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Riunione del Consiglio regionale del 21 e 22 novembre 2018

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Comunicato n° 468 del 14 novembre 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà in sessione ordinaria mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 52 oggetti.

L'Assemblea sarà chiamata ad accettare le dimissioni del Consigliere Antonio Fosson dalla carica di Presidente del Consiglio, dei Consiglieri Luca Bianchi e Emily Rini dalla carica di Vicepresidenti e i Consiglieri Patrizia Morelli e Laurent Viérin da quella di Consiglieri segretari, e a procedere alla loro sostituzione.

Il Consiglio prenderà poi atto delle dimissioni dalla Consigliera Chantal Certan dalla carica di Assessore alla sanità, salute, politiche sociali e formazione e del Consigliere Stefano Borrello da quella di Assessore alle opere pubbliche, territorio e edilizia residenziale pubblica.

All'ordine del giorno figura inoltre l'approvazione del progetto di bilancio di previsione del Consiglio Valle per il triennio 2019-2021 e del relativo piano degli indicatori e dei risultati di bilancio.

Il Consiglio esprimerà poi il proprio parere sul disegno di legge costituzionale recante modifica allo Statuto speciale per la Valle d'Aosta in materia di procedura per la modificazione dello Statuto medesimo. Su questo provvedimento, presentato al Senato della Repubblica il 3 luglio 2018 dal Senatore Albert Lanièce e trasmesso dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie il 2 ottobre scorso, la prima Commissione "Istituzioni e Autonomia" ha espresso parere favorevole all'unanimità l'11 ottobre scorso.

I Consiglieri tratteranno anche la nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

In merito all'attività ispettiva, sono in discussione 3 interrogazioni a risposta immediata, 8 interrogazioni, 20 interpellanze: di queste iniziative, 27 sono state rinviate dalla scorsa adunanza del 7 novembre.

Riguardo alle interrogazioni a risposta immediata, la prima è stata presentata dall'Union Valdôtaine Progressiste per approfondire le azioni intraprese per evitare il trasferimento del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur in Alto Adige; la seconda è stata posta dal Movimento 5 Stelle per conoscere la tempistica per la sostituzione di personale vacante da parte degli enti del comparto unico; infine, la terza è stata depositata dal gruppo Impegno Civico a proposito della dismissione della cisterna di accumulo della stazione di pompaggio dell'oleodotto dell'ENI di Pollein.

In merito alle interrogazioni, una è stata posta congiuntamente dai gruppi Movimento 5 Stelle e Impegno Civico per chiedere notizie dei criteri per l'attuazione della mobilità del personale tra enti del comparto unico regionale.

Il gruppo Impegno Civico ha presentato tre interrogazioni in merito alle azioni intraprese per fare fronte alla carenza di palestre ad uso scolastico negli istituti superiori di Aosta; alla costituzione dell'unità di valutazione multidimensionale della disabilità e di istituzione della figura del "case manager"; alle ricadute sul territorio regionale dell'attività di gestione dell'aeroporto Corrado Gex da parte della società AVDA.

Un'interrogazione è del Movimento 5 Stelle e riguarda i criteri adottati per l'acquisizione e la valorizzazione dei prodotti dell'artigianato valdostano.

Il gruppo Union Valdôtaine ha depositato due interrogazioni: la prima sul conferimento dell'incarico di Coordinatore del Dipartimento innovazione e agenda digitale; la seconda sull'utilizzo dell'area "ex SIMA" nel comune di Pollein.

La restante interrogazione è stata posta dall'Union Valdôtaine Progressiste a proposito del riavvio dei lavori per la realizzazione della rotatoria sulla strada statale 26 in corrispondenza dell'intersezione per la frazione Plantayes e la strada regionale 13 di Fénis.

Riguardo alle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle a proposito dei criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale.

Otto iniziative sono state depositate dal gruppo Impegno Civico: fattibilità della riconversione del collegio Saint-Benin di Aosta in una struttura convittuale; interventi per assicurare la continuità e l'efficienza del servizio di amministrazione di sostegno; azioni intraprese per ottenere una rappresentanza della Regione in seno al Parlamento europeo; interventi per scongiurare la chiusura dell'ufficio territoriale dell'INPS di Verrès; gestione dei rifiuti inerti; problematiche relative alla quotazione in borsa della società CVA Spa; interruzione dei lavori per la realizzazione della variante sulla strada statale 27 tra i comuni di Etroubles e Saint-Oyen; tempistica per la definizione della posizione della Regione rispetto alla riorganizzazione dell'Istituto superiore di studi musicali della Valle d'Aosta.

Il Consigliere Cognetta del Mouv' ha depositato quattro interpellanze: modalità di spostamento dei lavoratori addetti all'assistenza socio-sanitaria ad attività d'ufficio; linee guida per lo svolgimento da parte di soggetti pubblici o privati di servizi di assistenza in favore di minori; interruzione dell'accordo con i pediatri specialisti di libera scelta operanti negli ambiti territoriali dell'Azienda USL; modalità di assunzione di due dipendenti a tempo indeterminato da parte della società Monterosa Spa.

Il Movimento 5 Stelle illustrerà cinque interpellanze: utilizzo dei capannoni attualmente in disuso di proprietà di Vallée d'Aoste Structure; sospensione dell'attività degli ambulatori psichiatrici presenti sul territorio valdostano; interventi per garantire una migliore accessibilità al sito web della Regione; organizzazione di incontri sul fenomeno del cyberbullismo nelle scuole; provvedimenti per prevenire danni causati dalla caduta di alberi adiacenti le strade regionali.

Le restanti due interpellanze sono a firma dell'Union Valdôtaine: presentazione del bilancio di previsione della Regione per il 2019 all'esame della competente Commissione consiliare; contratto di servizio tra la Regione e la società di servizi Valle d'Aosta Spa per la fornitura del servizio di supporto tecnico nel settore della selvicoltura, della sentieristica e delle sistemazioni montane.

All'ordine del giorno sono state poi iscritte otto mozioni, tutte rinviate dalla seduta consiliare del 7 novembre.

Una è stata depositata congiuntamente dai gruppi Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste relativamente alla presentazione alle Commissioni consiliari competenti di un programma di interventi finalizzati ad avviare l'iter per il riconoscimento della Regione territorio "carbon free" e a renderla "fossil fuel free" entro il 2040.

Un'altra mozione è a firma congiunta dei gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle sulla presentazione di un nuovo Piano triennale regionale di politica del lavoro 2019-2021.

Il gruppo Impegno Civico ha presentato una mozione per impegnare l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti ad effettuare una consultazione sulla bozza del Piano regionale dei trasporti con i principali portatori di interesse.

La mozione del gruppo Movimento 5 Stelle intende invece impegnare la Presidenza del Consiglio a sollecitare i Consiglieri regionali, condannati dalla Corte dei conti per danno erariale, a presentare le proprie dimissioni.

Quattro, infine, sono le mozioni dell'Union Valdôtaine Progressiste: impegno del Presidente della Regione e dell'Assessore alle finanze a relazionare in Commissione in merito all'evoluzione della trattativa con lo Stato in merito al contenzioso finanziario; impegno del Presidente della Regione a relazionare in Commissione in merito alla riorganizzazione della pubblica amministrazione; impegno del Presidente della Regione a relazionare in Commissione sull'andamento della gestione della società Monterosa Ski; engagement pour relancer les actions de diffusion du patois.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

SC

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Comunicato n° 475 del 19 novembre 2018
Iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre punti: si tratta di un disegno di legge e due proposte normative.

Il disegno di legge contiene l'assestamento del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2018 e secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2018-2020; su questo provvedimento, la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 15 novembre ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Le due proposte di legge riguardano le modalità di elezione del Consiglio Valle: la prima è stata presentata dalla Consigliera Emily Rini (GM) e reca disposizioni in materia di scrutinio centralizzato dei voti; la seconda, presentata dai Consiglieri Alberto Bertin (IC) e Luciano Mossa (M5S), riguarda la preferenza unica, il riequilibrio della rappresentanza di genere e lo scrutinio centralizzato dei voti. Su entrambi i provvedimenti, la prima Commissione "Istituzioni e autonomia", nella riunione del 15 novembre scorso, ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 55 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 MM

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Comunicato n° 479 del 21 novembre 2018
Communications du Président du Conseil de la Vallée

Le Président du Conseil de la Vallée, Antonio Fosson, a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mercredi 21, et demain, jeudi 22 novembre 2018, pour discuter un ordre du jour composé de 8 objets.

Le Président Fosson a, en effet, communiqué que la Conférence des Chefs de groupe, dans sa réunion de hier, a déterminé le programme des travaux de cette réunion du Conseil, en décidant de discuter les points 1, 2, 3, 7, 8, 40, 41 et 44.01 et de renvoyer tous les autres points soit à un Conseil extraordinaire qui sera défini dans la semaine prochaine soit au Conseil ordinaire qui sera convoqué pour les 5 et 6 décembre. Il a informé que la Conférence des Chefs de groupe se réunira à nouveau vendredi 23 novembre à 9 heures pour prendre des décisions à ce sujet.

Per il Capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin, «il rinvio delle interpellanze non può essere deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, ma riguarda i singoli Consiglieri. Anche se il Regolamento prevede questa eventualità, riteniamo che sia un atto autoritario e auspichiamo che non costituisca un precedente per le prossime volte. Riguardo alle proposte di legge sulle elezioni del Consiglio Valle, l'UV ha chiesto di rinviarne la trattazione perché deve ancora confrontarsi al suo interno: se questo servirà ad avere un più ampio consenso, ben venga questo rallentamento, ma non vorremmo che servisse a far cambiare il voto degli altri gruppi. I provvedimenti in approvazione hanno avuto sufficiente consenso in Commissione per essere approvati e quindi diventare legge. Però quando si affrontano queste questioni è bene aumentare il più possibile la maggioranza.»

Le Président a aussi fait part que dans la journée de hier les Conseillers Restano et lui-même, représentant le groupe Area Civica-Pour Notre Vallée, ont adhéré au Groupe mixte, tandis que les Conseillers Marquis et Borrello ont modifié le nom du groupe AC-PNV-SA en Stella Alpina et ils ont été nommés respectivement Chef et Vice-Chef de groupe.

Enfin, l'Assemblée a observé une minute de silence pour commémorer l'ancien Conseiller régional Roberto Clusaz, disparu le 8 novembre dernier.

Le Président Fosson, en évoquant son engagement, a rappelé qu'il était né à Arvier le 8 janvier 1930 et qu'il avait été Conseiller régional de l'Union Valdôtaine pendant deux Législatures, de 1975 à 1983: pendant ses mandats, il a été Président de la Commission permanente pour l'agriculture et de la Commission permanente pour les travaux publics.

Pour le Chef de groupe de l'UV, Renzo Testolin, Roberto Clusaz a été «un point de repère et un exemple important et dans le travail et en politique»; le Conseiller de l'UVP Laurent Viérin a souligné qu'«il a été un administrateur qualifié et un bon Valdôtain qui a mis au service de notre communauté son expérience, ses capacités et sa culture.» «Un homme respecté et aimé dans sa commune, Arvier - a ajouté la Conseillère de ALPE Patrizia Morelli -. Un homme digne et modeste dans son héroïsme, qui s'est dédié à sa communauté et que sa communauté n'oubliera pas.»

SC

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Comunicato n° 480 del 21 novembre 2018
Comunicazioni del Presidente della Regione

Il Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, nelle sue comunicazioni al Consiglio durante la seduta del 21 novembre 2018, ha trattato dell'accordo con lo Stato in materia di finanza pubblica: «Venerdì 16 novembre scorso, alla presenza del Ministro all’economia e alle finanze Tria, abbiamo sottoscritto questo importante accordo tra la Regione Autonoma Valle d'Aosta e lo Stato. Abbiamo così dato finalmente certezza alle risorse della finanza pubblica. Ricordo l'importante lavoro svolto dalle Giunte precedenti, in particolare quella Viérin; in questo senso, siamo riusciti a mantenere gli stessi importi proposti dalla Giunta Viérin, nonostante nel frattempo si sia innestata un'ulteriore problematica, quando la Regione ha perso la causa per il contenzioso sanitario, per cui le Ragionerie statali ci chiedevano 17 milioni di euro all'anno, mentre la nostra Ragioneria regionale stimava 14 milioni: siamo riusciti a mantenere le stesse cifre di  contributo alla finanza pubblica proposte dalla Giunta Viérin

Per quanto concerne invece il contenzioso, il Presidente della Regione ha riferito: «Abbiamo ottenuto una restituzione pari a 130 milioni di euro, di cui 10 saranno restituiti sulle somme a valere nel 2019; gli importi dovuti scalano quindi da 122 milioni a 112 e gli altri 120 saranno restituiti nei prossimi 7 anni con finanziamenti diretti e indiretti. Comunico poi con soddisfazione che abbiamo ottenuto la clausola di salvaguardia che avevano già le autonomie di Trento e Bolzano: è un ulteriore sicurezza per tutelare la Valle d'Aosta da future manovre statali

Il Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, ha aggiunto: «Non trovo corrette le polemiche sollevate in relazione alle somme concordate, soprattutto alla luce della documentazione agli atti, che dimostra che la Giunta Viérin aveva fatto una proposta transattiva in cui chiedeva di ottenere la restituzione di 110 milioni (proposta cui lo Stato non ha mai nemmeno risposto), quando questo accordo ne porta concretamente a casa 130. Per concludere queste discussioni, chiedo onestà intellettuale rispetto ad un argomento così importante per la Valle d'Aosta, senza voler attribuire meriti a qualcuno piuttosto che ad altri. L'unica constatazione da fare è che il momento politico ha favorito questo accordo, indipendentemente dalle persone che l'hanno seguito

Il Capogruppo dell'UV Renzo Testolin ha definito questo accordo «al ribasso, con poca attenzione alle prerogative della nostra comunità. Il nostro timore è che - a fronte di una situazione molto critica, creatasi per scelte che l'attuale Governo nazionale sta assumendo in materia finanziaria, causando problematiche importanti per la comunità italiana - la clausola ci veda obbligati a implementare il quantum dovuto di un 10 o 20%, pregiudicando quanto sottoscritto in questo accordo. Ribadiamo questo nostro punto di vista, che deriva da un'accurata conoscenza di questa tematica, già affrontata nella scorsa Legislatura

Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha evidenziato che questo «è un accordo al ribasso che non porta alla nostra Regione ciò che le spetta e questo sarà evidente quando si presenterà il Bilancio. Ricostruendo il passato, poi, la Presidente si è dimenticata di dire che la nostra proposta di accordo era legata ad una norma di attuazione, che avrebbe blindato le situazioni future, mentre in questo momento la Valle d'Aosta rinuncia a cifre importanti a fronte di una legge ordinaria. Ha anche dimenticato di dire che, grazie al nostro lavoro, nella manovra dello Stato sono stati già recuperati 265 milioni di euro per il triennio 2018-2020. C'è poi da osservare che lo Stato limita questi fondi ad una certa parte di bilancio e non al resto: noi avremmo preferito che queste somme non fossero vincolate. La vera considerazione sulla bontà di questo accordo la vedremo nel bilancio regionale che sarà presentato al Consiglio: quando potremo esaminarlo, ci confronteremo e sulle scelte e sul quantum. La verità emergerà al momento del bilancio. La questione finanziaria è una questione della nostra comunità e non di amicizie di partito.»

Per il Consigliere Luigi Bertschy (UVP), «la soddisfazione per aver concluso un accordo è legittima, ma si tratta di un accordo debole, che porta a casa un risultato ben inferiore da quello annunciato dalla Lega. È un accordo rinunciatario, qualsiasi forza politica avrebbe potuto ottenerlo. Preoccupa che politicamente siate partiti senza poter contare su una base stabile, ritenendo che lo Stato potesse imporci queste cifre. Non è così, è un'idea sbagliata. La leale collaborazione è un principio che vale per la Regione come per lo Stato, che però invece negli anni non lo ha dimostrato. Oggi, almeno possiamo procedere ad una programmazione, seppur condizionata dalle risorse di cui possiamo disporre. Oggi, abbiamo bisogno di risorse fresche per agire sul nostro bilancio, attivare la manovrabilità fiscale e provare a creare sviluppo. Lo Stato agisce nei propri interessi, dimenticandosi del nostro territorio e della nostra comunità

La Consigliera di IC Daria Pulz ha invitato a «bloccare i battibecchi tra vecchia e nuova eventuale maggioranza per poter ragionare finalmente insieme su che cosa fare davvero dei soldi che ci rimangono, che non sono pochi. Potremmo così evitare, con una programmazione seria, gli errori gravissimi di chi ha governato nel passato senza progettualità e lungimiranza. E pensando a rispettare, oltre allo Statuto, la nostra Costituzione, che valorizza le autonomie ma non gli egoismi, le uguaglianze e non le discriminazioni, che nella distribuzione delle risorse la Lega si ostina a portar avanti sia nell'amministrazione centrale che a livello locale.»

L'Assessore alla sanità Chantal Certan (ALPE) ha evidenziato: «Ho votato la delibera a monte di questo accordo perché non c'è stato "niente da discutere", non è stato possibile farlo, ma poco conta, perché tanto era già stato tutto deciso. Come al solito, è stato un "prendere o lasciare". Questo accordo può essere considerato puntuale e positivo da un punto di vista tecnico: in un momento di incertezze, fornisce una certezza; in un momento di recessione, fornisce entrate certe, per quanto esigue. Al contrario, dal punto di vista politico è al ribasso. Le risorse dovute alla sanità, che il Presidente della Regione decantava di aver mantenuto, non sono state riassegnate a questo settore. E ciò indica che il Presidente Spelgatti parla di una richiesta che non esiste, poiché non vi è stato alcun accordo bilaterale, quindi nessun contenzioso era aperto e nessuno era da chiudere

Il Capogruppo di IC Alberto Bertin ha rilevato: «Un fatto positivo c'è, ovvero che il contenzioso è definito, e, se non interverranno altre richieste, al momento abbiamo la certezza delle entrate, potendo programmare con maggiore serenità le attività. Rispetto però alle aspettative create in ragione della presenza della Lega al Governo sia ad Aosta che a Roma, questo accordo non può essere considerato estremamente positivo. La riabilitazione della vecchia politica dei rubinetti (se siamo con voi apriamo, sennò chiudiamo) non funziona. I rapporti con lo Stato non vanno impostati dal punto di vista politico e personale, ma occorre un atteggiamento serio, con un approccio strettamente istituzionale.»

Le Conseiller de l'UV Augusto Rollandin a souligné que «le thème est à la base de la survie de notre Autonomie. On ne peut pas banaliser notre Autonomie, en disant que les jugements de la Cour constitutionnelle ne valent pas par rapport aux manœuvres financières de l'Etat. Pour soutenir nos raisons - et notamment la question du critère SIOPE qui a fortement pénalisé notre Région - nous avons dû faire des recours à la Cour constitutionnelle.» Rollandin ha poi ribadito che «l'accordo finanziario concluso è al ribasso, perché la cifra portava a 244 milioni di euro, mentre oggi ne abbiamo 130 milioni

Le Conseiller de la Lega VdA Diego Lucianaz a déclaré que «la Lega est à faveur de tout le débat sur la question financière. Aujourd'hui, nous avons la confirmation que le gros échec a été l'acceptation du Statut spécial sans l'accord financier. Nous sommes d'accord avec tous les autonomistes qui sont dans cette salle pour bien renforcer notre tradition autonomiste et pour rappeler ceux qui ont lutté il y a 70 ans pour notre Autonomie».

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha sottolineato: «In questi anni l'azione politica è stata improntata a una sorta di difesa ad oltranza dei diritti e dei privilegi, mentre a mio avviso la visione corretta dell'autonomia deve essere di un'autonomia responsabile, sì attenta ai diritti ma aperta ai principi di solidarietà. La clausola di salvaguardia che stabilisce una quota fissa di compartecipazione al risanamento finanziario dello Stato è l'aspetto più importante, che permetterà alla Valle d'Aosta di organizzarsi di conseguenza. I soldi sono sempre troppo pochi, ma la nostra Regione riceve 1.300 milioni annui dallo Stato, oltre a finanziamenti europei, non siamo quindi più disagiati rispetto ad altre Regioni. Dobbiamo difendere la nostra autonomia, ma anche partecipare responsabilmente alle finanze dello Stato. Indipendentemente da chi ha condotto la trattativa, non credo che sarebbe stato possibile ottenere di più.»

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha parlato di «fragilità dell'accordo. Nel momento in cui lo Stato modificherà le regole del gioco a monte, noi saremo penalizzati, senza se e senza ma. Dovremo allora spiegare a chi, per una scelta coraggiosa, ha deciso di abitare in montagna, perché non saremo in grado di garantire i servizi essenziali. Abbiamo fissato per sempre il contributo regionale al risanamento dei conti pubblici, anche se in futuro le tassazioni cambieranno. Siamo d'accordo con la sostenibilità nei confronti dello Stato, ma che vada di pari passo con un'equa tutela nei confronti della Regione e delle nostre piccole comunità

L'Assessore all'agricoltura, Elso Gerandin (Mouv'), ha osservato che «saranno i valdostani a giudicare la bontà dell'accordo. La nostra Autonomia finanziaria è debole, perché siamo sempre assoggettati agli umori della parte politica e delle manovre finanziarie. L'accordo concluso con lo Stato ha degli aspetti positivi, e ci si chiede come mai arrivi soltanto nel 2018, quando invece le altre Speciali lo hanno fatto oltre tre anni fa. Certo, tutti avremmo voluto portare a casa qualcosa in più, tuttavia ora chi sarà chiamato al Governo potrà lavorare, per una volta tanto, con una programmazione perché avrà certezza di risorse. Io credo peraltro che avere questi fondi in conto investimenti sia un bene per la Valle, perché ci obbligherà a fare investimenti e non a spenderli in parte corrente.»

SC-MM

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Comunicato n° 481 del 21 novembre 2018
Presa d'atto delle dimissioni dei Consiglieri Certan e Borrello dalla carica di Assessori alla sanità e alle opere pubbliche

Nella seduta consiliare del 21 novembre 2018, il Consiglio Valle ha preso atto delle dimissioni della Consigliera Chantal Certan dalla carica di Assessore alla sanità, salute, politiche sociali e formazione e del Consigliere Stefano Borrello da quella di Assessore alle opere pubbliche, territorio e edilizia residenziale pubblica, rassegnate rispettivamente il 7 e 8 novembre scorso. Le funzioni assessorili sono assunte ad interim dal Presidente della Regione a partire da oggi fino all'elezione dei nuovi Assessori.

La Consigliera Chantal Certan è intervenuta affermando: «Se siamo entrati in maggioranza come ALPE è perché abbiamo considerato le diversità di visioni e dei percorsi politici un arricchimento, non un ostacolo, ma credevamo che fossero garantite e inespugnabili queste differenze. Sin da subito ci siamo accorti che non c'erano differenze solo per quanto attiene al percorso politico, è immediatamente emersa una grave disattenzione ai principi contenuti nell'accordo politico alla base della maggioranza, in primis trasparenza e condivisione. Le scelte venivano prese in solitaria dalla Presidente. Sul Casinò ci sono state forzature perché la Giunta andasse contro le risoluzioni approvate da questo Consiglio, non andate a buon fine perché poi non è stato deliberato nulla anche se poi le azioni in solitaria dell'Assessore le ha portate a compimento lo stesso. Non sono stata d'accordo con le modalità di imposizione della nomina del Direttore del Soccorso Alpino né sul modo in cui l'accordo con lo Stato o le nomine dell'Università sono state portate in Giunta, senza alcuna condivisione o presa visione precedente né con la maggioranza né con il Governo. Lo scorso lunedì, l'episodio più increscioso: ho portato all'attenzione della Giunta le delibere riguardanti tra l'altro i piani di zona e il piano di povertà e i criteri e le modalità di accreditamento delle strutture per disabili ma, nell'omertà politica dei componenti della Giunta, tutto questo lavoro è stato messo da parte, non approvato e ritirato, facendo ritardare moltissimi successivi atti del CELVA e delle Unités, essendo io dimissionaria. Ho deciso di compiere questo passo indietro per mantenere la libertà e poter "guardarmi allo specchio" con tranquillità. La Valle d'Aosta non si merita questa maggioranza che, nell'arroganza e spesso nell'inadeguatezza, perde i pezzi. Oggi chiedo alla Presidente della Regione di compiere anche lei un passo indietro, di aprire la strada anche alle elezioni, visto che non ne ha azzeccata una, non ha più la maggioranza e non potrà legiferare

Il Consigliere Stefano Borrello (Stella Alpina) ha dichiarato che «ho lavorato fino all'ultimo giorno, cercando di lasciare in eredità gli atti seguiti fino ad ora in un'ottica di continuità amministrativa. Oggi si sancisce la fine del mio percorso e di un progetto che era partito con delle ambizioni, ma che ha riscontrato grosse criticità sui temi più delicati dal punto di vista politico. Nelle scorse settimane, si è aperta una crisi politica con le dimissioni dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio cui sono seguite le dimissioni di Assessori. A fronte dello stallo politico, ho rassegnato le dimissioni per agevolare il dialogo politico, con l'auspicio che si possano trovare soluzioni per il bene dei valdostani. Lo dobbiamo ai nostri concittadini. Il ritorno alle urne sarà una sconfitta per tutti quanti. Sento una forte responsabilità rispetto ad un ruolo che ho interpretato con orgoglio e sempre nell'interesse dei valdostani. La politica deve riassumere la dignità che le spetta.»

SC-MM

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Comunicato n° 482 del 21 novembre 2018
Parere favorevole al disegno di legge costituzionale sulle modifiche allo Statuto speciale del Senatore Lanièce

Nella seduta del 21 novembre 2018, il Consiglio Valle ha espresso parere favorevole all'unanimità sul disegno di legge costituzionale riguardante le modificazioni allo Statuto speciale per la Valle d'Aosta, presentato al Senato della Repubblica il 3 luglio 2018 dal Senatore Albert Lanièce e trasmesso dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie il 2 ottobre scorso. Il parere è previsto dall'articolo 50 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, che dispone che i progetti di modificazione dello Statuto di iniziativa governativa o parlamentare siano comunicati dal Governo al Consiglio Valle, il quale esprime il suo parere entro due mesi.

L'iniziativa del Senatore Lanièce intende proporre la costituzionalizzazione del principio dell'intesa, volta a sostituire il semplice parere ora previsto appunto dall'articolo 50 dell0 Statuto.

Come già avvenuto per il parere espresso sul disegno di legge costituzionale presentato dai Senatori Durnwalder, Steger e Unterberger e approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 4 ottobre scorso, anche su questo testo l'Assemblea regionale ha condizionato il parere positivo all'inserimento di una modifica, che prevede che il diniego alla proposta di intesa possa essere manifestato entro tre mesi dalla trasmissione del testo, con deliberazione a maggioranza assoluta (e non dei due terzi come proposto dal Senatore Lanièce) dei componenti del Consiglio Valle.

Il disegno di legge sarà ora inviato al Ministro per gli affari regionali e le autonomie per il prosieguo dell'iter in Parlamento.

SC

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Comunicato n° 483 del 21 novembre 2018
Approvato il bilancio 2019-2021 del Consiglio Valle

Nella seduta del 21 novembre 2018, con 27 voti a favore e 4 astensioni (M5S), il Consiglio regionale ha approvato il proprio bilancio di previsione per il triennio 2019-2021 oltre che il relativo piano degli indicatori e dei risultati attesi.

Il bilancio dell'Assemblea regionale, illustrato dal Presidente Antonio Fosson, si attesta per il 2019 sul valore di 11 milioni 163 mila 770 euro, di cui 8 milioni 699 mila 990 per entrate e spese effettive, 1 milione 963 mila 780 per partite di giro e 500 mila euro quale avanzo di amministrazione presunto.

Tra le entrate si segnala l’incidenza dell’assegnazione a carico del bilancio regionale, ammontante a 8 milioni 500 mila euro, che rappresenta quasi il 98% delle entrate totali. Le altre entrate sono rappresentate da trasferimenti correnti, interessi attivi e altre entrate residuali.

Tra le uscite figurano le spese per il funzionamento e il supporto agli organi istituzionali che ammontano a 6 milioni 357 mila euro e rappresentano il 73% del bilancio, con una riduzione del 18% rispetto al 2018; le spese per l'amministrazione delle attività di provveditorato e per l'acquisto di beni mobili e di consumo che sono pari a 862 mila 825 euro (10%), in linea con l'anno precedente; le spese per i sistemi informativi che risultano essere di un milione 250 mila euro (14%) con un incremento dell'8% rispetto al 2018.

 

 

 

SC

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Comunicato n° 484 del 21 novembre 2018
Approvato l'assestamento di bilancio 2018 della Regione

In conclusione dei lavori della seduta del 21 novembre 2018, il Consiglio regionale ha approvato, con 28 voti a favore e 7 astensioni (IC e M5S), il disegno di legge che contiene l'assestamento del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2018 e secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2018-2020.

Il provvedimento legislativo, presentato dalla Giunta regionale al Consiglio il 19 ottobre scorso, si compone di cinque capi, per complessivi ventidue articoli.

«Questa variazione da 5,6 milioni di euro - ha spiegato in Aula il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv'), relatore del disegno di legge - consente di dare risposte alle tematiche più urgenti. In particolare, all'Assessorato all'agricoltura sono destinati 2,2 milioni di euro per i trasferimenti correnti all'Associazione regionale degli allevatori (AREV) per l'organizzazione di rassegne; sono inoltre stanziati 364 mila euro per le imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Uno stanziamento di 400 mila euro è stato previsto per il sostegno alle locazioni nell'ambito del fondo regionale per le politiche abitative, 400 mila euro per gli asili nido, 98 mila euro per la SFOM al fine di consentire l'avvio dell'anno scolastico; 500 mila euro per l'incremento del fondo di rotazione per gli alberghi. È stata inoltre prorogata l'efficacia delle graduatorie fino al completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato negli organici del Corpo forestale valdostano e dei Vigili del fuoco. È stata anche prorogata la scadenza della vita tecnica della funivia di Champorcher.»

Il Consigliere Cognetta ha poi illustrato gli emendamenti presentati in Commissione: «Il ripristino delle agevolazioni IRAP per le nuove imprese, la proroga di un massimo di quattro anni per tutte le sciovie a fune alta con esercizio esclusivamente invernale, la sperimentazione di voucher, dal 1° settembre 2019 al 31 agosto 2021, a sostegno della spesa per la frequentazione dei nidi d'infanzia delle famiglie; l'assunzione a tempo indeterminato di operai-cantonieri-autisti nella misura di quattro unità per garantire la sicurezza e la percorribilità delle strade regionali in vista della stagione invernale.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha detto che «in questo momento di difficoltà nei pagamenti agli allevatori, crediamo importante che il Presidente dell'AREV abbia coinvolto l'insieme dei Consiglieri, perché è insieme che si possono risolvere i problemi. È tato un grande cambiamento rispetto alla passata Presidenza che nonostante avvenissero i pagamenti dovuti, organizzava manifestazioni di protesta e non perdeva occasione per criticare l'operato della Giunta. Siamo quindi favorevoli a questa misura, perché è importante che il pagamento delle rassegne avvenga, anche se con estremo ritardo. Vorrei sottolineare che se la minoranza non votasse a favore, questa variazione non passerebbe.»

Il Consigliere UVP Laurent Viérin ha rimarcato che «questa variazione poteva essere portata avanti già quest'estate: è una lentezza amministrativa che non c'entra niente con la crisi politica. L'Aula corre grazie ai gruppi di opposizione e a quelli di maggioranza che hanno lavorato insieme in Commissione per stralciare alcuni articoli dalla "omnibus" - anche quella in estremo ritardo - e inserirli in questa variazione. Noi voteremo a favore di questo atto perché attraverso questa norma garantirà alcune ricalibrazioni di risorse che non erano state possibili con la prima variazione. Le risorse sono esigue, in particolare per il settore agricolo cui non si riesce a dare soddisfazione piena alle sue esigenze. Il nostro sarà un sostegno amministrativo, perché senza il nostro voto il provvedimento non passerebbe. Chiediamo alla politica di superare veti e impossibilità di comunicazione, che si scontrano con l'impossibilità quotidiana di amministrare. Il nostro sistema è oggi bloccato, ma noi non fermiamo atti che sono sollecitati da più parti dalle categorie socio-economiche.»

Il Capogruppo dell'UV Renzo Testolin ha sottolineato «la poca attenzione dimostrata dagli Assessori alla discussione, quando sarebbe invece importante condividere con l'opposizione. Chi governa deve assumersi l'onere di dare risposte in tempi congrui. All'interno di quest'atto, giunto in un ritardo imputabile a chi governa, indipendentemente dalle motivazioni, ci sono per fortuna iniziative positive, sollecitate in questi mesi dalle opposizioni, ad esempio per l'ambito agricolo. C'era poi la necessità urgente di rispondere ai debiti fuori bilancio, per procedere finalmente al pagamento di lavori svolti in emergenza nello scorso periodo invernale, effettuati per la maggior parte da imprese valdostane. Sono risposte che avrebbero dovuto arrivare ben prima, in modo da venire incontro a pressanti esigenze manifestate dal territorio. Altri interventi condivisibili riguardano i Vigili del fuoco o gli impianti di risalita. Noi abbiamo svolto un lavoro di opposizione critico, puntuale. Non ci possiamo assumere una colpa che è di altri per le mancate risposte e del ritardo di quest'atto. Per senso di responsabilità daremo il nostro contributo per sostenere risposte precise, ma occorre assolutamente una presa di coscienza da parte di chi oggi siede ai banchi del Governo. Ci vuole una scelta chiara nei confronti dei cittadini che si aspettano risposte. Il nostro voto favorevole va nell'ottica di aiutare le categorie interessate dal provvedimento e non aiutare un governo che non ha più i numeri per decidere.»

L'Assessore all'agricoltura, Elso Gerandin, ha specificato: «Al di là delle posizioni e visioni politiche, ci sono momenti fondamentali per il futuro dei nostri cittadini. Per quanto attiene l'agricoltura, sono molto soddisfatto di poter ricollocare risorse per questo settore in grave difficoltà. Stiamo cercando di risolvere situazioni critiche, ci siamo concentrati in particolare sulle rassegne. Ma ci sono persone che non vedono pagamenti dal 2015. Quest'atto è una mera variazione di bilancio, per la quale tutto il Governo ha dimostrato la massima disponibilità; non fosse approvato, non potremmo risolvere problematiche molto delicate. È giusto dare risposte e certezze ai Vigili del fuoco e ai Forestali, che hanno compiuto importanti scelte di vita. Quando non si hanno i numeri, non si può esercitare il potere legislativo, ed è doveroso riconoscerlo. Ribadisco l'importanza di lasciare in eredità ai valdostani una finanziaria e spetta a tutti gli eletti evitare l'esercizio provvisorio.»

Per il Consigliere dell'UV Mauro Baccega, «è surreale dover parlare a una Giunta ridotta. È chiaro che tutti noi oggi dobbiamo assumerci grosse responsabilità, votando questo provvedimento, seppur questa maggioranza e questa Giunta non lo meriterebbero. Votiamo con convinzione a favore dei valdostani. In Valle d'Aosta settori come l'agricoltura e l'edilizia sono in sofferenza, il PIL è negativo, cresce la disoccupazione: dobbiamo darci da fare. Dobbiamo guardare avanti, dire basta, dare risposte ai valdostani. La Giunta del fare non ha fatto.»

Per il Consigliere dell'UVP Luigi Bertschy «è ormai conclamata l'impossibilità per la Presidente Spelgatti di fare attività politica in Aula: ormai è un conto alla rovescia verso le elezioni regionali se le forze politiche non riusciranno a trovare un accordo. Sulla base delle scorse elezioni il 42% necessario a raggiungere il premio di maggioranza risulta ben distante dalle possibilità di ogni singola forza politica. In questi giorni si è parlato molto dell'alleanza autonomista che si è formata per dare una risposta seria alla crisi, ragionando su di un futuro che non sia a 18. È egoista l'atteggiamento di chi non vuole prendere atto di questa situazione e di chi vuole scaricare il peso della crisi su di una sola forza politica. La crisi è della Presidente Spelgatti, quindi aspettiamo le sue dimissioni volontarie, in modo da poter formare un governo di scopo che possa governare in questi mesi. La volontà di rimanere ancorati al governo non deve essere il lancio della campagna elettorale nel segno del vittimismo. Noi abbiamo il dovere di dare governabilità a questa Regione: chiediamo di non aspettare l'approvazione del bilancio per le dimissioni, se vogliamo creare un progetto che dia stabilità politica alla Valle, sarà importante fare di tutto per avviare un percorso politico serio. Altrimenti, vi assumerete la responsabilità di non averlo fatto.»

La Consigliera Chantal Certan (ALPE) ha approfondito «la sperimentazione dei voucher per la frequentazione degli asili nidi d'infanzia, concordata col Comune di Aosta e le Unités des Communes. È una soluzione per progredire nel sostenere gli asili nido da parte del pubblico. L'asilo nido è oggi un servizio sempre più fondamentale nella conciliazione famiglia-lavoro, oltre che importante per l'aspetto sociale. L'accreditamento attraverso voucher sarà un progetto pilota, peraltro già presente in altre regioni, una rivoluzione che metterà in luce quanto i diversi operatori potranno fare per migliorare la formazione e l'educazione dei nostri bambini.»

L'Assessore alle finanze Stefano Aggravi ha affermato: «Al di là dell'aspetto politico, mi sento di affermare che gli interventi rappresentati in questo provvedimento siano condivisibili, rispondendo ad esigenze manifestate da alcuni settori. La maggioranza ha vissuto momenti complicati. Certi adempimenti tecnici necessari all'elaborazione di quest'atto non sono avvenuti in tempi rapidissimi, come la riorganizzazione dell'Amministrazione. Avremmo potuto far di più riguardo ai mutui prima casa, ma chi in passato ha svuotato i fondi di rotazione non può ora avanzare pretese. Abbiamo fatto il possibile, identificando alcuni ambiti d'azione, nei limiti della legislazione e della situazione in cui ci siamo trovati ad operare. Teniamo conto che la disponibilità in alcuni capitoli era pari a zero.»

L'Assessore al turismo, Claudio Restano (Gruppo Misto), ha rilevato che «il Governo del fare, anche in assenza di risorse, ha fatto, dando risposte al settore del turismo: abbiamo avviato la riorganizzazione dell'Office du tourisme, abbiamo investito nella formazione, abbiamo prorogato la scadenza delle sciovie a fune alta senza la quale la funivia di Champorcher non avrebbe aperto, siamo riusciti a portare in Valle una tappa intera del Giro d'Italia.»

I lavori sono conclusi.

 

SC-MM

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