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Riunione straordinaria del Consiglio regionale del 15 marzo 2018

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Comunicato n° 154 del 12 marzo 2018
Adunanza straordinaria del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà in seduta straordinaria giovedì 15 marzo 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 23 oggetti, la cui discussione è stata rinviata dallo scorso 7 marzo, così come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo: si tratta di 16 interpellanze, 2 mozioni e due disegni di legge.

In merito all'attività normativa, sono infatti in discussione il provvedimento di modifica di leggi regionali in materia di turismo, sanità, politiche sociali e ambiente, su cui la seconda Commissione "Affari generali", la quarta "Sviluppo economico" e la quinta "Servizi sociali" hanno espresso parere favorevole a maggioranza e di cui sono relatori i Consiglieri dell'UV Augusto Rollandin e Paolo Contoz; il disegno di legge, il cui relatore è il Consigliere Luca Bianchi (UV), che contiene disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall'appartenenza all'Unione europea (legge europea regionale 2018), su cui la terza Commissione "Assetto del territorio" ha espresso parere favorevole a maggioranza.

All'esame del Consiglio, vi è anche la relazione sull'attività svolta dalla prima Commissione "Istituzioni e Autonomia" nell'ambito delle funzioni di Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta.

Per quanto attiene alle interpellanze, due sono state depositate congiuntamente da ALPE, AC-SA-PNV e CC-M: una sull'illustrazione al Consiglio regionale dell'accordo in fase di stipulazione con il Governo in merito alla definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, l'altra sulla costituzione di tavoli di lavoro per la risoluzione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione.

Il gruppo AC-SA-PNV illustrerà due interpellanze a proposito dello stato di attuazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 16/2016 in materia di macellazione domiciliare e del piano di interventi previsti nel comprensorio sciistico di Champorcher.

Il gruppo ALPE ha depositato quattro interpellanze: mancata indizione di concorso pubblico per la copertura di posti di Dirigente tecnico nel settore della scuola d'infanzia e primaria; inserimento delle cure odontoiatriche all'interno dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza; intendimenti in merito allo sviluppo della mobilità sostenibile; adeguamento del concorso per il reclutamento di personale docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado alle esigenze della Regione.

Cinque sono invece le interpellanze del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv: impostazione del prossimo anno scolastico a seguito dell'interruzione della sperimentazione relativa alle "Adaptations"; tempistica per la conclusione del progetto realizzato dalla società INVA per l'introduzione presso l'Amministrazione regionale di soluzioni Open source; richiesta di regolarizzazione delle concessioni relative agli accessi carrai; intervento nei confronti dei Comuni valdostani per l'adozione di un unico regolamento in materia di utilizzo delle slot machines; motivazioni della concessione di un patrocinio al Circo "Donna Orfei" allestito in località Croix-Noire a Saint-Christophe.

I Consiglieri Stefano Ferrero e Roberto Cognetta del gruppo Misto hanno proposto tre interpellanze: revisione degli organici della scuola secondaria di primo grado per il potenziamento delle competenze informatiche degli studenti; contestazione di sanzioni amministrative nei confronti della società di gestione del Traforo del Gran San Bernardo SITRASB da parte del nucleo di polizia tributaria; attivazione di una procedura d'urgenza per l'ottenimento di Certificati di Prevenzione Incendio degli immobili di proprietà regionale che ne sono sprovvisti.

All'ordine del giorno figurano anche due mozioni: una è stata presentata congiuntamente dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV e CC-M sull'impegno a relazionare alla competente Commissione consiliare in merito alla progettazione degli interventi finanziabili con fondi europei; l'altra è stata depositata dal gruppo CC-M per invitare il Governo regionale a prendere le distanze dai comportamenti politicamente deprecabili di un suo ex Assessore.

Infine, all'ordine del giorno è stata iscritta per decorrenza termini la proposta di legge di modifica della normativa regionale recante disposizioni in materia di nomine e designazioni.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 160 del 15 marzo 2018
Interpellanza sull'attuazione della legge regionale in materia di macellazione domiciliare

I lavori dell'adunanza straordinaria del Consiglio Valle convocata oggi, giovedì 15 marzo 2018, con in discussione un ordine del giorno di 23 punti, si sono aperti con la trattazione delle interpellanze.

Il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha affrontato la questione dello stato di attuazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 16/2016 in materia di macellazione domiciliare.

Il Capogruppo Antonio Fosson, oltre a voler conoscere i dettagli numerici degli animali da reddito macellati a domicilio, ha chiesto «quale sia ad oggi, lo stato di attuazione delle altre procedure previste da questa iniziativa legislativa relativamente alle altre attività contemplate e quali siano le intenzioni per il futuro, prevedendo eventualmente un'ulteriore variazione della norma

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha spiegato: «La normativa in argomento, in vigore dal 1° gennaio 2017, ha introdotto importanti misure di flessibilità e semplificazione nel settore zootecnico, quali la macellazione a domicilio ad uso familiare, concordata con le associazioni di categoria, in un'ottica di contenimento dei costi e di tutela della salute pubblica e del benessere animale. La successiva delibera applicativa del maggio 2017 ha stabilito quattro punti in cui poter smaltire i sottoprodotti. Inoltre, sono stati attivati corsi di formazione e sono stati individuati punti di transito per effettuare trasbordi di sottoprodotti o carcasse

«Nel 2017 la legge ha visto la realizzazione di tutte le attività necessarie alla sua piena attuazione - ha specificato l'Assessore Bertschy -. Gli animali macellati a domicilio sono stati 2 bovini e 28 suini, di cui sono stati conferiti ai punti di concentramento 1 bovino e 2 suini. Sono poi stati macellati e giudicati commestibili 1 bovino e 26 suini. In merito al trasporto di sottoprodotti, è stata richiesta l'attivazione di sette cassoni per il trasporto di animali morti a domicilio e 34 trasporti con telo su mezzi aziendali. Relativamente ai punti di transito per il trasbordo di sottoprodotti, questi sono stati utilizzati solo in pochi casi, in quanto sono stati resi operativi solo a fine 2017. Sono poi 4 gli spacci notificati per la vendita occasionale di prodotti caseari in alpeggio. Hanno la possibilità di smaltire in concimaie in alpeggio il siero derivante dalla trasformazione del latte se non utilizzato per l'alimentazione animale, tutti i detentori che non hanno la possibilità di destinare il siero all'alimentazione animale. Per quanto attiene all'autorizzazione al trasporto promiscuo sullo stesso mezzo di animali di proprietari diversi sono state registrate 55 ditte

L'Assessore Bertschy ha quindi concluso: «Il 2018 sarà l'anno in cui si vedrà l'effettiva efficacia della norma, perché sono completate tutte le varie fasi. Pertanto, per una valutazione definitiva occorre un periodo di monitoraggio, oltre ad un'attività di informazione puntuale agli interessati, che non sempre sono a conoscenza di queste semplificazioni. Si prosegue in direzione di fornire misure di flessibilità per venire incontro alle difficoltà rappresentate. Un primo obiettivo di contenimento delle spese è stato raggiunto a seguito da questa semplificazione: da 250 euro si è passati a 100 euro, che diventano 50 se il capo viene trasportato direttamente dall'azienda

Il Capogruppo Antonio Fosson ha replicato: «I dati evidenziano che gli allevatori non hanno considerato questa norma come una soluzione dei problemi. Va fatta autocritica: l'esigenza era diversa. La legge fissa paletti di applicazione: bisogna richiedere autorizzazioni, aver seguito dei corsi di formazione, effettuare un iter complesso. Non so se questo sia stato un regalo agli allevatori: questa norma era stata accompagnata da grande enfasi, non ha ottenuto i risultati auspicati e pone gravi problemi di salute pubblica, su cui invito l'Assessore a riflettere con estrema attenzione. In particolare, mi riferisco a quanto previsto dalla delibera applicativa, cioè l'estensione della 'zona isolata' in cui interrare le carcasse, che va anche contro la legislazione nazionale ed europea.»

MM

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Comunicato n° 161 del 15 marzo 2018
Interpellanza sulle cure odontoiatriche nei livelli essenziali di assistenza

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 15 marzo 2018, ha portato in Aula la tematica dell'inserimento delle cure odontoiatriche all'interno dei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA).

«Abbiamo già affrontato la questione nello scorso mese di gennaio e finalmente un passo avanti è stato fatto grazie alle sollecitazioni che più volte abbiamo presentato in Consiglio - ha dichiarato il Capogruppo Albert Chatrian -, e in quell'occasione l'Assessore ci aveva assicurato che, entro i primi dieci giorni di febbraio, sarebbe stato predisposto l'atto di adeguamento ai nuovi LEA delle prestazioni odontoiatriche. La delibera è stata approvata pochi giorni fa, con ritardo rispetto ai tempi prospettati e, comunque, dopo la nostra sollecitazione. Ad oggi, solo una persona su mille (si tratta di 130 persone in Valle d'Aosta) può usufruire delle cure odontoiatriche gratuite del servizio pubblico regionale, fanalino di coda rispetto alle altre regioni italiane

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha risposto che «su questi temi ci sono precisi obiettivi che stiamo cercando di realizzare: un gruppo di lavoro ha lavorato sulle modalità di accesso al servizio di odontoiatria coinvolgendo anche i soggetti interessati, nella logica della concertazione che stiamo portando avanti come Assessorato. Con la delibera approvata lunedì scorso, abbiamo quindi implementato la platea degli assistiti, introducendo fra i destinatari, oltre alla generalità della popolazione e ai minori sino ai 14 anni, ulteriori tre categorie di soggetti: le persone con vulnerabilità sociale, sanitaria e socio-sanitaria. Inoltre, la soglia minima ISEE per l'accesso ai servizi è stata portata a 10 mila euro. Questo per venire maggiormente incontro ai bisogni dei valdostani e, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione. Ora, si tratterà di monitorare e dare piena applicazione a quanto deliberato distribuendo i servizi sul territorio. Ritengo questa delibera molto importante e concreta e sono a disposizione per raggiungere l'obiettivo. In questo momento, la programmazione finanziaria e organizzativa, sapendo che sono messi a disposizione 430 mila euro annui che dovrebbero soddisfare il fabbisogno, centra l'obiettivo che ci eravamo posti.»

Il Capogruppo Albert Chatrian ha replicato: «Con questa delibera non è stata modificata la soglia dell'ISEE, mantenendo la soglia dei 10mila euro e, quindi, non si interviene e non si modifica per risolvere il problema legato alla vulnerabilità sociale; per quanto riguarda, invece, la vulnerabilità sanitaria e quella socio-sanitaria, questo atto darà la possibilità di avere un servizio in più. È importante che si allarghi la platea in modo che più valdostani abbiano cure odontoiatriche gratuite e dirette. L'auspicio è che si monitori il prosieguo e si acceleri al contempo il percorso per offrire un servizio sempre migliore


SC

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Comunicato n° 162 del 15 marzo 2018
Interpellanza su sanzioni amministrative nei confronti della società SITRASB

Con un'interpellanza presentata nella seduta straordinaria del Consiglio regionale del 15 marzo 2018, il Consigliere del gruppo Misto Roberto Cognetta ha chiesto chiarimenti in merito a un verbale di constatazione redatto dal nucleo di polizia tributaria nei confronti della Società italiana di gestione del Traforo del Gran San Bernardo-SITRASB.

«Chiedo di conoscere quali siano e a quali periodi d'imposta si riferiscano le violazioni sollevate - ha affermato il Consigliere Cognetta -, nonché se sia intenzione del Governo regionale dare indicazione alla SITRASB di rivalersi nei confronti del responsabile amministrativo, qualora tali violazioni venissero accertate

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha riferito: «SITRASB comunica che il verbale di contestazione è riferito agli anni 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016. Nello specifico, evidenzia tre rilievi: due di tipo formale, relativi ai rapporti fiscali con le società svizzere, mentre il terzo è relativo invece all’interpretazione di una norma specifica per le società concessionarie di opere pubbliche, contenuta in un decreto del Presidente della Repubblica in materia di imposte sui redditi. SITRASB ha depositato all’Agenzia delle Entrate le proprie osservazioni e il 15 febbraio 2018 ha presentato istanza di accertamento con adesione riferita all'anno 2012. Nel primo contraddittorio del 23 febbraio, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto la validità delle tesi difensive della Società riferite ai primi due rilievi, procedendo al loro integrale annullamento. Per quanto riguarda il terzo rilievo, è stato rilevato un errore interpretativo della normativa, modificata nel 2011, per cui in sostanza la SITRASB ha correttamente calcolato la quota deducibile degli accantonamenti effettuati. Il rilievo, pertanto, riguarda la sola competenza temporale. L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto l’applicabilità della riduzione di un terzo della sanzione, prevista proprio per i casi di errore di imputazione temporale, riconoscendo inoltre la correttezza del comportamento tenuto dalla società dopo la verifica e un ulteriore abbattimento delle sanzioni del 50%. Le sanzioni per il 2012 ammontano pertanto a 8.920 euro. Per gli anni dal 2013, 2014 e 2015, caratterizzati dallo stesso errore interpretativo, SITRASB regolarizzerà la propria posizione avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso. Per il 2016, invece, la SITRASB vanterà un credito e quindi presenterà una dichiarazione integrativa

Il Presidente Viérin ha concluso precisando: «La questione è di completa competenza degli organi amministrativi della Società, che adotterà le determinazioni del caso

Il Consigliere Cognetta ha replicato: «Nella risposta manca l'indicazione della sanzione iniziale, di centinaia di migliaia di euro, per un errore di gestione degli incassi nel passaggio di fondi dalla Società svizzere a quella italiana. Auspico che non ci siano ripercussioni sulla Società, la situazione economica inziale era davvero problematica. All'interno della SITRASB, se alcune persone hanno seguito male l'andamento della normativa, non accorgendosi di modifiche per ben cinque anni, sarebbe stato opportuno un correttivo. Restano altre questioni in sospeso, che avrò cura di approfondire

MM

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Comunicato n° 163 del 15 marzo 2018
Interpellanza sulla mobilità sostenibile

Nella seduta del Consiglio regionale del 15 marzo 2018, il gruppo ALPE ha riportato all'attenzione dell'Aula lo sviluppo della mobilità sostenibile, atteso che, come ha spiegato il Consigliere Fabrizio Roscio, «l'attuale Governo regionale non aveva presentato alcun disegno di legge, pur avendo dichiarato che la norma rappresentava una priorità. Inoltre, aveva bloccato l'iter della proposta normativa presentata dai gruppi di minoranza adducendo a motivo la mancanza di risorse finanziarie. Abbiamo poi appreso nella stessa giornata che, con la variazione di bilancio, sono state trovate le risorse per un nuovo disegno di legge fotocopia, apprendendo al contempo però che il Bon de chauffage era sospeso per un triennio. Se la coperta è corta, ha senso togliere la misura del Bon de chauffage, che è indirizzata a 10 mila persone, per darne a 100? Converrebbe aspettare per avere certezze. Questo modo di procedere da parte del Governo appare alquanto schizofrenico

L'Assessore all'ambiente, Jean-Pierre Guichardaz, ha voluto rassicurare il Consigliere in merito al Bon de chauffage: «Questa misura non è abolita, è soltanto sospesa: le risorse saranno messe a disposizione nella seconda parte dell'anno con la prossima variazione di bilancio. Confondere la mobilità sostenibile con il Bon de chauffage è strumentale e non vorremmo che fosse un pretesto per lanciare un allarme sociale, che nella realtà non esiste. Il collega Roscio sa benissimo che il finanziamento del testo di legge sulla mobilità richiede un finanziamento (si tratta di 650 mila euro) che non è minimamente assimilabile alla copertura richiesta per il Bon de chauffage, che è all'incirca di 4 milioni di euro. Sia la tutela dell'ambiente, sia il Bon de chauffage rimangono una priorità per noi. Recependo una mozione approvata da questo Consiglio, abbiamo voluto portare avanti un testo di legge sulla mobilità sostenibile che, anche se finanziato in misura minore perché decorrerà dal mese di aprile, è ragionevole e va nella direzione delle raccomandazioni nazionali ed europee sulla qualità dell'aria e sulle forme di mobilità green. Prendiamo, invece, atto che il Consigliere Roscio ha perso interesse per la norma sulla mobilità a favore del Bon de chauffage.»

Il Consigliere Roscio ha replicato: «Non accettiamo lezioni dal collega Guichardaz che, in questa Legislatura, ha cambiato continuamente idea, maggioranze e poltrona

SC

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Comunicato n° 164 del 15 marzo 2018
Interpellanza sul comprensorio sciistico di Champorcher

Nella seduta consiliare straordinaria del 15 marzo 2018, il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha chiesto notizie sul piano di interventi previsti nel comprensorio sciistico di Champorcher.

Ad affrontare la tematica è stato il Consigliere Claudio Restano: «Il 7 febbraio scorso, in occasione di una seduta del Consiglio comunale di Champorcher, il Presidente ed Amministratore delegato della Società Monterosa spa ha dichiarato che la sostituzione dello skilift baby avverrà posizionando un tappeto già in uso presso la stazione, peraltro mal funzionante. Inoltre, è stata espressa la volontà di chiudere la pista "la Madeleine" per motivi di sicurezza, nonostante sia stata oggetto di recenti lavori e di conseguente omologazione

Il Consigliere ha quindi chiesto se la Giunta sia a conoscenza di queste scelte e se rientrino negli indirizzi forniti dall'azionista di maggioranza all'Amministratore della società; se si sia valutato il danno economico e sociale nei confronti della località e, infine, gli intendimenti in merito.

L'Assessore al turismo e sport, Aurelio Marguerettaz, ha riferito: «Le scelte strategiche sono contenute nel Piano aziendale inviato dalla Monterosa spa ad inizio 2018, in linea con gli indirizzi previsti dalla legge vigente e da realizzarsi entro fine anno. Va precisato che il comprensorio di Champorcher, negli ultimi 15 anni, non è stato oggetto di riflessione in merito alla architettura della stazione e all'offerta, rimasta immutata. Leggendo il piano, il comprensorio, oltre al noto rinnovamento dell'innevamento, nel 2023 dovrà affrontare tre revisioni generali, relativi alle due sciovie e la telecabina Chardonney-Larisse, quest'ultima imprescindibile. Per venire incontro alle nuove esigenze, si è prevista una nuova architettura per tutti quei clienti che, non sciando, vogliono provare a scivolare sulla neve, eliminando una sciovia ed installando al suo posto un tappeto. La risistemazione dell'area di Laris permetterebbe dunque di evitare i costi della revisione della sciovia, risparmiare sui costi del personale, garantire un'offerta nuova all'intera vallata

«Per la sciovia "la Madeleine" - ha proseguito l'Assessore Margurettaz - la società ipotizza una diversa tariffazione per chi vuole utilizzare anche la sciovia, analogamente ad un'iniziativa assunta nel comprensorio di Gressoney con risultati positivi. Le affermazioni della Monterosa, piuttosto che a cagionare un danno, sono volte a migliorare l'offerta, diversificandola eliminando costi di gestione e di innevamento. Nell'ambito delle analisi che saranno ancora effettuate, avremo l'occasione di fare nuovamente il punto sulla situazione

Il Consigliere Restano ha replicato: «Mi è difficile capire la strategia alla base di queste scelte. In base ai nostri calcoli, cinque week-end di corsi portano ai 35 maestri, ai bar e alle altre strutture ricettive più di 70 mila euro. La revisione della sciovia costa 150 mila euro (così ci dice il Presidente della Monterosa), nonostante la media per l'Amministrazione regionale risulti tra i 30 e gli 80 mila euro. Insomma, un danno notevole, se si estende questo ragionamento a tutta la stagione. A nostro avviso si tratta di scelte inopportune, portate avanti da chi non vive questa realtà sciistica. Non ci resta che aspettare, anche se le premesse non sono buone, non mi aspetto risultati forieri di nuovi introiti. Chiedo di non smantellare gli skilift: evitiamo la beffa, oltre al danno; ricostruiamo qualcosa di positivo per questa importante comunità locale

 

 

MM

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Comunicato n° 165 del 15 marzo 2018
Interpellanze sui rapporti finanziari tra Stato e Regione

I rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione sono stati l'argomento di due interpellanze poste congiuntamente dai gruppi Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, ALPE e Coalition Citoyenne-Mouv nel corso della seduta consiliare del 15 marzo 2018.

Il Capogruppo di CC-M, Elso Gerandin ha detto che queste interpellanze, rimandate dallo scorso Consiglio, nascevano dall'esigenza di conoscere l'iter della trattativa con lo Stato. «Oggi, con l'arrivo in Consiglio della variazione di bilancio e alla luce del ricorso alla Corte costituzionale contro la Finanziaria dello Stato, siamo alla prova dei fatti: il bilancio che abbiamo discusso a dicembre 2017 e che UV, UVP e PD hanno votato era fasullo, un libro dei sogni. È stata una prova di forza condotta in nome delle rivendicazioni autonomistiche, ma che non ha portato da nessuna parte. Gli interlocutori che la Giunta aveva a livello nazionale non sono stati nemmeno candidati e ci troviamo con forti ridimensionamenti di risorse nella sanità, nell'ambiente, abbiamo massacrato l'agricoltura. Questo è un momento triste per la Valle d'Aosta

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha parlato di «schizofrenia politica del Senatore che ha votato a favore della Finanziaria dello Stato a fronte di una trattenuta di 100 milioni di euro per la Valle d'Aosta. La Giunta aveva presentato delle cifre che oggi, con la variazione di bilancio approvata dalla Giunta, non può assicurare, riducendo in maniera violenta, in particolare, il settore dell'agricoltura. Dal punto di vista politico, il non voto alla manovra da parte dell'Assessore Rini avrebbe dovuto essere seguito dalle sue dimissioni: è solo così che si fa chiarezza nei confronti dei valdostani

«È il metodo che mettiamo in discussione - ha aggiunto il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) -: un atteggiamento più prudenziale sarebbe stato più opportuno e i fatti ci hanno dato, purtroppo, ragione. Nelle prossime settimane dovremo esaminare una pesante manovra di bilancio che deve fare fronte a questa forte riduzione di risorse

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha osservato che «la questione finanziaria non è nata nel mese di ottobre, ossia da quando ce ne siamo occupati, ma dura da diversi anni e ad oggi, lo Stato italiano deve alla Valle d'Aosta 244 milioni. Gli interventi dei colleghi confermano che abbiamo visioni diverse rispetto alla nostra Finanziaria: quando noi abbiamo costruito il bilancio regionale, sulla base delle risorse definite dalle sentenze della Corte e del bilancio 2017-2019 non impugnato dallo Stato, che prevede le risorse, volevamo difendere le prerogative della nostra Valle, una regione che, sotto il punto di vista degli accantonamenti, aveva già dato abbastanza. Oggi, il nostro bilancio non è stato impugnato dallo Stato, mentre noi abbiamo impugnato quello dello Stato contestando, attraverso questo ricorso, il fatto che oggi non è nei diritti dello Stato richiedere ulteriori contributi alla Valle d'Aosta

Riferendosi alla variazione di bilancio approvata dalla Giunta e ora all'esame della Commissione consiliare, il Presidente Viérin ha evidenziato che «riduce di oltre 40 milioni di euro il danno che oggi noi abbiamo subito attraverso un contributo che noi riteniamo infondato immettendo nuovi fondi nel bilancio: una manovra che è fatta di risorse nostre che vanno ad attutire l'illegittimo taglio che subiamo dallo Stato. Quando si parla di questi temi, non si tratta di contatti politici, bensì di relazioni istituzionali: abbiamo dialogato con il Governo formalizzando le nostre rivendicazioni a nome di tutta la comunità. Oggi, solo una norma di attuazione può andare a tutelare la questione finanziaria e in questo senso abbiamo fatto una proposta

«Non abbiamo voluto illudere nessuno e abbiamo sempre agito in trasparenza amministrativa per condurre una battaglia che per noi è fondamentale, ossia la nostra Autonomia - ha concluso Laurent Viérin -. Autonomia significa anche e, soprattutto, autonomia finanziaria. Queste sono battaglie che tutti i Governi, anche quelli futuri, dovranno portare avanti. Oggi, denunciamo un'azione vessatoria dello Stato nei confronti della Valle d'Aosta

Nella replica, il Consigliere Marquis ha asserito che «il Presidente è stato abile a sviare l'argomento: il problema che abbiamo sollevato è che il 19 dicembre 2017 abbiamo approvato un bilancio fasullo, illudendo tutta la popolazione valdostana. Oggi, invece, le uniche certezze sono che i valdostani sono confusi, perché avete fatto promesse di maggiori risorse mentre nella realtà sono inferiori. È vero che probabilmente serve una norma di attuazione e la battaglia deve continuare. Bisogna anche fare chiarezza sui rapporti con Finaosta, per sapere se ci saranno i fondi per fare gli interventi del Piano dei beni culturali e la manutenzione delle strade

Il Capogruppo Gerandin ha concordato con il Presidente Viérin sul fatto che «la questione non è cominciata a ottobre» e si è chiesto perché «la Valle d'Aosta non si è mai seduta al tavolo delle trattative con lo Stato. Questo è un fallimento politico del progetto composto da UV, UVP e PD. Fa male perché la richiesta dello Stato è una rapina legalizzata e formalizzata con la fiducia dei parlamentari valdostani

Il Capogruppo Chatrian ha concluso: «Concordo con il Presidente: lo Stato ci deve 244 mila euro, ma quello che ci rende diversi non è la visione, è l'approccio: in quest'Aula e sui media, in questi ultimi quattro mesi, il Governo ha millantato enormi disponibilità messe in campo con la Finanziaria regionale, mentre oggi dobbiamo convenire che queste risorse non ci sono. Rileviamo che in parte c'è stata una mistificazione della realtà e questo è un atteggiamento scorretto nei confronti dei cittadini

SC

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Comunicato n° 166 del 15 marzo 2018
Presa d'atto dell'attività dell'Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta

Nella seduta consiliare del 15 marzo 2018, l'Assemblea regionale ha preso atto della relazione sull'attività dell'Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta, le cui funzioni sono state assegnate alla prima Commissione consiliare "Istituzioni e Autonomia" a gennaio 2016.

Per dare pratica attuazione alle funzioni attribuite e, al fine di attuare un approfondito esame del fenomeno in Valle d'Aosta, la Commissione, presieduta dal Consigliere David Follien (UV), ha predisposto, analogamente allo scorso anno, un programma di audizioni di quelle figure istituzionali che, sulla base delle rispettive funzioni, fossero in grado di fornire contributi utili all'acquisizione di elementi conoscitivi. Il primo atto del lavoro di analisi è coinciso con l'incontro, il 9 novembre 2017, con il Comandante del Corpo Forestale della Valle d'Aosta, l'attività di ricognizione e di ascolto è proseguita il 16 novembre 2017 con l'audizione del Comandante del Comando regionale della Guardia di finanza e del Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta. Sono poi seguite le audizioni del Questore (17 gennaio 2018), della referente dell'associazione Libera Valle d'Aosta (1° febbraio) e del Procuratore Vicario della Procura della Repubblica di Aosta (14 febbraio).

Il Consigliere Alberto Bertin (CC-M) ha rimarcato «i limiti di questo strumento, incardinato all'interno di una Commissione consiliare. In Valle d'Aosta la presenza di queste organizzazioni non può più essere negata: è un fatto, non è un'ipotesi, come dimostrato da reati e episodi di cronaca. Gli obiettivi ultimi delle organizzazioni criminali sono il potere e il denaro. La violenza è solo uno strumento per raggiungere questi obiettivi, non è l'unico ed è sempre più considerato come residuale. In effetti, soprattutto al Nord, le manifestazioni criminose consistono in azioni meno appariscenti e orientate ad infiltrare il tessuto economico e sociale

«In Valle d'Aosta questo fenomeno è radicato, bisogna contrastarlo. Sempre più evidente è la presenza in ambito economico - ha aggiunto Bertin -. Una dimostrazione di questa attività sono le sei interdittive antimafia emesse dal questore di Aosta nei confronti di imprese valdostane, evidenziando come i settori economici di maggiore interesse dell'organizzazione anche in Valle sono quelli dell'edilizia e del turismo e commercio. Sono fatti gravi, che testimoniano della capacità di infiltrazione nel tessuto regionale. Teniamo presente che alle imprese oggetto di interdittive o assoggettate ad amministrazione giudiziaria sono stati trasferiti, in questi anni, quaranta milioni di euro di soldi pubblici. Per ottenere potere e soldi queste organizzazioni cercano interlocuzioni con la politica: quando si condiziona il processo democratico i rischi sono altissimi, occorre essere particolarmente attenti e prenderne le distanze. Il processo elettorale non deve essere inquinato dal voto di scambio, altrimenti si rende il terreno fertile alle organizzazioni mafiose. Ognuno deve fare la propria parte, guai a sottovalutare i rischi cui si va incontro. In Valle d'Aosta l'accaparramento dei voti pare ormai essere pratica usuale. È necessario dotarsi di altri strumenti rispetto a quelli di cui già disponiamo

Bertin ha concluso ribadendo: «Questo Osservatorio è poco efficace, ma va sfruttato comunque il più possibile. Tutti i cittadini devono avere la consapevolezza della gravità di questo fenomeno e la politica e le istituzioni devono fare la loro parte per contrarlo

La Consigliera Chantal Certan (ALPE) ha parlato di un percorso in Commissione «serio ed interessante, anche se sarebbe stato più opportuno istituire un vero e proprio osservatorio. Oltre al contrasto, è importante la prevenzione, così come sottolineato da parte di tutte le persone audite. Occorre operare in sinergia con le Istituzioni scolastiche per evitare il consolidamento di pratiche illegali e il rischio di abituarsi a certi fenomeni. In quanto amministratori, abbiamo una responsabilità enorme: creare una cultura della legalità nei giovani, in sinergia con le famiglie, le scuole e le Forze dell'Ordine

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha sottolineato: «Le Istituzioni non possono non essere preoccupate se le organizzazioni criminose riescono a permeare il territorio e il tessuto sociale. In quanto Regione autonoma, la nostra responsabilità su questo aspetto è ancora più grande. L'impegno costante che va profuso su questo tema è preminente per la nostra comunità. Questo Osservatorio e il Tavolo della Legalità stanno lavorando, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Questa relazione non è un semplice atto, perché tutti i rappresentanti delle Forze dell'ordine hanno fotografato una realtà che già la Commissione parlamentare antimafia aveva evidenziato e su cui bisogna lavorare creando una vera e propria rete per essere più efficaci

La Conseillère de ALPE Patrizia Morelli a apprécié «l'effort que la première Commission a fait, tout en partageant l'avis qu'il faudrait instituer un Observatoire à lui seul. Dans ce rapport on ne trouve pas de conclusions, alors qu'elles auraient dû être écrites de la part des Commissaires. Ci si è limitati a riportare una sintesi delle audizioni, mentre sarebbe stato necessario trarne delle conclusioni e affermare per scritto alcuni punti fermi, che corrispondono in parte ad attività che già vengono realizzate. In particolare, mi riferisco alla trasparenza sugli atti degli appalti che deve essere rinforzata, alla formazione degli studenti che deve essere strutturata e continuativa, alla necessità di fornire ai cittadini garanzie di libertà di voto, che abbiamo provato a mettere in atto attraverso la modifica alla legge elettorale e ci auguriamo che questo nostro impegno venga portato fino in fondo, alla lotta al voto di scambio e al clientelismo per evitare che vi sia un esercizio deviato della gestione con particolare riferimento alle società partecipate. Questo per avere uno sguardo lucido e realistico sulla nostra realtà

MM

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Comunicato n° 167 del 15 marzo 2018
Approvato il disegno di legge in materia di turismo, sanità, politiche sociali e ambiente

Il Consiglio Valle, nella sua seduta del 15 marzo 2018, ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV, Consigliere Rosset del Gruppo misto), 1 contrario (Cognetta del GM) e 11 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV, CC-M), il disegno di legge in materia di turismo, sanità, politiche sociali e ambiente.

Il provvedimento, presentato dal Governo regionale il 19 gennaio ed emendato dopo la discussione nelle Commissioni consiliari competenti (seconda, quarta e quinta), si compone di 15 articoli che sono stati illustrati dal Consigliere dell'UV, Augusto Rollandin, anche a nome dell'altro relatore, il Consigliere Paolo Contoz (UV). Sul testo sono stati depositati in Aula cinque emendamenti del Presidente della Regione, uno dell'Assessore all'agricoltura e sei ei Consiglieri del Gruppo misto Ferrero e Cognetta.

«Pour ce qui est du tourisme - a-t-il dit le Conseiller de l'UV Augusto Rollandin -, ce projet introduit les pistes pour la descente en luge et pour la montée en ski alpinisme tout comme réglemente les aides en capital, qui ne sont pas considérées comme des aides d'Etat, en faveur des exploitants des pistes de ski alpin et des installations à câble d'intérêt local. En ce qui concerne le secteur de la santé et des politiques sociales, ce texte prévoit des mesures visant à rendre plus conformes les compétences du Département de prévention de l'Agence USL aux dispositions du décret du Président du Conseil des ministres du 12 janvier 2017, qui règlemente les activités liées aux niveaux essentiels d'assistance sanitaire collective dans les milieux de vie et de travail, ainsi qu'à réglementer le service d'assistance maternelle. Ce projet de loi confirme, au titre de 2018 également, la prévision de dépense pour le personnel de l'Agence régionale pour la protection de l'environnement (ARPA) et assure une réduction de la dépense pour les personnels recrutés sous contrat à durée déterminée ou utilisés sur la base de conventions, de contrats de collaboration libérale ou de contrats de travail temporaire.»

Il Consigliere Rollandin ha quindi illustrato gli emendamenti approvati dalle Commissioni che hanno esaminato il disegno di legge: «La seconda Commissione ha proposto due emendamenti: il primo, che porta ulteriori modificazioni alle disposizioni previste per quanto concerne la fruizione delle piste da sci e, il secondo, in materia di assunzione del personale dell'Office régional du tourisme e di estensione, a regime, all'Azienda regionale per l'edilizia residenziale e al relativo personale della disciplina legislativa e contrattuale propria degli enti del comparto regionale. La quarta Commissione ha approvato ulteriori emendamenti presentati dall'Esecutivo in merito a: deroghe previste per gli aeroclub riguardo alla disciplina delle attività di volo alpino ai fini della tutela ambientale; semplificazione procedimentale per le accettazioni di donazioni e lasciti alla Regione, prevedendo che sia di competenza del Consiglio regionale nei soli casi di valore non modico dei beni; corsi per l'abilitazione all'esercizio delle professioni turistiche, al fine di consentirne la promozione e l'organizzazione anche da parte di enti di formazione accreditati; modalità per la definizione dei massimali di contributi mediante procedimento a bando in favore delle nuove imprese innovative; disposizioni in materia di riordino fondiario, al fine di semplificarne gli adempimenti catastali; proroga al 31 dicembre 2018 del termine per la restituzione dell'anticipazione dell'indennità compensativa dei pagamenti in materia di agricoltura, nell'ipotesi in cui perduri il ritardo nell'erogazione dell'aiuto da parte di AGEA; possibilità, limitatamente al triennio 2018-2020, per gli enti del comparto unico regionale di attivare procedure selettive interne, riservate al personale di ruolo che consentano la progressione verticale tra le categorie o le posizioni, al fine di valorizzarne le professionalità interne agli enti stessi; slittamento al 31 maggio 2018 del termine per l'adozione del bilancio preventivo economico annuale dell'Azienda USL. È poi stato approvato un emendamento dei Consiglieri Morelli e Grosjean, concordato in sede di Ufficio di Presidenza, in materia di funzionamento dei gruppi consiliari, che introduce delle modifiche alla legge di riferimento per quanto riguarda il rendiconto che i capigruppo devono redigere annualmente.»

Gli emendamenti del Presidente della Regione, tutti approvati, riguardano in particolare: le modifiche alla disciplina del personale dell'Istituto Gervasone di Châtillon, che viene espressamente ricompreso nel comparto unico regionale; la partecipazione alla Commissione regionale per la cooperazione è a titolo gratuito; il rinvio dell'esenzione degli enti del terzo settore dal pagamento delle tasse automobilistiche e dell'IRAP in attesa che vengano adottati i necessari provvedimenti statali; l'accorpamento delle elezioni comunali di Valtournenche con le prossime elezioni regionali del 20 maggio; l'esclusione dall'ambito di applicazione del limite assunzionale del 10 per cento dei posti vacanti, anche del reclutamento di personale con qualifica di operatore socio-sanitario (OSS) operante presso i Centri educativi assistenziali (CEA).

Gli emendamenti dei Consiglieri Cognetta e Ferrero sono stati tutti respinti o non ritenuti ammissibili e riguardavano: l'abolizione dei fondi dei gruppi consiliari, lasciando alla Conferenza dei Capigruppo la possibilità di decidere eventuali necessità di personale da attingere dal comparto unico personale; il divieto di cumulo dell'assegno vitalizio; la prova di accertamento della lingua francese facoltativa per i dirigenti del ruolo sanitario; la modifica della legge in materia di gioco d'azzardo patologico chiedendo di disciplinare in maniera univoca in tutta la regione l'orario di funzionamento delle sale da  gioco; il blocco della quotazione in borsa di CVA; la riduzione dei compensi per i Segretari particolari di Presidenti e Assessori.

La Consigliera di ALPE Chantal Certan, intervenendo nel dibattito generale, ha osservato che «in questo provvedimento si potevano inserire nuove disposizioni in materia scolastica, proprio in considerazione del fatto che in questi ultimi mesi l'iter di sperimentazione delle Adaptations è stato oggetto di grande discussione. L'urgenza è per la scuola secondaria di primo grado e sarei curiosa di capire se c'è la disponibilità da parte del Governo di intervenire nella direzione di prendere atto delle criticità che sono emerse e di cercare immediatamente delle soluzioni. Bisogna, infatti, arrivare preparati a settembre. Noi abbiamo preparato un'iniziativa che vorremmo condividere con il Consiglio.»

SC

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Comunicato n° 168 del 15 marzo 2018
Approvata la legge europea regionale 2018

Nella seduta straordinaria del 15 marzo 2018, il Consiglio regionale ha approvato, con 27 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV, Consigliere Rosset del Gruppo misto, ALPE, AC-SA-PNV) e 4 astensioni (CC-M e il Consigliere Cognetta del GM), il disegno di legge recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall'appartenenza all'Unione europea (legge europea regionale 2018).

Il provvedimento, presentato dal Governo regionale il 23 gennaio scorso, si compone di sedici articoli e cinque allegati volti a modificare in particolare alcune norme regionali concernenti la Valutazione di impatto ambientale-VIA di determinati progetti pubblici e privati.

Il Presidente della terza Commissione, Luca Bianchi (UV), relatore in Aula dell'iniziativa, ha sottolineato: «Le modifiche più significative sono un rafforzamento della tutela dei siti della rete Natura 2000, la regolamentazione dell'istituto di richiesta di pareri preliminari, l'espressione del parere di VIA con provvedimento dirigenziale e non più con delibera di Giunta. Inoltre, le disposizioni sul monitoraggio degli interventi sono state uniformate alla Direttiva europea, mentre la parte sanzionatoria è stata riscritta recependo la normativa nazionale con sensibile aumento delle sanzioni stesse. Unica innovazione, la maggiore precisazione della definizione di allevamenti intensivi adeguata alla realtà regionale. Tengo a precisare che questo disegno di legge non inficia il ricorso in itinere promosso dalla Regione alla Corte Costituzionale impugnando un decreto legislativo che riduce i poteri legislativi della Regione in materia.»

Il Consigliere Fabrizio Roscio ha osservato: «Il recepimento delle direttive europee è un atto dovuto, ma va osservato che la nostra Regione aveva già una propria norma relativa al VIA, su cui è andato a interferire lo Stato eccedendo rispetto alle proprie competenze. La Regione ha presentato ricorso, occorrerà aspettare mesi per avere una risposta da parte della Corte Costituzionale. Il dubbio che abbiamo sollevato in Commissione era che il recepimento, anche se solo parziale, potesse condizionare il giudizio. Abbiamo ricevuto precise rassicurazioni da parte dell'ufficio legale, ma ci sembrava opportuno riportare queste perplessità all'Aula. Nel merito, le modifiche introdotte costituiscono un miglioramento per le procedure di valutazione

Anche il Consigliere Stefano Borrello (AC-SA-PNV) ha sottolineato le ingerenze statali sulla normativa regionale, richiamando «la difesa delle competenze legislative e della nostra specialità. Il voto del nostro gruppo a questo disegno di legge, che non interferisce col ricorso in atto, è favorevole

SC-MM

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Comunicato n° 169 del 15 marzo 2018
Approvata una mozione sugli interventi finanziabili con fondi europei

Nel corso della seduta del 15 marzo 2018, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione presentata dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV e Coalition Citoyenne-Mouv in merito alla progettazione di interventi finanziabili con fondi europei.

Il testo impegna il Governo regionale a relazionare alla Commissione consiliare competente riguardo a tutti i progetti europei in corso e/o ancora aperti a cui l'Amministrazione regionale ha partecipato, fornendo anche un prospetto riassuntivo di tutti i progetti in oggetto, evidenziando le criticità relative ai progetti che rischiano il disimpegno delle risorse.

L'Assemblea ha poi respinto con 19 voti di astensione (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 11 voti a favore (ALPE, Cognetta del GM, CC-M, AC-SA-PNV), una proposta di legge del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, iscritta in Aula per decorrenza termini, che intendeva introdurre maggiore trasparenza nelle nomine dei rappresentanti regionali nelle società partecipate e controllate dalla Regione Valle d'Aosta, utilizzando criteri di scelta che premiassero la professionalità.

Il testo è stato illustrato dal Consigliere Alberto Bertin, che ha osservato come «le società partecipate rappresentino un mondo parallelo del sistema pubblico: una galassia di circa 50 società, con alcune centinaia di nominati, che occupano una larga parte del sistema economico regionale e in grado di influenzare l'evoluzione dell'economia locale. Il criterio prevalente nella scelta dei cosiddetti manager pubblici è stato sinora l'appartenenza politica e la fedeltà al sistema: se la Valle d'Aosta vuole avere un futuro migliore, è necessario cominciare a mettere le persone giuste al posto giusto. Noi proponiamo quindi un cambio di rotta, introducendo criteri di trasparenza e di competenza proprio in considerazione dell'estrema rilevanza in termini economici e finanziari di queste società, alle quali, non a caso, sono assegnate dalla Giunta regionale alcune grandi opere e i più importanti "business" della nostra regione.»

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, nel motivare il voto di astensione e premettendo che «il principio è condivisibile perché l'UVP ha sempre premiato nelle nomine le competenze e non l'appartenenza politica», ha osservato che «il testo necessita di un approfondimento maggiore» e ha proposto di rinviare la discussione alla nuova Legislatura.

Il Consiglio ha quindi discusso a porte chiuse una mozione che invitava la Giunta a prendere le distanze dai comportamenti politicamente deprecabili di un suo ex Assessore.


SC

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Comunicato n° 170 del 15 marzo 2018
Conclusi i lavori del Consiglio con la discussione di due risoluzioni

Al termine dell'adunanza straordinaria del Consiglio Valle del 15 marzo 2018, sono state trattate due risoluzioni depositate in Aula.

La prima risoluzione è stata presentata dai gruppi CC-M, ALPE e i Consiglieri Cognetta e Ferrero del GM in merito al conciliare il rispetto della legge in materia di prevenzione vaccinale con i diritti costituzionali dell'individuo, ed era volta ad impegnare il Governo regionale a garantire il rispetto della privacy nel flusso delle informazioni tra enti; il diritto allo studio, per tutti e gratuito, come previsto dall'articolo 34 della Costituzione, la regolare e serena frequenza a tutti gli studenti fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico in corso, senza prevaricazione alcuna nei confronti dei cittadini; il mantenimento del diritto all'accesso ai servizi per l'infanzia.

L'iniziativa, illustrata dal Consigliere Fabrizio Roscio, è stata respinta con 8 voti a favore (ALPE, CC-M e i Consiglieri Cognetta e Ferrero del GM) e 22 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV, AC-SA-PNV, Consigliere Rosset del Gruppo misto). L'Assessore all'istruzione Emily Rini ha motivato il voto di astensione con l'impegno politico di garantire una serena frequenza fino al termine delle lezioni.

Il Consiglio ha infine esaminato una risoluzione, presentata da ALPE, AC-SA-PNV e GM e illustrata dalla Consigliera di ALPE Chantal Certan, che intendeva impegnare il Governo regionale a provvedere a reperire le risorse la fine di ovviare alle principali problematiche verificatesi nella scuola secondaria di primo grado, in particolare a predisporre un organico di supporto per la tecnologia e l'informatica.

Il testo è stato ritirato a fronte dell'impegno dell'Assessore all'istruzione, Emily Rini, di discutere in maniera approfondita del tema nel corso della prossima seduta del Consiglio nell'ambito dell'esame della variazione di bilancio.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 27 e mercoledì 28 marzo 2018.

 

MM-SC

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