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Riunione del Consiglio regionale del 26 e 27 giugno 2018

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Comunicato n° 264 del 26 giugno 2018
Avvio della quindicesima Legislatura del Consiglio Valle

La quindicesima Legislatura del Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha preso il via oggi, martedì 26 giugno 2018, a seguito delle elezioni del 20 maggio scorso. I lavori della prima adunanza sono stati aperti dal Consigliere più anziano di età Augusto Rollandin, coadiuvato dal Consigliere più giovane di età Manuela Nasso.

Il Consiglio ha proceduto alla convalida degli eletti, quindi i 35 Consiglieri hanno prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale per la Valle d’Aosta.

Sono 15 gli eletti alla loro prima Legislatura in Consiglio Valle (ossia il 43%): i sette eletti nella lista Lega Salvini Vallée d'Aoste - Stefano Aggravi, Luca Distort, Roberto Luboz, Diego Lucianaz, Andrea Manfrin, Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti -; un eletto nella lista Union Valdôtaine Progressiste - Jean-Claude Daudry -; due eletti nella lista Impegno Civico - Chiara Minelli e Daria Pulz - i quattro eletti nella lista Movimento 5 Stelle - Luciano Mossa, Manuela Nasso, Maria Luisa Russo e Luigi Vesan -; un eletto nella lista Union Valdôtaine - Marco Sorbara. Sono 20 (il 57%) i Consiglieri confermati della XIV Legislatura: sei eletti nella lista Union Valdôtaine - Mauro Baccega, Luca Bianchi, Joël Farcoz, Emily Rini, Augusto Rollandin e Renzo Testolin -; un eletto nella lista Impegno Civico - Alberto Bertin -; tre eletti nella lista Union Valdôtaine Progressiste - Luigi Bertschy, Alessandro Nogara e Laurent Viérin -; i quattro eletti nella lista Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée - Stefano Borrello, Antonio Fosson, Pierluigi Marquis e Claudio Restano -; i tre eletti nella lista ALPE - Chantal Certan, Albert Chatrian e Patrizia Morelli -; i tre eletti nella lista MOUV' - Roberto Cognetta, Stefano Ferrero e Elso Gerandin. Rispetto alla Legislatura passata, si è invertita la percentuale dei neo eletti: il 54% era alla sua prima Legislatura, il 40% erano quelli confermati della XIII Legislatura, mentre il 6% erano i Consiglieri già eletti in Legislature precedenti.

Il neo Consiglio vede la presenza di 8 donne, ossia il 23% dell’Assemblea (nel 2013, all'inizio della XIV Legislatura, le donne erano 5, ossia il 14%). In base alla professione, le categorie maggiormente rappresentate sono i dipendenti del settore pubblico (13 Consiglieri) e di quello privato (7) oltre che gli autonomi (7). L’età media è di 49 anni, come all’inizio della scorsa Legislatura.

SC

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Comunicato n° 265 del 26 giugno 2018
Antonio Fosson è il nuovo Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Il Consigliere Antonio Fosson è il nuovo Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta. La sua elezione è avvenuta oggi, martedì 26 giugno 2018, alla prima votazione, con 18 schede a favore, mentre 16 voti sono andati al Consigliere Alberto Bertin; una scheda bianca.

Nato a Ivrea l'11 ottobre 1951, è residente ad Aosta. Laureato in medicina e chirurgia, dal 2011 è in pensione dopo aver esercitato la professione di chirurgo all'Ospedale Umberto Parini di Aosta dal 1977 al 2003. Nel 2003 è stato eletto per la prima volta in Consiglio Valle nella lista dell'Union Valdôtaine e diventa Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, carica che occupa sino al 2008, quando viene eletto Senatore della Repubblica. Alle elezioni del 26 maggio 2013 è stato rieletto in Consiglio regionale, con 4635 voti, nella lista Union Valdôtaine. Il 27 ottobre 2016, lasciata l'UV, ha costituito il gruppo Pour Notre Vallée, insieme al collega Claudio Restano, poi confluito nel 2017 nel gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée. Alle elezioni regionali del 20 maggio 2018 è stato eletto nella lista Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée con 1437 voti.

Il neo Presidente, nel suo intervento di insediamento, ha dichiarato: «Cette Assemblée est le cœur du débat politique, de l'échange dialectique et des décisions, mais c'est le lieu aussi où bat le cœur de notre communauté. Car, en tant qu'élus, nous avons toutes et tous l'honneur de la représenter. Nous représentons des idées, des visions, des projets différents, des hommes et des femmes, mais moi j'espère que nous saurons trouver des synthèses pour le bien de la Vallée d'Aoste.» Ha quindi aggiunto: «Nel mio ruolo di Presidente del Consiglio cercherò di svolgere il mio ruolo garantendo, nella massima imparzialità, le prerogative di maggioranza e opposizione. Cercherò di essere primus inter pares, un arbitro, di esercitare quel ruolo di coordinamento da tutti auspicato. Il mio auspicio è che il Consiglio Valle ritorni ad essere la Casa di tutti i Valdostani, dove tutti si sentono rappresentati. Come in ogni casa, in ogni famiglia, si riflette e si discute prima di prendere una decisione. Ma spero che le discussioni e il dibattito politico siano sempre improntati al rispetto e all'ascolto dell'altro, con profondo senso di responsabilità e di rispetto verso la nostra Istituzione. Io credo che lo dobbiamo alla nostra comunità, alla nostra gente. Per essere i loro degni rappresentanti, per ridare loro fiducia nelle Istituzioni e nella politica, per dare loro la speranza e una certezza nel futuro.»

L'elezione del Presidente del Consiglio ha dato luogo ad un ampio dibattito.

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli nel proporre la candidatura del Consigliere Antonio Fosson alla Presidenza dell'Assemblea a nome dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, ALPE, MOUV' e Gruppo misto, ha auspicato che «ce Conseil puisse être à la hauteur de ce que les électeurs valdôtains nous demandent: tous, nous devons être dignes de cet important rôle qui nous est attribué. En raison de son parcours institutionnel et de sa capacité de médiation, le Conseiller Fosson sera la personne idéale pour représenter cette Assemblée.»

Le Conseiller de l'UVP Laurent Viérin, en souhaitant un bon travail aux Conseillers, a demandé une suspension pour une réunion des groupes de minorités, «car la charge du Président du Conseil est une charge qui représente tous les Conseillers, il s'agit d'un rôle d'arbitre en cette Salle. Per questo, reputiamo che una maggiore considerazione per tutte le forze politiche sia dovuta. Speravamo un avvio diverso rispetto alla Legislatura appena trascorsa e auspicavamo una maturazione diversa di concertazione: per questo chiediamo una sospensione dei lavori per una riunione dei gruppi di minoranza. La figura istituzionale del Presidente dell'Assemblea deve essere garante di tutto il Consiglio e non deve essere nominato in una logica spartitoria. Sentiamo per la prima volta questa proposta, al di là degli articoli di giornale, e vogliamo capire se ci possono essere presupposti per un inizio Legislatura che non sia la replica di quella passata ma vada nell'ottica del confronto

Le Conseiller Renzo Testolin a demandé la parole pour demander une réunion de la Conférence des Chefs de groupe pour partager le nom du prochain Président du Conseil.

Al rientro in Aula, la Consigliera Daria Pulz ha ravvisato «la mancanza di confronto sul primus inter pares qual è il Presidente del Consiglio. Sarebbe buona prassi, a nostro avviso, che tale carica appartenesse alla minoranza, invece la maggioranza ha evitato questo garbo, non ci ha nemmeno interpellati. Tutte le forze di opposizione sono concordi nel proporre a Presidente del Consiglio Alberto Bertin, alla luce della sua lunga esperienza, della sua autonomia di giudizio, della sua onestà intellettuale, per le battaglie per la legalità, in primis la proposta osservatorio antimafia, per il suo alto senso delle Istituzioni. Chiediamo anche il voto in cabina

Le Conseiller Renzo Testolin a souligné: «Notre intention était d'identifier une personne super partes. Suite aussi à la réunion de ce matin des Chefs de groupe, on prend acte de ce passage un peu forcé. Purtroppo riscontriamo ancora il comportamento di certi partiti che chiedono segnali, chiedono cambiamenti, ma solo agli altri. La base della democrazia è la condivisione, invece ci troviamo di nuovo di fronte a persone che invocano discontinuità senza incarnarla. Avremmo voluto vedere un passo indietro, un segnale di apertura per avvicinare le Istituzioni alla comunità, per costruire e non per contrastarsi in modo squisitamente numerico. Il nostro movimento è stato toccato da situazioni che i suoi elettori non meritavano; avrei auspicato un momento di riflessione ulteriore per giungere a valutazioni diverse. Se questo è il nuovo che avanza, c'è da pensare che si sa sempre la strada che si lascia ma non si conosce quella che si va a trovare

Le Conseiller Stefano Aggravi a affirmé: «Dans un système proportionnel il faut toujours œuvrer afin de trouver une solution, une synthèse. On a eu tout le temps de la trouver, à partir de la proposition du Président du Conseil. La Lega Vallée d'Aoste a toujours affirmé de ne vouloir pas rencontrer l'UV: il s'agit d'un choix pour concrétiser un changement de méthode; rien de personnel. Difficile trovare una soluzione diversa, dato che tutti i gruppi hanno già avuto il tempo necessario. Il segnale più grande ora è dare un nome per iniziare una Legislatura che sarà difficile, di transizione, in cui chi avrà il coraggio di fare scelte coraggiose sarà premiato, o gli sarà almeno riconosciuta la volontà di cambiare. Intanto, chi ha cambiato squadra in questo ultimo periodo ha compiuto una scelta coraggiosa, in linea con ciò che i valdostani il 20 maggio hanno chiesto: un governo per dare avvio a un cambiamento amministrativo e di metodo. Intanto la Lega, insieme con tutta questa parte del tavolo, ha compiuto un miracolo, portando l'UV e l'UVP a votare un candidato alla Presidenza del Consiglio come Alberto Bertin: questo è senza dubbio un segnale di discontinuità

Il Consigliere dell'UVP Luigi Bertschy ha evidenziato che «non abbiamo bisogno di miracoli: è il momento di fare delle scelte di compromesso e di sostenerle. Il Presidente del Consiglio ha un ruolo istituzionale, non di rappresentanza di governo: nel cambiamento sbandierato in questi ultimi mesi, volevamo vedere un nuovo tipo di approccio, di sintesi appunto, soprattutto nella scelta del Presidente dell'Assemblea. Cosa che non è avvenuta e l'atteggiamento della nuova maggioranza non rappresenta il metodo ideale per iniziare una nuova Legislatura. Chiediamo di rivedere la candidatura di Fosson, non per una questione personale, ma di metodo e di garbo istituzionale: abbiamo sempre chiesto che la figura del Presidente del Consiglio fosse non l'espressione di una maggioranza ma di tutto il Consiglio

Per il Consigliere del M5S Luigi Vesan, «la formazione della nuova maggioranza è stata una sorta di calcio-mercato particolarmente intenso, e purtroppo la figura del Presidente del Consiglio, che dovrebbe essere avulsa dal governo, è entrata nel pieno della trattativa. Noi riteniamo che se il Consiglio riducesse le retribuzioni dei Consiglieri e, in particolare, quella del Presidente del Consiglio, avremmo la possibilità di sganciare questa figura dalle logiche spartitorie di governo avvicinandola ai cittadini valdostani. Noi crediamo che il Presidente debba rappresentare il potere legislativo - non quello esecutivo -, che è anche l'espressione della nostra Autonomia. Sosteniamo la candidatura del collega Bertin perché è l'unica figura con cui riteniamo possibile portare avanti la nostra proposta di ridurre le indennità dei Consiglieri, mentre non abbiamo avuto la stessa adesione da parte del Consigliere Fosson

Il Consigliere Luca Bianchi (UV) ha evidenziato: «Ci troviamo immediatamente di fronte ad un paradosso: chi si propone di governare ha meno voti delle forze dell'opposizione: la maggioranza ha circa 27.000, mentre 30.000 sono andati alla minoranza. Questa non è la maggioranza che i valdostani volevano. Non è vero che basti cambiare partito per potersi dichiarare diversi. L'UV è consapevole di aver perso tanti consensi, ma è la forza con più voti in questo Consiglio. Invece la nuova maggioranza si è unita con un collante, con la spartizione di potere per trovare un equilibrio. I valdostani ci hanno detto che il Presidente del Consiglio non può far parte di questa maggioranza. La candidata proposta alla Presidenza della Regione sarà commissariata, la Valle d'Aosta intera sarà commissariata. Chiedo alla Consigliera Rini di riflettere ancora, perché una sua scelta personale consegna una maggioranza non voluta. È tutto sulle sue spalle, davvero vuole fare la stampella? Chiedo al Consigliere Fosson di non accettare questa carica che rispecchia quella logica spartitoria che ha sempre contrastato. Non siamo usciti dall'Aula, siamo consci che la Presidenza del Consiglio vada all'opposizione: è una regola da manuale Cencelli che non è stata rispettata nella scorsa Legislatura. Se questa nuova Legislatura deve essere quella del cambiamento, partiamo da qui.»

SC-MM

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Comunicato n° 266 del 26 giugno 2018
Eletto l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle

L’Assemblea regionale ha eletto oggi, martedì 26 giugno 2018, i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle. La nomina è avvenuta nella prima riunione della XV Legislatura, subito dopo aver eletto il Presidente del Consiglio.

Sono risultati eletti Vicepresidenti i Consiglieri Emily Rini (GM), che ha ottenuto 18 voti, e Luca Bianchi (UV), con 10 voti.

In qualità di Consiglieri Segretari sono stati designati i Consiglieri Patrizia Morelli (ALPE) con 18 schede a favore e Laurent Viérin (UVP) con 10 voti.

L’Ufficio di Presidenza è l’organo di governo dell’Assemblea, con competenze in vari settori, soprattutto in considerazione dell’autonomia funzionale e contabile del Consiglio. L’Ufficio è formato dal Presidente del Consiglio, dai Vicepresidenti e dai Consiglieri Segretari.

SC-MM

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Comunicato n° 267 del 26 giugno 2018
Nicoletta Spelgatti, candidata alla Presidenza della Regione, ha illustrato il programma di Governo

Martedì 26 giugno 2018, nella riunione di insediamento della XV Legislatura, l'Assemblea, dopo aver eletto il suo Presidente e l'Ufficio di Presidenza, ha affrontato il punto relativo all'elezione del Presidente della Regione e degli Assessori regionali.

Il Consigliere del MOUV' Roberto Cognetta, a nome dei gruppi Lega Vallée d’Aoste, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, ALPE, MOUV' e Gruppo misto, ha proposto alla carica di Presidente della Regione la Consigliera della Lega-Vallée d'Aoste Nicoletta Spelgatti.

La Consigliera Spelgatti, presentando il programma di governo, ha detto: «Chiedendovi oggi la fiducia sul programma della nostra coalizione, vi chiedo anche non già di perdonarmi per non essere quello che altri sono stati, ma di accettare che il cambiamento passi anche da questo. Prima di tutto, dell’essere donna. Titani della storia valdostana sono stati donne, constatando che le donne che l’hanno fatta hanno pensato più a quello che facevano che a concentrarsi sul loro genere. Cercherò di trarre dal loro coraggio prezioso esempio. È mia precisa intenzione far sì che tutta la cultura, tutte le culture, di questa mia patria - perché sono nata qui, e anche la Valle d’Aosta è la mia patria - possano finalmente esprimersi liberamente, crescere e fiorire senza essere meccanicamente ricondotte ad appartenenze asfissianti, sfibranti e impoverenti. La Lega Vallée d’Aoste, è una parte della Lega di Matteo Salvini: gode di completa autonomia, contrattandola come tutte le autonomie con il centro, ha tra gli eletti e gli attivisti noti autonomisti -veri, non opportunisti dell’ultimo minuto - ha antifascisti, non è insomma antivaldostana. Tutt’altro, siamo anzi i primi ad essere - e lo stiamo dimostrando - davvero autonomisti. Ma non è nemmeno antitaliana. Precisazione forse superflua, ma comunque necessaria.»

«Ereditiamo una situazione gravemente compromessa - ha aggiunto la Consigliera Spelgatti - e siamo determinati a cambiarla, radicalmente. Gravissimi ritardi si sono accumulati: non siamo il crocevia d’Europa, affatto, come provammo a esserlo. Rischiamo invece di perdere il treno del nostro armonico inserimento in un’economia interdipendente e transnazionale di cui non sembriamo neanche aver preso le misure. Tutto questo cambierà. La Valle d’Aosta può e deve tornare a essere l’isola felice. Collegata, non solo da ormai stanchi riti, ai suoi vicini. Polo di sviluppo, motore di azione, collegamento tra altre realtà, epperò fortemente cosciente della sua originale, dura, spesso dolorosa, ma bellissima storia. Non siamo qui per punire, vendicarci, perdere tempo. Siamo qui per costruire, guarire e, oso dirlo, cercare il bello. Chiedo a tutti di aiutarci.»

«Il programma della nostra coalizione ha richiesto tempo e molto lavoro per essere finalizzato - ha sottolineato -. Non è il programma di nessuna delle formazioni che la compongono, perché tutti abbiamo su alcune cose dovuto fare un passo indietro. È però un programma coraggioso - e ringrazio tutte le forze che hanno, anche con sacrificio dei propri interessi immediati, hanno accettato la sfida - un programma che su molti punti fondamentali riflette ed esprime la nostra comune volontà di imprimere una svolta decisiva alla storia della nostra Regione.»

La candidata alla Presidenza della Regione ha quindi illustrato il programma nel dettaglio, specificando gli undici temi rilevanti, a partire dalla discontinuità con la passata politica, tramite idonei strumenti legislativi, che assicurino terzietà, imparzialità ed efficienza all’amministrazione, rendendola trasparente e semplificandone il funzionamento (revisione del modello delle partecipate, gestione collegiale della Giunta regionale, valorizzazione del ruolo del Consiglio Valle).

Intenzione poi di provvedere alla ricostruzione con lo Stato italiano e con l’Unione Europea dei rapporti necessari a favorire, non solo in campo finanziario, la devoluzione di nuovi poteri e competenze, a raggiungere completa capacità di autogoverno, segnatamente attraverso lo strumento delle norme di attuazione (ottenimento di maggiori margini di manovra fiscale, ricerca del principio dell'intesa sulle riforme statutarie per una riforma dello Statuto speciale scevra di rischi, riforma della legge elettorale per far sì che la Valle d'Aosta possa eleggere un eurodeputato, riscossione diretta e trattenimento del gettito fiscale, rinegoziazione dell'apporto valdostano al risanamento della finanza pubblica, risoluzione del contenzioso in atto con lo Stato, maggiore efficacia degli organi proposti all'ottenimento dei fondi europei, conferma immediata dello spoglio centralizzato).

Un altro punto riguarda la messa in atto, in ogni ambito delle politiche sociali, di programmi di assistenza, di sostegno e di esenzione alle fasce più deboli e alle disabilità (conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, elaborazione di un nuovo welfare, elaborazione ove possibile di un ISEE regionale, riduzione delle liste d'attesa, potenziamento della medicina territoriale, revisione del progetto già approvato dell'ospedale Parini rendendolo confacente alle esigenze dei valdostani).

La candidata Spelgatti ha quindi specificato la tematica della ridefinizione di un piano strategico di lavoro e sviluppo, che sostenga le micro, piccole, medie imprese e l’artigianato (tutela e valorizzazione delle imprese e delle professionalità valdostane, misure a favorire la riattivazione del comparto dell'edilizia privata, defiscalizzazioni per cittadini e imprese, riorganizzazione e riqualificazione dell'agricoltura e dell'allevamento, esame di riduzioni di IMU e TASI, sviluppo del marchio unico per promuovere sinergicamente tutte le peculiarità valdostane, creazione di un ente unico per la gestione della promozione regionale, valorizzazione del patrimonio pubblico valdostano e conferma del carattere pubblico e inalienabile delle acque, abrogazione della legge concernente la quotazione della CVA, ottenimento del rinnovo delle concessioni delle acque; in merito al Casinò di Saint-Vincent: mantenimento della titolarità pubblica della concessione, senza che lo sia necessariamente la gestione, sempre comunque nel pieno rispetto degli obiettivi previsti dal piano finanziario, prosecuzione dell’attuazione di politiche di ristrutturazione organizzativa e finanziaria tese a valorizzarne le risorse interne, nonché a potenziarne il carattere internazionale e le possibili sinergie con gli altri operatori turistici locali).

In programma poi l'ottimizzazione del sistema dei trasporti interni e miglioramento dei collegamenti extraregionali (riqualificazione dell’intera tratta ferroviaria valdostana e riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma, ottimizzandone le tempistiche anche per le vallate laterali, impegno a una netta riduzione delle tariffe autostradali).

Per la questione dei rifiuti si lavora al passaggio alla tariffazione puntuale dei rifiuti - calcolata sulla frazione secca non riciclabile, tramite riconoscimento dell’utenza -, al potenziamento della raccolta dell’organico, alla ricognizione delle modalità utili a giungere ad un unico ATO, alla separazione della gestione della frazione indifferenziata da quella differenziata.

In merito all'istruzione, le tematiche sono l'armonizzazione della riforma scolastica e della legge regionale (riarmonizzazione della Buona Scuola) con il mantenimento del tavolo di confronto e di collaborazione con i rappresentanti del mondo della scuola per la realizzazione di un sistema di diritto allo studio che consenta a tutti gli studenti meritevoli parità di condizioni nell'accesso al sistema d’istruzione e formazione, il rapido inserimento nel mondo del lavoro, la valorizzazione sia del sistema bilingue valdostano, sia del plurilinguismo in genere, la valorizzazione della Civilisation valdôtaine, la tutela e salvaguardia delle scuole di montagna e/o delle pluriclassi. Attenzione anche all'Università della Valle d'Aosta, con una sua riforma e promuovendo la ricerca.

La Consigliera Nicoletta Spelgatti ha anche parlato di ricostruzione, nel rispetto delle diversità, di un senso di comunità, valorizzando l'identità della Valle d’Aosta e le sue peculiarità linguistiche e culturali, con le necessarie alleanze nel mondo alpino e con le minoranze linguistiche di tutta Europa.

Sostegno anche ai Comuni, definiti «presidio fondamentale del territorio», rispettando la loro autonomia, assicurando loro basi finanziarie, legislative e organizzative certe e rivedendo, anche su proposta del CPEL, la legge in materia di finanza locale, il modello di gestione associata e incentivando processi aggregativi.

Previsti infine la predisposizione di adeguate strutture (ad esempio Osservatorio della legalità o Commissione speciale) in seno al Consiglio regionale per riconoscere, perimetrare e suggerire misure di contrasto al fenomeno della criminalità organizzata, nonché l'apertura di un tavolo di confronto con lo Stato sul tema dell’immigrazione.

La Consigliera Spelgatti ha poi presentato la sua proposta di Governo: Stefano Aggravi all'Assessorato alle finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro; Chantal Certan all'Assessorato alla sanità, salute, politiche sociali e della formazione; Elso Gerandin all'Assessorato dell'agricoltura e ambiente; Stefano Borrello all'Assessorato delle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica; Paolo Sammaritani all'Assessorato dell'istruzione e cultura; Claudio Restano all'Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti.

Ha quindi concluso: «Siamo per le identità, le identità storiche, l’anima di una terra. La Valle d’Aosta ne possiede più d’una, e solo nel loro rispetto e valorizzazione troveremo la forza per riconoscerci in una comunità. Non si tratta di semplici parole di circostanza. Potersi riconoscere tutti nella stessa terra, non perché necessariamente uguali, ma perché portatori di un contributo originale, è la chiave di un vero patriottismo, della collaborazione, del voler lavorare insieme. Ce la faremo.»

 

MM

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Comunicato n° 268 del 26 giugno 2018
I gruppi consiliari della XV Legislatura

Con l'avvio della XV Legislatura del Consiglio Valle, nella giornata di oggi, martedì 26 giugno 2018, sono stati costituiti nove gruppi consiliari.

AC-Stella Alpina-Pour Notre Vallée

Capogruppo: Pierluigi Marquis; Vicecapogruppo: Claudio Restano; componenti: Stefano Borrello, Antonio Fosson.

ALPE

Capogruppo: Albert Chatrian; Vicecapogruppo: Patrizia Morelli; componenti: Chantal Certan.

Impegno Civico

Capogruppo: Alberto Bertin; Vicecapogruppo: Daria Pulz; componenti: Chiara Minelli.

Lega Vallée d'Aoste

Capogruppo: Andrea Manfrin; Vicecapogruppo: Luca Distort; componenti: Stefano Aggravi, Roberto Luboz, Diego Lucianaz, Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti.

Movimento 5 Stelle

Capogruppo: Luciano Mossa; Vicecapogruppo: Luigi Vesan; componenti: Manuela Nasso, Maria Luisa Russo.

MOUV'

Capogruppo: Stefano Ferrero; Vicecapogruppo: Roberto Cognetta; componenti: Elso Gerandin.

Union Valdôtaine

Capogruppo: Renzo Testolin; Vicecapogruppo: Luca Bianchi; componenti: Mauro Baccega, Joël Farcoz, Augusto Rollandin, Marco Sorbara.

Union Valdôtaine Progressiste

Capogruppo: Jean-Claude Daudry; Vicecapogruppo: Alessandro Nogara; componenti: Luigi Bertschy e Laurent Viérin.

Gruppo Misto

Capogruppo: Emily Rini.

SC

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Comunicato n° 269 del 26 giugno 2018
Dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione

All'inizio della seduta pomeridiana del 26 giugno 2018, prima dell'avvio del dibattito sul programma di governo presentato dalla candidata alla Presidenza della Regione, il Presidente del Consiglio Valle, Antonio Fosson, ha letto un messaggio di auguri inviato dalla deputata della Valle d'Aosta Elisa Tripodi.

Nell'annunciare «disponibilità e totale collaborazione», l'onorevole Tripodi ha ricordato che «non è più tempo di sterili polemiche e di beghe campanilistiche poiché tutti perseguiamo lo stesso obiettivo: la salvaguardia e la tutela del territorio e dei valdostani. Ci aspettano anni intensi e ricchi di lavoro e non sarà facile, ci attendono numerose sfide poiché anche la Valle d'Aosta non è indenne dalla crisi culturale, sociale, economica e sanitaria che sta attraversando tutto il Paese: biosgnerà dunque prenderne atto e operare di conseguenza. È questa un'occasione formale per rinnovare gli auguri di buon lavoro a tutte le Consigliere e a tutti i Consiglieri regionali, che possano operare con trasparenza, responsabilità, rispetto delle istituzioni, non dimenticando mai i cittadini e i loro diritti.»

Per il Capogruppo del M5S Luciano Mossa, «si è partiti col piede sbagliato: occorreva ragionare sui temi e solo successivamente ipotizzare una maggioranza. Capiamo la fretta di mettere fuori dai giochi chi ha governato sinora creando problemi, ma non basta. I valdostani hanno votato il cambiamento, a prescindere dalle persone. Alle elezioni ha comunque vinto l'astensionismo, a maggior ragione bisogna lanciare un segnale forte: innanzitutto escludere da quest'Aula i condannati, dimezzare le indennità, far capire ai cittadini una vicinanza concreta. Indipendentemente dalle scelte altrui, il nostro gruppo rinuncerà interamente all'indennità di funzione, mentre abbiamo chiesto agli altri Consiglieri di ridurla del 50%. Piuttosto che appoggiare questa iniziativa, è stata scelta la strada di una maggioranza risicata, senza ulteriori 4 seggi. Non daremo fiducia a questo Governo, tuttavia non intendiamo fare ostruzionismo, appoggiando eventuali scelte in favore dei cittadini. Scarsa definizione delle azioni in ambito sanitario, ma siamo favorevoli all'abrogazione della quotazione in borsa di CVA e alla riforma della legge elettorale.»

Le Chef de groupe de l'UV Renzo Testolin a affirmé: «Notre intention est celle de nous opposer à tout signal d'autoritarisme qui risque d'annuler les derniers 70 ans de l'histoire de la Vallée d'Aoste. Le fait de n'avoir pas voulu se rencontrer avec l'UV ce n'est pas la meilleure carte de visite pour qui aurait envie de gouverner la Vallée d'Aoste dans le futur; c'est plutôt une attitude qui démontre faiblesse et manque de respect envers les citoyens qui travaillent pour le bien de notre région. Spaventano i sedicenti partiti autonomisti che con faciloneria hanno lasciato le redini del futuro della nostra Valle nelle mani di un partito nazionale, animati solo da una pericolosa logica spartitoria. Dispiace veder cedere all'italico alleato l'Assessorato che racchiude in sé tutto il valore dello Statuto, delle nostre competenze primarie, del particolarismo della nostra cultura e della nostra anima. Fa paura la possibilità che questi nostri baluardi possano essere preda di ingordigie centraliste. L'auspicio che esprimiamo è che possano crearsi presupposti e prese di coscienza per dare centralità ad una visione autonomista reale, rinnovata nelle idee e nelle azioni, depositaria dei valori e delle nostre peculiarità. L'action des forces réellement autonomistes sera visée à la sauvegarde de notre identité et de toutes les conquêtes dont la Vallée d'Aoste a pu bénéficier grâce à 70 ans de bon gouvernement. On n'a pas la présomption de n'avoir pas commis des fautes, mais nous avons toujours cru dans nos origines, dans notre histoire, notre territoire, notre culture, nos gens.»

Il Consigliere Mauro Baccega, nel confermare la sua appartenenza al gruppo UV, ha ricordato che la sua scelta di candidarsi nell'Union Valdôtaine «viene da lontano ed è stata determinata da un comportamento di coerenza. Le trattative di questo ultimo mese sono state le trattative dei veti incrociati: sono queste le novità? Questo è il bel metodo della prima Repubblica. La politica è l'amministrazione del bene comune e del confronto dialettico serio, ma purtroppo questo è mancato e la maggioranza che si insedia oggi è stata eletta dalla minoranza dei valdostani che sono andati a votare, cercando transfughi di qua e di là. Questa si configura come una vera e propria operazione di potere. Valuteremo con attenzione il programma di governo, all'interno del quale ritroviamo molti dei percorsi da noi avviati nella precedente Legislatura, e sulla sua realizzazione: ne riparleremo concretamente quando discuteremo il Documento di economia e finanza regionale e il bilancio 2019-2021. Oggi, la Lega governa con una maggioranza disomogenea, con un programma che è un libro dei sogni. Faremo un'opposizione attenta, seria e senza sconti; vi incalzeremo su ogni dossier e su ogni atto. Lo faremo per il bene dei valdostani. Gli elettori valdostani autonomisti, come detto da qualcuno, per questa volta si sono messi in sciopero, ma io vi dico di fare attenzione, perché lo sciopero finirà presto.»

Per il Consigliere di Impegno Civico Alberto Bertin, «la Lega è un partito a vocazione nazionale, antieuropeo e collegato al vario mondo dei partiti nazionalisti di destra che hanno in Marine Le Pen l'elemento più caratterizzante. Da convinto europeista e federalista quale sono, mi preoccupa molto la nascita di questo Governo regionale: un governo che è della Lega e non di altre forze politiche e lo lasciano intendere i silenzi da parte dei banchi della nuova maggioranza. La mia idea di Europa e di Valle d'Aosta è ben distante da quella di Salvini. Dopo vent'anni, un partito nazionale pianta di nuovo la bandierina in Valle d'Aosta, ma quello che nasce oggi è un governo numericamente e politicamente debole; il suo programma, che contiene anche spunti interessanti, è però estremamente generico e poco chiaro. È una debolezza che la nostra Regione debba sempre garantire la propria autonomia essendo pro-governativa: noi riteniamo, piuttosto, che si debba creare un rapporto istituzionale solido, senza dover sempre mercanteggiare le nostre risorse finanziare con il partito dominante a Roma. In questo programma, ci sono comunque degli aspetti che sosterremo, come la non quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque che abbiamo sempre portato avanti.»

Le Conseiller Roberto Luboz (Lega Vallée d'Aoste) a parlé d'une «guerre sournoise et dangereuse qui sépare les communautés, même les plus petites. Et cela arrive aussi entre nous, qui prétendons de gouverner ce mouchoir de terre, divisés par les jalousies, les soupçons, les doutes. Quelle crédibilité méritons-nous?  Les gens s'éloignent de la politique à cause de l'incapacité de la classe dirigeante de donner la priorité aux biens de la communauté, aux problèmes concrets de la population. Aujourd'hui nous sommes là pour bâtir une nouvelle Vallée d'Aoste, nous ne devons pas chercher une majorité a tout prix, mais plutôt chercher à gouverner, au-delà des jeux de rôles. Soyons humbles et dignes de la charge que nous nous apprêtons à revêtir. Les citoyens nous ont demandé de gouverner et jamais - je vous l'assure - on gouvernera contre le peuple valdotain. Il plaise ou non, à 18 on peut et on doit partir et gouverner, comme les Valdôtains l'on demandé. Nous demeurons dans l'espoir que d'autres élus veuillent donner leur contribution pour écrire une nouvelle page pour la Vallée d'Aoste. Je souhaite que chacun puisse toujours donner le mieux de soi-même.»  

Il Vicecapogruppo dell'UVP Alessandro Nogara ha evidenziato che «la parola cambiamento viene citata in ogni pagina del programma, ma questo gran cambiamento è difficile individuarlo, cominciando proprio dai metodi, che si sono visti fin dall'elezione del Presidente del Consiglio, il cui nome è stato imposto senza che nessun tipo di confronto avvenisse tra le forze politiche. Leggendo poi i punti del programma di governo, troviamo soltanto il proseguimento della campagna elettorale, con una lista della spesa fatta di punti che sembrano buttati lì e che citano cose già fatte nella precedente Legislatura. Per esempio, sulla CVA, non credo che questo Consiglio abbia le competenze necessarie per dire sì o no alla sua quotazione in borsa, così come la concessione delle acque non è una cosa scontata perché c'è una gara di appalto da fare cinque anni prima della fine delle vecchie concessioni. Non c'è poi una riga sui beni culturali della Valle d'Aosta, su cui invece la nostra regione basa molto del suo turismo, così come la superficialità con cui si parla di agricoltura è imbarazzante, perché non si tiene conto della complessità degli attori che sono coinvolti in questo settore. Si ha come l'impressione che chi ha scritto questo programma non sappia cosa è successo in questo Consiglio: ci sono molte iniziative già avviate, come il marchio Valle d'Aosta, che non aspettano che di essere completate.»

La Conseillère Chiara Minelli a d'abord défini Impegno Civico «une  liste civique ayant l'ambition de porter réellement les voix des citoyens à l'intérieur de ce Conseil. Parler en français, ce n'est pas un acte obligatoire, mais il s'agit d'une richesse et d'une grande opportunité et non pas un moyen de représenter une idéologie.» È quindi passata ad analizzare il programma di Legislatura: «Un programma generico, debole e carente; un documento che manca di tempistica e della manifestazione di volontà sui tempi di realizzazione. Si parla genericamente di riqualificazione della tratta ferroviaria valdostana: si vuole dare piena applicazione alla legge regionale? Si vuole elettrificare tutta la tratta? Si vuole aprire l'Aosta/Pré-Saint-Didier? Mi chiedo anche come si voglia rivedere il progetto dell'ospedale Parini. Riguardo al Casinò, ovvio che la titolarità resti alla Regione, bisognerebbe specificare se si voglia affidare la gestione ad un privato. I temi della scuola, istruzione e cultura sono affrontati in modo estremamente superficiale: ad esempio, non ho trovato una sola parola sul problema della dispersione e dell'abbandono scolastico. La spartizione della formazione professionale in due Assessorati è a nostro avviso una scelta miope e sbagliata. Non c'è nulla sulla lotta contro la povertà, che invece per noi rappresenta una priorità. Non trovarne un accenno è singolare e poco responsabile. Voglio infine citare due aspetti positivi, due temi su cui vigileremo attentamente: l'interruzione dell'iter di quotazione in borsa di CVA e l'impostazione della gestione dei rifiuti.»

Per il Consigliere di AC-SA-PNV Stefano Borrello, «la tornata elettorale ha prodotto un risultato frammentato, tuttavia siamo qui oggi con questi numeri perché stiamo applicando la legge regionale elettorale che questo Consiglio ha votato. Non vogliamo dare patenti di autonomia, ma noi abbiamo condiviso con molti un'idea di autonomia diversa rispetto al passato e, con coerenza, abbiamo dialogato, dall'indomani delle elezioni regionali, con chi credeva in questa idea. Il sistema Valle d'Aosta e le sue risorse finanziarie sono la sfida futura per la nostra regione e non ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Per noi, l'assunzione delle responsabilità di governo sono importanti e ci crediamo profondamente: questo programma rappresenta una sintesi dei punti sui quali c'è convergenza tra le forze che lo hanno sottoscritto. Un programma concreto, che presentiamo con umiltà ma anche con ambizione, e che cercheremo di portare avanti per il bene dei cittadini.»

Per la Consigliera Daria Pulz (Impegno Civico), il programma di Legislatura «non esprime una vera visione politica, accenna a temi importanti, ma non dà possibilità di dominarli. L'impressione è che la sua finalizzazione abbia riguardato soprattutto la spartizione delle poltrone. Come si fa a tenere insieme una contraddizione come il far riferimento esplicito ad un partito nazionalista, omofobo, razzista? Mi chiedo i motivi che hanno portato a prevedere l'apertura di un tavolo di lavoro con lo Stato sul tema dell'immigrazione, visto che in Valle d'Aosta non c'è un'emergenza in questo senso. La politica deve essere lungimirante, deve sapersi far carico delle battaglie culturali del nostro tempo, tenendo aperta la prospettiva del futuro e considerando la responsabilità nei confronti dei nostri giovani. Qual è il patrimonio che volete trasmettere ai nostri giovani? Mi imbarazza il richiamo alla Patria, mi spaventa il richiamo ad una non precisata identità. Non possiamo dare fiducia a questa maggioranza, ma non saremo contro per principio. Sapremo valutare e distinguere le proposte di volta in volta, sempre lottando la mancanza di orizzonti ideali di riferimento. Lavoreremo per favorire l'entrata delle donne nella comunità politica, per favorire sempre più sguardi di genere in quest'Aula.»

Le Conseiller de l'UV Joël Farcoz a parlé de «climat surréel de la nouvelle pseudo majorité, qui n'a pas la majorité des voix des Valdôtains. Vous parlez de discontinuité, mais les modifications sont minimales, surtout en matière d'organisation des Assessorats, qui suivent plutôt une logique de répartition. Non posso accettare che la candidata Presidente della Regione banalizzi l'importanza del francese riportandolo con un passaggio sentito come obbligatorio. Sono preoccupato per il continuo riferimento alla Lega di Salvini, che guarda alla Valle d'Aosta come ad una conquista. Spiace che i partiti autonomisti che hanno chiuso l'alleanza con Salvini gli abbiano di fatto consegnato la Valle pur di occupare qualche posto apicale. C'è un punto del programma che condivido: il rispetto di tutte le culture presenti in Valle d'Aosta e a questo proposito mi chiedo come mai la Lega di Salvini si sia rifiutata di sedersi attorno ad un tavolo con l'UV. Ascoltando la relazione esposta in Aula, sorge il dubbio che la Lega di Salvini non sia anti-italiana, ma anti-valdostana. L'Union Valdôtaine è innanzitutto un movimento culturale e, anche se sono stati fatti degli errori, la sua esistenza ha spesso coinciso con l'esistenza della Valle stessa. Ghiotto di potere, Salvini ha avviato il suo processo di colonizzazione politica anche nelle Regioni autonome, ma questo non piace a chi ha a cuore la Valle d'Aosta: questo governo della lupa e della poltrona non può essere la risposta ad una nuova Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo dell'UVP Jean-Claude Daudry ha evidenziato: «L'esito del voto andava interpretato come la richiesta dei cittadini di portare in quest'Aula un progetto duraturo e condiviso. Invece questo non è accaduto, quindi c'è grande preoccupazione da parte di UVP di veder iniziare questa Legislatura con una maggioranza a 18. Ripartiamo da zero, dimentichiamo ciò che è successo nella scorsa Legislatura, costruiamo un progetto serio, senza pensare più ai rancori, ai veti: questa era la richiesta dei valdostani. La parola 'cambiamento' in politica è quella più abusata, bisogna piuttosto portare avanti le azioni per risolvere i problemi, lavorando concretamente per superare le crisi in atto. Questa maggioranza però denota una ricerca affannosa ad ottenere voti in più rispetto ai 18; il nostro gruppo condividerà i provvedimenti utili, perché è sempre doveroso farlo, ma rimaniamo fermamente convinti della nostra scelta di non aver aderito a questo progetto che giudichiamo semi vuoto anche dal punto di vista dei contenuti.»

Le Conseiller de l'UV Augusto Rollandin a dit que «ce programme contient des prémisses qui sont peu compréhensibles, voire contrastantes: si parla di correnti e di sistema in maniera poco chiara, così come ci si augura di tornare ad essere un'isola felice. È un po' che avevamo abbandonato l'idea dell'isola felice: noi volevamo essere nella situazione di parlare con tutti - francesi, svizzeri, piemontesi, … - in un'ottica di cooperazione e di inserimento nella macroregione che tiene conto della realtà alpina. Il y a des points qui ont déjà été réalisés, comme la réalisation de l'agrégation des remontées mécaniques. Il y a une demi-ligne sur la question de l'immigration: on voudrait comprendre ce que vous voulez faire, étant donné que pour Salvini il s'agit d'un thème à la une. Nous mesurerons votre capacité de donner des réponses réelles sur les différents thèmes qui intéressent la Vallée d'Aoste lorsqu'on discutera de projets de loi et d'actes administratifs. Là, on verra votre sens de responsabilité et votre travail. Aujourd'hui, nous ne pouvons que constater que, dans son ensemble, ce programme est décevant, car il n'indique aucune solution ni aucune perspective.»

La Conseillère Chantal Certan (ALPE) a souligné: «Nous démarrons une Législature de discontinuité, pour laquelle nous avons bâti avec d'autres forces politiques un accord avant tout administratif vis-à-vis d'un programme et des objectifs que nous avons partagés avec les Valdôtains. Une majorité restreinte, mais quand même solide. Notre langue, notre culture, nos origines n'appartiennent pas à une seule force politique: il s'agit d'une analyse superficielle qui a produit la défaite du 'système unioniste'. Je veux souligner le passage souffert de notre mouvement afin de répondre aux besoins des Valdôtains. Nous avons décidé de ne pas abandonner les Valdôtains, en travaillant ensemble. Nous pensons de faire bien pour notre Région, en apportant la véritable voix des Valdôtains. Le scelte di una maggioranza diventano ufficiali alla scadenza prevista, non dando credito alle indiscrezioni dei media. È giusto approfondire ulteriormente e saremo disponibili a rivedere qualche punto del programma di Legislatura in un confronto costruttivo. Il passare dalla maggioranza alla minoranza non deve far dimenticare che a questa situazione siamo arrivati per ragioni ben precise per colpa di responsabili ben precisi. Una comunità senza memoria è una comunità senza futuro. Ugualmente, in questo momento di grave crisi di ideali e della politica, non ascoltare le richieste avanzate dai cittadini sarebbe stato un gesto superficiale e irresponsabile.»

Il Consigliere Stefano Ferrero ha puntualizzato che «per MOUV' questo programma è motivo di soddisfazione perché molti dei punti da noi proposti sono stati inseriti. Si dice che il programma è molto generico, ma non è molto generico parlare di gestione privata del Casinò, così come di bloccare la vendita del nostro patrimonio di acque gestito da CVA. Sono sicuro che il metodo sarà diverso dal passato: forse sarà migliore o anche peggiore, ma sarà sicuramente diverso. Chiediamo al nuovo Governo rapidità nell'adozione dei provvedimenti; bisogna avere il coraggio di fare della pulizia, non delle epurazioni, soprattutto per quanto riguarda le società partecipate, dove ci sono buoni ma anche pessimi amministratori e dirigenti. Vale la spesa - e sarebbe un segnale importante da parte di questo nuovo Governo - di aprire gli armadi con gli scheletri, cosa che le amministrazioni precedenti non hanno fatto. Noi dobbiamo dare il segnale che finalmente la politica è capace di fare pulizia al suo interno. Sono profondamente convinto e sosterrò questa maggioranza perché credo ci siano delle energie nuove in grado di partire in una direzione che spazzi via tutto quello che era inguardabile. Ripongo fiducia nella candidata Presidente, ma ci sarà un affiancamento nel lavoro degli Assessori ed esigerò delle risposte, altrimenti ritornerò a fare quello che ho fatto nella Legislatura precedente. Ci vuole rapidità di azione, senza tanti bla bla.»

La Vicepresidente Emily Rini ha dichiarato: «Ho deciso di aderire a questo nuovo progetto per contribuire alla governabilità della Valle d'Aosta, in modo da superare un'impasse politica che avrebbe portato a un'ingovernabilità assoluta. E la Valle d'Aosta non può permettersi una situazione del genere. Non tutti i presenti in quest'Aula hanno promosso trattative concrete per dare una risposta costruttiva al voto dei valdostani. Nel nuovo progetto di governo la mia collocazione è indipendente all'interno del gruppo Misto. La mia fiducia va su temi che ho chiesto di inserire nel programma in quanto inerenti ai miei valori: l'introduzione di misure per conciliazione lavoro e famiglia, la creazione di un nuovo welfare pensato per la prima infanzia e gli anziani, il potenziamento in ambito sanitario. Per quanto attiene la scuola, è necessario portare avanti l'armonizzazione della riforma e della legge regionale. Ritengo un ottimo punto di partenza la volontà della maggioranza al confronto, al non restare fermi su posizioni inamovibili, all'accettare mie proposte per una migliore redistribuzione delle cariche assessorili, come il ripristino del dicastero all'istruzione e cultura e l'abolizione della figura assessorile tecnica. Non rinnego il mio passato, i valori e gli ideali che ho promosso, nemmeno dopo il sofferto ma necessario passaggio: ringrazio l'Union Valdôtaine per quanto mi ha dato e cui ho dato tanto, ma la sua classe dirigente ha confermato l'incapacità ad una schietta autocritica. Non mi sono più riconosciuta in questa Union Valdôtaine e, non potendo cambiare le cose da dentro, mi sono allontanata. Guarderò con estrema attenzione gli sviluppi, perché nell'UV ci sono tante persone per bene che credono in una politica fatta di dialogo e di confronto. Anche a loro prometto di lavorare seriamente, perché i valori e gli ideali si portano nel cuore.»

Le Conseiller Laurent Viérin (UVP) a déclaré: «En tant que Valdôtains et Autonomistes nous n'avons pas apprécié les mots sur le français de la collègue qui ira présider la Région. Quand on incarne les Institutions on a le devoir de respecter le Statut spécial et la Constitution: son acte de banalisation est grave car la langue française, avec notre culture, est avant tout le fondement de notre Autonomie et sur laquelle s'est bâti notre sens d'appartenance et de communauté. Nous demandons au nouvel Assesseur à l'éducation et culture, qui est malheureusement de la même force nationale, d'être le garant de cette prérogative. Nous espérons que ce soit seulement une erreur du départ et non pas de substance, car autrement il signifierait que des sensibilités qui se disent autonomistes ont totalement remis nos Institutions à un parti national qui a des idées lointaines de notre histoire et des institutions qu'on devrait représenter avec respect.» Il Consigliere ha poi parlato di «progetto politico labile, dove non si intravede il cambiamento, quanto la possibilità per una forza politica nazionale di aver potuto mettere la propria bandierina. Per noi, non avervi aderito è stata una scelta di coerenza e di rispetto per la nostra essenza. Noi riteniamo che nel gruppo dei dieci ci fossero le sensibilità per guidare questo progetto senza consegnarlo ad una forza nazionale. Questo è solo un progetto numerico di dieci che vogliono stare a galla, di una che vuole stare ancora più a galla e di sette che dovevano conquistare una regione: è stata fatta un'operazione collage e di puro maquillage, dove i contenuti sono stati lasciati da parte. Quando si dicono le cose, bisogna farle, perché non c'è niente di peggio degli annunci cui non fanno seguito le realizzazioni. È difficile passare dalla politica dello strillare al gestire una Regione che ha moltissimi problemi. Noi lavoreremo in modo propositivo affinché questo Governo sia rispettoso della nostra regione, della nostra comunità, delle nostre prerogative, della nostra cultura e del nostro welfare. Chiediamo che siano rispettati i valori ideali politici e culturali della nostra regione, proiettandoli nel futuro. Siamo certi che ce la farete, ma ce la faremo anche noi: rimetteremo insieme le tante persone che proprio in questo periodo ci hanno testimoniato la loro vicinanza affinché si possa ripartire senza svendere i nostri principi e i nostri ideali comuni, riaccendendo la fiamma di questo sentire comune.»

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha focalizzato l'attenzione sull'apporto del proprio gruppo alla maggioranza: «Vogliamo governare in maniera diversa, abbiamo costruito un programma dopo aver fatto una radiografia dei bisogni dei valdostani. Ce la metteremo tutta, cercando di fare meglio: ascoltare la gente senza riempirci la bocca di parole inutili, perché vogliamo i fatti, dare contezza ai contenuti del programma di Legislatura. Sono tre gli obiettivi politici fondamentali: legiferare al più presto per garantire pari opportunità a tutti valdostani; assicurare i servizi su tutto il territorio regionale, in ambito sanitario, scolastico, dei trasporti; tendere ad un modello che deve reggere. Certo, è un programma coraggioso, ambizioso, ma anche pragmatico. Nel settore delle società partecipate si può fare ancora tantissimo. Il punto di forza è aver scritto nero su bianco lo stop alla quotazione in borsa della CVA. Per quanto attiene all'agricoltura, cercheremo di far sì che la pubblica Amministrazione sia utile alle aziende. Questa maggioranza non ha scritto un libro dei sogni, ha tenuto conto delle risorse economiche a disposizione, sempre nell'ottica di venire incontro alle esigenze della nostra comunità. ALPE si occuperà di incentivare, anche economicamente, l'aggregazione dei Comuni per fornire servizi migliori. Siamo in uno stato di emergenza: bisogna affrontare i dossier con determinazione, scegliendo la soluzione migliore con coraggio. I 18 della maggioranza vogliono ridare dignità a questo Consiglio.»

Il Capogruppo di AC-SA-PNV Pierluigi Marquis ha riferito: «I cittadini ci hanno lanciato un messaggio chiaro: la politica, se non cambia la vita dei cittadini, non serve a nulla. Dobbiamo allora cambiare il modello, dobbiamo riportare la Valle d'Aosta nelle condizioni che merita. Dobbiamo riformare il sistema, essere coesi, anche dimostrando coraggio. Mi auguro che altri eletti vogliano condividere il nostro percorso. Il programma di Legislatura declina azioni che cercano di dare nuova linfa, a partire la riduzione della pressione fiscale per migliorare la vita dei valdostani e incentivare gli investimenti delle imprese valdostane. Fondamentale la ripartenza del settore edilizio. La Valle d'Aosta era abituata ad un'autonomia di privilegi: oggi questo non esiste più, oggi l'autonomia corrisponde all'amministrare con responsabilità, con un approccio condiviso nell'interesse del bene comune. Il quadro politico frastagliato decretato dalle elezioni e dai confronti successivi tra le forze politiche ha portato a questa proposta di governo che ha a cuore la ripartenza dell'economia valdostana e la creazione di lavoro. La situazione è oggettivamente difficile e per questo dobbiamo lavorare intensamente.»

En clôture de journée, a pris la parole le Conseiller du MOUV' Elso Gerandin: «Notre groupe sera attentif au respect des prérogatives de notre Autonomie et, donc, de la langue française, parce qu'il s'agit de l'essence même de notre Mouvement. Il progetto che presentiamo oggi è nato da un confronto sui contenuti, non è un accordo politico. Parlando di contenuti non potevamo non condividere un cambiamento basato sulla discontinuità, perché gli elettori non hanno bocciato l'Autonomia, ma chi ha usato l'Autonomia in modo poco trasparente e poco onesta. Quando ci siamo seduti al tavolo con l'UV, non abbiamo visto nessun tipo di autocritica, così come abbiamo trovato tutta una serie di pregiudiziali da parte di altre forze politiche. Con la Lega ci siamo confrontati e abbiamo parlato di risorse finanziarie, perché riteniamo che questa sia la vera esigenza della Valle d'Aosta. Per noi questa è la sfida del futuro e l'abbiamo lanciata alla Lega: se porteremo a casa qualcosa, allora avremo avuto ragione. In questi ultimi anni, nessuno ha più parlato di blindare le nostre risorse e siamo l'unica Regione che non ha siglato un accordo con lo Stato: noi crediamo che sia giunto il momento di farlo. La vera sfida del Governo a 18 è quella del fare, se non riusciremo ne prenderemo atto.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, mercoledì 27 giugno, alle ore 9.00.

 

 SC-MM

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Comunicato n° 270 del 27 giugno 2018
Concluso il dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione

Nella seduta mattutina del 27 giugno 2018, il Consiglio Valle ha concluso il dibattito sul programma di governo presentato dalla candidata alla Presidenza della Regione, Nicoletta Spelgatti.

La Consigliera Manuela Nasso (M5S) ha affermato: «Questa appare la Legislatura dei calcoli, degli incastri, delle accozzaglie, della spartizione dei poteri. Nel programma vedo tante belle idee, ma poche soluzioni e scarsa concretezza. La tematica dell'istruzione è trattata in maniera esigua e superficiale, così come la sanità, liquidata in due righe. La maggioranza non è stata attenta o, peggio, non ha la capacità di capire e analizzare i problemi dei valdostani, figuriamoci risolverli. Ho visto una spartizione di pani e pesci, non soluzioni. Spero che questa superficialità sia dettata dalla fretta di combinare questa risicata maggioranza. L'auspicio è di vedere fatti concreti e soluzioni attuabili. Il nostro gruppo comunque si impegna a sostenere ogni azione volta a migliorare qualità della vita dei valdostani.»

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) ha evidenziato: «Fuori da quest'Aula ci sono operai, impiegati, imprenditori, disoccupati, che intendono riprendersi i loro diritti. I partiti hanno sinora tenuto lontani i cittadini, ma il M5S rappresenta il cambiamento: intendiamo incanalare la rivoluzione che stiamo conducendo anche nelle Istituzioni, per non compromettere il futuro delle nuove generazioni, per riportare credibilità alle Istituzioni. Nel programma di governo abbiamo riscontrato debolezza nella definizione di proposte concrete nella sanità pubblica e assenza del concetto di prevenzione primaria, oltre ad uno scarso approfondimento del tema del welfare. Bisogna far ripartire le piccole e medie imprese, che rappresentano il motore dell'economia locale. Nell'insieme del programma manca la definizione dei tempi di realizzazione delle varie azioni: così l'intera proposta perde credibilità e forza. Sono sorpresa dal fatto che ieri ogni Consigliere intervenuto, pur avendo già partecipato a precedenti Legislature, si sia comportato come se mai si fosse seduto in quest'Aula. Eppure bisogna ricordarsi che i cittadini hanno dovuto subire le azioni politiche assunte proprio da quei Consiglieri.»

Il Consigliere Luigi Bertschy (UVP) ha osservato: «Riscontriamo con rammarico l'aver affidato il destino dei valdostani ai partiti nazionali, abdicando alla nostra autonomia. È un atteggiamento, questo, molto remissivo, che non ci saremmo aspettati da colleghi che negli anni hanno rivendicato la necessità di mantenere la schiena dritta per fare patti e accordi con lo Stato. Avremmo preferito che la battaglia per la difesa degli accordi finanziari con lo Stato fosse condotta da rappresentanti del mondo autonomista. Invece il progetto con questa maggioranza è diventato un'intesa, perché non si hanno le stesse idee e ci si deve limitare ad un accordo. Il fatto è che la maggioranza per prima non è convinta. L'UVP farà un'opposizione attenta e costruttiva, siamo pronti ad un passaggio del testimone rispettoso del ruolo istituzionale. Intanto nel programma di governo oggi vediamo ridimensionati gli slogan della campagna elettorale: non più asili nido gratuiti per tutte le famiglie o vignette a 15 euro al mese. Nella sanità valdostana tante cose funzionano, ma per mantenere la qualità dei servizi e per continuare ad essere attrattivi, il lavoro da fare è enorme, non dipende solo dalle risorse finanziarie o dalle capacità professionali degli operatori. Gli slogan iniziano a scontrarsi con la realtà, non basta segnalare dei titoli, bisogna declinare le linee programmatiche e trovare solidità. Alla maggioranza chiediamo di non banalizzare il lavoro svolto sinora, anche per non banalizzare il lavoro che potremmo fare insieme, perché il 'voglio posso e comando' non è l'approccio giusto.»

Il Consigliere di MOUV' Roberto Cognetta ha osservato che «se è vero, come dice qualcuno, che da oggi siamo commissariati, è anche vero che oggi finisce la dittatura che abbiamo vissuto in questi anni e che ci ha portati a questa situazione. Oggi, ci si meraviglia che c'è una soluzione ai nostri problemi, ma con coraggio, determinazione e rischio politico c'è chi ha voluto mettere in atto un cambiamento. Forse non siamo il cambiamento migliore, ma finalmente c'è, nelle persone e nei metodi. Già dai toni usati in questa sala, si avverte il cambiamento: sono state abbandonate le accuse personali e le denigrazioni e accettiamo volentieri che si voglia lavorare tutti insieme per trovare delle soluzioni. Per quanto mi riguarda, ho deciso di cambiare e di andare in maggioranza, nonostante, come insinua qualcuno, la Lega voglia usurpare la Valle d'Aosta. È giunta l'ora di metterci a lavorare, tutti insieme: quando uno trova una soluzione, cerchiamo di agevolarlo, non di ostacolarlo. Bisogna capire che qui o ci salviamo tutti o andiamo a fondo tutti: il problema delle liste d'attesa o del treno che non c'è non è un problema di destra o di sinistra, è un problema di tutti. Ma il problema più grosso è che la regione sta andando a fondo, dal punto di vista economico e sociale. È quindi arrivato il momento di trovare una soluzione migliore per risolvere questo problema.»

Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano, nel ricordare «la Legislatura convulsa e travagliata appena conclusa dove la politica non ha dato delle risposte concrete», ha detto che «oggi abbiamo bisogno di un modo diverso di interpretare l'autonomia e la politica: l'accordo di governo cui siamo giunti è frutto di un lavoro di mediazione tra le varie sensibilità ideologiche delle forze che hanno voluto partecipare alla nascita di una nuova maggioranza, cercando di superare le divisioni e le rigidità. Rappresentiamo movimenti che credono che con onestà e trasparenza si possa governare. L'autonomia rappresenta libertà, determinazione, possibilità di amministrare secondo le nostre particolari esigenze territoriali per rispondere ai reali bisogni dei cittadini. L'autonomia così importante per la Valle è stata condivisa da tutte le forze, anche dalla Lega Vallée d'Aoste, perché questa forza sa quanto sia importante l'autonomia per la nostra regione. L'autonomia non ha etichette, colori, bandiere, appartiene a tutti i valdostani. Il programma che presentiamo oggi non è presuntuoso e vuole analizzare i problemi, senza voler già indicare le ricette: quelle le troveremo tutti insieme, governando. La coesione e la volontà di lavorare ci caratterizzano, attraverso la contezza e la conoscenza dei problemi.»

Il Vicepresidente del Consiglio Luca Bianchi (UV) ha dichiarato: «Nel programma di governo non c'è nessun punto di rottura con quelli del passato, è un'intesa, ma d'altronde questa maggioranza più che di forze politiche è un assemblaggio di singoli Consiglieri. Non si spiega ciò che si vuole fare per i valdostani, è un documento generico. Se così non fosse, oggi non ci sarebbe questa maggioranza. La notte di lunedì ha portato consiglio, facendo capire di dover ridisegnare le deleghe. Abbiamo capito chi l'abbia fatto fare, ma vorremmo ancora capire chi abbia avuto l'idea - per fortuna poi rientrata - di eliminare l'Assessorato all'istruzione. Condivido che l'ambiente non sia più legato alle attività produttive, avrei preferito fosse inglobato in unico dicastero con le fonti rinnovabili, l'energia, la pianificazione territoriale, i trasporti, in modo da avere una visione globale. Lascia perplessi invece la scelta di unire le politiche del lavoro alle finanze. Quando abbiamo votato la legge elettorale, avremmo voluto ben altro quadro politico. I governi cambiano, le maggioranze anche, ma qui sono sempre gli stessi - e parlo di movimenti - che vanno via a mani piene, e questa è la vera statistica.»

La Conseillère de ALPE Patrizia Morelli a parlé du choix de ALPE de faire partie de cette nouvelle majorité: «Un choix qui peut être perçu comme peu naturel: de par son histoire et ses idéaux, ALPE a toujours été très loin de la Lega. Notre décision a été longuement débattue à notre intérieur, a provoqué des déchirures, mais en conclusion, elle a été jugée comme la plus utile pour la Vallée d'Aoste, pour rendre un peu de sérénité aux citoyens. Nous avons enregistré une requête claire de discontinuité de rupture avec le passé, de changement de la gestion de la chose publique: nous ne pouvions donc pas nous allier avec ceux qui ont incarné le système du passé. Aujourd'hui, il est indispensable de changer de cap, avec l'aide et la collaboration de tous ceux qui ont à cœur le bien-être de la population. Une révolution pacifique, avec de nouvelles idées, avec un nouveau courage. Sur la nouvelle majorité à 18: avec Stella Alpina-Pour Notre Vallée et MOUV' nous avons partagé une expérience de gouvernement et forts de cette expérience, nous sommes convaincus que nous serons à même d'affronter les défis; quant à la Lega Vallée d'Aoste, elle est la force qui proportionnellement a été la plus primée par les électeurs et représente la discontinuité par rapport à un exercice prolongé du pouvoir. Nous avons fait un choix de camp et nous nous assumons nos responsabilités: le choix était entre la pérennisation d'un système ou la possibilité d'essayer un nouveau chemin administratif qui se base sur un accord programmatique réaliste. Nous croyons pouvoir repartir sur d'autres bases et nous sommes prêts à donner notre apport, avec détermination et avec la sérénité d'esprit, en sachant que nous ne renoncerons pas à nos principes et à nos idéaux et que nous prendrons position toutes les fois que nous l'estimerons nécessaire. Le nôtre est un projet ouvert à toutes les contributions pour donner de nouvelles perspectives à la Vallée d'Aoste et à ses habitants.»

Il Consigliere Luigi Vesan (M5S) ha evidenziato: «Questo governo ci propone un voto di fiducia a scatola chiusa, senza nemmeno indicarci cosa voglia fare. Il rischio è che questa maggioranza, dalle sensibilità così diverse, non saprà dare risposte ai valdostani. Sono sorpreso dal fatto che i futuri Assessori non si esprimano su questo governo 'del fare'. La maggioranza contesta la 'dittatura' dell'UV, ma, nei fatti, vota un Ufficio di Presidenza interamente composto da persone che hanno fatto parte dell'UV, che con l'UV hanno già avuto esperienze in quest'Aula. Già questo fatto, che denota assoluta mancanza di rinnovamento, ci conferma che il nostro voto non può essere di fiducia.»

La candidata alla Presidenza della Regione, Nicoletta Spelgatti, ha replicato: «Questa maggioranza è davvero diversa rispetto a tutte le precedenti e il mio modo di pormi alla poltrona cambia totalmente l'ottica. In effetti, il punto di vista di una donna, di una madre, è quello del servizio nei confronti del cittadino, è quello della squadra. Ecco perché la Lega ha ottenuto un riscontro favorevole alle elezioni regionali: la squadra è un moltiplicatore di forze, noi siamo una squadra, ognuno con le proprie competenze, ognuno con il cuore con cui ci si è posti per ottenere un risultato in cui tutti abbiamo creduto fortemente. Questo spiega anche il motivo per cui ieri ho fatto un discorso in italiano: non perché non creda nel bilinguismo, anzi, ma perché accanto a me ho persone che incardinano i valori del francese e del patois, parlano meglio di me. Non ci può essere sostituzione di ruoli, questa è una variabile di cui l'opposizione non tiene conto. Noi abbiamo costruito una maggioranza senza ottica di potere, senza persone che hanno sbattuto i pugni sul tavolo per imporsi. È stato faticoso cercare di capire dove volevamo andare, e poi decidere le persone cui affidare gli incarichi, anche con qualcuno che ha fatto passi indietro. Noi crediamo che sia possibile un dialogo anche con la minoranza: è giusto che l'opposizione sia dura, e ringrazio per le aperture alla collaborazione che ci sono state dimostrate. La nostra, ribadisco, è un'ottica di servizio ai valdostani. Avremo modo, tempo, di conoscerci, di lavorare. La nostra squadra farà la differenza, vogliamo lavorare sin da subito.»

Il Consigliere Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste) ha ringraziato «la minoranza per gli spunti importanti forniti in questo dibattito, proprio nell'ottica di collaborare al meglio. Noi, prima di tutto, siamo valdostani, prima di tutto dobbiamo difendere la nostra autonomia e le nostre peculiarità. Non vogliamo banalizzare i rapporti finanziari, non faremo una caccia alle streghe, partiremo da quanto lasciato. Ringrazio anche i componenti di questa squadra (AC-SA-PNV, ALPE, MOUV' e la Consigliera Rini), come voglio chiamare la maggioranza. E siccome dite che siamo un partito nazionale, i garanti saranno proprio i nostri compagni di viaggio, car notre patrimoine culturel, historique n'est pas en discussion. Il primo segnale che dobbiamo e vogliamo lanciare ai valdostani è che tutti ci apprestiamo a lavorare per loro, nonostante le difficoltà di questa Legislatura.»

Il dibattito è concluso. Si procede ora alla votazione del Presidente della Regione.

SC-MM

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Comunicato n° 271 del 27 giugno 2018
La Consigliera Nicoletta Spelgatti eletta Presidente della Regione

La Consigliera della Lega Vallée d'Aoste Nicoletta Spelgatti è il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta. L'ha eletta il Consiglio regionale oggi, mercoledì 27 giugno 2018, con 18 schede a favore; 16 sono state le schede bianche e 1 la nulla.

Nata il 28 luglio 1971 ad Aosta, è residente nel capoluogo valdostano. Avvocato, Capolista della Lega Salvini Vallée d'Aoste alle elezioni regionali del 20 maggio scorso, Nicoletta Spelgatti ha ottenuto 2745 voti di preferenza, risultando la seconda più votata in Valle d'Aosta. Alla sua prima Legislatura in Consiglio Valle, è anche la prima donna nella storia valdostana a ricoprire il ruolo di Presidente della Regione. Nel 2011 è stata nominata consulente giuridico dal gruppo della Lega Nord alla Camera dei deputati; nel 2013 è stata candidata per la prima volta alle elezioni per la Camera dei Deputati per la Lega Nord e, pochi mesi dopo, alle elezioni regionali nella lista della Stella Alpina come rappresentante sempre della Lega Nord. Nel 2015 è stata candidata sindaco per il Comune di Aosta dalla lista Lega Nord ed è stata eletta in Consiglio comunale.

La neo Presidente, nel suo discorso di insediamento, ha espresso un ringraziamento a tutte le colleghe e i colleghi e, in particolare, a «chi ci ha dato fiducia e ha accettato di metterci alla prova. Sono cosciente che ci sono molti dubbi sul nostro governo: una maggioranza risicata, volti nuovi, tempi di crisi. Il nostro impegno sarà totale: ce lo richiedono le circostanze e il momento. Il nostro sarà il governo del fare.» Rivolgendosi ai banchi della minoranza, la Presidente Spelgatti ha auspicato che «sui temi comuni, con onestà intellettuale e coerenza, sia possibile ritrovarsi. I tempi sono duri e non siamo più in campagna elettorale: a noi spetterà attivare le risorse della Valle e imprimere quel colpo di reni per invertire la tendenza e per tornare ad essere fieri di essere valdostani.»

 

 

SC

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Comunicato n° 272 del 27 giugno 2018
Eletta la 31a Giunta regionale della Valle d’Aosta

Dopo aver eletto la Consigliera della Lega Vallée d'Aoste Nicoletta Spelgatti alla Presidenza della Regione, il Consiglio Valle ha nominato oggi, mercoledì 27 giugno 2018, i componenti della 31a Giunta regionale della Valle d’Aosta.

L’elezione è avvenuta in un un’unica votazione. Il nuovo Governo valdostano, che ha ottenuto 18 voti favorevoli, 15 contrari e 2 schede bianche, è così composto: Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste), Assessore alle finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro; Chantal Certan (ALPE), Assessore alla sanità, salute, politiche sociali e della formazione; Elso Gerandin (MOUV'), Assessore all'agricoltura e ambiente; Stefano Borrello (Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée), Assessore alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica; Paolo Sammaritani (Lega Vallée d'Aoste), Assessore all'istruzione e cultura; Claudio Restano (Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée), Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti.

Vicepresidente della Regione è stato nominato Elso Gerandin.

 

 

SC

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Comunicato n° 273 del 27 giugno 2018
Costituite le cinque Commissioni consiliari permanenti e la Commissione Regolamento

Mercoledì 27 giugno 2018, al termine dei lavori dell'adunanza di insediamento della XV Legislatura, sono state costituite le Commissioni consiliari permanenti e la Commissione per il Regolamento del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

I Commissione “Istituzioni e Autonomia”: Roberto Luboz (Presidente); Albert Chatrian (Vicepresidente); Stefano Ferrero (Segretario); Alberto Bertin, Luca Bianchi, Jean-Claude Daudry, Joёl Farcoz, Diego Lucianaz, Pierluigi Marquis, Luciano Mossa, Emily Rini.

II Commissione “Affari generali”: Roberto Cognetta (Presidente); Roberto Luboz (Vicepresidente); Diego Lucianaz (Segretario); Patrizia Morelli, Daria Pulz, Renzo Testolin, Laurent Viérin.

III Commissione “Assetto del territorio”: Luca Distort (Presidente); Pierluigi Marquis (Vicepresidente); Andrea Manfrin (Segretario), Stefano Ferrero, Alessandro Nogara, Marco Sorbara, Luigi Vesan.

IV Commissione “Sviluppo economico”: Pierluigi Marquis (Presidente); Roberto Luboz (Vicepresidente); Roberto Cognetta (Segretario); Mauro Baccega, Chiara Minelli, Patrizia Morelli, Manuela Nasso.

V Commissione “Servizi sociali”: Albert Chatrian (Presidente); Andrea Manfrin (Vicepresidente); Luca Distort (Segretario); Luigi Bertschy, Diego Lucianaz, Augusto Rollandin, Maria Luisa Russo.

Commissione Regolamento: Antonio Fosson (Presidente Consiglio); Patrizia Morelli (ALPE), Andrea Manfrin (Lega VdA), Joёl Farcoz (UV), Luigi Bertschy (UVP), Alberto Bertin (IC), Roberto Cognetta (MOUV'), Luigi Vesan (M5S), Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV), Emily Rini (GM).

Il Consigliere segretario Laurent Viérin (UVP) ha preso la parola per chiedere alle forze di maggioranza di voler trovare una sintesi condivisa tra le sensibilità politiche per l'attribuzione della Presidenza della prima Commissione. Dopo una sospensione dei lavori, il Capogruppo di MOUV', Stefano Ferrero, a nome della maggioranza, ha riferito che, alla luce del Regolamento, si ritiene più opportuno ed equo che tale decisione venga assunta all'interno della Commissione stessa, in modo da non scavalcare la sua autonomia decisionale. Il Consigliere Viérin ha replicato osservando che la discussione politica avrebbe dovuto coinvolgere l'intera Assemblea, per non sminuire la sua centralità.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 11 e giovedì 12 luglio, nonché mercoledì 25 e giovedì 26 luglio prossimi.

 

MM

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