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Riunione del Consiglio regionale del 27 e 28 marzo 2018

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Comunicato n° 186 del 21 marzo 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 27 e mercoledì 28 marzo 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 21 oggetti, tra cui 6 interrogazioni, 6 interpellanze, 1 mozione.

In discussione anche il nuovo Statuto della Finaosta Spa e tre relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2016; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari in Valle d'Aosta (anno 2016); gestione del Servizio sanitario della Regione Valle d'Aosta (esercizio 2016).

Riguardo alle interrogazioni, il gruppo AC-SA-PNV ne ha presentata una sulla tempistica per la nomina del nuovo Direttore generale dell'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Il gruppo ALPE ha posto quattro interrogazioni: lavori di ampliamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero unico per la regione; lavori di realizzazione della struttura adibita ad aerostazione all'ingresso est di Aosta; previsione di un referendum popolare in merito alla quotazione in borsa della società CVA; lavori e programmazioni per la riqualificazione delle sedi scolastiche di istruzione secondaria superiore del capoluogo regionale.

Il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha iscritto un'interrogazione vertente sulla pulizia della strada statale nel tratto compreso tra i Comuni di Saint-Christophe e Nus.

Per quanto attiene alle interpellanze, due sono state depositate da ALPE: una sulle tempistiche per l'approvazione del Piano pluriennale di risanamento aziendale predisposto dalla società Vallée d'Aoste Structure, l'altra sulla mancata pubblicazione da parte delle società controllate dalla Regione sul proprio sito istituzionale degli esiti delle acquisizioni di beni e servizi.

Quattro sono invece le interpellanze del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv: disponibilità delle risorse finanziarie per integrare i mutui a favore della prima abitazione; realizzazione di un sistema unico innovativo per il riconoscimento degli utenti che conferiscono i rifiuti urbani; finanziamento dei capitoli di bilancio per la sistemazione del manto stradale delle strade regionali; valorizzazione del sito archeologico individuato nel cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale.

All'ordine del giorno figura anche una mozione del gruppo ALPE sulle azioni per contrastare ogni forma di sopruso e di violenza sui minori e sulle donne.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 198 del 26 marzo 2018
Iscritti nove oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 27, e mercoledì 28 marzo 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da nove oggetti.

Ad inizio seduta l'Aula sarà chiamata a trattare l'accettazione delle dimissioni dalla carica di Consigliere regionale rassegnate da Marco Viérin attualmente sospeso di diritto a seguito della condanna in via non definitiva dei reati indicati nel decreto legislativo 235/2012 (legge Severino). Marco Viérin sarà definitivamente sostituito da Paolo Contoz, che diventerà quindi Consigliere regionale a tutti gli effetti.

Sono state presentate due interrogazioni a risposta immediata: la prima è stata depositata dal Consigliere Roberto Cognetta del gruppo Misto in merito alla costituzione di parte civile dell'Amministrazione regionale nell'eventuale processo penale nell'ambito dei finanziamenti alla Casinò de la Vallée; la seconda è del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv sul mancato utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive per la copertura di impegni e autorizzazioni di spese già deliberate.

Per quanto attiene all'attività normativa, sono stati iscritti quattro disegni di legge: il primo riguarda la nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ARPA della Valle d’Aosta (abrogazione della legge regionale n. 41/1995), su cui la seconda Commissione "Affari generali" (a maggioranza), la terza Commissione "Assetto del territorio" (all'unanimità) e la quinta Commissione "Servizi sociali" (all'unanimità) hanno espresso parere favorevole. In discussione poi il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2018-2020 (col parere favorevole a maggioranza della seconda Commissione "Affari generali"); le disposizioni in materia di urbanistica e pianificazione territoriale (col parere favorevole a maggioranza della terza Commissione "Assetto del territorio"); gli interventi regionali a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari di interesse sovralocale (col parere favorevole a maggioranza della quarta Commissione "Sviluppo economico").

I Consiglieri tratteranno anche la proposta di legge del gruppo ALPE e del Consigliere Bertin (CC-M) concernente l'incompatibilità con la carica di Consigliere regionale (modificazioni alla legge regionale n. 20/2007).

All'ordine del giorno è stato infine inserito il Piano triennale 2017-2019 per l'edilizia residenziale, su cui la terza Commissione "Assetto del territorio" ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 30 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 200 del 27 marzo 2018
Accettazione delle dimissioni di Marco Viérin da Consigliere regionale

Il Presidente del Consiglio Valle ha aperto i lavori dell'ultima riunione consiliare ordinaria della quattordicesima Legislatura, convocata oggi, martedì 27, e domani, mercoledì 28 marzo 2018, per discutere un ordine del giorno composto di 30 oggetti.

Come primo punto all'ordine del giorno, l'Assemblea ha accettato le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale rassegnate il 23 marzo da Marco Viérin, eletto in Consiglio Valle nella lista Stella Alpina e attualmente sospeso di diritto a seguito della condanna in via non definitiva dei reati indicati nel decreto legislativo 235/2012 (legge Severino).

Contestualmente, il Consiglio ha preso atto della nomina di Paolo Contoz quale Consigliere regionale a tutti gli effetti: dal 10 marzo 2017, Paolo Contoz, primo degli esclusi della lista Stella Alpina e oggi iscritto al gruppo Union Valdôtaine, sostituiva infatti temporaneamente Marco Viérin.

SC

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Comunicato n° 201 del 27 marzo 2018
Interrogazione a risposta immediata sulla costituzione di parte civile della Regione nell'eventuale processo sui finanziamenti alla Casinò de la Vallée

La costituzione di parte civile dell'Amministrazione regionale nell'eventuale processo penale nell'ambito dei finanziamenti alla Casinò de la Vallée: questo l'argomento dell'interrogazione a risposta immediata posta dal Gruppo Misto nella seduta del Consiglio regionale del 27 marzo 2018.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha infatti chiesto se la Giunta regionale abbia deciso di dare indicazioni affinché, analogamente alla Casinò de la Vallée Spa, anche l'Amministrazione regionale si costituisca parte civile, in quanto parte lesa come i cittadini valdostani.

Il Presidente della Regione ha risposto che allo stato nessun atto è stato prodotto dalla Regione come parte offesa. Laurent Viérin ha precisato che l'Amministrazione regionale sta seguendo l'evoluzione e, quando saranno disponibili tutti gli elementi, si assumeranno le determinazioni e le decisioni conseguenti, sempre a tutela della posizione che la Regione fa valere nel caso in cui siano in qualche modo lesi i propri interessi. Peraltro, ha aggiunto il Presidente della Regione, in base all'articolo 79 del Codice di procedura penale, il primo momento utile per costituirsi in quanto parte civile è l'udienza preliminare.

In sede di replica, il Consigliere Cognetta ha affermato che, non sussistendo al momento atti formali, l'obiettivo dell'interrogazione consisteva nel conoscere l'indicazione politica, al di là della questione puramente tecnica. Cognetta ha accolto con favore la risposta del Presidente della Regione, auspicando che, anche un nuovo governo mantenga l'intenzione di costituirsi parte civile, in difesa degli interessi dei valdostani.

MM

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Comunicato n° 202 del 27 marzo 2018
Interrogazione a risposta immediata sull'utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 27 marzo 2018, il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha voluto approfondire l'utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive per 45 milioni di euro nella variazione al bilancio 2018-2020, chiedendo perché non sono state impiegate per la copertura di impegni e autorizzazioni di spese già deliberate.

L'Assessore al bilancio, patrimonio e società partecipate ha specificato che la variazione di bilancio all'esame del Consiglio in questa riunione, non è lo strumento per dare risposte al quesito posto, in quanto il provvedimento ha l'obiettivo di assicurare il rispetto dell’equilibrio di bilancio in conseguenza del maggiore contributo della Regione agli obiettivi complessivi di finanza pubblica statale e, questo, nelle more del ricorso promosso dalla Regione dinanzi alla Corte costituzionale, in quanto l’impugnazione non ha efficacia di sospensiva immediata.

L'Assessore Renzo Testolin ha quindi ricordato che per fare fronte all’obbligo di accantonare l’intero importo di 99 milioni di euro, nel capitolo per la contribuzione della Regione al risanamento della finanza pubblica si è provveduto sia attraverso maggiori entrate sul bilancio regionale per 45,5 milioni di euro, sia attraverso una riduzione della spesa di oltre 54 milioni di euro. Ha quindi precisato che le risorse per 45 milioni di euro di cui parla il collega e acquisite al bilancio regionale, non vanno ad aumentare nuove spese ma sono destinate obbligatoriamente al capitolo di contribuzione al risanamento della finanza pubblica.

L'Assessore si è detto dispiaciuto che si cerchi sempre di creare confusione su temi che sono molto tecnici e che sono stati discussi solo marginalmente in Commissione, senza avere la contezza necessaria su quanto si stia facendo.

Il Capogruppo di CCM ha replicato che l'Assessore non ha risposto alla domanda: per Elso Gerandin, nella variazione di bilancio si autorizzano nuove ulteriori spese per 45 milioni di euro, attingendo alle risorse di Finaosta, ma non si dà copertura agli impegni già deliberati e giuridicamente perfezionati per 156 milioni di euro. Ha quindi chiesto attenzione su questa tematica, come anche confermata dagli uffici, per non mettere in difficoltà l'Amministrazione regionale.

SC

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Comunicato n° 203 del 27 marzo 2018
Interrogazione sulla nomina del Direttore generale dell'USL

Conoscere la tempistica per la nomina del nuovo Direttore generale dell'USL Valle d'Aosta è stato il quesito posto con un'interrogazione nella seduta consiliare del 27 marzo 2018 dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.

L'Assessore alla sanità ha comunicato che, con la delibera approvata ieri, 26 marzo, la Giunta ha deciso di avviare il ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza di annullamento della nomina dell'ex direttore generale dell'USL, riservandosi la facoltà di richiederne la sospensione. Luigi Bertschy ha poi precisato che, a seguito di questa decisione e una volta conosciuta la data dell'udienza di merito, si valuterà l'avvio delle procedure relative alla nomina del nuovo direttore generale. L'Assessore ha concluso sottolineando che l'azienda continua la propria attività e che tutte le figure stanno svolgendo i relativi incarichi.

Nella replica, il Consigliere Antonio Fosson ha rimarcato l'importanza di fare chiarezza su tale questione. Per Fosson, con la scelta operata dalla Giunta inizia un nuovo percorso nell'ottica di trovare una soluzione ad un'anomalia rilevante per l'Azienda USL. E nelle anomalie, ha detto il Capogruppo di AC-SA-PNV, si ferma la programmazione sanitaria, che in questo periodo è fondamentale. Il Consigliere Fosson ha concluso rappresentando la paura dei cittadini valdostani, ovvero che perduri questo periodo di commissariamento dell'USL, di blocco di programmazione e di difficoltà ad intervenire su problemi evidenti.

MM

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Comunicato n° 204 del 27 marzo 2018
Interrogazione sulla situazione dei lavori del presidio ospedaliero unico

Nella seduta del 27 marzo 2018, i Consiglieri del gruppo ALPE hanno chiesto di conoscere lo stato dell'arte dei lavori di ampliamento, costruzione e ristrutturazione del presidio unico ospedaliero oltre che i costi finora sostenuti e quelli attualmente impegnati.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, nel comunicare che la situazione dell'ospedale sarà illustrata nel dettaglio alla quinta Commissione consiliare venerdì 30 marzo prossimo, ha riferito che la società COUP srl ha programmato e attivato, a partire dal 2016, l’esecuzione di alcune lavorazioni considerate prioritarie: la realizzazione del collegamento sanitario interrato di viale Ginevra, con contestuale rilievo delle testimonianze archeologiche - i cui lavori, avviati nell’estate 2017, dovrebbero concludersi nell'estate 2018 - e il completamento dei lavori di scavo archeologicamente assistito nell’area di ampliamento ospedaliero - i cui lavori, avviati nell’autunno 2017, sono in corso di realizzazione e si prevede l’ultimazione entro il 2018.

L'Assessore Luigi Bertschy ha quindi richiamato la necessità di presentare un quadro che sia il più completo possibile a chi subentrerà nella prossima Legislatura, al fine di consentire di fare le scelte politiche future nel modo più opportuno. Per Bertschy vi è quindi la necessità di un approfondimento, che è stato richiesto nel Programma esecutivo annuale, al fine di verificare se nel sito indicato si possono realizzare tutti gli obiettivi prefissati. Un ulteriore obiettivo è quello di studiare la nuova forma di governo del progetto: oggi è affidata alla società COUP, ma nel Documento di economia e finanza regionale abbiamo indicato la necessità di internalizzare il progetto o di arrivare alla fusione delle due società NUV e COUP. Per l'Assessore, in questa fase conclusiva della Legislatura, vi è stata la necessità di procedere con la massima trasparenza nell'acquisizione di tutte le informazioni utili a definire le scelte future. Bertschy ha concluso che il tempo impiegato in questa fase sarà di grande utilità per le decisioni che dovranno assumere i futuri amministratori.

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli, nella replica, ha evidenziato l'importanza di avere un quadro chiaro a fine Legislatura al fine di fornire tutti gli elementi in vista dell'inizio della prossima. Per la Consigliera, la vicenda dell'ospedale ha toccato un intero decennio, trascinandosi e ingarbugliandosi. Ha espresso rammarico perché questo decennio si conclude con un bilancio assolutamente negativo, con una spesa di 8,5 milioni di euro che non è servita a nulla se non ad avere un ospedale che ha dieci anni in più, con sale operatorie non sempre funzionanti, con i reparti maternità e geriatria che rimangono confinati al Beauregard. In compenso, ha aggiunto la Consigliera Morelli, abbiamo un parcheggio che è costato 20 milioni di euro. Per la Consigliera si è quindi trattato di una scelta sciagurata, che non ha risposto a nessuna delle istanze proposte, non si è costruito l'ospedale nuovo, ma non si è nemmeno ristrutturato il vecchio, come implicitamente era stato indicato dai cittadini con il referendum del 2007. Non ci resta, ha concluso la Morelli, che confidare nella prossima Legislatura.

SC

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Comunicato n° 205 del 27 marzo 2018
Approvata la nuova disciplina dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente

Nella seduta del 27 marzo 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con voti 31 voti a favore e 2 contrari (i Consiglieri Cognetta e Ferrero del gruppo Misto), il disegno di legge che contiene la nuova disciplina dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA).

Il provvedimento è stato presentato dalla Giunta regionale il 16 febbraio scorso e si compone di 23 articoli, suddivisi in 6 capi, adeguando la disciplina regionale di settore alla normativa statale di riferimento - ovvero la legge 28 giugno 2016, n. 132 - per quanto attiene ai compiti assegnati all’ARPA, nonché alle modalità di programmazione delle sue attività e al suo nuovo assetto organizzativo.

Il Capogruppo del PD-SVdA, illustrandone i contenuti in Aula, ha ricordato che la norma statale incardina le ARPA regionali all'interno di una rete nazionale, uniformando l'azione delle Agenzie attraverso l'introduzione dei Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali. Questo disegno di legge, ha aggiunto Paolo Cretier, fa salva la possibilità di contestualizzare i LEPTA alla realtà regionale salvaguardando i livelli di eccellenza raggiunti da ARPA Valle d'Aosta in alcuni settori particolarmente strategici per la Regione, ad esempio quelli attinenti al monitoraggio della qualità dell'aria.

Il Consigliere Cretier ha proseguito trattando la questione della gestione del personale, per cui è disposta l'istituzione di un gruppo di lavoro, che dovrà determinare la fattibilità e le modalità dell'eventuale transizione del personale dell'ARPA alla corrispondente disciplina del contratto collettivo del comparto unico regionale.

Il Capogruppo del PD-SVdA ha quindi puntualizzato l'importanza dell'aspetto legato alla prevenzione e tutela in campo ambientale in una valle alpina molto antropizzata come la nostra, per cui è necessario un accurato controllo di continuità. Ha concluso definendo questa norma un arricchimento nel panorama legislativo regionale, in quanto è una legge chiara, condivisa, che può sicuramente dare risposte.

In sede di dichiarazione di voto, il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio si è detto favorevole a questa legge, data l'opportunità di modificare la normativa regionale vigente per meglio definire i compiti di ARPA VdA a oltre vent'anni dalla sua istituzione. Per Roscio è fondamentale mantenere le prerogative regionali: ad esempio, il nostro livello di prevenzione è più elevato rispetto a quello nazionale, così come notevoli sono i nostri livelli di conoscenza del territorio. Il Consigliere Roscio ha rappresentato l'importanza del rinnovo della strumentazione, della garanzia delle risorse e di mantenere serie storiche di misurazioni, perché l'attenzione ambientale deve restare costante nel tempo. Per quanto a suo avviso la legge sia nel complesso condivisibile, l'unica perplessità rilevata da Roscio riguarda l'inquadramento del personale, mai stata risolta.

L'Assessore alle attività produttive, nel ringraziare per il lavoro svolto, ha ricordato come la genesi del testo sia stata abbastanza lunga perché sono stati necessari approfondimenti, anche per capire se il contratto Sanità, all'interno del quale è inserito il personale dell'ARPA, avrebbe definito in modo più chiaro il ruolo dei tecnici e del personale operativo: visto che non sono state recepite le sue peculiarità, a livello regionale si è ritenuto necessario di prevedere un periodo di concertazione che sarà effettuato attraverso un gruppo di lavoro composto da organizzazioni sindacali, datori di lavoro ed esperti con il fine di definire meglio all'interno del comparto unico le specificità del personale ARPA, che non si riscontrano all'interno del contratto Sanità. Per Jean-Pierre Guichardaz questa è una legge che era necessario recepire e la Valle d'Aosta è tra le prime regioni ad averlo fatto. La nostra Agenzia, ha concluso l'Assessore, gode di massimo rispetto su tutto il territorio nazionale e questo testo la renderà più operativa e più moderna.

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) si è soffermato sul riconoscimento dell'impegno pluriennale sulla raccolta dei dati storici sull'analisi degli alimenti, che è ben lungi dall'essere un'attività marginale. Ha poi parlato della particolarità morfologica del nostro territorio che va salvaguardata. In merito all'inquadramento del personale, ha auspicato che nei dovuti approfondimenti tutti i soggetti interessati vengano coinvolti.

Il Consiglio Valle ha poi approvato, con 20 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 12 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV, CC-M, Misto), il nuovo Statuto della Finaosta Spa, la Finanziaria della Regione autonoma Valle d'Aosta. Obiettivo dell'atto è quello di adeguare i contenuti dello Statuto alle disposizioni contenute nella normativa nazionale e regionale in tema di società a partecipazione pubblica.

SC-MM

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Comunicato n° 206 del 27 marzo 2018
Approvata la prima variazione al bilancio regionale 2018-2020

Nella riunione del 27 marzo 2018, il Consiglio Valle ha approvato con votazione segreta (19 voti a favore, 11 contrari e 1 astensione), il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2018-2020. Contestualmente l'Assemblea ha preso atto delle tre relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti in materia di tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2016; di gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari in Valle d'Aosta (anno 2016); di gestione del Servizio sanitario della Regione Valle d'Aosta (esercizio 2016).

Il testo presentato dalla Giunta regionale il 13 marzo scorso si compone di quattro capi e di 16 articoli; nel corso dell'esame della seconda Commissione sono stati presentati 10 emendamenti, mentre in Aula ne sono stati depositati 2 congiuntamente dal Presidente della Regione e dall'Assessore all'istruzione e 3 dai Consiglieri del gruppo Misto Cognetta e Ferrero.

Relatore in Aula è stato il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, che ha spiegato che questo provvedimento legislativo deriva dalla necessità di assicurare l'equilibrio del bilancio regionale in seguito all'accantonamento necessario a far fronte a quanto stabilito dalla legge finanziaria 2018-2020 dello Stato per il maggiore contributo richiesto alla Regione per gli obbiettivi complessivi di finanza pubblica. Tale maggiore contributo, ha aggiunto il Consigliere Fabbri, non era stato infatti previsto nella legge finanziaria regionale 2018/2020 in accordo a quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale, che escludeva tale maggior prelievo sicuramente dal 2018. In attesa dell'esito del ricorso presentato dalla Regione dinanzi alla Corte costituzionale, ha osservato Fabbri, si rende quindi necessaria questa variazione per assicurare il rispetto dell'equilibrio di bilancio cui la Regione è tenuta in ossequio del nuovo regime di contabilità in vigore dal 2017.

Le maggiori cifre da accantonare sono di 99 milioni 326 mila euro per il 2018, di 28 milioni 615 mila per il 2019 e di 8 milioni 615 mila per il 2020.

Il disegno di legge, ha riferito il Consigliere Fabbri, prevede la possibilità di utilizzare 45 milioni 464 mila euro di maggiori entrate al fine di incrementare di pari cifra lo stanziamento del capitolo relativo al "concorso della regione al riequilibrio della finanza pubblica" riducendo così l'impatto negativo sul bilancio regionale provocato da quanto lo Stato ha imposto con la sua legge finanziaria.

Per il Consigliere di Coalition Citoyenne-Mouv Andrea Padovani questa variazione di bilancio tradisce le promesse e le aspettative che i valdostani avevano riposto nel bilancio approvato a dicembre 2017 e tanto sbandierato dal Governo regionale: oggi, invece, ha detto Padovani, stiamo discutendo di tagli alla sanità, ai trasporti, per non parlare poi dell'Assessorato alle attività produttive che è cancellato, con riduzioni alle politiche del lavoro, alla mobilità sostenibile, al bon chauffage senza che l'Assessore Guichardaz abbia qualcosa da dire. Il Consigliere di CC-M ha parlato di Legislatura brutta non solo per le indagini giudiziarie, ma soprattutto per questi atti che rappresentano un modo di gestire la Regione poco oculato, con obiettivi che non hanno niente a che vedere con il bene dei valdostani. Un atto, ha concluso Padovani, che sancisce la fine di un'alleanza che ha prodotto malcontento e disaffezione.

Il Consigliere Stefano Borrello (AC-SA-PNV) ha espresso preoccupazione per le difficoltà che riguardano l'Assessorato alle opere pubbliche, perché vanno a svilire il ruolo di una struttura importantissima per la gestione del territorio.

Il Consigliere Stefano Ferrero (GM) ha definito questa variazione un testamento in cui agli eredi non solo non si dà nulla, ma addirittura si prende denaro dalle loro tasche. Per Ferrero si tratta di un testamento vuoto, che rappresenta l'andamento di questa Legislatura. Ferrero ha sostenuto che l'autonomia si difende con fondi certi, anche andando a Roma con orgoglio e capacità contrattuale. Il Consigliere ha infine annunciato di non partecipare alla votazione per non fungere da notaio a questo testamento, triste fine di questa Legislatura.

Il Capogruppo di CC-M ha parlato di conclusione annunciata della finanziaria regionale votata a dicembre: per Elso Gerandin è iniziata male e finisce peggio, con 99 milioni di euro in meno invece degli sbandierati 144 milioni in più. Il Consigliere si è detto dispiaciuto perché si lascia ai posteri una Valle d'Aosta con debiti per oltre 500 milioni di euro, residui passivi per 250 milioni, con 156 milioni che non sono in disponibilità perché non possono essere erogati in gestione speciale di Finaosta. Per Gerandin, quando si è alla canna del gas bisogna sacrificare qualcuno e, oggi, con questa variazione, si sacrifica un po' tutto. Il Consigliere si è infine detto fermamente convinto che sia necessario un momento di riflessione, perché il bilancio di una pubblica amministrazione deve avere una copertura finanziaria e non come fatto in questi mesi, perché non è autorizzando spese aggiuntive che si risolve un'errata interpretazione e programmazione.

Il Consigliere Paolo Contoz (UV) ha affermato di votare convintamente a favore di questa variazione, per quanto sia dolorosa perché sottrae risorse agli Assessorati. Una variazione, ha detto, che deve essere fatta per correggere un bilancio incompleto, cui stati tolti 99 milioni chiesti dallo Stato.

Il Consigliere del GM Cognetta, annunciando il voto contrario, ha chiesto la votazione nominale per chiarezza di intenti.

Il Consigliere di CC-M Alberto Bertin, nel dichiarare il proprio voto contrario, ha affermato che sono stati illusi i cittadini valdostani su risorse che non c'erano e la variazione di bilancio è simbolica della situazione della nostra regione. Per Bertin è anche la fine triste di una Legislatura nata male e finita peggio, con nodi che sono venuti al pettine e che negli anni erano facilmente immaginabili: i rapporti con lo Stato non sono stati instaurati correttamente dal punto di vista istituzionale e si è preferito inseguire politicamente le varie maggioranze a Roma, provocando così una debolezza nell'Autonomia valdostana. Per il Consigliere di CC-M questa è la fine di un periodo che lascia soltanto macerie e, al momento, non si vede un progetto che sia in grado di risollevare la Valle d'Aosta da questa situazione.

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) si è soffermato sui 20,9 milioni di fondi di rotazione inutilizzati, che sarebbe stato opportuno impegnare già a dicembre. Ciò, a detta di Marquis, testimonia della gestione della programmazione condotta a spizzichi e bocconi. Ha quindi evocato il fatto che il bilancio ha gonfiato la spesa corrente, quella improduttiva; invece una Regione deve creare economia attraverso le spese di investimento. Oggi, ha sottolineato Marquis, si è costretti a prelevare dalle società partecipate: è un fatto gravissimo dal punto di vista concettuale ed economico. Il Consigliere Marquis ha affermato che le situazioni di degrado e di difficoltà investono vari settori, dai lavori pubblici alla sanità, e di questo si è detto preoccupato. Infine, il Consigliere Marquis ha annunciato il voto contrario a questa proposta di variazione, che spegne le false aspettative annunciate ai valdostani con l'approvazione della finanziaria.

Il Capogruppo di ALPE ha parlato di dibattito surreale, perché dopo l'elenco della spesa con le enormi disponibilità annunciate per il 2018, oggi si certifica che tutto quello che è stato raccontato in quattro mesi erano bugie: per Albert Chatrian sono state create false illusioni per l'agricoltura, per l'edilizia residenziale, per il welfare. Ha quindi parlato di modello che dovrà essere ristrutturato perché non è più sostenibile, di necessità di ammodernare il bilancio pubblico, cambiando rotta e programmando in modo diverso le risorse. Per il Consigliere, la comunità si aspetta non solo delle risposte, ma anche dei grandi no: se non si possono sostenere delle spese, spetta alla politica fare delle scelte. Secondo Chatrian, il modello fa acqua da tutte le parti e bisogna cambiarlo. Oggi, ha concluso, è una brutta giornata dal punto di vista politico.

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha stigmatizzato il dover procedere con un taglio lineare, dimostrando come il bilancio approvato a dicembre sia stato falsato. Restano, dopo aver specificato che non è compito della politica illudere i cittadini, ha ribadito il proprio voto contrario, lasciando apportare oggi queste variazioni a chi ha voluto forzare la mano a dicembre.

Il Capogruppo dell'UV ha osservato che sulla variazione di bilancio sono stati presentati emendamenti importanti e sollecitati dalla scuola, dall'agricoltura, dai Comuni, venendo quindi incontro alle richieste avanzate. Per Augusto Rollandin, non c'è un settore in sofferenza: sono tutti largamente in grado di avere i fondi necessari per portare avanti i programmi evidenziati. Il Consigliere si è detto dispiaciuto che oggi si debbano fare delle riserve in alcuni settori, ma ha ritenuto che gli investimenti realizzati sino ad ora hanno portato la Valle d'Aosta ad una situazione di eccellenza e si può dire che la Regione abbia utilizzato al meglio le sue disponibilità. Anche se con questa variazione sono state ridotte alcune voci di bilancio, Rollandin si è detto sicuro che molti settori potranno ancora essere oggetto di variazione nell'arco dell'anno. Ha quindi concluso che si tratta di una variazione che non va a inficiare un bilancio. Il Capogruppo dell'UV ha quindi chiesto la votazione segreta.

L'Assessore alle attività produttive ha preso la parola per evidenziare che alle sue strutture restano 49 milioni di euro per misure che non saranno minimamente toccate. Jean-Pierre Guichardaz ha quindi elencato altri fondi a disposizione dell'Assessorato, rimarcando il problema del bon de chauffage, che si è cercato di mantenere in vita, anche ipotizzando altri assestamenti. L'Assessore ha infine sottolineato che una misura quale il bon de chauffage pone la discussione sulla questione della misura unica della famiglia.

Per la Consigliera di ALPE Chantal Certan se fosse tutto normale, il Capogruppo Rollandin non avrebbe chiesto il voto segreto sulla variazione. La Consigliera ha osservato che sono state fatte delle variazioni per tappare i buchi fatti e congelati a dicembre; uno dei pochi aspetti positivi è stata la manovra dell'Assessore Rini che ha tamponato i problemi creati da lei stessa e dalla sua Giunta nel 2016, togliendo risorse dal Forte di Bard per metterle nuovamente nelle cattedre di tecnologia. Per noi, ha concluso la Consigliera, questa non è una variazione, ma una manovra tampone.

L'Assessore al bilancio e finanze ha replicato che la Valle d'Aosta è ancora priva di una concertazione solida e duratura con lo Stato e come il Governo regionale si sia attivato con le dovute iniziative per vantare i propri diritti nei confronti di decisioni che impongono di accantonare risorse importanti o meglio di non vedersele accreditate. Per Renzo Testolin, si tratta di questioni che dovranno essere risolte. Oggi, con questa variazione, ha detto l'Assessore, si accantonano le risorse in un momento particolare, a fine Legislatura, cercando comunque di dare risposte sul territorio, sottolineando l'importanza dei Comuni per potenziare le attenzioni al cittadino in generale. Per Testolin, si è cercato di trovare risorse aggiuntive, reperite con attenzione, facendo di necessità virtù, consentendo così di contenere la riduzione a 54 milioni di euro invece che a 99 milioni. Per l'Assessore, vi sarà la possibilità di rivalutare, strada facendo, le risorse dando risposte ai diversi settori. Testolin ha poi affermato che con questa variazione si mettono i conti in ordine e si dà una prospettiva alle risorse finanziarie, che potranno essere utilizzate nel prossimo futuro: ci sono circa 60 milioni di euro in più già riconosciuti, 65 milioni di euro per effetto della mitigazione complessiva del disavanzo che sarà probabilmente coperto con il prossimo assestamento di bilancio e, soprattutto, una dotazione rappresentata dai due ricorsi contro lo Stato (uno da 144 milioni e uno da 100 milioni di euro) che se saranno favorevoli alla Regione daranno una prospettiva molto più positiva al futuro della Valle d'Aosta.

Il Capogruppo del Pd-SVdA ha sostenuto che la chiarezza sul bilancio c'è sempre stata. Paolo Cretier ha ricordato che il bilancio a dicembre non è stato praticamente discusso. Cretier ha detto che si fa fuoco con la legna a disposizione, senza mai illudere la gente. I conti sono in ordine, in questo momento non si può creare sviluppo ma, secondo il Consigliere Cretier i livelli essenziali sono stati garantiti.

Il Presidente della Regione ha dichiarato che a dicembre il bilancio è stato approvato con le risorse dei valdostani e non si sarebbe potuto fare a meno di procedere in tal senso. Laurent Viérin ha quindi ricordato l'impugnazione della Regione alla finanziaria nazionale, dove mancano risorse per la Valle d'Aosta, mentre il bilancio regionale non è stato impugnato. Il Presidente della Regione ha affermato che la Valle d'Aosta ha diritto a rivendicare a qualsiasi governo nazionale 244 milioni di euro. Passando poi a trattare la variazione, Laurent Viérin ha specificato che si reperiscono 45 milioni di euro delle nostre risorse per attutire il taglio che si è dovuto subire dallo Stato, nonostante tutti i sacrifici compiuti in questi anni. Laurent Viérin ha precisato che con questo atto si danno risposte a circa 400 operai dei cantieri forestali, agli enti locali, alla scuola (con il ripristino delle cattedre di tecnologia, il potenziamento degli organici all'infanzia, i fondi per l'alternanza scuola-lavoro), all'agricoltura, al rinnovo contrattuale. È un bilancio che cresce, perché da 1 miliardo oggi si arriva ad 1 miliardo 150 milioni. Il Presidente ha voluto infine sottolineare che col confronto in Commissione la variazione è stata migliorata.

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha detto che c'è una contraddizione palese, perché a fronte degli interventi di Testolin e Viérin che hanno difeso la variazione, il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, con il voto segreto, li ha sfiduciati e ha certificato lo sgretolamento della maggioranza.

SC-MM

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Comunicato n° 207 del 27 marzo 2018
Approvato il Piano per l'edilizia residenziale 2017-2019

Nella seduta del 27 marzo 2018, con 20 voti a favore (UV, UVP, EPAV e Pd-SVdA) e 11 astensioni (AC-SA-PNV, ALPE, CC-M e GM), il Consiglio Valle ha approvato il Piano triennale 2017-2019 per l'edilizia residenziale.

L'atto ripartisce le risorse finanziarie non vincolate e indica le azioni in cui si articola la politica abitativa, ai sensi della legge regionale n. 3 del 2013 (Disposizioni in materia di politiche abitative).

L'Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale pubblica ha illustrato il Piano, riferendo che riassume importanti risultati nelle politiche abitative regionali, tra cui il completamento del percorso, il 1° gennaio 2018, di trasferimento della proprietà e della gestione degli alloggi ERP dal Comune di Aosta all'ARER, che ora gestisce un patrimonio di 1676 alloggi, oltre agli 89 nei Comuni, procedendo ad importanti economie di scala.

Mauro Baccega ha quindi comunicato che per il sostegno alla locazione sono state ammesse 10.464 domande e sono stati liquidati più di 15 milioni di euro. Incisiva l'azione per quanto attiene all'emergenza abitativa: il 2017 ha visto un netto calo di presentazione delle domande (92, di cui solo 24 ammesse, a testimonianza del fatto che la nuova normativa regionale ha notevolmente ridotto i casi di emergenza abitativa, favorendo l'accesso all'edilizia residenziale pubblica).

L'Assessore è poi passato a dettagliare le cifre dei risultati per l'accesso alla prima casa di proprietà: nel quadriennio sono state 1071 le richieste, di cui 989 ammesse, per un impegno finanziario di quasi 86 milioni di euro. 165 sono state invece le domande per il recupero e nuova costruzione, mentre per i centri storici sono state 62 le domande ammesse.

Mauro Baccega ha parlato degli obiettivi più significativi per Piano, tra cui il recupero degli alloggi esistenti, l'effettuazione di un bando di assegnazioni sovracomunali per incrementare gli alloggi ERP, la realizzazione di  alloggi, in housing sociale con partnership pubblico-privato, la regolarizzazione di posizioni debitorie con un approfondito accertamento della morosità incolpevole, la revisione delle locazioni dei box auto. Inoltre, come ha osservato l'Assessore, il Piano mira a proseguire il sostegno alla locazione per le famiglie e ad individuare le categorie più deboli per meglio determinare le priorità.

Mauro Baccega ha concluso affermando che si tratta di risultati importantissimi e di obiettivi lungimiranti, conseguiti attraverso una rilevante sinergia tra Amministrazione regionale, ARER, APS, Comuni e CPEL.

I Consiglieri Stefano Borrello (AC-SA-PNV) e Elso Gerandin (CC-M) hanno annunciato il voto di astensione.

MM

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Comunicato n° 208 del 27 marzo 2018
Approvato il disegno di legge in materia di urbanistica e pianificazione territoriale

Il Consiglio Valle, nella seduta del 27 marzo 2018, ha approvato all'unanimità (assenti i gruppi di minoranza) il disegno di legge che contiene disposizioni in materia urbanistica e pianificazione territoriale.

Il provvedimento, che è stato presentato dal Governo regionale il 2 marzo scorso, si compone di 42 articoli suddivisi in tre capi, volti a modificare una serie di norme regionali in materia di urbanistica e pianificazione territoriale.

Il Presidente della terza Commissione "Assetto del territorio", Luca Bianchi (UV), relatore dell'iniziativa legislativa, ne ha illustrato le finalità: semplificare l’iter delle varianti ai piani regolatori comunali e migliorare l’integrazione della procedura con il processo di valutazione ambientale strategica (VAS); promuovere la revisione del procedimento per l’ottenimento del permesso di costruire, principalmente allo scopo di tener conto delle recenti riforme statali riguardanti il procedimento amministrativo e in particolare l’istituto della conferenza di servizi (riforme Madia); precisare meglio i termini di inizio e fine lavori; riordinare la disciplina relativa ai centri storici; favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente differenziando i requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione concernenti gli edifici realizzati antecedentemente all’entrata in vigore del Decreto ministeriale 5 luglio 1975; consentire l’accesso ai benefici volumetrici previsti nell’ambito della normativa del cosiddetto “Piano casa” (l.r. 24/2009) ad un maggior numero di edifici; precisare l’ambito di competenza del parere vincolante di razionalità per i progetti di edifici rurali e a destinazione agrituristica; individuare le destinazioni d’uso relative alle attività direzionali e espositive; precisare i vincoli cui sono soggetti i territori classificati come aree naturali protette.

L'Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale ha detto che dopo le disposizioni in materia di agibilità, in una logica di semplificazione amministrativa, oggi dopo un iter lungo e complesso questo disegno di legge rappresenta un'ampia riforma in materia urbanistica. Per l'Assessore Baccega, la mission di sburocratizzazione delle procedure ha fatto importanti passi avanti.

SC

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Comunicato n° 209 del 27 marzo 2018
Approvato il disegno di legge a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari valdostani

Il Consiglio Valle, nella sua seduta del 27 marzo 2018, ha approvato all'unanimità (i gruppi di opposizione non erano presenti in Aula) il disegno di legge riguardante gli interventi regionali a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari di interesse sovralocale e il rifinanziamento della legge regionale 18 giugno 2004, n. 8 (Interventi regionali per lo sviluppo di impianti funiviari e di connesse strutture di servizio).

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 12 dicembre 2017 ed emendato in quarta Commissione "Sviluppo economico", si compone di 18 articoli che sono stati illustrati in Aula dal Consigliere Luca Bianchi (UV). Il Consigliere ha evidenziato che il disegno di legge finanzia i comprensori di interesse sovralocale (ad oggi Cervinia, La Thuile e Courmayeur Mont Blanc Funivie, ma presumibilmente potrebbe aggiungersi Monterosa nei prossimi anni), che non rientrano nella legge regionale 8/2004; quest'ultima norma (che aiuta i comprensori di interesse locale con percentuali di aiuto - attualmente del 70% -, per diversi settori di attività nei comprensori sciistici, quali impianti, innevamenti, mezzi battipista, sicurezza delle piste e strutture funzionalmente connesse) viene inoltre rifinanziata almeno per le richieste strategiche avanzate nel 2017 e da realizzarsi nel 2018 e 2019.

Il Consigliere Bianchi ha spiegato che il disegno di legge è attuativo, per lo sport dello sci di discesa, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno: il testo riprende quindi i vincoli previsti dal Regolamento e definisce modalità e regole peculiari per il territorio valdostano.

Con questa legge, ha aggiunto Bianchi, sarà possibile finanziare anche le attività sui grandi comprensori sovralocali, nelle percentuali previste dal Regolamento europeo, con poco margine di manovra lasciato alla Regione (è imposto un tetto massimo dell’80% per gli investimenti inferiori a 2 milioni di euro, mentre quelli superiori sono finanziabili attraverso il metodo del funding gap, deficit di finanziamento): nella pratica, ha specificato il Consigliere, gli aiuti ai comprensori più virtuosi, per grandi investimenti, saranno commisurati alle entrate dei comprensori stessi e quindi avranno presumibilmente percentuali modeste.

Il Consigliere Bianchi ha infine precisato che i fondi per il finanziamento della legge sono presi, per i contributi in conto capitale, dai fondi di rotazione attualmente disponibili (6.1 milioni di euro) e, per i mutui, dai rientri previsti sul medesimo fondo in 1,7 milioni di euro/anno. Alla legge seguirà una deliberazione attuativa, in fase avanzata di redazione, che declinerà gli aspetti più tecnici e le modalità di istruttoria.

Il Consiglio Valle ha poi respinto, con 12 voti a favore (AC-SA-PNV, ALPE, CC-M e GM) e 21 astensioni (UV, UVP, EPAV, Pd-SVdA e il Consigliere Rosset del gruppo Misto), la proposta di legge in materia di incompatibilità con la carica di Consigliere regionale.

Il testo, depositato dal gruppo ALPE il 1° agosto 2014, intendeva modificare la legge regionale n. 20 del 2007 (Disciplina delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità con la carica di consigliere regionale, ai sensi dell'articolo 15, comma secondo, dello Statuto speciale) al fine di introdurre l'incompatibilità tra la carica di Consigliere regionale e la carica di Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Associazione Forte di Bard.

Nell'illustrazione, la Consigliera Chantal Certan (ALPE) ha spiegato che, rispetto al testo originario, è stata stralciata l'incompatibilità tra la carica di Consigliere regionale e la carica di Presidente del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta per consentire ulteriori approfondimenti.

Il Presidente della Regione ha motivato l'astensione della maggioranza in quanto la scissione delle cariche è già stata tradotta in una modifica allo statuto dell'Associazione Forte di Bard, e quindi è realtà. Laurent Viérin ha specificato che l'astensione non è rivolta al merito della previsione normativa, ma allo strumento scelto per la concretizzazione dell'obiettivo, peraltro già portato a termine.

SC-MM

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Comunicato n° 210 del 27 marzo 2018
Approvato il Piano pluriennale di risanamento aziendale di VdA Structure

Nella sua seduta del 27 marzo 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV, Consigliere Rosset di GM), 11 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV, CC-M, Consigliere Cognetta di GM), il Piano pluriennale di risanamento aziendale della società Vallée d'Aoste Structure, dando atto che la Società effettuerà annualmente il monitoraggio del Piano e il conseguente aggiornamento.

La Società, partecipata della Regione al 100 per cento indirettamente per tramite di Finaosta, gestisce i beni facenti parte del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e commerciali (ai sensi della legge regionale n. 10/2004).

L'Assessore alle attività produttive ha ricordato che il Piano di risanamento è stato richiesto da una delibera di Consiglio regionale: il Piano individua alcune misure di razionalizzazione e risanamento che la Società intende porre in essere, ossia l'efficientamento della gestione crediti, l'ottimizzazione portafoglio assets, la capitalizzazione costi per costruzioni in economia, le dismissioni di azioni non remunerative svolte in forza di convenzione, le azioni finalizzate all'incremento dei ricavi, le azioni di contenimento dei costi. Misure che dovranno accompagnare l'azione di VdA Structure. Jean-Pierre Guichardaz ha quindi riferito che nell'ultimo anno si è sostanziato un miglioramento sia gestionale sia dei conti grazie ad un'attenta e oculata gestione da parte degli Amministratori. L'Assessore ha anche spiegato che Finaosta indica alcune azioni per rendere VdA Structure più flessibile dal punto di vista gestionale e decisionale oltre a costruire un piano di dismissioni dettagliato per poter recuperare dei capitali che possano poi essere impiegati nella gestione degli stabili considerati strategici.

Il Consigliere Fabrizio Roscio (ALPE) ha osservato che VdA Structure potrebbe essere un'azienda florida se non avesse ereditato un patrimonio immobiliare industriale ed agricolo eterogeneo, che richiede adeguamenti importanti per essere appetibile sul mercato. Questo piano di risanamento per Roscio rappresenta quasi una mission impossible: la prima difficoltà è che i referenti sono tre (Finaosta, Assessorato delle attività produttive e Assessorato del bilancio), ma a preoccupare sono soprattutto le risorse a disposizione per dare risposte utili e in tempi rapidi al mondo industriale. Il Consigliere Roscio ha evidenziato che gli otto milioni allocati per il prossimo triennio forse non sono sufficienti per centrare l'obiettivo di venire incontro alle imprese, con il rischio di perdere posti di lavoro e sviluppo.

SC

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Comunicato n° 211 del 27 marzo 2018
Approvata una mozione sul contrasto di soprusi e violenze sui minori e sulle donne

Il Consiglio Valle, in conclusione della seduta del 27 marzo 2018, ha approvato all'unanimità una mozione contro le violenze sui minori e sulle donne, presentata dal gruppo ALPE ed emendata in Aula su proposta dell'Assessore alla sanità.

L'iniziativa è volta ad impegnare la Giunta regionale a far conoscere alla popolazione valdostana in maniera capillare e sistematica le politiche di contrasto alla violenza sulle donne, nonché le azioni di sensibilizzazione, informazione e prevenzione, e i servizi per l'accoglienza e la protezione delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori, realizzate sia dai soggetti istituzionali, sia dalle associazioni attive sul territorio regionale, nonché a implementare azioni di prevenzione e di contrasto, in accordo con le Forze dell'Ordine, le altre agenzie segnalanti del territorio e le associazioni, al fine di debellare ogni forma di sopruso e violenza sui minori e sulle donne. La mozione invita inoltre i Parlamentari valdostani a farsi carico, nelle sedi opportune, di tali problematiche e a presentare provvedimenti legislativi che vietino tali pratiche incivili e barbare e che sostengano i minori e le donne vittime di abuso.

Ad illustrare la mozione è stata la Consigliera Chantal Certan, che ha anche fatto riferimento all'ultima edizione del Premio internazionale "La Donna dell'Anno", il cui tema è stato proprio "Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione" ed in particolare riguardava la prostituzione, la mutilazione genitale e l'infibulazione. Molti si chiedono, ha detto Chantal Certan, del perché dobbiamo parlare di queste tematiche, come se in Valle d'Aosta non esistessero. Queste torture, e non pratiche tradizionali, sono subdole, ha aggiunto Certan, e se non combattute da un punto di vista culturale sociale e legislativo si radicano al punto da legittimare lo sfruttamento e la violenza di uomini su minori e donne.

L'Assessore alla sanità ha affermato che l'approvazione di questa mozione conferma la forte attenzione da parte della politica nei confronti di un tema così delicato. Per Luigi Bertschy si tratta di un segnale positivo lanciato proprio al termine della Legislatura con un voto all'unanimità.

Le Président du Conseil de la Vallée, en clôture de la réunion, a remercié tout le personnel de l'Assemblée législative, les employés de l'Administration régionale, ainsi que les journalistes et les collègues Conseillers pour leur engagement.

I lavori dell'ultima riunione ordinaria della XIV Legislatura del Consiglio regionale sono dunque conclusi. L'Assemblea tornerà a riunirsi in sessione ordinaria il 26 giugno 2018 per l'avvio della XV Legislatura, dopo le elezioni del 20 maggio.

 

SC-MM

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