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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 marzo 2018

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Comunicato n° 131 del 28 febbraio 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 7 e giovedì 8 marzo 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 37 oggetti, tra cui 12 interrogazioni, 17 interpellanze, 2 mozioni e un disegno di legge.

In merito all'attività normativa, è infatti in discussione il provvedimento di modifica di leggi regionali in materia di turismo, sanità, politiche sociali e ambiente, su cui la seconda Commissione "Affari generali", la quarta "Sviluppo economico" e la quinta "Servizi sociali" hanno espresso parere favorevole a maggioranza.

Riguardo alle interrogazioni, una è stata depositata congiuntamente da ALPE e Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée per chiedere notizie del rispetto dei requisiti di trasparenza e di pari opportunità nell'assunzione di personale con incarico dirigenziale.

Il gruppo AC-SA-PNV ha presentato un'interrogazione sulla tempistica per la presentazione delle modifiche al regolamento per l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Il gruppo ALPE ha posto tre interrogazioni a proposito di: tempistiche e modalità applicative della legge regionale n. 80/1990 in materia di assistenza alle persone anziane disposte con deliberazione della Giunta regionale del 18 dicembre 2017; funzionamento dell'Istituto Musicale Pareggiato; indicazioni fornite per conciliare il rispetto della legge in materia di prevenzione vaccinale con i diritti costituzionali dell'individuo.

Quattro sono invece le interrogazioni iscritte dal gruppo Coalition Citoyenne-Mouv: risposta fornita da un dirigente della Casa da gioco alla richiesta di incontro avanzata dalle Organizzazioni sindacali; interventi per il ripristino del manto stradale della strada regionale n. 45 della Val d'Ayas; oneri sostenuti per il processo di quotazione in borsa della società CVA spa; esistenza di un protocollo specifico per le donne vittime di violenze che si rivolgono al Pronto soccorso.

Il Movimento 5 Stelle ha posto tre interrogazioni in merito a: corretta gestione delle ferie inerente il personale della Casa da gioco; eventuale attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza nell'Azienda USL; attivazione di nuovi voli presso l'aeroporto regionale.

Per quanto attiene alle interpellanze, due sono state depositate congiuntamente da ALPE, AC-SA-PNV e CC-M: una sull'illustrazione al Consiglio regionale dell'accordo in fase di stipulazione con il Governo in merito alla definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, l'altra sulla costituzione di tavoli di lavoro per la risoluzione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione.

Il gruppo AC-SA-PNV illustrerà tre interpellanze a proposito di: percorsi promo-pubblicitari e di tutela dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione; stato di attuazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 16/2016 in materia di macellazione domiciliare; piano di interventi previsti nel comprensorio sciistico di Champorcher.

Il gruppo ALPE ha depositato quattro interpellanze: mancata indizione di concorso pubblico per la copertura di posti di Dirigente tecnico nel settore della scuola d'infanzia e primaria; inserimento delle cure odontoiatriche all'interno dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza; intendimenti in merito allo sviluppo della mobilità sostenibile; adeguamento del concorso per il reclutamento di personale docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado alle esigenze della Regione.

Cinque sono invece le interpellanze del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv: impostazione del prossimo anno scolastico a seguito dell'interruzione della sperimentazione relativa alle "Adaptations"; tempistica per la conclusione del progetto realizzato dalla società INVA per l'introduzione presso l'Amministrazione regionale di soluzioni Open source; richiesta di regolarizzazione delle concessioni relative agli accessi carrai; intervento nei confronti dei Comuni valdostani per l'adozione di un unico regolamento in materia di utilizzo delle slot machines; motivazioni della concessione di un patrocinio al Circo "Donna Orfei" allestito in località Croix-Noire a Saint-Christophe.

Il gruppo Movimento 5 Stelle ha proposto tre interpellanze: revisione degli organici della scuola secondaria di primo grado per il potenziamento delle competenze informatiche degli studenti; contestazione di sanzioni amministrative nei confronti della società di gestione del Traforo del Gran San Bernardo SITRASB da parte del nucleo di polizia tributaria; attivazione di una procedura d'urgenza per l'ottenimento di Certificati di Prevenzione Incendio degli immobili di proprietà regionale che ne sono sprovvisti.

All'ordine del giorno figurano due mozioni: una è stata presentata congiuntamente dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV e CC-M sull'impegno a relazionare alla competente Commissione consiliare in merito alla progettazione degli interventi finanziabili con fondi europei; l'altra è stata depositata dal gruppo CC-M per invitare il Governo regionale a prendere le distanze dai comportamenti politicamente deprecabili di un suo ex Assessore.

Infine, all'ordine del giorno è stata iscritta per decorrenza termini la proposta di legge di modifica della normativa regionale recante disposizioni in materia di nomine e designazioni.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 137 del 5 marzo 2018
Iscritti due oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria dopodomani, mercoledì 7, e giovedì 8 marzo 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da due oggetti.

In discussione ci saranno infatti la relazione sull'attività svolta dalla prima Commissione "Istituzioni e autonomia" nell'ambito delle funzioni di Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta, nonché il disegno di legge, il cui relatore è il Consigliere Luca Bianchi (UV), sulle disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall'appartenenza all'Unione europea (legge europea regionale 2018), su cui la terza Commissione "Assetto del territorio" lo scorso 27 febbraio ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 39 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 141 del 7 marzo 2018
Communications du Président du Conseil de la Vallée et débat sur le résultat des élections politiques

Le Président du Conseil de la Vallée, Joël Farcoz, a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mercredi 7, et demain, jeudi 8 mars 2018, pour discuter un ordre du jour composé de 39 objets.

Le Président Farcoz a informé que ce matin, le Conseiller Nello Fabbri a transmis ses démissions de Chef de groupe de l'Union Valdôtaine Progressiste et le Conseiller Andrea Rosset a communiqué son adhésion au Groupe Mixte, en quittant le groupe UVP.

Le Président a aussi annoncé que lundi 5 mars dernier, les Conseillers Roberto Cognetta et Stefano Ferrero ont communiqué leur passage au Groupe Mixte, en quittant ainsi le groupe Movimento 5 Stelle.

Sur ces communications, les Conseillers ont ouvert un débat portant sur les résultats des élections du Parlement italien, qui ont eu lieu dimanche 4 mars.

Il Consigliere del GM Andrea Rosset ha espresso «amarezza e un certo malessere nell'annunciare la decisione di lasciare il gruppo politico che ho contribuito, con altri colleghi, a far nascere e cui ho aderito con convinzione in questi anni. Un movimento nato come progetto di "ricostruzione unionista": un progetto politico progressista, che fosse di rinnovamento e di apertura, che voleva riportare ad avere fiducia nella politica e, soprattutto, in chi la rappresenta. La nostra visione voleva concepire l'azione politica e i suoi metodi attraverso un agire diverso, che mettesse in pratica valori come libertà, etica, morale, dibattito, condivisione, lealtà: valori che sono l'essenza indispensabile per ricostruire la casa comune dei valdostani, ma anche il senso di appartenenza e lo spirito di comunità. Purtroppo, in questo ultimo periodo sono venuti a mancare la sensibilità umana e la lealtà; sono venute a mancare sincerità e trasparenza, accettando imposizioni di altre forze politiche. La mia non è un'accusa, è una semplice constatazione. Una costatazione che evidenzia come i valori nei quali credo rischiano di trasformarsi in gusci vuoti se non sono sostenuti dagli strumenti più adatti a realizzarli. Oggi mi allontano, non scappo, e lo dico con tristezza, con l'augurio che questa scelta induca riflessioni profonde. Sia chiaro che non porto rancore né condurrò polemiche personali, ma al tempo stesso non devo chiedere scusa a nessuno, mi assumo tutte le responsabilità di questa mia scelta perché ogni diritto implica una responsabilità, ogni occasione un obbligo, ogni possesso un dovere

Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha motivato le sue dimissioni da Capogruppo dell'UVP: «Molti passaggi mi sono sfuggiti e mi hanno convinto di non avere quella capacità di interpretare i momenti politici che un Capogruppo deve avere nei confronti dei colleghi e del movimento. Questa mancanza di finezza di interpretazione nelle varie situazioni mi ha fortemente messo a disagio, per cui, per evitare tali fraintendimenti in futuro, rassegno le mie dimissioni da Capogruppo. Sono esclusivamente motivi personali, ma ciò non toglie che io non condivida il progetto di rifondazione delle forze autonomiste, che rimane l'unica possibilità per ridare slancio e futuro alla nostra Valle d'Aosta. E parlo di una ricostruzione che deve essere sostanziale, non di forma, di facciata, ma deve basarsi sulla roccia e non sulla sabbia, per poter dare la speranza che tutti vogliamo.»

Il Capogruppo Coalition Citoyenne-Mouv, Elso Gerandin, ha osservato che «il risultato delle elezioni politiche non può essere banalizzato e deve far riflettere la politica valdostana. Gli ultimi cinque anni di attività dei parlamentari valdostani sono stati deficitari, fatti di fiducie date al Governo a fronte di finanziarie dello Stato che massacravano la Valle d'Aosta. Ma c'è di più: nei cinque anni di Legislatura regionale è regnata sovrana l'incoerenza, l'incompetenza, la gestione di interessi personali, ma sono anche mancati la trasparenza e il rispetto nei confronti degli elettori. È stata usata la politica per mortificare la nostra Autonomia: i valdostani con il voto del 4 marzo hanno dimostrato di averne abbastanza di questa gestione. Come fondatore dell'UVP, vedere lo sfascio di questo movimento è motivo di rammarico per me perché avevo creduto in quel progetto. Io credo che oggi il Rassemblement debba ripartire dalla questione morale, altrimenti la nostra Autonomia sarà a rischio. Non dovrà essere un embrassons-nous in nome degli interessi personali.»

L'Assessore Luigi Bertschy (UVP) ha auspicato che il segnale scaturito dalle elezioni «ci dia uno stimolo per ripartire. L'UVP si è già confrontata su cosa abbia funzionato e su cosa no. Sbaglia chi banalizza l'attività degli altri Movimenti, non è il momento di giudicare i buoni e i cattivi, ma piuttosto quello di capire quali percorsi e progetti devono seguire le forze autonomiste. Squalificare gli avversari e gettare fango non è il punto di partenza utile a questo scopo. Auguriamo un buon lavoro ai parlamentari eletti

Il Capogruppo del PD-SVdA, Paolo Cretier, ha asserito che «ognuno nelle proprie sedi deve fare le proprie valutazioni per capire cosa non ha funzionato a livello di gestione dell'Autonomia e della Valle d'Aosta. C'è malcontento negli elettori e la nostra colpa come politici, a fronte di una crisi economica, è stata quella di non essere riusciti a dare delle risposte. Nel ventennio precedente, grandi azioni non sono state portare a termine e questo ha condizionato molto il momento attuale. Era necessaria maggiore stabilità per proseguire nell'azione a favore dei cittadini. I risultati delle elezioni sono un po' come le sentenze e vanno rispettati e accettati, ma non è tutto oro ciò che luccica. La politica è stata autocelebrativa e ha dimenticato i problemi che assillano quotidianamente la popolazione. L'Autonomia deve essere esercitata tutti i giorni e non solo in vista delle scadenze elettorali e bisogna riprendere in mano la situazione per riportare in auge la politica. L'augurio che faccio ai parlamentari è che siano loro i nuovi Chevaliers dell'Autonomia, e che non venga messo nuovamente in discussione il nostro sistema fatto di autonomia finanziaria, proprietà delle acque, gestione dei trasporti e presidio del territorio.»

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha affermato: «Ogni Movimento oggi deve riflettere. Quando è nata, l'UVP si è impegnata in una scelta volta a stimolare l'UV, a denunciare metodi, questioni di principio, che non condividevamo. L'obiettivo era rompere per costruire su basi diverse. Questa Legislatura, al di là delle negatività, non ha dato il messaggio che portavamo nella bontà del nostro progetto. Rivendichiamo di aver sempre dibattuto per cercare di portare a compimento la ricostituzione delle forze autonomiste. Le elezioni sono un momento per trarre conclusioni e l'UVP sa fare autocritica. Il Movimento che ha vinto alla Camera ha avuto pochi voti in più rispetto a cinque anni fa, ma la frammentazione del fronte autonomista non ha permesso di ottenere due parlamentari. Ma va sentito - anche e soprattutto - il messaggio che ci hanno lanciato gli elettori, che alla politica chiedono temi concreti. I temi nazionali interessavano la gente, mentre le forze autonomiste non li hanno affrontati adeguatamente, non si sono dati messaggi diversi di cambiamento. Noi parliamo del nostro Movimento, non distribuiamo patenti di vincitori o vinti. L'esortazione che formulo oggi è: non trasformiamo l'Aula del Consiglio in campagna elettorale in vista delle prossime Regionali. Noi crediamo che le forze autonomiste, tutte, siano una grande risorsa che potrebbe trovare una sintesi dei problemi della nostra comunità. Capisco il momento di amarezza del collega Rosset, cui ribadisco la stima e il rispetto, auspicando che questo allontanamento sia occasione per ritrovarsi in nuove sfide e ripartire insieme.»

Per il Capogruppo di AC-SA-PNV, Antonio Fosson, «la Valle d'Aosta non è più un laboratorio di politica diversa e, a causa della crisi economica presente anche in Valle, certi populismi hanno fatto breccia. Il nostro raggruppamento aveva un progetto di cambiamento, che si era concretizzato con la Giunta Marquis e con questi mesi di opposizione. Un cambiamento che è ormai ineluttabile e che non si può più fermare. Ciò che colpisce nei risultati delle elezioni politiche è la sconfitta di tutti i progetti autonomisti, del credere che lo Statuto speciale sia un grande valore che dà dignità alla nostra regione e la richiesta della neo deputata di scindere le competenze prefettizie da quelle di Presidente della Regione sarebbe un grave danno per la Valle. Per noi, però, l'Autonomia deve portare a percorsi amministrativi validi, deve risolvere i problemi in maniera efficace e semplice. La nostra forma di governo non ha garantito alla Valle quel sistema di sviluppo auspicato, come abbiamo registrato ieri ascoltando le giuste proposte degli agricoltori. Ora bisogna ripartire riunendo tutti gli autonomisti, ma se riunire significa rinforzare alcuni personalismi allora non siamo d'accordo. Per difendere l'Autonomia saranno quindi utili dei passi indietro: chi sarà capace di farli, farà sicuramente un gran favore alla nostra Valle e a quelli che vi abitano.»

Per il capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, «non ci si deve nascondere dietro ad un dito, i valdostani hanno voluto darci uno schiaffo a titolo di avviso, prima che sia troppo tardi e, con onestà, dobbiamo riconoscere che il nostro messaggio politico non ha raggiunto il numero necessario di cittadini per ottenere la vittoria. Dobbiamo anche rilevare che il responso delle urne punisce l'autonomismo, senza distinzioni, quasi a significare che questo non costituisca più la base del sistema valdostano. Non è così, l'Autonomia è lo strumento per garantire l'autogoverno e la sua validità rimane, ma ora dobbiamo capire le cause di questo disamore se vogliamo recuperare il rapporto di fiducia con gli elettori. Certo è che la decisione di dare le dimissioni dal loro movimento dei due colleghi 5 stelle, dopo le elezioni e non prima, ha condizionato l'esito delle urne e spiace che oggi qui in Consiglio da parte loro non vi sia nessuna spiegazione. Rileviamo poi che se a livello nazionale si sono delineati tre poli, qui in Valle i poli sono quattro, due dei quali autonomisti e contrapposti. Nel merito dei risultati, lo schiaffo che è stato dato alle nostre proposte ci dice che la gente non vuole più parole, vuole i fatti. Basta millantare, basta fare annunci. Abbiamo perso e ALPE sta facendo autocritica, ma ribadisce la validità delle due candidature proposte, Luisa Trione e Giampaolo Marcoz, a cui vanno il nostro apprezzamento e il nostro grazie. Da qui dobbiamo ripartire, dal progetto che va spiegato meglio e dalle persone, lasciamo a casa i mediocri, mettiamo in campo idee e persone che sappiano fare la differenza

L'Assessore Mauro Baccega (EPAV) ha dichiarato: «Il risultato è stato una batosta per noi, forse condizionato anche dai media nazionali che parlavano solo di 5 Stelle, centro destra e Renzi e che non ha dato chiarezza al messaggio che le forze autonomiste hanno voluto portare sul territorio. Il progetto autonomista per noi era serio e dovevano esservi profuse tutte le forze. Noi abbiamo aderito con convinzione alla lista Vallée d'Aoste, perché riteniamo che il progetto di rilancio dell'Autonomia sia serio e concreto. Il rilancio non è completato e invitiamo a proseguire in questa direzione. L'Autonomia è una forza che questa regione deve salvaguardare. La Valle ha perso un deputato e questo è un fatto gravissimo, per il quale tutti quanti abbiamo delle grosse responsabilità. Sarà utile invitare i neo parlamentari per capire il percorso che vorranno intraprendere. Ora dobbiamo guardare avanti, dare prospettive e cercare di capire meglio le esigenze della nostra collettività

Il Consigliere di AC-SA-PNV Pierluigi Marquis ha ricordato: «Sosteniamo da mesi un percorso di cambiamento, abbiamo provato a portare avanti una proposta che secondo noi resta la strada giusta. L'Autonomia dalla popolazione non è stata percepita come un valore, ma come uno slogan vuoto dei politici. L'Autonomia va rilanciata responsabilmente, è una cassetta degli attrezzi che va utilizzata. Non basta rassembler, bisogna avere progetti comuni. I valdostani ci dicono che le lancette vanno portate avanti, che è fallito il progetto di questa maggioranza. Purtroppo non mi sembra che questa lezione sia servita: occorre cambiare, renderci conto dei problemi urgenti dei valdostani. Confrontiamoci in modo serio, senza alimentare il populismo e far perdere alla Valle d'Aosta un'occasione di ripartenza, di crescita e di speranza.»

Le Chef de groupe de l'UV, Augusto Rollandin, a dit que «tous les mouvements sont en train de faire des analyses. Il ne faut pas confondre les élections politiques avec les régionales, toutefois notre campagne était centrée sur la question de l'Autonomie, car il fallait faire comprendre que notre Statut spécial n'est pas un acquis au niveau national. L'aspect n'est pas banal et les 5 Stelle ont tout de suite annoncé qu'il faudra le modifier dans la partie des compétences préfectorales attribuées au Président de la Région. Lo Statuto speciale non è qualcosa di dato e di scontato: oggi, il Parlamento può modificarlo secondo logiche che possono non coincidere con quelle della nostra Regione. È quindi importante far capire cosa sia l'Autonomia ed è quello che noi abbiamo cercato di fare in questa campagna elettorale. Ora dobbiamo insistere e trovare dei mezzi nuovi. Certo è più facile rompere e in quest'Aula tutti lo hanno dimostrato: qui, di vergini non ce ne sono. Dobbiamo quindi smetterla con l'autocelebrazione, ora la questione è quella di trovare le risposte adatte per risolvere i problemi dei cittadini. Andiamo incontro ad un momento ancora più difficile: la campagna regionale.  Evitiamo di fare altri errori

SC-MM

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Comunicato n° 142 del 7 marzo 2018
Interrogazione sull'assunzione di un dirigente regionale

Con un'interrogazione trattata nella seduta del Consiglio regionale del 7 marzo 2018, i gruppi ALPE  e AC-SA-PNV hanno chiesto notizie in merito all'assunzione di un dirigente regionale, in particolare sul rispetto, da parte della Giunta regionale, della legislazione sulle pari opportunità di accesso e assunzione ai posti di lavoro.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha dapprima espresso dispiacere «per le speculazioni che hanno riguardato questo incarico, cercando di gettare fango su una persona», per poi riferire: «La procedura prevista dalla legge è stata rispettata. In effetti, il Dipartimento del personale e organizzazione evidenzia che, come riportato nelle premesse della deliberazione della Giunta regionale di conferimento dell’incarico, l’Amministrazione ha rispettato l’iter previsto dalla legge regionale n. 22/2010, in materia di trasparenza, pubblicità e pari opportunità lavorative per il conferimento degli incarichi dirigenziali. L’incarico è stato conferito dopo che tutti gli appartenenti alla qualifica unica dirigenziale sono stati informati, anche mediante pubblicazione sul sito istituzionale di un apposito avviso della disponibilità del posto in questione.»

In sede di replica, la Consigliera Chantal Certan ha evidenziato: «Rimando al mittente la considerazione espressa dal Presidente: se avessimo voluto speculare avremmo discusso questa iniziativa prima delle elezioni. A nostro avviso, in questo momento il mondo dell'agricoltura avrebbe bisogno di ben altri uffici. Sappiamo che le campagne elettorali sono molto impegnative, ci chiediamo come la dirigente candidata abbia potuto lavorare proficuamente per il nuovo ufficio. Non vorremmo che la campagna elettorale in questo caso sia stata pagata con soldi pubblici. Noi cerchiamo di fare ciò che diciamo ai cittadini: non ci definiamo autonomisti senza esserlo, così come non ci diciamo trasparenti senza esserlo. Questa è la differenza macroscopica tra noi e il Presidente Viérin

MM

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Comunicato n° 143 del 7 marzo 2018
Interrogazione su una richiesta dei sindacati di un incontro sulla Casa da gioco

Con un'interrogazione discussa nella seduta del Consiglio regionale del 7 marzo 2018, il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha voluto conoscere i provvedimenti assunti dall'Assessore alle società partecipate a seguito di un episodio riferito dal Consigliere Andrea Padovani, secondo il quale «al termine di una riunione tra organizzazioni sindacali, proprietà e dirigenti del Casinò de la Vallée, alcuni delegati sindacali avrebbero chiesto un incontro a un dirigente dell'azienda la cui risposta sarebbe stata l'invito a scioperare.»

L'Assessore alle società partecipate, Renzo Testolin, ha precisato che «l’incontro era stato organizzato e concordato sia con il management che con i sindacati per un opportuno aggiornamento in merito alla situazione finanziaria dell’azienda e alla situazione degli esodi. A margine degli argomenti principali, è stata, poi, evidenziata l’opportunità di un dialogo costruttivo tra le parti, in modo da creare i presupposti per un lavoro sinergico a favore della Casa da gioco, senza che si sia affrontato nello specifico il tema delle agitazioni sindacali dei lavoratori, che già si erano verificate prima di questa riunione, e la cui gestione, afferendo alla disciplina dei rapporti di lavoro, rientra nelle competenze datoriali della società e non della Regione, così come rientrano nelle competenze dell'azienda i provvedimenti da adottare nei confronti del personale, fermo restando evidentemente l’interesse da parte della Regione a favorire il dialogo tra le parti.»

L'Assessore ha quindi concluso che «anche grazie a successive riunioni, la situazione sembra essersi evoluta in maniera positiva nei giorni seguenti, portando alla sospensione dello sciopero.»

Il Consigliere Andrea Padovani ha replicato: «L'agitazione è stata temporaneamente ritirata, so che c'è stato un incontro con i Sindacati e so che il confronto è stato positivo. Concordo con l'Assessore che la proprietà non debba entrare nel merito dei rapporti di lavoro, ma sarebbe opportuno che la politica si facesse da ambasciatore cercando di agevolare il buon andamento delle relazioni sindacali. Io mi auguro che questa situazione si risolva e che i rapporti tornino ad essere proficui, chiari ed educati per una migliore gestione della Casa da gioco

SC

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Comunicato n° 144 del 7 marzo 2018
Interrogazione sulla strada regionale n. 45 della Val d'Ayas

Con un'interrogazione posta nel corso della riunione consiliare del 7 marzo 2018, il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha voluto approfondire la questione del ripristino del manto della strada regionale n. 45 della Val d'Ayas, in quanto «la situazione viene definita indecorosa, con la concreta possibilità che possa essere causa di incidenti.» I Consiglieri hanno chiesto se l'Amministrazione regionale voglia intervenire e se abbia già impegnato risorse finanziarie.

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha riferito: «Ho preso atto personalmente dello stato del manto della strada in questione, ma anche di quella di Antagnod, e in generale di tutte le strade regionali al di sopra dei mille metri, a causa delle condizioni meteorologiche particolari del mese di gennaio con elevate nevicate, pioggia, unite a sbalzi termici e vento. A questo si aggiunge il cedimento, in parecchi tratti della strada regionale n. 45 della Val d’Ayas e della n. 5 di Antagnod, della mini-trincea eseguita per il passaggio delle fibre ottiche, su cui i tecnici hanno aperto un confronto con concessionari degli interventi eseguiti, per definire le modalità di ripristino dello stato dei luoghi e delle pavimentazioni stradali. Per tamponare la situazione, tenuto conto che gli impianti di produzione del bitume sul territorio valdostano saranno chiusi almeno fino ad aprile 2018 e neanche ci sono le condizioni minime sufficienti per eseguire interventi decorosi, viste le basse temperature attuali e del periodo in quota, il personale addetto alla manutenzione si è prodigato a segnalare le pessime condizioni del manto stradale con segnaletica verticale e in questo momento si sta procedendo con una ditta nel riempire con asfalto a freddo in sacchi e calcestruzzo le buche. I lavori che potrebbero attenuare i disagi ma eseguibili nella primavera-estate 2018 riguardano la SR 5 di Antagnod, la SR 33 del Col di Joux e la SR 45 della Val d’ Ayas; le gare d'appalto sono in corso e oggi dovremmo conoscere gli aggiudicatari definitivi. Preciso che sono stati presi in considerazione altri interventi prioritari su strade gravemente danneggiate

Il Capogruppo Elso Gerandin non si è detto soddisfatto della risposta: «Le strade regionali della Valle d'Ayas sono al limite del pericolo di transito: non si percorre una strada normale, ma si fa zig zag per evitare le buche più grandi, se non veri e propri crateri. È un'emergenza per l'incolumità degli automobilisti. Aspettare fino ad aprile per tentare di risolvere questi problemi significa non poter giustificare eventuali incidenti, senza contare l'impatto negativo per il turismo. I cittadini stanno rimpiangendo l'ANAS. Il calcestruzzo dell'Assessore Baccega è la barzelletta della Valle d'Ayas. Bisogna darsi da fare, con ogni mezzo, per far rientrare questa emergenza

 

 

MM

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Comunicato n° 145 del 7 marzo 2018
Interrogazione sul divieto di incarichi dirigenziali a persone in pensione

Il divieto per le pubbliche Amministrazioni di attribuire incarichi dirigenziali a persone in quiescenza è stato l'argomento di un'interrogazione posta dal gruppo Misto nel corso della seduta consiliare del 7 marzo 2018.

Il Consigliere Stefano Ferrero ha rappresentato il caso di un dirigente dell'Azienda USL che si troverebbe in questa situazione di incompatibilità, chiedendo delucidazioni in merito.

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha riferito che «l'Azienda USL della Valle d’Aosta conferma che non vi sono casi di incompatibilità ai sensi dell’articolo 5, comma 9, del Decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135 e successive modificazioni ed integrazioni, riferito al divieto delle pubbliche amministrazioni di attribuire incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza.»

L'Assessore ha quindi affermato che «le strutture competenti dell’Assessorato della sanità hanno trasmesso, a maggio 2017, all’Azienda USL un parere del Dipartimento legislativo e legale della Regione in merito all’applicabilità dell’articolo in questione. Tale parere, oltre a fornire un riepilogo della disciplina vigente utile a gestire altre casistiche caratterizzate dalle medesime fattispecie, conferma l’inesistenza di motivi ostativi alla prosecuzione dell’incarico di Direttore di Area territoriale fino alla sua scadenza naturale, a seguito dell’intervenuto collocamento a riposo durante la vigenza dell’incarico. Tale fattispecie è precisamente richiamata, come riportato nel parere, nella circolare n. 6/2014 del Dipartimento della funzione pubblica recante “La condizione di collocamento in quiescenza, ostativa rispetto al conferimento di incarichi e cariche, rileva al momento del conferimento”

Nella replica, il Consigliere Stefano Ferrero ha osservato: «Malgrado l'Assessore ripeta sempre che la Regione non interviene nelle scelte amministrative dell'azienda, ci si domanda perché l'USL non abbia un suo Ufficio legale e debba chiedere alla Regione: è di fatto un'incongruenza. È vero che c'è un parere, ma è pur sempre un parere. Io ritengo comunque che un ripensamento sul percorso seguito debba essere fatto e questo per motivi di opportunità

 

SC

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Comunicato n° 146 del 7 marzo 2018
Interrogazione sul processo di quotazione in borsa della società CVA

Il processo di quotazione in borsa della società CVA spa è tornato all'attenzione dell'Aula mercoledì 7 marzo 2018 con un'interrogazione posta dal gruppo Coalition Citoyenne-Mouv.

In particolare, il Consigliere Alberto Bertin ha chiesto l'ammontare complessivo degli oneri sostenuti a qualunque titolo dall'Amministrazione regionale riconducibili al processo di quotazione e il valore stimato ai fini della quotazione della società CVA.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha risposto: «Ad oggi, l'unica operazione eseguita è il “Prospetto Tripartito”, meccanismo atto all'effettuazione di procedure tecniche propedeutiche, senza di fatto proseguire nell'iter di quotazione, perché non vogliamo assumere una decisione del genere senza un confronto con la cittadinanza. La risoluzione approvata dal Consiglio il 21 giugno 2017 su questo argomento è stata trasmessa a CVA il successivo 29. Dopo tale data, CVA comunica di non aver conferito nuovi incarichi rispetto a quelli precedentemente assegnati in previsione della quotazione.  Pertanto, CVA ha conferito incarichi per 1 milione 879 mila euro, di cui effettivamente già sostenuti 696 mila euro. CVA comunica infine che allo stato attuale del percorso non è possibile fornire valutazioni attendibili sul valore stimato ai fini della quotazione

Il Consigliere Alberto Bertin ha osservato: «Per molti mesi si è indicata la cifra di circa un miliardo e 200 milioni come valore della società. Non conoscere questo valore rende il processo in borsa difficilmente interpretabile: il punto di partenza avrebbe dovuto essere proprio il valore della società. Trovo strano e grave che non ci sia stato fornito questo dato. Stiamo parlando di una decisione importante, che non può essere improvvisata. Oggi, dopo diversi anni, non conosciamo nemmeno l'elemento centrale. Questo non fa che aumentare i dubbi, le perplessità e la mia contrarietà su questo processo di quotazione

I lavori sono sospesi e riprenderanno questo pomeriggio a partire dalle ore 15.30.

MM

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Comunicato n° 147 del 7 marzo 2018
Interpellanza sull'attivazione di nuovi voli all'aeroporto regionale

Con un'interpellanza illustrata nel corso della riunione consiliare del 7 marzo 2018, il gruppo Misto ha voluto tornare a parlare della riattivazione di voli all'aeroporto regionale.

Il Consigliere Stefano Ferrero, ritenuto opportuno chiarire alcuni aspetti di questa operazione, ha chiesto «quali siano i costi a carico dell'Amministrazione regionale e se siano stati effettuati studi di mercato inerenti la sostenibilità dell'attivazione dei voli. Vorrei anche sapere se siano state previste nuove assunzioni per quanto riguarda il personale del Comando regionale dei Vigili del fuoco attingendo dalle graduatorie ancora valide.»

L'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha spiegato: «Le notizie diffuse sulla riattivazione dei voli non coinvolgono l'Amministrazione regionale; la Regione ha proceduto alla risoluzione della convenzione con il gestore, che è stata impugnata al TAR il quale ha detto che l'atto era legittimo e siamo in attesa della sentenza che è stata appellata al Consiglio di Stato. Per quanto riguarda gli studi di mercato, abbiamo avviato la revisione del Master Plan e gli uffici si stanno confrontando con ENAC: per noi, questa è la strada maestra da seguire. Riguardo ai Vigili del fuoco, in base ad una delibera del giugno 2017, è prevista l'assunzione di due capi reparto, un assistente amministrativo e contabile, mentre ci sarà una nuova procedura concorsuale per l'assunzione di un collaboratore tecnico antincendio. Se ci saranno altre necessità, saranno ovviamente valutate.»

Il Consigliere Stefano Ferrero ha replicato: «Con questa interrogazione volevamo solo chiarire una situazione che è stata alimentata dalle dichiarazioni alquanto disinvolte di questo ultimo periodo riguardo alla riattivazione dei voli all'aeroporto di Aosta: i voli stanno in piedi se da parte della Regione c'è un contributo, perché non siamo sicuramente un aeroporto che può registrare un traffico eccezionale. Era anche importante fare chiarezza riguardo alle assunzioni dei Vigili del fuoco, nei quali si erano create delle aspettative. Se abbiamo capito bene, siamo ancora in una fase di studio per poi verificare se si potranno far ripartire i voli e, magari, ripensare il tutto, tornando all'aeroporto così come era stato concepito in origine, ossia per il volo sportivo.»


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Comunicato n° 148 del 7 marzo 2018
Conclusi i lavori dell'adunanza del 7 marzo 2018

Ad inizio della seduta pomeridiana del 7 marzo 2018, il Presidente del Consiglio Valle, Joël Farcoz, ha comunicato che, visti i fatti sopravvenuti, la Conferenza dei Capigruppo ha convenuto di riaggiornare i lavori ad un'adunanza consiliare straordinaria convocata per il prossimo giovedì 15 marzo. Inoltre, la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito la convocazione di un Consiglio ordinario per martedì 27 e mercoledì 28 marzo 2018.

In chiusura della seduta mattutina, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée sono stati affrontati i percorsi promo-pubblicitari e di tutela dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione.

«Il settore enogastronomico è uno dei fattori di maggior rilievo della proposta turistica regionale e della promozione territoriale valdostana, ne sono coinvolti produttori, Comuni, Associazioni di volontariato quali le Pro Loco - ha sottolineato il Consigliere Claudio Restano -. La promozione del territorio e delle sue produzioni viene fatta attraverso l'iscrizione nei PAT (prodotti agroalimentari tradizionali) del Ministero all'agricoltura, assegnando DOC, DOP e DeCO (denominazioni comunali di origine). Sarebbe quindi opportuno provvedere ad un'adeguata pubblicità e al controllo dei contenuti in occasione di trasmissioni televisive e pubblicazioni, attraverso un coordinamento e un controllo da parte degli uffici degli Assessorati competenti. Vorrei sapere se l'Amministrazione regionale stia già lavorando in tal senso, avendo cura di valutare il rispetto delle denominazioni e delle ricette, e quali siano gli intendimenti per il futuro

L'Assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz, ha evocato la collaborazione con la RAI, grazie alla quale «da dicembre ad oggi la Valle d'Aosta è stata protagonista di eventi molto importanti, con un più che soddisfacente riscontro di spettatori che hanno avuto modo di conoscere anche i prodotti del nostro territorio. Queste trasmissioni non sono a regia regionale, i contenuti sono scelti direttamente dalle redazioni. È quindi una formula diversa dalle convenzioni che avevamo stipulato in passato, in cui l'Amministrazione regionale aveva potuto intervenire nel merito, dando le giuste indicazioni e non soltanto il supporto logistico. Quando c'è coinvolgimento istituzionale c'è un presidio da parte in particolare dell'Assessorato all'agricoltura. Siamo soddisfatti per l'attenzione che la RAI ci ha riservato, fermo restando la sua autonomia redazionale, che non è mai messa in discussione

Nella replica, il Consigliere Claudio Restano ha affermato: «Ringrazio l'Assessore Marguerettaz per la risposta, anche se mi aspettavo un intervento anche da parte dell'Assessore all'agricoltura. La nostra interpellanza non era una critica né all'Amministrazione regionale, né alla RAI, nemmeno ai protagonisti scelti. Riteniamo comunque inopportune e offensive per gli operatori che si adoperano per la produzione e promozione dei prodotti alcune pesanti inesattezze rilevate nelle varie trasmissioni. La struttura regionale che si occupa della promozione deve convogliare le giuste informazioni per i nostri prodotti, che vanno valorizzati correttamente. Il mio auspicio è che l'Assessore all'agricoltura si assuma l'impegno di mettere questi uffici in condizione di lavorare proficuamente

MM

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