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Riunione del Consiglio regionale del 24 e 25 gennaio 2018

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Comunicato n° 30 del 17 gennaio 2018
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio 2018, con inizio alle ore 9.00, per esaminare un ordine del giorno composto di 44 oggetti, tra cui 7 interrogazioni, 26 interpellanze e 7 mozioni.

In merito alle interrogazioni, una è stata presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e da Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée per chiedere notizie della proroga dei servizi di Taxi bus per i collegamenti con gli aeroporti di Milano e Ginevra e del servizio Taxi bus per i turisti della Valtournenche, Val d'Ayas e Valle di Gressoney.

Il gruppo ALPE ha posto tre interrogazioni a proposito di: attività avviate dal GAL (Gruppo di azione locale) nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020; nuovi insediamenti industriali negli immobili di proprietà regionale; attivazione della procedura per la progettazione, realizzazione e registrazione del marchio della Fiera di Sant'Orso.

Il gruppo Misto ne ha depositate due per avere notizie delle iniziative espositive organizzate nella regione e di una sanzione amministrativa comminata alla Regione dal Garante della privacy.

L'interrogazione iscritta dal M5S riguarda invece la predisposizione di linee guida per lo svolgimento da parte di soggetti pubblici o privati di servizi di assistenza in favore di minori.

Riguardo alle interpellanze, due sono congiunte: una presentata dal M5S e da ALPE sugli eventi organizzati da privati al Forte di Bard, l'altra dal gruppo Misto e da ALPE sui pagamenti relativi agli indennizzi del verde agricolo per le annualità 2015-2017.

Il gruppo AC-SA-PNV illustrerà altre cinque interpellanze: agevolazione dell'acquisto dei biglietti del treno da parte delle persone disabili in tutte le stazioni ferroviarie della regione; realizzazione di nuovi modelli organizzativi sanitari sul territorio regionale; tempistica per la realizzazione di indagini statistiche sulla programmazione sanitaria; offerta di snowpark da parte di società di gestione di impianti di risalita; ampliamento dell'impianto di innevamento programmato a Champorcher.

Il gruppo ALPE ha depositato sette interpellanze: nuovo modello di governance del settore turistico; rispetto delle prescrizioni di cui alla legge n. 132/2016 (Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in materia di protezione ambientale; riorganizzazione dell'Ufficio restauro del Dipartimento Soprintendenza ai beni culturali; chiusura delle liste di prenotazioni sanitarie; svolgimento da parte dell'Azienda USL di colloqui vaccinali in modo "collettivo"; mancata partecipazione di rappresentanti della Regione alla Conferenza di servizi interregionale in merito alla questione dell'ex Hôtel Lanterna di Saint-Pierre; erogazione del biglietto al casello autostradale Aosta-Ovest anche nella direzione Torino.

Otto sono invece le interpellanze del gruppo Misto: risultanze dell'attività svolta a seguito dell'accreditamento del Registro tumori regionale presso l'Associazione italiana dei registri tumori; ristrutturazione dello stabile Saint-Bénin di Aosta; tutela dell'immagine delle Società partecipate; comunicazione agli Enti locali delle risorse finanziarie disponibili per l'anno 2018; instaurazione di un proficuo rapporto tra la Cogne Acciai Speciali e i lavoratori; situazione occupazionale dei dipendenti dell'ex stabilimento Lavazza di Verrès; fornitura di attrezzature di lavoro e materiale di consumo al personale infermieristico operante presso alcune microcomunità della Regione; responsabilità in merito alla perdita dei beni della "Collezione Righetti".

Il gruppo M5S ha proposto quattro interpellanze: presentazione alla competente Commissione consiliare di una istruttoria sulla situazione del personale INVA utilizzato da Regione e USL; avvio di un'indagine interna alla Casa da gioco per l'individuazione del responsabile del mancato controllo dei giorni di ferie non godute dal personale dell'Azienda; riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali a favore delle persone anziane non autosufficienti; revisione delle disposizioni relative all'accertamento della conoscenza della lingua francese per l'assunzione di medici specialistici.

Infine, all'ordine del giorno figurano sette mozioni: una è stata presentata dai gruppi ALPE, AC-SA-PNV, M5S e GM sulla predisposizione di un piano di stabilizzazione del personale precario; altre due sono state depositate congiuntamente dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE, di cui la prima sulla predisposizione di un piano operativo triennale di attrattività delle imprese e la seconda sulla rimozione di incompatibilità di un rappresentante della Regione in seno al Comitato di amministrazione dell'Istituto Sperimentale Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

Un'altra mozione è dei gruppi AC-SA-PNV e Misto ed è volta a modificare l'articolo 18 della legge regionale concernente le disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2018-2020 in merito alle competenze del Dipartimento di prevenzione.

Un'ulteriore iniziativa è stata iscritta da ALPE in merito agli interventi per garantire un'adeguata connessione Internet agli operatori economici.

Infine, due mozioni sono state presentate dal gruppo Misto sulla proroga della moratoria per limitare l'autorizzazione di nuovi prelievi d'acqua ad uso idroelettrico e sulla presentazione della bozza di "Programma strategico di interventi" per il potenziamento della ferrovia.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 36 del 22 gennaio 2018
Iscritta un'interrogazione a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria dopodomani, mercoledì 24, e giovedì 25 gennaio 2018, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da un punto.

Si tratta dell'interrogazione a risposta immediata posta dal Movimento 5 Stelle per conoscere le conseguenze economiche per la gestione straordinaria del Casinò di Saint-Vincent e per le casse regionali a seguito della sentenza della Corte di Cassazione relativa alla "causa madre" tra Casinò e gruppo Lefebvre.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 45 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 37 del 24 gennaio 2018
Communications du Président du Conseil de la Vallée

Le Président du Conseil a ouvert les travaux de l'Assemblée convoquée aujourd'hui, mercredi 24, et demain, jeudi 25 janvier 2018, pour discuter un ordre du jour composé de 45 objets.

Le Président Joël Farcoz a aussi annoncé que ce matin, les Conseillers Alberto Bertin, Elso Gerandin et Andrea Padovani ont communiqué la constitution d'un nouveau groupe du Conseil dénommé Mouv-Coalition Citoyenne. Le Conseiller Gerandin a été nommé Chef de groupe alors que le Conseiller Padovani est le Vice-Chef.

Nelle sue comunicazioni, il Presidente Farcoz, a nome di tutto il Consiglio regionale, ha evocato il Giorno della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, in ricordo della data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, quando il mondo conobbe lo sterminio ebraico in tutta la sua realtà.

Per il Presidente del Consiglio, è questo un momento di riconoscimento della Shoah, della persecuzione dei cittadini ebrei, per consegnare alla comunità, e in particolare alle giovani generazioni, un patrimonio di memoria oltre che per riaffermare l'importanza della cultura del dialogo, della comprensione reciproca, del rispetto dei popoli, dei valori di pace e democrazia sui quali la nostra società si è ricostruita.

SC

 

 

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Comunicato n° 38 del 24 gennaio 2018
Interrogazione a risposta immediata sul contenzioso Casinò-gruppo Lefebvre

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il Movimento 5 Stelle ha voluto approfondire le conseguenze economiche per la gestione straordinaria del Casinò di Saint-Vincent e per le casse regionali a seguito della sentenza della Corte di Cassazione relativa alla "causa madre" tra Casinò e gruppo Lefebvre.

L'Assessore al bilancio, patrimonio e società partecipate ha innanzitutto specificato che l'interrogazione parte dall'assunto che il gruppo Lefebvre avrebbe avuto ragione in Cassazione nella "causa madre" contro la Gestione straordinaria in liquidazione e la Casinò de la Vallée spa. L'Assessore Renzo Testolin ha quindi spiegato che, alla luce di una complessiva analisi della dinamica dell'evoluzione del contenzioso, si può invece ritenere che le sentenze abbiano accolto un profilo solo parziale e marginale dell'intera e complessa vicenda, ridimensionando notevolmente, e in via definitiva, le pretese risarcitorie delle società private che avevano all'origine chiesto danni per oltre 400 milioni di euro.

L'Assessore Renzo Testolin ha comunicato che, allo stato attuale, per quanto anche riferito dal Commissario della Gestione straordinaria e dai legali incaricati, non si può essere certi dell'importo risarcitorio ancora in gioco, che dovrà in ogni caso essere rivalutato dal giudice d'appello, davanti al quale il giudizio è stato rinviato. L'Assessore Testolin ha poi proseguito affermando che le somme indicate ai giornali dall'avvocato delle controparti siano eccessive.

Al momento, ha concluso l'Assessore alle società partecipate, non c'è stato alcun esborso per le casse della Gestione straordinaria o della Casa da gioco, dovendo attendere a questo punto, per la definizione dell'importo, l'esito del giudizio d'appello, cui potrebbe far seguito un ulteriore giudizio di Cassazione, per la cui definizione è presumibile dover attendere ulteriormente.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha rappresentato la propria preoccupazione per un contenzioso che negli anni si è ingrandito e che rischia di comportare un esborso notevole per la Regione. Il Consigliere Cognetta ha quindi chiesto all'Assessore di riferire della questione in Commissione.

 

MM

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Comunicato n° 39 del 24 gennaio 2018
Interrogazione sugli insediamenti industriali negli immobili regionali

Nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il gruppo ALPE, con un'interrogazione, ha chiesto di conoscere lo stato dell'arte sui nuovi insediamenti industriali negli immobili di proprietà regionale.

L'Assessore alle attività produttive ha riferito che, pur a fronte di una crisi persistente, l'insediamento di nuove attività negli immobili di proprietà regionale non può prescindere da una serie di valutazioni che devono misurarne sia la coerenza con le politiche regionali sia la sostenibilità finanziaria dei contributi concessi. Nel 2015, ha aggiunto l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz, una delibera della Giunta ha operato la revisione delle tipologie industriali da insediare e il processo autorizzativo risulta essere suddiviso in 3 sotto processi autonomi: il processo amministrativo è in capo alla Regione; la valutazione economico-finanziaria alla Finaosta; la gestione immobiliare è affidata a VdA Structure. Nel 2017, le istanze di insediamento sono state 8, delle quali 5 hanno ottenuto un contratto stipulativo. Per quanto riguarda l'insediamento delle start up, l'Assessore Guichardaz ha specificato che i contatti con le imprese sono continui sia da parte della Regione che da parte di VdA Structure e della società Brodolini-Lattanzio, cui VdA Structure ha affidato la gestione. L'Assessore ha poi sottolineato che l'Amministrazione ha messo in campo misure per la specializzazione intelligente degli insediamenti, in una regione caratterizzata da un tessuto di micro e piccole imprese.

Il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio, nella replica, si è detto insoddisfatto perché non sono state fornite notizie sugli insediamenti industriali già avviati e di cui non si ha più notizia da alcuni mesi, in particolare nella media e bassa Valle. L'Assessore, ha detto Roscio, ha parlato di segreto industriale riguardo ad alcune situazioni di trattative con aziende che esigono riservatezza, ma non vorremmo che dietro ci fosse il nulla, come già avvenuto in passato. Ha quindi chiesto un aggiornamento più approfondito e ha annunciato che il suo gruppo presenterà una risoluzione per invitarlo in Commissione consiliare a riferire sulla tematica.

SC

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Comunicato n° 40 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sul personale INVA utilizzato da Regione e USL

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il Movimento 5 Stelle ha voluto sollecitare la presentazione alla competente Commissione consiliare di una istruttoria sulla situazione del personale INVA utilizzato da Regione e USL della Valle d'Aosta.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto che questa istruttoria sia presentata entro il 15 di febbraio 2018 nella Commissione consiliare competente, al fine di procedere attraverso gli opportuni percorsi alla stabilizzazione di questo personale (17 unità per la Regione e 35 unità per l'USL).

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, riaffermando la disponibilità a riferire in Commissione, ha spiegato che il lavoro è stato compiuto nel corso della primavera scorsa, realizzando un'istruttoria che ha permesso di dare indicazioni nel mese di giugno all'azienda USL per uscire da questa situazione ormai consolidata.

In particolare, ha spiegato l'Assessore Luigi Bertschy, l'approfondita istruttoria tecnica ha riguardato una organica e puntuale analisi di tutti i servizi affidati a INVA, in modo da evidenziare il permanere delle caratteristiche di innovazione organizzativa e tecnologica che ne avevano fondato l’affido. Le prescrizioni dell'Assessorato vanno in funzione della rinnovata configurazione dell’assetto normativo della società in house.

Queste indicazioni, ha specificato Bertschy, hanno condotto alla conclusione di prevedere un piano di progressiva re-internalizzazione di quei servizi al cittadino che hanno nel tempo perso il carattere di innovatività, prevedendo la reingegnerizzazione e innovazione dei processi, anche mediante l’internalizzazione di alcune unità, per il Centro unico di prenotazione (CUP) e il Servizio di centralino USL (H24), nonché per i servizi informatizzati per il coordinamento screening tumori femminili e colon retto, per la Radiologia, per il Pronto soccorso e per la Chirurgia vascolare. Circa i nuovi servizi informativi e informatici dei processi tecnici di supporto per le attività di libera professione intramuraria, l'Assessore ha precisato che l’Azienda USL ha rimesso ad un periodo di sperimentazione la proposta tecnica ed economica.

L'Assessore alla sanità ha poi parlato della Convenzione tra l'Amministrazione regionale e INVA per l’esercizio delle attività connesse alla gestione delle pratiche relative alle provvidenze previste dalle leggi nazionali e regionali in materia di disabilità e di invalidità civile. La convenzione, ha detto Bertschy, scade il 30 giugno 2019 e prevede una serie di attività afferenti a tre linee di produzione: il servizio informatizzato di sportello agli utenti (front office), l'archiviazione ottica e l'attività di back office.

L'Assessore alla sanità ha concluso affermando che tutto questo lavoro deve portare al miglioramento dei servizi al cittadino, così come alla valorizzazione delle professionalità di INVA.

Il Consigliere Cognetta ha rappresentato la propria preoccupazione per quei dipendenti che torneranno in INVA, chiedendosi come l'azienda sosterrà i costi. Il Consigliere ha sottolineato l'esigenza di mettere in campo azioni per riqualificare questi lavoratori, in modo da evitare licenziamenti. Cognetta ha quindi nuovamente sollecitato una rapida convocazione della quinta Commissione, audendo anche i dirigenti di INVA.

MM

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Comunicato n° 41 del 24 gennaio 2018
Interpellanza su Registro tumori regionale

Il Registro tumori della Valle d'Aosta è stato al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Mouv-Coalition Citoyenne nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018.

Richiamando i vari passaggi che hanno portato all'istituzione del Registro tumori regionale nel 2012 e al suo accreditamento presso l'Associazione italiana registro tumori (AirTUM) nel 2017, il Consigliere Alberto Bertin, nel sottolineare l'importanza di questo strumento di raccolta dei dati sulla frequenza dei tumori, nell'interesse della ricerca, della prevenzione e della pianificazione dell'assistenza, ha voluto conoscere le attività svolte nel 2017, gli intendimenti in merito al loro proseguimento nonché i dati sulla diffusione in Valle d'Aosta di queste patologie.

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali ha sottolineato l'importanza di avere il Registro attivo anche in Valle d'Aosta, sia per la ricerca sulle cause del cancro, sia per l'efficacia dei trattamenti, sia per le misure di prevenzione di una patologia che rappresenta un'importante causa di morte.

L'Assessore Luigi Bertschy ha quindi riferito che, rispetto alle attività del Registro, nel 2017 sono stati inseriti ed elaborati i dati relativi al 2013: dai dati analizzati sono stati generati 956 nuovi casi di incidenza di tumore nel 2013, oltre al riscontro di quelli da considerarsi prevalenti e quelli da scartare perché senza sufficiente evidenza di tumore o perché recidive di casi pregressi. I dati accreditati da AirTum sono stati in un primo momento condivisi a livello di Assessorato e USL e quindi sono stati presentati ai portatori di interesse e alle associazioni. Si è concordato sulla costituzione di un gruppo di lavoro con il fine di predisporre un documento contenente i dati del Registro Tumori da diffondere alla popolazione, anche con serate illustrative che saranno proposte nel 2018. Quest'anno saranno, inoltre, implementate le banche dati presso l’Azienda USL e proseguiranno le collaborazioni con AIRTum e con altre Istituzioni.

In merito alla diffusione in Valle d’Aosta della patologia, l'Assessore ha specificato che la tendenza dell’incidenza dei tumori esaminata nel periodo 2007-2012 risulta sostanzialmente stabile, con una maggiore numerosità nel sesso maschile. Le neoplasie più frequenti nell’uomo sono prostata, polmoni e bronchi, colon-retto, vescica; nella donna: mammella, colon-retto, utero ed apparato riproduttivo, polmoni e bronchi. Il raffronto con i dati degli altri registri tumori del nord-ovest evidenzia che questa è nella media per gli uomini, più favorevole nelle donne. La tendenza della mortalità dei tumori in Valle d’Aosta, sempre nel periodo 2007-2012, risulta in lieve riduzione in entrambi i sessi. Il raffronto della mortalità annua con i dati del Nord-Ovest evidenzia che questa è più bassa negli uomini e nella media per le donne. Infine, riguardo alla sopravvivenza, il confronto, rispetto ai dati del Nord-Ovest, è soddisfacente: la percentuale di sopravvivenza in Valle d’Aosta a 5 anni è del 62% nella popolazione maschile (nel N-O è del 57%), mentre nella donna del 66% (contro il 63% del Nord-Ovest).

Il Consigliere del Mouv-Coalition Citoyenne ha replicato che ci sono voluti quasi dieci anni per mettere in piedi il Registro e malgrado il ritardo non ci sembra essere un'accelerazione nell'attività: il caricamento dei dati risale al 2013, quindi non aggiornato. Bertin ha quindi invitato l'Assessore a rendere più efficace e a dare seguito in modo rapido a questo strumento, che è molto importante in una regione dove ci sono mille nuovi casi all'anno di tumori. Per il Consigliere il Registro Tumori è stato un po' sottovalutato.

SC

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Comunicato n° 42 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sull'acquisto dei biglietti del treno da parte delle persone disabili

Agevolare l'acquisto dei biglietti del treno da parte delle persone disabili in tutte le stazioni ferroviarie della Regione è stato l'obiettivo di un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018 dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.

Premesso che fino ad agosto 2016 gli invalidi potevano utilizzare sui treni titoli di viaggio senza scadenza, mentre oggi la validità del biglietto ha una validità temporale di un giorno e tenuto conto che in Valle d'Aosta non tutte le stazioni ferroviarie sono dotate di biglietteria o di macchinetta erogatrice di biglietti, il Consigliere Claudio Restano ha rappresentato l'importanza di limitare i disagi dell'utenza più fragile costretta a reiterati trasferimenti per acquistare i titoli di viaggio e ha chiesto quale sia la soluzione eventualmente trovata dal Governo regionale per risolvere la problematica.

L'Assessore ai trasporti ha risposto di aver più volte sollecitato Trenitalia, tenuto conto che questi disagi sono noti dal 2016. Il primo problema, ha detto, è rappresentato dall'impossibilità di avvalersi della rete di altri rivenditori oltre alle biglietterie delle stazioni ferroviarie, che hanno un aggio sulla vendita, ma si parla di un biglietto gratis, con un aggio pari a zero. L'Assessore Aurelio Marguerettaz ha quindi riferito di una proposta avanzata da Trenitalia di disponibilità all'emissione di titoli gratuiti, ma con un pagamento di una commissione fissa pari a 0,5 euro: una proposta ritenuta non condivisibile anche da parte delle Associazioni. L'Assessore ha poi ricordato di aver richiesto la riapertura delle biglietterie di Pont-Saint-Martin e Châtillon, ricevendo però risposta negativa e ha comunicato la disponibilità da parte di Trenitalia di abilitare le biglietterie piemontesi alla vendita di biglietti agevolati.

Per ovviare ai disagi, l'Assessore Marguerettaz ha affermato di aver chiesto l'allungamento della validità dei biglietti a sessanta giorni, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. L'Assessore ha però sottolineato come la Direzione di Aosta si dimostri molto collaborativa: esempio ne è la proposta di erogare un abbonamento mensile gratuito per chi utilizza con frequenza il servizio nei paesi con biglietteria chiusa. Gli uffici, ha concluso l'Assessore, stanno valutando questa opzione, in attesa del nuovo appalto.

Nella replica, il Consigliere Restano ha sostenuto la validità della soluzione prospettata, pur ribadendo che, rispetto alla vicina Regione Piemonte, si è in ritardo di diciassette anni, ed è quindi necessario assumersi l'impegno di trovare al più presto una soluzione. Il Consigliere Restano ha concluso riaffermando la propria disponibilità a collaborare su questo dossier.


MM

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Comunicato n° 43 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sulle ferie non godute alla Casa da gioco

Il controllo delle ferie non godute da parte di dipendenti della Casa da gioco di Saint-Vincent al momento del pensionamento è stato al centro dell'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta consiliare del 24 gennaio 2018.

Il Consigliere Roberto Cognetta, rappresentata la situazione di un dipendente che, a seguito dell'applicazione della legge Fornero per l'accompagnamento alla pensione, si è visto riconoscere spettanze per le giornate di ferie non godute, ha chiesto chiarimenti in merito e ha voluto conoscere le intenzioni per il 2018, proponendo di dare mandato all'Amministratore unico per avviare un'indagine interna, in modo da trovare il responsabile del mancato controllo dei giorni di ferie non goduti, recuperando la somma non dovuta.

L'Assessore al bilancio e società partecipate ha riferito i dati forniti dalla Casa da gioco, la quale ha precisato che a novembre 2017 sono stati liquidati 28 giorni di “ferie” non godute per 8.800 euro e circa 256 giorni di “festivi” effettivamente lavorati, anche sulla base di accordi precedenti con il lavoratore, il quale, per iniziativa dell’attuale Direzione aziendale, è stato messo nella condizione di smaltire quanto più possibile del pregresso maturato in considerazione del previsto esodo Fornero che lo avrebbe riguardato entro fine anno, riducendo sensibilmente le sue spettanze economiche di fine rapporto.

Riguardo al 2018, l'Assessore Renzo Testolin ha detto che la Società, non appena trasmessi i dati all’Ente previdenziale per il conteggio e la certificazione delle posizioni pensionistiche dei lavoratori interessati, predisporrà così come fatto per la Fornero 2017, un percorso di godimento di tutti i ratei di ferie e festivi non goduti, appartenenti ad ogni singolo lavoratore. Al fine di migliorare l’organizzazione del lavoro e diminuire il relativo costo, la Casinò de la Vallée farà godere ad ogni lavoratore interessato al pre-pensionamento prima i giorni residui accantonati negli anni precedenti e successivamente le spettanze di competenza dell’anno; ciò per evitare spiacevoli disagi nel caso in cui taluni lavoratori, al termine dell’istruttoria non dovessero rientrare nel piano di esodo previsto per il 2018.

Rispondendo alla richiesta di avviare un'indagine, l'Assessore ha osservato che la Società ritiene, allo stato attuale, che nella gestione della tematica non siano emerse situazioni contrastanti con gli interessi aziendali. Ha quindi assicurato che chiederà all’Amministratore unico di dare le opportune indicazioni affinché tale situazioni siano attentamente verificate per evitare distorsioni o eventuali situazioni di illegittimità.

Nella replica, il Consigliere Cognetta si è detto insoddisfatto, perché l'Assessore ha fornito i dati al mese di novembre, oltre 8.000 euro per 12 giorni, omettendo quindi le spettanze più importanti che sono riferite a 200 giornate. Cognetta ha espresso indignazione perché, all'interno del Casinò, c'è chi si è visto riconoscere le ferie non godute, mentre altri non hanno ricevuto nulla: si è quindi augurato che qualcosa cambi e qualcuno faccia finalmente rispettare le regole a tutti. Per il Consigliere questo mancato controllo porta al risultato del fallimento della Casa da gioco.

SC

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Comunicato n° 44 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sui modelli organizzativi sanitari sul territorio

La realizzazione di nuovi modelli organizzativi sanitari sul territorio regionale è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée discussa nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018.

Richiamando il Documento economico finanziario regionale 2018-2020, in cui è prevista la riorganizzazione dei servizi territoriali sanitari e sociali, innovando modelli organizzativi e processi, favorendo la diffusione su larga scala dell'utilizzo delle nuove tecnologie, per garantire una distribuzione più capillare dei servizi e contrastare lo spopolamento delle valli laterali, il Capogruppo di AC-SA-PNV Antonio Fosson, evidenziato come l'assistenza territoriale sanitaria e sociale rappresenti nella realtà valdostana una priorità di intervento condivisa, ha voluto sapere quali nuovi modelli si voglia realizzare, quali le tecnologie da applicare e quali saranno le tempistiche di concretizzazione.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha riferito che si sta procedendo nella concretizzazione di modelli e di scelte perseguite dalla nuova dirigenza dell'azienda USL. Per Bertschy, l'attenzione che viene accordata al territorio riflette i dati del welfare, in primis il fatto che l'invecchiamento della popolazione obbliga ad una riorganizzazione e una rivalutazione delle scelte volte ad implementare la presenza dei servizi sul territorio. L'Assessore alla sanità ha spiegato che si sta proseguendo in questa direzione attraverso il coordinamento dei medici di base, ma anche attraverso il potenziamento dei percorsi di studio, con borse di studio e azioni per mantenere i giovani specializzati in Valle d'Aosta, in modo da sostituire quel 60% di medici di medicina generale che andranno in pensione. L'implementazione dell'assistenza specialistica negli ambulatori, ha specificato Bertschy proseguirà e sarà migliorata anche grazie a nuove professionalità e all'incremento dei servizi e delle cure a domicilio (assistenza al puerperio, assistenza infermieristica, assistenza agli anziani portatori di malattie croniche, cure palliative oncologiche, consegne di presidi e dispositivi medici).

L'Assessore ha poi comunicato l'intenzione di stringere patti sempre più forti con i soggetti che erogano servizi sul territorio, quali farmacie, Comuni, associazioni di volontariato. E questo, ha detto l'Assessore, sempre nell'ottica di assicurare un'efficace assistenza sanitaria di prossimità, per spostare il cittadino il meno possibile, anche avvalendosi di strumenti tecnologici (in particolare la telemedicina), attraverso progetti di prevenzione già attivati e in corso di concretizzazione. Bertschy ha quindi richiamato il consolidamento dell'ospedalizzazione domiciliare, segnatamente in aree disagiate, rivolgendosi a malati dimessi dall’ospedale e ad ammalati anziani cronici che possono ritornare in famiglia e usufruire di un piano di assistenza completo.

Proseguendo l'excursus di azioni mirate, Bertschy ha citato l'implementazione degli orari dei servizi territoriali, la valorizzazione della medicina di gruppo, la firma di accordi con i pediatri. Nel rendersi disponibile a relazionare in Commissione, l'Assessore ha concluso affermando che sono azioni che verranno realizzate principalmente nel 2018, altre avranno un arco temporale fino al 2020; sono comunque in corso riunioni mensili tra tutti i soggetti interessati per valutare l'efficacia della risposta del territorio e per sottolineare le criticità riscontrate.

Il Capogruppo Fosson nella replica ha sottolineato che l'assistenza sul territorio non è solo un compito da demandare all'azienda USL, ma va preso in carico dalla politica. Il Consigliere ha quindi constatato che l'Assessore ha riferito di prosecuzione di servizi già presenti, non di modelli innovativi. Tenuto conto che il Patto della salute illustra a livello ministeriale modelli precisi, il Consigliere ha affermato che è sufficiente attenersi a quanto già previsto, non c'è bisogno di inventarsi grandi progetti, ma concretizzare quanto formalizzato. Per Fosson, l'innovazione territoriale è realizzare nuove aggregazioni. Il Consigliere ha quindi auspicato un'implementazione del Fasciolo sanitario elettronico e un'introduzione della telemedicina, anche alla luce della nuova normativa del 2017 che, a suo parere, permette grandi opportunità.

MM

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Comunicato n° 45 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sulle indagini statistiche sulla programmazione sanitaria

Nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha chiesto notizie della realizzazione di indagini statistiche sulla programmazione sanitaria.

Affermata l'importanza di questo approccio metodologico, in modo da indirizzare la programmazione sanitaria su dati statistici di evidenza, il Capogruppo di AC-SA-PNV ha chiesto quali indagini statistiche siano state condotte, previste o che si intendano programmare, con le relative tempistiche, anche per ottemperare quanto previsto nel Documento economico finanziario regionale 2018-2020.

L'Assessore alla sanità ha riferito che l'idea a monte della visione fornita nel DEFR è stata quella di commissionare ricerche oltre che di lavorare all'interno dell'Amministrazione per aver dati precisi che consentano di incidere nelle scelte. Ha quindi ricordato che nel passato è stato smantellato un presidio che dava risposte importanti per avere dati sempre aggiornati. L'Assessore Luigi Bertschy ha annunciato l'intenzione di avvalersi in maniera stabile dell'Università della Valle d'Aosta e di valutare la collaborazione con altre Università; sono in corso una serie di valutazioni per aprire questo modello ad un'organizzazione diversa, contando su quello che già funziona, come per esempio il Registro Tumori. L'Assessore ha specificato che, a supporto delle scelte politiche, nel DEFR si è voluto indicare un modo di lavorare per monitorare le ricadute che queste scelte avranno sui cittadini. Per Bertschy, sono stati dati obiettivi chiari di monitoraggio di dati non solo scientifici ma anche rispetto alla qualità dei servizi offerti: per la riorganizzazione, ha concluso, ci vuole un coinvolgimento attivo e costruttivo dei cittadini.

Nella replica, il Consigliere Antonio Fosson ha dato atto all'Assessore di aver compreso l'importanza di avere dati statistici per la programmazione sanitaria. Ha quindi ricordato che l'Osservatorio epidemiologico, presente nel passato, era stato smantellato per carenza di fondi e si è augurato che venga ripristinato ora che sono state previste risorse aggiuntive per la sanità. Per il Capogruppo di AC-SA-PNV, la programmazione è fondamentale per orientare le scelte operative e ha sollecitato l'Assessore affinché sia ripreso questo aspetto epidemiologico, di studio e di attenzione alla ricerca. Il Consigliere ha infine ricordato che la revisione del Piano sanitario, presentato dopo condivisione nel febbraio 2016, non ha avuto seguito lasciando la nostra regione senza una programmazione precisa.

SC

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Comunicato n° 47 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sulla conoscenza del francese per l'assunzione di medici specialistici

La conoscenza della lingua francese per l'assunzione di medici specialistici è tornata in discussione nel corso della seduta consiliare del 24 gennaio 2018 con un'interrogazione posta dal gruppo M5S.

Richiamando un'iniziativa analoga discussa in Aula già nel 2015 e alcune dichiarazioni apparse recentemente sugli organi di stampa in merito ad una revisione dell'accertamento della conoscenza del francese, il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto se sia intenzione del Governo regionale metter mano alla questione per tentare di rimuovere uno degli ostacoli che impediscono di assumere medici specialisti.

L'Assessore alla sanità ha risposto che, al momento, non ci sono motivi per derogare alla prova di francese, lingua che si vuole difendere in rapporto alla specialità valdostana. Per Luigi Bertschy, l'appeal che il modello sanitario deve ritrovare per recuperare l'attenzione dei professionisti va al di là della prova di francese. L'Assessore ha quindi spiegato che si sta facendo un'analisi complessiva, valutando peraltro le esperienze e il modello Bolzano, anche sulla base dei dati riferiti agli ultimi concorsi: lo scorso anno sono state bandite 20 procedure concorsuali e sulle 80 candidature ricevute si sono presentati alla prova di francese in 48 medici (5 non l'hanno superata). L'Assessore ha riferito che si sta cercando di capire se chi non si è presentato ha visto nella prova di francese uno sbarramento o se vi sono altri elementi che mettono in difficoltà l'attrattività del nostro sistema sanitario, quali la perifericità del presidio valdostano o la presenza di una popolazione ristretta che non consente l'esercizio della libera professione. Per Bertschy se è vero che ci sono medici in fuga, è altrettanto vero che, nell'ultimo periodo, sono arrivate nuove professionalità che coprono le necessità.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha definito poco credibili le parole dell'Assessore, perché aggiungono un problema ad un altro problema: se la Valle è poco attrattiva perché periferica e con pochi abitanti che non consentono ai medici di esercitare la libera professione, aggiungendo la prova di sbarramento del francese, si crea un ulteriore difficoltà. Per il Consigliere, la scelta del francese è politica e ha invitato a non creare una riserva indiana: mettiamo la salute dei cittadini al primo posto, ha detto, piuttosto che la questione linguistica. Cognetta ha specificato che si possono salvaguardare le posizioni ideologiche dei propri movimenti di appartenenza, trovando altre soluzioni rispetto alla prova di sbarramento, come ad esempio dei corsi per i medici.

SC

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Comunicato n° 48 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sul rapporto tra la Cogne Acciai Speciali e i lavoratori

Con un'interpellanza presentata nella seduta del Consiglio regionale del 24 gennaio 2018, il gruppo Mouv-Coalition Citoyenne ha affrontato la tematica del rapporto tra la Cogne Acciai Speciali e i lavoratori.

Il Consigliere Andrea Padovani, nel riferire di un difficile clima interno alla Cogne Acciai Speciali spa creatosi negli ultimi anni, come denunciato dalla FIOM-CGIL, ha chiesto se ci sia l'intenzione di intervenire per far sì che all'interno dell'industria più grande della Valle d'Aosta tornino a esserci una situazione serena e un rapporto proficuo tra azienda e lavoratori.

L'Assessore alle attività produttive ha parlato della difficile situazione legata al licenziamento di un delegato FIOM, riferendo di aver interpellato le parti: sia FIOM sia Cogne Acciai Speciali ritengono che questa situazione sia attinente al sistema delle relazioni sindacali e che quindi il contezioso vada affrontato al tavolo della trattativa e, in casi estremi, a quello giudiziale. La FIOM, ha riferito l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz, ha ritenuto di procedere in autonomia, valutando il ricorso in Cassazione a difesa del suo delegato.

Pur non intervenendo nel contenzioso, che è peraltro nella delicata fase giudiziale, e non essendo stato richiesto uno specifico intervento dell'Assessorato, Guichardaz ha auspicato il ritorno alla normalità nei rapporti tra FIOM e Cogne Acciai Speciali. In effetti, ha proseguito l'Assessore, le relazioni sindacali si sono rivelate ovviamente produttive per i lavoratori e per le stesse organizzazioni sindacali. Ha riferito di un dialogo costantemente aperto, al di là delle questioni rappresentate. L'Assessore Guichardaz ha confermato la propria disponibilità a qualunque intervento per smorzare o riportare nei giusti binari le relazioni sindacali, come già accaduto in passato.

In sede di replica, il Consigliere Padovani ha evidenziato di non aver avuto l'intenzione di commentare il contenzioso; non si è quindi detto soddisfatto della risposta, perché l'interpellanza voleva sollecitare una parte attiva dell'Assessorato nel clima interno all'azienda ormai molto pesante, come dimostrato dalle centinaia di provvedimenti disciplinari assunti dall'azienda nei confronti dei lavoratori.


MM

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Comunicato n° 49 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sull'impianto di innevamento programmato a Champorcher

Nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha chiesto delucidazioni in merito ai lavori relativi all'impianto di innevamento programmato a Champorcher.

Ad affrontare la tematica è stato il Consigliere Claudio Restano, che ha sottolineato come il mancato completamento dei lavori di ampliamento, con la costruzione di una stazione di pompaggio e di un nuovo bacino di acqua, non garantisca un adeguato innevamento della stazione sciistica. Il Consigliere ha quindi chiesto se il Governo regionale sia a conoscenza della situazione e se intenda investire, in quale modo e in che tempi, in questa piccola località.

L'Assessore al turismo e sport, nella risposta, ha citato una serie di interventi realizzati nella stazione di Champorcher, riferendo che la situazione attuale presenta 6 km di tubi, 1 cannone mobile e 400 kw di potenza installata: questa dotazione, ha detto, non permette l'apertura certa di tutto il comprensorio. L'Assessore Aurelio Marguerettaz ha poi evidenziato che, nel proprio Piano aziendale, la società Monterosa ha già ipotizzato, dal 2019-2020, di potenziare l'innevamento per 2/3 milioni di euro, con un bacino di 35 mila metri cubi. Piano, ha detto Marguerettaz, che dovrà essere sottoposto all'analisi degli uffici e trovare riscontro nelle dotazioni finanziarie della Regione. Ha quindi concluso che prossimamente ci saranno tutte le possibilità per valutare queste iniziative.

Il Consigliere Restano ha appreso con piacere le notizie comunicate dall'Assessore e ha giudicato prioritario un intervento complessivo sull'innevamento della stazione, per non generare continui costi dovuti ad un impianto di innevamento datato che necessita di una manutenzione costante. I tagli di risorse cui è sottoposta la società, ha osservato Claudio Restano, porteranno a inevitabili riduzioni negli investimenti, causando così la chiusura delle piccole stazioni. È opportuno riprendere in mano la situazione delle società partecipate che gestiscono gli impianti e fornire giusti atti di indirizzo.


SC

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Comunicato n° 50 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sulla riorganizzazione dell'Ufficio restauro

Nella seduta del Consiglio regionale del 24 gennaio 2018, il gruppo ALPE ha illustrato un'interpellanza per fare il punto sulla situazione dell'Ufficio restauro della Soprintendenza ai beni culturali, ubicato in località Teppe a Quart.

La Consigliera Chantal Certan, nel precisare che ritiene importante porre maggiore attenzione all'attività molto specifica e tecnica dell'ufficio restauro, che richiede professionalità e locali adeguati, ha chiesto se si stia proseguendo nella direzione assunta dalla precedente Giunta, se il personale sia sufficiente, quante risorse economiche siano ancora necessarie per terminare i lavori e rendere collaudabili e utilizzabili i nuovi laboratori e i magazzini adiacenti ai locali attualmente occupati, nonché i tempi per il trasferimento nei nuovi spazi.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha risposto che, in considerazione all'attuale attività, il personale in forza all'ufficio non è sufficiente. L'Assessore Emily Rini ha evidenziato che si tratta di un settore fortemente specializzato, che rappresenta un problema nel sistema di turn over previsto per la pubblica Amministrazione, che tende a coprire posti singoli e che nella fattispecie non può applicare la regola di sostituire un dipendente ogni dieci. Altro fattore limitante, ha proseguito l'Assessore Rini, è rappresentato dai costi che la Regione deve sostenere per l'attivazione di concorsi specifici: per questo, sono in corso approfondimenti da parte del Dipartimento personale ed è stata avviata un'operazione di supporto, con la previsione di bandire un posto per il laboratorio di analisi scientifiche, cui è stata data priorità in vista dei prossimi pensionamenti.

Relativamente all'allestimento e completamento del laboratorio di restauro, l'Assessore all'istruzione e cultura ha sottolineato che sono in corso i lavori per gli allestimenti degli spazi del secondo deposito in località Teppe; questa operazione, ha spiegato Rini, si è resa necessaria a seguito della variazione nell'allestimento dei laboratori di restauro in località Tzambarlet di Aosta, in cui, per motivi di spazio e sicurezza, è stato impossibile accorpare i laboratori di restauro materiali archeologici e restauro dipinti. L'Assessore Rini ha precisato che entro i primi sei mesi dell'anno si cercherà di avviare le gare per la predisposizione degli impianti di aspirazione, il che consentirà la messa a regime e la piena operatività della struttura nei nuovi spazi, che presentano notevoli migliorie dal punto di vista della coibentazione e organizzazione degli spazi di lavoro. L'Assessore ha specificato che l'importo previsto è di 30 mila euro e che, una volta completati i lavori, si procederà allo spostamento del laboratorio e al riallestimento dei vecchi spazi lasciati quindi liberi entro il prossimo settembre.

La Consigliera Certan si è detta soddisfatta della risposta perché pare che i lavori stiano procedendo. La Consigliera ha confermato l'importanza di potenziare al più presto questo ufficio per valorizzare il patrimonio archeologico regionale, anche aumentando le professionalità impiegate e avviando progetti mirati e collaborazioni. Certan ha sottolineato che i locali attuali non sono più sufficienti e ha sollecitato un'accelerazione per il trasferimento nei nuovi locali, affittati dall'Amministrazione regionale da circa trent'anni senza essere utilizzati, pagando di fatto due volte. Per la Consigliera Certan, questa situazione non è più sostenibile: bisogna procedere al trasferimento e bandire nuovi concorsi. La Consigliera ha infine chiesto all'Assessore Rini di seguire con attenzione questo settore, che sarebbe di supporto anche alle scuole, con laboratori didattici per cui dal 2007 si è provveduto all'acquisto di attrezzature e materiale, per un importo di 90 mila euro.

MM

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Comunicato n° 51 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sulla chiusura delle liste di prenotazioni sanitarie

Nella seduta del Consiglio regionale del 24 gennaio 2018, il gruppo ALPE ha riportato all'Aula alcune segnalazioni secondo cui vi sarebbero state chiusure di liste di prenotazioni sanitarie, cancellate senza motivazioni ufficiali.

Esprimendo preoccupazione per questa situazione, il Capogruppo di ALPE ha interpellato l'Assessore alla sanità per conoscere se nell'ultimo triennio ci siano state effettivamente chiusure di liste di prenotazioni e le relative motivazioni, chiedendo in particolare se tra le cause rientrino le carenze d’organico programmabili (pensionamenti, aspettative o altre cessazioni dal servizio) o non programmabili (infortuni, malattie improvvise). Il Consigliere Albert Chatrian ha poi voluto sapere come si intenda porre rimedio a questa criticità, quali interventi o sanzioni siano stati adottati dall'Amministrazione regionale e dall'USL, nonché eventuali responsabilità manageriali e organizzative.

L'Assessore alla sanità, prima di entrare nel merito dei quesiti, ha affermato che va migliorata l'erogazione funzionale sul territorio dei presidi e l'appropriatezza delle prescrizioni e ha confermato l'intenzione di voler realizzare un centro unico di prenotazioni. L'Assessore Luigi Bertschy ha quindi riferito che nonostante se ne parli da anni, solo da poco ci si è dati un'organizzazione e un regolamento che sta già producendo i suoi risultati per recuperare l'assenza di programmazione del passato.

Ha precisato che non si tratta di chiusura delle liste, ma di alcune sospensioni di punti di erogazione del servizio; la chiusura senza erogazione del servizio sarebbe infatti violazione della legge. In merito alle liste di attesa, l'Assessore ha spiegato che nel dicembre 2016 l'USL si è dotata di apposito regolamento per la prenotazione delle visite e ha disciplinato l'utilizzo della libera professione, al fine di non creare problemi e costi maggiori per i cittadini. Nell'autunno 2017, ha riferito l'Assessore Bertschy, è stata inviata una nota di richiamo dal direttore generale dell'USL per far sì che le strutture si attengano al regolamento e vengano adottate tutte le procedure per evitare problemi ai cittadini.

L'Assessore alla sanità ha proseguito rivolgendo la propria attenzione al futuro e ai progetti e alle azioni che si stanno producendo per superare attraverso una buona programmazione le attuali criticità.

Per Bertschy, l'USL, per ovviare a queste problematiche, deve pianificare i servizi, costruendo un sistema di visite sostenibile dall'attuale organico. La programmazione dei concorsi e delle borse di studio di specializzazione, che sono state da quest'anno raddoppiate (4 borse di studio annuali), ha detto l'Assessore Bertschy, sarà triennale e questo consentirà di intervenire prima che i problemi si presentino.

Il Capogruppo di ALPE ha ribadito che è arrivato il momento di ammettere che le criticità sono numerose. Ha riferito che nel 2017 i cittadini non potevano prenotare visite per dermatologia, oculistica, radiologia e oculistica. Il Consigliere Chatrian si è anche chiesto se ci siano cittadini di serie A e di serie B, visto che si è chiusa l'agenda di cardiologia a Donnas, mentre ad Aosta c'erano due ambulatori aperti. Per Chatrian, parlare di sospensione o di chiusura non cambia, perché comunque i cittadini non hanno potuto prenotare visite. Quello che è chiaro, ha proseguito il Consigliere Chatrian, è che manca un'adeguata programmazione e chi ci rimette è il cittadino, costretto a pagare perché non può accedere a prestazioni pubbliche. In merito alla Centrale unica di prenotazioni, il Capogruppo di ALPE ha invitato l'Assessore a valutare attentamente se sia più opportuna la centralizzazione o rendere efficienti le sedi sul territorio. Infine, il Consigliere Chatrian ha riferito di aver contattato direttamente la CUP per effettuare un ecocardiogramma: la prima disponibilità è il 31 maggio a Morgex, il 5 giugno a Châtillon e il 23 luglio ad Aosta. È evidente, ha concluso, che la situazione rappresentata dall'Assessore non corrisponde assolutamente alla realtà e che occorre fare meglio.

MM

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Comunicato n° 52 del 24 gennaio 2018
Interpellanza sui pagamenti degli indennizzi del verde agricolo 2015/2017

Con un'interpellanza congiunta discussa nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, i gruppi Mouv-Coalition Citoyenne e ALPE hanno voluto fare il punto sui pagamenti degli indennizzi del verde agricolo per le annualità 2015/2017.

Il Capogruppo di MCC Elso Gerandin ha infatti chiesto dettagliati aggiornamenti sulla situazione dei pagamenti degli indennizzi relativi alle misure a superficie, divisi per annualità dal 2015 al 2017, del Piano di sviluppo rurale. Ha poi voluto sapere se sia già iniziata la restituzione da parte delle aziende agricole che hanno richiesto l'anticipo e che hanno già ricevuto i pagamenti AGEA, nonché quali azioni si intenda mettere in campo per risolvere le varie problematiche e dare una risposta definitiva al mondo della zootecnia valdostana. Il Capogruppo di ALPE ha aggiunto che i gruppi di minoranza avevano proposto una soluzione con un emendamento alla legge di stabilità regionale che intendeva finanziare gli anticipi di tutte le misure del PSR 2014-2020, bocciato dalla maggioranza. Il Consigliere Chatrian ha poi detto che non ci sono parole per definire questa brutta situazione e che la proposta fatta dalla minoranza rappresenta oggi l'unica strada percorribile per dare certezze ai pagamenti dovuti agli agricoltori.

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, nella risposta, ha comunicato che, alla data dell'ultimo decreto pagamento che è del 20 novembre 2017, per tutte le misure a superficie l'avanzamento finanziario ammonta a 10 milioni 305 mila euro per un totale di 4923 pagamenti (l'avanzamento delle campagne è pari al 62%).

L'Assessore Alessandro Nogara ha quindi specificato nel dettaglio delle misure. Nel 2015, per la misura 10 (agroambiente) 831 pagamenti per 1 milione 412 mila euro (pari al 30%), per la misura 13 (indennità compensativa) 1748 pagamenti per 5 milioni 100 mila euro (74%), per la misura 14 (benessere animale) 402 pagamenti per 1 milione 42 mila euro (81%). Riguardo all'indennità compensativa, per quanto concerne il numero di aziende da liquidare o parzialmente liquidate, considerando che il 5% (circa 120 aziende) delle domande sottoposte a controllo a campione da parte di AGEA non è ancora stato liquidato, su di un totale di 2108 domande, 1202 hanno ricevuto la totalità del pagamento richiesto, 116 hanno ricevuto un pagamento superiore all'85% del richiesto, 73 inferiore all'85% del richiesto e 717 non sono state liquidate. Nel 2016, per la misura 14, 439 pagamenti per 1 milione 41 mila euro (pari al 78%) e per il resto non è stato riconosciuto niente; nel 2017, sempre nella misura benessere animale, 447 pagamenti per 923 mila euro (69%).

L'Assessore ha sottolineato che a questi dati va aggiunto un elenco di liquidazione trasmesso ad AGEA per la misura 13 (indennità compensativa) dell'annualità 2015 e che sarà pagato a breve per un importo di 337 mila euro che interessa 40 beneficiari. Inoltre, ha aggiunto Nogara, è notizia di ieri che tra oggi e domani sarà decretato da parte di AGEA un elenco di liquidazione per la misura 13 (indennità compensativa) riferito al 2016, che interessa 1200 beneficiari per un importo complessivo di quasi 3 milioni di euro; inoltre, si è in attesa dell'elaborazione dell'elenco di liquidazione per la misura 10 (agroambiente) per il 2015, che è pari a circa 3 milioni di euro e che è previsto a breve.

L'Assessore all'agricoltura ha poi riferito che la restituzione degli anticipi erogati dalla Regione è contestuale con i pagamenti da parte di AGEA: l'importo totale restituito ammonta a 1 milione 819 mila euro da parte di 244 aziende, a fronte di anticipati erogati per 8 milioni di euro.

Infine, l'Assessore Nogara ha segnalato che l'Assessorato sta lavorando costantemente con AGEA per risolvere le problematiche legate alle procedure informatiche (che dipendono dall'Agenzia per le erogazioni), con particolare riguardo al miglioramento della banca dati e delle procedure: le elaborazioni dei dati hanno permesso di eliminare, in questa ultima settimana, anomalie e incongruenze e di generare elenchi di liquidazione che saranno decretati nei prossimi giorni. Per Nogara, questa attività consentirà già nelle prossime settimane di replicare il pagamento sulle annualità successive. Per quanto riguarda le anomalie non risolte con questa nuova elaborazione, l'Assessore all'agricoltura ha annunciato che AGEA si è impegnata formalmente a mettere a disposizione tutti i tecnici che seguono la problematica per un confronto con i funzionari dell'Assessorato in incontri organizzati sia a Roma sia in Valle e con l'intenzione di coinvolgere la partecipazione delle associazioni di categoria, nel senso di una trasparenza totale.

Il Consigliere Gerandin ha replicato che quanto comunicato dall'Assessore sembra un bollettino di guerra: ad oggi, non sono state, infatti, pagate tutte le misure relative al 2015 e si è di fronte a percentuali che non sono nemmeno dell'ordine del 30%. Per il Capogruppo di MCC, gli allevatori hanno, invece, bisogno di certezze e l'unico modo per chiudere questa triste esperienza è quella di continuare a finanziare gli anticipi fino al 2020 Ha quindi annunciato che presenterà una risoluzione in questo senso.

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, giovedì 25 gennaio, alle ore 9.00.

SC

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Comunicato n° 53 del 25 gennaio 2018
Interpellanza sulle tariffe autostradali

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare di ieri, 24 gennaio 2018, ha affrontato la tematica delle tariffe autostradali.

Tenuto conto dei recenti aumenti e rilevato che, per gli automobilisti che non possiedono un telepass, le tariffe del tratto di competenza RAV, con particolare riguardo alla tragitto Aosta Est/Aosta Ovest, sono comprensive della percorrenza di tutta la tratta e non corrispondono al servizio realmente erogato all'utenza, la Consigliera Patrizia Morelli ha voluto sapere se si intenda affrontare questa criticità in tempi rapidi, ottemperando così ad un impegno assunto nel 2016 con una risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Inoltre, ha chiesto di conoscere gli sviluppi recenti in merito al caro autostrada RAV - per cui la percorrenza del tratto di 11 km Aosta Est - Aosta Ovest o viceversa costa ben 11 euro a chi è sprovvisto di Telepass - e se, in prospettiva, vi sia la volontà di operare in funzione della conversione del tratto Aosta Est/Aosta Ovest in tangenziale gratuita.

Il Presidente della Regione, per quanto attiene agli aumenti tariffari, ha ricordato che per questo problema l'Amministrazione regionale ha sin da subito preso posizione con fermezza, esprimendo in tutte le sedi la propria contrarietà e facendo proprie le istanze dei cittadini. In questo senso, ha aggiunto Laurent Viérin, i primi risultati sono arrivati ottenendo l'annullamento degli aumenti fino al 30 giugno per i residenti valdostani in possesso di telepass e abbonati alla tratta. Il Presidente Viérin ha anche comunicato di aver richiesto l'apertura di un tavolo col Ministero per rivedere il piano tariffario e poter finalmente bloccare questi aumenti. Ha poi affermato che l'esosità delle tariffe penalizza gli operatori turistici e commerciali valdostani, oltre a riproporre il rischio di congestionare il traffico sulla strada statale. Le lotte di principio, ha sottolineato, più sono condivise e più possono diventare efficaci

Affrontando poi la questione dell'erogazione del biglietto, il Presidente della Regione, condividendo i problemi esposti e definendoli paradossali, ha riferito di una problematica infrastrutturale, in quanto bisognerebbe costruire un casello e rivedere il sistema di bigliettazione. Confermando di essersi già mossi in questo senso, il Presidente Viérin ha specificato che il progetto di casello era stato accantonato, mentre attualmente, tenuto conto del parere favorevole espresso dai Sindaci della Valdigne per la costruzione di un casello a Morgex, si rilancerà la questione. Il Presidente Viérin ha ribadito che si tratta di una situazione inaccettabile per la comunità valdostana e per i turisti: la Valle d'Aosta aveva l'autostrada più cara d'Italia, ora ha anche gli aumenti più cari.

La Consigliera Morelli ha replicato che, per quanto sia importante far sentire la propria voce, non basta prendere posizione, occorre concretizzare delle soluzioni. La Consigliera ha sostenuto che bisogna condurre un'azione corale, che sia pressante in particolare nei confronti del Ministero. Condizioni di questo tipo, per Patrizia Morelli, non sono tollerabili.

MM

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Comunicato n° 54 del 25 gennaio 2018
Approvata una mozione sul rafforzamento del Dipartimento di prevenzione dell'USL

Nella seduta consiliare del 25 gennaio 2017, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione sulle competenze del Dipartimento di prevenzione dell'USL valdostana, presentata congiuntamente dai gruppi Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Mouv-Coalition Citoyenne, e quindi emendata dopo un confronto con l'Assessore alla sanità.

Il testo impegna la Giunta regionale a predisporre alcune modifiche all'articolo 18 delle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2018-2020 al fine di inserire tra le azioni in capo al Dipartimento di prevenzione quelle relative alla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché le verifiche tecniche di sicurezza degli impianti. Inoltre sollecita a potenziare e rafforzare l'organizzazione aziendale del Dipartimento di prevenzione a supporto dell'attività di prevenzione.

Sull'iniziativa si è acceso un ampio dibattito, che ha poi trovato una sintesi attraverso un emendamento al testo depositato in origine, e durante il quale tutte le forze politiche intervenute hanno concordato sulla necessità di lavorare nell'ambito della prevenzione delle malattie, facendo diagnosi precoce, per rispondere al meglio alle esigenze di salute e benessere della popolazione valdostana.


SC

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Comunicato n° 55 del 25 gennaio 2018
Respinta una mozione sull'attrattività delle imprese

Il Consiglio Valle, nel corso della seduta del 25 gennaio 2018, ha respinto, con 13 voti a favore (ALPE, AC-SA-PNV, M-CC e M5S) e 20 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV), una mozione, presentata congiuntamente da AC-SA-PNV e ALPE, riguardante l'attrattività delle imprese per favorire il rilancio economico della regione.

Il testo intendeva impegnare il Governo regionale a stabilire un piano operativo su base triennale di attrattività delle imprese, con l’indicazione degli obiettivi da perseguire su base annuale nonché le modalità di coordinamento dei mezzi e degli strumenti, da sottoporre al Consiglio regionale entro 90 giorni. La mozione era altresì volta a costituire, per mezzo del coordinamento degli strumenti e dei mezzi esistenti, una task force capace di svolgere un modello di offerta proattivo, definendone modalità operative, modalità di intervento e obiettivi di azione.

Il Consigliere di AC-SA-PNV Pierluigi Marquis, nell'illustrare l'iniziativa, ha osservato che il ritorno a condizioni di sviluppo e di crescita richiede, oltre alla facilitazione dell’ecosistema per le imprese e per il lavoro, anche un miglioramento dell’attrattività del territorio regionale per nuovi insediamenti. Ha quindi rilevato il fatto che, nonostante la molteplicità di soggetti preposti -  dalle partecipate agli uffici regionali - la disponibilità di mezzi e di risorse finora dispiegati non ha prodotto i risultati attesi sotto il profilo della crescita e degli insediamenti. È mancata, ha specificato il Consigliere, un'adeguata pubblicità fuori dalla Regione e per sfruttare le nostre potenzialità occorre un lavoro strutturato e coordinato tra gli Enti preposti, quali Assessorato alle attività produttive, Chambre des entreprises, VdA Structure, Finaosta, Assessorato al bilancio, in modo da creare un approccio innovativo.

L'Assessore alle attività produttive ha replicato che la mozione non è accogliibile, avrebbe senso se ci trovassimo all'anno zero del sistema dell'attrattività delle imprese, oppure all'inizio e non alla fine della Legislatura. Jean-Pierre Guichardaz ha poi evidenziato che il piano previsto nell'iniziativa non ha fattibilità concreta, in quanto il limite temporale di 90 giorni non solo sarebbe insufficiente, ma comunque cadrebbe dopo il termine dei lavori di questo Consiglio. I soggetti da coinvolgere sono numerosi, basti pensare alle strutture regionali e alle società partecipate. L'Assessore ha anche rilevato che non è vero che negli anni non si sia fatto nulla nell'ambito dell'attrattività delle imprese. Guichardaz ha riconosciuto che si può sempre migliorare, ma bisogna anche riconoscere il lavoro svolto: l'Assessorato ha effettuato azioni di scouting e proattive con iniziative già in corso e gli uffici proseguiranno in questa direzione con la realizzazione di nuovi progetti. Guichardaz, dopo aver illustrato le attività, ha affermato che comunque c'è ancora molto da fare, ma, con tempi adeguati e opportune risorse finanziarie, si potrebbe immaginare la costituzione di una struttura ad hoc, trasversale, che assicuri una strategia unica di marketing territoriale. L'Assessore si è detto ottimista che il lavoro, anche con gli strumenti ad oggi a disposizione, potrà essere proficuo per il futuro.

Il Consigliere Pierluigi Marquis ha ribadito le difficoltà di contesto che non hanno favorito l'avvicinamento alla Valle d'Aosta di soggetti esterni. Oggi, ha osservato, manca l'operatività e per questo bisogna sforzarsi per creare una struttura trasversale. Marquis ha definito la mozione una proposta costruttiva per guardare al futuro: forse 90 giorni sono pochi, ma non è un margine inderogabile, l'importanza è porre le basi nell'immediato e la priorità è lanciare un segnale forte al mondo imprenditoriale. Per Marquis, su questo dossier, per quanto alla fine della Legislatura, la politica deve lavorare. Il Consigliere ha infine dichiarato che verrà presentata una proposta di legge.

Il Presidente della Regione è intervenuto affermando che essere attrattivi è una sfida seriamente prioritaria e in questo senso ci sono interventi già in corso per superare le criticità manifestate anche in base all'evoluzione della società. A questo proposito, Laurent Viérin ha comunicato che si sta lavorando ad una riorganizzazione di Finaosta e che una delle prime indicazioni date è quella della creazione all'interno della società, recependo così il dibattito che anni si svolge in questo Consiglio, di un'area marketing territoriale che funga da raccordo con tutti gli enti e i soggetti produttivi interessati. Il Presidente ha quindi chiesto il ritiro della mozione, la cui filosofia di principio è condivisibile, con l'impegno di recepire in questa riorganizzazione i contenuti della mozione con la creazione di una struttura di raccordo.

Il Capogruppo di ALPE ha evidenziato che l'obiettivo della mozione è quello di sollecitare un ulteriore passo su questa tematica già ben nota. Il termine temporale è indicativo e modificabile, ha detto Albert Chatrian, ciò che conta è ovviare ad una macchina organizzativa che ad oggi è molto complessa, con tante strutture senza un riferimento chiaro per il potenziale investitore. L'importante, per Chatrian, è velocizzare e trovare un modus operandi efficace. Con la buona volontà, ha osservato Chatrian, non è possibile dare risposte puntuali; piuttosto, ha detto, bisogna legiferare per essere attrattivi dal punto di vista fiscale. Il Consigliere ha poi confermato l'intenzione di presentare una proposta di legge, specificando di voler andare nella direzione di favorire realmente le imprese, prevedendo agevolazioni fiscali per le nuove imprese e, per chi assume, l'azzeramento dell'IRAP per i prossimi cinque anni. Il Capogruppo di ALPE si è infine chiesto se la maggioranza voglia davvero cambiare le regole del gioco prima del termine della Legislatura.

Le Chef de groupe de l'Union Valdôtaine a affirmé qu'une coordination n'est pas seulement nécessaire, elle est urgente, compte tenu du fait que les acteurs, actuellement, sont plus nombreux des rôles prévus par la pièce. Augusto Rollandin ha voluto soffermarsi sull'offerta della Valle d'Aosta, in particolare sulla norma di attuazione che prevede interventi per le imprese che vogliono insediarsi in Valle, con la possibilità di ridurre l'IRAP e l'IRPEF: un motivo di attrazione, questo, che Rollandin ha ricordato essere già utilizzato da altre Regioni ed è un aspetto da non sottovalutare. Il problema di fondo, per Rollandin, è tentare di ricucire le proposte presentate di volta in volta e dar loro soluzione rapida: contano molto, ha evidenziato Rollandin, le modalità di presentazione delle imprese, occorre puntare ad esempio all'attenzione all'ambiente, alla produzione di energia pulita.

Sono state invece ritirate due mozioni.

La prima, presentata dal gruppo Mouv-Coalition Citoyenne, riguardava le limitazioni a nuovi prelievi d'acqua ad uso idroelettrico ed è stata ritirata dai proponenti in quanto è già stato raggiunto l'obiettivo prefissato, ovvero la proroga dell'efficacia della moratoria approvata dalla Giunta a ottobre 2015 che sospende l'esame delle domande di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico.

La seconda, del gruppo ALPE, verteva sui disservizi nella fornitura di accesso ad Internet ed è stata ritirata dopo le informazioni rese dal Presidente della Regione riguardante la banda ultra larga su tutto il territorio regionale, il cui percorso si concluderà entro la metà 2018.

MM

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Comunicato n° 56 del 25 gennaio 2018
Respinta una mozione sul potenziamento della ferrovia

Il Consiglio Valle, nel corso della seduta del 25 gennaio 2018, ha respinto, con 13 voti a favore (ALPE, AC-SA-PNV, M-CC e M5S) e 20 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV), una mozione, presentata dal gruppo Mouv-Coalition Citoyenne, riguardante il potenziamento della ferrovia, focalizzando l'attenzione sulla presentazione del "Programma strategico di interventi", previsto dalla legge regionale n. 22/2016 recante disposizioni per una ferrovia moderna ed un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti.

Il testo intendeva impegnare il Governo regionale a calendarizzare urgentemente l'esame della bozza di Programma strategico nel Gruppo di monitoraggio, in modo da approvarla e trasmetterla all'esame del Consiglio entro la fine del mese di gennaio, oltre a dare comunicazione tempestiva alla competente Commissione consiliare e al Gruppo di monitoraggio degli accordi intervenuti con Rete Ferroviaria Italiana e Regione Piemonte per avviare la progettazione definitiva della elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta.

Il Consigliere Alberto Bertin ha ricordato che il Programma in questione avrebbe dovuto essere esaminato dal Consiglio Valle entro sei mesi dall'approvazione della legge e, pur essendoci fin dal settembre 2017 un testo concordato fra l'Assessorato ai trasporti e il Comitato di cittadini che ha raccolto ben 7.437 firme di elettori a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare, poi diventata la normativa n. 22/2016, niente è ancora stato fatto. Il Consigliere Bertin ha anche richiamato la tematica dell'elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea, in merito alla quale la Regione nel dicembre 2017 ha stipulato con Rete Ferroviaria Italiana un Accordo Quadro che prevede tempi rapidi per l'avvio della progettazione.

L'Assessore ai trasporti ha replicato che RFI ritiene verosimile che si debba rifare anche la progettazione preliminare dell'elettrificazione, perché quella effettuata alcuni anni or sono ha ricevuto una serie di osservazioni di valutazione di impatto ambientale. Questo, però, ha evidenziato Aurelio Marguerettaz, è un aspetto definito nell'ambito dell'accordo quadro, per cui RFI nell'arco di 90 giorni dovrà indicare le tempistiche per realizzare queste attività. In base agli incontri effettuati, l'Assessore ha annunciato che la progettazione non potrà essere inferiore ai trentasei mesi. L'Assessore ha specificato che tutte le attività che hanno caratterizzato la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge sono state avviate senza esitazione ed ha comunicato che è stata formulata dagli uffici una bozza di programma strategico, attualmente oggetto di valutazione da parte del comitato.

Marguerettaz ha quindi chiesto il ritiro della mozione, assicurando che gli uffici stanno conducendo le ultime verifiche e quindi nei primi quindici giorni di febbraio sarà in grado di portare all'attenzione della Commissione la bozza del piano strategico frutto delle valutazioni tecniche dei professionisti incaricati, in modo da avviare le valutazioni opportune. L'Assessore ha inoltre evidenziato che non ci saranno ritardi, perché grazie all'accordo quadro e al protocollo d'intesa tutte le attività rilevanti per la ferrovia - sia per la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier sia per quella Aosta/Torino - sono state avviate.

Il Capogruppo di Mouv-Coalition Citoyenne ha dichiarato di mantenere la mozione e ha annunciato che solleciterà l'Assessore ad adempiere all'impegno assunto.

 

MM

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Comunicato n° 57 del 25 gennaio 2018
Respinta una mozione sul CdA dell'Istituto sperimentale zooprofilattico

Nella seduta del 25 gennaio 2017, l'Assemblea regionale ha respinto, con voto per appello nominale (20 contrari UV, UVP, PD-SVdA, EPAV; 14 a favore AC-SA-PNV, ALPE, M5S, M-CC), una mozione presentata congiuntamente dai gruppi AC-SA-PNV e ALPE per rimuovere la causa di incompatibilità riguardante l'attuale rappresentante della Regione in seno al Consiglio di amministrazione dell'Istituto sperimentale zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, nominandone uno nuovo, a parità di condizioni economiche.

Nell'illustrazione, il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha sottolineato come la Regione autonoma Valle d'Aosta sia rappresentata all'interno di questo organismo dal Dirigente del Servizio di igiene, sanità pubblica e veterinaria dell'Assessorato regionale alla sanità, ricoprendo l'incarico di Vicepresidente. Per il Consigliere Restano sussiste, infatti, un palese conflitto di interessi con i compiti che deve svolgere nella sua funzione dirigenziale, con i compiti dell'Autorità competente nel settore alimentare e quelli di rappresentante dell'Istituto.

L'Assessore alla sanità, nella replica, ha comunicato che dopo attente verifiche degli uffici competenti non risultano né incompatibilità né conflitti di interessi. Luigi Bertschy ha quindi annunciato che si intende mantenere la stessa composizione del CdA, soprattutto in un momento delicato in cui i rappresentanti regionali stanno portando avanti un proficuo lavoro per potenziare la pianta organica e sviluppare la sede dell'Istituto in Valle d'Aosta. Ha dichiarato il voto contrario della maggioranza.

Il Consigliere Restano ha, quindi, chiesto il voto per appello nominale.

I lavori sono sospesi e riprenderanno alle ore 15.30 di oggi, giovedì 25 gennaio.


SC

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Comunicato n° 58 del 25 gennaio 2018
Respinta una mozione sulla stabilizzazione del personale insegnante precario

Il Consiglio Valle, nella seduta del 25 gennaio 2018, ha respinto con 13 voti a favore (ALPE, AC-SA-PNV, M-CC e M5S) e 20 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV), una mozione riguardante la stabilizzazione del personale insegnante precario, presentata congiuntamente dai gruppi di minoranza.

Il testo intendeva impegnare il Presidente della Regione e l'Assessore competente a predisporre un "Piano di stabilizzazione del precariato triennale" in cui vi fosse l'armonizzazione tra posti vacanti e pensionamenti, oltre che a modificare la legge regionale n. 18/2016 in modo da prevedere un "organico di potenziamento" anche per la scuola secondaria di primo grado, della scuola primaria e per l'infanzia. La mozione inoltre invitava i Parlamentari valdostani, congiuntamente al Presidente della Regione e all'Assessore all'istruzione e cultura, a farsi portavoce presso il Ministro dell'istruzione e ricerca della necessità di disposizioni chiare e urgenti per l'anno scolastico in corso in riferimento all'esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, che ha sancito il principio di diritto per cui i diplomati magistrali ante 2002 non possono accedere alle Graduatorie ad esaurimento (GAE).

Nell'illustrazione, la Consigliera Chantal Certan ha accolto favorevolmente che la mozione sia stata discussa nonostante l'assenza per motivi di salute dell'Assessore all'istruzione e cultura, date le tempistiche ristrette per affrontare questa problematica che, seppur a livelli più contenuti rispetto alle altre regioni, riguarda anche la Valle d'Aosta e bisogna intervenire rapidamente.

Il Presidente della Regione ha replicato ricordando che la questione delle Graduatorie ad esaurimento era stata affrontata nell'ultimo Consiglio con una risoluzione, che non era stata approvata dall'opposizione; e questo, ha detto Laurent Viérin, dispiace, perché c'era urgenza e infatti in data odierna l'Assessore della Toscana, rappresentante di tutti gli Assessori regionali, ha scritto al Ministro per chiedere un confronto urgente sulle ipotesi di gestione e di soluzione immediata su questa questione delicata. E questo, ha detto Laurent Viérin, rafforza il lavoro già svolto dalla Valle d'Aosta per portare la propria posizione a livello nazionale.

Viérin ha aggiunto che in merito al Piano di stabilizzazione e alla revisione della legge regionale n. 18/2016 occorre un approfondito dibattito in quinta Commissione e con le organizzazioni sindacali, come già in passato si è cercato di unire le varie sensibilità. Il Presidente della Regione ha spiegato che è stata seguita la scelta di un piano annuale, ed in effetti sinora sono state stabilizzate tantissime professionalità nell'ottica di coprire le necessità. Un piano triennale non potrebbe quindi essere applicato, a meno di una radicale riorganizzazione degli organici che va concertata. Il Presidente ha sottolineato che il potenziamento in Valle d'Aosta esiste già.

Il Presidente della Regione ha anche rivendicato le scelte sottese all'elaborazione della legge regionale n. 18/2016, permettendo di calarne i contenuti nella realtà locale, e ha ricordato che le prerogative del sistema scolastico valdostano rappresentano un potenziamento, seppur diverso a quello declinato a livello nazionale.

Confermando l'impegno a seguire con la massima attenzione la questione del precariato, Laurent Viérin ha comunicato di non poter accettare la mozione, in quanto nell'iniziativa manca la previsione di un confronto con il mondo della scuola e i sindacati. In questo senso, ha rimarcato l'importanza di dialogare piuttosto che di votare la mozione, calando così dall'alto decisioni politiche non condivise.

Nella replica, la Consigliera Chantal Certan ha osservato che in quinta Commissione si è già affrontata questa tematica e ha specificato che l'indicazione del piano triennale era scissa dalla legge n. 18/2016, l'intenzione era quella di fare il quadro della situazione per quanto attiene al fabbisogno dell'organico docente, in modo da non perdere l'esperienza e la professionalità dei precari in questione.

L'argomento del potenziamento, ha spiegato Certan, si riferisce in generale alle enormi problematiche che la scuola si sta sobbarcando e a titolo esemplificativo ha parlato dei bisogni educativi speciali e dei disturbi specifici dell’apprendimento, senza aprire in questo momento il capitolo "Adaptations".

Per Certan, che si è detta pronta a contribuire agli approfondimenti, questa mozione fornisce un indirizzo politico, non si sostituisce ai tavoli di lavoro, ma può essere un buon input per affrontare i vari problemi, anche del precariato.

Il Consiglio Valle ha inoltre respinto, con 20 voti contrari della maggioranza e 13 a favore dei gruppi di opposizione, l'iscrizione di sei risoluzioni depositate in Aula nella mattinata.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 6 e mercoledì 7 febbraio 2018.

MM

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