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Riunione del Consiglio regionale del 19, 20 e 21 dicembre 2017

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Comunicato n° 662 del 18 dicembre 2017
Iscritti sette punti all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio

L’ordine del giorno dell'adunanza dell’Assemblea regionale, convocata in sessione ordinaria domani, martedì 19, dopodomani, mercoledì 20, e giovedì 21 dicembre 2017, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da sette punti.

I gruppi ALPE, AC-SA-PNV e Misto hanno infatti posto un'interrogazione a risposta immediata per avere notizie della mancata fornitura, da parte degli uffici dell'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali, del servizio di inoltro delle SCIA - Segnalazioni Certificate di Inizio Attività - allo Sportello Unico degli Enti locali.

Sono state poi iscritte altre due relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta in merito all'evoluzione del costo del personale (periodo 2012-2016) e al rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016.

In discussione, infine, il Documento di economia e finanza reginale (DEFR) per il triennio 2018/2020 e tre disegni in materia di bilancio: la legge di stabilità regionale per il triennio 2018/2020 e le sue disposizioni collegate, nonché il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2018/2020. Su questi provvedimenti legislativi, su cui relaziona il Consigliere Renzo Testolin, la seconda Commissione "Affari generali" lo scorso 15 dicembre ha espresso parere favorevole a maggioranza.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 16 oggetti.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

MM

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Comunicato n° 663 del 19 dicembre 2017
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle sull'ordine del giorno

Il Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata per tre giorni, da oggi, martedì 19, a giovedì 21 dicembre 2017, per discutere un ordine del giorno incentrato principalmente sulle leggi di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2018-2020.

Il Presidente Rosset ha comunicato le decisioni della Conferenza dei Capigruppo riguardanti l'ordine dei lavori di questa adunanza.

Nella seduta mattutina, dopo aver trattato i punti relativi alle comunicazioni dei Presidenti, alla presa d'atto della sospensione di Ego Perron e sua temporanea sostituzione con Davide Perrin e al question time, si procederà con l'illustrazione abbinata del Documento di economia e finanza regionale, della legge di stabilità, della legge di bilancio e delle disposizioni collegate, con gli interventi del Presidente della seconda Commissione, Renzo Testolin, e del Presidente della Regione, Laurent Viérin.

La discussione generale abbinata delle relazioni della sezione regionale di controllo della Corte dei conti, del DEFR e dei disegni di legge di bilancio 2018-2020 inizierà nella seduta pomeridiana di oggi, martedì 19. L'esame abbinato dei documenti proseguirà nelle giornate di mercoledì 20 e giovedì 21 dicembre.

«Segnalo - ha precisato il Presidente Rosset - che i lavori delle sedute pomeridiane saranno anticipati alle ore 15.00 così come vi sarà la prosecuzione dei lavori in notturna sino alle ore 1.00 di martedì 19 e mercoledì 20 dicembre.»

Dopo la chiusura della discussione regionale, vi saranno le repliche del Consigliere relatore e del Presidente della Regione. Si procederà quindi con l'esame dell'allegato di bilancio sulla base degli elenchi degli approfondimenti richiesti nonché con la trattazione e la votazione di eventuali ordini del giorno.

Vi sarà poi la presa d'atto delle Relazioni della Corte dei conti e la votazione del Documento di economia e finanza regionale. Si proseguirà con la votazione separata della legge di stabilità regionale, del bilancio e delle disposizioni collegate.

SC

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Comunicato n° 664 del 19 dicembre 2017
Communications du Président de la Région: Déclaration de Chivasso et Tunnel du Grand-Saint-Bernard

Le Président de la Région, Laurent Viérin, dans ses communications, a rappelé qu'aujourd'hui, mardi 19 décembre 2017, au Palais Einaudi de Chivasso, sous le patronage aussi de la Région et du Conseil de la Vallée, sera célébré le 74e anniversaire de la Déclaration des représentants des populations alpines, signée par les représentants des vallées vaudoises actifs au sein du Partito d'Azione et du mouvement fédéraliste européen, ainsi que par les Valdôtains Émile Chanoux et Ernest Page, lors de la réunion clandestine qui s’est tenue dans le cabinet d’Edoardo Pons à Chivasso le 19 décembre 1943.

«Aujourd’hui encore - a déclaré le Président de la Région -, et je le dis avec le Président du Conseil, le texte de la Déclaration de Chivasso témoigne de la clairvoyance dont était empreinte la profonde réforme institutionnelle et fédéraliste sur base régionale et cantonale, qui était demandée en 1943. Considérant les dégâts que 20 années de régime fasciste avaient provoqués dans les vallées alpines, la Charte de Chivasso affirmait que le développement des communautés de montagne devait passer par l’affirmation de principes d’autonomie et d’autogouvernement, non seulement dans le domaine culturel et scolaire mais aussi - et surtout - dans les secteurs politico-administratif et économique. L'actualité de cette pensée se retrouve aujourd'hui encore plus en vue de la discussion de notre budget. En effet, les rédacteurs de la Charte étaient bien conscients que la vie d’une communauté minoritaire dépend de la possibilité de celle-ci de gérer ses ressources économiques de manière autonome

«C’est bien cette vision que la Vallée d’Aoste a essayé de concrétiser au cours de ses 70 ans d’autonomie - a-t-il ajouté -, en utilisant ses propres ressources pour apporter des réponses réelles aux besoins et aux attentes de la communauté valdôtaine, voire même en prenant progressivement en charge d’autres compétences, qui dans les autres régions sont gérées par l’État

Il Presidente ha poi aggiornato sulla situazione dei lavori per la riapertura del Traforo del Gran San Bernardo.

«Venerdì 15 dicembre scorso - ha specificato il Presidente Viérin - la SITRASB Spa ha comunicato che i lavori nel Traforo del Gran San Bernardo sono praticamente conclusi e che nella giornata di oggi, 19 dicembre, si terrà una riunione con la società SISEX per valutare la situazione e pianificare le operazioni necessarie per la riapertura del Traforo. Vi sono infatti delle procedure amministrative, dei test sugli impianti e sicuramente un’esercitazione di sicurezza che devono essere eseguiti per poter procedere, in tutta sicurezza, a riaprire la galleria alla circolazione, ma la società ritiene che l’esito positivo di queste attività consentirebbe di riaprire il Traforo già il 24 dicembre prossimo.»

«Si tratta di una prospettiva di grande significato - ha concluso - perché consentirebbe, nel pieno delle vacanze natalizie, di dare una risposta concreta agli operatori economici delle vallate del Gran San Bernardo, tanto più se come proposto dalla SITRASB, alla riapertura si aggiungesse la previsione di un periodo di transito gratuito quale misura promozionale per incentivare gli scambi tra la Valle d’Aosta e il Vallese. Attendiamo pertanto la fine della giornata per avere delle comunicazioni ufficiali da parte della SITRASB, ma cogliamo già l’occasione per ringraziare fin d’ora il Presidente Meroi e attraverso di lui tutta la società e le maestranze che hanno lavorato duramente per permettere nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità di questo asse di comunicazione che è per la Valle d’Aosta di fondamentale importanza

SC

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Comunicato n° 665 del 19 dicembre 2017
Convalida e giuramento del Consigliere supplente Davide Perrin

Il Consiglio, nella seduta del 19 dicembre 2017, ha preso atto della sospensione di diritto di Ego Perron dalla carica di Consigliere regionale eletto nella lista dell'Union Valdôtaine - per la condanna in via non definitiva dei reati indicati nel decreto legislativo 235/2012 (legge Severino) -, provvedendo alla sua temporanea sostituzione con Davide Perrin.

Il Consigliere supplente Perrin ha quindi prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana e allo Statuto speciale per la Valle d’Aosta. Nato ad Aosta il 5 maggio 1982 e residente a Torgnon, Davide Perrin è stato eletto nella lista dell'UV con 1384 voti. Già Assessore comunale a Torgnon dal 2010 al 2014, Perrin gestisce l'attività di ristorazione di famiglia.

Le Conseiller Perrin a pris la parole en exprimant «l'espoir que ces derniers mois de la Législature puissent donner des réponses que les Valdôtains et les Valdôtaines attendent de la politique. Je connais mes limites, mais je m'engagerai de tout cœur aux dossiers. Non è un momento facile, ma sono sicuro che questo Consiglio sarà in grado di estrarre le migliori energie per garantire alla Valle d'Aosta una futura pianificazione

 

SC-MM

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Comunicato n° 666 del 19 dicembre 2017
Respinta la richiesta di rinvio della discussione delle leggi di bilancio

Nella seduta di oggi, martedì 19 dicembre 2017, l’Assemblea regionale, prima di iniziare l’esame congiunto del Documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità, della legge di bilancio e delle disposizioni collegate per il triennio 2018-2020 della Regione autonoma Valle d'Aosta, ha respinto con 21 voti contrari e 13 a favore una richiesta della minoranza di rinviare la discussione.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, richiamando l'incontro con il Deputato valdostano avvenuto in Conferenza di Capigruppo nella prima mattinata di oggi, ha proposto il rinvio: «Dato che l'emendamento proposto dal Governo nazionale, che inserisce nuovamente l'accantonamento di 100 milioni di euro a favore dello Stato, non sarà votato prima di giovedì, riteniamo impossibile affrontare una discussione al buio, senza avere le certezze finanziarie di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo sapere se discutiamo su di un bilancio certo o sull'indeterminatezza delle cifre, altrimenti tutti i nostri emendamenti o i nostri ordini del giorno non avrebbero significato. Proprio perché abbiamo a cuore l'importanza di questa finanziaria che è l'ultima di questa Legislatura, chiediamo di rinviare questa discussione

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, si è detto stupito e ha ritenuto non accoglibile la richiesta: «Crediamo che questa proposta non vada nello spirito di difendere le prerogative della nostra comunità, anzi oggi c'è l'esigenza di approvare un bilancio da parte della nostra Regione e non crediamo che essere autonomi significhi rinunciare per farlo fare a Roma. In questi due mesi abbiamo lavorato per costruire il DEFR e quindi la legge di stabilità e il bilancio su di una situazione che è aperta da un anno, rivendicando la non doverosità dell'accantonamento a favore dello Stato per il 2018. Essere autonomisti significa assumersi la responsabilità delle proprie scelte, non aspettare che arrivino le decisioni dal livello nazionale. Oggi, abbiamo un bilancio che interpreta le esigenze della nostra comunità e costruito sulla base di tutti i passaggi di codificazione e concertazione: continuiamo a seguire l'evoluzione, per il tramite dei Parlamentari, e quando lo Stato avrà definito il proprio bilancio, noi agiremo per difendere le nostre prerogative. Rimandare ulteriormente, significa rimandare tutti i successivi atti. Oggi, non abbiamo soltanto il diritto ma il dovere di discutere il nostro bilancio di previsione

Il Consigliere Elso Gerandin (GM) ha sostenuto il rinvio della discussione: «In caso di necessità di un'azione concreta per difendere le prerogative della nostra Regione, non solo ci saremo, ma saremo in prima linea. Peccato che questa partita sia stata giocata in perfetta solitudine dal Presidente della Regione e dal suo cerchio magico, coi suoi fedelissimi. Non è vero che vogliamo favorire l'esercizio provvisorio, perché ci assumiamo l'impegno formale di chiudere entro venerdì alle ore 18, quando ci sarà già stato il voto di fiducia alla Camera e, di conseguenza, il voto in Senato vedrà un testo blindato. Slittare di un giorno è un tto di responsabilità per votare un bilancio di cui si conosce l'esatta portata finanziaria.»

SC

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Comunicato n° 667 del 19 dicembre 2017
Relazione del Presidente della seconda Commissione sulle leggi di bilancio della Regione 2018-2020

L’esame congiunto del Documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità, della legge di bilancio e delle disposizioni collegate per il triennio 2018-2020 della Regione autonoma Valle d'Aosta è iniziato nella seduta consiliare del 19 dicembre 2017 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Renzo Testolin (UV).

«Le difficoltà oggettive di allestimento del bilancio - ha detto il Presidente Testolin -, che così come presentato ha una capacità di spesa regionale di circa 1 miliardo 204 milioni di euro per il 2018, 1 miliardo 167 milioni per il 2019 e 1 miliardo 212 milioni per il 2020, trovano principalmente origine nella difficoltà di definizione dell'esatto importo dei trasferimenti statali spettanti di diritto alla Valle d'Aosta e nella dilatazione dei tempi necessari per definire con lo Stato regole certe e durature principalmente in merito alle compartecipazioni regionali  da destinare al risanamento della finanza statale. Il bilancio tiene conto di valutazioni e passaggi politici oltre che di situazioni legislative che partono sostanzialmente da tre scelte in grado di garantire maggiori risorse utilizzabili dalla Regione a partire dal 2018: prima fra tutte la non necessità dell'accantonamento di risorse a favore dello Stato, pari a 144 milioni di euro, che fino al 2017 rappresentavano il contributo della Valle d'Aosta al risanamento della finanza pubblica e che oggi vengono considerate ascrivibili alle risorse spendibili dalla Regione in virtù della situazione legislativa vigente nonché delle affermazioni della sentenza della Corte costituzionale; la scelta di ricomprendere nelle entrate patrimoniali, anche per l'anno 2018 così come si era operato nel 2017, una entrata non ricorrente pari a 51,4 milioni di euro derivante dal rientro di somme dal fondo della gestione speciale presso Finaosta Spa, al fine di consolidare anche per il 2018 risorse da destinarsi ad investimenti; la possibilità, sempre per il 2018, e la previsione di utilizzare l'avanzo di amministrazione presunto del 2017 per circa 29 milioni di euro che permetterà di attivare corrispondenti processi di spesa sin da gennaio senza dover attendere i tempi per la loro riassegnazione a bilancio.»

«Un bilancio triennale 2018/2020 che aprirebbe le porte, dopo anni di calo di risorse, ad una crescita che a partire dal 2018 vedrebbe investimenti in crescita, maggiori risorse per gli enti locali, finanziamento ad interessanti leggi di settore a tutto favore della sicurezza del territorio, intesa nelle sue varie declinazioni e garantirebbe un potenziamento finanziario al sociale, alla famiglia, ai giovani, al lavoro e alla crescita nella più ampia delle sue definizioni.»

Il Consigliere relatore Testolin ha poi fatto riferimento alla necessità che, «per riuscire a programmare adeguatamente, l'Amministrazione regionale deve poter contare su due elementi fondamentali e imprescindibili: regole di finanziamento certe e il più possibile stabili, da un lato, e continuità e stabilità della governance, dall'altro.»

«Questi ultimi cinque anni ci hanno riservato purtroppo un percorso molto tortuoso in merito alla chiarezza e alla certezza delle regole di trasferimento delle risorse finanziarie alla Regione così come alla loro possibilità di utilizzo. Sono stati cinque anni di programmazione condizionata prima dai vincoli imposti da uno stringente patto di stabilità e poi da periodi caratterizzati da situazioni di criticità di cassa derivanti essenzialmente dalla difficoltà dello Stato di garantire i trasferimenti al territorio, cui si sono aggiunte le imposizioni, peraltro sovente attivate attraverso regole di ripartizione inique, di una importante compartecipazione regionale alle spese per il risanamento del debito statale. In questo contesto di diminuite risorse finanziarie, si è operato essenzialmente per il mantenimento degli standard socio economici a cui la nostra realtà regionale è sempre stata abituata. Si è lavorato per una razionalizzazione della spesa e un efficientamento dei servizi sempre nell'ottica di salvaguardare e garantire, per quanto possibile, continuità e maggior stabilità possibile alle attività di ogni settore (vedi ad esempio il sociale e la sanità ma anche la sicurezza del territorio).»

«La discontinuità amministrativa poi, così come il marcato avvicendamento nei ruoli di governo, la forte frammentazione politica venutasi a creare negli anni e la poca stabilità di governance accentuatasi in questo scorcio finale di Legislatura non hanno aiutato a creare i presupposti per affrontare con la corretta tranquillità questioni che spesso hanno origine, cause e soluzioni fuori dal contesto regionale.»

Il Consigliere Testolin ha quindi auspicato che «la discussione su questa legge di bilancio possa assestarsi su valutazioni politiche e tecniche, sicuramente diverse e forse contrastanti, ma animate da spirito di collaborazione e di confronto più che di scontro e che le  analisi che ne scaturiranno possano portare ad una sintesi di massima condivisione delle scelte da assumersi, non tanto per lavorare a favore di uno o di un altro degli ambiti in cui l'Amministrazione deve dare delle risposte, ma piuttosto per capire, valutare decidere e definire le azioni più opportune per dare un segnale di chiarezza all'opinione pubblica alla luce della nuova evoluzione che le scelte dello Stato stanno comportando sull'autonomia finanziaria della Valle d'Aosta.»

SC

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Comunicato n° 668 del 19 dicembre 2017
Leggi di bilancio della Regione 2017-2019: l'intervento del Presidente della Regione

Nella seduta consiliare di martedì 19 dicembre 2017, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione, ha preso la parola il Presidente della Regione, Laurent Viérin, e Assessore ad interim al bilancio, sul Documento di economia e finanza regionale-DEFR e sulle linee di indirizzo delle leggi di bilancio.

«Je tiens d'abord à remercier le Président Testolin et la Commission pour le travail accompli dans un moment difficile, ainsi que les bureaux régionaux qui nous permettent de discuter aujourd'hui l'acte le plus important de notre Région. Merci à tous ceux qui ont œuvré afin de défendre les prérogatives de la Vallée d'Aoste. Défendre nos prérogatives, c'est est le moteur qui nous anime

Il Presidente Viérin ha quindi voluto ricostruire l'iter di predisposizione di questo bilancio, «condizionata dai cambi di Governo e dai rapporti con lo Stato. Abbiamo lavorato sin da subito al DEFR consapevoli che tutte le prerogative valdostane devono essere difese e che il quantum dei 144 milioni di euro non è dovuto. La questione finanziaria, al di là del pregresso, si è materializzata lo scorso anno. La Valle d'Aosta in sei anni ha pagato allo Stato 1 miliardo 256 milioni di euro: un contributo, questo, che lo Stato ritiene dovuto e che si applica col parametro Siope. Con un altro indicatore, avremmo un accantonamento molto inferiore. La sentenza della Corte costituzionale n. 77/2015 respinge la questione di legittimità della Valle d'Aosta sul Siope, ma il contributo è ritenuto legittimo solo se contenuto in certi limiti temporali e comunque cessa nel 2017. Il 9 maggio 2017 il Ministero ci ha richiesto 144 milioni di euro, ma la Regione ha contestato con due ricorsi questa decisione: ad oggi, questa causa è aperta, il 7 marzo è stata fissata l'udienza. Inoltre, il risanamento può operare solo con il Patto di stabilità e con il pareggio di bilancio. Tutti questi atti ci dicono che questa è la situazione su cui dobbiamo basarci per difendere le nostre ragioni. A partire dallo scorso ottobre abbiamo aperto un canale istituzionale, incontrando in primis il Viceministro Morando, coinvolgendo la Commissione consiliare

«Non scadiamo nella diatriba partitica - ha proseguito il Presidente della Regione -, nessuno vuole far populismo, la questione è delicata. Non abbiamo la bacchetta magica, ma abbiamo costruito il bilancio in tempistiche complesse perché non potevamo aspettare oltre, in accordo con le categorie, ogni Assessore per le sue competenze. Potevamo fare meglio, ma abbiamo cercato di dare risposte alla Valle d'Aosta. Non abbiamo elargito risorse a pioggia, il nostro intento era di rilanciare diversi settori, dall'economia alla famiglia. Le visioni diverse ci stanno, ma immagino che il bilancio alternativo delle forze di opposizione si basi su ragionamenti analoghi ai nostri

«Senza risorse proprie, la Valle d'Aosta avrebbe già potuto chiudere prima - ha aggiunto il Presidente Viérin -. C'è da rivedere un modello che dia autonomia finanziaria alla nostra Regione. Se ci fossero davvero tolti 100 milioni di euro, le nostre scelte dipenderanno da quelle fatte da altri. Questo non lo accettiamo, e auspichiamo un fronte comune per far rispettare i rapporti tra la nostra Regione e lo Stato, per difendere la nostra Autonomia

Infine, il Presidente Viérin ha ribadito: «Seguiamo l'evoluzione, sempre pronti a far valere i nostri diritti. C'est le moment de relancer les idées et continuer la lutte de nos pères fondateurs. Nous pouvons sortir des années difficiles à travers un dialogue avec l'Etat qui ne peut pas être seulement politique, pour défendre les droits de la communauté valdôtaine

MM

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Comunicato n° 669 del 19 dicembre 2017
Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2018-2020

A inizio della seduta pomeridiana del 19 dicembre 2017, il Presidente del Consiglio, Andrea Rosset, dopo aver preso atto dell'assenza di interventi in discussione generale sulle leggi di bilancio della Regione, ha sospeso i lavori per una riunione della Conferenza dei Capigruppo.

Al rientro, dopo aver comunicato la disponibilità ad ammettere comunque gli emendamenti depositati dopo la chiusura della discussione, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 12 contrari (ALPE, AC-SA-PNV, M5S e GM) il Documento di economia e finanza regionale-DEFR per il triennio 2018-2020.

Il DEFR è un atto di programmazione previsto dal decreto legislativo 118 del 2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi e rappresenta il primo strumento di relazione tra la programmazione finanziaria e la programmazione gestionale dell'ente. In Valle d'Aosta si applica dal 2016.

Il Documento è articolato in tre sezioni. La prima sezione presenta sinteticamente il contesto economico e finanziario e delinea le priorità sulle quali concentrare lo sviluppo della programmazione finanziaria per il triennio 2018-2020. Sono dieci gli obiettivi prioritari declinati: sviluppo sostenibile, imprese e lavoro; sanità, benessere e inclusione sociale; rilancio dei rapporti istituzionali tra Regione, Enti locali; scuola, formazione e università; agricoltura; turismo e impianti sciistici; edilizia, con particolare riferimento agli investimenti nella sicurezza degli edifici pubblici, con priorità a quelli scolastici; trasporto pubblico locale, ferrovia e aeroporto; tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, volano per uno sviluppo turistico dell’intero territorio regionale; prevenzione del rischio, tutela e valorizzazione dell’ambiente.

La seconda sezione delinea il quadro tendenziale della finanza pubblica regionale mentre la terza sezione traccia le linee di indirizzo agli altri soggetti del sistema pubblico regionale (società partecipate ed enti strumentali) nonché gli indirizzi alle società in house direttamente controllate.

L'Assemblea ha anche preso atto di cinque relazioni della sezione di controllo della Corte dei conti riguardanti la gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari in Valle d'Aosta nel 2015; riaccertamento straordinario dei residui della Regione; esiti delle analisi dei questionari relativi ai Rendiconti dei Comuni valdostani nel 2014; evoluzione del costo del personale nel periodo 2012-2016; Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016.

La seduta è momentaneamente sospesa per l'esame degli emendamenti depositati alla legge finanziaria regionale e al bilancio 2018-2020.

 


SC

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Comunicato n° 670 del 19 dicembre 2017
Approvati la legge di stabilità e il bilancio della Regione per il 2018-2020

Nella serata di martedì 19 dicembre 2017, il Consiglio regionale ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 13 contrari (ALPE, AC-SA-PNV, M5S, GM), la legge di stabilità e, con 21 voti a favore e 12 contrari, il bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2018-2020.

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di 1 miliardo e 536 milioni di euro per l’anno 2018, 1 miliardo e 443 milioni per l’anno 2019 e 1 miliardo e 415 milioni per l’anno 2020.

Il bilancio tiene conto della non doverosità dell'accantonamento di risorse a favore dello Stato, pari a 144 milioni di euro, che fino al 2017 rappresentavano il contributo della Valle d'Aosta al risanamento della finanza pubblica e che oggi vengono considerate ascrivibili alle risorse spendibili dalla Regione in virtù della situazione legislativa vigente nonché delle affermazioni della sentenza della Corte costituzionale.

Le risorse per attività della Regione, per l’anno 2018, sono pari a 1 miliardo 204 milioni di euro, di cui 1 miliardo e 11 milioni di spesa corrente (85%) e 180 milioni per gli investimenti (15%).

Le spese sono ripartite nelle seguenti missioni: Servizi istituzionali, generali e di gestione 367 milioni di euro, con un incremento di 14 milioni di euro rispetto al 2017 che è evidenziato per 10 milioni quale effetto dell’ampiamento delle giornate previste per i cantieri forestali e per il fondo rinnovo contrattuale della scuola; Diritto allo studio 55 milioni di euro, in incremento di 6,3 milioni rispetto al 2017 (importi che non contemplano la spesa relativa al personale della scuola, per 128 milioni di euro, classificati nei Servizi istituzionali); Tutela a valorizzazione dei beni e attività culturali 19,3 milioni; Politiche giovanili, sport e tempo libero 3,1 milioni (unica missione in riduzione per effetto dello spostamento di alcuni investimenti nel settore sportivo negli anni successivi);Turismo 6,8 milioni (+ 1 milione rispetto al 2017); Assetto del territorio ed edilizia abitativa 8 milioni di euro, di cui 6,8 milioni per l’edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare; Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 39 milioni, con 17 milioni in più rispetto al 2017, di cui 13 milioni destinati al Programma Difesa del suolo, 3 milioni al Programma Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione; Trasporti e diritto alla mobilità 64,9 milioni di euro (+ 15 milioni rispetto al 2017); Soccorso civile 14,2 milioni di euro, con una crescita di 3,5 milioni rispetto al 2017 per la previsione di contributi alle imprese a seguito di eventi calamitosi (1,7 milioni), il cui sostegno è anche previsto nella missione Agricoltura (1,5 milioni); Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 83,7 milioni di euro, in incremento di 9,8 milioni rispetto al 2017; Tutela della salute 261 milioni di euro, pari al 22% delle risorse a disposizione, con un incremento di 13,6 milioni rispetto al 2017 per la spesa sanitaria di parte corrente e per investimenti; Sviluppo economico e competitività 25 milioni di euro, di cui 11 milioni all’industria, piccole e medie imprese e artigianato, 5,5 milioni allo sviluppo delle reti e altri servizi, 3,9 milioni al sostegno di iniziative di ricerca e innovazione e 4 milioni alla politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività; Politiche per il lavoro e la formazione professionale 27 milioni di euro, in incremento di 4,2 rispetto al 2017; Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 14,6 milioni di euro (+ 4,1 milioni rispetto al 2017); Energia e diversificazione delle fonti energetiche 6,7 milioni di euro (+ 4,6 milioni rispetto al 2017); Relazioni con le altre autonomie territoriali 103,5 milioni di euro, pari al 9% delle risorse a disposizione e con un incremento di 12 milioni rispetto al 2017, destinati ai trasferimenti senza vincolo agli enti locali.

Sulla legge di stabilità regionale sono stati presentati 18 emendamenti dai gruppi di minoranza, di cui 6 respinti e 12 non messi in votazione in quanto il parere di copertura finanziaria era negativo, oltre che 2 emendamenti approvati dalla seconda Commissione consiliare. Sul bilancio di previsione è stato approvato un emendamento del Presidente della Regione.

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, mercoledì 20 dicembre, alle ore 9.00, con le dichiarazioni di voto sulle leggi di bilancio e l'approvazione delle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2018-2020.

 


SC

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Comunicato n° 671 del 20 dicembre 2017
Leggi di bilancio della Regione 2018-2020: dichiarazioni di voto. Approvate le disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale

Nella seduta dell'Assemblea regionale del 20 dicembre 2017, prima di procedere alla votazione delle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2018-2020, si è sviluppato un ampio dibattito sulle dichiarazioni di voto.

Sono intervenuti i Consiglieri Roberto Cognetta (M5S), Fabrizio Roscio, Chantal Certan, Patrizia Morelli e Albert Chatrian (ALPE), Stefano Borrello, Carlo Norbiato, Claudio Restano, Antonio Fosson e Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV), Nello Fabbri, Luigi Bertschy e Alessandro Nogara (UVP), Andrea Padovani, Alberto Bertin e Elso Gerandin (GM), Augusto Rollandin e Aurelio Marguerettaz (UV), Mauro Baccega (EPAV), Paolo Cretier e Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) e il Presidente della Regione, Laurent Viérin.

L'Assemblea ha quindi approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA, EPAV) e 13 contrari (ALPE, AC-SA-PNV, M5S, GM), le disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale. Sulle disposizioni collegate alla legge di stabilità sono stati approvati 6 emendamenti della seconda Commissione e 1 depositato dai gruppi di minoranza come subemendato in accordo con la maggioranza.

Le dichiarazioni di voto

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha motivato il proprio voto contrario: «La maggioranza ha chiesto un voto in difesa dell'Autonomia valdostana, ma io non credo esista una patente per essere autonomista e, in ogni caso, non è la maggioranza a doverla dare.  A Roma avete fallito e avete confezionato un bilancio elettorale. Le vostre politiche non creano sviluppo, fanno promesse e stanno portando la Valle d'Aosta alla débâcle. Un bilancio con i numeri fasulli, che non ha certezza delle entrate, non può essere votato e nemmeno emendato. La Valle d'Aosta dal punto di vista economico è a pezzi e questo bilancio fasullo finanziariamente e politicamente contribuisce alla sua discesa. Le risorse sono gestite male, la maggioranza pensa solo a fare regali. È il momento di lavorare seriamente, non pensare solo al raggiungimento del 42% per le prossime elezioni. Politicamente questa Regione ha fallito, l'autonomismo declinato in questo modo ha fallito. Le persone continuano a non aver lavoro, ma alla maggioranza non interessa. Il mio voto contrario rappresenta tantissimi cittadini che cinque anni fa vi hanno sostenuto, ma ora non lo faranno più

Per il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio, «questa Legislatura travagliata ha fatto più male che bene alla comunità valdostana, a differenza di altre Regioni a Statuto speciale che grazie alla stabilità politica sono riusciti a realizzare programmi e crescita economica. Da noi, purtroppo, l'instabilità politica ha avuto conseguenze nefaste sull'economia e sulla fiducia dei cittadini. Questo bilancio e quello dello scorso anno sono la rappresentazione del gattopardismo perfetto delle forze politiche di maggioranza: conservatrici e progressiste, di destra e di sinistra al contempo. Come forze di minoranza, ci siamo impegnati a cercare di migliorare le leggi di bilancio per far sì che il domani fosse robusto e capace di far camminare da sola la Regione, ma in questi giorni ci siamo scontrati con l'irresponsabilità politica di chi ha venduto solo fumo, di chi ha propagandato maggiori risorse che non ci sono, di chi è stato smentito dallo stesso Governo nazionale. In questo bilancio, infatti, non c'è nessuna certezza per il futuro oltre le elezioni: noi speriamo che il Presidente Viérin abbia un punto di caduta e non stia camminando al buio, sarebbe pura irresponsabilità fatta con i soldi dei cittadini. Come ALPE, ci fossero state delle risorse, le avremmo spese diversamente e, soprattutto, avremmo guardato oltre le elezioni: per investire nello sviluppo sostenibile, per favorire la crescita facendo leva sulla fiscalità, valorizzando chi investe nel territorio, sistemando le problematiche ambientali attraverso l'integrazione tra economia ed ecologia, per un turismo attento all'ambiente. Qui, invece, si toglie la speranza per il futuro, si anestetizza un popolo, non ci sono prospettive. Questo bilancio è una sorta di partita di giro tra i vari Assessorati, un documento inconsistente, che guarda a soddisfare esigenze immediate ma senza prospettiva politica. Il credito non viene dato sulle parole, ma viene valutata la storia e la solidità che una persona porta con sé: per noi è difficile dare oggi credito a chi propone questo bilancio. Per noi ci sono strade alternative migliori

Il Consigliere Stefano Borrello (AC-SA-PNV) ha osservato: «Siamo preoccupati della situazione ì, delle dinamiche parlamentari, degli annunci di risoluzione di problemi poi puntualmente smentiti. Il sistema Valle d'Aosta è fortemente in discussione, per questo stiamo provando a rilanciare una visione diversa. Non ci sottraiamo alle responsabilità, siamo pronti a difendere le peculiarità dell'Autonomia, ma non possiamo farlo su questo bilancio, confezionato dalla maggioranza con numeri fasulli, concentrato sul 2018 perché si pensa alle elezioni. Per ogni Assessorato ci sono aumenti: comodo farlo quando non si ha certezza delle risorse. E se dovessimo restituire cento milioni? Voglio sottolineare la correttezza del comportamento dalla Giunta Marquis per la predisposizione del DEFR, visto che non si avevano certezze. Nel 2017 i soldi sono stati accantonati in attesa della risoluzione del contrasto con lo Stato prevista per marzo 2018, invece questo bilancio non esiste, perché privo di copertura finanziaria. Noi abbiamo elaborato un contro-bilancio basato sullo sviluppo, sulla creazione di indotto, sulla detassazione, sulla garanzia dell'autonomia di gestione dell'economia familiare. Vogliamo rilanciare la Valle d'Aosta, ma la difesa dell'Autonomia non va confusa con questo bilancio

Il Capogruppo di UVP, Nello Fabbri, ha sostenuto che «la legge finanziaria si fa interprete e cerca di supportare una fase nuova in cui si intravedono segnali di ripresa. Un atto che dimostra come il Governo si sia fatto carico delle esigenze sociali ed economiche attraverso un continuo confronto con le parti sociali, in modo da costruire un documento finanziario che tenesse conto delle criticità e delle aspettative che affioravano. Un documento costruito su dati oggettivi, che esprimono indirizzi di governo economici, sanitari, sociali, culturali. Finalmente vediamo una maggiore capacità di spesa: questa nuova situazione finanziaria si è costruita non solo sul diritto giuridico (la sentenza della Corte costituzionale), ma soprattutto sulla consapevolezza del diritto costituzionale della nostra autonomia che si esercita prioritariamente sull'autonomia finanziaria. Oggi è necessario ribadire con forza questi diritti che più volte lo Stato ha voluto negarci per esigenze di un bilancio non nostro. Il nostro è un bilancio costruito per i valdostani e non possiamo aspettare che altri lo facciano per noi. È un bilancio che vuole e sa affrontare tutte le difficoltà individuate in questi anni. Finalmente siamo in grado di spendere le nostre risorse: le maggiori disponibilità vengono ripartite in tutti i settori di governo per migliorare le criticità che hanno penalizzato i servizi ai cittadini e l'economia. Tutti i temi sono affrontati in questo bilancio: i tributi regionali, il lavoro, il welfare e la famiglia, lo sviluppo economico, gli enti locali che sono stati riconsiderati nello spirito di sussidiarietà che caratterizza la nostra visione federalista. Una legge che avrà ricadute positive con miglioramenti per la vita dei nostri cittadini. Certo siamo ancora in mezzo al guado e la crisi non è del tutto superata, ma pensiamo che grazie a questo bilancio si possa iniettare un po' di ottimismo, motore per ridare fiducia e speranza alla nostra Valle. L'approvare oggi senza sentirci sub iudice o condizionati dalle istituzioni centrali è un'affermazione di quell'autonomia di cui ci sentiamo orgogliosi eredi

Il Consigliere Andrea Padovani (GM) ha evidenziato: «Diverse vicende giudiziarie hanno minato fortemente la credibilità della politica. Arriviamo alla fine della Legislatura con un'ennesima maggioranza "vecchia e nuova". Per esaminare il bilancio il tempo messo a disposizione dei Consiglieri di minoranza è stato quasi nullo; per rispetto dell'Istituzione e dei cittadini abbiamo comunque cercato di fornire il nostro contributo con emendamenti, tra cui quello volto a dare voce alle persone sulla quotazione in borsa della CVA, salvadanaio troppo spesso abusato. Di responsabilità da parte della maggioranza ne ho vista davvero poca e per questo non accetto lezioni. Questo è un bilancio provvisorio e precario, non è certo sintomo di un progetto politico solido. Il bluff è visibile: è un bilancio senza prospettive, con finanziamenti a pioggia che non danno risposta a chi ha più bisogno, come i giovani senza lavoro. Chi ha costruito la nostra Autonomia ha pensato di servirla, non di servirsene. Questo bilancio butta i soldi che ci rimangono e che forse ci verranno pure tolti, illudendo poche persone. È l'ennesima occasione persa per il rilancio della Valle d'Aosta, per far ritrovare la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema politico

Il Consigliere dell'UV Augusto Rollandin, annunciando il sostegno convinto al bilancio, ha osservato: «Les quatre forces politiques qui se sont alliées depuis le 10 octobre regardent à l'épanouissement de notre Autonomie et au développement de notre Région, bien au-delà des élections. Ce budget répond au programme de gouvernement que nous avons présenté, avec une augmentation des ressources financières, non pas pour distribuer aux uns et aux autres, mais pour faire des investissements spécifiques dans les différents secteurs.» Per Rollandin, «la non certezza è legata all'interpretazione che viene data alla partecipazione della Regione al risanamento della finanza pubblica: per il 2018 non c'è nessun vincolo che dica che la Valle d'Aosta debba versare allo Stato i 144 milioni di euro, e questo è stato confermato a varie riprese da tutti coloro che sono stati interpellati ai vari livelli, per il 2017 si andrà a giudizio. Noi riteniamo, quindi, che sia corretto e giusto che si approvi il bilancio con questa dicitura e se ci saranno altre disposizioni, saranno affrontate nei tempi e nei termini dovuti. È la prima volta che un bilancio regionale non viene discusso nel merito in Consiglio Valle e questo rimarrà tristemente nella storia. Secondo noi, questa manovra può dare una svolta ad un periodo difficile grazie all'attenzione al tema del lavoro: abbiamo previsto, infatti, interventi massicci per le difficoltà riconosciute alle imprese che oggi devono licenziare, ma anche sostegno alle nuove imprese, al fine di favorire la crescita economica della Valle. Un bilancio, quindi, che dà delle risposte serie e concrete, che ha previsto norme chiare e garantiste per tutto il sistema produttivo della nostra regione. È una dimostrazione di come il concetto di autonomia si possa declinare e valorizzare

La Conseillère Chantal Certan (ALPE), en remerciant les bureaux qui ont travaillé à la prédisposition des documents comptables, a souligné: «Nous avons cru à l'importance de ces documents, dont l'iter a été très particulier. Il est en train de finir le rôle de leader du Président Viérin, qui joue à faire l'avant berger sans être suivi par un troupeau. Questo dibattito non si è rivelato costruttivo, d'altronde sul bilancio, mai come quest'anno, non c'è stata condivisione. È un bilancio inconsistente dal punto di vista politico. Il Presidente sta cercando di vendere un bilancio "pieno di vuoto". Così come un tempo si commercializzavano le lattine piene di aria della Valle d'Aosta, oggi abbiamo un bilancio con l' "aria dell'Autonomia", ma i valdostani non sono "bacan", non sono stupidi. Mancette, elargizioni puntuali per mantenere il sistema clientelare: è questa, secondo la maggioranza, l'Autonomia? Per favorire l'Autonomia, che è responsabilità ed etica, bisogna dare l'esempio e non solo frasi ad effetto. Bisogna difendere i nostri diritti con le carte in regola, non con un bilancio farlocco senza prospettiva, senza investimenti, solo con spese correnti. Speriamo che i cittadini siano in grado di compiere una scelta che porti stabilità attraverso persone serie, che possano lavorare cinque anni senza strattoni. In questo bilancio non abbiamo ravvisato l'autonomie législative, non abbiamo trovato leve che creino inversione alla crisi, idee che portino qualità della vita. Per la cultura e l'istruzione c'è solo normale amministrazione, per ora abbiamo riscontrato solo promesse. Toccherà a chi verrà dopo le elezioni mettere mano a questo bilancio per salvare il salvabile, ma d'altronde l'esempio l'abbiamo visto con il Casinò, lasciato andare a ramengo con tante bugie e poi è toccato ad altri cercare le soluzioni per non mandare a casa i lavoratori. I nostri emendamenti sono stati molto mirati, dalla maggioranza invece nessun impegno

Il Consigliere di AC-SA-PNV Carlo Norbiato si è soffermato sulle relazioni della sezione di controllo della Corte dei conti e in particolare sul tema dei trasporti, «con un programma per l'infrastruttura aeroportuale che sta producendo un effetto di paralisi in termini di risorse per l'economia valdostana - che vengono tolte ad altri settori - e con gravissimi problemi per l'accessibilità alla nostra Valle, sia per i rincari autostradali sia per la lentezza della ferrovia.» Venendo al bilancio, Norbiato ha sostenuto che «il continuo indebitamento della gestione speciale di Finaosta deve essere approfondito e credo che, nella prossima Legislatura, si dovrà costituire una Commissione speciale sulle società partecipate.» Il Consigliere ha poi definito «scandalosa e sconcertante la situazione in cui ci troviamo: a qualche ora dalla discussione in Aula del bilancio, siamo venuti a sapere che mancano 145 milioni di euro, questo dopo le dichiarazioni pompose del Presidente Viérin per il quale c'era un accordo con il Governo nazionale e nulla era dovuto. Una prova di dilettantismo e di spregiudicatezza da parte sua. Il Viceministro Morando e compagnia ci hanno illusi con le loro promesse; il Presidente Viérin fa bene a tutelare la nostra autonomia, ma non si fidi troppo dei governi della sinistra che non hanno mai dato garanzie in tal senso. Questo gravissimo episodio deve farci riflettere sulle nostre divisioni interminabili e portarci a riconsiderare le nostre posizioni nell'interesse dei valdostani

Il Capogruppo di EPAV, l'Assessore Mauro Baccega, ha detto di aver votato con convinzione il bilancio «che assegna più importanti risorse rispetto agli anni passati che sono stati di grandi sacrifici per settori quali l'agricoltura, l'edilizia, l'industria. Abbiamo elaborato questi documenti forti dei vincoli ma anche delle opportunità poste dalla norma sul pareggio di bilancio. È un bilancio concreto, che ha la forza di risorse proprie, statali, europee; non è vero che ha investimenti. Questo clima è surreale: la Commissione non ha audito gli Assessori, l'Aula si è limitata alle dichiarazioni di voto. Avrei voluto poter spiegare le disponibilità che danno risposte a settori cruciali, ad esempio il sistema idrico integrato, la depurazione delle acque reflue, le opere idrauliche. Abbiamo impegnato risorse per i progetti nei Comuni, anche per la sicurezza, per le opere edili, per le strade regionali, per l'edilizia scolastica. In base alle norme vigenti (la legge n. 232/2o16 afferma che alla Valle d'Aosta non si applicano le disposizioni in materia di Patto di stabilità interno di cui alla legge n. 228/2012) nulla è dovuto per il 2018 a titolo di concorso alla finanza pubblica. È doverosa la battaglia a salvaguardia dell'Autonomia. Questa maggioranza vuole andare avanti, si impegna grazie a questa coalizione a proseguire nella direzione di una Valle d'Aosta autonomista. Questo bilancio permette di guardare in prospettiva, in base alle priorità individuate dal programma di Governo

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Paolo Cretier, «è un bilancio che pone le basi per uno sviluppo futuro, in un percorso lineare per risollevare le sorti della Valle, con risposte ai settori del lavoro, dell'occupazione e dei redditi per le famiglie. Si potrebbe fare di più, perché la crisi non è del tutto superata e ci vorrebbero maggiori risorse. Nella costruzione del bilancio, la maggioranza ha tenuto conto delle componenti socio-economiche locali, in una concertazione, a me molto cara, per dare una visione prospettica, con scelte che partono dalla base e non sono calate dall'alto. Nel bilancio, ci sono impegni precisi in tutti i settori: nell'agricoltura, c'è uno stanziamento per i consorzi di miglioramento fondiario, che in Valle d'Aosta svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro i rischi idrogeologici, così come c'è il proseguimento degli interventi nei cantieri forestali e per le opere di pubblica utilità; ci sono poi specifici interventi per il lavoro e le attività produttive con 16,1 milioni in più richiesti dall'Assessore Guichardaz a favore di questi ambiti; la crescita del sostegno agli enti locali è, infine, importantissima per gli investimenti a favore del territorio. La maggioranza ha costruito il bilancio non con proposte eclatanti, ma procedendo con i piedi di piombo, allineando le esigenze pressanti alle risorse disponibili. Un documento quindi che può dare alcune certezze ad una valle alpina, distante dai centri ma con molte potenzialità da sviluppare

Il Consigliere Alberto Bertin (GM) ha parlato di una «discussione virtuale di un bilancio virtuale. La vicenda dei 144 milioni è stata forse sottovalutata e oggi ci troviamo nella situazione surreale di far finta che non esista. Questo bilancio andrà rivisto, la mancanza di risorse imporrà un ridimensionamento. È un bilancio elettoralistico, con aumenti indiscriminati di risorse per il 2018. L'Autonomia è così indebolita, perché manca una strategia per i rapporti con lo Stato, adottata, invece, in modo più concreto da altre Regioni. Gli accordi stipulati con i Governi nazionali non ci hanno portato alla certezza delle risorse, non possiamo esercitare seriamente la nostra Autonomia. È un fallimento, questo, che arriva da distante e che coinvolge anche questo bilancio, ponendoci in condizioni di rischio. Il mio voto non può essere che contrario

Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano ha dichiarato: «Permettetemi come prima cosa di raccogliere la proposta che è stata lanciata ieri dal "Forum de l'Autonomie": il nostro gruppo c'è, vogliamo sederci al tavolo, se invitati. L'autonomia deve essere inclusiva, deve aggregare, non escludere; non ci sono le classifiche dei primi e dei secondi. Noi siamo per un'autonomia politica e finanziaria da Roma ma anche e, soprattutto, per un modello di autonomia che renda i valdostani indipendenti dall'amministrazione, dalla politica regionale e dai suoi capricci, rivendichiamo l'autonomia delle aziende, delle associazioni culturali e sportive, di chi vuole lavorare. Con l'elezione del Presidente Viérin ho creduto e atteso nuove e forti iniziative, anche condivise, per migliorare i rapporti con Roma, per esempio attraverso la creazione di una Commissione consiliare trattante con Roma, composta anche dal Movimento 5 Stelle e dal PD-SVdA: sarebbe stato un messaggio fortissimo, ma così non è stato. I risultati oggi non sono incoraggianti: sono respinti gli emendamenti dei nostri parlamentari e il bilancio ha 99 milioni di incertezze. Per questo motivo avevamo chiesto di rinviare la discussione di qualche giorno, per avere dati certi: il Presidente non ha voluto e mi auguro che vada tutto bene e che tutti assieme si possa festeggiare un risultato positivo. Politicamente non condividiamo questo modo di agire: un bilancio si deve fondare sulla certezza delle entrate e non dipendere dalle manie di protagonismo politico dei singoli. In politica come nello sport si può soffrire di ansia da prestazione: questa non porta a grandi risultati, ma a gravi errori. Siamo convinti che la difesa delle nostre prerogative debba essere condotta attraverso il confronto con lo Stato o con azioni forti, coinvolgendo anche la popolazione, ma che non mettano a rischio il bilancio regionale. È una battaglia troppo importante e non può essere trattata come un gioco d'azzardo. Se le cose non andranno bene, dovremo tagliare 99 milioni da questo bilancio: con quali tempi e con quali azioni? Si faranno dopo maggio, dopo le elezioni: per questo abbiamo definito questo un bilancio elettorale. Un bilancio privo di prospettive, un mero elenco delle spese, che non ha investimenti, che non dà risposte alle imprese e alle aziende, che attendono finanziamenti rapidi e sburocratizzazione. Noi vi avevamo indicato la strada.»

L'Assessore alle attività produttive, Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) ha dichiarato: «Il nostro bilancio parte da una situazione che per legge non ci vedrebbe più impegnati nei confronti dello Stato. Sappiamo bene che stiamo giocando una partita molto delicata con lo Stato, ma aspettare la fine della partita parlamentare non sarebbe serio. Non rinunceremo certo a far valere le nostre prerogative, anche in ossequio al principio di leale collaborazione tra Stato e Regione. Il contro-bilancio della minoranza è stato fatto per tattica politica, ben sapendo che per mancanza di copertura sarebbero stati cassati i vari emendamenti.» Entrando nel merito del bilancio, ha affermato: «Non si può dire di aver allocato risorse in misure di portata elettorale: riferendomi all'Assessorato di cui mi occupo, tre milioni per la bonifica dell'area Cogne non vanno a vantaggio di pochi. Ma anche gli investimenti per gli insediamenti industriali portano effetti positivi al tessuto produttivo e all'occupazione. Abbiamo predisposto fondi per il bon de chauffage, per la formazione attraverso il Fondo sociale europeo. Questi e altri investimenti non vanno a vantaggio mio personale o a fini elettoralistici, ma portano benefici all'intera comunità valdostana

Per la Consigliera di ALPE Patrizia Morelli, «questa maggioranza non è nelle condizioni né di valutare i risultati ottenuti, né di lanciare sfide per il futuro perché sono stati troppi i cambiamenti in questo 2017 e in tutta la Legislatura. I cambi di governo non sono piovuti dal cielo, sono responsabilità precise di qualcuno e non hanno favorito il confronto sereno, contribuendo a creare fazioni e screzi personali. L'UV è, oggi, come un veliero nella nebbia, con qualche topolino che sta pensando di lasciare la nave; vicino, c'è la nave pirata pronta ad accogliere i topolini: quale solidità può avere una maggioranza così? E questo al di là della rispettabilità delle persone, che sempre va riconosciuta. La gestione odierna è pertanto il risultato di questa situazione: inadeguata e anche intellettualmente disonesta perché, oggi, si fa appello alla resistenza autonomista, accusando chi non ci sta di essere appiattito sulle posizioni di Roma. Noi crediamo che i problemi vadano affrontati e non strumentalizzati. Soyons sérieux, Président Viérin: de quel droit vous permettez-vous d'attribuer la qualité d'autonomiste aux autres? Notre autonomie doit être bâtie sur des bases solides et non pas sur l'improvisation. Procédons sur des bases sérieuses et cohérentes: c'est avec le sens de responsabilité que l'on exerce son droit à l'autonomie, en ayant les comptes en règles et non pas sur des comptes aléatoires. In questo bilancio, manca una visione generale, si danno alcune risposte puntuali, in maniera fin troppo chiara e mirata. Questo vuoto ci preoccupa, perché la Valle ha bisogno di idee nuove e delle idee di tutti. Dal nostro ruolo di opposizione, abbiamo cercato di produrre qualcosa di serio e di solido, che ovviamente non è stato accettato. È un vecchio rituale della politica quello di respingere i suggerimenti dall'opposizione: noi crediamo, invece, che è nella condivisione che possiamo portare la nostra Valle nel futuro ed è ciò che abbiamo cercato di fare all'interno della minoranza lavorando su obiettivi comuni

Il Consigliere Elso Gerandin (GM) ha evidenziato: «Tenuto conto che il bilancio è stato predisposto e consegnato in un lasso di tempo molto breve, non ci siamo sentiti coinvolti nell'iter. La maggioranza deve svegliarsi dal torpore e prendere esempio da chi l'Autonomia la difende con provvedimenti seri. I tavoli istituzionali non sono pellegrinaggi a Roma o incontri di quattro amici al bar; i veri autonomisti non aprono scontri con un Governo nazionale in campagna elettorale. La partita andava giocata in tempi non sospetti, come avevo già esortato a fare nel dicembre 2016: il dialogo con lo Stato doveva già iniziare nel 2017. Non si può gabellare i valdostani con soldi pubblici. Questo è il bluff della vita: si gioca senza avere nulla in mano. Ribadisco l'opportunità della nostra richiesta di slittare a venerdì la discussione del bilancio. Avete pescato a piene mani nel budget di CVA nonostante l'incognita del contributo al risanamento statale; sarebbe stato meglio accantonare in un investimento 100 milioni. Questa è una vecchia politica, ma i valdostani sanno valutare le azioni del Governo. Conviene adottare un tono un po' più basso, piuttosto che continuare a fare annunci. Si sbandiera di voler essere vicini al popolo, ma poi non gli si dà voce. Siamo di fronte ad una crescita zero, le attività chiudono e voi continuate a vendere sogni

L'Assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz, e Vicecapogruppo dell'UV, ha parlato di «minoranza poco credibile e inadeguata, che in sette mesi di governo non è riuscita a predisporre un bilancio, così come non mi pare che abbia prodotto una letteratura sulla capacità di creare nuove opportunità lavoro. Il pensiero della minoranza è sempre lo stesso: noi siamo gente per bene, il nostro modo di fare politica è giusto, tutti gli altri sono dei farabutti e degli incapaci. Quando veniamo tacciati di essere intellettualmente disonesti, chiederei un po' di prudenza, perché mi risulta che nell'ultima riunione del Governo Marquis siano state approvate delibere per manifestazioni da qui all'infinito. Se è il gioco delle parti, ci può stare, ma cerchiamo di essere seri. Questo è un bilancio che avrebbe potuto essere fatto meglio, ma rispetto alle disponibilità che c'erano abbiamo previsto una serie di azioni che contemplano il triennio 2018-2020: non c'è quindi nessun bilancio elettorale. Questo è un bilancio sostenibile nel tempo e promuoveremo tutta una serie di azioni per difenderlo. Il messaggio che lanciamo è che la Valle d'Aosta rivendica la possibilità di utilizzare le proprie risorse per dare speranza alla propria comunità

Il Capogruppo di AC-SA-PNV, Antonio Fosson, ha affermato: «Alla base di questo bilancio c'è una situazione difficile: è in crisi il rapporto tra la Valle d'Aosta e lo Stato, che ha preso, non ha dato, non ha mantenuto. La nostra Regione ha bisogno delle risorse iscritte a bilancio, è importante che tanti settori registrino un incremento dei finanziamenti. In questi ultimi otto anni abbiamo perso il 40% del nostro bilancio. Il Consigliere Rollandin non può dire di aver condotto direttamente i rapporti con Roma negli ultimi otto anni e che tutto va bene. Come ricostruire il rapporto con lo Stato? Non è facile, la strada può essere rischiosa, anche perché spesso i funzionari romani hanno un pregiudizio nei confronti della nostra Regione. Condurre una battaglia per l'Autonomia non significa sbattere la testa contro il muro. Non è il momento di dividerci, basti pensare che la disoccupazione è all'8,5%. Troviamo piuttosto una sintesi delle varie sensibilità. Rilevo positivamente i finanziamenti ai Centri per la famiglia, ma non riscontro nulla sull'equità fiscale, che è la richiesta più insistente delle associazioni familiari. Esacerbare i toni non serve a nessuno e non ci aiuta a trovare una posizione forte nei confronti di Roma

L'Assessore alla sanità Luigi Bertschy (UVP) ha parlato di «bilancio atipico e di coraggio nel presentare un documento a fronte delle difficoltà sopravvenute. La linea politica che abbiamo portato in quest'Aula è stata quella di non rimandare le decisioni: da autonomista, stupisce in maniera esagerata che si voglia aspettare di approvare il nostro bilancio dopo che altri abbiano assunto le proprie decisioni. È certamente una posizione forte, che dimostra la nostra capacità di esercitare il nostro ruolo e le nostre competenze legislative. Io credo che cercare di squalificare tutto e tutti sia di basso livello e poco utile a far crescere il messaggio ai cittadini. Smettiamo di delegittimare le persone, parliamo di politica, se vogliamo portare qualcosa di nuovo in quest'Aula. Questa Legislatura si chiude in modo difficile: apprezzo il messaggio di dialogo lanciato dal collega Fosson, perché significa che si vuole costruire qualcosa e non soltanto distruggere. Di verità in tasca, in questa fase, nessuno ne ha, bisognerebbe quindi cercare di affrontare i problemi in maniera condivisa. Questa è una battaglia che si fa per tutti, è una rivendicazione nei confronti dello Stato che varrà per il futuro e che va al di là dei partiti e delle persone.» Sul documento di bilancio, l'Assessore ha concluso: «Non abbiamo pensato al bilancio delle "mancette", ma ad un bilancio di previsione, di programmazione, che abbia una sua tenuta nel tempo, con una visione politica e una previsione sul bilancio triennale

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, ha rilevato: «L'opposizione non ha fatto melina, né in Commissione né in quest'Aula. Non ci interessano le polemiche sterili, né alzare barricate come ha fatto l'attuale maggioranza quando era in minoranza. Gli Assessori ieri avrebbero potuto spiegare la bontà del bilancio, ma capisco l'imbarazzo politico. Permangono le preoccupazioni perché non disponiamo di certezze sulle risorse pubbliche. Ben venga il confronto serrato, ben venga se pensiamo ad una Valle d'Aosta diversa. Ma bisogna avere del denaro. Noi vorremmo mettere in campo misure per l'equità dei valdostani e per compensare con leve pubbliche delle criticità che toccano direttamente i cittadini. Per il settore agricolo non avete dato risposte concrete. Sarebbe stato necessario cercare di creare posti di lavoro, di rilanciare un'economia fragile, di aiutare con fondi pubblici. In merito alla sanità, non basta incrementare le risorse, ma occorre attuare scelte strategiche sul campo. Scongiuriamo lo spopolamento delle montagne con una sanità più radicata sul territorio, che tuteli le persone anziane che vivono lontane dall'ospedale. Gli investimenti vanno tarati in base alle ricadute, non in base alle persone, con scelte trasparenti. È il momento del coraggio per garantire una protezione sanitaria omogenea. Stiamo parlando di salute, non ci possono essere zone di serie A o di serie B. In questo Consiglio c'è stato modo di poter valutare due scuole di pensiero: la prima - che non condividiamo - è stata quella di utilizzare in toto la disponibilità finanziaria, ingrassando gli Assessorati; la seconda era la nostra proposta di slittare di un giorno la discussione per potersi confrontare su basi certe. La sfida è creare le condizioni per la qualità di una vita più dignitosa, che concili famiglia e lavoro. Ma non bastano le chiacchiere, un'Amministrazione pubblica parla per atti ed è quello che vogliamo fare noi. Per questa maggioranza nulla deve cambiare, anche se la comunità ci chiede di cambiare le regole del gioco e pensare innanzitutto a creare nuovi posti di lavoro. Questa è un'occasione persa e noi di ALPE ce ne rammarichiamo molto.»

L'Assessore all'agricoltura, Alessandro Nogara, ha condiviso sul fatto che «non va bene alzare i toni e screditare le persone, ma non va nemmeno bene parlare di "mancette" o di "spot" elettorali quando ci si riferisce a questo bilancio. È un bilancio che è stato condiviso con i colleghi di maggioranza e che, per quanto mi riguarda, parte da lontano. Ho, infatti, sempre parlato in quest'Aula della necessità di far ripartire i cantieri forestali e di rimettere risorse nei consorzi di miglioramento fondiario: in questo senso, credo di aver dato oggi delle risposte. I cantieri forestali occupano professionalità da non perdere e che danno tanto all'ambiente naturale della Valle d'Aosta. Così come non sono mancette elettorali i contributi previsti per fronteggiare i danni da catastrofi naturali, ma puntuali risposte al settore dell'agricoltura. Abbiamo cercato di produrre un bilancio accettabile, che difenderemo quando sarà il momento di difenderlo

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) ha parlato di un sistema «non più sostenibile, abbiamo vissuto con l'IVA da importazione, con i proventi del Casinò; sono calate del 40% le risorse disponibili: bisogna creare nuovo modello. Ci aspettavamo di iniziare questo progetto, e l'occasione giusta era questo bilancio. Negli ultimi anni si è registrata una riduzione dell'11% del fatturato regionale, tutti i settori sono andati in difficoltà, è diminuita la qualità del lavoro. Tutto è precario, il territorio ha visto aumentare la povertà. Da questo bilancio ci aspettavamo una nuova visione, che è quanto mai necessaria. Abbiamo cercato di mettere in campo iniziative, già a partire dal 10 marzo, quando abbiamo intrapreso un vero cambiamento. La Valle d'Aosta deve guardare avanti e occorre un approccio nuovo, che non può fare a meno di una rinnovata progettualità per lo sviluppo, la crescita. Bisogna lavorare per il consolidamento dei rapporti con lo Stato. La nostra Regione paga il prezzo della marginalità. Continueremo in maniera incessante a presentare ai valdostani le nostre proposte, perché noi ai cittadini vogliamo essere vicini, vogliamo cercare di trovare soluzioni ai problemi. Dobbiamo seguire l'esempio di autodeterminazione delle altre Regioni. Ad esempio, un nostro obiettivo è di mettere in condizione i valdostani di pagarsi l'affitto e non doverglielo pagare. L'Autonomia va gestita bene, quindi è il caso di fare autocritica. È stato rischioso approvare in questi giorni il bilancio: essere prudenti non significa essere rinunciatari. Crediamo fermamente che il modello debba essere cambiato, non c'è più tempo da perdere. Noi volevamo fare la nostra parte in questo bilancio, siamo stati propositivi in diversi campi in sofferenza. È sbagliato mettere le mani in tasca ai valdostani per dare soldi a pochi

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha concluso la serie di dichiarazioni di voto: «Il tema dell'autonomia è stato al centro del dibattito ed è proprio l'autonomia che ha dato l'impronta al nostro bilancio. Per noi l'autonomia non è un dono, è un valore. Quando abbiamo discusso se rimandare o no il nostro bilancio, abbiamo capito chi è autonomista. La posizione autonomista non è consegnare a Roma le chiavi dell'Assessorato al bilancio. Il bilancio che abbiamo votato è della Regione autonoma Valle d'Aosta, gli accordi sono altra cosa. Per noi non bisognava aspettare nemmeno un minuto per approvarlo e abbiamo cercato di far valere i nostri diritti. La nostra è una precisa scelta politica autonomista. Questo non è un bilancio senza copertura: è nelle risorse che noi abbiamo e che per noi non sono dovute allo Stato. Se arriverà un altro attacco alle nostre prerogative, le difenderemo, ma almeno abbiamo compiuto delle scelte. Ognuno è libero di portare avanti le proprie idee, i consigli ben vengano, ma non si scada sul livello personale. Siamo stati accusati di annunciare troppo: noi abbiamo soltanto cercato di veicolare la questione finanziaria, altrimenti venivamo accusati di poca trasparenza. Oggi, purtroppo, non abbiamo parlato di bilancio: sono stati fatti processi alle intenzioni, attaccando tutto e tutti. Ma noi crediamo che sia giunto il momento di unire le forze nei confronti delle prossime sfide che ci attendono: noi ci saremo, perché dobbiamo fare fronte comune per difendere le nostre prerogative.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio 2018.

 


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