del 19 dicembre 2018
Approvati il Piano dismissioni VdA Structure e la razionalizzazione delle partecipazioni regionali

Nella seduta del 19 dicembre 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 31 voti a favore e 3 astenuti (IC), il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, la società partecipata che gestisce il patrimonio regionale destinato ad attività produttive industriali.

Il provvedimento amministrativo aggiorna il Programma approvato nel 2011 con la richiesta di alienazione dei Caseifici siti a Valtournenche e a Cogne, un complesso agricolo a Châtillon, il fabbricato ex Lavazza di Verrès.

L'Assemblea ha poi approvato, con 28 voti a favore e 6 astensioni (M5S e IC), l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016, che prevede l'individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare, oltre che la fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate.

Il piano prevede la dismissione delle seguenti partecipazioni: Banca di Credito Cooperativo Valdostana (partecipazione indiretta di 2° livello, pari allo 0,01474%, detenuta da Cervino Spa e Struttura Vda); Cooperativa Forza e Luce di Aosta (partecipazione indiretta di 2° livello pari allo 0,006%, detenuta da Pila Spa); Air Zermatt AG indiretta di 2° livello pari allo 0,434%, detenuta da Cervino Spa); Società Sportiva dilettantistica Golf Club del Cervino Spa (indiretta di 2° livello pari allo 11,50%, detenuta da Cervino Spa); Maison de Cly srl (indiretta di 2° livello pari allo 15%, detenuta da Cervino Spa).

L'atto indica poi alcune azioni di razionalizzazione concernenti Vallée d'Aoste Structure (con l'obiettivo di individuare soluzioni che consentano di revisionare il modello di organizzazione e controllo della Società partecipata indiretta al 100% per il tramite di Finaosta) e le società COUP e NUV (mediante conferimento di incarico a Finaosta di procedere, entro un anno, alla fusione delle due società).

Sono, invece, confermate, senza interventi di razionalizzazione, le seguenti partecipazioni: Finaosta Spa (partecipata direttamente al 100%); Società di Servizi Spa (direttamente al 100%); Casinò de la Vallée Spa (direttamente al 99,96%); INVA Spa (direttamente al 75%); SITRASB Spa-Società italiana per il Traforo del Gran San Bernardo (direttamente al 63,50%); Servizi Previdenziali Valle d'Aosta Spa (direttamente al 50% e indirettamente al 50%); AVDA Spa (direttamente al 49%); RAV Spa-Raccordo Autostradale Valle d'Aosta (direttamente al 42%); SAV Spa-Società Autostrade Valdostane (direttamente al 28,72%); VALECO Spa (direttamente al 20%); SITMB Spa-Società italiana per azioni per il Traforo del Monte Bianco (direttamente al 10,63%); Consorzio Topix-Torino e Piemonte Exchange Point (direttamente al 0,31%); Aosta Factor Spa (partecipata indirettamente al 79,31% per il tramite di Finaosta Spa); Autoporto Valle d'Aosta Spa (indirettamente al 98% per il tramite di Finaosta Spa); Cervino Spa (partecipata indirettamente al 86,33% per il tramite di Finaosta Spa); Compagnia Valdostana eelle Acque-CVA Spa (indirettamente al 100% per il tramite di Finaosta Spa); Courmayeur Mont Blanc Funivie-CMBF Spa (indirettamente al 92,47% per il tramite di Finaosta Spa); Funivie Monte Bianco Spa (indirettamente al 50% per il tramite di Finaosta Spa); Funivie Piccolo San Bernardo Spa (indirettamente al 68,72% per il tramite di Finaosta Spa); ISECO Spa (indirettamente al 20% per il tramite di Finaosta Spa); Monterosa Spa (indirettamente al 87,42% per il tramite di Finaosta Spa); PILA Spa (indirettamente al 84,69% per il tramite di Finaosta Spa); Progetto Formazione Scrl (indirettamente al 91,77% per il tramite di Finaosta Spa); SIMA Spa (indirettamente al 49% per il tramite di Finaosta Spa); VALFIDI Sc (indirettamente al 2,62% per il tramite di Finaosta Spa); SISEX Sa (indirettamente al 31,75% per il tramite di SITRASB Spa); Reveal La Thuile Scrl (indiretta di 2° livello pari al 40%, detenuta da Funivie Piccolo San Bernardo Spa); CVA Trading Srl (indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); CVA Vento Srl (indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); DEVAL Spa (indirettamente al 100% per il tramite di CVA Spa); Le Brasier Srl (indirettamente al 13,70% per il tramite di CVA Spa); TELCHA Srl (indirettamente al 30,32% per il tramite di CVA Spa); Valdigne Srl (indirettamente al 75% per il tramite di CVA Spa).

SC

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Comunicato n° 535 del 19 dicembre 2018
Respinte tre mozioni

In conclusione dei lavori della seduta del 19 dicembre 2018, l'Assemblea valdostana ha respinto tre mozioni, la cui discussione è stata rinviata dalle scorse adunanze consiliari del mese di novembre.

La prima, respinta con 25 voti contrari (UV, UVP, Lega VdA, ALPE, SA, GM, il Consigliere Gerandin di Mouv'), 4 favorevoli (M5S) e 6 astensioni (IC, Consiglieri Ferrero e Cognetta di Mouv' e il Consigliere Lucianaz della Lega VdA), era stata presentata dal Movimento 5 Stelle ed è stata illustrata dal Capogruppo Luciano Mossa. Era volta ad impegnare la Presidenza del Consiglio a sollecitare i dieci Consiglieri regionali attualmente in carica, condannati dalla Corte dei Conti per danno erariale, a rassegnare le proprie dimissioni. La Presidente del Consiglio, Emily Rini, aveva chiesto il ritiro di questa iniziativa, specificando che la Presidenza dell'Assemblea regionale si sta attenendo scrupolosamente a quanto previsto a livello normativo.

Il piano regionale dei trasporti è stato l'argomento della mozione presentata dal gruppo Impegno Civico e respinta con 27 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM, Lega VdA, Mouv') e 7 voti a favore (IC e M5S). In particolare, il testo, illustrato dalla Consigliera Chiara Minelli, impegnava l'Assessore regionale ai trasporti a condurre rapidamente, entro i prossimi trenta giorni, una consultazione sulla bozza di piano con i Sindacati del settore trasporti, l'associazione "Pendolari stanchi", il comitato "La Valle d'Aosta riparte" e tutti i principali portatori di interesse. L'Assessore Luigi Bertschy ha motivato il voto di astensione della maggioranza essendosi impegnato a portare a compimento gli obiettivi, tra cui il completamento dell'iter di informazione in Commissione.

La terza mozione, respinta con 18 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA e GM) e 17 voti a favore (Lega VdA, Mouv', IC e M5S), è stata depositata congiuntamente dai gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle, che avrebbero inteso impegnare il Governo regionale a procedere con la presentazione alla Commissione competente e al Consiglio regionale stesso del nuovo piano triennale regionale di politica del lavoro 2019-2021 - da varare entro e non oltre novanta giorni - e a precisare, come ha specificato nell'illustrazione la Consigliera Daria Pulz (IC), tutte le risorse finanziarie indicate in bilancio sia per la stesura del piano che per il finanziamento delle misure previste. L'Assessore Luigi Bertschy ha annunciato il voto di astensione della maggioranza, a fronte dell'impegno assunto ad essere convocato rapidamente in Commissione per poter illustrare i documenti e esplicitare le strategie che saranno messe in campo, nell'ottica di lavorare coralmente, anche con i vari portatori di interesse.

I lavori sono sospesi e proseguiranno nella giornata di domani, giovedì 20 dicembre, a partire dalle ore 9.00.

 


MM

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Comunicato n° 536 del 20 dicembre 2018
Un minuto di silenzio per Antonio Megalizzi

 

Oggi, giovedì 20 dicembre 2018, la Presidente Emily Rini ha aperto la terza giornata di lavori del Consiglio Valle chiedendo all'Aula di osservare un minuto di silenzio in ricordo di Antonio Megalizzi, il giovane morto a seguito dell'attentato terroristico di Strasburgo.

La Presidente Rini ha riferito: «La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto nella giornata di oggi l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale in segno di lutto nel giorno delle esequie solenni di Antonio Megalizzi.»

«Antonio Megalizzi era un giovane universitario il cui sogno era quello di raccontare l’Unione europea da giornalista, un sogno spezzato dalla follia del terrorismo proprio a poca distanza della sede del Parlamento europeo - ha ricordato la Presidente Rini -. Questa tragedia ci ricorda quanto sia doveroso tenere sempre alto il livello di attenzione per contrastare nel modo più efficace possibile ogni forma di terrorismo, ma anche quanto sia necessario coltivare e diffondere una cultura di pace e di solidarietà, di ascolto e di dialogo, rifiutando nettamente ogni forma di violenza.»


SC

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Comunicato n° 537 del 20 dicembre 2018
Interrogazione a risposta immediata sulla sostituzione di personale vacante da parte degli enti del comparto unico

Passando a trattare le interrogazioni a risposta immediata, il Movimento 5 Stelle ha voluto approfondire la questione della sostituzione di personale vacante da parte degli enti del comparto unico, chiedendo in particolare, come ha evidenziato il Consigliere Luigi Vesan, «le tempistiche per poter attingere dalla graduatoria del concorso concluso a fine luglio 2018, in modo da coprire i posti vacanti nei servizi finanziari associati dei Comuni di Châtillon e Saint-Vincent.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha spiegato: «Il Dipartimento del personale ha evaso progressivamente le richieste avanzate dagli Enti del comparto unico per l'utilizzo di graduatorie regionali, compresa la domanda in questione dei Comuni di Châtillon e Saint-Vincent, e il 7 dicembre la Giunta regionale ha deliberato l'approvazione della convenzione con il Comune di Saint-Vincent per l'utilizzo delle graduatorie. Il 18 dicembre, il Dipartimento del personale ha contattato i 15 idonei ancora presenti nella graduatoria del concorso di luglio cui si fa riferimento. È stata verificata la loro disponibilità ad essere assunti negli Enti locali che hanno manifestato il loro interesse (Ayas, Valtournenche, Nus e l'Unité des Communes Walser), oltre ad altre opportunità in Regione e nelle scuole. Purtroppo, nessuno ha manifestato interesse ad essere messo a ruolo nel Comune di Saint-Vincent, il cui Segretario è già stato informato dagli uffici regionali competenti.»

Il Consigliere Vesan ha replicato: «Questa situazione evidenzia una delle infinite problematiche derivanti dall'applicazione della legge regionale n. 6/2014 che ha disciplinato l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Accorpare i Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti comporta, tra l'altro, la scarsa appetibilità a ricoprire posti, a parità di retribuzione, ma con enormi responsabilità. Intendiamo occuparcene direttamente, ma invito quest'Aula a voler mettere mano al più presto alla revisione di questa legge regionale.»

MM

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Comunicato n° 538 del 20 dicembre 2018
Interrogazione a risposta immediata sull'ordinanza di sgombero degli occupanti di una baracca lungo la Dora

Nella seduta consiliare del 20 dicembre 2018, il gruppo Impegno Civico ha voluto approfondire la recente ordinanza di sgombero degli occupanti di una baracca lungo la Dora, emessa dall’Assessorato regionale alle opere pubbliche.

«Ci chiediamo quale potrà essere la sorte della famiglia una volta che lo sgombero sarà eseguito. Stiamo parlando di persone fuggite dal loro Paese devastato dalla guerra per raggiungere l’Italia», ha evidenziato la Consigliera Daria Pulz, manifestando grande preoccupazione per la sorte delle persone implicate. 

L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, ha risposto: «La baracca è abusiva sia per quanto attiene l'occupazione della superficie demaniale sia per i permessi di costruzione comunale. Sono state effettuate le dovute segnalazioni per trovare una soluzione provvisoria per la famiglia, che è stata informata per il tramite di una lettera affissa alla baracca, in quanto non è stato possibile rintracciarla diversamente. I nostri uffici segnalano che, oltre ad essere abusiva e rappresentare un intralcio per la pista dell'aeroporto, la permanenza in questa struttura è un pericolo per gli occupanti, in quanto è già stata raggiunta dell'acqua della Dora. I signori hanno rifiutato sistemazioni provvisorie proposte e abbiamo saputo che nei mesi invernali ritornano nel loro Paese d'origine. L'Amministrazione regionale sia per l'aspetto della gestione del territorio che per le politiche sociali pone in essere tutte le iniziative necessarie appena viene messa a conoscenza delle situazioni problematiche. Va però detto che le persone devono dare disponibilità ad essere aiutate. »

La Consigliera Pulz ha replicato: «La qualità del welfare valdostano per anni è stata espressione delle migliori prassi per il contrasto dell'emarginazione e della povertà. È interesse di tutta la popolazione che questa tendenza non regredisca. Vigiliamo perché ciò non accada, a partire da atteggiamenti cinici nei confronti degli ultimi, di persone accampate sotto un ponte o in strutture abusive

MM

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Comunicato n° 539 del 20 dicembre 2018
Interrogazione a risposta immediata sulla chiusura dell'ambulatorio di sanità pubblica a Variney

Nella seduta consiliare del 20 dicembre 2018, il gruppo Mouv' ha chiesto notizie della chiusura dell'ambulatorio di sanità pubblica presso il consultorio di Variney, a Gignod.

«Abbiamo appreso che questa struttura chiuderà a partire dal 1° gennaio 2019 - ha evidenziato il Consigliere Roberto Cognetta: visto che questo ambulatorio svolge una serie di attività a servizio della comunità della zona (vaccinazioni, visite per il rilascio della patente, stati di buona salute, ecc.), chiedo al Governo di soprassedere alla chiusura, in modo da garantire un presidio strategico per gli utenti.» 

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha risposto: «C'è una grave carenza di medici igienisti - si è passati da 13 a 5 medici in tre anni - dovuta alla nota carenza di medici specialisti non solo in Valle d'Aosta ma in tutta Italia, determinata dal mancato turn over a causa dei concorsi che vanno deserti. A partire dal 1° gennaio 2019, l'USL ha quindi predisposto la razionalizzazione dell'attività accentrando il più possibile i poli vaccinali (Morgex, Saint-Pierre, Aosta, Charvensod, Nus, Châtillon, Verrès, Donnas). Le altre attività ambulatoriali (certificazioni patenti, porto d'armi, ecc.) saranno erogate negli ambulatori limitrofi, che in Valle d'Aosta, per fortuna, sono ben distanti dalle medie di un ambulatorio di Igiene ogni 50-60 mila abitanti, come avviene nelle realtà limitrofe. In tal modo saranno garantiti i LEA. I servizi ridotti a Gignod si riferiscono in particolare al Dipartimento psichiatria. Ho chiesto una relazione approfondita e tornerò su questo argomento con la struttura regionale per verificare se ci sono gli elementi per ritornare sulle decisioni già assunte.»

Il Consigliere Cognetta ha replicato: «Il fatto che ci abbia rimesso Variney non fa piacere. Io le suggerisco una soluzione che è quella di spostare qualche operatore da Aosta a Variney per alcune ore alla settimana: non credo sia difficile da organizzare. E a questo proposito annuncio che presenterò una risoluzione all'Aula. O vogliamo difendere le piccole comunità o altrimenti raccontiamo bugie.»

 SC

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Comunicato n° 540 del 20 dicembre 2018
Interpellanza sui capannoni in disuso di proprietà di Vallée d'Aoste Structure

Con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio regionale del 20 dicembre 2018, il Movimento 5 Stelle ha voluto conoscere gli intendimenti del Governo regionale in merito all'utilizzo dei capannoni ad oggi in disuso di proprietà di Vallée d'Aoste Structure, società controllata regionale.

«Sono numerosi sul tutto il territorio valdostano i capannoni di VdA Structure vuoti, in disuso e che talvolta versano in condizioni di degrado - ha spiegato la Consigliera Manuela Nasso -. Si tratta di strutture che potrebbero essere utilizzate da aziende valdostane che invece per criticità e questioni burocratiche si trovano costrette a fare la scelta di spostarsi fuori dalla nostra regione e ciò sarebbe davvero un grande fallimento. Vogliamo quindi sapere quali siano i criteri con cui VdA Structure dà in uso o meno i capannoni

L'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, ha risposto: «Negli anni, il patrimonio immobiliare trasferito a VdA Structure dalla Regione è stato quanto mai vario e eterogeneo, comprendente fabbricati di recente costruzione, ma anche veri e propri reliquati industriali, cui si sono aggiunti fabbricati agricoli, necessitanti di consistenti migliorie e interventi di messa a norma. Di fatto, VdA Structure sta intervenendo con un piano di dismissioni degli immobili non più strategici e redditizi, oltre che con un piano di lavori. Teniamo presente che nessun capannone in disuso può essere affidato se non risulta essere a norma e a questi lavori spesso si sommano le personalizzazioni di cui necessitano le imprese; per questo, abitualmente si svolge una verifica per capire se tali lavori possano essere svolti direttamente dall'impresa. È nato un tavolo operativo sul modello gestionale degli immobili per cercare di dare soluzioni tecnico-amministrative per un maggiore snellimento delle procedure per rendere VdA Structure più efficiente e più solida economicamente con la razionalizzazione delle spese. I criteri seguiti per dare in uso i capannoni discendono dalla deliberazione di questo Consiglio dell'aprile 2007, che indica gli indirizzi strategici, tra cui la valorizzazione degli immobili, il consolidamento dello sviluppo delle imprese ospitate, l'incremento occupazionale, la trasparenza e l'equità di trattamento, l'applicazione di locazioni concorrenziali. L'Assessorato alle attività produttive segue un nuovo disciplinare per la concessione delle strutture afferenti all'ambito di competenza; invece, per le attività commerciali, VdA Structure ha autonomia funzionale. Ogni necessità rappresentata dalle aziende che intendono insediarsi ha esigenze specifiche che devono collimare con le situazioni oggettive sia degli immobili sia della zona di riferimento. Ritengo che un'interlocuzione diretta tra l'azienda interessata e VdA Structure, coinvolgendo anche l'Assessorato per supporto o mediazione, sia ben accetta e opportuna, in modo di dare risposte concrete a chi ha bisogno, nel limite di vincoli che non dipendono direttamente dall'Amministrazione regionale, ma sono dettati ad esempio dai piani regolatori. La nostra disponibilità resta massima

La Consigliera Manuela Nasso non si è detta soddisfatta della risposta: «Alcune aziende mi hanno rappresentato difficoltà a relazionarsi con gli Enti di riferimento. Non possono essere cavilli e trafile burocratiche a spezzare le gambe di chi cammina da solo, anche perché il messaggio che passa è che la Regione non aiuta le imprese. Ricordo che in città, e non solo, ci sono capannoni perfettamente a norma ma sfitti già da diverso tempo: non compromettiamo strutture che possono essere utilizzate fin da subito. Facciamo attenzione, perché sono diverse le imprese costrette a valutare lo spostamento della loro sede fuori Valle. Continuerò a vigilare su questa tematica.»

MM

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Comunicato n° 541 del 20 dicembre 2018
Interpellanza sulla rappresentanza della Regione in seno al Parlamento europeo

Con un'interpellanza illustrata nel corso della seduta consiliare del 20 dicembre 2018, il gruppo Impegno Civico ha voluto conoscere le azioni intraprese dall'Amministrazione regionale per ottenere una rappresentanza della Regione in seno al Parlamento europeo

Il Consigliere Alberto Bertin, richiamato il fatto che, a seguito «dell'uscita dall'Unione europea del Regno Unito, all'Italia saranno assegnati ulteriori tre seggi in seno al Parlamento europeo», ha chiesto «quanto sia stato sinora realizzato in relazione all'impegno assunto con la mozione approvata da quest'Aula il 27 luglio scorso, proprio a proposito di questa tematica. Il tempo stringe, perché a maggio saremo chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha osservato: «Il più grande problema politico in questi mesi, in attesa delle Europee, e proprio quello di ottenere una circoscrizione elettorale per la Valle d'Aosta: un parlamentare europeo per la nostra comunità è fondamentale. La legge di riferimento ha sempre penalizzato i nostri piccoli numeri: oggi c'è qualche possibilità in più e speriamo che la nostra Regione possa ottenere un parlamentare. Cosa abbiamo fatto in questi 10 giorni dal nostro insediamento? Sono stato a Roma e ho incontrato vari parlamentari, ma in particolare ho approfondito la tematica con il Senatore Lanièce, il quale ha riferito che si discuterà a gennaio 2019 di questo argomento: dovremo, quindi, raccordarci per un'azione sinergica fra tutte le forze politiche. E penso che quanto ha fatto di molto positivo la precedente Giunta, continuerà a farlo anche dai banchi dell'opposizione.»

Il Consigliere Alberto Bertin (IC), nella replica, ha evidenziato: «A me interessava sapere che cosa sia stato fatto in termini generali, non quello che ha fatto il Presidente Fosson in questi dieci giorni, anche perché egli rappresenta la continuità, visto che era già in maggioranza e occupava l'importante posto di Presidente del Consiglio. I nomi cambiano, ma la carica di Presidente resta e quindi mi sarei aspettato una risposta più puntuale. Visti i risultati inesistenti, invito il Presidente della Regione ad avviare un'azione politica forte, tenendo presente che i tempi sono strettissimi.»

SC

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Comunicato n° 542 del 20 dicembre 2018
Interpellanza sui finanziamenti di Finaosta alla Cioccolato Valle d'Aosta Spa

Con un'interpellanza presentata dal Consigliere Stefano Ferrero (Mouv'), il Consiglio Valle il 20 dicembre 2018 ha affrontato la situazione della Cioccolato Valle d'Aosta Spa.

In particolare, il Consigliere Stefano Ferrero ha rappresentato «la gravità della situazione in cui versa l'azienda Cioccolato Valle d'Aosta Spa di Pont-Saint-Martin, ex Feletti 1882 Spa» e si è chiesto quali siano «le motivazioni e le valutazioni che avevano indotto Finaosta a concedere un finanziamento complessivo di quattro milioni di euro, attribuendo agli immobili a garanzia dei mutui un valore di cinque milioni di euro, di gran lunga superiore a quello di acquisto da parte della stessa azienda

Il Consigliere Ferrero ha quindi voluto sapere «se sia stato effettivamente acquistato il nuovo impianto di imballaggio del valore stimato di 250 mila euro che faceva parte del finanziamento; se sussista una situazione di morosità nei confronti di Finaosta relativamente alla restituzione delle rate del mutuo; quali siano stati ad oggi gli incassi, la produzione industriale e le misure aventi riflessi positivi sull'occupazione; se il Governo regionale intenda valutare l'eventuale sussistenza di un danno erariale nei confronti dell'Amministrazione regionale

L'Assessore alle attività produttive, Renzo Testolin, ha risposto: «Il prezzo di acquisto dell'immobile ammonta complessivamente a circa di 4 milioni, sostenuti attraverso il mutuo ipotecario della durata di 15 anni concesso da Finaosta Spa e attraverso fondi versati dai soci aziendali. Il valore dell'immobile di 5 milioni di euro è stato stimato dai periti su valori di mercato. Il finanziamento concesso da Finaosta destinato all’acquisto dell’immobile è inferiore di circa 400 mila euro. Per quanto attiene al macchinario di imballaggio, la società Cioccolato VdA ha optato per l’acquisto di un altro modello diversamente da quanto inizialmente previsto, del costo di 104 mila euro. Al 4 dicembre, risultano insolute due rate del 2018 per circa 265 mila euro.»

L'Assessore ha poi dettagliato l'attività di questi tre anni, «dai cinque mesi del 2016, quando si è preso in carico l'immobile ed è stata ripristinata la funzionalità dei macchinari, passando per il 2017 e la produzione di 19.7 tonnellate di cioccolato, per arrivare al 2018, quando a novembre sono stati licenziati i sei dipendenti

L'Assessore Testolin ha quindi concluso: «Su questa situazione critica, l'attenzione politica deve esserci, ma non sono queste le iniziative da un punto di vista tecnico da attivare o gestire direttamente. In merito alla valutazione di sussistenza di un danno erariale, ritengo che il quesito sia stato proposto provocatoriamente; comunque, la risposta spetta ad altri organi

Il Consigliere Stefano Ferrero ha osservato: «Non penso di aver sbagliato la mira ponendo queste domande. Stiamo parlando di una società che non ha intenzione di pagare le rate del mutuo. Se la Società finanziaria svolge istruttorie valutative ottenendo solo risultati negativi, cosa le facciamo a fare? Di quattro milioni, 300 mila non sono tornati indietro: cerchiamo di risolvere questa situazione. Ma la strada giusta non è di certo non concedermi l'accesso agli atti di questa vicenda

MM

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Comunicato n° 543 del 20 dicembre 2018
Approvata una mozione sui progetti ferroviari

Nel corso della seduta del 20 dicembre 2018, l'Assemblea approvato all'unanimità, così come emendata su proposta dell'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, una mozione iscritta congiuntamente dai gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle in merito alla ferrovia.

Il testo impegna la Giunta regionale e l'Assessore ai trasporti a organizzare, entro 60 giorni, una apposita riunione tecnica sul progetto di "Porta del Canavese-Monferrato" con la partecipazione, oltre che della Regione Valle d'Aosta, della Regione Piemonte, della Città metropolitana di Torino, dell'Associazione Identità Comune di Chivasso, del Comitato "La Valle d'Aosta Riparte", dell'Associazione "Pendolari stanchi" e delle organizzazioni sindacali di categoria.

Come ha specificato nell'illustrazione la Consigliera Chiara Minelli (IC), la stessa mozione prevede l'impegno ad aggiornare la Commissione consiliare competente in merito ai rapporti con la Regione Piemonte a proposito della realizzazione della "lunetta" di Chivasso e dell'utilizzo del fondo di 7 milioni di euro per avviare la progettazione definitiva dell'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta.

Il Consiglio dell'Università della Valle d’Aosta è stato invece l'argomento della mozione del gruppo Impegno Civico, respinta con 3 voti a favore (IC), 9 contrari (Lega VdA e Mouv') e 21 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM, M5S), incentrata sulla nomina del professor Stefano Bruno Galli, ritenuta inopportuna, in ragione, come ha spiegato nell'illustrazione la Consigliera Daria Pulz, «del suo ruolo esplicitamente politico, oltre che del fatto che un Assessore della Regione Lombardia non può disporre del tempo necessario da dedicare al rilancio della nostra Università». La mozione era volta a richiedere le dimissioni volontarie del professore in ragione del mutato contesto politico e istituzionale; in subordine, a procedere con una nuova nomina, che sia anche più rispettosa dei principi di rappresentanza di genere. Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha annunciato l'astensione della maggioranza, rimarcando che l'inopportunità della situazione risiede nel ruolo politico ricoperto dal professore, senza per questo voler mettere in dubbio le sue competenze.

MM

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Comunicato n° 544 del 20 dicembre 2018
Costituita una Commissione speciale per l'analisi del processo di quotazione in borsa di CVA

Una Commissione consiliare speciale per l'analisi a supporto delle decisioni in merito alla prosecuzione o all'interruzione del processo di quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque, la società partecipata al 100 per cento dalla Regione per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo ha deciso il Consiglio Valle in chiusura dell'adunanza del 18, 19 e 20 dicembre 2018, approvando all'unanimità una risoluzione collegata alla legge di stabilità regionale per il triennio 2019-2021 depositata in Aula da tutti gruppi consiliari.

La Commissione dovrà svolgere il proprio mandato entro il 31 marzo 2019, al termine rimetterà all'Assemblea una relazione conclusiva in cui saranno riportati gli esiti dell'analisi evidenziando per ogni scenario punti di forza e criticità.

Il Consiglio, con la stessa risoluzione, ha anche nominato i componenti della Commissione speciale, di cui fanno parte nove Consiglieri, uno per gruppo consiliare, di cui uno Presidente. Sono stati nominati: Roberto Luboz (Lega VdA), Elso Gerandin (Mouv'), Chiara Minelli (IC), Luciano Mossa (M5S), Joël Farcoz (UV), Pierluigi Marquis (SA), Patrizia Morelli (ALPE), Claudio Restano (GM) e Alessandro Nogara (UVP), nominato Presidente.

L'Assemblea ha poi approvato all'unanimità una risoluzione sull'ambulatorio di Variney, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. Il testo invita l'Assessore regionale della sanità a scongiurare la chiusura del presidio di Variney dando indicazioni all'azienda USL affinché si realizzi una convenzione con uno o più medici di sanità pubblica al fine di mantenere aperto tale presidio e, nell'urgenza, a trasferire per mezza giornata o una giornata alla settimana un medico presso tale presidio.

È stata anche respinta con 16 voti favorevoli e 18 astensioni (UV, UVP, ALPE, SA, GM) una risoluzione depositata dai gruppi Lega VdA, Mouv', M5S, Impegno Civico che intendeva invitare il Presidente della Regione a sospendere la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della Monterosa Spa o l'eventuale ri-nomina dell'attuale fino alla presentazione in seconda Commissione delle risultanze che perverranno dagli uffici in merito alle assunzioni effettuate dalla Società. Invitava, inoltre, il Consiglio regionale a dare sostegno alle piccole stazioni, invitando la Monterosa Spa a mantenerle attive nell'interesse del territorio della vallata e della regione tutta. Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha annunciato il voto di astensione della maggioranza, avendo confermato il proprio impegno a fare chiarezza prima di procedere alle nomine, così come l'intenzione di operare per il sostegno delle piccole stazioni sciistiche.

La Consigliera Pulz (IC) ha poi ritirato una risoluzione che era volta a impegnare il Governo regionale affinché fossero definiti con la massima precisione i criteri adottati per la concessione della Sala Maria Ida Viglino, a fronte dell'impegno del Presidente della Regione Fosson a verificare e chiarire le regole.  

I lavori sono conclusi. Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio 2019.

SC-MM

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