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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 novembre 2018

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Comunicato n° 451 del 31 ottobre 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà in sessione ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 novembre 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 38 oggetti, tra cui 8 interrogazioni, 16 interpellanze e 8 mozioni.

L'Assemblea sarà inoltre chiamata ad esprimere il proprio parere sul disegno di legge costituzionale recante modifica allo Statuto speciale per la Valle d'Aosta in materia di procedura per la modificazione dello Statuto medesimo. Su questo provvedimento, presentato al Senato della Repubblica il 3 luglio 2018 dal Senatore Albert Lanièce e trasmesso dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie il 2 ottobre scorso, la prima Commissione "Istituzioni e Autonomia", presieduta dal Consigliere Roberto Luboz (Lega VdA), l'11 ottobre ha espresso parere favorevole all'unanimità.

I Consiglieri tratteranno poi la nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

In merito alle interrogazioni, una è stata posta congiuntamente dai gruppi Movimento 5 Stelle e Impegno Civico per chiedere notizie dei criteri per l'attuazione della mobilità del personale tra enti del comparto unico regionale.

Il gruppo Impegno Civico ha presentato tre interrogazioni in merito alle azioni intraprese per fare fronte alla carenza di palestre ad uso scolastico negli istituti superiori di Aosta; alla costituzione dell'unità di valutazione multidimensionale della disabilità e di istituzione della figura del "case manager"; alle ricadute sul territorio regionale dell'attività di gestione dell'aeroporto Corrado Gex da parte della società AVDA.

Un'interrogazione è del Movimento 5 Stelle e riguarda i criteri adottati per l'acquisizione e la valorizzazione dei prodotti dell'artigianato valdostano.

Il gruppo Union Valdôtaine ha depositato due interrogazioni: la prima sul conferimento dell'incarico di Coordinatore del Dipartimento innovazione e agenda digitale; la seconda sull'utilizzo dell'area "ex SIMA" nel comune di Pollein.

La restante interrogazione è stata posta dall'Union Valdôtaine Progressiste a proposito del riavvio dei lavori per la realizzazione della rotatoria sulla strada statale 26 in corrispondenza dell'intersezione per la frazione Plantayes e la strada regionale 13 di Fénis.

Riguardo alle interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle a proposito dei criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale.

Sette iniziative sono state depositate dal gruppo Impegno Civico: fattibilità della riconversione del collegio Saint-Benin di Aosta in una struttura convittuale; interventi per assicurare la continuità e l'efficienza del servizio di amministrazione di sostegno; azioni intraprese per ottenere una rappresentanza della Regione in seno al Parlamento europeo; interventi per scongiurare la chiusura dell'ufficio territoriale dell'INPS di Verrès; gestione dei rifiuti inerti; problematiche relative alla quotazione in borsa della società CVA Spa; interruzione dei lavori per la realizzazione della variante sulla strada statale 27 tra i comuni di Etroubles e Saint-Oyen.

Il Consigliere Cognetta del Mouv' ha depositato tre interpellanze: modalità di spostamento dei lavoratori addetti all'assistenza socio-sanitaria ad attività d'ufficio; linee guida per lo svolgimento da parte di soggetti pubblici o privati di servizi di assistenza in favore di minori; interruzione dell'accordo con i pediatri specialisti di libera scelta operanti negli ambiti territoriali dell'Azienda USL.

Il Movimento 5 Stelle illustrerà tre interpellanze: utilizzo dei capannoni attualmente in disuso di proprietà di Vallée d'Aoste Structure; sospensione dell'attività degli ambulatori psichiatrici presenti sul territorio valdostano; interventi per garantire una migliore accessibilità al sito web della Regione.

Le restanti due interpellanze sono a firma dell'Union Valdôtaine: presentazione del bilancio di previsione della Regione per il 2019 all'esame della competente Commissione consiliare; contratto di servizio tra la Regione e la società di servizi Valle d'Aosta Spa per la fornitura del servizio di supporto tecnico nel settore della selvicoltura, della sentieristica e delle sistemazioni montane.

All'ordine del giorno sono state poi iscritte otto mozioni.

Una è stata depositata congiuntamente dai gruppi Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste relativamente alla presentazione alle Commissioni consiliari competenti di un programma di interventi finalizzati ad avviare l'iter per il riconoscimento della Regione territorio "carbon free" e a renderla "fossil fuel free" entro il 2040.

Un'altra mozione è a firma congiunta dei gruppi Impegno Civico e Movimento 5 Stelle sulla presentazione di un nuovo Piano triennale regionale di politica del lavoro 2019-2021.

Il gruppo Impegno Civico ha presentato una mozione per impegnare l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti ad effettuare una consultazione sulla bozza del Piano regionale dei trasporti con i principali portatori di interesse.

La mozione del gruppo Movimento 5 Stelle intende invece impegnare la Presidenza del Consiglio a sollecitare i Consiglieri regionali, condannati dalla Corte dei conti per danno erariale, a presentare le proprie dimissioni.

Quattro, infine, sono le mozioni presentate dall'Union Valdôtaine Progressiste: impegno del Presidente della Regione e dell'Assessore alle finanze a relazionare in Commissione in merito all'evoluzione della trattativa con lo Stato in merito al contenzioso finanziario; impegno del Presidente della Regione a relazionare in Commissione in merito alla riorganizzazione della pubblica amministrazione; impegno del Presidente della Regione a relazionare in Commissione sull'andamento della gestione della società Monterosa Ski; engagement pour relancer les actions de diffusion du patois.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 453 del 5 novembre 2018
Iscritte tre interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 novembre 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata presentata dall'Union Valdôtaine Progressiste per approfondire le azioni intraprese per evitare il trasferimento del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur in Alto Adige; la seconda è stata posta dal Movimento 5 Stelle per conoscere la tempistica per la sostituzione di personale vacante da parte degli enti del comparto unico; infine, la terza è stata depositata dal gruppo Impegno Civico a proposito della dismissione della cisterna di accumulo della stazione di pompaggio dell'oleodotto dell'ENI di Pollein.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 41 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 


MM

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Comunicato n° 457 del 7 novembre 2018
Dimissioni dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio e dell'Assessora Certan

Il Presidente del Consiglio Valle, Antonio Fosson, ha aperto i lavori dell'Assemblea, convocata oggi, mercoledì 7, e domani, giovedì 8 novembre 2018.

Subito dopo l'appello, il Capogruppo di UVP, Jean-Claude Daudry, ha chiesto, anche a nome di altri gruppi consiliari, una sospensione dei lavori per necessarie valutazioni.

Al rientro, il Presidente del Consiglio ha comunicato che l'intero Ufficio di Presidenza dell'Assemblea, composto dal Presidente Fosson, dai Vicepresidenti Emily Rini e Luca Bianchi, dai Consiglieri segretari Patrizia Morelli e Laurent Viérin, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha annunciato le dimissioni della sua collega Chantal Certan da Assessore alla sanità: «Per quanto ci riguarda, come ALPE sono state tante le proposte che abbiamo fatto in campagna elettorale: proposte che ritenevamo serie, sostenibili anche se difficili da mantenere. Abbiamo creduto, quando abbiamo firmato l'accordo di governo, di poter cambiare questa Valle, cha ha sì delle difficoltà ma anche tante potenzialità. Pensavamo di poter contribuire al cambiamento, ma una delle principali criticità che abbiamo rilevato sin da subito è stato il metodo: sono, infatti, mancati il confronto, la pari dignità e la volontà di trovare le soluzioni migliori per il modello Valle d'Aosta. Abbiamo fatto autocritica in seno alla maggioranza, in seno al Consiglio regionale, cercando di trovare delle mediazioni, risultate vane. Il nostro movimento ora invoca chiarezza: oggi, la collega Certan, rassegnando le proprie dimissioni, l'ha fatta, sia dal punto di vista politico che da quello amministrativo. Dal momento in cui mancano fiducia, condivisione e trasparenza, non vogliamo essere complici di decisioni che non ci appartengono. Innanzitutto, l'accordo Stato-Regione, un accordo al ribasso che non dà dignità alla Valle d'Aosta e che è tombale. Così come non possiamo essere complici delle decisioni in merito alla Casa da gioco: è stato disatteso quanto approvato da questo Consiglio, si poteva evitare di arrivare alla situazione attuale, ma non si è voluto pensare al bene del Casinò e della Valle d'Aosta. Quando non c'è più una maggioranza che condivide le scelte, qualcuno ci sguazza: spuntano allora nomine che premiamo non la competenza ma solo l'appartenenza partitica, anche di fuori Valle. La chiarezza oggi deve farla da padrona: la collettività si aspetta delle risposte serie, coraggiose, sostenibili, da valutare con le dovute cautele. La bocciatura all'unanimità di ieri pomeriggio del CPEL sulla variazione di bilancio è epocale e rappresentativa del fatto che non c'è stato confronto con il Consiglio degli enti locali, che è la Camera che fa da contrappeso al Consiglio regionale. Ringrazio la collega Certan per il lavoro svolto in Giunta, pur nelle difficoltà che ha dovuto affrontare. È arrivata l'ora di fermare le lancette dell'orologio per fare chiarezza e noi usciamo definitivamente da questa maggioranza.»

Il Consigliere Luca Bianchi (UV) ha evidenziato: «Oggi si apre ufficialmente la crisi politica, si sancisce che non c'è più una maggioranza. Tutti e cinque i componenti dell'Ufficio di Presidenza hanno rassegnato le dimissioni: lo abbiamo fatto proprio per denotare che la maggioranza non c'è più. Per la formazione della nuova maggioranza non esistono accordi di Palazzo: la palla torna ora ai movimenti, per valutare la possibilità di creare una nuova maggioranza, con un programma condiviso, aperto a chi ha a cuore la Valle d'Aosta

 

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha specificato: «Ben vengano queste dimissioni: sono un atto tanto coraggioso quanto dovuto, alla luce di scelte concordate in Giunta e poi sistematicamente smentite attraverso comunicati stampa. Siamo stati noi a non voler essere complici, ribadendo con forza le scelte compiute, che sono in linea con ciò che ci eravamo posti. Penso al Casinò: nella risoluzione approvata da quest'Aula si è stabilito di effettuare verifiche; queste verifiche sono state fatte, non si è riscontrata l'opportunità di proseguire sullo stesso cammino, e si è optato per una strada diversa. Abbiamo voluto seguire le regole e il volere dei valdostani, che peraltro ce lo hanno manifestato a più riprese. Si contestano nomine partitiche: stupisce che questa critica arrivi da chi ha proposto per una Commissione molto delicata per la Valle d'Aosta membri di una segreteria politica. Si accusa la maggioranza di essere rimasta ferma: non è vero, ed è con orgoglio che cito il dossier del Casinò, la scuola polmone, la chiusura di un accordo vantaggioso con lo Stato per il contenzioso fiscale. Dubito che in quattro mesi di governo altre maggioranze siano riuscite a produrre risultati tanto significativi. Ci volete far credere che le varie riunioni tenute nelle sospensioni di Consiglio non siano state manovre di Palazzo? Sono certo che i valdostani capiranno il disegno che ha supportato le dimissioni di oggi. Ringrazio chi si è impegnato in questi mesi, e mi auguro che si possa trovare una soluzione per lavorare esclusivamente per bene della Valle d'Aosta

Nella mattinata, sono poi giunte alla Presidenza del Consiglio le dimissioni del Consigliere Albert Chatrian dalla carica di Presidente della quinta Commissione consiliare "Servizi sociali".

SC-MM

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Comunicato n° 458 del 7 novembre 2018
Dibattito sulla situazione politica

Il Presidente del Consiglio, Antonio Fosson, dopo una sospensione per una Conferenza Capigruppo, ha comunicato all'Aula che i lavori proseguono con una discussione politica sulla situazione verificatasi a seguito delle dimissioni dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea e dell'Assessora alla sanità. Ha poi annunciato che sono state formalizzate le dimissioni dei Consiglieri Roberto Cognetta (Mouv') e Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) rispettivamente dalle cariche di Presidenti della seconda e della quarta Commissione consiliare.

Il Capogruppo dell'UV, Renzo Testolin ha affermato: «Dobbiamo capire, in questo panorama frastagliato, se ci sia la capacità di portare avanti un percorso serio. Ognuno di noi in quest'Aula vorrebbe dimostrare la propria serietà, con una programmazione e un'affidabilità che vanno al di là dei numeri, che evidentemente non ci consentono di raggiungere gli obiettivi voluti. Oggi possiamo affermare che la serietà fa di nuovo parte della dialettica politica: il dibattito vuole essere improntato al dialogo, piuttosto che alla litigiosità. Non abbiamo certezze, il progetto è nato zoppo e le debolezze sono subito emerse. Dispiace che si siano perse opportunità, si siano fatti passi non condivisi. La rotta deve cambiare, e deve essere sostenuta dalle forze politiche che qui rappresentiamo. Dobbiamo dare stabilità ad un nuovo Governo, e per questo occorre condivisione. Anche da qualcosa di negativo può scaturire un'occasione di miglioramento, e penso in particolare all'intenzione di formare una coalizione che si ponga obiettivi precisi e condivisi, prima ancora della scelta delle persone cui affidare ruoli strategici. E questo, per garantire un futuro alla nostra Regione.»

Per il Capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin «a parte la poca chiarezza di votare delle delibere in Giunta per poi sottrarsi alle proprie responsabilità, oggi non si aggiunge nulla di nuovo se non la formalizzazione di una situazione di fatto. È l'eterno problema di stabilità della nostra Regione, anche se non possiamo più permetterci queste crisi senza soluzione di continuità. Bisogna intervenire, perché la situazione non è più sostenibile. Si apre una crisi extra-assembleare e lo dimostra che non è stata presentata una mozione di sfiducia. Resta un fatto di fondo, che è quello di dare stabilità alla nostra regione dandoci regole che lo favoriscano.».

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') ha motivato le proprie dimissioni da Presidente della seconda Commissione "Affari generali": «È in atto un golpe bianco, senza spargimento di sangue ma che ha fatto emergere una crisi latente da almeno tre mesi. Questa accelerazione può chiarire in tempi brevi e permetterci di compire correttamente il nostro lavoro, finalmente in maniera costruttiva. Questo Governo ha fatto ciò che poteva, nelle condizioni in cui si è trovato ad operare, con una parte di maggioranza che remava contro. In quest'Aula ci sono persone che sanno fare politica e altre che non lo sanno fare; il discrimine è la voglia di salire sugli scranni della Giunta solo per il potere e lo stipendio, oppure la voglia di lavorare per i valdostani. Per precisione, sottolineo che il disegno di legge di assestamento di bilancio è stato trasmesso il 23 ottobre al CPEL, che si è riunito il 29 ottobre, senza inserirlo all'ordine del giorno. Come Mouv', abbiamo una certa visione della Valle d'Aosta, valuteremo le varie situazioni, restando aperti al dialogo. Nel caso, faremo opposizione coerente alle nostre idee, altrimenti, saremo in maggioranza per lavorare ai progetti cui teniamo e che vanno incontro ai valdostani.»

La Consigliera Daria Pulz (IC) ha puntualizzato: «Abbiamo assistito alla creazione di questa squadra di lavoro di maggioranza che non ci ha mai convinti, nemmeno per un secondo, di fronte della sicurezza e dell'arroganza dimostrate nel voler governare senza aver condiviso valori di fondo e strategie poltiiche su tematiche davvero importanti, con un supposto e retorico senso di responsabilità nei confronti dei valdostani sin troppo sbandierato. Da anni la nostra regione non ha un governo con prospettive chiare, e oggi raccoglie i frutti del vuoto che circola nei cieli della Valle d'Aosta. Un vuoto palpabile anche in quest'Aula, con discorsi strumentali ad invitarci ad abbandonare questa nave che sta affondando. Ma è questa la nave che ci è stata affidata dagli elettori, che ora fanno a fatica a capire perché presto saranno chiamati a nuove elezioni: elezioni che non temiamo, se non per l'astensionismo e l'ulteriore allontanamento da questa politica asfittica e inconcludente. Quanto costano questi mesi buttati al vento? Se i cittadini verranno a protestare non potremo stupirci. Ma non saremo noi a vergognarci: noi, anche oggi, siamo pronti a lavorare seriamente.»

Il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, ha espresso perplessità sulla situazione: «Le dimissioni di un Assessore non comportano la decadenza della Giunta, mentre per l'Ufficio di Presidenza è diverso, visto che si sono dimessi tutti. Fin dall'insediamento della Legislatura, avevamo detto che il cambiamento era zoppo, visto che all'interno dell'Ufficio di Presidenza erano stati eletti Consiglieri della vecchia guardia e tutti di provenienza Union Valdôtaine. Oggi, il primo passo per la grande réunion dell'UV arriva, non con la presentazione della mozione di sfiducia, ma con delle dimissioni. Siamo preoccupati perché non crediamo che sarà questo che risolverà i problemi della Valle d'Aosta.»

Per il Consigliere Laurent Viérin (UVP), «oggi appare evidente che il progetto nato a giugno non era politico, ma era solo la sommatoria di sensibilità di singoli e movimenti per comporre il numero 18, ponendo la bandierina sulla nostra regione. È stata una mossa supponente, azzardata e anche un po' arrogante. Vedere frantumata immediatamente, alla prima difficoltà, questa maggioranza è stato un segnale molto negativo. Oggi si esce anche dall'ambiguità: conclamata l'implosione della maggioranza, l'Ufficio di Presidenza si è subito dimesso, per rispetto nei confronti di quest'Aula in cui sono cambiati gli equilibri. Ci aspettiamo un'assunzione di responsabilità anche da parte della Giunta. Quando non si hanno più i numeri si va a casa, facendo aprire una nuova fase politica. Noi pensiamo che ora si possa aprire un momento propositivo, tra Consiglieri, movimenti e partiti, per verificare se ci siano gli estremi per trovare in tempi rapidi una sintesi definitiva, solida e duratura. Altrimenti, si tornerà a dare la parola agli elettori.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha chiarito che «la necessità di portare a compimento un progetto di cambiamento è stata decretata dal voto dei valdostani, che hanno dato un segnale molto forte alle elezioni regionali. Il progetto che noi abbiamo presentato era molto chiaro e preciso e non era teso a dare delle poltrone, ma a dare delle risposte, attraverso la mediazione tra diverse forze politiche. La situazione attuale è il frutto del tradimento dei punti contenuti nel programma, con alcune forze che hanno deciso di non onorare l'accordo di governo. Se avessimo voluto una maggioranza solo per sederci sulle poltrone, non avremmo eliminato un Assessorato, così come ci saremmo piegati a tutte le pressioni che ci sono state fatte in questo periodo: non lo abbiamo fatto, perché noi volevamo davvero portare a compimento il cambiamento. Un cambiamento che deve essere aperto a tutte quelle forze che lo vogliono davvero per riportare la nostra Valle a quella situazione di benessere che oggi non abbiamo più.»

Il Capogruppo di AC-SA-PNV, Pierluigi Marquis, ha dichiarato: «Dopo le elezioni abbiamo creduto in un cambiamento, che però non si è concretizzato, in primis per una scarsa attitudine al confronto su tutti i temi affrontati, anche sulle decisioni più delicate. Gli impegni vanno onorati, e mi riferisco in particolare alla mozione approvata sulla casa da gioco: è la mortificazione del lavoro dell'Aula, del ruolo del Consigliere. Abbiamo peccato a livello organizzativo, che rappresenta la base per ottenere risultati: la macchina amministrativa ne ha risentito, ad esempio per il fatto che la Giunta si è riunita sempre in tutti i giorni della settimana. Ma noi non rinunciamo al cambiamento, ad una visione di lungo periodo, basata sulle esigenze della collettività e volta a salvaguardare le nostre prerogative. In Giunta va ricercata il più possibile l'unità di vedute: dati i problemi emersi, si sarebbe dovuto subito avviare riflessioni. La necessità oggi, più che mai, è trovare una soluzione non pasticciata, ma in grado di affrontare e risolvere i problemi dei valdostani. Se questo non sarà possibile, la parola torna agli elettori.»

Il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, si è rammaricato del fatto che «tutti i punti all'ordine del giorno sono stati rimandati alla prossima adunanza. Oggi, avremmo dovuto parlare di turismo, di trasporti, di artigianato, di scuola, di pubblica amministrazione, di regione "carbon free". E invece di cosa stiamo discutendo? Ma vi chiedo: ai cittadini importa veramente chi è l'Assessore alla sanità o il Presidente del Consiglio? Ai cittadini interessa che siano risolti i loro problemi. Con questo atto, non fate altro che allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica. Se questo era il vostro obiettivo siete sulla strada giusta, se invece l'obiettivo è il bene della popolazione vi consiglio di cambiare strada

L'Assessore al turismo, Claudio Restano (AC-SA-PNV), ha ricordato che «il ruolo dei Consiglieri non è solo di controllo dell'operato della Giunta, ma anche di proposta attraverso le iniziative legislative. Se questo Governo ha presentato delle lacune, c'è da dire che molti Consiglieri non sono stati propositivi. Non è rinunciando ad una spilla che si esercita il proprio dovere. Qui, sono mancati i contenuti, forse dal Governo, ma anche dall'opposizione. Quando si presentano interpellanze già proposte che sono dei copia-incolla di altre, è pura e semplice strumentalizzazione politica degli argomenti.»

Per la Consigliera Emily Rini (GM), «se questa Regione ci sta a cuore, dobbiamo, in tempi brevi, trovare delle convergenze sui temi, aprire un dialogare diverso, senza tutte queste caciare e scambi di accuse reciproci, perché questo modo di fare non rende onore né alla nostra Regione, né ai cittadini che qui rappresentiamo. Spero che queste dimissioni siano un segnale positivo volto ad avviare un confronto tra persone e forze politiche e che possano portare alla governabilità della Valle d'Aosta.»

L'Assessore Chantal Certan (ALPE) ha sostenuto: «Oggi abbiamo preso coscienza della sottile, ma sostanziale, differenza tra il cambiamento e la cultura del cambiamento. ALPE ha cercato di cogliere il segnale degli elettori, che auspicavano forze politiche diverse al Governo, ma per cambiare non è sufficiente mettere persone diverse con le stesse modalità: ci vuole una cultura del cambiamento che si costruisce sulla volontà comune di lavorare insieme. Bisogna essere coerenti e leali coi cittadini: queste condizioni di lavorare in modo le, con trasparenza e trasparenza, oggi non ci sono e per questo ho rassegnato le mie dimissioni. L'attuale sistema elettorale ci porta ad avere numeri troppo risicati, in effetti questa non è una crisi al buio, arriva da lontano e non troverà soluzioni senza una modifica normativa. Non è vero che non si è fatto nulla, sicuramente in un clima diverso si sarebbe potuto fare di più e meglio. L'attività della Giunta a mio avviso può divedersi in due fasi: fino a luglio, sono state prese le misure ed è stata fatta una ricognizione delle problematiche principali; un'altra fase si è aperta da agosto in poi. L'inadeguatezza amministrativa è emersa ben presto: ci siamo impantanati sul riordino delle strutture, procedendo con un ritardo inammissibile. Io credo di aver lavorato in modo leale, ho riportato in maggioranza le prese di posizione concordate col gruppo consiliare e col movimento. Non avrei pensato di trovarmi di fronte ad un gruppo che non condivideva alcune scelta diversa dalla sua, che segue solo ordini di scuderia, che non ha mai aperto dibattiti con gli altri gruppi politici. Oggi bisognava lanciare un segnale di chiarezza ai cittadini. Il gruppo ALPE non si è sottratto alle proprie responsabilità, ma purtroppo la nave è stata affidata a un timoniere che evidentemente non era mai nemmeno salito su una nave e non conosceva la funzione di nessun comando

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha osservato: «Il compito di un Consigliere non si esaurisce nella presentazione di iniziative ispettive e vari provvedimenti. Ci sono state differenziazioni tra i gruppi di minoranza: noi abbiamo presentato tre proposte di legge, atti amministrativi e mozioni, anche congiunte, e in alcuni casi approvate all'unanimità. Non abbiamo sollecitato la convocazione delle Commissioni, lo riconosco, ma abbiamo assunto comportamenti di tipo costruttivo, come devono essere le azioni dei Consiglieri di opposizione

I lavori sono conclusi. I punti all'ordine del giorno di questo Consiglio sono stati rinviati alla prossima adunanza, prevista per mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2018.

SC-MM

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