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Riunione del Consiglio regionale del 6 e 7 febbraio 2018

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Comunicato n° 62 del 31 gennaio 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 6 e mercoledì 7 febbraio 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 38 oggetti, tra cui 8 interrogazioni, 19 interpellanze e 6 mozioni.

Inoltre, il Presidente dell'Assemblea relazionerà sull'intesa di cooperazione interparlamentare tra il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, il Parlamento della Federazione Wallonie-Bruxelles e il Parlamento della Repubblica e Cantone del Jura.

In merito alle interrogazioni, due sono state presentate congiuntamente da ALPE e Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée per chiedere notizie delle risultanze del tavolo di lavoro per concordare le modalità di una proficua accoglienza dei migranti e dello stato di avanzamento dell'insediamento presso l'immobile ex-Tecdis di Châtillon.

Invece i gruppi ALPE e Mouv-Coalition Citoyenne hanno chiesto congiuntamente approfondimenti sulle problematiche inerenti le procedure per l'assunzione degli addetti nel settore della forestazione.

Il gruppo ALPE ha posto quattro interrogazioni a proposito di: tempistica per l'ultimazione dei lavori di restauro del castello di Aymavilles; rispetto da parte delle società controllate dalla Regione dell'obbligo di pubblicazione sul loro sito istituzionale degli esiti delle acquisizioni di beni e servizi; misure per risolvere l'emergenza relativa alla mancanza di acqua potabile nel carcere di Brissogne; coinvolgimento economico delle famiglie per lo svolgimento presso alcune scuole delle attività di alternanza scuola-lavoro.

L'interrogazione iscritta dal gruppo Mouv-Coalition Citoyenne riguarda invece il rispetto del criterio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di cui all'articolo 36 del Codice dei contratti pubblici, che disciplina le regole per l'affidamento dei contratti sotto soglia da parte delle pubbliche Amministrazioni.

Per quanto attiene alle interpellanze, una è stata depositata congiuntamente da ALPE e Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée sulle modalità di inserimento dei lavori di realizzazione del polo scolastico di Tzambarlet nella programmazione dell'edilizia scolastica.

Il gruppo AC-SA-PNV illustrerà altre quattro interpellanze: misure di sicurezza a tutela degli utilizzatori della biblioteca regionale; risoluzione delle problematiche riguardanti le persone con disturbi dello spettro autistico; interventi per favorire l'occupazione giovanile; interventi per la classificazione dei corpi idrici superficiali.

Anche il gruppo ALPE ha depositato quattro interpellanze: problematiche connesse alle liste di prenotazioni sanitarie; risultati ottenuti dalla riorganizzazione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti; predisposizione di una nuova legge quadro regionale per riorganizzare le norme sui servizi a favore delle persone con disabilità; presentazione del Piano pluriennale di risanamento aziendale da parte della società Struttura Valle d'Aosta-Structure VdA.

Cinque sono invece le interpellanze del gruppo M5S: mancata realizzazione di opere di miglioria inerenti i lavori del primo lotto della Nuova Università Valdostana; attivazione della procedura per l'ottenimento del Certificato di prevenzione incendio per l'edificio della biblioteca regionale di Aosta; mancati incassi per il periodo di chiusura del Traforo del Gran San Bernardo; eventuale eliminazione degli emolumenti a favore del Direttore e dei membri del Consiglio di amministrazione della Casa di riposo J.B. Festaz; richieste di chiarimento da parte della Commissione europea in merito ai finanziamenti concessi alla Casinò di Saint-Vincent spa.

Anche il gruppo Mouv-Coalition Citoyenne ha proposto cinque interpellanze: impronta ecologica della Regione; collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta per la realizzazione del cosiddetto "fattore famiglia"; predisposizione di un nuovo modello di welfare; costi e all'organizzazione dell'ufficio "Maison du Val d'Aoste" di Parigi; intendimenti in merito alla proposta di quotazione in borsa della società Compagnia Valdostana delle Acque e ad un eventuale pronunciamento della popolazione.

Infine, all'ordine del giorno figurano sei mozioni: una è stata presentata dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV, M-CC e M5S sulla predisposizione urgente di una modifica della legge finanziaria regionale per la proroga dell'anticipazione alle aziende agricole fino al 2020; un'altra è stata depositata congiuntamente dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE ed è volta ad effettuare un'audizione in quarta Commissione del Presidente della Regione, dei vertici della società RAV e dei Sindaci della Valdigne e Grand-Paradis per la soluzione delle problematiche dell'autostrada Aosta-Courmayeur.

Due mozioni saranno illustrate dal gruppo AC-SA-PNV sulla dotazione da parte delle persone disabili di apposito abbonamento ferroviario gratuito e sugli indirizzi alla società Monterosa Ski per il miglioramento dell'impianto di innevamento a Champorcher.

Le ultime due iniziative sono state iscritte dal gruppo M-CC in merito al progetto per l'istituzione del biglietto unico integrato per l'uso dei mezzi pubblici di trasporto e al divieto di concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà regionale ad associazioni che professano comportamenti e idee fasciste.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

 

MM

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Comunicato n° 68 del 5 febbraio 2018
Iscritti quattro oggetti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 6, e mercoledì 7 febbraio 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da quattro punti.

Due sono interrogazioni a risposta immediata: la prima, posta dal gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, riguarda le iniziative poste in essere per la risoluzione della problematica riguardante il servizio di pulizia degli stabili di proprietà regionale; la seconda, del gruppo ALPE, chiede conferma di notizie apparse su un quotidiano in merito alla vicenda del vallo Mont de la Saxe nel comune di Courmayeur.

In discussione ci saranno poi due proposte di legge: una introduce nuove disposizioni in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali, ed il relatore è il Consigliere Andrea Rosset (UVP), l'altra contiene disposizioni in materia di vitalizi dei Consiglieri regionali ed il relatore è il Consigliere Roberto Cognetta (M5S). Su entrambi i provvedimenti la prima Commissione "Istituzioni e autonomia" si è espressa lo scorso 1° febbraio: la prima proposta normativa ha ottenuto parere favorevole a maggioranza, la seconda parere contrario a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 42 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 70 del 6 febbraio 2018
Communications du Président du Conseil

Le Président du Conseil régional a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mardi 6, et demain, mercredi 7 février 2018, pour discuter un ordre du jour composé de 42 objets.

Le Président a communiqué que du 12 au 16 février 2018, à Bruxelles, Giuseppe Grassi, résidant à Aoste, âgé de 23 ans, étudiant en troisième année de sciences politiques et des relations internationales à l'Université de la Vallée d'Aoste, représentera le Conseil de la Vallée à la 22e session du Parlement de la Fédération Wallonie-Bruxelles.

En lui souhaitant un bon travail dans l'espoir que cette expérience soit profitable pour son parcours d'études et de vie, le Président Farcoz a relevé l'importance de la coopération entre Parlements francophones dans le but de créer des réseaux dont les jeunes peuvent bénéficier pour développer leurs compétences linguistiques, pour renforcer leur capacité de dialogue interculturel, pour améliorer leur connaissance des mécanismes parlementaires ainsi que pour approfondir, lors des débats, les différents thèmes politiques.

Enfin le Président Joël Farcoz a rappelé que dans l'après-midi de hier, la première Commission a exprimé son avis favorable à l'unanimité au schéma de décret législatif qui modifie la disposition d'application du Statut spécial n. 263 de 2001 en matière de vérification de la maîtrise de la langue française pour l'exercice des fonctions de notaire. La Conférence des Chefs de groupe, réunie ce matin, a convenu de demander l'inscription de l'acte à la séance d'aujourd'hui.

SC

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Comunicato n° 71 del 6 febbraio 2018
Interrogazione a risposta immediata sul servizio di pulizia degli stabili regionali

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 6 febbraio 2018, il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha voluto conoscere le iniziative poste in essere per la risoluzione delle problematiche legate al servizio di pulizia degli stabili di proprietà regionale, dato il protrarsi delle segnalazioni da parte dei lavoratori in merito a condizioni sfavorevoli, ad esempio mancati pagamenti e pesanti riduzioni d'orario.

L'Assessore al bilancio, patrimonio e società partecipate ha specificato che l’aggiudicazione dei contratti ha seguito le norme del Codice dei Contratti pubblici. Renzo Testolin ha spiegato che il bando è stato aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che le condizioni ricalcano in massima parte quelle dei contratti delle pulizie applicati dai diversi Enti pubblici, precisando che, tuttavia, le pressanti prescrizioni del Codice dei contratti non sempre consentono di avere la certezza del buon risultato del servizio acquisito.

L'Assessore ha quindi affermato di condividere lo spirito dell'Assemblea dei lavoratori della ditta e ha evidenziato la costante collaborazione con i Sindacati, proprio nell’intento di tutelare i lavoratori. Purtroppo, ha aggiunto Testolin, i mezzi di tutela non risultano sempre pienamente efficaci, sia per i dipendenti che per l’Ente appaltante. A più riprese, ha ricordato l'Assessore, la Regione ha provato a riequilibrare la situazione con la società inadempiente, al solo fine di evitare o limitare al massimo i disagi delle lavoratrici, facendosi parte attiva in caso di segnalazioni di pagamento ritardato degli stipendi o di calcoli errati delle remunerazioni.

L'Assessore ha proseguito parlando delle diverse contestazioni con la ditta, sin dall’inizio del contratto, anche in merito alle carenze del servizio fornito: per questo motivo gli uffici hanno prontamente segnalato e penalizzato la società che, a seguito di questi interventi da parte dell'Amministrazione regionale, si è mostrata spesso ricettiva e, in seguito a convocazioni o in funzione di lettere che comminavano penalità, la situazione tornava a normalizzarsi. Malauguratamente, ha sottolineato Testolin, queste situazioni di disagio, sia per il servizio che per le dipendenti, si ripropongono ormai ciclicamente, sottolineando le criticità del settore emerse anche a livello nazionale.

L’Assessore ha concluso rappresentando il fatto che il pagamento di una sola parte dello stipendio e di una sola tranche della tredicesima hanno nuovamente costretto gli uffici a scrivere in toni molto decisi alla ditta e a riavviare le procedure volte alla tutela contrattuale per la Regione, nell’attesa di un confronto puntuale con le Organizzazioni sindacali che, anche a seguito dell’Assemblea prevista per la data odierna, consentirà di valutare eventuali ulteriori misure da mettere in atto.

Il Capogruppo di CCM ha replicato rimarcando come la risposta dell'Assessore ricalchi quelle già fornite in passato. Si è quindi chiesto cosa si aspetti a procedere alla risoluzione del contratto e ha ricordato come il 21 settembre 2016 nell'Aula consiliare sia stata rappresentata la situazione della Regione Piemonte, che si era già mossa in base al Codice contratti fissando dei limiti: per Gerandin, anche l'Amministrazione regionale avrebbe dovuto fare un ragionamento analogo tutelando i lavoratori, e oggi non ci si troverebbe in questa situazione.

MM

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Comunicato n° 72 del 6 febbraio 2018
Interrogazione sui lavori di restauro del castello di Aymavilles

Con un'interrogazione posta nella seduta del Consiglio regionale del 6 febbraio 2018, il gruppo ALPE ha chiesto notizie sui lavori di restauro del castello di Aymavilles nonché le tempistiche di fruizione al pubblico, tenuto conto che l'intervento di ripristino del monumento è in corso da diversi anni.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha risposto che i lavori hanno coinvolto il castello nel suo complesso, dal piano seminterrato fino al sottotetto e che fino ad oggi sono stati eseguiti lavori per oltre 5 milioni di euro. Riguardo alla percorribilità interna del castello, essendo i collegamenti verticali esistenti del tutto insufficienti, sono stati integrati con una nuova scala e con un nuovo ascensore ricavati e realizzati all’interno della torre nord-est. Da un punto di vista della sicurezza, sono stati eseguiti puntuali interventi di consolidamento statico, un approfondito e delicato, nonché globale, intervento di conservazione e restauro degli apparati decorativi originali. Sono poi stati eseguiti gli impianti di climatizzazione per garantire il confort invernale ed estivo, con una rete di distribuzione a pavimento. Sono state operate, in linea con le proposte di allestimento, le scelte tipologiche di finitura degli spazi espositivi con particolare riferimento ai pavimenti, in parte restaurati e in parte integrati. Esternamente si stanno concludendo i lavori di sistemazione del giardino superiore con percorsi, aiuole e fontana, nonché la valorizzazione del viale d’accesso.

L'Assessore Emily Rini ha riferito che il termine previsto per la conclusione dei lavori è giugno 2018. Seguiranno poi le operazioni per il collaudo tecnico e amministrativo del primo lotto che richiederanno un tempo variabile tra i 6 mesi e un anno. Nel frattempo, ha detto Rini, verranno esperite le gare e verrà realizzato il secondo lotto relativamente all’allestimento museale del sito che prevede una durata delle operazioni di circa un anno con la conclusione entro l’estate del 2019. L'Assessore ha quindi ipotizzato una possibile apertura nell'estate 2019.

L'Assessore ha anche annunciato che sono in fase di organizzazione per il 2018, due importanti eventi con visite guidate per presentare lo stato di avanzamento e i lavori eseguiti. Per Rini è importante far apprezzare alla comunità i lavori realizzati e promuovere il valore del castello, tenuto conto che Aymavilles ospita anche il sito di Pont d'Ael: mettere in rete questi monumenti porterà benefici non solo alla zona ma all'intero patrimonio culturale della regione.

In sede di replica, la Consigliera Patrizia Morelli ha apprezzato che quantomeno, nonostante i lavori imprevisti, la data di ultimazione sia confermata per l'estate 2019, come già annunciato due anni fa. Per la Consigliera è altresì positiva la programmazione per il 2018 di visite al cantiere, perché danno modo alla comunità di capire come procedono i lavori che, per la loro lentezza, forniscono un'immagine della pubblica amministrazione di grande inefficienza. Morelli ha osservato che su questo la politica ha il dovere di fare una riflessione e di trovare soluzioni, perché non è accettabile che un cantiere di restauro come quello del castello di Aymavilles copra due decenni e veda lievitare le spese anno dopo anno. Dai 6 milioni e 110 mila euro previsti nel 2015, si è passati ai 6 milioni e 364 mila indicati nella delibera del 2017. È un monumento, ha concluso la Consigliera, sul quale ci sono grandi aspettative perché in una zona che ha bisogno di punti di attrazione culturale per completare un'offerta turistica che non presenta gli atouts delle località più famose.

SC

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Comunicato n° 73 del 6 febbraio 2018
Interrogazione sull'ex-Tecdis di Châtillon

Nella seduta consiliare del 6 febbraio 2018, i gruppi ALPE e Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, con un'interrogazione, hanno chiesto notizie dello stato di avanzamento dell'insediamento presso l'immobile ex-Tecdis di Châtillon, oltre alle valutazioni sulle prospettive future e alle eventuali criticità emerse in fase attuativa.

L'Assessore alle attività produttive ha innanzitutto premesso che gli insediamenti su proprietà regionali seguono iter ben precisi, stringenti e trasparenti, che la parte politica non può certo bypassare, con il rischio di vanificare accordi e negoziati. In questo senso, Jean-Pierre Guichardaz ha comunicato che è stato avviato un duplice ragionamento, valutando da una parte di attivare un unico piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili a vocazione industriale, in modo da fornire un quadro organico e puntale sulla disponibilità regionale, dall'altra lavorando a strumenti legislativi che, compatibilmente alle regole stringenti sulle società partecipate, permettano una vera politica industriale, in sinergia con Vallée d'Aoste Structure, che oggi si limita sostanzialmente a fungere da mero gestore dei beni.

Entrando nel merito dell'ex Tecdis, Jean-Pierre Guichardaz ha comunicato che sono terminati gli incontri tra le strutture tecniche di VdA Structure e l'impresa interessata, ed è in corso il complesso iter di istruttoria in corso, così come previsto da una delibera della Giunta regionale. L'impresa occuperà ulteriori 1.400 metri quadrati, ma ha già manifestato l'interesse ad ampliarsi ulteriormente, fino a 6.600 metri quadrati, e con opzione per altri 2.400. L'Assessore ha concluso precisando che la procedura insediativa è già a buon punto, e arriverà in circa due settimane alla sottoscrizione del contratto di locazione.

Il Capogruppo di ALPE, nella replica, ha affermato di aver voluto affrontare questo argomento tenuto conto che negli ultimi anni si è investito parecchio nelle due Pepinières di Aosta e Pont-Saint-Martin per favorire l'insediamento di imprese e la creazione di start up, mentre in altre zone permangono maggiori criticità, soprattutto nella media Valle. Albert Chatrian ha sostenuto l'esigenza di snellire le procedure di insediamento: il pubblico deve accorciare i tempi per creare le condizioni di sviluppo e di lavoro, senza scoraggiare gli investitori. Per Chatrian, nella primavera 2017 un primo passo è stato compiuto, perché in una parte dell'area a disposizione si espanderà un'attività già esistente, con prospettive concrete di ulteriori sviluppi. Ha quindi ribadito l'opportunità di snellire l'ambito amministrativo, sollecitando il Governo regionale a seguire costantemente l'avanzamento del processo, e ha confermato di continuare a monitorare la situazione.

MM

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Comunicato n° 74 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sui lavori della Nuova Università Valdostana

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 6 febbraio 2018, il Movimento 5 Stelle ha chiesto delucidazioni in merito ai lavori di realizzazione della Nuova Università Valdostana.

In particolare, il Capogruppo ha voluto approfondire la mancata realizzazione di opere di miglioria inerenti i lavori del primo lotto a seguito di un parere sfavorevole della Soprintendenza ai beni culturali, chiedendo anche se il Governo regionale abbia attivato o abbia intenzione di attivare verifiche in ordine all'aggiudicazione di questi lavori da parte della Commissione. Per Stefano Ferrero è scesa una cortina fumosa su questi lavori: non si sa se i parcheggi saranno realizzati come non si sa più nulla dei pannelli fotovoltaici. Le partecipate regionali, ha osservato il Consigliere, hanno come azionisti i valdostani ed è quindi giusto sapere come vengono spesi i soldi, quali competenze sono messe in atto e se ci sono delle responsabilità.

L'Assessore alle opere pubbliche ha risposto che alla NUV, in quanto società di scopo per la realizzazione dei lavori, competono funzioni di Stazione appaltante e, quindi, la Giunta non entra nel merito di questi appalti. Mauro Baccega ha poi precisato che il parere rilasciato dalla Soprintendenza sulle previste pensiline di copertura dell'area mercatale integrate da pannelli fotovoltaici non è negativo, si tratta di un'autorizzazione con prescrizione, ossia subordinata ad un opportuno approfondimento in dettaglio di “quale sia - a parità di prestazioni -l’opzione migliore in rapporto all’impatto nel contesto circostante”. Quindi, lo stralcio delle pensiline di copertura integrate dai pannelli fotovoltaici, ha puntualizzato l'Assessore, non è in conseguenza del parere della Soprintendenza, bensì, come espressamente indicato nella relazione del Responsabile unico del procedimento, di “sopraggiunte esigenze di reperire la copertura economica per le richieste avanzate dalla Città di Aosta in ordine all’incremento dei posti auto e della qualità delle finiture”. Questo stralcio, come pure rilevato dal RUP, non determina effetti sull’esito della gara in quanto, dal punto di vista del fabbisogno energetico, il medesimo risulta “ampliamente soddisfatto dall’impianto fotovoltaico previsto sulla copertura dell’edificio didattica anche a seguito dell’implementazione dello stesso impianto in sede di offerta dall’impresa”.

L'Assessore Baccega ha poi riferito che le offerte tecniche presentate in gara non devono essere corredate delle autorizzazioni o dei pareri, tenuto conto che potrebbero anche non essere oggetto di aggiudicazione, e ha sottolineato che il Governo non ritiene che debbano essere effettuate verifiche in ordine all’operato della Commissione, che, peraltro, ha oramai esaurito la sua attività con l’aggiudicazione avvenuta nell’anno 2014, contro la quale, nonostante i numerosi accessi agli atti di gara e l’importanza economica dell’appalto, non è stato presentato alcun ricorso.

Ha quindi concluso che recentemente la Giunta si è confrontata con la NUV e ha chiesto di stabilire un cronoprogramma sui tempi di realizzazione dei parcheggi, assicurando che sarà consegnato quanto prima dalla società.

Nella replica, il Consigliere Stefano Ferrero ha preso atto della risposta, ma con la sensazione che su certi argomenti ci sia sempre il modo di ridimensionarne la portata.

SC

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Comunicato n° 75 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sulla sicurezza degli utenti della Biblioteca regionale di Aosta

L'importanza delle misure di sicurezza a tutela degli utenti della Biblioteca Bruno Salvadori di Aosta è stata rappresentata in Aula dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée nella seduta consiliare del 6 febbraio 2018 trattando un'interpellanza.

Il Consigliere Claudio Restano, evidenziato l'importante ruolo svolto dalla Biblioteca, la cui utenza è costituita da bambini, adolescenti e adulti, dopo aver riferito segnalazioni di comportamenti non consoni al luogo da parte di persone in evidente stato di alterazione, ha chiesto quante volte le Forze dell'ordine siano intervenute presso la Biblioteca regionale nel 2016 e nel 2017; se si siano rilevati furti di materiale ed in particolare di libri nel corso degli ultimi anni, così come se la struttura sia stata oggetto di atti vandalici e se a seguito della riscontrata attività di spaccio di droga del 2015 siano state poste in essere misure di sicurezza e/o controllo degli accessi a tutela dell'utenza e dei lavoratori.

L'Assessore all'istruzione ha riferito che il numero di interventi delle Forze dell’ordine, su richiesta della Biblioteca nel biennio 2016-2017, si aggira sulla decina; a questi vanno aggiunte le visite periodiche a sorpresa effettuate occasionalmente, come da accordi con la direzione della Biblioteca, effettuate compatibilmente con il lavoro e gli altri impegni delle Forze dell’ordine. In merito alla sottrazione di materiale, l'Assessore ha spiegato che c'è una perdita fisiologica di documenti (mancate restituzioni, libri fuori posto ritenuti smarriti e furti), ma va tenuto presente che in Biblioteca entrano mediamente 1.200 persone al giorno con punte di 1.700, e si tratta di perdite in linea ai valori medi delle Biblioteche di pubblica lettura e che riguardano maggiormente DVD, VHS, CD, cui è più facile asportare il dispositivo di anti taccheggio. L'Assessore all'istruzione ha poi illustrato le condizioni di sicurezza relative all'unica sezione che si occupa di conservazione nella Biblioteca, il Fondo valdostano.

Emily Rini ha riferito che nel biennio 2016-2017 si sono verificati rotture di led negli ascensori, scritte a pennarello sulle porte dei bagni e sui fianchi di scaffali, imbrattature dei bagni; l’impianto di videosorveglianza è stato quindi rafforzato con nuove telecamere, digitali, con maggior dettaglio delle immagini. Attualmente, ha detto l'Assessore, ci sono 22 telecamere di videosorveglianza; altre 2 telecamere a breve dovrebbero essere messe in funzione e si è in attesa di ulteriori 3 telecamere destinate ad aree esterne, per un totale di 27 telecamere a regime. Poiché la struttura è stata concepita fin dall’origine come Biblioteca di pubblica lettura, Rini ha spiegato che non sono mai stati previsti tornelli né controlli visibili all'ingresso, ma che i lavoratori, soprattutto quelli delle sezioni più frequentate, riferiscono di un ambiente di lavoro tranquillo e piacevole, con limitati episodi di conflitto o illecito. L'Assessore Rini ha quindi parlato di un progetto all’interno del Sistema bibliotecario per definire linee guida per una più efficace politica di gestione e di monitoraggio degli utenti definiti difficili, che sono nella maggior parte “casi sociali”, che non trovano sufficiente assistenza presso le strutture deputate, oppure sono migranti che suppliscono anch'essi con la Biblioteca alla carenza di assistenza L'attenzione è massima, ha concluso Rini, per garantire, in particolare ai giovani, un ambiente sereno.

Il Consigliere Claudio Restano si è detto soddisfatto della risposta, soprattutto per il potenziamento delle telecamere. Ha comunque evidenziato l'importanza di fornire un'adeguata formazione al personale e di dotare l'organizzazione di procedure da seguire per monitorare gli eccessi e permettere ai dipendenti di lavorare in sicurezza e tranquillità, a favore di tutti gli utenti.

MM

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Comunicato n° 76 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sul "fattore famiglia"

Con un'interpellanza illustrata nel corso della riunione consiliare del 6 febbraio 2018, il gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ha voluto conoscere le intenzioni del Governo regionale riguardo alla realizzazione del cosiddetto "fattore famiglia".

Ricordando che il fattore famiglia dovrebbe essere quello strumento che permette di modulare l'accesso ai servizi e alle prestazioni secondo i differenti carichi di ciascuna famiglia e che, in Valle d'Aosta, era stato inserito nella legge finanziaria 2017-2019 vista la grave crisi economica nella quale versano molti nuclei familiari, il Consigliere Andrea Padovani ha evidenziato che non si sa più nulla del lavoro impostato dal tavolo al quale ha partecipato come componente della quinta Commissione, mentre sembra essersi aperta una collaborazione dell'Amministrazione regionale con l'Università della Valle d'Aosta.

L'Assessore alla salute e politiche sociali, nella risposta, ha sottolineato che, malgrado le criticità, l'intenzione è quella di portare avanti la possibilità di un correttivo all'ISEE al fine di migliorare l'attenzione sui costi che la famiglia sostiene. Il percorso, ha detto, non è stato abbandonato, anche se il tavolo non si riunisce perché è stato richiesto alla dirigente di riferimento di redigere una relazione da presentare in quinta Commissione e di prevedere un nuovo percorso per concretizzare il progetto. Il lavoro che si sta realizzando prevede una collaborazione con l'Università per avere un punto di vista scientifico dopo aver individuato alcuni servizi meritevoli di attenzione - tra questi il voucher per le famiglie, il prestito sociale d'onore, i contributi erogati per le spese scolastiche, i contributi per collegi e convitti, il bon de chauffage - che saranno analizzati anche per valutarne l'effettivo impatto sulle famiglie e per realizzare una prima linea guida di applicazione del fattore famiglia. Per l'Assessore, l'importante è fare cose sostenibili, che abbiano un significato: per realizzare questo progetto è stata contattata anche l'Università di Verona che ha prodotto uno studio adeguato. Ha poi evidenziato che è avviato il provvedimento che permetterà di risparmiare sui costi delle rette degli asili nido, con 770 famiglie che hanno presentato domanda e questa è una prima risposta alle necessità.

Il Consigliere Padovani, nella replica, ha osservato che il fattore famiglia, così come si intende normalmente, è fallito. Per il Consigliere, è vero che mettere insieme le idee di tanti soggetti è difficile, però su di un provvedimento così complesso come il fattore famiglia, che dovrebbe tenere conto della composizione e del reddito del nucleo familiare oltre che delle spese che si sostengono per i figli, la politica ha il dovere di trovare delle sintesi per essere utile alle famiglie valdostane. Ha poi osservato che il voucher per gli asili è un provvedimento spot che non risolve la grave crisi economica che le famiglie stanno affrontando.

SC

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Comunicato n° 77 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sulla riorganizzazione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti

Con un'interpellanza iscritta dal gruppo ALPE all'ordine del giorno della seduta del 6 febbraio 2018, il Consiglio regionale è tornato a parlare dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti.

Il Consigliere Fabrizio Roscio ha in effetti chiesto informazioni sulle risultanze della riorganizzazione di questi servizi, oltre che sull'attività di monitoraggio e supporto ai subATO, atteso che il modello valdostano non raggiunge l'eccellenza.

L'Assessore all'ambiente ha risposto che al momento la riorganizzazione è attuata con riferimento ai flussi di raccolta modificati a partire dal giugno 2015 (multimateriale a base plastica, monomateriale del vetro, frazione organica) e i dati 2016-2017 attestano un aumento significativo della percentuale conseguita, in linea con gli obiettivi prefissati e previsti a livello nazionale (58.24% nel 2016 e 62.78% nel 2017). Jean-Pierre Guichardaz ha precisato che tali dati non sono definitivi, mancando ancora le cifre relative ai rifiuti differenziati non conferiti direttamente al centro di Brissogne. L'Assessore ha poi riferito che le tempistiche per il raggiungimento dell'obiettivo del 65% di raccolta differenziata - cifra peraltro quasi raggiunta - sono state rimodulate dalla normativa nazionale, stabilendo il nuovo termine entro il 2020.

Jean-Pierre Guichardaz ha parlato di valutazioni positive, nonostante l'opinabilità delle interpretazioni individuali, considerati la situazione ex ante e il costante trend di crescita della raccolta differenziata. Gli obiettivi raggiunti da alcuni subATO, ha detto l'Assessore, hanno superato in modo consolidato il 65% di raccolta differenziata (nel 2017 la Grand-Combin ha raggiunto il 76%, Aosta il 69%, la Mont-Rose il 68%, Walser il 72%). Per Guichardaz, la piena attuazione della riorganizzazione dei subATO consentirà un ulteriore miglioramento della gestione nel suo complesso, anche alla luce dei primi dati del 2018, relativi al monitoraggio periodico del conferimento dei rifiuti al centro di Brissogne, da cui emerge un aumento di ulteriori due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017.

L'Assessore ha evidenziato che sono già stati concordati con il CELVA incontri con i subATO per fornire chiarimenti sull'applicazione delle linee guida per la predisposizione dei piani di riorganizzazione, confermando il costante e collaborativo rapporto in atto; il monitoraggio, ha concluso Guichardaz, procede regolarmente.

Il Consigliere Roscio ha replicato che a livello statale si è procrastinato il raggiungimento degli obiettivi data la situazione a livello nazionale, eterogenea e con gravi criticità. Il Consigliere ha precisato che il nostro piano regionale parla chiaro, e parla del raggiungimento di una percentuale dell'80% nel 2020. Difficile quindi, per Roscio, cogliere elementi di positività: infatti, mentre alcuni subATO hanno imboccato la strada giusta, altri sono ancora in alto mare. Il Consigliere Roscio, precisato che non si tratta di questioni opinabili, ha ritenuto la risposta del tutto insoddisfacente e si è chiesto se ci sia ancora l'intenzione politica di far diventare la Valle d'Aosta un'eccellenza in questo campo, oppure si voglia non rispettare le linee guida regionali e lasciare libero spazio ai subATO, senza una vera e propria indicazione.

MM

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Comunicato n° 78 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sulla risoluzione delle problematiche delle persone autistiche

Conoscere le iniziative assunte per risolvere le problematiche delle persone autistiche è stato l'obiettivo di un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 6 febbraio 2018 dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.

Nel presentare l'iniziativa, il Capogruppo di AC-SA-PNV ha voluto sapere cosa si è fatto per risolvere questa emergenza, come si intenda procedere in relazione alla prossima scadenza dell'appalto per l'attività diurna attualmente dedicata a questi pazienti dal Centro Myosotis e se sia in programma una proposta legislativa regionale che stabilisca gli indirizzi di cura. Per il Consigliere Antonio Fosson, infatti, i disturbi persuasivi dello sviluppo rappresentano una problematica socio-sanitaria di grande importanza e in aumento anche in Valle d'Aosta.

L'Assessore alla sanità ha risposto che, dopo un lungo confronto iniziato a marzo 2017 e condiviso sia con i professionisti dell'USL che con le famiglie, la Giunta ha approvato il Programma regionale di interventi a favore delle persone con disturbi dello spetto autistico, presentato congiuntamente dagli Assessorati della sanità e dell'istruzione e che delinea le azioni per il triennio 2018-2020. È inoltre previsto un tavolo di coordinamento e monitoraggio, composto da tutte le parti interessate, con il compito di verificare lo stato di attuazione del Programma.

Luigi Bertschy ha poi evidenziato che nei nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) adottati dal Consiglio dei ministri nel 2017 è dedicato un apposito capitolo all’autismo, nel quale si indicano le prestazioni di assistenza sanitaria da garantire agli assistiti affetti da tale patologia. L’Assessore ha riferito che l'Azienda USL ha già approvato un Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale a favore delle persone affetti da disturbi dello spettro autistico, dove sono declinati tutti i passaggi, dalla diagnosi alla presa in cura.

Rispetto alla prossima scadenza dell'appalto al Centro Myosotis, l'Assessore Bertschy ha segnalato che la competente Struttura dirigenziale sta lavorando, insieme alle famiglie degli utenti, alla redazione di un nuovo capitolato di gara che garantisca la presenza di tutte le figure professionali; nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara, si provvederà alla proroga tecnica dell’attuale contratto con il Centro Myosotis, i cui livelli di servizio sono in fase di ampliamento, nei limiti consentiti dell’attuale capitolato di gara, accogliendo le richieste dei famigliari di miglioramento del servizio stesso.

L'Assessore, nel comunicare che una proposta legislativa sul tema potrà essere l'atto conclusivo del tavolo di lavoro, ha richiamato la costituzione della Fondazione la Cascina del Castello onlus la quale si pone come soggetto promotore e di riferimento nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico; il progetto sarà sostenuto dall'Amministrazione regionale.

Nella replica, il Consigliere Antonio Fosson ha ricordato che le linee guida sono del 2012, mentre l'autismo dovrebbe essere un problema da risolvere nei tempi brevi perché le famiglie hanno urgenza di una presa in carico del problema. Il Capogruppo, ha definito il Programma di interventi per il triennio 2018-2020 un bell'argomento di discussione e le risorse stanziate (15 mila euro) inappropriate per dare soluzione alle famiglie, risorse che non hanno permesso la creazione del centro autistico sanitario richiesto già nel 2016. Ha quindi auspicato coesione di intenti nell'affrontare la tematica.


SC

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Comunicato n° 79 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sui mancati incassi per il periodo di chiusura del Traforo del Gran San Bernardo

La chiusura del Traforo del Gran San Bernardo è tornata in discussione in Aula ad inizio della seduta pomeridiana del 6 febbraio 2018 con un'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle.

In particolare, l'attenzione si è focalizzata sui mancati introiti per i pedaggi non riscossi e su quelli per il periodo in cui è stato concesso l'accesso gratuito al Traforo. Il Capogruppo del M5S ha poi voluto sapere se la società svizzera di gestione del Traforo del Gran San Bernardo abbia già presentato richiesta di risarcimento danni nei confronti della SITRASB, la società di gestione italiana; inoltre, ha chiesto se il Governo regionale abbia piena certezza che tutti gli oneri diretti e indiretti connessi al crollo verranno coperti dalla relativa polizza assicurativa o abbia intenzione di accertare se le spese inerenti il crollo rappresentino un danno erariale inviando un esposto alla locale Sezione della Corte dei Conti.

Il Presidente della Regione ha sottolineato che la riapertura del Traforo è stata una delle priorità e un obiettivo conseguito, avendo evitato una chiusura di almeno due anni. Per Laurent Viérin oggi si tratta di lavorare per pianificare tutte le manutenzioni. Ha quindi riferito che, nello specifico, nel 2016, gli incassi per pedaggi nel periodo dal 21 settembre al 23 dicembre sono stati di circa 4 milioni 367 mila euro, ripartiti in 2 milioni 511 mila di competenza SITRASB e 1 milione 856 mila di competenza della società svizzera. Laurent Viérin ha specificato che i transiti nei nove giorni di gratuità del Traforo sono stati complessivamente circa 16 mila 838; moltiplicato per il biglietto di andata semplice nelle varie classi di transito, corrisponderebbe ad un totale complessivo di 289 mila 257 euro, ripartibili in 166 mila euro di competenza SITRASB e 122 mila di competenza della società svizzera. Viérin ha precisato che, come detto dalla SITRASB, il calcolo è aleatorio, perché non è possibile quantificare quante persone sarebbero transitate se il Traforo fosse stato a pagamento. Sicuramente, ha osservato il Presidente della Regione, la gratuità ha invogliato molte persone ad utilizzare il Traforo e va tenuto presente che gli utenti avrebbero acquistato non soltanto corse semplici ma anche biglietti di andata/ritorno e abbonamenti. In merito alla gratuità, Viérin ha precisato che è stata concessa dal 24 dicembre 2017 al 1° gennaio 2018, con il duplice intento di “risarcire” gli utenti per l’indubbio disagio arrecato con la chiusura.

Laurent Viérin ha comunicato che, alla data odierna, SITRASB non ha ricevuto nessuna richiesta danni dalla società di gestione svizzera TGSB SA e ha riferito che è in corso la procedura per attivare l'indennizzo da copertura assicurativa. Infine, il Presidente ha confermato l'impegno per far sì che le manutenzioni, nell'ambito dei trasporti, avvengano con tutti i crismi per garantire sia il transito sia la sicurezza.

Nella replica, il Consigliere Stefano Ferrero ha evidenziato che la questione assicurativa rappresenta un punto interrogativo. Inoltre, il Capogruppo ha rilevato una mancanza di volontà di individuare le responsabilità all'interno delle società partecipate. Ancora una volta, ha detto Ferrero, non c'è l'intenzione di fare giustizia.

MM

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Comunicato n° 80 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sul nuovo modello di welfare

Con un'interpellanza presentata nella seduta del Consiglio regionale del 6 febbraio 2018, il gruppo Coalition Citoyenne- Mouv ha affrontato la tematica del welfare.

Il Capogruppo Elso Gerandin ha ricordato che è passato ben più di un anno da quando, l'8 novembre 2016, si è sancita la volontà di approvare un nuovo modello di welfare regionale prevedendo, tra l'altro, il rinforzo di una regia unica regionale, la piena integrazione tra assistenza sociale, socioassistenziale e sociosanitaria, il mantenimento della gestione pubblica dei servizi e la salvaguardia per tutto il personale. Ha quindi voluto conoscere le tempistiche di realizzazione e ha chiesto notizie del riconoscimento della qualifica di Operatore socio sanitario in questa fase di rinnovo contrattuale del pubblico impiego.

L'Assessore alla sanità ha risposto che il tempo non è stato perduto ma utilizzato per realizzare al meglio il lavoro, concordandolo con le parti interessate, anche perché la riforma del welfare non deve essere fatta a colpi di maggioranza ma deve vedere tutto il Consiglio convinto di aver trovato la soluzione futura e sostenibile per la tranquillità delle famiglie e degli utenti.

Luigi Bertschy ha riferito che un primo disegno di legge di riforma è stato predisposto e ha auspicato di portarlo all'approvazione della Giunta del 19 febbraio e, quindi, sottoporlo all'attenzione del Consiglio permanente degli Enti locali, dei Sindacati e della Commissione consiliare. L'Assessore ha evidenziato che l'idea su cui si basa è quella di una regia unica che si tradurrà in un'azienda per la gestione dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, che manterrà il contratto pubblico degli attuali lavoratori. L'Assessore ha precisato che non si è voluto correre perché l'istituzione di una nuova azienda ha bisogno di un periodo di transizione prima del suo definitivo avvio, previsto per il 1° gennaio 2019. Ha poi segnalato che parallelamente alla redazione del disegno di legge, sono state assegnate due ricerche all'Università della Valle d'Aosta, di cui una di carattere organizzativo/aziendale e l'altra di carattere economico/scenografico per prospettare gli scenari futuri.

Riguardo alla qualifica di Operatore socio sanitario, l'Assessore ha confermato la ferma volontà di completare il percorso come da impegni assunti, ossia trovare uno spazio contrattuale per questa qualifica. Bertschy ha comunicato di aver inviato una lettera a firma congiunta con il Presidente del CPEL destinata al Comitato per le relazioni sindacali per riconoscere la qualifica OSS nel luglio 2017 e di riportare nella contrattazione pubblica questo obiettivo. Inoltre, nell'ambito del disegno di legge che istituisce l'azienda unica, ha precisato Bertschy, il personale con qualifica OSS avrà la garanzia di mantenere il contratto di lavoro pubblico: in sede di discussione della riforma potrà anche essere valutata l'eventuale applicazione del contratto del comparto di sanità pubblica che inquadra la figura di OSS in BS.

In sede di replica, il Consigliere Gerandin ha concordato sul fatto che sia un passo avanti portare un disegno di legge di riforma, evidenziando, però, che bisogna concludere l'iter entro la fine della Legislatura se si vuole che entri in vigore. Si è detto, invece, insoddisfatto della risposta sulla qualifica OSS: dopo aver fatto concorsi e corsi in ospedale, si continua a mantenere il livello attuale (B2). Gerandin ha quindi auspicato un impegno concreto da parte del Governo nel riconoscimento della qualifica OSS, perché se non c'è questa certezza si butta a mare tutto quanto fatto fino ad oggi.

SC

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Comunicato n° 81 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sul polo scolastico di Tzambarlet

Nella seduta del Consiglio regionale del 6 febbraio 2018, i gruppi ALPE e AC-SA-PNV hanno riportato all'attenzione dell'Aula l'iter di aggiudicazione dei lavori di realizzazione del polo scolastico di Tzambarlet ad Aosta, chiedendo con un'interpellanza illustrata dalla Consigliera Chantal Certan (ALPE), aggiornamenti sui finanziamenti statali previsti dal Ministero dell'istruzione, sul cronoprogramma dei lavori e sul loro inserimento nella programmazione dell'edilizia scolastica. Ha inoltre voluto conoscere l'orientamento politico della maggioranza e ha chiesto se l'accordo tra il Comune di Aosta e la Regione sia stato rivisto in virtù del fatto che, attualmente, si dispone di un atto obsoleto, firmato quando si pensava di realizzare una scuola polmone.

L'Assessore alle opere pubbliche ha affermato che, a seguito della corrispondenza intercorsa col Ministero, la Regione ha deciso di procedere alla sottoscrizione dell’atto aggiuntivo al contratto di mutuo, riservandosi di richiedere successivamente eventuali ulteriori proroghe del termine di erogazione, ad oggi stabilito al 31 dicembre 2018. Conseguentemente, ha detto Mauro Baccega, è stato deciso di riavviare la procedura di gara per l’aggiudicazione dell’appalto. In effetti, ha spiegato l'Assessore, a seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto deciso dal TAR della Valle d’Aosta, è stata riavviata la procedura per l’individuazione di una nuova Commissione giudicatrice, come richiesto dal TAR stesso. Nei prossimi giorni, Baccega ha comunicato che si provvederà a fissare la data di convocazione della seduta pubblica per l’individuazione, mediante sorteggio, dei membri esperti in ambito strutturale e impiantistico/energetico diversi dal Presidente - individuato all'interno dell'Amministrazione regionale - e la conseguente definizione della composizione della nuova Commissione giudicatrice.

Riguardo alla programmazione degli interventi di edilizia scolastica, l'Assessore ha affermato che, in termini di tempo assoluto, nulla è variato rispetto al susseguirsi degli spostamenti previsti nella deliberazione della Giunta regionale n. 576/2016 per la riorganizzazione e la riqualificazione degli edifici scolastici di istruzione secondaria di secondo grado di Aosta, che rimane confermata. È naturale, ha sottolineato Baccega, che questo anno perso farà slittare i lavori e di conseguenza anche l’attuazione di quanto previsto dalla citata deliberazione. L'Assessore alle opere pubbliche ha confermato che l'intenzione della maggioranza è di realizzare la scuola polmone, andando quindi nella direzione di disporre di scuole sicure, efficienti, moderne, innovative, per far lavorare meglio i docenti e per far in modo che gli studenti abbiano maggiori profitti. Infine, in merito all'accordo col Comune di Aosta, Baccega ha dichiarato che ci si trova in una fase di "work in progress".

La Consigliera di ALPE Chantal Certan ha concordato sull'obiettivo di avere scuole efficienti e sicure, ma ha rilevato che non c'è intenzione di rivedere la programmazione dell'edilizia scolastica, senza quindi intervenire sul polo universitario, che rischia di restare l'ennesima opera lasciata a metà. Sicuramente, ha affermato Certan, noi avremmo assunto decisioni diverse, in un'ottica di economizzare, sia riguardo alle strutture sia riguardo alle risorse economiche. La Consigliera ha assicurato che continuerà a seguire la questione.

MM

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Comunicato n° 82 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sulla Maison du Val d'Aoste di Parigi

Nella seduta del Consiglio regionale del 6 febbraio 2018, il Consigliere di Coalition Citoyenne-Mouv Alberto Bertin è tornato a parlare della Maison du Val d'Aoste, l'ufficio di rappresentanza della Regione a Parigi.

Il Consigliere, oltre a chiedere l'ammontare complessivo della spesa sostenuta nell'anno 2017, la spesa prevista per il 2018 per la gestione di questa struttura e gli intendimenti sull’affidamento del servizio organizzativo, ha posto dei quesiti in merito al licenziamento da parte di Finaosta del direttore responsabile della "Maison du Val d'Aoste" di Parigi: se tra i motivi adotti per questa decisione risulti anche la gestione dell'ufficio parigino e se sia già stato individuato un sostituto.

Le Président de la Région, en réitérant l'importance d'avoir une Maison du Val d'Aoste à Paris, a convenu sur la nécessité de revoir son organisation en faveur du tissu économique valdôtain.

En répondant ponctuellement aux questions, Laurent Viérin a communiqué que les frais de gestion ont été de 321 mille 777 euros, montant défini en application de la résolution approuvée par ce Conseil le 25 janvier 2017. Pour ce qui est de 2018, le Président Viérin, en confirmant que le budget global des dépenses ne dépassera pas le niveau de 2017, a dit que les structures régionales sont en train de définir le programme des activités et qu'il y aura une rencontre avec Finaosta sur les contenus à revoir et sur une réorganisation pour une meilleure utilisation de cet important espace pour les entreprises valdôtaines et pour la promotion de notre Région.

En ce qui concerne le licenciement de la part de Finaosta du directeur responsable de la Maison du Val d'Aoste, qui n'aurait aucun lien direct avec la gestion des bureaux parisiens, le Président de la Région a informé que Finaosta a l'idée de revoir l'organisation interne et que pour l'instant il n'y aura pas de remplacement de responsables. Il a conclu que d’ici le mois de juin 2018, lorsque le contrat actuel expirera, le Gouvernement travaillera à la définition de modalités organisationnelles différentes, avec le but d’en valoriser le rôle de promoteur du produit Vallée d'Aoste et des secteurs économiques valdôtains.

Il Consigliere Bertin ha ribadito che la questione degli immigrati valdostani è utilizzata come pretesto. Questi potrebbero avere una propria sede, non necessariamente all'interno della Maison du Val d'Aoste, dove peraltro le attività riguardanti gli immigrati valdostani sono marginali. Per il Consigliere, la Maison, come da mozione approvata dal Consiglio, dovrebbe coinvolgere gli attori economici valdostani per dare loro una vetrina nell'area parigina: se non c'è interesse, significa che lo spazio a Parigi è inutile. Bertin ha poi ricordato che, malgrado le risoluzioni del Consiglio, le spese di questo "pied à terre" a Parigi sono sempre più o meno le stesse, così come i gestori e le attività di promozione, con risultati anche questi sempre negativi.

SC

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Comunicato n° 83 del 6 febbraio 2018
Interpellanza sui finanziamenti concessi alla Casinò di Saint-Vincent spa

Le richieste di chiarimento da parte della Commissione europea in merito ai finanziamenti concessi alla Casinò di Saint-Vincent spa sono state al centro di un'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta consiliare del 6 febbraio 2018.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto nel dettaglio quali richieste di chiarimento abbia inviato la Commissione europea che vigila sulla normativa degli aiuti di stato e ha voluto sapere quali azioni dovrà attuare il Governo regionale.

Il Presidente della Regione ha spiegato che la Commissione europea ha chiesto alla Regione informazioni in merito a pretesi aiuti di Stato che la Regione stessa avrebbe accordato al Casinò di Saint-Vincent. Laurent Viérin ha detto che si tratta di una richiesta che rientra in una procedura usuale, applicata dalla Commissione ogni qualvolta questa riceva una segnalazione per aiuti asseritamente illegali e ritenga che i fatti meritino un approfondimento.

In questo caso specifico, ha precisato Viérin, la Commissione ha ricevuto una segnalazione da parte di un operatore valdostano, che si dichiara competitor dell’azienda, e che ha chiesto di restare anonimo.  Sottolineando che la richiesta di informazioni è una semplice richiesta di fornire alla Commissione ulteriori elementi di valutazione, non essendo stata mossa, al momento, alcuna contestazione formale alla Regione, il Presidente Viérin ha affermato che sono oggetto di approfondimento tutti gli interventi deliberati dall'Amministrazione regionale a favore della Casinò spa in questi anni.

Quanto alle possibili conseguenze, il Presidente Viérin ha evidenziato che l'Amministrazione regionale sta preparando le risposte da fornire alla Commissione che, sulla base degli elementi ricevuti, procederà a valutare se vi siano o meno aiuti di Stato. In caso affermativo, Viérin ha chiarito che questa eventualità non comporta di per sé conseguenze, in quanto la Commissione è comunque tenuta a valutarne l’eventuale compatibilità con le regole europee; circostanza, ha proseguito il Presidente Viérin, che annullerebbe qualsiasi effetto dell’originaria. Ad oggi, Laurent Viérin ha dichiarato che l'Amministrazione regionale è impegnata a fornire tutte le informazioni, in modo da permettere alla Commissione europea di effettuare le proprie valutazioni. Il Presidente Viérin ha concluso dicendo che solo qualora la Commissione riscontrasse la presenza di qualche aiuto di Stato, si procederà alla notifica degli stessi, al fine di ottenere l’autorizzazione di Bruxelles.

Nella replica, il Consigliere Cognetta, dicendosi sarcasticamente convinto che non si tratti di aiuti di Stato, ha osservato che la concorrenza non è più legata allo Stato italiano. Cognetta ha tuttavia sottolineato che, se malauguratamente fossero davvero definiti aiuti di Stato, l'Amministrazione regionale rischierebbe sanzioni, avendo elargito fondi in maniera scorretta. Il Consigliere Cognetta ha ribadito il suo disaccordo in merito al finanziamento, definito continuo e privo di motivazioni, al Casinò di Saint-Vincent.

MM

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Comunicato n° 84 del 6 febbraio 2018
Adoptée une résolution du Comité de coopération Vallée d'Aoste, Jura et Fédération Wallonie-Bruxelles

Dans sa réunion du 6 février 2018, le Conseil régional a approuvé à l'unanimité une résolution du Comité de coopération entre les Assemblées de la Vallée d'Aoste, de la République et Canton du Jura et de la Fédération Wallonie-Bruxelles.

L'initiative – qui avait été adopté au terme des travaux de la dix-septième session du Comité mixte, réuni à Bruxelles du 15 au 17 janvier derniers – vise à combattre et prévenir la radicalisation des jeunes. Le texte part de la constatation que le vivre ensemble et la cohésion sociale sont de plus en plus remis en cause par une minorité de personnes qui, en se radicalisant, ébranlent les valeurs démocratiques et les droits humains et invite les gouvernements à développer une politique de la jeunesse qui soit émancipatrice et inclusive, qui donne la parole aux jeunes, les aide à avoir confiance en eux, et à retrouver confiance dans les institutions, et, qui les accompagne dans leurs projets et les valorise.

L'entente entre les trois Assemblées a été signée le 23 novembre 2000 et depuis 2003, le Conseil de la Vallée s'est formellement engagé à adopter en séance plénière les résolutions soumises par le Comité de coopération interparlementaire.

SC

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Comunicato n° 85 del 6 febbraio 2018
Parere favorevole allo schema di norma di attuazione in materia di accertamento del francese per le funzioni notarili

Nella seduta del 6 febbraio 2018, il Consiglio Valle ha espresso parere favorevole all'unanimità sullo schema di norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di accertamento della conoscenza della lingua francese per l'esercizio di funzioni notarili.

La proposta, licenziata dalla Commissione paritetica il 30 gennaio scorso e approvata dalla prima Commissione consiliare nel pomeriggio di ieri, lunedì 5 febbraio, è stata iscritta oggi in via d'urgenza in Aula consiliare.

Il testo è volto ad armonizzare la normativa che regola le funzioni svolte dal notariato e le sedi degli archivi notarili (modificata nell'agosto 2017) con l'ordinamento valdostano introdotto dalla norma di attuazione n. 263/2001 in materia di accertamento della lingua francese per l'assegnazione di sedi notarili.

In particolare, la norma precisa che la piena conoscenza del francese è necessaria, oltre che per ottenere - come oggi previsto - l'assegnazione di una sede in Valle, anche per l'apertura nella regione di sedi secondarie per l'esercizio delle funzioni in forma associata. Inoltre, viene cristallizzato in norma che la sede dell'Archivio notarile distrettuale per la Regione rimane stabilita nel Comune di Aosta (sede fissata fin dagli anni novanta in locali di proprietà della Diocesi di Aosta che la Regione cede in uso gratuito al Ministero della giustizia per lo svolgimento delle funzioni in questione).

Lo schema di norma di attuazione sarà ora trasmesso al Ministro per gli affari regionali per il prosieguo del suo iter, che si concluderà con l'approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri.

Le Président de la Région, en illustrant la disposition, a remercié la Commission paritaire et son Président ainsi que le Cabinet de la Présidence pour avoir réalisé un travail très important pendant ces mois-ci. Pour le Président Viérin, il s'agit d'une intéressante disposition surtout pour une question linguistique et comporte une amélioration pour les notaires valdôtains.

Il Consigliere Alberto Bertin ha definito positivo il fatto di approvare un ulteriore schema di norma di attuazione che potrà quindi entrare in vigore entro la fine della Legislatura nazionale, che adegua la normativa nazionale alla realtà locale.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha osservato che sarà importante vigilare sull'applicazione delle norme di attuazione, al fine di assumere le responsabilità che derivano dallo Statuto speciale e offrire nuove possibilità alla comunità valdostana.

Le Chef de groupe de l'UV, Augusto Rollandin, a rappelé que la bataille pour maintenir les Archives des notaires en Vallée d'Aoste a été très longue et aujourd'hui on voit sa juste conclusion: c'est très important pour les documents qui nous concernent et qui sont à la base de notre histoire. Per Rollandin, la fretta è più che giustificata, perché altrimenti l'invasione di notai da fuori Valle sarebbe stata più corposa con una conseguente riduzione degli spazi lavorativi: la difesa portata avanti dal notariato è stata utile, anche per salvaguardare le nostre competenze linguistiche e la nostra storia.


SC

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Comunicato n° 86 del 6 febbraio 2018
Approvata una proposta di legge in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali

Nella seduta del 6 febbraio 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV), uno contrario (M5S) e 10 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV e CCM) la proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali. Contestualmente, l'Assemblea ha respinto, con 20 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV) e 12 voti favorevoli (ALPE, AC-SA-PNV, M5S e CCM), una proposta di legge del M5S sullo stesso tema.

Il testo approvato, che si compone di quattro articoli, è stato depositato dall'allora Presidente del Consiglio, Andrea Rosset (UVP), in qualità di coordinatore del tavolo di lavoro composto dall'Ufficio di Presidenza e dai Capigruppo consiliari istituito a seguito dell'ordine del giorno approvato il 23 novembre 2017 dall'Assemblea legislativa che impegnava a presentare entro il 31 dicembre 2017 una legge di revisione del sistema dell'Istituto del Vitalizio.

In particolare, l'iniziativa legislativa si propone di sopprimere, per i Consiglieri regionali eletti a decorrere dalla XV legislatura, il sistema previdenziale previsto dalla legge regionale 28/1999 e di introdurre la contribuzione facoltativa a favore della previdenza complementare; inoltre, disciplina la pubblicazione, sul sito istituzionale del Consiglio regionale, dei nominativi e degli importi percepiti dai Consiglieri a titolo di prestazioni previdenziali o di assegno vitalizio.

Il Consigliere dell'UVP Andrea Rosset, nel presentare il provvedimento all'Aula, ha ricordato come la Valle d'Aosta abbia abbandonato da tempo (dal 2003) il vecchio sistema del vitalizio calcolato sulla base di una percentuale dell'indennità di carica, anticipando la riforma nazionale che nelle altre Regioni è stata recepita solo a partire dal 2013. Il Consiglio Valle ha successivamente adottato altre iniziative in materia, sempre in un'ottica di riduzione dei costi della democrazia e di trasparenza: a questo proposito, il Consigliere Rosset ha citato la legge finanziaria regionale 2016/2018 e la legge di stabilità regionale 2017/2019.

Con la legge finanziaria regionale 2016/2018, il Consigliere Rosset ha spiegato che sono state approvate misure di contenimento della spesa relativa alla prestazione previdenziale dei Consiglieri, introducendo dal 1° gennaio 2016 (dapprima per tre anni, poi fino al 2027) la riduzione della prestazione con percentuali dal 6 al 15%, senza possibilità di recupero. Inoltre, la legge di stabilità regionale 2017/2019 ha introdotto disposizioni per gli ex Consiglieri e per quelli in carica che rientravano nel regime della prestazione definita, prevedendo un abbattimento del capitale dell'11%, assicurando l'equilibrio del fondo fino al suo esaurimento.

Il Capogruppo di Coalition Citoyenne-Mouv, Elso Gerandin, ha voluto sottolineare l'impegno profuso in particolare dalla prima Commissione e dal Consigliere Rosset, per fare chiarezza e procedere sulla strada della trasparenza. Il sistema è notoriamente cambiato, è un discorso che non sfiora gli attuali Consiglieri, ma non si ha il coraggio di chiedere un sacrificio al pregresso.

Nell'illustrare la propria proposta di legge, il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha spiegato che l'intento della norma è quello di ristabilire equità sociale tra la situazione, da un lato, di chi, ex Consigliere, ha il privilegio di avere una rendita anacronistica, del Consigliere in carica che, se lavora ed è in aspettativa, può cumulare due o più pensioni, nonché di chi, grazie alla carriera politica, può cumulare più pensioni; dall'altro lato, la situazione dei normali cittadini, cui vengono richiesti continui sacrifici e che devono barcamenarsi tra le difficoltà quotidiane.

Il Consigliere Fabrizio Roscio (ALPE) ha parlato di un tema, quello dei costi della politica, molto complesso e spesso strumentalizzato, che non consente ragionamenti sereni. Entrambe le proposte normative a suo avviso non sono soddisfacenti, mancando approfondimenti ad esempio sulle questioni del ritiro del capitale o della cumulabilità, inoltre ci sono gravi lacune riguardanti le modalità di erogazione per i beneficiari in regime retributivo. In sintesi, ha detto Roscio, per il passato non cambia nulla. Ha quindi annunciato il voto favorevole alla proposta del Consigliere Cognetta, ritenuta la più condivisibile e la meno ipocrita.

SC-MM

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Comunicato n° 87 del 6 febbraio 2018
Approvata una mozione sulla concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà regionale

Il Consiglio Valle, in conclusione della seduta del 6 febbraio 2018, ha approvato all'unanimità una mozione, presentata dal gruppo Coalition Citoyenne-Mouv ed illustrata dal Consigliere Andrea Padovani, volta ad impegnare la Giunta regionale a non concedere spazi o suoli pubblici a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando o praticando comportamenti e idee fasciste. Inoltre, dà mandato di adeguare i regolamenti a questo indirizzo, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà regionale ad associazioni, persone, movimenti e partiti previa dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall'ordinamento repubblicano. Infine, la mozione sarà inviata ai Comuni della Valle d'Aosta invitandoli ad adeguare i loro regolamenti in tal senso.

Il Consiglio ha anche discusso due mozioni che sono state entrambe ritirate dai proponenti.

La prima, proposta dal gruppo Coalition Citoyenne-Mouv, riguardava il progetto per l'istituzione del biglietto unico integrato per l'uso dei mezzi pubblici di trasporto ed è stata ritirata a seguito dell'impegno dell'Assessore competente di affrontare la questione nell'ambito del Piano strategico dei trasporti, che sarà presentato entro la metà di febbraio.

La seconda, presentata dal gruppo Area civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, era volta all'introduzione di un abbonamento ferroviario gratuito per i disabili. Il testo è stato ritirato dopo che l'Assessore ai trasporti ha riferito che Trenitalia aveva prefigurato la possibilità di dotare i viaggiatori disabili di un abbonamento mensile: l'Assessorato ha quindi scritto all'azienda di formulare una proposta per capire le modalità e le tipologie di abbonamento da applicare.

I lavori sono sospesi e riprendono domani mattina, mercoledì 7 febbraio 2018, a partire dalle ore 9.

MM-SC

 

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Comunicato n° 88 del 7 febbraio 2018
Approvata una mozione sul miglioramento dell'impianto di innevamento a Champorcher

Il Consiglio Valle, nella seduta del 7 febbraio 2018, ha approvato all'unanimità una mozione presentata da Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ed emendata di concerto con l'Assessore al turismo e trasporti, volta al miglioramento dell'impianto di innevamento a Champorcher.

Il testo impegna il Governo regionale a richiedere alla società Monterosa spa di proseguire nella ridefinizione di un progetto di fattibilità che comprenda la realizzazione di un nuovo bacino, il rifacimento della linea di innevamento Laris, il mantenimento della linea che adduce a Cimetta Rossa, la realizzazione di una nuova sala pompaggio nei pressi del lago, il mantenimento delle due captazioni esistenti lungo i torrenti Laris e Ayasse. Il tutto, come evidenziato nell'illustrazione dal Consigliere Claudio Restano, da realizzare nei tempi più brevi, in modo da garantire l'apertura della stazione sciistica anche in assenza di innevamento naturale.

Nella replica, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, rimarcando la necessità di poter contare su impianti performanti, ha detto che questa mozione lancia un segnale coerente con gli intendimenti della maggioranza, che pone attenzione alla salvaguardia anche delle località minori.

Nel dibattito, il Consigliere Davide Perrin (UV) ha auspicato iniziative analoghe per tutte le stazioni sciistiche valdostane; il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha rappresentato l'opportunità di concludere i lavori iniziati; il Capogruppo di ALPE si è soffermato sui temi della programmazione e della sostenibilità delle stazioni sciistiche valdostane; il Capogruppo del PD-SVdA ha sottolineato le potenzialità turistiche della zona di Champorcher, concordando sull'opportunità di investire; l'Assessore alla sanità, a nome dell'UVP, ha evidenziato l'importanza di sostenere la politica della montagna, sviluppando progetti sul territorio per far sì che tutte le zone, indipendentemente dalla visibilità turistica, possano beneficiare di condizioni più eque.

MM

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Comunicato n° 89 del 7 febbraio 2018
Respinta una mozione sulla proroga degli anticipi alle aziende agricole

Nel corso della seduta del Consiglio Valle del 7 febbraio 2018, l'Assemblea ha respinto, con votazione segreta (1 voto contrario, 17 astensioni, 15 a favore), una mozione presentata congiuntamente dai gruppi di opposizione per chiedere la proroga al 2020 dell'anticipazione alle aziende agricole.

Nel dettaglio, il testo intendeva impegnare la Giunta regionale a predisporre, con procedura d'urgenza, una proposta di modifica alla Finanziaria regionale 2018/2020 (legge regionale n. 24/2016), da sottoporre al Consiglio Valle del 20 e 21 febbraio prossimi, in cui si prevedesse che l'anticipazione di cui all'articolo 23 (finanziamento degli aiuti alle aziende agricole in attuazione del Programma di sviluppo rurale 2014/2020) fosse prorogata fino al 2020, al fine di permettere agli agricoltori interessati di poter accedere agli anticipi sino al 2020, in attesa dei dovuti pagamenti da parte di AGEA.

Il Capogruppo di Coalition Citoyenne-Mouv ha evidenziato il parere positivo già espresso dal responsabile finanziario dell'Assessorato bilancio e finanze in merito a questa proposta e ha rappresentato il permanere di problemi legati al pagamento degli indennizzi delle annualità 2015/2016/2017 e presumibilmente per le annualità seguenti, vale a dire fino al 2020, ossia alla scadenza del PSR. Per il Consigliere Elso Gerandin è importante intervenire vista la gravissima situazione finanziaria in cui versano le aziende zootecniche valdostane, dando loro certezze e prospettive per una corretta pianificazione aziendale.

Il Capogruppo di ALPE ha aggiunto che questa proposta garantirebbe un punto di caduta certo: un salvagente nell'attesa di andare a regime negli anni prossimi, visto anche l'impegno dell'Assessore nel tentare di risolvere il problema con AGEA. Albert Chatrian ha auspicato che su questo tema non ci siano divisioni politiche, affrontando questa criticità con serietà e senso di responsabilità.

L'Assessore all'agricoltura ha concordato sul fatto che nessuno vuole mettere bollini politici su questo tema, perché si sta parlando della pelle della gente. Ha quindi riferito che in queste settimane ha sentito le Associazioni per condividere le problematiche, le quali hanno precisato che il mondo agricolo vuole avere i soldi che gli spettano, non vuole più gli anticipi che poi devono essere restituiti, causando ulteriori criticità alle aziende. Alessandro Nogara ha poi evidenziato che, in linea con quanto comunicato due settimane fa, AGEA ha liquidato più di 5 milioni di euro. Questa settimana sarà firmato un altro decreto per la misura 10 (agroambiente) del 2015 di oltre 1,5 milioni; oltre a questo, ci saranno entro la metà di febbraio ulteriori decreti che chiuderanno tutte le misure relative alle annualità 2015 e 2016. Oltre a questo, c'è la buona notizia della PAC (Politica agricola comune) con pagamenti per un totale di 2,3 milioni di euro e che riguardano soldi che non sono stati anticipati e che gli agricoltori non devono quindi restituire. L'Assessore ha inoltre ribadito che per le aziende sotto controllo e con anomalie, al momento, AGEA non procede al pagamento.

Il Capogruppo di CC-M ha replicato che bisogna dare all'agricoltura valdostana la possibilità di sopravvivere. Per il Consigliere Gerandin, gli arretrati dei pagamenti continuano ad esistere e ha ribadito l'importanza di permettere agli agricoltori di poter accedere agli anticipi, se interessati. Non si tratta, ha detto, di ripristinare il sistema dei contributi in agricoltura, si tratta di risolvere un problema contingente.

Il Capogruppo dell'UV, Augusto Rollandin, ha ricordato che gli anticipi sono stati introdotti per superare le difficoltà derivanti dai pagamenti di AGEA. Ha auspicato che non ci sia più bisogno di dare degli anticipi, chiedendo al contempo certezze sulla possibilità di ottenere tutti i pagamenti da AGEA, perché altrimenti non si avrebbe più la possibilità di intervenire. Per Rollandin è importante capire se sulle grosse somme che influiscono negativamente sulle parti non pagate ci sono garanzie di restituzione.

Il Capogruppo di ALPE ha osservato che se non c'è la volontà di accettare la proposta, significa che l'Assessore ha delle informazioni che i gruppi di minoranza non hanno e che ha delle certezze di poter andare a regime nei pagamenti nelle prossime settimane, altrimenti è irresponsabilità non votarla. Certezze che, ha detto Albert Chatrian, non abbiamo e quindi non possiamo ritirare la mozione: per i gruppi è importante dare una finestra di garanzie agli agricoltori.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha dato atto all'Assessore che si sta dando da fare in questo settore, ma nell'incertezza bisogna tutelare i più deboli: gli agricoltori. Portare avanti questa mozione salvaguarda il lavoro di tutti, ha detto il Consigliere e ha invitato l'Assessore a fare una riflessione al fine di tacconare un'emergenza attuale, per poi riuscire a cambiare nel profondo il mondo agricolo.

Per il Consigliere di UVP Vincenzo Grosjean la paura di altri anticipi esiste nel mondo degli agricoltori, che aspetta, invece, ciò che è dovuto per legge. Per Grosjean, c'è bisogno di certezze e di tornare a parlare dell'agricoltura per trovare soluzioni volte a far crescere il prezzo della produzione agricola.

Il Consigliere di AC-SA-PNV Pierluigi Marquis ha evidenziato che bisogna programmare delle iniziative per valorizzare l'agricoltura di montagna, per facilitare gli operatori a rendere sostenibile la propria azienda che contribuisce molto a dare un'immagine turistica della nostra regione. Siamo sempre a inseguire il passato, ha osservato Marquis, ma occorre guardare al futuro, valutando tutti insieme le problematiche, senza strumentalizzare le situazioni, per far crescere un settore.

Il Capogruppo del PD-SVdA ha rilevato l'importanza di tornare a incidere direttamente su AGEA per garantire una restituzione puntuale delle somme. Ha quindi auspicato che la mozione sia rivista e riconsiderata per tornare a quando l'annualità in corso veniva pagata già a partire da novembre.

Il Presidente della Regione ha evidenziato che qui si tratta di risolvere un problema che sta a cuore a tutti, perché l'agricoltura non è di una forza politica né di un'altra. Per Laurent Viérin, il mondo agricolo sta soffrendo e non ha bisogno di polemiche: gli anticipi sono sicuramente un aiuto, uno strumento peraltro previsto nel 2017 ma un nuovo anticipo è stato fortemente sconsigliato dalla parte tecnica. Ha quindi annunciato che domani sarà a Roma con l'Assessore all'agricoltura per un incontro con AGEA proprio sul tema dei pagamenti. Per il Presidente Viérin, la vera sfida di oggi è quella di pagare l'annualità 2017 e risolvere definitivamente questa situazione. Ha poi sottolineato che stiamo pagando le inadempienze di un ente nazionale, l'AGEA, che ha ricadute sulla Valle d'Aosta e sarà da rivedere la questione chiedendo un ente pagatore regionale che gestisca direttamente i fondi perché l'errore di allora è stato di non fare un ente regionale.

È stata poi ritirata dai proponenti AC-SA-PNV e ALPE la mozione che riguardava le tariffe del tratto autostradale Aosta-Courmayeur, a seguito dell'impegno assunto dal Presidente della Regione a relazionare in Commissione, in modo da fornire gli aggiornamenti su tutte le questioni sollevate e da rilanciare il far fronte comune per la lotta agli aumenti delle tariffe autostradali.

SC

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Comunicato n° 90 del 7 febbraio 2018
Approvate all'unanimità due risoluzioni

Al termine dell'adunanza del Consiglio Valle del 6 e 7 febbraio 2018, sono state approvate all'unanimità due risoluzioni depositate in Aula.

La prima risoluzione è stata presentata dai gruppi CCM, AC-SA-PNV, ALPE e M5S e, così come emendata dall'Assessore al patrimonio, è volta ad impegnare il Governo regionale a dare indicazioni al responsabile e al coordinatore finanziario della struttura competente in materia di predisporre, entro una settimana, una relazione illustrativa dei fatti accaduti dall'inizio dell'appalto delle pulizie degli stabili regionali e a riferire successivamente nella Commissione competente anche in merito agli approfondimenti giuridici fatti e alle azioni che si possono adottare, al fine di definire se ci siano le condizioni per continuare l'appalto in essere.

La seconda risoluzione, presentata congiuntamente da tutte le forze politiche, sancisce il riconoscimento da parte del Consiglio regionale della Valle d'Aosta del diritto dei profughi siriani a sostenere le proprie istanze nelle sedi istituzionali in cui si decide la sorte del loro paese.  L'Assemblea regionale dà inoltre il proprio sostegno morale alla proposta di pace promossa da Operazione Colomba - il corpo non violento di pace dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che annovera tra i suoi attivisti anche giovani valdostani -, attraverso la quale i siriani profughi nel nord del Libano chiedono di poter sedere con una loro rappresentanza al tavolo delle trattative per la decisione sul futuro del loro paese.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 20 e mercoledì 21 febbraio 2018.

MM

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